Vous êtes sur la page 1sur 5

.

-
: "

,
:

"

I. .
,
,
- ( ,
, ), ,
.1
1. .
, ,
(, , , ), .. ,
- , ,
.

.
, ,
- .
, , ,
, , ,
,
2. ,
,
- ,
.
, .
2. ,
. ,
, ,
, , ,
, , -
. ,

1
2

Catalano P. Contributi allo studio del diritto augurale. Torino, 1960. P. 33 ss.;107 ss.; 392 ss.
Dumzil G. La religion romaine archaque. 2 d. Paris, 1974. P. 104 ss.

241

____________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________


- 3.

, . ,
,

, ,
.
,

, 4.

XIX . ,
.
3. , . , libri
commentarii :
; , libri,
fratres Arvales, Quindecimviri sacris faciundis septemviri Epulones -
commentarii5 .
Libri commentarii ,
,
,
ius civile ( indigitamenta,
, , decreta responsa,
provocatio
).
, ,
, . ,
( ,
), , ,
.
II. .
, ,
( .,
.., ., ., ., ..),
,
.
1. - .
- (
), ,
, , , ,
3
Nicolet C. Lexicographie politique et histoire romaine: problmes de mthode et directions de recherches // Atti del Convegno
sulla lessicografia politica e giuridica nel campo delle scienze dellantichit. Torino, 1980. P. 19 ss.
4
. : Catalano P. Populus Romanus Quirites, .
5
Sini F. Documenti sacerdotali nella Roma antica. I: Libri e commentarii. Sassari, 1983.

242

____________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________

, - .

, .. , ,
, ,
.
,
-- , -
- .
2. . , ,
, , .
, - ,
- ,
. , -
, , , , ,
, ,
.
, , ,
; ,

Thesaurus Linguae Latinae.
III. .
.
,
- ,
, , II-X-XVviri sacris faciundis
.
,
.
,
( ). , (..
libri, commentarii, annales), .
, , ,
ius publicum
(sacra, sacerdotes, magistratus), .
F. SI NI

PROGETTO SCIENTIFICO ITALO-RUSSO


SU: I SACERDOTI DI ROMA REPUBBLICANA
TRA DIRITTO SACRO, DIRITTO PUBBLICO E
DIRITTO PRIVATO: DOCUMENTI
SACERDOTALI E FORMULE SOLENNI
(RIASSUNTO)

I. Oggetto e finalit della ricerca. La ricerca


proposta muove da una impostazione metodologica,
ancora non del tutto acquisita dalla dottrina romanistica

pi recente, che privilegia le norme di diritto divino e


pi in generale tutto il complesso di fonti ad esso
riferibile.

243

____________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________

1. Archivi sacerdotali. Sullimportanza degli


archivi sacerdotali v la testimonianza concorde degli
scrittori antichi, dai quali si apprende che la redazione
di documenti dei collegi avrebbe avuto inizio fin dai
primi anni della storia cittadina (Cicerone, Livio, Servio,
Macrobio): da quegli anni, cio, in cui si sarebbero
enucleate le istituzioni fondamentali del sistema giuridico-religioso romano; istituzioni che nel racconto
annalistico appaiono intimamente connesse alle funzio-ni
dei collegi sacerdotali. Le testimonianze degli scrittori
antichi trovano conferma nei risultati delle recenti
ricerche sulle civilt dellantichissimo Lazio, che, fra
le altre cose, rivelano un elevato grado di utilizzazione
della scrittura in quellarea, fin dallepoca
corrispondente al periodo monarchico della storia di
Roma, specialmente per fissare la memoria di solenni
atti giuridico-religiosi di carattere comunitario. Inoltre,
storici delle religioni e comparatisti, storici politici e
linguisti hanno apportato nuovi elementi che sembrano
convalidare tali testimonianze sul carattere assai
risalente delle elaborazioni giuridiche, teologiche e
storiche dei grandi collegi sacerdotali romani.
Lantichit dei maggiori collegi sacerdotali, la funzione
preminente che essi esercitavano nella vita della
comunit arcaica, il ruolo di custodi della tradizione e
della memoria storica del Popolo Romano, sono tre dei
motivi che rendono il materiale tratto dagli archivi
sacerdotali fonte insostituibile per lo studio dei rapporti
sociali. I documenti sacerdotali costituiscono, dunque, il
nucleo pi antico e sicuro della tradizione.
2. Palingenesi dei documenti e delle formule
solenni e nuove interpretazioni del diritto pubblico
romano. Quanto alle formule solenni, elaborate dai
sacerdoti e raccolte nei loro documenti, la cui funzione
consisteva principalmente nelloperare la traduzione
nella sfera divina delle attivit riferibili al Popolo
Romano, va sottolineato che esse costituiscono, seppure
in forma elementare, la primitiva concettualizzazione
politico-religiosa e la pi antica sovrastruttura
ideologica di questo popolo. Da ci si deduce che la
palingenesi dei documenti sacerdotali pi antichi
presupposto indispensabile della compilazione di un
lessico politico-religioso romano arcaico.
La raccolta dei documenti sacerdotali e delle
formule solenni deve essere finalizzata alla costituzione
di un corpus di testi su cui basare la compilazione del
lessico. Pur senza sottovalutare i rapporti che nella
societ romana pi antica intercorrevano tra linguaggio
e dogmatica giuridica, si deve tuttavia rimarcare il
carattere limitativo di una prospettiva puramente
lessicografica, poich risulterebbero trascurate vaste
possibilit che lutilizzazione di tali documenti
dischiude nel campo degli studi giuridici.
Utilizzando i documenti sacerdotali e le formule
solenni si acquisiscono, inoltre, validi elementi per
reimpostare lo studio dei numerosi e controversi problemi attinenti al cosiddetto diritto pubblico romano.
Diventa soprattutto possibile superare limpostazione
sistematica della storiografia giuridica tedesca
dellOttocento, ancora sostanzialmente dominante, e la
sua interpretazione della storia giuridica romana
attraverso la contemporanea concezione statualistica del
diritto.
3. Forme, contenuti e sistematiche dei
documenti sacerdotali. Nelle fonti libri e commentarii
sono certamente quelli pi menzionati fra i documenti

sacerdotali: entrambi a proposito del collegio dei


pontefici e di quello degli auguri; solo libri a proposito
dei Salii; solo commentarii per quanto riguarda i fratres
Arvales, i Quindecimviri sacris faciundis e i semptemviri
Epulones.
Libri e commentarii costituivano la parte di gran
lunga pi rilevante degli archivi, poich il loro contenuto
non solo riguardava la regolamentazione del rituale,
delle funzioni sacerdotali e di gran parte del diritto
divino, ma aveva anche una certa attinenza con le pi
risalenti norme costituzionali e con le pi antiche
procedure del ius civile (per ci in essi era possibile
trovare accanto agli indigitamenta, alle formule solenni,
ai regolamenti rituali, ai decreta e ai responsa
sacerdotali, notizie sulla provocatio in et regia o sulla
definizione e sulla gerarchia dei poteri magistratuali).
Egualmente complessi si presentano i problemi
legati alla sistematica elaborata dai sacerdoti per la
classificazione del materiale raccolto negli archivi; le
soluzioni di volta in volta proposte dai diversi studiosi
(basandosi ora sulla quadripartizione varroniana, ora su
testi di Cicerone e di Livio) richiedono ulteriori
verifiche e maggiore prospettiva di quanto non abbiano
fatto le raccolte finora compilate.
II. Metodo della ricerca. Data la disparit dei
criteri adottati e dei risultati conseguiti, le raccolte
compilate da studiosi moderni e contemporanei (ad es.
B. Brissonius; I.A. Ambrosch; P. Preibisch; F.A.
Brause; P.Regell; R.Peter; C.M. Zander; W.Rowoldt;
C.Thulin; G.Appel; G.B.Pighi) evidenziano ancora
maggiormente lesigenza di procedere al rilevamento
sistematico di documenti ed altro materiale di
provenienza sacerdotale contenuto nelle fonti latine.
1. Individuazione di testi giuridico-religiosi. Una
siffatta ricerca va funzionalizzata allindividua-zione di
un corpus di testi giuridico-religiosi (di sicura
provenienza sacerdotale), che riportino, o da cui si
possano ricostruire, atti magistratuali, formulari
sacerdotali, formulari giuridici arcaici; insomma testi
che documentino le attivit giuridico-religiose della
comunit romana e i relativi simboli. I passi selezionati
in questo modo dovranno poi essere ancora studiati
sotto differenti aspetti: cio, sottoposti ad una attenta
analisi filologica, storica, giuridica, economica, al fine
di accertare, quanto meno approssimativamente, la loro
rispondenza alle caratteristiche dellepoca arcaica. Solo
a questo punto linsieme dei testi raccolti potr essere
utilizzato come corpus da cui ricavare un certo numero
di termini economico-giuridico-religiosi: il lessico
politico-religioso romano arcaico.
2. Le fonti. La ricerca, qui schematicamente a
livello di proposta, muover nella prima fase dallo
spoglio delle opere di Tito Livio, Varrone, Aulo Gellio
e Macrobio. Ovviamente, la definizione di un corpus di
testi giuridico-religiosi, da cui trarre il lessico politicoreligioso romano arcaico, non pu essere basata solo su
questi quattro autori. quasi superfluo sottolineare, al
riguardo, la fondamentale importanza delle opere di altri
scrittori, quali ad esempio Cicerone, Festo, Servio; o dei
frammenti delle opere dei giureconsulti romani,
specialmente di quelli che si occuparono di diritto
pubblico e di diritto sacro.
Va infine precisato che gli autori citati sono
appunto degli esempi e non indicano che priorit di
ordine temporale: la ricerca deve, infatti, considerarsi

244

____________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________

potenzialmente aperta a tutte le fonti latine, sul modello


del lavoro di redazione del Thesaurus Linguae Latinae.
III. Programma di lavoro. Una ulteriore questione riguarda la raccolta e la sistemazione dei
frammenti di sicura provenienza sacerdotale. Si seguir,
al riguardo, il criterio di ordinare i frammenti sulla base
del collegio sacerdotale: privilegiando fra i collegi, in
considerazione della maggiore importanza che alcuni di
essi avevano nel sistema giuridico-religioso romano, e
del maggiore spazio che trovano nelle opere spogliate,
pontefici, auguri, feziali e II - X - XVviri sacris faciundis.
Si proceder, a questo punto, ad ulteriori
sistemazioni del materiale riferibile a ciascun collegio.
Per ogni frammento si tenter di individuare il genere di
documento sacerdotale, da cui presumibilmente
derivato (o al quale pu riferirsi). Solo a questo punto,
allinterno dei differenti generi di documenti (es. libri,
commentarii, annales), sar fatta la sistemazione per
materia dei frammenti raccolti.
Per tale sistemazione, nei casi in cui sar
utilizzata, sembra preferibile per ora la tripartizione
tradizio-nale dei giuristi romani in materia di ius
publicum (sacra, sacerdotes, magistratus), quale risulta
nelle fonti da Cicerone a Ulpiano.

245

Vous aimerez peut-être aussi