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JEAN -L OUIS S KA S.I.

Abramo nella tradizione musulmana

La tradizione musulmana, seguendo quella ebraica, ha fatto di Abramo un precursore di Mos e il modello del pio ebreo che si compiace nella legge del Signore, la sua legge medita giorno e notte (Sal 1,2)1. Non c da meravigliarsi: storicamente e culturalmente lislm affonda le radici nel mondo biblico. Non mancano per differenze, e vale la pena di soffermarsi su di esse, per comprendere meglio loriginalit dellislm rispetto ai suoi antecedenti. Abramo e Ismaele nella Bibbia La tradizione musulmana si considera erede di Ismaele, il figlio maggiore di Abramo, nato da Agar la schiava egiziana di Sara (cfr Gen 16,1-16). Invece la Bibbia afferma che il figlio della promessa e dellalleanza Isacco, il figlio di Sara (cfr Gen 17,19-21; 21,21). Tuttavia interessante vedere che gi la tradizione biblica cerca di dare molto spazio a Ismaele e tenta di associarlo il pi possibile alla promessa2. Ad esempio, Ismaele nasce nella tenda di Abramo come figlio legittimo, nato da un matrimonio contratto nella forma legale (cfr Gen 16,2-3.15-16). Abramo stesso d il nome a Ismaele (cfr Gen 16,15), che sar circonciso insieme al padre (cfr Gen 17,26-27). Egli dunque porta il segno dellalleanza (cfr Gen 17,10-11), anche se non ne erede (cfr Gen 17,19). Certamente Ismaele non pu ereditare insieme a Isacco (cfr Gen 21,10), perch Abramo lascia tutti i suoi beni al figlio nato da Sara (cfr Gen 25,5); ma Dio promette pi volte a Ismaele che diventer padre di una grande nazione (cfr Gen 16,10; 17,20; 21,13.18). Infine Isacco e Ismaele si ritrovano insieme per seppellire il padre (cfr Gen 25,9); questo significa, secondo il linguaggio del tempo, che Ismaele rimane figlio legittimo di Abramo: non stato ripudiato; ha dovuto soltanto lasciare a Isacco il posto di erede della promessa. Bisogna aggiungere unosservazione importante a proposito di Agar, la madre di Ismaele. Essa appare in due racconti che non possono non suscitare simpatia nei suoi confronti (cfr Gen 16,1-16; 21,8-21). Per due volte Agar scacciata, per due volte si ritrova sola con il figlio nel deserto, e per due volte langelo del Signore (o langelo di Dio) si manifesta a lei per prestarle assistenza (cfr Gen 16,1-12; 21,17-20). Questo angelo ascolta il grido di
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disperazione di Agar (cfr Gen 16,7) e il grido del suo bambino che rischia di morire di sete nel deserto (cfr Gen 21,17). I due racconti giocano sul significato del nome Ismaele, che vuol dire Dio ha ascoltato. Daltra parte langelo del Signore il solo personaggio che chiama Agar con il suo nome (cfr Gen 16,8; 21,17), mentre si guardano bene dal farlo Sara e lo stesso Abramo, che non le rivolgono mai direttamente la parola. Infine, secondo Gen 21,20, Dio stesso si prende cura di Ismaele, anche se ci pu destare sorpresa. Il racconto biblico, paradossalmente, si preoccupa della sorte di Agar pi che di quella di Sara. La spiegazione di questo fatto non semplice. Senza dubbio in questo sforzo della Bibbia si deve vedere un tentativo di creare, a partire dalle antiche genealogie, stretti legami tra popoli vicini. Tale sforzo risale probabilmente allepoca postesilica, quella della redazione definitiva del Pentateuco3. Bisogna dunque concludere che i racconti biblici non cercano affatto di rendere antipatici Agar e Ismaele. vero il contrario, e certamente bene ricordarsene prima di iniziare la lettura del Corano. Abramo nel Corano 4 Il nome di Abramo ricorre molto spesso nel Corano, ed tra i personaggi biblici pi citati: soltanto Mos pu fargli concorrenza5. Ma il Corano non contiene nessun racconto completo paragonabile a quello di Gen 12 25, e la figura di Abramo si evolve molto da un capo allaltro del libro6. Per tracciare il ritratto coranico di Abramo, dunque necessario raccogliere dati sparsi risalenti a epoche diverse. La tradizione coranica riprende numerosi elementi della tradizione biblica e ancor pi della tradizione ebraica posteriore, ma lo fa con una differenza: in uno stile pi sobrio. Se per la tradizione ebraica Abramo anticipa Mos e si presenta come il modello del pio ebreo fedele osservante della Legge o come il padre degli ebrei ellenistici sedotti dalla sapienza, nel Corano Abramo anticipa la missione di Maometto, anzi diventa il vero fondatore della religione musulmana, che chiamata religione di Abramo (millat Ibrahim). Tale aspetto appare soprattutto in tre momenti della vita del patriarca: la sua scoperta del monoteismo, il sacrificio del figlio e il soggiorno alla Mecca.
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Cfr J. L. SKA, Abramo nella tradizione ebraica, in Civ. Catt. 2000 IV 341-349. Per una breve bibliografia sulla figura di Abramo nel Corano, cfr Y. MOUBARAC , Abraham dans le Coran. L'histoire d'Abrabam dans le Coran et la naissance de l'islam , Paris, Vrin 1958; R. MARTIN-A CHARD , Actualit dAbraham , Neuchtel - Paris, Delachaux et Niestl, 1969, 161-175; K.-J. KUSCHEL, La controversia su Abramo. Ci che divide e ci che unisce ebrei, cristiani e musulmani, Brescia, Queriniana, 1996, 231-293; Corano e Bibbia, Brescia, Morcelliana, 2000. Per la traduzione del Corano in italiano: A. B AUSANI (ed.), Il Corano, Milano, BUR, 1988. Sul libro di Kuschel, vedi P. V ANZAN, Ebrei, cristiani e musulmani: figli di Abramo. Un possibile incontro secondo K.-J. Kuschel, in Civ. Catt. 1998 IV 42-52. Sul dialogo tra cristianesimo e islm vedi E. FARAHIAN, Corano e Bibbia, ivi, 2000 IV 152-156; Corano e Bibbia. Atti del Convegno Internazionale Corano e Bibbia, a cura di R. TOTTOLI, Brescia, Morcelliana, 2000. 2 Cfr K.-J. KUSCHEL, La controversia..., cit., 234-240.
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Sono della stessa epoca diversi testi che cercano di stabilire relazioni pacifiche tra i popoli imparentati con Israele; in particolare ci sono alcuni testi su Esa che eliminano ogni ostilit tra lui e Giacobbe: cfr Gen 28,1-9; 36,6-7. Gen 16,10 e 21,13 sono certamente tardivi. Gen 17 un testo sacerdotale, perci postesilico. 4 Su questo punto cfr gli Autori citati nella nota 1. Cfr anche J.-C. BASSET, Ibrahim la Mecque, prophte de l'islam, in TH. RMER (ed.), Abraham, nouvelle jeunesse d'un anctre, Genve, Labor et fides, 1997, 79-92. 5 Abramo citato in 245 versetti e Mos in 502 (un po' pi del doppio). Cfr Y. MOUBARAC , Abraham... cit., 27 -29. 6 Bisogna almeno distinguere le sure del periodo della Mecca (610-622) da quelle del periodo di Medina (622-632) dopo l'egira del 622. Alcuni distinguono tre fasi nel periodo della Mecca (610-615; 615-619; 619-622). Su questo punto cfr K.-J. KUSCHEL, La controversia..., cit., 243-269; T. NAGEL, Geschichte der islamischen Theologie von Mohammed bis zur Gegenwart , Mnchen, Beck, 1994.

Articolo apparso in La Civilt Cattolica 2001 I 479-484.

Abramo e il monoteismo. Per il Corano, Abramo il fondatore del monoteismo. Su questo punto il Corano molto vicino alle tradizioni presenti nel libro dei Giubilei o nei midrashim. Abramo, nel Corano come in tali tradizioni ebraiche, scelto da Dio e cerca di convertire la propria famiglia al culto del solo vero Dio. Tutti gli si oppongono, anche suo padre (sura 37,81-85; 19,41-51; 26,69-104). Un giorno Abramo decide di dimostrare che lidolatria ridicola: distrugge tutte le statue dei falsi di tranne una, la pi grande; quando la cosa viene scoperta, Abramo sostiene che la statua pi grande ha distrutto tutte le altre; gli avversari devono ammettere che impossibile interrogare la statua per conoscere la verit; allora Abramo gettato in una fornace, ma Dio lo libera (s. 21,52-72; cfr 37,87-96). Il patriarca parte poi con Lot verso la terra santa (s. 21,52-75; cfr 37,97): nel Corano questo viaggio prefigura legira di Maometto, che dovr lasciare la Mecca per Medina per lo stesso motivo di Abramo: entrambi sono perseguitati dalla loro gente per la fede monoteista. Il sacrificio del figlio e la sottomissione di Abramo. Un altro aspetto biblico sar commentato dal Corano: il sacrificio di Isacco. Abramo presentato come un modello di sottomissione, che il significato della parola islm 7. Lepisodio coranico si allontana in diversi punti dal racconto biblico di Gen 22,1-19: il patriarca vede in sogno che sta immolando suo figlio; lo avverte, ed egli accetta subito di essere sacrificato. Entrambi si rimettono [a Dio] o si sottomettono allordine divino, e Abramo per dimostrarlo mette contro la terra la fronte del figlio; allora Dio interviene per mettere fine alla prova (s. 37,100108). interessante notare che il Corano, in questa sura come in altre, non d il nome del figlio che Abramo accetta di sacrificare. molto probabile che tali testi pi antichi abbiano identificato questo figlio con Isacco, come nella Bibbia; ma pi tardi tale figlio sar identificato con Ismaele8. Anche qui c uno strano parallelo tra la vita di Abramo e quella di Maometto; infatti il profeta aveva un figlio maschio di nome Ibrahim, che mor molto giovane. Abramo e Ismaele alla Mecca. Il terzo aspetto della vita di Abramo nel Corano nuovo rispetto alle tradizioni anteriori. Infatti il Corano fa soggiornare Abramo e suo figlio Ismaele alla Mecca. Qui Dio stesso che incarica Abramo di costruire la Kaba, insieme a suo figlio, per farne un luogo di pellegrinaggio. Abramo anche proposto come esempio da seguire (s. 2,124-140; 3,95-97; 22,2629). Abramo musulmana 9 fondatore della religione

di Medina), inteso in senso analogico come fondamento e figura di riferimento per la religione musulmana. Cos la figura del patriarca consente a Maometto di rimanere al di fuori della questione che divide ebrei e cristiani: egli si ricollega direttamente ad Abramo, che anteriore a Mos e alla Torah (la Legge), come anche a Ges e al Vangelo: O popoli del Libro, perch disputate riguardo ad Abramo, dal momento che la Torah e il Vangelo sono stati rivelati dopo di lui? (s. 3,65). Secondo un principio ben noto del mondo antico, lantichit temporale significa priorit o superiorit nellordine dei valori10. Il testo di questa sura continua cos: Non capite dunque? [...] Abramo non era n ebreo n cristiano: era un hanif completamente consacrato a Dio e non era idolatra (s. 3,66-67). Per il Corano, Abramo il primo hanif, cio il primo convertito, il primo credente sincero che si opposto agli associatori o politeisti 11; il primo muslim , il primo sottomesso o musulmano (s. 3,67-95; cfr 2,129; 6,162 ecc.)12. anche considerato il primo imam dellumanit (guida: s. 2,118; cfr 16,120-123). Egli finisce la sua vita in questo modo: E Abramo lasci per testamento [la sua fede musulmana] ai suoi figli, come Giacobbe [aveva fatto dicendo]: Figli miei, Dio ha scelto per voi [lislm come] religione. Perci morirete sottomessi (s. 2,126); sottomesso si dice in arabo muslim 13. La religione musulmana, secondo unespressione comune nel Corano, non altro che la religione di Abramo (millat Ibrahim). Lislm la religione di Abramo, e la religione di Abramo lislm. Maometto non si presenta dunque come un innovatore: non fa che ritornare alla religione di Abramo, il padre degli arabi. Abramo e Maometto C un aspetto sul quale vale la pena di soffermarsi al termine di questa ricerca: le similitudini tra Abramo e Maometto. Abbiamo gi ricordato che Abramo aveva compiuto unegira, che prefigura quella del profeta; anche il sacrificio di Isacco stato vissuto in qualche modo da Maometto, che ha perduto il figlio maschio Ibrahim. La tradizione musulmana ha poi accentuato la somiglianza tra i due personaggi14. Cos Abramo diventa il costruttore della Kaba alla Mecca e liniziatore del pellegrinaggio in questo luogo santo; infine allorigine della piet musulmana15. La somiglianza anche fisica: Abramo arabo come Maometto, il quale tra i suoi discendenti quello che gli assomiglia di pi. Tale somiglianza spinta talvolta fino al punto che, secondo alcuni, Abramo e Maometto avevano la stessa misura del piede16. La figura di Abramo si evolve anche seguendo le diverse fasi della missione di Maometto. Quando il profeta
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Il Corano presenta insomma Abramo come il vero fondatore della religione musulmana (s. 3,65-77, periodo
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Il verbo arabo aslama significa propriamente rendere sano; poi, per scorrimento semantico, passato a significareconsegnarsi [a Dio], sottomettersi [a Dio]; l'infinito islam significa letteralmente il fatto di consegnarsi [a Dio], il participio attivo muslim significa colui che si consegna [a Dio]. La stessa radice araba si trova nel verbo salima, essere sano, essere integro, nel participio salim, sano, integro e nella parola salam, pace. Questa radice presente anche nelle parole ebraiche shalom, pace, e shalem , sano, integro, completo. Il verbo aslama (s. 37, 103) e il participio muslim (s. 51, 36) appaiono per la prima volta nel Corano a proposito di Abramo, secondo Y. MOUBARAC , Abraham en islam, in Cahiers Sioniens 5 (1951) 199, n. 11. 8 Cfr J.-C. BASSET, Ibrahim..., cit., 86-88. 9 Cfr K.-J. KUSCHEL, La controversia..., cit., 270-277.

Cfr J.-C. BASSET, Ibrahim..., cit., 82 s; R. MARTIN-A CHARD , Actualit..., cit., 171. Su questo principio della letteratura biblica e antica cfr J. L. S KA, Introduzione alla lettura del Pentateuco. Chiavi per la lettura dei primi cinque libri della Bibbia, Bologna, EDB, 2000 , 187-192. 11 Sul termine hanif cfr Y. M OUBARAC , Abraham..., cit., 151-161. In ebraico il verbo hnf peggiorativo e significa press'a poco apostatare. Cfr Is 24,5, Ger 3,1, 23,11 Sal 106,38; Dn 11,32. Nel Corano il termine ha certamente un senso positivo: il suo primo significato allontanarsi da, che pu indicare sia abbandonare la vera religione sia allontanarsi da una falsa religione. 12 Cfr R. MARTIN-A CHARD , Actualit..., cit., 172 s. 13 Cfr Y. M OUBARAC , Abraham..., cit., 49. 14 Sulla tradizione musulmana posteriore al Corano cfr J.-C. BASSET, Ibrahim..., cit., 83-86. 15 Cfr ivi, 90 s. 16 Cfr R. MARTIN-A CHARD , Actualit..., cit., 169, che cita M. HAYEK, Le mystre d'Ismal, Tours, Mame, 1964, 162.
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JEAN-LOUIS S KA S.I., Abramo nella tradizione musulmana

annuncia il castigo divino, Abramo testimone di tali castighi (ad esempio, la fine di Sodoma e Gomorra, cfr Gen 19,53-54; s. 69,9)17. Pi tardi, quando Maometto indicher la via che conduce verso il solo vero Dio, insister sullinsegnamento dato dal patriarca su questo punto. Infine, quando fonda la religione islamica, il profeta saluta in Abramo il costruttore della Kaba alla Mecca e liniziatore di una nuova religione fondata sulla sottomissione 18. In conclusione, si deve rilevare una volta di pi che la figura di Abramo centrale per la religione musulmana, che vide nel patriarca il suo vero fondatore. A tale riguardo, lislm gli attribuisce unimportanza maggiore: lidentificazione tra il padre Abramo e il fondatore della religione, Maometto, spinta cos lontano che essi finiscono per confondersi. Il Corano, in altri termini, opera una sovrapposizione quasi completa delle due figure, allo scopo di conferire allislm il titolo di anzianit rispetto al giudaismo e al cristianesimo: proprio per questo, come suggerisce K.-J. Kuschel, un dialogo fra le tre religioni dovrebbe partire dalla figura del patriarca19.

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Altri giudizi: il diluvio (cfr Gen 6 9 s. 51,46, 53,53), la morte del faraone e dell'esercito egiziano nel mare (cfr Es 14; s. 51,38s; 69,9; 73,16, 79,17, 85,18; 89,7). 18 Cfr R. MARTIN-A CHARD , Actualit..., cit., 169 s. 19 K.-J. KUSCHEL, La controversia ..., cit., 427: Bisognerebbe far capire che ebrei, cristiani e musulmani credono come Abramo nel Dio che d vita ai morti e rende di nuovo feconde relazioni atrofizzate.

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