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Akhmim

Da Wikipedia, l'enciclopedia libera. Akhmim (arabo:

, Akhmm; Geroglifico Khent-menu, Copto Khmin) una citt nel

Governatorato di Sohag in Egitto. Gli antichi greci la conoscevano come Khemmis, Chemmis e Panopolis, situata sulla riva orientale del Nilo, a 4 miglia a nord-est di Sohag. Indice 1 Storia 2 Citt moderna 3 Note 4 Bibliografia

Storia Akhmim era conosciuta in Egitto come Ipu, Apu o Khent-menu ed era il centro principale del nono Nomos dell'Alto Egitto.[1] Fu citt natale di Yuya, il funzionario di Tuthmosis IV e Amenhotep III. La citt fu dedicata al dio Min e alla dea Tait.[1] Probabilmente fu anche la citt di nascita della regina Nefertari. In et copta Akhmim era conosciuta come Khmin o Shmin. Alcuni scavi hanno portato alla luce numerosi manoscritti, tra i quali alcuni frammenti del libro di Enoch, del Vangelo e dell'Apocalisse secondo Pietro, gli Atti del Concilio di Efeso, cos come numerose altre iscrizioni. Oggi rimane poco del suo passato splendore, i templi sono stati quasi completamente smantellati, e il loro materiale riutilizzato nel tardo Medioevo. comunque giunta fino a noi una statua alta in origine 10 metri della figlia di Ramesse II, Merytamon.[2] e nel 1981 stato scoperto un angolo di un tempio greco-romano con due statue colossali di Ramesse II e Merytamon. stata la citt natale dello storico ed enciclopedista arabo, di et mamelucca, Shih b al-Dn Amad b. Abd al-Wahhb al-Nuwayr (1279-1333). Citt moderna Akhmim la pi grande citt sul lato est del Nilo in Egitto. Nel 1907, la popolazione della citt era 23.795. Il Monastero dei Martiri si trova a circa 6 km a nordest della citt. Akhmim famosa per la tessitura del cotone ed i suoi preziosi teli furono usati nelle sepolture dei sovrani egizi.[2] Fuori dalle mura si trovano i resti di un tempio risalente alla XVIII dinastia ed una necropoli.[1] Sulla riva occidentale del Nilo di fronte ad Akhmim, c' una linea ferroviaria con Il Cairo e Aswan. Note ^ a b c Margaret Bunson, Enciclopedia dell'antico Egitto, pag. 15 ^ a b Andrew Humphreys, Egitto, pag. 221 Bibliografia Margaret Bunson, Enciclopedia dell'antico Egitto, La Spezia, Fratelli Melita Editori, 1995, ISBN 88-403-7360-8 Andrew Humphreys, Egitto, National Geographic Society, ISBN 978-88-540-1808-2

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