COORDINATORE CANDIDATO prof.ssa Maria Teresa GRECO Dario ARTUSO
anno scolastico 2013/2014 1 CRIMINI ED INVESTIGAZIONI
..Dopo aver eliminato limpossibile, ci che resta, per improbabile che sia, deve essere la verit Sherlock Holmes
Criminologia La criminologia l'insieme ordinato delle conoscenze empiriche sul crimine, sul reo, sulla condotta socialmente deviante e sul controllo di tale condotta .Spesso si confonde, da parte dei mass media, la criminologia con la "criminalistica", o con l'investigazione criminale, anche se si tratta di settori molto distinti: mentre la criminologia una scienza che studia i reati, gli autori di reato e La scena del crimine lo spazio fisico territoriale, concettuale e virtuale nel quale si svolto il crimine. Linsieme delle zone, dei luoghi e dei percorsi nei quali si compiuto levento criminoso con collegamento diretto alla vittima, al bene aggredito, alla combinazione criminale che ha ideato, pianificato ed agito il progetto criminoso. La scena del crimine contiene, nasconde, porta e propone tracce e informazioni che devono essere percepite, recepite, lette, decriptate, interpretate, elaborate e organizzate. Sono tracce e informazioni fisiche, chimiche, biologiche, logiche, concettuali, comportamentali ed euristiche. Lo spazio Il crimine, per essere considerato tale, ha bisogno della vittima, dell'aggressore e del luogo dell'aggressione. Sulla scena del crimine gli elementi convergono, si mischiano, si sovrappongono, si dividono, si dipanano e poi si fondano. In questo modo la scena diventa il teatro di sfide pi importanti, il campo di battaglia pi insidioso, lo scontro pi pericoloso per i ricercatori delle tracce del delitto. Il concetto scena del crimine, scena del delitto o luogo del delitto, di solito indica il luogo fisico spaziale che contiene la situazione e leffetto che hanno generato la notitia criminis o il luogo dove si verificato il criminefisico territoriale contiene e coinvolge spazi, luoghi geografici e topografici ben precisi, i luoghi del crimine, le aree del crimine, i percorsi del crimine, i tragitti. La notitia criminis scatta quando qualcuno ritiene che vi sia motivo d'allarme e allerta le Forze dell'Ordine. L'approccio alla scena del crimine diverso per metodo, qualit, scopi e utilizzo dello stesso, a seconda che gli operatori siano investigatori, criminalisti, esperti di polizia scientifica, esperti e tecnici di ricerca tracce e reperti, specialisti di profiling logico- esecutivo o di profiling psicologico. Sulla scena e sui luoghi si cercano tracce di qualsiasi natura, effetti dell'azione criminale, indicatori del crimine, cio informazioni ed elementi di qualsiasi tipologia da elaborare con metodo, per arrivare a individuare e definire elementi utili alla cattura dell'ignoto autore. 2 Quello che avesse in mente il legislatore allepoca della elaborazione delle norme deputate a regolamentare questa materia nel codice di procedura penale vigente, non dato sapere, e in realt forse poco importa alla luce della pi evoluta situazione attuale. le possibili misure per prevenire, trattare e controllare il delitto, l'investigazione concerne attivit volte a scoprire "chi" abbia commesso il delitto in modo specifico, messe in atto dalle forze di polizia giudiziaria e dalla difesa dell'indagato/imputato di reati, e la criminalistica fornisce alla stessa le metodologie applicative per le indagini, mutuate dalle scienze di riferimento (scienze forensi). Le operazioni che gli investigatori compiono nel luogo in cui avvenuto un omicidio, la cosiddetta "scena del crimine", sono il frutto di una lunga esperienza criminologica.
3 ITALIANO
Imparerai a tue spese che lungo il tuo cammino incontrerai ogni giorno milioni di maschere e pochissimi volti.. Luigi Pirandello
Perch civile, esser civile, vuol dire proprio questo: dentro, neri come corvi; fuori, bianchi come colombi; in corpo fiele; in bocca miele. (da L'uomo, la bestia e la virt)
Luigi Pirandello
LUIGI PIRANDELLO
Lattenzione, con cui il maturo Decadentismo europeo guarda alla crisi delluomo moderno, smarrito fra i meccanismi alienanti della societ e gli oscuri grovigli dellesistenza individuale, diventa amara coscienza e giunge al grado pi alto di lucidit analitica nellopera di LUIGI PIRANDELLO. Drammaturgo e narratore italiano, Pirandello, nasce in una localit detta Il Caos presso Agrigento il 28 Giugno del 1867. Egli apparteneva ad una famiglia agiata nella quale era viva la tradizione patriottica e garibaldina e che si era costruita una fortuna con lestrazione e il commercio di zolfo. Comp i suoi studi nelle universit di Palermo, di Roma, e di Bonn dove si laure in glottologie. Ritornato a Roma partecip alla vita giornalistica e letteraria della capitale. Nel 1894 spos la figlia di un socio del padre, Antonietta Portulano, il matrimonio allietato dalla nascita di tre figli fu poi sconvolto dal dissesto finanziario della ditta del padre e pi gravemente dalla malattia mentale della moglie. Per provvedere ai bisogni della famiglia lo scrittore fu costretto a dedicarsi allinsegnamento privato e alla pubblicazione di alcuni articoli. Queste difficolt non riuscirono per a soffocare la sua attivit irrequieta e complessa di scrittore e di studioso delle discipline pi diverse. Scopr infine nel teatro la sua vera vocazione. Infatti dal 1921, con le commedie Liol, Pensaci Giacomino!, Cos (se vi pare), Sei personaggi in cerca dautore, Luomo dal fiore in bocca, Enrico IV ecc., riesce a conquistare grande successo anche allestero (Praga, Vienna, Budapest, Usa, Sudamerica), oscurando la fama del DAnnunzio. Nel 24 si iscrive al partito fascista, pochi mesi dopo lassassinio di Matteotti, ottenendo cos appoggi da parte del regime. Tuttavia, Pirandello, che si era iscritto solo per aiutare il fascismo a rinnovare la cultura, restandone presto deluso, non si interess mai di politica. Nel 25 assunse la direzione del teatro darte a Roma, che rester in vita sino al 28. Lanno successivo il governo Mussolini lo include nel primo gruppo dellAccademia dItalia appena fondata (insieme a Marinetti, Panzini, Di Giacomo): questo era allora il massimo riconoscimento ufficiale per un artista 4 italiano, ma Pirandello non se ne dimostr affatto entusiasta. Nel 34 gli venne conferito il premio Nobel per la letteratura. Mussolini, attraverso il Ministero degli Esteri, cerc subito di sfruttarne la fama internazionale sperando di usarlo come portavoce estero delle ragioni del fascismo impegnato nella conquista dellEtiopia. Nel luglio del 35 infatti il drammaturgo doveva partire per Broadway, per rappresentare alcuni suoi capolavori e sicuramente sarebbe stato intervistato dai giornalisti. Ma Pirandello non si prest a tale servilismo. Durante le riprese cinematografiche de Il fu Mattia Pascal, effettuate a Roma, si ammala di polmonite e muore nel 36, lasciando incompiuto I giganti della montagna. A dispetto del regime fascista, che avrebbe voluto esequie di Stato, vennero rispettare le clausole del suo testamento: Carro dinfima classe, quello dei poveri. Nudo. E nessuno maccompagni, n parenti n amici. Il carro, il cavallo, il cocchiere e basta. E cos fu fatto. I testi narrativi di Pirandello insistono continuamente su alcuni nodi concettuali. Alla base della visione pirandelliana vi una concezione vitalistica: la realt tutta vita, incessante trasformazione uno stato all'altro flusso continuo, incandescente, indistinto, come lo scorrere di un magma vulcanico. Tutto ci che si stacca da questo flusso, e assume forma distinta e invidiabile si rapprende, si irrigidisce, comincia, secondo Pirandello a morire. Cos avviene dellidentit personale delluomo. Noi non siamo che parte indistinta universalizzandole ed eterno fluire della vita ma tentiamo a cristallizzarci in forme individuali, a fissarci in una realt che noi stessi ci diamo, in una personalit che vogliamo coerente e unitaria. In realt questa personalit un illusione, e scaturisce solo dal sentimento soggettivo che noi abbiamo del mondo. Noi stessi ci fissiamo in una forma. Anche le persone con cui viviamo in societ vedendoci ciascuno secondo la sua prospettiva particolare ci danno delle determinate forme. Un individuo pu crearsi di se stesso limmagine gratificante dellonesto lavoratore, del buon padre di famiglia, mentre gli altri magari lo fissano senza rimedio nel ruolo dellambizioso senza scrupoli o delladultero. Ciascuno di queste forme una maschera non c un volto definito, immutabile: non c nessuno o meglio vi un fluire indistinto e incoerente di stati in perenne trasformazione per cui un istante pi tardi non siamo pi quelli che eravamo prima. La crisi dellidea di identit e di persona risente dei grandi processi in atto nella realt contemporanea, dove si muovono forze che tendono proprio alla frantumazione e alla negazione dellindividuo. Linstaurarsi del capitale monopolistico, che annulla liniziativa individuale e nega la persona in grandi apparati produttivi anonimi; lespandersi della grande industria e delluso delle macchine che meccanizzano lesistenza delluomo e riducono il singolo e insignificante rotella di un gigantesco meccanismo, priva di relazioni e priva di coscienza. Lavvertire di non essere nessuno, limpossibilit di consistere in un identit, provoca angoscia ed orrore, genera un senso di solitudine tremenda. Lindividuo soffre anche ad essere fissato dagli altri in forme in cui non pu riconoscersi Queste forme sono sentite come una trappola, come un carcere in cui lindividuo si dibatte, lottando invano per liberarsi. La societ gli appare come una costruzione artificiosa e fittizia, che isola luomo della vita, lo impoverisce e lo irrigidisce, lo conduce alla 5 morte anche se egli apparentemente continua a vivere. Alla base di tutta lopera pirandelliana si pu scorgere un rifiuto delle forme della vita sociale, dei suoi istituti, dei ruoli che essa impone, un bisogno disperato di autenticit, di immediatezza, di spontaneit vitale. La critica di Pirandello si appunta sulla condizione piccolo borghese e sulla sua angustia soffocante, mentre il teatro predilige ambienti alto borghesi. Listituto in cui si manifesta per eccellenza la trappola della forma che imprigiona luomo separandolo dall'immediatezza della vita, la famiglia. Pirandello acutissimo nel cogliere il carattere opprimenti dellambiente familiare, il suo rigore avvilente, le tensioni segrete, gli odi, i rancori, le ipocrisie, le menzogne che si mescolano alla vita degli affetti viscerali ed oscuri. Laltra trappola quella economica, la condizione sociale ed il lavoro, almeno al livello piccolo borghese: i suoi eroi sono prigionieri di una condizione misera e stentata, di lavori monotoni e frustranti, di un organizzazione gerarchica oppressiva.
UNO, NESSUNO, CENTOMILA
Il romanzo avviato nel 1909 fu portato a termine molto pi tardi, pubblicato nel 1925- 26 sulla rivista La fiera letteraria, e infine in volume nel 1926. Il romanzo si ricollega al Fu Mattia Pascal, riprendendo il tema della centralit della visione pirandelliana, la crisi dellidentit individuale. Vicenda: Il protagonista Vitangelo Moscarda scopre casualmente che gli altri hanno di lui unimmagine diversa da quella che egli si creato di se stesso, scopre cio di non essere uno, come aveva creduto fino a quel momento, ma di essere centomila, nel riflesso delle prospettive degli altri, e quindi nessuno. Questa presa di coscienza fa saltare tutto il suo sistema di certezze e determina una crisi sconvolgente. Vitangelo ha orrore delle forme in cui lo chiudono gli altri e non vi si riconosce, ma ha anche orrore della solitudine che lo spinge ad essere nessuno. Decide perci di distruggere tutte le immagini che gli altri si fanno di lui, in particolare quella dellusuraio (il padre infatti gli aveva lasciato in eredit una banca), per cercare di essere uno per tutti. Ricorre cos ad una serie di gesti folli e sconcertanti, come vendere la banca che gli assicura lagiatezza. Ferito gravemente da unamica della moglie, colta da un raptus inspiegabile di follia, al fine di evitare lo scandalo cede tutti i suoi averi per fondare un ospizio per poveri, ed egli stesso vi si fa ricoverare, estraniandosi totalmente dalla vita sociale. Proprio in questa scelta trova una sorta di guarigione dalle sue ossessioni, rinunciando definitivamente ad ogni identit e abbandonandosi pienamente al puro fluire della vita, rifiutando di fissarsi in alcuna forma, rinascendo nuovo ogni istante, vivendo tutto fuori di s e identificandosi di volta in volta nelle che che lo circondano, alberi, vento, nuvole. Il romanzo porta alle estreme conseguenze la critica all'identit che era stata proposta pi di venti anni prima col Fu Mattia Pascal: 6 leroe non si limita pi ad una condizione negativa, sospesa (il fu Mattia Pascal), ma trasforma la mancanza di identit in una condizione positiva, gioiosa, in liberazione completa della vita da ogni limitazione mortificante. Uno, nessuno, centomila porta anche all'estremo la disgregazione della forma romanzesca gi sperimentata con le prove narrative precedenti. Si tratta di una narrazione retrospettiva da parte del protagonista, ma essa si concreta pi nella sua forma organica (per quanto parziale e provvisoria) del memoriale scritto o del diario come nei precedenti romanzi, bens resta allo stato puramente informale, di un interrotto monologo. La voce narrante si abbandona ad un convulso, torrentizio argomentare, riflettere divulgare, che dissolve la narrazione dai fatti. Per buona met del libro non vi racconto, ma solo larrovellarsi ossessivo del protagonista, monologamente sui temi dellidentit fittizia, dellinconsistenza della persona. Il discorso chiama continuamente all'interlocutore immaginario, che ad un certo punto viene introdotto nella vicenda come personaggio in carne ed ossa. Solo nella seconda parte il filo di un intreccio comincia a dipanarsi, ma anche qui lorganicit del racconto, la concatenazione logica e coerente delle cause e degli effetti, salta: i gesti inconsulti del protagonista sono la negazione di ogni logica comune, sono coerenti solo all'interno della sua follia, e cos pure il gesto inconsulto di Anna Rosa, lamica della moglie che spara a Vitangelo, resta del tutto gratuito, immotivato, inspiegabile.
EUGENIO MONTALE
stato un poeta, giornalista e critico musicale italiano, premio Nobel per la letteratura nel 1975. Lemarginazione sociale a cui era condannata la classe di appartenenza, colta e liberale, della famiglia, acuisce comunque nel poeta la percezione del mondo, la capacit di penetrare nelle impressioni che sorgono dalla presenza dei paesaggi naturali: la solitudine da reclusione interiore genera il colloquio con le cose, quelle della riviera ligure, o del mare. Una natura scarna, scabra, allucinante, e un mare fermentante dal richiamo ipnotico, proprio del paesaggio mediterraneo. La poesia per Montale principalmente strumento e testimonianza dellindagine sulla condizione esistenziale delluomo moderno, in cerca di un assoluto che per inconoscibile. Tale concezione poetica approfondita negli anni della maturit, ma mai rinnegata non attribuisce alla poesia uno specifico ruolo di elevazione spirituale; anzi, Montale al suo lettore dice di non chiedere la parola, non domandare la formula che possa aprire nuovi mondi. Il poeta pu solo dire ci che non siamo: la negativit esistenziale vissuta dalluomo novecentesco dilaniato dal divenire storico. 7 Montale esalta lo stoicismo etico di chi compie in qualsiasi situazione storica e politica il proprio dovere. Rispetto a questa visione, la poesia si pone per Montale come espressione profonda e personale della propria ricerca di dignit e del tentativo pi alto di comunicare fra gli uomini. Lopera di Montale , infatti, sempre sorretta da unintima esigenza di moralit, ma priva di qualunque intenzione moralistica: il poeta non si propone come guida spirituale o morale per gli altri; attraverso la poesia egli tenta di esprimere la necessit dellindividuo di vivere nel mondo accogliendo con dignit la propria fragilit, incompiutezza, debolezza.
MERIGGIARE PALLIDO E ASSORTO
Meriggiare pallido e assorto presso un rovente muro d'orto, ascoltare tra i pruni e gli sterpi schiocchi di merli, frusci di serpi.
Nelle crepe dei suolo o su la veccia spiar le file di rosse formiche ch'ora si rompono ed ora s'intrecciano a sommo di minuscole biche.
Osservare tra frondi il palpitare lontano di scaglie di mare mentre si levano tremuli scricchi di cicale dai calvi picchi.
E andando nel sole che abbaglia sentire con triste meraviglia com' tutta la vita e il suo travaglio in questo seguitare una muraglia che ha in cima cocci aguzzi di bottiglia.
Il Poeta, in un assolato meriggio estivo, di fronte ad un paesaggio arido e scabro che percepisce uditivamente e visivamente giunge, meditando sul significato della vita umana, a percepire lassurdit della vita e alla consapevolezza di una desolata solitudine dove vivere non altro che un insensato procedere lungo un muro invalicabile perch ha in cima cocci aguzzi di bottiglia. Questultima immagine simbolo della tragica condizione esistenziale delluomo, condannato ad ignorare ci che sta al di l dellapparenza delle cose e della sua esistenza. 8 STORIA .Se fosse possibile dire saltiamo questo tempo e andiamo direttamente a domani, credo che tutti accetteremmo di farlo. Ma non possibile. Oggi dobbiamo vivere, oggi la nostra responsabilit. Si tratta di essere coraggiosi e fiduciosi al tempo stesso. Si tratta di vivere il tempo che ci dato vivere con tutte le sue difficolt. Aldo Moro
Il rapimento e l'omicidio di Aldo Moro restano una delle pagine pi misteriose della storia italiana (insieme con le stragi che facevano parte della strategia della tensione). Ancora oggi infatti restano aperti molti interrogativi. In particolare "perch" Moro stato rapito, perch lo Stato non ha trattato quanto avrebbe potuto, perch le indagini sul suo rapimento sono state sviate proprio quando si stava per liberarlo, perch le BR lo hanno ucciso proprio mentre si cominciava a trattare, dove sono finiti i documenti relativi alla sua prigionia Nasce in quegli anni la teoria del Grande Vecchio, cio il sospetto che dietro tutti i misteri italiani ci fosse un'unica mente. Ma solo una teoria. E resta una teoria finch non verr alla luce un altro organismo misterioso, la Loggia P2, un ramo supersegreto della Massoneria.
Dal sessantotto agli anni di piombo Dal punto di vista STORICO tante sono le vicende che hanno interessato i crimini e le investigazioni. Basti pensare a tutti i crimini di guerra e a quelli di cronaca, ma uno in particolare ha .:attirato la mia attenzione : IL CASO ALDO MORO quindi il periodo dal Sessantotto ai cosiddetti ANNI DI PIOMBO. Alla fine degli anni Sessanta il 68, il movimento di contestazione giovanile, che si manifest nelle Universit Americane e in Francia si diffuse anche in Italia. Il movimento studentesco cominci in Italia nelle Universit e coinvolse anche gli alunni delle scuole superiori. I giovani contestavano la tradizione in tutte le sue forme: lautoritarismo dei professori, i programmi di studio poco legati ai problemi di attualit, le bocciature che penalizzavano i ragazzi delle famiglie povere. Venivano messe sotto accusa tutte le istituzioni tradizionali, dalla politica alla famiglia,considerata autoritaria e arretrata. Anche i tradizionali rapporti tra i sessi vennero messe in discussione infatti ,in questo periodo, si svilupparono i primi movimenti femministi che reclamavano luguaglianza reale tra uomini e donne. 9 La protesta si estende anche alle fabbriche poich il miracolo economico aveva creato ricchezza ma anche delle diseguaglianze sociali. Infatti gruppi di giovani operai cominciarono delle lotte per reclamare pi diritti, pi libert e salari pi alti. Dal movimento degli studenti e degli operai nacquero nuove formazioni di estrema sinistra, i gruppi extraparlamentari chiamati cos perch non avevano ancora rappresentanti in Parlamento. Questi affermavano che nel paese cera la necessit non tanto di attuare riforme, quanto di fare una rivoluzione ispirata ai modelli di comunismo diverso da quello sovietico: la Cina di Mao, Cuba di Fidel Castro e Che Guevara. Dopo varie lotte sindacali e scioperi nellautunno del 1969 venne firmata una legge, lo Statuto dei lavoratori, che limitava il diritto degli imprenditori di licenziare e garantiva libert di attivit sindacale nei luoghi di lavoro. Fu creata la SCALA MOBILE un meccanismo in base al quale gli stipendi aumentavano se linflazione aumentava. Contemporaneamente allo sviluppo delle lotte sociali, cominci in Italia una stagione oscura e per molti aspetti ancora misteriosa in quanto non tutti i colpevoli sono stati assicurati alla giustizia : quella del terrorismo politico, i cosiddetti ANNI DI PIOMBO. Il primo gravissimo atto terroristico, il 12 dicembre 1969, fu una bomba che distrusse a Milano la BANCA DELLAGRICOLTURA, a PIAZZA FONTANA, uccidendo 16 persone e ferendone un centinaio. Le indagini allinizio si concentrarono sugli anarchici, ma fu presto chiarito, anche grazie a giornalisti che non accettavano le verit ufficiali, che nellattentato erano coinvolti elementi dei servizi segreti e gruppi di estrema destra, con lobiettivo di aizzare lopinione pubblica contro i movimenti di sinistra la cosiddetta STRATEGIA DELLA TENSIONE, e spingerla a sostenere governi autoritari. Una delle vicende pi dolorose collegate a questa strage furono le morti dellanarchico GIUSEPPE PINELLI e del commissario di polizia LUIGI CALABRESI. Il 15 dicembre, tre giorni dopo la strage, mentre gli inquirenti seguivano la falsa pista degli anarchici, Pinelli, trattenuto in questura per interrogatori, precipit da una finestra. Immediatamente una parte dellopinione pubblica e della stampa di sinistra sostenne che era stato assassinato e che il responsabile della sua morte era il commissario Calabresi. Questultimo fu oggetto di una feroce campagna di stampa da parte di alcuni gruppi di estrema sinistra, per i quali era un nemico del popolo e,in definitiva, un assassino. Nel maggio del 1972, un commando attese sotto casa Calabresi e lo uccise. Solo 16 anni dopo un uomo si autodenunci, confessando di avere partecipato allagguato,e denunci i suoi complici tutti esponenti del gruppo Lotta Continua. Dopo una lunga serie di processi, sono stati tutti condannati anche se si sono sempre dichiarati innocenti e venne anche riconosciuta la non responsabilit del commissario Calabresi alla vicenda. Il terrorismo di destra ,negli anni successivi colp molte altre volte attraverso le bombe :sui treni o contro manifestazioni di lavoratori come a Brescia nel 1974. Lattentato pi grave colp la stazione di Bologna il 2 agosto 1980 causando 85 morti e circa 200 feriti. Dai primi anni sessanta si formarono gruppi armati di estrema sinistra. Tra questi le BRIGATE ROSSE che decisero che era arrivato il momento di passare alla lotta 10 armata. Questi gruppi raccolsero la simpatia popolare. Furono colpiti dirigenti dazienda,magistrati, giornalisti, esponenti politici considerati nemici. Nel 1973,di fronte ad una crisi sociale,il segretario del PCI, Enrico Berlinguer, propose al suo partito e al paese una nuova strategia : lALLEANZA tra grandi forze politiche popolari : cattolici,comunisti,socialisti,laici. Per uscire dalla crisi bisognava accettare, tutti, un grande COMPROMESSO STORICO che portasse a una societ pi democratica, capace di distribuire meglio la ricchezza e di eliminare anche tanti fenomeni di corruzione del mondo politico italiano. Allinizio ci fu lostilit da parte della Democrazia Cristiana ma alla fine per il bene del paese questo compromesso venne accettato da tutti i partiti. Questa cosa venne per vista come un tradimento dai movimenti di estrema sinistra.
Il caso ALDO MORO
Nel marzo del 1978, le BRIGATE ROSSE rapirono e poi uccisero proprio lo statista democristiano pi disponibile a realizzare, sia pure in modo graduale, la collaborazione con i comunisti: il Presidente del partito, ALDO MORO. Il commando terroristico impegnato nellazione sarebbe stato composto ( ma non tutto in questa vicenda completamente certo, pure a distanza di tanti anni ) da undici persone. I particolari dellazione,come stato possibile ricostruirla attraverso i processi ai responsabili, somigliano ad un film dazione, solo che le sei vite distrutte erano vere. Alle nove del mattino del 16 marzo 1978 Moro esce dalla sua casa a Roma e sale sullauto guidata da un appuntato, Domenico Ricci,con a bordo un altro uomo di scorta il maresciallo Oreste Leonardi. Lauto seguita da unAlfetta con gli altri uomini di scorta, il brigadiere Francesco Zizzi e gli agenti Giulio Rivera e Raffaele Iozzino. Quando le due vetture imboccano via Fani, i brigatisti con un agguato sparano e uccidono tutti gli uomini della scorta e rapiscono Aldo Moro che viene trasportato nella sua prigione, un normale appartamento in condominio che i brigatisti chiameranno prigione del popolo. Moro rimane prigioniero 55 giorni. Per la sua liberazione, le Brigate Rosse chiedono in sostanza uno scambio : lo Stato avrebbe dovuto liberare alcuni brigatisti prigionieri in carcere. Il mondo politico si spacca in due : il fronte della fermezza e quello della trattativa. Questo dilemma agiter lItalia per quasi due mesi. A nulla valgono le invocazioni di papa Paolo VI, perch abbiano piet e risparmino la vita dellostaggio. Il 9 maggio il presidente Moro viene fatto salire nel bagagliaio di unauto, coperto da un telo e ucciso a colpi di pistola. Lauto con il corpo viene fatta trovare nel pieno centro di Roma. Questa la cronaca dei fatti. Sui retroscena del rapimento sono state fatte mille ipotesi: il coinvolgimento dell URSS, degli USA, dei servizi segreti e perfino della loggia massonica P2. Probabilmente nessuna di queste ipotesi, su uno dei fatti che pi ha segnato la vita pubblica italiana, sar mai provata. 11 GEOGRAFIA
Ho deciso, per quello che riguarda la Geografia, di trattare il Brasile perch a scuola, grazie ad un progetto realizzato dalla GUARDIA DI FINANZA e dal Ministero dellIstruzionedellUniversit e della Ricerca abbiamo affrontato il tema della legalit economica a tutela della sicurezza dei cittadini per costruire gi dai banchi di scuola, cittadini responsabili e per capire il ruolo ed i compiti della Guardia di Finanza. Una delle operazioni si chiama BUONGUSTAIO. La maxi operazione antidroga fra Italia e Brasile, condotta dai finanzieri del Comando provinciale di Catanzaro - Nucleo di polizia tributaria G.i.c.o. Sezione Goa, dello S.c.i.c.o. di Roma e, parallelamente, da agenti della polizia federale brasiliana, ha portato allesecuzione di provvedimenti di cattura emessi dal giudice per le indagini preliminari di Reggio Calabria. La droga arrivava dal Sudamerica in Italia attraverso navi container.
12 IL BRASILE Il Brasile il quinto stato del mondo per superficie ed una repubblica federale democratica dell'America meridionale. Confina a nord con la Colombia, il Venezuela, la Guyana, il Suriname e la Guyana Francese, a sud con l'Uruguay e ad ovest con l'Argentina, il Paraguay, la Bolivia e il Per. Ad est si affaccia sull' oceano Atlantico. Una delle caratteristiche principali del Brasile la sua immensit; la sua capitale Brasilia, la lingua ufficiale il portoghese mentre la religione pi seguita quella cattolica. Tra le citt pi importanti vi sono San Paolo, Rio de Janeiro, Salvador Bahia. La Vegetazione Circa un terzo del territorio occupato dallimmensa foresta amazzonica considerata il polmone verde della terra. Il fiume pi importante il Rio delle Amazzoni che il secondo fiume della per lunghezza ed il primo per portata dacqua ed estensione del bacino. La vegetazione brasiliana estremamente ricca e diversificata. Qui domina la foresta pluviale, in cui la vegetazione particolar-mente rigogliosa e composta da centinaia di specie di piante. Lungo la costa crescono rigogliose foreste di mangrovie, alberi del cacao, palme nane e numerose altre specie. I frutti maggiormente coltivati sono l'ananas, il mango, la banana, l'uva, l'arancia, il fico e la goiava (guava). Negli altipiani, la lussureggiante vegetazione lungo le valli fluviali si fa pi rada nelle zone montuose, dove crescono soprattutto specie decidue (piante che perdono le foglie in inverno). Nelle zone temperate abbondano le conifere, mentre nelle sezioni aride dell'altopiano sono comuni i cactus una vegetazione di tipo arbustivo. Il Brasile, a causa della sua estensione e della variet del suo territorio, presenta diversi tipi di clima: tropicale, subtropicale, equatoriale tropicale umido. Quindi questo stato ha inverni secchi ed estati umide. Durante la stagione umida, la temperatura relativa dell'aria raggiunge livelli critici nelle ore pi calde del giorno. Durante la stagione secca, la temperatura si abbassa e pu raggiungere minimi giornalieri di 13 C a luglio.
13 L'Economia Il Paese pu essere considerato un Paese in via di sviluppo o del Terzo mondo a seconda dell'aspetto che ne viene valutato. Riguardo alla via di sviluppo in quanto sta superando la transizione demografica, potenzia le vie di comunicazione e stringe relazioni commerciali con nuove nazioni. Ha infine un moderno e post- industrializzato per i suoi grattacieli. Il Brasile, stato tradizionalmente agricolo, ha assistito, negli anni Sessanta e Settanta, a un rapido sviluppo industriale che ha portato a una considerevole diversificazione del settore economico. Fiorente l'industria estrattiva, che sfrutta i giacimenti di ferro e di petrolio, e la produzione siderurgica, chimica e di automobili.
L'Agricoltura Il settore agricolo del paese basato sui prodotti da piantagione: produce circa un quarto della produzione mondiale di caff. Il Brasile inoltre uno dei primi produttori mondiali di canna da zucchero. Altre colture di rilievo sono soia, semi di lino, ricino , palme da olio e frutta quali banane, arance, ananas, noci di cocco Maracuja, Papaia.
L'Allevamento L'allevamento viene praticato in quasi tutte le regioni del paese, soprattutto nelle zone interne. Cospicuo il patrimonio di bovini, pi modesto, ma ugualmente diffuso, quello di cavalli, suini e volatili da cortile.
I Diritti Umani
Il Brasile fa parte di 155 Paesi aderenti ad una convenzione internazionale sul rispetto dei diritti umani in base alla quale obbligato a documentare la propria attivit su questo tema. Il rapporto, atteso dal 1998, stato presentato soltanto recentemente ed il secondo a essere depositato dal 1996. Da Ginevra il sottosegretario per i Diritti umani in Brasile ha spiegato il 25 ottobre che il Paese sta ottemperando al Patto internazionale sui diritti civili e politici, malgrado alcune difficolt che ha cercato di illustrare. Oggi in Brasile casi di tortura e di esecuzioni sommarie da parte di ufficiali autorizzati per legge sono regolarmente denunciati dalla stampa e esiste un pronunciamento del governo secondo cui tali crimini non debbano essere accettati. Tuttavia una larga fascia della popolazione continua a patire violazioni sistematiche dei diritti umani da parte di ufficiali di stato, soprattutto tutori della legge. Mentre qualche leggero progresso stato compiuto in merito alle indagini su 14 questi crimini e sull`individuazione dei responsabili, la maggior parte di essi continua a rimanere impunita. Nel 2005 ci sono stati molti omicidi come quello della suora Dorothy Stang, compiuto il 12 febbraio in Par. Evento che ha chiaramente mostrato la attiva e costante presenza di squadroni della morte nei centri urbani del Brasile che operano come una forza di polizia parallela utilizzando metodi da bande criminali. Soltanto un numero modesto di persone sono state processate in ottemperanza alla legge antitortura varata nel 1997, mentre tali attivit continuano in modo sconsiderato e sistematico. Secondo il rapporto la maggior parte dei casi largamente sconosciuta, non investigata e impunita, mentre le vittime continuano a essere i settori pi vulnerabili della societ: principalmente i poveri, giovani maschi neri o di razza mista che sono sospettati di avere compiuto azioni criminose. Il Programma di protezione dei difensori dei diritti umani, lanciato dal governo federale l`anno scorso, ha contribuito notevolmente a promuovere e difendere il lavoro di chi si batte per i diritti umani in Brasile e in tutta la regione sudamericana. Tuttavia, si afferma nel rapporto, continuano a mancare le infrastrutture necessarie per il suo sviluppo. 15 SCIENZE
Il DNA non sa nulla e non si cura di nulla. Il DNA, semplicemente, . E noi danziamo alla sua musica. Richard Dawkins, Il Fiume della Vita, 1995
Il DNA: la molecola della vita Gli acidi nucleici comprendono il DNA(acido desossiribonucleico) e lRNA(acido ribonucleico). Sono costituiti da molecole molto grandi, formate da unit dette nucleotidi, unite tra loro da lunghe catene. Il DNA costituisce il materiale genetico della cellula. Esso, infatti, contiene il patrimonio ereditario di ogni organismo, scritto nel codice genetico; lRNA rappresenta il tramite attraverso cui le istruzioni del DNA si traducono nella sintesi proteica: queste, rivestono unimportanza fondamentale per lo svolgimento di tutte le attivit alla base dei processi vitali. La scoperta del DNA e del codice genetico. Intorno al 1860, il chimico svizzero Miescher, scopr lesistenza degli acidi nucleici ma ci volle ancora molto tempo prima di capirne la natura e le funzioni. Agli inizi del Novecento, quando ormai era certa la possibilit di trasmissione dei caratteri da genitori a figli, gli scienziati iniziarono a chiedersi dove avessero sede questi 16 caratteri. Fu il biologo americano Morgan a porre per primo lipotesi che i caratteri, o geni, avessero sede nei cromosomi e che potessero subire anche dei cambiamenti o mutazioni, anche se ancora era sconosciuta la loro natura. Si interessarono a questo problema studiosi di diverse discipline, tra i quali il geniale fisico austriaco Schrodinger, che nel 1945 suppose che i geni fossero i portatori delle informazioni, scritte come una successione di pochi elementi ricorrenti, una specie di linguaggio formato da pochi simboli. I simboli, scritti in sequenze diverse acquisivano significati diversi; allo stesso modo poche lettere possono dare vita ad innumerevoli vocaboli. Il gene quindi il portatore di un messaggio in codice. Un altro problema molto dibattuto tra chimici e biologi riguardava la natura del materiale di cui sono costituiti i geni. Alcuni li ritenevano di origine proteica mentre secondo altri il portatore delle informazioni era il DNA dei cromosomi. Il problema stato risolto nel 1944, da un medico batteriologo statunitense che aveva estratto il DNA da alcuni batteri e lo aveva aggiunto ad unaltra coltura di batteri, diversi dai primi per un solo carattere. Con sua grande sorpresa, questi ultimi cominciarono a manifestare il carattere presente solo nei donatori. Egli pot quindi affermare con sicurezza che il DNA il materiale che porta le informazioni ereditarie. Un ulteriore passo avanti nelle conoscenze si ebbe nel 1952, quando il biochimico austriaco Chargaff, dimostr che il DNA costituito da una successione di quattro nucleotidi disposti in sequenze diverse lungo una catena. Ipotizz quindi che linformazione ereditaria stesse nella diversa successione dei nucleotidi e che un gene non fosse altro che una ben determinata sequenza di nucleotidi. Nel 1953 altri due scienziati americani, Watson e Crick, pubblicarono i risultati dei loro studi sulla struttura a doppia elica del DNA. Erano giunti a questi risultati al termine di una frenetica gara tra scienziati di vari paesi, gara per arrivare primi in questa importante scoperta. Scoperta che valse ai due scienziati, nel 1962, il premio Nobel per medicina e fisiologia. Gi prima di loro il chimico statunitense Pauling aveva scoperto la configurazione ad elica di molte proteine e due chimici inglesi Perutz e Kendrew, avevano scoperto la struttura della molecola dellemoglobina. Coloro che furono in grado di decifrare il codicegenetico furono due biochimici statunitensi che, nel 1961 si occuparono della sintesi delle proteine, lavorando su un segmento di RNA sintetico formato da una sequenza di un solo nucleotide. Gi sulla base dei principi scoperti da Mendel e dalle relazioni tra geni e cromosomi, era emerso che: un gene controlla un carattere, contiene linformazione per quel carattere; un gene copia o riproduce la propria informazione, prima di ogni divisione cellulare avviene; la duplicazione del materiale cromosomico e poich i geni si trovano allinterno del cromosoma si duplicano e copiano linformazione che contengono: un gene esprime la propria informazione, linformazione genetica si esprime nei caratteri. 17 I cromosomi, sono presenti nel nucleo di tutte le cellule e sono visibili solo durante il processo di riproduzione cellulare. Nella fase di riproduzione, appaiono come bastoncini strozzati al centro. Questi bastoncini, altro non sono che lunghe molecole di acido desossiribonucleico o DNA. Struttura del DNA
La molecola del DNA formata da due lunghi filamenti uniti tra loro e avvolti a spirale in modo da formare una doppia elica. I due lunghi filamenti, simili a una catena, sono formati da singoli anelli, i nucleotidi. Il DNA, la pi grande molecola naturale presente negli esseri viventi, formato dalla ripetizione di 4 diverse unit pi piccole, appunto i nucleotidi. Una sola molecola di DNA comprende migliaia di nucleotidi. Ogni nucleotidi formato da 3 parti: una molecola di acido fosforico una molecola di zucchero una base azotata
Le basi azotate sono quattro: la citosina la timina la adenina la guanina Ciascun nucleotide legato a quello precedente e a quello successivo attraverso il gruppo acido. I due filamenti sono legati tra loro attraverso le basi azotate; lunione tra le basi avviene solo ed esclusivamente tra adenina e timina (A-T) e tra citosina e guanina (C-G). I due filamenti della doppia elica risultano quindi complementari e le basi si incastrano perfettamente. Si pu immaginare il DNA come una scala a chiocciola: le ringhiera sono formate dalla successione zucchero-acido fosforico, i gradini dalle basi azotate. Ogni gradino formato dalla coppia A-T o C-G. Le coppie delle basi azotate sono quindi fisse, mai gradini che formano si possono succedere e alternare in vario modo, dando origine ad un gran numero di combinazioni. La possibilit dei vari nucleotidi di disporsi in successione e in quantit diverse fa s che in natura ogni specie sia caratterizzata da una diversa molecola di DNA e quindi da specifici cromosomi. Ad esempio: uomo 46 cromosomi cavallo 66 gatto 38 tabacco 48 farfalla 8 girasole 34 cavolo 18 pisello 14 18 Il numero e la costituzione dei cromosomi sono tipici e costanti per ogni specie. Il DNA contiene linformazione necessaria al funzionamento della cellula e dellintero organismo. Infatti esso: - in grado di replicarsi, cio di costruire una copia di se stesso che passa alla discendenza nel processo di riproduzione; - contiene le informazioni per la sintesi cio la costruzione delle proteine, degli enzimi e di tutte le sostanze che costituiscono la cellula. Quindi tutta linformazione genetica scritta nel DNA in un linguaggio particolare chiamato codice genetico.
LUSO DEL DNA A SCOPI INVESTIGATIVI Di questi tempi parlare di DNA quanto mai di moda, quanto mai attuale. Non c settore in cui il DNA non sia alla ribalta, suscitando atteggiamenti e sentimenti tra loro anche molto diversi come la curiosit, la fiducia, il dubbio, il timore, ma anche la speranza. Basti pensare ai numerosi servizi che, in questo ultimo periodo, sono stati proposti dai media ed allacceso dibattito scientifico nazionale ed internazionale sui grandi temi del progetto genoma, dei cibi transgenici, della clonazione delle cellule, tanto per fare qualche esempio. Altrettanto vivaci ed avvincenti sono le cronache dei quotidiani che, nel riferire le attivit svolte dagli investigatori o gli sviluppi di unindagine, sono sempre pi caratterizzate da notizie e particolari che riguardano il DNA. Oggi sappiamo che lanalisi del DNA, si rivela spesso fondamentale per incastrare un omicida o per scagionare un innocente anche in fatti giudiziari datati e gi definiti come ci dimostrano frequentemente i casi riportati dagli USA. Cos il DNA? DNA lacronimo di Acidodesossiribonucleico, una macromolecola presente nelle cellule dellorganismo umano ma anche negli altri esseri viventi come le piante e gli animali la quale ha il compito di trasportare e trasmettere le informazioni genetiche da una generazione allaltra. Una sorta di software biologico capace di determinare le nostre caratteristiche fisiche e di dirigere i complessi processi biochimici che sono alla base della nostra vita, dalla fecondazione fino alla morte. Il DNA presente nelle cellule in due diverse porzioni : nel nucleo e nei mitocondri. Il DNA nucleare ereditato per met dalla madre e per laltra met dal padre: ogni nuova generazione pertanto il risultato di una combinazione del DNA trasmesso dai genitori. Il DNA mitocondriale invece trasmesso soltanto dalla madre ai figli, senza alcun contributo/combinazione con quello del padre. In base a queste peculiarit, il DNA nucleare quello maggiormente utilizzato per le analisi di gran 19 parte dei reperti raccolti sulla scena del reato, poich altamente variabile tra individuo ed individuo, mentre il DNA mitocondriale generalmente impiegato per lesame di reperti altrimenti non analizzabili con i marcatori nucleari, quali piccoli porzioni del fusto di un capello, lesame di feci, gli accertamenti su parti di organi (resti umani ritrovati in casi di disastri o residui cadaverici datati ed in avanzato stato di decomposizione), o per ricostruzioni genealogiche. Sicuramente, lanalisi del DNA ha rivoluzionato le scienze forensi nellultimo decennio ed diventato il pi potente mezzo di indagine scientifica nelle mani degli investigatori. La creazione di nuove banche dati centralizzate e soprattutto quella del DNA, ancora assente in Italia, deve costituire uno dei principali obiettivi da perseguire nellimmediato futuro. 20 INGLESE "Young friends all over the world, you are the ones who must realize these rights, now and for all time. Their fate and future is in your hands. Giovani amici di tutto il mondo, voi siete quelli che devono rendersi conto di questi diritti, ora e per sempre. Il loro destino e il futuro nelle vostre mani Kofi Atta Annan
HUMAN RIGHTS Equal rights for all
On 10th December 1948, in Paris, the General Assembly of the United Nations organization approved and proclaimed "The Universal Declaration of Human Rights". The beginning of the declaration says that: "All human beings are born free and equal in dignity and right: All the thirty articles confirm the right to life. freedom of thought, conscience, religion, opinion and expression. the right to work. housing, medical care and education. The cruelties and injustices of the 2nd World War should never happen again In 1945, at the Nuremburg trial, it was estimated that four million victims, among which thousands of children, guilty because they were not Germans, had been exterminated.
Stop abusing humans rights!
Since the Declaration but other wars and other violent acts have occurred against children, women, young and old. The first and fundamental right, the right to life, is often violated even before birth. by abortion, artificial procreation, experiment on embryos and genetic manipulation. In so many countries in the world men are still sentenced to death. Many others are victims of tortures by police officers or languish in prison without trial. Millions of children are compelled to shoulder arms and to take part in armed conflicts. Several around the world suffer from malnutrition people and do not have access to education. Therefore, now more than ever, we need new politicians as well as with peaceful means. like Gandhi and brave men and women who, Martin Luther King, will be able to lead our society towards equality and justice. But the world needs commitment of everyone too: the each of us in everyday life can be a witness of peace. 21 FRANCESE La presse Lensemble des quotidiens, des revues et de toutes les publications priodiques sappelle la presse. Chaque publication a un public dfini parce que chaque lecteur choisit en fonction de ses intrts. Les quotidiens dinformation les plus clbres sont: Le Monde et Le Figaro. Ils soccupent surtout dactualit internationale, de politique intrieure et de culture. Par rapport ceux-ci, France-Soir et Le Parisien Libr sont plus populaires. Ils offrent une gamme de nouvelles plus centres sur les faits divers et les loisirs (Sport, Radio-TV). Le Courrier de lOuest, Dernires Nouvelles dAlsace diffusion rgionale, ddient une place importante au sport. Mais il existe encore beaucoup dautres quotidiens en France! titredinformation voici le nom des quotidiens les plus connus. Les journaux dinformation: Le Monde, Le Figaro, Le Parisien Libr,France-Soir Les journaux dopion(ce sont les journaux qui son lis aux opinions politiques dun parti): Libration(de gauche), LHumanit (communiste), La croix (dinspiration catholique), Le Matin de Paris (dorientation socialiste) Les journaux sportifs: Lquipe, Paris-turf sport comple Les journaux conomiques: Les chos, Le Nouveau Journal.
La Presse Des Jeunes Okapi et Salut sont les journaux les plus lus par les jeunes. On trouve des articles sur la musique, le cinma, les chanteurs, les problmes des jeunes de son ge. Phosphore et une revue qui des conseils propose aussi des informations et pour le lyce. 22 TECNOLOGIA
Voglio rendere l'elettricit cos economica che solo i ricchi si potranno permettere il lusso di utilizzare le candele.
Thomas Alva Edison
Le Forze Elettriche
In natura esistono due forme di elettricit: quella negativa e quella positiva. Queste due energie si attraggono fra loro, mentre gli stessi tipi di energie si respingono. Ci sono due modi per elettrizzare un oggetto: per strofinio o induzione. Lelettrizzazione per strofinio avviene quando un oggetto composto da una sostanza che ha delle determinate capacit elettriche viene strofinato contro un altro e le cariche negative passano da un corpo allaltro e inseguito se si avvicina loggetto carico negativamente ad un oggetto leggero il primo attira a s il secondo. Non tutti gli oggetti per hanno questa capacit, ad esempio i metalli al contrario della plastica non possono attirare nessun oggetto. Lelettrizzazione per induzione avviene quando un oggetto elettricamente neutro si trova allinterno di un campo elettrico le cariche allinterno si ridistribuiscono in base alloggetto che avvicini. Se avvicini un oggetto carico negativamente, le cariche negative interne al campo elettrico vengono respinte mentre quelle positive vengono attratte e i due oggetti si attirano. Se invece avvicini un oggetto carico positivamente avviene il contrario: le cariche positive vengono respinte mentre le cariche negative vengono attratte. Il campo elettrico dovuto a un oggetto elettrizzato che attorno a s crea una forza elettrica pronta ad agire su altri oggetti.
LOrigine dellElettricit
Nel Novecento alcuni fisici scoprirono che gli atomi, le particelle che compongono la materia, sono formati da particelle ancora pi piccole. In particolare vicino al nucleo degli atomi ci sono gli elettroni, che determinano il comportamento chimico degli elementi e trasportano lelettricit. Gli elettroni sono lelettricit negativa mentre i protoni sono lelettricit positiva. Solo gli elettroni sono in grado di muoversi e trasportare elettricit mentre i protoni non hanno libert di movimento. Gli elettroni per non si muovono con facilit in tutti gli oggetti. Per questo gli oggetti vengono classificati in due categorie: isolanti e conduttori. Negli isolanti le cariche elettriche si muovono con difficolt alcuni esempi sono: la plastica il vetro, il legno, la ceramica e la gomma. Nei conduttori le cariche elettrichesi spostano con facilit come i metalli, la Terra e il nostro corpo. 23 La corrente elettrica ed i circuiti
I fenomeni elettrici dovuti allinduzione o allo strofinio sono fenomeni elettrostatici cio derivano da un accumulo di cariche elettriche ferme. Nella vita di tutti i giorni per usiamo cariche elettriche in movimento: la corrente elettrica. La corrente elettrica si ha quando un conduttore percorso da un flusso di elettroni. Per avere un flusso di elettroni ci deve essere una differenza di potenziale elettrico, detta anche tensione elettrica. Il potenziale elettrico dipende da quante carice elettriche sono accumulate in un oggetto. Quando c la tensione elettrica gli elettroni allinterno di un conduttore si spostano per cercare di annullare questa differenza e si ha la corrente elettrica. Per mantenere la corrente si ha bisogno di un generatore di tensione che mantenga la differenza di potenziale elettrico tra le due estremit di un conduttore. Il primo generatore di tensione stato costruito da Alessandro Volta nellOttocento. Volta costru una pila alternando dischetti di due diversi metalli, rame e zinco, separati da un panno imbevuto di una soluzione di acido solforico. Grazie alle reazioni chimiche che avvengono sulle superfici di contatto con la soluzione, i due metalli tendono a caricarsi uno negativamente (lo zinco) e laltro positivamente (il rame). Tra ogni coppia di dischetti si forma cos una piccola differenza di potenziale. I contributi delle diverse coppie di dischi si sommano e danno origine a una tensione pi consistente alle due estremit della pila, che vengono chiamate elettrodi. Quando si dispone di un generatore di tensione si pu creare un circuito elettrico. Se si collegano con un filo conduttore i due elettrodi del generatore, il filo viene attraversato da una corrente di elettroni che si muovono dallelettrodo negativo allelettrodo positivo. Questa corrente elettrica pu essere sfruttata inserendo lungo il filo un utilizzatore, ad esempio una lampadina, o un amperometro uno strumento che misura lintensit della corrente. Nei circuiti di solito presente anche un interruttore che permette di interrompere il flusso della corrente o di ripristinarlo. La resistenza elettrica e leggi di Ohm Ogni conduttore al passaggio della corrente elettrica oppone una certa resistenza. La resistenza dovuto allattrito tra gli elettroni e gli atomi del reticolo del conduttore. La resistenza dei conduttori, come tutti gli attriti, libera calore facendo aumentare lagitazione termica degli atomi. Questo fenomeno viene chiamato effetto Joule e grazie ad esso il filamento metallico delle lampadine elettriche diventa velocemente incandescente al passaggio della corrente elettrica ed emette la luce. Una lampadina inserita in un circuito emette pi luce se lintensit della corrente che attraversa il suo filamento aumenta. Quindi eseguendo alcuni esperimenti si scoperto che: lintensit della corrente cresce al crescere della tensione elettrica, la resistenza dei conduttori aumenta con la loro lunghezza, un filo conduttore a parit di lunghezza ha resistenza minore e che non tutti i conduttori hanno la stessa resistenza. Questi concetti si riassumono nelle leggi di Ohm scoperte nellOttocento dal fisico tedesco Ohm. La prima legge di Ohm afferma che lintensit di corrente in un conduttore direttamente proporzionale alla tensione elettrica applicata ai due capi del conduttore e inversamente proporzionale alla resistenza del conduttore. Quindi se la resistenza R, lintensit di corrente I e la tensione elettrica V avremo la prima legge di Ohm che dice: 24 i = V : R Automaticamente avremo anche la formula inversa per trovare la tensione elettrica: V = R x i La formula inversa per trovare la resistenza: R = V : i
Sedia elettrica
La sedia elettrica uno strumento utilizzato in vari stati moderni per l'esecuzione delle condanne a morte. Inventata da Thomas Edison fu introdotta per la prima volta negli Stati Uniti d'America nel 1888. Negli Stati Uniti d'America, principali utilizzatori di questo strumento, stata progressivamente sostituita dalla iniezione letale. L'iniziale idea di tale strumento di soppressione fu intuita da un dentista americano di Buffalo, Alfred Southwick. Lo spunto gli venne quando gli raccontarono la storia della morte di un ex impiegato della Brush Electric Light, George Smith, il quale per mentre era intento a sabotare una centralina elettrica della sua compagnia a causa del licenziamento ottenuto per ubriachezza molesta. Colpito da ci, Southwick pens alla costruzione di una sedia collegata ad un generatore elettrico per poter indurre una morte rapida ed indolore ai condannati alla pena capitale. Sottopose dunque la sua idea ad un suo paziente, un senatore, il quale riport la stessa idea a Devid Hill, governatore dello stato di New York nel 1885. Nel 1887, una commissione dello stato di New York si riun per cercare e stabilire un metodo pi umano per infliggere la pena capitale al condannato e pi rapido dell'impiccagione. La fucilazione e la ghigliottina, seppur pi veloci, erano considerati troppo barbari. Hill si ricord di questa intuizione di Southwick e propose la realizzazione della sedia elettrica a Thomas Alva Edison. Egli prefer per promuoverne la realizzazione da parte del suo rivale George Westinghouse. Il motivo di ci era screditare l'inventore concorrente per dimostrare che la tensione generata dalla sua corrente di tipo alternato era in grado di uccidere una persona, precludendone l'utilizzo in campo civile. Scoperto ci, Westinghouse si disinteress al progetto che venne portato infine avanti dallo stesso Edison. Dopo le prime sperimentazioni sugli animali, nel 1888 lo stato di New York approv l'impiego della sedia elettrica. Il primo condannato a morte a venire giustiziato mediante sedia elettrica fu William Kemmler, reo di aver ucciso la compagna Matilda Ziegler nel 1889. L'esecuzione dur 17 secondi e provoc molte sofferenze al condannato, suscitando l'indignazione dell'opinione pubblica. Ci nonostante, grazie all'attivismo di Edison negli anni a cavallo tra la fine del Ottocento e inizi del Novecento la sedia elettrica venne adottata anche in altri stati, dell'Unione, fino a quando non divenne il metodo di esecuzione prevalente negli Stati Uniti sostituendo la tradizionale forca e restandone fino alla met degli anni ottanta. Dopo di allora la sedia elettrica venne rimpiazzata dall'iniezione letale come metodo di esecuzione negli Stati Uniti. 25 Metodo di esecuzione Il condannato viene fatto sedere su una particolare sedia ed in questa posizione gli vengono applicati elettrodi inumiditi alla testa e al polpaccio (queste parti vengono rasate per assicurare l'aderenza). Dopo vengono trasmesse forti scariche di corrente elettrica alternata di durata varia, aumentando progressivamente la tensione (da 500 a 2.000 volt): in questo modo il decesso viene causato dall'arresto cardiaco e dalla paralisi respiratoria. Solitamente, le scariche sono due: la prima serve a rendere incosciente il condannato, causando la morte cerebrale. La seconda, a maggiore tensione, distrugge gli organi interni e causa la morte totale. 26 ARTE E IMMAGINE
Roy Lichtenstein Roy Lichtenstein (1923-97) un artista la cui immagine si lega indissolubilmente ai fumetti. Tra gli artisti della Pop Art quello che pi riesce a creare una cifra stilistica inconfondibile, restandovi fedele fino allultima produzione. Esponente della tipica famiglia medio-borghese americana, la vita di Lichtenstein si svolge in maniera tranquilla, senza le eccentricit o i protagonismi di artisti quali Andy Warhol. Nel 1943, durante la Seconda Guerra Mondiale, viene chiamato alle armi. Qui ha il primo incontro con il mondo militare, che spesso sar di ispirazione alla sua prima produzione artistica, e con i fumetti ispirati alla guerra. Pare, infatti, che un suo superiore gli chiese di riprodurre ingrandendoli vignette tratte da fumetti di guerra. Da qui nacque forse lidea stilistica della sua arte, anche se Lichtenstein cominci a produrre in questo stile solo agli inizi degli anni Sessanta. Nel 1962, con una personale tenuta a New York presso il famoso gallerista Leo Castelli, inizia lascesa di Lichtenstein. Siamo negli anni in cui il fenomeno del consumismo e della cultura Pop esplode a livelli mondiali. Il clima di serena fiducia nel presente e nel futuro si contrappongono nettamente al pessimismo precedente di matrice esistenzialista, e le immagini di fumetti ingranditi proposte da Lichtenstein sembrano rispecchiare in pieno lesigenza di circondarsi di immagini nuove, oggettive e prive di angosce esistenziali. un modo nuovo di contaminare lArte, con la a maiuscola, con stili presi dalla cultura "bassa". In realt, la grande tenuta formale dei quadri realizzati da Lichtenstein, rendono le sue immagini mai banali. Sono fumetti, vero, ma realizzati con la visione propria dellartista. Nel corso degli anni, la formula stilistica di Lichtenstein non cambia, ma inizia un confronto sempre pi serrato con larte del recente passato dagli esiti decisamente originali. Egli, sempre realizzando immagini come fossero fumetti, rivisita tutti gli artisti principali e gli stili sorti nel corso del Novecento, dal cubismo al futurismo, dallespressionismo allaction painting. La contaminazione tra pittura e fumetti crea un dialogo originale che, negli ultimi anni, coinvolge anche la scultura. La sua arte, prodotta fino alla met degli anni Novanta, rimane come una delle espressioni pi originali della cultura americana del secondo dopoguerra. 27 Il fumetto
Storie di carta Il primo fumetto apparve su un giornale americano, verso la fine del XIX secolo, per raccontare le avventure di un monello di nome Yellow Kid, illustrate da una serie di disegni e brevi didascalie. Ebbe immediatamente grande successo: comic strip, striscia comica, venne chiamata questa nuova forma espressiva, che si diffuse rapidamente in tutto il mondo, creando innumerevoli personaggi, molti dei quali ancor oggi famosi, nonostante la concorrenza dei nuovi mezzi di comunicazione. Il fumetto si esprime mediante due tipi di linguaggio: il linguaggio iconico e il linguaggio verbale: esso contiene, cio, immagini e parole.
Gli elementi del fumetto La principale caratteristica dei fumetti l'immediatezza della lettura: la storia si svolge in una successione di immagini, dette vignette, facilmente comprensibili da tutti, perche in esse il disegno dei personaggi chiaro, il testo scritto immediatamente collegato ai personaggi, i colori sono brillanti, le inquadrature ben calcolate I principali elementi che compongono la vignetta sono, entro la cornice: a. personaggi, paesaggio, arredo; b. parole, inserite nella nuvoletta(ballon in inglese), da cui parte una piccola appendice triangolare diretta al personaggio che le pronuncia, il pensiero inserito in una nuvoletta collegata al personaggio con una serie di cerchi con dimensione crescente. c. suoni e rumori, rappresentati mediante onomatopee, cio segni grafici e parole che riproducono i suoni. I fumetti utilizzano quasi sempre uno schema fisso: le vignette si leggono in sequenza, collocate in una striscia orizzontale o sull'intera pagina. Le loro dimensioni, come le forme e i colori, possono variare secondo le esigenze espressive del disegnatore. Hanno, quindi, diversa forma: rettangolare, circolare o mista.
Lindagatore dellincubo: Dylan Dog
Tiziano Sclavi, l'autore del racconto precedente, ha creato anche un fumetto di grande successo di cui protagonista Dylan Dog. Dylan Dog un investigatore privato, un ex poliziotto di Scotland Yard con un passato misterioso, ha trent'anni, un animo molto sensibile che lo porta a innamorarsi delle belle ragazze. Veste con una camicia rossa, una giacca nera, jeans e scarpe Clark's. Abita a Londra, si sposta su un maggiolone Volkswagen cabriolet bianco. Ha un insolito rapporto con i soldi spesso non si fa pagare, chiede parcelle alte solo a clienti ricchi. Le storie di cui 28 protagonista, ambientate quasi sempre a L sono un intreccio di vari generi: fantastico, horror, giallo noir (cio tipo di giallo con storie violente in una societ un corrotta e con un finale amaro). Con lui indagano i suoi amici, in particolare Groucho e lispettore Bloch. Altri personaggi che aiutano Dylan Dog impacciato ispettore Jenkins, un lord inglese, sono un una veggente e persino un cane. I suoi antagonisti fissi sono la Morte, Xabaras(anagramma del nome di un diavolo, Abraxas), che si dedica all'alchimia e ricerca il siero dell'immortalit. Tra i personaggi compaiono mostri come vampiri e zombi che sono talora vittime, talora"cattivi" da combattere. Gli alieni, invece, sono solitamente esseri positivi. Dylan Dog combatte contro tutti i mali della nostra societ: ingiustizia sociale, emarginazione, ricerca ossessiva del potere, razzismo, droga. 29 MUSICA
Bohemian Rhapsody Bohemian Rhapsody una canzone del gruppo musicale britannico Queen. Fu scritta dal cantante Freddialbum studio del gruppo, A Night at the Opera del 1975. celebre per la sua particolare struttura musicale: infatti, a differenza del classico brano dei Queen, qui non presente alcun ritornello, ma si hanno diverse parti principali - un'introduzione cantata a cappella, un segmento in stile ballata che termina con un assolo di chitarra, un passaggio d'opera, e una sezione di e Mercury per il quarto hard rock. Il significato di questo testo dei Queen non per nulla allegro per quanto la musicalit della canzone possa far pensare diversamente "Mamma ho solo ucciso un uomo". "Niente mi importa" "Sono un indolente" "Mamma, non volevo farti piangere". Il racconto di un omicidio e di un senso di colpa che tarda ad arrivare. Nella depressione dell'omicida ormai nulla ha pi importanza. Qui c' una bella spiegazione che scende molto di pi nel dettaglio spiegando i singoli versi. Questa la vita vera o solo fantasia? Travolto da una frana. Senza scampo dalla realt. Apri gli occhi. Alza lo sguardo al cielo e vedrai. Sono solo un povero ragazzo, non ho bisogno di essere capito. Perch mi lascio trasportare, sono un indolente. Un po' su, un p gi. Comunque soffi il vento, a me non importa. Mamma, ho appena ucciso un uomo, Gli ho puntato una pistola alla testa, Ho premuto il grilletto, ed ora morto, Mamma, la vita era appena iniziata. Ma ora l'ho lasciata e l'ho buttata via Mamma, Non volevo farti piangere Se non sar tornato a quest'ora domani Va avanti, va avanti, come se niente fosse stato Troppo tardi, venuta la mia ora, Rabbrividisco Il corpo mi fa male in continuazione, Addio a tutti, devo andare Devo lasciarvi tutti ed affrontare la verit Mamma, Non voglio morire, Qualche volta vorrei non essere mai nato Intravedo una sottile sagoma d'uomo, 30 Fulmini e saette molto, molto spaventoso Galileo, Galileo, Galileo figaro Magnifico Ma sono solo un povero ragazzo e nessuno mi ama solo un povero ragazzo di povera famiglia Risparmiate la sua vita da questa mostruosit mi lascio trasportare, sono un indolente, mi lascerete andare? No, non ti lasceremo andare lasciatelo andare Non ti lasceremo andare lasciatelo andare Non ti lasceremo andare - lasciatemi andare Non ti lasceremo andare - lasciatemi andare No, no, no, no, no, no, no Mamma mia, mamma mia, mamma mia lasciami andare Beelzeb ha messo un diavolo da parte per me, Cos pensate di potermi lapidare e sputarmi in un occhio Cos pensate di potermi amare e lasciarmi morire Oh tesoro non puoi farmi questo Devo solo uscirne Devo solo uscire dritto via da qui Niente veramente importa Chiunque pu capirlo Niente veramente importa, niente veramente m'importa, Comunque soffi il vento...
Sonata per pianoforte e violino n. 9 di Ludwig van Beethoven Sonata per pianoforte e violino in la maggiore n. 9, op. 47, di Ludwig van Beethoven, comunemente nota come Sonata a Kreutzer, fu composta tra il 1802 e il 1803 e pubblicata nel 1805 con dedica al musicista francese Rodolphe Kreutzer. Con i suoi 40 minuti circa di durata, la sonata pi lunga e difficile fra le composizioni per violino di Beethoven. La tempestosa novit dello stile brillante e molto concertante della Sonata a Kreutzer schiude una nuova via a Beethoven. Lopera si compone di tre movimenti: 1. Adagio sostenuto Presto Adagio Tempo I 2. Andante con variazioni I-IV 3. Finale. Presto La sola introduzione lenta nelle sonate per violino di Beethoven conduce alla propulsione dinamica del Presto. Il terzo movimento, a ritmo di tarantella, era stato in origine scritto come finale della Sonata per pianoforte e violino op. 30 n. 1.
La Sonata a Kreutzer, uno dei romanzi brevi dello scrittore russo Lev Tolstoj, . un racconto per certi aspetti "dostoevskiano", per uno sforzo costante di identificazione e di esaltazione dei moti pi intimi dell'animo umano, i quali si riflettono poi inevitabilmente nelle azioni commesse.
Trama
L'intera vicenda ha luogo durante un viaggio in treno. La voce narrante quella di un uomo che rimarr per tutto il romanzo uno sconosciuto, tanto per il lettore quanto per lo stesso Vasja Pozdnyev, al quale non dir mai il proprio nome. Quest'uomo registra una conversazione tra alcune persone, le quali dissertano animatamente a proposito dei principi fondanti dell'amore, e della sua stessa definizione. In particolare, emergono le posizioni nettamente contrapposte di una signora, che difende l'amore fondato sulla comunanza d'ideali o sull'affinit spirituale, e quella di un uomo dai capelli grigi, dall'aria solitaria e dagli occhi scintillanti, che poi 31 Pozdnyev. Costui in seguito si ritrova nello scompartimento da solo con lo sconosciuto narratore, al quale inizia a raccontare la sua storia. Oltre a rievocare gli anni dell'unione coniugale, con i suoi rituali, i suoi gesti, le sue convenzioni e le sue ipocrisie, Pozdnyev confessa il proprio terribile segreto. Dopo aver presentato alla moglie un musicista, egli inizia a sospettare una relazione tra i due. In particolare, una sera, mentre i due eseguono l'uno al violino, l'altra al pianoforte la Sonata a Kreutzer di Ludwig Van Beethoven, l'uomo avverte l'intero peso dei propri dubbi. Tuttavia, convinto che il musicista stia per partire ed uscire per sempre dalla sua vita, Pozdnyev si assenta di casa alcuni giorni per curare i propri affari in provincia. Una lettera della moglie, ricevuta due giorni dopo la partenza, riaccende la gelosia dell'uomo: il violinista non partito e le ha gi fatto visita. Pozdnyev ritorna precipitosamente a casa, dove arriva in piena notte. Trovandola a tavola con il musicista, in preda alla rabbia, l'uomo pugnala la moglie. Pozdnyev si rende conto della gravit del misfatto soltanto alcuni giorni dopo, quando viene condotto presso il tumulo della moglie. Al termine del proprio racconto, congedandosi, il disperato uxoricida implora il perdono del proprio compagno di viaggio. Il dubbio sull'effettivo tradimento della moglie non svelato da Tolstoj: se la donna avesse davvero voluto tradire il marito, perch avvertirlo della presenza del musicista, quando le era ben nota la gelosia di Pozdnyev per quest'uomo? Sembra altrettanto inverosimile che la moglie voglia davvero consumare un rapporto extraconiugale sotto gli occhi dei figli, della balia e della servit, senza la minima precauzione. Allo stesso tempo la visita ad una donna sposata in piena notte nella Russia di fine Ottocento, cos come l'evidente intesa tra lei ed il musicista, forte di un'educazione libertina nei salotti parigini, non possono non generare il sospetto sulla natura del loro rapporto. 32 SCIENZE MOTORIE
Combattiamo la violenza negli stadi
Le grandi feste rappresentate da incontri sportivi di vario genere, spesso vengono rovinate da gruppi di facinorosi che sembrano essersi recati allo stadio con il solo intento di confrontarsi tra di loro in modo violento e manesco. IL risultato finale l'intervento delle forze dell'ordine, la sospensione degli incontri sportivi stessi e, nel peggiore dei casi, l'esplosione di una vera e propria guerriglia urbana. In Italia l'esempio di queste sciagurate consuetudini ci fornito soprattutto dallo sport nazionale, quello pi sentito e seguito da tutti: il calcio. Molti tifosi vivono in maniera quasi maniacale il loro fervore sportivo, arrivando spesso a mitizzare i diversi atleti, ed odiare gli atleti e le tifoserie rivali. Odiare, si, davvero odiare, come si odia il nemico di una vita, come si odia qualcuno che ci ha fatto del male. Rancori portati da partita a partita, andate rissose che riaprono il conflitto negli incontri di ritorno. Tifoserie opposte che da anni ormai manifestano il loro odio. Ma cosa spinge ad odiare un avversario? Dove sono finiti il rispetto ed il fair play? Fortunatamente nella maggior parte degli incontri non si verificano episodi di violenza, ma per il resto possiamo asserire che il rispetto dell'avversario non fa parte della cultura di certe tifoserie. Gioca molto il campanilismo, quell'attitudine a detestare i propri vicini in favore di un amore smodato per il proprio luogo di origine. Consuetudine questa che, partendo da un'attenzione per la propria citt di provenienza, sfocia poi in un insensata rabbia verso ci che di diverso c' intorno ad essa. Si pensi agli incontri tra club di citt della stessa Regione. Il problema si approfondisce poi se prendiamo in esame i famosi derby, gli scontri cio tra due squadre della stessa citt. Cosa centra in questo caso il campanilismo? Forse il problema un altro: il tifo smodato rappresenta una valvola di sfogo sociale; come se lo stadio fosse un luogo per scontri fisici dove riversare la rabbia di una vita, come se fossimo ancora al tempo dei gladiatori. Ce ne accorgiamo per esempio quando le forze dell'ordine mostrano I sequestri di armi fuori gli stadi: cacciaviti, mazze, coltelli, tirapugni, mannaie, insomma un notevole arsenale che fa ragionare sulla premeditazione di certi atti di violenza, che non esplodono li per li, ma sono spesso decisi a tavolino dai capi curva, magari un giorno prima degli incontri.
La Violenza nello Sport
Nella societ contemporanea lo sport, oltre a produrre spettacolo con azioni sportive esaltanti, manifesta violenza ed aggressivit. Tali manifestazioni non sono solo fenomeni della nostra societ: si ricordino gli incidenti del 59 d.C. a Pompei fra i tifosi locali e di una citt vicina durante i giochi dei gladiatori, cos gravi da indurre il 33 senato a bandire i giochi da Pompei per dieci anni. Oggi, invece, da prendere in considerazione la violenza negli stadi sempre pi in crescita, basti pensare alla strage di Bruxelles del giugno 1985: 38 morti e oltre 400 feriti. Quali sono le cause che determinano questi continui conflitti sugli spalti? Condizionamenti. Lo psicologo Jeffrey H. Goldstein afferma: "Le persone che assistono a uno sport aggressivo tendono a diventare a loro volta aggressive; in questo modo la sequenza di eventi tende a perpetuarsi per forza propria: i tifosi si sentono aggressivi, vedono o sentono aggressione e quindi agiscono aggressivamente. Questa spiegazione tiene presenti alcune leggi di psicologia della folla secondo cui chi si trova in un certo gruppo, in genere, portato a comportarsi come gli altri membri anche quando non del tutto convinto, il che significa che gli istinti sono contagiosi tanto pi quanto pi sono le persone coinvolte: il gruppo tende a condizionare l'individuo fino a fargli perdere la sua identit. Ricerca di identit. Il personaggio del tifoso, infatti, pu essere il punto di approdo di una disperata ricerca di identit di un ragazzo che non riuscito a trovare altri modi di esprimersi; allora il tifoso rappresenta un modello di eroe, con un suo caratteristico abbigliamento, con i suoi slogan, con le sue dimostrazioni di virilit e di coraggio; nelle interviste agli ultras, infatti, alcuni hanno detto: " meglio essere tifosi d'assalto e cattivi piuttosto che nessuno!"; si pu dire che chi entra nel ruolo di tifoso ultras trova un'identit gi predisposta con il suo corredo di norme, valori e ragioni. Effetto protagonistico. Il processo di etichettamento, nella cronaca giornalistica, ufficializzando l'immagine del tifoso forte, duro, passionale, temuto, solidale, ha un "effetto pubblicitario" affascinante che attira tanti giovani influenzabili. Non si spiega altrimenti il continuo aumento di clubs dei tifosi con nomi che si commentano da s: Sturm Truppen Como, SS Stabia, Commandos, Brigaden, Achtung Viking e cos via. Ricerca di eccitazione. La caratteristica del tifo, dei cosiddetti "ultras", diventa la ricerca della tensione emotiva, piuttosto che la riduzione. Infatti evidente che niente di meglio delle eccitazioni provocate dalle situazioni antagonistiche, aleatorie e coinvolgenti della partita, pu offrire a molte persone l'occasione di potersi dare alla disinibita emozione eccitatoria. Allora l'aggressivit, le zuffe, i vandalismi, gli scontri costituiscono gli effetti di un bisogno psicologico domato dalla ricerca di forti sensazioni. Bisogno di sfogo. Un altra teoria, detta "catartica", attribuirebbe al tifoso il bisogno di uno sfogo di emozioni, possibile grazie all'identificazione con gli atleti e mediante un conflitto simbolico o ritualizzato coi tifosi avversari ("devi morire !!").Quando questa forma di elaborazione dei vissuti aggressivi risulta inadeguata alla pressione istintiva o reattiva, allora si avrebbe il passaggio all'atto vandalico; lo sport in questo caso consentirebbe un'occasione di sfogo dell' eccesso di carica aggressiva accumulati nella realt lavorativa o familiare: frustrazioni quotidiane represse. Alcuni estremizzano questa teoria: l'attivazione di condotte aggressive pur essendo apparentemente occasionate dalle manifestazioni sportive o da passione tifosa, in realt sono l'esplosione di profonde frustrazioni sociali; gli stadi sarebbero parafulmini per scaricarle servendo quindi gli interessi della classe politica dominante, per spostare la scarica emotiva dal terreno degli scontri politici e sociali al terreno degli stadi. Sicch la manifestazioni sportive sarebbero "bersagli sostitutivi" 34 per frustrazioni motivate da problemi economico-sociali molto pi grandi della frustrazione derivante da una sconfitta ludica. Condizionamenti sociali: secondo un'altra teoria il tifoso sarebbe la conseguenza degenerativa di una societ che evidenzia, esalta e premia solo colui che vince o che ottiene successo, a prescindere dai mezzi impiegati per raggiungerlo, adottando il principio discutibile secondo cui " il fine giustifica i mezzi ". Occorre quindi vaccinarsi contro i germi della violenza sociale educando ai valori di pace, di convivenza civile, di cooperazione pi che di competizione (lo spirito competitivo va ben dosato e tenuto sotto controllo). L'essenza dello sport agonistico. Alcuni autori ritengono lo sport direttamente responsabile della violenza, in pratica secondo questi sarebbe meglio eliminare lo sport perch non pu esistere sport agonistico senza violenza; la logica seguita questa: lo sport prevede la competizione, lo spirito competitivo implica il desiderio di superare l'avversario col massimo impegno, e questo significa anche, quando necessario, ricorrere a qualsiasi mezzo per vincere. 35
La disperazione pi grande che possa impadronirsi di una societ il dubbio che essere onesti sia inutile.