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Premessa

Se fermiamo gli italiani per strada e chiediamo loro chi erano Prometeo,
Giasone e Protesilao, con ogni probabilit finiremo col raccogliere solo
risposte inesatte, se non addirittura, boh? di stupore. In compenso, per, i
fermati saprebbero dirci tutto su Beautiful e Dynasty. !identemente c"#
stato un cambio di guardia tra i personaggi mitici$ fuori %done e %frodite e
dentro &idge e Sue llen. ppure, a pensarci bene, la mitologia greca # pi'
che mai presente nei nostri discorsi. Sempre pi' spesso infatti si sente
dire$ ()uello # un narcisista*, oppure ()uell"altro ha il complesso di
dipo*, o ancora ( stato un suppli+io di ,antalo*, pur sen+a che nessuno
sappia in realt chi fossero -arciso ed dipo, e che a!esse fatto di cos.
terribile ,antalo da meritarsi un suppli+io.
Personalmente cominciai a interessarmi di mitologia all"et di /uattro anni.
0io padre mi regal un libro della 1,, intitolato 2a leggenda aurea degli
Dei e degli roi, libro che conser!o tuttora e al /uale, o!!iamente, sono
legato come 2inus alla sua coperta. % /uattro anni, non sapendo ancora
leggere, mi limita!o a guardare le figure$
tra le mie preferite, /uella di Saturno
che si mangia la pietra ritenendola l"ultimo dei suoi nati.
I miti 3e non soltanto /uelli greci, naturalmente4 sono la prima forma di
narrati!a di cui si abbia noti+ia. 0a come nascono i miti? -ascono in un certo
periodo storico, da un particolare ambiente sociale, all"interno del /uale la
figura dell"eroe occupa!a la posi+ione di massimo prestigio.
2a principale differen+a fra i miti greci e i miti d"oggi sta nel fatto che
le !icende pri!ate dei personaggi allora !eni!ano affidate alla tradi+ione
orale, piuttosto che alle pagine dei rotocalchi. 0a il succo # lo stesso$ non
a caso, infatti, mithos in greco !uol dire racconto.
,ra il I5 e il 6l secolo a!anti 7risto, non esistendo ancora la tele!isione,
i Greci trascorre!ano gran parte delle loro serate ascoltando un (8mero
/ualsiasi*, o!!ero un cantastorie che in cambio di un buon piatto di minestra
racconta!a le a!!enture degli Dei e degli roi. -on potendo, per, ricordare
tutto a memoria, i cantori dell"epoca si speciali++a!ano sui singoli miti,
dando origine a dei !eri e propri serial, per poi tramandarseli a !oce di
padre in figlio. bbene, propongo di riprendere /uesta bella abitudine,
approfittando anche delfatto che raccontare attra!erso il me++o tele!isi!o
e/ui!ale grosso modo a essere in!itati a cena da almeno un milione di
italiani.
7on il presente !ideolibro, insomma, # mia inten+ione ricalcare le orme di
8mero e dei grandi aedi dell"epoca classica 3fatte, o!!iamente, le debite
propor+ioni4.
I due !ideo e il libro contenuti in /uesto cofanetto do!rebbero fornire al
lettore due di!ersi li!elli di conoscen+a del mito$ il primo 3/uello del
!ideo4 per chi si accontenta del solo racconto, e il secondo 3/uello del
libro4 per chi in!ece desidera sapere /ualche cosina in pi' e risalire alle
fonti.
1n"ultima precisa+ione$ il lettore nei filmati non !edr attori truccati da
Dei, o da roi, bens. si do!r accontentare 3nel bene e nel male4 della mia
persona in /ualit di raccontatore unico. I moti!i di /uesta scelta sono
dettati dal fatto che il mito # di per s9 un massimo, o!!ero l"essen+a stessa
del concetto che si !uole rappresentare. Detto terra terra, perfino la pi'
affascinante fra le top model e 0ister 1ni!erso non ce la farebbero a
incarnare %frodite e 0arte, o!!ero il 0assimo della Belle++a e il 0assimo
della 6iolen+a. 6ice!ersa la parola, con il suo potere e!ocati!o, stimolando
l"immagina+ione di chi ascolta, finirebbe con l"a!!icinarsi di pi' all"idea
che si !uole rappresentare.
2.D.7.
2"%rte amatoria
I Greci lo chiama!ano ros e i &omani 7upido, ma sia i primi che i secondi lo
raffigura!ano come un raga++ino nudo e riccioluto dell"apparente et di
cin/ue anni.
Dispettoso fino alla perfidia, ros era spietato con le sue !ittime. )uando
un po!eraccio !eni!a ferito da una delle sue frecce, Dio o mortale che fosse,
non a!e!a scampo$ s"innamora!a della prima persona che gli capita!a a tiro :
In realt, il birbante dispone!a di due tipi di frecce, /uelle d"oro e /uelle
di piombo 3duo tela pharetra di!ersorum operum. . . 4$ con le prime inocula!a
l"amore e con le seconde la repulsione.
1n giorno %pollo, solo per a!ergli fatto una raman+ina, come la si pu fare a
un bambino capriccioso, si becc una freccia d"oro in pieno petto che, oltre a
farlo soffrire come una bestia, lo obblig a in!aghirsi di una ninfa, Dafne,
che a sua !olta era stata colpita da una freccia di piombo.
Di chi sia figlio ros, e in /uale circostan+a sia nato, # ancora oggetto di
discussione$ per alcuni sarebbe figlio di %frodite e %res, per altri di
%frodite ed rmes, per altri ancora del 7aos, oppure del 6ento e della -otte.
7"# infine chi sostiene che sia sbucato da un 1o!o d"%rgento emerso dal
-ulla e che, subito dopo, abbia
creato il 7ielo, la ,erra, il Sole e la 2una. Per altri in!ece # un
ermafrodito dalle ali d"oro con ben /uattro teste, una di leone, una di
!acca, una di serpente e una di ariete, ciascuna delle /uali,
rispetti!amente, ruggi!a, muggi!a, sibila!a e bela!a. 0o", !a" a capire il
significato allegorico di tutte /uelle teste: 0isteri della mitologia.
I sostenitori della tesi (ros progenitore emerso dal 7aos* affermano che
sen+a amore non nasce un bel nulla, e che /uindi de!e essere stato per for+a
lui il primo a entrare in scena. 2a tesi opposta, in!ece, obietta che il
sesso, da solo, basta e a!an+a per far nascere chicchessia$ ne fa testo ;eus
che dissemin di figli tutto l"8limpo limitandosi a praticare lo stupro
all"ingrosso ai danni di Dee, ninfe e signore di buona famiglia. %lla fine
tutti d"accordo nel dire che all"ini+io ci fu unicamente il sesso, e che solo
in un secondo momento si entr nell"et dell"amore con ros e le sue temibili
frecce.
8ra, per, lasciamo /ueste dispute al giorno in cui affronteremo la
cosmogonia ed esaminiamo pi' da !icino il problema che ci interessa$ amare #
un"arte oppure un /ualcosa di naturale, d"istinti!o, che si pu praticare
cos., alla buona, sen+a alcuna prepara+ione specifica?
Su /uesto argomento 8!idio ci ha lasciato addirittura un poema$ 2"%rte
amatoria, o!!ero il (manuale del perfetto latin lo!er*. Per il nostro poeta,
infatti, far bene l"amore presenta pi' o meno le stesse difficolt del guidar
bene un carro nelle gare del 7irco, o del perfetto approdo di una na!e in
porto durante una notte di burrasca. Detto
con altre parole, secondo 8!idio, come # necessario fre/uentare una scuola
per prendere la patente, cos. # indispensabile leggersi tutta la sua %rte
amatoria per imparare a far bene l"amore. Se non mi credete, ecco!i l"ini+io
del poema$
Se # !ero che per condurre una na!e a !ela o un carro leggero ci !uole
un"arte, perch9 non do!rebbe esserci un"arte anche per condurre l"%more? 7ome
,ifi era il pi' bra!o fra i timonieri, e %utomedonte il pi' bra!o fra gli
aurighi cos. anch"io cercher di essere per !oi il ,ifi e l"%utomedonte
dell"%more.
Dopodich9, passa ai consigli pratici$
In primo luogo, cercati una persona da amare, poi, una !olta che l"hai
indi!iduata, cerca di con/uistarla. Il ter+o impegno sar /uello di far durare
/uesto amore il pi' a lungo possibile.
aggiunge$
Il cacciatore di cer!i sa do!e sistemare le reti, o in /uale !alle recarsi per
catturare un cinghiale. 7hi in!ece !a a caccia di uccelli conosce benissimo i
boschi, cos. come chi # appassionato di pesca conosce a menadito i fondali
pi' pescosi. %llo stesso modo chi cerca l"amore, se !uole a!ere un po" di
fortuna, do!r recarsi nei luoghi pi' affollati di belle donne.
0a do!e sono /uesti luoghi? 8!idio non ha dubbi$ a &oma.
&oma ti offrir /uante donne !uoi, e tutte cos. belle che a un certo punto
sarai costretto a dire$ (0a /uesta citt possiede da!!ero tutto /uello che
c"# di pi' desiderabile al mondo*. 2e belle raga++e che !i prosperano,
infatti, sono pi' numerose delle spighe di Gargara, dei grappoli d"u!a di
0etimna, dei pesci del mare, degli uccelli dei boschi e delle stelle del
cielo. 6enere, non a caso, ha fissato /ui la sua dimora. Se ti attirano gli
anni acerbi, lei ti procurer una raga++ina adatta ai tuoi desideri, se
in!ece la preferisci nel fiore degli anni, te ne potr procurare addirittura
mille, se infine # l"et matura /uella che pi' ti soddisfa, allora, credimi,
non ci sono limiti$
ne potrai a!ere cos. tante che nemmeno pro!er a contarle.
1na !olta indi!iduata la citt, 8!idio passa a elencare i luoghi pubblici, a
suo a!!iso, pi' pescosi$
7ome le formiche !anno a!anti e indietro in lunga fila, portando il grano con
la bocca, o come le api, sparse sui campi profumati, che !olano di fiore in
fiore, cos. le donne, tutte eleganti, corrono in massa agli spettacoli pi'
affollati. Di sicuro !anno a teatro per guardare, ma anche per essere
guardate. Il teatro, infatti, # un luogo pieno di rischi per la castit e il
pudore.
Segue l"elenco di tutti i luoghi idonei all"abbordaggio.
%nche i <ori, chi lo a!rebbe mai detto, sono adatti all"amore. 7ol, spesso,
al facondo oratore !iene a mancare la parola$ /uando meno se lo aspetta,
infatti, il po!erino !iene irretito da %more. di I0i
ride la bella 6enere, che proprio l. accanto ha il suo tempio$ poco prima
/uell"oratore era solo un a!!ocato, ora, di punto in bianco, # di!entato un suo
cliente.
come dimenticare le corse dei ca!alli di ra++a$ il 7irco, con tutta la
folla che si ritro!a, offre molti !antaggi. -on # necessario far segni con le
dita per in!iare messaggi, n9 attendere cenni d"intesa$ !olendo, ci si pu
sedere accanto alla donna prescelta, e nessuno ci potr dir nulla. gi,
perch9 le linee di!isorie costringono tutti a stare gli uni addosso agli
altri, che lo si !oglia o no, e saranno proprio le regole del luogo a fa!orire
un contatto pi' ra!!icinato con le raga++e. % /uesto punto, do!rai attaccare
discorso$ una /ualsiasi frase baster ad a!!iare la con!ersa+ione. Potrai
chiedere, ad esempio, da buon tifoso$ (Di chi sono /uei ca!alli laggi'?*. se
ti accorgi che lei fa il tifo per /ualcuno, fallo anche tu per lui. )uando
poi sfiler la processione degli Dei in a!orio, mi raccomando$ applaudi pi'
di tutti 6enere. Se poi, come spesso succede, un po" di pol!ere le cadr sul
!estito, pensa tu a mandargliela !ia con le dita= e se la pol!ere non c"#,
mandagliela !ia lo stesso.
%nche i banchetti, con la ta!ola imbandita, offrono a !olte buoni approcci. Il
!ino predispone l"animo all"amore e lo rende pi' !ulnerabile alla passione$
2"in/uietudine si dissol!e man mano che !iene !ersato il !ino. %llora nasce
spontaneo il riso e perfino un po!eruomo comincia a farsi audace. % /uel
punto, spariscono i dolori, gli affanni e le rughe della fronte. Per contro,
spunta la sincerit, cos. pre+iosa ai nostri giorni. %i banchetti, spesso, le
raga++e sono solite rubare il cuore ai gio!ani, e /uesto mettere insieme 6enere,
e
!ino # come aggiungere fuoco al fuoco.
Detto in latino suona meglio$ t 6enus in !inis, ignis in igne fuit, ma il
latino, si sa, # sempre pi' suggesti!o dell"italiano= in /uesto caso, poi, c"#
anche l"assonan+a tra 6enus e !inis ad abbellire l"espressione.
1na !olta indi!iduati i luoghi adatti, 8!idio passa in rassegna le strategie
di attacco. -on sempre, dice, # con!eniente mostrarsi !ogliosi= an+i, in
alcuni casi, potrebbe addirittura essere pi' !antaggiosa l"indifferen+a.
Sono sicuro che se ci mettessimo d"accordo tra di noi maschi, di non far il
primo passo con alcuna, le donne di certo prenderebbero l"ini+iati!a. Sui
molli prati, infatti, # sempre la !acca a muggire al toro, ed # sempre la
ca!alla a nitrire al maschio, ogni/ual!olta !iene la stagione degli amori.
% !olte per le cose non sono cos. semplici, ammette 8!idio, tutta!ia bisogna
tentare lo stesso.
7oraggio, e pro!aci con tutte: 7e ne sar, dico io, almeno una, fra le tante,
che si lasci con/uistare: che si concedano o meno, non dimenticare che le
donne sono sempre ben liete di essere corteggiate.
Piuttosto, suggerisce 8!idio, cercati degli alleati$
ad esempio, fatti amica una delle sue ancelle.
Sar lei infatti a renderti pi' facili gli approcci=
bada bene, per, che sia al corrente dei pi' reconditi pensieri della sua
padrona, e che sia complice muta dei suoi s!aghi segreti. Sceglier lei il
momento pi' propi+io per comunicarle i tuoi messaggi 3anche i medici badano
al momento adatto4 e le parler /uando !edr in lei l"animo ben disposto
a lasciarsi con/uistare. 2"ancella, pettinandole i capelli al mattino, le
parler di te, e dopo a!er giurato che stai l. l. per morire d"amore,
aggiunger di suo parole persuasi!e. 0i chiedi se sia indispensabile sedurre
anche l"ancella? -on sempre$ se # bella fallo pure, cerca per di farti prima
la padrona e poi la ser!a.
0a non basta$
De!i fare sempre l"innamorato, simulare a parole le ferite d"amore. 7erca con
ogni me++o di con!incerla che # stata lei a trafiggerti. Bada che non do!rai
faticare molto a farglielo credere, dal momento che non c"# donna al mondo
che non si ritenga degna di essere amata. Gli elogi alla belle++a, poi, fanno
sempre piacere, anche alle donne oneste, e perfino alle !ergini. Se ci non
fosse !ero, non si capirebbe perch9 Giunone e 0iner!a si siano tanto
arrabbiate /uel giorno in cui !ennero considerate da Paride meno belle di
6enere.
Prometti sen+a paura 3le promesse attirano sempre le donne4 e chiama pure a
testimoni gli Dei.
Gio!e, dall"alto, se la ride delle bugie degli amanti$
non appena le ascolta, infatti, d subito ordine a olo affinch9 le disperda
nel !ento.
Dopo a!erlo istigato a mentire, 8!idio si attende dall"allie!o una rea+ione
indignata, o /uanto meno esitante. 0a a /uesto punto # gi pronta la sua
replica$ anche le donne mentono, an+i in genere mentono di pi':
Ingannare chi inganna, /uesta # la regola: 2e donne poi, nella maggior parte
dei casi, sono una ra++a sacrilega. allora, coraggio$ perfino le lacrime ti
potranno essere d"aiuto, e fa" che lei !eda bene le tue guance inumidite.
se le lacrime tardano a !enire 3giacch9 a !olte non !engono a tempo debito4,
bagnati pure gli occhi con la sali!a.
)uesto #, in sintesi, /uanto consiglia 8!idio 3a noi uomini, o!!iamente4
nel primo libro dell"%rte amatoria. -el secondo in!ece elenca, a una a una,
tutte le strategie per far durare l"amore /uanto pi' a lungo possibile, e ci
dice$ (Se, gra+ie a me, a!ete appreso l"arte della cattura, sar ancora
gra+ie a me che apprenderete l"arte del mantenimento*. 3%rte mea capta est,
arte mea tenenda est.4
7ominciamo con l"esaminare il caso in cui un"amante a!ida ci chiede un
regalino particolarmente costoso. %ndateci piano, suggerisce 8!idio, e
ricordate!i che ci sono donne capaci di ridur!i sul lastrico a for+a di
regalini.
Se un !enditore, un !ero bellimbusto, poco poco si accorge che la tua donna #
una spendacciona, subito ne approfitter per sciorinare in tua presen+a la
propria mercan+ia. 2ei allora ti chieder di darci solo un"occhiatina, tanto
per dimostrare il tuo
buon gusto, /uindi comincer a baciarti sulla guancia affinch9 tu le regali
/ualcosa. Giurer che per anni e anni non ti chieder pi' nulla... e che
/uell"ac/uisto # per te un !ero affare. % /uel punto non a!rai pi' scampo$
anche se tro!assi la scusa di non a!ere con te il denaro, il !enditore ti
chiederebbe un impegno scritto, roba da pentirsi di a!er imparato a scri!ere.
7erto 8!idio non do!e!a a!ere una grande opinione delle sue concittadine$ con
ogni probabilit, per, lui, nell"%rte amatoria, parla solo delle cortigiane
e non gi delle matrone romane che, !ice!ersa, pare fossero molto !irtuose.
%!essi dieci bocche e altrettante lingue non riuscirei mai a elencare tutte
le arti scellerate delle donne:
0a sen+a un regalino o un"atten+ione di tanto in tanto, come faremo a
mantenerle al nostro fianco?
7on la parola, sostiene 8!idio, solo con la parola.
Dei po!eri io sono il poeta, giacch9 molto ho amato in po!ert= e se non
pote!o permettermi regali, in compenso regala!o belle parole.
2a guerra la si faccia con i Parti, con l"amica elegante in!ece ci sia sempre
la pace, lo scher+o e tutto ci che genera amore. Se di fronte a /uesto
atteggiamento lei non sar dolce e cortese, allora sopportala e tieni duro$ in
poco tempo si ammorbidir. 1n ramo d"albero si piega se lo cur!i con gra+ia,
se 7i metti in!ece tutta la tua for+a si spe++a. Perfino le tigri e i leoni
della -umidia si piegano con le buone
maniere, cos. come nei campi il toro, un po" alla !olta, finisce per
accettare l"aratro.
Se lei fa resisten+a, cedi$ solo cedendo risulterai !incitore. 7erca di
recitare la parte che lei creder opportuno assegnarti. Se ti accorgi che
critica, critica anche tu. )uando appro!a, in!ece, appro!a anche tu. Se ride,
ridi, se piange, piangi.
non considerare una !ergogna 3# una !ergogna che le risulter gradita4
che la tua mano !irile possa reggerle lo specchio.
Se ti dir$ (,ro!iamoci al tal posto*, rin!ia ogni cosa e corri. 2a folla non
rallenti il tuo cammino. se non hai un me++o di trasporto con cui andare,
mili,anta flessibilit sorprende in un uomo come 8!idio. Seppure, a ben
guardare, non di flessibilit si tratta, ma di cinica disistima nei confronti
della persona amata. 0i spiace per 8!idio, ma un amante come /uello da lui
descritto nell"%rte amatoria non !errebbe accettato da nessuna delle donne che
noi oggi fre/uentiamo.
2a sincerit, ad esempio, # una dote assolutamente sconosciuta al poeta.
Sentite cosa consiglia al suo allie!o$
Se hai a cuore di tenerla legata, fa" in modo di apparire incantato dalla sua
belle++a$ se indosser una porpora di ,iro, fa" l"elogio delle porpore di
,iro, se sar in tessuto di 7oo, dille che il tessuto di
7oo le dona. Se la !edi adorna di gioielli d"oro, falle capire che per te lei
# pi' pre+iosa dell"oro, se in!ece indossa solo una tunica, allora dille con
entusiasmo$
(0i metti il fuoco addosso:*
(0o!es incendia*, e /uesta sarebbe la frase che, secondo 8!idio, do!remo
urlare, estasiati, ogni/ual!olta !ediamo la nostra donna !estita in modo
casuale.
inutile, adesso, stare a elencare tutte le tattiche che 8!idio suggerisce
nel manuale, e andiamo direttamente al capitolo della infedelt$ /uelle
dell"uomo e /uelle della donna. Per l"uomo il poeta non ha dubbi$ tradire #
un"arte.
,u nega, nega sempre, anche se le cose che hai nascosto con cura !enissero
alla luce, anche se fossero lampanti. comun/ue non mostrarti mai remissi!o
o pi' dolce del solito, che /uesti s. che sarebbero indi+i chiarissimi di
colpe!ole++a. -on risparmiarti in!ece con le reni e ricordati che la recente
a!!entura !a smentita in un solo modo$
andando a letto insieme.
De!i metterle le braccia intorno al collo e accoglierla piangente sul tuo
petto. Dlle continuamente baci mentre piange e soprattutto falle pro!are i
piaceri di 6enere. Solo cos. si potr dissol!ere la sua collera$ col trattato
di pace dell"amplesso.
Dopo tale premessa, 8!idio fa un raffronto tra il mondo della preistoria,
dominato dalla for+a bruta, e il mondo suo, regolato dall"amore.
%ll"ini+io c"era solo una massa confusa, all"interno della /uale non era
possibile distinguere gli astri, la terra e il mare, finch9 un giorno la
terra fu posta sotto il cielo e il mare intorno a essa. %llora le sel!e
accolsero le fiere, l"aria accolse gli uccelli e i pesci tro!arono rifugio
nelle limpide ac/ue. 2"uomo in!ece !aga!a nei campi deserti e ubbidi!a solo
alla for+a bruta. 2a sua casa era il bosco, l"erba il suo cibo e le foglie il
suo giaciglio. <u ilpiacere dell"amore ad addolcire gli animi sel!aggi.
S"erano fermati per caso l"uomo e la donna nello stesso luogo$ ci che fecero
/uel giorno lo appresero da soli, sen+a alcun maestro. % /uei tempi non si
conosce!a ancora l"arte di amare, ma 6enere comp. lo stesso il suo do!ere.
7oraggio, ordun/ue, che /uesta # la medicina giusta per calmare l"amante
adirata$ non esistono al mondo altre !ie per riappacificarsi. <are all"amore #
una medicina pi' efficace di /ualsiasi filtro di 0acaone.
2"amore per, ammette 8!idio, non # sempre un tenero idillio, an+i, il pi'
delle !olte # pena e sofferen+a.
Si prepari l"amante a superare molte pro!e, e si ricordi che i piaceri sono
scarsi e le pene di gran lunga pi' abbondanti. )uante sono le lepri sul monte
%thos, le api sull"Ibla, le bacche sul ceruleo albero di Pallade, le
conchiglie sui lidi, tante sono le pene nell"amore.
d ecco cosa de!e essere pronto a sopportare un uomo se !uole di!entare un
perfetto amante$
,i diranno che # uscita, e proprio mentre te lo stanno dicendo tu la
scorgerai girare per casa attra!erso un"apertura. bbene, in /uel caso do!rai
con!incerti che # uscita da!!ero e che se l"hai !ista # perch9 sei un
!isionario. Se dopo a!er ottenuto un appuntamento per trascorrere con lei una
notte d"amore tro!erai la sua porta sbarrata, stendi il tuo corpo sulla nuda
terra e aspetta. se, dopo a!er supplicato a lungo la donna crudele, i
battenti resteranno chiusi, lascia sull"uscio le rose che ti orna!ano il capo.
-on # !ergogna, in nome dell"amore, sopportare gli insulti e le percosse di
una donna, n9 baciare i suoi piedi delicati.
)ueste cose 8!idio le scri!e, ma non le pensa.
Infatti, dopo una decina di !ersi, si lascia andare e sbotta$
In /uest"arte, lo confesso, non ho ancora raggiunto la perfe+ione$ sono io
stesso inferiore ai miei precetti. Se da!anti a me un estraneo facesse
segnali alla mia donna, non riuscirei mai a sopportarlo: Di sicuro mi farei
prendere dall"ira. % !olte, infatti, # meglio non sapere. 7i detto, raga++i,
ecco!i un consiglio pre+ioso$ e!itate di cogliere in flagrante le !ostre
donne:
/ui, per a!!alorare la tesi, 8!idio racconta il celebre episodio di festo
che scopre %res e %frodite, nudi, a letto insieme. In due parole, il mito
racconta come festo, il Dio +oppo, sospettando di essere tradito da sua
moglie, a!esse messo nel proprio letto una rete d"oro, robusta /uanto
in!isibile.
In tal modo l"industrioso Dio riusc. a imprigionare i due amanti, dopo di che
chiam intorno al letto
tutti gli Dei dell"8limpo perch9 si rendessero conto di persona fino a che
punto la moglie era una s!ergognata. &isultato finale$ festo !enne schernito
da tutti e la !ista di %frodite nuda eccit anche rmes e Poseidone:
Il poeta conclude il secondo libro impartendo agli uomini una le+ione
d"ipocrisia$
-on criticare mai i difetti delle donne: Ignorarli # una regola utile a
molti. Se, ad esempio, c"# /ualcosa che non tolleri, cerca di rassegnarti$
ricordati che pi' il tempo passa e pi' ti abituerai. Scegliendo i termini
giusti, poi, si possono addolcire le peggiori magagne$ se lei # strabica le
potrai sempre dire che # simile a 6enere, se in!ece ha gli occhi sla!ati dille
che somiglia a 0iner!a= e poi ancora$ se # magra le dirai che # snella, se #
grassa che # fiorente, se # bassa che # minuta, e cos. di seguito$ in!ece di
sottolineare un difetto, e!iden+ia il pregio che le # pi' !icino.
Il ter+o libro dell"%rte amatoria 8!idio lo dedica in!ece alle donne, e dal
primo all"ultimo !erso # prodigo di consigli per il gentil sesso. Sotto
sotto, il poeta # preso dagli scrupoli$ dopo a!er speso due interi libri a
dirne peste e corna, ora fa marcia indietro ed # pronto ad ammettere che le
donne non sono tutte uguali$
-on bisogna ro!esciare su tutte la colpa di alcune$
che ogni raga++a in!ece sia giudicata per le a+ioni che ha commesso: Se #
!ero che # esistita un"lena sulla /uale furono lanciate accuse infamanti, #
altrettanto !ero che # esistita anche una Penelope
che, al contrario, ha atteso fedele per due lustri, e poi per due lustri
ancora, che il marito terminasse il suo errare dopo a!er a lungo combattuto.
% /uesto punto, perch9 non insegnare anche alle donne le strategie dell"amore?
>o dato le armi ai Danai contro le %ma++oni, non mi resta ora che dare le
armi anche a te, Pentesilea, e alle tue schiere. Scendete or dun/ue in guerra
gli uni contro gli altri, ad armi pari, e che !inca colui a cui andr
maggiormente ilfa!ore delfanciullo che !ola.
8!idio passa poi ai consigli pratici.
Innan+itutto la!ate!i: 7he il !iso, in particolare, !enga la!ato ogni mattina
con ac/ua appena attinta, che l"incuria non annerisca i denti, che l"aspro
odore di capro non alligni mai nelle !ostre ascelle, e che le gambe non siano
irte di duri peli.
Dono di!ino # la belle++a, ma /uante di !oi, in tutta onest, possono dire di
essere belle? Gran parte delle donne infatti non possiede /uel dono. Se le
femmine di una !olta non cura!ano molto ilproprio corpo, era perch9 a /uel
tempo anche gli uomini non erano curati. %ndromaca indossa!a una ru!ida
tunica, ma era anche la moglie di un duro soldataccio, e /uale !este a!rebbe
potuto mai indossare una donna come la moglie di %iace sapendo che il marito
!i!e!a giorno e notte coperto da sette pelli di bue?
<orse c"# ancora /ualcuno a cui piacciono /uesti
personaggi del passato, io, per /uanto mi riguarda, ringra+io gli Dei di
essere nato oggi.
d ecco una !era e propria le+ione di trucco$
7on un !elo d"argilla aumentate il candore della pelle, e se /ualcuna di !oi
ha il !iso esangue che usi pure il rosso artificiale. 7on un segno ben fatto
riempite il !uoto sotto le sopracciglia e con un sottile cerone coprite le
guance che la natura !i ha dato.
-on abbiate !ergogna di segnare gli occhi con la cenere, oppure con il croco.
0a che il !ostro innamorato non !eda mai i !asetti delle creme messi in bella
mostra sulla toilette$ l"arte dell"amore gio!a all aspetto solo se # ben
nascosta. I cosmetici aumentano la belle++a ma sono brutti a !edersi. In
pubblico non !i consiglierei mai di usare il midollo di cer!a o di
spa++olar!i i denti. 7hiudete allora la porta della !ostra camera e non
mostrate mai agli altri un"opera imperfetta.
-on siano mai in disordine i capelli. 2a mano che li cura, a seconda dei
casi, pu donare o annullare la belle++a. 2"acconciatura giusta non # di un
solo tipo$ ogni donna pu scegliere /uella che pi' le dona, e prima che agli
altri chieda consiglio al suo specchio. 1n o!ale allungato !uole una
scriminatura sen+a orpelli 3cos., infatti, era solita pettinarsi 2aodamia4.
1n !iso rotondo in!ece preferisce che tutti i capelli siano raggruppati sul
capo in modo da mostrare le orecchie. 1na lascer che i capelli le ricadano
dolcemente sulle spalle, un"altra se li legher tutti all"indietro come la
Dea Diana, allor/uando, solle!ata la tunica, anda!a a caccia di atterrite
fiere.
7on !oi donne la natura # stata benigna$ mentre a noi uomini la testa, con
gli anni, di!enta a !olte nuda, !oi a!ete modo di tinger!i i capelli che si
sono imbiancati con le erbe di Germania e l"artificio spesso !i procura un
colore ancora pi' bello di un tempo.
)uanto all"abbigliamento, 8!idio lo consiglia non troPPo !istoso, ma nemmeno
troppo dimesso.
1na sobria elegan+a # /uella che attrae$ non !enite a!anti con !esti
appesantite e trapunte d"oro. 7on tanti colori che ci sono in giro, a pre++i
modesti, che follia # mai /uesta di portare addosso un intero patrimonio?
cco il celeste, il colore del cielo /uando # sgombro di nu!ole, ed ecco
l"a++urro intenso, il colore che imita le onde del mare e che penso sia
/uello preferito dalle ninfe, e il croco, il colore del mantello che copre la
&ugiada allor/uando la Dea aggioga i ca!alli del mattino. Poi abbiamo
l"ametista, il !iola cupo, il rosa pallido, il marrone delle castagne, /uello
pi' chiaro delle mandorle e !ia dicendo. )uanti sono i fiori che la prima!era
produce, tanti sono i colori che la lana # in grado di assorbire. 0a bisogna
anche essere bra!i a saperli scegliere$ un tono scuro si adatta di pi' alle
carnagioni candide 3sta!a bene infatti a Briseide
allor/uando fu rapita4, mentre il bianco si addice maggiormente alle brune 3e
la figlia di 7efeo ben lo sape!a /uando calpest la terra di Serifo4.
passiamo ai comportamenti. )ui 8!idio di!enta un !ero e proprio maestro di
bon ton$ sa tutto su come ci si de!e sedere, mangiare, bere,
camminare, ridere, sdraiarsi sul triclinio e !ia dicendo. 7onsiglia il giusto
tono di !oce da mantenere durante le con!ersa+ioni, e le principali arti che
bisogna conoscere per brillare in societ.
Se sei piccola # meglio che tu stia seduta, se non altro per non sembrare
seduta /uando stai in piedi, e nel triclinio fai in modo di stare ben
distesa, per minuta che sia la tua statura, e anche /ui, affinch9 nessuno
misuri la tua taglia mentre sei sdraiata, cerca di non mostrare i piedi
drappeggiando!i sopra la coperta.
7hi ha l"alito pesante non parli mai a digiuno, e si tenga a distan+a dal
!iso dell"uomo con cui parla.
)uando si hanno i denti grandi o irregolari # preferibile non ridere$ si
corrono meno rischi. se proprio scappa una risata, fate in modo di aprire
la bocca moderatamente e di coprire le radici dei denti con le labbra. %
!olte # meglio piangere. In !erit, anche per piangere # necessario uno
stile$ le donne di classe, infatti, piangono, ma lo fanno scegliendo il
momento giusto e i modi pi' appropriati.
imparate a camminare con passo femminile giacch9 anche l"andatura fa parte
della !ostra elegan+a$
attira o mette in fuga lo sconosciuto che !i guarda.
%lcune donne muo!ono i fianchi con arte e fanno gonfiare la tunica
ondeggiante, altre in!ece, al pari della sposa rubiconda del burino umbro,
camminano a gambe larghe facendo grandi passi. anche /ui, come in tante
altre cose, ci !uole misura$ se # ro++o un certo tipo di andatura, anche
l"altro non #
consigliabile, essendo manierato pi' del lecito.
2a !oce # /uanto mai importante$ spesso, infatti, /uando # armoniosa, fa da
me++ana nelle !icende d"amore. 2e Sirene erano strani esseri marini che con
!oce melodiosa attira!ano a s9 tutte le na!i, anche le pi' !eloci. )uando
1lisse le ud., per poco non si liber dai lacci, e se non ci riusc. fu solo
gra+ie ai suoi compagni che per non udire le !oci delle Sirene si erano
turate le orecchie con la cera.
1na raga++a do!rebbe sempre saper cantare, suonare l"arpa e dan+are. I
ballerini, infatti, il pubblico li ama, tanto eleganti sono le loro mo!en+e.
/ui 8!idio si lascia prendere dal suo stesso gioco e passa, armi e bagagli,
dalla parte delle donne.
Indica loro i luoghi pi' giusti per mettersi in mostra, ed elargisce a piene
mani decine di piccoli suggerimenti.
% !oi raga++e belle # utile la folla$ andate e !enite, fuori di casa a
passeggio. 7hi mai conoscerebbe Danae se fosse rimasta sempre rinchiusa nella
torre fino alla !ecchiaia? 1na bella donna, in!ece, ha il do!ere di offrirsi
allo sguardo della gente$ tra i tanti che la guardano, ce ne sar pure uno
che rester abbagliat8: 7he la raga++a si soffermi in ogni luogo, desiderosa
di piacere$ se l"amo # pronto, prima o poi un pesce abboccher.
In amore non esistono remore, incal+a 8!idio, perfino i funerali, a !olte,
possono tornare utili:
<unere saepe !iri !ir /uaeritur 3spesso # al funerale di un marito che si
rimedia un altro marito4. d ecco, in!ece, come comportarsi alle
feste.
%rri!ate sempre in ritardo, e con elegan+a fate il !ostro ingresso a luci gi
accese. Pi' lunga sar stata l"attesa, pi' gradita di!enter la !ostra
presen+a.
2"attesa # una grande ruffiana. %nche se siete brutte, sembrerete pi' belle a
/uelli che hanno gi be!uto. Prendete pure i cibi con le dita, ma, mi
raccomando, fermate!i prima di essere sa+ie, mangiate sempre un po" di meno
di /uello che !orreste mangiare, e lo stesso !alga per il !ino. Insomma fate
in modo che la mente e le gambe restino ben salde a terra. in altre parole,
se una cosa # una, e!itate di !ederla doppia:
<in /ui, 8!idio si # perso nei dettagli. 2"argomento, per, che pi' interessa
il sesso femminile # un altro$ lei, la donna, !uol sapere come de!e
comportarsi /uando # corteggiata da un uomo che le piace. De!e cedere o
resistere? se decide di concedersi, # meglio che lo faccia subito, alle
prime a!ances, o che attenda un pochino al fine di accrescere nello
spasimante il desiderio? Il poeta in proposito non sembra a!ere idee molto
chiare$ all"ini+io # fa!ore!ole al lasciarsi andare, poi, all"impro!!iso,
cambia parere e opta per la difesa a oltran+a.
<inch9 ti # consentito dichiarare l"et, goditi la !ita$ gli anni se ne !anno
come ac/ua che scorre, e l"ora che hai appena trascorso non pu pi' tornare
indietro. 2"et sci!ola !ia con passo lie!e, e tu, che
ora respingi gli innamorati, sappi che un giorno, da !ecchia, giacerai sola
nel letto e sentirai tanto freddo a causa della solitudine. 8h te infelice,
con /uanta rapidit le rughe ti trasformeranno la fisionomia: allora, dammi
retta$ segui l"esempio delle D## e non rifiutarti alle !oglie degli uomini.
%nche ammesso che loro t"ingannino, a te cosa costa? In fondo resta tutto
come #$ fossero anche in mille a prendersi il piacere, tu non ci perderesti
nulla. Il ferro si consuma, la pietra con l"uso si assottiglia, mentre /uella
parte che a!ete !oi donne si mantiene integra e non teme alcun logorio. %lla
fin fine, cosa ci perdi se poi con l"ac/ua ti la!i?
7he il piacere di 6enere tu possa sentirlo in completo abbandono, sin nelle
fibre pi' profonde, e che il godimento sia uguale per entrambi. I giochi di
6enere sono mille, dal pi' semplice 3di /uando i due corpi giacciono l"uno
accanto all"altro4 al pi' complicato. -on cessino mai per te i giochi d"amore
e i dolci mormorii, e che in /uesti giochi si odano pure parole lasci!e. 0a
se per colmo di sfortuna la -atura ti a!esse negato di pro!are i piaceri di
6enere, allora simula le gioie pi' dolci con inganne!oli suoni. Bada soltanto
che non se ne accorgano$ crea con i mo!imenti e gli sguardi le espressioni
estasiate di chi sta godendo, e che le parole e l"ansimare possano abilmente
fingere il tuo godimento.
6erso la fine del libro, per, il poeta ci ripensa e consiglia un
atteggiamento pi' riser!ato$
2"attesa per gli innamorati # sempre stimolante, purch9 non sia troppo lunga.
-on mostrarti facile
alle pretese dello spasimante, ma non respingerlo neppure con dure++a$ fa"
che egli senta, nel medesimo tempo, timore e speran+a.
Per poi di!entare addirittura crudele nei confronti del maschio.
7i che !iene dato con facilit alimenta a fatica un amore$ ai piace!oli
giochi si mescoli tal!olta un rifiuto. 2ascia che il tuo amante resti in
attesa, fuori della porta, e che supplichi, minacci e urli nel buio della
notte$ (8 porta crudele perch9 non ti apri*. Il dolce !iene presto a noia,
una be!anda amara in!ece spesso # stimolante. 7i che impedisce alle mogli di
essere amate # il fatto che i mariti godano dei loro fa!ori ogni/ual!olta ne
hanno !oglia. ,u metti in!ece fuori della porta un ser!o che gli dica a muso
duro$ ()ui non si passa*, e per giunta fagli credere che ha un ri!ale e che
non # il solo ad a!ere accesso al tuo letto.
Poi si rende conto di ci che sta scri!endo e geme$
0a do!e mi sono lasciato trasportare?: folle affrontare in tal modo il
nemico, consegnandosi prigioniero spontaneamente e facendogli anche da
informatore. 2"uccello non mostra al cacciatore il modo migliore per farsi
catturare, la cer!a non insegna a correre ai cani inseguitori. 0a ormai #
fatta$
ho gi consegnato alle donne di 2emno le spade con le /uali !err trafitto.
2"importante, per, # che si dica$ (8!idio fu il mio maestro*.
?
Il simposio
Il tema dell"%more fu l"argomento principale di una celebre cena, tenutasi ad
%tene @ABC anni fa 3anno pi', anno meno4 in casa del poeta tragico %gatone.
8ltre al padrone di casa erano presenti i seguenti signori$ <edro,
urissimaco, Pausania, %ristofane, Socrate e %ristodemo 3/uest"ultimo, in
!erit, non in!itato4. Sul tardi arri! anche %lcibiade con il suo seguito.
,utto /uello che !enne detto in tale occasione fu trascritto fedelmente,
parola per parola, da Platone nel pi' bello dei suoi dialoghi$ il Simposio.
Simposio, detto alla buona, !uol dire banchetto.
)uello greco, in particolare, a!e!a regole molto rigide$ prima ci si la!a!a
le mani, poi gli schia!i porta!ano il cibo, /uindi ci si la!a!a di nuo!o le
mani e infine si ascolta!a una flautista suonare. Il clou del simposio, per,
sta!a tutto nel finale, e per la precisione nel momento in cui si comincia!a a
bere e a parlare$ i commensali si mette!ano in testa una coroncina di alloro,
forse in onore di %pollo, e sceglie!ano il tema della serata. Il !ino, in
genere, era molto allungato, un po" perch9 costa!a caro e un po" perch9
be!uto allo stato puro era considerato un !eleno. 2a misura degli
annac/uamenti !aria!a al/uanto$ si oscilla!a dalle tre parti di ac/ua e una
di !ino alle tre parti di ac/ua e due di !ino, e si arri!a!a a tanto solo nel
caso che ci si !olesse ubriacare.
Il dialogo ini+ia con %ristodemo e Socrate che s"incontrano per caso lungo
una strada di %tene, una di /uelle strade, precisa Platone, (che sembrano
fatte apposta per parlare e camminare*.
%ristodemo !ide Socrate la!ato da capo a piedi e cal+ato con i sandaletti,
cosa che face!a al/uanto di rado, e gli chiese do!e andasse cos. in
ghingheri. Socrate gli rispose$
(6ado a cena da %gatone, giacch9 ieri, alla sua !ittoria, me ne sono scappato
per paura della confusione. Gli ho promesso, per, che sarei tornato oggi per
i festeggiamenti, ed ecco il moti!o per il /uale mi sono fatto cos. bello$
per andare da bello in casa di un bello. ,u, piuttosto, cosa ne penseresti di
!enire a cena con me, seppure non in!itato?* %ristodemo rispose$
(7i !errei sen+"altro, sempre per che la mia presen+a fosse di tuo
gradimento.* Socrate$
(%llora seguimi, o %ristodemo, in modo che potremo a!!alorare il pro!erbio
che dice$ D% ta!ola dei grandi, !anno i grandi sen+a in!itoD.* In realt il
pro!erbio non dice!a affatto cos. 3per la precisione, dice!a che a casa degli
umili !anno i grandi sen+a in!ito4, ma dal momento che agathos !ole!a dire
anche (buono e nobile*, Socrate subito ne approfitt per farci sopra un gioco
di parole.
7omun/ue, umile o grande che fosse, il gio!ane %ristodemo s"imbuc lo stesso,
e noi, da /ueste poche battute, abbiamo capito che anche a /uell"epoca c"era
il problema degli imbucati. 6eni!ano chiamati parasitos, nel senso di (coloro
che mangiano con*.
1na !olta giunti alla porta di %gatone, Socrate disse ad %ristodemo di
a!!iarsi da solo giacch9 lui !ole!a sostare un attimino a riflettere. Dopo di
che si blocc in me++o alla strada, in pratica come una statua di marmo, e si
mise a pensare. % Socrate capita!a spesso /uesto fatto di estraniarsi dal
resto del mondo$ una !olta 3si dice4 lo a!rebbe fatto per un"intera notte,
non solo, ma a piedi nudi in me++o alla ne!e. )uella !olta del Simposio,
in!ece, ci rest solo un paio d"ore e giunse a ta!ola /uando gli altri erano
/uasi alla frutta.
(8 Socrate,* gli disse allora %gatone, facendogli spa+io sul triclinio
(distenditi accanto a me, e fa" che io pure possa a!!alermi, toccandoti,
della sapien+a che mi # !enuta incontro fuori della mia porta.* (Sarebbe bello,
o %gatone* rispose prontamente Socrate (che la sapien+a fosse di tale natura
che, come l"ac/ua, scorresse dal pi' pieno al pi' !uoto.
In /uesto caso, per, a!!icinandomi a te, sarei io a riempirmi della tua
sapien+a, dal momento che la mia # robetta di poco conto, mentre la tua # 78S.
grande che # stata capace di farti pre!alere su tutti i poeti da!anti a
trentamila lleni:* 7hiaramente Socrate lo sta!a sfottendo e %gatone se ne
accorse subito, tant"# !ero che gli rispose al/uant8 risentito4 (Sei
insolente, o Socrate, ma tra poco sar /ui Dioniso a constatare chi di noi
due # pi' pregno di sapien+a. 8ra, per, tu pensa a mangiare.* %ndata !ia la
flautista, prese la parola urissimaco. (Se siete tutti d"accordo,* disse
l"insigne
medico (io proporrei come argomento della serata l"%more 7he ciascuno,
procedendo da destra !erso sinistra=
faccia un bel discorso in lode del Dio, e che sia il gio!ane <edro a
cominciare, dal momento che lui # anche il primo da destra.* Ini+i cosi la
lunga carrellata degli oratori. <edro, all"epoca era poco pi' di un
raga++o e, con ogni probabilit, /uello per lui do!e!a essere il primo
simposio$ non si sbilanci /uindi pi' di tanto e si mantenne sulle generali.
(%more # un Dio potente e mera!iglioso per molte ragioni, non ultima la nascita$
de!e essere considerato infatti il pi' antico degli Dei,
e, o!emai ne dubitassimo ce lo conferma siodo allor/uando sostiene che fu
lui il primo a emergere dal 7aos.
bbene amici, cos. come %more # un Dio mera!iglioso, anche coloro che amano
sono a loro !olta mera!igliosi, giacch9 sono tutti disposti a sacrificarsi
per la persona amata. %lcesti alla fin fine fu l"unica ad accettare la morte
al posto del marito, sebbene /uesti a!esse ancora in !ita entrambi i
genitori. 7i detto, io affermo che chi ama # pi' di!ino di chi # amato, dal
momento che solo lui # per!aso dal Dio.* Il secondo a parlare fu Pausania, un
amico di Platone, da non confondere con l"altro Pausania, il !iaggiatore,
/uello che scrisse la Guida della Grecia.
(>o l"impressione, o <edro, che tu abbia parlato di %more come se si
trattasse di un unico Dio, laddo!e essi sono almeno due, e noi tutti !orremmo
sapere /uale dei due di /uesti Dei sia il pi' degno di essere onorato. siste
infatti l"amore celeste di %frodite 1rania e /uello !olgare di %frodite
Pandemia.
bbene, sapete cosa !i dico? 7he l"amore !olgare di %frodite Pandemia #
da!!ero !olgare. Gli uomini che lo praticano corrono dietro alle donne,
desiderano i loro corpi pi' delle loro anime, e, intenti come sono a
raggiungere uno scopo cos. modesto, finiscono col prediligere le persone pi'
stupide, per l"appunto le donne. %l contrario il !ero amatore, /uello
celeste, preferisce i maschi, ammirandone la natura forte e l"intelligen+a
pi' !i!a. Purtroppo da noi, in Grecia, la norma non # sempre chiara$ in
lide, in Beo+ia e presso i 2acedemoni, # onesto amare i maschi, nella lonia
e neipaesi barbari in!ece, proprio perch9 go!ernati da tiranni, la pederastia
# considerata una pratica !ergognosa. %d %tene infine non si sa bene come
stiano le cose$ a parole sono tutti permissi!i, mentre nei fatti mettono i
pedagoghi alle costole dei figli per poterli meglio controllare, !ietano ai
raga++i pi' ambiti d"intrattenersi con gli amanti e inducono i loro coetanei
afare la spia. 8ra io penso che l"amore in s9per s9 non sia una cosa n9 bella
n9 brutta, ma che tutto dipenda dal come !iene fatto$ se # fatto bene #
morale, se # fatto male # !ergognoso.* 2"omosessualit, e in particolare la
pederastia, era una pratica normale nella Grecia classica, ne fanno fede le
poesie di %lcmane a Sparta e /uelle di Saffo a 2esbo. -on a caso l"amore tra
due persone del medesimo sesso # passato alla storia come (amore greco*. Per
i maschi, i primi approcci sessuali a!e!ano luogo nelle palestre, mentre per
le femmine il luogo pi' indicato per l"ini+ia+ione erano le scuole di dan+a.
2"amante !eni!a chiamato erastes, l"amato eromenos, i bambini 3sia maschi che
femmine4 pais, e i raga++ini dai /uattordici ai diciotto anni epheboi. Il
lottare insieme completamente nudi offri!a molte occasioni d"incontro tra gli
adolescenti.
Spesso le palestre esibi!ano nei !estiboli una statua di ros, e non gi di
%res, come sarebbe stato, in!ece, pi' lecito attendersi, dal momento che %res
era il Dio della Guerra.
Dopo Pausania, a!rebbe do!uto prendere la parola %ristofane, ma un singhio++o
continuo glielo imped.. Il commediografo allora chiese a urissimaco di
sostituirlo o, in alternati!a, di guarirlo all"istante con un rimedio. % me
/uesta faccenda del singhio++o di %ristofane ha fatto crescere ancora di pi'
l"ammira+ione che gi nutri!o per Platone scrittore: infatti mi chiedo$
/uale filosofo d"oggi a!rebbe mai interrotto la sua esposi+ione, solo per
raccontare il singhio++o di un partecipante al con!egno?
(<ar l"uno e l"altro,* rispose il medico (parler alposto tuo e nelfrattempo
tu tratterrai il respiro in modo da farti passare il singhio++o. Sull"%more ho
anch"io una mia teoria cEe per # strettamente connessa al mio la!oro, o!!ero
alla medicina. Pausania sostiene che ci sono due forme di %more, mentre io
penso che ce ne sono moltissime$ !edo infatti l"%more, non solo negli uomini
e nelle donne, ma anche negli animali, nelle piante e in tutte le altre specie
!i!enti. Do!un/ue esiste una contrapposi+ione di !alori 3pienol!uoto,
caldolfreddo, amaroldolce, seccoFumido4 io scorgo la necessit di una
media+ione. %more pertanto inteso come apportatore di armonia. 2a medicina, o
amici, # uno strumento del Dio %more e di /uesto bisogna essere riconoscenti
al suo fondatore, al di!ino %sclepio. )uando l"amore !olgare spinge l"uomo a
indulgere ai piaceri della ta!ola, ecco giungere di corsa l"%more celeste che
sotto forma di medicina fissa il limite della giusta misura.
1n potentissimo starnuto copr. l"ultima frase di urissimaco, e forse gli
imped. di rice!ere l"applauso a cui a!e!a diritto. ,utti, infatti, si !olsero
!erso %ristofane, l"autore dello starnuto, e il commediografo ne approfitt
per dare ini+io al proprio inter!ento.
(-on ho pi' il singhio++o* esclam. ( tro!o stupefacente che il Dio %more di
cui parla urissimaco si sia ser!ito di una cosa ridicola come uno starnuto
per ripristinare l"ordine nel mio corpo.F* (Il tuo difetto, o %ristofane, #
/uello di !oler essere sempre spiritoso, a ogni costo* replic sconsolato il
medico. (8ra, se non la smetterai, sar costretto a montare la guardia al tuo
discorso, per capire, ogni !olta, /uando stai parlando sul serio e /uando per
scher+o.* (-on dartene pensiero, o urissimaco, dal momento che sto per dire
cose solo ridicole e non spiritose. Per capire bene la for+a dell"%more, #
necessario che tu sappia /uali pro!e ha sofferto la natura dell"uomo. In
origine l"umanit comprende!a tre sessi$ gli uomini, le donne e certi esseri
strani, chiamati androgini, che erano maschi e femmine nello stesso tempo.
,utti /uesti indi!idui per erano doppi rispetto a noialtri$ a!e!ano /uattro
braccia, /uattro gambe, /uattro occhi e !ia dicendo= e ciascuno di essi a!e!a
due organi genitali, tutti e due maschili negli uomini, tutti e due femminili
nelle donne, e uno maschile e uno femminile negli androgini.
(7ammina!ano a /uattro gambe, ma pote!ano procedere in ogni dire+ione, come i
ragni. %!e!ano un caratteraccio tremendo$ possede!ano una for+a so!rumana e
una so!rumana superbia, al punto da sfidare gli Dei come se fossero loro
pari. ;eus, in particolare, era indignato per la loro tracotan+a$
non !ole!a ucciderli, per non perdersi i sacrifici, ma do!e!a pur reagire
alle loro intemperan+e. Pensa e ripensa, un bel giorno decise di di!iderli in
due, in modo che ciascuna parte a!esse due gambe e un solo organo genitale= e
li minacci che se a!essero perse!erato nell"empiet, li a!rebbe di!isi ancora
in due in modo da costringerli a camminare a baEelloni su una gamba sola.
Dopo l"inter!ento chirurgico , malgrado %pollo a!esse pro!!eduto a
cicatri++are le ferite, gli uomini erano di!entati infelici$ ciascuno di essi
senti!a la mancan+a dell"altra met, i semiuomini cerca!ano i semiuomini, le
semidonne desidera!ano le semidonne, e la met maschile degli androgini
corre!a dietro, disperatamente, alla met femminile. Insomma, per ritro!are
la felicit perduta, ognuno di loro non !ede!a l"ora di riunirsi con l"anima
gemella. d # appunto /uesta smania che si chiama %more.* Dopo %ristofane
prese la parola %gatone. 2"inter!ento del padrone di casa appartene!a al
genere in cui la forma pre!ale sui contenuti. In altre parole, %gatone non
disse nulla d"interessante$ bad solo a impre+iosire il discorso con
fron+oli, iperboli e frasi a effetto, le stesse, probabilmente, con le /uali
a!e!a !into le gare il giorno prima. 7i nonostante, un lungo applauso lo
premi alla fine. %gatone Si al+ in piedi per ringra+iare, e subito dopo
Socrate 3l"unico a non a!er applaudito4 prese la parola.
(2o sape!o che sarei stato messo in crisi dalla bra!ura di %gatone* esord.
il filosofo, con una smorfia di disappunto. (%scoltandolo mi sembra!a di
udire i !irtuosismi di Gorgia e poco ci # mancato che non me ne scappassi !ia
dalla !ergogna. -ella mia ingenuit, infatti, pensa!o che ognuno di noi
do!esse limitarsi a dire il !ero e non gi che fosse obbligato a fare
l"apologia dell"%more, magari raccontando delle frottole.
%desso non !i aspettate da me un secondo panegirico, se non altro perch9 non
lo saprei fare. Posso solo pro!are a dire la mia !erit sull"argomento.* (7he
%gatone abbia parlato in modo sublime # !ero,* lo contest urissimaco (ma
che tu, o Socrate, sia in imbara++o, non lo credo nemmeno se me lo giuri su
tutti gli Dei. Parla, ordun/ue, e raccontaci la tua !erit:* (% istruirmi
sulle cose d"%more* continu Socrate (fu una donna della 0antinea= si
chiama!a Diotima. lla mi disse che %more non era un Dio ma un Demone, come
dire /ualcosa a met tra un Dio e un mortale, e che non era n9 bello, n9
brutto, n9 sapiente, n9 ignorante.* (% me sembra che tu stia bestemmiando:*
esclam %gatone. (7ome fai a dire che %more non # un Dio?:* (7os. disse
Diotima* si scus Socrate, come a precisare$ non sono io che lo affermo.
(Pare che il giorno in cui nac/ue %frodite, gli Dei abbiano tenuto
sull"8limpo un grande banchetto e che fra i tanti in!itati ci fosse anche
Poros, il Dio dell"spediente, o se preferite dell"arte di arrangiarsi. %
/uesta festa accaddero molte cose$ arri! Pen.a, la Po!ert, ma non la fecero
entrare perch9 era troppo mal!estita, e lei rimase fuori della stan+a del
banchetto nella speran+a di rimediare /ualcosa, un a!an+o o una coscetta di
pollo. Poros esager nel bere$ a un certo punto, completamente sbron+o, usc.
all"aperto e, fatti appena due passi, croll al suolo. %l che Pen.a,
!edendoselo da!anti, lungo disteso, pens bene di approfittarne. DIo sono la
Dea pi' po!era, /uesto # Poros, il pi' furbo di tutti gli Dei$ chiss che
accoppiandomi con lui non riesca a migliorare la mia sorte:D dall"unione
della Po!ert con l"%rte di arrangiarsi nac/ue l"%more.* 1n lungo mormorio
segu. le parole del !ecchio filosofo. 2"uditorio si fece ancora pi' attento$
!ole!a saperne di pi' di /uesto %more, cosi di!erso da tutti /uelli che fino
allora erano stati descritti dai presenti. Socrate se la prese con calma$
be!!e un lungo sorso di !ino, poi si guard intorno, /uasi mera!igliato di
a!er suscitato tanto interesse con il racconto di Diotima, /uindi cominci a
descri!ere il figlio di Poros e Pen.a.
(%more non # n9 bello, n9 delicato, come pensano molti, ma al contrario, a
somiglian+a della madre, # duro, scal+o, !agabondo, uso a dormir nudo e sulla
nuda terra, sui pianerottoli delle case e per le strade, abituato a
trascorrere le notti all"addiaccio e sempre in compagnia della miseria.
Inoltre, come suo padre, # anche insidiatore dei belli e dei nobili, sempre
pronto a escogitare trucchi di ogni tipo, curiosissimo di apprendere,
in!entare trappole, dedito a filosofare, terribile ciurmatore, stregone,
sofista...* bbene, ditemi se /uesto non # il ritratto preciso dello
scugni++o napoletano immortalato da Sommer nei suoi dagherrotipi !erso la
fine dell"8ttocento:
(-udo, uso a dormir per terra, ricco di trappole, insidiatore dei ricchi e
dei nobili.* 2a descri+ione di Socrate, per, non riusc. a soddisfare il
gusto oleografico dei commensali, e il primo a protestare fu proprio <edro,
il pi' gio!ane di tutti.
(7ome # possibile, o Socrate, che %more non sia bello?:* chiese il raga++o.
(,u stesso l"hai detto, o <edro$ %more # chi ama, non # chi # amato. Solo chi
# amato ha bisogno di essere bello. 7hi ama, in!ece, ne pu fare a meno, e
Siccome il Bello pu identificarsi col Bene, chi !uole il Bello desidera
anche il Bene, e potr essere felice solo /uando lo a!r tro!ato. Scopo
dell"%more # la procrea+ione del Bello.* (6uoi forse dire* chiese ancora <edro
(che se io desiderassi il Bello, lo potrei anche generare?* (7erto che lo
puoi, e genereresti contemporaneamente sia il Bello che il Bene:* rispose
Socrate infer!orandosi. (,utti gli uomini desiderano di!entare immortali. 0a
come riuscirci? semplice$ partorendo il Bello e il Bene.
8gnuno fa di tutto per assicurarsi l"immortalit$ c"# chi la cerca attra!erso
la gloria, chi s"illude di ottenerla accoppiandosi a una bella donna, e chi,
fecondo nell"anima, lascia tracce di s9 nelle opere d"ingegno. bbene /uesta
# la strada giusta$
cominciare dalle belle++e del corpo per p8I ele!arsi, un gradino alla !olta,
fino a raggiungere il Bene assoluto.* 7onsiderare l"%more come il frutto
dell"unione della po!ert con l"arte della sopra!!i!en+a # un"intui+ione
ecce+ionale. Basta darsi una guardatina intorno per rendersi conto$ il
dialogo, la solidariet umana, il bisogno di agor, il di!idersi ogni giorno
le gioie e i dolori, sono tutte prerogati!e dei popoli po!eri, cos. come la
pri!acy # figlia naturale della ricche++a -on appena una comunit raggiunge un
alto reddito pro capite, ecco far capolino la difesa strenua del benessere
gi raggiunto$ ognuno si chiude nel suo bunEer, comincia a diffidare del
!icino di casa e pro!a persino un senso di fastidio ogni !olta che lo
incontra in ascensore. 6isto da /uesta angola+ione, il Simposio anticipa di
/uattrocento anni il 6angelo e in particolare il paradosso del cammello e
della cruna dell"ago.
Per /uanto riguarda poi il collegamento tra il Bello e il Bene, Platone
considera l"%more al pari di un ascensore che pi' sale e pi' tro!a in/uilini
di prestigio$ al primo piano incontra l"amore fisico, al secondo /uello
spirituale, al ter+o l"arte, e poi !ia !ia la giusti+ia, la scien+a e la !era
conoscen+a, fino ad arri!are al piano attico do!e abita il Bene %ssoluto.
Socrate a!e!a appena finito di parlare /uando si ud. un frastuono assordante
pro!enire dalla strada, poi un insistente bussare al portone e subito dopo la
!oce di una donna, forse una flautista che chiede!a di entrare. %gatone ordin
agli schia!i$
(&aga++i, andate a !edere chi #$ se # /ualcuno dei nostri, fatelo entrare, in
caso contrario ditegli che siamo andati tutti a dormire.* d ecco la !oce di
%lcibiade risuonare nel !estibolo$ # completamente brillo, laflautista lo
sorregge per non farlo cadere. Dietro di lui un gruppo festante di compagni
di baldoria urla a pi' non posso.
(Salute, o amici,* esord. %lcibiade (e se accettate la compagnia di un
ubriaco, del tutto fradicio, eccomi a !oi$ io sono /ui per incoronare il mio
amico %gatone, eccelso fra i poeti e bellissimo fra gli amici:* 7os. dicendo
%lcibiade cerc di sfilarsi dal capo una corona di alloro per appoggiarla
sulla testa di %gatone. 0a siccome barcolla!a, l"opera+ione non gli riusc. al
primo colpo, e /uesto gli imped. di !edere Socrate seduto accanto ad %gatone.
Il padrone di casa lo in!it ad accomodarsi e solo allora il gio!anotto si
accorse del maestro.
(,u /ui, o Socrate, eproprio accanto al pi' bello della compagnia: Per rcole$
le in!enti da!!ero tutte pur di sdraiarti al fianco di chi desideri:*
Socrate, ri!olgendosi ad %gatone$
(Se puoi, o %gatone, cerca di aiutarmi, giacch9 costui # di!entato per me un
problema$ dal giorno in cui # nata tra me e lui una storia amorosa, non mi #
pi' permesso posare gli occhi su nessun altro. 0i fa mille bi++e, mi ingiuria
in pubblico e a !olte non riesce nemmeno a trattenere le mani. Bada che anche
ora non si scateni, e se di!enta !iolento, difendimi Per cortesia, giacch9
l"esalta+ione e la follia amorosa di %lcibiade non conosce limiti.* % /uesto
punto urissimaco, noto propugnatore dell"%rmonia, fece un timido tentati!o
per ammansire %lcibiade.
(%scoltami, o %lcibiade, mio gio!ane amico$ prima del tuo arri!o, decidemmo
di bere e nel contempo di render gloria al Dio %more nel miglior modo
possibile, cominciando a parlare dal lato destro della ta!olata. bbene, al
punto in cui siamo, tutti abbiamo be!uto e parlato, e l"ultimo a parlare #
stato proprio Socrate. 8ra, se non erro, tu hai gi abbondantemente be!uto$
non ti resta /uindi che dire la tua.* )uanto segue, signori miei, # di sicuro
la parte pi' bella del Simposio. %l di l, infatti, del contesto omosessuale
3che magari potrebbe anche infastidire /ualcuno4 l"amore che %lcibiade nutre
per il suo maestro # commo!ente.
(6i accontento subito,* esord. %lcibiade a bassa !oce (ma se per caso, o
Socrate, mi capitasse di raccontare /ualcosa su di te che non fosse !era,
smentiscimi pure sen+a timore in presen+a di tutti, giacch9 di proposito non
intendo dire men+ogne.* %lcibiade fece una lunga pausa per poter ancora di
pi' accentrare su di s9 l"atten+ione dei presenti, poi, indicando Socrate,
riprese$
(2o !edete /uest"uomo? Pro!er a farne l"elogio per immagini$ lui #
somigliantissimo a /uei sileni eSposti nelle botteghe degli
scultori, raffigurati in genere mentre stanno soffiando nel flauto. forse
pi' di tutti rassomiglia a 0arsia, il sileno nemico di %pollo$ che lo sia
d"aspetto, nemmeno Socrate potrebbe negarlo, ma che lo sia anche per il resto
lo affermo io. infatti # insolente come 0arsia 3e che non si a++ardi a
negarlo se non !uole che lo metta a confronto, subito, con dei testimoni4.
pi' flautista di 0arsia$ /uello almeno incanta!a gli uomini con la musica, lui
in!ece si ser!e della parola. Pensate che, /uando l"ascolto, molto pi' che ai
coribanti mi batte il cuore. >o ascoltato Pericle e gli oratori che !anno per
la maggiore, e se me ne chiedete un giudi+io non ho difficolt ad ammettere
che sono bra!issimi, ma solo in presen+a di Socrate ho sentito l"anima
ballarmi dentro e le lacrime sgorgare spontanee per effetto delle sue parole.
% !olte, facendomi !iolen+a, ho distratto le orecchie dal suo parlare e, come
con le Sirene, ho tro!ato scampo nella fuga.
Spesso, infine, mi sono sorpreso a desiderare che non fosse pi' tra i !i!i,
pur sapendo che, se ci accadesse, ne resterei scon!olto. lui? 2ui niente.
2ui non se ne importa. 2ui !a diritto per la sua strada.
Sappiate che se uno # bello per lui non significa nulla, n9 gli importa se
uno # ricco o possiede una di /uelle doti che sono ambite da tutti. 1n
giorno, illudendomi che gradisse la mia belle++a, mi reputai fortunato e per
compiacerlo mi misi ad ascoltarlo in silen+io. ra presente uno dei miei
ser!i e lo mandai !ia di corsa. Pensa!o che prima o poi mi a!rebbe fatto uno
di /uei discorsi che in genere gli amanti fanno al loro amore non appena si
tro!ano soli, ma lui non disse nulla$ discorse con me come al solito, e, una
!olta terminata la giornata, mi salut e and !ia. %llora io l"in!itai in
palestra a far ginnastica insieme, sempre sperando che almeno l. a!remmo
combinato /ualcosa. bbene, non ci crederete, ma facemmo ogni tipo di
eserci+io, anche /uelli pi' coin!olgenti$ lottammo l"uno a!!inghiato all"altro
sen+a che per /uesto accadesse nulla di significati!o.
%ccortomi allora che non riusci!o a concludere nulla, lo in!itai a cena a
casa mia, proprio come fa un amante che tende una trappola all"amato. 0a
neppure il bere e il mangiare insieme lo smosse pi' di tanto= allora io,
fattomi coraggio, dopo un"ennesima cena lo in!itai a restare, a parlare e a
bere fino a notte inoltrata, e /uando !olle andarsene, lo con!insi a dormire
con me col pretesto che ormai era troppo tardi per uscire. &iposammo l"uno
accanto all"altro, nel mio letto. -ella stan+a non c"era nessuno$
era!amo soli... 8ra, se racconto /ueste cose # perch9 !edo /ui intorno tanti
miei compagni di s!entura, !edo <edro, Pausania, %gatone, %ristodemo, tutti
accomunati dallo stesso delirio e dall"entusiasmo dionisiaco per la
filosofia... 7ome sta!o dicendo, /uando spensi il lume e i ser!i furono
usciti, mi par!e che non fosse pi' il caso di far troppe cerimonie, e allora
gli ri!elai sinceramente le mie inten+ioni$
(Dormi, o Socrate?*
-o* mi rispose.
(Sai cosa ho pensato?*
(7he cosa?*
(>o pensato che sei l"unico amante che potrei a!ere, degno di /uesto nome,
eppure, non so perch9, esiti a dichiararti: 8ra, io ritengo che non !i sia
nulla di pi' importante che il cercare di di!entare migliori, e sono altres.
con!into che nessuno pi' di te potr aiutarmi a raggiungere /uesto obietti!o.*
bbene, cosa credete che mi abbia risposto? Prima si # fatta una risatina
delle sue, e poi, con /uell"aria finta ingenua che gli # solita, mi ha detto$
(0io caro %lcibiade, se ho ben capito, tu !orresti barattare la tua belle++a,
fatta di forme, con la mia belle++a, fatta di contenuti. In pratica # come se
un mercante mi chiedesse di scambiare l"oro con il rame. %llora io a mia
!olta ti chiedo$ ma non ti sembra di !oler guadagnare un po" troppo a spese
mie?*
% /ueste parole non mi trattenni$ lo coprii con il mio mantello 3era
d"in!erno4 e tentai di abbracciarlo, ma lui mi respinse. insomma, amici,
dormii con Socrate e mi le!ai al mattino n9 pi' n9 meno che se a!essi dormito
con mio padre o mio fratello. ora eccomi ridotto alla stregua di uno
schia!o, costretto come nessuno mai a girargli intorno. 7onsideratemi pure
ubriaco per /uello che ho detto, ma non dubitate della mia sincerit. )ueste
parole le dedico a te, o %gatone, affinch9 almeno tu non ti faccia ingannare
come me, ma an+i, reso edotto dalle mie s!enture, te ne stia sempre in
guardia:* (-on mi sembri affatto ubriaco, o %lcibiade,* replic Socrate, come
al solito sornione, (an+i, a mio a!!iso sei lucidissimo, dal momento che hai
fatto tutto /uesto lunghissimo discorso, apparentemente sconclusionato, solo
per raggiungere lo scopo che ti eri prefisso, e ci# /uello di mettere
+i++ania tra me e %gatone:* (>ai perfettamente ragione, o Socrate,* esclam
%gatone, al+andosi di scatto per poi andarsi a sedere alla destra del
filosofo, (non a caso infatti %lcibiade si # !oluto sedere giusto tra noi
due. 0a io non gliela dar !inta e mi sdraier di nuo!o al tuo fianco:*
)uesti erano i Greci del Simposio.
?
Il mito di -arciso
-egli anni Settanta, /uando la!ora!o alla IB0 di -apoli, accadde un fatto
curioso che merita di essere raccontato.
7i era!amo da poco trasferiti nella nuo!a sede di !ia 8ra+io ed era!amo tutti
felici e contenti per la magnificen+a dei locali. Il nostro era uno dei pi'
bei pala++i che domina!ano il golfo$
primo e ultimo piano, entrambi a perpendicolo su 0ergellina, con un 6esu!io
di sfondo cos. !icino ma cosi !icino, da dare l"impressione di poterlo
toccare con le mani. 1nico neo$ l"ascensore (moscio*, o per dirla in
linguaggio tecnico (non adeguato al dinamismo dell"a+ienda*. D"altra parte,
l"edificio era stato progettato solo per uso abitati!o, e non pre!ede!a
/uindi un !ia!ai di impiegati.
Dopo /ualche mese di rodaggio, cominciarono a fioccare le prime proteste$ sia
gli in/uilini cosiddetti (ci!ili* che i dipendenti IB0, erano fuori della
gra+ia di Dio. Il continuo andiri!ieni tra il primo e l"ultimo piano
pro!oca!a attese interminabili.
(Ieri* sbraita!a una delle segretarie (sono rimasta sul pianerottolo per pi'
di un /uarto d"ora:* 8!!iamente non era !ero$ al massimo ci sar stata cin/ue
minuti, il guaio pero # che a lei erano sembrati molti di pi'. 7he fare? 2a
IB0 decise finalmente di inter!enire con i suoi potentissimi me++i e cre
un"apposita tasEGforce per risol!ere il problema. -el giro di un paio di mesi
fu !arato il progetto S%<- 3Secondo %scensore per la <iliale di -apoli4.
nel frattempo, il portiere dello stabile, il mitico don %ttilio, fu
incaricato dal nostro direttore di rile!are l"entit del traffico tra le H.IB
e le JB.
Don %ttilio, da buon nonGinformatico /ual era, prese un /uaderno a /uadretti
da poche lire, con la copertina nera, e con molta pa+ien+a fece un segnetto
per ogni indi!iduo che !ede!a entrare o uscire dall"ascensore 3per la
precisione$ un"asticella per i (ci!ili* e una crocetta per gli IB04. %lla fine
del rile!amento fu indetta una riunione per !alutare i costi dell"opera+ione
e per con!incere i condomini ancora riluttanti a non opporsi al progetto.
rano presenti tutte le fun+ioni interessate$ noi della filiale, la
tasEGforce !enuta da 0ilano e don %ttilio con il /uadernetto nero. Si sta!a
discutendo di /uattrini e di permessi, /uando dal fondo della sala il
portiere si al+ in piedi e chiese la parola.
(7he c"# don %ttilio?* disse il direttore.
(Dott, io ci a!rei un"idea.* ( sarebbe?* (Dott, scusate se m"intrometto,*
continu a dire il bra!uomo (ma io al !ostro posto, in!ece di spendere tutti
/uesti milioni, metterei !icino al mur8, a ogni pianerottolo, "nu bellu
specchio$ cos. la gente si guarda, il tempo passa e nessuno se ne accorge:*
<u /uesta la solu+ione !incente. 2a !erit # che siamo tutti un po" narcisi,
anche /uelli non propriamente bellissimi$ ci piace guardarci nello specchio e
pi' di tutto ci piacerebbe !ederci in tele!isione.
2a tesi che siamo tutti narcisi, # bene chiarirlo non # mia ma di <reud.
2"in!entore della psicoanalisi, all"ini+io, era con!into che il narcisismo
fosse solo una per!ersione, poi, a!endone tro!ato tracce in /uasi tutti i
pa+ienti, gli !enne il sospetto che si trattasse in!ece di una componente
comune della psiche umana, (complemento libidico dell"istinto di
conser!a+ione*. Detto pi' terra terra, ognuno di noi, anche /uando ama,
pretende di riscontrare nel proprio partner dei segni di gradimento. bbene,
dice <reud, /uando ci accade # come se considerassimo la persona amata uno
specchio do!e poterci guardare.
-arciso, diciamolo subito, era un po" narcisista. <in da piccolo non manifest
alcun segno di curiosit !erso il mondo esterno$ amici o amiche non ne
a!e!a, tantomeno fidan+ate o amanti. 0a procediamo con ordine e cominciamo
col parlare dei suoi genitori.
1na bella mattina la cerulea 2iriope, mentre prende!a il bagno nuda, fu
sedotta dal fiume 7efiso, (in un a!!olgente gorgo* per dirla con 8!idio.
Dopo no!e mesi...
la bella partor. tale un bambino che gi pote!a innamorar col riso=
e tosto consult, s"era destino che lunga et !i!esse il suo -arciso, che tal
nomollo. a lei$ (S.* l"indo!ino (se non !edr* rispose (il proprio !iso*.
,radotto in parole pi' attuali, il
giorno stesso in cui partor. -arciso, sua madre chiese a un indo!ino, il
cieco ,iresia, /uante probabilit a!esse il neonato di giungere alla
!ecchiaia. ,iresia riSPoSe (6i!r finch9 non !edr la propria immagine.* 8,
per essere pi' precisi, si se non no!erit, che significa (finch9 non
conoscer se stesso*. Immaginiamoci come ci rimase la po!era 2iriope$ fu
costretta a far sparire di casa tutte le superfici riflettenti, e come tali
gli specchi, i !etri, le pentole di rame, le lastre di argento e !ia
enumerando.
Giunto all"et di sedici anni, -arciso di!enne il pi' bel gio!anotto del
paese. (Dal monte licona al mare,* dice!ano a ,espi (nessuno # pari, in
/uanto a belle++a, al figlio di 2iriope, e chiun/ue lo !orrebbe come amante.*
0a il raga++o, lo abbiamo gi detto, non ama!a il prossimo suo.
2ui ben mille gar+on, mille bramaro don+elle accare++ar= ma tal dispetto in
s. tenera et nutre e altere++a, che i lor !oti non ode e li dispre++a.
-ulli illum iu!enes, nullae tetigere puellae, come
dire che non si fila!a nessuno, n9 i maschietti, n9 le femminucce. 1na !olta
un raga++o, un certo %minia, gli scrisse un bigliettino$
(Dammi un pegno che m"ami, o dolce amico, ch9, sen+a di te, preferirei
morire:* bbene, /uale pegno, pensate, gli abbia in!iato -arciso? 1na spada:
Sissignore, proprio una spada, come a dire$ (%mma++ati pure, tanto io me ne
frego:*. /uello si amma++ sul serio$ si rec una sera da!anti al suo
portone e s"infil+ con la spada che a!e!a appena a!uta in regalo, dopo a!er
in!ocato, per, sul capo dell"amato la !endetta degli Dei.
7he un uomo potesse suicidarsi perch9 non corrisposto da un raga++o non era
un caso insolito nel mondo greco. In proposito, ricordiamo uno degli idilli
pi' struggenti di ,eocrito, poeta siracusano del III secolo a.7., che ben si
adatterebbe al caso di %minio e -arciso.
1n uomo appassionato ama!a un gio!ane crudele, bello d"aspetto, ma non di
cuore$
odia!a chi l"ama!a e niente era dolce in lui, non conosce!a ros, n9 il suo
potere, n9 la for+a del suo arco, n9 le amare ferite dentro il petto.
0a l"amore, si sa, non si scoraggia per cos.
poco$
pi' !iene ostacolato e pi' si atti++a, e soprattutto passa sopra a /ualsiasi
difetto della persona amata.
%nche cos. era bello$ la sua collera da!a nuo!a passione all"amante, che alla
fine non resse alla fiamma impetuosa. %nd a /uella casa nemica e pianse
da!anti alla porta. Baci la sua soglia, e lasci che il dolore fluisse.
(&aga++o crudele, raga++o di pietra, implacabile, indegno d"amore, io !engo a
portarti l"ultimo dono$ il mio cappio.
-on !oglio pi' affliggerti con la mia presen+a$
io !ado do!e tutti gli amanti tro!ano il farmaco giusto per dimenticare, il
fiume dell"8blio.
Seppure nemmeno accostandolo alle labbra, e be!endolo
tutto di un fiato, riuscirei a spegnere /uesto amore. 1n saluto d"addio alla
tua porta.*
Detto fatto, l"amante s"impicca$ fissa
il cappio alla tra!e della porta e sale su una grossa pietra.
Prima, per, di dare il calcio alla (pietra fatale*, cos. come la definisce
,eocrito, supplica ancora una !olta il raga++o crudele.
<ammi un fa!ore, fanciullo, in /uest"ultima ora$
/uando uscirai e alla tua porta mi !edrai impiccato, non ignorarmi$ fermati e
piangi, solo un istante.
Poi staccami dal nodo e !estimi con i tuoi !estiti, e dammi un estremo, unico
bacio. Dona per un attimo le tue labbra al mio cada!ere. -on temere$ io non
potr abbracciarti. prima di andare !ia, grida forte, tre !olte$ (&iposa in
pace, mio caro*.
scri!i /uesto epitaffio$ (<ermati !iandante, # l"amore che l"ha ucciso.
%!e!a un amico crudele:*.
che il fanciullo fosse crudele, non ci sono dubbi=
,eocrito, infatti, chiude l"idillio scri!endo$
%pr. la porta il raga++o e !ide il cada!ere, ma il suo cuore non ne fu
commosso e non pianse.
Se ne and tran/uillo alle gare del ginnasio e poi, come sempre, se ne and
in piscina.
Pi' o meno cos. era anche -arciso$ non a!e!a amici
e non parla!a con nessuno.
1nica sua passione, la caccia, o!!iamente da solo. sta!a per l"appunto
cacciando un cer!o, /uando incontr la bella co. 0a chi era co? ra una
ninfa dei monti, una delle 8readi, celebre in!ece per la sua parlantina.
Si racconta che un giorno ;eus, a!endo notato /uesta propensione di co per
il pettegole++o, l"a!esse spinta a distrarre sua moglie ra, in modo da
potersela filare con una sua amante, sen+a essere !isto. (,u,* disse alla
ninfa (raccontale le ultime no!it dell"8limpo, dille di /uella !olta in cui
%frodite fu scoperta a letto con %res, e di tutte le arrabbiature che si
prese festo, insomma, tienila impegnata per un paio di ore.* ra per si
accorse che co la intrattene!a con sua accorta fa!ella finch9 il consorte
con la ri!al fuggi!a e la !olle punire. 2e mise
una mano sulla bocca e le tolse l"uso della parola.
(Da oggi in poi, le disse (con /uella stessa lingua con la /uale mi hai
frastornato, potrai solo raddoppiare i suoni che udranno le tue orecchie, e
non potrai parlare, se non al termine dell"altrui parlare.*
Po!era co$ non solo le a!e!ano tolto la facolt di spettegolare,
ma anche di comunicare i propri sentimenti all"uomo che ama!a. gi, perch9
nel frattempo co si era perdutamente innamorata di -arciso. 7om"era successo?
Beh, per caso, mentre !aga!a per le foreste sulle falde dell"licona.
)uando essa lo !ide aggirarsi tra i boschi, si accese di tenero amore e di
nascosto ne segu. le orme, e /uanto pi' gli si accosta!a, tanto pi' le
s"infiamma!a il cuore, cos. come lo +olfo che # in cima alle fiaccole prende
fuoco non appena !ede la fiamma che gli si a!!icina. 8h, poterlo fermare: 8h,
potergli ri!olgere frasi amorose e suadenti preghiere
0a come fare a dirgli tutto /uello che a!e!a nel cuore? 2ei, in
pratica era muta, era una che pote!a solo ripetere le ultime sillabe che
udi!a. cco, comun/ue, parola pi' parola meno, /uello che si dissero /uel
giorno co e -arciso$
(7hi # costei che m"insegue?* (... segucce.* (7osa !uoi da me orribile donna?*
(... donnaaa.* (2o !uoi capire o no che !oglio restar solo:* (... solooo.*
(6attene !ia, ho detto$ !attene !ia:* .. !iaaa* ripet9 co, e -arciso se ne
and.
da /uel giorno co, sentendosi rifiutata, !isse in solitarie ca!erne e si
copr. di foglie il !olto reso rosso dalla !ergogna. cos. accadde che la
passione e il dolore per il rifiuto ebbero ragione di lei$ cominci a
consumarsi dal di dentro, la pelle le si raggrin+. addosso, e nel giro di
pochi giorni spar. del tutto.
Di lei rest nell"aria solo la !oce, o per meglio dire la capacit di
ripetere l"ultima parola che udi!a.
8rmai co era di!entata un suono.
2"episodio del
suicidio di %minio e subito dopo K /uello di co, consumatosi per amore, rese
impopolare -arciso.
(0a chi si crede di essere /uesto !anesio:* cominci a dire la gente. (7he
possa essere rifiutato al pari di come rifiuta:* 2a !oce, a for+a di
circolare, giunse agli Dei e in particolare alla Dea di &amnunte, la
terribile -emesi. cos. accadde che un giorno -arciso !enne attratto da una
limpida fonte situata in me++o ai monti. LSi tratta!a, racconta 8!idio, di un
minuscolo lago al /uale non si erano mai accostati n9 pastori, n9 capre, n9
uccelli, n9 fiere.
)ui, dall"arsura e dal cacciar
gi lasso, tratto al bel di /uel loco il gio!inetto per dissetarsi un d.
ri!olse il passo=
ma un"altra sete, ohim#, crebbegli in petto:
ch# mentre chino a ber pende sul basso fonte, a!!isa nell"onda il proprio
aspetto$
attento il guata, e tanto error l"ingombra, che stima corpo una fugge!ol
ombra.
0a cosa !ide -arciso nell"ac/ua?
Per la prima !olta !ide i suoi occhi, e li scambi per una coppia di stelle,
e per la prima !olta !ide i suoi capelli e li tro! degni di %pollo o di
Dioniso, e per la prima !olta !ide le sue guance ancora imberbi, il collo
d"a!orio, la tenera bocca, e l"incarnato rosa misto al candore della ne!e.
Ignaro, cominci a bramar se stesso. 2od e fu lodato. Desider e fu
desiderato. /uante !olte baci la fonte ingannatrice, e /uante !olte
immerse nell"ac/ua le tremanti braccia, pur non riuscendo ad abbracciare la
persona amata:
&aramente un amante, ri!olgendosi
all"amato, riusc. a essere pi' tenero di -arciso, il giorno in cui s"innamor
della propria immagine: Sentite /uel che fu capace di dirsi$
(7hiun/ue tu sia, raga++o, esci dall"ac/ua e !ienimi incontro: Perch9 hai
deciso di farmi soffrire?
Perch9 mi sfuggi? Perch9 fai di tutto per sottrarti al mio amore? ppure
/uando ti tendo le braccia, anche tu me le tendi= e /uando sorrido, anche tu
mi sorridi, e /uando piango anche tu piangi, e mischi le tue lacrime alle mie
nella medesima ac/ua.*
Da /uesto punto in poi il mito di -arciso si dirama in
di!ersi finali a seconda degli autori. Pro!eremo a citarne alcuni$
In una raccolta di fa!ole del Duecento, nota come il -o!ellino, leggiamo che
il (molto bellissimo* -arciso, a!!ilito dall"inutilit dei suoi sfor+i, si
lasci cadere nel laghetto e, salute a noi, !i mor. annegato, anche perch9,
malgrado fosse figlio di un fiume e di una ninfa delle ac/ue, non sape!a
nuotare. cco!ene la !ersione originale$
-arcis fue molto bellissimo. 1n giorno a!enne ch"e" si riposa!a sopra una
bella fontana. Guard nell"ac/ua e !ide l"ombra sua ch"iera molto bellissima$
incominci a riguardarla e rallegrarsi sopra la fonte, e l"ombra sua facea il
simigliante= e cos. credette che /uella fosse persona che a!esse !ita, che
istesse nell"ac/ua, e non si acorgea che fosse l"ombra sua. 7ominci ad
amare, e inamoronne s. forte, che la !olle pigliare= e l"ac/ua si turb e
l"ombra spario, ond"elli incominci a piangere sopra la fonte= e
l"ac/ua schiarando, !ide l"ombra che piangea in sembiante s. com"egli. %llora
-arcis si lasci cadere nella fonte, di guisa che !i mor.o e anneg.
Pi' fantasiosa la !ersione di Pausania. 2"autore della pi'
antica guida della Grecia sostiene che -arciso, in realt, era stato molto
innamorato di una sua sorella gemella, morta di malattia, e che /uando si
chin sulla fonte per bere, gli sembr di !ederla rinascere.
-arcisso a!ea una sorella gemella, in tutte le altre cose simile a lui
nell"aspetto, cos. come ambedue a!ean simile la chioma e la !este con cui
erano !estiti, e alla caccia anda!ano insieme= si accese allora -arcisso
d"amore per la sorella. %llor/uando per la fanciulla mor., recandosi egli ogni
giorno alla fonte, pur comprendendo che /uella che !ede!a altri non era che
la sua immagine riflessa, era pur sempre per lui un alle!iamento alle pene
d"amore.
0a torniamo a 8!idio e alle 0etamorfosi.
-arciso # disperato$ l"amato non risponde. % un certo punto, le
lacrime finiscono con l"increspare le ac/ue e col far s!anire l"immagine, al
che lui si mette a gridare$
(<ermati$ non lasciarmi, o crudele, lo sai che ti amo: 0i sia concessa almeno
la !ista dal moment8 che toccar non posso.* -el lamentarsi si lacer la !este
e si percosse il petto nudo con le marmoree mani, e un rossore si diffuse sul
suo petto percosso.
Insomma, per chi non l"a!esse ancora capito,
-arciso si uccise= con ogni probabilit infil+andosi con un pugnale, e si
racconta anche che in punto di morte abbia mormorato$
(%ddio raga++o delle ac/ue, addio$ io mi uccido per te, per non a!erti potuto
abbracciare. Giacch9 tu sei e rimarrai per me l"unico amore.* da lontano si
sent. ripetere l"ultima parola$
(... amoreee.* ra co che, come sempre, ripete!a l"ultima parola.
0orto -arciso, si ud. un funebre lamento$ erano le sue piangenti sorelle, le
-aiadi, che gli offri!ano le recise chiome. gi pronto era il rogo e gi le
fiaccole trema!ano al !ento, allor/uando il corpo spar. dalle ri!e accanto
alla fonte, e al posto suo !enne tro!ato un fiore giallo, circondato da
candide corolle.
Il fiore nato dal corpo di -arciso
!enne chiamato per l"appunto (narciso*.
%ppartenente al genere delle %marillidacee bulbose, si presenta in natura a
!olte giallo e a !olte bianco= al suo interno, ma solo in alcune specie, si
intra!edono minuscole macchie di colore rosso 3# inutile precisare che per
alcuni dette macchie sarebbero la pro!a che il fiore nac/ue dal sangue di
-arciso4. d ecco come il fiore !iene raccontato dal marinista Giuseppe
Battista$
<iore dopo la morte egli /ui nac/ue, e fiore ancor, di se medesmo amante,
mira le sue belle++e entro l"ac/ue.
3Giuseppe Battista, Il fatto di -arciso.4 Si racconta anche che -arciso,
/uando attra!ers lo Stige per entrare nell"8ltretomba, si sia affacciato
nelle ac/ue del fiume, sempre sperando di !edersi riflesso. 0a non riusc. a
scorgere nulla, dal momento che lo Stige era il fiume dei morti, e perci
torbido, fangoso, pri!o di /ualsiasi riflesso.
bbene, -arciso ne fu contento$
(6uol dire che solo io sono morto* mormor. (e che tu non sei morto ancora:
6i!i sempre lass', sul monte licona, in /uella fonte di ac/ua limpida, nel
bosco dei miei sogni:*
?
I !iaggiatori dell"8ltretomba
Da 8rfeo a ,ot 3nel film ,ot all"Inferno4, i !iaggiatori che hanno fatto
capolino nell"8ltretomba per poi tornare sulla ,erra, Dante compreso, sono
stati moltissimi. -on potendo citarli tutti, ci limiteremo a ricordare /uelli
pi' noti del periodo classico, e precisamente il platonico r, ,eseo, 1lisse,
nea e il gi nominato 8rfeo.
r, % !olerlo giudicare oggi, /uello di r fu un caso di morte apparente$ il
gio!anotto !enne raccolto esanime su un campo di battaglia e sistemato con
altri cada!eri su una pira funebre. Sennonch9, mentre gli altri commilitoni
erano tutti in stato di a!an+ata decomposi+ione, lui, pur essendo morto da
pi' di dieci giorni, conser!a!a uno strano colorito roseo= e cos. accadde
che, giusto un attimo prima che i sacerdoti si a!!icinassero alla pira con le
torce in mano, lui tornasse in !ita, pi' !ispo che mai.
1na !olta ripresi i sensi, r raccont /uello che a!e!a !isto durante i dieci
giorni in cui a!e!a fatto il morto.
(1scita dal corpo, la mia anima si incammin insieme alle altre e giunse in
un luogo mera!iglioso do!e si scorge!ano /uattro immense aperture$ due
sprofonda!ano nel buio della terra, e due da!ano accesso al cielo. Proprio in
me++o alle aperture sede!ano i giudici= costoro in!ita!ano i giusti a de!iare
a destra per raggiungere il cielo, e glI ingius,I a imboccare la strada degli
Inferi. I primi porta!ano scritti sul petto i loro meriti, mentre i secondi
a!e!ano sul dorso l"elenco di tutte le loro malefatte.* )uando r si fece
a!anti per essere giudicato, !enne subito respinto$ i fun+ionari celesti gli
spiegarono che la sua presen+a era da imputarsi a un banale errore delle
0oire= pur tutta!ia, dal momento che era l., che !i restasse pure, a patto
per che, una !olta sulla ,erra, raccontasse ai mortali tutto /uello che
a!rebbe !isto. 7onfesso che, fin dalla prima !olta che lessi /uesto passo
della &epubblica di Platone, mi piac/ue moltissimo l"idea che anche le 0oire
potessero sbagliare.
8ltre le anime dei defunti in attesa di giudi+io, r !ide anche /uelle che
sta!ano per nascere di nuo!o. Pro!eni!ano da turni di !ita gi !issuti e
fuoriusci!ano dalle aperture del cielo, o dalle !oragini degli Inferi, a
seconda che a!essero appena finito di scontare il premio rice!uto o la pena
alla /uale erano stati condannati.
)uelle che risali!ano dalla terra erano tutte so++e e impol!erate, le altre
in!ece, /uelle che scende!ano dal cielo, erano linde e luccicanti. ,utte per
confluirono nel medesimo prato, /uasi si trattasse dI un raduno festi!o, e
/uelle che si erano conosciute in /ualche altra !ita si scambiarono
affettuosi saluti$
le anime che pro!eni!ano dal sottosuolo chiede!ano noti+ie del mondo celeste,
e /uelle che pro!eni!ano dal cielo erano curiose di sapere cosa ci fosse di
tanto orribile nel mondo sotterraneo. Si scambia!ano in tal modo le loro
impressioni$ le prime piangendo a dirotto per i patimenti sofferti, e le
seconde magnificando i godimenti celesti e le !isioni di belle++a.* % detta
di Platone, la pena 3o il premio4 corrisponde!a alla colpa nella misura di
dieci a uno. In altre parole, un assassino, per essere riammesso a nuo!a
!ita, do!e!a soffrire dieci !olte /uello che a!e!a fatto soffrire alle sue
!ittime.
% un certo punto r !ide un"anima che, pur non a!endo scontato del tutto la
pena, cerca!a a og-I costo di uscire da una delle !oragini. Si tratta!a di
tale %rdieo, un feroce tiranno che nell"ultima !ita !issuta, pur di
impadronirsi del trono, non a!e!a esitat8 a uccidere il !ecchio padre e il
fratello maggiore. bbene, non appena il dannato tent di sgattaiolare
all"esterno, la !oragine emise un suono assordante ed erutt alcuni esseri di
fuoco i /uali, rapidi come folgori, lo acciuffarono per i piedi e lo
scorticarono seduta stante, per poi trascinarlo a lungo su un tappeto di
piante di ortica.
(0a ecco apparire da!anti a noi una luce diritta come una colonna, molto
simile all"arcobaleno, ma pi' intensa e pi' pura L# sempre r che racconta.
)uesta luce tene!a fermo il cielo cosi come una gomena riesce a trattenere un
triremi. %lla sua estremit era appeso il fuso di %nanEe intorno al /uale
gira!ano tutte le sfere. Sia il fuso che l"uncino erano di diamante. Il fuso
si s!olge!a lentamente sulle ginocchia di %nanEe. Intorno a lei canta!ano le
0oire$ 2achesi, 7loto e %tropo. 6esti!ano tutte e tre abiti bianchi e a!e!ano
serti sul capo. 2achesi canta!a il passato, 7loto il presente e %tropo il
futuro.* %nanEe, o!!ero la -ecessit, o!!ero il Destino era per i Greci la
Dea pi' potente dell"8limpo.
perfino ;eus era costretto a sottostare ai suoi !oleri sen+a discutere.
)uando %nanEe a!e!a deciso /ualcosa, non c"erano Santi, o per meglio dire non
c"erano Dei, capaci di farle cambiare idea: Per alcuni era la madre delle
0oire, per altri in!ece 3tra cui Platone4 solo la sorella maggiore. 2e 0oire
so!rintende!ano ai !ari momenti della !ita. 7loto ne fila!a il fuso, 2achesi
misura!a la lunghe++a del filo e %tropo, colei che mai perdona, lo taglia!a
con forbici inesorabili.
r sta!a l., estasiato, a guardare, /uando gli si fece incontro un araldo$
(%nime dall"effimera esisten+a corporea,* disse l"araldo (ini+ia per !oi un
altro periodo di !ita, preludio a una nuo!a morte. -on sar un d#mone a
scegliere il !ostro destino, ma sarete !oi a scegliere il d#mone che
preferite. Il primo, infatti, che la sorte indicher, sar anche il primo a
decidere il tipo di !ita che !orr !i!ere. % /uesto punto, una !olta che ha
compiuto la scelta, non potr pi' tornare indietro, e nemmeno prendersela col
Dio.* Dette /ueste parole, l"araldo scagli le sorti, o!!ero i numeri in base
ai /uali ognuno dei presenti sarebbe stato chiamato.
,utti raccolsero il dado che gli era caduto pi' !icino, a ecce+ione di r,
che sta!a l. solo per fare da testimone.
Subito dopo, l"araldo depose per terra innumere!oli sassi, ciascuno con la
scritta riguardante una !ita. d ecco come le possibili esisten+e ci !engono
elencate da Platone$
7"erano !ite di ogni genere, di /ualsiasi animale e di /ualsiasi essere
umano. 7"erano !ite di tiranni, alcune durature, altre interrotte a met,
alcune finite in esilio, altre ridotte in miseria. 7"erano !ite di uomini che
a!rebbero raggiunto la celebrit, o per la belle++a, o per il !igore fisico,
o per l"atti!it agonistica, o per la nobilt e la !irt' degli antenati.
cos. pure !ite di gente comune, o semplici !ite di casalinghe.
Insomma c"era di tutto$ ricche++e e po!ert, gioie e dolori, malattie e
salute, e ognuna di /ueste cose in misura di!ersa a seconda del tipo di !ita.
)uelli che sceglie!ano sen+a riflettere, magari perch9 abbagliati dal
prestigio di un ruolo, fini!ano spesso col tro!arsi in balia di un"esisten+a
a!!elenata dagli affanni e dai pericoli. ppure l"araldo li a!e!a a!!ertiti$
(%nche chi si presenta per ultimo, purch9 sappia scegliere con la do!uta
sagge++a, potr !i!ere una !ita tran/uilla. Il primo ordun/ue faccia la sua
scelta sen+a precipita+ione, e l"ultimo non si scoraggi:* Socrate subito ne
approfitt per dire che mai come in /uella occasione risult utile essere un
filosofo$ non a caso, infatti, le !ite migliori furono accaparrate da /uelli
che, a!endo sofferto in passato, pi' degli altri a!e!ano a!uto modo di
riflettere sul senso delle cose.
(Ilprimo a essere con!ocato dalla sorte* racconta r (scelse la !ita di un
tiranno potentissimo. % /uesta decisione era per!enuto spinto dall"ignoran+a e
dall"ingordigia. Sen+a accorgersi, per sua s!entura che il <ato gli riser!a!a
moltissimi mali, tra cui /uello di do!ersi di!orare i figli.* 2a maggioran+a
sceglie!a in base a esperien+e gi maturate. %lcuni desiderando ripeterle
3seppure con maggiore fortuna4, altri, in!ece, cercando di e!itarle. r !ide
molti mitici personaggi compiere la loro scelta.
2"anima di ,amiri !olle di!entare un usignolo.
%iace ,elamonio, memore delle delusioni patite allorch9 gli !ennero rifiutate
le armi di %chille, prefer. nascere leone piuttosto che !i!ere in un mondo di
uomini ingiusti. anche %gamennone, per pura ostilit !erso il genere umano,
prefer. infilarsi nel corpo di un"a/uila piuttosto che in /uello di un re.
2a !eloce %talanta, stanca per a!er partecipato a tante a!!enture, a!rebbe di
certo scelto l"esisten+a tran/uilla di una madre di famiglia, se non si fosse
imbattuta nella sorte di un atleta pi' !olte !incitore nelle gare olimpiche$
incapace di resistere al fascino della gloria agonistica, fin. col
raccoglierne il dado.
2"ultimo a essere chiamato fu 1lisse$ ebbene l"astuto figlio di 2aerte, messo
sull"a!!iso dalle !icissitudini del suo interminabile ritorno, scelse la !ita
di un uomo comune, a patto per che fosse pri!a di /ualsiasi seccatura. ,ro!
/uesta !ita gettata in un angolino e ignorata da tutti. )uando la !ide, disse
ad alta !oce che l"a!rebbe scelta anche se fosse stato lui il primo a essere
chiamato. Il mito si chiude cos.$ con tutte le anime che, prima di tornare a
!i!ere, !engono in!itate a bere le ac/ue del 2ete per dimenticare la !ita
precedente.
% differen+a degli altri, r ebbe l"ordine di non bere le ac/ue del 2ete.
7ome a!esse fatto poi a rientrare nel suo corpo non seppe mai dirlo= disse
solo che tutto ad un tratto a!e!a aperto gli occhi e si era tro!ato seduto su
una catasta di legna, proprio mentre i suoi familiari sta!ano per appiccare
il fuoco.
,eseo
,eseo e Piritoo, diciamolo subito, erano due !ecchi sporcaccioni$
malgrado a!essero da un bel pe++o superato i cin/uanta, !ollero procurarsi un
paio di amanti di classe, e dal momento che, come si dice, a!e!ano gli occhi
pi' grandi dello stomaco, decisero di rapire nientemeno che due figlie di
;eus.
2a prima a finire nelle loro grinfie fu la famosissima lena, appena
dodicenne, a cui il <ato a!e!a riser!ato, fin d"allora, il ruolo dell"eterna
rapita. Per l"anagrafe, lena era figlia di ,indaro e 2eda, per i bene
informati, in!ece, una delle tante figlie che ;eus a!e!a disseminato nel
corso delle sue molteplici scappatelle.
I due, una !olta messa al sicuro la prima preda in un castello dell"%ttica
3se la giocarono anche ai dadi, e !inse ,eseo4, si guardarono intorno per
cercare la seconda. 0a chi scegliere tra le tante figlie illegittime che il
Padre degli Dei a!e!a messo al mondo? Pensa e ripensa, i due bricconi ebbero
la faccia tosta di chiedere consiglio proprio a lui, al di!ino genitore.
(&apite Persefone,* sugger. perfidamente ;eus, ben sapendo in /uali guai si
sarebbero andati a cacciare (posso garantir!i che la moglie di %de, # la pi'
bella di tutte le figlie che ho generato:* &apire Persefone !ole!a dire, in
pratica, scendere nell"8ltretomba, e /uesto a ,eseo non piace!a per nulla= il
giuramento fatto, per, lo costringe!a, !olente o nolente, a seguire Piritoo
nell"impresa.
I due e!itarono di tra!ersare lo Stige e riuscirono a penetrare nel mondo
sotterraneo attra!erso una porticina segreta situata in una ca!erna della
2aconia, in modo da presentarsi al cospetto di %de /uando /uesti meno se
l"aspetta!a. 1na !olta giunti da!anti a lui, ,eseo e Piritoo ebbero il
coraggio di chiedergli, spade alla mano, la consegna immediata di Persefone.
Il &e degli Inferi non batt9 7iglio.
(D"accordo,* disse (prima per sediamoci a bere /ualcosa.* cos. dicendo
indic loro due sedie collocate di fronte al suo trono. )ueste sedie,
o!!iamente, non erano sedie /ualsiasi, bens. due (poltrone dell"8blio*, capaci
di se/uestrare chiun/ue !i ci fosse seduto$ nel senso che si tramuta!ano
immediatamente in carne, di!entando un tutt"uno con il corpo del malcapitato.
,eseo e Piritoo restarono immobili++ati sulle poltrone dell"8blio per un bel
pe++o, circondati da serpenti, mordicchiati dal cane 7erbero e frustati dalle
0oire, il tutto mentre %de si di!erti!a a schernirli. ,eseo, in particolare,
!i sarebbe rimasto chiss /uanto tempo se un bel giorno racle, sceso gi'
negl"Inferi per catturare il cane 7erbero, non fosse riuscito, con la sola
for+a delle braccia, a liberarlo. Si racconta, per, che durante lo strappo,
buona parte delle natiche di ,eseo restarono appiccicate alla poltrona, il
che spiegherebbe, a detta dei mitologi, il moti!o per cui, ancora oggi, gli
ateniesi non dispongono di glutei sufficientemente adiposi.
racle e ,eseo, prima di andarsene, cercarono di liberare anche il po!ero
Piritoo. 8gni loro tentati!o, per, and a !uoto dal momento che, come ci
pro!a!ano, un tremendo terremoto scuote!a tutta la terra. (-ec 2etnaea !alet
,heseus abrumpere caro !incula Pirithoo* dice 8ra+io, e bisogna credergli.
1lisse
% differen+a di ,eseo e Piritoo, 1lisse non ebbe alcun bisogno
d"infilarsi in un cunicolo sotterraneo per raggiungere il mondo dei morti$ !i
giunse spinto da una tempesta, dopo a!er superato i limiti dell"oceano fino
allora conosciuto. Seguiamo la sua a!!entura, cos. come lui stesso la
racconta ai <eaci.
(,utto il giorno le !ele restarono tese. 2a na!e a!e!a corso a lungo sul
mare. Il sole cal e tutte le strade cominciarono a ombrarsi. Giungemmo cos.
ai confini dell"8ceano profondo. l. che abitano i 7immerii, a!!olti da
nebbie e da nu!ole. Giammai il Sole li guarda con i suoi raggi splendenti,
n9 /uando sale nel cielo stellato, n9 /uando scende al tramonto. su /uesti
infelici mortali sempre uguale si stende una notte funesta.*
2"eroe dagli occhi a++urri, dalla pelle scura e dai capelli
scre+iati di salsedine s"interruppe un attimo.
Immobili e in silen+io restarono i <eaci, da incantesimo presi nella sala
ombrosa.
(1na !olta sbarcate le bestie, andammo lungo il corso dell"8ceano, finch9 non
arri!ammo al punto indicato da 7irce. 2. giunti, io sca!ai con la lama agu++a
una fossa lunga un cubito, in un senso e nell"altro, e !ersai un"offerta ai
defunti, prima di latte e miele, poi di dolce !ino, e infine d"ac/ua. 7osparsi
/uindi il tutto con bianca farina d"or+o, dopo di che giurai sulle teste dei
morti che, una !olta giunto a Itaca, a!rei immolato in loro onore la pi'
bella delle !acche sterili, e in particolare a ,iresia, e a lui soltanto, il
pi' bello dei montoni neri.* ,iresia, per chi non lo sapesse, era l"indo!ino
pi' illustre di tutto il mondo greco e 1lisse a!e!a un interesse personale a
e!ocarne l"anima, giacch9 solo ,iresia a!rebbe potuto rimetterlo sulla buona
strada per raggiungere Itaca.
(Dopo a!er cos. supplicato i morti, con !oti e preghiere, afferrai e scannai
le bestie sul limite della fossa. <osco come una nube si mise allora a
scorrere il sangueG % /uel punto, dall"rebo, cominciarono ad arri!are le
anime dei defunti$ donne, raga++i, !ecchi pro!ati dal dolore, tenere spose
dall"animo stra+iato, uomini uccisi in battaglia con le armi lorde di sangue,
alcuni con il petto ancora s/uarciato, tutti cercando di a!!icinarsi alla
fossa con acuto gridio.
0i prese una tale angoscia, che ordinai ai compagni di scuoiare e bruciare le
bestie e di pregare il possente %de e la tremenda Persefone.* d ecco, come
in un film horror, le silouette dei morti che si accalcano intorno alla
fossa, smaniosi di bere il sangue delle !ittime. Il primo a presentarsi fu un
certo lpenore, un compagno d"arme appena morto.
1lisse gli chiede il moti!o del decesso e lui cos. risponde$
(8 di!ino figlio di 2aerte, o 8disseo pieno di astu+ie, mi colp. la mala
sorte e il troppo !ino$ dormi!o ubriaco in casa di 7irce e, in!ece d"imboccare
la scala, come a!rei do!uto, mi gettai a capofitto dal tetto, rompendomi
l"osso del collo.* Subito dopo ecco farsi a!anti la madre di 1lisse,
%nticlea. 2"eroe ignora!a la sua morte$ l"a!e!a lasciata !i!a e !egeta nella
sua casa a Itaca e ora se la ritro!a, ombra fra le ombre, nel mondo dei
morti. 6orrebbe parlarle, ma a!endo scorto nel medesimo istante ,iresia,
l"indo!ino per il /uale si era spint8 fin l., la prega di attendere.
-el frattempo ,iresia gli chiede$
(8 di!ino figlio di 2aerte, o 8disseo pieno di astu+ie, perch9 mai, infelice,
lasciata la luce del sole sei !enuto a !edere i defunti e /uesto tristissimo
luogo? 8rs', allontanati dalla fossa, togli l"agu++o brando, e fa" che io
be!a di /uesto sangue e ti dica parole !eraci.* ,iresia, grato della be!uta,
gli predice tutto /uello che gli accadr tornando a Itaca, e /uesto
consentir a 1lisse di ri!olgere la sua atten+ione alla madre che # sempre
l., in attesa.
(8 madre, /uale fato di morte spietata ti !inse? 1na lunga malattia o un
dardo impro!!iso Lun infarto di %rtemide saettatrice? Dimmi inoltre di mio
padre e di mio figlio, e s!elami il pensiero e il !olere della mia legittima
sposa, se mi # rimasta fedele o se ha sposato /ualche nobile acheo.* -el dire
/ueste parole, tre !olte tent di abbracciarla e tre !olte lei gli si dilegu
tra le mani al pari di una nu!ola di fumo.
(8 madre, perch9 non mi aspetti /uando !oglio abbracciarti, in modo da
sa+iarci ambedue di gelido pianto? 8ppure /uello che io scorgo # solo un
fantasma, che a me l"insigne Persefone in!ia, affinch9 soffrendo possa gemere
ancora di pi':* (8him#, figlio mio, Persefone non t"inganna$
/uesta # la legge degli uomini allor/uando si muore:
I ner!i non reggono pi' la carne e la furia !iolenta del fuoco li disfa non
appena la !ita li abbandona di modo che l"anima !agola !ia, !olando come un
sogno:* 7os. dicendo l"anima di %nticlea si ritrae, anche perch9 sca!alcata
da decine e decine di altre donne che si ammassa!ano in folla intorno al
fosco sangue.
,ra le tante 1lisse scorge %ntiope, 2eda, %lcmena la madre di racle,
picasta la madre di dipo, la bellissima 7lori, Ifimedea, <edra, Procri,
%rianna, 7limene e tante altre.
Subito dopo le donne, per, ecco arri!are anche gli uomini, an+i gli eroi, ed
# con loro che 1lisse ha gli incontri pi' significati!i. Il primo a
presentarsi fu %gamennone.
(%ppena con gli occhi mi !ide, subito mi riconobbe. Stridulamente geme!a,
!ersando pianto copioso, e con le braccia tese, a!rebbe !oluto abbracciarmi$
ma non a!e!a pi' n9 la for+a, n9 il !igore di un tempo. 6edendolo, piansi
anch"io. -e ebbi piet, e parlando gli ri!olsi alate parole$
8 gloriosissimo %tride, o %gamennone signore degli uomini, /uale fato di
morte spietata ti !inse? ,i !inse forse Poseidone, mentre eri sulle na!i, dopo
a!er suscitato un aspro uragano di !enti, oppure ti uccisero a terra uomini
ostili, mentre ra++ia!i buoi, greggi di pecore, e bellissime donne?
( lui cos. mi rispose$ D8 di!ino figlio di 2aerte, o 8disseo pieno di
astu+ie, non fu Poseidone a !incermi dentro le na!i, e nemmeno gli uomini
ostili a uccidermi a terra= fu gisto, in!ece, a prepararmi la morte con
l"aiuto della mia sposa funesta, in!itandomi a casa a mangiare, e mi uccise
cos. come si uccide un bue accanto alla greppia. 7on me furono soppressi
anche i miei compagni, al pari di porci dalle candide +anne in casa di un
ricco signore. Sul mio corpo cadde il corpo di 7assandra, la figlia di Priamo,
uccisa da 7litennestra esperta d"inganni. 2a cagna and !ia e non ebbe
nemmeno il coraggio, mentre io scende!o nell"%de, di chiudermi gli occhi e di
serrarmi la bocca, gettando, con il suo comportamento, !ergogna su di s9 e su
tutte le donne che nasceranno in futuro: 7i premesso, o amico, non essere
mai franco con le donne e non raccontarle mai tutto /uello che sai, bens., se
conosci solo due cose, delle due digliene una, e l"altra tienila nascosta,
giacch9 delle donne non c"# da fidarsiD.* Sta!ano ancora a parlar male delle
donne, /uando ecco fare la sua appari+ione l"anima di %chille.
2"eroe piangendo si ri!olge a 1lisse$
(8 di!ino figlio di 2aerte, o 8disseo pieno di astu+ie, come ardisti !enire
nell"%de, do!e i morti pri!i di sensi dimorano?* 1lisse a lui$ (8 %chille,
figlio di Peleo, tra tutti gli %chei di certo il pi' !aloroso, sono /ui per
farmi dire da ,iresia i pericoli a cui andr incontro tornando a Itaca.
-essuno pi' di te, comun/ue, pu essere lieto, giacch9 prima, tra i !i!i, eri
onorato al pari degli Dei, e ora tra i morti conser!i ancora il tuo potere:*.
(-on abbellirmi la morte, o illustre 8disseo:* replic con amare++a %chille.
(Preferirei essere schia!o sulla terra di un uomo po!ero, piuttosto che il
primo tra tutti i defunti:* Seduto in disparte, in un angoletto, 1lisse
scorge anche %iace ,elamonio$
l"eroe greco ha lo sguardo truce, 3# ancora fuori di s9 dalla rabbia per il
torto subito, o!!ero per essere stato ignorato dagli %chei, il giorno in cui
/uesti consegnarono a 1lisse, e non a lui, le fa!olose armi del Pelide
%chille.
1lisse !orrebbe tendergli la mano ma non osa.
(8 %iace, figlio del grande ,elamone, # mai possibile che nemmeno ora che sei
nel mondo dei morti riesci a scordare il rancore che nutristi per me
allor/uando ti furono tolte /uelle armi funeste:* 0a %iace non risponde$ si
al+a e si !a a mischiare alle altre anime dei morti.
nea
%nche un altro reduce della guerra di ,roia, nea, arri!a negli Inferi
sen+a proporselo. 2a sua na!e troiana # ormai in !ista delle coste campane.
Poche ore prima il suo timoniere, Palinuro, essendosi addormentato, #
sci!olato a mare 3primo caso di morte per colpo di sonno di cui si abbia
noti+ia nella storia dei trasporti4. nea si accorge che l"imbarca+ione !a
alla deri!a e ne prende il comando.
%pproda cos., sulle spiagge di 7uma, la na!e dei nostri progenitori. Di l. a
pochi passi c"# il lago d"%!erno. bbene, chiun/ue abbia a!uto modo di
!isitare /uesto tristissimo lago, concorder sen+"altro con 6irgilio che lo
indica come il luogo di transito pi' probabile tra il mondo dei !i!i e /uello
dei morti. Dai sinistri soffioni della !icina solfatara agli echi angosciosi
dell"antro della Sibilla, tutto concorre a rendere l"atmosfera magicamente
lugubre.
6irgilio era uno che di magia se ne intende!a.
nea ormeggia la na!e e sbarca con tutti i suoi uomini. <atti pochi metri, si
tro!a innan+i l"antro della Sibilla. 2"immenso fianco della rupe si apre in un
antro.
7onducono a esso cento passaggi e cento porte, dalle /uali erompono
altrettante !oci$ sono i responsi della Sibilla.
2a Sibilla, per chi non lo sapesse, era una !ecchia di settecento
anni, o per meglio dire, una !eggente subentrata a un"altra !eggente che a
sua !olta ne a!e!a sostituito un"altra, secondo una prassi che dura!a ormai
da oltre settecento anni. nea !orrebbe interrogarla per conoscere il luogo
esatto, in Italia, do!e gli con!errebbe fondare una nuo!a comunit. Sta Per
entrare ma ha paura.
(7he fai, o troiano, esiti?* gli urla allora la Sibilla. (Sappi che se non
supplicherai con !oti e preghiere, giammai si apriranno per te le porte della
mia dimora.* (8 di!ina sacerdotessa, presaga del futuro,* risponde nea
(dimmi se # con!eniente che i ,eucri si stabiliscano nel 2a+io con i loro Dei
erranti. 7h9 se cos. fosse, io innal+erei ad %pollo e a Diana un tempio, e a
te un enorme sacrario. Solo, ti prego, non affidare i tuoi responsi alle
foglie, affinch9 confusi, poi, non !olino !ia in balia dei !enti.* 2a Sibilla
esaudisce la sua preghiera.
(Sei da poco scampato ai pericoli del mare, o figlio di %nchise, e ora non ti
restano che i pericoli di terra. I ,eucri giungeranno nel regno di 2a!inio e
rimpiangeranno a lungo di esser!i giunti$ !edo guerre, moltissime guerre, e
!edo il ,e!ere tingersi di sangue copioso. -9 ti mancheranno il Simoenta e lo
Scamandro, perch9 nel 2a+io # gi nato un nuo!o %chille, anch"egli nemico
dei ,eucri, cos. come a generare il male sar ancora una !olta una donna
straniera.* In che senso nea non sentir la mancan+a dei due fiumi troiani,
il Simoenta e lo Scamandro? presto detto$ la Sibilla gli predice che anche
nel 2a+io tro!er !ita durissima, la stessa !ita durissima, in pratica, che
ha lasciato a ,roia. Per /uanto riguarda poi %chille e la donna straniera, la
profe+ia lo mette in guardia da ,urno e dalla sua promessa sposa 2a!inia,
che, passando dalle braccia del re dei &utuli a /uelle sue, finir col far
scoppiare, al pari di lena, una terribile guerra.
% /uesto punto per l"eroe si fa pi' ardimentoso e chiede alla Sibilla se #
!ero che in /uella +ona c"# un"apertura sotterranea che immette direttamente
nel regno dei morti$
(Poich9 si dice che la porta degl"inferi e la tenebrosa palude formata dal
rigurgito dell"%cheronte, si tro!ino in /uesti paraggi, mi sia concesso di
giungere al cospetto dell"amato padre$ io lo sottrassi alle fiamme e ai mille
dardi degli %chei, portandolo sulle spalle. 8ra, ti prego, o Di!ina, indicami
se puoi la giusta !ia e apri le sacre porte. %!rai piet, cosi facendo, del
figlio e del padre:* la Sibilla a lui$
(8 nato da sangue di!ino, o figlio di %nchise, # facile scendere nell"%!erno,
la cui porta # sempre aperta. Pi' difficile, in!ece, # il ritorno. 0a se
da!!ero !uoi affrontare la pro!a, allora cerca nelfolto del bosco un
ramoscello carico difoglie d"oro eportalo in dono a Proserpina. In /uel caso,
e solo in /uel caso, io stessa tifar da guida.* nea gi dispera!a di
riuscire a tro!are il sospirato ramoscello, /uando due colombe 3e!identemente
in!iate dalla madre 6enere4 attrassero la sua atten+ione. 2e colombe si
al+arono in aria, /uel tanto che basta!a per farsi !edere, per poi dirigersi
!elocissime in un punto del bosco. Seguendo il loro !olo, l"eroe non ebbe
difficolt a sco!are il ramoscello d"oro, che si affrett a mostrare alla
Sibilla.
6"era in /uel luogo un"interminabile grotta, immane e di !asta apertura,
difesa dalle tenebre dei boschi e da un lago nero, sul /uale nessun uccello
a!rebbe mai potuto impunemente !olare, tali erano le esala+ioni che si
le!a!ano da esso. I Greci lo chiamarono %ornon. Per maggior precisione,
6irgilio scri!e$ (1nde locum Grai diMerunt nomine %ornum*, do!e il termine
latino %!ernum si # mutato in /uello greco %ornon 3a pri!ati!a pi' ornis,
come a dire$ (pri!o di uccelli*4.
)ui la profetessa colloc /uattro gio!enche dalle nere terga e !ers !ino
sulle loro fronti, in!ocando a gran !oce cate, signora del cielo e delle
tenebre.
nea, dal canto suo, sguain la spada e sacrific un"agnella nera alla madre
delle umenidi e una !acca sterile a Proserpina. d ecco la terra muggire
sotto i suoi piedi, ed ecco le sel!e agitarsi, ed ecco le cagne ululare tra
le ombre dei boschi.
2a Sibilla a /uesto punto !ieta ai compagni di nea di a!!icinarsi$
(%ltol, o profani:* grida la !eggente. ( tu nea, in!ece, !ai: giunta
l"ora in cui necessita il coraggio.* 7os. dicendo entra furente nell"immenso
antro, mentre nea, con impa!idipassi, le sipone al fianco.
Proprio da!anti al !estibolo, sull"orlo delle fauci dell"8rco, il Pianto e i
&imorsi incal+anti posero la loro orrenda dimora= ed e l. che abitano le
pallide 0alattie, la triste 6ecchiaia, la Paura, la <ame catti!a consigliera,
la turpe 0iseria dal !iso deforme, e poi, uno dietro l"altro, il Dolore, il
Sonno consanguineo della 0orte, la 0orte stessa e le mal!agie Passioni,
mentre sull"opposta soglia sogghigna la Guerra cagione di lutti.
2"eroe e la Sibilla !engono immediatamente circondati da decine di mostri$
tra di essi scorgiamo i 7entauri, il gigante Briareo dalle cento braccia, e
poi Scilla, la bestia di 2erna, la 7himera, le Gorgoni e le %rpie.
0a non c"era da a!er paura, essendo tutta una fin+ione$ pi' o meno come
/uando ci s"infila nel (,unnel dell"8rrore* dei nostri 2una ParE.
nea, preso da impro!!iso tremore, afferra la spada e sta per !olgerne la
punta ai sopra!!enuti, /uando l"esperta compagna lo frena$ i mostri che lui
!ede sono solo figure incorporee, ombre che !olteggiano inoffensi!e, e che
nessun"arma potrebbe mai ferire. Il !iaggio prosegue secondo le tappe
pre!iste da tutte le escursioni nell"8ltretomba$ prima l"incontro con
7aronte, il !ecchio barcaiuolo sporco, brutto e catti!o, poi
l"attra!ersamento dello Stige /uindi 7erbero, il ferocissimo cane a tre teste
3al /uale la Sibilla d da mangiare una focaccia farcita di sonnifero4 e
infine il mondo dei morti propriamente detto.
Subito si udirono le grida delle anime in pena e l"alto !agire dei neonati
piangenti sul limitare della soglia. %ccanto a loro, si lamentano i
condannati a morte per ingiusta accusa. 0inosse in/uisitore scuote l"urna,
giudica le !ite e le colpe commesse. Pi' in la sono rinchiusi gli innocenti
che si diedero da soli la morte$ oh, /uanto !orrebbero i meschini sopportare
adesso i duri affanni a causa dei /ualifuggirono la !ita: 0a la legge a ci
si oppone e li condanna tutti all"esecrabilepalude. d ecco i 7ampi del
Pianto$ cos. chiamati in /uanto celano le donne che un doloroso amore indusse
a morire. ,ra di esse nea scorge <edra, Procri, rifile, !adne, Pasifae e la
lacrimante 2aodamia. Il guaio # che, tra le suicide, nea incontra anche
Didone, la regina fenicia che si # appena uccisa per colpa sua. % saperlo, si
sarebbe ben guardato dallo scendere nel mondo dei morti. Per coloro che non
a!essero mai letto l"neide, informiamo che Didone a!e!a ospitato a lungo
l"eroe a 7artagine 3innamorandosene pa++amente4 e che nea, dopo a!er be!uto
e mangiato per un annetto a casa sua 3lui e tutti i ,roiani4 se l"era
s/uagliata un bel mattino, infischiandosene di come l"a!rebbe presa lei.
7erto # che /uando se la !ede da!anti, ombra tra le ombre, lo s!enturato non
sa proprio che fare$
balbetta, farfuglia, poi comincia a dire$
(8 infelice Didone, !era ordun/ue e la noti+ia che a!e!i posto fine alla tua
!ita con la spada: %him#, mi chiedo$ sono forse io che ho pro!ocato /uesta
morte? 0i siano per testimoni le stelle e gli Dei celesti, che a malincuore
partii dai tuoi lidi. <u il !olere di Gio!e, o mia regina, che mi costrinse a
imbarcarmi, e mai a!rei potuto immaginare che la mia parten+a ti a!rebbe
fatto tanto soffrire:* 7he faccia tosta: ppure lei era stata cos. chiara il
giorno in cui lo a!e!a sorpreso a fare i preparati!i per la parten+a:
<acciamo un passo indietro e ascoltiamo /uello che Didone dice a nea
nell"Iliade.
(,i accolsi naufrago e bisognoso di tutto, e da !era folle ti misi a
disposi+ione il mio regno. Sal!ai la flotta perduta e i tuoi compagni, e ora
tu mi !ieni a dire che gli Dei e gli oracoli della 2icia ti trasmisero per
!ia aerea, da lontano, l"ordine di partire. -o, non ti trattengo, non
contesto le tue parole$ insegui pure, se !uoi, la tua Italia tra i !enti e
cerca pure il tuo regno tra le onde. Sappi per che ti auguro di Scontare
mille !olte le tue colpe tra gli scogli, e d"in!ocare spesso il nome di
Didone. Sappi che ti tormenter per sempre, anche /uando la fredda morte a!r
separato le mie membra dall"anima. anche allora ti apparir sotto forma di
fantasma, do!un/ue tu andrai.* Beh, pi' chiaro di cos., cos"altro a!rebbe
potuto dirgli? In proposito sento il bisogno di citare anche una lettera
immaginaria che 8!idio fa scri!ere a Didone 3ma sape!a scri!ere?4 il giorno
in cui !ide partire nea. ccone alcuni stralci$
&ice!i o nea la lettera di Didone decisa a morire$ le parole che leggi sono
le ultime che a!rai da me... e non perch9 io speri che una preghiera ti possa
commuo!ere, ma siccome ho perduto, e con onta, sia l"onore che la pure++a
dell"anima, cosa !uoi che mi possa pi' importare una parola in pi' o una
parola in meno.
Sei deciso a partire comun/ue, ad abbandonare l"infelice Didone, e gli stessi
!enti che gonfieranno le tue !ele porteranno !ia anche le tue promesse. Sei
deciso, o nea, a correre dietro ai regni d"Italia, che tu stesso non sai
do!e siano, e non ti attira 7artagine appena fondata. ,u fuggi ci che # fatto e
insegui ci che # ancora dafare... 1n altro amore, immagino, ti attende,
un"altra Didone. >ai sempre bisogno di fare nuo!e promesse, per poterle
nuo!amente tradire: 0a anche se tro!assi un amore nuo!o, non tro!eresti mai
una sposa capace di amarti come ti amo io... Io brucio come una torcia di
cera impregnata di +olfo, io brucio come il pio incenso gettato sui roghi
fumanti, io tipenso /uando sono s!eglia, io ti penso /uando dormo, io tipenso
giorno e notte... ppure, nonostante i tuoi empi disegni, non ti odio, lamento
solo la tua infedelt, e il lamento fa s. che ancora di pi' io t"ami...
&espinto daiflutti ti accolsi in un rifugio sicuro$ non a!e!o ancora udito
bene il tuo nome /uando ti diedi il mio regno. mifossi almeno limitata a
/uesto: %nche il mio corpo !olli chefosse tuo:
0ifufatale il giorno in cui un temporale ci sorprese e ci costrinse a
ripararci in una grotta. ora tu, pudore offeso, !endicati pure, esigi come
# giusto la mia puni+ione:
-on partire, o Dardanide, ti prego$ se ti
!ergogni di a!ermi in moglie, non chiamarmi sposa, ma ospite, o concubina. Pur
di essere tua, Didone sopporter /ualsiasi nome... 6orrei che mi !edessi
mentre scri!o$ ho /ui sul grembo la lama troiana che mi regalasti e dalle
guance le lacrime cadono sulla spada. Ben presto sar il mio sangue a
bagnarla. %h, come fu utile /uesto tuo dono, e /uanto poco ti # costato
liberarti di me: 8ra immaginiamoci l"incontro tra i
due nell"8ltretomba$ lui le tende le braccia e lei gli !olta le spalle.
lla, ri!olta altro!e, tene!a gli occhi fissi a terra ed era pi' dura di una
selce dura o di una roccia marpesia. Dopo di che si dilegu e fugg. ostile nel
bosco do!e l"attende!a Sicheo, il suo primo marito.
nea, # inutile dirlo, ci rest malissimo$ a!rebbe
!oluto correrle dietro, spiegarsi meglio, ripetere ancora una !olta che era
stato costretto dagli Dei, ma non ebbe nemmeno il tempo di fare un gesto che
la Sibilla gi l"ammoni!a$ (-oM ruit, %enea:*.
(2a notte corre, o nea, e tu resti /ui, impalato, a perdere tempo: 8ra la
!ia si di!ide in due sentieri$ il sentiero di destra che conduce fin sopra
l"lisio e che ci porter alla meta desiderata, e il sentiero di sinistra che
conduce all"empio ,artaro do!e !engono punite le colpe.* nea si !olta e
scorge infatti a sinistra, sotto una rupe, un"ampia citt circondata da un
triplice muro e da un !orticoso fiume di fiamme ro!enti$ # il <legetonte.
%ll"ingresso, su una ferrea torre, in !este di custode insonne, # assisa la
tremenda ,isifone, tutta a!!olta in un mantello insanguinato.
0a non # nella citt dolente che nea !uole andare$ ormai ne ha abbastan+a di
grida e di lamenti, lui desidera solo incontrare suo padre, il !ecchio
%nchise, e do!e cercarlo se non in /uello che a /uei tempi era considerato il
Paradiso, o!!ero nei 7ampi lisi? 2. infatti lo tro!ano, in fondo a una !alle.
%nchise, /uando !ide nea !enirgli incontro sul prato, protese commosso
entrambe le mani, mentre copiose lacrime gli sgorga!ano dagli occhi.
(%lfine giungesti, figlio mio, e la piet per ilpadre !inse la dure++a del
cammino:* ()uante !olte* gli risponde nea (il tuo ricordo mi spinse a
scendere in /uesto luogo. <a" adesso che io ti possa abbracciare, o padre, e
non sottrarti alla stretta:* 7os. dicendo, riga!a il !iso di copioso pianto, e
per tre !olte cerc di abbracciarlo, e per tre !olte il fantasma gli sfugg.
dalle mani. %nchise a /uesto punto mostra al figlio le anime non ancora nate
e tra di esse indica /uelle che nasceranno dal suo sangue. Ini+ia cos. una
specie di passerella dei personaggi storici di &oma.
1no dietro l"altro il lettore si !ede sfilare da!anti una decina di
condottieri. %nchise gli mostra Sil!io, l"ultimo dei figli che a!r con
2a!inia, per poi proseguire con Procra,
7api, -umitore e con un altro Sil!io. 7ita /uindi &omolo e i suoi discendenti.
(8r !olgi /ui i tuoi occhi, o nea, e guarda la gente romana$ /uello # 7esare
e /uella la stirpe di Niulio che nascer sotto la !olta del cielo, e /uello #
7esare %ugusto, ilfiglio del Di!o, chefar ri!i!ere nuo!amente il secolo
d"oro nei campi, un tempo dominati da Saturno. %ugusto estender l"Impero
&omano sui Garamanti, sugli Indi e sulla terra che giace oltre le stelle.*
7on /uesta rassegna di duci, il poeta rinun+ia alla commo+ione dell"incontro
tra il padre e il figlio. D"altra parte, per, bisogna pure capirlo$ il
po!erino da poco si # !isto se/uestrare le propriet che a!e!a nei pressi di
0anto!a 3lo Stato gliele a!e!a tolte per assegnarle ai !eterani della
battaglia di <ilippi4 e solo un appoggio dell"imperatore a!rebbe potuto
fargliele restituire. 7ome non cedere alla tenta+ione di una bella s!iolinata?
8rfeo
8rfeo # il primo cantautore di cui si ha noti+ia nella storia
dell"umanit, e non pote!a non esserlo dal momento che era figlio di %pollo,
il Dio della 0usica, e di 7alliope, la 0usa del 7anto. )uando 8rfeo si
mette!a a suonare accade!ano cose incredibili$ gli uccelli si ferma!ano in
aria come elicotteri, fino a creargli intorno alla testa una specie di
aureola, i pesci affiora!ano dalle ac/ue e sporge!ano il capo per meglio
sentire i suoi !ersi, gli alberi cerca!ano di a!!icinarsi. comPatibilmente
alla lunghe++a delle radici, e perfino le montagne lo segui!ano passo dopo
passo.
0a /ual era il suo repertorio? In pratica solo can+oni d"amore, anche
perch9 8rpheus uridicem ninpham ama!it, o!!ero ama!a una ninfa di nome
uridice. Purtroppo per non era il solo ad amarla$
un altro corteggiatore, il truce %risteo, anche lui figlio di %pollo, ambi!a
alla mano della ninfa. /uest"ultimo era uno che con le donne anda!a per le
spicce$ se una fanciulla gli piace!a un pochino, non sta!a l. a perdere tempo
con le poesie, ma subito le salta!a addosso.
1n giorno in cui la bella uridice sta!a facendosi il bagno, nuda in un
laghetto, accadde il fattaccio.
Silen+io, udite$ fu un pastore, figliuolo d"%pollo, chiamato %risteo, costui
am con s. sfrenato ardore uridice, che moglie fu di 8rfeo, che seguendola
un giorno per amore fu cagion del suo caso acerbo e reo$
perch9, fuggendo lei !icina all"ac/ue, una biscia la punse e morta giac/ue.
Insomma uridice, nella sua fuga per
sottrarsi alle grinfie del bruto, a!e!a pestato una !ipera !enendone poi
morsicata. Di chi la colpa? Dell"inseguitore o della fuggiti!a? % sentire
8!idio, tutta dell"uomo, secondo il Poli+iano in!ece anche %risteo era
innocente, in /uanto innamorato. Si dice an+i che, correndo correndo, le
abbia detto$
-on mi fuggir don+ella, che io ti son tanto amico e che pi' t"amo che la !ita
e il core.
%scolta, o ninfa bella, ascolta /uel che io dico, non fuggir, ninfa, chi ti
porta amore.
uridice per, innamorato o non innamorato che fosse, non lo !olle nemmeno
sentire, e fin. col rimetterci la pelle. 1n pastore allora si assunse il
compito d"informare 8rfeo.
7rudel no!ella io ti porto, 8rfeo, che tua ninfa bellissima # defunta.
lla fuggi!a l"amante %risteo, ma /uando fu so!ra la ri!a giunta, da un
serpente !elenoso e reo, che era tra le erbe e i fior, nel pi# fu punta$
e fu tanto possente e crudo il morso che a un tratto fin. la !ita e il corso.
<iguriamoci 8rfeo. Dapprima pianse disperato, poi compose in onore della
defunta una decina di can+oni, facendo piangere per l"occasione anche i
leoni, le montagne e le /uerce. 1na !olta, per, esauritosi il pianto, gli
!enne un"idea.
(Ges', Ges':* esclam 3o!!iamente non disse (Ges', Ges'* ma fa lo stesso4.
(Se finora, con la sola for+a del canto, sono riuscito a con/uistare tutta la
natura, monti e boschi compresi, perch9 non tentare anche con gli Dei degli
Inferi? 6uoi !edere che, cantando cantando, riesco a commuo!erli e a farmi
restituire uridice?* Detto fatto, tro!a in fondo a una ca!erna un cunicolo
che si inabissa nelle !iscere della terra e ci s"infila dentro. Scende gi' di
brutto, finch9 non si tro!a la !ia sbarrata da un fiume$ # lo Stige, il fiume
torbido che separa il mondo dei !i!i da /uello dei morti. /ui, come #
o!!io, s"imbatte in 7aronte, il (nocchier della li!ida palude*, tanto per
citare anche Dante. 7aronte, si sa, # un !ecchio sporco e maleodorante
che non solo fa remare le anime dei morti, ma pretende pure di essere pagato.
3I Greci usa!ano mettere una monetina tra i denti dei defunti, proprio per
consentire loro di pagare il pedaggio a 7aronte.4 bbene 7aron, dimonio con
gli occhi di bragia, non appena sente 8rfeo cantare, non capisce pi' nulla,
e, non solo lo accompagna gratis sull"altra ri!a 3remando lui4, ma lo segue
anche per un pe++etto di strada con il !olto estasiato.
Il secondo incontro che far # /uello con 7erbero, il cane a tre teste che
non lascia entrare i !i!i e non lascia uscire i morti. Per la descri+ione di
7erbero, comun/ue, mi rimetto di nuo!o al Di!ino Poeta. 7erbero, fiera crudele
e di!ersa, con tre gole caninamente latra sopra la gente che /ui!i # sommersa.
2i occhi ha !ermigli, la barba lunga e atra, e il !entre largo, e unghiate le
mani$
Graffia li spiriti, scuoia e dis/uatra.
0a anche 7erbero !iene ammansito dalla
belle++a del canto$ guaisce un pochino e gli si accuccia ai piedi. Da
/uell"istante tutto l"8ltretomba sembra bloccarsi per ascoltare 8rfeo.
7essano i tormenti dei dannati$ ,antalo non ha pi' n9 sete n9 fame. 2a ruota
di fuoco a cui # legato Issione si ferma. Sisifo si riposa accanto al masso.
2e a/uile di ,i+io smettono di rosicchiargli il fegato. cos. !ia. 0a non
basta$ tutte le anime dei defunti accorrono a migliaia dai pi' remoti angoli
del mondo delle tenebre.
,enui ombre pro!enienti dall"rebo fondo, immagini opache, ormai sen+a luce,
attratti dal suo canto terreno, fitti a migliaia, come uccelli che si
rifugiono tra le foglie, per sfuggire alla fredda pioggia, o alla sera che li
ha sorpresi sui monti.
0adri, uomini, corpi di eroi generosi, bambini, !ergini morte sen+a a!er
conosciuto l"amore, e gio!ani arsi sui roghi sotto gli occhi dei padri.
2a belle++a di /uesti !ersi # tale che mi
sembra do!eroso, nei riguardi di 6irgilio che li ha scritti, riportarli /ui
di seguito in lingua originale.
%t cantu commotae rebi de sedibus imis umbrae ibant tenues simulacra/ue luce
carentum, /uam multa in foliis a!ium se milia condunt, !esper ubi aut
hibernus agit de montibus imber, matres at/ue !iri defuncta/ue corpora !ita
magnanimum heroum, pueri innuptae/ue puellae impositi/ue rogis iu!enes ante
ora parentum.
finalmente 8rfeo finisce da!anti al trono degli Dei degli Inferi, %de e
Persefone. Sempre suonando, il nostro cantautore chiede la gra+ia. d ecco,
parola pi' parola meno, il testo della can+one$
8 regnator di tutte /uelle genti c"hanno perduto la superna luce, udite la
cagion dei miei lamenti.
Pietoso %mor dei nostri passi # duce$
non per 7erber legar fei /uesta !ia, ma solamente per la donna mia.
1na serpe tra i fior nascosta e l"erba mi tolse la mia donna, an+i il mio
core, ond"io meno la !ita in pena acerba, n9 posso pi' resistere al dolore.
0a se memoria alcuna in !oi !i serba del !ostro celebrato antico amore, se la
!ecchia rapina in mente a!ete, uridice mia bella mi rendete.
0a gli Dei tentennano, non sono ancora
del tutto con!inti di poter infrangere le regole. 8rfeo allora pro!a a
sostenere la tesi secondo la /uale la fanciulla non a!rebbe ancora finito di
!i!ere i suoi ustos annos, o!!ero gli anni che le spetta!ano di diritto, e
chiede una proroga.
Per /uesti luoghi pieni di terrore, per /uesto 7aos immane, per /uesto !asto
regno del silen+io, !i prego$
tornate a tessere la trama degli anni, troppo presto troncati di uridice.
,utti gli esseri, dopo la bre!e sosta del !i!ere, faranno capo a !oi.
7hi prima, chi dopo, tutti tendiamo !erso una sola sede, giacch9 /uesta # la
nostra definiti!a dimora, e giacch9 !oi reggete il regno del genere umano che
mai !edr fine.
%nch"ella, /uando a!r compiuto il suo tempo, e a!r !issuto i suoi giusti
anni, sar !ostra di diritto.
Io !i chiedo un prestito al posto di un dono. Se poi i fati mi rifiuteranno
la gra+ia, allora, di certo, non a!r pi' !oglia di tornare, e in /uel caso,
gioite pure per la morte di entrambi.
%de a /uesto punto si commuo!e e consente a
8rfeo di portarsi !ia uridice, a patto per che non la guardi mai in !iso
finch9 si tro!a nel suo regno.
Io te la rendo, ma con /ueste leggi$
che lei ti segua per la ceca !ia ma che tu mai la sua faccia non !eggi finch9
tra i !i!i per!enuta sia:
)uesta del non guardare in !iso le anime
dei morti do!e!a essere una legge in!iolabile del mondo degli Inferi$ anche
8rfeo, mentre canta e chiede la gra+ia ad %de e Persefone, e!ita di guardarli.
7omincia cos. la risalita$ da!anti c"# 8rfeo che suona la lira, seguito a
pochi passi da uridice tutta a!!olta in un !elo bianco, e infine, a chiudere
la sfilata, rmes, il Dio controllore, colui che do!r testimoniare che i due
non si sono mai guardati.
(7arpitur accli!is per muta silentia trames, arduus, obscurus, caligine
densus opaca*
che tradotto in italiano !uol dire$
s"inerpicarono o!attati nel silen+io per un sentiero arduo, buio e
denso di opaca caligine.
%ll"ini+io 8rfeo # perplesso$ non # affatto sicuro che uridice lo stia
seguendo. In effetti, non sente nulla che si muo!a alle sue spalle, non un
rumore di passi, non un respiro... niente. se lo a!essero preso in giro?
se gli a!essero detto che lei lo a!rebbe seguito solo per con!incerlo a
tornare sulla terra? Poi pensa$ # o!!io che non sento nulla$ i morti non
fanno rumore. 6orrebbe !oltarsi, ma non osa... Su /uesto fatto del !oltarsi,
poi, %de e Persefone a!e!ano molto insistito$ (Bada che se ti !olti, lei
sparisce per sempre:*. d ecco che, tutto ad un tratto, sente la sua !oce$
una !ocina flebile, sottile come un lamento... uridice lo tenta$ lo implora
perch9 si !olti...
(%more mio, perch9 non ti !olti? Sono di!entata cosi brutta che non mi !uoi
pi' guardare? 8 forse non mi !uoi pi' bene?* (-o, non mi debbo !oltare,*
grida 8rfeo (/uesta non # uridice. )uesti sono gli Dei degli Inferi che mi
!ogliono mettere alla pro!a:* lei insiste$ (%more mio, ho freddo$
abbracciami come face!i un tempo. >o tanta !oglia delle tue care++e*.
8rfeo resiste, e finalmente esce all"aperto. -on appena a!!erte sul !iso il
calore del sole si !olta, ma la sua uridice, purtroppo, non # ancora (del
tutto* uscita dal cunicolo... per pochi centimetri # da considerarsi ancora
nell"%de. Stando cosi le cose, la fanciulla !iene di nuo!o inghiottita dalle
tenebre e sparisce per sempre.
Pare che si fosse attardata perch9 le face!a male la ca!iglia, /uella morsa
dal serpente.
7os. gettata al !ento la fatica, infranta la legge del tiranno spietato, tre
!olte si ud. un fragore nelle paludi dell"%!erno.
Prima di dissol!ersi, uridice ha il tempo di gridare$
(%him#, 8rfeo, chi ci ha perduti?
$Sen+a piet il <ato gi mi chiama e un sonno di morte !ela gli occhi miei
smarriti.
ora addio$ intorno mi assorbe una notte fonda, e ormai non tua, a te tendo
le mie inerte mani.* 7os. disse, e d"impro!!iso s!an. in un profondo nulla,
come fumo che si dissol!e nella bre++a d"aria.
Persa per la seconda !olta uridice, 8rfeo, disperato, si rifugia nel canto.
7on ogni probabilit # proprio con lui che nasce il pro!erbio (canta che ti
passa*. 7os., comun/ue, la pensa 8!idio, che nei ,ristia suggerisce il canto
come unico rimedio che talora ci resta per alle!iare i mali del mondo.
Se i miei libri a!ranno, come certo a!ranno, alcuni difetti, tu, o lettore,
scusali, se non altro per le circostan+e in cui furono scritti. ro esule e
cerca!o sollie!o 3non la gloria4 in modo che la mente potesse distrarsi dalle
sue s!enture. )uesta # la ragione per cui in genere si canta anche se si
hanno le catene nei piedi. 7anta il condannato mentre sca!a la terra, e con
una ro++a melodia mitiga la sua fatica= canta il rematore mentre, puntando i
piedi, trascina contr8corrente la barca, e canta ilpastore allorch9, stanco e
seduto su un sasso, si appoggia al bastone e rallegra le pecore al suono
della +ampogna. si dice che cantasse perfino %chille, desiderando
dimenticare che gli era stata tolta Briseide, cos. come canta!a 8rfeo,
attirando a s9 le rocce e le sel!e, per lenire il dolore di a!er perso per
ben due !olte la sposa.
Innumere!oli poeti, scrittori e musicisti si sono
ispirati al mito di 8rfeo. GlucE ne ha rica!ato un"opera altamente suggesti!a
3come non ricordare la famosa aria$ (7he far sen+a uridice, do!e andr
sen+a il mio bene?*4. In alcune !ersioni, uridice segue muta 8rfeo lungo
tutta la salita, in altre parla e lo tenta, in tutte per lui si gira prima
del tempo. Di!erso dagli altri, comun/ue, il modo con cui &einer 0aria &ilEe
ci racconta la rea+ione di uridice$
... ora segui!a il gesto di /uel Dio turbato il passo dalle bende funebri,
malcerta, mite nella sua pa+ien+a.
ra in se stessa come un alto augurio e non pensa!a all"uomo che era innan+i,
non al cammino che sali!a ai !i!i.
8rmai non era pi' la donna bionda che altre !olte nei canti del poeta era
apparsa, non pi' profumo e isola dell"ampio letto e propriet dell"uomo.
/uando a un tratto il Dio la trattenne e con !oce di dolore
pronunci le parole (Si # !oltato*, lei non comprese e disse piano$ (7hi?*.
Insomma per &einer 0aria &ilEe /uando si muore, si muore, e ci si dimentica
di tutto. forse # anche giusto che sia cos. per lenire se non altro il
dolore di essere morti.
Il dopoGuridice # /uanto mai burrascoso per 8rfeo. <edele alla memoria
dell"amante morta, il po!erino rifiuta /ualsiasi compagnia femminile e si
dedica esclusi!amente ai raga++i. % sentire 8!idio, an+i, sarebbe addirittura
lui l"in!entore della pederastia.
%i popoli di ,racia fu d"esempio nel de!iare l"amor !erso i fanciulli,
cogliendone, prima della pubert, la fulgida prima!era e i primi fiori.
2"a!er rifiutato le donne, per, fin. col
costargli la !ita$ un giorno, infatti, il po!erino s"imbatt9 in un corteo di
0enadi ubriache. 2e sacerdotesse di Dioniso, prima cercarono di sedurlo, poi,
offese dal suo netto rifiuto, lo presero, lo fecero a pe++i e ne gettarono le
membra nel fiume bro.
cco /uello che l"amor nostro dispre++a:
8h sorelle, oh sorelle, diamogli la morte:
,u scaglia il tirso e tu /uel ramo spe++a, tu piglia il sasso, o il fuoco, e
gitta forte, tu corri e /uella pianta l. sca!e++a.
8h, facciam che pena il tristo porte:
8h, ca!iamogli il cor dal petto fora:
0ora lo scellerato, mora, mora:
2a testa di 8rfeo, per, fin. col
cadere proprio sulla lira e col restare miracolosamente a galla. Si racconta
anche che durante il tragitto si mise a cantare$
(uridice* dice!a. (8 mia misera uridic:* lungo il fiume le ri!e
ripete!ano$ (uridice*.
;eus, commosso dalla lacrime!ole storia, pose
la testa di 8rfeo in me++o al cielo, nella costella+ione della 2ira, e ancora
oggi, si dice, che nelle notti stellate # possibile udire il suo canto
d"amore.
?
Il mito di Protesilao
7ominciamo col dire che non si chiama!a Protesilao, bens. Iolao. Il nome
Protesilao in greco !ole!a dire (primo fra tutti* e gli fu affibbiato solo a
morte a!!enuta, in /uanto fu il primo guerriero a morire nella guerra di
,roia.
)uella di Protesilao, comun/ue, fu una !ita difficile. Gi per nascere a!e!a
a!uto i suoi bra!i problemi$ suo padre Ificlo, re di <ilace, era rimasto a
lungo impotente, finch9 un medicoGindo!ino di nome 0elampo 3famoso per la sua
capacit di capire il linguaggio degli animali4 non gli consigli di
sacrificare due tori agli Dei. fu proprio in /uella occasione che il bra!o
0elampo riusc. a captare un bre!e scambio di battute tra due a!!oltoi, che si
erano posati sulle carcasse delle !ittime.
(7hi ha sacrificato /uesti tori agli Dei?* chiese uno dei due a!!oltoi.
( stato Ificlo, il re di <ilace* rispose l"altro.
(7he tu sappia, # !ero che Ificlo non pu a!er figli?* (S., # !ero, e io ne
conosco anche il moti!o$ un giorno suo padre <ilaco, dopo a!er immolato un
ariete sull"ara di %rtemide, gett a terra il coltello del sacrificio, e
Ificlo, che all"epoca era ancora un fanciullo, rimase molto turbato alla
!ista del sangue. Il padre, allora, per nascondere la lama, conficc il
coltello in una /uercia sacra, e /uesto offese la Dea, che inflisse a Ificlo
l"incapacit di generare.* 6enuto a conoscen+a del complesso di castra+ione
che angustia!a Ificlo, 0elampo prese gli opportuni pro!!edimenti$ come prima
cosa estrasse il coltello incriminato dalla /uercia sacra, /uindi ne asport
tutta la ruggine per poi farla bere al re, sciolta nel !ino. -ac/uero cos.
due bambini$ Protesilao e Podarce, famoso /uest"ultimo per la sua !elocit
nelle gare di corsa.
0a com"era Protesilao? 0anco a dirlo, bellissimo, e in /uanto tale a!e!a
fatto innamorare di s9 2aodamia, splendida figlia del re %casto ed
ecce+ionale scultrice. Purtroppo %casto si era opposto fin dall"ini+io al
matrimonio$ Protesilao, a suo dire, non era abbastan+a ricco da poter
aspirare alla mano di 2aodamia. (<iglia mia bella,* a!e!a detto %casto (
tu ti de!i con!incere: Dal momento
che abbiamo urgente bisogno di stringere allean+e politiche, tu ti de!i
sposare con il figlio di /ualche re, e a me, a essere sinceri, /uesto
Protesilao non sembra uno molto potente.* (0a # anche lui figlio di un re:*
protest 2aodamia, disperata. (-on sai forse che suo padre Ificlo regna su
tutta la citt di <ilace?* (<ilace, bambina mia, non # una citt, ma un
!illaggio di pochissimi abitanti* precis %casto. (-on la puoi certo
paragonare con la nostra Iolco: poi non ha sbocchi a mare, insomma non
conta nulla.
se /uesto non bastasse, mettici pure che Ificlo # ancora molto gio!ane e
che Protesilao corre il rischio di succedergli solo tra !ent"anni.* 2aodamia
a /ueste parole rimase malissimo, e sta!a /uasi per fuggire a <ilace, dal suo
Protesilao, /uando, all"impro!!iso, scoppi la guerra di ,roia.
8ra do!ete sapere che, alcuni anni prima, %casto a!e!a fatto un solenne
giuramento$ /uello di difendere, unitamente a tutti gli altri principi achei,
l"onore di lena, !ita natural durante. Il fatto che il troiano Paride
l"a!esse rapita lo costringe!a pertanto a partire subito per la guerra, e, a
essere sinceri, non ne a!e!a alcuna !oglia.
(% me,* disse (delle corna di 0enelao non importa assolutamente nulla. Io a
,roia non ci !ado:* (0a non puoi fare /uesta brutta figura* lo rimpro!erarono
i suoi consiglieri. (,u hai giurato: >ai detto che a!resti in!iato a ,roia
/uaranta na!i nere, comandate da un guerriero di sangue reale:
8ra, tu figli maschi non ne hai, hai solo una figlia femmina, e per di pi'
nubile... 7hi !uoi che le possa comandare /ueste /uaranta na!i?* % /ueste
parole, il !iso di %casto s"illumin$
(1n momento...* esclam. (0i # !enuta un"idea:* mand a chiamare Protesilao.
Il gio!anotto giunse di corsa e si sent. chiedere$
(Protesil, tu !uoi sempre bene a 2aodamia?*.
(7erto che le !oglio bene:* rispose il raga++o, con
il cuore che gli salta!a nel petto, un po" per la domanda, e un po" per la
corsa.
( io te la faccio sposare,* aggiunse %casto, dandogli una pacca sulla
spalla, (a patto per che te la sposi entro stasera.* (ntro stasera:?* (S.,
o Protesilao, giacch9 abbiamo pochissimo tempo a disposi+ione, sia per il
matrimonio che per la prima notte. Il fatto # che domani mattina, di
buon"ora, mi de!i condurre /uaranta na!i nere a ,roia:* (Pap,* obiett il
gio!ane (ma io la casa non l"ho ancora pronta...* (<esserie,* tagli corto
%casto (o te la sposi oggi o non te la sposi pi': 6atti a preparare e non
perdere tempo.* ,utto fu organi++ato secondo i !oleri del re. Gli sposi,
subito dopo il pran+o di no++e, si ritirarono in camera da letto, e
Protesilao, alle prime luci dell"alba, si sent. chiamare a gran !oce da un
araldo.
(8 Protesilao, principe di sangue reale e marito della figlia di %casto, la
flotta ti attende:* il gio!ane part..
8!!iamente 2aodamia pianse calde lacrime, n9 pi' ne meno di come a!rebbe
pianto /ualsiasi altra sposa al suo posto. )uesti, dopo /ualche mese, i suoi
pensieri$
8ggi i !enti sono contrari e il mare # in tempesta, ma il giorno in cui mi
lasciasti do!"erano i !enti sfa!ore!oli e do!"era il mare a!!erso? %llora s.
che i flutti a!rebbero do!uto opporre resisten+a ai remi:
Solo cos. a!rei a!uto modo di baciarti pi' a lungo.
Solo cos. a!rei potuto farti pi' raccomanda+ioni. in!ece /uel !ento in
poppa, tanto amato dai marinai, e tanto nemico del nostro amore, ti port !ia
da me per sempre. ,u ti sciogliesti dalle mie braccia, o Protesilao, e mentre
io ancora mormora!o (addio*, Borea tese le !ele e ti trascin lontano.
<inch9 riuscii a !edere il tuo bel !iso, mi piac/ue guardare, e /uando non
!idipi' la tua figura, seguii le !ele, e /uando non !idi pi' le !ele, guardai
il mare deserto. Poi, all"impro!!iso, mi si piegarono le ginocchia e caddi
sulla spiaggia.
% stento il suocero Ificlo e il longe!o %casto mi rianimarono con
l"ac/ua fredda del mare. 7ome mi torn la coscien+a, cos. mi torn il dolore
d"a!erti perso. 8ra non hopi' !oglia difarmipettinare i capelli, n9 mipiace
indossare !esti dorate. Passo le giornate !agando di /ua e di l, sen+a meta,
in pratica do!e mi spinge il delirio.
7he maledetto tu sia, o Paride, figlio di Priamo, bello ai danni della tua
stessa gente: che maledetto tu sia, o 0enelao, che per riportare a casa una
sola donna, finirai colfarnepiangerepi' di mille: che maledetti siano Ilio,
,enedo, Simoenta, Scamandro e Ida, tutti nomi che solo a sentirli pronun+iare
fanno !enire addosso una gran paura: 0a pi' di tutti io temo un tale che si
chiama ttore= di lui Paride disse che ha la mano ferma e spietata. in ogni
modo, amor mio, ti prego, da ttore guardati: 7he lo affronti pure 0enelao se
proprio lo desidera, ch9 almeno lui ha un moti!o per farlo$ # a 0enelao,
infatti, e non a te, che # stata rapita la moglie. 7he gli altri, insomma,
facciano la guerra, e che Protesilao faccia l"amore: 3
Sulla na!e ammiraglia, oltre a Protesilao, !iaggia!a anche un altro ospite
illustre$ il pi# !eloce %7hille, il pi' forte dei guerrieri achei.
%l suo arri!o la na!e fu accolta dalla pi' gigantesca pietrata che la storia
ricordi$ i ,roiani, schierati a migliaia lungo le spiagge, scaricarono sugli
in!asori una tempesta di selci, di frecce e di maleparole.
Il primo a ritenersi offeso, o!!iamente, fu %chille$
l"eroe al grido di (0aledetti figli di Ilio* sta!a l. l. per saltare dalla
na!e, /uando fu bloccato dalla madre ,etide. /ui bisogna aprire una
parentesi, e spiegare cosa ci facesse una mamma su una na!e da guerra achea.
2"in!isibile Dea, a!endo saputo da %pollo che il primo a sbarcare
sarebbe stato anche il primo a morire, si era pia++ata opportunamente alle
spalle del figlio, pronta a inter!enire al minimo pericolo= e difatti, come
si accorse che l"eroe sta!a per saltare, con una mano lo trattenne
afferrandogli la cintura, con l"altra dette una spintarella a Protesilao.
&isultato finale$ il po!ero marito di 2aodamia fin. giusto sulla spada di
ttore e rese l"anima agli Dei prima ancora, si potrebbe dire, di toccare il
suolo troiano. d ecco come 8mero ci descri!e il bal+o di Protesilao$
Primo ei bal+ossi dalle na!i, e primo cadde, trafitto dal dardanio ferro.
Bal+ossi un corno, preciso io, perch9 se non fosse
stato per la spintarella di ,etide, lui col ca!olo che sarebbe bal+ato.
2aggi', intanto, a <ilace, c"era chi si strugge!a dal dolore.
la moglie in <ilace, derelitta, le belle gote lacera!a, e tutta !edo!a del
suo re, piangea la casa.
Se 2aodamia si dispera!a, Protesilao, sebbene morto, era addirittura
furibondo: ,roppo crudeli erano stati gli Dei: d"altra parte, come dargli
torto? %!e!a desiderato una donna per tutta la !ita$ a un certo punto, chiss
come, era riuscito a con!incere il padre di lei a dargliela in sposa, e dopo
a!erla a!uta per una notte soltanto 3dicesi una4, che succede? 6iene ucciso
proprio /uando sta per mettere piede sul suolo nemico, sen+a a!er combattuto
nemmeno un giorno: no$ /uello che # troppo, # troppo: pensare che la
moglie, poche ore prima della parten+a, lo a!e!a messo in guardia dallo
sbarcare per primo, ammonendolo$ (Sors /uo/ue nescio/uem fato designat
ini/uo, /ui primus Danaum ,roada tangat humum*, o!!ero...
(0i hanno riferito che il <ato condanner a morte chi per primo toccher
l"ilio suolo. 8 infelice /uella sposa che sar la prima a piangere il marito
perduto:
7he delle mille prue dei Danai la tua possa essere la millesima a solcare le
affollate ac/ue, e che tu possa scendere per ultimo, o mio dolce amore, dalla
nera na!e:* Pi' chiaro di cos.: ppure
Protesilao c"era cascato lo stesso$ ma con chi prendersela? 7on lena che
a!e!a scatenato la guerra? 8 con Paride che l"a!e!a rapita? 8 con 0enelao che
a!e!a !oluto !endicarsi? 8 con l"%nanEe 3il Destino4 che regola!a le a+ioni
dei mortali? 2uciano di Samosata, nei suoi Dialoghi dei morti, affronta il
problema e s"immagina un Protesilao furibondo che gira in lungo e in largo
l"8ltretomba alla ricerca di lena$
(8 Protesilao,* lo blocc aco (ho sentito dire che !uoi stro++are lena. 0a
perch9 detesti tanto la bella figlia di ,indaro?* (Perch9 # sua la colpa se
oggi son /ui, in /uesto triste mondo di morti* rispose l"eroe. (<u per
difendere il suo onore che lasciai incompiuta una casa, e !edo!a una gio!ane
e ardente sposa.* (0a allora* obiett giustamente aco (prenditela con
0enelao: <u lui a trascinare noi %chei a ,roia, e solo per riprendersi una
donna, una soltanto.* (Dici il giusto, o aco,* esclam Protesilao, dopo
a!erci riflettuto, (# lui il !ero colpe!ole* (Io, colpe!ole?* protest
0enelao. (-o di certo pi' giusto, in!ece, che tu ritorca le tue ire su Paride,
giacch9 fu lui, contro ogni legge morale, a rapirmi la moglie il giorno
stesso in cui lo accolsi come ospite. lui /uindi, e non lena, che
meriterebbe di essere strangolato, e non solo da te, o Protesilao, ma da
tutti i Greci e i barbari che perirono per colpa sua:* (S., penso proprio che
tu abbia ragione.F* ammise Protesilao, e subito si !olse !erso Paride$ (% noi
due, ora, o !iolatore di letti altrui$ di certo adesso non mi potrai
sfuggire*.
(Sei ingiusto, o Protesilao, a prendertela con me* gli rispose pacatamente
Paride. (Io, se ci pensi bene, sono uno che ti somiglia$ sono un innamorato:
Il mio delitto # stato /uello d"innamorarmi di una donna, cos. come, a suo
tempo, tu ti sei innamorato di 2aodamia. 2a colpa allora, a ben guardare, non
# mia ma dell"%more, che come ben sai # un sentimento in!olontario, perch9
generato da un Dio che ci trascina do!e lui ha gi deciso:* (%h, se potessi
a!ere %more fra le mani$ di certo lo stro++erei* url Protesilao.
(-o che non lo stro++eresti, e ti spiego subito il perch9,* lo contradd.
aco (perch9 lui non a!rebbe difficolt ad ammettere di essere stato la causa
del tuo innamoramento. &ifiuterebbe, per, sdegnato la responsabilit della
tua morte. -on dimenticarti, infatti, o Protesilao, che fosti tu a lanciarti
come un pa++o, primo fra tutti, sulle opposte schiere=
eppure eri consape!ole d"a!er lasciato in patria una gio!ane donna: 2a !erit
# che in /uel momento ti attrae!a pi' la gloria che la sposa lontana.* (Io il
primo a lanciarmi? Giammai:* protest Protesilao. (<u il <ato a stabilire
chefossi il primo a toccare l"ilio suolo$ cos"altro a!rei potuto fare, se non
ubbidire?* ( allora perch9 te la prendi con /uesti po!eretti?
7erca il <ato piuttosto, e stro++alo.*
2"ingiusti+ia patita spinse sia 2aodamia che Protesilao a protestare con gli
Dei. 2ei si gett ai piedi di una statua di Persefone e le disse$
(8 Dea dell"estrema casa, tu che ben sai /uanto dolore rechi la lontanan+a
della persona amata, al punto tale che tuttora di!idi il tempo tuo tra il
marito affettuoso e la piangente madre, fa" che io possa ri!edere ancora una
!olta il mio amato bene.
1na sola !olta egli mi ebbe, e una !olta sola ancora oggi ti chiedo.* 2ui,
in!ece, tro!andosi negli Inferi, !olle contattare di persona %de e Persefone.
d # sempre 2uciano di Samosata che ci riporta, pari pari, il dialogo.
(8 re, o nostro ;eus,* ini+i a dire Protesilao (e tu, o figlia di Demetra,
non sdegnate la mia preghiera d"amore.* (7osa !orresti da noi?* gli chiese
%de. ( chi sei?* (Sono Protesilao, figlio di Ificlo filacio, il guerriero
acheo che mor. per primo sulle spiagge di ,roia.
6i chiedo di lasciarmi tornare in !ita per pochissimo tempo.* (,utti /uelli
che !engono /ui esprimono /uesto desiderio, o Protesilao, ma nessuno di essi
lo soddisfa.* (Io non sto chiedendo di !i!ere ancora, o signore degli Inferi,
ma di ri!edere ancora una !olta, una !olta sola, la mia gio!ane sposa. 2a
lasciai nel talamo, fresca fresca, per imbarcarmi sulla nera na!e in parten+a
per ,roia. )ui giunto, ero appena sbarcato che fui trafitto da ttore, il
figlio di Priamo. 8h me misero: %ncora oggi mi struggo d"amore e !orrei
ri!ederla, anche solo per un attimo, per poi tornarmene /uaggi' rassegnato.*
(7ome fai a ricordarti di lei?* Gli chiese %de,
incuriosito. (-on hai forse be!uto l"ac/ua del 2ete?* (S., l"ho be!uta, e
molta, ma la mia passione ha pre!also sul suo potere:* (&esta pur /ui, o
Protesilao. Prima o poi anche la tua bella sposa scender in /uesti luoghi, e
in /uell"occasione la potrai ri!edere.* (2"attesa per, o %de, sarebbe
insopportabile$ se tu sei stato anche una sola !olta innamorato, saprai bene
cosa !uol dire amare.* (0a a cosa ti gio!erebbe !i!ere un sol giorno accanto
a lei, perpoi tornare /uaggi' con rinno!ato dolore?* replic giustamente %de.
(2a persuaderei ad accompagnarmi, e tu, in!ece di uno, a!resti due morti.*
(7i non # lecito,* rispose %de (non # mai a!!enuto.* (-on # !ero, non #
!ero* obiett Protesilao. (Per la medesima ragione concedesti a 8rfeo di
portarsi !ia uridice, e consegnasti a rcole la mia congiunta %lcesti,
facendo loro la gra+ia.* ( !orresti comparire, brutto come sei, ridotto a un
teschio orribile, innan+i alla tua sposa? Di certo la po!erina non ti
riconoscerebbe$ si prenderebbe solo un grande spa!ento e scapperebbe !ia
lontano.
tu a!resti fatto tutta /uella strada per niente.* (Se # per /uesto, marito
mio, il rimedio esiste* lo interruppe Persefone. (Da" ordine a rmes di
toccarlo con la !erga non appena raggiunger la luce, e Protesilao torner a
essere bello e gio!ane come /uand8 entr la prima !olta nel talamo.* (Beh, se
# d"accordo anche Persefone, che costui sia riportato di sopra e rifatto
no!ello sposo. &icordati, per, o Protesilao, che ti !iene concesso solo un
giorno:*
%n+i, solo tre ore, a sentire i
mitologi. cos. accadde che una notte, mentre 2aodamia era a letto, insonne,
e ricorda!a lo sposo perduto, ecco apparire Protesilao.
2"eroe indossa!a ancora le armi con le /uali era morto, e un filo di sangue
gli cola!a dalla gola.
(,u /ui, mio sposo:O, esclam 2aodamia.
(S., o 2aodamia, e ardo all"idea di ria!erti tra le assetate braccia. 0a
bando ai con!ene!oli$ solo tre ore ci concessero gli Dei, e or non !orrei che
le tue frasi d"amore, seppur gradite, rubassero il tempo alle care++e audaci*
Protesilao, insomma, era impa+iente$ si accorse che il tempo !ola!a e a!rebbe
!oluto impiegare tutte le tre ore che gli erano state concesse in un intenso
rapporto d"amore. 0a 2aodamia, inaspettatamente, lo rifiut. ,re ore non le
sembrarono una gran cosa, specialmente se messe al confronto con l"immensit
dei suoi desideri, e allora chiese allo sposo la cortesia di restare
immobile, nell"atteggiamento di chi sta abbracciando una donna, in modo da
poterlo ritrarre in una statua di cera.
()uest"immagine, credimi,* gli disse 2aodamia (# pi' di /uanto non sembri$
potr dirle ogni giorno tutte le tenere++e che !oglio, le dolci parole d"amore
che in genere si dicono gli amanti, e potr abbracciarla per farmi
abbracciare da lei. 0e la stringer al petto, proprio come se fosse un !ero
marito, e gemer con essa, fingendo che mi possa rispondere.*
Da /uel giorno 2aodamia prese
l"abitudine di !i!ere tra le braccia della statua$ ci s"infila!a dentro, e la
copri!a di baci. Il padre, non !edendola pi' in giro per casa, la fece spiare
da un ser!o, e /uando /uesti ritorn dicendo$ (Sire, tua figlia !i!e giorno e
notte abbracciata a uno sconosciuto*, dette ordine perch9 sfondassero la
porta della stan+a da letto e gli portassero, mani e piedi legati, l"amante
misterioso.
1na !olta scoperta la pietosa fin+ione, %casto, ritenendo la figlia uscita di
senno, fece gettare la statua di Protesilao nell"olio bollente= ma 2aodamia,
non appena !ide il !iso del suo amato sciogliersi nel calderone, !i si gett
anche lei.
&acconta Plinio il 6ecchio, nella sua Storia naturale, che Protesilao fu
sepolto in ,racia, nel 7hersoneso, e che accanto alla tomba nac/uero alcuni
olmi maestosi i cui rami erano sempre fioriti, d"estate e d"in!erno, a
ecce+ione di /uelli pi' alti che guarda!ano ,roia, e che non fiorirono mai.
?
2"asino d"oro.
2a fa!ola di %more e Psiche ci !iene raccontata da
%puleio, uno scrittore africano del II secolo dopo 7risto, me++o erudito e
me++o mago, nel suo capola!oro, 2e metamorfosi 3pi' noto forse come 2"asino
d"oro4, un roman+o di a!!enture la cui lettura non mi stancher mai di
consigliare agli appassionati del genere fantasy.
Per coloro che non ne sapessero nulla, pro!er a raccontarlo per sommi capi.
Il protagonista del roman+o si chiama 2ucio= # un gio!anotto di buona
famiglia in cerca di emo+ioni. Sperando di tro!arle in ,essaglia, una terra di
maghi e fattucchiere, arri!a a Ipata, il capoluogo della regione. d ecco le
sue prime impressioni$
(In /uesta citt tutto mi sembra assurdo, irreale, come se un infausto
incantesimo si fosse impadronito di ogni cosa$ i sassi in cui inciampo
sembrano esseri pietrificati, gli uccelli che sento cantare uomini
piumificati, gli alberi che circondano le mura indi!idui a loro !olta
trasformati in uomini fronduti, e perfin8 le ac/ue danno l"impressione di
essere sgorgate da creature umane. 0i guardo intorno, stupito, e mi aspetto
che da un momento all"altro anche le statue si mettano a camminare, o le
figure degli affreschi a parlare, o gli animali a profetare.*
2ucio finisce con l"essere ospitato da un certo
0ilone, un !ecchio usuraio, sposato e sen+a figli.
1nica persona allegra della famiglia, una ser!etta, l"appetitosa <otide. Il
gio!ane ha appena saputo dai !icini che la moglie dell"usuraio, la misteriosa
Panfile, # una strega.
(!oca i morti, muta il corso degli astri, piega alle sue !oglie gli Dei e
rende docili gli elementi della natura. 1n giorno l"abbiamo udita minacciare
perfino il sole: gi, perch9 a!e!a ritardato troppo il tramonto,
impedendole d"ini+iare i suoi incantesimi.* 2ucio si
ripromette di mantenere le distan+e dalla padrona di casa e di rifarsi con la
ser!a che dal canto suo si ri!ela molto disponibile. un giorno che non
c"era nessuno in casa, ecco che se la ritro!a innan+i, accanto ai fornelli,
pi' bella e pro!ocante che mai.
(Indossa!a una candida tunichetta di lino, fermata in alto da una cintura
rosso !i!o, e mentre, con le sue manine, face!a saltare il tegame, tutto il
corpo le !ibra!a nel medesimo tempo. &estai stupefatto da /uesta !isione e mi
s"irrigid. anche un arnese che fino a /uel momento era rimasto in riposo.
Sta lontano dal miofornellino, raga++o, mi disse la raga++a Dse non ti !uoi
far male: Sappi che se appena me lo tocchi ti sentirai
bruciare fin dentro le ossa, e a /uel punto solo io, e nessun altro, potr
!enirti in aiuto:D 0a io non resistetti alla tortura della pro!oca+ione e la
baciai ardentemente sul collo, giusto all"attaccatura dei capelli. Poi
l"abbracciai con tutta la foga dei miei gio!ani anni e lei mi corrispose con
uguale ardore, e gareggi a lungo con me in ogni possibile libidine, cercando
con la sua lingua profumata di nettare di incontrare golosamente la mia.
1na !olta amoreggiato con la ser!etta, 2ucio, curioso
com"era, cominci a farle delle domande sulla padrona$ (0a # !ero che # una
strega? che cosa fa di tanto strano? a che ora compie i suoi
incantesimi?*.
( cos. una notte mi condusse lei stessa, in punta di piedi, sen+a rumore, in
una stan+etta all"ultimo piano in cima alla casa, e mi fece spiare attra!erso
la fessura di una porta.
6idi Panfile togliersi di dosso tutti i !estiti, /uindi aprire uno scrigno
che contene!a tanti !asetti. -e prese uno, gli tolse il tappo e ne estrasse
un unguento che poi si spalm con cura per tutto il corpo, dalle unghie dei
piedi fino alla cima dei capelli. 2e sue membra allora cominciarono a
!ibrare, le sue braccia a ondeggiare lentamente nell"aria, ed ecco spuntarle
addosso morbide piume, e poi ancora piume pi' robuste, e !idi il suo naso
indurirsi, e poi mutarsi in becco, e le sue unghie di!entare artigli. Panfile
si era trasformata in gufo$ emise un acuto stridio e prese il !olo fuori
della finestra.* 2ucio si stropicci gli occhi,
incredulo. 1n attimo dopo cominci a tormentare <otide perch9 gli procurasse
l"unguento magico$ anche lui !ole!a di!entare un uccello: %h, poter !olare,
sor!olare la citt, poter entrare in tutte le case e poi tornare indietro per
riprendere le antiche sembian+e: <otide acconsent.$ purtroppo, per, nella
fretta fin. col prendere un !asetto per un altro.
(7ome l"ebbi tra le mani, prima lo baciai, poi mi liberai dei !estiti, e
infine immersi due dita, a!idamente, nell"unguento, per poi spalmarmelo ben
bene per tutto il corpo, cos. come a!e!o !isto fare alla strega Panfile. %
/uelpunto cominciai anche ad agitare le braccia, su e gi' come fanno gli
uccelli, sen+a per ottenere alcun risultato pratico$ le penne non spunta!ano
e non spunta!ano nemmeno le piume= piuttosto i peli del corpo erano di!entati
ispidi come setole, e la mia pelle, cos. delicata, comincia!a a di!entar dura
come il cuoio. In fondo alla schiena poi mi era spuntata un"enorme coda. Il
!iso infine mi s"era allungato, le narici allargate e le orecchie di!entate
smisuratamente lunghe e pelose. Insomma, non c"era nulla in /uella orribile
metamorfosi di cui a!rei potuto menar !anto, se non fosse stato per il mio
arnese, di!enuto all"impro!!iso lunghissimo.* &esosi
conto di essersi trasformato in asino, il po!ero 2ucio cominci a piangere,
an+i a ragliare, ma <otide riusc. presto a consolarlo.
(-on ti preoccupare, amor mio,* gli disse (domani mattina di buon"ora, ti
dar da mangiare una rosa, e !edrai che tutto torner come prima.
%nche la mia padrona mangia le rose /uando torna dai suoi
!iaggi, e ogni !olta ridi!enta donna. Per il momento ti sistemo nella stalla
l insieme al tuo ca!allo e agli altri animali.* Sennonch9, durante la notte,
un gruppo di banditi, sfondata la porta d"ingresso, for+ con una scure il
nascondiglio do!e 0ilone tene!a nascoste tutte le sue ricche++e, e nel giro
di pochi minuti i briganti riuscirono a riempire d"oro e d"argento di!ersi
sacchi= il carico per si ri!el ben presto cosi pesante che i mal!i!enti si
!idero costretti a rubare anche il ca!allo e i due asini 32ucio compreso4 che
sta!ano nella stalla.
Durante il tragitto dalla casa di 0ilone al co!o dei banditi, l"asino 2ucio
si becc tante di /uelle legnate, ma tante di /uelle legnate, che a un certo
punto in!oc la morte. % ogni buon conto, una !olta giunto a destina+ione,
assist# alle !arie riunioni dei briganti e ai loro litigi feroci per la
di!isione del bottino. ,ra le tante cose che !ide in /uei giorni, ci fu anche
una fanciulla bellissima che era stata appena rapita a scopo d"estorsione. 2a
raga++a, in attesa che i suoi genitori pagassero il riscatto, piange!a
disperata, e il capo dei banditi, non sapendo pi' che fare per calmarla,
l"affid a una !ecchia che da sola face!a da ser!a a tutti /uei briganti.
7ostei, resa gobba dagli anni e dagli acciacchi, prese le mani della
fanciulla tra le sue dita gialle e scheletriche, e le disse$ (Se mi prometti
di non piangere, bimba mia, ti racconter una bella storia...*.
2a fa!ola di %more e Psiche
7"erano una !olta un re e una regina che a!e!ano
tre figlie molto belle. 2e due pi' grandi, per, seppure a!!enenti,
rientra!ano nella normalit, la ter+a, in!ece, la pi' piccola, era cos.
incredibilmente bella da non poter essere descritta con parole umane. 0olti
cittadini, infatti, e molti stranieri, a!endo sentito parlare della sua
ecce+ionale belle++a, accorre!ano in gran numero soltanto per !ederla, e a
!ederla resta!ano attoniti e le lancia!ano baci.
,utta /uest"ammira+ione, per, dette molto fastidio a 6enere,
e, a essere sinceri, non le si pote!a nemmeno dar torto$ la Dea della
Belle++a fino a pro!a contraria era lei, e pertanto /ualsiasi altra
pretendente al titolo, per di pi' di ra++a mortale, cio# inferiore, anda!a
eliminata immediatamente.
( maipossibile che io, l"antica madre della natura, l"origine stessa degli
elementi, sia costretta a di!idere gli onori do!uti alla mia maest con una
raga++otta, e a !eder profanato nei cieli il nome mio?
In!ano allora il pastore troiano prefer. me alle altre Dee: Giuro che
chiun/ue sia /uesta sciagurata, non potr godersi a lungo le lodi che mi ha
usurpato, e far in modo che s"abbia subito a pentire di tanta illecita
belle++a:* Detto fatto, un bel giorno con!oc suo figlio
%more e gli disse$ (Senti, raga++o mio$ /ui c"# una stupida che !a dicendo in
giro di essere pi' bella di tua madre: Si chiama Psiche. ,u ora, da bra!o
figliuolo, me la colpisci con una delle tue frecce inesorabili e me la fai
innamorare di un mostro orrendo= cos. un"altra !olta impara a fare la
smorfiosa:*.
Il fatto # che la po!era Psiche, pur essendo da tutti
considerata bellissima, non a!e!a ancora tro!ato uno straccio di fidan+ato.
2e sorelle si erano felicemente accasate con due re stranieri 3un po"
an+ianotti in !erit, ma abbastan+a ricchi4 e lei niente. I genitori erano
al/uanto preoccupati.
(6uoi !edere* dice!ano (che tutta /uesta belle++a, in!ece di aiutarla, ha
finito con lo spa!entare i pretendenti:* allora il padre, preoccupato per
la grande infelicit della figlia, e sospettando un /ualche odio da parte
degli Dei, and lui stesso a 0ileto per interrogare l"antichissimo oracolo di
%pollo. d ecco /uel che il Dio gli ordin$
7onduci tua figlia, o re, in cima a un altissimo monte, e !estila d"oro e
d"argento per un luttuoso matrimonio.
-on aspettarh uno sposo cresciuto da stirpe mortale, ma un fiero mostro
!i!iparo che s!ola++a alato nei cieli.
1n mostro? % forma di serpente? perch9 mai?
Immaginiamoci la rea+ione di Psiche.
(8 po!era me:* url piangendo. (8 /uanto a!rei preferito essere nata brutta e
deforme, piuttosto che andare incontro a un cos. crudele destino:* 2a !olont
degli Dei per anda!a rispettata, e Psiche, !olente o nolente, fu
accompagnata in cima a una montagna da un corteo di amici e parenti, tutti
!estiti a lutto, e l. lasciata sola in attesa del mostro.
)uand"ecco che a un tratto un leggero +efiro le mosse il !estito, le gonfi
la gonna e la solle! dal suolo, ma con gra+ia, per poi trasportarla lungo i
fianchi scoscesi della montagna e, sempre con dolce++a, depositarla a !alle
sul grembo di un prato coperto di fiori. Psiche, una
!olta rimessi i piedi a terra, si guard intorno e !ide di fronte a lei una
reggia tutta d"oro e d"argento. )uesta, pens, non pu essere che una dimora
costruita dagli Dei$ troppo belle erano le sue mura, troppo imponenti i suoi
portali, troppo alte le sue torri. anche l"interno del pala++o era degno di
un Dio$ fin dall"ingresso, ad esempio, si intra!ede!a un susseguirsi di
saloni, l"uno pi' stupefacente dell"altro, soffitti in a!orio e legno di
cedro, pa!imenti in marmo e pietre pre+iose, pareti d"oro massiccio e !ia
dicendo. Insomma il meglio del meglio che ci si possa immaginare in fatto di
case:
2a fanciulla attra!ers le di!erse sale come un automa$ un po" era
terrori++ata da /uanto le era accaduto, e un po" si senti!a attratta da tutte
le ricche++e che la circonda!ano. )uand"ecco che, all"impro!!iso, sent. delle
!oci$
(Ben!enuta, o Psiche. -on ti mera!igliare delle ricche++e che !edi$ tutto
/uello che ti sta intorno # tuo. 6a" pure nella tua camera da letto e riposa.
)uando infine lo !orrai, ordinaci pure un bagno.
-oi, di cui senti solo le !oci, saremo le tue fedeli ancelle e ti ser!iremo
con la massima dedi+ione.
1na !olta poi che a!rai terminato le cure del tuo corpo,
ti prepareremo un banchetto regale.*
Beh, superato il primo impatto con la nuo!a realt, Psiche
cominci ad abituarsi alla casa. ,utto era splendido, luccicante e in
perfetto ordine= e o!emai a!esse a!uto bisogno di /ualcosa, che so...
un unguento... una be!anda... basta!a chiederlo alle !oci, che subito
ubbidi!ano.
Insomma, per farla bre!e, che cos"era successo?
-ull"altro che /uesto$ il Dio %more, nel prendere la freccia che a!rebbe
do!uto far innamorare Psiche del mostro, si era ina!!ertitamente ferito, e
/uindi si era innamorato lui della fanciulla. % /uesto punto, per godersela
in santa pace, si era costruito un piedGGterre incantato, in modo che
nessuno al mondo 3e soprattutto sua madre4 lo !enisse a sapere.
-el frattempo, per, Psiche si era lasciata prendere di nuo!o dal panico$ in
tutta la casa non a!e!a tro!ato una sola lampada, o torcia o candela, che
potesse illuminare la sua stan+a. Inutilmente ne a!e!a chiesta una alle !oci.
(Il nostro padrone* a!e!ano risposto le !oci (non ama essere !isto. Perci
arri!er solo a notte fonda ed entrer lie!e come una bre++a nella tua
stan+a. ,u preparagli il letto e aspettalo con fiducia:* (-on !uole che lo
!eda perch9 # un mostro:* pens Psiche e si mise a piangere.
-el buio pi' fitto uno strano rumore le giunse alle orecchie. lla era sola
nel suo pudore di !ergine e cominci a tremare. d ecco che l"in!isibile sposo
entr nel suo letto e la fece sua. bbene, incredibile a
dirsi, il mostro non sembra!a affatto un mostro= an+i, seppure al buio, al
tatto sembra!a bellissimo: 2a sua pelle era !ellutata come una pesca, i suoi
riccioli morbidi come /uelli di un bambino, e le sue labbra tenere e ardenti.
Psiche se ne innamor subito pa++amente, e durante il giorno non !ede!a l"ora
che giungesse il tramonto per poterlo di nuo!o abbracciare. 2a sua felicit
sarebbe stata completa se solo a!esse potuto tran/uilli++are la famiglia che,
a /uel punto, di sicuro la crede!a morta.
(,i scongiuro, o mio adorato amore,* dice!a al suo in!isibile sposo (se solo
ti # possibile, conduci /ui, a pala++o, le mie sorelle$ fa" che possano
!edere con i loro stessi occhi fino a che punto sono fortunata: 7onsentimi di
di!idere con loro la mia felicit.* 0a %more la mise in guardia contro /uesta
e!entualit.
(&icordati, o Psiche,* le disse (che la felicit non # di!isibile$ l"unico
modo di conser!arla # /uello di non farla mai conoscere a nessuno:* 0a Psiche
continu a insistere.
(0orirei cento !olte piuttosto che perdere i tuoi dolcissimi amplessi:
7hiun/ue tu sia, lo sai che t"amo. 0a ti prego, tesoro, concedimi /uest"ultima
gra+ia$ fa" che il tuo fedele ;efiro trasporti /ui le mie sorelle, cos. come
fece con me il giorno in cui salii in cima alla montagna.* per con!incerlo
lo baci di pi' di /uanto non facesse di solito, e gli sussurr paroline
dolci, e gli si strinse addosso con tutto il corpo, e lo
attir a s9 dicendogli$ (8 mio dolce sposo di miele, o tenera anima della tua
Psiche:*.
% /uel punto %more, !into da /uelle dolci lusinghe, bench9 a malincuore
acconsent. e le promise che a!rebbe ordinato a ;efiro di condurre le sorelle
al pala++o. Immaginiamoci la felicit di Psiche /uando !ide
arri!are le sorelle$ come promesso, %more a!e!a in!iato ;efiro in cima alla
montagna perch9 le solle!asse con dolce++a e le depositasse in fondo alla
!alle. 1na !olta al pala++o, Psiche le accompagn in giro per le sale e
regal loro alcuni bracciali, poi parl in modo entusiasta del marito. Si
scus di non poterlo presentare, poich9 era do!uto uscire per la!oro= a ogni
modo, ci tenne a precisare, il suo bel maritino torna!a a casa tutte le
notti, magari solo per poche ore, ma sempre pi' affettuoso.
%ll"ini+io le sorelle si commossero anche loro, poi l"in!idia prese il
sopra!!ento e cominciarono a imprecare.
(7ieca, crudele e ingiusta <ortuna come hai potuto !olere che tre sorelle,
nate dagli stessi genitori, a!esser8 una sorte cos. di!ersa l"una dall"altra?
% noi, che pur siamo le maggiori, hai destinato due mariti stranieri che ci
trattano come schia!e, mentre a lei, l"ultima della famiglia, tutte le
ricche++e e forse un Dio per marito:* 0a /uel che pi'
preoccupa!a le sorelle non era tanto l"e!idente felicit di Psiche, /uanto la
possibilit che un domani potesse a!ere come figlio un Dio, se non di!entare
una Dea lei stessa. Psiche, infatti, in un momento di debole++a, a!e!a
confidato loro che era in attesa di un bambino e che si aspetta!a grandi cose
dal nascituro. (1na che ha come ser!e delle !oci,* dice!a la maggiore (una
che comanda ai !enti, # chiaro che punta molto in alto e che prima o poi
finir col di!entare una di!init. io in!ece, infelice, che ho per marito
uno pi' !ecchio di mio padre, pelato come una +ucca, brutto e a!aro al punto
da tenere tutta la roba di casa sotto chia!e:* 2"altra leface!a eco$ (
allora cosa do!rei dire io che sono costretta a sopportare un marito storpio
che non # in grado nemmeno di soddisfare le mie !oglie: Sono sempre l.
afargli massaggi, a sfregargli le membra deformi e a preparargli impiastri
pu++olenti$ /ueste non sono premure di mogli ma fatiche di schia!e: lei
in!ece? ,esori da ogni parte che non sa nemmeno do!e metterli e un marito, a
detta sua, gio!ane e bello: 0a ti sei resa conto con /uanta superbia ci ha
trattato? con /uale arrogan+a? ,utto /uell"esibire ricche++e per poi
regalarci due cosine da nulla: Senti /uel che ti dico$ non sonopi' io se non
la butto gi' dal piedistallo: Innan+itutto non dobbiamo mostrare a nessuno i
regali che ci ha dato, nemmeno ai nostri genitori, e poi non dobbiamo
raccontare che # !i!a e felice. 2a felicit non esiste, se non c"# /ualcuno
che la conosce.F*.
0a Psiche era stata cos. felice della !isita delle sorelle
che supplic ancora una !olta %more perch9 le facesse tornare.
(Bada,* l"a!!ert. %more (che loro faranno di tutto per ro!inare la tua
felicit$ ti porranno mille domande, ti chiederanno che
tipo sono, ti con!inceranno a guardarmi in !iso e a /uel punto mi perderai.
Sappi, o Psiche, che non # possibile guardare in faccia l"amore$ se appena
appena lo !edi, anche solo per un attimo, lui sparisce per sempre:* ,utto
inutile$ Psiche insist9 tanto che %more ordin di nuo!o a ;efiro di recarsi
in cima alla rupe.
(Gettate!i gi' con fiducia* disse ;efiro alle sorelle e loro prontamente
ubbidirono.
Per la seconda !olta il fedele !ento le port al pala++o.
Psiche le fece subito accomodare perch9 si riposassero dalle fatiche del
!iaggio, poi prepar loro un bel bagno caldo, e infine le rifocill con
pietan+e e intingoli prelibati. )uindi comand alla cetra di !ibrare e la
cetra !ibr, alflauto di suonare e ilflauto suon, al coro di cantare e il
coro cant. 0a /uel soa!e canto non fu sufficiente a cancellare, e nemmeno ad
attenuare, l"in!idia delle sorelle. 2e due perfide riuscirono a portare il
discorso sul tema che !ole!ano affrontare, e le chiesero come fosse in realt
/uesto marito, da /uale citt !enisse e da /uale famiglia.
2e pressioni furono tali e tante che a un certo punto Psiche non ce la fece
pi' e ammise che lei, in !erit, suo marito non lo a!e!a mai !isto, giacch9
lui arri!a!a al pala++o solo di notte e nel buio pi' assoluto. -on l"a!esse
mai detto$ le due megere si misero subito a piangere.
Si schiacciarono bene bene gli occhi per spremere /ualche lacrima, dopo di
che una delle due ri!olse a Psiche /ueste parole$
(Po!era te che non sai nemmeno a /uali pericoli !ai incontro: 0a per fortuna
tua, ci siamo noi /ui a difenderti$ abbiamo saputo con sicure++a che
/uell"essere immondo che !iene ogni notte nel tuo letto non # un uomo, bens.
un orribile drago col collo rigonfio di !eleno e con enormi fauci al posto
della bocca. Sappi inoltre che ci sono molti contadini della +ona e anche
alcuni cacciatori che lo hanno !isto in faccia. bbene costoro hanno detto
che # un essere orrendo a !edersi: non basta$ dicono anche che # solito
ingrassare le sue !ittime con succose !i!ande per poi di!orarle non appena
hanno raggiunto il giusto peso. &icordati /uello che disse l"oracolo di
%pollo$ Psiche do!r accoppiarsi con un mostro.*
Inutilmente Psiche obiett che /uanto meno al tatto il suo amore non sembra!a
affatto un mostro.
(%n+i* aggiunse (a me sembra tenerissimo:* 0a a for+a d"insistere, le due
megere riuscirono a con!incerla, e dopo a!erle dato una spada e una lampada
le dissero$
()uesta notte, non appena a!r preso sonno, tu guardalo ben bene in faccia$
se # bello, come dici, allora amalo pi' di prima. Se # un mostro, in!ece,
come diciamo noi, prima che ti possa far male, staccagli la testa con /uesta
spada:* Purtroppo, l"unico difetto di Psiche era la curiosit. 2ei era pi'
che sicura che il suo uomo fosse bellissimo$ lo senti!a, lo intui!a...
ppure, come resistere alla !oglia di !ederlo dal momento che non l"a!e!a mai
!isto nemmeno una !olta? Del resto, si disse, che faccio di male se lo !edo
per un attimino solo? /uella notte, prius/ue 6eneriS
proelus !elitatus 3dopo a!er combattuto le battaglie di 6enere4, /uando sent.
che il suo respiro si era fatto pi' regolare, accese la lampada e lo guard
estasiata$ era molto pi' bello di /uanto lo a!esse immaginato:
-on appena il cerchio della luce rischiar il talamo, ecco che !ide la bel!a
pi' dolce di tutte le bel!e.
ammir la di!ina chioma, madida di ambrosia, il collo bianco come il latte
e le labbra rosse come la porpora, e le ciocche dei capelli leggiadramente
inanellate che gli ricade!ano sulle spalle e al cui sfolgorante bagliore
impallidi!a la fiamma stessa della lanterna. dietro le sue spalle, fulgide
e rugiadose scintilla!ano due ali bianche le cui piume, seppure immobili,
a!e!ano di tanto in tanto leggeri fremiti come se fossero attra!ersate da
impro!!isi bri!idi d"amore. 6inta da tanta belle++a,
Psiche si chin per dargli un bacio, ma, cos. facendo, fin. per inclinare la
lampada che a!e!a nella mano destra, facendo cadere una goccia d"olio
bollente sulla spalla d"%more.
8 audace e sfrontata lanterna, o indegna intermediaria d"amore, tu osasti
bruciare il Dio di ogni fuoco, tu che di certo sei stata in!entata da un
amante che !ole!a protrarre anche di notte il suo piacere:
% /uel bruciore il Dio si dest$ !ide tradita la sua fiducia e sen+a proferir
parola s"innal+ in !olo. 0a Psiche riusc. ugualmente ad afferrarsi a una
gamba, e cos., misera cosa aggrappata al suo amore, lo segu., sospesa nel
!uoto, finch9 le for+e non l"abbandonarono. % /uel punto %more non la !olle
abbandonare sen+a almeno chiarire il perch9 sarebbe sparito per sempre, e
!ol su un cipresso !icino a lei, dall"alto del /uale, commosso, le disse$
(8 po!era e ingenua Psiche, anch"io ho disubbidito agli ordini di mia madre
6enere che ti !ole!a !edere schia!a di uomo meschino. <orse ho agito con
troppa leggere++a, si d il fatto che mi son ferito da solo e che ho finito
per in!aghirmi di te. %nche tu, per, hai sbagliato$ hai creduto che io fossi
un mostro e !ole!i tagliarmi la testa, proprio /uella testa do!e, in!ece,
brillano due occhi innamorati di te:*.
!ol !ia.
Psiche, prostrata al suolo, lo segu. finch9 non lo perse di !ista.
%more, pur perdonando Psiche, o /uanto meno giustificandola, come
prima cosa !olle !endicarsi delle sorelle di lei, e dopo a!er messo in giro la
!oce di !oler cambiare moglie, le con!oc, separatamente, in cima alla
montagna, /uindi disse a ognuna di loro che a!rebbe !oluto sposarla e le
con!inse a lasciarsi cadere nel !uoto. )uesta !olta, per, non ordin a
;efiro di sostenerle, e le due sciagurate si sfracellarono al suolo.
Psiche nel frattempo si mise a girare il mondo in lungo e in largo alla
ricerca del suo perduto amore$
anda!a nei templi dedicati alla Dea della Belle++a e /ui chiede!a ai fedeli$
(%!ete !isto un raga++o bellissimo con i riccioli d"oro e le ali d"argento?
Si chiama %more. il figlio di 6enere... mio marito e mi ha abbandonata...
!i prego aiutatemi:* 0a %more non pote!a sentirla$ per il bruciore
cagionatogli dalla goccia d"olio bollente 3e dalla
delusione4 si era rinchiuso nella stan+a da letto di sua madre e si rifiuta!a
persino di andare in giro a fare innamorare i mortali. %llora il gabbiano, il
candido uccello che !ola sull"onda del mare, raggiunse 6enere che sta!a
nuotando nel profondo 8ceano e le disse$
(,utti i mortali sparlano di te e della tua famiglia, o Di!ina: Dicono che
sulla terra non c"#pi' nessuno che s"innamora perch9 tu te ne stai in
!acan+a, /ui nel lontano 8ceano, e tuo figlio piange a causa di una
sgualdrinella: -on c"# pi' !olutt nel mondo, n9 belle++a, n9 desiderio, e
tutto # di!entato ro++o, brutto e trascurato: -iente matrimoni, folli amori e
dolci amici+ie, ma solo un immenso dilagare d"immoralit e di s/uallidi
rapporti:* ( chi # mai /uesta sgualdrinella che se la fa con miofiglio?*
chiese 6enere stupita. (forse una ninfa? 8 una 0usa? 8 una delle 8re? 8 una
delle Gra+ie?* (In !erit non la conosco bene,* rispose il gabbiano (so solo
che si chiama Psiche.* (Psiche?:* url allora 6enere. (%ncora lei: )uella
sfrontata che !ole!a usurpare il mio titolo: %h, ma /uesta !olta non se
lapassa liscia:* Per prima cosa, 6enere rinchiuse %more in
una cella d"oro onde impedirgli di correre in aiuto di Psiche )uindi lo
accus di mal!agit e lo minacci che se non a!esse smesso, subito, di
pensare a /uella l., lei lo a!rebbe sostituito con un altro figlio, magari
adotti!o, al /uale a!rebbe consegnato anche il suo arco e le sue frecce.
Infine emise un bando per catturare la fanciulla$
(7hiun/ue porter Psiche, mani e piedi legati, rice!er in premio da 6enere
in persona sette dolcissimi baci di cui uno, prelibatissimo, con la lingua in
bocca.* In proposito, onde difendermi da e!entuali accuse di !olgarit e
peggio ancora di umorismo, ecco!i l"esatta cita+ione latina tratta dalle
0etamorfosi di %puleio$ (t unum, blandientis, adpulsu linguae longe
mellitum*. Il bando fu affidato a 0ercurio ed ebbe un
enorme successo$ tutti i mortali a!rebbero !oluto catturarla. % riuscirci
per non fu un uomo, ma una donna, un"ancella di 6enere chiamata
7onsuetudine. 7ostei, non appena !ide una fanciulla bellissima piangere a
dirotto, le chiese se per caso si chiamasse Psiche e, a!utane conferma, la
trascin per i capelli da!anti alla Dea.
(ccoti finalmente, sgualdrinella:* in!#. la Dea.
(,i sei degnata ordun/ue di !enire a conoscere tua suocera: 8 sei /ui solo
per !edere tuo marito che soffre a causa delle ustioni che gli hai inflitto?*
Poi ordin alle sue ancelle, In/uietudine e ,ormento, di frustarla a sangue,
e /uando /ueste gliela restituirono pesta e piangente, scoppi in una grande
risata.
( inutile che cerchi di commuo!ermi con il tuo !entre rigonfio$ sappi che
non sono affatto felice di di!entare nonna, alla mia et, nelfiore degli
anni*. )uindi le si a!!ent contro e le fece a pe++i il !estito, perpoi
strapparle i capelli e graffiarle il !iso.
0a i guai per Psiche erano appena
cominciati.
Prima di ucciderla, 6enere si !olle di!ertire a torturarla.
(Se !uoi ri!edere %more* le disse (de!i affrontare /uattro pro!e$ /uella dei
semi, /uella della lana d"oro, /uella dell"ac/ua sacra e /uella del !aso della
belle++a. Solo superandole tutte e /uattro potrai riabbracciare mio figlio,
altrimenti sarai punita con la morte:* %lla parola (morte*, un bri!ido scosse
la po!era Psiche$ la speran+a, per, di ri!edere %more le dette la for+a
necessaria per ascoltare.
(2a prima pro!a* (6oglio mettere alla pro!a la tua abilit* disse 6enere. K.)ui
per terra c"# un mucchio di semi di!ersi, tutti mischiati$ tu adesso me li
separi, chicco per chicco, e poi me li raggruppi in mucchi di!ersi secondo il
tipo di semi. Io adesso debbo andare a una festa, al mio ritorno !oglio
tro!are il la!oro gi finito:* Il mucchio era immenso$
c"erano semi di grano, d"or+o, di papa!ero, e poi ceci, fa!e, lenticchie...
insomma c"era di tutto. Psiche, a!!ilita, non ci pro! nemmeno a separare i
chicchi l"uno dall"altro.
7ome riuscirci entro me++anotte? <orse nemmeno un mese le sarebbe bastato:
Sennonch9...
.. . una formichina, piccina piccina, ebbe piet di lei e maledisse la
crudelt della suocera. 2a bestiola corSe a perdifiato per i campi e chiam a
raccolta migliaia e migliaia di sue compagne.
(%bbiate piet, o !eloci figlie della madre terra$ la sposa del Dio %more #
in pericolo di !ita. 7orrete in suo aiuto:* % /ueste grida, tutte le figlie
del popolo a sei +ampe si precipitarono, una dietro l"altra, nel luogo do!e
si dispera!a Psiche, e in men che non si dica di!isero il cumulo di semi in
tanti mucchi separati.
(la seconda pro!a*)uando 6enere torn dalla festa, tutta
profumata e ingioiellata 3forse anche un po" ubriaca4, non credette ai suoi
occhi.
(7ome hai fatto, maledetta? )ualcuno de!e a!erti aiutato. %desso per attenta
alla seconda pro!a, e guai a te se non la superi:* )uindi, dopo a!erle
gettato un pe++o di pane raffermo, aggiunse$
(6edi /uel bosco laggi', accanto alfiume, con i cespugli che si specchiano
nell"ac/ua? bbene, l. pascolano, incustodite, alcune splendide pecorelle dal
!ello d"oro. 6oglio che tu mi !ada a prendere un po" della loro lana
pre+iosa.F* Psiche sta!a precipitandosi !erso le
pecorelle, /uando una canna che cresce!a l. accanto la ferm appena in tempo.
(Do!e !ai fanciulla?* le chiese.
(6ado a prendere un po" di lana da /uelle pecorelle.*
(Pecorelle:?* esclam la canna. ()uelle sono bel!e terrificanti che ti
dilanierebbero con le loro corna acuminate. -on contaminare, o Psiche, con la
tua morte infelice le mie sacre ac/ue. Sappi che finch9 il sole scotter
/uelle che tu chiami pecorelle saranno sempre rabbiosamente feroci. -on
t"accorgi con /uale furore si scagliano contro i cespugli?
%spetta piuttosto che giunga la sera$ solo allora, e sen+a alcun rischio,
potrai raccogliere, scuotendo i rami, tutta la lana che !i # rimasta
impigliata.*
Psiche ubbid., e anche la seconda pro!a !enne superata. 0a
6enere non si dette per !inta$ non appena la !ide con la lana la copr.
d"ingiurie.
(2a ter+a pro!a* (Brutta sgualdrina, credi forse che io non sappia chi ti ha
aiutato? 0a adesso !oglio mettere alla pro!a proprio il tuo coraggio$ !edi
/uel monte altissimo con le pareti a picco? bbene, in cima a /uel monte c"#
una tetra sorgente dalla /uale sgorgano le ac/ue che poi andranno a ingrossare
la palude stigia e il fiume 7ocito. %rrampicati subito su /uella !etta, l.
do!e sgorga la fonte sacra, e riempi /uest"ampolla di !etro con la sua gelida
ac/ua:* Psiche part. di corsa con la certe++a che su
/uelle pareti a!rebbe chiuso la sua triste !ita$ troppo alta e troppo a picco
era la rupe per poterla con/uistare con le nude mani. Perfino le ac/ue che
scende!ano gi' dalle bal+e 3e che sape!ano parlare4 le consiglirono di non
cimentarsi in un"impresa cos. disperata. <ermati, o Psiche, che fai? -on
t"a++ardare ad arrampicarti lass': 6uoi forse morire?:* 0a proprio mentre
sta!a per ini+iare la scalata ecco che un"a/uila reale scese gi' dal cielo e
le strapp di mano l"ampolla di cristallo, per poi riportargliela, cin/ue
minuti dopo, colma di ac/ua sacra.
(2a /uarta pro!a* <elice, con la sua ampollina, Psiche torn da 6enere. 0a
nemmeno la !ista dell"ac/ua sacra riusc. a placare l"animo esacerbato della
Dea.
(8rmai mi sono con!inta che tu sei una potente maga, o Psiche. 0a !ediamo,
bambolina mia Lmea pupulal, se riesci a portare a termine anche la /uarta
pro!a. Prendi /uesto !aso e recati negli inferi, /uindi consegnalo a
Proserpina e dille, da parte mia, /ueste parole$ D6enere ti chiede di mettere
in /uesto !aso un po" della tua belle++a, giacch9 /uella che lei a!e!a l"ha
do!uta consumare tutta per assistere il figlio suo malatoD. bada a non fare
tardi perch9 de!o truccarmi per andare a teatro.* Scendere
negli Inferi?: )uesta s. che era un"impresa disperata: anche !olendo, si
disse Psiche come faccio a tro!are la strada degl"Inferi? %ltra idea non gli
!enne se non /uella di suicidarsi. sta!a /uasi per buttarsi gi' di sotto da
una rupe, /uando una torre impro!!isamente le comincia a parlare.
Perch9 !uoi ucciderti, o Psiche, gettandoti nel !uoto?
%rri!eresti s. nel profondo ,artaro, ma non potresti pi' farne ritorno.
%scoltami in!ece$ non lontano da /ui c"# 2acedemone, la bella citt
dell"%caia. ,u cerca il ,anaro e da /uelle parti scoprirai un cunicolo che ti
porter dritta dritta nella reggia dell"8rcoG 0a non andare in /uelle tenebre
a mani !uote: Porta con te due focacce mielate e mettiti in bocca due
monetine. Poi incontrerai un asinaio +oppo con un asino +oppo che ti chieder
aiuto$ tu tira dritto e non tifermare. )uindi arri!erai allo Stige, il fiume
dei morti, e !edrai un !ecchio sporco e a!aro, chiamato 7aronte, che non
appena ti !edr salire sulla sua barca ti chieder il pre++o del traghetto. %
/uell"orrendo barcaiolo tu darai una delle due monetine. )uando sarai giusto
a met dello Stige, dalle ac/ue limacciose affiorer un !ecchio che ti tender
la sua putrida mano e ti chieder di farlo salire sulla barca, ma tu non
dargli retta. Poi incontrerai 7erbero, il cane a tre teste, e a lui getterai
una delle duefocacce 3l"altra, mi raccomando, conser!ala per il ritorno4.
Poi...* Poi, poi, poi... /ueste storie, lo si sa, non
fini!ano mai, anche perch9 erano in!entate apposta per addormentare i
bambini. cos. anche nella fa!ola d"%more e Psiche c"erano mille ostacoli da
superare. 2a nostra eroina, comun/ue, riusc. a fare tutto per bene$ si fece
consegnare il !aso con la pomata della belle++a, debitamente chiuso, e fece
ritorno sulla terra.
8rmai pi' nulla si frappone!a al ricongiungimento con %more. 2a stessa 6enere
le a!e!a detto$ (Solo dopo che a!rai superato le /uattro pro!e ti far
ri!edere mio figlio*. lei le pro!e le a!e!a superate tutte, dalla prima
all"ultima: Purtroppo per, le fatiche a cui si era sottoposta l"a!e!ano
molto sciupata$ le sue !esti erano stracciate, il suo !olto de!astato dai
graffi, i suoi capelli tutti sporchi per a!er do!uto attra!ersare i fumi
dello Stige. Sarebbe bastata un pochino della pomata di Pro serpina, /uella
chiusa nel !asetto, per farla tornare pi' bella di prima. 2a torre per le
a!e!a detto(-on aprire mai, o Psiche, per nessuna ragione /uel !aso se non
!uoi morire:* Il !aso di Proserpina, infatti, contene!a un gas !enefico che
prima face!a addormentare le persone che l"aspira!ano, e poi le porta!a
gradualmente alla morte. 6enere conta!a proprio sul !eleno per eliminare
Psiche.
(1na donna,* a!e!a pensato la Dea (per /uanto bella, non resister mai alla
tenta+ione di esserlo ancora di pi', soprattutto se ad attenderla c"# il suo
grande amore:* difatti Psiche, non appena rest sola, apr. il !aso
infernale per poter rubare un pochino di pomata...
0a nel !aso non c"era nulla, nessuna belle++a, solo un Sonnoprofondo, da!!ero
degno dello Stige, che s"impadron. subito di Psiche, le si diffuse in tutte
le membra e la fece strama++are alsuolo. %ncora un attimo e sarebbe morta...
/uando dal cielo, !eloce come il baleno, giunse %more. Il gio!ane alato era
riuscito a fuggire dalla cella do!e l"a!e!a imprigionato sua madre.
%more come prima cosa rinchiuse il Sonno nel !aso, /uindi
punse Psiche con una delle sue frecce affinch9 riaprisse gli occhi. Infine se
la port in cielo da ;eus, il padre degli Dei, che dette da bere
alla fanciulla un bicchiere colmo di ambrosia e le disse$
(Be!i Psiche e di!enta immortale: %more non si potr mai pi' sciogliere da te
e sarete per sempre marito e moglie:* bbero una figlia a
cui dettero nome 6olutt e, o!!iamente, !issero felici e contenti.
2a !ecchia ser!a a!e!a appena terminato la fiaba, /uando si rifecero !i!i i
banditi. rano reduci da una lucrosa rapina$ alcuni di loro si lamenta!ano a
gran !oce perch9 erano feriti, altri in!ece maledi!ano Gio!e, la montagna, la
pioggia e gli aspri sentieri. % parte ci, a!e!ano bisogno subito di bestie
da soma per trasportare il bottino, e /uindi anche del nostro asino, che in
casi del genere ci anda!a sempre di me++o.
2a !ita di 2ucio continu pi' o meno cos., finch9 una sera, dopo la solita
ra+ione di bastonate e un faticoso andiri!ieni con un carico pesantissimo,
fin. con l"a++opparsi. % /uel punto i banditi decisero di amma++arlo.
(Per /uanto tempo ancora do!remo dar da mangiare a /uesto asino +oppo e
maledetto?* chiese uno dei banditi, e un altro rincar la dose$ ( lui che ci
porta scalogna: <acciamogli fare /uesto ultimo trasporto e poi buttiamolo in
un burrone$ sar un ottimo pasto per gli a!!oltoi:*.
2ucio, per, pur essendo un asino, li ud. distintamente, e si rese conto che
altro non gli resta!a che fuggire il pi' lontano possibile. -on appena !ide i
briganti allontanarsi dal co!o, dette uno strattone alla corda che lo tene!a
legato alla greppia e con un calcio butt gi' la porta. 2a ser!a cerc di
sbarrargli il passo, ma la fanciulla, approfittando anche lei del trambusto
che si era !enuto a creare, la gett per terra, rincorse l"asino e gli mont
in groppa.
( io,* racconta 2ucio (felice di essere riuscito a fuggire, corre!o pi'
!eloce di un ca!allo di ra++a. % !olte poi, con la scusa di do!ermi leccare
la pancia, piega!o indietro la testa e le bacia!o ipiedini, nonostante le
botte che lei mi da!a sen+a risparmio. -el frattempo la senti!o sospirare$ D8
Dei dell"8limpo, soccorretemi: tu, mio sal!atore, se riuscirai a portarmi a
casa, sana e sal!a, e a restituirmi ai miei genitori, ti coprir di onori e
ti far mangiare solo cibi prelibati: )uindi pettiner /uesta tua bella
criniera e ti adorner con i miei gioielli difanciulla:D.*
Purtroppo i banditi li riacciuffarono dopo poche ore, e per l"asino furono
botte da non credere. 2a sorte, per, non lo a!e!a abbandonato del tutto$ il
fidan+ato della fanciulla, fingendo di essere anche lui un brigante, entr in
confiden+a con i se/uestratori e nel corso di una cena tra colleghi offr.
loro un !ino al /uale a!e!a aggiunto un potente sonnifero.
I banditi si addormentarono /uasi di colpo, e all"alba si s!egliarono tutti
in catene, per essere poi giusti+iati da un boia, come d"altra parte a!e!ano
largamente meritato.
Da /uel momento in poi per 2ucio cominci una !ita /uanto mai tra!agliata
3ancora di pi' di /uella che a!e!a finora !issuto4. 7ambi, infatti, molti
padroni$ fin. nelle mani di alcuni imbroglioni che si
spaccia!ano per sacerdoti della Dea Siria, poi fu !enduto a un mugnaio,
/uindi a un ortolano, poi a un soldato e infine a due pasticceri. ,utti,
nessuno escluso, lo presero a legnate.
0entre sta!a con i pasticceri, per, accadde un fatto curioso che impresse
una s!olta radicale nella sua !ita di asino$ lasciato solo nel retrobottega,
in!ece di mangiarsi il fieno nella greppia, cominci a rimpin+arsi di dolci e
di focacce. -otando le spari+ioni, i due pasticceri, in un primo momento, si
accusarono l"un l"altro= poi, scoperto il !ero autore dei furti, cominciarono
a raccontarlo in giro, e in men che non si dica, 2ucio di!enne un !ero e
proprio fenomeno da baraccone. I suoi padroni lo a!e!ano ammaestrato a
puntino 3cosa, peraltro, abbastan+a facile, dal momento che l"asino era pur
sempre un uomo4 e cos., attra!erso opportuni segnali, riuscirono a farlo
assentire, negare, rispondere a cenni, ballare, sdraiarsi per terra e perfino
sedersi su un triclinio per mangiare come un comune mortale. 1na !olta
addestrato, lo !endettero a un ricco impresario che, tra le tante sue
atti!it, organi++a!a spettacoli popolari con gladiatori, bel!e e curiosit
di ogni genere.
% parte il successo come attore, 2ucio fece innamorare di s9 una nobildonna
che, dietro lauto compenso, !olle trascorrere una notte d"amore con lui.
Sentiamo il racconto di /uell"esperien+a dalla stessa !oce dell"asino$
()uella sera, dopo a!er cenato a ta!ola con il mio nuo!o padrone, tro!ai
nella stan+a da letto una bella signora che mi aspetta!a$ la no!ella Pasifae
smania!a all"idea di a!ere un rapporto d"amore con me:
)uattro eunuchi ci prepararono il talamo$ coprirono il pa!imento con cuscini
di morbide piume, sui /uali stesero una coperta di porpora di ,iro tutta
intessuta di fili d"oro, e sopra la coperta gettarono alcuni cuscini
profumati. <atto ci, tolsero il disturbo.
&imasti soli, la signora si mise completamente nuda, togliendosi anche la
fascia di seta che le sostene!a il seno bellissimo. )uindi apr. un barattolo
di stagno e ne estrasse un unguento profumato con il /uale prima spalm se
stessa, da capo a piedi, e subito dopo me, e nelfarlo indugi a lungo sul mio
naso. Infine mi baci appassionatamente. I suoi baci, per, non somiglia!ano
affatto a /uelli che in genere le puttane danno ai loro clienti nei bordelli,
bensi erano dei !eri e propri baci d"amore, inter!allati da frasi dolcissime
del tipo D,i amoD, D,i desideroD, D,i !oglio beneD, DSen+a di te non potrei
!i!ere:D, eccetera eccetera.* Il po!ero 2ucio, da una
parte era lusingato da tutte /ueste atten+ioni, dall"altra per era molto
preoccupato per il rapporto che lui, asino, a!rebbe do!uto a!ere da l. a poco
con la gentildonna.
(%him#, pensai, tra poco far scempio della signora e il marito, per punirmi,
mi dar in pasto alle bel!e feroci. 7on /ueste mie +ampe ingombranti,
infatti, come a!rei potuto montare una signora tanto delicata? con /uegli
+occoli duri come a!rei potuto accare++arne le tenere membra, bianche come il
latte e dolci come il miele? 0a, soprattutto, comepote!a una donna, per
/uanto posseduta dalla smania di a!ermi, tam !astum genitale suspicere?
bbene, non ci crederete$ ma al grido di D,i tengo, ti tengo, piccioncino
mio:D mi mostr subito /uant8 fossero infondate le mie
preoccupa+ioni et prorsus totum recepit.* Il nuo!o padrone
non solo non si oppose agli strani a7coppiamenti di 2ucio, ma pens bene di
trarne un !antaggio economico e organi++ una specie di spettacolo porno a
beneficio delle masse.
-on riuscendo, per, a con!incere nessuna femmina del luogo ad accoppiarsi
con l"asino 3n9 tantomeno la nobildonna a esibirsi in pubblico4, si fece
assegnare dalle autorit carcerarie una detenuta, un"assassina per la
precisione, gi condannata a morte. 2a disgra+iata, in effetti, non peggiora!a
molto la sua situa+ione, dal momento che, asino o non asino, sarebbe stata
data, comun/ue, in pasto alle bel!e.
(0a io, a parte la !ergogna di do!ermi accoppiare da!anti a tutti 3seppure
nelle sembian+e di un asino4, e a parte la ripugnan+a che pro!a!o per /uella
donna mal!agia e criminale, ero anche torturato dalla paura che le bel!e,
alle /uali l"assassina era destinata subito dopo l"accoppiamento, a!rebbero
finito con lo sbranare anche me che in!ece ero del tutto innocente. ,utto
preso da /uesti timori, non appena mi accorsi che il guardiano si era un po"
distratto, perch9 troppo impegnato a sistemare il nostro giaciglio d"amore,
infilai di corsa la porta pi' !icina e mi misi a correre a perdifiato finch9
non giunsi a 7encrea, una nobilissima citt bagnata dal mare geo. 1na !olta
in sal!o, e!itai di proposito il centro abitato e mi diressi !erso la
spiaggia, do!e, dopo essermi sdraiato sulle morbide dune, sci!olai in un
piace!ole sonno.* Il sogno fu /uanto mai risolutore. 2ucio
!ide emergere dal mare una figura splendida di donna con i capelli morbidi e
ondulati che le scende!ano in disordine lungo le spalle$ era Iside in
persona, la Dea !enerata da tutti gli gi+i. 1n disco piatto, simile alla
luna, lucido come uno specchio, l"adorna!a nel bel me++o della fronte.
Indossa!a un !estito di lino sottile dai colori cangianti, ora bianco
ghiaccio, ora giallo croco, ora rosso fiamma. 0a /uello che pi' stupi!a era
il suo manto nerissimo sul /uale si !ede!ano luccicare decine e decine di
stelle.
(ccomi a te, o 2ucio.* disse la 0adre di tutte le cose. (Io sono !enuta /ui
perch9 mi hai commosso con le tue mille s!enture: ora eccomi a te, benigna
e fa!ore!ole, nella mia /ualit di signora degli elementi. Smetti pure di
lamentarti, o figlio, e caccia !ia per sempre il dolore, giacch9 oggi, per
opera mia, # gi sorto il sole della tua libera+ione. %desso, per, segui
attentamente le mie istru+ioni. Domani, a 7encrea, # il giorno del mio culto$
innumere!oli processioni attra!erseranno la citt da un capo all"altro.
Durante la cerimonia il sacerdote, per mio suggerimento, porter con s9 una
corona di rose. ,u a!!icinalo sen+a timore, come se !olessi baciargli una
mano, e mangia un paio di /uelle rose. 6edrai che immediatamente ti si
staccher da dosso la ru!ida pelle dell"asino e tornerai a essere /uello di
prima$ un gio!ane alto, bello e di grandi speran+e.
&icordati, per, che da /uel momento sarai costretto a consacrarti a me fino
alla fine dei tuoi giorni.* 2ucio segu. a puntino tutte le
istru+ioni, recuper le fatte++e umane e di!enne un sacerdote d"Iside.
?
2a sfortuna di essere belli
ssere troppo belli, a !olte, pu risultare altrettanto nefasto che essere
brutti. Basta pensare a 0arilyn 0onroe per rendersene conto. 6olendo restare,
per, nell"orticello mitologico, racconter le tristi !icende di alcuni
gio!ani famosi per la loro belle++a.
Il mito di %done
%done nac/ue dal rapporto incestuoso di sua madre 0irra con il nonno cinira.
2a !icenda # una di /uelle storie scabrose che in genere !engono sussurrate
in famiglia /uando i bambini sono gi andati a letto, e che misero in
difficolt lo stesso 8!idio, nelle 0etamorfosi.
(2a mia poesia narrer cose terribili* a!!erte il poeta. (%llontanate!i
/uindi, o figlie, e anche !oi, padri, restate ilpi' lontano chepotete dai
miei !ersi$
nel caso poi che la storia !i seducesse, allora sospendete la stima che a!ete
nei miei confronti, e rifiutate!i di credere anche a una sola parola di ci
che ho scritto, e se infine la riterrete !era, accettatene almeno il castigo.*
Dopo /uesta abile premessa, destinata unicamente a e!itare gli strali dei
censori, 8!idio comincia a raccontare la storia di 0irra, una fanciulla che
s"innamor di suo padre cinira. % detta del poeta, la gio!ane era
perfettamente consape!ole della sua colpa.
(%him#, do!e mi trascina il pensiero? 7osa sto facendo?* esclama la po!erina.
(6i supplico, o -umi$ opponete!i alla mia per!ersione, sempre che
diper!ersionesitratti. ppure, apensarcibene, tutti gli esseri !i!enti si
accoppiano sen+a problemi, n9 si ritiene immonda una gio!enca solo perch9
offre il proprio dorso a chi l"ha generata, n9 la figlia del ca!allo che
soggiace alpadre, n9 il capro che si congiunge alle femmine che ha procreato.
8 come !orrei fuggire lontano dalla patria per impedirmi di commettere una
tale empiet:* Poi aggiunge$
(8 donna impudica$ non t"accorgi che con i tuoi desideri stai gettando
scompiglio perfino nelle parole? -on ti rendi conto che, o!emai riuscissi nel
tuo intento, saresti chiamata la sorella di tuo figlio e la madre di tuo
fratello?* ,ale era la dispera+ione di 0irra, che un giorno medit il
suicidio. %!e!a gi il cappio al collo, /uando !enne sorpresa dalla nutrice.
Dopo a!erla a lungo interrogata, la !ecchia ri1sc. a estorcerle una
confessione, e a /uel punto, pur di dissuaderla dai suoi propositi, le
promise un incontro d"amore col tPnto agognato padre.
8ra, siccome durante i festeggiamenti in onore di 7erere, la madre della
raga++a, tale 7encreide, a!e!a fatto un !oto di castit che le impedi!a di
andare a letto col marito, la nutrice propose all"an+iano genitore cinira di
accoppiarsi con una gio!ane !ergine. 1nica condi+ione posta dalla gio!ane$
/uella di non farsi mai !edere.
()uanti anni ha /uesta !ergine?* chiese 7inira.
(Gli stessi di tua figlia 0irra* rispose la nutrice. ,utto and secondo i
desideri di 0irra$ i due, padre e figlia, si accoppiarono per no!e notti di
seguito con reciproca soddisfa+ione.
%ccoglie il genitore nell"immondo letto la sua stessa carne, e chiss che nel
trasporto amoroso, a causa della differen+a d"et, lui non le abbia detto a un
certo punto (figlia* e che lei non gli abbia risposto, non !olendo, (padre*,
affinch9 alla scellerate++a dell"unione non facessero difetto i !eri nomi. Dal
talamo incestuoso 0irra uscir fecondata e per no!e mesi porter nell"utero
maledetto la gra!e colpa.
1na notte, per, cinira, spinto dalla curiosit, prese un lume e guard in
!iso la gio!ane amante.
)uando s"accorse che si tratta!a di sua figlia, fuori di s9 dalla rabbia,
sguain la spada e prese a inseguirla per tutta la casa e per i boschi
!icini, e sta!a /uasi per raggiungerla, /uando la po!erina chiese aiuto agli
Dei.
(8 -umi, porgete ascolto a chi !i supplica$ io so di essere in colpa, n9 mi
sottraggo al duro castigo=
ma affinch9 non contamini i !i!i, !i!endo, e non offenda i morti, morendo,
cacciatemi, !i prego, da entrambi i regni e fate di me un"altra cosa, una cosa
che non sia n9 !i!a, n9 morta:* Gli Dei si commossero e la trasformarono in
un albero. 0algrado la metamorfosi, per, i fendenti del padre continuarono a
colpirla e da ogni ferita !enne fuori una resina profumata, che per l"appunto
fu chiamata (mirra*.
%l nono mese la corteccia si apr. del tutto e dette alla luce un bambino$
%done.
%frodite, incantata dal bel sembiante del neonato, di nascosto degli Dei, lo
chiuse in una cassa e lo consegn a Persefone, la /uale, appena l"ebbe
!eduto, decise in cuor suo che non l"a!rebbe pi' restituito.
Passarono gli anni e %done di!ent uno splendido gio!ane.
Di lui, in pratica, s"innamorano tutte le donne$
Segretamente scorre il tempo alato$ nulla !"# di pi' rapido degli anni. 7olui
che #figlio di sua sorella e di suo nonno, colui chefino a pochi anniprima
era ancora in grembo a un albero, ora # di!entato un bellissimo gio!ane, e fa
innamorare di s9 perfino %frodite.
2"idillio tra %done e %frodite esplose !iolento e scal+ dal cuore della Dea
l"altro amante, il nerboruto %res, che o!!iamente non era affatto contento di
come si erano messe le cose. 2a !erit # che %done era pi' bello, pi' tenero,
pi' affettuoso di %res, e, a parte %frodite, un po" tutte le donne del mondo
greco lo a!e!ano eletto a loro fa!orito.
Diciotto o dicianno!e anni ha /uel gio!ane$ non punge il suo bacio, bionde di
lanugine sono ancora le labbra. 0a non si rallegri tanto 7ipride, che anche
noi, non appena scender la rugiada, lo rapiremo per poi portarcelo dietro,
l. do!e le onde schiumano sulle ri!e, e dopo esserci sciolte le chiome e
fatte cadere le !esti, gi' fino ai malleoli, a seno nudo intoneremo un acuto
canto. 7ome detto, anche Persefone si era innamorata di %done, e ben presto
la disputa tra le due di!init di!enne cos. aspra che giunse all"orecchio di
;eus.
8ra, se c"era una cosa che il Padre degli Dei non sopporta!a erano le beghe
fra le donne del suo entourage, e in particolare /uelle per /uestioni di
alco!a$ trascinato /uindi, suo malgrado, in /uesta contesa tipicamente
femminile, lasci che a giudicare fossero le 0use, le /uali, a loro !olta,
decisero /uanto segue$
(Il gio!ane rester /uattro mesi con %frodite, /uattro con Persefone e
/uattro con chi !uole lui:* 0a %frodite non si accontent dei /uattro mesi
che le erano stati assegnati, e /uando si accorse che sta!ano per finire,
indoss la famosa cintura della sedu+ione, /uella che face!a innamorare
chiun/ue la guardasse, e con!inse %done a passare con lei anche i /uattro
mesi di sua pertinen+a. <iguriamoci Persefone: 7ome una furia si rec da %res
e gli raccont l"ennesimo tradimento di %frodite. %res, allora, fuori di s9
dalla rabbia, si mut in un gigantesco cinghiale e, durante una partita di
caccia, massacr il ri!ale.
&acconta il poeta Bione che %frodite si disper a lungo per la fine del
gio!ane amante. )uando lo !ide cadere, esanime al suolo, con le membra
s/uartate, si chin su di lui e pianse tante lacrime per /uante gocce di
sangue !ide uscire dal suo corpo. mentre le lacrime, cadendo a terra, si
trasforma!ano in rose, le gocce del sangue di %done, contemporaneamente, si
mutarono in fragili anemoni.
7on %frodite 3si dice4 piansero moltissime fanciulle. In /uei giorni,
infatti, furono !isti lunghi cortei di donne
!agare nei boschi, e per molti giorni, e molte notti si udirono canti funebri$
0uore il tenero %done, o citerea$
e come faremo noi a !i!ere?
% lungo battete!i il petto, o fanciulle, e lacerate!i le !esti.
Il mito di ,itone.
%l bellissimo ,itone and anche peggio, se cos. si pu dire. Il suo primo
errore fu /uello di al+arsi troppo presto al mattino= d"altra parte face!a il
pescatore e s!egliarsi di buon"ora era, per lui, un"abitudine /uotidiana.
Siccome tra le Dee dell"8limpo la pi' mattiniera era, o!!iamente, os, la Dea
dell"%urora accadde che un bel giorno 3ti !edo oggi, ti !edo domani...4 la
bella os s"innamor di ,itone.
2e Dee, all"epoca, erano non meno spregiudicate dei loro colleghi maschi=
os, pertanto, sen+a starci troppo a pensare, rap. ,itone e se lo port in
tiopia.
% ,itone la Dea partor. 0emnone armato di bron+o, re degli tiopi, e il sire
ma+ione. 2a loro felicit sarebbe stata completa se
entrambi fossero appartenuti alla stessa ra++a. Purtroppo per ,itone, per,
lei era un"immortale lui un po!ero pescatore che, seppure bellissimo, era
comun/ue destinato a morire. os, allora, pens bene di ri!olgersi in alto, e
si a!!i a chiedere a ;eus, dalle nere nubi che egli di!entasse immortale e
potesse !i!ere in eterno$ e ;eus acconsent. con un cenno del capo, ed esaud.
il suo desiderio.
In !erit, ;eus cerc di sconsigliarla in tutti modi$
(Pensaci bene, o figlia d"Iperione* le disse. (Sei da!!ero sicura che /uello
che desideri sia l"immortalit di ,itone? ,u lo sai che, una !olta concessa
una gra+ia, non te ne potr pi' concedere una seconda.* lei rispose di s.,
dimenticandosi di chiedere, insieme all"immortalit, anche l"eterna
gio!ine++a.
2"adorabile %urora non pens nella sua mente di chiedere anche la gio!ine++a
e di tener lontana la ro!inosa !ecchiaia. in !erit, fino a /uando egli
rest gio!ane, godette il suo amore presso le correnti dell"8ceano, ai
confini della terra= ma /uando !ide le prime ciocche bianche scendergli gi'
dal capo e dal nobile mento, dal suo letto si astenne.
Insomma, la (concubina di ,itone antico*, come ama!a chiamarla Dante, non
appena lo !ide in!ecchiare, lo moll di brutto, e d"altra parte come darle
torto? ,itone ormai, almeno come amante, non !ale!a pi' nulla. ( a che ser!e
!i!ere* si chiede!a 0imnermo (/uando non si # pi' capaci di fare l"amore?* 0i
sia data la morte /uando la gioia segreta, tenerissima, dei corpi allacciati
nel letto non sar pi' alla mia portata.
%h, come presto appassisce nell"uomo e nella donna il fiore della gio!ine++a:
1na nube d"angoscia, sen+a tregua, ottenebra l"anima, allor/uando si profila
l"odiosa !ecchiaia.
% /uale et bisogna considerarsi !ecchi? In proposito 0imnermo, poeta greco
del 6II secolo a.7., non ha dubbi$
Destino di morte raggiungimi a sessant"anni, prima della malattia e prima
della buia insonnia.
In !erit, sessant"anni a me sembrano pochini, perlomeno per /uanto mi
riguarda. Pa+ien+a per l"insonnia, dico io, ma ci sono tante altre gioie nella
!ita, per le /uali !ale la pena di !i!ere, al cui confronto il sesso di!enta
un optional$ in particolar modo /uando, con la ter+a et, la sensibilit
dell"uomo si modifica.
,itone, comun/ue, a!e!a da un bel pe++o superato il secolo allorch9 os, lo
rinchiuse, definiti!amente, in una cella sotterranea, per poi passargli il
cibo attra!erso un buco praticato nella porta. In effetti lei non ne
sopporta!a pi' la !ista e soprattutto l"odore$
,itone, infatti, col passare degli anni, oltre a essersi accartocciato e
raggrin+ito, emana!a anche un terribile pu++o di cada!ere... insomma era
di!entato una schife++a.
Il disgra+iato a /uesto punto a!rebbe !oluto morire, riposare in pace come
tutti gli altri esseri umani. 0a inutilmente a!e!a cercato di por fine ai
suoi giorni, o gettandosi gi' da una rupe, o dandosi fuoco, o infilandosi in
una fossa piena di serpenti.
-on c"era stato nulla da fare$ si era ferito, ustionato, era stato morso dai
rettili, ma non era morto.
Per for+a$ era immortale:
In!ecchiare e non morire mai.
)uesta fu la condanna che ;eus !olle infliggere a ,itone$
una condanna pi' amara della stessa morte:
Il mito di Piramo e ,isbe
,ranne %damo, che non a!e!a
nessuno al /uale attingere, tutti gli altri autori, chi pi', chi meno, hanno
copiato da un predecessore. 0agari sen+a !olere, inconsciamente, ma hanno
copiato. 1no dei pi' sfacciati in tal senso # stato !!illiam ShaEespeare$ la
sua tragedia &omeo e Giulietta ripercorre, passo dopo passo, la triste storia
di Piramo e ,isbe, fa!ola babilonese di due gio!ani innamorati, appartenenti
a due famiglie che si odia!ano a morte.
Piramo, Qu!enum pulcherrimus, e ,isbe, praelata puellis 3lui, bellissimo tra
i gio!ani, lei, prescelta tra le fanciulle4 abita!ano nello stesso edificio.
fu proprio gra+ie a /uesta !icinan+a che ebbero modo di conoscersi.
%ll"ini+io si guardarono da una finestra all"altra del cortile, poi
s"incontrarono per le scale, infine si dettero i primi baci e si amarono
teneramente, come da copione.
Purtroppo, per, le loro famiglie si odia!ano da sempre. Si tratta!a di odii
antichi, feroci, trasmessi di padre in figlio, consolidati nel tempo, le cui
ragioni, a /uel punto, sfuggi!ano agli stessi interessati.
1na !olta sorpresi a baciarsi, Piramo e ,isbe furono rinchiusi in due
sgabu++ini nelle cantine del pala++o. 7i nonostante, continuarono a
sussurrarsi frasi d"amore$ la parete di!isoria che separa!a i due sgabu++ini
a!e!a una piccola crepa, una fessura in!isibile a tutti fuorch9 ai due
innamorati= ma per dirla con 8!idio$ /uid non sentit amor?, di che cosa non
s"accorge l"amore?
8 parete in!idiosa, essi dice!ano, perch9 ti opponi a coloro che si amano?
Pensa come sarebbe bello se ci offrissi una porta onde farci congiungere con
tutto il corpo, e se /uesto ti par troppo, cosa ti costerebbe aprirti un
pochino, /uel tanto da consentirci almeno un bacio? 0a adesso non !ogliamo
essere troppo ingrati$ # certamente merito tuo se ci # stato concesso un
piccolo !arco attra!erso il /uale far passare le nostre frasi d"amore.
2"amore, insomma, non si pu incatenare$ lo dice anche una !ecchia can+one
napoletana.
i due innamorati progettarono allora un piano per fuggire. )uando i
rispetti!i carcerieri sarebbero !enuti a portare loro la cena, li a!rebbero
aggrediti di sorpresa e imba!agliati. Per /uanto riguarda ,isbe, la nutrice
guardiana era una !ecchietta mite, forse anche un po" ingenua= facilissimo,
/uindi, da immobili++are e toglierle le chia!i. Per Piramo, in!ece, la fuga
era ancora pi' semplice$ si era messo d"accordo, corrompendolo, con il
custode incaricato del turno di notte.
I raga++i si dettero appuntamento nel bosco di -ino, accanto a una fonte e a
un albero di gelso dai frutti bianchi.
Di soppiatto, al buio, esce di casa ,isbe$ apre i battenti della porta di
casa con la massima cura per e!itare di essere scoperta dai familiari. 2a
fanciulla ha il !iso !elato per non farsi riconoscere. Giunge alla fonte e si
pone a sedere sotto l"albero con!enuto. 6ede la luna che si specchia nella
fonte. 0a ecco apparire una leonessa$ ha la bocca insanguinata per a!er da
poco sbranato un !itello. -on appena ,isbe la scorge, con il cuore in
tumulto, si rifugia in un antro oscuro. -el fuggire, per, si perde il
mantello.
2a leonessa, nel frattempo, dopo essersi abbe!erata alla fonte, e prima
ancora di rientrare nel bosco, !ede il mantello di ,isbe e lo lacera con la
bocca ancora sporca di sangue. Piramo arri! in ritardo$ per scappare, a!e!a
do!uto attendere l"arri!o del carceriere con il /uale si era messo d"accordo.
Giunse alla fonte me++"ora dopo ,isbe= si guard intorno, e scorse sotto
l"albero di gelso il mantello della fanciulla imbrattato di sangue. %ccanto
al mantello le orme di un leone.
(%him#, cosa ho fatto: 8 s!enturata$ sono stato io a ucciderti amor mio: ,u
saresti stata degna di !i!ere una !ita lunghissima, e io, in!ece, ti ho
costretto a !enir /ui di notte, da sola, in un luogo pieno di rumori
sinistri, enonhoa!utonemmenol"accorte++adigiungere per primo: 0a adesso
basta$ la stessa notte !edr la fine dei due amanti:* 7i detto raccolse il
mantello, se lo porto alle labbra, lo baci con passione e subito dopo si
trafisse con un corto pugnale. Il sangue di Piramo raggiunse le radici del
gelso che da /uel giorno mut il colore dei suoi frutti, facendoli di!entare
tutti neri.
G d ecco tornare ,isbe. 2a fanciulla ha ancora paura, nel contempo, per,
non !uole deludere il suo amante. 2o cerca disperatamente con gli occhi ed #
impa+iente di raccontargli i pericoli che ha e!itato.
6ede il gelso e non lo riconosce pi' percolpa dei frutti che hanno cambiato
colore= sta per andar !ia /uando s"accorge che l., steso a terra, c"# l"amor
suo.
(8 Piramo, /uale triste <ato ti allontan da me? 8 Piramo, rispondimi: la
tua amatissima ,isbe che ti chiama.* 0a Piramo non rispose$ ebbe appena il
tempo di aprire gli occhi e di gettarle un ultimo sguardo.
,isbe, allora, lo baci sulle labbra, /uindi gli tolse il pugnale dal petto e
se lo punt sul seno.
(2a tua mano e l"amore che nutri!i per me, o Piramo, ti hanno perduto, ma
anch"io ho una mano ferma, anch"io ho un amore capace di uccidere: tu
albero, che adesso con le fronde copri il corpo suo stra+iato, e che tra poco
coprirai /uelli di entrambi, conser!a i segni di /uesta triste storia,
mantieni per sempre i tuoi frutti di color cupo, affinch9 siano confacenti a
pensieri di morte. tu, padre mio, e tu, padre di lui, genitori
infelicissimi, fate in modo che almeno nell"urna i nostri corpi giacciano
insieme, l"uno accanto all"altro.* cos. dicendo si trafisse con il
pugnale, ancor tiepido del sangue del suo amante sfortunato.
%nche Giulietta tro! il suo &omeo che sta!a esalando l"ultimo respiro, anche
lei lo baci sulle labbra, anche lei si trafisse con uno spadino e anche lei,
inginocchiata accanto al suo uomo, mormor struggenti frasi d"amore. De!o
per correggere /uanto ho detto prima$ non fu certo ShaEespeare a copiare dai
babilonesi, bens. il Dio %more a suggerire alle sue !ittime le medesime
frasi, giacch9, indipendentemente dal secolo in cui si !i!e, alla fin fine
gli innamorati si comportano sempre nello stesso modo. Possono essere ricchi
o po!eri, !iaggiare in tram o in aereo, parlarsi da un balcone all"altro o
col telefonino, essere immortalati da ShaEespeare o dai baci Perugina, ma
prima o poi finiscono sempre col dirsi (ti amo*.
?
2uciano De 7rescen+o
;1S
I 0I,I D22"%08&
Disegni di Paola De 7rescen+o e &affaella Bacarelli
R%&-82D8 08-D%D8&I DI,8&
Dello stesso autore
-ella colle+ione I libri di 2uciano De 7rescen+o
7os. parl Bella!ista
&affaele
;io 7ardellino
8i dialogoi
Storia della filosofia greca G I presocratici
Storia della filosofia greca G Da Socrate in poi
2a domenica del !illaggio
6ita di 2uciano De 7rescen+o scritta da lui medesimo
lena, lena amore mio
-ella colle+ione Illustrati
2a -apoli di Bella!ista
-ella colle+ione 8scar Bestsellers
7os. parl Bella!ista
Storia della filosofia greca G I presocratici
Storia della filosofia greca G Da Socrate in poi
8i dialogoi
6ita di 2uciano De 7rescen+o scritta da lui medesimo
-ella colle+ione 8scar -arrati!a
;io 7ardellino

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