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EOLOTROPIA NEI CAVI COASSIALI

copyright Fabio Mosca

Allinizio, quando ho concepito i miei interferometri, ero certo di stare misurando un effetto Doppler: ma poi, guardando la stranezza dei lobi, considero assurdo che la velocit di propagazione cambi rovesciando lo strumento sul piano orizzontale, un piano che oltretutto risulta isotropo Quindi la variazione di fase indica altra cosa della velocit! Ho dovuto dedurre allora di stare misurando linterazione fra due forze, evidentemente entrambe omogenee : una fissa verticale (suppongo la gravit), laltra TRASVERSALE alla direzione dellonda (suppongo un MOMENTO DINERZIA , di una ancor misteriosa massa rotante )

Esperimento N 1. Questo circuito fu il primo realizzato con cavo coassiale . Lo feci nel 2010 eppoi , visto il successo, lo smontai per passare ai successivi...

Particolare interno del discriminatore e questo lo schema elettrico

Principio di funzionamento: Londa nel coassiale viene perturbata dal vento delletere*, come si credeva nell800, o dalla gravitazione, come si pensa oggi. *Oliver Heaviside previde nelle linee questo fenomeno che chiam
EOLOTROPY - nel suo ELECTROMAGNETIC THEORY del 1893. Ma allora non si poteva certo misurarla

L'onda d'ingresso applicata al centro di una linea risonante in aria, e in contemporanea ad una linea coassiale, quindi le due onde comparate in quadratura. Sulla linea in aria avviene la composizione di tre segnali quello dingresso con quello ai due estremi coniugati della linea - che viene rivelata in quadratura da due diodi .

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La frequenza eolotropica si deve scoprire per tentativi provando a controllare con la rotazione di 180 sul piano verticale singolarmente tutte le frequenze , parecchie, che vengono discriminate (si trovano ad ogni zero con lo spazzolamento di frequenza.)

ESPERIMENTO N2

Interno del discriminatore Principio di funzionamento: come il precedente, solo che il segnale dingresso viene sdoppiato e percorre due direzioni opposte prima di venir comparato in quadratura di fase.

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Curva di discriminazione alla frequenza eolotropica ( f =100 MHz Questa la prima frequenza eolotropica fra decine di frequenze che lapparecchio discrimina. Procedura per trovare la frequenza eolotropica: Via via che ci si avvicina alleolotropia questa si preannuncia con incerti inizi a frequenze vicine, proporzionale allangolo per un primo tratto, seguiti poi da improvvisi scatti della fase; arrivati alla frequenza eolotropica gli scatti cessano e si ottiene un grafico del lobo come di seguito.

In questo lobo abbiamo una variazione massima a quasi 80 - ma isotropa - ed oltre i 135 di rotazione nel piano verticale la fase torna nel 1 quadrante. Questo mi aveva indotto a pensare che ci fosse un vento verticale ma il resto del grafico non si poteva spiegare , e nemmeno lisotropia a 80!

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ESPERIMENTO N 3.

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Questo interferometro differenziale funziona come il precedente ma estremamente compatto: il cavo coassiale stagnato su una solida base termina su un comparatore di fase a balun dopo due tragitti della stessa onda in senso opposto. In questo modo pensavo di raddoppiare leffetto Doppler

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f =2GHz : bianca eolotropia, rossa no!

Sweep di 100 MHz

Questo interferometro risulta eolotropico a 6616 MHz, mentre a 7126 MHz non lo . Una volta trovata la frequenza eolotropica ho controllato come la fase risponde alla rotazione, disponendo linterferometro lungo i tre assi cartesiani e ripetendo la tracciatura del lobo.

Ed ecco i tre lobi sovrapposti nelle tre disposizioni:

Lobi delle tre disposizioni dellinterferometro che ruota assieme al generatore.

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Data la struttura estremamente solida dellapparecchio da escludere che la fase vari per deformazione. Quindi la variazione della fase oltre i 90 si pu spiegare solo come composizione dei due forze. ESPERIMENTO N 4 Successivamente ho realizzato questo interferometro pi lungo, nel quale ho usato un T magico come rivelatore di fase al posto della linea o del balun:

Interferometro con due spezzoni di cavo coassiale comparato con T magico al centro Esso ha manifestato una grande sensibilit ed una certa direttivit. I tre rami del T magico sono di 2 cm ciascuno, ossia la di 8 cm, pari ad una di 12 cm, o una frequenza di risonanza di 2,7 GHz. Provato col generatore panoramico (sweep) risponde infatti a 2760 MHz ed ha dato questo responso:

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Discriminazione frequenza eolotropica

Il lobo eolotropico questo:

In rosso nella figura con il dispositivo messo sul dorso del generatore di piatto. In questa posizione, ruotandolo di 180, la frequenza apparente aumenta di ben 2 MHz! Viceversa girato di 90 , sempre sul dorso, (vedi foto sotto) aumenta , ruotando, di solo 130 KHz.

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Interferometro lungo il dorso messo nella minima sensibilit Messo lungo lasse di rotazione la f* (frequenza apparente) aumenta, ruotando, di 260 KHz.

Dispositivo messo lungo lasse ESPERIMENTO N 5 E eguale a quello del n1, in cui un T magico usato come detector di fase. Il T una sagoma di piastra ramata tagliata a T, incollata sulla base. Alla base del T, e contemporaneamente ad un lato, viene applicato il segnale dopo un transito di diverse lunghezze donda. Essendo linfluenza cumulativa, viene a sommarsi leffetto. La parte pi sensibile risulta lungo la piega, dove linfluenza del 1 ordine; mentre il tratto parallelo del 2 ordine essendo le direzioni opposte.

col T magico a stripline come discriminatore.

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Lobi a diverse frequenze eolotropiche La sensibilit tutta nel tratto della piegatura del cavo. A 3067 MHz raggiunge i 500 KHz* daumento apparente della frequenza. ESPERIMENTO N 6 Successivamente, dopo questa scoperta, ho fatto percorrere londa lungo due cavi divergenti, in modo che il tratto s(di 1 ordine) sia il pi lungo possibile.

Interferometro a divergenza:

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Londa sdoppiata percorre due cavi sui due lati di un triangolo equilatero, quindi applicata contemporaneamente ad entrambi gli ingressi del T magico. Nella foto il tratto orizzontale che risulta sensibile allorientamento (o eolotropia). La curva di discriminazione risulta molto stretta, come dimostra questo spazzolamento di appena 10 MHz attorno alla frequenza eolotropica:

Frequenza eolotropica

Quanto al lobo eolotropico esso risulta tutto nel lato sinistro:

Il concetto da me seguito esposto in questo disegno:

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EOLOTROPIA NEI CAVI COASSIALI

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Questo pseudo Doppler (tanto per dargli un nome) risulta cumulativo: modifica cio ogni onda. E la direttivit risulta come lazione totale della modifica . Di conseguenza questo tipo dinterferometro risultato estremamente direttivo.

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ESPERIMENTO N 7

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Vista la grande sensibilit del T magico lho provato da solo come semplicissimo interferometro.

T magico come interferometro primario Questo il lobo rivelato :

Lobo a 7 GHz Il lobo dimostra che la massima variazione eolotropica avviene a 180, con una aumento apparente di 350 KHz dai 7 GHz iniziali, mentre a 90 laumento sui 64 KHz. Perci a 180 abbiamo una variazione di circa 5 volte maggiore che a 90
La direttivit dovuta al fatto che il T magico in questione lavora sulla quinta armonica della frequenza di risonanza. Ossia il lobo leffetto cumulativo dellazione della forza perturbante su cinque lunghezze donda Esso infatti composto di tre spezzoni di cavo lunghi = 3 cm - che per il dielettrico teflon con = 2,3 , quindi con velocit di fase di 0,66 , - ha una = 18 cm; quindi risuona alla fo = c/ = 1,6 GHz.

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E questo lo schema coi vettori delle forze in gioco

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In rosso i vettori dellonda, in blu il vettore g, in verde il momento dinerzia trasversale allonda.

E questo il lobo a cardioide tracciato con un interferometro con oscillatore interno ad una cavit risonante ai cui estremi stata rivelata la fase. E sicuramente del 1 ordine ed in fondamentale.

Vettore rosso = forza di gravit ; Vettore azzurro = forza trasversale allonda ; Vettore verde = risultante della modifica della lunghezza donda.

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