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Graeber, antropologo anarchico, propone un'inedita contaminazione tra una disciplina scientifica che ha le molteplici società umane come oggetto di studio e una filosofia politica estrema che con estrema lucidità decostruisce i meccanismi del dominio sociale.
Che cosa dovrebbe rendere compatibili, anzi affini, antropologia e anarchia? Per Graeber, entrambe si muovono da molto tempo sulla stessa traiettoria, non solo perché riconoscono la varietà dei modi di pensare propri degli esseri umani, ma anche perché pongono al centro della loro riflessione la questione cruciale del potere. In un puzzle di appunti e spunti deliberatamente incompiuti, l'autore sviluppa la sua tesi partendo dalle enclaves libertarie ed egualitarie presenti in diversi momenti della socialità umana (di cui ci parlano antropologi come Marcel Mauss e Pierre Clastres), per arrivare alle forme di contropotere esistenti nel mondo occidentale. Viene così abbozzata una ridefinizione dello Stato e delle organizzazioni politiche che apre a considerazioni fortemente innovative sui concetti di dominio, gerarchia, autorità.
David Graeber (New York, 1962), antropologo, è uno dei più attivi esponenti del movimento Occupy Wall Street
Graeber, antropologo anarchico, propone un'inedita contaminazione tra una disciplina scientifica che ha le molteplici società umane come oggetto di studio e una filosofia politica estrema che con estrema lucidità decostruisce i meccanismi del dominio sociale.
Che cosa dovrebbe rendere compatibili, anzi affini, antropologia e anarchia? Per Graeber, entrambe si muovono da molto tempo sulla stessa traiettoria, non solo perché riconoscono la varietà dei modi di pensare propri degli esseri umani, ma anche perché pongono al centro della loro riflessione la questione cruciale del potere. In un puzzle di appunti e spunti deliberatamente incompiuti, l'autore sviluppa la sua tesi partendo dalle enclaves libertarie ed egualitarie presenti in diversi momenti della socialità umana (di cui ci parlano antropologi come Marcel Mauss e Pierre Clastres), per arrivare alle forme di contropotere esistenti nel mondo occidentale. Viene così abbozzata una ridefinizione dello Stato e delle organizzazioni politiche che apre a considerazioni fortemente innovative sui concetti di dominio, gerarchia, autorità.
David Graeber (New York, 1962), antropologo, è uno dei più attivi esponenti del movimento Occupy Wall Street
Droits d'auteur :
Attribution Non-Commercial (BY-NC)
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Graeber, antropologo anarchico, propone un'inedita contaminazione tra una disciplina scientifica che ha le molteplici società umane come oggetto di studio e una filosofia politica estrema che con estrema lucidità decostruisce i meccanismi del dominio sociale.
Che cosa dovrebbe rendere compatibili, anzi affini, antropologia e anarchia? Per Graeber, entrambe si muovono da molto tempo sulla stessa traiettoria, non solo perché riconoscono la varietà dei modi di pensare propri degli esseri umani, ma anche perché pongono al centro della loro riflessione la questione cruciale del potere. In un puzzle di appunti e spunti deliberatamente incompiuti, l'autore sviluppa la sua tesi partendo dalle enclaves libertarie ed egualitarie presenti in diversi momenti della socialità umana (di cui ci parlano antropologi come Marcel Mauss e Pierre Clastres), per arrivare alle forme di contropotere esistenti nel mondo occidentale. Viene così abbozzata una ridefinizione dello Stato e delle organizzazioni politiche che apre a considerazioni fortemente innovative sui concetti di dominio, gerarchia, autorità.
David Graeber (New York, 1962), antropologo, è uno dei più attivi esponenti del movimento Occupy Wall Street
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