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I Figli dell'Oscurità: I Cercatori - Libro 1
I Figli dell'Oscurità: I Cercatori - Libro 1
I Figli dell'Oscurità: I Cercatori - Libro 1
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I Figli dell'Oscurità: I Cercatori - Libro 1

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About this ebook

Mille anni fa arrivò l'Oscurità, un momento terribile di violenza, paura e collasso sociale quando la tecnologia dilagava.

  • VINCITORE: Pinnacle Book Achievement Award - Miglior film di fantascienza
  • VINCITORE: Feathered Quill Book Award - Medaglia d'oro: Fantascienza / Fantasy

"Ma cosa siamo senza sogni?"

I vicari del Tempio della Luce hanno portato la pace, inaugurando un'era di beata semplicità. Per dieci secoli hanno tenuto a bada la follia con la "magia del tempio", eliminando per sempre la corsa al progresso che ha quasi causato la distruzione di tutto.

Gli amici d'infanzia, Orah, Nathaniel e Thomas hanno sempre vissuto nel piccolo villaggio di Little Pond, desiderando ardentemente qualcosa di più dalla vita ma non disposti a sfidare il rigido status quo. Quando vengono gettati nelle prigioni di Temple City, scoprono un terribile segreto che lancia i tre in un viaggio per trovare il mastio proibito, mettendo a repentaglio la loro vita, perché una verità del passato attende che minaccia la fondazione del Tempio . Se rivelano quella verità, potrebbero liberare ancora una volta il potenziale della loro gente.

Tuttavia essi incorrerebbero anche nell'ira del Tempio, come è scritto: “Se tra di voi viene un profeta che dice: 'Ritorniamo alle tenebre', lo lapiderai, perché ha cercato di allontanarti dalla Luce.”

“Il primo libro di una serie fantasy scritta magistralmente.” ~ Kirkus Reviews

“La trama scorre piacevolmente, velocemente, catturando sempre l’attenzione dei lettori... Dopo averlo letto, aspettare il secondo libro per scoprire cosa succederà sarà una vera sofferenza.” ~ Feathered Quill Book Reviews

“L’acume, l’immaginazione, la prosa de I Figli dell’Oscurità lo eleva al livello di vera letteratura.” ~ Awesome Indies

EVOLVED PUBLISHING PRESENTA il primo pluripremiato primo libro nello straordinario "The Seekers", una serie che ha ricevuto molti riconoscimenti (per tutti e 3 i libri) e recensioni eccezionali Questa è una serie da non perdere. [Distopico, Post-Apocalittico, Letterario, Religione - Senza DRM]

Libri di David Litwack:

  • I Figli dell’Oscurità (I Cercatori - Libro 1)
  • La Materia di cui sono Fatte le Stelle (I Cercatori - Libro 2)
  • La Luce della Ragione (I Cercatori - Libro 3)
  • La Figlia del Mare e del Cielo
LanguageItaliano
Release dateJul 14, 2020
ISBN9781071555828
I Figli dell'Oscurità: I Cercatori - Libro 1

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    I Figli dell'Oscurità - David Litwack

    Diritto d’autore

    www.EvolvedPub.com

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    (NOTA: le newsletter sono scritte in inglese.)

    ~~~

    (ENGLISH VERSION)

    The Children of Darkness

    (The Seekers – Book 1)

    Copyright © 2015 David Litwack

    ~~~

    I Figli dell’Oscurità

    (I Cercatori – Libro 1)

    Traduttore: Patricia Badji

    ~~~

    Redattore: John Anthony Allen

    Redattore senior: Lane Diamond

    Artista di copertina: Mallory Rock

    Designer d’interni: Lane Diamond

    ~~~

    NOTA DELL’EDITORE:

    Alla fine di questo romanzo di circa 93.240 parole, troverai due anteprime speciali: 1) LA MATERIA DI CUI SONO FATTE LE STELLE di David Litwack, il secondo romanzo di questa pluripremiata serie di avventure distopiche speculative I Cercatori, e; 2) LA FIGLIA DEL CIELO E DEL MARE di David Litwack, una pluripremiata saga letteraria/speculativa. Li forniamo come servizio extra GRATUITO e non dovresti in alcun modo considerarlo parte del prezzo pagato per questo libro. Speriamo che apprezzerete e apprezzerete entrambi l’opportunità. Grazie.

    ~~~

    Note della licenza Ebook:

    Non potete usare, riprodurre o trasmettere in qualsiasi condizione una qualunque parte di questo libro senza autorizzazione scritta, eccetto nel caso di brevi citazioni utilizzate articoli critici e recensioni, o in accordo con le leggi federali di Fair Use. Tutti i diritti sono riservati.

    Questo Ebook è sotto licenza solo per il vostro personale divertimento; non può essere rivenduto o ceduto ad altre persone. Nel caso in cui desideraste condividere questo libro con un’altra persona, vi preghiamo di acquistare un’altra copia per ciascun beneficiario. Se state leggendo questo libro e non l’avete acquistato, o non è stato acquistato per il vostro solo utilizzo, vi preghiamo di ritornare dal vostro rivenditore Ebook ed acquistare la vostra copia personale. Vi ringraziamo per il rispetto che offrite al duro lavoro di questo autore.

    ~~~

    Avvertenza:

    Questa è un’opera di finzione. Nomi, personaggi, luoghi ed eventi sono frutto dell’immaginazione dell’autore, o l’autore li ha utilizzati in modo fittizio.

    CONTENUTO BONUS

    Siamo lieti di offrirti non una, ma due anteprime speciali alla fine di questo libro.

    ~~~

    Nella prima anteprima, ti godrai i Primi 2 Capitoli di LA MATERIA DI CUI SONO FATTE LE STELLEdi David Litwack, il prossimo libro (Libro 2) della pluripremiata serie di avventure distopiche speculative I Cercatori.

    ~~~

    ~~~

    O PRENDI OGGI IL EBOOK COMPLETO!

    TROVA I LINK AL TUO RIVENDITORE PREFERITO QUI:

    I libri di David Litwack alla Evolved Publishing

    Nella seconda anteprima, ti godrai il Prologo e i Primi 2 Capitoli di LA FIGLIA DEL CIELO E DEL MARE di David Litwack, una pluripremiata saga letteraria/speculativa.

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    ~~~

    O PRENDI OGGI IL EBOOK COMPLETO!

    TROVA I LINK AL TUO RIVENDITORE PREFERITO QUI:

    I libri di David Litwack alla Evolved Publishing

    Libri di David Litwack

    I Cercatori

    Libro 1: I Figli dell’Oscurità

    Libro 2: La Materia di cui sono Fatte le Stelle

    Libro 3: La Luce della Ragione

    ~~~

    Along the Watchtower

    (Solo inglese a partire da questa pubblicazione.)

    ~~~

    La Figlia del Cielo e del Mare

    ~~~

    The Time That’s Given

    (Solo inglese a partire da questa pubblicazione.)

    ~~~

    www.DavidLitwack.com

    Quello che gli altri dicono di questa serie di David Litwack

    ~~~

    I Figli dell’Oscurità

    Il primo libro di una serie fantasy scritta magistralmente. ~ Kirkus Reviews

    La trama scorre piacevolmente, velocemente, catturando sempre l’attenzione dei lettori... Dopo averlo letto, aspettare il secondo libro per scoprire cosa succederà sarà una vera sofferenza. ~ Feathered Quill Book Reviews

    "L’acume, l’immaginazione, la prosa de I Figli dell’Oscurità lo eleva al livello di vera letteratura." ~ Awesome Indies

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    La Materia di cui sono Fatte le Stelle

    ... Un libro eccellente che parla di cosa significa essere umani, delle aspirazioni umane e dell'equilibrio tra tecnologia e natura, sogno e realtà... un libro che si legge tutto d’un fiato, divertentissimo... uno dei miei preferiti. ~ Michael SciFan

    ... Una storia che porta a riflettere, ben articolata – una storia che soddisferà gli amanti del genere distopico, della science fiction e del fantasy. Il messaggio che porta con sé vi rimarrà a lungo in testa dopo averlo chiuso. ~ Hilary Hawkes, Readers’ Favorite Book Reviews

    "La Materia di cui sono Fatte le Stelle raggiunge un punto altissimo di letteratura distopica." ~ Feathered Quill Book Reviews

    ~~~

    La Luce della Ragione

    ... Un'avventura narrata egregiamente. Un finale coinvolgente di una serie ben pensata edificante. ~ Kirkus Reviews, Coveted Star Review

    "La scrittura di David Litwack è impeccabile, l’autore ha un dono speciale per modellare personaggi e trama... Il narratore in prima persona ti assorbe completamente nella lettura, provocando emozioni forti nel lettore, in sintonia con i personaggi. La Luce della Ragione è una storia frenetica e avvincente." ~ Divine Zape, Readers’ Favorite Book Reviews

    Indice

    Diritto d’autore

    CONTENUTO BONUS

    Libri di David Litwack

    Quello che gli altri dicono di questa serie di David Litwack

    Indice

    Dedica

    I FIGLI DELL’OSCURITÀ

    PARTE PRIMA – LITTLE POND

    Capitolo 1 – Una sognatrice

    Capitolo 2 – Una lezione

    Capitolo 3 – L’Oscurità

    Capitolo 4 – Il vuoto

    Capitolo 5 – Il festival

    Capitolo 6 – Inverno

    Capitolo 7 – Il diario di Orah

    Capitolo 8 – La confessione

    Capitolo 9 – La prima prova

    Capitolo 10 – Città del Tempio

    Capitolo 11 – Il guardiano

    Capitolo 12 – Incubi

    Capitolo 13 – Il rotolo

    Capitolo 14 – Il Patto dei Pond

    PARTE SECONDA – I CERCATORI

    Capitolo 15 – La fuga

    Capitolo 16 – Il filatore

    Capitolo 17 – Bradford

    Capitolo 18 – L’uomo di fede

    Capitolo 19 – La fine della catena

    Capitolo 20 – La rima che non era una rima

    Capitolo 21 – Il volto di pietra

    Capitolo 22 – Acqua e pareti di tenebra

    Capitolo 23 – Le cascate

    Capitolo 24 – Il serpente di ferro

    Capitolo 25 – Le porte dorate

    PARTE TERZA – LA GUARDIA

    Capitolo 26 – La finestra magica

    Capitolo 27 – Una questione da eroi

    Capitolo 28 – Esplorazione

    Capitolo 29 – Una scoperta

    Capitolo 30 – Un’illuminazione

    Capitolo 31 – Un piano per la rivoluzione

    Capitolo 32 – Il potenziale

    PARTE QUARTA – EROI

    Capitolo 33 – Possibilità spaventose

    Capitolo 34 – Occhi di fuoco

    Capitolo 35 – Il processo

    Capitolo 36 – Tentazione

    Capitolo 37 – Gran Pond

    Capitolo 38 – Un raggio di luna

    Capitolo 39 – Scelte

    Capitolo 40 – Tempesta in arrivo

    Capitolo 41 – L’inizio

    EPILOGO

    Anteprima Speciale: La Materia di cui sono Fatte le Stelle (I Cercatori – Libro 2)

    Ringraziamenti

    Sull’autore

    Anteprima Speciale: La Figlia del Cielo e del Mare di David Litwack

    Dedica

    Per Mary Anne, che ha sempre saputo che avrei scritto di nuovo.

    PARTE PRIMA – LITTLE POND

    Chiunque si accinga ad eleggere se stesso a giudice del vero e della conoscenza, naufraga sotto le risate degli dei. ~ Albert Einstein

    Capitolo 1 – Una sognatrice

    A sette anni aveva visto suo padre morire. Riusciva ancora a figurarsi gli occhi infossati, pieni di speranza, mentre le diceva le sue ultime parole.

    Su, piccola Orah, non piangere. Ti aspetta una vita meravigliosa. Studia diligentemente e non lasciare che i parroci ti inculchino le loro idee in testa. Pensa con la tua, di testa, pensa a cose importanti fondate su idee grandiose, e trova qualcuno da amare.

    Ma adesso, con la maggior età di Nathaniel, i parroci occupavano gran parte dei pensieri di Orah Weber.

    Quella notte avrebbero avuto inizio i festeggiamenti che sarebbero culminati nel festival d’inverno, una gran giubileo che si teneva prima della più sobria benedizione della luce, in programma per il giorno dopo. I suoi vicini di Little Pond si erano già raggruppati intorno a un modesto fuoco, a cercar un po’ di calore e a condividere la felicità suscitata dai festeggiamenti. Per tre settimane, ogni sera si accatastava per bene legna per il fuoco; si accendeva il grande fuoco e la festa vera e propria aveva inizio. Quella era solo la prima notte, ma il fuoco bruciava alto abbastanza da illuminare l’intera piazza; eppure, nessun fuoco sembrava in grado di farle tornare il buonumore.

    Spostò lo sguardo sui boschi mezzi illuminati, sperando di vedere spuntar fuori Nathaniel, a dispetto dei suoi timori. Controllò la torre che imponeva sulla piazza. Forse Nathaniel aveva ragione, e non avrebbe corso alcun pericolo quella sera. La campana non aveva ancora suonato; il parroco non era ancora arrivato. Il vin brulé speziato ribolliva ancora nel suo calderone, e la musica suonava.

    Un trio prese un ritmo sostenuto, e lei si voltò ad ascoltare, tamburellando con il piede e allo stesso tempo battendosi con la mano sulla coscia.

    Di fianco al fuoco, una bambina si alzava e abbassava seguendo l’andamento della musica, con il suo berretto viola con tre fiocchi di neve cuciti sul bordo. Vicino a lei, le coppie di ragazzi la osservavano, mentre gli anziani sedevano sulle scalinate della piazza con il volto illuminato dalla luce tremolante del fuoco.

    Aveva passato il pomeriggio con Nathaniel, seduta su un tronco in riva al lago. Le foglie della foresta circostante avevano completato il cambio autunnale, e le straordinarie tinte rosse, gialle e arancioni si riflettevano sull’acqua immobile. Aveva osservato a lungo quei colori, tentando di trovare un modo di convincerlo. Dopo il quinto tentativo, era scattata in piedi e aveva piantato le mani sui fianchi.

    Ti proibisco di venire aveva detto.

    Da quand’è che ci diciamo cosa possiamo o non possiamo fare?

    Da quando sei adulto e sei diventato troppo stupido per prenderti cura di te stesso.

    Lei e Nathaniel erano amici da sempre. Anche da piccolo, il ragazzo aveva sempre fantasticato su come fosse il mondo al di là del loro piccolo paese, ma ora era adulto e lei si trovava a un bivio. Era sempre stata lei la matura dei due, quella infastidita dalla sua infantilità. Era arrivato il momento di dimenticare le fantasie e diventare più responsabili.

    Eppure lui esitava, testardo come al solito. Che vuoi che faccia, Orah? Che me ne stia rintanato nel cottage di mio padre?

    Non voglio che tu te ne stia nascosto, vorrei solo stessi più in disparte quando arriva il parroco.

    Ne prendono solo uno su tre.

    Lei si era abbassata e lo aveva costretto a guardarla con un lieve tocco della mano sulla guancia. Hai dimenticato come sono quelli a cui sono stati impartiti gli insegnamenti? Lo sguardo perso nel vuoto, i sogni che sembrano essergli stati strappati via con la forza?

    Lui le aveva afferrato il polso per scostarle la mano. A che servono i sogni, se si lasciano insoddisfatti?

    Ne avevano già parlato molte volte, ogni giorno nell’ultimo mese da quando lui era diventato adulto. Aveva sempre rimuginato su quel pensiero – che la vita gli stesse sfuggendo tra le dita.

    Ma siamo così giovani diceva lei, il futuro è pieno di possibilità.

    Lui sbuffava, mai soddisfatto di come stavano le cose. Che possibilità ci sono a Little Pond?

    Little Pond era il villaggio più piccolo sul margine delle montagne, molto più piccolo di Gran Pond, che contava due negozi e una locanda. Il lago da cui aveva preso il nome era un luogo grazioso, ricco di trote d’acqua dolce e rane dagli occhi enormi, ma Gran Pond era grande il triplo e nel bel mezzo aveva pure un’isola. Era migliore di Little Pond sotto qualunque aspetto.

    Non succedeva mai nulla a Little Pond, e dunque mai nulla succedeva nelle loro vite. Sì, erano entrambi bravi in molte cose. Come lei, anche lui aveva una mente acuta, erano i due studenti migliori della scuola. A diciassette anni era considerato tra i più forti del paese, sebbene nessuno ne avesse mai testato l’abilità in una lotta. Correva veloce, finiva sempre tra i primi nelle gare dei festival, ma non arrivava mai al posto più alto del podio.

    E quindi.... nonostante gli incoraggiamenti di lei, voleva sempre qualcosa di più. Era destinato a essere bravo in tutto ma a non eccellere in nulla? E se la sua unica opportunità fosse arrivata solo un’unica volta nella sua vita, un’unica possibilità di cambiare il mondo? L’avrebbe colta al balzo, sicuro del suo coraggio e della sua forza, o sarebbe scappato? Era quella, ne era convinto, la vera prova. Ma temeva che la sua vita a Little Pond non gli avrebbe mai dato l’occasione di scoprirlo.

    Lei era diversa. La sua era una famiglia di tessitori che aveva vissuto a Little Pond fin dall’inizio. Al contrario di quelli dei contadini dei dintorni, le sue giornate erano prevedibili. Cinque giorni a settimana lavorava al telaio. Due giorni a settimana andava a Gran Pond a procurarsi il filato. Il lino non andava mai fuori moda, la gente aveva bisogno di vestiti.

    Eppure, anche lei si faceva domande. Doveva essere più simile a Nathaniel? Doveva desiderare qualcosa che andasse oltre i confini del suo paese natale?

    Avrebbe disperatamente voluto pensare a grandi cose come le aveva detto suo padre, fare qualcosa di importante della sua vita, ma non aveva abbastanza voglia di rischiare come Nathaniel.

    Ora, mentre fissava il fuoco in quella notte prima della benedizione d’inverno, una nuova preoccupazione la inquietava. Anche se ne prendevano uno su tre, nessuno di questi raccontava cosa avveniva durante il rituale per il passaggio alla maggiore età. Ogni bambino del paese cresceva con il timore degli insegnamenti, tutti tranne Nathaniel. Aveva quasi il sospetto che una parte di lui volesse seguirli.

    Perlomeno vedrò Città del Tempio diceva, la fortezza eterna della luce contro l’oscurità. Almeno succederà qualcosa di diverso.

    Orah fu scossa dal suo sogno a occhi aperti vedendo Thomas separarsi dal gruppo di persone e indicare tre figure esclamando: Beh, ma guardate chi ci fa l’onore di presentarsi in piazza.

    Si voltò e scorse Nathaniel affiorare dal bosco. Era felice fosse venuto, anche se aveva detto di no. Sentì un calore affiorarle sulle guance, e capì che non era dovuto solo alle fiamme del fuoco ma riuscì comunque a rimanere impassibile, lasciando spazio a Thomas.

    Il ragazzo diede uno strattone all’amico. Forza, ti ho aspettato per il nostro primo bicchiere insieme.

    Pensavo di trovarti con i suonatori.

    Thomas si rabbuiò. Non aveva fatto altro che parlarne nelle settimane precedenti – dell’occasione di suonare il suo flauto al festival, ora che era adulto. A quanto pareva, i suonatori non avevano osato farlo suonare con loro. La musica non era approvata dal Tempio della Luce; le regole dicevano che un gruppo poteva contare solo di un tamburo e due strumenti a fiato. Altri strumenti, come quelli a corda, erano banditi in quanto reminiscenze dell’oscurità.

    Ci ho provato disse Thomas. Mi hanno detto di aspettare il mio turno, perciò mi dovrò accontentare del vin brulé.

    Indicò con la mano il calderone dentro cui ribolliva la bevanda. Il profumo familiare riempì l’aria – mele fermentate con miele e cannella. Tutti sostenevano che il vin brulé fosse il prodotto migliore del raccolto, ma solo chi aveva l’età giusta poteva goderne.

    Nathaniel si liberò dalla presa dell’amico. Non ho ancora salutato Orah.

    Può berne un po’ anche lei... Oh, dimenticavo, non è adulta.

    Orah gli lanciò uno sguardo di rimprovero. Tra due mesi non dovrò più sopportarti, lodata sia la luce.

    Si appiattì le grinze sulla gonna grigia che le cadeva fino alle caviglie, e si sistemò l’abito di modo che rendesse giustizia alla sua forma affusolata. Sarebbe cambiato tutto, una volta adulta. Soddisfatta del suo aspetto, fece un passo verso Nathaniel e lasciò che lui facesse lo stesso verso di lei, e solo allora gli sfiorò il braccio con le punte delle dita.

    Speravo che te ne saresti stato lontano disse prima di curvare le labbra in un sorriso. Ma sono contenta tu sia venuto.

    Vengo sempre per la festa disse Nathaniel. Non volevo perdermela... solo perché sono adulto.

    Vi preoccupate troppo, voi due disse Thomas a voce abbastanza alta da attirare l’attenzione dell’Anziano Robert e dell’Anziano John, intenti a giocare a scacchi sul portico, ben lontano da loro. Thomas si portò le mani al petto per scusarsi. Dai, Nathaniel. Già non ho avuto la musica, non togliermi anche il vin brulé.

    Orah rizzò la schiena e gli bloccò la strada. Era alta solo due centimetri più di Thomas, ma poteva sovrastarlo se voleva. Forse dovresti ripensarci prima di bere vino, non è ben visto dai parroci.

    E quindi? disse Thomas. Non gli piace nemmeno la musica, eppure suoniamo.

    I parroci ci insegnano a evitare il cibo frivolo come il miele. Cercano di aiutarci a vivere una vita migliore. Non ne apprezzano nemmeno il nome.

    Oh, me n’ero dimenticato. Il nome viene dalle rispose l’altro spalancando gli occhi vecchie lingue proibite.

    I due anziani li guardarono di traverso, con quello sguardo di sdegno che i vecchi riservano ai giovani.

    Orah gli fece cenno di zittirsi, ma il ragazzo continuò con più impeto: Fra poco vieteranno di incontrarsi in più di due persone. Dai Nathaniel, hai per caso paura del parroco?

    Orah prese tutti e due per il gomito e li trascinò in penombra. Piazzò loro una mano sulla spalla e, stringendoli in modo da formare un cerchio, bisbigliò: Non è saggio prendere in giro i parroci, specialmente stasera.

    Nathaniel alzò il mento impettito e dichiarò: Non ho paura di loro.

    Nemmeno io disse Thomas. Mi farebbe piacere poter andare a Città del Tempio con il parroco, vedere le alte guglie e le guardie tutte in fila a darmi il benvenuto. Scommetto che non hanno mai visto nessuno come me.

    Beh, di questo sono sicura disse Orah ma non per il motivo che ti gira in quella testona.

    Perché sei così negativa? Non ti piacerebbe vedere Città del Tempio? Sono sicuro che Nathaniel vorrebbe.

    La sua risposta arrivò tagliente: Nathaniel non andrà a Città del Tempio.

    Nathaniel prese a lisciarsi le maniche della maglia come faceva quando lei si agitava. La luce del fuoco gli illuminava i lineamenti del viso, marcando gli occhi determinati che si rifiutavano di accettare il mondo per quel che era.

    Domani ci sarà la benedizione disse infine e basta. Staremo attenti a quello che diciamo finché ci sarà il parroco. Quando se ne andrà ci troveremo all’albero NOT e faremo la nostra, di festa.

    ‘Albero NOT’ era il nome che avevano dato al loro rifugio tra i boschi, costruito dal padre di Nathaniel quando erano bambini affinché ci potessero giocare. Lo avevano chiamato a quel modo per le iniziali del loro nome – Nathaniel, Orah e Thomas. Erano passati tanti anni, e lei dubitava che il padre di Nathaniel se ne ricordasse, ma quell’albero rimaneva il loro posto speciale.

    Orah si tolse una ciocca di capelli dalla guancia, portandola dietro l’orecchio. Buona idea. Ci vediamo domani dopo il crepuscolo.

    Thomas infilò la mano nella tasca della tunica e tirò fuori il flauto di legno che aveva intagliato lui stesso anni prima e che portava sempre con sé. E quando il parroco non ci sarà più, potrò fare una serenata ai miei amici.

    I tre annuirono, Orah alzò allora lo sguardo al cielo e allargò le braccia tenendo i palmi delle mani rivolti verso l’alto, come le era stato insegnato.

    Lodata sia la luce, donatrice di vita. Fa’ che domani vada tutto bene, e che possiamo ritrovarci sani e salvi all’albero NOT.

    Finita la preghiera, la campana che incombeva sulla piazza cominciò a suonare, battendo sedici volte, ognuna un clangore nella notte. La musica si fermò e i genitori presero per mano i propri figli. I bicchieri di vin brulé vennero poggiati sui tavoli, e gli sguardi si spostarono tutti sull’entrata della piazza.

    Thomas fece scivolare il flauto in tasca.

    Il parroco arrivò di gran pompa dalla porta orientale del paese, con uno zaino in spalla e il peso della divina autorità. Si fermò vicino al fuoco e si rivolse alla gente.

    Buonasera intonò scandendo bene ogni sillaba. Continuate pure con i vostri festeggiamenti. La benedizione è domani, non stasera. Cari amici, proseguite con la festa.

    Nessuno si mosse.

    Il parroco si avvicinò a un tavolo e sollevò un bicchiere abbandonato al naso, poi chiuse gli occhi. Inalò e scosse la testa.

    Qui c’è del miele, ne riparleremo domani. Per ora, amici, godetevi la serata. Che la luce sia lodata.

    La gente mormorò all’unisono: Che la luce sia lodata.

    Orah toccò la mano di Nathaniel, e insieme si allontanarono.

    Nessuno parve muoversi, eppure in una manciata di secondi la piazza divenne deserta.

    ***

    Orah si attardò dietro il tronco di una quercia, invisibile alla sua ombra. Doveva saperne di più, capire cosa minacciava i suoi amici.

    Nathaniel era sempre stato un sognatore.

    Da piccoli, lei inventava giochi per i boschi, avventure elaborate di scontri tra la luce e l’oscurità.

    Nathaniel aveva sempre cercato di aggiungere qualcosa al gioco, inventandosi storie che prendeva dalle favole che suo padre gli leggeva prima di andare a letto, scavalcando le leggi del Tempio. Fingeva che l’oscurità venisse sconfitta da un cavaliere, che con la sua spada e il suo cavallo e la sua armatura la faceva a pezzi, poco importava che le armi o l’equitazione fossero stati banditi tempo addietro. Insisteva nel dire che il cavaliere aveva costruito Città del Tempio e scalato le montagne intorno a Little Pond per scoprire un grande oceano dall’altra parte.

    Crescendo, lei gli aveva intimato di tenersi quelle idee per sé. Nathaniel e le sue idee. Pregava che non avrebbe dovuto pagarne il prezzo, il giorno seguente.

    Annusò l’aria nel tentativo di individuare qualcosa nella brezza, poi gettò lo sguardo sul punto in cui il fuoco stava morendo solitario.

    Il parroco era solo in mezzo alla piazza. Con un sospiro, si tolse lo zaino che aveva portato da Città del Tempio. Dentro c’erano due dei misteri principali del Tempio: la medicina di quella stagione e l’icona del sole, il vero miracolo della luce.

    Il parroco si stiracchiò la schiena e le spalle, raccolse un bicchiere di vin brulé e ne versò il contenuto sulla cenere del fuoco, che sibilò e scoppiettò come un motore a vapore. Piegò poi le labbra riempiendo le guance cave, fino a mostrare i denti in un raro ma assolutamente genuino sorriso.

    Capitolo 2 – Una lezione

    Dopo aver incontrato gli anziani, il parroco aveva ancora a disposizione due ore per fare un giro nel paese prima della benedizione di mezzogiorno. Camminava con la postura che gli era stata insegnata: schiena curva, testa alta e occhi ben fissi sulla strada. Si era sistemato da poco la barba, una linea sottile come se fosse stata tracciata da una matita gli percorreva la mascella. I capelli erano stati rasati seguendo una linea perfetta che si intersecava al centro di ciascun orecchio. In testa portava il cappello non troppo dritto dei parroci appena formati, stretto davanti e largo sul fondo, tutto nero, ancora senza strisce rosse. Pur fatto parroco da poco, la gente del paese lo trattava come un vero e proprio emissario del Tempio. Lui seguiva le regole, e così avrebbero fatto loro. Little Pond avrebbe ceduto uno dei suoi giovani per gli insegnamenti.

    Il parroco camminava a passo misurato, un metro alla volta. A ogni passo, il tallone dello stivale lasciava un’impronta che ricordava la forma del cappello, seminando una serie di orme non troppo quadrate. Le forme viravano solo per evitare l’occasionale pozzanghera lasciata dalla rugiada mattutina.

    Quando incontrava qualcuno, il parroco cercava di fare conversazione.

    L’autunno è stato abbastanza caldo, lodata sia la luce. Ha facilitato il raccolto?

    A ciò seguiva la risposta trita che si aspettava e che ignorava completamente.

    Poi, si addentrava in argomenti più delicati: Sono tutti in buona salute? La medicina vi è bastata?

    E in seguito, ci ficcava dentro qualche domanda più controversa: Come prosegue la lotta contro l’oscurità? Avete notato qualche cambiamento nell’atteggiamento di qualcuno, qualche segno di contaminazione, qualcuno che potrebbe avere bisogno di me?

    La maggior parte della gente, come accadeva in ogni paese, sceglieva le parole con cura, parlando a lungo ma rispondendo ben poco alla domanda.

    Oh sì, Anne ha dato un figlio a Matthew. La figlia dell’Anziano Robert ha sposato un giovane di Gran Pond. La luce risplende potente sulla gente di Little Pond. Siamo stati devoti alla fede.

    Erano abituati a rispondere a pappagallo alle litanie del Tempio, e quelle conversazioni erano per loro parte del rituale. A metà mattinata, il parroco divenne impaziente e cominciò a fare domande più pressanti.

    I giovani tengono incontri che violano le regole? Sono diventati ribelli?. E poi, sempre più sfacciato: Qualcuno parla male del Tempio? Dobbiamo stare attenti, amici miei, o tornerà l’oscurità.

    A Città del Tempio l’aspettava una striscetta nera da applicare al cappello. In molti, alla sua stessa età, erano già diventati monsignori, ma lui era interessato ad altro. Una promozione gli avrebbe permesso di lasciare i due paesi, Little Pond e Gran Pond, a un parroco più giovane.

    Odiava quel paese, quel ridicolo avamposto ai confini del mondo chiuso a ovest da una barriera di montagne di granito dalle cime alte e appuntite come denti di una sega. La gente del posto diceva che gli antichi avessero scalato i picchi e trovato al di là un mare talmente grande da non poterne vedere la fine. Ma nessuno nell’era della luce avrebbe mai tentato un’impresa del genere. Parlare del tempo prima della luce era proibito, almeno nei posti civilizzati; quell’impresa di cui si narrava non era dunque mai accaduta. Eppure, al confine del mondo, la gente ancora raccontava quella storia.

    Non cambiava mai niente a Little Pond, e a lui era stato ordinato di mantenere le cose come stavano. Non c’erano grossi problemi, solo qualche piccola inezia. Se qualcuno mostrava segni di devianza dalla luce, lui agiva da parroco in visita qual era e correggeva la trasgressione prima che potesse sfociare in qualcosa di più grande. Un minuscolo cambiamento era una minaccia per la luce. Bisognava tracciare una linea, così gli era stato insegnato, prima che l’oscurità potesse tornare. Vigilare, sempre.

    Erano di solito i giovani ad allontanarsi dalla luce. I giovani, così avventurosi e curiosi, non avevano ancora imparato tutti gli orrori di cui era capace l’oscurità. La scuola era meno rigida in paese, gli insegnamenti della fede meno comuni che nelle province, perciò quando andava a Little Pond a ogni cambio di stagione e ascoltava nel modo prescritto, cercava sempre un candidato per gli insegnamenti. I suoi ultimi tre viaggi, però, avevano sfregiato la volontà del Tempio, macchiando il suo registro.

    Più avanti, il campanile incombeva sulla piazza, il giro delle lancette era quasi finito. I piccoli paesi spesso non avevano abbastanza giovani a cui impartire gli insegnamenti, ma se avesse fallito anche stavolta, l’anno sarebbe finito. Mancava meno di un’ora alla benedizione – aveva appena il tempo di mettersi in contatto con i suoi superiori.

    Fermandosi a contemplare le sue opzioni, vide un passero dal petto bianco atterrare in una pozzanghera per il suo bagno mattutino. Con un frollare di ali salterellò qua e là, alzando il collo e cantando con una voce troppo intensa per le sue dimensioni. La melodia aveva cinque note, due lunghe e una corta, e l’ultima finiva con un trillo. L’uccellino sembrò non accorgersi di lui.

    Il parroco si inginocchiò e raccolse una pietra a forma di ghianda, rizzando poi la schiena mantenendo sempre gli occhi sull’uccellino. Prese la mira e lanciò la pietra con un leggero movimento del polso, in modo da non spaventare l’animale.

    La roccia lo mancò per un pelo e l’uccellino volò via.

    Avrebbe raddoppiato gli sforzi. Stavolta avrebbe trovato qualcuno a cui impartire gli insegnamenti, un esempio affinché la luce potesse splendere per sempre.

    Sul portico affacciato sulla piazza trovò due anziani, John e Robert, che avevano ripreso la partita interrotta la sera prima.

    Si mise loro davanti: Buongiorno, amici.

    I due alzarono appena lo sguardo ma smisero di giocare.

    Siete l’Anziano Robert e l’Anziano John, giusto?

    I due annuirono.

    Il parroco infilò la mano nella tasca della veste e tirò fuori una piccola sacca impermeabile. Vi tolse un pezzo di carta, non cercando nemmeno di nascondere ciò che vi era stampato e che i due compaesani presero per magia del Tempio.

    Little Pond non ha avuto giovani a cui è stato insegnato per quasi un anno disse poi. In quanto Anziani, conoscete l’importanza della disciplina. Necessito del vostro aiuto per trovare un candidato.

    I due anziani guardarono oltre la sua spalla come se volessero farlo sparire.

    Il parroco rimase in attesa, lasciando che il silenzio si facesse pesante.

    I due anziani si mossero a disagio sulla loro sedia. Infine, l’Anziano Robert parlò: Siamo un paesino. Abbastanza persone hanno ricevuto gli insegnamenti, manterremo la fede intatta.

    Ci sono sempre bambini nuovi. Sicuramente qualcuno di questi ha bisogno di una piccola... correzione.

    La voce di Robert si fece risoluta: Sappiamo badare ai nostri, che sono fedeli al Tempio. Non abbiamo dubbi al riguardo.

    Il parroco notò la fascia bianca, segno di lutto, intorno al petto dell’Anziano John. Forse lui sarebbe stato più facile da piegare.

    Ho notato che hai avuto un passaggio alla luce, Anziano John.

    John scostò lo sguardo, come se il dolore che provava non potesse essere visto da quell’uomo. Ho perso mia moglie, eravamo sposati da quarantaquattro anni.

    Mi dispiace. Che possa vivere in eterno nella luce.

    John annuì grato, ma il parroco non si fermò lì.

    Si portò il foglietto di carta vicino agli occhi e lesse ad alta voce: I registri del Tempio riferiscono di due persone diventate adulte negli ultimi sei mesi e, come ben sapete, i registri non sbagliano mai.

    John rispose con voce rotta: Non me ne ricordo.

    Beh, di sicuro avrai preso parte alle cerimonie.

    Sto invecchiando. Non ricordo.

    Forse, vedendo i nomi... Il parroco voltò il foglietto in modo da permetter loro di leggere quei caratteri spessi tracciati dalla mano di nessuno. I registri parlano di Thomas Bradford e Nathaniel Rush.

    Due bravi giovanotti disse John dopo qualche secondo. Di famiglie dedite al lavoro e devote alla luce. I Bradford lavorano duramente nella loro fattoria a sud del paese. Sono gente buona e gentile con i vicini. La madre di Nathaniel è morta di parto. Il ragazzo è stato cresciuto dal padre, William, uno degli anziani. Lo avete visto stamattina. Non avete alcun motivo per disturbarli.

    Il parroco quasi non stava più nella pelle. Non sta a te decidere... I motivi del Tempio della Luce.

    John scivolò sulla sedia e affrontò lo sguardo del parroco. William è stato mandato a ricevere gli insegnamenti quando era giovane per una settimana, dopo essere diventato adulto. È stato il più lungo insegnamento mai conosciuto dal paese. Non basta al Tempio?

    Il parroco avvicinò il viso a quello di John. Oggi avrò qualcuno a cui insegnare, se non sarà uno di questi due giovanotti, allora sarà quacun altro. Gettò poi un’occhiata al foglietto di carta. I registri dicono che hai dei nipoti. Un po’ troppo grandi, forse, ma potrei scegliere uno di loro.

    John strinse con forza il bracciolo della sedia e fece per alzarsi.

    Prima di poterlo fare, intervenne l’Anziano Robert. Ho sentito uno sminuire il Tempio. Una lezione potrebbe aiutarlo a prendere la vita con più serietà.

    John si voltò a guardarlo e si leccò le labbra secche, ma rimase in silenzio.

    Il parroco strinse gli occhi a due fessure. Con una smorfia che voleva essere un sorriso disse: Anziano Robert e Anziano John, siete dei veri figli della luce. Datemi un nome, e non parlerò più delle vostre famiglie.

    Gli anziani si afflosciarono come senza forze, evitando di guardarsi negli occhi.

    ***

    La gente del paese, vestita sobriamente, si riunì nella piazza; giovani e vecchi, donne, uomini e bambini. Orah si sedette su una panchina in fondo tra Nathaniel e Thomas, mentre gli anziani si spostarono davanti.

    In attesa dell’inizio della cerimonia, fece il punto della situazione.

    Nathaniel sedeva con la schiena dritta e senza sbattere le palpebre, tutto concentrato sull’altare, proprio come un bravo figlio della luce. Thomas aveva il

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