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Christopher Vogler
Da Wikipedia, l'enciclopedia libera.
Christopher Vogler (...) uno sceneggiatore statunitense di Hollywood. Ha lavorato per la Disney ed insegna alla UCLA. Il suo nome legato al saggio The Writer's Journey: Mythic Structure For Writers , pubblicato in italiano come Il viaggio dell'eroe. Nato come quaderno di appunti personali, ha cominciato a circolare tra amici, fino alla richiesta di pubblicazione in una piccola casa editrice di libri e manuali sul cinema, dove stato pubblicato in tre edizioni ogni volta ampliate (1992, 1998, 2007).
Indice [nascondi] 1 Pensiero 1.1 I 7 archetipi - principali personaggi funzione (b asic figures) 1.2 Le tappe del viaggio dell'eroe 1.2.1 Atto I: partenza, salita (Departure) 1.2.2 Atto II: discesa, iniziazione (Initiation) 1.2.3 Atto III: ritorno (Return) 1.3 Conclusioni 2 Bibliografia 3 Collegamenti esterni
Pensiero
Influenzato dagli studi di Joseph Campbell, e dal suo L'eroe dai mille volti (The Hero With a Thousand Faces , 1973), Vogler approfondisce la struttura del mito a uso di scrittori dinarrativa e cinema. I miti sono qualcosa di cui la gente ha bisogno, momenti chiave di passaggio da uno stadio della vita al prossimo, racconti che segnano la strada (come nell'intervista di Bill Moyer a Cambell, The Power of Myth, 1988). Ogni racconto ha quindi degli elementi universalmente rintracciabili nel viaggio di un eroe, essi consistono di moduli (patterns ) e varianti. Dunque possibile tracciare un atlante dei comportamenti di un eroe: una mappa per il suo viaggio di trasformazione (cresce, cambia, fa un percorso da un modo d'essere a un altro). Sono dodici fasi (stages ) sul cui telaio stanno appunto le molte possibili varianti ma, sintetizzando, si potrebbe dire che la tesi di Vogler sia che la quasi totalit delle storie moderne si basino in realt su modelli di storie. Gli archetipi sono diversi dagli stereotipi, sono funzioni, non sono ruoli rigidi, hanno a che fare con l'inconscio collettivo che teorizzava Jung. Da qui l'analisi in personaggi funzione. Vogler, nel Viaggio dell'eroe ha analizzato diverse decine di film trovando delle strutture ripetitive ricorrenti. Possono essere personaggi positivi e negativi, fisici o metaforici, persone od oggetti. Un personaggio pu rappresentare in s pi di una funzione.
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solitario, funziona da catalizzatore per gli altri). L'eroe il simbolo dell'anima in trasformazione (Vogler si appoggia qui a Carol S. Pearson, Awak ening the Heroes Within, 1991 e Maureen Murdock, The Heroine's Journey: Woman's Quest for Wholeness , 1990) e spesso coincide con il protagonista della storia. Il mentore (Mentor): Se l'eroe l'io della storia, il mentore il suo s. la guida che aiuta, allena o istruisce l'eroe. Gli procura doni, lo convince o sospinge nell'avventura (gesto spesso indispensabile per dare avvio all'azione, per selezionare l'eroe, per far capire cosa sia a rischio). Spesso il mentore un ex-eroe, una persona saggia o maestro (che impara, anche, come fanno tutti gli insegnanti), un "donatore" (secondo la terminologia di Propp), ma il dono spesso dev'essere conquistato, con sacrificio o dedizione. anche la "voce di Dio", negativa o positiva, come una coscienza o codice di comportamento morale, e serve a motivare l'eroe (a volte con suggerimenti che saranno utili molto pi tardi o che scappano nonostante non si voleva darli, persino oscuri o seducenti o multipli o comici). In senso lato ha a che fare con la figura del genitore che si deve fermare (o addirittura morire) prima della prova principale, che l'eroe deve affrontare solo. Ogni eroe guidato da qualcosa e un racconto senza conoscenza di questa energia-guida in qualche modo incompleto. Che sia espresso da un vero personaggio o interiorizzato, il mentore un archetipo importante e rappresenta la continuit nelle mani dello scrittore. Guardiano della soglia (Threshold Guardian): Mette alla prova l'eroe creandogli difficolt: ne sonda la volont e la rinforza. Apparentemente un nemico, ma pu anche essere sorpassato o trasformato in alleato. Ha a che fare con i demoni interni dell'eroe (con la funzione psicologica della nevrosi). Lo ferma perch lo riporta alle sue ferite emozionali, ai vizi, alle dipendenze, ai limiti che si pone da solo. Ma questa "resistenza" va riconosciuta come fonte d'energia, il demone va incorporato, come un'arma da prendere. A volte non nemmeno un nemico, ma qualcuno che l'eroe incontra lungo il cammino e che deve conquistare, assorbendone l'energia. A volte vuole solo essere riconosciuto nel suo ruolo: il guardiano, l'eroe lo riconosce in quanto tale e lui lo fa passare. Naturalmente anche il guardiano pu essere interno, un aspetto dell'eroe stesso con cui deve avere a che fare. Messaggero (Herald): Comunica l'inizio dellavventura, il cambiamento che arriva, la sua necessit. l'incidente scatenante. Pu anche essere un oggetto, come una telefonata o un telegramma. Risveglia la motivazione nel portare notizie all'eroe (eventualmente anche solo dal proprio interno). Mutaforme (Shapeshifter): Cambia forma, si traveste. l'archetipo instabile, il folletto leale ma non sincero o sincero ma non leale, l'amico che diventa nemico. Questa figura ha la funzione di seminare dubbi e suspense. l'espressione dell'energia dell'animus o dell'anima dell'eroe, ovvero, secondo la terminologia di Jung, l'elemento maschile nell'inconscio femminile e il corrispondente femminile nell'inconscio maschile (il cui incontro considerato un passo importante nella crescita). un catalizzatore per il cambiamento, il comportamento mutevole a servizio della storia. Ombra (Shadow): In genere l'antagonista. Sono i sentimenti repressi e i traumi con la funzione psicologica della psicosi. Riflette tendenze negative inespresse e mette definitivamente l'eroe in pericolo. Anche gli opponenti hanno per bisogno di risultare umani, e non sono mai solo stereotipi di cattiveria (anche perch in fondo un nemico un "eroe" di un suo proprio viaggio mitico, e Vogler suggerisce di attraversare o rileggere la storia almeno una volta dal punto di vista dell'ombra). Che siano da distruggere o da annullare portandole a livello di coscienza (la strada non intrapresa), l'incontro-scontro ombra-eroe che muove il motore della storia. Imbroglione (Trick ster): la spalla e il momento goliardico. Crea contrattempi, stimola cambiamenti, anche in senso negativo. un'energia infantile da marachella, se
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incarnata in un personaggio in genere con caratteristiche di confusionario, nemico dellostatus quo, dell'ipocrisia e dell'egocentrismo. il briccone che rimescola i problemi allargando o spargendo il conflitto, e pu servire anche a offrire un momento di distensione e comicit prima di un'impresa. Naturalmente questa sua funzione, legata all'eroe, non va confusa con la figura dell'imbroglione di certe storie, dove invece un altro tipo di eroe.
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scrive funge da mentore del lettore. uno sciamano che ha fatto il viaggio nel mondo straordinario ed tornato con la storia da raccontare, con metafore attraverso cui guidano o curano: questo il loro dono e la loro responsabilit. Varco della prima soglia (Crossing the First Threshold): L'eroe accetta la sfida. Qui si entra nel mondo speciale del racconto. Ci si lancia nel viaggio dal momento in cui non si pu pi tornare indietro (no turning back ). il momento pi difficile dell'atto I, il suo vero inizio. una soglia su cui ci sono guardiani, esseri che cercano di fermare l'eroe e che vanno ignorati, assorbiti, riconosciuti o trasformati in alleati. L'attraversamento del confine tra mondo ordinario e mondo speciale pu anche essere un incidente, l'andare a sbattere contro il mondo speciale, laddove lo slancio di fiducia potrebbe diventare "crisi" e tutte le illusioni romantiche sul mondo nuovo potrebbero essere riviste al vero contatto con esso. Qui finisce il primo atto.
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in qualche modo, il proprio maestro). Se la storia quella di un gruppo, un eroe qui rischia la propria vita individuale per il bene della collettivit e vince dunque il diritto d'essere considerato eroe dagli altri. Ricompensa (Reward): L'eroe, sopravvissuto, "festeggia" (anche per l'aver imparato qualcosa). Se c' un tesoro da prendere, questo il momento. Qui anche il momento di un piccolo riposo prima del viaggio di ritorno (spesso una scena d'accampamento, o d'amore). Finita la burrasca ci si misura, si diventa consapevoli della propria volont o forza, raggiungendo il rispetto di s. La ricompensa, comunque, non sempre viene data, e anche se gi si pagato per averla, a volte deve essere presa: l'elisir, l'iniziazione, il nuovo nome, il nuovo punto di vista sulle cose, la conoscenza, la chiaroveggenza, la realizzazione di s, la sposa. A volte ci si rende conto anche di quanto si stati stupidi o testardi, di quanto si rischiato pi del necessario. E c' comunque una rivelazione, un riconoscimento, un'epifania. la catena dell'esperienza divina: dall'entusiasmo, cio essere visitati da un dio, all'apoteosi, cio diventare un dio, alla teofania, cio essere ritrovato e riconosciuto in quanto dio (ma questo accade spesso nel terzo atto). Tuttavia ci possono anche essere distorsioni (eroi che hanno sottovalutato lo scontro o sopravalutato se stessi gonfiandosi di stupido vanto). Qui finisce il secondo atto.
Conclusioni
Questo modello di viaggio una guida, non una ricetta o una formula, un bisogno interno della storia che detta la sua stessa struttura. La forma segue la funzione. Le credenze, le
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priorit di chi scrive o dei personaggi, i temi, lo stile, il tono e l'umore che si cerca disegnano la trama. Non bisogna mai prendere la mappa per il viaggio stesso. Bisognerebbe esplorare posti sconosciuti, e rendersi creativamente perduti. Solo se se ne ha momentaneo bisogno, dice Vogler, si pu fare riferimento ai modelli di questo libro come metafora di ci che succede, tabella che mostra solo il momento in cui un'azione dovrebbe plausibilmente accadere, ma non detto: ogni elemento della mappa pu accadere in ogni momento della storia. Bisognerebbe servire solo le necessit del racconto. Anche scrivere magia, ed un viaggio pericoloso da cui si torna con l'elisir che la storia raccontata.
Bibliografia
Chris Vogler, Il viaggio dell'eroe, Dino Audino, Roma 1992 ISBN 88-86350-10-4 e 2004ISBN 88-7527-142-9 Joseph Campbell, Il potere del mito, intervista di Bill Moyers, a cura di Betty Sue Flowers, trad. Agnese Grieco e Vittorio Lingiardi, Guanda, Parma 1990 ISBN 88-7746454-2 e TEA, Milano 1994 ISBN 88-7819-581-2 Joseph Campbell, L'eroe dai mille volti, trad. Franca Piazza, Feltrinelli, Milano 1958 e 1994 ISBN 88-07-08018-4 e Guanda, Parma 2000 ISBN 88-8246-195-5 e 2007 ISBN 978-88-8246-195-9 Carol S. Pearson, Risvegliare l'eroe dentro di noi: dodici archetipi per trovare noi stessi, Astrolabio, Roma 1992 ISBN 88-340-1067-1
Collegamenti esterni
FantasyEydor - Viaggio dell'Eroe. Fase 1: si parte. (EN) Sito ufficiale: The writers journey
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