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Introduzione Calibrazione diretta Metodo dell’ortocentro Calibrazione indiretta

Parte 2/3: Calibrazione


A.A. 2008-2009 - Corso di Computer Vision

Eugenio Rustico
rustico@dmi.unict.it

D.M.I. - Università di Catania

Versione: 25 marzo 2009

Eugenio Rustico rustico@dmi.unict.it IPlab - Università di Catania


Calibrazione
Introduzione Calibrazione diretta Metodo dell’ortocentro Calibrazione indiretta

Sommario
1 Introduzione
La calibrazione
Obiettivo
2 Calibrazione diretta
Considerazioni sul centro ottico
Impostiamo il sistema
Risolviamo il sistema
Verifica del segno
Ultimi calcoli
3 Metodo dell’ortocentro
Metodo
Esempio
4 Calibrazione indiretta
Idea alla base
Impostazione del sistema
Segno

Eugenio Rustico rustico@dmi.unict.it IPlab - Università di Catania


Calibrazione
Introduzione Calibrazione diretta Metodo dell’ortocentro Calibrazione indiretta

La calibrazione

Abbiamo visto come si forma l’immagine di una scena. Conoscendo i dati


3D della scena e i parametri di una camera sappiamo calcolare
esattamente quello che “vede” la camera.

Eugenio Rustico rustico@dmi.unict.it IPlab - Università di Catania


Calibrazione
Introduzione Calibrazione diretta Metodo dell’ortocentro Calibrazione indiretta

La calibrazione

Abbiamo visto come si forma l’immagine di una scena. Conoscendo i dati


3D della scena e i parametri di una camera sappiamo calcolare
esattamente quello che “vede” la camera.

In Computer Vision è comune il problema opposto: risalire dall’immagine


(o da più immagini) alle informazioni sulla scena.

Eugenio Rustico rustico@dmi.unict.it IPlab - Università di Catania


Calibrazione
Introduzione Calibrazione diretta Metodo dell’ortocentro Calibrazione indiretta

La calibrazione

Abbiamo visto come si forma l’immagine di una scena. Conoscendo i dati


3D della scena e i parametri di una camera sappiamo calcolare
esattamente quello che “vede” la camera.

In Computer Vision è comune il problema opposto: risalire dall’immagine


(o da più immagini) alle informazioni sulla scena.

Se conosciamo già i parametri della camera, il processo è abbastanza


semplice (v. triangolazione prossimamente); ma se non sappiamo nulla
della camera?

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Calibrazione
Introduzione Calibrazione diretta Metodo dell’ortocentro Calibrazione indiretta

La calibrazione

E’ possibile risalire ai parametri (estrinseci ed intrinseci) di una camera a


partire da una sola immagine, a patto che conosciamo a priori le
coordinate 3D di un certo numero n di punti che vediamo nella scena.

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Calibrazione
Introduzione Calibrazione diretta Metodo dell’ortocentro Calibrazione indiretta

La calibrazione

E’ possibile risalire ai parametri (estrinseci ed intrinseci) di una camera a


partire da una sola immagine, a patto che conosciamo a priori le
coordinate 3D di un certo numero n di punti che vediamo nella scena.

...qual è questo n?

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Calibrazione
Introduzione Calibrazione diretta Metodo dell’ortocentro Calibrazione indiretta

Obiettivo

Dati conosciuti (input):

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Calibrazione
Introduzione Calibrazione diretta Metodo dell’ortocentro Calibrazione indiretta

Obiettivo

Dati conosciuti (input):

n punti nel sistema di riferimento del mondo

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Calibrazione
Introduzione Calibrazione diretta Metodo dell’ortocentro Calibrazione indiretta

Obiettivo

Dati conosciuti (input):

n punti nel sistema di riferimento del mondo


I corrispondenti n punti proiettati sul piano immagine

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Introduzione Calibrazione diretta Metodo dell’ortocentro Calibrazione indiretta

Obiettivo

Dati conosciuti (input):

n punti nel sistema di riferimento del mondo


I corrispondenti n punti proiettati sul piano immagine

Incognite (output):

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Calibrazione
Introduzione Calibrazione diretta Metodo dell’ortocentro Calibrazione indiretta

Obiettivo

Dati conosciuti (input):

n punti nel sistema di riferimento del mondo


I corrispondenti n punti proiettati sul piano immagine

Incognite (output):

Parametri estrinseci della camera (posizione e orientazione)

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Calibrazione
Introduzione Calibrazione diretta Metodo dell’ortocentro Calibrazione indiretta

Obiettivo

Dati conosciuti (input):

n punti nel sistema di riferimento del mondo


I corrispondenti n punti proiettati sul piano immagine

Incognite (output):

Parametri estrinseci della camera (posizione e orientazione)


Parametri intrinseci della camera (mapping tra punti e pixel)

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Calibrazione
Introduzione Calibrazione diretta Metodo dell’ortocentro Calibrazione indiretta

Obiettivo

Dati conosciuti (input):

n punti nel sistema di riferimento del mondo


I corrispondenti n punti proiettati sul piano immagine

Incognite (output):

Parametri estrinseci della camera (posizione e orientazione)


Parametri intrinseci della camera (mapping tra punti e pixel)
(eccetto k1 e k2 ...)

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Calibrazione
Introduzione Calibrazione diretta Metodo dell’ortocentro Calibrazione indiretta

Obiettivo

Vediamo due metodi di calibrazione molto simili tra loro:

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Introduzione Calibrazione diretta Metodo dell’ortocentro Calibrazione indiretta

Obiettivo

Vediamo due metodi di calibrazione molto simili tra loro:

Calibrazione diretta dei parametri

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Calibrazione
Introduzione Calibrazione diretta Metodo dell’ortocentro Calibrazione indiretta

Obiettivo

Vediamo due metodi di calibrazione molto simili tra loro:

Calibrazione diretta dei parametri


Calibrazione indiretta

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Calibrazione
Introduzione Calibrazione diretta Metodo dell’ortocentro Calibrazione indiretta

Considerazioni sul centro ottico

Innanzitutto, una considerazione per seplificare i calcoli: è proprio


necessario tenerli tutti in considerazione?

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Introduzione Calibrazione diretta Metodo dell’ortocentro Calibrazione indiretta

Considerazioni sul centro ottico

Innanzitutto, una considerazione per seplificare i calcoli: è proprio


necessario tenerli tutti in considerazione?

In effetti, no: come influiscono ox e oy (coordinate del centro ottico)


sulle coordinate finali dei punti?

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Calibrazione
Introduzione Calibrazione diretta Metodo dell’ortocentro Calibrazione indiretta

Considerazioni sul centro ottico

Innanzitutto, una considerazione per seplificare i calcoli: è proprio


necessario tenerli tutti in considerazione?

In effetti, no: come influiscono ox e oy (coordinate del centro ottico)


sulle coordinate finali dei punti?

Al variare di ox e oy i punti proiettati vengono solo traslati. Da un altro


punto di vista, è come se spostassimo la camera solo lungo X e Y .
Possiamo immaginare di assorbire ox e oy in T , ponendoli a zero.

Eugenio Rustico rustico@dmi.unict.it IPlab - Università di Catania


Calibrazione
Introduzione Calibrazione diretta Metodo dell’ortocentro Calibrazione indiretta

Considerazioni sul centro ottico

Innanzitutto, una considerazione per seplificare i calcoli: è proprio


necessario tenerli tutti in considerazione?

In effetti, no: come influiscono ox e oy (coordinate del centro ottico)


sulle coordinate finali dei punti?

Al variare di ox e oy i punti proiettati vengono solo traslati. Da un altro


punto di vista, è come se spostassimo la camera solo lungo X e Y .
Possiamo immaginare di assorbire ox e oy in T , ponendoli a zero.

Per trovare i veri valori utilizzeremo il metodo dell’ortocentro.

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Calibrazione
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Impostiamo il sistema

Riprendiamo le equazioni lineari di proiezione prospettica:

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Impostiamo il sistema

Riprendiamo le equazioni lineari di proiezione prospettica:

R1 (Pw − T )T
−(xim − ox )sx = f
R3 (Pw − T )T
R2 (Pw − T )T
−(yim − oy )sy = f
R3 (Pw − T )T

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Introduzione Calibrazione diretta Metodo dell’ortocentro Calibrazione indiretta

Impostiamo il sistema

Riprendiamo le equazioni lineari di proiezione prospettica:

R1 (Pw − T )T
−(xim − ox )sx = f
R3 (Pw − T )T
R2 (Pw − T )T
−(yim − oy )sy = f
R3 (Pw − T )T

Poniamo ox = oy = 0:

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Introduzione Calibrazione diretta Metodo dell’ortocentro Calibrazione indiretta

Impostiamo il sistema

Riprendiamo le equazioni lineari di proiezione prospettica:

R1 (Pw − T )T
−(xim − ox )sx = f
R3 (Pw − T )T
R2 (Pw − T )T
−(yim − oy )sy = f
R3 (Pw − T )T

Poniamo ox = oy = 0:

R1 (Pw − T )T
−xim sx = f
R3 (Pw − T )T
R2 (Pw − T )T
−yim sy = f
R3 (Pw − T )T

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Introduzione Calibrazione diretta Metodo dell’ortocentro Calibrazione indiretta

Impostiamo il sistema

R1 (Pw − T )T
−xim sx = f
R3 (Pw − T )T
R2 (Pw − T )T
−yim sy = f
R3 (Pw − T )T

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Impostiamo il sistema

R1 (Pw − T )T
−xim sx = f
R3 (Pw − T )T
R2 (Pw − T )T
−yim sy = f
R3 (Pw − T )T

Sviluppiamo le parentesi:

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Impostiamo il sistema

R1 (Pw − T )T
−xim sx = f
R3 (Pw − T )T
R2 (Pw − T )T
−yim sy = f
R3 (Pw − T )T

Sviluppiamo le parentesi:

R1 PwT + Tx
−xim sx = f
R3 PwT + Tz
R2 PwT + Ty
−yim sy = f
R3 PwT + Tz

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Calibrazione
Introduzione Calibrazione diretta Metodo dell’ortocentro Calibrazione indiretta

Impostiamo il sistema

R1 (Pw − T )T
−xim sx = f
R3 (Pw − T )T
R2 (Pw − T )T
−yim sy = f
R3 (Pw − T )T

Sviluppiamo le parentesi:

R1 PwT + Tx
−xim sx = f
R3 PwT + Tz
R2 PwT + Ty
−yim sy = f
R3 PwT + Tz

Attenzione: T era un vettore diverso da (Tx , Ty , Tz ), che sono già


ruotati!

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Impostiamo il sistema

R1 PwT + Tx
−xim sx = f
R3 PwT + Tz
R2 PwT + Ty
−yim sy = f
R3 PwT + Tz

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Calibrazione
Introduzione Calibrazione diretta Metodo dell’ortocentro Calibrazione indiretta

Impostiamo il sistema

R1 PwT + Tx
−xim sx = f
R3 PwT + Tz
R2 PwT + Ty
−yim sy = f
R3 PwT + Tz

Chiamiamo per comodità xim e yim semplicemente x e y , e sviluppiamo la


moltiplicazione tra i vettori:

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Introduzione Calibrazione diretta Metodo dell’ortocentro Calibrazione indiretta

Impostiamo il sistema

R1 PwT + Tx
−xim sx = f
R3 PwT + Tz
R2 PwT + Ty
−yim sy = f
R3 PwT + Tz

Chiamiamo per comodità xim e yim semplicemente x e y , e sviluppiamo la


moltiplicazione tra i vettori:

(r11 X w + r12 Y w + r13 Z w + Tx )


−xsx = f
(r31 X w + r32 Y w + r33 Z w + Tz )
(r21 X w + r22 Y w + r23 Z w + Tx )
−ysy = f
(r31 X w + r32 Y w + r33 Z w + Tz )

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Impostiamo il sistema

(r11 X w + r12 Y w + r13 Z w + Tx )


−xsx = f
(r31 X w + r32 Y w + r33 Z w + Tz )
(r21 X w + r22 Y w + r23 Z w + Tx )
−ysy = f
(r31 X w + r32 Y w + r33 Z w + Tz )

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Impostiamo il sistema

(r11 X w + r12 Y w + r13 Z w + Tx )


−xsx = f
(r31 X w + r32 Y w + r33 Z w + Tz )
(r21 X w + r22 Y w + r23 Z w + Tx )
−ysy = f
(r31 X w + r32 Y w + r33 Z w + Tz )

Invertiamo il segno e portiamo i fattori di scala al secondo membro:

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Impostiamo il sistema

(r11 X w + r12 Y w + r13 Z w + Tx )


−xsx = f
(r31 X w + r32 Y w + r33 Z w + Tz )
(r21 X w + r22 Y w + r23 Z w + Tx )
−ysy = f
(r31 X w + r32 Y w + r33 Z w + Tz )

Invertiamo il segno e portiamo i fattori di scala al secondo membro:

f (r11 X w + r12 Y w + r13 Z w + Tx )


x= −
sx (r31 X w + r32 Y w + r33 Z w + Tz )
f (r21 X w + r22 Y w + r23 Z w + Tx )
y= −
sy (r31 X w + r32 Y w + r33 Z w + Tz )

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Impostiamo il sistema

f (r11 X w + r12 Y w + r13 Z w + Tx )


x= −
sx (r31 X w + r32 Y w + r33 Z w + Tz )
f (r21 X w + r22 Y w + r23 Z w + Tx )
y= −
sy (r31 X w + r32 Y w + r33 Z w + Tz )

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Impostiamo il sistema

f (r11 X w + r12 Y w + r13 Z w + Tx )


x= −
sx (r31 X w + r32 Y w + r33 Z w + Tz )
f (r21 X w + r22 Y w + r23 Z w + Tx )
y= −
sy (r31 X w + r32 Y w + r33 Z w + Tz )

Abbiamo una situazione del tipo:

x = −A/D, y = −B/D ⇒

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Impostiamo il sistema

f (r11 X w + r12 Y w + r13 Z w + Tx )


x= −
sx (r31 X w + r32 Y w + r33 Z w + Tz )
f (r21 X w + r22 Y w + r23 Z w + Tx )
y= −
sy (r31 X w + r32 Y w + r33 Z w + Tz )

Abbiamo una situazione del tipo:

x = −A/D, y = −B/D ⇒
−D = A/x, −D = B/y ⇒

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Impostiamo il sistema

f (r11 X w + r12 Y w + r13 Z w + Tx )


x= −
sx (r31 X w + r32 Y w + r33 Z w + Tz )
f (r21 X w + r22 Y w + r23 Z w + Tx )
y= −
sy (r31 X w + r32 Y w + r33 Z w + Tz )

Abbiamo una situazione del tipo:

x = −A/D, y = −B/D ⇒
−D = A/x, −D = B/y ⇒
A/x = B/y ⇒

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Impostiamo il sistema

f (r11 X w + r12 Y w + r13 Z w + Tx )


x= −
sx (r31 X w + r32 Y w + r33 Z w + Tz )
f (r21 X w + r22 Y w + r23 Z w + Tx )
y= −
sy (r31 X w + r32 Y w + r33 Z w + Tz )

Abbiamo una situazione del tipo:

x = −A/D, y = −B/D ⇒
−D = A/x, −D = B/y ⇒
A/x = B/y ⇒
yA = xB

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Introduzione Calibrazione diretta Metodo dell’ortocentro Calibrazione indiretta

Impostiamo il sistema

f (r11 X w + r12 Y w + r13 Z w + Tx )


x= −
sx (r31 X w + r32 Y w + r33 Z w + Tz )
f (r21 X w + r22 Y w + r23 Z w + Tx )
y= −
sy (r31 X w + r32 Y w + r33 Z w + Tz )

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Impostiamo il sistema

f (r11 X w + r12 Y w + r13 Z w + Tx )


x= −
sx (r31 X w + r32 Y w + r33 Z w + Tz )
f (r21 X w + r22 Y w + r23 Z w + Tx )
y= −
sy (r31 X w + r32 Y w + r33 Z w + Tz )

x = −A/D, y = −B/D ⇒
yA = xB

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Impostiamo il sistema

f (r11 X w + r12 Y w + r13 Z w + Tx )


x= −
sx (r31 X w + r32 Y w + r33 Z w + Tz )
f (r21 X w + r22 Y w + r23 Z w + Tx )
y= −
sy (r31 X w + r32 Y w + r33 Z w + Tz )

x = −A/D, y = −B/D ⇒
yA = xB

f f
y (r11 X w + r12 Y w + r13 Z w + Tx ) = x (r21 X w + r22 Y w + r23 Z w + Tx )
sx sy

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Introduzione Calibrazione diretta Metodo dell’ortocentro Calibrazione indiretta

Impostiamo il sistema

f f
y (r11 X w + r12 Y w + r13 Z w + Tx ) = x (r21 X w + r22 Y w + r23 Z w + Tx )
sx sy

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Impostiamo il sistema

f f
y (r11 X w + r12 Y w + r13 Z w + Tx ) = x (r21 X w + r22 Y w + r23 Z w + Tx )
sx sy

Per semplificare, definiamo fx = f /sx e fy = f /sy :

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Impostiamo il sistema

f f
y (r11 X w + r12 Y w + r13 Z w + Tx ) = x (r21 X w + r22 Y w + r23 Z w + Tx )
sx sy

Per semplificare, definiamo fx = f /sx e fy = f /sy :

yfx (r11 X w + r12 Y w + r13 Z w + Tx ) = xfy (r21 X w + r22 Y w + r23 Z w + Tx )

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Impostiamo il sistema

f f
y (r11 X w + r12 Y w + r13 Z w + Tx ) = x (r21 X w + r22 Y w + r23 Z w + Tx )
sx sy

Per semplificare, definiamo fx = f /sx e fy = f /sy :

yfx (r11 X w + r12 Y w + r13 Z w + Tx ) = xfy (r21 X w + r22 Y w + r23 Z w + Tx )

Notare che fx ed fy rappresentano la lunghezza focale espressa in pixel.

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Introduzione Calibrazione diretta Metodo dell’ortocentro Calibrazione indiretta

Impostiamo il sistema

yfx (r11 X w + r12 Y w + r13 Z w + Tx ) = xfy (r21 X w + r22 Y w + r23 Z w + Tx )

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Introduzione Calibrazione diretta Metodo dell’ortocentro Calibrazione indiretta

Impostiamo il sistema

yfx (r11 X w + r12 Y w + r13 Z w + Tx ) = xfy (r21 X w + r22 Y w + r23 Z w + Tx )

s
Avevamo già definito α = syx ; inoltre:

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Introduzione Calibrazione diretta Metodo dell’ortocentro Calibrazione indiretta

Impostiamo il sistema

yfx (r11 X w + r12 Y w + r13 Z w + Tx ) = xfy (r21 X w + r22 Y w + r23 Z w + Tx )

s
Avevamo già definito α = syx ; inoltre:

f
fx sx f sy sy
= f
= = =α
fy sy
sx f sx

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Introduzione Calibrazione diretta Metodo dell’ortocentro Calibrazione indiretta

Impostiamo il sistema

yfx (r11 X w + r12 Y w + r13 Z w + Tx ) = xfy (r21 X w + r22 Y w + r23 Z w + Tx )

s
Avevamo già definito α = syx ; inoltre:

f
fx sx f sy sy
= f
= = =α
fy sy
sx f sx

Poiché da fx e α possiamo ricavare sx ed sy , sostituiamole nell’elenco


delle incognite: cercheremo fx e α al posto di sx ed sy .

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Introduzione Calibrazione diretta Metodo dell’ortocentro Calibrazione indiretta

Impostiamo il sistema

yfx (r11 X w + r12 Y w + r13 Z w + Tx ) = xfy (r21 X w + r22 Y w + r23 Z w + Tx )

s
Avevamo già definito α = syx ; inoltre:

f
fx sx f sy sy
= f
= = =α
fy sy
sx f sx

Poiché da fx e α possiamo ricavare sx ed sy , sostituiamole nell’elenco


delle incognite: cercheremo fx e α al posto di sx ed sy .

Dunque, dividendo ambo i membri per fy :

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Calibrazione
Introduzione Calibrazione diretta Metodo dell’ortocentro Calibrazione indiretta

Impostiamo il sistema

yfx (r11 X w + r12 Y w + r13 Z w + Tx ) = xfy (r21 X w + r22 Y w + r23 Z w + Tx )

s
Avevamo già definito α = syx ; inoltre:

f
fx sx f sy sy
= f
= = =α
fy sy
sx f sx

Poiché da fx e α possiamo ricavare sx ed sy , sostituiamole nell’elenco


delle incognite: cercheremo fx e α al posto di sx ed sy .

Dunque, dividendo ambo i membri per fy :

y α(r11 X w + r12 Y w + r13 Z w + Tx ) = x(r21 X w + r22 Y w + r23 Z w + Tx )

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Calibrazione
Introduzione Calibrazione diretta Metodo dell’ortocentro Calibrazione indiretta

Impostiamo il sistema

y α(r11 X w + r12 Y w + r13 Z w + Tx ) = x(r21 X w + r22 Y w + r23 Z w + Tx )

Eugenio Rustico rustico@dmi.unict.it IPlab - Università di Catania


Calibrazione
Introduzione Calibrazione diretta Metodo dell’ortocentro Calibrazione indiretta

Impostiamo il sistema

y α(r11 X w + r12 Y w + r13 Z w + Tx ) = x(r21 X w + r22 Y w + r23 Z w + Tx )

Eugenio Rustico rustico@dmi.unict.it IPlab - Università di Catania


Calibrazione
Introduzione Calibrazione diretta Metodo dell’ortocentro Calibrazione indiretta

Impostiamo il sistema

y α(r11 X w + r12 Y w + r13 Z w + Tx ) = x(r21 X w + r22 Y w + r23 Z w + Tx )

xr21 X w + xr22 Y w + xr23 Z w + xTx +


−y αr11 X w − y αr12 Y w − y αr13 Z w − y αTx = 0

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Introduzione Calibrazione diretta Metodo dell’ortocentro Calibrazione indiretta

Impostiamo il sistema

Se indichiamo ogni corrispondenza nota con (Xiw , Yiw , Ziw ) e (xi , yi ), e


scriviamo il nostro vettore di incognite

v1 = r21 v2 = r22 v3 = r23 v4 = Ty


v5 = αr11 v6 = αr12 v7 = αr13 v8 = αTx

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Calibrazione
Introduzione Calibrazione diretta Metodo dell’ortocentro Calibrazione indiretta

Impostiamo il sistema

Se indichiamo ogni corrispondenza nota con (Xiw , Yiw , Ziw ) e (xi , yi ), e


scriviamo il nostro vettore di incognite

v1 = r21 v2 = r22 v3 = r23 v4 = Ty


v5 = αr11 v6 = αr12 v7 = αr13 v8 = αTx

possiamo usare una forma più compatta:

xi Xiw v1 + xi Yiw v2 + xi Ziw v3 + xi v4 − yi Xiw v5 − yi Yiw v6 − yi Ziw v7 − yi v8 = 0

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Introduzione Calibrazione diretta Metodo dell’ortocentro Calibrazione indiretta

Impostiamo il sistema

Se indichiamo ogni corrispondenza nota con (Xiw , Yiw , Ziw ) e (xi , yi ), e


scriviamo il nostro vettore di incognite

v1 = r21 v2 = r22 v3 = r23 v4 = Ty


v5 = αr11 v6 = αr12 v7 = αr13 v8 = αTx

possiamo usare una forma più compatta:

xi Xiw v1 + xi Yiw v2 + xi Ziw v3 + xi v4 − yi Xiw v5 − yi Yiw v6 − yi Ziw v7 − yi v8 = 0

Abbiamo otto incognite e il termine noto è nullo. Ci serve un sistema,


che sarà omogeneo. Servono almeno 7 equazioni (anche con 8
equazioni, il rango deve essere 7, non vogliamo la soluzione banale!);
segue che ci servono almeno quattro coppie di punti corrispondenti per
risolvere il sistema.
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Introduzione Calibrazione diretta Metodo dell’ortocentro Calibrazione indiretta

Risolviamo il sistema

Risolviamo il sitema tramite SVD; troveremo un vettore soluzione v ′ ,


ovvero il vettore soluzione a meno di un fattore di scala γ.

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Introduzione Calibrazione diretta Metodo dell’ortocentro Calibrazione indiretta

Risolviamo il sistema

Risolviamo il sitema tramite SVD; troveremo un vettore soluzione v ′ ,


ovvero il vettore soluzione a meno di un fattore di scala γ.

v ′ = γv = γ(r21 , r22 , r23 , Ty , αr11 , αr12 , αr13 , αTx )

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Risolviamo il sistema

v ′ = γv = γ(r21 , r22 , r23 , Ty , αr11 , αr12 , αr13 , αTx )

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Risolviamo il sistema

v ′ = γv = γ(r21 , r22 , r23 , Ty , αr11 , αr12 , αr13 , αTx )

Ricordiamo che, essendo R una matrice di rotazione, deve valere:

2 2 2
r11 + r12 + r13 = 1
2 2 2
r21 + r22 + r23 = 1

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Risolviamo il sistema

v ′ = γv = γ(r21 , r22 , r23 , Ty , αr11 , αr12 , αr13 , αTx )

Ricordiamo che, essendo R una matrice di rotazione, deve valere:

2 2 2
r11 + r12 + r13 = 1
2 2 2
r21 + r22 + r23 = 1

Quindi, ricordando come abbiamo definito gli elementi di v, dev’essere:

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Risolviamo il sistema

v ′ = γv = γ(r21 , r22 , r23 , Ty , αr11 , αr12 , αr13 , αTx )

Ricordiamo che, essendo R una matrice di rotazione, deve valere:

2 2 2
r11 + r12 + r13 = 1
2 2 2
r21 + r22 + r23 = 1

Quindi, ricordando come abbiamo definito gli elementi di v, dev’essere:

q q q
v 21 + v 22 + v 23 = γ 2 r21
2 + γ2r 2 + γ2r 2 =
22 23
2 + r 2 + r 2 ) = |γ|
γ 2 (r21 22 23

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Risolviamo il sistema

v ′ = γv = γ(r21 , r22 , r23 , Ty , αr11 , αr12 , αr13 , αTx )

Ricordiamo che, essendo R una matrice di rotazione, deve valere:

2 2 2
r11 + r12 + r13 = 1
2 2 2
r21 + r22 + r23 = 1

Quindi, ricordando come abbiamo definito gli elementi di v, dev’essere:

q q q
v 21 + v 22 + v 23 = γ 2 r21
2 + γ2r 2 + γ2r 2 =
22 23
2 + r 2 + r 2 ) = |γ|
γ 2 (r21 22 23

Abbiamo trovato γ (a meno del segno).

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Risolviamo il sistema

v ′ = γv = γ(r21 , r22 , r23 , Ty , αr11 , αr12 , αr13 , αTx )

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Risolviamo il sistema

v ′ = γv = γ(r21 , r22 , r23 , Ty , αr11 , αr12 , αr13 , αTx )

da v5 , v6 , v7 , in modo analogo, ricaviamo α (positivo per definizione):

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Risolviamo il sistema

v ′ = γv = γ(r21 , r22 , r23 , Ty , αr11 , αr12 , αr13 , αTx )

da v5 , v6 , v7 , in modo analogo, ricaviamo α (positivo per definizione):

q q
v 25 + v 26 + v 27 = γ 2 α2 (r11
2 + r 2 + r 2 ) = α|γ|
12 13

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Risolviamo il sistema

v ′ = γv = γ(r21 , r22 , r23 , Ty , αr11 , αr12 , αr13 , αTx )

da v5 , v6 , v7 , in modo analogo, ricaviamo α (positivo per definizione):

q q
v 25 + v 26 + v 27 = γ 2 α2 (r11
2 + r 2 + r 2 ) = α|γ|
12 13

Conosciamo |γ| e α; è banale adesso trovare tutti gli elementi di v .

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Verifica del segno

Poiché R è ortonormale, il prodotto vettoriale delle prime due righe ci


darà la terza; paradossalmente, questo significa che conosciamo la terza
riga di R (incluso il segno) senza ancora conoscere il segno delle prime
due righe...

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Verifica del segno

Poiché R è ortonormale, il prodotto vettoriale delle prime due righe ci


darà la terza; paradossalmente, questo significa che conosciamo la terza
riga di R (incluso il segno) senza ancora conoscere il segno delle prime
due righe...

Resta da chiarire il segno di Tx , Ty e le prime due righe di R. Per farlo,


prendiamo una delle coppie di punti note e verifichiamo la discordanza
tra i membri di:

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Verifica del segno

Poiché R è ortonormale, il prodotto vettoriale delle prime due righe ci


darà la terza; paradossalmente, questo significa che conosciamo la terza
riga di R (incluso il segno) senza ancora conoscere il segno delle prime
due righe...

Resta da chiarire il segno di Tx , Ty e le prime due righe di R. Per farlo,


prendiamo una delle coppie di punti note e verifichiamo la discordanza
tra i membri di:

f (r11 X w + r12 Y w + r13 Z w + Tx )


x= −
sx (r31 X w + r32 Y w + r33 Z w + Tz )
f (r21 X w + r22 Y w + r23 Z w + Tx )
y= −
sy (r31 X w + r32 Y w + r33 Z w + Tz )

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Verifica del segno

Poiché R è ortonormale, il prodotto vettoriale delle prime due righe ci


darà la terza; paradossalmente, questo significa che conosciamo la terza
riga di R (incluso il segno) senza ancora conoscere il segno delle prime
due righe...

Resta da chiarire il segno di Tx , Ty e le prime due righe di R. Per farlo,


prendiamo una delle coppie di punti note e verifichiamo la discordanza
tra i membri di:

f (r11 X w + r12 Y w + r13 Z w + Tx )


x= −
sx (r31 X w + r32 Y w + r33 Z w + Tz )
f (r21 X w + r22 Y w + r23 Z w + Tx )
y= −
sy (r31 X w + r32 Y w + r33 Z w + Tz )

Se la cosa non “quadra”, significa che il segno di γ era negativo; in


questo caso, invertiamo il segno.

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Ultimi calcoli

Siamo riusciti a determinare R, α, Tx e Ty ; rimangono da calcolare Tz


ed fx . Per farlo, utilizziamo una delle due equazioni iniziali:

(r X w + r12 Y w + r13 Z w + Tx )
x = − sfx 11 w
(r31 X + r32 Y w + r33 Z w + Tz )

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Ultimi calcoli

Siamo riusciti a determinare R, α, Tx e Ty ; rimangono da calcolare Tz


ed fx . Per farlo, utilizziamo una delle due equazioni iniziali:

(r X w + r12 Y w + r13 Z w + Tx )
x = − sfx 11 w ⇒
(r31 X + r32 Y w + r33 Z w + Tz )

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Ultimi calcoli

Siamo riusciti a determinare R, α, Tx e Ty ; rimangono da calcolare Tz


ed fx . Per farlo, utilizziamo una delle due equazioni iniziali:

(r X w + r12 Y w + r13 Z w + Tx )
x = − sfx 11 w ⇒
(r31 X + r32 Y w + r33 Z w + Tz )

(r11 X w + r12 Y w + r13 Z w + Tx )


x = −fx
(r31 X w + r32 Y w + r33 Z w + Tz )

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Ultimi calcoli

Siamo riusciti a determinare R, α, Tx e Ty ; rimangono da calcolare Tz


ed fx . Per farlo, utilizziamo una delle due equazioni iniziali:

(r X w + r12 Y w + r13 Z w + Tx )
x = − sfx 11 w ⇒
(r31 X + r32 Y w + r33 Z w + Tz )

(r11 X w + r12 Y w + r13 Z w + Tx )


x = −fx ⇒
(r31 X w + r32 Y w + r33 Z w + Tz )

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Ultimi calcoli

x(r31 X w + r32 Y w + r33 Z w + Tz ) = −fx (r11 X w + r12 Y w + r13 Z w + Tx )

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Ultimi calcoli

x(r31 X w + r32 Y w + r33 Z w + Tz ) = −fx (r11 X w + r12 Y w + r13 Z w + Tx )

x(r31 X w + r32 Y w + r33 Z w ) + xTz = −fx (r11 X w + r12 Y w + r13 Z w + Tx )

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Ultimi calcoli

x(r31 X w + r32 Y w + r33 Z w + Tz ) = −fx (r11 X w + r12 Y w + r13 Z w + Tx )

x(r31 X w + r32 Y w + r33 Z w ) + xTz = −fx (r11 X w + r12 Y w + r13 Z w + Tx )

xTz − (r11 X w + r12 Y w + r13 Z w + Tx )fx = −x(r31 X w + r32 Y w + r33 Z w )

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Ultimi calcoli

xTz − (r11 X w + r12 Y w + r13 Z w + Tx )fx = −x(r31 X w + r32 Y w + r33 Z w )

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Ultimi calcoli

xTz − (r11 X w + r12 Y w + r13 Z w + Tx )fx = −x(r31 X w + r32 Y w + r33 Z w )

Al secondo membro c’è il termine noto; è facile, da un insieme di


equzioni in questa forma, ricavare un sistema lineare:

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Ultimi calcoli

xTz − (r11 X w + r12 Y w + r13 Z w + Tx )fx = −x(r31 X w + r32 Y w + r33 Z w )

Al secondo membro c’è il termine noto; è facile, da un insieme di


equzioni in questa forma, ricavare un sistema lineare:

 
Tz
A =b
fx

la cui soluzione ottimale (nel senso dei minimi quadrati) è data da

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Ultimi calcoli

xTz − (r11 X w + r12 Y w + r13 Z w + Tx )fx = −x(r31 X w + r32 Y w + r33 Z w )

Al secondo membro c’è il termine noto; è facile, da un insieme di


equzioni in questa forma, ricavare un sistema lineare:

 
Tz
A =b
fx

la cui soluzione ottimale (nel senso dei minimi quadrati) è data da

T˜z
 
A= = (AT A)−1 AT b
f˜x

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Metodo

Dove si trova il “vero” centro ottico, che avevamo posto nell’origine?

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Metodo

Dove si trova il “vero” centro ottico, che avevamo posto nell’origine?

Un metodo per trovarlo è stato proposto da Caprile e Torre nel 1990: il


metodo dell’ortocentro.

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Introduzione Calibrazione diretta Metodo dell’ortocentro Calibrazione indiretta

Metodo

Dove si trova il “vero” centro ottico, che avevamo posto nell’origine?

Un metodo per trovarlo è stato proposto da Caprile e Torre nel 1990: il


metodo dell’ortocentro.

Esso si basa su di una proprietà geometrica (dimostrata) dei punti di fuga:


se l’immagine è a tre punti di fuga, l’asse ottico passa per l’ortocentro
(intersezione delle altezze) del triangolo formato dai tre punti di fuga.

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Esempio

Immagine:

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Esempio

Immagine e punti di fuga:

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Esempio

Immagine e ortocentro:

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Esempio

Problemi:

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Esempio

Problemi:

Non tutte le immagini sono a tre punti di fuga!

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Esempio

Problemi:

Non tutte le immagini sono a tre punti di fuga!


Se i punti di fuga sono lontani dal centro (ovvero, le linee sono quasi
parallele) l’errore di stima che commettiamo aumenta a dismisura

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Introduzione Calibrazione diretta Metodo dell’ortocentro Calibrazione indiretta

Esempio

Problemi:

Non tutte le immagini sono a tre punti di fuga!


Se i punti di fuga sono lontani dal centro (ovvero, le linee sono quasi
parallele) l’errore di stima che commettiamo aumenta a dismisura
Come stimare con precisione le rette? Solitamente con rilevazione
bordi + linear fit

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Introduzione Calibrazione diretta Metodo dell’ortocentro Calibrazione indiretta

Esempio

Problemi:

Non tutte le immagini sono a tre punti di fuga!


Se i punti di fuga sono lontani dal centro (ovvero, le linee sono quasi
parallele) l’errore di stima che commettiamo aumenta a dismisura
Come stimare con precisione le rette? Solitamente con rilevazione
bordi + linear fit
(ma anche con immagini artificiali, l’errore tipicamente è molto
forte!)

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Idea alla base

Un approccio alternativo alla calibrazione diretta consiste nello stimare la


matrice di proiezione che traduce i punti della scena in punti
dell’immagine.

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Introduzione Calibrazione diretta Metodo dell’ortocentro Calibrazione indiretta

Idea alla base

Un approccio alternativo alla calibrazione diretta consiste nello stimare la


matrice di proiezione che traduce i punti della scena in punti
dell’immagine.

Trovare la matrice di proiezione significa stimare la matrice 3 × 4 M tale


che

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Introduzione Calibrazione diretta Metodo dell’ortocentro Calibrazione indiretta

Idea alla base

Un approccio alternativo alla calibrazione diretta consiste nello stimare la


matrice di proiezione che traduce i punti della scena in punti
dell’immagine.

Trovare la matrice di proiezione significa stimare la matrice 3 × 4 M tale


che

 w 
  Xi
ui  Yw 
 vi  = M  i 
 Ziw 
wi
1

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Introduzione Calibrazione diretta Metodo dell’ortocentro Calibrazione indiretta

Idea alla base

 w 
  Xi
ui  Yw 
 vi  = M  iw 
 Zi 
wi
1

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Introduzione Calibrazione diretta Metodo dell’ortocentro Calibrazione indiretta

Idea alla base

 w 
  Xi
ui  Yw 
 vi  = M  iw 
 Zi 
wi
1

Possiamo scrivere M in funzione dei parametri:

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Idea alla base

 w 
  Xi
ui  Yw 
 vi  = M  iw 
 Zi 
wi
1

Possiamo scrivere M in funzione dei parametri:

 
−fx r11 + ox r31 −fx r12 + ox r32 −fx r13 + ox r33 −fx Tx + ox Tz
M =  −fy r21 + oy r31 −fy r22 + oy r32 −fy r23 + oy r33 −fy Ty + oy Tz 
r31 r32 r33 Tz

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Impostazione del sistema

M ha 12 elementi e 11 gradi di libertà; intuiamo subito che occorrono


almeno 11/12 equazioni per trovare tutti gli mij ...

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Impostazione del sistema

M ha 12 elementi e 11 gradi di libertà; intuiamo subito che occorrono


almeno 11/12 equazioni per trovare tutti gli mij ...

Abbiamo bisogno di sei coppie di punti corrispondenti (proiettati e non


proiettati). Le equazioni del sistema saranno del tipo:

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Impostazione del sistema

M ha 12 elementi e 11 gradi di libertà; intuiamo subito che occorrono


almeno 11/12 equazioni per trovare tutti gli mij ...

Abbiamo bisogno di sei coppie di punti corrispondenti (proiettati e non


proiettati). Le equazioni del sistema saranno del tipo:

ui m11 Xiw + m12 Yiw + m13 Ziw + m14


x= =
wi m31 Xiw + m32 Yiw + m33 Ziw + m34
vi m21 Xiw + m22 Yiw + m23 Ziw + m24
y= =
wi m31 Xiw + m32 Yiw + m33 Ziw + m34

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Impostazione del sistema

Analogamente a prima, impostiamo un sistema omogeneo il cui vettore


incognito sarà formato dagli elementi di M:

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Impostazione del sistema

Analogamente a prima, impostiamo un sistema omogeneo il cui vettore


incognito sarà formato dagli elementi di M:

m = [m11 , m12 ...m33 , m34 ]T

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Impostazione del sistema

Analogamente a prima, impostiamo un sistema omogeneo il cui vettore


incognito sarà formato dagli elementi di M:

m = [m11 , m12 ...m33 , m34 ]T

Come prima, risolviamo tramite SVD e troviamo un vettore soluzione


m̃ = γm

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Impostazione del sistema

Anche qui, per trovare γ sfruttiamo le proprietà di R:

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Impostazione del sistema

Anche qui, per trovare γ sfruttiamo le proprietà di R:

q q
2 + m̃2 + m̃2 =
m̃31 2 + r 2 + r 2 ) = |γ|
γ 2 (r21
32 33 22 23

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Impostazione del sistema

Definiamo per comodità i vettori:

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Impostazione del sistema

Definiamo per comodità i vettori:

q1 = [m̃11 , m̃12 , m̃13 ]T


q2 = [m̃21 , m̃22 , m̃23 ]T
q3 = [m̃31 , m̃32 , m̃33 ]T
q4 = [m̃14 , m̃24 , m̃34 ]T

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Impostazione del sistema

Definiamo per comodità i vettori:

q1 = [m̃11 , m̃12 , m̃13 ]T


q2 = [m̃21 , m̃22 , m̃23 ]T
q3 = [m̃31 , m̃32 , m̃33 ]T
q4 = [m̃14 , m̃24 , m̃34 ]T

Nota: i primi tre vettori corrispondono alle prime tre righe (meno l’ultimo
elemento) di M, mentre q4 rappresenta l’ultima colonna di M.

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Impostazione del sistema

Conosciamo γ a meno del segno. Definiamo allora σ = ±1 e ricaviamo le


formule per calcolare tutti i parametri che ci servono:

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Impostazione del sistema

Conosciamo γ a meno del segno. Definiamo allora σ = ±1 e ricaviamo le


formule per calcolare tutti i parametri che ci servono:

Tz = σ m̃34
r3i = σ m̃3i , i = 1, 2, 3
ox = q1 q3T
oy = q2 q3T
q
fx = q1 q1T − ox2
q
fy = q2 q2T − oy2
r1i = σ(ox m̃3i − m̃1i )/fx , i = 1, 2, 3
r2i = σ(oy m̃3i − m̃2i )/fy , i = 1, 2, 3
Tx = σ(ox Tz − m̃14 )/fx
Ty = σ(oy Tz − m̃24 )/fy

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Introduzione Calibrazione diretta Metodo dell’ortocentro Calibrazione indiretta

Segno

Rimane da stabilire solo il segno di σ. Per farlo, consideriamo


l’uguaglianza Tz = σ m̃34 ; se l’origine del sistema di riferimento del
mondo 3D si trova davanti la camera, Tz deve essere positivo, dunque σ
deve essere concorde con m34 ; altrimenti, deve essere negativo, da cui
segue che σ deve essere di segno opposto rispetto a m34 .

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