Non c'è nessuna
facile strada
per la libertà.
NELSON MANDELA
OBIETTIVO
La voce del Popolo della Libertà di Argenta
Questo giornale
confronto
nasce
dall'impegno di un
gruppo di amici,
nell'intento di
di idee offrire un nuovo
mezzo di
comunicazione e
di dibattito sui problemi del nostro comune.
Nei limiti economici facilmente comprensibili,
ci siamo dati l'obiettivo di due-tre uscite
annuali, aprendo la collaborazione a tutti
senza preclusioni politiche o ideologiche.
Cercheremo di far arrivare il giornale al
maggior numero possibile di famiglie del
Comune di Argenta.
Nel contatto con i cittadini si resta sorpresi
dalla scarsa conoscenza che essi hanno dei
problemi della nostra comunità. Nelle lunghe
sedute del Consiglio Comunale si parla
prevalentemente di indirizzi piuttosto che di
fatti concreti, che restano di competenza
della Giunta. L'unico mezzo di intervento
sono le interrogazioni che ricevono spesso
risposte inadeguate o evasive. Le notizie dal
Palazzo sono frammentate e autoreferenziali,
tendenti a far conoscere esclusivamente ciò
che conviene. Una sorta di binocolo che
focalizza soltanto alcuni aspetti dei problemi,
celando una realtà più complessa,
contraddittoria e, in certi casi, negativa. Le
decisioni non vengono mai corredate dai
relativi costi e benefici che si attendono.
Bilanci, viabilità e statale n. 16, piano
strutturale comunale, regolamento
urbanistico, piano operativo comunale,
Soelia e collegate, Terre e indirizzi di
sviluppo turistico, azienda sociale,
Omniacom e Università, fiera, Centro
Culturale Mercato, Teatro dei Fluttuanti:
questi sono alcuni dei grandi temi del nostro
Comune. Chi può dire di conoscerli in
profondità? Forse pochissime persone.
La Giunta tende a non divulgare il proprio
operato, né può considerarsi sufficiente il
poter leggere su internet le delibere che
vengono approvate. La stampa locale da
ampio spazio ai lavori del Consiglio
Comunale, ma questo non può essere lo
strumento prioritario di informazione
sull'attività del Comune.
Occorre un nuovo sistema di comunicazione
che dia ai cittadini una effettiva conoscenza
dei problemi e ne stimoli il dibattito. Il crollo
del mito del sistema cooperativo di Argenta
ha aperto uno squarcio nel sistema di potere
della sinistra, mostrando tutte le sue
inefficienze e le incapacità ad amministrare.
Ora dobbiamo ricostruire dalle fondamenta
un sistema economico che renda possibile il
rilancio della nostra città. Con questa nostra
iniziativa vogliamo dare un contributo per
mettere a fuoco le opportunità di Argenta e
riportare la nostra città al ruolo che le
compete. Dopo il grave arretramento subito
in questi ultimi anni, occorre uno sforzo
comune per poterci riprendere: ci vogliono
idee vincenti, un grande impegno e uomini
credibili in grado di attuarle.
* CESARE GAIANI - cegaiani@libero.it
il mistero
omniacom
Che cos'è Omniacom? Nato nel
1992, è un consorzio per la
comunicazione integrata, cioè per
collegare competenze differenziate
nel settore della comunicazione,
negli ambiti istituzionali,
imprenditoriali e del no-profit. È
sorta come attività di supporto ai
corsi a distanza dell'Università di
Ferrara. Nel 1998 diventa partner
del CARID, centro per la didattica a
distanza della stessa università, nel
2005 promuove il CERTE, centro di
ricerche e sviluppo della
didattica a distanza
(eLearning) e lancia il
progetto CHIMERA, con
lo scopo di coinvolgere
le università italiane
nella ricerca sulla
didattica online. Ne
fanno parte una decina
di enti, fra i quali il
Comune di Argenta,
aventi tutti la stessa
quota. Presidente del
consorzio è Andrea
Ricci.
Come si vede, una
fioritura di iniziative che
inducono subito a
chiederci quanto costano e quali
benefici recano. Omniacom ha
sempre attirato la mia attenzione
perché, nelle ultime due legislature,
ha assorbito molte risorse pubbliche
senza riuscire a giustificarne le
finalità e i risultati ottenuti. Si
coltivava la speranza che una
Università ad Argenta potesse
decollare, ma fin dall'inizio era
evidente che si trattava di un
progetto improponibile per la nostra
realtà. Partiamo dai numeri. Pochi
sanno quanti soldi la nostra
amministrazione di sinistra abbia già
speso e quali siano i risultati in
termini occupazionali e di indotto
per il nostro territorio. Erano previsti
100 posti di lavoro, per i quali era
stato acquistato il palazzo della
Coopcostruttori, in via
Circonvallazione ad Argenta, ma
quelli effettivi sono poco più di 30.
Inoltre, in tutto questo tempo,
l'Università di Argenta non è mai
stata in grado di creare un vero
contatto con le imprese del nostro
territorio. Ma quello che preoccupa
maggiormente è il pesante deficit di
Omniacom, che alla fine del 2008
superava 1,5 milioni di euro, con un
incremento di oltre il 30% previsto
per l'anno in corso. Come
aggravante risulta che non sono
stati pagati i contributi previdenziali
Argenta
N. 1 dicembre 2009
Distribuito gratuitamente
dei dipendenti, le imposte e l'affitto
del fabbricato a Soelia. È evidente
che Omniacom
servirebbe solo a
mantenere una pletora di persone
che non produce risultati
apprezzabili. Ci si chiede anche se
gli altri soci del consorzio siano in
grado di far fronte pro quota al
crescente debito, come previsto
dalla legge. D'altra parte, il
Comune di Argenta non si
preoccupa neppure di recuperare
quanto dovuto da coloro che sono
già usciti dal Consorzio. Di fronte
alle continue richieste di
chiarimenti, nessuno ha voluto dare
spiegazioni. Solo una
comunicazione del Sindaco nel
Consiglio comunale del 26 ottobre
2009. Nessuno ha spiegato come
si sia arrivati a questa situazione
finanziaria disastrosa e quali siano i
programmi di rientro. Con i debiti
da pagare e una complicata
situazione organizzativa e
gestionale, derivante dal crollo
delle iscrizioni, una seria
Amministrazione dovrebbe portare
a conoscenza degli argentani le
cause di questa situazione,
accertare le responsabilità,
deliberare provvedimenti per
ripianare il debito. Il nuovo sindaco
era presente anche nelle due
precedenti legislature, quindi
conosce bene queste vicende. Ma
in campagna elettorale e nel suo
intervento di insediamento non ha
fatto alcun riferimento a questo
grave problema. Da parte nostra
riteniamo che l'unica soluzione sia
uscire dal Consorzio Omniacom e
porre fine a questa spericolata e
megalomane avventura, che ha
prodotto solo costi e debiti senza
risultati apprezzabili. Noi chiediamo
che non si continui più a gettare le
nostre risorse in questo pozzo
senza fondo, ma vengano
destinate a fini più produttivi per
soddisfare reali bisogni della nostra
comunità.
Sul problema abbiamo richiesto
l’istituzione di una Commissione
speciale d’inchiesta. La
maggioranza ha bloccato la
proposta.
 agricoltura
argentana
Tutto quello che riguarda la
programmazione agricola, come
sappiamo, viene deciso e
pianificato in sede di Commissione
europea. A livello provinciale e
comunale non sono molte le
iniziative che si possono prendere
per stimolare la crescita di questo
settore in difficoltà. Bisogna quindi
usare con lungimiranza l'esiguo
spazio di manovra che le leggi
comunitarie ci concedono.
La regolamentazione e
l'insediamento dei cosiddetti
farmers market, in definiti spazi del
territorio comunale, va nella giusta
direzione.
Pur non determinando significative
variazioni nella produzione lorda
vendibile delle aziende, mette in
contatto il produttore e l'utilizzatore
finale senza intermediari. Un
incontro virtuoso perché avvicina il
consumatore alle problematiche di
chi coltiva, stimola una
responsabilizzazione del produttore
nel fornire prodotti sani e salubri,
consente un risparmio economico
al consumatore e aumenta, sia pure
di poco, il reddito dell'impresa
agricola. Si tenga conto che nella
filiera produttore-centro di
raccolta-grossista-distribuzione, su
ogni euro che il consumatore
spende, solo 17 centesimi vanno
nelle tasche di chi produce!
un visitatore
alla fiera
di Argenta
La Fiera di Argenta! L'atteso
appuntamento di ogni anno: luci,
musica, gastronomia e novità da
godere. Anche quest'anno un costoso
e allettante depliant crea una febbrile
aspettativa. La presentazione, firmata
dal Sindaco neo eletto, annuncia cose
interessanti. Mettiamo scarpe comode
e, via, partiamo!
Una camminata per le strade dedicate
al commercio ambulante, ovviamente
cinese; per il resto vedo aree del tutto
sguarnite. Negli ultimi anni esse
ospitavano circa 300 espositori, come
riferiva la stampa locale, ma
quest'anno gli espositori sono 100,
così sta scritto nel depliant della fiera.
Immagino che il fulcro sia nelle Scuole
Elementari, dove si diceva fosse
tornata la mostra campionaria.
Considerando che la fiera «è sempre
più verde», mi aspettavo una bella
ricostruzione della Torre di Primaro,
2 MERJ BONZI - merj.bonzi@gmail.com
L'amministrazione comunale
dovrebbe garantire un costante
impegno nel far conoscere le
dell'ambiente circostante
(emissione fumi e trattamento
acque reflue). Nel primo anno di
peculiarità dei nostri prodotti
agricoli, freschi o conservati. Ma
deve anche creare i presupposti che
agevolino l'insediamento di nuove
realtà produttive, direttamente o
apertura sono state lavorate circa
130.000 t di ottimo pomodoro,
proveniente per la maggior parte
dalle vicine zone della valle del
Mezzano (comuni di Argenta,
indirettamente legate al mondo Portomaggiore, Ostellato,
rurale. Dopo lustri di immobilismo Comacchio). È evidente la
industriale, registriamo con diminuzione delle distanze e dei
soddisfazione la nascita di due tempi di trasporto, oltre all'aumento
importanti insediamenti: la BIA spa dei benefici in termini di integrità e
che, grazie all'intuizione di un noto qualità della materia prima.
imprenditore locale, ora è leader in Questi nuovi insediamenti industriali
Italia per la produzione di cous- sono due realtà certamente
cous e, più recentemente, la importanti per il nostro comune, sia
nascita di Ferrara Food srl. Questa per i livelli occupazionali in un
ha sede legale a Cesena e ha territorio che subisce le difficoltà di
potuto contare su massicci un certo mondo cooperativo, sia
finanziamenti europei essendo sorta per la ricaduta economica sul
sulle ceneri del comparto bieticolo- mondo della produzione agricola. Il
saccarifero, nel quadro di solco è tracciato: ora bisogna
riconversione degli stabilimenti ex- proseguire l'opera e cogliere tutte le
SFIR. È una grande industria per la opportunità che si presenteranno.
trasformazione del
pomodoro, che in
futuro si allargherà
anche alla frutta.
L'impianto di Ferrara
Food si trova su
un'area di circa 10
ettari, nella zona
industriale di
Argenta. Lo
stabilimento è
d'avanguardia, sia
per le scelte
tecnologiche nella
lavorazione dei
prodotti, sia per gli
accorgimenti atti
alla salvaguardia
RINO ANDREA CROVETTI - andrea.milton@libero.it
con le profumate mele rosse, le meglio dopo la fiera, a sipario calato.
lunghe pere Abate Fetel e tanti altri
prodotti del nostro territorio. Nulla di
tutto ciò: appena otto stand, inclusi la
A proposito: chissà perché i
commercianti sopravvissuti ad Argenta
non hanno allestito le vetrine su
Prefettura e l'AUSL di Ferrara. Vado
via in fretta.
Mi restano ancora
questo nuovo tema? Mi è stato detto
che nessuno è stato
sollecitato a farlo, anzi
alcuni settori. Il
Luna Park ahimè
non mi attira più
nessuno è stato informato.
Erano tanti coloro che, il
sabato pomeriggio, si
per via dell'età, chiedevano il significato
anche perché della presenza di sceriffi,
l'anno scorso mi è con stelle e manette,
sembrato brutto, insieme a simpatiche cow-
piccolo e sporco. girls. In conclusione, per
Meno male che dirla in argentano: «una fira
non debbo più trèsta»
condurvi i miei figli. Sappiamo che in tempi di
Ai Cappuccini ci “vacche magre” tutto diventa
sono le moto. Le più difficile. Allora perché
ho già viste in non rinunciare per un anno
piazza il 12 luglio alla fiera, conservando le
scorso e non ne ho scarse risorse economiche
un buon ricordo. fino al prossimo anno e fare
Gli strumenti qualcosa di più qualificato?
musicali, dopo la Sarebbe una buona
non stop estiva e occasione per rendere
questo inizio di biennale questo atteso
fiera, mi evento, come già si fa in
terrorizzano. molti comuni. Un vecchio
Quanto alla mostra Country, al Centro proverbio saggiamente dice: «an sfa
“Mercato”, sicuramente la vedrò brisa un nozz con il lumeg!».
 treni
bocciati
dai pendolari
Sono un pendolare, come tanti altri,
nel tratto ferroviario Argenta-
Ferrara. I treni di questa linea sono
gestiti dalla FER (Ferrovie regionali
Emilia-Romagna) e i pareri degli
utilizzatori sono unanimemente
negativi. Vagoni sporchi e
sovraffollati, ritardi, linee soppresse,
disservizi: questa la situazione che i
pendolari devono affrontare. Di tanto
in tanto, soprattutto a cavallo di
festività, capita che per vari motivi
(forse a causa di “virus festivi”) il
treno non arrivi. In questi casi,
dall'altoparlante della stazione, una
voce gracchiante annuncia: «Il treno
delle ore 6 e 59 diretto a Ferrara è
stato soppresso». Per cui noi
pendolari, alle prime luci del giorno,
siamo costretti a tornare in fretta a
casa per prendere le nostre auto e
raggiungere in tempo il posto di
lavoro. Inoltre, nell'attesa del treno,
siamo sempre costretti a tendere
l'orecchio perché molte volte
l'annuncio non viene dato oppure è
talmente sottovoce che non si
sente. Anche le macchinette
obliteratrici il più delle volte non
funzionano oppure, quando
funzionano, capita che manchi
l'inchiostro. Una mattina, nella
stazione di Ferrara, nessuna delle
dieci macchinette disponibili era
utilizzabile, per cui ho dovuto
viaggiare col rischio di prendermi la
multa.
A bordo dei treni possiamo trovare:
sedili macchiati, porte che si aprono
con fatica, bagni inaccessibili,
corridoi sporchi, vetri imbrattati da
murales, carrozze gelide d'inverno o
afose d'estate. Inoltre non tutti i treni
sono attrezzati per ricevere i disabili
e, in certe carrozze, per scendere o
salire i gradini bisogna fare
attenzione per non finire al pronto
soccorso. Credo che la Regione
Emilia-Romagna, che gestisce la
FER, dovrebbe favorire i viaggiatori,
che sono lavoratori, studenti, turisti,
VINCENZO AIELLO - alv@unife.it
DAL CONSIGLIO
COMUNALE
Interrogazioni presentate
dal nostro gruppo in
Consiglio Comunale
1 Tenenza dei Carabinieri.
Richiesta su cosa intenda
fare l'Amministrazione.
tutte categorie che meriterebbero più
attenzione. Un servizio di trasporto 2 Richiesta di controllo sul
ferroviario scadente induce i tenore d vita di chi richiede
passeggeri a preferire l'auto al treno, un posto all'asilo nido.
proprio l'opposto di quanto 3 DEA (degenza ad alta
affermavano gli slogan milionari di assistenza). Richiesta delle
qualche tempo fa. iniziative per scongiurare il
Il confronto con i paesi dell'Unione
ridimensionamento
Europea è impietoso. L'Olanda ha dell'ospedale.
una rete ferroviaria tra le più capillari
al mondo, mentre in Italia ci sono 4 Richiesta degli importi
16.335 km di strade ferrate, di cui relativi alle spese legali e
9.282 a binario unico. In Inghilterra numero degli incarichi
hanno perfino progettato di assegnati.
schermare alcune carrozze con una 5 Sicurezza. Richiesta
particolare pellicola per eliminare il
delle iniziative del Sindaco
disturbo acustico dei telefoni per contrastare la
cellulari. Le ferrovie svizzere sono
considerate un esempio di ordine e microcriminalità.
puntualità, mentre quelle finlandesi 6 Richiesta di chiarimenti
eccellono per comfort, con spazi per sull'utilizzo del Pala
i giochi dei bambini, aree dedicate Salvatori per la festa del
agli animali e addirittura
Ramadan.
scompartimenti per chi soffre di
allergie. In Austria i mezzi pesanti
devono obbligatoriamente venire
caricati sui carri ferroviari, per i
lunghi tragitti, per non inquinare.
Questi esempi sembrano provenire
da un altro pianeta.
Il prossimo anno saremo chiamati a
decidere con il voto il nuovo assetto
politico della regione Emilia-
Romagna. Quale occasione migliore
per esprimere il nostro disappunto
per la cattiva gestione del trasporto
ferroviario? Potrebbe essere il
momento giusto per dare la spallata
a una giunta regionale poco
Nella foto, da sinistra:
sensibile anche ai problemi di coloro Silvano Pezzetta, Cesare Gaiani -
che tutti i giorni devono prendere il capogruppo, Paolo Bolognesi,
treno non per divertimento ma per Gabriele Strozzi.
necessità, per recarsi al lavoro o a
scuola.
3

soelia torni
alle origini:
una società
multiservizi
L’origine di Soelia è dovuta alla
volontà di gestire i servizi
comunali (gas, farmacie, servizi
cimiteriali, illuminazione
pubblica, manutenzione strade,
verde pubblico, nettezza
urbana) tramite una società per
azioni di intera proprietà
pubblica.
Eravamo nel 2001 quando
vennero trasferiti alla nuova
società i beni necessari per
fornire i servizi, oltre ai mutui in
essere e al personale addetto.
Per la valutazione dei beni fu
fatta una perizia che, per far
tornare i numeri del bilancio,
venne adattata alle esigenze.
Alcuni anni dopo, l'ipotesi di
fusione con Hera fece emergere
dati completamente diversi,
obbligando il Comune ad
abbandonare il progetto. Infatti
avrebbe dovuto accollarsi una
perdita consistente, pari alla
differenza tra valore di carico
dei beni della perizia e valore
della successiva valutazione. È
nata così una società
fortemente sottocapitalizzata,
che partiva già con grossi
problemi. Da parte nostra
volevamo accertare la
responsabilità di quella
4
situazione e cercare di
trovarne i rimedi.
Avanzammo la proposta di
istituire una commissione
d'inchiesta, bocciata dalla
maggioranza: se questa non
avesse avuto nulla da
temere, avrebbe dovuto
accettarla senza difficoltà.
Oggi Soelia è sottratta al
controllo del Consiglio
Comunale (”CHI GOVERNA
SOELIA?”, pagina a fianco)
e vive una solitaria gestione
da parte del suo consiglio
d'amministrazione.
La Giunta accetta questo stato di
cose,, in cambio del supporto alle
cose
attività che non è in grado di
svolgere. Ma questo ha
determinato una totale modifica
dell'originaria fisionomia di
Soelia. Da multiservizi è diventata
anche società patrimoniale e
strumento dell'azione
amministrativa del Comune.
Quasi tutti i beni del Comune
sono stati trasferiti in proprietà a
questa società, certamente dietro
richiesta delle banche a garanzia
dei prestiti concessi. Essa ha
allargato le attività ad altri settori,
spesso in concorrenza con
operatori privati (officine,
costruzioni, affittanze di
immobili), e come grossista di
gas sul mercato nazionale. Tutto
questo è avvenuto attraverso
numerose altre società che,
come le scatole cinesi, sono
difficilmente controllabili.
Che cosa chiediamo?
Prima di tutto chiarezza, che
deriva da un controllo e indirizzo
da parte del Consiglio Comunale,
oggi impedito. In secondo luogo
il ritorno alle origini di società
multiservizi, per cui è necessario
eliminare ciò che resta fuori da
questa logica. Vanno cedute o
dismesse tutte le attività in
concorrenza con i privati
(officine, farmacie, Terre s.r.l.),
mentre il patrimonio
immobiliare non funzionale ai
servizi (campi sportivi, teatro
dei Fluttuanti, palazzo dei vigili,
palazzo del Mercato,
immobili vari acquistati
successivamente alla sua
costituzione) deve tornare al
Comune. Inoltre occorre
valutare la cessione di
Elettrogas, con la quale viene
svolta l'attività di commerciante
di gas. La Pubblica
Amministrazione non ha i
requisiti per esercitare questo
mestiere difficile e rischioso,
che può essere fonte di
sgradite e costose sorprese.
Non siamo in grado di
effettuare alcun controllo,
anche perché questa
partecipazione opera lontano
da noi. Essa dovrebbe venir
riportata sotto il controllo
diretto, fondendo Elettrogas in
Soenergy (che la possiede al
100%), ed eliminando l'assurda
garanzia di oltre 40 milioni di
euro prestata da Soelia a
Elettrogas. È un grande rischio
che non si può accettare.
Facendo gli scongiuri, se
Elettrogas dovesse andar male,
cosa ne sarebbe del nostro
patrimonio? Tutta le altre
società, nella loro gestione
caratteristica, sono in perdita.
Non si può consentire che
Elettrogas sostenga tutta
l'impalcatura, perché non
abbiamo un diretto controllo dei
suoi dati, né sappiamo che
cosa succeda al suo interno.
Ma se anche ne fossimo
informati, è opportuno attuare
una profonda riorganizzazione
per rendere il gruppo più
efficiente. Lo scenario della
liberalizzazione delle reti di
distribuzione, che il prossimo
futuro impone, come pure
l'anomalo intreccio delle
garanzie, potrebbero portarci
alla perdita di gran parte del
nostro patrimonio, un rischio
che non dobbiamo correre.
Questo è solo un accenno ai
tanti problemi che abbiamo di
fronte e che questa sede non ci
consente di sviluppare in
profondità. La nostra funzione
di controllo e di critica a questo
tipo di gestione sarà continua,
aperta al confronto e alle
sollecitazioni dei nostri
concittadini.

i numeri
di soelia
2008
chi
governa
soelia?
Il 13 luglio 2009 il Consiglio
Comunale ha esaminato il bilancio
di Soelia, chiuso al 31 dicembre
2008. Da allora non si sono avute
più notizie: ci troviamo quindi a
parlare di cose già vecchie,
superate dagli eventi. Questo
ritardo è ormai sistematico, mai
compensato da relazioni
periodiche sulla stato delle cose.
Mai una relazione trimestrale sui
conti, né un bilancio semestrale
che ci dia il polso della situazione.
La dimensione che ha raggiunto il
gruppo Soelia imporrebbe un
costante controllo, sia per essere
tempestivamente aggiornati di quel
che succede, sia per non trovarci
di fronte a sgradite sorprese.
Questa mancanza di informazioni
è inaccettabile per una società di
proprietà del Comune, che i
cittadini hanno il diritto di
controllare attraverso i propri eletti
in Consiglio Comunale.
La conoscenza della gestione di
una società di queste dimensioni
non può limitarsi alla maggioranza
consigliare o, ancor peggio, ai soli
amministratori. Soelia non è
proprietà loro, della quale possano
disporre a piacimento senza
rendere conto in modo adeguato
ai cittadini che pagano le tariffe
imposte. Pertanto noi insistiamo
per avere un rendiconto
esauriente, preciso e periodico,
garantito da una certificazione
esterna dei bilanci di Soelia e del
gruppo. Per una simile società
questa dovrebbe essere una
procedura normale. Anche la sua
operatività dovrebbe esser
preceduta da delibere di indirizzo
del Consiglio Comunale, ma
questo non avviene. Da qui
Valore della produzione
Costi della produzione
Margine operativo lordo
Oneri finanziari
Proventi e oneri straordinari
Utile prima delle imposte
Utile netto
Dipendenti
Costo del personale
Costo degli organi sociali
Debiti
Attivo circolante
Differenza
nascono le polemiche sui dubbi
che il nostro gruppo consigliare ha
sollevato in ogni rara occasione di
dibattito sulla società e sui suoi
bilanci.
È nota la nostra visione su che
cosa debba essere Soelia. Ma di
questo non ci è mai stata data la
possibilità di discutere in un sereno
dibattito. Sembra che alla stessa
maggioranza sia sfuggito di mano
il controllo della società, che tende
a elaborare in modo autonomo le
proprie strategie. Queste vengono
ratificate dal Sindaco del
momento, non sono supportate da
delibere consigliari e, peggio
ancora, neppure da delibere di
Giunta, come se fosse una
proprietà personale. Riteniamo
non sia più procrastinabile il rientro
in una prassi che consenta
maggior controllo e condivisione.
Vien da chiedersi: come siamo
arrivati a questo punto? Con
un'operazione a dir poco illecita. Il
controllo di Soelia venne sottratto
al Consiglio Comunale, a cui
prima faceva capo. Nel 2004,
l'ultimo di quei consigli col
Sindaco Ricci, avendo tale potere,
deliberò una modifica del suo
statuto, per adeguarlo alle nuove
norme sul diritto societario. Una
PAOLO BOLOGNESI - p.bolognesi@hotmail.it
SOELIA SpA GRUPPO
14.858.594
14.017.555
841.039
300.400.209
294.583.911
5.816.298
-1.009.647
95.464
-73.144
-4.115.777
109.703
1.810.224
-47.887
88
3.487.090
235.179
145
(al 13/7/09) 153
5.226.147
138.813 841.378
39.169.495 174.377.056
30.631.391 139.660.302
8.538.104 34.716.754
semplice operazione attuata da
tutte le società italiane. Ma all'atto
della stipula notarile venne
presentato uno statuto diverso da
quello approvato, che sottraeva il
controllo di Soelia al Consiglio
Comunale. Un fatto gravissimo, un
falso in atto pubblico penalmente
sanzionabile, da noi più volte
condannato e a cui nessuno ha
mai messo mano. In questo caso
sembra che l'obbligatorietà
dell'azione penale non abbia
operato. Questa è l'origine di tutte
le polemiche e di tutti i problemi di
Soelia, una società che viene
ormai controllata solo da chi la
gestisce.
Al suo insediamento il nuovo
Sindaco ha lanciato segnali di
apertura e di disponibilità per
riportare le cose nel giusto alveo,
garantendo altresì una
certificazione dei bilanci.
Accogliendo positivamente questo
fatto, che interrompe una dannosa
incomunicabilità, chiediamo che
tornino al Consiglio Comunale i
poteri di indirizzo su Soelia, con
un'adeguata formalizzazione negli
statuti e non come gentile e
temporanea concessione.
5
 povera
vecchia
argenta
Il recente libro di Giancarlo
BersaniC'era una volta Argenta,
con le sue numerose
illustrazioni, ci riporta al tempo
in cui il nostro centro storico
era ancora intatto. Nei meno
giovani questo libro suscita i più
bei ricordi della gioventù, ma ci
fa anche rattristare nel vedere
la nostra cittadina così
cambiata in peggio. Si
potrebbe pensare che i palazzi
che non ci sono più siano stati
tutti distrutti dagli eventi bellici,
ma cercheremo di spiegare che
le cose non andarono così.
L'incredibile demolizione
dell'antica Pretura nel
dopoguerra.
L'antico palazzo della Ragione,
sede del Governatore, era una
elegante costruzione
secentesca, l'unica nella piazza
che si fosse salvata dal
bombardamento del 12 aprile
1945. Nel dopoguerra è stata
utilizzata per alcuni anni: sotto il
suo loggiato vi erano il caffè
“da Giovannino”, molto
frequentato, la rivendita dei
giornali di Umberto Azzalli, il
negozio di abbigliamento di
Dalpasso, l'accesso alla
farmacia Marangoni. Alcune
arcate del loggiato erano state
rinforzate con pilastri di mattoni
a secco, ma l'edificio era
solido e poteva essere
facilmente restaurato. Con una
sciagurata decisione il palazzo
venne distrutto negli anni 1952-
53, per far posto a una
6
costruzione banale e
decisamente brutta. Non
contenti di questo scempio,
proprio nell'angolo veniva
inserita una torre che voleva
richiamare la Torre di Porta
Primaro (XIII-XIV secolo),
utilizzando in parte il
finanziamento per danni di
guerra. Questa antica torre
aveva una sua giustificazione
perché costituiva il passaggio
principale, facilmente
controllabile, di coloro che
entravano nel centro abitato.
Perché costruire una torre falsa,
in una posizione senza senso?
Quando mi capita di
accompagnare qualche ospite
che viene da fuori, appena
vede questa inutile e orribile
copia di torre medievale,
spesso mi guarda stupito, con
occhi interrogativi, come per
chiedermi: «Ma come avete
fatto a concepire una simile
bruttura?». Alcuni anni fa
Vittorio Sgarbi fu ospite di una
mia serata pubblica. Alla fine
della riunione ci sedemmo in
piazza, davanti al “Ristorante
Trigabolo” (ora “Dolceria
A sinistra l'antico palazzo della
Ragione (xvi sec.) poi della Pretura.
La foto di G. Berardi è
dell'immediato dopoguerra.
Con i bombardamenti non aveva
avuto danni compromettenti per cui,
dopo sommari restauri, venne
utilizzato fino al 1952 come caffé,
bar, rivendita di giornali, negozio di
abbigliamento. Successivamente
venne demolito per far posto al
fabbricato che si vede a destra.
Ogni commento è superfluo.
Mazzini”): guardando la torre mi
disse che difficilmente in giro
per l'Italia aveva visto una cosa
più «oscena». E io purtroppo
dovetti dargli ragione.
L'abbattimento del fabbricato
delle Scuole Elementari.
Era un edificio imponente e
dignitoso, che potremmo
definire di stile umbertino, con
due corpi laterali e uno centrale
aggettanti. Inaugurato nel
1913, dava ad Argenta una
sede adeguata alle nuove
esigenze didattiche e al
crescente numero della
popolazione scolastica,
frequentato e amato da
generazioni di argentani. Venne
utilizzato come ospedale dai
militari tedeschi, quando il
fronte era sul Senio (negli anni
1944-45). Passò indenne
attraverso le vicende belliche,
ma nei primi anni '70 aveva
certamente bisogno di una
ristrutturazione, che poteva
dare nuova vita a uno dei pochi
edifici storici della nostra città.
Ne venne decisa la distruzione
per sostituirlo con il tetro
fabbricato attuale, la cui
principale caratteristica è di
avere tante scale interne e di
richiedere sempre
l'illuminazione elettrica. A pochi
anni dalla sua costruzione,
l'aspetto di questa costruzione
appare già deteriorato ed è
probabile che fra non molto sia
necessario un nuovo intervento.
Luci e ombre sul restauro di
S. Lorenzo e del convento dei
Cappuccini.
Alla fine degli anni '70
l'Amministrazione Comunale si
poneva il problema di trovare
una soluzione per una sede in
cui sistemare la biblioteca, un
centro culturale, sale per
proiezioni, dibattiti, mostre,
ecc. Accenniamo alle ipotesi
che in quegli anni venivano
prese in considerazione.
1. Utilizzo del fabbricato della
Cassa di Risparmio. La
direzione della banca stava
valutando il trasferimento della
sede in centro, in una nuova
costruzione (in piazza Garibaldi
o in piazza Mazzini), cedendo
l'edificio di viale Roiti al
comune. Questa ipotesi venne
superata dalla decisione della
direzione di costruire un nuovo
fabbricato al posto della
vecchia sede.
2. Ristrutturazione dell'edificio
ex forno comunale (angolo
delle vie Matteotti-Bianchi). Era
stato preparato un progetto di
massima che offriva il
vantaggio di trovarsi vicino alla
sede municipale e di utilizzare
un fabbricato di proprietà
comunale. Quando il progetto
venne presentato alla
commissione edilizia (di cui
allora facevo parte) fui contrario
a questa soluzione e la criticai
senza esitazione: per l'angustia
degli spazi disponibili in
relazione agli utilizzi ipotizzati,
per la distribuzione non
razionale dei locali, per la
mancanza di parcheggi.
3. Costruzione di nuovi locali
annessi al Cinema-Teatro
Moderno (ora dei Fluttuanti).
Questa ipotesi non trovò molti
sostenitori: per l'entità
dell'investimento da sostenere,
per lo spazio anche qui
sacrificato e infine perché,
dovendo costruire un nuovo
fabbricato, sarebbe stato
preferibile ristrutturare i
Cappuccini.
4. S. Lorenzo-
Cappuccini: era
l'ipotesi che io
sostenevo. Su
questo monumento
(secoli XVI-XVII)
avevo inviato al
sindaco una
relazione e un'ampia
documentazione
fotografica dello
stato di fatto,
auspicandone il
restauro e l'utilizzo
per le suddette
finalità. Una
soluzione
finanziariamente
sostenibile venne trovata dal
sindaco Prof. Silvia Barbieri.
Infatti una parte dei locali del
convento (sul retro) veniva
dedicata a un centro sociale
per handicappati, riuscendo in
tal modo a reperire altri
finanziamenti che consentirono
il restauro di tutto il fabbricato.
Il nuovo progetto del
complesso S. Lorenzo-
Cappuccini, dello studio
U.TE.CO. di Ferrara, venne
presentato da un architetto nel
corso di una serata pubblica il
1° dicembre 1980, nella sala
del Consiglio Comunale.
A sinistra l'imponente e
decoroso fabbricato
delle scuole elementari,
costruito nel 1913 e
salvatosi dai
bombardamenti. Fu
demolito negli anni '70
per lasciare il posto al
tetro fabbricato attuale
(a destra), che presenta
già segni di
deterioramento.
Chi può approvare lo
scempio commesso?
Nonostante l'unanime plauso e
consenso, feci un intervento
critico. Infatti il progetto, pur
prevedendo il recupero della
chiesa e del convento,
aggiungeva sul retro un
fabbricato di tre piani con otto
appartamenti, di aspetto
decisamente moderno e in
stridente contrasto con tutto il
resto. Non so se la mia critica
sia stata accolta, ma in seguito
venne preparato un
secondo progetto che
modificava quell'inutile
costruzione, discordante con la
sobrietà dell'antico convento. I
lavori iniziarono nel 1983.
Quando ci fu la cerimonia
dell'inaugurazione (nel 1987
circa), parlando con uno dei
progettisti approvai le soluzioni
di massima adottate nel
restauro: l'attenta ricucitura dei
danni ai muri in mattoni a vista,
le pregevoli capriate e le
RINO MORETTI - rino.moretti@virgilio.it
travature lignee del coperto, i
pavimenti in cotto. Tuttavia
manifestai alcune riserve e
critiche, che potrei così
sintetizzare: l'assurda
invenzione dell'ingresso, che
richiama una finestra serliana
(la tipica trifora formata da un
arco centrale e da due aperture
laterali trabeate), poco
coerente con l'austerità del
contesto; l'uso improprio di
marmo bianco nella scala e
nelle soglie, in una severa e
povera costruzione
conventuale; le porte del piano
terra, per le quali è stata
adottata una stridente soluzione
moderna, in ferro a graticcio;
l'orribile scultura in marmo
cementizio collocata al posto
d'onore, proprio
davanti all'ingresso.
Chi da via
Circonvallazione si
dirige verso la chiesa
di S. Lorenzo, ne
inquadra la semplice
facciata a capanna e
insieme la porta
centrale in ferro di
linee moderne, una
stridente porta
serliana
rinascimentale e una
repellente scultura: la
vista del monumento
non potrebbe essere
peggiore. Queste
incongruenze
confermano la scarsa
considerazione per le
testimonianze dell'antica
Argenta e una mancanza di
rigore, necessari per la loro
corretta conservazione e
valorizzazione.
continua...
(Il seguito apparirà
nel prossimo numero
del giornale)
7
 giovane
politica
Nell'era della globalizzazione, di
internet e dei grandi mezzi di
comunicazione si è assistito a un
progressivo cambiamento delle
abitudini e dei costumi delle
nuove generazioni. Si è fatta
strada una certa pigrizia che ha
portato i giovani ad avere sempre
meno interesse per la vita
politica in generale, orientando le
scelte su interessi secondari,
talvolta velleitari, che hanno
appiattito le loro menti. La
passione per la politica è andata
via via spegnendosi tanto che, in
alcuni casi, si tende a una
banale e massiccia
generalizzazione (tipica è
l'affermazione: «Io non voto
perché sono tutti uguali!»). Ciò
porta i giovani a non formarsi
una coscienza critica, a non
prendere posizione sulle
questioni concrete che li
circondano.
Obiettivo primario di un serio
Quando Cofferati vinse le elezioni
a Bologna, poche settimane dopo
il suo insediamento un'anziana
signora ottantenne disse: «Si vede
già la differenza!». Tutti a dirle di
pazientare, perché era ancora
presto per poterlo affermare.
Anche ad Argenta, qualche mese
dopo l'insediamento del nuovo
sindaco, c'è chi dice: «Si vede già
la differenza!». Infatti sul balcone
del palazzo municipale crescono
rigogliose le petunie, peraltro
oggetto di molte cure da parte dei
giardinieri di Soelia, a
testimonianza del patto elettorale
“Insieme si può cambiare”.
Al contrario della signora di
Bologna, mi viene da dire: «Non si
vede ancora la differenza!». E non
nelle grandi cose, ammesso che il
nostro sindaco riesca a intervenire
su problemi importanti come la
Statale 16, l'ospedale, la
restituzione del denaro ai creditori
della Coopcostruttori e altri
ancora. Questi, si sa, richiedono
tempi lunghi, a volte biblici. Parlo
delle piccole cose: le strade
dissestate, la viabilità cervellotica,
i marciapiedi e i loggiati luridi, le
fogne che emettono miasmi
disgustosi. Tutto questo avviene in
pieno centro, in quella zona
recentemente riqualificata, che
8 MERJ BONZI - merj.bonzi@gmail.com
movimento politico deve essere
la formazione di una classe
dirigente preparata, partendo dal
coinvolgimento dei giovani. Il
movimento "Giovane Italia" è
nato dalla fusione di esperienze
diverse. Ha come obbiettivo la
sensibilizzazione della persona,
nell'intento di dare un contributo
al miglioramento della società,
attraverso manifestazioni
democratiche, iniziative,
proposte di legge, ecc. Inoltre
vuole porsi come un forte
strumento di aggregazione
sociale. In questo senso il
governo Berlusconí si sta
muovendo bene e sta mettendo i
giovani in primo piano con una
serie di iniziative molto positive.
Basti ricordare il piano "Italia
2020" per l'occupazione
giovanile, o il disegno di legge
sulle comunità giovanili,
presentato dal Ministro Meloni,
con l'intento di incentivare la
"crescita responsabile" dei
giovani.
Ma tutto questo non basta.
Insieme all'ottimo lavoro svolto a
livello nazionale, devono essere
realizzate buone politiche a livello
locale (comuni e province). Con
ARTURO MASINI - mmasini@interfree.it
doveva diventare un fiore
all'occhiello e invece si sta
trasformando in una sorta di
casbah. Il traffico dei veicoli,
seppur ridotto, continua con
notevoli rischi per i passanti, le
panchine servono agli ubriachi
che ci dormono di notte, gli odori
speziati dell'oriente e la musica
tormentano naso e orecchie,
mentre le piante che ingentiliscono
la postazione ecologica sotto le
finestre di Soelia sostituiscono i
servizi igienici che mancano.
Quanto ai recenti episodi di
microcriminalità, il nuovo sindaco
ha sollecitato una riunione del
Comitato provinciale per la
sicurezza, presieduta dal Prefetto.
I fattori che hanno spinto il primo
cittadino a questo incontro sono
gli stessi che più volte, da parte
dell'opposizione, furono oggetto di
interrogazioni in Consiglio
comunale: fra questi la tenenza
dei Carabinieri. Nel programma
elettorale del PDL veniva posta
l'esigenza di avere dati sulle
persone residenti (e non) sul
territorio e un maggior
coordinamento fra le forze
dell'ordine.
I sindaci che si sono avvicendati
negli ultimi anni sembra che non
si siano resi conto dei mutamenti
questo spirito anche nel nostro
comune è nata Giovane Italia.
Un movimento under 30 che
affiancherà l'azione politica del
Pdl di Argenta, pur mantenendo
una certa autonomia decisionale.
Esso opera nella prospettiva di
un avvicendamento nel governo
locale e come alternativa alla
sinistra che ci amministra da più
di 60 anni. L'entusiasmo dei
nostri giovani è tangibile e
permetterà di svolgere un ottimo
lavoro. Ci auguriamo di avere un
numero sempre crescente di
adesioni, che permetta al gruppo
una certa eterogeneità di opinioni
e di idee. L'obbiettivo da
raggiungere è la costruzione di
un futuro migliore, dove le nuove
generazioni possano esprimere
liberamente il loro parere e
contare nelle scelte propositive a
qualsiasi livello.
Colgo l'occasione per rivolgere
un invito a tutti i giovani lettori:
leggete. La lettura stimola la
conoscenza e ci porta a
spronare le nostre facoltà
intellettive; leggete almeno un
quotidiano o due al giorno e
tenetevi informati su quello che vi
circonda.
l’impertinente
avvenuti nella nostra società e di
ciò che la gente si aspetta da
loro. Il passaggio da una tranquilla
e ordinata comunità, di appena
qualche decennio fa, alla
situazione nettamente diversa di
oggi, suscita nei cittadini una
giustificata preoccupazione.
Ognuno si sente autorizzato a fare
ciò che vuole: ubriacarsi,
sporcare, fare chiasso, infastidire i
passanti occupando pezzi di
strada o interi marciapiedi.
Accanto a una
forte domanda di sicurezza, si
avverte il bisogno di un maggior
ordine complessivo e di un'autorità
capace di farlo rispettare.
L'obiettivo del primo cittadino
dovrebbe essere un controllo
permanente ed efficace da parte
dei vigili urbani, per ricondurre i
comportamenti anomali al rispetto
della legge e alle norme di civile
convivenza.
 museo deve aver sede ad All'esterno (se fosse possibile su
il museo Argenta, epicentro della
battaglia che prese il suo nome,
e dove si trovano il cimitero di
almeno 1000 mq) potrebbero
trovar posto automezzi, oggetti
ingombranti, residuati, ecc.
della battaglia guerra del Commonwealth e il
monumento ai caduti. Lo
spazio coperto potrebbe essere
Il nostro territorio, anche per mia
iniziativa, è stato inserito nel
progetto regionale Linea Gotica ,
dell’ Argenta di circa 300-350 mq, in cui
sistemare una saletta proiezioni,
che prevede finanziamenti per la
valorizzazione culturale e

Gap un percorso con gigantografie

(di foto, mappe e didascalie),
un grande plastico del territorio
interessato, l'esposizione di
turistica dei siti più interessanti. I
fondi per il museo potrebbero
provenire da: Regione,
Provincia, Comune (mediante un
La battaglia che prese questo parti di aerei recuperati e di mutuo), Fondazione Cassa di
nome durò dal 1° al 19 aprile residuati forniti da privati in Risparmio e sponsor privati.
1945. L'offensiva dell'8ª armata conto deposito. Dovrebbero
britannica aveva l'obiettivo di essere disponibili pubblicazioni e
arrivare per la via più breve al Po oggetti ricordo sull'argomento.
e qui sconfiggere
definitivamente le truppe
tedesche. Dietro la linea Gengis
Khan, imperniata sui fiumi
Senio, Idice e Reno, era stata
creata la cosiddetta Argenta
Gap , tra le valli di Comacchio e
quelle di Marmorta, allagando i
terreni bassi e minando quelli
alti. McCreery, comandante
dell'8ª armata, contro il parere
di Alexander e di Clark, aveva
deciso di dirigere l'offensiva
principale lungo la statale 16
attraverso Argenta. Gli acquitrini
e i campi minati dovevano
essere aggirati da est con anfibi
cingolati. Ma, pesanti
com'erano, si dimostrarono
inadatti ai fondali melmosi e non
riuscirono a superare gli argini
del canale di Fiorana. Qui la Argenta bombardata - Foto Berardi
guarnigione della 29ª divisione
Panzer Grenadier distrusse 15
anfibi tenendo bloccate per RINO MORETTI - rino.moretti@virgilio.it
cinque giorni le fanterie della 56ª
divisione britannica. Lungo
l'asse Bastia-Argenta-
Portomaggiore, soprattutto per
opera dei bombardieri strategici
della RAF, le distruzioni furono
del 75-80%, con centinaia di
vittime. Il cimitero di guerra
dell'Argenta Gap fu voluto dagli
inglesi nel punto in cui il 19
aprile si conclusero
vittoriosamente i combattimenti.
Vi sono sepolti 625 caduti del
Commonwealth, dei quali circa
500 deceduti in quella battaglia;
i tedeschi ebbero circa 350
morti, mentre le vittime civili
furono attorno al migliaio.
A questo importante episodio
della guerra in Italia sembra
doveroso dedicare un museo
che lo illustri con una
documentazione adeguata.
Dovrebbe ricordare alle giovani
generazioni, senza più odio nella
libertà ritrovata, tutte le vittime di
quell'atroce battaglia e i
momenti più significativi che
l'hanno caratterizzata. Questo

9
 dell'iva pagata a partire dal addizionale erariale, lasciando

nella TIA 2004.

Che cosa dice Soelia?
Attraverso la newsletter del
invariato il costo per gli utenti.
Se questa legge non ci sarà, i
costi dovranno aumentare

c’è l’IVA novembre scorso dà una

risposta arrogante. È chiaro
che l'iva sull'imposta non
perché il gestore non potrà più
compensare l'iva che detraeva
sugli acquisti. Non era più

di troppo dipende dal singolo gestore ma

Recentemente la Corte
Costituzionale ha sancito la
natura di tributo della tassa sui
rifiuti (TIA, Tariffa di Igiene
Ambientale), per cui l'iva non è
applicabile su questa imposta.
Ne consegue che ognuno ha
diritto di chiedere il rimborso
dal Parlamento, che attraverso
una legge è tenuto a prevedere
il suo rimborso e la sua
eliminazione. Altri gestori
hanno dato ai loro clienti
risposte informative e più
pacate. Soelia invece risponde
irritata. Se ci sarà una legge
che recepisce la sentenza della
Corte Costituzionale, essa
dovrà prevedere una
MERJ BONZI - merj.bonzi@gmail.com
corretto dire: «Siamo in
presenza di un problema da
risolvere, attendiamo e
collaboriamo», come hanno
comunicato altri gestori?
Ultima considerazione: perché,
leggendo la newsletter, si ha
l'impressione che i vertici di
Soelia interpretino le richieste di
rimborso come un “attacco
personale”?

lettere NETTEZZA URBANA -

E. Caravita, Argenta.
La pulizia delle strade è
SOLIDITA' FINANZIARIA DEL COMUNE -
Mario, Longastrino.
Ho letto che il Comune di Argenta ha ceduto gran

al giornale affidata alla Società

Soelia. Le macchine
impiegate sono
moderne ed efficienti,
ma in generale la pulizia lascia a desiderare e, in
certi tratti, cresce l'erba lungo i marciapiedi. Anche
i cittadini non vengono indotti ad accatastare gli
scatoloni con un certo ordine e col minimo
ingombro. È solo una mia impressione o si
potrebbe fare di più?
Tutto è perfettibile. Evidenzio anche l'enorme
ammasso di foglie che si forma durante il periodo
autunnale spesso lasciato marcire sui marciapiedi.
Una maggior partecipazione dei cittadini alla cura
dell'ambiente è comunque indispensabile. Ricordo
quanto si dice nel nord Europa: se ognuno pulisce
davanti a casa sua tutta la città è pulita.
INDEBITAMENTO SOELIA - A.M., Filo.
Sono uno di coloro che avevano portato i propri
risparmi alla Coopcostruttori, subendo il danno che
tutti conoscono. La somma che ho perduto non è
grande, ma ora quei soldi mi farebbero comodo.
Ho letto che Soelia ha un forte indebitamento e
che è in aumento. Mi auguro di no, ma se dovesse
capitare qualcosa di simile alla Coopcostruttori io,
come cittadino di Argenta, che rischi corro?
Direttamente nulla. Indirettamente avremmo un
ulteriore crollo di immagine di Argenta.
parte dei suoi immobili a Soelia. Ma allora che
cosa offre alle banche come garanzia per avere
altri mutui o semplicemente per le proprie
necessità di cassa?
Tutto vero. I comuni però non garantiscono le
banche con i loro beni. Oltre ai mutui i comuni
dispongono di una apertura di credito automatica
concessa dal tesoriere proporzionale ai primi tre
titoli di entrata del loro bilancio.
CONTATTI: P.BOLOGNESI@HOTMAIL.IT
CAMPAGNA ADESIONI AL PDL
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E' aperta la prima campagna
adesioni del Popolo della Libertà.
Tutti possono partecipare alla vita
del nostro movimento rafforzando il
senso di appartenenza dei
simpatizzanti e rendendo più
efficace l'organizzazione delle
strutture a tutti i livelli. Effettua
l'iscrizione con la massima
sollecitudine, utilizzando il sito
internet ufficiale del Partito www.ilpopolodellaliberta.it
o recandoti, il sabato mattina, presso la sede di
Argenta in Viale Roiti 2.

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Via Celletta 2/b ARGENTA (FE) Tel. 0532 852182
10
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Autori argentani
Copyright (c) by Foxit Software Company, 2004 - 2007
For Evaluation Only.

Moretti La battaglia dell'Argenta Gap.

Rino Moretti,
Edisai, Ferrara, 2008, 2,50 euro.
Questa guida storico-turistica si propone di descrivere in rapida sintesi la cosiddetta battaglia
dell'Argenta Gap (1-19 aprile 1945), l'evento più complesso dell'offensiva vittoriosa dell'8ª armata,
ma anche il più tragico e devastante nella storia millenaria della nostra città. Chi visita le zone in cui si
sono scontrati i due eserciti, fatica a rendersi conto delle difficoltà ambientali in cui le truppe dovettero
combattere, tenendo presente che le valli di Comacchio avevano una estensione maggiore di quella
attuale. Fu un evidente errore dei comandi inglesi aver voluto dirigere l'attacco principale attraverso le
terre allagate o minate dell'Argenta Gap (punto di forza della linea Gengis Khan), anziché verso
Medicina-Budrio, come chiedevano i generali Alexander e Clark. Le operazioni anfibie, che dovevano
aggirare il territorio di Argenta, fallirono miseramente a Fiorana, dove la 29ª divisione Panzer Grenadier
bloccò per cinque giorni la 56ª divisione britannica. Partendo da Sant'Alberto, con fotografie e mappe
a colori, la guida commenta le fasi di quella sanguinosa battaglia, per concludersi al cimitero di
guerra, dove sono sepolti 625 caduti del Commonwealth.

Giancarlo Bersani, C'era una volta Argenta,

Edisai, Ferrara, 2009, 28 euro
L'autore è un appassionato collezionista di documenti e fotografie della nostra città. Per la ricchezza
della documentazione iconografica, che dalle origini arriva fino al 1945, questo libro suscita piacevoli
ricordi in coloro che videro il centro storico prima delle distruzioni belliche, mentre i più giovani
possono immaginare come fosse l'antica Argenta, traendo motivazioni per meglio conoscerla e
amarla. La divisione in brevi capitoli dedicati alle antiche mura, alle torri, alle chiese, alle vie, alle
piazze, ai personaggi, ci aiuta a ripercorrere le vicende che costituiscono oggi il patrimonio storico
della nostra città. Dopo una inedita e pregevole ricerca vengono riprodotte le fotografie di sindaci,
podestà e commissari prefettizi dal 1860 al 1945. Il volume si chiude con un'ampia bibliografia su
Argenta, curata da Vanni Geminiani, fonte preziosa per chi volesse approfondire la storia della nostra
città. Questo libro, di 316 pagine, si presenta con una bella rilegatura e non dovrebbe mancare nella
libreria di ogni argentano.

Giacomino Gherardi - Mirko Moretti, L'ARZANTAN Il dialetto ad Argenta,

Pendragon, Editore, 39 euro
Ad Argenta il dialetto differisce nettamente da tutti quelli limitrofi. Mentre si possono trovare numerose
pubblicazioni sui dialetti a noi vicini, che sono parlati su aree abbastanza estese, non esisteva
nessuna descrizione dell'argentano. Il lavoro colma questa lacuna.
Il risultato finale è uno studio completo del dialetto argentano in tutti i suoi aspetti. Un volume di quasi
900 pagine, suddiviso in 10 sezioni. Il dizionario vero e proprio occupa la parte finale, un po' meno di
500 pagine con oltre ventiduemila vocaboli argentani, ciascuno con i suoi vari significati in italiano e
spesso con esempi d'uso. Le prime 400 pagine raccolgono tutte le osservazioni che sono sembrate
meritevoli di attenzione: qualche nota sulla storia del paese e sulle possibili origini del suo nome, la
descrizione dei caratteri usati per rendere graficamente i suoni del dialetto, qualche brano di letteratura
tradotto in argentano, un'analisi piuttosto estesa delle differenze di forma fra i vocaboli argentani e
quelli dell'italiano, le caratteristiche grammaticali, le complicate regole per la formazione del plurale,
la coniugazione dei verbi, la costruzione di alcuni tipi di frase con regole che non sono quelle
dell'italiano. Infine c'è un argomento che di solito viene accuratamente evitato da quasi tutti gli autori
di dizionari dialettali, cioè l'etimologia dei vocaboli “strani” molto diversi da quelli italiani.

Paolo Bolognesi Dalla Rivoluzione Francese al Governo delle Romagne.

Edisai, Ferrara, 2009, 20 euro
Il Governo Provvisorio delle Romagne ebbe inizio il 12 giugno 1859 e si concluse il 12 marzo 1860
quando, dopo il plebiscito, il territorio delle vecchie Legazioni entrò a far parte del regno di Sardegna.
Oltre che una tappa fondamentale del cammino verso l'unità d'Italia, l'evento ha rappresentato l'uscita
dal medioevo e l'inizio della storia moderna per questa parte della nostra Nazione.
Un avvenimento figlio della Rivoluzione francese, maturato nel nostro Paese in maniera incruenta ma con
50 anni di ritardo rispetto alla Francia, la cui conclusione è stata la causa del rallentamento dell'armonico
sviluppo del nostro Paese in conseguenza della contrapposizione tra la Chiesa e lo Stato, di cui ancora
oggi sentiamo il peso.
Solo i recenti tentativi di recupero di competitività, con l'eliminazione delle vecchie incrostazioni, e il ritorno
al liberalismo dei protagonisti di quegli eventi sembrano il passo necessario per farci uscire dal ritardo cui
siamo stati costretti per 150 anni.

COMITATO DI REDAZIONE

consigli per la lettura Paolo Bolognesi, Cesare Gaiani,

Vincenzo Aiello, Merj Bonzi,
Andrea Crovetti, Arturo Masini,
Giampaolo Pansa Il romanzo della guerra civile civile. Sperling & Kupfer Rino Moretti, Marco Negretto,
Francesco Cunardi Comunisti immaginari
immaginari. Vallecchi Silvano Pezzetta, Gabriele Strozzi
Aldo Cazzullo L'Italia de noantri
noantri. Mondadori
Lorenzo Pellegrini La nostra guerra
guerra. Baldini e Castoldi
Oriana Fallaci Intervista col potere
potere. Rizzoli
Ugo Finetti Storia di Craxi
Craxi. Boroli
Gianfranco Fini Il futuro della libertà
libertà. Rizzoli
Bruno Vespa Donne di cuoricuori. Mondadori Stampa e grafica: Valgimigli Faenza
Filippo Facci Di Pietro, la vera storia. Mondadori Tiratura 8.000 copie
Chiuso in tipografia il 23/11/2009
11
 tempo
liberato
“Dove si nasce” di Davide Cesari
Dalla mia valle
appare chiara l'aurora
e l'ultimo rossore del vespro.
Terra che la storia segnò confine;
libero spazio, vegeta natura
di erbe palustri; suoni primitivi
e folti voli in sosta;
all'estremo, verso il mare,
le respinte acque del Mezzano,
già specchio di vita,
scoprono magre coste al sole.
Argenta!
Agreste mucchio di pietra
d'antica origine.
Testimoni del tempo:
la solitaria Pieve, cavalcando il
CRUCIVERBA
ORIZZONTALI
2. abitazione, 6. Rovigo,
7. un liquore, 11. il filosofo di
Mileto, 14. un gas nobile,
17. non c’è due senza..., 19.
un famoso tubero
soluzioni
E A T A T A
E T R U 19 6 7 53
X E N O
N E T E L A
E G I E
M N R U
A A S A C P
Ingredienti:
200 grammi di savoiardi,
¾ di litro di latte,
50 grammi di farina bianca,
100 grammi di zucchero,
200 grammi di cioccolato fondente,
4 rossi d'uovo,
1 bicchiere di alchermes.
Reno;
la Chiavica dei vallaroli,
il Sacrato di San Giacomo,
poi San Domenico, lungo la via
dell'orto,
alla Cintura, fontana della sera.
E ancora maestosa la facciata dei
Cappuccini,
Borgo Seliciata, incontro al recinto
del silenzio,
da dove si scorge
il Santuario dalle alte punte.
La mia gente è segnata dal
passato;
pagò cara l'esistenza
per l'impegno del dovere;
VERTICALI
1. sacerdote, 3. Alleanza
Nazionale, 4. il nostro comune,
5. la fine della Messa, 9. primo
articolo determinativo, 12. in
latino significa “fuori di”,
13. quello delle cinque,
15. Oristano, 16. antico DO,
18. Escursionisti Esteri
P 6
5 2 31 8 7
2 84 1
E 7 28 54 1 6
T 4 6 3 79
3 1 87
O R 93 2 1 6
8746 9 5
6 79538
le antiche ricette di Merj
zuppa inglese a modo mio
Procedimento:
-Bollire il latte tenendone a parte un mezzo
bicchiere.
-Sbattere uova e zucchero ottenendo una
crema, e aggiungere il latte freddo.
-Fondere il cioccolato a bagno maria.
-Aggiungere il latte bollente alla crema di uova
e zucchero e far cuocere per pochi minuti.
-Versare metà della crema nel cioccolato fuso
e mescolare bene.
-Foderare uno stampo con i savoiardi bagnati
abbondantemente nell'alchermes.
-Versare la crema nello stampo.
-Coprire con savoiardi bagnati nell'alchermes.
-Servire ben fredda.
poco seppe dare nelle forme del
pensiero,
quieta e vincolata
a ripetersi nel lavoro manuale.
Agli emersi d'intelletto,
riservò aspra critica
e indifferenza da letargo.
A nulla vale ricercar reità
o indolenze di casa,
quando per l'orma d'origine,
ansia e tenacia in tutti s'avverte:
in chi torna, al fortunato che sosta
e in chi costretto parte...
Già con il pensiero inverte la rotta:
perché il cielo è sempre azzurro
sopra la terra dove si nasce.
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