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Slavonia
Il sole Orizzonte La continuità della vita
Splendore all’orizzonte
8000
L’acqua Il fiume
La palude
La montagna I monti
Teste
La donna 96°C
Ivana e Dora
Marte il “Pil”
Terra ed acqua
Il crepuscolo sulla Pannonia: una scena grandiosa che è anche la porzione di continente. L’uomo ha nobilitato questo paesaggio, sino
rappresentazione dell’alba della vita. La pianura emerge in punta di ai nostri giorni, con una serie d’armoniosi villaggi immersi nello
piedi dalle tenebre, avvolta da un manto di foschia che lievita sulle sfarzoso colorito dei fertili campi e nelle foreste a galleria, pullu-
ampie valli fluviali. La volta celeste, pian piano, si colora d’azzurro, lanti di vita e pieni delle più differenti comunità d’uccelli d’Europa.
ed un silenzio sublime annuncia il dramma dell’attesa. Ha inizio la La Croazia orientale, con la sua Slavonia, la Barania meridionale
solennità della vita... Questa scena si ripete da 370 milioni d’anni, e la regione occidentale del Sirmio, si distingue, in Croazia ed in
quando dal mare primordiale emerse la terra più antica di questa Europa, come area dalle caratteristiche tutte particolari.
Vinkovci
Poche sono le regioni il cui aspetto e la cui vita sono in tal misura che la storia e le regioni circostanti vi hanno esercitato. Il Poduna-
determinati dai fiumi. Una di queste è la Croazia orientale. I lar- vlje (l’area del Danubio), la Posavina e la Podravina sono territori
ghi corsi dei fiumi Sava, Drava e Danubio modellano le ampie pia- che devono i loro nomi ai fiumi che vi scorrono. Un tempo ar-
nure alluvionali della regione che, con foreste a gallerie, è un’oasi terie fluviali di gran rilievo economico, oggi contraddistinguono
di biodiversità. Per essa, dalla notte dei tempi, scorrono influenze il paesaggio, la mentalità ed il tipo di vita della gente del luogo:
culturali che l’hanno arricchita e nobilitata, dalla cultura dei pe- dalle competizioni sportive sull’acqua, la pesca e la cucina locale,
scatori di Sopot, risalente ai primordi del neolitico, che vivevano fatta di specialità di pesce d’acqua dolce, alla villeggiatura ed alle
in palafitte, attraverso la cultura eneolitica di Vučedol, passando opportunità di svago nelle aree verdi bagnate dai corsi dei fiumi.
per quella romana e quella medievale, sino ai giorni nostri. Le cit- I fiumi rappresentano una sorta di codice spaziale della Croazia
tà rivierasche, particolarmente sviluppate, con i loro tratti urbani- orientale, e la rendono riconoscibile nel mosaico croato, fatto di
stici ed architettonici, testimoniano del grande influsso culturale una miriade di diversità regionali.
Puzzle ecologico
La palude
Parco della natura KopaËki rit. Riserva
naturale gestita dal 1967; Riserva zoologica
particolare dal 1976; www.kopacki-rit.com
L’uomo d’oggi acquista sempre più coscienza dell’importanza simo luccio, la carpa, dal colore dorato, il siluro baffuto, che rag-
della palude come fonte di vita e come luogo di biodiversità. giunge anche i cento chili di peso, il rutilo, il cavedano, la blicca
Le maggiori e più note paludi sono quelle di Crnac - polje, Je- (Blicca argyroleuca), la lucioperca ed il cipino. Quel pesce che,
las - polje e Bič - polje, nella piana alluvionale della Sava, ed il in un centinaio di giorni in cui l’area è alluvionata, non riuscisse
Kopački rit, là dove acque della Drava affluiscono nel Danubio. ad uscirne, resterebbe imprigionato nelle secche palustri, facile
In primavera, con le abbondanti piogge ed a causa dello sciogli- preda per le centinaia di specie d’uccelli presenti. Tra questi, di
mento delle nevi sulle Alpi, il Kopački rit si trasforma in un’im- particolare valore sono la rara cicogna nera, il falco della steppa
mensa superficie d’acqua, inframmezzata da boschi. D’estate di- e l’aquila marina. Vi nidificano anche diversi tipi d’aironi, ster-
venta l’habitat di numerose specie d’uccelli migratori, che fanno ne, gabbiani, cornacchie o cormorani, le alche protette e diverse
la spola tra l’Africa e l’Europa del nord. L’acqua ospita, invece, il specie di oche selvatiche, che vi svernano a decine di migliaia,
maggior fregolatoio d’Europa: qui si rinnova la vita di oltre una come anche la rara aquila anatraia maggiore. La ricchezza del
cinquantina di specie ittiche. Da qui, diretti verso la Drava ed il mondo animale attrae sia l’attenzione degli scienziati che dei
Danubio, per proseguire molto più lontano, muovono il voracis- sempre più numerosi osservatori d’uccelli.
Brehm
Il cavallo
Cavalli bianchi, Concorso d’allevatori,
Babina Greda (dal 1980)
www.tz-djakovo.hr
Le teste
Chiesa di San Martino presso Našice (in alto a sinistra);
Erdut (in basso a sinistra); Ružica (in basso a destra)
www.pozega-tz.hr
Tra i monti della Slavonia si nasconde anche un altro grande presso Nova Gradiška, ed il monastero cistercense della Beata
tesoro, stavolta appartenente al patrimonio architettonico me- Vergine di Kutjevo, fondato nel 1232. Sui pendii della Krndija,
dievale locale. I benedettini eressero, nel XII secolo, sui pendii sopra Orahovica, si trovano le rovine rinascimentali di Ružica,
orientali dello Psunje, in prossimità della località chiamata Ru- una delle maggiori città fortificate medievali dell’intera Cro-
dina, il bel monastero di San Michele Arcangelo. Dalla chiesa azia. Da un altopiano posto davanti ad una delle meglio con-
di questo monastero provengono quelle famose teste di pie- servate chiese medievali, nella località di Novi Mikanovci, si
tra, scolpite in stile romanico, che, esposte a Parigi nel 1971, protende la vista sull’ampia pianura della Posavina. Tante di
risvegliarono in modo eccezionale l’attenzione della cultura queste chiese e di questi edifici civili sono tutt’oggi utilizzati e
europea, proprio grazie al loro enorme valore artistico. Ap- possono esser raggiunti, attraversando quella zona impervia e
partiene alla medesima epoca storica, cioè al Medioevo, anche disabitata ricoperta di foreste montane, soltanto con l’aiuto di
il castello con annessa la chiesa e fortezza di San Dimitri a esperte guide locali.
Brodski Drenovac, e poi il castello a pianta quadrata di Cernik,
Il parco acquatico
96°C
Orlov otok (l’isola dell’aquila) sul Danubio (a destra);
Sava (in alto ed in basso)
www.tzobizovac.hr
Ivana e Dora
Dora PejaËeviÊ, festival musicale, Našice (a destra);
Bilje (in fondo alla pagina), Donji Miholjac (in basso);
www.tz-donjimiholjac.hr
Il “Pil”
Pil, la Fortezza di Osijek (a sinistra)
Chiostro del convento francescano,
Brod (a destra), Požega (in basso)
Quasi contemporaneamente al periodo in cui lo stile barocco do- mentre il Municipio e la casa del farmacista Thaller rappresenta-
minava sulla scena mondiale, esso faceva la sua apparizione anche no un particolare esempio d’architettura in stile barocco. Vukovar,
nell’architettura delle fortezze di Slavonski Brod e Osijek. La Tvrđa Vinkovci e Nova Gradiška hanno un centro cittadino barocco mol-
(fortezza) di Osijek è un armonico connubio d’architettura milita- to suggestivo. Singoli monasteri in stile barocco, e poi chiese e edi-
re, civile, amministrativa e sacra. La piazza centrale è dominata dai fici si possono trovare anche in un gran numero di centri minori: è
palazzi del Generalato, risalenti al 1726, con il portale barocco più singolare il convento francescano di Slavonski Brod, con il chiostro
sfarzoso dell’intera Croazia, la Guardia principale, con una svettan- più monumentale dell’intera Croazia settentrionale, e poi la casa
te torre di guardia ed una cupola, nonché un edificio civile ad un canonica a Đakovo, il complesso francescano del convento e della
piano e la Magistratura, il Municipio cittadino. Al centro di una chiesa di San Rocco a Virovitica, con un bel patrimonio di valore,
gran piazza a pianta quadrata, è collocata la più grande scultura ed ancora la chiesa di Santa Croce ad Osijek, dei Santi Filippo e
barocca dell’intera Croazia, il “Pil”. La piazza principale di Požega Giacomo a Vukovar, la cattedrale di Požega, così come anche la
è riconoscibile per le volte che caratterizzano una parte della città, chiesa di Santa Teresa a Nova Gradiška e tanti altri edifici.
La Fortezza di Brod
Terra ed acqua
La Fortezza di Osijek (in basso)
La fortezza di Brod
www.tzgsb.hr
Terra nobile
Gli autunni di Vinkovci, rassegna folcloristica, rassegna di
cultura popolare delle origini (dal 1965)
www.vk-jeseni.com
L’esperienza vissuta nella Croazia orientale è impensabile senza che cipolla, e poi il brodo di pollo o i funghi e gli arrosti, sino agli
si conosca la realtà dei paesi della Slavonia. Si tratta di un’eredità eccellenti insaccati ed ai prodotti ottenuti dalla lavorazione delle
culturale immanente alla coscienza ed all’identità collettiva della carni dopo il rito della macellazione, che dà frutti come i ciccioli
gente del luogo. Vi si sono sedimentate scienza ed esperienza di non strizzati, lo speck essiccato, il prosciutto cotto o le succose sal-
differenti culture, connesse da una vita comune su una terra ricca, sicce, condite con paprica rossa tritata o sminuzzata. Non bisogna,
fertile e generosa. Proprio come il patrimonio culturale autoctono poi, dimenticare il famoso Čobanac, piatto tipico a base di carne e
della Slavonia, “archiviato” per le generazioni future. Tutto ciò si ri- verdure, il fiš paprikaš, né le specialità a base di selvaggina, il tutto
flette anche nella sfarzosa tradizione culinaria della Slavonia, senza accompagnato da una gran quantità di differenti verdure. Per non
pari in Croazia per abbondanza e varietà delle specialità gastrono- parlare dei dolciumi! Dai differenti dolci di pasta lievitata ripieni,
miche. Su una tavola stracolma di specialità, il termine “caserec- alle paste sfoglie ripiene di lardo, dette salenjaci. Per conoscere tut-
cio” acquista una nuova dimensione. Dal pane di grano profumato, to questo, in Slavonia conviene partecipare ad un pranzo di nozze,
cotto nel forno a legna, attraverso il formaggio fresco abbinato alla vera e propria rassegna della tradizione culinaria regionale!
Art nouveau
Il ducato ed il ricamo
I ricami di Đakovo (–akovaËki vezovi),
festival folcloristico (dal 1967)
www.djakovo.com
Gli esempi d’Art nouveau di Osijek possono, per la loro lucidità vestirsi e nella concezione dell’abbigliamento sfarzoso e solenne
e fantasia, concorrere con quelli propri di altre metropoli euro- per le occasioni speciali. Là si porta, ancora oggi, una camicia tra-
pee. Nel 1898 ad Osijek venne eretta la prima scultura moderna dizionale, composta di una veste superiore con le maniche e di un
della Croazia, quella realizzata da Robert Frangeš Mihanović. In camicino ricamato a sbuffi, infilato nelle gonne. Nelle occasioni
quegli stessi anni, sui giornali si pubblicavano annunci pubblici- di festa le donne indossavano anche tre di questi indumenti, con
tari in stile Art Nouveau, che è poi anche lo stile degli edifici sottogonne ricamate, che andavano da un minimo di una sino a
ad uso abitativo e pubblici che, a quell’epoca, venivano costruiti. sette. I capelli, acconciati con cura, venivano fissati con acqua zuc-
Tanti sono gli architetti talentuosi e pieni d’inventiva che diedero cherata, ed un’intera ricchezza di ducati veniva cucita sul vestito,
il loro contributo all’abbellimento della città. Lo stile Art nouveau in modo tale che questa ricchezza fosse ostentata e vista da tutti. È
si manifestò, tuttavia, non solo in luoghi del tutto ovvi, come le interessante notare come, in una regione così piccola, si siano svi-
realtà urbane, ma anche là dove non ci si sarebbe mai immaginati: luppati stili autoctoni così diversi di quest’abbigliamento da festa,
nei paesi, per esempio. Nella Posavina si manifestò nel modo di in particolare a Duboševica, Bapska, Sopje, Đakovo, Bizovac...
Pane e vino
Vallis aurea
Olimpiade degli sport antichi a Broanci (dal 1972)
Il fiorire della viticoltura nella Pannonia è legato
all’imperatore romano Probo (III sec.).
Nei primi secoli della nostra era, questa terra situata tra i fiumi Dra- ro, ebbe inizio nel V secolo. La storia della battaglia decisiva, nella
va e Sava, s’annoverava tra le tante province romane. Era il tempo quale sconfissero gli Unni, avvenuta tra la Drava e la Sava, divenne
in cui si registrò il suo primo fiorire economico. Vi si costruirono soggetto dei più antichi canti epici germanici, della Hervararsaga
strade, una delle quali andava per la Podravina sino alle fortezze di dell’antica Islanda e del Widsith, antico canto epico inglese. Ancora
Mursa (Osijek) e di Cibala (Vinkovci), mentre un’altra collegava le sotto Roma, quest’area si sviluppò sino a divenire granaio dell’im-
terme Aquae Balissae (Daruvar) alle fertili terre coltivate a vigneti pero; ma vi si coltivava anche la vite. I vigneti davano, infatti, vini
di Incera (Požega), Certisa (Đakovo) e Cibala. Qui nacquero anche talmente buoni da meritare nomi che richiamavano l’oro: Mons
due imperatori romani: il capace, coraggioso e popolare Valenti- aureus o Vallis aurea. Oggi, questo territorio corrisponde all’area
niano I e suo fratello Valente. Branko Lustig, cittadino di Osijek e compresa tra la Barania e le zone di Požega e di Pleternica, che,
vincitore del premio Oscar, ci ha riportati a quei tempi producendo con i vigneti e le cantine di Kutjevo, viene considerata una delle
il film “Il gladiatore”, così come “Cro Cop” Mirko Filipović, mae- aree a vocazione vitivinicola più antiche d’Europa. In altre zone,
stro di livello mondiale di tecniche di combattimento che si batte come quelle di Đakovo, Slavonski Brod, Nova Gradiška, Pakrac,
sui ring del mondo. La dominazione sulla Pannonia da parte dei Feričanci, Orlovac, Slatina, Virovitica, Erdut, Vukovar ed Ilok, la
Goti, i vicini barbari che popolavano i confini danubiani dell’Impe- vite si coltiva e cura talora da più di mille anni!
La regione del Podunavlje
L’Orient Express
La sagra del kulen a Požega,
concorso di produttori (dal 1982)
Il Viale Europska avenija ad Osijek (in basso)
L’industrializzazione e lo splendore della vita moderna non si scon- parchi, i padiglioni artistici, gli impianti sportivi, le palestre per la
trano con le tradizioni rurali della Slavonia e con quello che di me- ginnastica ed i cinematografi. Attorno al 1925 Osijek aveva un’ottan-
glio essa offre — il cibo. Gli abitanti della Slavonia, accanto alle loro tina di fabbriche. Le terme Lipičke toplice, già conosciute in epoca
delizie tradizionali, provano piacere nel gustare le caramelle ed il romana, diventarono famose su scala internazionale perché qui ve-
cioccolato Kaiser e Stark ed i liquori Nektar di Krenkhely o di Nova niva a riposarsi anche il famoso Fjodor Šaljapin, e poi primi cittadini,
Gradiška. Gli spumanti di Slatina si bevono in calici prodotti nei vil- esponenti politici, generali, artisti, scienziati e magnati d’Europa e
laggi sorti attorno alle vetrerie, quali Zvečevo, Selna vicino a Našice d’America. La Slavonia diventò anche il crocevia delle arterie viarie
o all’Herzog di Osijek. Il kulen stagionato dei Fratelli Nedela s’ac- continentali. Il treno Orient Express collegava l’Europa occidentale
compagna bene alla birra di Osijek o di Daruvar o al vino ed all’ac- con Istambul ed il Vicino Oriente. Non a caso, negli interni sfarzosi
qua minerale di Lipik. Fu finalmente realizzata la rete dell’energia del treno, bloccato dalla neve, con la vista sugli antichissimi querceti
elettrica, s’organizzarono l’impresa bancaria e le rassegne fieristiche, di Spačva, davanti a Vinkovci, si svolge l’epilogo di uno dei più intri-
si sistemarono gli edifici residenziali cittadini più rappresentativi, i ganti ed avvincenti romanzi gialli di Agatha Christie.
J. J. Strossmayer
L’uomo pannonico “a metà strada tra la terra e le stelle”, ha grazie alle quali crearono uno dei più antichi calendari della
sempre letto ed interpretato, fin dai tempi più remoti, i segni storia. In base ad esso regolavano la loro vita e, con tanta
cosmici, tentando di penetrare nei segreti e nelle leggi della fantasia, lo intrecciarono con la vita di tutti i giorni ma an-
vita. I primi furono gli abitanti di Vučedol, portatori di una che con la mitologia. Questo rito vitale venne tradotto in
delle più complesse ed antiche culture dell’intero territorio simboli grafici, una sorta di scrittura fatta di disegni, ap-
mediano della regione danubiana, tra il 3000 ed il 2400 posti su recipienti di ceramica destinati al culto, manufatti
avanti Cristo. Leggevano ed interpretavano questi segni del di estrema bellezza e di estrema importanza. Ancor oggi,
cosmo così come facevano gli antichi Babilonesi del “Libro come se niente fosse cambiato nell’infinito fluire del tempo,
dei libri”. Indirizzavano il loro sguardo ed i loro pensieri al l’uomo pannonico moderno, radicato alla sua terra proprio
cielo, verso la costellazione divina di Orione. E quando, con come una quercia gentile, regola il ritmo del proprio tempo
l’arrivo della primavera, Orione spariva, dovevano ricorrere seguendo il calendario delle stagioni ed aspira al futuro, in-
ad un altro espediente: seguivano il corso delle fasi lunari, cantato al cospetto della magnifica Orione.
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La Croazia in Europa
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La Regione di Osijek e della Barania
La Drava www.tzosbarzup.hr
tz.grada.belog.manastira@os.t-com.hr
La Regione di Osijek e della Barania si trova nell’estremità nord orien- dei parchi, come quelli protetti nelle località di Donji Miholjac, Val-
tale della Croazia. Occupa la Podravina croata inferiore e porzioni di povo, Našice, Đakovo, Nuštar, Osijek, Tenja, Dalj, Bilje e »epin. Uno
regioni storiche, quali la Slavonia e la Barania. Si tratta di un territo- sguardo alla storia di questi centri abitati può essere dato nei seguen-
rio pianeggiante, dominato dalle ampie pianure alluvionali dei fiumi ti musei: Museo della Valpovština (dell’area di Valpovo), di Belišće,
Drava e Danubio, ovvero dai loro affluenti di destra. Rappresentano della Đakovština (dell’area di Đakovo), della Diocesi di Đakovo, di
un’eccezione i rilievi, non alti, del Bansko brdo, nella regione della J. J. Strossmayer (Đakovo), di Našice e del Kopački rit (zoologico).
Barania, e le montagne Daljske planine, con il monte Erdut, a sud del Destano particolare interesse le seguenti manifestazioni culturali:
punto d’affluenza del fiume Drava nel Danubio. Tutto ciò si riflette l’Etno-eko festival (Bilje, in giugno), il Festival del canto bećarac della
anche sul patrimonio naturale, al cui centro si colloca il Parco della Barania (Draž, in giugno), l’Estate di Valpovo (in giugno), Le serate di
natura del Kopački rit, mentre il bel paesaggio del monte Erdut gli fa Miholjac (in luglio), i “Ricami di Đakovo” (Đakovo, in luglio), la Pro-
da corollario. Gravitano attorno ad Osijek, centro della regione, le se- cessione dell’Assunta (Aljmaš, in agosto), la Colonia di arti figurative
guenti località: Beli Manastir, Belišće, Darda, Našice, Valpovo, Donji (Ernestinovo, in agosto), l’Olimpiade degli sport antichi (Brođanci,
Miholjac, Đakovo, e tanti altri centri abitati che collegano l’urbanesi- in agosto), l’Autunno nella Barania (Beli Manastir, in settembre), Le
mo e l’architettura centroeuropea con i monumenti dell’architettura giornate dei boschi della Slavonia (Našice, in settembre).
La città di Osijek
Il ponte grad-osijek@os.t-com.hr
www.tzosijek.hr
Oltre ad essere il centro della Regione di Osijek e della Barania, rappresentativi, e poi la Città alta, sorta nel corso del XIX secolo, con
Osijek ne è anche il capoluogo e svolge un ruolo di guida tra le città preziosi palazzi in stile neoclassico e liberty, nonché i tanti esempi di
dell’intera Croazia orientale. La sua posizione, là dov’è più semplice architettura dei parchi, grazie ai quali Osijek vanta il verde pubblico
attraversare la Drava, rappresenta l’elemento più importante per il più curato di tutto il paese. L’Osijek moderna attrae anche grazie
suo sviluppo. Ne è simbolo il famoso Ponte di Sulejman, lungo 8 all’atmosfera di città universitaria, e per essere, inoltre, il maggiore
chilometri e risalente al XVI secolo, vero e proprio miracolo archi- centro sanitario della regione, cosa che la rende davvero la metropo-
tettonico mondiale. La sua posizione, crocevia d’importanti arterie li croata della Pannonia. Tra i tanti musei e le collezioni, rivestono
viarie, ha fatto sì che si sviluppasse, sin dall’inizio della Nuova era, un carattere particolare il Museo della Slavonia e la Galleria delle
come centro di collegamenti rilevante per tutta l’area. Ciò ha favori- Belle Arti. Le manifestazioni culturali di rilievo sono: il Concorso
to la sua precoce industrializzazione e la sua urbanizzazione, tanto internazionale dei giovani pianisti (in gennaio); lo SLUK, ovvero
che, sul finire del XIX secolo, essa si sviluppò in una delle maggiori la Rassegna del teatro di burattini (in maggio); l’Estate culturale di
città della Croazia. Tutto ciò è ben visibile nel suo ricco patrimonio Osijek (in luglio); le Serate estive di Osijek (tra giugno ed agosto); le
architettonico: il nucleo urbano, detto Tvrđe, con una serie d’edifici Giornate di Krleža (in novembre); la Fišijada (in ottobre).
La Regione di Slavonski Brod e della Posavina
La Sava turisticka-zajednica.bpz@sb.t-com.hr
www.tzgsb.hr, www.tzgng.hr
La Regione di Slavonski Brod e della Posavina comprende una fa- come fulcro viario e vitale di questa parte della Slavonia. Un ruolo
scia allungata di terra che segue il corso del fiume Sava, nell’area cruciale nella Regione di Slavonski Brod e della Posavina ha, appun-
meridionale della Slavonia. Questa parte della Posavina della Slavo- to, la città di Slavonski Brod. La sua posizione di confine e la sua
nia, trai rilievi dello Psunj, della Babja gora e della Dilj-gora, a nord, funzione strategica, proprie del passato, si rispecchiano oggi nella
e la Sava a sud, ovvero la Croazia Centrale ad ovest e la pianura grande fortezza e nel convento francescano. Il secondo centro urba-
orientale croata ad est, è il territorio più rilevante del bacino della no è Nova Gradiška, il cui sviluppo culturale e storico è testimonia-
Sava in Croazia. Il suo paesaggio è dominato dalla piana della Sava to dal Museo cittadino. La vicina Cernik, con il suo vecchio castello
con campi alluvionali (Mramorno, Crnac e Jelas polje). I boschi di e con il convento francescano in stile barocco, era la sede del San-
quercia gentile della Posavina sono, oggi, riserve tutelate (il bosco giaccato ottomano di un tempo.Contribuiscono a rendere ancor più
di Prašnik presso Okučani, con circa 2000 vecchi di 300 anni). Nel interessante la regione il Museo della regione di Slavonski Brod, la
passato la Posavina della Slavonia si trovò, per lungo tempo, sotto Galleria Ružić (a Slavonski Brod), la casa - museo dello scultore Ivan
l’influenza di Požega; tuttavia, dopo la costruzione delle strade per Meštrović (a Vrpolje), e poi le seguenti manifestazioni culturali: La
la valle della Sava, dal XVIII secolo, essa si sviluppò gradualmente danza kolo di Brod (in giugno); l’Estate di Nova Gradiška.
La Regione di Virovitica e della Podravina
La doratura
www.virovitica.hr
www.tz-slatina.hr
www.orahovica.hr
La Regione di Virovitica e della Podravina si trova nella parte nord re per una sequoia gigantesca (mammut) e per un maestro della musi-
occidentale della Croazia Orientale. Comprende la parte occidentale ca moderna, il compositore Milko Kelemen. Orahovica, accanto alla
della Podravina della Slavonia, tra i rilievi della Bilo gora e del Papuk, città di Ružica e con il monastero di San Niccolò alle sue spalle, attrae
a sud, e della Drava, ovvero del confine croato - ungherese, a nord. i gitanti con il suo lago. Pitomača è conosciuta a livello internazionale
Nella parte settentrionale dominano le pianure che, attraverso un bas- per il festival del cinema per bambini e per il suo osservatorio astro-
so altopiano, vanno verso il massiccio del Papuk, a sud. Nel suo Parco nomico. Contribuiscono a rendere ancor più interessante la regione
della natura si trova il prezioso patrimonio naturale della regione (il anche i parchi protetti (di Virovitica, Slatina e Suhopolje), i musei (di
monumento geologico di Rupnica, il parco - bosco di Jankovac e la Orahovica, Slatina e Virovitica), le collezioni etnografiche (la casa na-
riserva speciale di vegetazione boschiva della Sekulinačka planina). I tale di Petar Preradović a Grabrovnica), così come anche le seguenti
centri urbani della regione sono Virovitica, Slatina e Orahovica. Viro- manifestazioni culturali: “I canti della Podravina e del Podravlje” (a
vitica s’è sviluppata in prossimità di un crocevia, come centro storico e Pitomača, in giugno); “La primavera di Orahovica” (in giugno); “Le
moderno di questa parte della Podravina della Slavonia. L’importanza giornate di San Rocco” (Virovitica, in agosto) e “Le giornate di Milko
storica della città si riflette in un castello barocco - classicistico, nel Kelemen” (a Slatina, in ottobre).
convento francescano e nella chiesa di San Rocco. Slatina si fa ricorda-
La Regione di Vukovar e del Sirmio
Il Danubio www.tzvsz.hr
www.zupanja.hr
La Regione di Vukovar e del Sirmio è la regione croata più orientale. nel corso della quale il suo patrimonio architettonico è stato grande-
Comprende il Sirmio occidentale e la parte sud orientale della Slavo- mente danneggiato, Vukovar è oggi un monumento della memoria,
nia, con due entità geografiche naturali: la piana sabbiosa di Vukovar, con un posto unico nella coscienza collettiva. A Županja, nel 1880, si
la pianura del Bosut con la depressione di Spačva e la Posavina di giocava già a tennis ed a calcio, ed oggi, come allora, gli ospiti ven-
Županja. La depressione di Spačva è un centro non lontano dai fa- gono accolti offrendo loro una profumata grappa di prugne al suono
mosi boschi della Slavonia (Lože e Radiševo, protetti come riserve di dei tamburaši (tambura, strumento musicale a corde della tradizione
vegetazione boschiva). L’importanza naturalistica di Spačva è com- regionale). Contribuiscono a rendere ancor più interessante la regione
pletata anche dalla località di Virovi. L’eredità culturale più rilevante anche le seguenti manifestazioni: “Serata degli Šokci” (Županja, in
è quella dei centri abitati di tipo urbano: Vinkovci, Vukovar, Županja febbraio), “Splendido è il Sirmio ornato a festa” (Nijemci, in maggio),
e Ilok. Centro storico e moderno della regione è Vukovar, il maggior “Primavera di Otok” (Otok, in maggio), Festival degli attori (in mag-
porto croato sul Danubio. Si sviluppò fortemente all’inizio del XVIII gio), “Là dove il Danubio bacia il cielo” (Vukovar, in giugno), i Cavalli
secolo, quando nacque il suo nucleo urbano, con una serie d’edifici bianchi (Babina Greda, in giugno), “La raccolta e la trebbiatura del
rappresentativi e palazzi in stile barocco, affacciati alla via principale. grano del passato” (Županja, in luglio), “La vendemmia a Ilok” (in
Grazie alla sua posizione ed al ruolo ricoperto durante l’ultima guerra, settembre) e “Gli autunni di Vinkovci” (in settembre).
La Regione di Požega e della Slavonia
Le fonti
www.tzzps.hr
www.pozega-tz.hr
www.pakrac.hr
La parte centrale della Slavonia, tra la Podravina e la Posavina, rac- la tradizione vitivinicola, e per la produzione d’alimenti ecologici.
chiude l’attuale Regione di Požega e della Slavonia. Il suo paesaggio Nella parte settentrionale della conca si trovano località turistiche
è dominato da una catena montana che circonda la conca di Požega attraenti, Kutjevo, con le sue famose cantine, e Velika, luogo adatto
e la separa dalla valle della Drava, a nord, da quella della Sava, a sud, alle gite, con i suoi bagni termali. Ci si può render conto dell’impor-
e dalla valle della Pakra, ad ovest. Le regioni montane dello Psunj, tanza storica di Požega e dei suoi dintorni visitando il Museo della
del Papuk, della Krndija, della Požeška gora e della Dilj-gora sono Conca di Požega. La città di Pleternica s’è sviluppata su un crocevia,
tra loro collegate, oltre che dalla boscosità, anche dalla loro ricchezza Pakrac è, invece, il centro motore della valle della Pakra, ed anche la
idrica. La fascia montuosa di vette e pendii di questi rilievi è un luo- stazione termale di Lipik contribuisce a rendere la regione sempre
go di sorgenti d’acqua, mentre ai suoi piedi si trovano fonti termali. Il più attraente. Anche i parchi protetti contribuiscono a render più
pozzo Muški bunar sullo Psunj ed il lago Sovsko jezero a Dilj-gora interessante la regione (Kutjevo, Trenkovo e Lipik), così come le ma-
sono località naturali protette. Il centro tradizionale di questa parte nifestazioni culturali: la Festa di San Gregorio (a marzo), La rassegna
della Slavonia, nonché capoluogo, è Požega, città con una delle più dei cortometraggi da un minuto (a maggio), “Le corde dorate della
belle piazze urbane della Croazia. La conca di Požega è famosa per Slavonia” (a settembre), “Le giornate della graševina” (a Kutjevo).
Eneolitico
Il calendario
Ente per il turismo del comune di Draž Ente per il turismo della città di Vinkovci
Braće Radića 58, 31305 Draž Trg bana Josipa Šokčevića 3, 32100 Vinkovci
tel: 385 31 736 474, fax: 385 31 736 474 tel: 385 32 334 653, fax: 385 32 334 658
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www.tz-vinkovci.hr
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