Vous êtes sur la page 1sur 113

Esopo.

FAVOLE.
Titolo originale della raccolta: "Aisopou mythoi".
Traduzione di Elena Ceva Valle.
izzoli Editore
Copyright izzoli editore !"#!.
$ndice.
%ota.
!. $ &eni e i 'ali.
(. $l venditore di statue.
). L*a+uila e la volpe.
,. L*a+uila e lo scara-eo.
#. L*a+uila. il gracchio e il pastore.
/. L*a+uila dalle ali mozze e la volpe.
0. L*a+uila tra1itta.
2. L*usignuolo e lo sparviero.
". L*usignuolo e la rondine.
!3. $l de-itore ateniese.
!!. $l moro.
!(. La donnola e il gallo.
!). $l gatto e i topi.
!,. La donnola e le galline.
!#. La capra e il capraio.
!/. La capra e l*asino.
!0. $l capraio e le capre selvatiche.
!2. La schiava -rutta e A1rodite.
!". Esopo in un arsenale.
(3. $ due galli e l*a+uila.
(!. $ galli e la pernice.
((. $ pescatori e il tonno.
(). $ pescatori che pescarono ciottoli.
(,. $l pescatore che sonava il 1lauto.
(#. $l pescatore. i pesci grossi e i pesci piccoli.
(/. $l pescatore e la m4nola.
(0. $l pescatore che -atteva l*ac+ua.
(2. L*alcione.
(". Le volpi sul 'eandro.
)3. La volpe con la pancia piena.
)!. La volpe e il rovo.
)(. La volpe e l*uva.
)). La volpe e il serpente.
),. La volpe e il taglialegna.
)#. La volpe e il coccodrillo.
)/. La volpe e il cane.
)0. La volpe e la pantera.
)2. La volpe e lo scimmiotto eletto re.
)". La volpe e la scimmia che disputavano sulla loro no-ilt5.
,3. La volpe e il -ecco.
,!. La volpe dalla coda mozza.
,(. La volpe che non aveva mai veduto un .
,). La volpe e la maschera.
,,. $ due uomini che disputavano intorno agli d4i.
,#. L*assassino.
,/. L*uomo che prometteva l*impossi-ile.
,0. L*uomo pauroso e i corvi.
,2. L*uomo morsicato da una 1ormica ed Ermes.
,". $l marito e la moglie -is-etica.
#3. L*im-roglione.
#!. $l 1an1arone.
#(. L*uomo -rizzolato e le sue amanti.
#). $l nau1rago.
#,. $l cieco.
##. $l tru11atore.
#/. $l car-onaio e il lavandaio.
#0. 6li uomini e 7eus.
#2. L*uomo e la volpe.
#". L*uomo e il leone che 1acevano la strada.
/3. L*uomo e il satiro.
/!. L*uomo che spacc8 la statua del dio.
/(. L*uomo che trov8 un leone d*oro.
/). L*orso e la volpe
/,. L*aratore e il lupo.
//. Le rane che chiesero un re.
/0. Le rane vicine di casa.
/2. Le rane del pantano.
/". $l ranocchio medico e la volpe.
03. $ -uoi e l*asse del carro.
0!. $ tre -uoi e il leone.
0(. $l -i1olco ed Eracle.
0). &orea e il 9ole.
0,. $l -ovaro e il leone.
0#. L*uccellino e il pipistrello.
0/. La gatta e A1rodite.
00. La donnola e la lima.
02. $l vecchio e la 'orte.
0". $l contadino e l*a+uila.
23. $l contadino e i cani.
2!. $l contadino e il serpente che gli aveva ucciso il 1iglio.
2(. $l contadino e il serpe intirizzito dal 1reddo.
2). $l contadino e i suoi 1igli.
2,. $l contadino e la Fortuna.
2#. $l contadino e l*al-ero.
2/. $ 1igli discordi del contadino.
20. La vecchia e il medico.
22. La moglie e il marito u-riacone.
2". La padrona e le ancelle.
"3. La donna e la gallina.
"!. La 1attucchiera.
"(. La giovenca e il -ue.
"). $l cacciatore pauroso e il taglialegna .
",. $l porcellino e le pecore.
"#. $ del1ini. la -alene e il ghiozzo.
"/. L*oratore :emade.
"0. :iogene e il calvo.
"2. :iogene in viaggio.
"". 7eus e le +uerce.
!33. $ -oscaioli e il pino.
!3!. L*a-ete e il rovo.
!3(. $l cervo alla 1onte e il leone.
!3). $l cervo e la vite.
!3,. $l cervo e il leone in un antro.
!3#. $l cervo cieco da un occhio.
!3/. $l capretto sul tetto della stalla e il lupo.
!30. $l capretto e il lupo che sonava il 1lauto.
!32. Ermes e lo scultore.
!3". Ermes e la Terra.
!!3. Ermes e Tiresia.
!!!. Ermes e gli artigiani.
!!(. $l carro di Ermes e gli Ara-i.
!!). L*eunuco e il sacerdote.
!!,. $ due nemici.
!!#. La vipera e la volpe.
!!/. La vipera e la lima.
!!0. La vipera e la -iscia d*ac+ua.
!!2. 7eus e il ;udore.
!!". 7eus e la volpe.
!(3. 7eus e gli uomini.
!(!. 7eus e Apollo.
!((. 7eus e il serpente.
!(). 7eus e il doglio dei &eni.
!(,. 7eus. ;rometeo. Atena e 'omo.
!(#. 7eus e la tartaruga.
!(/. 7eus giudice.
!(0. $l 9ole e le rane.
!(2. La mula.
!(". Eracle e Atena.
!)3. Eracle e ;luto.
!)!. L*eroe.
!)(. $l tonno e il del1ino.
!)). $l medico ignorante.
!),. $l ni--io e il serpente.
!)#. $l ni--io che nitriva.
!)/. L*uccellatore e l*aspide.
!)0. $l cavallo vecchio.
!)2. $l cavallo. il -ue. il cane e l*uomo.
!)". $l cavallo e il pala1reniere.
!,3. $l cavallo e l*asino.
!,!. $l cavallo e il soldato.
!,(. La canna e l*olivo.
!,). $l cammello che stall8 nel 1iume.
!,,. $l cammello. l*ele1ante e la scimmia.
!,#. $l cammello e 7eus.
!,/. $l cammello -allerino.
!,0. $l cammello visto per la prima volta.
!,". $ due scara-ei.
!#3. $l granchio e la volpe.
!#!. $l granchio e sua madre.
!#(. $l noce.
!#). $l castoro.
!#,. L*ortolano che inna11iava gli ortaggi.
!##. L*ortolano e il cane.
!#/. $l citaredo.
!#0. $l tordo.
!#2. $ ladri e il gallo.
!#". $l ventre e i piedi.
!/3. $l gracchio e la volpe.
!/!. $l gracchio e i corvi.
!/(. $l gracchio e gli uccelli.
!/). $l gracchio e i colom-i.
!/,. $l gracchio 1uggito.
!/#. $l corvo e la volpe.
!//. $l corvo ed Ermes.
!/0. $l corvo e il serpente.
!/2. $l corvo ammalato.
!/". La cappellaccia.
!03. La cornacchia e il corvo.
!0!. La cornacchia e il cane.
!0(. Le chiocciole.
!0). $l cigno preso per un*oca.
!0,. $l cigno e il suo padrone.
!0#. $ due cani.
!0/. Le cagne a11amate.
!00. L*uomo morsicato da un cane.
!02. $l cane invitato a pranzo. ovvero: L*uomo e il cane.
!0". $l cane da caccia e gli altri cani.
!23. $l cane. il gallo e la volpe.
!2!. $l cane e la conchiglia.
!2(. $l cane e la lepre.
!2). $l cane e il macellaio.
!2,. $l cane addormentato e il lupo.
!2#. La cagna che portava la carne.
!2/. $l cane col sonaglio.
!20. $l cane che inseguiva il leone. e la volpe.
!22. La zanzara e il leone.
!2". La zanzara e il toro.
!"3. Le lepri e le volpi.
!"!. Le lepri e le ranocchie.
!"(. La lepre e la volpe.
!"). $l ga--iano e il pesce rondine.
!",. La leonessa e la volpe.
!"#. $l regno del leone.
!"/. $l leone invecchiato e la volpe.
!"0. $l leone prigioniero e il contadino.
!"2. $l leone innamorato e il contadino.
!"". $l leone. la volpe e il cervo.
(33. $l leone. l*orso e la volpe.
(3!. $l leone e la ranocchia.
(3(. $l leone e il del1ino.
(3). $l leone e il cinghiale.
(3,. $l leone e la lepre.
(3#. $l leone. il lupo e la volpe.
(3/. $l leone e il topo riconoscente.
(30. $l leone e l*onagro.
(32. $l leone e l*asino che andavano a caccia insieme.
(3". $l leone. l*asino e la volpe.
(!3. $l leone. ;rometeo e l*ele1ante.
(!!. $l leone e il toro.
(!(. $l leone in1uriato e il cervo.
(!). $l leone che e--e paura di un topo e la volpe.
(!,. $l -rigante e il gelso.
(!#. $ lupi e i cani in guerra tra di loro.
(!/. $ lupi e i cani alleati.
(!0. $ lupi e le pecore.
(!2. $ lupi. le pecore e il montone.
(!". $l lupo inorgoglito della sua om-ra e il leone.
((3. $l lupo e la capra.
((!. $l lupo e l*agnello.
(((. $l lupo e l*agnellino ri1ugiato nel tempio
((). $l lupo e la vecchia.
((,. $l lupo e l*airone.
((#. $l lupo e il cavallo.
((/. $l lupo e il cane.
((0. $l lupo e il leone.
((2. $l lupo e l*asino.
((". $l lupo e il pastore.
()3. $l lupo sazio e la pecora.
()!. $l lupo 1erito e la pecora.
()(. La lampada.
()). L*indovino.
(),. Le api e 7eus.
()#. L*apicultore.
()/. $ menagirti.
()0. $ topi e le donnole.
()2. La mosca.
()". Le mosche.
(,3. La 1ormica.
(,!. La 1ormica e lo scara-eo.
(,(. La 1ormica e la colom-a.
(,). $l topo di campagna e il topo di citt5.
(,,. $l topo e la ranocchia.
(,#. $l nau1rago e il 'are.
(,/. $ ragazzi e il macellaio.
(,0. $l cer-iatto e il cervo.
(,2. $l giovane prodigo e la rondine.
(,". $l malato e il medico.
(#3. $l pipistrello. il rovo e il ga--iano.
(#!. $l pipistrello e le donnole.
(#(. Le piante e l*olivo.
(#). $l taglialegna ed Ermes.
(#,. $ viandanti e l*orso.
(##. $ viandanti e il corvo.
(#/. $ viandanti e la scure.
(#0. $ viandanti e il platano.
(#2. $ viandanti e la sterpaglia.
(#". $l viandante e la verit5.
(/3. $l viandante ed Ermes.
(/!. $l viandante e la Fortuna.
(/(. 6li asini a 7eus.
(/). L*uomo che voleva comperare un asino.
(/,. L*asino selvatico e l*asino domestico.
(/#. L*asino che portava il sale.
(//. L*asino che portava la statua di un dio.
(/0. L*asino vestito della pelle del leone e la volpe.
(/2. L*asino che lodava la sorte del cavallo.
(/". L*asino. il gallo e il leone.
(03. L*asino. la volpe e il leone.
(0!. L*asino e le ranocchie.
(0(. L*asino e il mulo che portavano un carico eguale.
(0). L*asino e l*ortolano.
(0,. L*asino. il corvo e il lupo.
(0#. L*asino e il cagnolino. ovvero: $l cane e il suo padrone.
(0/. L*asino e il cane che viaggiavano insieme.
(00. L*asino e l*asinaio.
(02. L*asino e le cicale.
(0". L*asino che passava per leone.
(23. L*asino che mangiava un cardo e la volpe.
(2!. L*asino che si 1ingeva zoppo e il lupo.
(2(. L*uccellatore. le colom-e selvatiche e le colom-e domestiche.
(2). L*uccellatore e la cappellaccia.
(2,. L*uccellatore e la cicogna.
(2#. L*uccellatore e la pernice.
(2/. La gallina e la rondine.
(20. La gallina dalle uova d*oro.
(22. La coda del serpente e le sue mem-ra.
(2". $l serpente. la donnola e i topi.
("3. $l serpente e il granchio.
("!. $l serpente calpestato e 7eus.
("(. $l ragazzino che mangiava la trippa.
("). $l ragazzo che dava la caccia alle cavallette e lo scorpione.
(",. $l ragazzo e il picchio.
("#. $l 1iglio e il leone dipinto.
("/. $l ragazzo che ru-ava e sua madre.
("0. $l ragazzo che 1aceva il -agno.
("2. $l depositario e il 6iuramento.
("". $l padre e le 1iglie.
)33. La pernice e l*uomo.
)3!. La colom-a assetata.
)3(. La colom-a e la cornacchia.
)3). Le due -isacce.
)3,. La scimmia e i pescatori.
)3#. La scimmia e il del1ino.
)3/. La scimmia e il cammello.
)30. $ 1igli della scimmia.
)32. $ naviganti.
)3". $l signore e il conciapelli.
)!3. $l signore e le lamentatrici.
)!!. $l pastore e il mare.
)!(. $l pastore e il cane che accarezzava le pecore.
)!). $l pastore e i lupacchiotti.
)!,. $l pastore e il lupo allevato insieme con i cani.
)!#. $l pastore e il cucciolo del lupo.
)!/. $l pastore e le sue pecore.
)!0. $l pastore che introduceva il lupo nell*ovile il cane.
)!2. $l pastore che scherzava.
)!". $l dio della guerra e la Violenza.
)(3. $l 1iume e la pelle.
)(!. La pecora tosata.
)((. ;rometeo e gli uomini.
)(). La rosa e l*amaranto.
)(,. $l melograno. il melo. l*olivo e il rovo.
)(#. $l trom-ettiere.
)(/. La talpa e sua madre.
)(0. $l cinghiale e la volpe.
)(2. $l cinghiale. il cavallo e il cacciatore.
)(". La scro1a e la cagna che si insultavano a vicenda.
))3. Le vespe. le pernici e il contadino.
))!. La vespa e il serpente.
))(. $l toro e le capre selvatiche.
))). $l pavone e la gru.
)),. $l pavone e la cornacchia.
))#. La cicala e la volpe.
))/. La cicala e le 1ormiche.
))0. L*arciere e il leone.
))2. $l capro e la vite.
))". Le iene.
),3. La iena e la volpe.
),!. La scro1a e la cagna che disputavano sulla 1econdit5.
),(. $l calvo a cavallo.
),). L*avaro.
),,. $l 1a--ro e il suo cane.
),#. L*inverno e la primavera.
),/. La rondine e il drago.
),0. La rondine e la cornacchia che disputavano sulla loro -ellezza.
),2. La rondine e gli uccelli.
),". La rondine 1an1arona e la cornacchia
)#3. La tartaruga e l*a+uila.
)#!. La tartaruga e la lepre.
)#(. Le oche e le gru.
)#). $ vasi.
)#,. $l pappagallo e la gatta.
)##. La pulce e l*atleta.
)#/. La pulce e l*uomo.
)#0. La pulce e il -ove.
%ota.
%on si pu8 oggi parlare di Esopo senza a11rontare. almeno per sommi capi. una <+uestione
esopica=. che 4 tanto pi> ardua della +uestione omerica. +uanto pi> negletta 1u la storia della
classe sociale che egli rappresenta e +uanto pi> la-ile 4 la consistenza di un*opera prosastica
tramandata oralmente rispetto a +uella di un*opera poetica 1issata dalla scrittura.
9ull*esistenza storica di Esopo nessuno degli antichi sollev8 du--i. Tra gli scrittori a noi giunti. il
primo che ne 1accia menzione 4 Erodoto ?+uinto secolo avanti Cristo@. ;arlandone incidentalmente.
egli asserisce che Esopo visse al tempo della 1amosa cortigiana 8dopi ?#03A#(/ avanti Cristo@. che.
insieme con lei. 1u schiavo di un cittadino di 9amo. $admone. e che mor ucciso dagli a-itanti di
:el1i. i +uali. costretti dall*oracolo. pagarono pi> tardi l*ammenda del loro delitto a un nipote di
$admone. in mancanza di diretti discendenti.
Altre notizie sul 1avolatore si trovano. con crescente 1re+uenza. in scrittori pi> tardi. in Eraclide
;ontico. in un anonimo commentatore di Aristo1ane. in ;lutarco. in 9uida. in Fedro. in altri molti.
9ono. per lo pi>. notizie incidentali e talora contraddittorie. 9piegano la sua morte come una
vendetta dei :el1i. ai +uali. giudicandoli igno-ili parassiti del loro oracolo. egli non avre--e
distri-uito una somma a tale scopo a11idatagli dal re Creso. di cui era am-asciatore. Asseriscono che
1u schiavo di un 1iloso1o lidio. Banto. che 1u amico di 9olone. che partecip8 con lui a un -anchetto
dei 9ette 9avi. che si trovava in Atene al tempo di ;isistrato. icordano statue erette in suo onore.
tra cui una ad Atene del 1amoso scultore Lisippo. Lo 1anno nascere ora in Tracia ?a 'esem-ria@. ora
in Lidia. pi> spesso in Frigia ?a Cotieo o ad Amorio@C ne collocano l*esistenza in date varie. tra la
1ine del settimo secolo e il secondo decennio dopo la met5 dei sesto secolo avanti Cristo. 9i vanno
precisando anche i suoi tratti 1isici. e il saggio compositore di 1avole diventa un arguto
conversatore. che suscita il riso non solo con le 1acezie. ma anche con la -ruttezza e la de1ormit5
della persona. in stridente ed esemplare contrasto con l*eccellenza dell*ingegno. vivente smentita di
+uell*ideale aristocratico greco che da Omero a ;latone vagheggia l*armonico connu-io della
-ellezza spirituale con la -ellezza 1isica.
Attraverso +ueste 1rammentarie notizie. si intravedono i lineamenti di una tradizione popolare assai
antica. che and8 man mano arricchendosi. 1inchD. nei primi secoli del l*era volgare. +uando la
letteratura greca si volgeva con entusiasmo al nuovo genere letterario del romanzo. un ignoto
compilatore. complicandola di elementi estranei e di 1ronzoli retorici e moralistici. ne traesse +uella
"Vita" ?o meglio +uel mediocre romanzo@ di Esopo. di cui 4 giunta a noi pi> di una redazione
dell*et5 -izantina. 1alsamente attri-uita. spesso. a un erudito del +uattordicesimo secolo. il monaco
'assimo ;lanude. Esopo A esso racconta Anac+ue ad Amorio nella FrigiaC 1u schiavo -rutto e
de1orme: <cranio appuntito. naso camuso. collo corto. la--ra tumide. colorito nero. donde gli deriv8
anche il nome. chD Esopo=. secondo la cervellotica etimologia del compilatore. <4 lo stesso che
Etiope. ventre sporgente. piedi voltati in 1uori. go--o: riusciva +uasi a superare il Tersite omerico.
+uanto a de1ormit5 della persona=. ;er di pi>. cos impedito nell*uso della lingua. da essere poco
meno che muto. Eppure. come seppe di1endersi. il giorno che. appro1ittando di +uesto di1etto. due
malvagi compagni mangiarono i 1ichi riposti per il padrone. e poi accusarono lui della colpa da loro
commessaE Fna -uona -evuta d*ac+ua tepida. due dita in gola. e l*invito al padrone che o--ligasse i
calunniatori a 1are altrettantoE :al pi> grave dei suoi di1etti. egli 1u per8 li-erato grazie alla
gentilezza d*animo con cui onor8 e rimise sul giusto cammino certi sacerdoti di :iana che avevano
smarrita la via: ricuper8 durante il sonno la 1avella. e ne appro1itt8 su-ito per rimproverare al 1attore
da cui dipendeva le sue angherie contro i compagni. Venduto per una somma irrisoria a un mercante
di schiavi. egli meraviglia tutti per la sua astuzia. perchD. +uando il nuovo padrone si mette in
viaggio con la carovana. egli. tra gli innumerevoli -agagli. sceglie per sD un*enorme cesta di pane.
accortamente calcolando che i primi pasti dei viaggiatori -asteranno a li-erarlo dal suo carico.
6iunto col padrone ad E1eso. egli sa cos argutamente tener testa alle domande del 1iloso1o Banto e
dei suoi discepoli. che costoro lo ac+uistano e lo regalano al maestro. il +uale lo porta con sD a
9amo.
Comincia +ui una serie di vicende. in cui. alla sapienza u11iciale e cattedratica del 1iloso1o patentato.
si contrappone vittoriosamente +uella pratica e tutta popolaresca dell*arguto servitore. Vi
incontriamo. snervate in una redazione 1aticosamente prolissa. anche alcune 1avole delle nostre
raccolte. come la ", e la !#,. ma per lo pi> le trovate di Esopo poggiano sopra una cavillosa
esigenza di propriet5 nel linguaggio. Cos. +uando riceve l*ordine di 1ar cuocere la lenticchia. egli
1a cuocere una sola lenticchiaC i doni inviati da Banto a <colei che lo ama= son consegnati non alla
moglie. ma alla cagnettaC il pranzo che dovre--e essere im-andito con <+uanto c*4 di meglio=.
risulta composto esclusivamente di lingue cotte. in tutte le salse. proprio come il pranzo per cui 4
stato ordinato <+uanto c*4 di peggio=. %on 4 in1atti. dice Esopo. la lingua. strumento della cultura.
della 1iloso1ia della poesia. e. d*altra parte. strumento di distruzione. d*ingiustizia. di morteG Esopo
?1iero misogino. cui si 1a invocare con disinvolto anacronismo. nientemeno che l*autorit5 di
Euripide@ cerca. sia pure con scarso successo. di li-erare il padrone dai lacci di una cattiva moglie.
Esopo. una volta che Banto. -rillo. ha scommesso di -ere tutta l*ac+ua del mare. lo salva.
suggerendogli di pretendere che gli avversari stornino prima le ac+ue dei 1iumi. di cui non s*4 1atto
parola nella scommessa. Esopo dona persino al padrone un tesoro che egli ha scopertoC ma con tutto
+uesto non riesce a ottenere la li-ert5 mille volte promessagli.
6liela concederanno i cittadini di 9amo. +uando egli solo riuscir5 ad interpretare esattamente un
grave presagio che riguarda la loro patria: essa 4 minacciata di servaggio da un potente. Ecco in1atti
che Creso. re di Lidia. pretende di imporle un tri-uto. E. poichD Esopo diventa per 9amo l*anima
della resistenza. il re chiede la sua consegna. $l 1avolatore racconta a sua di1esa la 1avola dei lupi e
delle pecore ?(!0@. ma poi va spontaneamente da Creso e riesce a riconciliarlo con gli isolani. A
+uesto punto si innesta nel racconto una lunga digressione: Esopo va in Oriente dove i re se lo
contendono come prezioso solutore di enigmiC diventa governatore di &a-ilonia. si ammoglia. e
adotta come 1iglio un giovane. Enno. che lo calunnia e lo 1a mandare a morteC s1ugge al supplizio
vivendo nascosto in un sepolcro. e ne esce in1ine per salvare il suo troppo credulo re dalle mire
rapaci del re d*Egitto. %ectane-o. Tutta +uesta parte non 4 che il rimaneggiamento di un antico
romanzo orientale. dove si narravano le vicende di un personaggio 1avoloso che ha +ualche
a11init5 con Esopo. il saggio AhiHar.
9egue il ritorno di Esopo in 6recia. dove egli si reca a visitare il 1amoso santuario di :el1i. Iui ha
occasione di esprimersi in modo poco lusinghiero per gli a-itanti della citt5. che. visti da vicino.
gli si sono rivelati gli uomini pi> inutili della terra. ;er vendetta. i :el1i. alla sua partenza. gli
in1ilano nei -agagli una coppa d*oro presa nel tempio. poi lo inseguono. lo per+uisiscono e lo
condannano come ladro sacrilego. Egli narra ad ammonimento del popolo le sue ultime 1avole. tra
cui +uelle della rana e del topo ?(,,@ e della volpe e dell*a+uila ?)@C e poi vien precipitato da una
rupe. $ :el1i per8 sono puniti con una terri-ile pestilenza. che non cesser5 1inchD non avranno
placato il suo spirito con un*onorevole sepoltura e un monumento 1une-re. e 1inchD il suo processo.
ri1atto dai prncipi della 6recia. non condurr5 all*esemplare condanna dei colpevoli.
Le prime reazioni contro l*attendi-ilit5 di +uesto racconto. che ancora La Fontaine premetteva alle
sue 1avole come una genuina -iogra1ia. sono del sedicesimo secoloC e allora non si du-ita solo delle
singole notizie. ma si nega addirittura la realt5 storica di Esopo. scorgendo in lui nient*altro che un
sim-olo: il sim-olo della verit5 che suscita l*odio. o il sim-olo delle antiche ple-i schiave degli
eroi A come pensava il Vico A o il sim-olo dell*antica sapienza orientale. identi1ica-ile a sua volta
con 1igure a11ini d*altri popoli. richiamate da +ualche tratto della "Vita": LoHman. AhiHar.
9alomone. 6iuseppe. Altri in1ine lo credette una creazione dei retori greci. preoccupati di trovare.
come era loro costume un <inventore= anche all*anonimo genere della 1avola.
La critica pi> recente 4 ormai orientata su posizioni meno assolute. 9i esita a negar 1ede a notizie
1ornite da uno storico cos serio come Erodoto su avvenimenti che in 1ondo. non distano da lui che
un secolo e mezzo. e. in genere. si ammette almeno la realt5 storica di Esopo. che sare--e pertanto
vissuto nel sesto secolo avanti Cristo che sare--e stato A 1orse A schiavo e A 1orse A originario
dell*Asia 'inore. che non sare--e stato l*inventore della 1avola A di cui si trovano gi5 esempi in
poeti greci anteriori. a cominciare da Esiodo A ma che. per l*a--ondanza o per l*eccellenza della sua
produzione. o comun+ue per la 1ama derivatagliene. avre--e nei secoli legato indissolu-ilmente il
suo nome a +uesto componimento.
Fna 1avola non 4 che il racconto di casi 1ittizi volto ad illustrare un precetto morale. una ri1lessione.
un consiglio pratico. e teoricamente ha +uindi origine da un processo spirituale cos elementare che
sare--e vano indagarne la patria e la data di nascita. Essa nac+ue. si pu8 dire. la prima volta che un
paragone. una meta1ora. una similitudine a11ior8 sulle la--ra d*un uomo. sospinto. non dal semplice
-isogno di li-erarsi da una commozione. ma da +uello pi> complesso di imporre un giudizio. di
suscitare una volont5.
Tuttavia. il pro-lema della sua origine si 4 posto di nuovo nei tempi moderni. dopo che la miglior
conoscenza delle lingue orientali addit8 in esse racconti. atteggiamenti e motivi a11ini a +uelli
esopici. Anzi. per un certo tempo. la paternit5 della 1avola 1u. come +uella della novella. attri-uita
all*$ndia. patria di un li-ro di 1avole 1amoso: il ";anciatantra". Oggi per8 si procede anche +ui con
maggiore cautela. consci che la +uestione non pu8 essere risolta in -locco. ma richiedere--e di volta
in volta una documentazione praticamente impossi-ile allo stato attuale delle cose. 9i tende +uindi a
ricon1ermare alla 6recia il vanto d*aver dato 1orma letteraria alla 1avola. pur non escludendo la
possi-ilit5 di in1lussi orientali. o. 1orse meglio. la presenza di un sustrato comune. tutt*altro che
inverosimile tra popoli di origine comune.
Certo la 1avola. +uale ci appare in tempi storici. presuppone una preistoria. che corrisponde alla
creazione di +uel mondo 1ittizio di cui essa si presenta +uasi un 1rammento di cronaca: un mondo
dove. accanto agli esseri irrazionali grati1icati del senno e della 1avella umana. l*uomo. ed
eventualmente anche il dio. pu8 convivere solo a patto di rinunciare alle sue caratteristiche
personali. riducendosi a paradigma di una categoria.
$n primo piano vi stanno le -estie. personaggi ideali per una 1antasia in1antile: a--astanza ricchi di
atteggiamenti simili a +uelli umani per stimolarne potentemente il processo analogico. non
a--astanza espliciti per troncarne i voli con una smentita. La loro rappresentazione poggia
sull*esistenza di una <zoologia morale= di pu--lico dominio. che ne ha determinato i caratteri
1ondandosi sui dati di una osservazione empirica ?destinata a ricevere nei secoli pi> di una
smentita dalla scienza@. senza per8 irrigidirsi in modo da impedire alla 1antasia il li-ero giuoco di
una casistica. Ecco il leone. 1orte e anche violento ma sempre regale. l*a+uila rapace ma no-ile. il
lupo prepotente e crudele. il serpente traditoreC ecco l*Flisse del piccolo mondo. la volpe intelligente
ed astuta. ecco l*agnello. vittima che suscita la piet5. e l*asino. vittima che suscita il riso. e il cervo
vanitoso. e il cane. in cui la convivenza con l*uomo pare aver sviluppato le attitudini pi> varie. e il
-ue lavoratore. e la cagna e la scro1a volgari ed immonde. e la 1ormica avida e operosa. e la rana
dalla gran voce e dal piccolo cuore. e la pulce e la zanzara. moleste e audaci eroine di -revi epopee.
9ono esseri limpidi e trasparenti. spogliati dell*in+uietante mistero donde germogli8 un giorno il
religioso terrore del totem. e che ria11iorer5 soltanto agli occhi 1uturi di poeti pi> tormentati e
sottili. Li conosciamo ormai +uasi tutti nella ricca tavolozza delle similitudini omericheC ma +ui
sono passati al servizio della ragione. la +uale o--liga +uesto mondo esente da leggi etiche a 1ar
lezione di morale all*uomoC chD la 1avola. sia che avanzi s-andierando in testa o in coda la sua
morale. sia che proceda tutta chiusa. invitandoci col suo am-iguo e in+uietante pro1umo a
spremerne il succo. 4 sempre giudizio. critica. satira del mondo o di un mondo storico.
Iuella esopica coglie l*uomo ancor vicino allo stato di natura. condizionato al minimo da transeunti
caratteristiche di luogo e di tempoC e +uesta 4. in parte. anche la ragione della sua vitalit5. A
circostanze storiche 4 -ens legata la prospettiva secondo cui +uesto mondo 4 veduto: 4 la visuale
delle ple-i greche. +uelle ple-i che tra gli splendori eroici dell*epopea si a11acciano solo di s1uggita
nelle contrastanti 1igure del servo 1edele e dell*odioso ri-elle. di Eumeo e di Tersite. ma che gi5
river-erano la loro grigia tristezza nella poesia di Esiodo. %emmeno +uesto incide per8 sulla
attualit5 della rappresentazione satirica e dell*osservazione morale. perchD sono circostanze
storiche eternamente presenti nell*umanit5: le possiamo ritrovare in +ualsiasi assetto sociale. solo
che si punti lo sguardo l5 dove di volta in volta 1luttua l*insta-ile con1ine che separa il li-ero dallo
schiavoC intendendo per li-ero chi 4 riuscito a 1ormulare un ideale etico autonomo e coerente e lo
usa come sicuro metro delle sue azioni e dei suoi giudizi.
i1lesso di uno stadio psicologico non meno che di una classe. la morale esopica 4 il prodotto di
una categoria che 4 costretta ad operare in un mondo di cui non ha posto e nemmeno capito le
regole del giuoco. ma non pu8 per +uesto rinunciare al -isogno di spiegare il proprio insuccesso. e
lo spiega con la sua o con l*altrui colpa. distillandone una sapienza spicciola e provvisoria.
pericolosamente propensa ad elevare a norma universale il risultato contingenteC onde si pu8 dire
che in essa. non meno che nelle raccolte dei prover-i. non c*4 massima a cui non se ne possa
accostare un*altra che ne attenui o ne contraddica le conclusioni.
Essa 4 1rutto di uno stadio della vita in cui l*esercizio del pensiero 4 un*eccezione imposta o un
lusso permesso dalle pause di una prevalente ed assor-ente attivit5 1isica o materiale: la vecchiaia.
la stanchezza. la malattia. :i +ui il suo tono in genere pessimistico. scettico. Cos poteva parlare
Tersite rinsavito per le -usse di Flisse. o il vecchierello. chino sul 1ocolare dove -ruciavano le
1ascine che la 'orte aveva riassettato sulle sue spalle. La terra 4 ostile all*uomoC il lavoro 4 1aticaC
molti sono i mali e i -eni pochi: uno solo. 1orse: la speranza. che non ha mai empito la pancia a
nessuno. 6li uomini sono cattivi: per egoismo e per avidit5 adulano. mentono. ru-ano. uccidono.
tradisconoC la 1orza dell*odio li rende pi> -ramosi del male altrui che del -ene proprioC chi parla di
riconciliazione o di riconoscenza 4 +uasi sempre una persona sospetta. 'a pi> ancora 1orse che
cattivi. gli uomini sono stupidi: irri1lessivi o ingenui. misconoscono +uello che hanno di -uono. a
cominciare dalla ragione. si rallegrano del loro male o addirittura lo -ramano. chiedendo delle
grazie che son vere disgrazie.
:i +ui il ridicolo di un mondo dove i dappoco si danno delle arie. chi vuol salvarsi si rovina. chi ha
+ualcosa 1a di tutto per perderlo. chi predica -ene razzola male e gli indovini non prevedono il
proprio avvenire. i sapienti cascano nel pozzo. i paurosi vanno a caccia di leoni. e gli in1elici amano
la vita. La giustizia degli d4iG 9omiglia troppo ai gesti incomposti di un uomo stizzito. Iuella
umanaG $ 1orti. i ricchi. i re. se non sono in1ingardi. sono malvagiC d*altra parte. senza la violenza
non si pu8 regnare. chD sulla gratitudine non c*4 da 1are assegnamento. s che talvolta l*ammirazione
per il prepotente traluce persino nella vittima. Iuanto alla democrazia essa non 4 che schietta
demagogiaC vedete +uanto 4 scarso il -uon senso nelle varie elezioni. e di politica si occupa lo
spino. non il 1ico o l*olivo. 'orire. alloraG %o chD la morte 4 peggiore della vita peggiore.
%el nau1ragio delle 1edi che hanno sorretto altre et5 e altri uomini. +ualche rottame galleggia. e a
+uesto ci si aggrappa. &ellezza e no-ilt5 non sono proprio parole vuote di senso per chi si 4
so11ermato a meditare sullo splendore della rosa. sulla melanconia dell*a+uila incatenata e sul canto
dei passeri e delle cicaleC ma esse suscitano solo +ualche sospiro parentetico. che non diventa mai
respiro animatore e vivi1icante.
Iualche cosa di pi> solido resiste. tuttavia. nel campo morale: la 1orza delle leggi di natura.
l*esecrazione del sangue versato e del giuramento in1ranto. un certo vago senso della giustizia delle
cose. E poi. a sorreggere l*umile. ci sono le virt> degli umili: la pazienza. la diligenza. la 1orza
dell*a-itudine. la rassegnazione. e soprattutto la prudenza e l*astuzia. vere regine della vita. Chi 4
giunto a sue spese a scoprire che tra <1ar torto e patirlo= c*4 una terza via. meno pericolosa dell*una
e dell*altra. ammira il leone. compiange l*agnello. ma segue la volpe. Iuesto il contenuto della
1avola d*Esopo.
Iuanto all*arte. una silloge cos miscelata non permette un giudizio complessivo. Le
trecentocin+uantotto 1avole che seguono +ui tradotte sono +uelle che lo Cham-ry ha raccolte nella
sua edizione -ilingue ?<Les -elles lettres=. ;arigi. !")0@. ordinandole al1a-eticamente sotto
l*iniziale del titolo grecoC sono. cio4. scartate le varianti di poco conto. tutte +uelle che i nostri
manoscritti. d*et5 assai tarda. attri-uiscono esplicitamente ad Esopo. senza che altri ne rivendichi
la paternit5. 'a 4 impresa disperata sceverare tra esse il nucleo originale.
Composto in prosa. in +uel dialetto ionico di cui +ui non si trova nemmeno pi> la traccia. e
a11idato alla tradizione orale. esso divenne presto cos 1amoso che accentr8 intorno a sD una gran
+uantit5 di racconti di natura a11ine. senza 1arsi scrupolo nemmeno dei pi> stridenti anacronismi
?si vedano le 1avole "/A"2@. $noltre 1u trascinato secoli e secoli. come materiale didattico per
esercitazioni. sui -anchi delle scuole di rettorica. nelle +uali 1urono pro-a-ilmente perpetrate le sue
<morali=. tarde ?alcune persino d*et5 cristiana@. sciatte. pedantesche. pronte a immiserire e a
1raintendere il senso. come ad esprimersi con irrispettosa go11agine ?si vedano. per esempio. le
1avole (3. ),3. )#/. )"0@.
'a chi legge. pur sorvolando su di esse. e sui raccontini sciatti o 1orzati. sugli aneddoti insulsi. sui
motti pi> o meno spiritosi. si 1erma ad ogni passo. attratto +ui dall*evidenza di una narrazione. l5
dalla vivacit5 del dialogo. pi> oltre dalla 1resca grazia di un particolare o dal 1ascino di un sorriso
malizioso appena venato di melanconiaC e sente allora che anche la 1avola. +uesta 1iglia del
raziocinio e della 1antasia. ac+uista piena legittimit5 nel regno dell*arte. se 4 nata non da un 1reddo
calcolo. ma da un atto d*amore: il gran li-ro della natura non perde 1orme o colori per esser
contemplato. da chi veramente cos lo ami e lo senta. sotto la stella della saviezza.
%ella nostra tradizione letteraria. Esopo 4 rimasto come un vecchio. saldo tronco. da cui nei secoli
rigermogliano inesauri-ili le 1avole. $n prosa o in versi. li-eramente esultanti nelle parlate popolari.
come nel siciliano del 'eli e nel romanesco del Trilussa. senza tuttavia ri-ellarsi alle eleganze
letterarie. esse procedono a +uadri isolati. come in Fedro. in &a-rio. nel La Fontaine. il pi> grande
tra gli emuli d*Esopo. nei nostri settecentisti ?;ignotti. Fiacchi. &ertola. 6ozzi...@ e nel ;errault. nel
Lessing. nell*Andersen e nel JrilovC ma possono anche collegarsi in veri cicli. come nei "acconti
della giungla" del Jipling. o incastonarsi come gemme in opere di diversa natura. come le
commedie di Aristo1ane e le satire di Orazio e dell*Ariosto. Amano la -revit5. ma non ri1iutano di
allargarsi in poemi. +uali il medioevale "oman de enart" e "6li animali parlanti" del Casti. o in
drammi e romanzi. +uali "Chanteclair" del ostand. "L*uccellino azzurro" del 'aeterlincH. "La
1attoria degli animali" dell*OrKell e vi trovano adeguata espressione i pi> vari atteggiamenti
spirituali. dal realismo al sim-olismo. dal proselitismo medioevale o settecentesco alla s1iduciata
amarezza dei contemporanei.
Elena Ceva Valla.
!.
$ &E%$ E $ 'AL$.
$ &eni erano troppo de-oli per di1endersi. e cos 1urono cacciati via dai 'ali. Allora se ne rivolarono
s> in cielo. chiedendo a 7eus ?!@ come dovevano 1are per aiutare gli uomini. Ed egli li consigli8 di
non andare tutti insieme. ma di presentarsi loro uno alla volta. Ecco perchD i 'ali che dimorano
vicini agli uomini. li assalgono senza tregua. mentre i &eni. dovendo scendere dal cielo. arrivano a
una certa distanza l*uno dall*altro.
$ -eni. nessuno riesce ad ottenerli rapidamente. mentre non passa giorno senza che ognuno sia
-ersagliato dai mali.
%ote.
!. 7eus ?6iove@. nella mitologia pagana. 4 il re degli d4i. signore del cielo e dei 1enomeni celesti.
tutore della giustiziaC ha come arma il 1ulmineC gli 4 sacra l*a+uila.
(.
$L VE%:$TOE :$ 9TATFE.
Fn tale aveva scolpito un Ermes ?!@ di legno. l*aveva portato in piazza e l*o11riva in vendita. ma
nessuno si 1aceva avanti. Allora. per attirare +ualche compratore. egli prese ad annunziare a gran
voce che vendeva un dio generoso. dispensatore di -ene1ici e di guadagni. <Ehi. galantuomo=. gli
osserv8 uno dei presenti. <e perchD lo vendi. allora. invece di appro1ittare tu dei suoi 1avoriG=. <$l
1atto si 4=. rispose +uello. <che io avrei -isogno di un aiuto immediato e lui. i guadagni. 4 a-ituato
a procurarli con tutto suo comodo=.
Ecco una 1avola 1atta per certi uomini avidi e s1acciati che non hanno rispetto nemmeno degli d4i.
%ote.
!. Ermes o Ermete ?'ercurio@. nella mitologia pagana. 4 1iglio e messaggero di 7eus. protettore del
commercio. dei guadagni. dei viandanti.
).
L*AIF$LA E LA VOL;E.
Fn*a+uila e una volpe. 1attesi amiche. sta-ilirono di a-itare una vicino all*altra. pensando che la vita
in comune avre--e ra11orzato la loro amicizia. Ed ecco che la prima vol8 sulla cima di un al-ero
altissimo e vi 1ece il suo nidoC l*altra strisci8 sotto il cespuglio che cresceva ai suoi piedi e +ui partor
i suoi piccoli. 'a un giorno. mentre la volpe era uscita a cercar da mangiare. l*a+uila. che si trovava
a corto di ci-o. piom-8 nel cespuglio. a11err8 i volpacchiotti e se ne 1ece una scorpacciata insieme
coi suoi 1igli. Iuando. al suo ritorno. la volpe vide che cosa le avevano 1atto. 1u colta da un dolore
che non era nemmeno tanto grande per la morte dei suoi piccoli +uanto per il pensiero della
vendetta: animale di terra. essa non aveva in1atti la possi-ilit5 di inseguire un volatile. ;erci8.
immo-ile. di lontano. unico con1orto che rimane ai de-oli e agli impotenti. scagliava maledizioni
sulla sua nemica. 'a non pass8 molto e tocc8 all*a+uila scontare il suo delitto contro l*amicizia.
$n1atti. un giorno che in campagna si o11riva in sacri1icio una capra agli d4i. essa piom-8 gi> e si
port8 via dall*altare uno dei visceri che stava prendendo 1uocoC ma +uando l*e--e trasportato nel suo
nido. un 1orte so11io di vento lo invest e da +ualche 1ilo di paglia secca suscit8 una vivida 1iammata.
Cos i suoi piccoli A volatili ancora impotenti A 1urono a--ruciati e cascarono al suolo. La volpe
accorse e se li divor8 tutti sotto gli occhi della madre.
La 1avola mostra come coloro che tradiscono l*amicizia. se anche. per l*impotenza delle vittime.
s1uggono alla loro vendetta. non riescono per8 mai ad evitare la punizione degli d4i.
,.
L*AIF$LA E LO 9CAA&EO.
Fn*a+uila inseguiva una lepreC la +uale. in mancanza d*altri protettori. rivolse le sue suppliche al
solo essere che il caso le pose sott*occhio: uno scara-eo. Iuesto le 1ece animo e. +uando vide
avvicinarsi l*a+uila. cominci8 a pregarla di non portargli via la sua protetta. 'a +uella. piena di
disprezzo per il minuscolo insetto. si divor8 la lepre sotto i suoi occhi. :a allora lo scara-eo. tenace
nel suo rancore. non perdette pi> di vista i nidi dell*a+uila: appena essa deponeva le uova. saliva s
> a volo. le 1aceva rotolare e le rompevaC 1ino al giorno in cui. cacciata da ogni parte. l*a+uila. che
4 l*uccello sacro a 7eus. si ri1ugi8 presso di lui e lo scongiur8 di trovarle un luogo sicuro per covare.
7eus le concedette di deporre le uova nel suo proprio grem-o. 'a +uando lo scara-eo se ne avvide.
1ece una pallottola di sterco. si lev8 a volo e. giunto sopra il grem-o del dio. ve la lasci8 cadere.
7eus. per scuotersi di dosso lo sterco. si alz8 e. senz*avvedersene. gett8 a terra le uova. :a allora.
dicono. nella stagione in cui compaiono gli scara-ei. le a+uile non covano.
Iuesta 1avola insegna a non disprezzare nessuno. perchD nessuno 4 tanto de-ole che. o11eso. non sia
in grado un giorno di vendicarsi.
#.
L*AIF$LA. $L 6ACCL$O E $L ;A9TOE.
Fn*a+uila. calandosi dall*alto di una rupe. rap un agnello. Visto +uel colpo. un gracchio. invidioso.
volle imitarla e. precipitandosi gi> con gran 1racasso. piom-8 su un montone. 'a gli artigli gli si
impigliarono nella lana. $ncapace di sollevarsi. esso si mise a s-atacchiare le ali. 1inchD il pastore.
avvedutosi del 1atto. accorse e lo prese. 6li mozz8 la punta delle ali e. giunta la sera. lo port8 ai suoi
1igli. Iuesti gli domandarono che razza d*uccello 1osse. e lui rispose: <6racchio garantito. a
scienza mia. ;er8. se state a sentir le sue pretese. 4 un*a+uila#.
Cos. chi si mette a gareggiare coi potenti. non solo non ottiene nulla. ma per di pi>. riesce a 1ar
ridere delle proprie disgrazie.
/.
L*AIF$LA :ALLE AL$ 'O77E E LA VOL;E.
Fna volta un*a+uila 1u catturata da un uomo. Iuesti le mozz8 le ali e poi la lasci8 andare.
perchD vivesse in mezzo al pollame di casa. L*a+uila stava a capo chino e non mangiava pi> per il
dolore: sem-rava un re in catene. ;oi la comper8 un altro. il +uale le strapp8 le penne mozze e. con
un unguento di mirra. gliele 1ece ricrescere. Allora l*a+uila prese il volo. a11err8 con gli artigli una
lepre e gliela port8 in dono. 'a la volpe che la vide. ammon: <$ regali non devi 1arli a +uesto. ma
piuttosto al padrone di prima: +uesto 4 gi5 -uono per naturaC l*altro invece 4 meglio che tu lo
ra--onisca. perchD non ti privi delle ali se ti acchiappa di nuovo=.
9ta -ene ricam-iare generosamente i -ene1attori. ma -isogna anche ingraziarsi prudentemente i
malvagi.
0.
L*AIF$LA TAF$TTA.
Fn*a+uila stava appollaiata sull*alto di una rupe. 1acendo la posta alle lepri. +uando 1u colpita da una
1reccia: la punta le tra1isse il corpo. mentre la cocca. con le sue penne. le si 1ermava davanti agli
occhi. A tal vista. essa esclam8: <Ecco un nuovo dolore per me: morire proprio per opera delle mie
penneE=.
$l pungolo del dolore 4 pi> acuto +uando uno incappa nei guai per opera dei suoi 1amiliari.
2.
L*F9$6%FOLO E LO 9;AV$EO.
;osato su un*alta +uercia. un usignuolo. secondo il suo solito. cantava. Lo scorse uno sparviero a
corto di ci-o. gli piom-8 addosso e se lo port8 via. 'entre stava per ucciderlo. l*usignuolo lo
pregava di lasciarlo andare. dicendo che esso non -astava a riempire lo stomaco di uno sparviero:
doveva rivolgersi a +ualche uccello pi> grosso. se aveva -isogno di mangiare. 'a l*altro lo
interruppe. dicendo: <&ello sciocco sarei. se lasciassi andare il pasto che ho +ui pronto tra le mani.
per correr dietro a +uello che non si vede ancoraE=.
Cos. anche tra gli uomini. stolti sono coloro che. nella speranza di -eni maggiori. si lasciano
s1uggire +uello che hanno in mano.
".
L*F9$6%FOLO E LA O%:$%E.
La rondine consigliava l*usignuolo a nidi1icare. come lei. sotto il tetto degli uomini e a condividere
la loro dimora. 'a +uello rispose: <%on desidero ravvivare la memoria delle mie antiche sventure
?!@C per +uesto vivo nei luoghi solitari=.
Chi 4 stato colpito da una sventura cerca di s1uggire persino il luogo dove +uesta gli accadde.
%ote.
!. Allusione a una nota leggenda. $l re di Tracia. Tereo. che aveva sposato ;rocne 1iglia di ;andione.
re d*Atene. sedusse la sorella della moglie. Filomela. e poi l*a--andon8. tagliandole la lingua. perchD
non parlasse. 9coperto il 1atto. ;rocne. d*accordo con la sorella. per vendicarsi del marito. uccise $ti.
il 1iglioletto che aveva avuto da lui. ne cucin8 le mem-ra e le im-and al padre. Iuando egli se ne
avvide e volle punire le donne. intervennero gli d4i. che tras1ormarono i vari personaggi in uccelli:
Tereo in upupa. $ti in cardellino. ;rocne in rondine. Filomela in usignuolo. 9econdo un*altra
versione meno di11usa della leggenda. 1u invece Filomela a esser tras1ormata in rondine ?vedi 1avola
)#3@.
!3.
$L :E&$TOE ATE%$E9E.
Ad Atene. un de-itore. a cui era stato ingiunto dal creditore di pagare il suo de-ito. sulle prime lo
preg8 di concedergli una dilazione. dichiarando che si trovava in cattive ac+ue. %on riusc per8 a
convincerloC e allora gli port8 una scro1a. l*unica che possedeva. e. in sua presenza. la mise in
vendita. 6li si avvicin8 un compratore. chiedendo se +uella era una scro1a che 1igliava. e lui
l*assicur8 che non solo 1igliava. ma presentava anche una particolarit5 straordinaria: alla stagione
dei 'isteri ?!@ 1igliava 1emmine. e per le ;anatenee. maschi. A +uesto discorso. l*ascoltatore rimase
a -occa aperta. 'a il creditore soggiunse: <E perchD ti meravigliG Iuesta 4 una scro1a che. per le
:ionisiache. ti 1iglia anche dei capretti=.
Iuesta 1avola ci mostra come molti. per il proprio interesse. giurino senza esitare le pi>
inverosimili 1alsit5.
%ote.
!. $ "'isteri eleusini". 1este in onore di :4metra ?C4rere@. si cele-ravano in settem-reAotto-reC le
";anatenee". in onore di Atena ?'inerva@. in luglioAagostoC le ":ionisiache maggiori". in onore di
:i8niso ?&acco@. in marzoAaprile. ;er la migliore intelligenza della 1avola. si tenga presente che una
scro1a 1iglia solo due volte l*anno.
!!.
$L 'OO.
Fn tale comper8 uno schiavo moro. pensando che il suo colore 1osse dovuto all*incuria del
precedente proprietario. Condottolo a casa. prov8 su di lui tutti i detersivi e tent8 di s-iancarlo con
lavacri d*ogni sorta. 'a non riusc a cam-iargli il coloreC anzi. con tutti i suoi s1orzi. lo 1ece
ammalare.
Iuesta 1avola ci mostra come le +ualit5 naturali si conservino +uali si sono mani1estate
originariamente.
!(.
LA :O%%OLA E $L 6ALLO.
Fna donnola ?!@ aveva preso un gallo e avre--e voluto un pretesto plausi-ile per mangiarselo.
Comincio +uindi ad accusarlo di esser molesto agli uomini. perchD. cantando di notte. non li lascia
prender sonno. E +uello si di1endeva. asserendo di 1arlo nel loro interesse. a11inchD si svegliassero
per attendere alle loro 1accende +uotidiane. Allora la donnola gli muoveva un*altra accusa. +uella di
violare le leggi di natura. accoppiandosi con sua madre e con le sue sorelle. E poichD il gallo
asseriva che anche +uesto era nell*interesse dei padroni. perchD cos le galline 1acevano loro molte
uova. la donnola esclam8: <9. s. non ti mancano certo delle magni1iche giusti1icazioniC ma io non
voglio mica per +uesto rimanere a -occa asciuttaE=. e se lo divor8.
La 1avola mostra come i malvagi. +uando si sono messi in testa di 1are un sopruso. se non ci
riescono con pretesti plausi-ili. agiscono alla scoperta.
%ota.
!. $l gatto domestico. di11usosi in 6recia in et5 piuttosto tarda. vi 1u chiamato con nomi gi5 usati
per specie selvatiche a11ini. come la donnola. %on 4 +uindi sempre 1acile sta-ilire se in una 1avola
si parli di un gatto o di una donnola.
!).
$L 6ATTO E $ TO;$.
C*era una casa piena di topi. Lo venne a sapere un gatto. che and8 a sta-ilirvisi e. prendendoli uno
alla volta. se li mangiava. $ topi. 1atti segno a +uella sistematica distruzione. si rimpiattavano nelle
loro -uche. 1inchD il gatto. non arrivando pi> a prenderli cap che -isognava 1arli uscir 1uori con
+ualche tranello. ;erci8 sal sopra un piolo. e. lasciandosi penzolare gi>. 1ingeva d*essere morto. 'a
+uando un topo. 1acendo capolino. lo scorse. esclam8: <Caro mio. puoi diventare anche un sacco.
ma noi vicino a te non ci verremoE=.
Iuesta 1avola mostra come gli uomini prudenti. una volta 1atta esperienza della malvagit5 di
+ualcuno. non si lascino pi> ingannare dalle sue 1inzioni.
!,.
LA :O%%OLA E LE 6ALL$%E.
Fna donnola sent che in una 1attoria c*erano delle galline ammalate. e. camu11atasi da medico e
munita degli strumenti della sua pro1essione. vi si rec8. Fermatasi alla porta. cominci8 a chiedere
come stessero di salute. E +uelle. pronte: <&enone=. dichiararono. <-asta che tu giri al largo=.
Cos. anche tra gli uomini. i prudenti sanno riconoscere i malvagi. per +uanto +uesti ostentino le
migliori intenzioni.
!#.
LA CA;A E $L CA;A$O.
Fn capraio richiamava le capre alla stalla. %e rimase indietro una. che stava -rucando +ualcosa di
-uonoC il pastore le tir8 una pietra e. con un colpo da maestro. le spezz8 un corno. ;oi cominci8 a
scongiurarla di non dir niente al padrone. <'a anche stando zitta=. rispose la capra. <come 1ar8 a
nasconderglieloG Che il mio corno sia rotto. salta agli occhi di tutti=.
Iuando la colpa 4 evidente. non 4 possi-ile dissimularla.
!/.
LA CA;A E L*A9$%O.
Fn tale teneva un asino e una capra. La capra. che era invidiosa dell*asino perchD gli davano 1in
troppo da mangiare. andava dicendogli che lo maltrattavano senza tregua. ora 1acendogli girar la
macina. ora caricandolo di pesi. e lo consigliava di 1ingersi epilettico e di lasciarsi cadere in un
1osso. se voleva godere un po* di riposo. L*asino le diede retta: si -utt8 gi>. e si 1racass8 le ossa
Allora il padrone chiam8 il medico e gli chiese un rimedio. E il medico ordin8 che gli 1acessero
un*in1usione di polmone di capra. che lo avre--e risanato. Cos. per curare l*asino. uccisero la capra.
Chi macchina inganni contro gli altri 4 il primo autore delle proprie disgrazie.
!0.
$L CA;A$O E LE CA;E 9ELVAT$CLE.
Fn capraio. che aveva portato 1uori le sue capre a pascolare. s*accorse che ad esse se ne erano
mescolate delle altre selvatiche. e. al cader della sera. le mand8 dentro tutte nella sua grotta. $l
giorno dopo cadde una gran pioggia. e. non potendo condurle al solito pascolo. egli si mise ad
accudire ai loro -isogni dentro alla stalla: alle proprie gettava +uel tanto di 1oraggio che -astasse a
non morir di 1ameC ma alle 1orestiere ne metteva davanti un -el mucchio. nella speranza di
appropriarsele. Ci8 nonostante. +uando. passato il -rutto tempo. le port8 al pascolo tutte insieme. le
capre selvatiche presero s> per i monti e si diedero alla 1uga. $l pastore le accusava d*ingratitudine.
perchD lo a--andonavano. dopo aver ricevuto da lui cure maggiori delle altre. Ed esse. volgendosi
indietro. gli dissero: <'a 4 proprio +uesta una delle ragioni pi> 1orti per stare in guardia. 9e noi.
le ultime venute di ieri. a--iamo avuto un trattamento di 1avore rispetto alle tue vecchie capre.
+uesto signi1ica che domani. se te ne capiteranno delle altre. tu le tratterai meglio di noi=.
Iuesta 1avola mostra che +uando noi. nuovi venuti. ci vediamo pre1eriti da +ualcuno ai suoi vecchi
amici. non do--iamo rallegrarci delle sue mani1estazioni di simpatia. pensando che. divenuti anche
noi amici di lunga data egli si legher5 con altri e ce li 1ar5 passare avanti.
!2.
LA 9CL$AVA &FTTA E AFO:$TE.
Fna schiava -rutta e cattiva era diventata l*amante del padrone. iceveva da lui del denaro. si
adornava splendidamente e attaccava lite con la padrona. :*altra parte. per8. continuava ad o11rir
sacri1ici e preghiere ad A1rodite ?!@ come a colei che la rendeva attraente. 'a la dea. apparendo in
sogno alla schiava. le disse: <%on parlare di riconoscenza. +uasi che tu 1ossi de-itrice del tuo
1ascino a meC perchD io. anzi. sono piena d*ira e di sdegno contro +uel tale che ti trova -ella=.
%on 4 il caso di montare in super-ia per essersi arricchiti con mezzi vergognosi. tanto pi> se non
si ha nD no-ilt5 nD -ellezza.
%ote.
!. "A1rodite" ?Venere@ 4. nella mitologia pagana. la dea della -ellezza e dell*amore.
!".
E9O;O $% F% A9E%ALE.
Esopo. il 1avolatore. un giorno che non aveva niente da 1are. entr8 in un arsenale. 6li operai
cominciarono a canzonarlo e a stuzzicarlo perchD rispondesse. Allora Esopo prese a raccontare:
<Fna volta c*erano soltanto il caos e l*ac+ua. ;oi 7eus volle 1ar venir 1uori un elemento nuovo. la
terra. e perci8 consigli8 a +uest*ultima di ingoiarsi il mare in tre sorsi. La terra si mise all*opera. Col
primo sorso 1ece comparire le montagne. ;oi -evve il secondo sorso e mise a nudo anche le pianure.
Adesso. il giorno che si decide a ingoiar ac+ua per la terza volta. addioE tutta la vostra arte non
servir5 pi> a nulla=.
Iuesta 1avola mostra come. a stuzzicar gente pi> 1ina di noi. ci si attirino imprudentemente
risposte pepate.
(3.
$ :FE 6ALL$ E L*AIF$LA.
:ue galli si -attevano per +uestioni di galline. e uno mise in 1uga l*altro. $l vinto and8 a nascondersi
tra i cespugli. mentre il vincitore. levatosi a volo. si issava su un alto muro. cantando a s+uarciagola.
'a tosto un*a+uila piom-8 sopra e lo port8 via. Cos +uello che se ne stava nascosto nell*om-ra potD.
da allora in poi. coprire tran+uillamente le sue galline.
Iuesta 1avola mostra che il 9ignore si oppone agli orgogliosi e concede grazia agli umili.
(!.
$ 6ALL$ E LA ;E%$CE.
Fn tale che allevava dei galli. avendo veduto in vendita una pernice domestica. la comper8 e la port8
a casa per tenerla insieme con +uelli. 'a i galli si misero a picchiarla e a correrle dietroC e la pernice
si rodeva il cuore convinta che la disprezzassero perchD era d*un*altra razza. Iuando per8. dopo
+ualche tempo. s*avvide che i galli si azzu11avano tra di loro e non la smettevano prima d*essersi
vicendevolmente coperti di sangue. disse tra sD:
<'a se anche mi picchiano. non me la piglio pi>. ora. perchD vedo che non si risparmiano
nemmeno tra di loro=.
La 1avola mostra che le persone assennate si rassegnano alle ingiurie del prossimo. +uando vedono
che +uesto non risparmia nemmeno i suoi 1amiliari.
((.
$ ;E9CATO$ E $L TO%%O.
:ei pescatori. usciti alla pesca. si erano a11aticati a lungo senza prender nulla. e sedevano
scoraggiati nella loro -arca. Ed ecco. in +uella. un tonno in 1uga che. mentre avanzava
rumorosamente. schizz8. senz*avvedersene. dentro la -arca. $ pescatori lo presero e lo portarono a
vendere in citt5.
Cos. spesso. ci8 che non procaccia l*arte. la sorte regala.
().
$ ;E9CATO$ CLE ;E9CAO%O C$OTTOL$.
Fn gruppo di pescatori tirava in secco la rete. 9entendola pesante. ridevano e -allavano. convinti
d*aver 1atto una -uona pesca. 'a +uando. trascinatala a riva. trovarono che di pesce ce n*era poco e
la rete era piena di ciottoli e di altri detriti. ne rimasero crucciati in modo eccessivo. dolendosi non
tanto per +uel che era avvenuto. +uanto perchD si erano illusi del contrario. Allora uno di essi. un
vecchio. disse: <Ora -asta. amici miei. $l dolore 4 1ratello della gioia. a +uanto pareC e allora. dopo
esserci tanto rallegrati prima. era -en naturale che provassimo anche +ualche dispiacere=.
%eppur noi. dun+ue. vedendo la prontezza con cui si succedono i mutamenti nella vita. do--iamo
lusingarci della sta-ilit5 delle nostre condizioni. convinti che dopo le grandi -onacce vengono
necessariamente anche le -urrasche.
(,.
$L ;E9CATOE CLE 9O%AVA $L FLAFTO.
Fn pescatore che era anche sonatore di 1lauto prese il suo strumento e le reti. se ne and8 alla
spiaggia e. per prima cosa. standosene ritto sopra uno sperone roccioso. si mise a sonare. convinto
che i pesci sare--ero -alzati 1uori spontaneamente verso di lui. attratti dalla dolcezza dei suoni. 'a
tutti i suoi lunghi s1orzi non approdarono a nulla. Allora egli pos8 il 1lauto. prese il giacchio e.
gettandolo in ac+ua. pesc8 molti pesci. 'entre li versava dalla rete sulla spiaggia. vedendoli dar gli
ultimi guizzi esclam8: <Ah. -rutte -estieE %on -allavate +uando sonavo. e vi mettete a -allare ora
che ho smesso=.
Iuesta 4 adatta per chi si mette a 1ar le cose nel momento meno opportuno.
(#.
$L ;E9CATOE. $ ;E9C$ 6O99$ E $ ;E9C$ ;$CCOL$.
Fn pescatore aveva tirato 1uori dal mare la sua rete. $ pesci grossi. gli riusc di a11errarli e li gett8 in
secco sulla spiaggiaC i pi> piccoli. invece. scivolando attraverso le maglie. 1uggirono in ac+ua.
;er chi non possiede grandi 1ortune. 4 1acile salvarsiC ma 4 raro veder s1uggire ai pericoli uno che
a--ia 1ama di esser potente.
(/.
$L ;E9CATOE E LA 'E%OLA.
Fn pescatore cal8 in mare la sua rete e tir8 s> una m4nola. 9i trattava di un pesce piccolo e. data
appunto la sua piccolezza. lo pregava di non prenderlo su-ito. ma di lasciarlo andare. <'i potrai
prendere +uando io sia cresciuto e diventato un pesce grosso=. diceva. <perchD allora ti render8
anche di pi>=. E il pescatore rispose: <9arei proprio uno stupido se. nella speranza di un
guadagno. sia pur grande. ma ancor di l5 da venire. rinunciassi a +uesto. che. per +uanto piccolo. 4
gi5 nelle mie mani=.
Iuesta 1avola mostra che sare--e irragionevole. nella speranza di +ualcosa di meglio. lasciar andare
+uello che si ha in mano. per la ragione che 4 poco.
(0.
$L ;E9CATOE CLE &ATTEVA L*ACIFA.
Fn pescatore pescava in un 1iume. :opo aver teso le reti e s-arrato la corrente dall*una all*altra riva.
-atteva l*ac+ua con una pietra legata a una 1unicella. perchD i pesci. 1uggendo all*impazzata.
andassero ad impigliarsi tra le maglie. Vedendolo intento a +uest*operazione. uno degli a-itanti del
luogo si mise a rimproverarlo perchD insudiciava il 1iume e rendeva loro impossi-ile di -ere un po*
d*ac+ua limpida. E +uello rispose: <'a se non intor-ido cos l*ac+ua. a me non resta che morir di
1ame=.
Cos anche negli 9tati. per i demagoghi gli a11ari vanno -ene specialmente +uando essi son riusciti a
seminare il disordine nel loro paese.
(2.
L*ALC$O%E.
L*alcione 4 un uccello amante della solitudine. che vive sempre sul mare e 1a. dicono. il suo nido
sugli scogli vicini alla costa. per s1uggire alla caccia degli uomini. Fn giorno un alcione che stava
per deporre le uova. posandosi su di un promontorio. scorse una roccia a picco sul mare. e and8 a
1arci il nido. 'a una volta. mentre esso era 1uori in cerca di ci-o. accadde che il mare. gon1iato dal
so11io impetuoso del vento. si sollev8 1ino all*altezza del nido e lo inond8. a11ogando i piccoli.
Iuando. al suo ritorno. l*alcione vide +uel che era accaduto: <'e misero=. esclam8. <per
guardarmi dalle insidie della terra. mi ri1ugiai sul mareC e il mare mi si 4 dimostrato -en pi> in1ido
di +uella=.
Iuesto capita anche a certi uomini. che. mentre si guardano dai loro nemici. senz*avvedersene.
vanno a cascare in mezzo ad amici che sono -en peggiori di +uelli.
(".
LE VOL;$ 9FL 'EA%:O.
Fn giorno un -ranco di volpi si radun8 sulle rive del 1iume 'eandro ?!@. per a--everarsi. 'a. per
+uanto si esortassero a vicenda. non osavano scendere. intimorite dallo scroscio della corrente.
Allora una di esse venne 1uori a svergognare le compagne e. irridendo alla loro pusillanimit5.
come colei che si credeva pi> -rava delle altre. -alz8 arditamente nell*ac+ua. La corrente la
trasport8 nel mezzo. Le compagne. stando sulla riva. le gridavano: <%on a--andonarciC torna
indietro a 1arci vedere da che parte si passa per -ere senza pericoloE=. E +uella. mentre la corrente la
trascinava via: <:evo portare una risposta a 'ileto=. diceva. <e non voglio mancare. Iuando
torno indietro ve lo 1ar8 vedere=.
Iuesta va a chi si caccia da solo nei guai. per 1ar lo spavaldo.
%ote.
!. "'eandro" ?oggi "'einder"@ 4 un 1iume dell*Asia 'inore. che s-occa nell*Egeo. a poca distanza
dal luogo dove sorgeva la potente colonia greca di "'ileto". La descrizione del suo corso violento e
ricco di sinuosit5 ?"meandri@ costituisce +uasi un luogo comune nella letteratura greca e latina.
)3.
LA VOL;E CO% LA ;A%C$A ;$E%A.
Fna volpe a11amata. vedendo. nel cavo di una +uercia. del pane e della carne lasciativi da +ualche
pastore. vi entr8 dentro e li mangi8. 'a +uando e--e la pancia piena. non riusc pi> a venir 1uori. e
prese a sospirare e a gemere. Fn*altra volpe che passava a caso di l5. ud i suoi lamenti e le si
avvicin8. chiedendogliene il motivo. Iuando seppe l*accaduto: <E tu resta l=. le disse. <1inchD non
sarai ritornata com*eri +uando c*entrasti: cos ne uscirai 1acilmente=.
Iuesta 1avola mostra che il tempo risolve le di11icolt5.
(2.
LA VOL;E E $L OVO.
Fna volpe. nel saltare una siepe. scivol8 e. stando per cadere. s*aggrapp8. come sostegno. a un rovo.
<Ahim4E=. gli disse tutta indolorita. +uand*e--e le zampe insanguinate dalle sue spine. <io mi
rivolgevo a te per avere un aiuto. e tu mi hai conciato -en peggio=. <L*errore 4 tuo. mia cara=. le
rispose il rovo. <hai voluto aggrapparti proprio a me che. d*a-itudine. son +uello che si aggrappa a
tutto=.
Iuesta 1avola mostra come siano stolti. anche 1ra gli uomini. coloro che ricorrono per aiuto a chi.
d*istinto. 4 piuttosto portato a 1ar del male.
)(.
LA VOL;E E L*FVA.
Fna volpe a11amata vide dei grappoli d*uva che pendevano da un pergolato e tent8 d*a11errarli. 'a
non ci riusc. <o-accia acer-aE=. disse allora 1ra sD e sDC e se ne and8.
Cos. anche 1ra gli uomini. c*4 chi. non riuscendo. per incapacit5. a raggiungere il suo intento. ne
d5 la colpa alle circostanze.
)).
LA VOL;E E $L 9E;E%TE.
Fna volpe. vedendo un serpente coricato. 1u presa d*invidia per la sua lunghezza. e le venne voglia
di uguagliarlo: si stese gi> vicino a lui e cerc8 di tendersi. 1ino a che. per gli eccessivi s1orzi. la
malaccorta crep8.
Iuesto capita a coloro che si mettono a gareggiare coi pi> 1orti: prima di poterli raggiungere.
vanno in malora.
),.
LA VOL;E E $L TA6L$ALE6%A.
Fna volpe. inseguita dai cacciatori. vide un taglialegna e lo supplic8 di nasconderla. Egli la invit8 ad
entrare nella sua capanna e ad appiattarvisi. :opo non molto. giunsero i cacciatori e chiesero al
taglialegna se avesse veduto passar di l5 una volpe. Iuello dichiar8 ad alta voce di non averla
vistaC ma intanto. con un cenno della mano. indicava loro il suo nascondiglio. $ cacciatori non
-adarono ai suoi cenni. ma prestarono 1ede alle sue parole. Come li vide allontanarsi. la volpe usc. e
se ne andava senza 1ar motto. +uando. con tono di rimprovero il taglialegna le chiese se. dopo esser
stata salvata da lui non le testimoniava la sua riconoscenza nemmeno con una parola. E +uella:
<%on avrei mancato di ringraziarti=. disse. <se i gesti delle tue mani e i tuoi sentimenti 1ossero
stati simili alle tue parole=.
Iuesta 1avola si potre--e applicare a certi uomini. i +uali. a parole. mani1estano i pi> generosi
propositiC ma. all*atto pratico. si comportano male.
)#.
LA VOL;E E $L COCCO:$LLO.
La volpe e il coccodrillo disputavano chi dei due 1osse pi> no-ile. $l coccodrillo. dopo aver
illustrato minutamente le glorie dei suoi antenati. alla 1ine dichiar8 che i suoi progenitori erano stati
ginnasiarchi ?!@. E allora la volpe: <%on c*4 -isogno di dirlo. 9i vede anche dalla tua pelle. che hai
un allenamento di lunga data negli esercizi ginnici=.
Cos. anche tra gli uomini. i -ugiardi sono smascherati alla prova dei 1atti.
%ote.
!. $n Atene. invece delle ordinarie imposte dirette sul patrimonio. vi erano delle imposte particolari.
dette liturgie. che colpivano solo i cittadini ricchissimi ed erano considerate +uindi non meno
onori1iche che onerose. Fna di +ueste liturgie era la ginnasiarchia: il "ginnasiarco" doveva a sue
spese provvedere all*allestimento delle splendide gare ginniche che avevano luogo nelle massime
solennit5 religiose. 'a "ginnasiarco" era detto anche il direttore di un ginnasio. cio4 di una
palestra. La 1avola giuoca sul doppio senso della parola. ;er comprendere l*allusione alla pelle dura.
sudicia e 1angosa del coccodrillo. va poi ricordato che. nelle palestre. i lottatori. per s1uggire alla
presa dell*avversario. non solo si ungevano. ma si so11regavano di polvere e di 1ango. tanto che la
loro apparenza sudicia 4 motivo di scherzi da parte di altri scrittori greci.
)/.
LA VOL;E E $L CA%E.
Fna volpe. insinuatasi in un gregge di pecore. prese un agnellino lattante e 1ingeva di -aciarlo. Fn
cane le chiese che cosa 1acesse. E +uella: <Lo accarezzo=. disse. <e lo 1accio giocare=. 'a il cane:
<Adesso te le d8 io delle carezze da cane. se non lasci andare +uell*agnellinoE=.
Ecco una 1avola adatta per un uomo senza scrupoli e senza cervello che vuol 1ar il ladro.
)0.
LA VOL;E E LA ;A%TEA.
Fna volpe e una pantera discutevano chi delle due 1osse la pi> -ella. ;oichD la pantera vantava ad
ogni pi4 sospinto il suo corpo 1lessuoso e variegato. la volpe la interruppe. dicendo: <Iuanto sono
pi> -ella io. che +ueste doti le ho. non nel corpo. ma nella menteE=.
La 1avola mostra che gli ornamenti dello spirito valgono pi> della -ellezza 1isica.
)2.
LA VOL;E E LO 9C$''$OTTO ELETTO E.
Lo scimmiotto. che s*era 1atto apprezzare come -allerino. 1u eletto re dalle -estie riunite a
parlamento. 'a la volpe si ingelos e. una volta che le capit8 sott*occhio un pezzo di carne 1issato a
una tagliola. port8 lo scimmiotto in +uel luogo. dicendogli che aveva trovato un tesoro. che. invece
di tenerlo per sD. glielo aveva ser-ato come omaggio dovuto al sovrano e che lo pregava di
accettarlo. L*altro. senza pensarci due volte. si avvicin8. e 1u a11errato dalla tagliola. Cominci8 allora
ad accusare la volpe di avergli teso un tranello. ma +uella gli disse: <E tu. povero scimmiotto. con
+uel cervellino. saresti il re delle -estieG...=
Cos chi si accinge a un*impresa senza ri1lettere. non solo 1allisce. ma si guadagna per di pi> le
risate del prossimo.
)".
LA VOL;E E LA 9C$''$A CLE :$9;FTAVA%O 9FLLA LOO %O&$LTA*.
La volpe e la scimmia 1acevano la stessa strada e discutevano intanto della no-ilt5 dei loro natali.
Ciascuna aveva ormai vantato i suoi numerosi titoli +uando. giunte a un certo punto della strada. la
scimmia vi gett8 uno sguardo e si mise a sospirare. La volpe gliene chiese il motivo. e +uella.
additandole le tom-e che avevano davanti. disse: <E come potrei non piangere. +uando vedo i
sepolcri di coloro che 1urono li-erti o schiavi dei miei antenatiG=. E l*altra. allora: <'a s. racconta
pur panzane 1in che vuoiC tanto. nessuno di essi salter5 1uori a smentirtiE=.
9uccede cos anche tra gli uomini: i -ugiardi si vantano specialmente +uando non c*4 nessuno che
possa smentirli.
,3.
LA VOL;E E $L &ECCO.
Fna volpe casc8 gi> in un pozzo e dovette rimanerci per 1orza. ;i> tardi. spinto dalla sete. giunse
a +uello stesso pozzo un -ecco. che. vedendola. le chiese se l*ac+ua era -uona. E +uella.
appro1ittando con piacere dell*occasione. si s-racciava a lodare l*ac+ua. assicurava che era
eccellente. e lo invitava a venir gi>. L*altro. con la voglia che n*aveva. non ci pens8 due volte e
discese. 'entre saziava la sete. voleva esaminare con la volpe il modo per uscir di l5C ma la volpe
lo interruppe. dichiarando: <$l modo lo so io. se davvero tu vuoi che ci salviamo tutti e due. Fa il
piacere di appoggiarti alla parete coi piedi anteriori e di drizzare le corna: io salter8 1uori e poi ti
tirer8 s>=. $l -ecco. pronto. diede retta al suo consiglioC e la volpe. salendo s> per le gam-e. le
spalle e le corna del compagno. si trov8 sulla -occa del pozzoC ne usc e si avvi8 per andarsene. E
poichD il -ecco le rin1acciava d*aver violato il patto. volgendosi indietro. gli disse: <Caro mio. se tu
avessi tanto sale in zucca +uanti peli hai nella -ar-a. non saresti disceso senza pensar prima al modo
per tornar s>=.
Cos anche gli uomini. prima di por mano a un*impresa. dovre--ero prudentemente meditare sul suo
1uturo esito.
,!.
LA VOL;E :ALLA CO:A 'O77A.
Fna volpe aveva lasciata la coda in una tagliola e. sotto il peso di +uesta vergogna. le sem-rava
insopporta-ile la vita. ;ens8 allora che le sare--e convenuto indurre le altre volpi ad imitarla. per
celare la sua in1eriorit5 nella comune sventura. adunatele tutte. prese dun+ue a consigliarle di
tagliarsi la coda. sostenendo che +uell*appendice. non solo era poco decorosa. ma costituiva anche
per esse un inutile peso. 'a una delle compagne la interruppe dicendo: <Cara mia. se non 1osse per
il tuo interesse. +uesto consiglio tu non ce lo daresti certamente=.
Iuesta 1avola par 1atta per coloro che o11rono consigli al prossimo. non gi5 per il suo -ene. ma per
il proprio tornaconto.
,(.
LA VOL;E CLE %O% AVEVA 'A$ VE:FTO F% LEO%E.
Fna volpe che non aveva mai veduto un leone. la prima volta che per caso se lo trov8 davanti. prov8
un tale spavento alla sua vista che +uasi ne mor. Avendolo per8 incontrato una seconda volta. si
spavent8 s. ma non proprio come la prima. Iuando poi lo vide per la terza volta. trov8 tanto
coraggio da avvicinarglisi e da attaccare persino discorso.
La 1avola mostra che l*a-itudine rende tollera-ili anche le cose spaventose.
,).
LA VOL;E E LA 'A9CLEA.
Fna volpe penetr8 nella casa di un attore e. 1rugando in mezzo a tutti i suoi costumi. trov8 anche una
maschera da teatro artisticamente modellata. La sollev8 tra le zampe ed esclam8: <Fna testa
magni1icaE ma cervello. niente=.
Ecco una 1avola per certi uomini -elli di corpo ma poveri di spirito.
,,.
$ :FE FO'$%$ CLE :$9;FTAVA%O $%TO%O A6L$ :E$.
:ue uomini disputavano se 1osse un dio pi> potente Teseo oppure Eracle ?!@. 6li d4i si sdegnarono
contro i due litiganti. e Teseo si vendic8 sul paese dell*uno. Eracle su +uello dell*altro.
Le discordie dei loro dipendenti invitano i potenti alla violenza contro i sudditi.
%ote.
!. "Teseo". 1iglio di Egeo. leggendario re d*Atene. era l*eroe nazionale dell*Attica. "Eracle" ?Ercole@.
1iglio di 7eus e di Alcmena. era. almeno in origine. l*eroe nazionale dell*ArgolideC dopo la sua morte
1u assunto nel novero degli d4i greci ?vedi 1avola !)3@.
,#.
L*A99A99$%O.
Fn assassino 1uggiva. inseguito dai parenti della sua vittima. 6iunto alle rive del %ilo. si vide
venire incontro un lupo. Atterrito. sal su un al-ero che sorgeva presso il 1iume. 'entre se ne stava
nascosto l5. scorse un serpente che strisciava verso di lui. Allora si gett8 nel 1iume. E nel 1iume un
coccodrillo se lo mangi8.
La 1avola mostra che per gli uomini maledetti da :io nessun elemento 4 sicuro. nD la terra. nD l*aria.
nD l*ac+ua.
,/.
L*FO'O CLE ;O'ETTEVA L*$';O99$&$LE.
Fn povero s*era ammalato e stava assai male. Iuando il medico gli e--e tolta ogni speranza. prese a
raccomandarsi agli d4i. promettendo che. se si 1osse levato da letto. avre--e o11erta un*ecatom-e ?!@
e doni votivi. <E con che cosa li pagheraiG= gli domand8 la moglie. che si trovava vicino a lui. E
lui: <credi davvero che io mi alzer8. perchD gli d4i possano venire a reclamarliG=
Iuesta 1avola mostra che gli uomini promettono 1acilmente +uello che pensano. all*atto pratico. di
non mantenere.
%ote.
!. 9olenne sacri1icio. nel +uale A almeno nei tempi pi> antichi A si immolavano agli d4i -en cento
-uoi.
,0.
L*FO'O ;AFO9O E $ COV$.
Fn uomo pauroso stava partendo per la guerra. +uando i corvi si misero a gracchiare. ed egli.
deposte le armi. rimase l immo-ile. ;oi le riprese e si avvi8 di nuovo. $ corvi gracchiarono ancora.
Allora egli si 1erm8 de1initivamente. esclamando: <6ridate pure con tutta la vostra voce. :ella mia
carne. tanto. non ne assaggerete=.
Favola per i vigliacchi.
,2.
L*FO'O 'O9$CATO :A F%A FO'$CA E: E'E9.
C*era una volta un tale. che. avendo veduto a11ondare una nave con tutto l*e+uipaggio. asseriva che
gli d4i sono ingiusti nei loro giudizi. perchD. a causa di un solo passeggero empio. erano morti.
insieme con lui. anche degli innocenti. $l luogo dove egli si trovava era pieno di 1ormicheC per caso.
una di esse. proprio mentre egli stava cos parlando. gli diede un morsoC ed egli. per esser stato
pizzicato da una sola. le schiacci8 sotto i piedi tutte +uante. 6li apparve allora dinanzi Ermes. che.
toccandolo con la sua verga. gli disse: <E allora. non vogliamo darglielo. agli d4i. il permesso di
giudicar gli uomini con lo stesso criterio che tu usi per le 1ormicheG=.
%essuno imprechi contro gli d4i +uando capita una disgrazia. ma ri1letta piuttosto ai propri peccati.
,".
$L 'A$TO E LA 'O6L$E &$9&ET$CA.
Fn tale aveva una moglie -is-etica all*eccesso con tutti +uelli di casa. 6li venne voglia di sapere se
essa si comportava cos anche nella 1amiglia del proprio padre. e trov8 un pretesto plausi-ile per
mandarla da lui. Al suo ritorno. dopo pochi giorni. le chiese come l*avevano accolta +uelli di casa
sua. <C*erano i -ovari e i pecorai=. rispose lei. <che non mi potevano vedere=. E il marito. allora:
<O moglie mia. se sei riuscita a 1arti odiare da +uelli che escono all*al-a per portar 1uori il -estiame
e non rientrano che la sera. che cosa mai ci si pu8 aspettare da +uelli con cui passavi l*intera
giornataG=.
Cos spesso dalle cose piccole si argomentano le grandi. dalle cose mani1este si arguiscono +uelle
celate.
#3.
L*$'&O6L$O%E.
Fn im-roglione s*era impegnato con un tale a dimostrare che l*oracolo di :el1i ?!@ mentiva. %el
giorno sta-ilito. prese in mano un passerotto e. copertolo col mantello. and8 al tempio. si 1erm8 in
1accia all*oracolo. e gli chiese se +uel che teneva tra le mani respirava o no. 9e gli 1osse stato
risposto di no. egli intendeva mostrare il passero vivoC se invece gli 1osse stato detto che respirava.
l*avre--e strozzato prima di tirarlo 1uori. 'a il dio. comprendendo il suo malizioso proposito.
rispose: <9mettila. o uomo. perchD sta in te 1ar s che ci8 che hai in mano sia a vivo oppure morto=.
La 1avola insegna che la divinit5 non pu8 esser colta in 1allo.
%ote.
!. $n ":el1i". citt5 della F8cide. sorgeva il pi> venerato degli oracoli greci. $vi il dio Fe-o
?Apollo@ esalava. attraverso una spaccatura del suolo. i suoi magici e11luvi. $nvestita e ine-riata da
+uesti. la ;izia. che era la sua sacerdotessa. pronunciava i pro1etici responsi.
#!.
$L FA%FAO%E.
Fn atleta del pentatlo ?!@. che. per il suo scarso valore. veniva regolarmente 1ischiato dai
concittadini. se ne and8 un -el giorno all*estero. :opo +ualche tempo ritorn8 in patria. vantandosi
che. prodezze. ne aveva compiute in molte citt5. ma a odi. in particolar modo. aveva spiccato un
salto di tale altezza che non c*era olimpionico ?(@ in grado di eguagliarloC cosa. ripeteva. di cui
+uelli che eran stati spettatori avre--ero potuto 1ar testimonianza. se mai 1ossero venuti al suo
paese. Allora uno dei presenti lo interruppe. dicendo: <'a se 4 cos. che -isogno hai di testimoniG
'etti che odi sia +ui. e saltaE=.
Iuesta 1avola mostra che +ualsiasi discorso 4 super1luo. l5 dove 4 possi-ile la prova dei 1atti.
%ote.
!. Complesso di cin+ue esercizi ginnici. che erano. per gli antichi. il salto. il lancio del giavellotto. il
getto del disco. la corsa. la lotta.
(. "Olimpionico" era detto il vincitore nelle pi> 1amose competizioni ginniche nazionali. le +uali
avevano luogo ogni +uattro anni in Olimpia. nell*Elide.
#(.
L*FO'O &$77OLATO E LE 9FE A'A%T$.
Fn uomo -rizzolato aveva due amanti. una giovane e l*altra vecchia. Iuella anziana. che si
vergognava della sua relazione con un uomo pi> giovane di lei. ogni volta che egli andava a
trovarla. gli strappava i capelli neri. Iuella giovane. a cui ripugnava aver per amante un vecchio. gli
strappava i capelli -ianchi. Cos avvenne che. pelato in parte dall*una. in parte dall*altra. egli rimase
calvo.
Cos. in ogni circostanza. ci8 che 4 eterogeneo presenta pericoli.
#).
$L %AFFA6O.
Fn ricco Ateniese compiva. insieme con altri passeggeri. un viaggio per mare. 9i lev8 una gran
tempesta e la nave si capovolse. 'entre tutti gli altri nuotavano. l*Ateniese continuava ad invocare
Atena ?!@. 1acendole un monte di promesse. se mai riuscisse a salvarsi. Allora uno dei nau1raghi.
che stava nuotando l accanto. gli disse: <$ntanto che chiami Atena. muovi un po* le -raccia anche
tuE=.
%oi pure. dun+ue. oltre a pregar gli d4i. do--iamo provvedere personalmente ai 1atti nostri.
E* pre1eri-ile guadagnarsi il 1avore del cielo coi propri s1orzi. anzichD esser salvati dalla divinit5
mentre noi trascuriamo i nostri stessi interessi.
Iuando capita una disgrazia. -isogna aiutarci con tutte le nostre 1orze e. cos 1acendo. invocare
anche l*aiuto di :io.
%ote.
!. "Atena" ?;allade. 'inerva@ 4. nella mitologia pagana. la 1iglia di 7eus. protettrice. 1ra l*altro.
delle arti e delle scienze. e signora di Atene. che da lei trasse il nome.
#,.
$L C$ECO.
Fn uomo cieco si era a-ituato a distinguere al tatto +ualsiasi animale gli mettessero tra le mani. Fna
volta gli diedero un lupacchiotto. Egli lo palp8. rimase incerto. e poi disse: <$o non so se sia 1iglio
di lupo. o di volpe. o di altro animale del genere. +uel che so -ene. per8. 4 che non 4 -estia da
mandare insieme con un gregge di pecore=.
Cos l*animo dei malvagi spesso traspare persino dal loro aspetto 1isico.
##.
$L TFFFATOE.
Fn uomo povero. che era ammalato. e molto gravemente. promise agli d4i che avre--e o11erto loro
in sacri1icio cento -uoi. se l*avessero salvato. Iuelli vollero metterlo alla prova e in -reve lo 1ecero
star meglio. Iuando egli si lev8 dal letto. dato che -uoi veri non ne possedeva. ne 1ece cento di sego
e li -ruci8 su un altare dicendo: <Eccovi. o d4i. +uanto vi avevo promesso=. 'a gli d4i. a loro
volta. vollero ricam-iare la -e11a dei -uoi. e gli mandarono un sogno per invitarlo a recarsi sulla
spiaggia: l5 si sare--ero trovate mille dramme attiche ?!@ per lui. Tutto allegro. egli and8 di corsa
alla spiaggia: l5 si im-attD nei pirati. che lo portarono viaC e +uando 1u messo in vendita. si
trovarono proprio mille dramme attiche per lui.
Iuesta 4 una 1avola che va -ene per un mentitore.
%ote.
!. La "dramma attica" era una moneta d*argento di valore corrispondente. all*ingrosso. alla nostra
liraAoro.
#/.
$L CA&O%A$O E $L LAVA%:A$O.
Fn car-onaio vide che vicino alla casa dove egli esercitava il suo mestiere era venuto ad a-itare un
lavandaio. e and8 a trovarlo. proponendogli di tras1erirsi da lui. perchD cos. gli spiegava. si
sare--ero legati pi> strettamente in amicizia e avre--ero anche tratto +ualche vantaggio
economico dal vivere in una sola a-itazione. 'a il lavandaio lo interruppe. dicendo: <E*
assolutamente impossi-ile da parte mia. perchD tutto +uello che io laver8. tu me lo im-ratterai di
1uliggineE=.
La 1avola mostra che non si possono mettere insieme le cose che 1anno a pugni tra loro.
#0.
6L$ FO'$%$ E 7EF9.
accontano che. al tempo dei tempi. +uando 1urono creati gli animali. essi e--ero in dono da :io.
chi la 1orza. chi la velocit5. chi le ali. L*uomo. rimasto nudo. gli disse allora: <9oltanto me tu hai
privato dei tuoi 1avori=. E 7eus gli rispose: <Tu sei incosciente del dono che ti 4 toccatoC eppure
esso 4 il pi> grande di tutti. perchD tu hai ricevuto la ragione. la +uale 4 potente tra gli d4i e tra gli
uomini. pi> potente dei potenti. pi> veloce degli esseri pi> veloci=. L*uomo ricono--e allora il
suo dono e. prima d*andarsene. si prostr8 dinanzi a :io e gli rese grazie.
Col dono della ragione tutti siamo stati grati1icati da :ioC eppure ci sono alcuni che. insensi-ili a
tanto onore. trovano pi> invidia-ili gli animali privi di coscienza e di ragione.
#2.
L*FO'O E LA VOL;E.
Fn tale era pieno di rancore contro una volpe che gli recava danni. e il giorno che la cattur8 volle
prendersi una -ella vendetta: le leg8 alla coda della stoppa inzuppata d*olio e le diede 1uoco. 'a un
dio guid8 la volpe proprio nei campi di colui che aveva appiccato il 1uoco. Era il tempo della messe.
e +uello le andava dietro piangendo. perchD non aveva mietuto nulla.
&isogna essere tolleranti e non a--andonarsi senza ritegno all*ira. perchD l*ira procura spesso gravi
danni agli uomini collerici.
#".
L*FO'O E $L LEO%E CLE FACEVA%O LA 9TE99A 9TA:A.
Fna volta un leone e un uomo camminavano insieme e. discorrendo. ciascuno dei due menava gran
vanto di sD. Ed ecco. sulla strada. una stele di pietra. dove era rappresentato un uomo che strozzava
un leone. L*uomo. additandola al suo compagno: <Vedi=. disse. <+uanto siamo pi> 1orti di voiE=.
'a l*altro. sorridendo: <Eh. se i leoni 1ossero capaci di scolpire. +uanti ne vedresti di uomini. sotto
una zampa di leoneE=.
'olti a parole si vantano d*essere 1orti e arditiC ma la prova dei 1atti. smascherandoli. li rivela per
+uel che sono.
/3.
L*FO'O E $L 9AT$O.
accontano che una volta un uomo 1ece un patto di amicizia con un satiro ?!@. 9opraggiunse
l*inverno e si 1ece 1reddo. L*uomo portava le mani alla -occa e ci so11iava s>. e. al satiro che gli
domandava perchD 1acesse cos. rispondeva che si scaldava le mani per il 1reddo. ;i> tardi.
im-andita loro la mensa. poichD il ci-o era molto caldo. l*uomo lo prendeva un pezzetto per volta. lo
avvicinava alla -occa. e so11iava. $l satiro domandava allora. di nuovo. perchD 1acesse cosC e l*uomo
rispondeva che stava ra11reddando il ci-o perchD era troppo caldo. E il satiro a lui: <Caro mio. se tu
sei uno che dalla stessa -occa manda 1uori e caldo e 1reddo. alla tua amicizia io ci rinunzio=.
Fuggiamo dun+ue anche noi l*amicizia delle persone di indole am-igua.
%ote.
!. %ella mitologia pagana i "satiri" erano esseri selvaggi e primitivi. rappresentati come uomini
dalle corna e dalle gam-e di capro. che seguivano il corteggio del dio &acco.
/!.
L*FO'O CLE 9;ACCO* LA 9TATFA :EL :$O.
Fn uomo aveva un dio di legno e. poichD era povero. lo scongiurava di 1argli del -eneC ma +uanto pi
> pregava. tanto pi> povero era. Allora. adiratosi. lo sollev8 per una gam-a e lo s-attD contro il
muro. Fracassatasi immediatamente la testa della statua. ne rotolarono 1uori delle monete d*oro.
<Testa -islaccaE $ngratoE=. gridava l*uomo raccogliendole. <FinchD ti onoravo. non 1acesti un -el
nulla per me. Ti ho picchiato. ed eccomi compensato con magni1ici doni=.
La 1avola mostra che non si ha alcun vantaggio onorando un malvagioC se ne ottiene di pi> a
picchiarlo.
/(.
L*FO'O CLE TOVO* F% LEO%E :*OO.
Fn tale. che era tanto avaro +uanto pauroso. si im-attD in un leone d*oro. e diceva: <%on so come
comportarmi in +uesto 1rangente. 9on 1uori di me e non vedo che cosa posso 1are. diviso tra il
desiderio dell*oro e la paura che 4 innata nell*animo mio. 'a +uale sar5 mai stato il caso o il dio
che ha creato un leone d*oroG :inanzi a +uel che accade l*animo mio 4 straziato: -rama l*oro. teme
l*essere 1atto con +uest*oroC a prenderlo lo spingere--e il desiderio. a 1uggirlo la natura. O sorte che
o11ri e non lasci prendereE O tesoro che non d5i gioiaE O grazia di dio che ti muti in disgraziaE Che
1are. dun+ueG Con +ual mezzo potrei usu1ruirneG A che espediente potrei ricorrereG Ecco: vado a
prendere i miei servi. che sono un -uon numero e lo cattureranno. $o star8 a vedere da lontano=.
Iuesta 1avola 4 adatta per +uelli che. pur essendo ricchi. non osano toccare le loro ricchezze e
goderne.
/).
L*O9O E LA VOL;E.
L*orso menava gran vanto dei suoi sentimenti umanitari. per il 1atto che esso non mangia cadaveri.
'a la volpe gli disse: <:io volesse che tu s-ranassi dei morti. e non dei viviE=.
Iuesta 1avola svergogna i prepotenti ammantati di ipocrisia e di vanagloria.
/,.
L*AATOE E $L LF;O.
'entre un aratore. staccati i -uoi. li conduceva ad a--everarsi. un lupo a11amato. in cerca di ci-o. si
im-attD nel suo aratro. Esso cominci8 prima a leccare tutt*intorno il giogoC poi. senza saper come.
poco per volta. vi introdusse il collo. e non 1u pi> capace di tirarlo 1uori. cosicchD si mise a
trascinar l*aratro nel solco. Iuando. al suo ritorno. l*aratore lo vide. esclam8: <:io volesse. cattivo
soggetto. che tu lasciassi da parte i 1urti e le scelleratezze per darti al lavoro dei campiE=.
Cos gli uomini malvagi. anche +uando si comportano nel modo pi> promettente. non trovano
credito. a causa del loro carattere.
/#.
L*A9TO%O'O.
Fn astronomo aveva l*a-itudine di uscire tutte le sere per studiare le stelle. Fna notte che s*aggirava
nel su-ur-io con la mente tutta rivolta al cielo. casc8 senz*avvedersene in un pozzo. 'entre egli si
lamentava e gridava. un passante ud i suoi gemiti e gli si avvicin8. 9aputo il caso. gli disse: <Caro
mio. tu cerchi di sapere +uello che c*4 nel cielo. e intanto non vedi +uello che c*4 sulla terra=.
Iuesta 1avola potre--e servire per uno di +uei tali che si vantano di cose incredi-ili. mentre non
sanno 1are nemmeno +uello che 1anno tutti gli uomini normali.
//.
LE A%E CLE CL$E9EO F% E.
Le ranocchie. stanche di vivere senza alcuno che le governasse. mandarono am-asciatori a 7eus.
pregandolo di largire loro un re. E 7eus. vedendo la semplicit5 dell*animo loro. -utt8 gi> nello
stagno un pezzo di legno. A tutta prima. atterrite dal ton1o. le ranocchie si tu11arono nel 1ondoC ma
poi. dato che il legno rimaneva immo-ile. risalirono a galla. e giunsero a tal punto di disprezzo per
il loro re che gli saltarono addosso e vi si accomodarono sopra. $n1ine. vergognandosi d*avere un
sovrano di tal 1atta. andarono nuovamente da 7eus. e lo pregarono di mandarne loro un altro in
cam-io. perchD il primo era troppo indolente. Allora 7eus perdette la pazienza. e mand8 una -iscia
d*ac+ua. che cominci8 ad a11errarle e a divorarsele.
La 1avola mostra che 4 meglio avere governanti in1ingardi ma non cattivi. piuttosto che tur-olenti e
malvagi.
/0.
LE A%E V$C$%E :$ CA9A.
:ue ranocchie erano vicine di casa: una a-itava in uno stagno pro1ondo e discosto dalla strada.
l*altra in una pozzanghera sulla strada stessa. Iuella dello stagno consigliava l*altra a tras1erirsi da
lei. per godere una vita pi> comoda e pi> sicura. ma +uesta non le dava retta e diceva che non
poteva staccarsi dalla sua dimora a-itualeC cos and8 a 1inire che pass8 di l5 un carro e la schiacci8.
Cos. anche tra gli uomini. ci sono di +uelli che. attaccati alle loro sciocche a-itudini. piuttosto che
cam-iare in meglio. son disposti a morire.
/2.
LE A%E :EL ;A%TA%O.
:ue rane. a--andonato il pantano dove a-itavano. perchD nell*estate s*era prosciugato. andavano
cercandone un altro. Capitarono presso un pro1ondo pozzo. e una di esse. +uando lo vide. disse
all*altra: <Ehi tuE scendiamo gi> insieme in +uesto pozzo=. 'a l*altra le rispose: <E se poi l*ac+ua
secca anche +ui. come 1aremo a uscirne 1uoriG=.
La 1avola mostra che non -isogna mai avventurarsi imprudentemente in un*impresa.
/".
$L A%OCCL$O 'E:$CO E LA VOL;E.
9tandosene nel suo pantano. un ranocchio annunciava un giorno a gran voce a tutti gli animali: <$o
sono un medico pratico di ogni sorta di cure=. E la volpe. udendolo. disse: <'a come potrai guarire
gli altri. tu che sei zoppo e non sei capace di curare te stessoG=.
Come potr5 insegnare agli altri chi 4 digiuno di scienzaG Iuesta 4 la morale della 1avola.
03.
$ &FO$ E L*A99E :EL CAO.
'entre i -uoi trascinavano un carro. l*asse strideva. Allora +uelli. voltandosi indietro. gli dissero:
<Ohi. amicoE il carico lo portiamo tutto noi. e +uel che si lamenta sei tuG=.
Cos. anche tra gli uomini. c*4 chi 1inge d*esser stanco +uando sono gli altri che lavorano.
0!.
$ TE &FO$ E $L LEO%E.
Tre -uoi pascolavano sempre insieme. Fn leone aveva voglia di mangiarseli e non ci riusciva a
causa di +uesta loro concordia. Allora egli li separ8. inimicandoli tra di loro con su-dole dicerie. e
poi. +uando potD trovarli soli. uno per volta. se li divor8.
9e davvero vuoi vivere sicuro. non credere ai nemiciC a--i 1iducia nei tuoi amici e tienteli cari.
0(.
$L &$FOLCO E: EACLE ?!@.
Fn -i1olco il suo carro verso il paese
menavaC ed ecco gli rovina in un 1osso.
$nvece d*a11annarsi. +uello sta 1ermo
ed Eracle a gran voce prega ed invoca.
Eracle. il primo per lui di tutti i numi.
Eracle appare. e dice: <'ano alle ruoteE
E pungola +uei -oviE 'uoviti prima.
e dopo pregaE 9e no. preghi per niente=.
%ote.
!. Iui. e nelle 1avole (!". (,). (23. )!0. )#0. )#2. 4 riprodotto il verso dei corrispondenti originali
greci. redazioni di un*et5 assai tarda. in cui il senso dei valori della metrica classica 4 in gran parte
gi5 andato smarrito.
0).
&OEA E $L 9OLE.
&orea ?!@ e il 9ole. che contendevano per sta-ilire chi dei due 1osse il pi> 1orte. s*accordarono di
considerare vincitore colui che riuscisse a toglier di dosso i vestiti a un viandante. Cominci8 &orea.
che prese a so11iar 1orteC l*uomo si serrava addosso i vestitiC e +uello sopra con maggior violenza.
Allora il viandante. sempre pi> tormentato dal 1reddo. aggiunse a +uel che aveva addosso un altro
mantelloC e &orea cedette il suo uomo al 9ole. Iuesti dapprima prese a splendere moderatamenteC
poi. +uando l*uomo e--e deposto il mantello supplementare. sprigion8 vampate sempre pi> 1orti.
1inchD +uello. non potendo pi> resistere al calore. si spogli8 nudo e and8 a 1are il -agno nel 1iume
che scorreva l presso.
La 1avola mostra che la persuasione 4 spesso pi> e11icace della violenza.
%ote.
!. "&orea" 4 la personi1icazione del vento di tramontana.
0,.
$L &OVAO E $L LEO%E.
Fn -ovaro. conducendo al pascolo il suo armento. perdette un vitello. 'entre si aggirava invano nei
dintorni alla ricerca. 1ece voto a 7eus di sacri1icargli un capretto. se 1osse riuscito a trovare il ladro.
'a +uando. entrando in un +uerceto. scorse un leone che stava mangiandosi il suo vitello. colto da
terrore. alz8 le mani al cielo e supplic8: <7eus. signor mio. una volta promisi di sacri1icarti un
capretto per trovare il ladro. ma ora. se 1accio tanto da svignarmela dalle grin1ie di +uesto ladro. un
toro ti voglio sacri1icare=.
9i potre--e raccontare +uesta 1avola a proposito di certi disgraziati che nel -isogno pregano per
ottenere +ualche cosa. e poi. +uando l*hanno ottenuta. s*a11annano per li-erarsene.
0#.
L*FCCELL$%O E $L ;$;$9TELLO.
Fn uccellino ?!@. appeso 1uori d*una 1inestra. cantava di notte. $l pipistrello. udendone la voce. si
avvicin8 e gli chiese per +ual ragione stava zitto di giorno e gorgheggiava di notte. E +uello gli
rispose che c*era il suo perchD: <Iuando mi presero. era di giorno. e io stavo cantando. :a allora
son diventato prudente=. E il pipistrello: <'a perchD star in guardia ora che non ti serve pi> a
nullaG :ovevi 1arlo prima che ti prendessero=.
La 1avola mostra che. +uando le disgrazie sono avvenute. il pentimento diventa inutile.
%ote.
!. %on essendoci elementi per identi1icare l*uccello di cui 4 il nome nel testo greco. si 4 sostituito
nella traduzione un termine generico.
0/.
LA 6ATTA E AFO:$TE.
Fna gatta che s*era innamorata d*un -el giovane. preg8 A1rodite di tras1ormarla in donna. e la dea.
mossa a compassione dal suo amore. la cam-i8 in una -ella ragazza. Cos il giovane. vedendola. se
ne invagh e se la port8 a casa. 'a mentre essi se ne stavano sdraiati nella loro camera nuziale. ad
A1rodite venne voglia di provare se. cam-iando corpo. la gatta aveva anche cam-iato le sue
a-itudini. e lasci8 cadere l5 nel -el mezzo un topo. Iuella. dimentica delle attuali circostanze.
-alz8 s> dal letto e si mise ad inseguirlo per divorarselo. Allora la dea. indignata. la restitu alla sua
1orma primitiva.
Cos avviene anche tra gli uomini: chi 4 per natura malvagio potr5 cam-iare condizioni. ma non
cam-ier5 mai le sue a-itudini.
00.
LA :O%%OLA E LA L$'A.
Fna donnola pentr8 nell*o11icina d*un 1a--ro. dove c*era una lima. e cominci8 a leccarla. Accadde
che. a 1orza di s1regar la lingua. il sangue prese a colare in a--ondanza. Iuella era 1elice.
perchD s*illudeva di succhiar +ualcosa al 1erroC ma 1in col rimetterci tutta la lingua.
Iuesta 1avola si potre--e ripetere a proposito di coloro che rovinano se stessi a 1orza di litigi.
02.
$L VECCL$O E LA 'OTE.
Fn vecchio percorreva un giorno una lunga strada. portando un 1ascio di legna che egli stesso aveva
tagliato. 9tanco del cammino. depose il suo 1ardello e invocava la morte. Ed ecco. la 'orte gli
apparve. e gli chiese per +ual motivo l*avesse chiamata. E il vecchio: <;erchD vorrei che mi
sollevassi +uesto 1ascio=.
Iuesta 1avola mostra che tutti gli uomini amano la vita. anche +uando sono in1elici.
0".
$L CO%TA:$%O E L*AIF$LA.
Fn contadino trov8 un*a+uila presa al laccio e. ammirato della sua -ellezza. la sciolse. rendendole la
li-ert5. E +uella non gli si mostr8 ingrata. Anzi. un giorno che lo vide seduto sotto un muro
pericolante. vol8 verso di lui e con gli artigli gli port8 via la 1ascia che aveva avvolta intorno alla
testa. $l contadino -alz8 in piedi e le corse dietroC allora l*a+uila gliela -utt8 gi>. Iuando l*e--e
raccolta e 1u tornato indietro. l*uomo trova che il muro presso cui stava seduto era crollato. e rimase
stupe1atto del modo con cui l*a+uila aveva ricam-iato il suo -ene1icio.
Chi ha ricevuto del -ene da +ualcuno deve ricam-iarlo.
23.
$L CO%TA:$%O E $ CA%$.
Fn contadino rimase con1inato dal maltempo nel suo podere. e. non potendo uscire in cerca di ci-o.
cominci8 col mangiare le pecoreC poi. prolungandosi la cattiva stagione. mangi8 anche le capreC in
un terzo tempo. visto che non se ne vedeva la 1ine. pass8 ai -uoi da lavoro. A +uesto punto i cani.
che avevan tenuto dietro a +uello ch*egli 1aceva. si dissero: <E* ora d*andarcene di +ui. E* mai
possi-ile. in1atti. che il padrone risparmi noi. se non ha avuto riguardo nemmeno per i -uoi con cui
lavoraG=.
La 1avola mostra che -isogna stare in guardia soprattutto con coloro che non s*astengono neppure
dal maltrattare i loro 1amiliari.
2!.
$L CO%TA:$%O E $L 9E;E%TE CLE 6L$ AVEVA FCC$9O $L F$6L$O.
Fn serpente s*accosta strisciando al 1igliuolo di un contadino e l*uccise. %ell*impeto del dolore.
+uesti a11err8 una scure e. avvicinatosi alla -uca del serpente. stette a spiare per schiacciarlo appena
uscisse. Iuando +uello s*a11acci8. vi-r8 in1atti la scure. %on lo colp. ma spacc8 la pietra vicino a lui.
;i> tardi. per8. gliene venne paura. e cominci8 a pregarlo di 1ar pace. 'a il serpente disse: <%o.
non 4 possi-ile che io nutra sentimenti -enevoli verso di te. +uando vedo +uella spaccatura nella
pietraC e nemmeno tu verso di me. +uando guardi la tom-a del tuo -am-ino=.
Iuesta 1avola mostra che la riconciliazione non 4 1acile +uando gli odi sono pro1ondamente
radicati.
2(.
$L CO%TA:$%O E $L 9E;E $%T$$77$TO :AL FE::O.
Fn contadino. nella stagione invernale. trov8 un serpe intirizzito dal 1reddoC impietosito. lo raccolse
e se lo pose in seno. 'a +uello. non appena il calore e--e risvegliato il suo istinto. uccise con un
morso il suo -ene1attore. $l +uale. morendo. diceva: <'e lo merito. perchD ho avuto compassione di
un malvagio=.
Iuesta 1avola mostra come nemmeno i pi> grandi -ene1ici riescano a convertire i malvagi.
2).
$L CO%TA:$%O E $ 9FO$ F$6L$.
Fn contadino. giunto ormai alla 1ine della vita. volendo che i 1igli si 1acessero esperti nella coltura
dei campi. li chiama a sD e disse loro: <Figli miei. io me ne vado. ormaiC voi cercate nella vigna e
troverete tutto +uel che ci tengo nascosto=. Iuelli pensarono che in +ualche punto vi 1osse sepolto
un tesoro. e. appena morto il padre. misero sossopra con la vanga tutta la vigna. Tesori
naturalmente. non ne trovaronoC per8 la vigna. vangata a 1ondo. produsse una straordinaria +uantit5
d*uva.
La 1avola mostra che il lavoro per gli uomini costituisce un tesoro.
2,.
$L CO%TA:$%O E LA FOTF%A.
Fn contadino. vangando. trova un gruzzolo d*oroC ogni giorno. perci8. o11riva corone alla Terra.
pensando d*aver ricevuto da lei +uesto -ene1icio. 'a ecco che la Fortuna gli apparve e gli disse:
<Ehi. tuE perchD attri-uisci alla Terra il merito dei miei doni. di +uelli che io ti ho o11erto. volendo
1arti riccoG ;erchD lo so -ene che se poi le vicende mutassero e codesto tuo gruzzolo andasse a 1inire
in altre mani. allora. i tuoi rimproveri. tu li indirizzeresti alla Fortuna. cio4 a me=.
La 1avola mostra che -isogna riconoscere i nostri -ene1attori e tri-utare ad essi la nostra gratitudine.
2#.
$L CO%TA:$%O E L*AL&EO.
%el campo di un contadino c*era un al-ero che non portava 1rutti. ma era soltanto un ri1ugio di
passeri e di strillanti cicale. :ato che non rendeva nulla. il contadino decise di a--atterlo: prese
l*accetta e men8 un colpo. Cicale e passeri lo supplicavano di non a--attere il loro asilo. di lasciarlo
in piedi per potervi cantare e rallegrare cos anche lui. 'a il contadino. senza curarsi a11atto di loro.
men8 un secondo e un terzo colpoC mise cos allo scoperto una cavit5 dell*al-ero. dove trov8 uno
sciame d*api e del miele. L*assaggiaC e allora gett8 via l*accetta e onor8 +uell*al-ero come sacro.
circondandolo di cure.
6li uomini. d*istinto. pi> che amare e rispettare la giustizia. van dietro al guadagno.
2/.
$ F$6L$ :$9CO:$ :EL CO%TA:$%O.
$ 1igli di un contadino non andavano d*accordoC ed egli. per +uanto continuasse ad ammonirli. non
riusciva. con tutti i suoi ragionamenti. a convincerli di correggersi. ;ens8 allora che gli conveniva
ricorrere a un esempio pratico. e disse loro di portargli un 1ascio di vergheC il che 1u 1atto. $l padre
cominci8 col consegnarle loro tutte insieme. ordinando che le spezzasseroC ma. per +uanti s1orzi essi
1acessero. non ci riuscirono. Allora sciolse il 1ascio e diede loro le verghe ad una ad una. e
poichD essi le rompevano senza di11icolt5. soggiunse: <Cos anche voi. 1igli miei. se sarete
d*accordo. non sarete sopra11atti da alcun nemico. ma se litigherete. o11rirete loro una 1acile preda=.
La 1avola mostra che tanto pi> grande 4 la 1orza della concordia +uanto minore 4 la possi-ilit5 di
resistenza della discordia.
20.
LA VECCL$A E $L 'E:$CO.
Fna vecchia che aveva male agli occhi chiam8 un medico. mettendosi d*accordo con lui per il
compenso. Iuello cominci8 le visite. e regolarmente. ogni volta che le medicava gli occhi. mentre
essa li teneva chiusi. si portava via ad una ad una le sue masserizie. Finite +ueste e 1inita anche la
cura. richiese il compenso pattuito. e. poichD la vecchia ri1iutava di pagare. la trascin8 davanti ai
magistrati. Iui essa dichiar8 che aveva s promesso un compenso se la sua vista 1osse guarita. ma
che ora dopo la cura del medico. essa stava peggio di prima. <;rima. in1atti=diceva. <vedevo tutti
gli oggetti di casa. ed ora non riesco pi> a vederne nessuno=.
$n +uesto modo. senza accorgersene. i disonesti. con la loro avidit5. 1orniscono essi stessi
argomenti contro di loro.
22.
LA 'O6L$E E $L 'A$TO F&$ACO%E.
Fna donna che aveva il marito sempre u-riaco. volendo correggerlo del suo vizio. escogit8 una
trovata di +uesto genere. Aspett8 che egli 1osse tanto ine-etito per la s-ornia da essere insensi-ile
come un morto. e. caricatolo sulle spalle. lo port8 al cimitero. lo mise gi>. e se ne and8. Iuando
suppose che avesse smaltito la s-ornia. ritorn8 e -uss8 alla porta del cimitero. <Chi -ussaG= chiese
lui. E la donna: <9ono +uello che porta da mangiare ai morti=. E l*altro: <'a no. mio caro. non da
mangiareC portami da -ere. piuttosto. 'i strazi l*anima a parlar di mangiare senza parlar di -ere=.
Allora la moglie. -attendosi il petto. esclam8: <'e disgraziataE Tutta la mia astuzia non m*ha
servito a nulla: tu. caro il mio uomo. non solo non ti sei corretto ma sei diventato peggiore di prima.
perchD il tuo vizio 4 ormai una seconda natura=.
Iuesta 1avola mostra che non -isogna indulgere ai cattivi costumi. perchD viene un momento in cui
l*a-itudine si impone a un uomo anche contro la sua volont5.
2".
LA ;A:O%A E LE A%CELLE.
Fna vedova tutta lavoro aveva delle servette. che svegliava d*a-itudine al canto del gallo.
perchD attendessero alle loro 1accende. Iuelle. stanche delle continue 1atiche. considerando
responsa-ile dei loro mali il gallo. che svegliava di notte la padrona. pensarono che conveniva
tirargli il collo. 'a. +uando l*e--ero 1atto. capit8 loro di peggio. perchD la padrona. non sapendo pi
> l*ora della levata dei galli. prese a svegliarle a notte pi> 1onda per 1arle lavorare.
Cos. per molti uomini. sono 1onte di sventura le loro proprie decisioni.
"3.
LA :O%%A E LA 6ALL$%A.
Fna vedova aveva una gallina. che le 1aceva un uovo tutti i giorni. ;ens8 che. dandole pi>
-ecchime. la gallina gliene avre--e 1atto due. e le aument8 la razione. 'a +uella divent8 grassa. e
non 1u pi> capace di 1arne nemmeno uno.
La 1avola mostra come coloro che per pura avidit5 desiderano sempre +ualcosa di pi>. perdono
anche +uello che hanno.
"!.
LA FATTFCCL$EA.
Fna donna praticava la magia. o11rendo incantesimi e scongiuri -uoni contro l*ira degli d4iC molti ne
spacciava e si procurava cos di che vivere largamente. Ci 1urono per8 alcuni che l*accusarono di
sovvertire con +ueste pratiche la religione. la citarono in tri-unale e la 1ecero condannare a morte
sotto +uest*accusa. 'entre essa usciva dal tri-unale. un tale la vide e le disse: <Ehi. tu. +uella che si
vantava di scongiurare l*ira degli d4i. come mai non sei riuscita nemmeno a ra--onire degli uominiG
=.
Ci si potre--e servire di +uesta 1avola per una di +uelle vaga-onde che van promettendo miracoli e
non cono capaci di 1are le cose pi> normali.
").
LA 6$OVE%CA E $L &FE.
Fna giovenca guardava un -ue al lavoro e lo compiangeva per le sue 1atiche. 'a +uando giunse la
1esta. al -ue sciolsero il giogoC la giovenca. invece. la presero per immolarla. 9orrise il -ue
vedendola. e le disse: <;er +uesto. o giovenca. ti lasciavano oziare: perchD dovevano sacri1icarti
presto=.
La 1avola mostra che i pericoli incom-ono su chi sta in ozio.
").
$L CACC$ATOE ;AFO9O E $L TA6L$ALE6%A.
Fn cacciatore che seguiva le pDste di un leone. domand8 a un taglialegna se avesse veduto le orme
della 1iera e se sapesse dove era il suo covo. <'a ti 1accio veder su-ito il leone in persona. ioE=. gli
rispose +uello. E l*altro. -ianco di paura. e -attendo i denti: <%oE cercavo soltanto le orme. non il
leone=.
La 1avola -iasima gli uomini audaci e paurosiC audaci. s*intende. a parole e non nei 1atti.
",.
$L ;OCELL$%O E LE ;ECOE.
$n un gregge di pecore s*era intru1olato un porcellino che pascolava con esse. Fna volta il pastore lo
prese s> ed esso cominci8 a strillare e a di-attersi. Le pecore rimproverandolo per le sue grida. gli
dicevano <%oi non strilliamo e neppure ci prende s> tutti i momenti=. Al che +uello rispose: <'a
+uando prende voi e +uando prende me non 4 la stessa cosaC voi. vi prende per la lana o per il latte.
ma me per la carne=.
Iuesta 1avola insegna che hanno ragione di piangere coloro che corrono pericolo di perdere. non le
sostanze ma la vita.
"#.
$ :ELF$%$. LE &ALE%E E $L 6L$O77O.
:el1ini e -alene -attagliavano 1ra di loro. ;oichD la lotta si 1aceva lunga e accanita. sal a galla un
ghiozzo che 4 un piccolo pesce. e cerc8 di metterli d*accordo. 'a uno dei del1ini lo interruppe
dicendogli: <'eglio. per noi. morire ammazzati l*uno dall*altro in com-attimento. piuttosto che
servirci di te come paciere=.
Cos certi uomini che non valgono nulla. +uando s*immischiamo in +ualche tor-ido. credono di
essere dei personaggi importanti.
"/.
L*OATOE :E'A:E.
Fna volta. ad Atene. l*oratore :emade ?!@ stava parlando al popolo. che non gli prestava per8 molta
attenzione. Allora egli chiese il permesso di raccontare una 1avola di Esopo. 6li uditori approvarono
e +uello cominci8:
<:emetra ?(@. una rondine e un*anguilla viaggiavano insiemeC giunte ad un 1iume. la rondine si lev8
a volo. l*anguilla si -utt8 sott*ac+ua...= E poi. zitto. <E :emetra. che 1eceG=. chiesero gli uditori. Ed
egli: <:emetra ce l*ha con voi. che vi disinteressate degli a11ari dello 9tato per tener dietro alle
1avole d*Esopo=.
Altrettanto stolti sono tutti coloro che trascurano le cose necessarie e pre1eriscono +uelle dilettevoli.
%ote.
!. Oratore attico del +uarto secolo avanti Cristo. L*anacronismo dell*attri-uzione ad Esopo di +uesta
e delle due 1avole seguenti 4 evidente.
(. ":emetra" ?Cerere@ era. nella mitologia pagana. la dea delle messi.
"0.
:$O6E%E E $L CALVO.
Fna volta :iogene ?!@. il 1iloso1o cinico. 1u insultato da un tale che era calvo. E lui: <Che io ricorra
agli insultiG Ohi-8E $o voglio invece 1are un elogio: un elogio a +uei capelli che se ne sono andati
via da una testa cos -rutta=.
%ote.
!. Famoso 1iloso1o del +uarto secolo avanti Cristo. su cui 1iorirono numerosi aneddotiC +uesto e il
seguente 1inirono ar-itrariamente inseriti nella raccolta delle 1avole esopiche.
"2.
:$O6E%E $% V$A66$O.
Fna volta. :iogene il cinico. viaggiando. giunse alla riva di un 1iume in piena e si 1erm8 sull*argine.
incerto. Fn tale che traghettava a-itualmente i viaggiatori. vedendolo esitante. gli si avvicin8. lo
caric8 sulle spalle e con -ei modi lo trasport8 all*altra riva. :iogene rimase l. rammaricandosi della
sua povert5. per cui non era in grado di ricompensare il suo -ene1attore. 'entre ancora stava
immerso in +uesti pensieri. ecco che l*altro vide un nuovo viaggiatore incapace di traversare il
1iume e corse a traghettare anche +uello. Allora :iogene gli si avvicin8 e gli disse: <Ecco che non
mi sento pi> in de-ito di gratitudine per il tuo aiuto. perchD vedo che tu lo presti senza alcun
discernimento. per una specie di mania=.
La 1avola mostra come chi -ene1ica indiscriminatamente le persone degne e +uelle indegne
s*ac+uista 1ama non di -ont5. ma piuttosto di stoltezza.
"".
7EF9 E LE IFECE.
Le +uerce si lagnavano con 7eus: <Era inutile metterci al mondo. se pi> di ogni altra pianta noi
do--iamo esser vittime della violenza della scure=. E 7eus: <'a siete voi stesse la causa della
vostra disgraziaC se non produceste manichi di scure. se non 1oste utili alla carpenteria e
all*agricoltura. la scure non vi a--attere--e=.
C*4 chi 4 causa dei propri mali. e stoltamente ne attri-uisce la colpa agli d4i.
!33.
$ &O9CA$OL$ E $L ;$%O.
Alcuni -oscaioli stavano spaccando un pino. e lo 1acevano senza di11icolt5. grazie ai cunei ricavati
dall*al-ero stesso. E il pino esclam8: <%on me ne la prendo tanto con la scure che mi spacca.
+uanto con +uesti cunei che son nati da me=.
$ maltrattamenti degli estranei non sono tanto dolorosi +uanto +uelli dei 1amiliari.
!3!.
L*A&ETE E $L OVO.
:isputavano tra loro l*a-ete e il rovo. L*a-ete si vantava. dicendo: <$o sono -elloC io sono slanciatoC
io sono altoC io servo per i tetti dei templi e per le navi=. 'a il rovo osserv8: <9e ti venissero in
mente le scuri e le seghe che ti 1aranno a pezzi. certo pre1eriresti essere un rovo anche tu=.
%on 4 il caso di esaltarsi per la propria gloria in +uesta vita. perchD l*esistenza degli umili 4 priva di
pericoli.
!3(.
$L CEVO ALLA FO%TE E $L LEO%E.
9pinto dalla sete. un cervo se ne and8 ad una 1onteC -evve. e poi rimase ad osservare la sua
immagine ri1lessa nell*ac+ua. :elle corna. di cui ammirava la grandezza e il ricco disegno. si
sentiva tutto orgoglioso. ma delle gam-e non era sodis1atto. perchD gli parevano scarne e 1ragili.
'entre ancora stava ri1lettendo. ecco un leone che si mette ad inseguirlo. $l cervo si d5 alla 1uga e
riesce per un -el pezzo a tenerlo a distanza. perchD la 1orza dei cervi risiede nelle gam-e. come
+uella dei leoni nel cuore. FinchD il piano gli si stese dinanzi spoglio di al-eri. egli trov8 dun+ue
scampo nella sua maggiore velocit5. ma +uando giunse in una plaga -oscosa. accadde che gli si
impigliarono le corna nei rami. non potD pi> correre. e 1u preso. Allora. mentre stava per morire.
disse a se stesso: <'e disgraziatoE +uelle gam-e che dovevano tradirmi mi o11rivano la salvezza. e
mi tocca invece morire proprio per colpa di +uello in cui riponevo tutta la mia 1iduciaE=.
Cos molte volte. tra i pericoli. la salvezza ci viene da amici che parevano sospetti. mentre altri in cui
avevamo piena 1iducia ci tradiscono.
!3).
$L CEVO E LA V$TE.
Fn cervo che 1uggiva dinanzi ai cacciatori. and8 a nascondersi sotto una vite. Iuando +uesti 1urono
andati avanti di +ualche passo. il cervo. illudendosi di essere -en nascosto. cominci8 a -rucare le
1oglie della vite. 'a sentendole muovere. i cacciatori si volsero. sospettarono. come era in realt5.
che ci 1osse +ualche animale sotto le 1oglie. e colpirono a morte il cervoC il +uale spirando. esclam8:
<&en mi sta. perchD non dovevo 1ar danno a chi m*aveva salvato=.
La 1avola mostra come :io castighi chi 1a del male ai propri -ene1attori.
!3,.
$L CEVO E $L LEO%E $% F% A%TO.
Fn cervo inseguito dai cacciatori arriv8 davanti a un antro dove si trovava un leone. Vi entr8 per
nascondervisi. ma 1u a11errato dal leone. <'e disgraziato=. esclam8 mentre +uello lo s-ranava.
<per 1uggire gli uomini. son 1inito tra gli artigli di una -elvaE=.
Cos alcuni uomini. per paura di un piccolo guaio. si gettano in mezzo a pericoli -en pi> gravi.
!3#.
$L CEVO C$ECO :A F% OCCL$O.
Fn cervo che aveva perduto un occhio se ne and8 sulla riva del mare e +ui -rucava. tenendo l*occhio
-uono dalla parte di terra per vedere se si avvicinasse +ualche cacciatore. e l*occhio cieco dalla parte
del mare. donde non prevedeva pericoli. Ed ecco. invece. dei naviganti che. costeggiando di l. lo
scorsero e gli tirarono. cogliendolo in pieno. <9ono pur disgraziato=. diceva tra sD il cervo. mentre
esalava l*anima. <mi guardavo dalle insidie della terra e ho trovato assai pi> 1unesto il mare.
presso cui m*ero ri1ugiato=.
Cos. molte volte. contro le nostre supposizioni. +uel che sem-rava 1unesto ci torna utile e +uel che
credevamo salutare ci 4 dannoso.
!3/.
$L CA;ETTO 9FL TETTO :ELLA 9TALLA E $L LF;O.
Fn capretto. mentre se ne stava sul tetto della stalla. vide passare un lupo e prese ad insultarlo e a
s-e11eggiarlo. 'a il lupo gli disse: <Caro mio. +uesti insulti non sei mica tu che li 1aiC 4 il luogo
dove ti sei messo=.
La 1avola mostra come il luogo e l*occasione possano tante volte rendere audaci le persone dinanzi
ai pi> 1orti di loro.
!30.
$L CA;ETTO E $L LF;O CLE 9O%AVA $L FLAFTO.
Fn capretto. rimasto solo dietro al suo gregge. era inseguito da un lupo. :*un tratto si volge e gli
dice: <$o sono un -occone destinato a te. lupo. lo so -ene. ;er8 non lasciarmi morire proprio senza
alcun onore: suona un po* il 1lauto e 1ammi danzare=. 'a mentre il lupo sonava e il capretto
danzava. ecco. i cani li udirono. -alzarono 1uori e corsero dietro al lupo. Iuesti. allora. si volse
indietro e disse al capretto: <'e lo merito proprio: perchD mettermi a 1ar il sonatore. +uando son
nato macellaioG=.
Cos chi non ha il senso dell*opportunit5 nelle sue azioni. 1inisce col perdere anche +uello che ha
gi5 in mano.
!32.
E'E9 E LO 9CFLTOE.
Ermes. che aveva voglia di sapere +ual stima 1acessero di lui sulla terra. prese 1orma umana e and8
nello studio di uno scultore. Vide una statuetta di 7eus e domand8 +uanto costava. <Fna dramma
?!@=. gli dissero. Egli sorrise e si in1orm8 del prezzo di +uella di Era ?(@.
<Iuella=. gli risposero. <4 ancor pi> cara=. ;oi vide anche la propria e11igie e ne domand8 il
prezzo. convinto che gli uomini 1acessero gran conto di lui. come messaggero del cielo e come dio
del guadagno. <&e*. +uesta=. gli rispose lo scultore. <se tu compri le altre due. te la dar8 per
giunta=.
Ecco una 1avola adatta per uno di +uei vanagloriosi che non son tenuti in alcun conto dal prossimo.
%ote.
!. Vedi 1avola ##.
(. "Era" ?6iunone@ 4. nella mitologia pagana. la sposa di 7eus e la regina degli d4i.
!3".
E'E9 E LA TEA.
Iuando 7eus e--e creato l*uomo e la donna. ordin8 ad Ermes che li conducesse sopra la Terra e
mostrasse loro come potevano procacciarsi il vitto scavandone il suolo. L*ordine 1u eseguito. 'a la
Terra. a tutta prima. non voleva saperne. E. +uando poi Ermes la costrinse all*o--edienza. spiegando
che si trattava di un ordine di 7eus. <E allora scavino pure +uanto vogliono=. dichiar8. <ma me la
pagheranno con sospiri e lacrime=.
Iuesta 4 una 1avola che va -ene per +uelli che ottengono in prestito con 1acilit5. ma devono poi
penare per sde-itarsi.
!!3.
E'E9 E T$E9$A.
Ermes. volendo mettere alla prova Tiresia ?!@. per vedere se realmente possedesse l*arte divinatoria.
ru-8 i -uoi che +uello aveva nella sua campagna. e poi si rec8 in citt5. sotto 1orma umana. e si 1ece
ospitare in casa sua. Iuando giunse a Tiresia la notizia che il suo paio di -uoi era scomparso. egli
usc 1uori dalla citt5. per trarre dal volo degli uccelli un responso circa il 1urto patito. e prese con
sD Ermes. pregandolo di dirgli che uccelli vedeva passare. ;er prima cosa Ermes vide un*a+uila che
volava da sinistra a destra. e glielo annunci8C ma Tiresia dichiar8 che +uesta non aveva nulla a che
1are con loro. ;oi Ermes vide una cornacchia che. appollaiata su un al-ero. ora guardava in s>. ora
si chinava verso terra. e lo disse a Tiresia. Ed egli. su-ito: <Ecco=. esclam8. <+uesta cornacchia sta
giurando. in nome del cielo e della terra. che i miei -uoi io li potr8 riavere. -asta che lo voglia tu=.
Iuesta 4 una 1avola di cui ci si potre--e servire a proposito di un ladro.
%ote.
!. "Tiresia". leggendario indovino di Te-e. 9i raccontava che. per aver dato ragione a 7eus. in una
contesa tra lui e la moglie. era stato accecato dalla dea e dotato. in compenso. di virt> pro1etica dal
dio.
!!!.
E'E9 E 6L$ AT$6$A%$.
7eus aveva dato ordine a Ermes di somministrare a tutti gli artigiani una certa dose di menzogna.
Iuello la pest8 -en -ene. 1ece un misurino eguale per tutti e cominci8 a distri-uirla. 'a +uando non
rimase pi> che il calzolaio. visto che avanzava ancora una gran +uantit5 della sua pozione. prese
l*intero recipiente e glielo vers8 addosso. Ecco come avvenne che. 1rottole ne raccontano tutti gli
artigiani. ma i calzolai ne raccontano pi> di ogni altro.
Iuesta 4 una 1avola adatta per uno che racconta 1rottole.
!!(.
$L CAO :$ E'E9 E 6L$ AA&$.
Fna volta Ermes girava per tutta la terra. guidando un carro pieno di 1alsit5. di 1ur-erie e di
inganni. e distri-uendo a ciascun paese un po* del suo carico. Arrivato nel paese degli Ara-i. dicono
che tutt*a un tratto gli si s1asci8 il carro e che gli a-itanti ne saccheggiarono il carico. come se 1osse
una merce preziosa. impedendogli di proseguire il suo viaggio verso altri popoli.
6li Ara-i sono 1alsi e traditori pi> di ogni altro popolo: in -occa loro la verit5 non esiste.
!!).
L*EF%FCO E $L 9ACE:OTE.
A un sacerdote si present8 un eunuco e gli chiese di 1are un sacri1icio agli d4i. perchD egli potesse
diventar padre. <'ahE=. disse il sacerdote. <+uando mi concentro nella cele-razione del sacri1icio.
certo io innalzo suppliche perchD tu possa diventare padreC ma +uando ti guardo in 1accia... non
sem-ri nemmeno un uomoE=.
!!,.
$ :FE %E'$C$.
:ue che si odiavano 1acevano viaggio sulla stessa naveC uno s*era messo a poppa e l*altro a prua.
9catenatasi una 1uriosa tempesta. mentre gi5 la nave stava per a11ondare. +uello che era a poppa
chiedeva al pilota +uale delle due parti si sare--e sommersa per la prima. Iuando sent che sare--e
stata la prua. esclam8: <'a allora. se ho la prospettiva di vedermi morire davanti il mio nemico. la
morte per me non 4 pi> un doloreE=.
La 1avola mostra che molti uomini non si curano dei propri danni se vedono che. prima di essi. ne
sono colpiti i loro nemici.
!!#.
LA V$;EA E LA VOL;E.
9opra un 1astello di spine trasportato dalla corrente. scendeva gi> per il 1iume una vipera. <:egno
pilota di tanta naveE=. comment8. a tal vista. una volpe che passava di l5.
Iuesta va -ene per un malvagio che ha messo mano a +ualche -ricconata.
!!/.
LA V$;EA E LA L$'A.
Fna vipera. entrata nell*o11icina di un 1a--ro. 1aceva una colletta 1ra i vari utensiliC +uando e--e
ricevute le o11erte degli altri. si avvicin8 alla lima. e cominci8 a pregarla di darle +ualcosa. <;overa
ingenua=. le rispose +uella. <se credi d*ottenere +ualche cosa da me. che sono a-ituata. non a dare.
ma a prendere da tutti +uantiE= .
La 1avola mostra che 4 stolto chi si illude di spillar +ualche cosa da un avaro.
!!0.
LA V$;EA E LA &$9C$A :*ACIFA.
Fna vipera andava d*a-itudine a -ere a una certa sorgenteC e una -iscia che ci a-itava voleva
impedirglielo. sdegnata che +uella non si contentasse del proprio pascolo. ma venisse a invadere
anche la sua residenza. La contesa si 1ece sempre pi> grave. 1inchD i due decisero che sare--ero
scesi in campo e che il vincitore sare--e venuto in possesso del pascolo e della 1onte. Iuando gi5
il giorno era 1issato. le ranocchie. che odiavano la -iscia. andarono a trovare la vipera e le 1ecero
coraggio. promettendole che anch*esse avre--ero com-attuto al suo 1ianco. 9*attacc8 -attaglia. e.
mentre la vipera era alle prese con la -iscia. le rane. non potendo 1ar altro. continuarono a gridare
con tutte le loro 1orze. Allora. una volta ottenuta la vittoria. la vipera cominci8 ad accusarle. perchD.
dopo averle promesso il loro appoggio. non solo non l*avevano aiutata. ma avevano continuato a
cantare durante tutta la -attaglia. E +uelle le risposero: <:evi sapere. cara mia. che per noi l*aiuto
consiste in una prestazione non di -raccia. ma soltanto di voce=.
La 1avola mostra che poco giova aiuto di parole l5 dove occorrono le -raccia.
!!2.
7EF9 E $L ;F:OE.
7eus aveva 1a--ricato gli uomini e ci aveva messo dentro le varie inclinazioniC solo si era
dimenticato del ;udore. %on sapendo +uindi come 1arlo entrar loro in corpo. gli ordin8 di passare
per di sotto. Iuello sulle prime si oppose. sdegnato. $n1ine. alle violente pressioni di 7eus. dichiar8:
<E--ene. io entro. ma a +uesto patto: che non ci entri Eros ?!@. 9e ci entra lui. esco su-ito io=. Ecco
perchD non v*4 -ardassa che a--ia un -riciolo di pudore.
La 1avola mostra come chi si lascia dominare da amore diventa uno spudorato.
%ote.
!. "Eros" ?Cupido@ 4. nella mitologia pagana. il dio che presiede all*amore in tutte le sue
mani1estazioni.
!!".
7EF9 E LA VOL;E.
Ammirato dell*intelligenza e della versatilit5 della volpe. 7eus le con1er la sovranit5 sulle -estie.
'a poi volle vedere se. mutando sorte. s*era anche corretta delle sue a-itudini meschine e. mentre
essa passava in lettiga. le 1ece volare davanti agli occhi uno scara-eo. La volpe. incapace di
dominarsi dinanzi all*insetto che continuava a svolazzare intorno alla lettiga. e incurante del suo
decoro. -alz8 1uori per cercar d*acchiapparlo. Allora 7eus. sdegnatosi con lei. la retrocesse alla sua
primitiva condizione.
La 1avola mostra che gli uomini dappoco non mutano a11atto la loro natura. anche se si rivestono
delle pi> splendide apparenze.
!(3.
7EF9 E 6L$ FO'$%$.
7eus. +uando e--e plasmati gli uomini. ordin8 a Ermes di versarvi dentro l*intelligenza. E +uello.
1atto un misurino uguale per tutti. cominci8 a versarla in ognuno di essi. Capit8 cos che agli uomini
piccolini. la loro porzione -ast8 per riempirsene e diventare saggiC ma gli uomini grandi e grossi. a
cui il li+uido non giunse in tutto il corpo. risultarono piuttosto sciocchi.
La 1avola va -ene per un uomo grande di corpo ma povero di spirito.
!(!.
7EF9 E A;OLLO.
7eus e Apollo ?!@ disputavano sul tiro dell*arco. Apollo tese il suo arco e scocc8 una 1reccia. 'a
7eus allung8 un piede. ed eccolo l5 dove era diretta la saetta d*Apollo.
Cos. a com-attere con i pi> 1orti. non solo non la si spunta. ma ci si guadagnano anche le -e11e.
%ote.
!. $l dio "Apollo" era considerato arciere in1alli-ileC l*arco e il turcasso erano tra i suoi pi> comuni
attri-uti.
!((.
7EF9 E $L 9E;E%TE.
Iuando 7eus si spos8. tutti gli animali. ciascuno secondo le proprie possi-ilit5. gli o11ersero doni.
Anche il serpente sal strisciando 1ino a lui con una rosa in -occaC ma 7eus. vedendolo. esclam8:
<:a tutti gli altri animali i doni io li gradiscoC ma dalla tua -occa non li prendo proprio=.
La 1avola mostra che le cortesie dei malvagi devono 1arci paura.
!().
7EF9 E $L :O6L$O :E$ &E%$.
7eus racchiuse in un doglio tutti i &eni e lo a11id8 ad un uomo. 'a l*uomo curioso volle sapere che
cosa c*era dentro: smosse il coperchio. e +uelli se ne volarono s> dagli d4i.
Agli uomini 4 rimasta solo la speranza. che promette loro i -eni s1uggiti.
!(,.
7EF9. ;O'ETEO. ATE%A E 'O'O.
7eus. ;rometeo ?!@ e Atena. avendo 1atto. il primo un toro. il secondo un uomo e l*altra una casa.
chiamarono 'omo ?(@ a giudicarli. Iuesti. invidioso delle loro opere. cominci8 a dire che 7eus
aveva 1atto male a non collocare gli occhi del toro pi> in s> delle sue corna. in modo che
l*animale potesse vedere dove andava a cozzareC aveva 1atto male anche ;rometeo. che non aveva
appeso il cuore dell*uomo all*esterno del suo corpo. in modo che la malvagit5 non potesse rimanere
occulta e le intenzioni d*ognuno 1ossero palesiC in terzo luogo diceva poi che Atena avre--e dovuto
1ornir di ruote la sua casa. per rendere 1acile uno spostamento. +ualora un cattivo vicino venisse a
sta-ilirsi accanto ad essa. Allora 7eus. indignato dalla malignit5 di 'omo. lo cacci8 via
dall*Olimpo ?)@.
La 1avola mostra che non c*4 nulla di cos per1etto da non o11rire il 1ianco alla critica.
%ote.
!. ";rometeo". 1iglio di 6iapeto. eroe mitico. a cui variamente si attri-uivano opere -ene1iche nei
con1ronti dell*umanit5: l*invenzione dell*al1a-eto. il dono del 1uoco rapito agli d4i. la creazione
stessa dell*uomo e delle -estie.
(. "'omo" era. nella mitologia pagana. il dio della critica e dello scherno.
). L*"Olimpo" 4 un monte della Tessaglia. sulla cui vetta. secondo la mitologia pagana. risiedevano
gli d4i.
!(#.
7EF9 E LA TATAF6A.
Al -anchetto nuziale di 7eus erano invitati tutti gli animali. 'ancava soltanto la tartaruga.
$gnorandone la ragione. il giorno dopo. 7eus le chiese come mai essa sola non era intervenuta al
pranzo. <La mia casa 4 la mia reggia=. rispose lei. 'a 7eus. seccatosi. la sua casa le ordin8 di
caricarsela sulle spalle e di portarsela attorno.
Ce ne sono molti. uomini cos. i +uali pre1eriscono vivere modestamente a casa propria che
passarsela da signori in casa altrui.
!(/.
7EF9 6$F:$CE.
7eus aveva sta-ilito che Ermes scrivesse le colpe degli uomini sopra dei cocci ?!@. deponendoli in
un*arca al suo 1ianco. s che egli potesse assegnare ad ognuno il suo castigo. 'a poi i cocci si
mescolarono tra di loro e cos certi arrivano pi> tardi e certi pi> presto nelle mani di 7eus. per
esservi sottoposti al suo in1alli-ile giudizio.
%on -isogna meravigliarsi che gli ingiusti e i malvagi non siano pi> presto puniti dei loro mis1atti.
%ote.
(. $ pezzi di coccio costituivano. nell*antica 6recia. un materiale per scrivere alla portata di tutti.
come da noi la carta. ed erano usati anche per certe votazioni pu--liche.
!(0.
$L 9OLE E LE A%E.
9i cele-ravano. in piena estate. le nozze del 9ole. Tutti gli animali ne erano lieti. e anche le
ranocchie si davano alla pazza gioia. 'a una di esse salt8 s>: <;erchD tutta +uesta allegria. o
scioccheG 9e. una volta sposato. il 9ole metter5 al mondo un 1iglio come lui. che cosa mai non ci
toccher5 patire. dato che ora. da solo. riesce gi5 a 1arci seccare tutti i pantaniG=.
Ci sono molti uomini con poco sale in zucca che 1esteggiano avvenimenti per cui non ci sare--e
proprio ragione di rallegrarsi.
!(2.
LA 'FLA.
Fna -ella mula rimpinzata di -iada si mise a scalpitare. dichiarando ad alta voce a se stessa:
<Cavallo dal rapido piede 1u mio padreC ed io son tutta lui=. 'a un giorno si present8 la necessit5
di correre e la mula dovette 1arlo davvero. Iuando e--e 1inita la corsa. si sent triste. e le venne in
mente. all*improvviso. che suo padre era un asino.
La 1avola mostra che. anche +uando le circostanze rendono un uomo 1amoso. egli non deve mai
dimenticare le proprie origini. perchD +uesta vita 4 piena di incertezze.
!(".
EACLE E ATE%A.
Eracle passava per una viottola. +uando scorse per terra una cosa che sem-rava una mela. Cerc8 di
schiacciarla. ed ecco che la vide diventare grossa il doppio. Allora prese a calpestarla con maggior
1orza e a picchiarla con la clavaC ma +uella si gon1i8 e cre--e 1ino ad ostruire tutta la via. Eracle
lasci8 cadere la clava e rest8 l stupe1atto. 6li apparve allora Atena e gli disse: <FDrmati. 1ratel mioC
+uesto 4 l*amore della contesa e della discordia: se non lo stuzzicano. rimane come era in origineC
ma se lo provocano. ecco come si gon1ia=.
La 1avola mostra chiaramente che le contese e le lotte sono causa di gravi danni.
!)3.
EACLE E ;LFTO.
Eracle. assunto nel novero degli d4i e accolto alla mensa di 7eus. salutava con molta cordialit5 gli
d4i ad uno ad unoC ma +uando. ultimo di tutti. entr8 ;luto ?!@ a--ass8 gli occhi al suolo.
distogliendo lo sguardo da lui. 9tupito di +uesto 1atto. 7eus gli chiese perchD guardava di mal occhio
il solo ;luto. mentre aveva rivolto a11a-ilmente la parola a tutti i numi. Ed Eracle rispose: <'a. per
verit5. io non lo vedo di -uon occhio. perchD. +uando vivevo tra gli uomini. lo incontravo per lo pi
> in compagnia di -ricconi=.
Ecco una 1avola che si potre--e raccontare a proposito di un uomo ricco di -eni. ma malvagio di
indole.
%ote.
!. ";luto" 4. nella mitologia pagana. il dio della ricchezza.
!)!.
L*EOE.
Fn tale o11riva dispendiosi sacri1ici a un eroe di cui aveva in casa la statua. ;oichD continuava a
spendere e a consumar denaro senza economia per le sue o11erte. una notte l*eroe gli apparve
dinanzi e gli disse: <Amico mio. smettila di consumare il tuo patrimonio. perchD. se spenderai tutti i
denari. diventerai povero. e poi te la prenderai con me=.
Cos molti d5nno la colpa agli d4i delle disgrazie in cui cadono per la loro inerzia.
!)(.
$L TO%%O E $L :ELF$%O
Fn tonno avanzava con gran 1racasso. inseguito da un del1ino. e gi5 stava per essere preso.
+uando. senza rendersene conto. si trov8 lanciato sulla spiaggia da uno dei suoi violenti -alzi.
Trascinato dal suo stesso impulso. giunse a secco insieme con lui anche il del1ino. Iuando il tonno
si volse e lo vide che rendeva l*anima. esclam8: <'a morire non 4 pi> un dolore per me. se con
me vedo perduto anche colui che 4 causa della mia morte=.
La 1avola mostra che gli uomini sopportano 1acilmente le loro disgrazie. +uando vedono colpiti
anche coloro che le hanno causate.
!)).
$L 'E:$CO $6%OA%TE.
C*era una volta un medico ignorante che curava un ammalato. Tutti i suoi colleghi dicevano che la
malattia sare--e stata lunga. ma che il paziente non correva alcun pericoloC lui solo. invece. lo invit8
a provvedere alle cose sue. perchD A dichiarava A non avre--e passato il giorno dopo. ;ronunciata
+uesta sentenza. se ne and8. ;ass8 del tempoC il malato si alz8 e usc. pallido. camminando a stento.
Lo incontr8 il nostro medico. <9alute=. gli disse. <come stanno laggi>. +uelli dell*$n1ernoG <E
l*altro: <9e ne stanno in pace. perchD hanno -evuto l*ac+ua del Lete ?!@. ;oco tempo 1a. per8. la
'orte e Ade ?(@ minacciavano terri-ili vendette contro i medici. perchD impediscono agli ammalati
di morire. e registravano tutti i loro nomi. Volevano scrivere anche il tuoC ma io mi gettai ai loro
piedi. e li supplicai. giurando che si tratta di pura calunnia. perchD tu non sei un medico sul serio=.
La presente 1avola mette alla gogna certi medici ignoranti. incolti e tutto chiacchiere.
%ote.
!. $l "Lete" 4 un 1iume immaginario che. secondo gli antichi. scorreva nell*$n1erno. $ de1unti.
-evendo le sue ac+ue. dimenticavano il passato.
(. "Ade" ?;lutone@ era. secondo la mitologia pagarla. il dio dell*$n1erno.
!),.
$L 'E:$CO E L*A''ALATO.
Fn medico aveva in cura un ammalato. che gli mor. <Ecco=. diceva a +uelli che ne seguivano il
1unerale. <se +uest*uomo si 1osse astenuto dal vino e avesse 1atto dei clisteri. non sare--e morto=.
'a uno dei presenti lo interruppe: <'io caro. +ueste cose avresti dovuto dirle +uando egli poteva
appro1ittare dei tuoi consigliC non ora che non servono pi> a nulla=.
La 1avola mostra che gli amici devono prestare il loro aiuto nel momento del -isogno. e non sputar
sentenze +uando ogni speranza 4 perduta.
!)#.
$L %$&&$O E $L 9E;E%TE.
Fn ni--io a11err8 un serpente e si lev8 a volo. 'a il serpente si rivolt8. lo morse. ed entram-i
caddero dall*alto. 'entre il ni--io moriva. il serpente gli disse: <;erchD sei stato cos 1olle da voler
1ar del male a me. che non ti 1acevo nullaG Ecco che hai avuto il giusto castigo per avermi rapito=.
Chi 1a il prepotente e oltraggia i de-oli. se s*a--atte in uno pi> 1orte di lui. +uando men se l*aspetta.
paga anche il male che ha 1atto prima.
!)/.
$L %$&&$O CLE %$T$VA.
$l ni--io aveva un tempo una voce acuta. diversa da +uella d*ora. ;oi. avendo udito un cavallo che
emetteva dei magni1ici nitriti. volle imitarloC e. ostinandosi in +uesti esercizio. a ri1ar -ene il nitrito.
non ci riusc. ma perse la propria voceC cos non e--e nD +uella del cavallo nD +uella che aveva avuto
prima.
6li uomini mediocri che. mossi dall*invidia. cercano di imitare +uello che 4 alieno dalla loro natura.
perdono anche le loro doti naturali.
!)0.
L*FCCELLATOE E L*A9;$:E.
Fn uccellatore prese con sD vischio e panioni e se ne and8 a caccia. Vide un tordo posato su di un
al-ero alto e volle prenderlo: attaccati i suoi panioni l*uno all*altro. guardava 1isso per aria.
rivolgendovi tutta la sua attenzione. 'entre era cos voltato in s>. calpest8. senza avvedersene. un
aspide che dormiva davanti ai suoi piediC +uello si rivolt8 e gli diede un morso. <Ahim4
disgraziatoE=. diceva morendo l*uccellatore. <volevo dar la caccia a un altro. e non m*accorgevo
d*esser io stesso cacciato a morte=.
Cos +uelli che ordiscono insidie al prossimo sono colti dalla sventura prima ancora delle loro
vittime.
!)2.
$L CAVALLO VECCL$O.
Fn cavallo. divenuto vecchio. 1u venduto per girar la macina. <Oh. a che razza di svolte son
arrivato. dopo tutte le mie gloriose corseE=. esclam8. +uando si vide attaccato alla mola.
%on esaltatevi per la 1orza della giovinezza e della 1ama. perchD molti gi5 consumarono la
vecchiaia in servili 1atiche.
!)".
$L CAVALLO. $L &FE. $L CA%E E L*FO'O.
Iuando 7eus cre8 l*uomo. lo cre8 di -reve vita. 'a +uello 1ece tesoro della sua intelligenza. Al
giunger dell*inverno. costru una casa e vi si sta-il. Fn giorno che il 1reddo era grande e 7eus
mandava gi> ac+ua. il cavallo non riuscendo a resistere. corse dall*uomo. e lo scongiur8 di dargli
ricetto. L*uomo dichiar8 che l*avre--e accontentato solo a patto che gli cedesse parte degli anni della
sua vitaC cosa che il cavallo 1ece volentieri. ;oco dopo sopraggiunse il -ue. che. neppure lui. poteva
resistere a +uel tempaccio. Anche a lui l*uomo rispose che non lo avre--e accolto se non gli cedeva
un certo numero dei suoi anniC il -ue glieli diede. e 1u ammesso. Alla 1ine venne il cane. mezzo
morto di 1reddo. e trov8 ricovero. cedendo una parte della propria vita. Ecco perchD gli uomini.
durante il tempo che era stato loro assegnato da 7eus. sono puri e -uoniC +uando giungono agli anni
che erano del cavallo. diventano 1ieri e vanagloriosiC arrivati agli anni del -ue. sono autoritariC
+uando poi concludono la loro vita con +uelli del cane. sono ra--iosi e a--aiano continuamente.
Ecco una 1avola di cui ci si pu8 servire a proposito di un vecchio collerico e -rontolone.
!,3.
$L CAVALLO E $L ;ALAFE%$EE.
Fn pala1reniere lisciava e strigliava tutto il giorno il cavallo. e poi gli ru-ava l*orzo per venderlo.
'a il cavallo gli disse: <9e vuoi vedermi -ello davvero. non vender l*orzo di cui devo nutrirmi=.
6li uomini avidi. con i loro allettanti discorsi e con le lusinghe. a--indolano i poveri e li privano
persino dei necessario.
!,!.
$L CAVALLO E L*A9$%O.
C*era un uomo che aveva un asino e un cavallo. Fn giorno che stavano viaggiando per la strada.
l*asino si rivolse al cavallo: <;rendi un po* del mio carico. se non vuoi vedermi morto=. 'a l*altro
non volle saperne. E l*asino stramazz8 e mor. s1inito dagli stenti. Allora il padrone pass8 sul dorso
del cavallo tutto il carico e in pi> la pelle dell*asinoC e il cavallo. piangendo. esclamava: <Ahim4
disgraziatoE che cosa m*4 mai successo. povero in1eliceE ;er aver ri1iutato un pochino di +uel peso.
eccomi costretto a portarlo tutto. e in pi> anche la pelle=.
La 1avola mostra che nella vita grandi e piccoli devono 1ar causa comune. se vogliono salvarsi gli
uni e gli altri.
!,(.
$L CAVALLO E $L 9OL:ATO.
Fn soldato. 1inchD era durata la guerra. non aveva lasciato mancare l*orzo al cavallo che gli era 1ido
compagno in tutti i rischi. 'a +uando la guerra 1in. il cavallo 1u sottoposto a 1atiche servili. caricato
di gravi pesi. e non vide pi> altro ci-o che paglia. Fn giorno. per8. si torn8 a parlare di guerra: son8
la trom-a. il padrone si arm8 e. -ardato il cavallo. gli -alz8 in sella. 'a la -estia esausta continuava
a cadere. Alla 1ine gli disse: <Ormai puoi passare in 1anteria: di cavallo che ero m*hai tras1ormato in
asino. e come puoi pretendere adesso di riavere un cavallo da un asinoG=.
%on -isogna dimenticarsi dei tempi tristi nell*ora della sicurezza e della pace.
!,).
LA CA%%A E L*OL$VO.
La canna e l*olivo discutevano di resistenza. di 1orza e di sicurezza. e l*olivo rin1acciava alla canna
d*essere de-ole e 1acile a piegarsi a tutti i venti. La canna. silenziosa. non rispondeva. %on pass8
molto tempo. e si lev8 una violenta -u1era. La canna. per +uanto scossa e piegata dalle ra11iche. ne
usc salva senza di11icolt5C ma l*olivo. che cercava di resistere ai venti. 1u spezzato dalla loro
violenza.
La 1avola mostra come chi non s*oppone alle circostanze e alle persone pi> 1orti di lui. sta meglio
di chi contende con i potenti.
!,,.
$L CA''ELLO CLE 9TALLO* %EL F$F'E.
Fn cammello guadava un 1iume assai rapido. 9tall8C ed ecco che. data la velocit5 dell*ac+ua.
immediatamente vide il suo sterco davanti a sD. <Che cosa succedeG=. esclam8. <Ce l*avevo di
dietro un momento 1a. ed ecco che me lo vedo passar davanti=.
La 1avola 4 adatta per uno di +uegli 9tati in cui. invece dei grandi e dei saggi. dominano gli in1imi e
gli stolti.
!,#.
$L CA''ELLO. L*ELEFA%TE E LA 9C$''$A.
Le -estie stavano deli-erando sulla scelta del loro re. $l cammello e l*ele1ante si 1ecero avanti e
scesero in lizza. sperando di essere prescelti 1ra tutti per la loro statura e per la loro 1orza. 'a la
scimmia dichiar8 che nessuno dei due era atto a regnare. <$l cammello. perchD =. disse. <non pu8
usare contro i -ricconi la collera che non possiedeC e l*ele1ante perchD c*4 pericolo che venga ad
assalirci un porcellino. visto che egli ha paura di +uesta -estia ?!@=.
La 1avola mostra come in molti casi -astino cause minime a precludere grandi imprese.
%ote.
!. E* una delle tante nozioni 1avolose contenute nella pseudoscienza zoologica degli antichi. ed 4
riportata anche da Eliano.
!,/.
$L CA''ELLO E 7EF9.
Vedendo un toro tutto im-aldanzito per le sue corna. al cammello invidioso venne voglia d*averle
anche lui. ;resentatosi dun+ue a 7eus. cominci8 a supplicarlo che gli assegnasse un paio di corna.
'a 7eus si sdegn8 con lui perchD. non contento della sua 1orza e della sua statura. voleva ancora
+ualche cosa d*altro. Cos. non solo non gli aggiunse le corna. ma gli mozz8 anche la punta delle
orecchie.
Iuesto capita a molti. che. avidi. guardano con invidia gli altri e intanto. senza avvedersene.
p4rdono anche +uello che hanno.
!,0.
$L CA''ELLO &ALLE$%O.
Fn cammello. costretto dal suo padrone a -allare esclam8: <'a se sono go11o persino +uando
cammino. altro che +uando -alloE=.
La 1avola si pu8 citare a proposito di +ualsiasi atto privo di gar-o.
!,2.
$L CA''ELLO V$9TO ;E LA ;$'A VOLTA.
Iuando gli uomini videro per la prima volta il cammello. si spaventarono e. atterriti dalle sue
dimensioni. si diedero alla 1uga. 'a +uando. col passar del tempo. si resero conto della sua
mansuetudine. trovarono il coraggio di avvicinarglisiC poi. poco per volta. accorgendosi che esso 4
un animale incapace di collera. giunsero a tal punto di disprezzo che gli misero persino una cavezza
al collo e lo diedero da condurre a dei ragazzi.
La 1avola mostra che l*a-itudine rende tollera-ili anche le cose spaventose.
!,".
$ :FE 9CAA&E$.
$n un*isoletta pascolava un toro. e del suo sterco vivevano due scara-ei. Al sopraggiungere della
cattiva stagione. uno di essi annunci8 all*altro che intendeva volare sul continenteC cos l ci sare--e
stato a--astanza da mangiare per il compagno rimasto solo. mentre egli. tras1eritosi laggi>. ci
avre--e passato l*inverno. Aggiungeva poi che. se avesse trovato ci-o in a--ondanza. ne avre--e
portato anche a lui. ;ass8 dun+ue sul continente e. trovatoci sterco a iosa. e per di pi> 1reschissimo.
vi si sta-il e cominci8 a mangiarselo. ;assato l*inverno. rivol8 di nuovo alla sua isola. Iuando l*altro
lo vide cos -ello grasso e 1lorido. lo rimprover8 perchD. dopo tante promesse. non gli aveva portato
nulla. <%on devi prendertela con me=. gli rispose il compagno. <ma con +uel paese. che 4 1atto
cos: da mangiare ce n*4C ma non si pu8 portar via niente=.
Iuesta 1avola andre--e -ene per uno di +uei tali che. nelle loro amicizie. arrivano 1ino all*invito a
pranzo. ma pi> in l5 non muovono un dito per un amico.
!#3.
$L 6A%CL$O E LA VOL;E.
Fn granchio. uscito 1uori dal mare. se ne viveva solo soletto su una spiaggia. Lo scorse una volpe
a11amata e. visto che non aveva proprio nulla da mangiare. gli salt8 addosso e lo a11err8. <Iuesta
me la son proprio meritata=. esclam8 il granchio. mentre l*altra stava per ingoiarlo. <Ero animale di
mare e ho voluto diventare animale di terraE=.
Cos. anche tra gli uomini. chi lascia le proprie 1accende per immischiarsi di +uel che non lo
riguarda. 4 naturale che vada a 1inire in mezzo ai guai.
!#!.
$L 6A%CL$O E 9FA 'A:E.
La madre del granchio lo ammoniva a non camminare di traverso e a non s1regare il 1ianco contro la
roccia umida. E +uello: <'amma. se vuoi che impari. cammina dritta tu. e io. vedendoti. 1ar8 come
te=.
Chi vuol rimproverare gli altri. deve anzitutto viver -ene lui e rigar dritto. e poi insegnare a 1ar
altrettanto.
!#(.
$L %OCE.
Fn noce cresciuto al margine di una strada e -ersagliato dalle sassate dei passanti. disse tra sD.
sospirando: <'a son proprio un disgraziato. ioE Continuo tutti gli anni a procurarmi insulti e
doloriE=.
Iuesta 1avola allude a certe persone le +uali. dai propri -eni. non ricavano che dolori.
!#).
$L CA9TOO.
$l castoro 4 un +uadrupede che vive negli stagni. e i suoi genitali pare che servano per la cura di
certe malattie. Iuando +ualcuno lo scopre e lo insegue per tagliarglieli. esso. che sa a +ual 1ine gli
d5nno la caccia. sino a un certo punto. per conservarsi intatto. 1uggeC ma +uando poi si vede a
portata dei suoi inseguitori. si strappa da solo i genitali e li getta viaC cos riesce a salvare la vita.
Anche tra gli uomini. d5nno prova di saggezza coloro che. vedendosi minacciati a causa del loro
denaro. lo lasciano perdere. per non mettere a repentaglio la loro vita.
!#,.
L*OTOLA%O CLE $%%AFF$AVA 6L$ OTA66$.
Fn tale si 1erm8 davanti a un ortolano che inna11iava le sue verdure e gli domand8 perchD mai le
piante selvatiche sono 1loride e ro-uste. mentre +uelle coltivate sono gracili e stente. E l*ortolano gli
rispose: <;erchD di +uelle la terra 4 veramente la madre. ma di +ueste 4 soltanto la matrigna=.
Anche tra i ragazzi. chi 4 allevato dalla matrigna non mangia come +uello che ha la propria madre.
!##.
L*OTOLA%O E $L CA%E.
$l cane di un ortolano casc8 in un pozzo. e l*ortolano. per tirarlo 1uori. scese gi> anche lui. 'a il
cane. pensando che egli venisse per cacciarlo pi> a 1ondo. si rivolt8 al padrone e lo morse. Allora
+uello. dolorante. se ne torn8 s> dicendo: <&en mi sta: perchD a11annarmi tanto per salvare un
suicidaG=.
Ecco una 1avola per gli uomini ingiusti ed ingrati.
!#/.
$L C$TAE:O.
Fn sonator di cetra da strapazzo cantava tutto il giorno tra le -en cementate pareti di una stanza. e
poichD +ueste riecheggiavano i suoni. si immagin8 d*avere una -ella voce potente. 'ontatosi cos la
testa. decise che era il caso di a11rontare anche il teatro. 'a. giunto sul palcoscenico. cant8
veramente da cane e 1u cacciato via a sassate.
Cos ci sono degli oratori che. 1in che si esercitano nelle scuole. 1anno -ella 1igura. ma. +uando
a11rontano la vita pu--lica. si scopre che non valgono nulla.
!#0.
$L TO:O.
Fn tordo andava a ci-arsi in una macchia di mirti. e tanto eran dolci +uelle -acche che non sapeva
staccarsene. Fn uccellatore osserv8 che il luogo gli piaceva. vi mise le panie e ce lo prese. <'e
in1eliceE=. esclam8 il tordo prima di morire. <Ecco che per il gusto della gola ci rimetto la vita=.
Iuesta 4 una 1avola che si adatta a uno di +uegli uomini sregolati che si rovinano per amor dei
piaceri.
!#2.
$ LA:$ E $L 6ALLO.
$ ladri penetrarono in una casa. ma non ci trovarono altro che un gallo. Lo presero e se ne andarono.
Iuando 1u l per essere ammazzato. il gallo cominci8 a pregare che lo risparmiassero. dicendo che
egli era utile agli uomini. perchD li svegliava a -uio. cos che potessero attendere alle loro 1accende.
<'a +uesta 4 una ragione di pi> per tirarti il collo=. gli risposero gli altri. <9vegliando loro. tu
impedisci a noi di ru-are=.
La 1avola mostra che +uel che d5 pi> 1astidio ai -ricconi sono proprio i servizi resi alle persone
da--ene.
!#".
$L VE%TE E $ ;$E:$.
$l ventre e i piedi disputavano chi di loro 1osse il pi> 1orte. e i piedi continuavano a dire che. in
1atto di 1orza. erano tanto superiori. che il ventre stesso si 1aceva portare a spasso da loro. <Cari
miei. se non ci 1ossi io a darvi da mangiare. neanche voi sareste in grado di portarmi=. rispose il
ventre.
Cos. anche in un esercito. il numero non conta nulla. se non ci sono dei capi col cervello a posto.
!/3.
$L 6ACCL$O E LA VOL;E.
Fn gracchio a11amato s*era posato su un 1ico e. trovati dei piccoli 1ichi ancor acer-i. aspettava che
diventassero grossi e maturi. La volpe che lo vedeva continuamente l5 1ermo. +uando ne seppe il
motivo. gli disse: <Caro mio. se ti attacchi alla speranza. s-agli di grosso. La speranza 4 un pastore
che ti porta a spasso. ma la pancia non te la riempie=.
!/!.
$L 6ACCL$O E $ COV$.
Fn gracchio che era pi> grosso di tutti gli altri. disprezzando i compagni della sua razza. se ne
and8 in mezzo ai corvi. e pretendeva di vivere con essi. 'a +uelli. che non conoscevano nD la sua
1accia nD la sua voce. lo picchiarono e lo cacciarono via. espinto dai corvi. esso torn8 allora di
nuovo ai suoi gracchi. Iuesti. a loro volta. indignati per l*a11ronto. non lo vollero ricevere. Ecco
come avvenne che esso 1u escluso dalla societ5 degli uni e degli altri.
Iuesto succede anche agli uomini che a--andonano la loro patria e pre1eriscono i paesi altrui: in
+uesti sono malvisti perchD sono stranieri. e si rendono odiosi ai loro concittadini perchD li hanno
disprezzati.
!/(.
$L 6ACCL$O E 6L$ FCCELL$.
7eus. volendo dare un re agli uccelli. 1iss8 loro un giorno in cui dovevano comparirgli davanti.
perchD egli potesse scegliere il pi> -ello di tutti. a regnare sopra di essi. Allora gli uccelli si
radunarono sulla riva di un 1iume per 1ar pulizia. $l gracchio. che si rendeva conto della propria
-ruttezza. and8 a raccogliere le piume che erano cadute agli altri uccelli. le dispose sul proprio dorso
e ve le attacc8. 6li riusc con +uesto di diventare pi> -ello di tutti gli altri. 6iunse il giorno 1issato.
e tutti gli uccelli comparvero dinanzi a 7eus. Anche il gracchio adorno di penne d*ogni colore. gli si
present8. e 7eus stava gi5 per designarlo re. a causa del suo splendido aspetto. +uando gli uccelli
indignati gli strapparono ognuno le proprie penne. Cos il gracchio. spogliato. ritorn8 di nuovo
gracchio.
Iuesto capita anche a +uelli che vivono di de-iti: 1inchD hanno i +uattrini degli altri sem-rano dei
pezzi grossiC ma. +uando li hanno restituiti. ritornano tali +uali erano prima.
!/).
$L 6ACCL$O E $ COLO'&$.
$l gracchio. avendo veduto che i colom-i in piccionaia mangiavano magni1icamente. si tinse di
-ianco e se ne and8 l5 per partecipare del loro stesso trattamento. Iuelli. 1inchD rimase zitto. lo
credettero un colom-o e l*accolsero tra loroC ma poi. +uando. senz*avvedersene esso aperse la -occa.
non conoscendone la voce. lo cacciarono via. Cos. escluso dalla mensa dei piccioni. il gracchio
ritorn8 tra i suoi. 'a neppure +uesti lo ricono--ero. dato il suo nuovo colore. e lo cacciarono via
dalla propria pastura. Ecco come 1u che. avendo voluto mangiare da due parti. non mangi8
nD dall*una nD dall*altra.
Anche noi do--iamo dun+ue accontentarci di +uello che 4 nostro. tenendo presente che l*avidit5
non serve a nulla. anzi spesso ci 1a perdere anche +uel che a--iamo.
!/,.
$L 6ACCL$O FF66$TO.
Fn tale cattur8 un gracchio e. legatagli una cordicella al piede. lo regal8 al suo -am-ino. $l gracchio.
che non poteva adattarsi a vivere tra gli uomini. appena e--e un momento di li-ert5. 1ugg e ritorn8
nel proprio nido. 'a la cordicella gli si impigli8 nei ramiC e il gracchio. +uando vide che non poteva
pi> volar via e che stava ormai per morire. disse 1ra sD: <9ono -en disgraziatoE ;er non sopportare
la schiavit> degli uomini. senz*avvedermene. mi son tolto la vita=.
Iuesta 1avola si potre--e raccontare a proposito di +uegli uomini che. volendo evitare +ualche
modesto rischio. si gettano. senz*avvedersene. in mezzo a guai peggiori.
!/#.
$L COVO E LA VOL;E.
Fn corvo aveva ru-ato un pezzo di carne ed era andato a posarsi su di un al-ero. Lo vide la volpe e
le venne voglia di +uella carne. 9i 1erm8 ai suoi piedi e cominci8 a 1ar gran lodi del suo corpo
per1etto e della sua -ellezza. dicendo che nessuno era pi> adatto di lui ad essere il re degli uccelli.
e che lo sare--e diventato senz*altro. se avesse avuto la voce. $l corvo. allora. volendo mostrare che
neanche la voce gli mancava. si mise a gracchiare con tutte le sue 1orze. e lasci8 cadere la carne. La
volpe si precipit8 ad a11errarla. soggiungendo: <9e poi. caro il mio corvo. tu avessi anche il
cervello. non ti manchere--e proprio altro. per diventare re=.
Ecco una 1avola adatta per un uomo stolto.
!//.
$L COVO E: E'E9.
Fn corvo. preso al laccio. rivolse le sue preghiere ad Apollo. promettendogli un*o11erta d*incensoC
ma. una volta li-erato dal pericolo. si dimentic8 della promessa. Iuando poi 1u preso al laccio per la
seconda volta lasci8 da parte Apollo e promise un*o11erta ad Ermes. 'a +uesto gli disse:
<9ciagurato come 4 possi-ile che io ti presti 1ede. dopo che hai rinnegato ed ingannato il tuo primo
protettoreG=.
Chi si mostra ingrato verso i suoi -ene1attori non trova nessuno che l*aiuti +uando 4 nei guai.
!/0.
$L COVO E $L 9E;E%TE.
Fn corvo a corto di ci-o vide un serpente che dormiva al sole: gli piom-8 addosso e lo port8 via. 'a
il serpe gli si rivolt8 e lo morse. <'e disgraziatoE=. diceva morendo il corvo. <ho trovato uno di
+uei doni della 1ortuna per cui tocca rimetterci anche la vita=.
9i potre--e applicare +uesta 1avola a un uomo che per aver trovato un tesoro. rischia di perder la
vita.
!/2.
$L COVO A''ALATO.
Fn corvo ammalato disse alla madre: <;rega gli d4i. mamma. invece di piangere=. <'a chi sar5
il dio che avr5 piet5 di te. 1igliuolo mioG=. gli rispose +uella. <Ce n*4 1orse uno a cui tu non sia
andato a ru-are la carneG=.
La 1avola mostra che chi nella vita si 1a molti nemici. al momento del -isogno non trova nessuno
che lo aiuti.
!/".
LA CA;;ELLACC$A.
Fna cappellaccia presa al laccio piangeva dicendo: <Ahim4. povero uccello sventurato ch*io sonoE
%on ho portato via a nessuno nD oro nD argento nD altra cosa preziosa. Fn piccolo chicco di grano mi
ha procurato la morte=.
Ecco una 1avola adatta a chi si espone a gravi pericoli per un meschino guadagno.
!03.
LA CO%ACCL$A E $L COVO.
La cornacchia. gelosa del corvo. il +uale d5 auspici agli uomini. prevede il 1uturo ed 4 perci8 da
essi invocato come testimonio. si mise in testa di 1are altrettanto. Vedendo passare dei viandanti.
vol8 su un al-ero e piantatasi l5. cominci8 a gracchiare a tutta 1orza. Al suono della sua voce. +uelli
si volsero spaventati. ma uno disse su-ito: <%iente. niente. amici. andiamo pure avanti. E* soltanto
una cornacchia. e le sue grida non signi1icano nulla=.
Cos anche tra gli uomini. chi si mette a gareggiare coi pi> potenti di lui non solo non riesce ad
uguagliarli. ma si guadagna anche le -e11e.
!0!.
LA CO%ACCL$A E $L CA%E.
Fna cornacchia che o11riva ad Atena una vittima. invit8 un cane al -anchetto sacri1icale.
<;erchD sprechi i tuoi +uattrini in sacri1iciG=. le chiese il cane. <Tanto. la dea ti ha cos in uggia che
impedisce alla gente di credere ai tuoi presagi=. E la cornacchia: <'a io le o11ro i sacri1ici proprio
per +uesto. Cerco di conciliarmela. dato che so che mi vede di mal occhio=.
Cos ci son molti che. per paura. non esitano a -ene1icare +uelli che li odiano.
!0(.
LE CL$OCC$OLE.
Fn*contadinello 1aceva arrostire delle chiocciole e. sentendole crepitare. diceva: <&rutte -estie.
mentre le vostre case -ruciano. voi vi mettete a cantare=.
La 1avola mostra che tutto +uel che si 1a 1uori tempo 4 -iasimevole.
!0).
$L C$6%O ;E9O ;E F%*OCA.
Fn signore allevava insieme un*oca e un cigno. non allo stesso scopo. naturalmente. ma l*uno per il
canto e l*altra per la mensa. Iuando giunse il momento in cui l*oca doveva 1ar la 1ine per cui era
stata allevata. era notte. e il -uio non permise di distinguere l*uno dall*altra. Cos 1u preso il cigno
invece dell*oca. 'a ecco che esso intona un canto. preludio di morteC col canto rivela la sua natura
e. grazie alla sua voce. s1ugge al supplizio.
La 1avola mostra come spesso la musica riesca a di11erire la morte.
!0,.
$L C$6%O E $L 9FO ;A:O%E.
:icono che i cigni si mettano a cantare al momento della morte. A un tale capit8 di veder messo in
vendita un cigno e. sentendo che era un uccello dal canto dolcissimo. lo ac+uist8. Fn giorno che
aveva ospiti a tavola and8 ad invitarlo perchD cantasse alla 1ine del -anchetto. ma in +uell*occasione
il cigno rimase zitto. 6iunse per8 il giorno in cui sent vicina la morte. e allora inton8 il suo canto di
dolore. $l padrone. sentendolo. disse: <'a se tu non canti altro che +uando stai per morire. lo
stupido ero io. che stavo l a rivolgerti delle preghiere. invece di ammazzarti=.
Cos anche tra gli uomini ci son +uelli che. ci8 che non voglion 1are per piacere. lo 1anno poi per
1orza.
!0#.
$ :FE CA%$.
Fn tale che aveva due cani ne addestr8 uno alla caccia e allev8 l*altro per guardia della casa. Iuando
poi il primo. andando a caccia. prendeva della selvaggina. ne gettava una parte anche all*altro.
Allora il cane da caccia. sdegnato. cominci8 ad insultare il compagno. perchD lui andava 1uori.
so--arcandosi a continue 1atiche. mentre l*altro godeva il 1rutto del suo lavoro. senza 1ar nulla. $l
cane domestico gli rispose: <%on con me devi prendertela. ma col nostro padrone. che mi ha
insegnato. non a lavorare. -ens a s1ruttare il lavoro altrui=.
Cos non si possono -iasimare i 1anciulli pigri. +uando li rende tali l*educazione dei loro genitori.
!0/.
LE CA6%E AFFA'ATE.
Certe cagne a11amate che avevano visto delle pelli messe a -agno nell*ac+ua d*un 1iume. non
riuscendo ad a11errarle. sta-ilirono tra di loro di -er prima tutta l*ac+ua. per poter poi arrivare ad
esse. 'a and8 a 1inire che creparono a 1orza di -ere. prima di giungere a toccare le pelli.
Cos ci son uomini che. nella speranza di un guadagno. si so--arcano a pericolose 1atiche. prima di
raggiungere il loro scopo.
!00.
L*FO'O 'O9$CATO :A F% CA%E.
Fn tale che era stato morso da un cane correva +ua e l5. cercando +ualcuno che lo curasse. Ci 1u
uno che gli disse che doveva inzuppare nel suo sangue un pezzo di pane e darlo da mangiare al cane
che l*aveva morso. <'a se 1accio cos=. gli rispose +uello. <verranno senz*altro a morsicarmi tutti i
cani della citt5E=.
9imilmente. lusingare la malvagit5 degli uomini signi1ica invitarli a 1ar peggio.
!02.
$L CA%E $%V$TATO A ;A%7O ovvero L*FO'O E $L CA%E.
Fn tale stava preparando un -anchetto per invitare un suo intimo amico. $l suo cane and8 a chiamare
un altro cane e gli disse: <Amico mio. vieni +ui a pranzo con me=. Iuello venne e si arrest8 tutto
giu-ilante a contemplare il gran -anchetto. esclamando in cuor suo: <CapperiE Che razza di 1ortuna
inaspettata mi compare improvvisamente davanti agli occhiE Ora mangio e mi riempio 1ino alla
nausea. in modo da non aver pi> 1ame per tutto domani=. 'entre il cane cos parlava tra sD e
sD intanto dimenava la coda. pieno di 1iducia nel suo amico com*era. il cuoco not8 +uella coda che
andava in +ua e in l5. e a11erratone il proprietario per le zampe. lo scaravent8 immediatamente
1uori dalla 1inestra. $l cane se ne torn8 indietro. allontanandosi con grandi guaiti. Fno dei cani che
incontr8 sulla sua strada gli chiese: <Come 4 andato il pranzo. caroG=. <Oh=. rispose lui. <a 1orza
di -ere mi sono talmente u-riacato. che non so nemmeno io da che parte son passato per uscire=.
La 1avola mostra che non ci si deve 1idare di chi promette di -ene1icarci a spese altrui.
!0".
$L CA%E :A CACC$A E 6L$ ALT$ CA%$.
Fn cane allevato in casa e addestrato a com-attere contro le -elve. un giorno che se ne vide
schierate davanti un -uon numero. spezz8 il collare che aveva intorno al collo e si mise a scappare
per le strade. <'a perchD scappiG=. gli domandavano gli altri cani. vedendolo -ello grasso che
sem-rava un torello. E lui: <Eh. lo so -ene che vivo nell*a--ondanza e che godo tutte le
soddis1azioni materiali. ma son sempre a un pelo dalla morte. +uando devo com-attere contro orsi e
leoni=. E gli altri cani commentarono tra loro: <Anche se 4 una vita da poveretti. 1acciamo una
-ella vita noi. che non do--iam com-attere nD con leoni nD con orsi=.
$ pericoli -isogna s1uggirli. non tirarseli addosso per amor del lusso e della vanagloria.
!23.
$L CA%E. $L 6ALLO E LA VOL;E.
Fn cane e un gallo avevano stretto amicizia e 1acevano viaggio insieme. 6iunta la sera. per dormire.
il gallo sal su un al-ero. e il cane s*accomod8 vicino alle sue radici. dove c*era una -uca. 9ul 1inir
della notte. il gallo. secondo il suo solito. cant8. La volpe l*ud. accorse. e. 1ermandosi sotto l*al-ero.
lo preg8 di scender gi> da lei. chD voleva a--racciare una -estia con una voce s -ella. $l gallo le
rispose di svegliare prima il suo portinaio. che dormiva ai piedi dell*al-ero. perchD gli aprisse
l*uscioC poi sare--e sceso. 'a mentre la volpe cercava di rivolgere la parola al portiere. il cane -alz8
1uori improvvisamente e la 1ece a -rani.
La 1avola mostra come gli uomini di -uon senso. valendosi di +ualche pretesto. sviino gli assalti dei
loro nemici. rivolgendoli verso +ualcuno pi> 1orte di loro.
!2!.
$L CA%E E LA CO%CL$6L$A.
Fn cane. a-ituato a ingollarsi delle uova. vide una conchigliaC convinto che 1osse un uovo. spalanc8
la -occa e con un violento s1orzo riusc a mandarla gi>. Iuando poi sent il peso e i dolori di
stomaco: <&en mi sta=. disse. <perchD m*ero messo in testa che tutte le cose rotonde 1ossero uova=.
Iuesta 1avola ci insegna che chi a11ronta un*impresa senza ri1lettere pu8 impensatamente trovarsi
impigliato 1ra strani 1astidi.
!2(.
$L CA%E E LA LE;E.
Fn cane da caccia che aveva catturato una lepre. un momento la mordeva e un momento le leccava
il muso. <Ehi tu=. gli disse. s1inita. la lepre. <o smettila di mordermi o smettila di -aciarmi. ch*io
possa capire se sei per me un amico o un nemico=.
Iuesta 4 una 1avola adatta per un uomo am-iguo.
!2).
$L CA%E E $L 'ACELLA$O.
Fn cane -alz8 dentro una macelleria e. mentre il macellaio era occupato. a11err8 un cuore e se la
diede a gam-e. $l macellaio si volse e. vedendolo 1uggire. esclam8: <Ehi. galantuomoE 9ta* pur
certo che ti terr8 d*occhio dovun+ue tu siaC il cuore non l*hai mica portato via a me. saiC anzi a me ne
hai aggiunto dell*altro=.
La 1avola insegna che le sventure servono di ammaestramento agli uomini.
!2,.
$L CA%E A::O'E%TATO E $L LF;O.
Fn cane dormiva davanti all*aia. 6li -alza addosso un lupo e sta per 1arne un -occone. ma +uello
comincia a pregarlo di non ucciderlo. <Ora=. dice. <son magro e tutt*ossaC ma se aspetti un po*. in
casa dei miei padroni ci saranno delle nozze. Allora io manger8 a--ondantemente. diventer8 grasso
e sar8 un pasto pi> soddis1acente per te=. $l lupo ci credette e se ne and8. Tornando dopo un po* di
giorni. trov8 il cane che dormiva in alto nella casa. 9i 1erm8 l e cominci8 a chiamarlo dal -asso.
ricordandogli i loro patti. E il cane: <Caro lupo. non aspettarle pi>. le nozze. se mai ti capita di
trovarmi ancora addormentato davanti all*aia=.
La 1avola mostra che gli uomini di -uon senso. +uando riescono ad uscir 1uori da +ualche pericolo.
se ne guardano per tutta la vita.
!2#.
LA CA6%A CLE ;OTAVA LA CA%E.
Fna cagna attraversava un 1iume con un pezzo di carne in -occa. Vide la propria immagine ri1lessa
nell*ac+ua. credette che si trattasse di un*altra cagna con un pezzo di carne pi> grosso. e. lasciando
andare il suo. -alz8 gi> per a11errare +uello dell*altra. Ecco come 1u che rimase senza l*uno e senza
l*altro: all*uno non ci arriv8 perchD non c*eraC all*altro perchD esso 1u portato via dalla corrente.
Iuesta 4 una 1avola adatta per un uomo avido.
!2/.
$L CA%E COL 9O%A6L$O.
C*era un cane che mordeva a tradimento. Allora il suo padrone gli attacc8 un sonaglio. cos che tutti
ne 1ossero avvertiti in tempo. E +uello si pavoneggiava sulla piazza. scotendo il suo sonaglio. 'a
una vecchia cagna gli disse: <'a che cosa ti crediG %on lo porti mica per i tuoi meritiC serve
soltanto a 1ar vedere la malignit5 che hai dentro=.
Cos i costumi vanagloriosi degli smargiassi sono l*indice della loro occulta dappocaggine.
!20.
$L CA%E CLE $%9E6F$VA $L LEO%E. E LA VOL;E.
Fn cane da caccia aveva veduto un leone e lo inseguiva. 'a +uando il leone si volse ed emise un
ruggito. scapp8 indietro pieno di paura. La volpe che l*aveva visto. esclam8: <'isera-ileE volevi
inseguire il leone. tu. che non sei stato nemmeno capace di resistere al suo ruggitoE=.
Iuesta 4 una 1avola che si potre--e citare a proposito di certi insolenti che si mettono a denigrare
persone assai superiori a loroC ma +uando +ueste li a11rontano. si tirano su-ito indietro.
!22.
LA 7A%7AA E $L LEO%E.
Fna zanzara and8 dal leone e gli disse: <$o non ti temo e tu non sei a11atto pi> 1orte di me. %on ci
crediG $n che cosa consiste la tua 1orzaG 6ra11iare con le unghie e mordere coi dentiG 'a +uesto lo
1a +ualsiasi donnetta +uando litiga col marito. $o s che sono molto pi> 1orte di te. 9cendiamo pure
in campo. se vuoi=. E dato 1iato alla trom-a. la zanzara gli si gett8 contro. punzecchiandolo intorno
alle narici. in +uella parte dove il muso non 4 protetto dai peli. $l leone con i suoi artigli non 1aceva
che gra11iare se stesso. 1inchD rinunci8 al com-attimento. isultata cos vincitrice del leone. la
zanzara son8 la trom-a. cant8 l*epinicio ?!@ e poi prese il volo. 'a and8 a s-attere nella tela di un
ragno. E mentre +uesto se la succhiava. essa 1aceva lamento. essa che. dopo aver mosso guerra ai pi
> potenti. periva ora per opera di un ragno. il pi> vile degli insetti.
%ote.
!. Era il canto della vittoria.
!2".
LA 7A%7AA E $L TOO.
Fna zanzara che s*era posata sul corno d*un toro e vi era rimasta a lungo. +uando 1u sul punto di
volar via. gli chiese se gli 1aceva piacere che 1inalmente se ne andasse. E il toro: <%on ti ho sentita
venireC non ti sentir8 se te ne andrai=.
Ecco una 1avola che si potre--e usare a proposito di un uomo da nulla. che. venga o vada. non 1a
nD caldo nD 1reddo.
!"3.
LE LE;$ E LE VOL;$.
Fna volta le lepri erano in guerra con le a+uile e invitavano le volpi a 1ar alleanza con loro. <%oi ci
schiereremmo al vostro 1ianco=. risposero le volpi. <se non sapessimo -ene chi siete e contro chi
com-attete=.
La 1avola mostra che chi si mette in guerra con i pi> potenti non ha cara la sua incolumit5.
!"!.
LE LE;$ E LE A%OCCL$E.
Fn giorno le lepri. riunite tutte insieme. si lamentavano 1ra loro della loro vita cos incerta e piena di
paure: esse sono in1atti preda degli uomini. dei cani. delle a+uile e d*altri numerosi animali. 'eglio
dun+ue 1arla 1inita una volta tanto. piuttosto che star a trepidare tutta la vita. ;resa +uesta
risoluzione. si slanciarono tutte insieme alla volta di uno stagno. per -uttarsi gi> e a11ogare. Le
ranocchie. che stavano accoccolate tutt*in giro allo stagno. non appena sentirono il rumore della loro
corsa. schizzarono immediatamente nell*ac+ua. E allora una delle lepri. che pareva pi> sveglia
delle altre. disse: <Alto l5. compagne. risparmiatevi +uest*orri-ile passo. perchD ormai avete
veduto che. in 1atto di paura. ci sono degli animali che stan peggio di noi=.
La 1avola mostra che gli in1elici si 1anno coraggio +uando c*4 +ualcuno che sta peggio di loro.
!"(.
LA LE;E E LA VOL;E.
:isse la lepre alla volpe: <$ tuoi pro1itti sono davvero grandiG O perchD dicono che sei una
*pro1ittatrice*. se noG=. <Lai du--iG Vieni dentro. chD ti voglio a tavola con me=. le rispose la volpe.
La lepre la segu. e +uando 1u dentro. non ci 1u che lepre. a tavola. per la volpe. <Ahim4E=. esclam8
allora la lepre. <l*ho imparato a mie spese. ma adesso lo so. da che cosa deriva il tuo nome: non dai
tuoi pro1itti. ma dai tuoi tradimenti=.
Agli indiscreti che si lasciano inconsideratamente trascinare dalla loro curiosit5 capitano spesso
gravi guai.
!").
$L 6A&&$A%O E $L ;E9CE O%:$%E.
Fn ga--iano che aveva ingoiato un pesce e ne aveva avuto lacerato il gozzo. giaceva morto sulla
spiaggia. Lo vide il pesce rondine. e comment8: <Te lo meriti: eri nato uccello. e hai voluto pescarti
il ci-o in mare=.
Cos +uelli che a--andonano la propria attivit5 per occuparsi di +uel che non 4 1atto per loro vanno
naturalmente a 1inir male.
!",.
LA LEO%E99A E LA VOL;E.
La volpe scherniva la leonessa. rin1acciandole di non saper mai mettere al mondo pi> di un 1iglio
per volta. <9=. rispose +uella. =uno solo. ma un leone=.
:elle cose -elle non si misura la +uantit5. ma il valore.
!"#.
$L E6%O :EL LEO%E.
Fna volta 1u eletto re un leone che non era nD collerico nD crudele nD violento. ma mite e giusto
come un uomo. 9otto il suo regno 1u convocata l*assem-lea plenaria degli animali. perchD ognuno
desse e ricevesse scam-ievolmente soddis1azione dei suoi torti. il lupo con la pecora. la pantera col
capriolo. la tigre col cervo. il cane con la lepre. Fu allora che il povero leprotto disse: <Iuanto ho
sospirato di vederlo spuntare +uesto giorno. in cui i de-oli avre--ero 1atto paura ai 1ortiE=.
Iuando in uno 9tato regna la giustizia e i giudici la rispettano. anche i de-oli possono vivere
tran+uilli.
!"/.
$L LEO%E $%VECCL$ATO E LA VOL;E.
Fn leone ormai invecchiato. non essendo pi> in grado di procacciarsi il ci-o con la 1orza. cap che
doveva procurarselo con l*astuzia. 9i ritir8 +uindi in una caverna e. sdraiatosi l5. 1ingeva di essere
ammalatoC cos. man mano che veniva +ualche animale a 1argli visita. lo a11errava e se lo mangiava.
Aveva gi5 catturato molte -estie. +uando and8 da lui la volpe. che sospettava il suo stratagemmaC si
1erm8 a +ualche distanza dalla caverna e cominci8 a in1ormarsi della sua salute. <Va male=. le
rispose +uello. e le chiese perchD non entrava. <'a io sarei entrata=. disse. <se non avessi veduto
tante orme di animali che vengono dentro e neanche una che venga 1uori=.
Cos gli uomini di -uon senso. 1ondandosi sugli indizi. prevedono i pericoli e li s1uggono.
!"0.
$L LEO%E ;$6$O%$EO E $L CO%TA:$%O.
Fn leone penetr8 nella stalla di un contadino. e +uesto. volendo catturarlo. chiuse la porta del
cortile. $l leone. che non poteva pi> uscire. prima divor8 le pecore. e dopo pass8 ai -uoi. Allora il
contadino e--e paura per sD. e gli apr la porta. Iuando +uello si 1u allontanato. la moglie del
contadino. vedendolo piangere. gli disse: <'a se te lo sei cercatoE ;erchD hai voluto chiuder s>
+uella -estia che persino da lontano doveva 1arti tremareG=.
Cos chi stuzzica i pi> 1orti deve naturalmente sopportare le conseguenze del suo errore.
!"2.
$L LEO%E $%%A'OATO E $L CO%TA:$%O.
Fn leone. innamorato della 1iglia di un contadino. la chiese in isposa. Iuesti. che esitava a conceder
la 1iglia a una -elva. e che. d*altra parte. non osava negargliela per la paura. escogit8
+uest*espediente. :ato che il leone continuava a insistere. gli dichiar8 che lo giudicava degno di
sposare sua 1iglia. ma non poteva concedergliela. a meno che si strappasse le zanne e si tagliasse gli
artigli. perchD la ragazza ne aveva paura. 'a dopo che il leone si 1u sottoposto per amore ad
entram-e le mutilazioni. il contadino. pieno di disprezzo per lui. +uando gli si present8. lo cacci8 via
a colpi di randello.
La 1avola mostra che chi 1acilmente si 1ida del suo prossimo. +uando si spoglia delle armi che lo
avvantaggiano. diventa preda di coloro a cui prima incuteva timore.
!"".
$L LEO%E. LA VOL;E E $L CEVO.
Fn leone che giaceva ammalato in una caverna. disse alla volpe che gli era a11ezionata e veniva a
visitarlo. <9e tu vuoi che io guarisca e che viva. devi. con le tue dolci parole. a--indolare +uel gran
cervo che a-ita nel -osco. e spingerlo tra le mie zampe: ho una gran voglia delle sue viscere e del
suo cuore=. La volpe and8. trov8 il cervo che scorrazzava tra i -oschi. e. tutta complimentosa. lo
salut8. dicendogli: <9on venuta a portarti una -ella notizia. $l leone nostro re. che. come sai. 4 mio
vicino di casa. 4 ammalato. ormai in punto di morte. Egli ha dun+ue pensato +uale delle -estie
dovr5 succedergli nel regno. $l cinghiale. diceva. 4 uno stupido. l*orso 4 -alordo. la pantera 4
collerica. la tigre 4 tutta 1an1aronateC il pi> adatto a 1are il re 4 il cervo. che ha una -ella statura.
che vive per molti anni. che con le corna 1a paura ai serpenti... 'a perchD 1arla lungaG $n
conclusione. sei stato scelto per essere re. E per me che son stata la prima a dirtelo. che regalo ci
sar5G 9>. dimmelo. chD ho 1rettaC ho paura che mi cerchi di nuovo perchD in tutte le 1accende
ricorre sempre al mio consiglio. 9e d5i retta a me che son vecchia. io ti consiglierei di venire anche
tu e di stargli vicino 1inchD non muore=. Cos disse la volpe. A +ueste parole il cervo si mont8 la
testa. e. ignaro di +uel che l*aspettava. s*avvi8 verso la caverna. $l leone si precipit8 d*un -alzo su di
lui. ma riusc soltanto a lacerargli le orecchie con gli artigli. mentre +uello riparava di corsa tra i
-oschi. La volpe -attD le mani. disperata d*aver sprecato le sue 1atiche. $l leone piangeva. ruggendo
a gran voce. vinto dalla 1ame e dal dolore. e scongiurava la volpe di 1are un*altra prova e di
escogitare uno stratagemma per portarglielo di nuovo. Iuella gli rispose: <:i11icile e 1aticoso 4
+uel che tu mi ordini. Tuttavia ti prester8 ancora il mio aiuto=. E come un segugio gli and8 dietro.
macchinando trappolerie e domandando ai pastori se avevano veduto un cervo insanguinato. Iuelli
la indirizzarono nel -osco. dove essa lo trov8 che riprendeva 1iato. e s1acciatamente gli si 1erm8
davanti. $l cervo. pieno d*ira e con il pelo ra--u11ato. grid8: <%on mi prenderai pi>. sporca
-estiacciaC se ti avvicini a me sei morta. Va* a volpeggiare con +uelli che non ti conoscono. Va* a
scegliere +ualcun atro per 1arlo re e per montargli la testa=. E la volpe rispose: <'a perchD sei vile
e paurosoG ;erchD sospetti di noi. tuoi amiciG $l leone t*aveva a11errato per le orecchie perchD voleva
darti dei suggerimenti e delle istruzioni sulla tua importante missione di re. prima di morire. E tu
non sei stato capace di sopportare il gra11io della zampa d*un povero malatoE Ora egli 4 pi> adirato
di te. e vuol lasciare il regno al lupo. Ahim4. che -rutto padroneE 'a s>. vieni. non aver paura. e
non comportarti come una pecora. Ti giuro. per tutte le 1oglie e per tutte le 1onti. che il leone non ti
1ar5 nulla di maleC +uanto a me. sar8 soltanto ai tuoi servizi=. $ngannando in tal modo il
disgraziato. lo indusse a tornarvi. E +uando 1u entrato nella caverna. il leone e--e il suo pranzo e si
succhi8 tutte le ossa. le midolla e le viscere del cervo. La volpe stava l5 a guardarlo: cadde per
terra il cuore. ed essa l*a11err8 e se lo mangi8 come compenso delle sue 1atiche. $l leone. intanto.
1acendo passare tutti i pezzi. non riusciva a trovare il cuore. La volpe. 1ermandosi un po* lontano. gli
disse: <'a +uello. di cuore non ne aveva. $nutile cercareC che cuore vuoi che avesse uno che per
due volte 4 venuto nella tana. anzi proprio tra le zampe del leoneG=.
$l desiderio degli onori tur-a la mente umana e oscura la visione dei pericoli.
(33.
$L LEO%E. L*O9O E LA VOL;E.
Fn leone e un orso avevano trovato un cer-iatto e -attagliavano per il suo possesso. 9e ne erano
date a vicenda senza misericordia e. accecati. giacevano esanimi al suolo. +uando pass8 una volpe.
e. vedendoli s1initi. col cer-iatto che se ne stava l in mezzo. se lo prese s> e se ne and8. passando
tra i due contendenti. E +uei due. incapaci di sollevarsi: <Che disdettaE=. esclamarono. <tanto
-attagliare. e tutto per la volpeE=
La 1avola mostra come a ragione si dolga chi vede il primo venuto portarsi via i 1rutti delle proprie
1atiche.
(3!.
$L LEO%E E LA A%OCCL$A.
Fn leone sent gracidare una ranocchia e si volse al suono di +uella voce. pensando che si trattasse di
+ualche grosso animale. Attese +ualche pocoC +uando la scorse che usciva dal pantano. le si avvicin8
e la schiacci8 sotto i piedi. esclamando: <EhG cos piccola e gridi tanto 1orteG=.
La 1avola s*addice ad un uomo che d*altro non sia capace se non di ciarlare con mor-osa lo+uacit5.
(3(.
$L LEO%E E $L :ELF$%O.
Fn leone -ighellonava su e gi> per una spiaggia. +uando scorse un del1ino che tirava 1uori la testa
dall*ac+ua. e lo invit8 a 1ar societ5 con lui. osservando che essi erano proprio 1atti apposta per
diventare amici e alleati. $l del1ino accett8 volentieri. e il leone. che da gran tempo era in guerra col
toro selvatico. lo preg8 di venirgli in aiuto. 'a +uello. pur con tutta la -uona volont5. non poteva
uscir 1uori dall*ac+uaC cos il leone prese ad accusarlo di tradimento. <%on prendertela con me=.
rispose il del1ino. <ma con la natura che mi ha 1atto -estia di mare e non mi permette di salire sulla
terra 1erma=.
Cos anche noi. contraendo un*amicizia. do--iamo scegliere come alleato chi 4 in grado di aiutarci
nel momento del pericolo.
(3).
$L LEO%E E $L C$%6L$ALE.
:*estate. +uando il calore provoca la sete. un leone e un cinghiale andarono a -ere a una piccola
1onte. e cominciarono a litigare chi dei due dovesse dissetarsi per primo. La lite si inaspr 1ino a
tras1ormarsi in duello mortale. 'a ecco che. mentre si volgevano un momento per riprendere 1iato.
scorsero degli avvoltoi che stavano l ad aspettare il primo che sare--e caduto. per mangiarselo. A tal
vista. ponendo 1ine al duello. dichiararono: <'eglio diventare amici che diventar pascolo di
avvoltoi e di corvi=.
&ello 4 por 1ine alle tristi contese e alle rivalit5. perchD esse 1iniscono col portar danno a tutti
+uanti.
(3,.
$L LEO%E E LA LE;E.
Fn leone trov8 una lepre addormentata e stava gi5 per divorarsela. +uando vide passar di l5 un
cervo. e lasci8 la lepre per corrergli dietro. La lepre. svegliata da +uel tramestio. -alz8 s> e se la
diede a gam-e. :opo una lunga corsa dietro il cervo. non essendo riuscito a raggiungerlo. il leone
ritorn8 alla sua lepre. ma trov8 che se l*era svignata. <&e*E me lo son meritato=. disse. <perchD ho
lasciato andare il -occone che avevo gi5 in mano. pre1erendo correr dietro alla speranza di un
-occone pi> grosso=.
Ci sono anche degli uomini che 1anno cos: non contenti dei loro modesti guadagni. corrono dietro a
pi> lusinghieri miraggi. senz*avvedersi che intanto perdono anche +uello che gi5 avevano in
mano.
(3#.
$L LEO%E. $L LF;O E LA VOL;E.
$l leone. ormai vecchio. giaceva malato nel suo antro e lo circondavano le -estie che. tutte. ad
eccezione della volpe. erano venute a rendere omaggio al loro re. Allora il lupo colse l*occasione e
cominci8. dinanzi al leone. ad accusare la volpe. che non aveva alcun rispetto del loro comune
signore e per +uesto non veniva nemmeno a 1argli una visita. La volpe arriv8 proprio in +uesto
momento. cosicchD ud le ultime parole del lupo. $l leone l*accolse con un ruggito ostile. ma essa
chiese che le desse il tempo di giusti1icarsi: <E chi mai. 1ra tutti costoro che ti stanno attorno. ti ha
reso un servizio pari al mio. che ho girato da tutte le parti a chiedere ai medici una cura per la tua
malattia e l*ho trovataG=. Allora il leone le chiese di dirgli su-ito in che cosa consisteva la cura. ed
essa spieg8: <%ello spellare un lupo vivo e nell*avvolgerti nella sua pelle 1inchD 4 ancor calda=. E
+uando vide il lupo messo senz*indugio a morte. la volpe sentenzi8: <%on l*odio. ma l*amore
-isogna inculcare nell*animo del padrone=.
La 1avola mostra che chi macchina sventure per gli altri tende trappole a se stesso.
(3/.
$L LEO%E E $L TO;O $CO%O9CE%TE.
Fn topolino correva sul corpo di un leone addormentato. il +uale si svegli8 e. acchiappatolo. 1ece
per ingoiarlo. La -estiola cominci8 a supplicare di risparmiarlo e a dire che. se ne usciva salvo. gli
avre--e dimostrata la sua riconoscenza. $l leone scoppi8 a ridere e lo lasci8 andare. 'a dopo non
molto gli capit8 un caso in cui dovette davvero la sua salvezza alla riconoscenza del topolino.
Alcuni cacciatori riuscirono a catturarlo e lo legarono con una corda a un al-ero. $l topo allora ud i
suoi lamenti. accorse. rosicchi8 la corda e lo li-er8. soggiungendo: <Tu. +uella volta. t*eri 1atto -e11e
di me. perchD non immaginavi mai di poter avere una ricompensa da parte mia. 9appi ora che anche
i topi sono capaci di gratitudine=.
La 1avola mostra come. col mutar delle circostanze. anche i potenti possono aver -isogno dei
de-oli.
(30.
$L LEO%E E L*O%A6O.
$l leone e l*onagro andavano a caccia di -estie selvatiche. il leone mettendo a pro1itto la sua 1orza. e
l*onagro la velocit5 delle sue gam-e. Iuando e--ero catturato una certa +uantit5 di selvaggina. il
leone 1ece le partiC divise tutto in tre mucchi. e dichiar8: <La prima spetta al primo. cio4 a me che
sono il re. La seconda mi spetta come socio a pari condizioni. Iuanto a +uesta terza. ti porter5 -en
disgrazia. se non ti decidi a s+uagliarti=.
Conviene commisurare ogni nostra azione alle nostre 1orze. e coi pi> potenti di noi non
immischiarsi nD associarsi.
(32.
$L LEO%E E L*A9$%O CLE A%:AVA%O A CACC$A $%9$E'E.
Fatta societ5. il leone e l*asino uscirono insieme a caccia. 6iunti dinanzi ad una caverna dove
c*erano delle capre selvatiche. il leone si 1erm8 davanti all*entrata per prenderle a mano a mano che
uscivano. mentre l*asino entrava e. -alzando in mezzo ad esse. ragliava per spaventarle. Iuando il
leone le e--e prese +uasi tutte. l*asino venne 1uori e gli chiese se non si era mostrato un valoroso
guerriero nella cacciata delle capre.
<'a sai=. gli rispose il leone. <che persino io avrei avuto paura di te. se non avessi saputo che eri
un asinoG=.
Cos. chi 1a il 1an1arone davanti a +uelli che lo conoscono -ene. si guadagna giustamente le -e11e.
(3".
$L LEO%E. L*A9$%O E LA VOL;E.
$l leone. l*asino e la volpe 1ecero societ5 1ra loro e se ne andarono a caccia. Iuand*e--ero 1atto un
-uon -ottino. il leone invit8 l*asino a dividerlo tra di loro. L*asino 1ece tre parti uguali e invit8 il
leone a scegliere. La -elva in1erocita gli -alz8 addosso lo divor8 e poi ordin8 alla volpe di 1ar lei le
parti. Essa radun8 tutto in un mucchio. lasciando 1uori per sD solo +ualche piccolezza. e poi lo invit8
a scegliere. $l leone allora le chiese chi le aveva insegnato a 1are le parti cos. <E* stata la disgrazia
dell*asino=. rispose la volpe.
La 1avola mostra che le disgrazie del prossimo sono per gli uomini 1onte di saggezza.
(!3.
$L LEO%E. ;O'ETEO E L*ELEFA%TE.
$l leone si lamentava spesso con ;rometeo che l*aveva 1atto grande e -ello. e gli aveva armato di
zanne le mascelle. e gli aveva munito di artigli le zampe. e l*aveva reso pi> potente di tutte le altre
-estie.... ma <con tutto +uesto=. diceva. <io ho paura del gallo=. E ;rometeo gli rispose:
<;erchD mi accusi a vanveraG :a parte mia tutto +uello che io potevo 1are per te l*hai avuto. E* il
tuo coraggio che. solo davanti a +uesta -estiola. vien meno=. Ordun+ue. il leone piangeva su se
stesso. accusandosi di vilt5. e alla 1ine decise di togliersi la vita. 'entre meditava su +uesto
proposito. incontr8 l*ele1ante e. salutatolo. si 1erm8 a discorrere con lui. A un tratto not8 che +uello
continuava a scuotere le orecchie e gli chiese: <Che cos*haiG perchD le tue orecchie non stan 1erme
nemmeno un minutoG=. E l*ele1ante gli disse mentre una zanzara per caso stava svolazzando intorno
a lui: <Vedi +uel cosino. +uello l che ronzaG 9e +uello penetra nel condotto delle mie orecchie. io
son -ell*e morto=. <;erchD dun+ue morire=. disse allora il leone. <se sono cos potente e tanto pi>
1ortunato dell*ele1ante +uanto pi> grosso 4 un gallo di una zanzaraG=.
Tu vedi che la zanzara 4 cos 1orte da poter 1ar paura all*ele1ante.
(!!.
$L LEO%E E $L TOO.
Fn leone che insidiava la vita di un enorme toro. pens8 di sopra11arlo con l*astuzia. ;erci8 gli disse
che immolava una pecora. e lo invit8 al -anchetto. con l*intenzione di ucciderlo mentre +uello era
sdraiato a tavola. $l toro venneC vide una gran +uantit5 di caldaie e spiedi grossissimi. ma niente
pecoreC allora. senza dir parola. se ne and8. $l leone lo rimprover8 e gli chiese perchD si allontanava
cos silenzioso. senza che gli 1osse stato 1atto alcun torto. <Lo le mie -uone ragioni=. gli rispose il
toro. <vedo dei preparativi che mi paiono pi> da toro che da pecora=.
La 1avola mostra che agli uomini prudenti non s1uggono le trappole dei malvagi.
(!(.
$L LEO%E $%FF$ATO E $L CEVO.
Fn leone era in1uriato. <;overetti noiE=. disse un cervo. scorgendolo di tra le piante del -osco.
<che cosa mai non 1ar5. ora che 4 su tutte le 1urie. costui. che noi non riuscivamo a sopportare
nemmeno +uand*era in -uonaG=.
Teniamoci tutti lontani dagli uomini violenti e usi al male. +uando essi si impadroniscono del potere
e signoreggiano sugli altri.
(!).
$L LEO%E CLE E&&E ;AFA :*F% TO;O E LA VOL;E.
'entre il leone dormiva. un topo gli 1ece una corsa su per il corpo. Iuello si dest8 e si girava da
tutte le parti per cercare +uel che gli era venuto addosso. La volpe. a +uella vista. prese a canzonarlo
perchD lui. che era un leone. aveva paura di un topolino. <%on 4 che io a--ia paura di un topo=.
rispose lui. <ma mi meraviglio che +ualcuno a--ia osato correre addosso al leone mentre dormiva=.
La 1avola mostra che gli uomini assennati non trascurano nemmeno le piccole cose.
(!,.
$L &$6A%TE E $L 6EL9O.
Fn -rigante. dopo aver assassinato un uomo per la strada. a--andon8 in un lago di sangue la sua
vittima e 1ugg. inseguito da +uelli che avevano assistito al delitto. 'a ecco alcuni viaggiatori che
venivano dalla parte opposta e che gli chiesero di che cosa 1ossero sporche le sue mani. Egli rispose
che era sceso allora allora da un gelso ?!@. ma. mentre stava dicendo +uesto. sopraggiunsero i suoi
inseguitori. che lo presero e lo impiccarono a un gelso. E l*al-ero gli disse: <%on mi dispiace
a11atto di servire al tuo supplizio. perchD tu hai cercato di riversare su di me il sangue sparso dalle
tue mani=.
Cos spesso anche i migliori tra gli uomini non esitano ad in1ierire contro +ualcuno che ha cercato di
disonorarli con la calunnia.
%ote.
!. Evidentemente il -rigante vuol attri-uire il colore delle sue mani al succo rosso dei 1rutti del
gelso.
(!#.
$ LF;$ E $ CA%$ $% 6FEA TA :$ LOO.
Tra i lupi e i cani scoppi8 un giorno la guerra. e i cani scelsero a comandare le loro 1orze un cane
greco. Iuesto continuava a temporeggiare dinanzi alla -attaglia. e i lupi 1acevano grandi millanterie
di ci8. 'a egli disse loro: <9apete perchD io vado coi piedi di piom-oG ;erchD. prima d*agire.
-isogna sempre ri1lettere. Voi siete tutti d*una stessa razza e d*uno stesso colore. mentre i nostri sono
diversi di costumi e 1ieri delle loro diverse patrie. 'a se non hanno nemmeno un colore solo e
uguale per tuttiE Ce n*4 di neri e di rossi. di -ianchi e di cenerini. Come potrei portarli in guerra. se
sono cos discordi e di11erenti sotto tutti i rapportiG=.
$n +ualsiasi esercito. la vittoria contro il nemico 4 data dalla concordia della volont5 e del
pensiero.
(!/.
$ LF;$ E $ CA%$ ALLEAT$.
:issero i lupi ai cani: <;erchD voi. che ci siete simili in tutto. non andate d*accordo con noi come
1ratelliG %on c*4 tra noi nessuna di11erenza. tranne che nelle idee. %oi viviamo in li-ert5. e voi vi
sottomettete agli uomini. servendoli. sopportando le loro percosse. portando il collare e custodendo
le loro pecore. Iuando poi mangiano. a voi non gettano altro che le ossa. 'a se date retta a noi. voi
ci consegnerete tutto il greggeC lo metteremo in comune e mangeremo a saziet5=. $ cani. dun+ue.
diedero retta a +ueste proposteC e i lupi. appena entrati nella stalla. per prima cosa misero a morte i
cani.
Iuesta 4 la ricompensa che ottengono i traditori della patria.
(!0.
$ LF;$ E LE ;ECOE.
$ lupi. che 1acevano la posta a un gregge di pecore. non riuscivano ad impadronirsene a causa dei
cani che lo sorvegliavano. e allora decisero di ricorrere all*astuzia per raggiungere il loro scopo.
'andarono am-asciatori alle pecore. e chiesero la consegna dei cani. a11ermando che erano essi i
responsa-ili delle loro relazioni ostili. Fna volta che li avessero in mano. la pace avre--e regnato
tra di loro. Le pecore. senza sospettare +uel che le aspettava. consegnarono i caniC e i lupi. una volta
padroni di +uesti. sterminarono senza di11icolt5 il gregge rimasto indi1eso.
Cos anche +uegli 9tati che consegnano senza di11icolt5 i loro capi. senz*avvedersene sono tosto
soggiogati dai nemici.
(!2.
$ LF;$. LE ;ECOE E $L 'O%TO%E.
$ lupi mandarono am-asciatori alle pecore. o11rendo loro pace perpetua. se avessero ottenuto in
consegna i cani. per mandarli a morte. Le pecore. stupide. erano venute nel parere di 1arlo. +uando
un vecchio montone osserv8: <'a come mai potr8 aver 1iducia in voi e convivere con voi. se non
mi 4 possi-ile pascolare in pace nemmeno ora che ci sono i cani a di1endermiG=.
%on vi spogliate delle vostre armi. dando retta ai giuramenti di coloro che sono vostri nemici
irriconcilia-ili.
(!".
$L LF;O $%O6O6L$TO :ELLA 9FA O'&A E $L LEO%E.
;el pianoAsolingo. a sera. un lupo aggirasi.
mirando l*om-ra sua. che. sotto il raggio
del sol cadente. enormemente allungasi.
<Ch*io tema del leone. 4 mai possi-ileG
&en un plettro ?!@ son lungoE=.
E. pien d*orgoglio. dice: <;resto sar8 re delle -estieE=.
6iunge in +uella il leone e se lo mangia.
Esclama allora il lupo. ravvedendosi:
<La presunzione. ahim4E porta disgraziaE=.
%ote.
'isura di lunghezza corrispondente a +uasi trenta metri.
((3.
$L LF;O E LA CA;A.
Fn lupo vide una capra che -rucava sull*alto di una rupe scoscesa. %on potendo arrivare 1ino a lei.
la esortava a scendere in -asso. chD. senz*avvedersene. non scivolasse. e le diceva che l5 dove si
trovava lui il pascolo era migliore e l*er-a tutta 1iorita. <'a +uesto=. gli rispose la capra. <non 4
mica un invito al pascolo per meC sei tu che hai appetito=.
Cos anche gli uomini malvagi. +uando esercitano le loro per1ide arti con persone che li conoscono.
non ottengono alcun risultato dalle loro macchinazioni.
((!.
$L LF;O E L*A6%ELLO.
Fn lupo vide un agnello presso un torrente che -eveva. e gli venne voglia di mangiarselo con
+ualche -el pretesto. 9tandosene l5 a monte. cominci8 +uindi ad accusarlo di insudiciar l*ac+ua.
cos che egli non poteva -ere. L*agnello gli 1ece notare che. per -ere. esso s1iorava appena l*ac+ua
col muso e che. d*altra parte. stando a valle. non gli era possi-ile intor-idare la corrente a monte.
Venutogli meno +uel pretesto. il lupo allora gli disse: <'a tu sei +uello che l*anno scorso ha
insultato mio padre=. E l*agnello a spiegargli che a +uella data egli non era ancor venuto al mondo.
<&ene=. concluse il lupo. <se tu sei cos -ravo a trovar delle scuse. io non posso mica rinunziare a
mangiarti=.
La 1avola mostra che contro chi ha deciso di 1ar un torto non c*4 giusta di1esa che valga.
(((.
$L LF;O E L*A6%ELL$%O $FF6$ATO %EL TE';$O.
Fn lupo inseguiva un agnellino. e +uesto and8 a ri1ugiarsi in un tempio. $l lupo cominci8 a
chiamarlo e ad avvertirlo che. se il sacerdote lo coglieva l5. lo avre--e immolato al dio. <'eglio
immolato a un dio=. rispose l*agnello. <che s-ranato da teE=.
La 1avola mostra che. se si deve morire. 4 meglio morire con onore.
(().
$L LF;O E LA VECCL$A.
Fn lupo a11amato vagava in cerca di ci-o. 6iunto in un certo luogo. sent un -am-ino che piangeva.
e una vecchia che gli diceva: <9mettila di piangere. se no ti d8 su-ito su-ito al lupo=. $l lupo
credette che la vecchia parlasse sul serio. e si 1erm8 li ad aspettare per un -el pezzo. 'a +uando
giunse la sera. la sent di nuovo che vezzeggiava il -am-ino e gli diceva: <9e il lupo viene +ui. noi
lo ammazzeremo. piccino mioE= <Iuesta 4 una casa dove si dice una cosa e poi se ne 1a un*altra=.
comment8 il lupo. udendo +ueste parole. e se ne and8 via.
Ecco una 1avola per +uelle persone le cui azioni non rispondono alle parole.
((,.
$L LF;O E L*A$O%E.
Fn lupo aveva ingoiato un osso e andava attorno per trovare +ualcuno che lo li-erasse. 9*im-attD in
un airone. e lo preg8 di estrargli l*osso dietro compenso. Iuello cacci8 la testa nella gola del lupo.
tir8 1uori l*osso e poi reclam8 l*onorario pattuito. 'a il lupo gli disse: <Caro mio. non sei contento
d*aver tirata 1uori intera la testa dalla -occa del lupoG e osi ancora chiedere un compensoG=.
La 1avola mostra che il pi> gran compenso che si possa ottenere dai servizi resi a un malvagio 4
+uello di non essere ricam-iato con un sopruso.
((#.
$L LF;O E $L CAVALLO.
;assando per i campi. un lupo trov8 dell*orzo e. dato che come ci-o a lui non poteva servire. lo
lasci8 l e continu8 la sua strada. Iuando per8 si im-attD in un cavallo. lo condusse in +uel campo.
dichiarandogli che aveva trovato l*orzo e. invece di mangiarlo. l*aveva ser-ato per lui. anche
perchD gli 1aceva piacere sentire il rumore dei suoi denti +uando lo masticava. <Caro mio= gli
rispose il cavallo. <se i lupi potessero mangiar orzo tu non avresti mai dato. la pre1erenza alle
orecchie sul ventre=.
La 1avola mostra che chi per natura 4 malvagio non 4 creduto anche +uando 1a s1oggio delle
migliori intenzioni.
((/.
$L LF;O E $L CA%E.
Fn lupo vide un gran -el cane attaccato per il collare e gli chiese: <Chi 4 che t*ha legato e ti ha dato
tanto da mangiareG=. E l*altro rispose: <Fn cacciatore=. <9e c*4 un lupo che m*4 caro. :io gli
risparmi +uesta sorte: meglio la 1ame. piuttosto che il peso del collareE=.
La 1avola mostra che nelle sventure non si riesce nemmeno a gustare le gioie dello stomaco.
((0.
$L LF;O E $L LEO%E.
Fn lupo aveva ru-ata una pecora dal gregge e la trascinava nel suo covo. +uando gli si 1ece incontro
un leone e gliela port8 via. Tenendosi a rispettosa distanza. il lupo gli grid8: <&ell*ingiustiziaE mi
porti via +uel che 4 mioE=. E il leone. ridendo: <6i5E perchD tu l*avevi avuta secondo giustizia. da
un amico...=.
La 1avola 4 un*accusa contro i ladri e i prepotenti che si incolpano a vicenda +uando hanno la
peggio.
((2.
$L LF;O E L*A9$%O.
Fn lupo che era capo del -ranco. aveva promulgato una legge per cui ognuno doveva mettere in
comune il prodotto della sua caccia e darne a tutti in parti uguali. per evitare che gli altri lupi.
a11amati. si mangiassero tra loro. 'a si 1ece avanti un asino che. scuotendo la criniera. osserv8:
<'agni1ica la pensata del lupoE Tu. per8. come mai il tuo -ottino di ieri l*hai messo da parte nella
tua tanaG 9>. o11rilo alla comunit5 e 1a le partiE=.
E il lupo. svergognato. si rimangi8 la sua legge.
%eppure coloro che sem-rano dettar legge secondo giustizia rispettano le norme che hanno
1ormulate e secondo cui giudicano.
((".
$L LF;O E $L ;A9TOE.
Fn lupo andava dietro a un gregge di pecore. senza 1ar loro nulla di male. $l pastore da principio si
guardava da lui come da un nemico e lo sorvegliava pien di sospetto. 'a poichD +uello continuava a
seguirli e non 1aceva neppure un tentativo di rapina. 1in col considerarlo pi> un guardiano che un
nemico in agguato e. +uando e--e -isogno di recarsi in citt5. partendo. a11id8 le pecore a lui. $l
lupo pens8 che era giunto il momento -uono. e. piom-ando addosso al gregge. ne s-ran8 la maggior
parte. Iuando. al suo ritorno. il pastore vide il gregge distrutto. esclam8: <Ahim4E la colpa 4 tutta
mia: perchD ho a11idato delle pecore a un lupoG=.
Cos anche tra gli uomini 4 pi> che naturale che chi a11ida un deposito a una persona avida non lo
ria--ia pi> indietro.
()3.
$L LF;O 9A7$O E LA ;ECOA.
Fn lupo che era pien di ci-o 1ino alla gola scorse una pecora stesa al suolo e. comprendendo che era
venuta meno di paura alla sua vista. le si avvicin8. e la rassicur8. dicendo che l*avre--e lasciata
andare li-era solo che gli dicesse sinceramente tre dei suoi pensieri. La pecora allora cominci8 col
dire che anzitutto non avre--e mai voluto incontrarsi con lui. Che. in secondo luogo. non potendo
ottenere +uesta grazia. avre--e voluto incontrarlo cieco. $n terzo luogo. poi: <Vorrei vedervi morire
tutti di mala morte. maledetti lupi=. esclam8. <voi che ci 1ate una guerra spietata. senza che noi vi
a--iamo mai 1atto nulla di maleE=. $l lupo apprezz8 la sincerit5 della pecora e la lasci8 andare.
La 1avola mostra che molte volte anche tra nemici 4 apprezzata la sincerit5.
()!.
$L LF;O FE$TO E LA ;ECOA.
Fn lupo ridotto a mal partito dai morsi dei cani. giaceva a terra. incapace di procacciarsi il ci-o.
+uando vide una pecora e la preg8 di portargli un po* d*ac+ua dal 1iume vicino. <9e tu mi d5i da
-ere. da mangiare me lo trover8 da solo=. <'a se io ti d8 da -ere=. gli rispose la pecora. <poi ci
pensi tu a servirti di me anche per mangiare=.
Ecco una 1avola adatta per un malvagio che tende ipocritamente le sue insidie.
()(.
LA LA';A:A.
Fna lampada u-riaca d*olio splendeva vantandosi d*esser pi> luminosa del sole. 9*ud 1ischiare un
so11io di vento. ed ecco la lampada 1u spenta. Iualcuno la riaccese. e le disse: <&rilla. o lampada. e
taci. La luce degli astri non si eclissa mai=.
%on -isogna lasciarsi accecare dalla 1ama e dagli onori. nella vita: tutto ci8 che vi ac+uistiamo 4
estraneo a noi.
()).
L*$%:OV$%O.
Fn indovino s*era installato sulla pu--lica piazza e vi 1aceva +uattrini. A un tratto arriva un tale e gli
annuncia che gli han scassinato le porte di casa e gli han portato via tutto +uel che c*era dentro. Egli
-alza s> sconvolto. e piangendo corre a vedere +uel ch*4 successo. A +uella vista. uno dei presenti
gli grid8: <EhiE tu che pretendevi di conoscere l*avvenire degli altri. il tuo non l*avevi previstoG=.
9i potre--e applicare +uesta 1avola a certuni che si comportano da sciocchi nelle cose loro e poi
pretendono di 1ar s1oggio di saggezza negli a11ari che non li riguardano.
(),.
LE A;$ E 7EF9.
Le api. gelose perchD gli uomini si servivano del loro miele. andarono da 7eus e lo pregarono di
conceder loro il potere di uccidere a colpi di pungiglione chiun+ue si avvicinasse ai loro alveari.
7eus. sdegnato per tanta malignit5. 1ece s che esse. non appena colpiscono +ualcuno. perdono il
pungiglione e. dopo di +uesto. anche la vita.
Iuesta 1avola s*attaglia a certe persone maligne che si rassegnano a partecipare personalmente ai
danni in1erti agli altri.
()#.
L*A;$CFLTOE.
Fn tale penetr8 nella casa di un apicultore. durante la sua assenza. e gli port8 via miele e 1avi. Al suo
ritorno. il proprietario. vedendo le arnie vuote. si 1erm8 ad esaminarle. 'a le api che ritornavano dal
pascolo. trovandolo l. lo assalirono coi pungiglioni. conciandolo orri-ilmente. <&rutte -estiacce=.
disse lui. <il ladro dei vostri 1avi l*avete lasciato andar via impunito. e a me. che mi prendo cura di
voi. riservate un trattamento cos spietatoE=.
Cos alcuni uomini che. per incoscienza. non si guardano dai loro nemici. respingono poi i loro
amici come se li insidiassero.
()/.
$ 'E%A6$T$.
Certi menagirti ?!@ avevano un asino. su cui eran soliti caricare i -agagli +uando 1acevano la loro
+uestua. 'a un -el giorno l*asino mor di stenti. Essi lo scuoiarono e con la sua pelle 1ecero dei
tam-uri. di cui si servivano. Fn giorno incontrarono degli altri menagirti che chiesero loro dove
1osse l*asinoC ed essi risposero che era morto. ma che di -usse ne prendeva tante +uante non ne
aveva mai prese nemmeno da vivo.
Cos talora i servi. anche a11rancati dalla schiavit>. non sono esenti dalle 1atiche servili.
%ote.
!. 9acerdoti mendicanti della dea Ci-ele. che 1acevano ogni mese un giro di +uestua.
()0.
$ TO;$ E LE :O%%OLE.
Topi e donnole erano in guerra. e i topi non 1acevano che toccar scon1itte. iunitisi in assem-lea.
essi espressero il sospetto che +uesto avvenisse per il 1atto che erano privi di capi. 9celsero +uindi
alcuni di loro e. per alzata di mano. li nominarono generali. Iuesti. volendo distinguersi dagli altri.
si 1a--ricarono delle corna e se le applicarono sulla testa. 9*attacc8 -attaglia. e avvenne che
l*esercito dei topi e--e la peggio. 'a. mentre gli altri. 1uggendo. si 1iccavano nelle loro -uche e
riuscivano a salvarsi. i generali. che non potevano entrar dentro per via delle corna. 1urono presi e
divorati.
Cos. spesso. la vanagloria 4 causa di sventura.
()2.
LA 'O9CA.
Fna mosca. caduta in una pentola di carne. mentre stava per a11ogare nel -rodo. diceva tra sD:
<E--ene. io ho mangiato. ho -evuto. ho 1atto il -agnoC e se muoio. pazienzaE=.
La 1avola mostra che gli uomini si rassegnano 1acilmente alla morte. +uando essa sopraggiunge
senza so11erenze.
()".
LE 'O9CLE.
$n una dispensa s*era versato del miele. Le mosche. accorse. se lo succhiavano. e la dolcezza era tale
che non sapevano staccarsene. Iuando per8 le loro zampe vi rimasero impigliate e. incapaci di
levarsi a volo. esse si sentirono a11ogare. esclamarono: <;overette noiE ;er un attimo di dolcezza ci
rimettiamo la vita=.
Cos la ghiottoneria 4 causa di numerosi guai per molte persone.
(,3.
LA FO'$CA.
Fn tempo. +uella che oggi 4 la 1ormica era un uomo che attendeva all*agricoltura e. non contento
del 1rutto del proprio lavoro. guardava con invidia +uello degli altri e continuava a ru-are il raccolto
dei vicini. 9degnato della sua avidit5. 7eus lo tras1orm8 in +uell*insetto che chiamiamo 1ormicaC
ma esso. mutata natura. non mut8 costumi. perchD anche oggi gira per i campi. raccoglie il grano e
l*orzo altrui e li mette in ser-o per sD.
La 1avola mostra che chi 4 cattivo di natura. anche se 4 gravemente punito. non muta costumi.
(,!.
LA FO'$CA E LO 9CAA&EO.
%ella stagione estiva la 1ormica s*aggirava per i campi. raccogliendo grano e orzo. e mettendolo in
ser-o come sua provvista per l*inverno. Lo scara-eo l*osservava e 1aceva gran meraviglie della sua
eccezionale attivit5. perchD essa s*a11annava a lavorare proprio nella stagione in cui gli altri animali
hanno tregua dalle loro 1atiche e si d5nno alla -ella vita. La 1ormica non disse nulla. l per lC ma pi
> tardi. +uando sopraggiunse l*inverno. e la pioggia lav8 via tutto lo sterco. lo scara-eo a11amato
and8 da lei. scongiurandola di dargli un po* da mangiare: <O scara-eo=. gli rispose +uella. <il ci-o
non ti manchere--e ora. se tu avessi lavorato allora. +uando io m*a11accendavo e tu mi canzonavi=.
Cos coloro che nel momento dell*a--ondanza non pensano al 1uturo. +uando i tempi cam-iano.
de--ono sopportare le pi> gravi so11erenze.
(,(.
LA FO'$CA E LA COLO'&A.
Fna 1ormica assetata era scesa in una 1ontana e. trascinata dalla corrente. stava per a11ogare. 9e
n*avvide una colom-a e. strappato un ramoscello da un al-ero. lo gett8 nell*ac+ua. La 1ormica vi sal
sopra e riusc a salvarsi. ;oco dopo. un uccellatore. con i suoi panioni pronti. si avanz8 per prendere
la colom-a. La 1ormica lo scorse e diede un morso al piede dell*uccellatore. che. nell*impeto del
dolore. gett8 via i panioni. 1acendo cos 1uggire immediatamente la colom-a.
La 1avola mostra che -isogna ricam-iare i -ene1attori.
(,).
$L TO;O :$ CA';A6%A E $L TO;O :$ C$TTA*.
$l topo cittadino da +uel dei campi
ch*era suo amico s*e--e un invito a pranzo.
e tosto lieto part per la campagna.
'a il pranzo era er-a e grano. <Vedi=. gli disse.
<che vita da 1ormica meni. mio caroE
E io d*ogni -en di :io piena ho la casaC
tu vieni meco. chD ti dar8 di tutto=.
Verso la citt5 trottan gli amici tosto.
L*ospite ostenta legumi e 1ichi secchi
e cacio e pane. datteri. miele e 1rutta.
L*altro. stupito. di cuore lo ringrazia.
il triste suo destino maledicendo.
'a +uando il pranzo s*apprestano a gustare.
capita un tale che l*uscio ti spalanca.
$ miseri al rumore. con un sussulto.
corron dentro le -uche del pavimento.
%e escon poi 1uori. per via dei 1ichi secchi.
ma ecco entra un altro per non so +ual 1accenda.
9corgendolo. i meschini dentro le -uche.
in cerca di salvezza. -alzan di nuovo.
$l campagnolo allora. passando sopra
all*appetito. sospira e dice all*altro:
<Amico. addioE 95ziati pur -en -ene.
goditi il pranzo con tutte le sue gioie.
con tutti i rischi e tutte +uante le paureE
$o meschinello. campando a grano ed er-e.
senza sospetto vivr8. senza timore=.
E* meglio assai. dice la 1avoletta. vivere in santa pace vita modesta. che 1ar del lusso sempre 1ra i
-atticuori.
(,,.
$L TO;O E LA A%OCCL$A.
Fn topo di terra. per sua disgrazia. 1ece amicizia con una ranocchia. La ranocchia. malintenzionata.
leg8 il piede del topo al suo. e cos se ne andarono insieme. in un primo tempo. a mangiar grano per i
campiC poi si avvicinarono all*orlo di uno stagno e la ranocchia trascin8 dentro il topo nel 1ondo.
mentre essa sguazzava nell*ac+ua. gracchiando i suoi -rechechech4M. $l povero topo si gon1i8
d*ac+ua e a11og8. ma galleggiava. legato al piede della rana. Lo vide un ni--io e se lo porto via tra
gli artigli. La ranocchia. legata. gli tenne dietro e serv anch*essa per la cena del ni--io.
Anche i morti hanno la possi-ilit5 di vendicarsi. perchD la giustizia divina tutto vede e. tutto
misurando sulla sua -ilancia. d5 ad ognuno +uel che gli spetta.
(,#.
$L %AFFA6O E $L 'AE.
Fn nau1rago. gettato sulla spiaggia. dormiva. a11ranto dalla stanchezza. :opo poco si dest8 e.
vedendo il mare. cominci8 a rampognarlo. perchD esso seduce gli uomini con la sua apparente
tran+uillit5 e poi. +uando li ha in sua -alia. si in1uria e li manda a morte. E: il 'are. apparendogli
sotto 1orma umana. gli disse: <%on prendertela con me. amico mio. ma piuttosto coi venti. $o. per
mia natura. sarei sempre cos tran+uillo come mi vedi ora. ma +uelli mi saltano addosso
all*improvviso. mi sollevano e mi rendono 1urioso=.
%oi pure non do--iam ritenere responsa-ili delle ingiustizie gli esecutori degli ordini altrui. -ens i
loro mandanti.
(,/.
$ A6A77$ E $L 'ACELLA$O.
:ue ragazzi erano andati a comperare carne nella stessa -ottega. 'entre il macellaio era voltato
dall*altra parte. uno di essi arra118 delle 1rattaglie e le cacci8 sotto il vestito dell*altro. Iuando il
macellaio si volse. cominci8 a cercar le sue 1rattaglie e ad accusare i dueC ma +uello che le aveva
prese giurava che lui non le aveva. e +uello che le aveva giurava di non averle prese. $l macellaio
su-odor8 il trucco e disse: <&e*. se giurate il 1also. me potrete ingannarmi. ma gli d4i no=.
La 1avola mostra che l*empiet5 dello spergiuro resta sempre la stessa. anche se uno la vela con
so1ismi.
(,0.
$L CE&$ATTO E $L CEVO.
Fna volta un cer-iatto disse al cervo: <&a--o. tu sei pi> grande e pi> veloce dei cani e. per di pi
>. hai un magni1ico paio di corna per di1enderti. Come va. dun+ue. che hai paura di loroG=. $l
cervo rise e rispose: <Figlio mio. +uel che tu dici 4 veroC ma io so una cosa sola: che +uando sento
a--aiare un cane. non so come. ma -isogna che me la dia su-ito a gam-e=.
La 1avola mostra che non c*4 incoraggiamento che valga a rin1rancare chi 4 per natura pauroso.
(,2.
$L 6$OVA%E ;O:$6O E LA O%:$%E.
Fn giovanotto spendaccione aveva mangiato tutto il suo patrimonio e gli era restato solo un
mantello. +uando vide una rondine che era tornata prima del tempo. e. credendo che 1osse giunta
l*estate e il mantello non gli servisse ormai pi>. and8 a vendere anche +uesto. 'a il giorno dopo
ritorn8 il cattivo tempo e venne un gran 1reddo. $l giovanotto. andandosene attorno. trov8 la rondine
morta assiderata. <:isgraziata=. le disse. <tu hai rovinato te e me insieme=.
La 1avola mostra che tutto +uel che si 1a 1uori tempo 4 pericoloso.
(,".
$L 'ALATO E $L 'E:$CO.
Fn medico chiese al suo ammalato come stava. e +uello gli rispose che aveva sudato in modo
anormale. <'olto -ene=. disse il medico. Torn8 una seconda volta a chiedergli come stava. e +uello
rispose che era stato colto da un -rivido che l*aveva scosso da capo a piedi. <'olto -ene anche
+uesto=. disse il medico. Iuando and8 a 1argli la terza visita e gli chiese della sua malattia.
l*ammalato gli annunzi8 che aveva avuto un attacco di diarrea. <&ene. -ene anche +uesto=. dichiar8
il medico. e se ne and8. Cos. +uando uno dei suoi parenti venne a trovarlo e gli chiese come andava.
l*ammalato rispose: <A 1orza d*andar -ene sto morendo=.
Cos molte volte gli uomini sono dal loro prossimo ritenuti 1elici per +ualche 1atto che nel loro
intimo 4 causa delle pi> vive so11erenze.
(#3.
$L ;$;$9TELLO. $L OVO E $L 6A&&$A%O.
Fn pipistrello. un rovo e un ga--iano 1ecero societ5 e decisero di darsi al commercio. $l pipistrello
si 1ece prestare del denaro e lo mise in comuneC il rovo prese con sD delle sto11eC il terzo socio. il
ga--iano. ci mise del rame. e s*im-arcarono. 9i scaten8 una violenta tempesta. e la nave col8 a
picco. $ tre riuscirono a porsi in salvo sulla terra. ma perdettero tutto il carico. :a allora. il ga--iano
4 sempre in agguato sugli scogli. per vedere se. da una parte o dall*altra. il mare gli restituisce il suo
rameC il pipistrello. per paura dei suoi creditori. di giorno non si 1a vedere ed esce di notte a cercarsi
da mangiareC il rovo. poi. s*aggrappa ai vestiti dei passanti. per vedere se riconosce la sua sto11a.
La 1avola mostra che noi 1iniamo sempre col ritornare a +uello che ci preme.
(#!.
$L ;$;$9TELLO E LE :O%%OLE.
Fn pipistrello. caduto per terra. 1u a11errato da una donnola e. mentre stava per esser ucciso. la
pregava di risparmiarlo. Iuella dichiar8 che non poteva lasciarlo andare. perchD essa era per natura
nemica di tutti gli uccelli. Allora il pipistrello spieg8 che esso non era un uccello. ma un topo. e cos
1u lasciato andare. ;i> tardi cadde di nuovo. 1u preso da un*altra donnola. e preg8 anche +uella di
non divorarlo. Iuella rispose che essa odiava tutti i topi. e il pipistrello. dichiarando che non era un
topo -ens un uccello. se la cav8 di nuovo. Ecco come 1u che. con un cam-iamento di nome. il
pipistrello riusc a s1uggire due volte alla morte.
La 1avola mostra che non -isogna ricorrere sempre agli stessi espedienti. ma ri1lettere come si possa
sottrarsi ai pericoli adattandosi alle circostanze.
(#(.
LE ;$A%TE E L*OL$VO.
Fn giorno le piante si accinsero ad eleggere un re che le governasse. e dissero all*olivo: <9ii tu il
nostro re=. <E io dovrei rinunciare al mio pingue prodotto. cos pregiato dagli d4i e dagli uomini.
per andare a 1ar il re delle pianteG=. rispose l*olivo. Allora le piante si rivolsero al 1ico: <Vieni a
regnare su di noi=. 'a anche il 1ico rispose: <$o dovrei rinunciare ai dolci e s+uisiti miei 1rutti. per
andare a 1ar il re delle pianteG=. Allora le piante si rivolsero allo spino: <Vieni tu a regnar su di
noi=. E lo spino rispose alle piante: <9e davvero voi mi ungete re su di voi. venite +ui a ripararvi
sotto di meC se no. escano 1iamme dallo spino e divorino i cedri del Li-anoE=.
(#).
$L TA6L$ALE6%A E: E'E9.
A un taglialegna cadde l*accetta nel 1iume presso cui stava lavorando. %on sapendo che 1are. si mise
a piangere. seduto sulla sponda. Ermes. saputa la ragione del suo pianto. si impietosC 1ece un tu11o
nel 1iume e port8 s> un*accetta d*oro. chiedendogli se era +uella che aveva perduto. L*uomo rispose
di no. ed Ermes. tu11atosi di nuovo. ne port8 s> una d*argentoC e poichD l*uomo dichiarava che non
era nemmeno +uella. si tu118 una terza volta e gli port8 1uori la sua. Allora il taglialegna disse che si
trattava veramente di +uella che aveva perduta. ed Ermes. soddis1atto della sua onest5. gliele diede
tutte e tre. $l -oscaiolo. ritornato tra gli amici. raccont8 loro l*accaduto. e uno di essi pens8 di poterne
ricavare un uguale pro1itto. And8 al 1iume. gett8 a -ella posta la sua accetta nell*ac+ua e poi si
sedette l a piangere. Anche a lui comparve Ermes e. in1ormatosi del motivo del suo pianto. si tu118 e
port8 s> a lui pure un*accetta d*oro chiedendogli se era +uella che aveva perduta. <'a s certo che 4
+uellaE=. rispose l*altro. esultante. $l dio. indignato di tanta s1acciataggine. non solo si tenne l*accetta
d*oro. ma non gli riport8 nemmeno la sua.
La 1avola mostra che la divinit5 4 tanto propizia agli onesti +uanto ostile ai disonesti.
(#,.
$ V$A%:A%T$ E L*O9O.
:ue amici viaggiavano insieme. +uand*ecco apparire davanti ad essi un orso. Fno. pi> svelto. sal
su un al-ero e vi rest8 nascosto. mentre l*altro. che gi5 stava per esser preso. si gett8 al suolo.
1ingendo d*esser morto. L*orso gli avvicin8 il muso. annusandolo. ed egli tratteneva il respiro.
perchD. a +uel che dicono. l*orso non tocca i cadaveri. Iuando l*orso si 1u allontanato. +uello che era
sull*al-ero discese e chiese all*altro che cosa gli avesse detto nell*orecchio l*orso. <:i non viaggiar
mai pi> con dei compagni che nel pericolo non restano al tuo 1ianco=. gli rispose +uello.
La 1avola mostra che le disgrazie mettono alla prova la -ont5 degli amici.
(##.
$ V$A%:A%T$ E $L COVO.
Alcuni tali che viaggiavano per un certo a11are. incontrarono un corvo cieco da un occhio. Essi si
volsero a guardarlo. e uno consigli8 di tornare indietro. perchD tale era il signi1icato del presagio.
<'a come potre--e pro1etare il 1uturo a noi +uest*uccello. che non 4 stato nemmeno capace di
prevedere la perdita del suo occhio. in modo da evitarlaG=.
Cos anche tra gli uomini. chi non 4 in grado di dirigere i propri a11ari non merita 1iducia +uando
d5 consigli al prossimo.
(#/.
$ V$A%:A%T$ E LA 9CFE.
:ue uomini 1acevano viaggio insieme. Fno trov8 una scure. <A--iamo trovato una scure=. disse
l*altroC ma il primo lo ammon che non doveva dire *a--iamo*. -ens *hai trovato*. :opo un po* 1urono
raggiunti da coloro che avevano perduto la scure. e +uello che l*aveva presa. vedendo che gli
correvano dietro. disse al compagno: <9iamo 1ritti=. <%o. devi dire: *son 1ritto*. Iuando l*hai
trovata. non hai mica 1atto a met5 con meE=. gli osserv8 l*altro.
La 1avola mostra che chi non 4 1atto partecipe della -uona sorte non pu8 nemmeno essere amico
1edele nella sventura.
(#0.
$ V$A%:A%T$ E $L ;LATA%O.
%ella stagione estiva. verso mezzogiorno. due viandanti spossati dal caldo videro un platano e.
ri1ugiatisi sotto di esso. si sdraiarono alla sua om-ra. per riposare. A un tratto. levando gli occhi
verso il platano. presero a dire che +uell*al-ero cos sterile era inutile agli uomini. E il platano
rispose: <$ngratiE mi accusate d*essere sterile e inutile. mentre ancora state godendo dei miei
-ene1iciE=.
Cos. anche tra gli uomini. ci sono dei disgraziati. alla cui -ont5 non si presta 1ede. per +uanto
-ene1ichino il loro prossimo.
(#2.
$ V$A%:A%T$ E LA 9TE;A6L$A.
:ei viandanti che camminavano lungo la riva del mare giunsero su di un*altura. donde videro di
lontano un mucchio di sterpi che galleggiava. e lo presero per una gran nave da guerra. Iuando poi.
trasportata dal vento. la sterpaglia si avvicin8 al+uanto. parve loro di veder non pi> una nave. ma
un -astimento da trasporto. ;er8. una volta che 1urono giunti a riva. videro che erano sterpi. e si
dissero l*un l*altro che erano degli sciocchi. ad aspettar +uello che non c*era.
La 1avola mostra che ci son degli uomini i +uali. +uando non si conoscono. incutono paura. ma che.
messi alla prova. si trovano indegni di considerazione.
(#".
$L V$A%:A%TE E LA VE$TA*.
Fn viandante incontr8 in un deserto una donna che se ne stava l5 solitaria. con lo sguardo chino a
terra. e le chiese: <Chi seiG=. <9ono la Verit5=. rispose +uella. <E per +ual ragione hai
a--andonato la citt5 e vivi nel desertoG=. Ed essa: <;erchD nei tempi antichi la menzogna era di
pochiC ma ora essa al-erga presso tutti gli uomini. +ualun+ue cosa si dica o si ascolti=.
Orri-ile e dolorosa 4 la vita per gli uomini. +uando la menzogna 4 pre1erita alla verit5.
(/3.
$L V$A%:A%TE E: E'E9.
Fn tale che doveva compiere un lungo viaggio. 1ece voto a Ermes che. se avesse trovato +ualche
cosa. ne avre--e consacrato la met5 a lui. Ed ecco che trov8 una -isaccia con dentro delle
mandorle e dei datteri. e la raccolse. pensando che 1ossero +uattrini. La scosse. e +uando vide che
cosa c*era dentro. se lo mangi8C poi prese delle mandorle i gusci e dei datteri i n8ccioli. e depose il
tutto su un altare. dicendo: <Ecco sciolto il mio voto. o Ermes: +uel che ho trovato. l*ho diviso con
te: te n*ho dato e della parte di dentro e della parte di 1uori=.
Ecco una 1avola adatta per un uomo avido. che. nella sua cupidigia. tru11a persino gli d4i.
(/!.
$L V$A%:A%TE E LA FOTF%A.
Fn viaggiatore che aveva 1atta molta strada. spossato dalla stanchezza. si lasci8 cadere sull*orlo d*un
pozzo e l s*addorment8. 9tava gi5 +uasi per cadervi dentro. +uando gli apparve la Fortuna. e lo
svegli8. dicendogli: <Ehi. amico. se poi tu cadevi dentro. non te la prendevi con la tua imprudenza.
ma te la prendevi con me...=.
Cos molti uomini si procacciano loro stessi i guai. e poi ne accusano gli d4i.
(/(.
6L$ A9$%$ A 7EF9.
Fna volta gli asini. stanchi di continuare a portar pesi e di stentar la vita. mandarono am-asciatori a
7eus. chiedendogli di por 1ine alle loro miserie. $l dio. per 1ar intendere loro che si trattava di una
cosa impossi-ile. rispose che essi sare--ero li-erati dalle loro pene il giorno in cui. a 1orza di orina.
avessero 1atto un 1iume. 6li asini credettero che egli parlasse sul serioC cos da +uel giorno. e ancor
oggi. +uando vedono un*orina d*asino. tutti si 1ermano intorno a +uella e la 1anno anche loro.
La 1avola mostra che +uel che ad ognuno 4 destinato non si pu8 mutare.
(/).
L*FO'O CLE VOLEVA CO';EAE F% A9$%O.
Fn tale che voleva comperare un asino. lo prese in prova. Lo port8 insieme con i suoi e lo mise
davanti alla greppia. Iuello. senza curarsi degli altri compagni. and8 a mettersi vicino al pi>
poltrone e al pi> ghiotto di tutti. 'entre se ne stava l5 senza 1ar nulla. l*uomo gli mise la cavezza.
lo port8 al suo padrone e glielo restitu. Iuesto gli chiese se la prova a cui l*aveva sottoposto era
tanto convincente. e l*altro gli rispose: <;er me. non ho -isogno di metterlo alla prova: son
convinto che 4 tale e +uale il compagno che 1ra tutti ha creduto di scegliersi=.
La 1avola mostra che le persone sono giudicate simili ai compagni di cui si compiacciono.
(/,.
L*A9$%O 9ELVAT$CO E L*A9$%O :O'E9T$CO.
Fn asino selvatico. vedendo un asino domestico in un -el pascolo solato. gli si avvicin8 per dirgli
che era 1ortunato. cos -ello grasso e con +uel pascolo a disposizione. 'a +uando. pi> tardi. lo vide.
carico di -agagli. seguito dall*asinaio che lo pigliava a randellate. esclam8:
<%o. non ti considero pi> 1ortunato. ora. perchD vedo che solo a prezzo di gravi pene tu godi la tua
ricchezzaE=.
Cos non 4 il caso di invidiare +uei pro1itti che sono accompagnati da pericoli e da so11erenze.
(/#.
L*A9$%O CLE ;OTAVA $L 9ALE.
Fn asino carico di sale traversava un 1iume. 9civol8 e casc8 nell*ac+ua. dove il sale si sciolseC cos.
+uando si rialz8 si sent pi> leggero. Lieto di +uesto caso. un*altra volta che era carico di spugne.
giunto vicino a un 1iume. pens8 che. se si 1osse lasciato cadere. si sare--e di nuovo risollevato pi>
leggeroC e cos a -ella posta scivol8 gi>. 9enonchD. avvenne che le spugne s*im-evvero d*ac+ua. ed
esso. incapace di rialzarsi. mor a11ogato.
$n modo simile. alcuni precipitano nei guai senza avvedersene. proprio in grazia dei loro maneggi.
(//.
L*A9$%O CLE ;OTAVA LA 9TATFA :$ F% :$O.
Fn tale andava in citt5 con un asino su cui aveva collocata la statua di un dio. $ passanti si
inchinavano dinanzi a +uestaC ma l*asino pens8 che le riverenze 1ossero per lui. e. montatosi la testa.
cominci8 a ragliare. ri1iutando di andare avanti. L*asinaio. +uando s*accorse di +uello che succedeva.
cominci8 a menare il randello. dicendo: <O -rutta zucca. ci mancava ancora +uesto. che gli uomini
1acessero le riverenze a un asinoE=.
La 1avola mostra che chi si vanta dei -eni altrui ci guadagna le -e11e di +uelli che lo conoscono.
(/0.
L*A9$%O VE9T$TO :ELLA ;ELLE :EL LEO%E E LA VOL;E.
Fn asino si mise addosso la pelle di un leone e andava attorno seminando il terrore 1ra tutte le
-estie. Vide una volpe e volle provarsi a 1ar paura anche a lei. 'a +uella. che per caso aveva gi5
sentito la sua voce un*altra volta. gli disse: <9ta* pur sicuro che. se non ti avessi mai sentito ragliare.
avresti 1atto paura anche a me=.
Cos ci sono degli ignoranti che. grazie alle loro 1astose apparenze. sem-rere--ero persone
importanti. se la smania di parlare non li tradisse.
(/2.
L*A9$%O CLE LO:AVA LA 9OTE :EL CAVALLO.
L*asino decantava la sorte del cavallo. perchD era nutrito senza economia e 1atto segno a tutte le
cure. mentre esso non aveva nemmeno paglia a su11icienza e doveva sopportare tante 1atiche. 'a
+uando son8 l*ora della guerra. un soldato in armi -alz8 sul cavallo. portandolo da una parte e
dall*altra. e 1inalmente lo lanci8 nella mischia contro il nemico. dove la -estia cadde colpita a morte.
A +uesta vista l*asino cam-i8 parere. e compianse il cavallo.
La 1avola mostra che non -isogna invidiare i potenti e i ricchi. ma amare la povert5. pensando
all*invidia e ai pericoli da cui essi sono circondati.
(/".
L*A9$%O. $L 6ALLO E $L LEO%E
Fna volta un gallo stava mangiando insieme con un asino. Ecco che un leone piom-a addosso
all*asino. e il gallo emette un grido. $l leone. che. a +uanto pare. ha paura della voce del gallo.
scappa. Allora l*asino. illudendosi d*averlo messo in 1uga lui. prese su-ito a rincorrerlo. Iuando
l*e--e seguito lontano. dove non arrivava pi> la voce del gallo. il leone si volse indietro e se lo
divor8. <;overo stupido ch*io sonoE=. esclamava morendo l*asino. <perchD ho voluto partire in
guerra. io che non son nato di genitori guerrieriG=.
La 1avola mostra che molti uomini partono in guerra contro gente che si 4 1atta piccola a -ella
posta. e cos 1iniscono rovinati da +uella.
(/".
L*A9$%O. LA VOL;E E $L LEO%E.
L*asino e la volpe si misero in societ5 e andarono a caccia. 'a appena venne loro incontro un
leone. la volpe. vedendo il pericolo imminente. gli si avvicin8 o11rendo di consegnargli l*asino se le
prometteva salva la vita. Iuello acconsentC allora la volpe condusse l*asino verso una trappola e ve
lo 1ece cadere. Iuando il leone vide che l*asino non poteva scappare. per prima cosa a11err8 la
volpe. e poi si rivolse all*asino.
Cos spesso. senza avvedersene. chi tende insidie ai suoi compagni. rovina insieme con essi.
(0!.
L*A9$%O E LE A%OCCL$E.
Fn asino. con un carico di legna sul dorso. traversava un ac+uitrino. 9civol8. cadde. e. non
riuscendo a tirarsi s>. si mise a piangere e a lamentarsi. Iuando le ranocchie del luogo udirono i
suoi lamenti. gli dissero: <Caro mio. tu piagnucoli tanto per esser caduto +ui pochi minuti: che cosa
avresti mai 1atto se ci 1ossi rimasto tanto tempo come noiG=.
:i +uesta 1avola potre--e servirsi uno che a11ronta coraggiosamente i mali pi> gravi. per rivolgersi
a un de-ole che mal sopporta le pi> lievi 1atiche.
(0(.
L*A9$%O E $L 'FLO CLE ;OTAVA%O F% CA$CO E6FALE.
Fn asino e un mulo avanzavano uno accanto all*altro. L*asino. osservando che i loro due carichi
erano eguali. era indignato e si lamentava. perchD il mulo. che pur era ritenuto degno di una doppia
razione. non portava nulla pi> di lui. 'a +uando e--ero proceduto al+uanto nella via. l*asinaio
s*avvide che l*asino non poteva reggere. e allora gli tolse una parte del carico. aggiungendolo al
mulo. :opo che e--ero proseguito ancora un poco. vedendo che l*asino era sempre pi> stanco. gli
tolse di nuovo una parte del carico. e. alla 1ine. prese tutto +uanto e lo pass8 da lui al mulo. Allora
+uesto diede una s-irciatina all*asino: <Ehi. tu. non ti par giusto. ora. che mi 1accian l*onore di una
doppia razioneG=.
Anche noi. per giudicare la condizione di ciascuno. non do--iamo guardare come comincia. ma
come va a 1inire.
(0).
L*A9$%O E L*OTOLA%O.
Fn asino che era al servizio di un ortolano. pregava 7eus per esser li-erato del suo padrone e
venduto ad un altro. dato che l mangiava poco e 1aticava molto. 7eus l*ascolt8 e 1ece s che 1osse
venduto ad un vasaioC ma egli 1u di nuovo malcontento. perchD. a portare argilla e vasellame.
1aticava pi> di prima. 9upplic8 +uindi di cam-iare nuovamente. e 1u venduto a un conciapelli.
Caduto cos in mano d*un padrone peggiore dei precedenti e vedendo il mestiere che egli esercitava.
sospirava e diceva: <Ahim4 disgraziatoE era meglio che rimanessi con i padroni di prima.
perchD +uesto. vedo -ene. mi concer5 anche la pelle=.
Iuesta 1avola mostra che i servitori non rimpiangono mai tanto il primo padrone. come +uando
hanno provato il secondo.
(0,.
L*A9$%O. $L COVO E $L LF;O.
Fn asino che aveva una piaga nella schiena pascolava in un prato. Fn corvo and8 a posarglisi
addosso e gli dava -eccate nella piaga. mentre l*asino. per il dolore. ragliava e saltava. L*asinaio se
ne stava l5 1ermo a +ualche distanza e rideva. Fn lupo che passava lo vide. e disse tra sD: <%oi
poveracci. -asta che ci vedano e ci d5nno la cacciaC ma +uesti. anche se li assalgono. li accolgono
con un sorriso=.
La 1avola mostra come gli uomini cattivi si riconoscano persino dalla 1accia. e a prima vista.
(0#.
L*A9$%O E $L CA6%OL$%O ovvero $L CA%E E $L 9FO ;A:O%E.
Fn tale che possedeva un cagnolo maltese e un asino. continuava a 1ar moine al cane e. se per caso
andava 1uori a pranzo. portava a casa +ualche -occoncino per gettarglielo. +uando la -estiola gli
veniva incontro scodinzolando. Allora l*asino. geloso. corse incontro al padrone e. a 1orza di
saltellare. gli lasci8 andare un calcio. Adirato. il padrone ordin8 di allontanarlo a randellate e di
legarlo alla greppia.
La 1avola mostra che non tutti sono nati per le stesse cose.
(0/.
L*A9$%O E $L CA%E CLE V$A66$AVA%O $%9$E'E.
Fn asino e un cane che 1acevano strada insieme. trovarono per terra una lettera chiusa. L*asino la
raccolse. spezz8 i suggelli. l*aperse e si mise a leggerla al cane che ascoltava. %ella lettera si parlava
di ro-a da mangiare. voglio dire di 1ieno. di orzo. di paglia. 'entre l*asino leggeva tutte +uelle cose.
il cane se ne stava l annoiatoC e poi gli disse: <6uarda un po* pi> avanti. caro. che saltando tu non
trovi anche +ualche in1ormazione che riguardi carne o ossa=. L*asino scorse tutta la lettera. ma non
ci trov8 niente di +uel che il cane cercava. e allora +uesto soggiunse: <&uttala pur via. mio caro.
non c*4 niente di interessante=.
(00.
L*A9$%O E L*A9$%A$O.
Fn asino guidato da un asinaio. dopo aver 1atto un po* di strada. lasci8 la via -uona e prese di
traverso. in mezzo ai precipizi. 9tava gi5 precipitando in uno di +uesti. +uando l*asinaio l*a11err8
per la coda e tent8 di 1arlo tornare indietro. 'a +uello tirava a tutta 1orza in senso inverso. Allora
l*altro lo lasci8 andare. dicendo: <E a--ila vintaE Tanto. non 4 una -ella vittoria +uella che tu
vinci=.
Ecco una 1avola adatta per un uomo litigioso.
(02.
L*A9$%O E LE C$CALE.
9entendo cantar le cicale. un asino. pieno d*invidia per +uella voce melodiosa. chiese loro che cosa
mangiavano per poter emettere tali suoni. <ugiada=. risposero +uelleC e l*asino. aspettando che
scendesse la rugiada. mor di 1ame.
Cos. chi ha aspirazioni incompati-ili con la sua natura. non solo non riesce ad appagarle. ma si
procura anche grossi guai.
(0".
L*A9$%O CLE ;A99AVA ;E LEO%E.
Fn asino aveva indossata la pelle di un leone. e tutti lo scam-iavano per un leoneC di +ui. 1uga di
uomini. 1uga d*armenti. 'a ecco che un so11io di vento gli port8 via la pelliccia. e l*asino rest8 nudo.
Allora. tutti addosso a picchiarlo con -astoni e con randelliE
Chi si trova nella condizione di un povero privato. non cerchi di scimmiottare i ricconi. per non
averne danni e risate: non 4 conveniente per noi +uello che 4 estraneo alla nostra natura.
(23.
L*A9$%O CLE 'A%6$AVA F% CA:O E LA VOL;E.
:el cardo l*irta chioma -rucava un ciuco. A lui -e11arda disse la volpe: <E come potrai. con lingua s
molle e delicata. l*aspro tuo ci-o domare e sgretolarloG=.
Iuesta 1avola 4 per chi si serve della lingua a pro1erire parole dure e minacciose.
(2!.
L*A9$%O CLE 9$ F$%6EVA 7O;;O E $L LF;O.
Fn asino stava pascolando in un prato. +uando scorse un lupo che si dirigeva verso di lui. e 1ece
1inta di zoppicare. $l lupo gli si avvicin8 e gli chiese perchD zoppicavaC +uello rispose che. nello
scavalcare una siepe. aveva messo il piede sopra una spina. e lo consigli8 di estrargliela. per poterlo
poi divorare senza correre il rischio di -ucarsi la -occa masticando. $l lupo. persuaso. sollev8 il
piede dell*asino. 'a. mentre concentrava tutta la sua attenzione sullo zoccolo. l*asino. con un calcio
sulla -occa. gli 1ece saltare tutti i denti. <E mi sta -eneE=. dichiar8 il lupo malconcio. <;erchD ho
voluto impicciarmi di medicina. +uando mio padre m*aveva insegnato il mestiere di macellaioG=.
Cos. anche tra gli uomini. chi si mette in un*impresa non adatta a lui. 1inisce naturalmente in mezzo
ai guai.
(2(.
L*FCCELLATOE. LE COLO'&E 9ELVAT$CLE E LE COLO'&E :O'E9T$CLE.
Fn uccellatore aveva teso le sue reti. legandovi delle colom-e domestiche. ;oi si appost8 a una certa
distanza e aspett8. Ed ecco che si avvicinarono ad esse delle colom-e selvatiche. e si impigliarono
tra le maglie. 'entre l*uccellatore. accorso. cercava di a11errarle. +ueste rimproveravano le colom-e
domestiche che. pur essendo della stessa razza. non le avevano preavvisate dell*inganno. Ed esse
risposero: <'a. per noi 4 pi> conveniente tenerci -uoni i padroni che 1avorire i nostri parenti=.
Cos non si possono nemmeno -iasimare i servitori. se. per amor dei padroni. lasciano a11ievolire i
vincoli della parentela.
(2).
L*FCCELLATOE E LA CA;;ELLACC$A.
Fn uccellatore stava tendendo reti per gli uccelli. Fna cappellaccia. vedendolo da lontano. gli
chiese che cosa mai stesse 1acendo. Egli le rispose che stava 1ondando una citt5C poi si ritir8
lontano e si nascose. Allora la cappellaccia. che aveva creduto alle sue parole si avvicin8 e incapp8
nelle reti. Accorse l*uccellatore. e +uella: <Caro mio. se 4 una citt5 di +uesto genere. +uella che tu
1ondi. a-itanti non ne troverai molti=.
La 1avola mostra che le case e le citt5 si spopolano soprattutto +uando i padroni sono cattivi.
(2,.
L*FCCELLATOE E LA C$CO6%A.
Fn uccellatore. che aveva teso le reti alle gru. stava a sorvegliare di lontano la sua caccia. Fna
cicogna and8 a posarsi insieme con le gru. ed egli accorse. e prese anche +uella. La cicogna pregava
di lasciarla andare. dicendo che essa non recava alcun danno agli uomini. ma era anzi utilissima.
perchD acchiappava e divorava serpenti e altri rettili. ;er8 l*uccellatore rispose: <'a anche se
realmente non sei cattiva. tu meriti in ogni caso una punizione per esser andata a metterti con dei
cattivi compagni=.
Anche noi do--iamo 1uggire la compagnia dei cattivi per non sem-rare partecipi noi pure delle loro
cattiverie.
(2#.
L*FCCELLATOE E LA ;E%$CE.
Fn uccellatore. essendo giunto da lui un ospite a sera tarda e non avendo nulla da im-andirgli. si
volse alla sua pernice addomesticata e stava per ucciderla. +uando +uesta cominci8 ad accusarlo
d*ingratitudine. perchD intendeva ammazzarla. dopo esser stato tanto aiutato da lei. che attirava gli
uccelli della sua razza e glieli consegnava. <'a +uesta=. disse lui. <sar5 una ragione di pi> per
sacri1icarti. se non risparmi nemmeno i tuoi 1ratelliE=.
La 1avola mostra che chi tradisce i suoi 1amiliari. non si ac+uista solo l*odio delle vittime. ma anche
+uello di chi si giova del suo tradimento.
(2/.
LA 6ALL$%A E LA O%:$%E.
Fna gallina trov8 delle uova di serpente e si mise a covarle con cura. 1inchD. a 1orza di covare. riusc
a 1arle schiudere. La rondine. che era stata a guardarla. le disse: <'a perchD. stolta. vuoi allevare
degli esseri che. appena adulti. cominceranno a 1ar del male a te per la primaG=.
La perversit5 4 incorreggi-ile. anche se 4 1atta segno ai pi> grandi -ene1ici.
(20.
LA 6ALL$%A :ALLE FOVA :*OO.
Fn tale possedeva una -ella gallina che 1aceva le uova d*oro. ;ensando che avesse un mucchio d*oro
nelle viscere. egli la uccise. e trov8 che dentro era 1atta come tutte le altre galline. Cos. per la
speranza di trovar la ricchezza tutta in una volta. rest8 privo anche del suo modesto provento.
Contentatevi di +uello che avete e guardatevi dall*essere insazia-ili.
(22.
LA CO:A :EL 9E;E%TE E LE 9FE 'E'&A.
Fna volta la coda del serpente e--e la pretesa di precedere lei il corpo e di dirigerlo. Le altre
mem-ra dicevano: <'a come potrai dirigerci tu. se non hai nD occhi nD naso come gli altri animaliG
=. 'a non riuscirono a persuaderla. e il -uon senso dovette -attere in ritirata. La coda and8 dun+ue
avanti e comand8 la marcia. trascinandosi dietro alla cieca tutto il corpo. 1inchD precipit8 in una -uca
piena di pietre. dove il serpe e--e piagata la schiena e tutto +uanto il corpo. Allora la coda. tutta
carezzevole. si mise a supplicare la testa. dicendo: <9alvaci tu. o signora. per piacereC ho 1atto male
a mettermi in lotta con te=.
La 1avola -olla gli uomini in1idi e perversi che si rivoltano contro i loro capi.
(2".
$L 9E;E%TE. LA :O%%OLA E $ TO;$.
$n una casa un serpe e una donnola stavano -attendosi. $ topi del luogo. che erano continuamente
preda dell*uno e dell*altra. vedendo che +uelli si azzu11avano. uscirono 1uori a passeggiare. 'a
+uando i com-attenti videro i topi. rinunciarono al loro duello e si rivolsero contro di loro.
Cos in uno 9tato. chi si immischia nelle contese demagogiche. diventa inconsciamente la preda
degli uni e degli altri.
("3.
$L 9E;E%TE E $L 6A%CL$O.
Fn serpente e un granchio vivevano nel medesimo luogo. $l granchio si mostrava retto e -uono nei
suoi rapporti col serpente. mentre i modi di +uest*ultimo erano .invece tortuosi e perversi. $l
granchio continuava ad ammonirlo di imitare il suo atteggiamento. comportandosi rettamente con
lui. ma l*altro non se ne dava per inteso. Allora. adirato. aspett8 un momento in cui dormiva. lo
a11err8 per la gola e lo uccise. Iuando se lo vide davanti lungo disteso. disse: <Eh. caro mio. non 4
ora. da morto. che -isogna essere dritto: dovevi esser dritto +uando te lo dicevo. e non ti avrei
ammazzato=.
Iuesta 1avola si potre--e applicare a certi uomini che. 1in che son vivi. si comportano
malignamente con gli amici. e poi li -ene1icano dopo la morte.
("!.
$L 9E;E%TE CAL;E9TATO E 7EF9.
Fn serpente che si vedeva continuamente calpestato dagli uomini. and8 da 7eus a lamertarsi. E 7eus
gli disse: <'a se il primo che ti pest8 tu l*avessi morso. il secondo non ci si sare--e provato=.
La 1avola mostra che chi tien testa ai primi assalitori incute spavento agli altri.
("(.
$L A6A77$%O CLE 'A%6$AVA LA T$;;A.
Alcuni pastori che sacri1icavano una capra nei campi. invitarono i loro vicini. C*era tra essi una
donna povera e con lei il suo 1iglioletto. Iuando il pranzo era gi5 a -uon punto. il ragazzo. che
aveva la pancia piena di carne. sentendosi male. si mise a gridare: <O mamma mia. ora vomito la
mia trippaE=. <La tua no. 1iglio mio=. corresse la madre. <ma soltanto +uella che hai mangiatoE=.
Iuesta 1avola -en s*adatta a un de-itore che 4 pronto a prendere i +uattrini degli altri. ma che.
+uando glieli richiedono indietro. s*a11ligge come se ci rimettesse del suo.
(").
$L A6A77O CLE :AVA LA CACC$A ALLE CAVALLETTE E LO 9CO;$O%E.
Fn ragazzo stava davanti al -astione a dar la caccia alle cavallette. %e aveva gi5 preso un -el
mucchio. +uando vide uno scorpione e. convinto che 1osse una cavalletta. stava +uasi per 1arlo
scendere nel cavo della mano. Lo scorpione. sollevando il suo aculeo: <Almeno l*avessi 1attoE=.
disse. <chD avresti perduto anche le cavallette che hai presoE=.
Iuesta 1avola insegna che non -isogna comportarsi ugualmente con i -uoni e con i cattivi.
(",.
$L A6A77O E $L ;$CCL$O.
Fna donna consult8 gli indovini sul suo 1igliuolo che era ancor -am-ino. e +uelli le predissero che
sare--e morto a causa di un picchio ?!@. 9paventata. la madre 1ece costruire un grandissimo co1ano.
e ve lo chiuse dentro. stando -en in guardia perchD non venisse ad ucciderglielo un picchio. e
aprendo regolarmente. alle ore sta-ilite. per dargli il nutrimento necessario. Ora. una volta. dopo
aver aperto il co1ano. mentre stava rimettendovi sopra il coperchio. il -am-ino a11acci8
imprudentemente la testa. Cos avvenne che lo uccise il picchio del coperchio. cadutogli proprio
sulla 1ontanella.
%ote.
!. $l testo greco parla di "un corvo". Vi si 4 sostituito "un picchio". per rendere in +ualche modo un
gioco di parole dell*originale.
("#.
$L F$6L$O E $L LEO%E :$;$%TO.
Fn vecchio pieno di paure. che aveva un 1iglio unico. coraggioso ed amante della caccia. lo vide in
sogno morire dilaniato da un leone. ;reso dal terrore che si realizzasse +uel che aveva veduto e il
sogno si dimostrasse veridico. allest un magni1ico appartamento nella parte alta della casa e vi tenne
rinchiuso il 1iglio. ;er distrarlo. 1ece decorare l*alloggio con 1igure d*animali d*ogni sorta. tra i +uali
era rappresentato anche un leone. 'a il giovane. guardandolo. sentiva crescere il suo dolore. e. una
volta. ponendoglisi di 1ronte. esclam8: <&rutta -estiaE per colpa tua e per colpa del sogno -ugiardo
di mio padre. sono +ui chiuso e
custodito come una 1emminuccia. Che cosa non dovrei 1artiG=. E cos dicendo. si scagli8 con la mano
contro il muro. +uasi volesse cavargli un occhio. 'a gli penetr8 sotto un*unghia una scheggia. che
gli procur8 un vivo dolore e un*in1iammazione. la +uale 1in in un ascessoC vi si aggiunse la 1e--re.
che -en presto port8 a morte il giovane. Cos. il leone. per +uanto 1osse solo un leone dipinto. lo
uccise. senza che a nulla servisse l*espediente paterno.
Iuel che deve accadere conviene accettarlo coraggiosamente. senza cavillareC tanto. non vi si pu8
s1uggire.
("/.
$L A6A77O CLE F&AVA E 9FA 'A:E.
Fn ragazzo ru-8 a scuola le tavolette ?!@ del suo compagno e le port8 a casa a sua madre. la +uale
non solo non lo pun. ma anzi lo approv8C allora. un*altra volta. egli ru-8 un mantello e glielo port8.
ottenendone lodi anche maggioriC cosicchD. col passar del tempo. divenuto ormai un giovane. egli si
diede senz*altro a ru-are cose di maggior valore. 'a un giorno 1u colto sul 1atto: lo ammanettarono
e lo condussero al supplizio. mentre la madre lo seguiva -attendosi il petto. Egli disse che voleva
parlarle all*orecchio. e. +uando l*e--e vicina. le a11err8 un lo-o dell*orecchio e glielo strapp8 con un
morso. Essa cominci8 a rimproverarlo per la sua empiet5: non contento dei delitti commessi. ora
aveva mutilato anche sua madreE 'a il 1iglio ri-attD: <%on sarei arrivato al punto d*esser condotto
al pati-olo. se tu mi avessi picchiato +uando per la prima volta ti portai a casa le tavolette ru-ateE=.
La 1avola mostra che ci8 che non si reprime dal principio continua a crescere.
%ote.
!. Tavolette di legno. spalmate di cera. che servivano agli antichi per scrivere. come piccole
lavagne.
("0.
$L A6A77O CLE FACEVA $L &A6%O.
Fna volta un ragazzo che 1aceva il -agno in un 1iume stava per a11ogare. Vedendo uno che passava
di l5 si mise a chiamarlo. che lo aiutasse. Iuello cominci8 a 1argli dei rimproveri per la sua
imprudenza. <'a salvami. adesso=. gli disse il 1anciullo. <;oi. +uando m*avrai salvato. mi 1arai la
predica=.
Iuesta 1avola si applica a coloro che o11rono spontaneamente lo spunto agli altri per o11enderli.
("2.
$L :E;O9$TA$O E $L 6$FA'E%TO.
Fn tale aveva ricevuto un deposito da un amico e contava di non restituirglielo. E poichD l*amico lo
invitava a prestar giuramento. a -uon conto. part per la campagna. 6iunto alle porte della citt5.
vide uno zoppo ?!@ che stava per uscirne. e gli chiese chi 1osse e dove 1osse diretto. Iuello rispose
che era il 6iuramento e che andava a punire gli spergiuri. Allora egli gli domand8 +uanto tempo
stava. di solito. prima di tornare in una citt5. <Iuarant*anniC +ualche volta anche trenta=. rispose
l*altro. :opo di ci8. senza esitare. l*uomo prest8 giuramento. a11ermando di non aver mai ricevuto
+uel tal deposito. 'a si trov8 addosso il 6iuramento. che lo condusse con sD per -uttarlo gi> da un
precipizio. L*uomo protestava perchD. dopo avergli dichiarato che ritornava ogni trent*anni. non gli
aveva lasciato nemmeno un giorno di respiro. <:evi sapere=. gli rispose il 6iuramento. <che
+uando mi si vuol provocare. allora ho l*a-itudine di tornare anche in giornata=.
La 1avola mostra che non ci son date 1isse per la vendetta di :io contro gli empi.
%ote.
!. $l 6iuramento era ra11igurato zoppo. a sim-oleggiare la lentezza con cui raggiunge e punisce gli
spergiuri.
(""
$L ;A:E E LE F$6L$E.
Fn tale che aveva due 1iglie. ne diede in moglie una a un ortolano e l*altra a un vasaio. :opo un po*
di tempo. and8 dalla prima e le chiese come stava e come andavano i loro a11ari. Ella rispose che
tutto andava -ene. e che aveva solo una cosa da chiedere agli d4i: temporali e piogge per inna11iare
gli ortaggi. ;oi il padre and8 da +uella che era moglie del vasaio e anche a lei chiese come
andassero le cose. Iuesta rispose che non aveva -isogno di nulla. e che pregava soltanto che
durasse il tempo sereno e un -el sole per seccare il vasellame. <E io=. esclam8 allora il padre. <per
chi dovr8 mai pregare se tu chiedi il sereno e tua sorella la pioggiaG=.
Cos. se si mette mano contemporaneamente a due imprese contrastanti. 4 naturale che vadano male
l*una e l*altra.
)33.
LA ;E%$CE E L*FO'O.
Fn cacciatore aveva catturato una pernice e stava per ammazzarla. 'a +uella prese a supplicarlo:
<Lasciami vivereC in compenso io caccer8 per te molte pernici=. <Iuesta sar5 una ragione di pi>
per tirarti il collo=
le rispose l*altro. <dato che tu pensi di tendere insidie ai tuoi compagni e ai tuoi amici=.
Chi prepara trappole contro i suoi amici 4 destinato a cadere egli stesso nelle insidie di +ualche
im-oscata.
)3!.
LA COLO'&A A99ETATA.
Fna colom-a tormentata dalla sete vide un -icchier d*ac+ua dipinto in un +uadro e. credendolo vero.
vi si precipit8 sopra a tutta 1orza. andando imprudentemente a s-attere contro il +uadro. Cos accadde
che le si spezzarono le ali ed essa piom-8 a terra. dove 1u catturata da uno dei presenti.
Ci sono uomini che 1anno altrettanto: spinti dalla violenza del desiderio. si accingono
inconsideratamente ad imprese che li trascinano alla rovina. senza che essi se ne rendano conto.
)3(.
LA COLO'&A E LA CO%ACCL$A.
Fna colom-a allevata in una piccionaia menava gran vanto per la sua 1econdit5. La cornacchia.
dopo che e--e ascoltato le sue chiacchiere. le disse: <9mettila di vantarti di +uesto. cara mia.
Iuanti pi> 1igli metti al mondo. tanti pi> schiavi avrai da piangere=.
Cos. anche tra i servi. i pi> in1elici sono +uelli che generano 1igli in schiavit>.
)3).
LE :FE &$9ACCE.
Iuando. nei tempi che 1urono. ;rometeo e--e 1a--ricati gli uomini. appese loro al collo due
-isacce. piene l*una dei vizi altrui e l*altra dei vizi propri a ciascuno di essiC +uella dei vizi altrui la
pose loro davanti. e l*altra la appese dietro. Ecco perchD gli uomini scorgono a prima vista i di1etti
altrui. mentre i propri non li hanno mai sott*occhio.
Ci si potre--e servire di +uesta 1avola a proposito di +ualche 1accendiere. che. cieco negli a11ari
propri. va ad occuparsi di +uelli che non lo riguardano.
)3,.
LA 9C$''$A E $ ;E9CATO$.
Fna scimmia. issata sull*alto di una pianta. vide dei pescatori che gettavano la rete in un 1iume. e
rimase ad osservare +uel che 1acevano. Iuando +uelli lasciarono l la rete e si allontanarono un po*
per mangiare. scese dall*al-ero e si prov8 a ri1are i gesti. perchD. a +uanto si dice. +uesto animale 4
portato per istinto all*imitazione. 'a. appena toccata la rete. vi rimase impigliata e per poco non
a11og8. <'e lo merito=. disse allora a se stessaC <perchD mi son messa a pescare senza aver mai
imparato come si 1aG=.
La 1avola mostra che l*impicciarsi di +uel che non ci riguarda non 4 soltanto inutile. ma anche
dannoso.
)3#.
LA 9C$''$A E $L :ELF$%O.
E* un*a-itudine di11usa tra +uelli che 1anno viaggio per mare di portarsi dietro dei cagnolini maltesi
o delle scimmie. per distrarsi durante il viaggio. Fn tale. dun+ue. che compiva una traversata. aveva
con sD una scimmia. 6iunti all*estremit5 dell*Attica. al 9unio. ecco scatenarsi una violenta
tempesta. La nave si capovolge. e i passeggeri si salvano a nuoto. Anche la scimmia si mette a
nuotare. La scorse un del1ino. che. prendendola per un uomo. le scivol8 sotto. la sollev8 e la port8
verso la terra1erma. Iuando 1urono al ;ireo. che 4 il porto d*Atene. il del1ino le domand8 se era
d*Atene. La scimmia rispose di s. e che vi era nata da genitori illustri. anche. Allora il del1ino le
chiese se conoscesse il ;ireo. La scimmia pens8 che si trattasse di un uomo e rispose che era suo
amico e lo conosceva intimamente. anche. 9degnato di tanta menzogna. il del1ino la tu118 nell*ac+ua
e la 1ece a11ogare.
Ecco una 1avola per certa gente che la verit5 non la conosce. eppure spera di darla a -ere agli altri.
)3/.
LA 9C$''$A E $L CA''ELLO.
:avanti alle -estie riunite in assem-lea. una scimmia si alz8 e si mise a -allare. riscuotendo grandi
approvazioni e richiamando l*attenzione di tutti. $l cammello geloso. volle ottenere un ugual
successo e. alzatosi in piedi. cominci8 a danzare anche luiC ma 1ece una cos meschina 1igura. che le
-estie. sdegnate. lo cacciarono via a colpi di randello.
La 1avola s*adatta a +uelli che. per invidia. si mettono a gareggiare con chi val pi> di loro.
)30.
$ F$6L$ :ELLA 9C$''$A.
:icono che le scimmie mettono al mondo due 1igli alla voltaC uno lo amano e lo allevano con ogni
curaC l*altro lo odiano e lo trascurano. 'a succede poi. per un 1atale destino. che la madre. a 1orza di
a--racciare con appassionata violenza il prediletto. lo so11oca. mentre il 1ratello trascurato diventa
adulto.
La 1avola mostra che il destino 4 pi> potente di tutta la nostra previdenza.
)32.
$ %AV$6A%T$.
Fn gruppo di persone navigava a -ordo di una nave. Iuando 1urono in alto mare. ecco una violenta
tempesta. e la nave 1u a un pelo dall*a11ondare. Fno dei passeggeri si strappava le vesti. invocando
gli d4i patri e promettendo. tra lamenti e gemiti. doni di ringraziamento se si 1osse salvato. Cessata
la tempesta e tornata nuovamente la -onaccia. si misero a 1ar -aldoria. -allando e saltando. come
gente che 4 riuscita a s1uggire a un improvviso pericolo. E il nocchiero. che era un saggio. disse
loro: <allegriamoci pure. amici. ma senza dimenticare che la tempesta potr5 scatenarsi di
nuovo=.
La 1avola insegna che. pensando ai 1acili mutamenti della sorte. non do--iamo montarci la testa per
la -uona ventura.
)3".
$L 9$6%OE E $L CO%C$A;ELL$.
Fn ricco signore and8 ad a-itare vicino a una conceria e. non potendo resistere a +uel puzzo. ad
ogni occasione. 1aceva pressioni perchD essa 1osse tras1erita altrove. 'a il proprietario tirava in
lungo. sempre promettendo che presto avre--e traslocato. 'entre +uesta scena continuava a
ripetersi. il ricco signore 1in coll*a-ituarsi alla puzza e non secc8 pi> il conciapelli.
La 1avola mostra come l*a-itudine rende tollera-ili anche le cose spiacevoli.
)!3.
$L 9$6%OE E LE LA'E%TAT$C$.
Fn signore che aveva due 1iglie. +uando gliene mor una. assold8 delle donne per il lamento 1une-re.
L*altra 1iglia disse alla madre: <Che disgraziate siamo noi. a cui 4 toccato il lutto e non sappiamo
piangere. mentre +ueste donne che non c*entrano per nulla si picchiano il petto e si lamentano cos
1orteE=. 'a la madre le rispose: <%on ti meravigliare. -am-ina mia. se esse piangono in modo cos
pietoso: lo 1anno per guadagnar +uattrini=.
Certi uomini. per avidit5. non esitano a tra11icare in modo simile sulle sventure altrui.
)!!.
$L ;A9TOE E $L 'AE.
Fn pastore pascolava il suo gregge vicino alla costa. Vedendo il mare in -onaccia. gli venne voglia
di darsi al commercio marittimo: vendette le sue pecore. comper8 dei datteri e s*im-arc8. 'a.
scatenatasi una gran tempesta. poichD correva pericolo d*a11ondare. gett8 in ac+ua tutto il carico e a
stento si salv8 con la nave vuota. Trascorse molto tempo. Fn giorno un passante esprimeva la sua
ammirazione per la serena calma del mare ?era e11ettivamente un momento di -onaccia@C ma il
pastore lo interruppe: <Caro mio. si vede che ha di nuovo voglia di datteri. e per +uesto si d5 l*aria
d*esser tran+uillo=.
La 1avola mostra che le disgrazie sono altrettante lezioni per gli uomini.
)!(.
$L ;A9TOE E $L CA%E CLE ACCAE77AVA LE ;ECOE.
Fn pastore che aveva un cane molto grosso. aveva preso l*a-itudine di gettargli gli agnelli nati morti
e le pecore che morivano. Fn giorno. dopo che il gregge era rientrato nella stalla. il pastore vide il
cane che si avvicinava alle pecore e le accoglieva scodinzolando 1estosamente. <9. s. caro mio=. gli
disse. <vorrei che tutto +uel che tu auguri alle mie pecore ricadesse sulla tua testaE=.
Ecco una 1avola per un adulatore.
)!).
$L ;A9TOE E $ LF;ACCL$OTT$.
Fn pastore aveva trovato dei lupacchiotti e li allevava con gran cura. sperando che. una volta adulti.
non solo avre--ero custodito le sue pecore. ma ne avre--ero anche rapite delle altre. portandole a
lui. 'a +uelli. appena 1urono cresciuti e si sentirono sicuri. cominciarono col divorare il suo gregge.
Iuando egli se ne accorse: <La colpa 4 miaE=. esclam8 piangendo. <&estie come +ueste. che si
dovre--ero ammazzare anche +uando sono adulte. perchD mai le ho conservate in vita mentre erano
piccoleG=.
Cos. chi salva un malvagio gli d5. senza rendersene conto. la 1orza da cui egli stesso sar5
danneggiato prima di tutti gli altri.
)!,.
$L ;A9TOE E $L LF;O ALLEVATO $%9$E'E CO% $ CA%$.
Fn pastore aveva trovato un cucciolo di lupo. lo aveva raccolto e lo allevava insieme con i suoi
cani. Fna volta cresciuto. se capitava che un lupo portasse via una pecora. esso gli dava la caccia
insieme con gli altri cani. 'a. mentre +uelli. +uando non riuscivano a prenderlo. se ne ritornavano
indietro. egli invece gli teneva dietro 1inchD non l*avesse raggiunto e non avesse avuta la sua parte di
preda. in +ualit5 di lupoC dopo ritornava a casa. 9e poi di 1uori non veniva alcun lupo a rapir
pecore. egli stesso ne ammazzava una di nascosto e la divorava in compagnia dei cani. Finalmente.
il pastore si mise in sospetto e. +uando e--e capito +uel che avveniva. lo uccise. impiccandolo a un
al-ero.
La 1avola mostra che una natura malvagia non pu8 dar luogo a onesti costumi.
)!#.
$L ;A9TOE E $L CFCC$OLO :EL LF;O.
Fn pastore trov8 un piccolo cucciolo di lupo e lo allev8C +uando 1u divenuto un lupacchiotto. gli
insegn8 a ru-are nel gregge dei vicini. Fna volta che e--e imparato. il lupo gli disse: <E adesso che
mi hai insegnato a ru-are. sta* attento che non ti scompaiano molte pecore dal greggeE=.
6li esseri violenti di natura. +uando vengono educati alla rapina e alla soperchieria. recano spesso
danno ai loro stessi maestri.
)!/.
$L ;A9TOE E LE 9FE ;ECOE.
Fn pastore aveva condotto le sue pecore in un -osco di +uerce. Vedendo un al-ero grandissimo
carico di ghiande. stese a terra il mantello e and8 s>. per scuoterne i 1rutti. Le pecore. mangiando le
ghiande. senza accorgersene. gli mangiarono insieme anche il mantello. Iuando il pastore 1u sceso.
avvedendosi del guaio esclam8: <&rutte -estiacceE 1ate la lana per i vestiti degli altri. e a me che vi
d8 da mangiare avete portato via anche il mantello=.
Cos molti uomini. per ignoranza. -ene1icano degli estranei con cui non hanno nulla a che 1are e si
comportano villanamente con i loro 1amiliari
)!0.
$L ;A9TOE CLE $%TO:FCEVA $L LF;O %ELL*OV$LE E $L CA%E.
Fn pastor. dentro l*ovil spingendo il gregge.
insieme un lupo per poco non ci chiuse.
'a il cane se n*avvide. <&ravoE=. gli disse.
<staranno -ene. codeste pecorelle.
se dentro un lupo ci metti in compagniaE=.
La compagnia dei malvagi pu8 procurare gravi danni ed essere anche causa di morte.
)!2.
$L ;A9TOE CLE 9CLE7AVA.
Fn pastore conduceva le sue pecore a pascolare piuttosto lontano dal villaggio e si divertiva a 1ar
+uesto scherzo: gridava che i lupi gli assalivano il gregge e chiamava in aiuto gli a-itanti del
villaggio. :ue o tre volte +uelli accorsero spaventati. e poi se ne tornarono indietro tra le -e11e. 'a
accadde alla 1ine che i lupi vennero davvero. 'entre essi s-ranavano il gregge. il pastore invocava
l*aiuto dei compaesaniC ma +uelli non se ne preoccuparono molto. credendo che egli scherzasse.
come al solito. Cos egli ci rimise il gregge.
La 1avola mostra che. a mentire. ci si guadagna soltanto +uesto: anche +uando si dice la verit5. non
si 4 creduti.
)!".
$L :$O :ELLA 6FEA E LA V$OLE%7A.
6li d4i tutti presero moglie e ciascuno si e--e colei che gli assegnava il sorteggio. $l dio della
guerra 1u l*ultimo del turno e non trova pi> che la Violenza. ;reso da un*ardente passione per lei. la
spos8. ;er +uesto. dovun+ue essa vada. egli le tien dietro.
:ove compare la violenza. sia in una citt5. sia tra i popoli. guerra e -attaglie tosto la seguono.
)(3.
$L F$F'E E LA ;ELLE.
Fn 1iume. scorgendo una pelle di -ue trascinata dalla sua corrente. le chiese: <Come ti chiamiG=.
<'i chiamo dura=. rispose +uella. E il 1iume. investendola con la sua corrente: <CDrcati un altro
nome=. le disse. <chD io 1ar8 presto a renderti molle=.
6li uomini audaci e orgogliosi sono spesso atterrati dalle sventure della vita.
)(!.
LA ;ECOA TO9ATA.
9tavano tosando malamente una pecora. E +uella disse a colui che la tosava: <9e vuoi della lana.
taglia pi> in s>C ma se desideri della carne. ammazzami una volta tanto e smettila di torturarmi a
poco a poco=.
La 1avola 4 adatta per coloro che 1anno malamente il loro mestiere.
)((.
;O'ETEO E 6L$ FO'$%$.
O--edendo a un ordine di 7eus. ;rometeo plasm8 gli uomini e le -estie. 'a +uando 7eus si accorse
che le -estie erano molto pi> numerose degli uomini. gli ordin8 di dis1are un po* di -estie per
ridurle a uomini. ;rometeo esegu l*ordine. Ecco perchD tutti coloro che la 1orma umana non
l*avevano ricevuta originariamente. hanno corpo da uomo. ma anima da -estia.
Ecco una 1avola -uona per un uomo grossolano e -estiale.
)().
LA O9A E L*A'AA%TO.
Fn amaranto cresciuto vicino a una rosa le disse: <Che splendido 1iore sei tu. Ti desiderano gli d4i
e gli uomini. e io ti invidio per la tua -ellezza e per il tuo pro1umo=. <O amaranto=. gli rispose la
rosa. <io non vivo che pochi giorni. e anche se nessuno mi recide. appassiscoC ma tu 1iorisci e vivi
sempre cos. in perenne giovinezza=.
'eglio durare a lungo. contentandosi di poco. che. dopo un -reve s1arzo. mutar sorte o magari
morire.
)(,.
$L 'ELO6A%O. $L 'ELO. L*OL$VO E $L OVO.
$l melograno. il melo e l*olivo vantavano ciascuno la propria 1eracit5. La discussione si 1aceva
animata. +uando il rovo. che li udiva dalla siepe vicina. salt8 s> a dire: <Ol5. amici. 1iniamola
una -uona volta di litigareE=.
$n tal modo. +uando i migliori sono intenti a litigare. anche +uelli che non valgon nulla cercano di
darsi delle arie.
)(#.
$L TO'&ETT$EE.
Fn trom-ettiere. preso dal nemico mentre chiamava a raccolta l*esercito. si mise a gridare: <O
soldati. non ammazzatemi cos alla leggera e senza alcun motivo. $o non ho mai ucciso nessuno di
voi e. all*in1uori di +uesta trom-a. non posseggo altra arma=. <agion di pi> per ammazzarti=.
risposero +uelliC <non sei capace di com-attere tu. e inciti gli altri a 1arlo=.
La 1avola mostra che i pi> colpevoli sono coloro che incitano al male i prncipi cattivi e crudeli.
)(/.
LA TAL;A E 9FA 'A:E.
Fna talpa. animale cieco di natura. annunzi8 a sua madre che ci vedeva. Iuesta. per metterla alla
prova. le diede un granello d*incenso e le domand8 che cos*era. Essa dichiar8 che era una pietruzza.
<Creatura mia=. esclam8 allora la madre. <tu non solo non ci vedi. ma hai perso persino l*odoratoE
=.
Cos ci sono dei 1an1aroni che promettono l*impossi-ile e poi 1anno 1iguracce nelle cose pi>
semplici.
)(0.
$L C$%6L$ALE E LA VOL;E.
Fn cinghiale s*era messo vicino a un al-ero e vi aguzzava sopra le zanne. La volpe gli chiese perchD
mai. +uando nD cacciatori nD altro pericolo gli sovrastava. egli aguzzava i denti. <%on lo 1accio
certo senza perchD=. rispose il cinghiale. <9e mi capitasse addosso +ualche guaio. allora non avrei
pi> il tempo per a11ilarleC ma se saranno pronte. me ne servir8=.
La 1avola insegna che i preparativi si devono 1are prima che si presenti il pericolo.
)(2.
$L C$%6L$ALE. $L CAVALLO E $L CACC$ATOE.
Fn cinghiale e un cavallo andavano a pascolare nello stesso posto. 'a il cinghiale tutti i momenti
calpestava l*er-a e intor-idava l*ac+ua al cavallo. il +uale. per vendicarsi. ricorse all*aiuto di un
cacciatore. Iuesto gli rispose che non poteva 1ar nulla per lui. se non si rassegnava a lasciarsi
mettere il 1reno e a prenderlo in groppaC e il cavallo acconsent a tutte le sue richieste. Allora il
cacciatore gli sal in groppa. mise 1uori com-attimento il cinghiale e poi. condotto seco il cavallo. lo
leg8 alla greppia.
Cos molti. mossi da un cieco impulso di collera. per vendicarsi dei propri nemici. si precipitano
sotto il giogo altrui.
)(2.
LA 9COFA E LA CA6%A CLE 9$ $%9FLTAVA%O A V$CE%:A.
La scro1a e la cagna si insultavano a vicenda. La scro1a prese a giurare che lei A per A1roditeE A
avre--e s-ranato la cagna E la cagna. -e11arda. le disse: <9. 1ai -ene a giurarmelo su A1rodite.
perchD tutti sanno che la dea ti vuole un gran -ene. Iuelli che hanno assaggiata la tua sporca
carnaccia. non permette nemmeno che entrino nel suo tempioE= <'a +uesta=. disse l*altra. <4 una
prova lampante dell*a11etto che la dea nutre per me. perchD essa respinge chiun+ue mi uccida o mi
1accia in +ualche modo del male. Iuanto a te. poi. tu puzzi da viva e puzzi da morta=.
La 1avola mostra come un a-ile oratore possa accortamente convertire in elogi gli insulti ricevuti
dai nemici.
))3.
LE VE9;E. LE ;E%$C$ E $L CO%TA:$%O.
Vespe e pernici. a11litte dalla sete. andarono da un contadino a chiedergli da -ere. promettendo che.
in cam-io dell*ac+ua. gli avre--ero resi +uesti servizi: le pernici. di zappargli la vigna. e le vespe. di
tener lontani i ladri con i loro pungiglioni. 1acendovi la guardia tutt*attorno. $l contadino rispose:
<'a io ho due -uoi. che non promettono nulla e mi 1anno tuttoC dun+ue 4 meglio che dia da -ere a
loro che a voi=.
La 1avola va -ene per certi uomini rovinosi che. promettendo di aiutarci. ci recano gravi danni.
))!.
LA VE9;A E $L 9E;E%TE.
Fna vespa. posatasi sulla testa di un serpente. lo tormentava. pungendolo senza tregua col suo
aculeo. Iuello. sconvolto dal dolore. non riuscendo a vendicarsi della sua nemica. cacci8 la testa
sotto la ruota di un carro e cos mor lui insieme con la vespa.
La 1avola mostra che c*4 della gente disposta a morire per 1ar morire i suoi nemici.
))(.
$L TOO E LE CA;E 9ELVAT$CLE.
Fn toro. inseguito da un leone. si ri1ugi8 in una caverna. dove c*erano delle capre selvatiche. che lo
picchiarono e lo presero a cornate. E lui: <9e mi ci rassegno. non 4 gi5 perchD a--ia paura di voiC
4 per via di +uello che sta l5 1ermo all*entrata della caverna=.
Cos molti. per paura dei pi> 1orti. tollerano anche gli oltraggi dei pi> de-oli.
))).
$L ;AVO%E E LA 6F.
$l pavone rideva della gru. e ne criticava il colore. dicendo: <$o son vestito di porpora e d*oro. ma tu
non hai nulla di -ello sulle ali=. <'a io=. rispose l*altra. <canto vicino alle stelle e volo nell*alto
dei cieli. Tu invece. come un galletto. giri per terra in mezzo alle galline=.
E* meglio essere mal vestiti. ma degni d*ammirazione. piuttosto che vivere ingloriosamente. 1acendo
pompa delle proprie ricchezze.
)),.
$L ;AVO%E E LA CO%ACCL$A.
6li uccelli deli-eravano sulla scelta del loro re. e il pavone pretendeva d*essere eletto per la sua
-ellezza. 'a. mentre gli altri si accingevano a votare per lui. la cornacchia disse: <E se ci
inseguir5 l*a+uila. che aiuto potrai darci. tu. +uando sarai diventato reG=.
La 1avola mostra che non ha torto chi prima di passar dei guai. si premunisce in vista dei 1uturi
pericoli.
))#.
LA C$CALA E LA VOL;E.
Fna cicala cantava sull*alto di una pianta. Fna volpe. che aveva voglia di mangiarsela. escogit8 una
trovata di +uesto genere: si 1erm8 l5 dirimpetto e cominci8 a 1ar meraviglie per la dolcezza del suo
canto e a pregarla di scendere. dichiarando che desiderava vedere com*era grossa la -estia dotata di
una voce cos potente. La cicala. che sospettava il suo gioco. stacc8 una 1oglia e la gett8 gi>. La
volpe le si precipit8 addosso. come avre--e 1atto con la cicala. E +uella: <Ti sei s-agliata. cara mia.
se speravi che io scendessi. $o. dal giorno che ho veduto delle ali di cicala in un cacherello di volpe.
delle volpi non mi 1ido=.
Le sventure del prossimo rendono accorti gli uomini di -uon senso.
))/.
LA C$CALA E LE FO'$CLE.
$n una giornata d*inverno le 1ormiche stavano 1acendo seccare il loro grano che s*era -agnato Fna
cicala a11amata venne a chiedere loro un po* di ci-o. E +uelle le dissero: <'a perchD non hai 1atto
provvista anche tu. +uest*estateG= <%on avevo tempo=. rispose lei. <dovevo cantare le mie
melodiose canzoni=. <E tu -alla. adesso che 4 inverno. se d*estate hai cantatoE=. le dissero ridendo
le 1ormiche.
La 1avola mostra che. in +ualsiasi 1accenda. chi vuol evitare dolori e rischi non deve essere
negligente.
))0
$L 'FO E $L CL$O:O.
Fn muro. tra1itto -rutalmente da un chiodo. gridava: <;erchD mi tra1iggi. se io non ti ho mai 1atto
nulla di maleG= E l*altro: <La colpa non 4 mia. ma di +uello che mi picchia dietro con tutta la sua
1orza=.
))2.
L*AC$EE E $L LEO%E.
Fn a-ile arciere and8 in montagna a cacciare. Tutti gli altri animali 1uggironoC soltanto il leone lo
s1id8 a -attaglia. $l cacciatore scocc8 un dardo. e gli disse: <6uarda come 4 il mio am-asciatoreC
dopo verr8 anch*io a trovarti=. $l leone 1erito si diede alla 1uga. Fna volpe gli diceva di 1arsi
coraggio e di non 1uggire. <%o. non ci riesci a 1armela=. rispose il leoneC <se il suo messaggero 4
cos pungente. che 1ar8 mai +uando verr5 lui in personaG=.
La conclusione -isogna prevederla dall*inizio. e pensar su-ito alla propria salvezza per l*avvenire.
))".
$L CA;O E LA V$TE.
'entre la vite stava germogliando. il capro ne -rucava le gemme. La vite gli disse: <;erchD vuoi
dare +uesto danno a meG %on ce n*4. 1orse. er-aG Eppure. il giorno che ti sacri1icheranno. tutto il
vino che ci vorr5 lo 1ornir8 io=.
La 1avola -olla gli ingrati e +uelli che vogliono 1ar i prepotenti con i loro amici.
),3.
LE $E%E.
:icono che le iene tutti gli anni cam-iano sessoC cos un anno sono maschi e un anno 1emmine. Ora.
una volta. una iena maschio si accost8 a una 1emmina con delle pretese contro natura. E +uella gli
rispose: <9. s. caro mio. 1a pureC ma pensa che presto toccher5 a te=.
Iuesto potre--e dirlo a un magistrato in carica colui che gli succeder5. se 1osse costretto a su-ire
da lui +ualche soperchieria.
),!.
LA $E%A E LA VOL;E.
:icono che le iene cam-iano sesso tutti gli anni. diventando un anno maschi e un anno 1emmine.
Fna iena. dun+ue. vedendo una volpe. prese a rimproverarla perchD respingeva le sue pro11erte
d*amicizia. E +uella: <%on devi prendertela con me. ma piuttosto con la tua natura. che non mi
permette di sapere se avr8 in te un amico o un*amica=.
Iuesta 4 per un uomo am-iguo.
),(.
LA 9COFA E LA CA6%A CLE :$9;FTAVA%O 9FLLA LOO FECO%:$TA*.
La scro1a e la cagna disputavano sulla loro 1econdit5. La cagna 1aceva notare che essa 4 l*unico
+uadrupede che a--ia una gestazione -reve. <Ah. ma se vuoi parlar di +uesto=. le disse la scro1a.
<con1essa anche che i 1igli li metti al mondo ciechi=.
La 1avola mostra che le opere vanno giudicate non dalla velocit5. ma dalla per1ezione con cui sono
compiute.
),).
$L CALVO A CAVALLO.
Fn calvo con la parrucca in testa andava a cavallo. 9i lev8 il vento e gliela so11i8 via tra le grasse
risate degli spettatori. Iuello 1erm8 il cavallo e disse: <E che cosa c*4 di strano che mi piantino in
asso dei capelli che non sono miei. +uando essi hanno gi5 a--andonato il loro reale proprietario.
+uello con cui erano venuti al mondoG=.
%essuno si a11ligga +uando su-isce una perditaC perchD ci8 che non 4 naturalmente innato in noi non
dura: nudi siamo venuti e nudi ce ne andremo.
),,.
L*AVAO.
Fn avaro aveva li+uidato tutto il suo patrimonio e l*aveva convertito in una verga d*oroC poi l*aveva
sotterrato in un certo luogo. sotterrandoci insieme la sua vita e il suo cuore. e tutti i giorni andava a
1arci un*ispezione. Fn operaio lo tenne d*occhio. su-odorando la verit5. and8 a scavare e si port8
via la verga. :opo un po* arriv8 anche l*avaro e. trovando la sua -uca vuota. cominci8 a piangere e a
strapparsi i capelli. 'a un tale. che l*aveva visto lamentarsi cos dolorosamente. +uando ne seppe la
ragione. gli disse: <%on disperarti cos. mio caroC tanto. oro non ne avevi nemmeno +uando lo
possedevi. ;rendi una pietra. mettila al suo posto. e immagina d*avere il tuo oro: ti 1ar5 lo stesso
servizioC perchD vedo -ene che. anche +uando il tuo oro era l5. tu non ne 1acevi nulla=.
La 1avola mostra che nulla vale possedere una cosa senza goderla.
),#.
$L FA&&O E $L 9FO CA%E.
Fn 1a--ro aveva un cane che continuava a dormire mentre lui lavoravaC appena per8 si metteva a
tavola. se lo trovava al 1ianco. <&rutto poltrone=. gli disse. gettandogli un osso. <dormi +uando io
-atto l*incudineC ma -asta che muova le mascelle. e ti svegli su-itoE=.
La 1avola svergogna i dormiglioni. i pigri e tutti +uelli che vivono delle altrui 1atiche.
),/.
L*$%VE%O E LA ;$'AVEA.
Fn giorno l*$nverno canzonava la ;rimavera. rin1acciandole che. appena compare lei. non c*4 pi>
pace per nessuno: chi va nei prati. chi va nei -oschiC a +uesto piace coglier 1iori e gigli. o anche 1arsi
girare davanti agli occhi una rosa o mettersela tra i capelliC +uello si im-arca e attraversa magari il
mare. per trovarsi in mezzo a gente diversa dal solitoC e dei venti e di tutta la pioggia che cade dal
cielo nessuno si d5 pi> pensiero. <$o invece=. soggiungeva. <sono come un dittatore o un
principe assolutoC comando che guardino non al cielo ma gi> sulla terra. che a--iano paura e che
tremino. e +ualche volta li costringo anche a starsene in casa rassegnati tutto il giorno=. <;er
+uesto=. rispose la ;rimavera. <gli uomini 1are--ero volentieri a meno di te. Iuanto a me. trovano
che persino il mio nome 4 -ello. il pi> -ello. per 7eus. di tutti i nomiC cos. +uando me ne vado mi
rimpiangono e +uando arrivo si rallegrano=.
),0.
LA O%:$%E E $L :A6O.
Fna rondine aveva 1atto il suo nido sotto il tetto di un tri-unale. Fn giorno. mentre era 1uori che
volava. un drago strisci8 s> e le mangi8 i rondinotti. Al suo ritorno. trovando il nido vuoto. si mise
a piangere. disperatamente. Fn*altra rondine cercava di consolarla e le diceva che non era la sola a
cui 1osse capitata la disgrazia di perdere i 1igli. 'a lei: <%on piango tanto per i miei 1igli. +uanto
perchD +uesto oltraggio mi 4 stato 1atto proprio +ui. in +uesto luogo dove +uelli che sono oltraggiati
ricorrono per ottener giustizia=.
La 1avola mostra che spesso le sventure sono pi> di11icili da sopportare perchD vengono dalla parte
da cui meno ce le aspettavamo.
),2.
LA O%:$%E E LA CO%ACCL$A CLE :$9;FTAVA%O 9FLLA LOO &ELLE77A.
La rondine. in gara con la cornacchia. vantava la sua -ellezza. 'a la cornacchia. interrompendola.
le disse: <La tua -ellezza 4 un 1iore di primaveraC ma io ho un corpo che resiste anche all*inverno=.
La 1avola mostra che la resistenza 1isica val pi> della -ellezza.
),".
LA O%:$%E E 6L$ FCCELL$.
%on appena germogli8 il vischio. la rondine s*accorse del pericolo che sovrastava agli uccelli. e.
radunatili tutti. consigli8 loro come la cosa migliore. di strappar via il vischio dalle +uerce che lo
portavano. Che se poi +uesto non 1osse possi-ile. li consigli8 di ri1ugiarsi presso gli uomini.
scongiurandoli di non ricorrere all*aiuto del vischio per catturarli. 'a +uelli si -e11arono di lei.
come se cianciasse a vuoto. Allora essa. in atteggiamento di supplice. si rec8 dagli uomini. Iuesti si
compiac+uero del suo -uon senso e l*accolsero come in+uilina nelle loro case. Ecco come va che.
mentre gli uomini d5nno la caccia agli altri uccelli e li mangiano. la sola rondine. come loro
protetta. senza timore. 1a il nido persino dentro le loro case.
La 1avola mostra come. prevedendo il 1uturo. si riesca naturalmente ad evitare i pericoli.
)#3.
LA O%:$%E FA%FAO%A E LA CO%ACCL$A.
La rondine diceva alla cornacchia: <$o sono una 1anciulla. e sono d*Atene. e sono di sangue reale. e
son 1iglia del re d*Atene=. e continuava. con la storia di Tereo. e della violenza su-ta. e del taglio
della lingua ?!@. <T*han tagliata la lingua=. disse la cornacchia. <e hai tanta parlantinaE Che cosa
mai succedere--e se ce l*avessiG=.
$ 1an1aroni. a 1orza di parlare a vanvera. con i loro discorsi si smentiscono da soli.
%ote.
!. Vedi 1avola ".
)#!.
LA TATAF6A E L*AIF$LA.
Fna tartaruga pregava un*a+uila perchD le insegnasse a volare. e +uanto pi> +uesta le dimostrava
che era cosa aliena dalla sua natura. tanto pi> l*altra insisteva nelle sue preghiere. Allora l*a+uila
l*a11err8 tra gli artigli. la sollev8 in alto. e poi la lasci8 cadere. La tartaruga casc8 su una roccia e si
1racass8.
La 1avola mostra come. a dispetto dei consigli dei saggi. molti si rovinino per voler scimmiottare il
prossimo.
)#(.
LA TATAF6A E LA LE;E.
Fna tartaruga e una lepre continuavano a 1ar discussioni sulla loro velocit5. Finalmente. 1issarono
un giorno e un punto di partenza e presero il via. La lepre. data la sua naturale velocit5. non si
preoccup8 della cosa: si -utt8 gi> sul ciglio della strada e si addorment8. La tartaruga. invece.
consapevole della sua lentezza. non cess8 di correre. e cos. passando avanti alla lepre che dormiva.
raggiunse il premio della vittoria.
La 1avola mostra che spesso con l*applicazione si ottiene pi> che con i doni naturali non coltivati.
)#).
LE OCLE E LE 6F.
Oche e gru pascolavano nello stesso prato. +uando comparvero dei cacciatori. Le gru. che erano
leggere. se ne volarono via. mentre le oche. rese lente dal peso del loro corpo. 1urono prese.
Cos anche tra gli uomini. +uando in una citt5 arriva la guerra. i poveri. che sono 1acili a spostarsi.
si salvano 1acilmente. migrando da un luogo all*altro. mentre i ricchi. resi tardi dal peso eccessivo
dei loro -eni. diventano spesso schiavi.
)#,.
$ VA9$.
Fn vaso di terracotta e un vaso di rame erano trascinati gi> per la corrente di un 1iume. E +uel di
coccio diceva a +uello di rame: <%uota al largo. non al mio 1ianco. perchD. anche se io non ho
nessuna voglia di toccarti. -asta che mi tocchi tu e io vado in -riciole=.
'alsicura 4 la vita del povero che ha per vicino un signore rapace.
)##.
$L ;A;;A6ALLO E LA 6ATTA.
Fn tale comper8 un pappagallo e lo lasci8 li-ero ad a-itare nella sua casa. $l pappagallo. che era
ammaestrato. vol8 sul 1ocolare. vi si appollai8 sopra e di l5 cominci8 a ciarlare con gar-o. Lo vide
la gatta e cominci8 a interrogarlo. chi 1osse e donde venisse. Ed egli rispose: <$l padrone m*ha
comperato or ora=. <9G E tu dun+ue. s1rontatissima 1ra tutte le -estie=. soggiunse la gatta. <appena
arrivato. osi strillare tanto. mentre a me. che son nata in +uesta casa. i padroni lo proi-iscono. e. se
appena +ualche volta lo 1accio. si arra--iano e mi cacciano 1uoriG= <'a va* a spasso. o padrona di
casa=. le rispose il pappagallo. <la mia voce non in1astidisce mica i padroni come la tuaE=.
Ecco una 1avola adatta per un uomo maligno che cerca sempre di criticare gli altri.
)#/.
LA ;FLCE E L*ATLETA.
Fna volta una pulce. con un salto. si pos8 sul dito del piede di un atleta che era ammalato. e. nel
-alzo. gli diede un morso. Iuello. ra--ioso. mise le unghie in posizione per schiacciarlaC ma la
pulce. con uno dei suoi salti a-ituali. si allontan8. s1uggendo alla morte. E l*atleta disse. sospirando:
<O Eracle. se +uesto 4 il tuo aiuto contro una pulce. che soccorso mi presterai tu +uando
com-atter8 contro i miei avversariG=.
Iuesta 1avola insegna anche a noi che gli d4i si devono invocare nei casi gravi. e non per le piccole
cose senza importanza.
)#0.
LA ;FLCE E L*FO'O.
Fn tal prese una pulce che da gran tempo
lo molestava. <'a chi sei tu=. le disse
<che. pel mio corpo s> e gi> pascolando.
tutto. alla cieca. cos mi punzecchiastiG=.
E lei: <Iuest*4 la legge della mia vitaE
'a. pel gran mal che 1accio.... lasciami andareE=
ise l*uomo e rispose: <Iui. sull*istante.
io ti dar8 la morte con +ueste mani.
$l male in1atti. piccol che sia o grande.
torlo di mezzo. sempre 1u -uon consiglio=.
La 1avola mostra che non conviene aver piet5 di un malvagio. sia esso grande o piccolo.
)#2.
LA ;FLCE E $L &OVE.
La pulce al -ove cos diceva un giorno:
<Che ti 1a. l*uomo. che tu. con la tua mole
e il tuo coraggio. gli 1ai da servitore.
mentre io spietatamente tutto lo mordo
ed il suo sangue mi -evo a grandi sorsiG=.
E +uei: <6rato alla stirpe dell*uomo io sono.
Ei mi vuol -ene: oh +uante volte la 1ronte
e il 1ianco a me so11rega con la sua manoE=.
<Ahim4E=. l*altra sospiraC <+uel so11regare
che a te 4 s caro. per me. +uando m*acchiappa.
4 la peggiore. proprio. delle sventureE=.
&asta l*uomo pi> semplice a smascherare le 1an1aronate di un chiacchierone.
F$%E.

Vous aimerez peut-être aussi