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Alla fine degli anni Cinquanta, un giovane italiano di buone letture e nessun pregiudizio passa una stagione a Harvard

e unaltra a Broadway. Dunque, corsi e lezioni e incontri importanti nella prestigiosa universit: H. Kissinger, A. Schlesinger, J.K. Galbraith, D. Riesman, J. Burnham... Poco dopo, nella capitale dello spettacolo, sensazionali musicals e commedie con leggendari mostri sacri tuttora in scena: Ethel Merman, Mary Martin, Charles Boyer, Claudette Colbert, Lotte Lenya, Paul Newman, Geraldine Page, Lauren Bacall, Elizabeth Taylor, fra Tennessee Williams, Jerome Robbins, Gene Kelly, Woody Allen, Gypsy, Redhead, West Side Story... Intanto, letture e conversazioni coi protagonisti della letteratura: da Edmund Wilson e Saul Bellow e Mary McCarthy a Saul Steinberg e Truman Capote e Jack Kerouac... Incubi e tormentoni metropolitani. Nuovi perbenismi nei suburbia. Gli scapestrati sabati del Village. Negli anni Sessanta, su e gi per la California, lungo la mitica Highway 101. Soggiorni e scoperte fra San Francisco e Los Angeles, Stanford e Berkeley e Hollywood. Da Alfred Kazin a George Cukor. Panorami e vedute. I primi movimenti dei figli dei fiori e le contestazioni poi passate pi violente in Europa. Quindi, off-off. Affermazioni vigorose ed effimere delle tendenze e strutture alternative, soprattutto nel cinema e nel teatro controcorrente. Mentre lo spettacolo pi convenzionale si abbassa a livelli sempre pi infantili e turistici. Visite cool a vari luoghi leggendari, frattanto: New Orleans, New Mexico, Taos, Key West, Cape Cod, Fire Island, Arizona, Disneyland, Honolulu.

Arbasino Alberto

America amore

ADELPHI EDIZIONI

2011 ADELPHI EDIZIONI In copertina: Elizabeth Taylor nel film di Joseph L. Mankiewicz Cleopatra (1963). PHOTO SERVICE ELECTA/MONDADORI VINTAGE COLLECTION ISBN 978-81-459-2561-0

AMERICA AMORE

HARVARD '59

EASY..

Basic. Gli orari delle linee marittime sono combinati in maniera di far arrivare le navi davanti a Manhattan di prima mattina. Ci si butta fuori sul ponte, mentre si sta gi passando tra forme indistinte e nebbiose, a destra e a sinistra Staten Island, il New Jersey, la parte bassa di Brooklyn, la statua della Libert color verderame -, e il braccio di mare intorno pieno di piroscafi minori, di traghetti e chiatte che si incrociano. Poi ci si trova di fronte al muso dellisola; e il profilo dei grattacieli, cos familiare dopo tante cartoline, si illumina adagio ai raggi del sole che salza; eccoli sempre meno grigi e pi vicini. La nave piega a sinistra, perch si approda sul fianco dellisola, e dietro i primi si vede tutta la folla degli altri grattacieli, belli, bizzarri, incantevoli, meravigliosi: tantissimi; da gridare dallentusiasmo! Per quando finalmente si scende, e li abbiamo a portata di mano, ci si comincia a render conto fino a che punto uno possa arrivare con la testa piena di miti e di pregiudizi, la prima volta che sbarca in un paese dove praticamente tutti sono gi stati, hanno gi detto e raccontato tutto. A partire dalle similitudini dantesche di prammatica, circa i vapori dagli asfalti e selciati. Un europeo di media cultura avr letto parecchi libri e articoli di giornale sullAmerica; avr visto tanti film di Hollywood; avr magari anche dato ascolto alle chiacchiere di uno che siccome ha trovato brutto tempo a Filadelfia, oppure non ha tro vato i biglietti per My Fair Lady un sabato sera, allora torna indietro generalizzando e dichiara che in Pennsylvania piove tutto lanno, e che non possibile andare a teatro perch sono sempre tutti esauriti. Tanto, la

distanza grande: come si fa a controllare se vero o no Questo europeo che arriva bruciando dallimpazienza, e non riesce a star fermo dalleccitazione se alla stazione marittima fanno aspettare un po di tempo per le formalit doganali, si trover, nonostante tutto, inevitabilmente carico di luoghi comuni vecchi almeno come Dickens, che stato uno dei primi a raccontare cosa ha visto l: paese vastissimo, tutto nuovo, dunque, terra (naturalmente) di pionieri, fin troppo efficienti nelle citt, rozzi, rozzissimi nelle campagne; comandano le donne; viziano i bambini; vita politica violenta e sentimentale; vita sentimentale tormentata dai ricordi puritani da un lato, e dallaltro anche da passioni poco decenti che vengono su tutte dal Vecchio Sud; gente volitiva, per senza disciplina; dotata di istinto gregario, ma solitaria nellintimo; pacifica, eppure soggetta a esplosioni di violenza paurose; tutti ossessionati dalla mania di far soldi; e adesso, poi, pensano solo alle automobili, alla Russia, al sesso, agli oggettini ingegnosi chiamati gadgets, macchinette che cavano tappi o sbucciano verdure, tutti i giorni se ne inventa una nuova, e chi non lha si sente pi infelice degli altri. Tanti europei si saranno magari anche chiesti pi di una volta qual allora la verit su questo paese, se America Amara o America Amore, se non tutte e due insieme, e da che lato possono finire per pendere questi sentimenti in equilibrio tanto indeciso tra il fascino e la ripugnanza. Qui bisognerebbe decidere, a un certo punto: la ammiriamo, questa gente, o ci fanno un po compassione? Ma come difficile risolversi I miti, certamente, rispecchiano una larga parte delle realt americane. E la ragione vera per cui tutto il paese cos interessante in ogni momento, attraverso tutti i cambiamenti possibili, e provocher continuamente emozioni fortissime, dallirrefrenabile entusiasmo iniziale alle punte pi acute della disperazione o del rigetto, poi, che si finisce per trovare a ogni passo una soddisfazione profonda, ogni volta che i fatti confermano i miti che ci si porta dietro, e daltra parte ogni contraddizione del mito che si verifica finisce per sembrare una scoperta eccitante:

allora la diversit possibile! Esiste dunque unaltra eccezione che prova come nessuna regola sia davvero assoluta S, sono gente rozza, tonta, lenta nei ragionamenti, nelle reazioni - per che fior di intelligenze acute si trovano l ogni tanto! Il paese scoppia di ricchezza, pieno di risorse e grattacieli, ma il paesaggio urbano pi comune le prime strade che si incontrano appena fuori della stazione marittima una doppia fila di case vecchie e grigie, mal tenute, divise in tanti appartamentini angusti, con la facciata che casca a pezzi attraversata dalle scalette nere e rugginose, di ferro: loro hanno questo terrore degli incendi. Scalette, corde, uscite di sicurezza sono le prime cose che si vedono in ogni edificio; tante tabelle dappertutto con le istruzioni in caso di fuoco; leggi severissime per non lasciar entrare pi di un dato numero di persone in cinema, teatri, bar, sale da ballo; e pi inquietante ancora, indicazioni precise in ogni locale sui rifugi pi vicini in caso di incursione aerea, a cura del Servizio di difesa civile. Sar poi anche il paese pi preoccupato dai princpi igienici, ossessionato da docce, saponi, disinfettanti, vitamine, ormoni: per non h

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