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Illuminazioni, n.

5, luglio-settembre 2008

TRADUZIO ! ! I T!R"R!TAZIO !# DU! T!$ I$%! A $O &RO TO di Elena Modafferi

Il signi'i(ato )ella tra)uzione. Cos come la differenza tra il messaggio scritto e il messaggio orale consiste nel modo in cui essi sono espressi, lo stesso criterio vale per la traduzione scritta e linterpretazione orale. Talora si tende a confondere la traduzione scritta con linterpretazione. Entrambe sono molto simili, dato che esse richiedono la comprensione di una lingua e del significato trasmesso; ma proprio a partire da tale punto che le loro strade si dividono. offermandosi sulla traduzione scritta, bisogna dire che, per E. !ida e Ch. Taber, tradurre significa trasmettere ci" che si dice nella lingua darrivo. #uesto lunico modo per rendere comprensibile il suo significato$ Selon le point de vue traditionnel, ce qui importait, ctait de reproduire dans la traduction la forme de loriginal ; et les traducteurs se vantaient davoir pu transmettre les dtails
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stylistiques: les rythmes, les rimes, les jeux de mots, les chiasmes, les paralllismes. Le point de vue nouveau, par contre, met

laccent non plus sur la forme du message mais sur la raction du rcepteur. utrement dit, ce que nous cherchons, cest que le

rcepteur !lecteur ou auditeur" de notre traduction ragisse autant que possi#le de la m$me mani%re que les premiers rcepteurs au moment o& ils ont pris connaissance du texte original. joutons

que, lorsque nous parlons de la raction du rcepteur, nous pensons da#ord ' sa comprhension du sens et ensuite ' sa rponse affective et volitive. ()* il faut apprendre ' respecter la langue rceptrice ()*, plut+t que do#liger une langue ' se plier aux usages formels dune autre, le traducteur intelligent est pr$t ' refondre le message autant quil est ncessaire pour arriver ' lexprimer dans les formes structurellement prescrites par le gnie de la langue rceptrice.% & 'uesto proposito bisogna dire, per", che, nella maggior parte dei casi, la reazione di colui che legge il testo tradotto non pu" essere la stessa di colui che legge il testo originale.

Cfr. Marianne (ederer, La ,raduction Simultane, )aris$ (ettres Modernes, %*+%,

pp. ,,-.,,+. /

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0ggi, infatti, mancano 'uelle specifiche conoscenze attraverso le 'uali sarebbe possibile ricostruire 'uel dato aspetto cognitivo che conferisce il senso completo al testo originale. & tal proposito !ida aggiunge$ ,oute ide qui peut sexprimer dans une langue peut sexprimer dans une autre, ' moins que la forme m$me fasse partie intgrante du message./ #uesto riguarda in modo particolare i testi letterari e poetici dove il senso costituito sia dalle nozioni che derivano dagli elementi semantici della lingua, sia dagli effetti emotivi prodotti dalla prosodia del testo. Ed proprio a 'uesto punto che si pu" parlare delle difficolt1 cui va incontro un traduttore, visto che si trova materialmente legato a un testo. #uesti, infatti, ha davanti a s2 formule, parole, giochi di parole, costrutti da cui staccarsi; a tal fine deve fare uno sforzo maggiore, necessario affinch2 egli riesca ad esprimere in modo naturale ci" che anche lautore ha espresso in modo naturale. olo cos sar1 in grado di comprendere il vero significato della traduzione che gli sta di fronte. pesso, per",

accade che molti traduttori cadono in errore seguendo 'uei pregiudizi

/ -#idem,

p. ,,+. ,

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secondo cui la traduzione deve esprimere esattamente ci" che scritto nel testo originale. )arlando della traduzione nella sua realizzazione pratica, bisogna dire che la traduzione linguistica abbraccia diversi aspetti$ la sintassi, i suoni ed i contenuti semantici. 3 diversi tipi di traduzione linguistica che cercano di trasferire un aspetto o laltro della lingua straniera sono$ lo slittamento fonetico, la traduzione dei significati primari, la traduzione concettuale dei termini e 'uella che ne ricerca le'uivalenza numerica e il calco sintattico. pesso, per", le e'uivalenze che ne derivano non sono molto comprensibili; per ci" che concerne lo slittamento fonetico, bisogna dire che esso consiste nel tradurre una parola straniera basandosi solo sulla pronuncia. 4 da 'ui che si inizia a parlare dei cosiddetti 5false friends6. #uesti dipendono sia dal fatto che spesso non si conosce la lingua straniera in modo approfondito, sia da un momento di confusione da parte di colui che traduce., )er ci" che, invece, riguarda la traduzione del 5significato primario6, bisogna dire, prima di tutto, che con esso si possono intendere diversi aspetti dellattivit1 di traduzione. )er esempio, si pu" parlare del
, (ederer,

La ,raduction Simultane, cit., pp. ,7,.,77. 7

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significato storico di un termine o del significato vero e proprio di 'uestultimo rispetto al significato figurato. !ella maggior parte dei casi, per", si fa riferimento al significato che viene subito in mente 'uando si ascolta o si legge una parola. 3n 'uesto caso, esso del tutto soggettivo e dipende dalla fre'uenza con cui viene utilizzato da parte di colui che traduce. !ellambito di una traduzione, il traduttore tende, di solito, a riportare il 8significato primario9 di un termine e 'uesto potrebbe far pensare che si tratti di un fenomeno istintivo. Tuttavia bisogna dire che spesso ci" dovuto al fatto che il traduttore d1 pi: importanza alle forme piuttosto che al contenuto che si vuole trasmettere e, cio, al cosiddetto 8vouloir dire9.7 (e parole di una lingua non possiedono soltanto un significato primario, ma comprendono anche tutti i significati che la lingua stessa ha loro attribuito e che, a loro volta, si sono istituzionalizzati. 3nfatti, cercare di esprimere in unaltra lingua linsieme di 'uesta superficie concettuale d1 origine ad unaltra forma di traduzione linguistica. pesso, per", 'uesto porta il traduttore a commettere lerrore di cercare di tradurre la lingua e di non trasmettere, invece, il senso. & tal
(ederer, La ,raduction Simultane, cit., pp. ,7;.,7<. ;

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proposito, bisogna aggiungere che la superficie concettuale di una parola non appare mai in modo completo nel suo impiego.; 3nvece per ci" che concerne il numero di parole che devono essere presenti in una traduzione, importante sottolineare il fatto che gi1 da tempo nessun teorico afferma che tradurre significa riportare parola per parola. !onostante 'uesto principio sia stato messo da parte, ogni volta che, da un punto di vista teorico, nascono domande concernenti la traduzione, il punto focale resta sempre la corrispondenza tra le parole. 3nizialmente, si sosteneva che la traduzione dovesse mantenere una certa e'uivalenza numerica tra il testo originale e il testo tradotto. 0ggi, invece, il traduttore, che non traduce parola per parola, considera le lingue strumenti che permettono di esprimere ci" che si concepisce, indipendentemente dal numero delle parole o dalle modalit1 sintattiche che bisogna utilizzare. 3nfine, parlando di traduzione non si pu" non parlare anche dei criteri con cui =ina> e ?arbelnet, nel loro studio Stylistique compare du fran.ais et de langlais , hanno stilato una classificazione dei fatti di traduzione, per redigere un vero e proprio 5metodo di traduzione6. econdo i due studiosi, tradurre

indubbiamente possibile, ma risulta sempre pi: difficile nella misura in

; (ederer,

La ,raduction Simultane, cit., pp. ,7+.,7*. <

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cui si sale lungo la scala delle sette operazioni, distinte fra loro, e che noi chiamiamo a torto 5traduzione6<. Essi distinguono differenti tecniche inerenti latto del tradurre e identificano in modo chiaro i seguenti criteri$
@ 3M)AE T3T0, che trasmette direttamente il vocabolo

straniero dalla lingua originale alla lingua in cui si traduce. Ed cos infatti che litaliano, per esempio, ha ac'uistato e continua ad ac'uisire attraverso certe traduzioni migliaia di vocaboli stranieri$ verste, BhisC>, sombrero;
@ C&(C0, di vocabolo, di espressione o anche di struttura.

Dn prestito tradotto letteralmente. Esempi sono il termine$ sottosviluppato, calco fatto sullinglese underdeveloped, oppure guerra/lampo, che si ricalca sul tedesco 0lit12rieg;
@ TA&?DE30!E (ETTEA&(E, parola per parola, 'uando

lingua originale e lingua in cui si traduce coincidono esattamente;


@ TA& )0 3E30!E, 5che consiste nel sostituire una parola

del discorso con unaltra senza cambiare il senso del messaggio6$ as soon as he gets up F 'uando si alza, after he comes #ac2 F al suo ritornoG;
<

Heorges Mounin, ,eoria e storia della tradu1ione, Torino$ Einaudi, %*<;, pp. <7.

<;. -

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@ M0?D(&E30!E, il messaggio reso ponendosi da un

diverso punto di vista$ it is not difficult to sho3 F facile mostrare;


@ E#D3=&(E!E&, il messaggio tradotto con un altro

messaggio completamente diverso ma di senso uguale$ comme un chien dans un jeu de quilles F come un elefante fra le porcellane;
@ &?&TT&ME!T0, limite estremo della traduzione, che il

procedimento con cui si cerca di tradurre una situazione intraducibile con unaltra pi: o meno simile$ cos un paragone inglese tratto dal linguaggio del #ase#all si pu" rendere con un paragone francese suggerito dal ,our de 4rance.-

Il signi'i(ato )ell*inter+retazione. 3l fine dellinterpretazione la comunicazione orale$ interpretare non vuol dire tradurre parola per parola, ma trasporre fedelmente un messaggio da una lingua a unaltra.

- Mounin,

,eoria e storia della tradu1ione, cit., p. <;. +

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& differenza del traduttore, linterprete lavora su messaggi fugaci, che deve trasmettere istantaneamente. Tale attivit1 lascia poco tempo alla riflessione e alla ricerca di stile$ linterprete deve reagire rapidamente e contare sui riflessi ac'uisiti durante la sua formazione e preparazione. Egli lavora pertanto in tempo reale e a diretto contatto con loratore e il destinatario del messaggio. (interpretazione pu" essere definita come un servizio che si esplica attraverso un atto di comunicazione e ac'uisisce la forma di unattivit1 interlinguistica e interculturale di produzione testuale+. 4 una definizione 'uesta che riunisce la definizione di traduzione proposta da !eubert e arete I8a cross.cultural, cross linguistic, teJt.producing activit>9K e la definizione che Hile d1 dellattivit1 professionale di traduzione e interpretazione I8a service provided to particular persons in a particular communication situation9K.* 4 in relazione a ci" che possibile identificare gli obiettivi di 'ualit1 dellattivit1 interpretativa. Tali obiettivi consistono nel soddisfare dei bisogni.

Maurizio =ierzi, spetti della qualit' in interpreta1ione, Trieste$ cuola uperiore di lingue moderne per interpreti e traduttori, %**<, p. 7L. * -#idem, p. -%.
+

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)rima di parlare di bisogni necessario, per", prendere in considerazione linterpretazione. 0ccorre, pertanto, classificare i diversi tipi dinterpretazione$
@

la

situazione

comunicativa

in

cui

si

svolge

interpreta1ione come comunica1ione$ nella situazione interpretativa entrano in gioco diverse figure$ liniziatore, il cliente, loratore, lascoltatore del testo originale, linterprete stesso e lascoltatore del testo dellinterprete. Tutte 'ueste figure hanno dei bisogni o interessi che devono essere soddisfatti. ?al punto di vista dellinterprete, i bisogni che devono essere soddisfatti sono bisogni comunicativi e, in particolare, sono i bisogni comunicativi delloratore e dellascoltatore. oddisfare

'uesti bisogni significa realizzare la comunicazione e permettere la trasmissione del messaggio;


@

interpreta1ione come attivit' interlinguistica$ linterpretazione unattivit1 che consiste nella riformulazione di significati. Cos bisogna produrre un testo di arrivo che riformuli i significati del testo di partenza. Contemporaneamente, per", bisogna

considerare come 'uesti significati sono espressi nel testo di partenza, come devono essere espressi nel testo di arrivo e

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considerare anche le caratteristiche della lingua di arrivo e la situazione comunicativa in cui i testi vengono scambiati. i pu" parlare, in 'uesto caso, della dimensione 5traduttiva6

dellinterpretazione;
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interpreta1ione come attivit' interculturale$ da 'uesto punto di vista, linterpretazione unattivit1 che permette di realizzare la comunicazione tra persone appartenenti a culture diverse. 3n 'uesto caso, per", linterprete pu" incontrare diversi ostacoli che dipendono dalla distanza che separa la cultura di partenza e la cultura di arrivo. Hiocano un ruolo importante i cosiddetti culture/#ound terms, i nomi propri e i nomi geografici e i diversi aspetti di entrambe le culture$ tradizioni, norme, consuetudini, comportamenti sociali e linguistici;

interpreta1ione come produ1ione testuale$ lattivit1 di produzione testuale. (interprete deve produrre un testo che sia un vero testo e non un insieme legato di frasi.%L

3 'uattro obiettivi di 'ualit1 sono$ equivalen1a, accurate11a, adeguate11a e frui#ilit'$

%L -#idem.

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equivalen1a$ il testo di arrivo esiste solo perch2 esiste il testo di partenza e 'uesta relazione dovrebbe essere intesa come 8unuguaglianza di valore9. (e'uivalenza si realizza 'uando linterprete produce un testo che ha la stessa funzione comunicativa delloriginale, 'uando stabilisce tra testo e cultura di arrivo lo stesso rapporto che esiste tra testo e cultura di partenza e 'uando riformula il senso del messaggio trasmesso dalloratore considerando la stratificazione dei significati che il messaggio stesso veicola;

accurate11a$ riguarda la trasmissione del contenuto informativo di un testo, o meglio, delle singole informazioni contenute nel testo di partenza. & 'uesto proposito bisogna considerare che spesso vi una perdita di informazione che, per", non rappresenta un fattore negativo e pu" essere considerata, invece, un sacrificio necessario nel perseguimento di altri obiettivi dellinterpretazione;

adeguate11a$ indica una relazione che si stabilisce tra il testo di arrivo e i suoi destinatari; il suo obiettivo pu" essere considerato sotto due aspetti distinti$ il primo si riferisce al rapporto tra testo di arrivo e destinatari in 'uanto membri di una comunit1

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culturale diversa rispetto alla comunit1 cui appartiene loratore, il secondo si riferisce al rapporto tra testo di arrivo e destinatari con riferimento allevento comunicativo allinterno del 'uale si instaura linterpretazione. #uindi, nel primo caso si fa riferimento alla capacit1 del testo di arrivo di superare i possibili ostacoli alla comunicazione rappresentati dalle diversit1 culturali che separano loratore ed i destinatari. !el secondo caso, invece, si considerano la lingua o il registro linguistico utilizzati in una data situazione comunicativa. 4 un ambito, 'uesto, nel 'uale non vi sempre coincidenza tra accuratezza e adeguatezza, in 'uanto una traduzione accurata pu", spesso, non risultare adeguata. &d esempio, linterprete che in un convegno medico parlasse di 8mal di testa9 in luogo di 8cefalea9 non opererebbe una scelta in accurata, n2 creerebbe un ostacolo alla comprensione, ma violerebbe il principio delladeguatezza;
@

frui#ilit'$ si riferisce alla capacit1 di un testo di essere, appunto, fruibile, utilizzabile, comprensibile immediatamente da parte dei destinatari dellinterpretazione. &spetti importanti della fruibilit1 sono$ trasmissione del messaggio, da parte dellinterprete, in modo da facilitare la ricezione e lelaborazione; utilizzo di tutti

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'uegli elementi che permettono di dare coesione al testo. 3nfatti rendere linguisticamente evidenti i legami logici tra le varie parti del testo facilita la sua comprensione e utilizzazione; tutti 'uegli aspetti legati alla modalit1 di presentazione del testo di arrivo$ la prosodia, le pause nellelocuzione, la 'ualit1 della voce, le esitazioni, le autocorrezioni.%%

,e )i-erse 'orme )ell*inter+retazione. Esistono due principali tecniche dinterpretazione$ linterpretazione simultanea e linterpretazione consecutiva. Aegime linguistico e lingue attive e passive sono termini che gli interpreti utilizzano per descrivere le lingue che si parlano o si ascoltano in una riunione multilinguistica. (a lingua attiva pu" essere di due tipi$ & e M. )er lingua 8&9 si intende la lingua materna dellinterprete Io altra lingua e'uivalente alla lingua maternaK in cui egli traduce da tutte le altre lingue di lavoro.

%%

Cfr. Caterina Nalbo, Mariachiara Ausso e Nrancesco ergio traniero Ia cura diK,

-nterpreta1ione simultanea e consecutiva, Milano$ Dlrico Ooepli Editore, %***, p. +L. %7

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Con lingua 8M9 ci si riferisce a una lingua verso cui linterprete traduce da una o pi: delle sue lingue di lavoro e della 'uale, pur non essendo la sua lingua materna, ha una perfetta padronanza. (a definizione lingua passiva si attribuisce alla lingua di cui linterprete possiede unottima conoscenza e dalla 'uale traduce verso la propria lingua materna. (a com#ina1ione linguistica di un interprete indica, 'uindi, le lingue dalle o verso le 'uali egli lavora in interpretazione simultanea o consecutiva.

,*inter+retazione (onse(uti-a. (a professione dellinterprete nasce ufficialmente con la Conferenza di )ace di )arigi e vede come protagonisti, fin dai suoi esordi, interpreti poliglotti leggendari per la memoria prodigiosa e la cultura sconfinata. 3nfatti si narra che avessero ben poca necessit1 di prendere appunti su 'uanto erano deputati a tradurre.%/ !ellinterpretazione consecutiva si richiede un solo interprete che si trova a fianco delloratore, ascolta il suo intervento e lo riproduce
3lg e (ambert, in Nalbo, Ausso, traniero, -nterpreta1ione simultanea e

%/

consecutiva, cit., p. /7<.

%;

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successivamente in modo integrale.

i tratta di una tecnica di

interpretazione in cui linterprete prende appunti su di un blocco mentre loratore straniero parla. Dna volta terminato lintervento delloratore, linterprete riproduce il discorso nella lingua richiesta in modo dettagliato. ?i solito loratore interrompe il proprio intervento per consentire la traduzione con tempi e modalit1 concordati con linterprete in base alle caratteristiche della presentazione. (a tecnica di presa di appunti Iprise de notesK, che nulla ha a che fare con la stenografia, un complesso sistema di simboli e abbreviazioni atto a consentire la memorizzazione dei concetti e a facilitarne la traduzione. Aispetto allinterpretazione simultanea, linterpretazione consecutiva comporta tempi di lavoro pi: lunghi, pari a 'uasi il doppio dei tempi di lavoro previsti con limpiego della simultanea, ma non necessita alcun ausilio o supporto tecnico. )roprio per esigenze di tempo, 'uesta tecnica ormai utilizzata soltanto per alcuni tipi di riunioni$ visite, pranzi di lavoro e altro. Misogna aggiungere, inoltre, che il percorso formativo

allinterpretazione prevede sovente la precedenza dellinterpretazione consecutiva rispetto allinterpretazione simultanea$

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5n ne saurait a#order la simultane directement si lon veut viter que les tudiants tom#ent dans le pi%ge que pose le contact immdiat entre deux langues. Seule une pratique approfondie du mode conscutif dinterprtation met en mesure dintgrer un savoir/faire rel, transfra#le ' lopration simultane, les principes dont lutilit aura t comprise dans les premiers exercices. 6our que les tudiants parviennent en fin de formation ' produire une interprtation simultane russie, il faut quils sachent appliquer les mthodes interprtatives pour lesquelles la pratique de la conscutive est la plus s7re des formations.

Inter+retazione simultanea oggi. &l giorno doggi linterpretazione simultanea il sistema di interpretazione maggiormente utilizzato nei congressi e nelle riunioni. Esso avviene in una cabina acusticamente isolata, fornita di cuffie e microfono e richiede un apposito impianto. i richiedono due interpreti per cabina e un massimo di sette ore di lavoro al giorno. (interprete traduce mentre loratore parla, senza mai fermarsi. Ma facile
elesCovitch e (ederer, in Nalbo, Ausso, consecutiva, cit., pp. 7,.77. traniero, -nterpreta1ione simultanea e

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immaginare che la mente umana possa rimanere concentrata per tale tipo di sforzo solo per trenta minuti al massimo. Ecco perch2 sono necessari almeno due interpreti per ogni combinazione linguistica.

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