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Rinascimento

RAFFAELLO SAZIO, MICHELANGELO BUONARROTI E GIORGIONE DE CASTELFRANCO



RAFFAELLO SAZIO. Figlio del pittore Giovanni Santi, Raffaello nacque a Urbino il 28 marzo del 1483.
Considerato da molti il massimo esponente del Rinascimento, ebbe la sua prima educazione nella
bottega paterna. Dai primi modi vicini a quelli di Pietro Perugino Raffaello si volse allesperienza
leonardesca. Nel 1504 si recava a Firenze attrattovi dalla presenza di Leonardo e Michelangelo.
lappoggio di Donato Bramante, si trasfer a Roma. Qui, a contatto con gli esponenti di punta della
cultura letteraria pontificia, stimolato dallarchitettura bramantesca, dalla pittura del Michelangelo
e dallarte classica, si comp definitivamente la sua maturazione artistica. Nella Citt Eterna
Raffaello rimase fino alla morte precoce avvenuta il 6 aprile 1520 mentre era ancora intento alla
realizzazione di un grandioso progetto di rilievo della citt antica. Piace moltissimo a Raffaello
disegnare le figure umane nude, perch era un sistema che gli consentiva di capire lanatomia dei
personaggi e poterli di conseguenza vestirli lasciando scoperte delle parti del corpo degli stessi
personaggi. Rientra, comunque, a far parte della schiera delle menti geniali del medio rinascimento.
Una delle opere pi importanti di Raffaello senzaltro lo Sposalizio della Vergine realizzato nel
1504 per la Chiesa di San Francesco a Citt di Castello. Questopera sembra che sia stata copiata,
per la sua impostazione, dal suo maestro Pietro Perugino che aveva elaborato due opere molto
simili a questa sia in ambito tematico che rappresentavo e sono: Lo Sposalizio della Vergine e La
consegna delle chiavi a San Pietro. Difatti, lo schema compositivo della tavola di Raffaello risale
certamente alla Consegna delle chiavi per la presenza di due gruppi di personaggi, per
lintroduzione del tempio a pianta centrale nel fondo e per lintelaiatura prospettica sottolineata
dalla griglia della pavimentazione della piazza. Mentre per quanto riguarda la scelta del soggetto, la
forma centinata della tavola, gli atteggiamenti di talune figure, la porta aperta del tempio che lascia
intravedere la prosecuzione del paesaggio al di l di essa, invece, derivano dallo Sposalizio dello
stesso Perugini. Comunque, una rappresentazione che viene realizzata con la tecnica dellolio su
tavola, la scena principale collocata in basso in primo piano, mentre nello sfondo vediamo una
costruzione che si pu ricollegare al Tempietto di San Pietro in Montorio di Bramante, edificio
sopraelevato rispetto al piano del cortile in cui situato, presenta attorno a un corpo cilindrico,
sormontato da una cupola, un peristilio delimitato da 16 colonne tuscaniche. In secondo piano, tra
la folla posta in primo piano e il tempietto, sono presenti varie figure, che non sono ben
distinguibile, sparpagliate per la piazza e servono per misurare lo spazio che intercorre tra i
personaggi del primo piano e il fondo. La prospettiva utilizzata quella scientifica ma di tipo
centrale poich tutte le linee che caratterizzano il pavimento portano ad un unico punto di fuga che
individuabile nella porta del tempietto che, tra laltro, questultima lascia intravedere una
profondit quasi immensa che determina lo spazio presente dietro il tempio stesso. Ci sono alcuni
elementi di tipo naturalistico come le colline e la vegetazione in prossimit dellorizzonte, il quale
spostato verso lalto e da qui possiamo intuire che presente la prospettiva a volo duccello,
caratteristica di Leonardo Da Vinci. Al centro, quindi, possiamo vedere due gruppi di persone,
separati dal sacerdote: quello alla sinistra dellosservatore costituito da sei donne che comprende
la Vergine e delle sue amiche, mentre a destra vediamo sei uomini (di cui di uno si vede soltanto
met volto) che comprende San Giuseppe e altri pretendenti per la mano di Maria, uno di essi,
probabilmente molto arrabbiato, accinge a piegare un oggetto, e la sua curvatura equilibra la
curvatura che sta assumendo il sacerdote nel suo atto. La disposizione dei personaggi
caratterizzata da due archi di circonferenza: quello pi vicino a noi, concavo, e tende quindi ad
abbracciare losservatore; e un arco di circonferenza convesso, costituito dalla forma circolare del
tempio, rivolto verso la parte posteriore. Il punto in comune di queste due curvature
individuato dallo scambio di fedi effettuato dai due protagonisti. La nitidezza della pittura quella
gi vista in Piero della Francesca, non a caso Urbino vicino Borgo San Sepolcro, il luogo di origine
di Piero della Francesca.
Il fascino delle composizioni piramidali e del linguaggio dei gesti e degli affetti, di cui Leonardo ne
era maestro, si manifesta in Raffaello nella Madonna del prato. La Vergine sorregge il suo Bambino
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RAFFAELLO SAZIO, MICHELANGELO BUONARROTI E GIORGIONE DE CASTELFRANCO

che prende la piccola croce portagli da San Giovannino inginocchiato. Su questultimo si posa lo
sguardo sereno della Madonna. In questopera possiamo riconoscere sia laspetto leonardesco sia
laspetto michelangelesco nella composizione. Laspetto leonardesco chiaramente individuabile
attraverso unanalisi attenta di tutto ci che circonda la figura della Madonna insieme ai due
bambini, Ges bambino e il San Giovannino, dove infatti le stesse rappresentazioni sono prive di
una linea di contorno ed evidenti sono i contrapposti individuati dagli sguardi dei protagonisti;
mentre laspetto michelangelesco sta nellosservazione della stessa Madonna con i bambini che va
a costituire un unico blocco volumetrico che si evidenzia dal fondo.
Venne incaricato dal pontefice Giulio II di affrescare le stanze dellappartamento papale dove gi
altri artisti erano al lavoro, ma quando il papa si accorse della sua grandezza, allontan gli altri e
affid a lui la realizzazione dei dipinti. Si occuper quindi di quattro stanze di cui per due non riusc
a completarle ma altri suoi collaboratori che non faranno altro per che mettere a punto i lavori
progettati dallo stesso Raffaello. Ognuna delle quattro stanze aveva una funzione particolare
nellantichit e sono: quella della Segnatura dove vengono rappresentate scende relegate al Bene
(filosofia o la scienza), al Vero (giustizia) e al Bello(poesia); di Eliodoro dove Raffaello rappresenta
eventi miracolosi dovuti a un intervento di Dio per salvare la Chiesa; dellIncendio di Borgo
rappresenta scene miracolose per intercessione di pontefici di nome Leone; di Costantino
rappresenta invece scene legate alla vita dellimperatore cristiano. Nella Scuola dAtene, affresco
situato nella stanza della Segnatura viene rappresentata una scena dove innanzitutto regna sovrana
la prospettiva centrale individuata dal fondale scenico della rappresentazione. Ci sono chiari
riferimenti al passato soprattutto con lutilizzo di elementi architettonici che ricordano gli archi
trionfali romani e limponenza delle costruzioni che ricordano ad esempio il Pantheon. La
particolarit di questo dipinto sta nel fatto che lui riesce ad amalgamare il passato con il presente,
difatti i volti dei personaggi sono quelli di persone vissute nel 500 quindi contemporanee di
Raffaello come Bramante, Leonardo e Michelangelo, ma rappresenta comunque una schiera di
filosofi vissuti secoli addietro. Al centro vediamo i maestri della filosofia Platone e Aristotele che
tramite i lori gesti vogliono simboleggiare la loro dottrina riguardo la realt: quello a sinistra, ossia
Platone, ammette infatti che la realt solo una copia del mondo intellegibile e infatti alza lindice
verso lalto, mentre quello a destra, Aristotele ammette che la realt sta nel mondo reale, quello
che noi percepiamo attraverso i senti ed indica il suolo. La colorazione prevalentemente vivace e
tramanda alla cappella sistina di Michelangelo.
Un altro dipinto molto interessante si trova nella stanza di Eliodoro, e si tratta della Liberazione di
San Pietro. un dipinto che rappresenta tre scene non in maniera conseguenziali e raffigura: il
momento in cui langelo appare a San Pietro per liberarlo dato era ancora allinterno della cella,
questo nella parte centrale del dipinto, dietro un inferrata; il secondo momento quello dove
langelo accompagna il santo fuori dalla cella, e nelle scali di uscita incontrano due soldati
addormentati sui gradini, questo nella parte destra rispetto allosservatore; il terzo momento
caratterizzato dal risveglio delle sentinelle che riproveranno le guardie addormentate e danno
lallarme per la fuga di San Pietro, questo nella parte sinistra dellopera. Si nota, allora, che la scena
principale quella posta al centro, ossia lapparizione dellangelo a San Pietro relegato in carcere.
Come gi nel Sogno di Costantino di Piero della Francesca, anche in questo caso i protagonisti della
composizione sono loscurit, che sta per essere vinta dallalba, dalla luce. Infatti le luci in questa
composizione sono fondamentali, si trattano di luci di terzo genere: sovrannaturali, reali, e
artificiali. Le luci sovrannaturali sono determinate dallalone che corona la figura dellangelo
presente in tutte le scene; la luce naturale quella della luna fra le nubi che si diffonde sulla citt
lontana, oltra la quale si vedono i chiarori dellalba; mentre la luce artificiale quella determinata
dalla torcia che tiene una sentinella nella terza scena e fa riverberare le armature. presente anche
una luce reale ossia quella che potrebbe uscire fuori dalla finestra che sottostante allinferrata.
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RAFFAELLO SAZIO, MICHELANGELO BUONARROTI E GIORGIONE DE CASTELFRANCO

Un altro affresco importante si trova nella stanza dellIncendio di Borgo ed lopera ha lo stesso
nome. Il soggetto rappresentato la cessazione dellincendio divampato nellanno 847 in Borgo, il
quartiere adiacente alla basilica vaticana, con il semplice gesto di un segno di croce di papa Leone
IV affacciato dalla sua loggia, coperta da una serliana, di un palazzo rinascimentale (la presenza
della parete in bugnato) , quindi descrive, allora, un atto miracoloso per intercessione dei pontefici.
In primo piano si possono vedere molte persone che si agitano, si muovano e scappano e Raffaello
riesce a rappresentare in questa moltitudine dei fatti letterari rilevanti come per esempio il gruppo
di persone situato sulla sinistra dellosservatore dove viene raffigurato un uomo che porta in salvo il
vecchio padre sulle spalle ed seguito da un bambino e da una donna, evidente infatti il
riferimento alla fuga da Troia in fiamme di Ena con il padre Anchse, il figlioletto Ascanio e la
moglie Cresa, di cui si legge nellEnide di Virgilio. Quattro sono gli ordini architettonici
espressamente citati da Raffaello: il tuscanico e il corinzio della loggia papale, lo ionico con colonne
a fusto liscio delledificio a destra, il composito con colonne scanalate di quello a sinistra. Come
negli altri dipinti, Raffaello utilizza la prospettiva centrale in quanto lautore stesso tende a portare
lattenzione dellosservatore sulla scena principale che appunto la benedizione di papa Leone IV.
La straordinaria capacit nel ritrarre la realt si testimonia in Raffaello nel Ritratto di Leone X con
due cardinali. Coglie il papa seduto davanti a uno scrittoio, coperto da un tappeto rosso, sui
appoggiati un campanello da camera e un prezioso codice miniata, che egli sta osservando con
lausilio di una lente. Gli sono accanto i cugini cardinali Giulio de Medici e Luigi de Rossi. La
prospettiva in questo caso accidentale, intuibile dalla posizione del tavolo e degli oggetti poggiati.
Lambientazione appare oscura, forse per mettere in risalto le caratteristiche dei protagonisti,
illuminati da un fascio di luce proveniente dalla destra dellosservatore. Predomina il colore rosso e
Raffaello riusc addirittura a rendere di velluto la mozztta e il camaro del papa.
Un altro dipinto interessante del Raffaello la Trasfigurazione, una tavola che fu collocata sul suo
letto di morte. Lopera si pu scindere in due parti: la parte inferiore caratterizzata dal mondo
umano, quindi vi sono molte persone che si muovono in maniera agitata di cui un fanciullo,
indemoniata, verr guarito dallo stesso Cristo prima di salire in cielo. La dinamica dei personaggi
crea una sorta di forza centrifuga e riprende per questi versi opere del 400 come ad esempio il
Banchetto di Erode di Donatello; mentre la parte superiore vede la figura di Cristo innalzata e
coronato da un bagliore chiaro e fiancheggiato dai due profeti Mos nella nostra sinistra e Elia nella
nostra destra, mentre accasciati sulla rupe, quasi accecati dal bagliore ci sono i tre discepoli: Pietro,
Giacomo e Giovanni.

MICHELANGELO BUONARROTI. Una delle opere pi importanti di Michelangelo senzaltro la
Cappella Sistina. Ha una pianta rettangolare con una volte a botte che disegna quindi un semi-
cilindro. Loriginalit dellaffresco della volta nella cappella sta nellinserire in maniera illusoria
elementi sia architettonici che scultorei allinterno del dipinto stesso. Raffigur infatti dieci archi a
tutto sesto dividendo lo spazio in nove parti ed ha collegato questi archi, in una certa altezza, con
una cornice corrente. In questi spazi noi possiamo vedere diverse scende che riguardano la Genesi,
quindi rappresentazioni legate alla vita religiosa e alla religione cristiana, ma cinque di esse sono di
dimensioni minori poich lasciano spazio a dieci grandi coppie di Ignudi che reggono altrettanti
medaglioni a monocromo con scene bibliche. Nelle vele e nelle sottostanti lunette sono raffigurate
le quaranta generazioni degli Antenati di Cristo e infine, nei pennacchi angolari trovano posto le
raffigurazioni di quattro eventi miracolosi fondamentali per la salvezza di Israele. Tra una vela e
laltra spuntano dei troni con i sette Profeti e cinque Sibille. Due sono le caratteristiche principali in
questa opera grandiosa: la volont dellautore nellamalgamare le tre arti: pittura, scultura e
architettura e luso eccessivo dei colori per mettere in risalto il protagonista della composizione:
luomo nelle sue parti.
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RAFFAELLO SAZIO, MICHELANGELO BUONARROTI E GIORGIONE DE CASTELFRANCO

Sulla parete dietro laltare della Cappella Sistina Michelangelo rappresent il Giudizio Universale.
una rappresentazione, come si pu notare, abbastanza caotica e viene descritto un momento
drammatico nel quale Cristo chiamato a scegliere le anime che dovranno accedere nel Paradiso e
altre allInferno. A differenza degli altri affreschi della volta della Cappella Sistina dove i colori sono
vivacissimi usati per rappresentare i vestiti dei personaggi, in questo, i colori predominanti sono il
celeste che il colore del cielo e il rosa che il colore della pelle umana; mentre nellaffresco della
volta Michelangelo fa uso di illusori elementi architettonici per dividere le diverse scene, qui non
inserisce nessun elemento di divisione tra i corpi, quindi questi ultimi sono liberi di muoversi senza
essere ostacolati da nessuna cosa. La figura di Cristo, affiancato dalla Vergine, posta pi o meno al
centro della composizione, ed intento a punire le anime condannate a scendere negli inferi che
dovranno poi giungere dal traghettatore delle anime dannate Caronte che li porter appunto negli
inferi. Alla destra di Cristo vediamo invece i salvati che saranno destinati quindi a salire al cielo su
cui posa lo sguardo la figura della vergine, sempre alla destra di Cristo che equilibra, con la sua
torsione verso destra, limmagine di Cristo. Sotto le due arcate sono presenti degli angeli che
sorreggono in volo alcuni simboli della cristianit e della passione del Signore: la colonna spezzata
della flagellazione, la croce, la corona di spine, la lancia che verr conficcata nel costato e la spugna
di iuta impregna di aceto. Interessante anche un uomo abbastanza grande che situato quasi al
di sotto di Cristo e seduto su una nuvola alla sua sinistra, ed ha in mano una pelle umana
(probabilmente riconducibile alla figura di San Bartolomeo che fu scorticato vivo) con il volto dello
stesso autore dellopera, come se avesse voluto firmare lopera stessa.
Opera di rilievo per Michelangelo fu la Biblioteca Laurenziana che fu fonte di ispirazione del Vasari
nella realizzazione del Palazzo degli Uffizi. una costruzione che si sviluppa su due livelli diversi i
quali sono occupati dal vestibolo (ingresso) e dalla sala di lettura: infatti la costruzione presenta
una pianta rettangolare, dove la parte ribassata, ossia il vestibolo, presenta una pianta quadrata
(porzione della pianta rettangolare dellintera costruzione). La sala di lettura una struttura molto
semplice nel suo insieme: una rigorosa cassettonatura nel soffitto contribuisce alla prospettiva e le
pareti sono costituite da due materiali diversi la pietra serena e intonaco. Vengono usati questi
materiali per mettere in risalto le strutture portanti della costruzione che sono le lesene, le cornici
e gli elementi perimetrali delle finestre e tutti questi elementi danno limpressione di una scatola
strutturale che fa da blocco allo spazio esterno, come se fosse una gabbia rigida che non lascia che
lo spazio esterno possa entrare allinterno. Poi sono posti una serie di banchi a cospetto delle pareti
che permettono la lettura. La parte pi interessante quella che riguarda il vestibolo, ossia la zona
dingresso, nel quale Michelangelo aveva pensato di creare una sorta di ambiente aperto. Le
quattro pareti che delimitano questo spazio quadrato sono state costruite come se fossero le pareti
di un cortile di un palazzo quindi ha creato delle finte finestre (finestre cieche) , delle cornici
orizzontali che delimitano due livelli che si sovrappongono, ha inserito delle colonne allinterno
delle rientranze delle pareti giocando sempre con il contrasto tra intonaco e marmo bianco.
Interessante la triplice gradinata divisa da due balaustre intermedie, i gradini si presentano come
la massa di un fiume in piena che superata la soglia del salone della biblioteca, straripa e si allarga
dando vita a tre vie. Le due laterali, con i gradini squadrati e senza balaustra si raccordano a quella
centrale dove domina invece il tema della curva.
Michelangelo fu chiamato anche per la realizzazione della Piazza del Campidoglio dove prese come
fonte di ispirazione Bernardo Rossellini. Decise quindi di creare una piazza di forma trapezoidale
per rendere il palazzo Senatorio pi grande di come realmente. Quindi il visitatore appena accede
nella piazza vede di fronte a se il palazzo Senatorio con le sue scale poste simmetricamente, poi alla
sua destra i Musei Capitolini e alla sua sinistra il Palazzo dei Conservatori. Anche in questo caso,
come nella Biblioteca Laurenziana, Michelangelo prefer mettere in risalto gli elementi strutturali
degli edifici come le cornici, le colonne, le lesene ecc ecc.

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