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I sei processi dell'uomo (Il)


I. LA CORRUZIONE
Il processo di conuzione o malattia sorge quando la Iorma, spezzando i legami con
la sua Iunzione appropriata, sopraIIa la vita, e riduce l'intero a inerzia e a materia mor-
ta. L'ordine degli agenti creativi in questo quarto processo e: forma, vita, materia.
L'origine piu chiara della malattia nell'organismo umano risiede nel Iallimento del
processo di distruzione. Abbiamo visto che quest'ultimo processo produceva alcune
sostanze inerti o di riIiuto, incapaci di raIIinazione, le quali venivano eliminate del tut-
to, in un modo o nell'altro. Ma queste sostanze inerti possono anche essere trattenute
nel corpo, dove degenerano in veleni. Ed in questo caso danno origine ad un proces-
so completamente nuovo, il quale, in rapporto agli aIIari umani, veniva considerato co-
me ribellione o crimine.
Che cosa puo corrispondere al crimine nel corpo umano? Sicuramente il Iunziona-
mento sbagliato o la ribellione delle varie parti dell'organismo. Ed a loro volta queste
Iunzioni sbagliate hanno inizio per la ritenzione di sostanze inerti nel corpo.
Se cominciamo dal livello piu basso vediamo che l'eliminazione del materiale di
riIiuto del cibo, invece di aver luogo subito, puo essere ritardata, per cui le Ieci co-
minciano ad imputridire nell'interno dell'organismo. Generalmente questo viene cau-
sato da un veleno attivo che proviene da una fun:ione superiore, riIiuto cellulare il
quale, restando nei tessuti invece di essere eliminato, provoca spasmi e tensioni dei
muscoli peristaltici.
Qui abbiamo un ottimo esempio del principio che attivo, passivo e neutralizzante,
o vita, materia e Iorma, sono termini relativi. InIatti nel processo di malattia lagente
attivo e quasi sempre questo materiale di riIiuto di una Iunzione superiore, il quale,
sebbene inerte al suo proprio livello, tuttavia ha il potere di iniziare una catena di ma-
lattie nelle Iunzioni inIeriori. in questo modo che il processo di conuzione, a diIIe-
renza di quello di distruzione, e continuo, poiche ogni stadio piu basso si sviluppa au-
tomaticamente da quello che sta sopra. Il precedente esempio e, naturalmente, solo una
descrizione tecnica di costipazione.
Al livello seguente, l'urina normale, ritenuta a causa di materiale di riIiuto supe-
riore, produce i cristalli di acido urico del reumatismo e malattie simili, che - come
abbiamo visto alla Iine dell'ultimo capitolo - Iormano uno dei veleni della nota LA
nella nostra tavola dei composti organici. Nello stesso modo il diossido di carbonio
non espirato produce nel corpo veleni che si Ianno sentire come mali di testa, spossa-
tezza del corpo, e cosi via.
A livello del tessuto cellulare, abbiamo visto che il giusto Iunzionamento del pro-
cesso di distruzione, stimolato dal lavoro e dall'esercizio, porta alla Iuoriuscita dei pro-
dotti di riIiuto per mezzo della traspirazione. risaputo che la sudorazione e l'eserci-
zio rilassano le tensioni Iisiche, e provocano quel senso di calma e di tono che noi as-
sociamo con la giusta attivita delle paratiroidi e con il corretto equilibrio del contro!-
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lo delle membra. L'assenza della sudorazione e della conseguente eliminazione di so-
stanze di riIiuto cellulare, d'altra parte, provochera ogni tipo di tensioni Iisiche che
ostacoleranno la circolazione del sangue e la giusta produzione di calore. Il veleno Ior-
mato dal processo di malattia in questo stadio e lacido lattico che si deposita nei mu-
scoli dando uno stato di tensione e di letargia.
Passando alla Iunzione seguente, un certo grado di discorso e di espressione verso
lesterno viene considerato come la legittima escrezione della attivita mentale. Per ri-
manere sano a questo livello un uomo deve parlare ed agire come pensa. Egli deve es-
sere sincero. Ma se, patologicamente, il materiale di riIiuto del pensiero non viene ne
eliminato ne espresso e continua a girare nella sua mente, dara origine a morbose im-
maginazioni, idee Iisse, pensieri e sogni ricorrenti dai quali egli non puo scappare.
Questi sono - letteralmente - veleni mentali di un ben preciso livello di densita che al
tempo giusto, e nella giusta quantita, possono provocare danni terribili all'intero be-
nessere Iisico e morale di un uomo.
Nella Iunzione nervosa simpatica, nella quale il processo di eliminazione produce
lacrime, risate, canti o altre espressioni esterne Iisico-emozionali, il processo di ma-
lattia corrompe queste materie di riIiuto Iacendole diventare paure inIondate e rim-
pianti, Iantasie negative e cosi via.
Queste Iunzioni sbagliate, velenose anche al loro stesso livello, sono evidenti per
la Iorma sgradevole e sospettosa che danno al pensiero. InIatti e proprio in questo mo-
do che i veleni della Iunzione superiore si intromettono come Iorza attiva nelle Iun-
zioni sottostanti inIettandole a loro volta.
Finalmente, riguardo al sesso ed alla Iunzione emozionale, dove i riIiuti sono rap-
presentati dalle Iorme piu proIonde e piu sottili dell'espressione umana, la ritenzione
di queste sostanze nel corpo e la sua corruzione patologica dara origine all'immagi-
nazione sessuale nella sua Iorma piu Iebbrile e ad un'intera gamma di emozioni vio-
lente, morbose, disperate e criminali. Ma quale potrebbe essere lagente attivatore di
questo stadio, dal momento che deve trattarsi di un veleno che proviene da una Iun-
zione piu alta di quelle che sono normali per l'uomo? Se cerchiamo di rispondere a
questa domanda, ci troviamo Iaccia a Iaccia con il diavolo.
Da quando abbiamo detto sopra, i processi di distruzione e di crimine, o di elimi-
nazione e di malattia, cominciano in qualche senso ad apparirci alternativi, l'uno na-
turale e salutare, l'altro anormale e degenerativo.
Ma mentre la distruzione, nei casi normali, e limitata alle materie di riIiuto che ven-
gono eliminate proporzionalmente alle materie raIIinate dalla digestione, al contrario
il processo corruttivo non subisce questa limitazione. Abbiamo notato come in questo
processo le materie inerti di un livello superiore servono come agenti inIettanti o av-
velenanti per le materie inerti di un livello inIeriore; e viceversa, come le materie iner-
ti di un livello inIeri ore servono come materiale passivo per linIezione di quelle che
sono al di sopra. Come possiamo ben vedere con losservazione, le tensioni Iisiche
portano a pensieri morbosi, i quali portano a paure inIondate e ad apprensioni, che a
loro volta portano ad emozioni violente o auto-distruttive. E lo stesso accade per il
contrario. Il processo di malattia ha la particolare caratteristica di "propagarsi" o di in-
Iettare tutta la materia prima, sia superiore che inIeriore, con la quale viene in contat-
to e che corrompe immediatamente.
Esso, inIatti, ha il potere di Iunzionare all'indietro, e di consumare, se non viene
arrestato, inIinite quantita di buon materiale, che puo anche rappresentare il risultato
di un lavoro di accumulo molto lungo. Nel regno molecolare abbiamo un'analogia nel-
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la cagliatura di un intero recipiente di latte Iresco, per l'aggiunta di un cucchiaio di
latte acido; o nella degenerazione di vino in aceto, provocata da una negligente espo-
sizione all'aria. Mentre nel mondo cellulare abbiamo la quasi inarrestabile proliIera-
zione di cellule cancerose alle spese di tessuto sano.
Per capire il processo di corruzione, dobbiamo capire l'idea di veleno in un senso
molto piu ampio di quello al quale siamo abituati. Ci sono veleni Iisici, veleni intel-
lettuali, veleni emozionali. Ci sono droghe velenose, insetti velenosi e uomini vele-
nosi. Si puo soIIrire per un dito avvelenato, per una mente avvelenata o per una so-
cieta avvelenata. Ed in ogni caso la natura del veleno e tale che minaccia lunita
dellorganismo, taglia via la parte dal Ilusso-vita dell'intero e la lascia suppurare sen-
za speranza, per suo conto.
Oggi si parla molto dei batteri come agenti di malattia. Ma quasi ogni tipo di bat-
terio esiste dovunque. Il corpo sano, con il suo Iorte campo magnetico, ha una immu-
nita naturale verso i micro-organismi nemici. Questi non possono Iar presa su di lui,
se la sua vitalita ed unita non sono gia minate da veleni interni. Una volta che la cor-
ruzione ha inizio, i batteri certamente aiutano ad aggredire ed a sbarazzarsi di un or-
ganismo ammalato, proprio come i venni aiutano ad aggredire ed a sbarazzarsi di un
cadavere. Essi sono i "demolitori" della natura la cui Iunzione e quella di eliminare al
piu presto possibile le strutture non sane. Il corpo veramente sano ha meno da teme-
re per un loro attacco, di quanto abbia da temere per un attacco di tarme.
Nel mondo degli uomini il processo di corruzione appare come un crimine. E la
sua comprensione ci oIIre il mezzo per giudicare obiettivamente diversi concetti so-
ciali di crimine.
Il vero crimine sara quello nel quale la conoscenza, la abilita, la comprensione o
la previsione (forma) sono usate per distruggere possibilita superiori (vita), lasciando
la situazione della vittima ad un livello inIeriore a quello di prima (materia). Con que-
sto criterio, la societa ha ragione nel considerare l'omicidio - nel quale l'uomo pren-
de il pensiero di privare un altro della vita, lasciando solo la materia inerte del suo ca-
davere - come il crimine classico. Anche il Iurto intenzionale, per mezzo del quale la
vittima viene privata dei beni, dei risparmi o delle possibilita, e un crimine. E lo e an-
che la menzogna ostinata la quale lascia una situazione corrotta e lascia gli altri - pri-
ma sinceri - pieni di malizia, di sospetto, d'invidia e d'incredulita.
Qualche volta e stato obiettato che il Iurto dipende dalla natura della nostra societa,
perche se ci Iossero molti beni liberamente distribuiti, non ci sarebbe il Iurto. Questo
argomento non considera la principale caratteristica del Iurto, che e un tentativo di ot-
tenere qualcosa per niente. Poiche e legge universale che niente si puo avere per nien-
te, che ogni cosa deve essere prima o poi pagata, in un modo o nell'altro, un tale ten-
tativo deve sempre essere Iatto alle spese di qualcun altro. n questo senso il Iurto di
denaro o di beni, il plagio delle idee, perIino il Iurto delle anime, hanno la stessa na-
tura. Il furto non e innocente, sia che abbia luogo in una stradina o in paradiso.
D'altra parte vediamo che non obbedire a qualche restrizione del tutto arbitraria o
non possedere qualche documento o qualche pezzo di carta obbligatori, quando nes-.
suno viene danneggiato per questo, non appartiene in nessun modo al processo co-
smico di crimine.
In questo modo, molte cose che la societa considera come criminali non sono aI-
Iatto criminali, ma nel peggiore dei casi solo sconsigliabili o semplicemente Iolli. Men-
tre d'altra parte molte cose che la societa stessa sostiene e giustiIica come "patriotti-
smo'', "lealta", "liberta", "dovere", "responsabilita" e cosl via, possono contenere una
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Iorte tendenza criminale. A quale diverso processo, per esempio, puo appartenere la
propaganda, la quale - usando ingegnosamente l'abilita dell'artista, l'esperienza del-
lo psicologo e la tecnica dello scienziato - tenta di addormentare o di distruggere un
giudizio naturale, vivente, e di rimpiazzarlo con un solo atteggiamento standardizza-
to, temporaneamente vantaggioso dal punto di vista di una sola politica, di un solo go-
verno o di un solo inserzionista? Nel mondo moderno, la deliberata e spesso uIIiciale
soppressione del giudizio e della coscienza individuali, costituisce un crimine su sca-
la cosi ampia da diventare invisibile, e gli uomini non possono neanche immaginare
di poter vivere sotto condizioni diverse.
E in questo modo, la principale Ira tutte le possibilita - quella di uno sviluppo con-
scio - puo essere distrutta per migliaia e perIino per milioni di persone. Tali persone,
che non possiedono piu un giudizio individuale, una coscienza individuale, un rimor-
so individuale o il potere di reagire come individui viventi alle circostanze ed alle ri-
chieste della vita, possono continuare Iino alla Iine dei loro giorni a servire come eI-
Iicienti ed obbedienti cittadini. Ma la loro essenza e morta. Essi sono dei morti che
camminano - gli zombi - della nostra civilta moderna. E come gli altri cadaveri di as-
sassinati, essi sono il prodotto del processo di crimine, sia personale che di altri.
Nello stesso tempo sembra esserci qualche richiesta cosmica che la criminalita su
larga scala debba dichiarare le sue intenzioni apertamente allo scoperto. Hitler ha pub-
blicato Mein Kampf molti anni prima di cominciare ad essere pericoloso. "Non pote-
te aspettarvi diplomazia sincera, cosi come non vi aspetterete che il Ierro sia di legno,
o l'acqua sia asciutta", disse Stalin nella sua gioventu. Il Re di "Dovre mountains" da
al Peer di lbsen un giusto avvertimento: "E cosi, Iiglio mio, io devo Iare quello che
posso per guarire i tuoi bizzarri tratti umani". "Io non creo il male", comincia il Well-
Meaning Devii di Ouspensky, "io lo colleziono soltanto, in qualita di amatore"'.
Certamente queste dichiarazioni possono essere Iormulate in modo tale che il loro
signiIicato sIugge, e piu tardi esse possono essere ricoperte da una ingegnqsa menzo-
gna per provare che il diavolo ha cambiato i suoi modi. Ma in Iondo e sonno umano e
solo sonno - e il desiderio di non vedere le cose come stanno - che Ia ignorare agli uo-
mini i chiari avvertimenti di corruzione prima che quest'ultima cominci a maniIestar-
si. Un uomo che e completamente sveglio non si Iara ingannare, e prendera le sue giu-
ste precauzioni.
Cosi mentre il processo di distruzione consiste nella separazione dell'inerte dal vi-
vente e nella conseguente conservazione di quest'ultimo, il processo di corruzione al
contrario consiste nella riduzione del vivente stesso a inerzia e a morte.
II. LA GUARIGIONE
Se il processo di corruzione non avesse un controllo, allora a causa della conta-
giosita stessa della sua natura l'Universo sarebbe condannato. Ma sappiamo che la ma-
lattia qualche volta guarisce, che le epidemie si calmano, che i deserti ritornano ad es-
sere Iertili, e che perIino le guerre Iiniscono. C'e un processo di guarigione nel quale
la materia malata, riscoprendo la Iorma originale della natura, diventa di nuovo un ca-
nale per la vita, ed e restituita alla salute. Il suo ordine e: materia, forma, vita.
E qui implicita la riscoperta di un principio originale ed il suo adattamento ad una
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The Well-Meaning Devii, racconto di P.D. Ouspensky.
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