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    Il mio amore infinito
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    Il mio amore infinito
    Ebook99 pages1 hour

    Il mio amore infinito

    By Lauren Blakely

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    About this ebook

    Seductive Nights Series

    C'era una volta un amore speciale... 

    La fiaba di Julia e Clay continua con un sentimento intenso, selvaggio e magico che diventa più forte ogni giorno... E ogni notte. Anche adesso che la loro splendida bambina ha sei anni, la loro complicità è totale e la fiducia e il rispetto reciproco sono ormai consolidati. Non passa giorno in cui Clay non faccia di Julia la sua regina, consapevole che è grazie a lei se ora la sua vita è completa. Un'intesa totale, che unisce i loro corpi e le loro anime. C'è solo una cosa che non hanno. Una cosa che entrambi, segretamente, desiderano. E che è di gran lunga meglio delle perle.
    Lauren Blakely
    autrice bestseller di New York Times, USA Today e Wall Street, da quando ha pubblicato il suo primo romanzo ha venduto più di un milione di libri. Le sue storie romantiche e sexy sono piene di calore, cuore e umorismo. È una grande fan di dolci e cani, e ha immaginato interi romanzi mentre portava a spasso i suoi amici a quattro zampe. Vive in California con la sua famiglia.
    LanguageItaliano
    PublisherNewton Compton Editori
    Release dateMar 9, 2018
    ISBN9788822708656
    Il mio amore infinito
    Author

    Lauren Blakely

    A #1 New York Times Bestselling author, and #1 Wall Street Journal Bestselling author, Lauren Blakely is known for her contemporary romance style that's hot, sweet and sexy. She lives in California with her family and has plotted entire novels while walking her dogs. With fourteen New York Times bestsellers, her titles have appeared on the New York Times, USA Today, and Wall Street Journal Bestseller Lists more than 100 times, and she's sold more than 2.5 million books. To receive an email when Lauren releases a new book, sign up for her newsletter! laurenblakely.com/newsletter

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      Il mio amore infinito - Lauren Blakely

      Indice

      Cover

      Collana

      Colophon

      Frontespizio

      1

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      16

      17

      18

      en

      1577

      Titolo originale: A Wildly Seductive Night

      Copyright © 2016 by Lauren Blakely

      All rights reserved

      Traduzione dall'inglese di Giuseppe Tangerini

      Prima edizione ebook: marzo 2018

      © 2017 Newton Compton editori s.r.l.

      Roma, Casella postale 6214

      ISBN 978-88-227-0865-6

      www.newtoncompton.com

      Realizzazione a cura di Corpotre, Roma

      Lauren Blakely

      Il mio amore infinito

      Seductive Nights Series

      omino
      Newton Compton editori

      C’era una volta una coppia molto felice, che passava notti selvagge, roventi, appassionate, seduttive, ogni giorno. Ma questo non era tutto quello che c’era tra loro.

      C’erano amore, fiducia, e rispetto. Lui la adorava, trattandola come una regina. Lei era davvero buona con lui e rendeva la sua vita completa. Il loro seducente matrimonio era fatto della stessa materia delle favole sordide.

      Ma c’era una cosa che non avevano. Una cosa che segretamente entrambi volevano. Una cosa che era meglio delle perle.

      1

      Riconobbe a malapena la favolosa donna dai capelli corvini, ma volle rimediare subito alla cosa.

      Si sistemò la cravatta portafortuna viola, salì l’ultimo scalino di legno e raggiunse il ponte superiore del grande battello, i suoi occhi puntarono la donna con gli stiletti vertiginosi che, appoggiata alla ringhiera, osservava l’acqua. Le luci del glorioso panorama di Manhattan scintillavano lungo il fiume nero inchiostro, come i suoi capelli. Un caschetto liscio metteva in evidenza un collo lungo ed elegante: una proprietà di prim’ordine tutta da baciare.

      Ma poi, sicuramente tutto il suo corpo esuberante, in parte nascosto sotto quel corto impermeabile nero, era pronto per la sua bocca. Come quelle gambe. Lunghe, tornite, toniche.

      Mentre lo yacht scivolava lungo l’Hudson, Clay Nichols attraversò il ponte privato, fermandosi al parapetto vicino a quello splendore. Erano soli. Dal ponte principale proveniva della musica pop, accompagnato dal tintinnio di bicchieri e dal baccano delle puntate al tavolo della roulette.

      «Barche». Lui diede un colpetto con le nocche al parapetto, sfoderando il suo antipasto da conversazione.

      «Sottovalutate o sopravvalutate?».

      Lei si voltò verso di lui, offrendogli una visuale completa del viso. I suoi stupendi occhi verdi scintillarono giocosi, mentre le sue labbra carnose accennarono un sorriso malizioso. «Credo dipenda da che valore hanno per te», disse lei, come se stesse riflettendo sull’argomento.

      Ah, quindi le piaceva fare la spiritosa. Se la sarebbe cavata benissimo. Si passò la mano sulla cravatta di seta, e mentre se la mangiava con gli occhi, li fece scivolare sul suo viso, depositandoli su quelle labbra.

      «La maggior parte delle barche non sono rinomate per la loro velocità», disse lui.

      «A meno che non si parli di motoscafi da corsa», rilanciò lei.

      «Cosa che questa nave non è. E non sono esattamente le più indicate per portarti dal punto A al punto B».

      «Dipende da dove si trova il punto B». Inarcò un sopracciglio e fece scorrere un dito sino al primo bottone della giacca leggera, poi giù sul davanti, fino alla cintura legata stretta in vita. E fu come una brezza estiva trasportata dall’aria ancor più fresca della notte. «Il punto B è dove sono diretto stanotte», disse lui, con voce sicura, seguendo con gli occhi la sua mano.

      «Il punto B, dici?»

      «Ti piacerebbe sapere cos’è il punto B?»

      «Mi sa che lo scoprirò presto», lei inclinò la testa. «E in termini di avventura? Come valuteresti le barche in proposito?»

      «Alcune…», si soffermò lui sulla parola, «…possono essere un terreno di gioco per l’avventura»

      «E quindi forse anche per i guai».

      Lui allungò la mano e prendendole l’estremità della cintura della giacca, ne sfregò la stoffa tra le dita. «Perché mi viene da pensare che a te piacciono sia i guai che l’avventura?».

      Sollevando il mento, sostenne lo sguardo di Clay. «In questo momento sono proprio in vena di avventura. E tu?»

      «Me la cavo altrettanto bene in entrambe le cose». Le sue dita si mossero sopra la cintura, fino al centro del nodo. Anche se non aveva alcuna intenzione di scioglierlo. Per il punto B non occorreva togliersi i vestiti.

      «Che tipo di avventura potrebbe avere uno sconosciuto come te, con una donna come me?», chiese lei, prendendo fiato per un secondo, non appena lui le sfiorò con un dito la nuda pelle della clavicola. Con il palmo trovò il dorso del suo collo. Un piccolo dolce gemito le sfuggì dalle labbra. «Potrei dirtelo», le mormorò appoggiandosi più vicino, «oppure potrei mostrartelo».

      Lei gli afferrò la cravatta, attirandolo a sé. «E se io volessi che tu facessi entrambe le cose?»

      «Allora, bellezza, sto per darti una dimostrazione pratica», le disse, perché era il tipo di uomo che alla sua donna diceva tutto quello che aveva intenzione di farle, e dopo passava ai fatti.

      Con la mano libera giocherellò con l’orlo della gonna, pronto, così maledettamente pronto, a scoprire se sotto era nuda. Il suo cazzo, per certo, sperava fosse così. Del resto, il suo uccello era già pronto nell’istante in cui gli occhi gli si erano posati sulle gambe di lei. Pronto per ciò a cui alludevano… il tesoro che ci giaceva in mezzo.

      «Dimmi quello che vuoi farmi. Dimmi come mi farai godere», sussurrò lei, con voce rauca, invitante. Lui la valutò, assaporandone la vista dalla testa ai piedi, il suo volto da schianto, i seni perfetti, le gambe che sapeva essere spettacolari, quando le piegava sulla chaise longue e le spalancava per avvinghiarle attorno alla sua testa, assolutamente ovunque. «Non sei il tipo di donna che ha bisogno di un uomo per farla godere. Ma sei il tipo di donna che vuole un uomo che le dia un piacere senza confronti».

      «E tu, sei quell’uomo?».

      Lui annuì, un senso di sicurezza lo pervase. «Ora ho intenzione di farti impazzire. Di farti tremare, gemere. Di farti sentire così bene che, quando verrai, sarà come se il cielo si stesse squarciando e ogni singola cellula del tuo corpo griderà nell’estasi. È questo che vuoi?».

      I suoi occhi si infiammarono di calore. «Sembra quasi una dichiarazione di guerra, mio caro. O sbaglio?».

      Le dita di Clay girovagarono sulle sue cosce e a quel tocco impertinente lei venne scossa da un tremito. «Preparati a una scopata che ti farà traballare le ginocchia e scuotere le ossa». Lei tremò e sentì cedere leggermente le gambe. «Così?»

      «Sì, proprio così, bella. Proprio così».

      Le portò la bocca all’orecchio passandole la lingua sul lobo. «Se fossi un gentiluomo, ti avrei chiesto se ti piace. Ma non credo tu voglia un gentiluomo».

      «Pensi che io voglia un cavernicolo?»

      «Penso che tu voglia

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