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EDITH STEIN

Santa Teresa Benedetta della Croce


(Beatificata da Papa Paolo Giovanni II il 1 maggio 1987 a Colonia)
Unebrea testimone per la Verit.
LA VERITA CERCATA
Dio la verit C!i cerca la verit cerca Dio" c!e lo #appia o no
(Lettera del 23 marzo 1938)
CAPITOLO I
GLI INIZI
12 ottobre 1891. Ricorreva quell'anno - secondo il computo
del calendario ebraico - la pi !rande solennit" de!li ebrei#
$ippur o %esta dell'&spiazione' cio( dell'o%%erta consumata sul
%uoco )come olocausto *...+' pro%umo soave per il ,i!nore-
(Lv 1'1.). La sera di quello stesso !iorno &dit/ nacque in 0resla via' nella piana della
,lesia - 1ermania orientale - undicesima %i!lia di ,ie!%ried ,tein e 2u!uste 3ourant'
settima se consideriamo c/e quattro %ratellini erano !i" morti in tenera et".
I coni!i "tein
4 !enitori di &dit/ erano di radicata reli!iosit" ebraica' %ieri di esserlo. 2u!uste' madre
rara' a ra!ione pu5 essere citata come donna esemplare dell'2ntico 6estamento. 7ella
sua vita quotidiana si ispirava ai precetti biblici# %edele al suo 8io e alla tradizione
ebraica' irreprensibile nei costumi' pietosa verso i poveri9 pi volte' dopo aver conse-
!nato il le!name ric/iesto dai clienti' se questi erano indi!enti' restituiva loro' quasi
%urtivamente per un senso di rispetto' il denaro avuto. 7ell'ultima erede' nata in quel
!iorno per lei particolarmente importante' vide un se!no di predilezione di 8io' quasi
presa!io della %utura !randezza della %i!lia' c/e divenne perci5 la sua beniamina.
,ie!%ried ,tein' ori!inario di 1lei:itz' era commerciante di le!name. ,ua madre'
;o/anna ,tein' era la proprietaria del ne!ozio. 4n se!uito a di%%icolt" %amiliari'
,ie!%ried si stabili con la %ami!lia in Lublinitz' paese d'ori!ine della mo!lie 2u!uste.
<ui tent5 di aprire per proprio conto un ne!ozio di le!name' lottando costantemente
per portare avanti una %ami!lia sempre in aumento. =a Lublinitz' con%inante con la
>olonia' proprio in que!li anni divenne cittadina polacca. >er cui un anno e mezzo
prima della nascita dell'ultima %i!lia' nella primavera del 189?' i coniu!i ,tein si
stabilirono de%initivamente nella capitale della ,lesia' 0reslavia' citt" ove i %i!li
avrebbero potuto %requentare le scuole %ino al dottorato. 4l %i!lio ma!!iore' >aul' aveva
!i" %atto il !innasio altrove' non essendovi a Lublinitz scuole superiori. =entre ancora
perdurava la lotta per le necessit" materiali e la %ami!lia' !ravata di debiti' %aticava ad
acquistarsi una posizione' sopravvenne improvvisa la perdita del padre' trovato morto
per insolazione durante un via!!io di a%%ari. 7ell'autobio!ra%ia' &dit/ cos@ racconta
l'accaduto# 7el lu!lio del 1893 mio padre mor@ *...+. =ia madre mi teneva in braccio
quando lui ci salut5 per intraprendere il via!!io dal quale non sarebbe pi tornato vivo
ed io lo c/iamai ancora una volta quando !ia si era voltato per andarsene. 3os@ io ero
per lei l'ultima eredit" di mio padre. La vedova' donna %orte e prudente' ma anc/e indi-
pendente e or!o!liosa' si addoss5 il peso della %ami!lia e diresse personalmente
l'attivit" commerciale' alla quale %ino ad allora era rimasta estranea a causa dei nume-
rosi %i!li c/e assorbivano tutto il suo tempo. ,a!!ia e intelli!ente# &lla %ece presto a
impadronirsi delle conoscenze tecnic/e e del particolare procedimento del calcolo del
le!name. & pian piano' passo dopo passo' riusc@ a %arsi una posizione. L'impresa si
a%%erm5 e' mi!liorata di molto la situazione economica' la %ami!lia potA !odere di una
certa a!iatezza9 tanto c/e nel 19?3 si tras%er@ in una !rande casa al centro della citt"' in
=ic/aelisstrasse 38. >oco discosto si trov5 un locale adatto per il deposito del
le!name.
Una bambina straor#inaria
8all'autobio!ra%ia di &dit/ emer!ono tre episodi della sua in%anzia c/e mani%estano la
sua tenace e risoluta volont" e la spiccatissima e precoce intelli!enza particolarmente
versata ne!li studi e nel lavoro speculativo. 2ncor prima di iniziare l'asilo in%antile' la
piccola &dit/ apprendeva volentieri sulle !inocc/ia dei %ratelli tutto quanto questi le
inse!navano circa i loro studi. 2scoltava' attenta e seria' ritenendo pi di quel c/e si
pensasse. ,in da allora coltivava la se!reta ambizione di cominciare presto la )scuola
!rande-. 3on tale aspettativa in cuore si spie!a la ripu!nanza provata quando %u
iscritta )all'odiata vita del !iardino d'in%anzia-. 4l suo or!o!lio le %ece reputare una
!rande umiliazione pie!arsi al livello dei bambini )piccoli-' abituata com'era ad
imparare dai )!randi-. 8i%atti l'asilo )lo ritenevo molto al di sotto della mia di!nit"-.
3on la sua ostinata caparbiet" - tipica del popolo ebraico - strepit5 e pianse %inc/A la
mamma dovette ritirarla dall'asilo' lasciandola a casa in attesa dell'et" scolare. 4l 12
ottobre 189.' !iorno del suo sesto compleanno' &dit/ inizi5 la vita scolastica. Bi si
trov5 bene' pi c/e a casa. 7on solo' la scuola divenne il suo proprio mondo# vi
nuotava come un pesce nel mare. ,i distinse subito per l'intelli!enza' di !ran lun!a
superiore alla media. >iovevano su di lei i premi. Cvviamente' %amiliari e amici ne
erano %ieri. 2 &dit/' al contrario' davano una certa intima pena. ,pecie quelli di %ine
anno scolastico' quando )tutte le classi venivano riunite nell'aula ma!na- in attesa
della )sentenza- del direttore# >er me era sempre un momento molto penoso quando
dovevo attraversare le due %ile %ittamente pi!iate di alunne %ino ad arrivare proprio
davanti al podio su cui sedeva il colle!io riunito de!li inse!nanti9 quando !li occ/i di
tutti erano puntati su una sola persona' mentre il direttore pronunciava qualc/e parola
!entile. 4l premio aveva per me ancor meno valore del posto nella !raduatoria di
classe' mentre mi ralle!ravo molto per o!ni nuovo libro. ,e i premi la in%astidivano' lo
studio e i libri' invece' l'attraevano. 7e %aceva !i" la sua atmos%era vitale. Dn altro
episodio si!ni%icativo lo si re!istra in occasione dell'ottantesimo compleanno di una
prozia. 8urante la !rande %esta' con circa cento parenti invitati' %u ese!uita una danza
del tempo della !iovinezza della prozia da otto coppie di bambini vestiti con il
costume di quell'epoca. 6ra le coppie vennero scelte &rna di nove anni - dai capelli
scuri e !i" alta per la sua et" - c/e %un!eva da cavaliere ed &dit/ di sette anni - esile e
bionda - sua dama. &ntrambe non avevano mai danzato. &ssendo tra i bambini pi
piccoli' %urono poste nelle ultime %ile. ,in dalla prima prova' per5' la maestra di ballo
si accorse dell'a!ilit" della piccola dama e della %acilit" nell'a%%errare ed ese!uire in
2
modo sorprendente quello c/e lei spie!ava e' con il suo cavaliere' la c/iam5 in prima
%ila. La sera della %esta' &dit/ risult5 la pi brava ballerina insieme ad una sua
cu!inetta. ,ollevata in braccio da uno zio' %u posta su un davanzale' perc/A tutti la
potessero ammirare. Ritornata a casa' i %amiliari le %ecero notare le sue occ/iate
)civettuole- indirizzate durante la danza al suo cavaliere. La risposta della piccola'
%erita nell'amor proprio' %u pronta# )3/e cosa ridicolaE-. 2veva in%atti danzato con sua
sorella &rna. ,crivendo i ricordi d'in%anzia nel 1933' nei mesi precedenti la sua entrata
nel 3armelo' &dit/ a!!iun!e# 3/e quella bambina di sette anni comprendesse il
rimprovero e lo respin!esse ( su%%iciente a %ar capire come apparisse la %accenda nella
piccola testolina.
$iscontinit a#olescen%iale
>iccola' delicata e pallida' &dit/ poteva non attrarre# =a appena cominciavo a parlare'
la !ente si meravi!liava di quale saccenteria %osse capace la piccoletta. Bivacissima'
impertinente' collerica %ino a scattare quando veniva contraddetta. 6utto un ricco
mondo si a!itava !i" nel suo animo in%antile. Dn mondo c/e lei stessa )troppo presto-'
dai sette anni' impar5 a dominare' mostrando in se!uito timidezza e c/iusura. ,in da
quella et" mi!lior5 le sue innate insu%%icienze umane' specie l'irascibilit" e la
caparbiet"' indirizzandole' non senza %atica e lotta' con la %orza della volont" e del
buon senso' verso la !iusta rotta. 4mpar5 ad obbedire prontamente e a scattare
raramente' !razie al predominio della ra!ione sul sentimento. 2rriv5 ad acquistare una
tale padronanza di sA da perdere in se!uito di%%icilmente la calma' nonostante il tem-
peramento di %ondo. 4l suo mutamento %u a!evolato dall'osservare attentamente !li
e%%etti disastrosi provocati da!li scoppi d'ira altrui e la conse!uente perdita di di!nit"
c/e ci5 comportava. Lo poteva constatare all'interno della sua %ami!lia# nella sorella
Rosa c/e urlava quando si irritava e' ancor pi' nel %ratello 2rno c/e %acilmente per-
deva il dominio di sA. <uando questo accadeva' sua madre rimaneva in atte!!iamento
silenzioso e raccolto perc/A il %i!lio non peccasse. 6utto ci5 suscitava in &dit/ ri-
provazione e ver!o!na e la spin!eva ad un serio autoesame. 3orresse cos@ il suo
principale di%etto. =entre tutto sembrava %avorire la rapida crescita della %anciulla'
contro o!ni aspettativa e tra lo stupore di tutti - specie della madre c/e' vedendo la sua
beniamina eccellere ne!li studi' ne preparava !i" mentalmente un radioso avvenire -
&dit/ decise di abbandonare la scuola. 7ell'et" dello sviluppo attravers5 un periodo
di%%icile e inquieto c/e conosciamo proprio per la sospensione improvvisa de!li studi'
c/e pure predili!eva. &ra la sua prima discontinuit". Bedendola %ra!ile e delicata' la
madre la invi5 ad 2mbur!o dalla %i!lia ma!!iore' &lse' sposata a un dermatolo!o e !ia
in attesa del secondo %i!lio. &lse so%%riva per la lontananza della %ami!lia e desiderava
aver sempre vicino qualc/e %ratello' ospite in casa sua. =a!!iore di &dit/ di quindici
anni' amava con particolare predilezione la sorella minore e ne andava %iera. Fu
dunque %elice di tenerla con sA ad 2mbur!o dal ma!!io 19?G al marzo 19?.. <uando
la madre and5 a riprenderla per riportarla a casa' la trov5 quasi irriconoscibile tanto
era cresciuta e irrobustita. 4l so!!iorno dalla sorella le aveva )%isicamente- !iovato.
Boleva anc/e' con immensa !ioia della madre' riprendere !li studi per poi iscriversi
all'universit". ,piritualmente &dit/' in%luenzata anc/e da &lse - convinta non credente
insieme al marito -' si dic/iara atea# non crede all'esistenza di 8io e rimane
indi%%erente circa i problemi reli!iosi. Ri%acendosi alla sua prima crisi' &dit/ la
3
!iusti%ic5 cos@# )&ro stu%a di studiare-. &d era vero. 8ietro queste parole' per5' si
nascondeva qualcosa di molto pro%ondo' tanto pro%ondo da s%u!!ire a lei stessa e da
determinare la rottura con ci5 c/e pi ardentemente amava# !li studi. ,e !i" una
bambina di sette anni era in !rado di accor!ersi dei propri di%etti e di combatterli a tal
punto c/e sin da quell'et" si not5 il cambiamento c/e si operava in lei' ovviamente
ne!li anni successivi - precedenti la crisi - si accorse anc/e di molte cose c/e' al di
%uori di lei' non andavano nei vari ambienti %requentati# %ami!lia' scuola' amicizie. 7ei
miei so!ni vedevo sempre un %uturo meravi!lioso davanti a me. ,o!navo della %ortuna
e della %ama' poic/A ero convinta di essere destinata a qualcosa di !rande e di non
appartenere all'ambiente limitato e bor!/ese nel quale ero nata. &ssendo timida'
sensibile e riservata come )libro dai sette si!illi- a nessuno ri%eriva questi suoi so!ni
c/e provocavano intima so%%erenza' scontrandosi poi con una realt" ben diversa da
quella so!nata. & se ancor prima di iniziare la scuola apprendeva tutto con rapidit"'
avr" certamente continuato a imparare e a capire pi di quello c/e la sua et"
comportava. 4l suo troppo precoce sviluppo intellettuale non si equiparava alla sua
crescita %isica. 6ra l'uno e l'altra c'era un !rande divario. La realt" quotidiana le %aceva
avvertire un'inade!uatezza c/e non sapeva come colmare. 4 suoi so!ni' poi' le
con%ermavano ci5 c/e dentro sentiva e accrescevano l'inappa!amento interiore e il suo
sentirsi a disa!io. L'interiorit" - quel saper andare a %ondo nell'essere delle cose - c/e
!i" si annunciava' evocava un'altra realt" (quella spirituale)' ancora latente ma
contrastante con la realt" visibile. ,tanca di dover se!uire il ritmo consueto' &dit/
rea!@ lasciando !li studi. ,in dalla prima crisi si nota in lei un !rande biso!no di verit"
e c/iarezza' c/e costituiscono l$!%m%# tipico della sua personalit". Ritornata a
0reslavia' nella primavera del 19?8 si iscrisse al liceo scienti%ico della sua citt"
(BiHtoriasc/ule)' dove aveva previamente svolto i suoi primi studi. Riprese i libri
sempre con molto interesse e impe!no' riportando o!ni volta voti lusin!/ieri. =a un
certo scontento interiore rimaneva. ,i sarebbe ripresentato di l@ a non molti anni.
CAPITOLO Il
RICERCA AN"IO"A $ELLA VERIT&
7el 1911' terminato il liceo con risultati lusin!/ieri' &dit/ si immatricola all'universit"
della sua citt"' sce!liendo la %acolt" di lettere. Cltre a !ermanistica e storia' vi era
incluso lo studio di psicolo!ia sperimentale e %iloso%ia. La sua intelli!enza acuta e
ar!omentativa' contraddistinta da lucidit" e c/iarezza e assillata da ansia insaziabile di
verit"' /a insito il principio dell'ulteriorit"# anelito ad andare sempre oltre' ra!!iun!ere
nuove piste senza sostare' nA appa!arsi nel !i" %atto ed esperimentato. ,tudia'
appro%ondisce' scava a %ondo. Bive assorbita e immersa nei suoi libri con tutte le sue
ener!ie' estranea al mondo c/e si muove attorno a lei' specie %amiliare# Bivevo
completamente assorta nei miei studi e nelle aspirazioni alle quali essi mi avevano
condotta *...+. L'impe!no costante di tutte le mie %orze suscit5 in me il sentimento di
una vita elevata c/e mi rendeva %elice# mi pareva di essere una creatura ricca e
privile!iata. >rima erano i so!ni a prospettarle un )%uturo meravi!lioso-' diverso
dall'ambiente in cui viveva' ora !li studi c/e' dandole un certo senso di soddis%azione
interiore' la allontanavano dalla realt" circostante. 7atura radicale' si proiettava
I
talmente in ci5 c/e dentro la prendeva da tralasciare e non annettere importanza a tutto
il resto. 3ome ella medesima ri%erisce' era incolpevole di questo suo stato# )*...+ quasi
non mi accor!evo di quanto mi %ossi allontanata dai miei e di quanto loro ne so%%ris-
sero- &dit/ era in via di %ormazione e ci5 spie!a la sua immaturit" interiore' c/e la
%aceva sentire a disa!io al di %uori della sua spontanea inclinazione. 8i%atti' come c'era
da aspettarsi in questo suo stato' dopo i primi semestri non ( pi soddis%atta de!li studi
di 0reslavia. Borrebbe qualcosa d'altro. L'inse!namento scienti%ico di que!li anni di
primo 7ovecento risentiva della %iloso%ia positivista e respin!eva tutto ci5 c/e non era
sperimentabile dal puro dato conoscitivo. 2nc/e' ovviamente' o!ni a%%ermazione re-
li!iosa. ,tudiando psicolo!ia' &dit/ si imbattA pi volte con il nome del %iloso%o
&dmund Jusserl e con il suo nuovo metodo %enomenolo!ico c/e consisteva
nell'andare alle cose stesse per co!lierne l'essenza. <uesta scoperta stimol5 la sua
intelli!enza e la orient5 da!li studi di lettere e psicolo!ia di 0reslavia alla %iloso%ia
%enomenolo!ica di 1ottin!a (dove Jusserl inse!nava)' perc/A !li studi intrapresi a
0reslavia non davano' a suo parere' idee su%%icientemente c/iare9 la %enomenolo!ia' al
contrario' esplicitava e appro%ondiva le proprie ricerc/e' %ornendo essa stessa !li o!-
!etti di ri%lessione. 3os@' attratta dalla %iloso%ia /usserliana' &dit/ matur5 la decisione
di tras%erirsi all'universit" di 1ottin!a per iscriversi alla %acolt" di %iloso%ia.
'P(ilosop(ia)* amore #ella sapien%a
&d eccola nell'aprile del 1913 stabilita nella )cara 1ottin!a- a studiarvi %iloso%ia

o
scienza delle cause ultime# )2vevo 21 anni ed ero piena di aspettative per quello c/e
doveva accadere-. ,crive queste parole ri%erendosi all'entusiasmo provato al pensiero
di andare a 1ottin!a per se!uirvi le lezioni di Jusserl' !i" molto noto in 1ermania e
anc/e all'estero da esser c/iamato da &dit/ )il %iloso%o del nostro tempo-. 4ndole
riservata e ri%lessiva' la !iovane studentessa era incline all'introspezione' a le!!ere
all'interno delle cose' c/e ( caratteristica propria del metodo %enomenolo!ico. <uesto
penetra nell'o!!etto al di l" delle mere apparenze e si rende conto' cos@' mediante acuta
analisi' della vita interiore dell'o!!etto preso in esame. 3on Jusserl la %iloso%ia
passava dal so!!ettivismo relativistico dominante (la realt" dipende dalla propria
coscienza' come a%%ermavano $ant ed Je!el) all'o!!ettivizzazione' c/e parte non dal
proprio pensiero ma dal )%enomeno- esterno e lo interpella nei suoi vari aspetti
prescindendo da o!ni preconcetto iniziale' per arrivare in tal modo a delle certezze
veri%icate. Cvviamente' questo procedimento presuppone nell'esaminante un sincero
senso dell'obiettivit"# capacit" di vedere persone' %atti e cose come sono nella realt"'
non quali appaiono o dovrebbero essere. 0iso!na' cio(' disto!liere lo s!uardo da sA per
rivol!erlo e proiettarlo altrove' senza elementi estranei (propri sentimenti o interessi o
idee# proprio mondo). L'obiettivit" nasce usando il proprio intelletto nella verit"' con
discernimento razionale c/e sa distin!uere quello c/e sta %uori (l'o!!etto) da quello
c/e sta dentro di sA. La ra!ione' inda!ando' dona all'intelletto la capacit" di separare
l'esterno dall'interno# di !iudicare con criterio o!!ettivo. 6ale posseduta obiettivit" -
maturit" di !iudizio -' ponendo %enomenolo!icamente il so!!etto davanti all'o!!etto'
rende possibile la puri%icazione dalle incrostazioni del relativo e dell'immediato per
andare alla vera essenza della cosa non ancora mani%estata alla coscienza. Jusserl
aveva %ormulato un principio c/e trasmetteva ai suoi allievi# )0iso!na andare alle cose
e domandare loro quello c/e esse stesse dicono' ottenendo cos@ delle certezze c/e non
K
risultano a%%atto da teorie preconcette' da opinioni ricevute e non veri%icate-.
Con+littalit #eprimente
4l tempo di 1ottin!a se!na l'inizio di una nuova tappa' inizialmente %elice' della vita di
&dit/. ,ola' lontana dai %amiliari' pu5 decidere liberamente delle sue scelte e svi-
luppare il senso innato di indipendenza. ,i sente ricaricata da spinte e da impe!ni
nuovi e interessanti. 7el circolo di 1ottin!a si trova di %ronte a una realt" ottimale# un
mondo nuovo da esplorare' volti nuovi di quali%icati pensatori c/e la a%%ascinano
(2dol% Reinac/' =aL ,c/eler' Jed:i! =artius e 6/eodor 3onrad - coniu!i - ' Jans
Lipps ed altri). &d ella' in questo ambiente' procede a !on%ie vele. 2lla %ine del primo
semestre di 1ottin!a (estate 1913) si sente in !rado di c/iedere a Jusserl la tesi di
laurea' pur sapendo c/e il )=aestro- ric/iede anni di %requenza alle sue lezioni prima
di concedere ai suoi allievi il lavoro impe!nativo della tesi. 8i%atti' stupito c/e la
studentessa ,tein sia !i" a tal punto' tira %uori non poc/i nA piccoli ostacoli da
oltrepassare# ( pi conveniente sostenere l'esame di ,tato prima della laurea' occorre
conoscere' oltre alla %iloso%ia' i metodi di altre scienze' ecc. &dit/' di %ronte alle
inaspettate di%%icolt"' si rammarica un po'' ma ( decisa a superare !li sco!li c/e le si
parano davanti' pur di ra!!iun!ere il tra!uardo. Bista la sua %erma determinazione'
Jusserl acconsente. Rimane solo la scelta dell'ar!omento. ,u questo &dit/ /a ri%lettuto
parecc/io# tratter" dell$&inf%!l%ng Nota' (,i pu5 tradurre con un sentire immedesimato-
sorto per intuizione e derivato da unMattrazione interopersonale)
Lo stimolo a sce!liere tale ar!omento di inda!ine le era sorto ascoltando le lezioni del
%iloso%o' come ella medesima a%%erma nella sua autobio!ra%ia# 7el suo seminario sulla
natura e lo spirito' Jusserl aveva parlato del %atto c/e un mondo esterno o!!ettivo
poteva essere conosciuto solo in modo interso!!ettivo' cio( da una ma!!ioranza di
individui conoscenti c/e si trovino tra loro in uno scambio conoscitivo reciproco.
*...+Jusserl c/iamava &inf%!l%ng (intuizione) questa esperienza' ma non dic/iarava in
c/e cosa consistesse. 3'era perci5 una lacuna c/e andava colmata# io volevo ricercare
c/e cosa %osse l'intuizione 8opo poco l'asse!nazione della tesi' &dit/ si immer!e nel
nuovo lavoro# le!!e' studia' appro%ondisce' cita' riempie %o!li su %o!li senza alcuna
tre!ua' con il proposito di poter presto cominciare il suo primo lavoro sistematico.
2ppena qualc/e mese di intenso lavoro ed ( !i" con%usa. 7ell'inverno 1913-191I
(secondo semestre di 1ottin!a e sesto universitario) viene a trovarsi davanti a un osta-
colo c/e le pare insormontabile# non riesce pi a veder c/iaro nell'enorme lavoro da lei
intrapreso. )<uesta lotta per la c/iarezza si compiva in me solo con !randi tormenti e
non mi dava pace !iorno e notte-. 4ntimamente accusa una %rustrazione# le pare c/e la
scelta di studi intrapresa superi le proprie capacit" intellettive# )*...+ si ra%%orz5 in me
l'impressione di essermi imbarcata in un'impresa c/e andava oltre le mie %orze-.
<uanto pi si dedica ai suoi studi9 tanto pi non sa come uscirne. 4l pensiero di non
riuscire a cavarsela la turba' la lacera interiormente e suscita in lei sentimenti con-
trastanti misti a ri!ur!iti di ribellione. Ritorna lo scontento dell' adolescenza' in %orma
pi acuta perc/A pi razionalizzata. & a%%errata da un senso penoso c/e la abbatte e la
opprime' al punto da sospin!erla a %ar nulla. 7onostante lo stimolo a ricercare sempre
cose nuove' in lei insito per quel principio dell'ulteriorit" cui prima si accennava' in
questo caso si sente bloccata e non riesce ad avanzare per il suo stato interiore non
poco critico. Fu proprio in quel lasso di tempo c/e la !iovane studentessa' per
G
l'avvilente depressione interiore' pens5 alla morte come anelito di liberazione dalla
prostrazione in cui era piombata. 8i%atti parla di )disperazione- nella sua
autobio!ra%ia# ,pro%ondavo sempre pi in una autentica disperazione *...+. 7on
riuscivo a percorrere una strada senza avere il desiderio c/e una macc/ina mi
investisse. & quando %acevo una !ita' speravo di precipitare e restare morta. 3ome
uscire da questa %rustrazione c/e vani%icava o!ni sicurezza acquisita dalla sua
intelli!enzaN 2vrebbe potuto tornarsene a casa sua. =a sapeva bene c/e neanc/e cir-
condata dall'a%%etto dei %amiliari avrebbe trovato quel c/e pro%ondamente cercava'
senza sapere ancora cosa %osse. &dit/ non ( il tipo c/e si contenta del poco mietuto.
>retende molto da se stessa e mira in alto. L'aiuto a rilanciarsi in avanti le venne dato
da 2dol% Reinac/. &dit/ !li disse della vasta quantit" di materiale da lei accumulato
per la tesi da esser con%usa per la stesura9 !li espose pure il piano del suo lavoro.
Reinac/' c/e la conosceva e apprezzava' la incora!!i5 ad iniziare la stesura della tesi.
&lla aveva la pi alta stima del !iovane docente# quelle sue parole scesero' come
balsamo salutare sul suo animo abbattuto' scacciandone il turbamento. 4l tono
)a%%ettuoso e incora!!iante- di Reinac/ la consol5 e la risospinse nel volo intrapreso.
3os@ rimase sulla breccia' senza altri indietre!!iamenti' pur portandosi dentro la %atica
quotidiana del pensare.
,atica #el pensare
>roprio o!!i ci viene additata una donna c/e /a conosciuto tale %atica. C!!i c/e molte
persone non riescono pi a pensare con la propria testa perc/A vivono ricopiando
quello c/e altri (soprattutto i media) propon!ono. &M una realt" scontata c/e i mass-
media' uniti all'edonismo s%renato e al consumismo vorace' non %orniscono la vera vi-
sione di se stessi' de!li altri' delle cose' del mondo' bens@ distol!ono dalla realt" vera e
%razionano la persona in pi direzioni a volte diametralmente opposte. L'uomo d'o!!i
non si appartiene pi' nA si conosce. La non-appartenenza deriva dalla
deresponsabilizzazione e dalla super%icialit" della vita' satura di percezioni sensibili
c/e danno una conoscenza distorta della realt"' una conoscenza capace di in%ormare'
non di %ormare pro%ondamente se stessi per poter puntare in alto' su un )oltre-. >ortati
dalla passivit" e non abituati a pensare seriamente' ci si disto!lie dalla propria
personalit" e si disconosce la propria ricc/ezza interiore. ,i diventa peraltro inerti di
%ronte all'insor!ere di di%%icolt" c/e la ro%tine esistenziale comporta. 7e se!ue una
errata visione della vita c/e masc/era la vera identit" di ciascuno' irripetibile. &dit/ ci
ricorda c/e per essere se stessi biso!na puntare su un )oltre- e avanzare cos@ al di l"
dei ristretti limiti so!!ettivi. Dn )oltre- c/e sia con%erma c/e l'io medesimo' e non
altri' ( il prota!onista e l'autore del pensare e della propria vita. ,i' perc/A l'uomo (
quel c/e si %a. L'andare al di l" - quel principio dell'ulteriorit"' cos@ vivo in &dit/ - ( un
atte!!iamento insito in o!ni uomo' c/e sia uomo' il quale' in quanto tale' non pu5
venire massi%icato nA racc/iudersi nel %a!ocitante mare delle esteriorit". 8eve
responsabilizzarsi. >er riuscire in questo obiettivo intenzionale ( necessario il recupero
della %orza della pro%ondit"' cio( il risc/io del saper tentare e lavorare con la propria
ra!ione. Lo s!uardo della persona deve proiettarsi in avanti9 deve imparare a scendere
in sA e a scrutare le cose9 deve diventare penetrante e perspicace per rendersi
consapevole della scoperta di sA e del suo esserci' come pure' conse!uentemente' della
scoperta de!li enti c/e lo attorniano e del loro esistere. L'autoconoscenza e la co-
.
noscenza delle cose suppone decisione e cora!!io# una ricomprensione nuova
dell'esistenza c/e parta dal di dentro.
'O!!etti-a essen%ialit)
&dit/ in un suo articolo# C!e co#$ la fenomenologia" pubblicato il 1K ma!!io 192I'
spie!a l'esatto si!ni%icato di tale termine equivalente a )o!!ettiva essenzialit"- e non a
)semplice apparenza- come sembrerebbe dedursi dal vocabolo )%enomeno-. Jusserl
stesso' %ondatore della %enomenolo!ia' de%inisce il suo metodo )scienza delle
essenze-. &!li abituava i suoi allievi a pensare con la propria testa. Ric/iedeva da loro
due pilastri basilari e %ondanti il pensiero %iloso%ico# radicale )onest" intellettuale- e
pro%onda )esi!enza di c/iarezza-. &dit/ era molto versata per l'una e per l'altra realt"
interiore' !razie anc/e alla rettitudine morale della sua vita e all'o!!ettivit" consona al
suo pensiero' aperto e ampio' contrariamente a quanto ella poteva supporre di sA.
&ntrata nel mondo %enomenolo!ico' lo assimilava velocemente e lo viveva. La
%enomenolo!ia' con la ra!ione' penetra in pro%ondit"' scruta ricc/ezze celate' c/e per
emer!ere ric/iedono una valutazione attenta e un sincero esame personale# la %atica del
pensare bene. 4l so!!etto conoscente si trova di %ronte al %enomeno c/e vuole
esaminare per poterlo comprendere' scartando o!ni super%icialit". >er poter penetrare
nell'essenza dell'o!!etto preso in considerazione e andare al cuore stesso di o!ni ente'
la %enomenolo!ia suppone un duplice superamento# a - 4l primo ( connesso alla realt"
dell'essere diverso da sA. 7ella ricerca il so!!etto' in qualc/e modo' esce da sA per
potersi tendere verso l'o!!etto c/e si rivela. b - La conoscenza e la spie!azione del
%enomeno ric/iedono il superamento della visibilit" apparente. 7on si tratta di
descrivere meramente un o!!etto' ma di co!lierne il si!ni%icato o!!ettivo dato
dall'essere intelli!ente. 7ella %iloso%ia /usserliana si vide una )nuova scolastica-.
&dit/ a%%ermer" c/e )ne!li ambienti non cattolici nessuno /a contribuito me!lio di
Jusserl a preparare il terreno per la conoscenza *della scolastica+' pur non avendo e!li
tale scopo- *...+lo s!uardo si disto!lieva dal so!!etto per rivol!ersi alle cose# la
conoscenza apparve di nuovo un acco!liere c/e riceve la sua le!!e dalle cose stesse'
non *...+ un determinare c/e costrin!eva le cose ad accettare la sua le!!e. 6utti i
!iovani %enomenolo!i erano realisti convinti. ,econdo tale prospettiva la scuola
/usserliana si delinea come metodo di ricerca autonomo e ori!inale rispetto ad o!ni
altra scienza e ad o!ni certezza culturale precedentemente acquisite. ,i era davanti ad
una innovazione del pensiero9 occorreva' di%atti' porre da parte o!ni presupposto' o!ni
preconcetto' o!ni pre!iudizio' o!ni posizione' per andare alla natura intima della cosa'
alla sua )purit" naturale-. & andarvi con ri!orosit"' c/e non induce al sentimento' per
a!ire in tutto nella verit" e nell'onest".
Onest intellettale in E#it(
>roprio per l'onest" del pensare' per l'anelito di verit" e di c/iarezza in cui si tu%%ava
avida' &dit/ a 1ottin!a si interro!ava sui )%enomeni- nuovi c/e si presentavano al suo
s!uardo attento# =i accontentai di acco!liere in me senza opporre resistenza !li
stimoli c/e mi venivano dall' ambiente c/e %requentavo e - quasi senza accor!ermene -
ne %ui pian piano tras%ormata ,i incontrava qui con una realt" da lei antecedentemente
ripudiata# quella della %ede. Fino a quel tempo era stata a!nostica9 ora' per l'istanza
veritativa da cui era circondata' la %ede cominciava a divenire per lei una realt" de!na
8
di considerazione per il %atto c/e uomini' da lei sommamente stimati e ammirati' la
vivevano. & dal momento c/e l'esistenza di 8io risulta possibile' si pu5 porre come
)%enomeno- attuabile. 7on ( da scartare. 7essuna realt" nel !enuino mondo
%enomenolo!ico viene eliminata aprioristicamente' senza averne %atta esperienza. La
tensione sincera verso la verit"' c/e &dit/ incontra nel circolo di 1ottin!a' l'apre al
%enomeno reli!ioso. 7ella %itta rete di rapporti amicali riesce a co!liere semi autentici
di %ede cristiana. =aL ,c/eler' di recente divenuto cattolico' era a%%ascinante# 4 suoi
!randi occ/i azzurri emanavano lo splendore di un mondo superiore. *...+ ,c/eler
parlava con insistente e%%icacia' con autentica vivacit" drammatica. 8i 2dol% Reinac/'
libero docente in %iloso%ia e braccio destro di Jusserl' &dit/ aveva un altissimo
concetto# 2scoltarlo era una !ioia pura. &!li teneva un manoscritto davanti a sA' ma
sembrava c/e non lo !uardasse quasi per niente. >arlava in tono vivace e alle!ro'
le!!ero' spi!liato ed ele!ante ed o!ni cosa era c/iarissima e convincente *...+. Le ore
trascorse in quello studio ele!ante %urono le pi %elici di tutto il periodo c/e vissi a
1ottin!a *...+. 6utti avevamo un pro%ondo rispetto per il nostro !iovane inse!nante.
2veva 33 anni quando &dit/ lo conobbe.
CAPITOLO III
CROCERO""INA
,uperato )con lode- a 1ottin!a' nel !ennaio 191K' l'esame di ,tato pro fac%ltate
docendi in propedeutica %iloso%ica' storia e letteratura tedesca' &dit/' senza por tempo
in mezzo' inoltr5 la domanda alla 3roce Rossa di 0reslavia per essere assunta come
crocerossina volontaria' senza delimitazioni' cio( dove ce ne %osse stato biso!no.
=olti suoi colle!/i e !iovani docenti di 1ottin!a si trovavano !i" al %ronte o per
rispondere al senso del dovere c/e li c/iamava alle armi o spinti' quali volontari' dall'
amor patrio. 2dol% Reinac/' prima della partenza' tenne l'ultima sua lezione' in cui
veramente non si parl5 di %iloso%ia' bens@ de!li avvenimenti della !uerra in corso. Dno
studente ($au%mann) !li c/iese# )8eve andare anc/e lei' dottoreN-. Reinac/ a%%erm5
deciso# )7on devo' vo!lio-. &dit/ avrebbe a!ito allo stesso modo' con piena con-
vinzione' sia per l'inte!errima coscienza morale unita all'amor patrio' sia per
condividere in certo modo la sorte dei suoi amici di 1ottin!a' ai quali si sentiva
%ortemente le!ata. Fu c/iamata come ausiliaria sanitaria in 2ustria' all'ospedale per
malattie in%ettive di ="/risc/-OeissHirc/en. 4l dinie!o della madre %u perentorio. >ur
non sapendo c/e in quell'ospedale si curavano malattie in%ettive - quali ti%o e colera -
la madre' conoscendo l'andamento de!li ospedali militari e i pericoli ivi incombenti'
temeva !randemente per la vita morale della %i!lia. Fu risoluta e tenace# )3ol mio
consenso non andrai-. 3on calma' altrettanta tenacia e decisione irremovibile' &dit/
ribattA# )2llora dovr5 %arlo senza il tuo consenso-. &saurito o!ni tentativo' la madre
rest5 silenziosa e un aria triste si di%%use per tutta la casa' c/e da lei riceveva vitalit" e
calore. =adre e %i!lia# era la prima volta c/e si scontravano apertamente. L'una di
%ronte all'altra. 8ue nature assolute e ostinate' molto somi!lianti# volitive' indipendenti
e risolute' intelli!enti' rette' cora!!iose e !enerose. Dn !rande amore le univa e
insieme le divideva. &dit/ amava non poco sua madre e non aveva mai a!ito senza il
suo consenso9 ne aveva un alto concetto e una pro%onda stima. &ppure questa volta le
9
parve bene opporsi per partecipare' in certo qual modo' al destino dei suoi amici in
!uerra e' similmente a Reinac/' assecondare il suo amor patrio tedesco# )7on devo'
ma vo!lio andare-. 4noltre' dopo i tentativi della madre' era stata dissuasa dal recarsi
all'ospedale militare anc/e dal capo servizio del liceo classico di 0reslavia (certo
consi!liere 6/al/eim' )uomo temuto e serio-) a cui aveva c/iesto di rinviare la
domanda %atta per sostenere l'esame inte!rativo di !reco' con il quale avrebbe ottenuto
la maturit" classica. 3onosciuto il perc/A del rinvio c/e non aveva pi padre e c/e la
madre disapprovava la sua partenza' il %unzionario si sent@ in dovere di illuminarla'
come %osse stato suo padre' c/iarendole i risc/i cui andava so!!etta# *...+ rin!raziai il
consi!liere se!reto con sincera cordialit" (tradiva comunque una !rande bont" d'animo
il %atto c/e si %osse preoccupato in quel modo di me)' ma non mi lasciai sviare
minimamente dalla mia decisione. 8opo i preparativi per la partenza' &rna vaccin5 la
sorella contro il colera e il ti%o. &d &dit/ part@ per l'2ustria.
Irreprensibile con#otta morale #i n. atea
&d eccola il . aprile 191K al suo posto di lavoro' tenuto per sei mesi consecutivi. Fu
subito asse!nata ad un reparto di malati di ti%o. >rima della partenza aveva partecipato
a 0reslavia ad un corso in%ermieristico di circa un mese9 tutto il resto lo apprese'
presto e bene' attraverso la pratica di crocerossina. 2!li inizi rimedi5 qualc/e )%i!u-
raccia-# vedendo un ammalato battere i denti per il %reddo' and5 a prendere una borsa
d'acqua calda9 nel po!!iarla ai piedi del paziente si accorse c/e proprio li aveva' al
contrario' un impacco !/iacciato. 8opo appena qualc/e !iorno dal suo arrivo in
quell'ospedale-lazzaretto' la !iovane in%ermiera corse il primo risc/io morale. Benne
invitata ad un intrattenimento serale# un medico' tras%erito in altro luo!o' prima di
andar via voleva salutare colle!/i e in%ermieri del reparto-ti%o. >er istinto' &dit/ non
avrebbe voluto partecipare. 8opo essersi consi!liata con la superiora del reparto' vi
and5. 2ppena !iunta in quella camera addobbata a %esta' un disa!io interiore la invase.
,u una tavola stavano parecc/ie torte' %rutta' liquori in abbondanza. 2nd5 a sedersi al
posto indicato. 4l suo animo ra%%inato sentiva come una stonatura quella %esta tenuta
sotto lo stesso tetto de!li ammalati !ravi. ,e %osse dipeso da lei sarebbe volentieri
andata via da quell'ambiente. =a non poteva pi assentarsi senza suscitare
un'impressione s%avorevole ne!li invitati. >rese della torta e un po' di %rutta. 3ome era
solita' per5' non sorb@ alcun liquore' perc/A la sua di!nit" rimanesse inte!ra.
3onosceva in%atti !li e%%etti disastrosi prodotti dall'alcool su c/i ne era avvezzo9 a
ma!!ior ra!ione su c/i non lo era. La rettitudine morale era un punto %ermo e
indiscusso nella sua %ami!lia e ne!li ambienti da lei %requentati' scolastici e non.
2ll'inizio tutti si interessarono della nuova arrivata e vennero anc/e a sapere della sua
pro%essione civile. ,i avvi5' cos@' una conversazione colta' durata ben poco9 in%atti'
quanto pi l'alcool veniva consumato' tanto pi il tono di questa si abbassava. &dit/
dal disa!io pass5 allo s!omento e al turbamento. &ra la prima volta c/e partecipava a
scene simili# >i i bicc/ieri di liquore venivano vuotati e pi il tono diveniva libero.
4n%ine me ne stetti seduta in completo silenzio ad osservare con tanto d'occ/i quello
c/e mi succedeva intorno. Dn dottore' tenendo %erma la testa di un'in%ermiera c/e non
poteva pi bere' le dava da bere del liquore. =i sentivo sempre meno a mio a!io
Finc/A' dopo altre scene spiacevoli' un buon si!nore polacco' accortosi dell'an!oscia
in cui &dit/ si dibatteva' la liber5 da quella !ente poco raccomandabile e la riaccom-
1?
pa!n5 in silenzio nella sua camera. &lla !liene %u molto !rata. <uell'esperienza rimase
indelebile nella sua memoria' insieme ad un'altra %atta qualc/e mese pi tardi' lavoran-
do in un altro reparto con dei %eriti non !ravi# un medico polacco' c/e allora non la
conosceva' la importunava. Dn !iorno# =entre mi trovavo nella stanza delle
medicazioni e tenevo %ermo un braccio rotto c/e lui doveva steccare' mi a%%err5 la
mano. 7on potevo liberarmi senza causare !randi dolori al %erito9 e non potevo
neppure parlare se non volevo attirare l'attenzione di tutti *...+. ,icc/A potei di%endermi
soltanto con uno s!uardo' ma questo bast5 per liberarmi. 8a quel solo s!uardo il
dottore lesse la disapprovazione della propria condotta e cap@ bene con c/i aveva a c/e
%are. =a &dit/ voleva andare pi a %ondo' perc/A non si ripetesse un caso simile' dal
momento c/e avrebbe dovuto continuare a lavorare con lui. 4l !iorno dopo lo incontr5
da solo9 con !arbo e insieme con %ermezza !li %ece notare la le!!erezza del suo !esto'
sconveniente e intollerabile per lei. 7on solo' ma pure disdicevole perc/A %atto in un
momento in cui tante persone' in attesa di cure' avrebbero dovuto ric/iamarlo al suo
dovere di medico. 8opo questa ramanzina' que!li' ammirando molto la seriet" e il
comportamento della !iovane ausiliaria' cos@ diversa dalle altre' non si permise pi
minimamente alcuna libert"' nA di !esti nA di parole.
La-oro coscien%ioso e responsabile
7el suo nuovo lavoro &dit/ si adatt5 presto e bene. =edici e in%ermieri la stimavano
per la sua laboriosit"' dili!enza e disponibilit". ,empre puntuale' senza alcun rispar-
mio di %orze. Cltre a ci5' cedeva pure il suo breve tempo di riposo alle altre in%ermiere
c/e vedeva pi biso!nose di lei e le rimpiazzava. &ra cosciente d'essere l@ per lavorare
e non per riposare. >er5' dopo l'esperienza di quella )serata di %esta-' pur avendo
rapporti cordiali con tutte - in%ermiere e ausiliarie -' si teneva a una certa distanza da
loro. 1enerosa e spinta da un sincero amore per il prossimo so%%erente' era desiderata
specialmente da!li ammalati9 trovava naturale a%%aticarsi e correre da un letto all'altro
o da una corsia all'altra' ovunque %osse c/iamata' pur di recar sollievo ai pazienti. ,e
l'ammalato era cosciente' per ri%are il letto lo spostava anc/e da sola' prendendolo per
il !iusto verso e ada!iandolo su un altro. L@' all'ospedale militare di OeissHirc/en'
conobbe persone di varie nazionalit"# tedesca' ceca' polacca' slovena' slovacca'
un!/erese' italiana' rumena' rutena. 8opo appena due settimane' data la sua capacit"'
era !i" responsabile di G? ammalati di ti%o e %u incaricata del servizio notturno. Dna
delle prime notti' mentre assisteva un moribondo' al quale %aceva una puntura di
can%ora o!ni ora' a un certo momento non sent@ pi pulsare il suo cuore. &ra morto.
,velta diede inizio alla procedura consueta in quei casi' cominciando col prendere !li
o!!etti del de%unto per passarli all')amministrazione militare-# =entre stavo
ordinando le sue poc/e cose' un %o!lietto cadde %uori dal suo taccuino# sopra c'era una
pre!/iera per la conservazione della sua vita c/e la mo!lie !li aveva dato. 3i5 mi colp@
pro%ondamente. ,olo in quel momento capii c/e cosa avrebbe si!ni%icato quella morte
dal punto di vista umano. =a non potevo %ermarmi. Raccolsi le mie %orze per andare a
c/iamare il dottore )7on potevo %ermarmi-# il %atto la scosse' ma il senso vivo del
dovere non la trattenne. 7otiamo c/e quando &dit/ viene colpita da qualcosa' non la
lascia in sospeso# la a%%erra' la lascia maturare' vi pensa e vi ri%lette su' vi scava
sempre pi a %ondo. 2l modo %enomenolo!ico. & questa testimonianza di %ede' raccolta
%rettolosamente' non era isolata# ric/iamava quei semi ricevuti a 1ottin!a' c/e in lei
11
lentamente !erminavano. Dn'altra volta' mentre %aceva il suo turno di notte' un
ammalato !rave le dette non poco da %are. &ra incosciente. 6urbato da visioni' non
stava %ermo e voleva %u!!ire. &dit/ dovette le!arlo strettamente e' data la robustezza
del paziente' ripetere pi volte questa operazione. Finc/A il medico di turno' sperando
di calmarlo' !li %ece un'iniezione di mor%ina. L'ammalato' sempre privo di coscienza'
si calm5 e cominci5 a cantare a voce alta' sve!liando !li ammalati )*...+ i quali' il
mattino dopo' dissero c/e era stato cos@ piacevole c/e l'in%ermiera si %osse seduta
accanto al loro letto e avesse cantato la ninnananna-. 8opo tre mesi di assiduo lavoro
al reparto-ti%o' &dit/ avrebbe potuto concedersi delle %erie' tanto pi c/e in quel
reparto erano rimasti poc/i ammalati da curare' essendo stato praticato il vaccino
contro il ti%o. 7on ancora pa!a del lavoro prestato' si a%%rett5 a c/iedere alla superiora
il tras%erimento altrove. Fu cos@ inviata a lavorare in sala operatoria. ,uscit5
meravi!lia il suo inde%esso prodi!arsi e il suo passare da una %atica all'altra senza
concedersi alcuna tre!ua. >er lei era naturale# si trovava al %ronte come i suoi stimati
docenti e compa!ni e non riusciva a capacitarsi perc/A alcuni (medici soprattutto) si
stupissero del %atto c/e avesse interrotto !li studi per poter svol!ere l'attivit" di
crocerossina. &d era cos@ impe!nata in questo suo compito c/e' quando !li ammalati
!uarivano e spopolavano le corsie' quasi ne so%%riva venendole a mancare il lavoro'
pur' ovviamente' !ioendo per l'avvenuta !uari!ione. 2l contrario' quando arrivavano
nuovi ammalati da curare era contenta. Dn !iorno %u in%ormata c/e stavano per
!iun!ere mille %eriti# )Feci un salto di !ioia perc/A c'era del lavoro da %are-. ,velta e
capace' %u incaricata del tavolino dei %erri da por!ere' secondo il biso!no' ai molti
medici. Lavor5 ininterrottamente %ino a tarda sera' concedendosi solo una breve sosta
per il desinare# )*...+ quel !iorno mi ( sempre rimasto in mente come il pi bello tra
tutti quelli c/e trascorsi all'ospedale militare-. 8alla sala operatoria %u tras%erita
nuovamente (questa volta per volere della superiora) in un reparto di %eriti le!!eri per
lavorarvi con una sorella alquanto di%%icile# molto nervosa e dispotica. 7essuna
ausiliaria era riuscita a stare con lei pi di uno o due !iorni. &dit/ cap@ l'incarico
delicato a%%idatole e' sperando di non deludere la superiora' obbed@. 8alle in%ermiere
c/e conoscevano quella sorella ricevette )1e condo!lianze-. ,i tu%%5 nel suo nuovo
compito con la mi!liore disponibilit". Bi riusc@ ottimamente. 4l suo comportamento
serio' la laboriosit" e prontezza edi%icarono quella sorella. 3os@ poterono lavorare
insieme. 4n questo reparto &dit/ %ece la spiacevole esperienza con il !iovane medico
polacco di cui abbiamo parlato.
Ultime esperien%e #i crocerossina
4l mese di a!osto %u per &dit/ molto pesante. >er volere della superiora sub@ un altro
tras%erimento. 2nd5 a lavorare al primo reparto di c/irur!ia' dove si trovavano %eriti
!ravi. La sua dedizione incondizionata' le!ata al vivo senso del dovere' ne abbatterono
la resistenza e le sue %orze vennero meno. La sera tornava spossata in camera' con i
piedi dolenti e con tanta vo!lia di riposare. 7on riusciva' per5' a prender sonno. ,e ne
stava sve!lia' con il pensiero rivolto ai suoi ammalati. 4l mattino dopo' dimentica della
stanc/ezza' era in mezzo a loro. L'ultimo paziente da lei assistito da crocerossina %u un
capitano di cavalleria' un nobile polacco' nipote di un ministro. Ferito al midollo
spinale' versava in !ravi condizioni. 8ava ordini ad alta voce' come se si trovasse
ancora m !uerra. &ra temuto# scontento di tutto' aveva sempre da c/iedere qualcosa'
12
senza dar pace un minuto. 4l mattino dopo il suo arrivo' &dit/' avvicinandosi al suo
letto' si sent@ salutare dall'in%ermo con un# )0uon!iorno' sorellina-. 4 sorve!lianti' c/e
avevano udito' ri%erirono la cosa al superiori' i quali a%%idarono quell'uomo alle sue
cure. &lla obbed@ e si occup5 del nuovo incarico' dispiaciuta solo di dover lasciare altri
ammalati da lei assistiti. &ra !i" s%inita prima di iniziare quest'altra %atica. Beniva
continuamente c/iamata dal capitano' senza poter avere il minimo respiro. 2ccorreva
prontamente. 7on si curava della sua stanc/ezza# il dovere precedeva. 2vrebbe %atto
qualunque s%orzo pur di vedere ri%iorire quell'ammalato. =a le sue condizioni
pe!!ioravano velocemente# )4o vedevo le sue %orze diminuire rapidamente ed ero as-
sai disperata di non poter %are nulla contro tale situazione-. >aralisi all'addome e alle
!ambe' se!uita da obnubilamento della ra!ione' preannunciavano la %ine. Resisteva a
tutte le cure ostinatamente. 4n uno dei suoi ultimi !iorni' &dit/ si accost5 al moribondo
per por!er!li delle !occe' ma %u accolta con un# ),e ne vada' cana!liaE- &lla
discretamente si ritir5 senza il minimo risentimento' spiacente solo per la !ravit" delle
condizioni dell'ammalato. 8i l@ a poco mor@. La spossatezza di &dit/ era al colmo.
7onostante l'interna lotta - avrebbe voluto ancora rimanere sul campo di batta!lia -
dovette smettere il servizio di crocerossina c/e da sei mesi la occupava. 8ecise cos@ di
ritornare in patria e riprendere i suoi studi non ancora ultimati. 4n tal modo' dopo
svariate avventure' termin5 la sua ricca esperienza di ausiliaria volontaria. 1iunta a
0reslavia' si riprese presto' tanto c/e' dopo breve ma intenso impe!no' potA sostenere
l'esame inte!rativo di !reco' con cui conse!u@ la maturit" classica.
L.inse!namento #i na non cre#ente
C!!i c/e la morale ( o!!etto di discussioni interminabili' anzi questione di
sopravvivenza per le nazioni )civili-' ci viene presentata una persona moralmente
retta' vissuta in una nazione molto pro!redita. 3'( di pi. <uesta persona si dic/iara
)atea-' indi%%erente a questioni di %ede. &ppure /a una coscienza morale ra%%inata'
come poc/i' accresciuta da quella onest" intellettuale esi!ita da Jusserl nei suoi
allievi. 2lla scuola %enomenolo!ica &dit/ aveva scartato il relativismo' l'opinionismo e
il so!!ettivismo per una leale ricerca della verit" o!!ettiva. ,apeva c/e il relativismo
con i suoi derivati %acilmente porta all'illusione' dunque al di %uori della stessa verit"'
da lei ricercata con passione e' per la sua natura assoluta' estesa non solo alla parte
intellettiva ma a tutti !li ambiti della persona. 8a qui deriva la %orza unitaria c/e
%ormer" )qualcuno-' una vera personalit" irripetibile. Fedele a questi principi' &dit/
allontanava tutto quanto avesse potuto o%%uscare la sua ricerca della verit"' le!ata alla
sua di!nit" di persona. L'o%%uscamento' in o!ni campo e in o!ni settore della vita' era
per lei tenebra ripu!nante da eliminare perc/A la coscienza rimanesse retta e non si
in!ol%asse nell'errore. 3i5 spie!a molte cose in &dit/. a - La sua inte!errima condotta
morale nell'ambiente poco serio dell'ospedale militare e il suo trasalimento
nell'osservare comportamenti poco o punto edi%icanti da parte di medici e in%ermieri#
la seriet" della sua vita non poteva tollerare certe le!!erezze e deresponsabilizzazioni.
b - 4l suo pro%ondo senso del male c/e istintivamente le %aceva aborrire qualsiasi atto
non con%acente alla capacit" di ra!ionare o c/e avesse potuto indebolire la propria
volont". c - L'alto senso del dovere compiuto con vera dedizione e sollecitudine sino in
%ondo' %ino all'esaurimento delle %orze %isic/e. C!!i assistiamo ad un deficit dei valori
morali e insieme ad una certa aridit" intellettuale (i media e i computer tentano di
13
sostituire l'intelletto' poco allenato al raziocinio). <uella retta moralit" c/e %orma e d"
valore alla persona umana' distinta perci5 dai bruti' l')atea- &dit/ la possedeva al
massimo !rado' un po' per dote innata' ma molto pi perc/A se l'era voluta %ormare'
acquisendola con s%orzo assiduo' pur vivendo in una nazione in cui i valori morali
erano !i" in ribasso. Dn esempio &dit/ lo aveva nello stesso circolo di 1ottin!a e
proprio da un docente cattolico c/e ebbe in%lusso su di lei dal punto di vista in-
tellettuale' =aL ,c/eler. &!li viveva con la seconda mo!lie dopo essersi separato dalla
prima' eppure pro%essava con %ranc/ezza e risolutezza la sua %ede. &dit/ ammirava le
sue idee' non altrettanto la sua vita morale. &d altri %atti' narrati con in!enua
naturalezza e sincerit" nella sua autobio!ra%ia' mostrano c/e la corruzione morale era
!i" penetrata nella sua patria' ma da lei ri!ettata in modo cate!orico. 4n e%%etti il suo
esemplare comportamento' in ambienti poco o nulla edi%icanti' mostra c/iaramente
c/e' al di l" della %ede o meno del sin!olo' 8io esiste e c/e all'atto della creazione /a
immesso nell'essere umano la le!!e naturale' la quale )altro non ( c/e la luce
dell'intelli!enza in%usa in noi da 8io. 1razie ad essa conosciamo ci5 c/e si deve
compiere e ci5 c/e si deve evitare-. &dit/ ( una testimonianza evidente ed eloquente
c/e in un animo in cui ri%ul!e )lo splendore della Berit"- la morale resta inte!ra' quasi
a di%esa della di!nit" della persona' anc/e a prescindere dalla reli!ione. &lla ( un
monito per noi.
LA VERIT& TROVATA
(a mia #ete di verit era %na preg!iera contin%a (&dit/ ,tein)
CAPITOLO IV
UNA "COPERTA C/E 0UTA LA VITA
La scelta dell'ar!omento della tesi come c/iarito - era stata stimolata anzitutto dalle
lezioni tenute da Jusseri su natura e spirito. 2nc/e =aL ,c/eler vi aveva una parte
preponderante# nelle sue lezioni tratt5 )delle questioni c/e %ormavano il tema del suo
libro )*+%lla fenomenologia e teoria del #entimento di #impatia >er me esse
assunsero un'importanza particolare' poic/A cominciai proprio allora ad occuparmi del
problema della &in%/lun!-. ,c/eler ebbe un'in%luenza indubbia sulla conversione di
&dit/ al cattolicesimo. Le brillanti lezioni di quell'uomo !eniale' imperniate di %resc/e
idee cattolic/e' erano se!uite dalla !iovane studentessa con vivo interesse e con
intensa partecipazione. La avviarono verso un ripensamento' verso quella realt" %inora
sottaciuta9 sicc/A il mondo della %ede cominci5 a )%enomenizzarsi- davanti al suo
s!uardo inda!atore# *P venni per la prima volta in contatto con un mondo c/e %ino ad
allora mi era stato completamente sconosciuto. 3i5 non mi condusse ancora alla %ede'
tuttavia mi disc/iuse un campo di )%enomeni- dinanzi ai quali non potevo pi essere
cieca. *...+4 limiti dei pre!iudizi razionalistici' nei quali ero cresciuta senza saperlo'
caddero e il mondo della %ede comparve improvvisamente dinanzi a me. Biveva
ancora un'esistenza di non-%ede' per5 era !i" sulla via della %ede per quel suo s!uardo
acuto e penetrante su o!ni realt" incontrata. &dit/ non ( il tipo c/e si lascia trascinare
dal sentimento o dall'entusiasmo o dall'immediatezza# a!isce sempre con ponderatezza
e sottomette tutto a severo va!lio razionale. =atura lentamente le sue decisioni.
1I
Fenomenolo!icamente. Dna volta prese' perc/A convalidate o!!ettivamente' non
de%lette' neppure quando trova decise resistenze' come nel caso della sua partenza co-
me crocerossina o quando il suo cuore san!uina al pensiero di rivelare alla madre la
sua appartenenza alla 3/iesa cattolica' come diremo alla %ine di questo capitolo.
'Vole -enire #a me1)
>rima di !iun!ere alla sua conversione' ( bene ripercorrere i passi pi importanti c/e
la precedono' sempre tenendo conto c/e le decisioni di &dit/ ven!ono prese dopo serio
esame critico. 3ontrariamente a quanto si le!!e in alcune bio!ra%ie di &dit/' non %u
Jusserl a sce!lierla quale sua assistente# ella stessa' intuendo c/e il %iloso%o aveva
biso!no di un assistente e considerando c/e !li assistenti e i mi!liori allievi del
maestro erano al %ronte' si o%%r@. Dn !iorno di !iu!no del 191G - mancavano due mesi
alla laurea - Jusserl espresse a &dit/ il suo apprezzamento circa il lavoro di tesi da lei
svolto# )Lei ( una piccola ra!azza dalle !randi doti. *...+ Jo l'impressione c/e Lei
abbia preceduto per qualc/e aspetto la seconda parte delle 4dee-. 4l %iloso%o e la sua
allieva stavano attraversando il ponte 8reisam. 2ppro%ittando di queste parole' quanto
mai inattese e !radite' la !iovane' a%%errata subito la %elice occasione' ribattA# ),e le
cose stanno davvero cos@' si!nor pro%essore' avrei qualcosa da domandarle. La
si!norina 1ot/e

mi /a detto c/e lei dovrebbe avere un assistente. >ensa c/e potrei
aiutarlaN-. ,tavamo per attraversare il 8reisam. 4l maestro si %erm5 in mezzo al ponte
di Federico ed esclam5 con la pi lieta meravi!lia# )Buole venire da meN ,i' con lei
potrei lavorareE-. 7on so c/i di noi due %osse pi %elice. & %u' cos@' accettata come
assistente. La %elicit" era ovviamente motivata dal %atto c/e il nuovo incarico le avreb-
be permesso di poter lavorare con Jusserl e' secondo le sue attese' l'avrebbe lanciata
su nuove piste di appro%ondimenti e di studi.
Il primo incontro 'intiti-o) con la croce #i Cristo
Dn tocco di !razia molto rilevante' de%inito da &dit/# )il mio primo incontro con la
croce-' lo ebbe in casa di 2nne Reinac/ nel 191.. & un %atto noto' ma ( opportuno
ric/iamarlo qui per il %ine propostoci# parlare dell'itinerario interiore di questa donna.
4n quell'anno 2dol% Reinac/ cadde in !uerra' mentre combatteva sul %ronte bel!a. La
vedova' conoscendo le capacit" di &dit/' la pre!5 di venire in casa sua per sistemare
!li scritti dell'estinto. La neo-assistente di Jusserl accett5 l'invito dopo aver esitato#
cosa mai avrebbe potuto dire lei ad 2nne c/e aveva conosciuto %elice accanto al marito
e c/e ora credeva an!osciataN 6itubante and5' sperando di saper trovare parole
ade!uate per consolare la !iovane vedova. 2l contrario' %u &dit/ a ricevere una
consolazione inaspettata. Fu anzitutto sorpresa di incontrare un volto c/e di%%ondeva
pace' se pur contrasse!nato dal dolore per la preziosa perdita. =ai &dit/ aveva
riscontrato in simili casi un tale atte!!iamento di quieta so%%erenza. 7e rimase
internamente scossa. La sua domanda iniziale' )cosa avrebbe potuto dire lei ad 2nne-'
cambiava rotta. Cra ella !uardava la vedova e si c/iedeva come %acesse a rimanere
cos@ serena e dolce di %ronte ad una simile tra!edia. 7essun )%enomeno- e nessuna
%orza umana poteva spie!ar!lielo. & venne a conoscere da 2nne Reinac/ il racconto
della conversione sua e del marito. &ntrambi avevano ricevuto il battesimo nell'estate
del 191G' durante una licenza di 2dol%' ed erano entrati nella 3/iesa protestante pur
desiderando intimamente di %ar parte della 3/iesa cattolica. 2vevano a!ito in tal modo
1K
con una certa %retta per l'imminente partenza in !uerra del !iovane docente. <uesti'
poco prima di ricevere il battesimo' disse ad 2nne c/e avrebbe desiderato attendere
ancora per ben prepararsi e disporsi al battesimo nella 3/iesa cattolica. La mo!lie'
per5' quasi presa!a della imminente %ine del marito' rispose# )7on /a importanza' non
pensiamo al %uturo9 una volta entrati in comunione con il 3risto' ci condurr" lui dove
vuoleE &ntriamo nella sua 3/iesa' non posso pi aspettareE- 2nne narrava l'accaduto
ed &dit/ ascoltava attentamente e osservava insistentemente. Le parole scendevano
una ad una per imprimersi nel suo intimo. & lei le racco!lieva tutte' come semi
%econdi. L'incontro con l'amica %u per &dit/ decisivo9 ne usc@ con l'animo assetato di
8io# )sete- ancora incon%essata. 2nne %u per lei un ponte !ettato tra cielo e terra. Dn
ponte a cui &dit/ si a%%err5 e c/e le in%use una consolazione pre-cristiana di %ronte alla
quale si sentiva impotente. 2ncor pi. ,enza saperlo' 2nne Reinac/' con quel racconto
con%idenziale' diveniva )dono- per &dit/' il cui animo toccato dalla !razia si apriva
alla luce della %ede' e le dava l')intuizione- della %orza emanante dalla %ede cristiana#
Fu il mio primo incontro con la croce e con la %orza divina c/e essa comunica a c/i la
porta. Fu il momento in cui risplendette la luce di 3risto' 3risto nel mistero della
croce. =adre 6eresia Renata cos@ riporta questo %atto nella sua bio!ra%ia# >er la prima
volta mi %u dato di contemplare in tutta la sua luminosa realt" la 3/iesa nata dalla
passione salvi%ica di 3risto nella sua vittoria sul pun!olo della morte. Fu quello il mo-
mento in cui l'incredulit" croll5' il !iudaismo impallid@ e 3risto si lev5 ra!!iante
davanti al mio s!uardo# 3risto nel mistero della sua croce. <uesta a!!iunta potrebbe
essere' come rileva 1iovanna della 3roce' una libera interpretazione di madre 6eresia
Renata' !iacc/A in quell'epoca &dit/ non poteva avere tali ri%lessioni' mentre si
dibatteva ancora nella ricerca della verit" e conosceva ben poco della 3/iesa e di 3ri-
sto. C potrebbe anc/e darsi il caso c/e all'atto della narrazione a madre 6eresia Renata'
vivendo !i" da autentica carmelitana l'unione con 3risto' ella' riandando al %atto con
l'ottica della %ede' %acesse risalire a quel tempo il suo inserimento nella 3/iesa di
3risto.
'Non so obbe#ire)
&dit/ rimase poco tempo assistente di Jusserl. 2veva iniziato nell'ottobre del 191G9
ben presto' per5' si accorse della di%%icolt" di star dietro al docente# l'estenuante lavoro
di rielaborazione dei manoscritti steno!ra%ati' quasi indeci%rabili' del )venerato
maestro- non corrispondeva alle sue intime esi!enze# non le lasciava il minimo
rita!lio di tempo per potersi dedicare anc/e a propri lavori' come vivamente
desiderava. Rileviamo c/e &dit/ non era mai pa!a di quel c/e aveva# aspirava a
qualcosa c/e ancora le s%u!!iva. L'insoddis%azione del presente la rincorreva sempre9
l'abbiamo vista la prima volta nell'et" dell'adolescenza quando rinc/iusasi nei suoi
)so!ni di !randezza- interruppe !li studi' poi durante la stesura della tesi di laurea'
quando pensava al suicidio come possibilit" di uscita dalla crisi in cui era piombata.
<uest'altra c/e ora sopra!!iun!eva si deduce sin dai primi mesi del 191. dalle lettere
inviate al !iovane %iloso%o Roman 4n!arden' anc/'e!li discepolo di Jusserl. 6ra i due -
pi c/e semplici amici - scorrer" una %itta corrispondenza c/e va dal 191. al 1938. 4n
una lettera del 18 !ennaio 191.' &dit/ con%ida all'amico# L'ultima trovata del maestro
(P) ( questa# innanzi tutto devo restare con lui %ino a quando mi sposo9 poi posso
sposare solo un uomo c/e diventi anc/e lui suo assistente' e i bambini pure. 3olmo
1G
delle sventureE >oco dopo' nella lettera del 2? marzo 191.' scrivendo da 0reslavia'
rivela apertamente a Roman 4n!arden il suo disappunto di dover portare avanti un
lavoro c/e non %a per lei perc/A non le d" tre!ua# 7on so ancora ci5 c/e succeder" al
mio ritorno perc/A non /o nessuna vo!lia di continuare ad accatastare pacc/i di carta
c/e lui *Jusserl+ non !uarda nemmeno. 4noltre' se %ossi pi libera' mi piacerebbe
anc/e cominciare %inalmente qualcosa di mio. ),e %ossi pi libera-E L'autonomia' la
libert" erano necessarie a &dit/ in questi anni di crescita' perc/A le ricc/e capacit"
interiori potessero dispie!arsi in un respiro pi ampio' pi consono al suo essere
personale' e trovare una libera via di uscita. 8ipendere da un altro o ( in%antilismo -
estraneo a &dit/' c/e /a sempre avuto molto vivo il senso di responsabilit" - o ric/iede
una maturit" umana e insieme cristiana' ancora distanti da lei' lei c/e si era lasciata
s%iorare' non ancora ra!!iun!ere' dalla !razia di 3risto. &d ecco ripresentarsi le
rivendicazioni dell'io c/e con le proprie %orze non sa sottomettersi a lun!o. >er cui in
o!ni %requente epistola all'amico non manca il solito lamento# )*...+ l'attivit" di
assistente mi occupa talmente c/e non ( possibile dedicarmi ad un lavoro
supplementare intenso ed indisturbato- )4n questi ultimi tempi non /o %atto altro c/e
mettere in ordine pile di manoscritti- -,i staccava a poco a poco da Jusserl. Finc/A
nella lettera del 19 %ebbraio 1918 allo stesso esprime' sempre con massima sincerit" e
c/iarezza' la motivazione delle sue dimissioni. 4nsieme alla solita querela - mancanza
di libert" cos@ si esprime# il maestro mi /a recentemente %atto oma!!io di una lun!a
serie di istruzioni sul come trattare i suoi manoscritti (P)' ed allora !li /o spie!ato *...+
c/e# primo' l'ordine ( %ondamentalmente impossibile9 secondo' c/e eventualmente po-
trebbe essere %atto solo da lui e per lui9 e c/e' terzo' io sono particolarmente inadatta a
questo. >otrei sopportare di occuparmene solo se potessi %are contemporaneamente
anc/e un po' di lavoro indipendente. - 4n %ondo ( il pensiero di essere a disposizione di
qualcuno c/e non riesco a sopportare. ,ono capace di mettermi al servizio di una co#a
e per amore di una persona so %are di tutto' ma essere a disposizione di una persona' in
breve ubbidire' questo non so %arlo. 2bbiamo detto c/e &dit/ si staccava )a poco a
poco-# non a%%rettava mai i tempi' nA si incontrano in lei decisioni immediate o
improvvisate. 6utto viene razionalizzato' va!liato' interiorizzato e appro%ondito
lentamente. 3os@ c/e' presa una determinazione dopo lun!o esame' non torna mai
indietro senza un motivo !rave. La stessa cosa avviene nelle sue insoddis%azioni# inco-
minciano' crescono' maturano' stressano %ino al punto da costrin!erla' se pur
controvo!lia' a lasciare il campo di batta!lia c/e l'/a stremata. L'intima so%%erenza si
sviluppa !radatamente %ino a ra!!iun!ere la sua massima intensit" sopportabile' per
poi venire allontanata. 4l radicale cambiamento di prospettiva avviene con la
conversione. 8i%atti' solo il ri%erimento a 3risto rende tollerabile la croce'
tras%ormandola in mezzo redentivo. =a al tempo in cui siamo (191.-192?) manca
ancora ad &dit/ quel supporto interiore c/e ( in !rado' al di l" delle di%%icolt" in-
contrate' di sostenere saldamente l'animo umano in o!ni sbandamento e rilanciarlo
oltre# la !razia di 8io. & in 3risto-Domo c/e o!ni so%%erenza acquista il suo si!ni%icato
pi vero e non ( pi so!!etta a delusione' perc/A la sapienza umana unita alla sapienza
divina diviene enormemente %econda e paci%icante.
"2arcio #i lce soprannatrale
Le testimonianze di vita cristiana incontrate nel suo ambiente' ricco di stimoli
1.
intellettuali' avevano pro%ondamente colpito &dit/. 2nc/e 8ietric/ von Jildebrand e
,ie!%ried Jambur!er si erano convertiti e pro%essavano con entusiasmo la loro %ede a
=onaco di 0aviera. <ueste conversioni costituivano per la !iovane assistente di
Jusserl motivo di lun!a ri%lessione. &ppure ella non aveva ancora trovato la via della
verit" e si dibatteva tra incertezze' ricerc/e e ra!ionamenti. La !razia per rivelarsi
nell'intimo /a i suoi tempi c/e biso!na rispettare. ,i avvicinava per &dit/ questa
intima mani%estazione. &ra l'estate del 1921. &dit/ si trovava a 0er!zabern' nel
>alatinato' ospite dei coniu!i 6/eodor ed Jed:i! 3onrad =artius' suoi amici. 4 due'
anc/'essi discepoli di Jusserl e poi %enomenolo!i' possedevano una vasta tenuta' da
essi stessi coltivata a %rutteto. >er reciproca intesa vivevano poveramente in coerenza
all'ideale cristiano-protestante da loro abbracciato. Le due %iloso%e' Jed:i! ed &dit/'
erano divenute intime amic/e. <uest'ultima si recava spesso in casa di Jed:i! per
periodi pi o meno lun!/i' pur rimanendo sempre riservata' pensierosa e silenziosa'
secondo la sua indole. La domenica se!uiva pure l'amica in una c/iesa. & 4@ osservava
le %unzioni protestanti c/e vi si svol!evano. Dn !iorno con%id5 ad Jed:i!# )>er i
protestanti il cielo ( c/iuso' per i cattolici invece ( aperto-. Dna sera di !iu!no &dit/ si
rec5 nella ricca biblioteca dei suoi amici' assenti per qualc/e !iorno9 per non stare in
ozio prese un libro e si immerse nella lettura. &ra la ,ita di santa 6eresa d'2vila.
6rascorse tutta la notte concentrata in quelle pa!ine' nelle quali la santa descrive' in
maniera toccante' le proprie esperienze. =entre la lettrice ne era sempre pi attratta' la
!razia operava nel suo intimo' abbattendo decisamente le ultime barriere. 3/iudendo il
libro al mattino' la misteriosa %orza dello ,pirito aveva investito &dit/ e davanti al suo
s!uardo brillava la luce %ol!orante della verit". 3on convinzione inequivocabile potA
%inalmente a%%ermare# <uesta ( la verit"E La notte precede il !iorno. 2lla notte
interiore di &dit/ - essere %inito e mortale - era subentrato il !iorno senza tramonto
dell'&ssere eterno. La luce risplende con ma!!ior %ul!ore dopo il buio' riscalda il cuore
e illumina la mente. 4n +cientia cr%ci# dir" in ri%erimento alla sua conversione# 2l
momento in cui l'anima incontra 8io' comincia !i" a spuntare nella sua notte la l%ce
dell$al-a" preludio al nuovo !iorno dell'eternit". 3osa accadeva in leiN La scoperta
della verit". 2 mano a mano c/e &dit/ divorava i %o!li' 8io irradiava se stesso nel suo
pi pro%ondo essere pronto all'acco!lienza e con%ermava in lei la certezza della sua
!razia' permettendole di sentire dentro di sA qualcosa mai prima avvertito# una %orza
c/e non parte pi dalle cose esterne interpellate %enomenolo!icamente' ma dall'intimo
del cuore toccato dalla !razia. <uesta illuminante epi%ania di 8io vinse o!ni resistenza
e o!ni incertezza croll5. 8i %ronte all'evidenza c/e avanzava' sommer!endo o!ni altra
luce' &dit/ per la prima volta scendeva nella sua pi pro%onda interiorit"' dove si
incontrava con 8io. 4ncontrandolo' incontrava se stessa come non mai e !ioiva di
nuova indicibile speranza. 7essuna intuizione %enomenolo!ica aveva mai dato ad
&dit/ una simile intima !ioia. Cra si tratta di una conoscenza di vita' di esperienza c/e
parte dall'intimo' di constatazione di qualcosa inciso indelebilmente dentro di sA. Cra (
il cuore ad essere veramente preso. La !ioia di c/i d" e di c/i riceve il dono nasce
dall'incontro di due cuori# quello di 3risto e quello di &dit/. <uel )sentire dentro- (
certezza di una illuminazione soprannaturale c/e apre prima !li )occ/i del cuore- (&%
1'1.) e poi si di%%onde nell'intelletto perc/A anc/'esso partecipi del dono divino. =a (
il cuore a )comprendere- l'opera di 8io in sA' superando l'aridit" razionale. &
attraverso il cuore c/e la luce della verit" brilla nell'intimo e risc/iara il cammino
18
all'intelletto. >erc/A 8io parla al cuore. &d ( nel cuore c/e si deposita l'amore
dell'2ltissimo. 8al momento della conversione in poi &dit/ capisce )1'oltre- di 8io.
&!li ( sempre l'oltre# oltre o!ni %enomeno determinato' oltre o!ni raziocinio' oltre o!ni
attivit" umana. >ervenire a lui si!ni%ica sup(rare i condizionamenti esistenziali e porsi
in atte!!iamento di ascolto. 2scolto per divenire sede viva c/e racc/iude l'&terno.
2nzi' tutto l'essere' ascoltando e rispondendo' si dispone ad esser lavorato come duttile
ar!illa nelle mani c/e le danno %orma. 3anter" in se!uito in una sua poesia# 3/i sei tu'
dolce luce' c/e mi riempie e risc/iara l'oscurit" del mio cuoreN 4l mattino dopo
l'avvenuta conversione &dit/' sollecita' esce per comperarsi un messalino e un
catec/ismo della %ede cattolica per poter ricevere al pi presto il battesimo. 2llMatto
della conversione nessun testimone era presente# solo le due persone interessate'
innamorate l'una dell'altra' 8io ed &dit/. Cra' %inalmente' si incontravano e si
scambiavano il loro reciproco amore per sempre.
3ale -erit1
8'accordo con 3arla 0ettinelli' 1iovanna della 3roce ed altri studiosi della ,tein'
riteniamo poco probabile c/e in una sola notte &dit/ abbia potuto le!!ere e assimilare
tutta la ,ita di santa 6eresa' costituita da I? capitoli. & pi credibile c/e abbia letto
precedentemente il libro' come altri %enomenolo!i. <uella notte' per5' la lettura di
quelle pa!ine %u decisiva per la sua conversione. >ossiamo anc/e supporre c/e si sia
%ermata a le!!ere i capitoli c/e pi la interessavano intorno alla ricerca a%%annosa della
verit"' particolarmente il capitolo I?. >i c/e ne!li altri vi avr" trovato quello c/e da
tanto cercava e avr" a%%errato come rivolto a sA il senso di queste parole# )*...+ mentre
stavo cos@ *assorta nella lettura+' compresi la verit" c/e ( il compimento di tutte le
verit". =a non so dire come ci5 sia avvenuto' perc/A non vidi nulla. Ddii queste
parole. 7on vedevo da c/i' ma capivo c/e venivano dalla stessa Berit"# .on ( poco
/%ello c!e faccio per te 0n1i" /%e#ta %na delle gra1ie per le /%ali t% mi devi di pi2
3%tto il male del mondo dipende dal non cono#cere c!iaramente la verit della +acra
+critt%ra .on vi in e##a %n apice c!e non de--a %n giorno avverar#i4 2lla %ine del
racconto della sua ,ita santa 6eresa si pone direttamente di %ronte alla verit" assoluta e
a%%erma dove essa si trovi# )*...+ compresi' in una parola' cosa sia per un'anima
camminare nella verit" alla presenza della stessa Berit". & vidi c/e 8io ( verit"-.
3rollate le ultime barriere' la !razia trion%a ed &dit/' persuasa' pu5 dire# )<uesta ( la
verit"E- e abbraccia' decisa' la %ede cattolica. 6ale ricerca assidua' come sostiene il
Catec!i#mo della C!ie#a cattolica" aveva esi!ito da &dit/# )*...+ tutto lo s%orzo della
sua intelli!enza' la rettitudine della sua volont"' Qun cuore rettoQ ed anc/e la testimo-
nianza di altri c/e l'/anno !uidata nella ricerca di 8io-. La !razia aveva %atto la sua
parte preponderante e insostituibile. >er capire qualcosa di quello c/e avvenne in &dit/
in quella notte' proviamo a porci nello stato interiore da lei attraversato. >oco prima
della conversione' in un suo scritto# Ca%#alit p#ic!ica" pubblicato nel 1922 ne!li
0nnali 5%##er6 (tomo B' p. .G) possiamo le!!ere' in certo modo' la sua intima
disposizione e la sua pro%ondissima tensione di %ede' c/e era !i" %ede in atto' sebbene
ancora non riconosciuta esplicitamente da lei# Faccio pro!etti per l'avvenire e
or!anizzo di conse!uenza la mia vita presente. =a nel pro%ondo sono convinta c/e si
produrr" un qualc/e avvenimento c/e butter" a mare tutti i miei pro!etti. & la %ede
viva' la %ede autentica alla quale ancora ri%iuto di consentire' ( a questa %ede c/e io
19
impedisco di divenire attiva dentro di me. &' sempre nello stesso scritto c/e suscit5
molta impressione tra i suoi conoscenti' passa a parlare dello )stato di mistica
teolo!ia-' trattato da santa 6eresa al capitolo 12'K della sua ,ita 4n questo stato
l'intelletto viene sospeso da 8io operante all'interno dell'essere' c/e conse!uentemente
intende )pi verit" nello spazio di un Credo c/e non ne possa intendere con o!ni sua
industria nel periodo di molti anni-. &dit/' nel suo scritto appena citato' a%%erma#
&siste uno stato di riposo in 8io' di totale sospensione di o!ni attivit" della mente' nel
quale non si possono pi tracciare piani nA prendere decisioni' e nemmeno %ar nulla'
ma in cui' conse!nato tutto il proprio avvenire alla volont" divina' ci si abbandona al
proprio destino *...+. <uesto a%%lusso vitale sembra s!or!are da un'2ttivit" e da una
Forza c/e non ( la mia e c/e' senza %are violenza alcuna alla mia' diventa attiva in me.
4l solo presupposto necessario a una tale rinascita spirituale sembra essere quella
capacit" passiva di acco!lienza c/e si trova al %ondo della struttura della persona. 2
questi sentimenti elevati di &dit/ anteriori alla conversione si a!!iun!ano le esi!enze
di radicalit" erompenti dalle pro%ondit" del suo animo posteriori alla conversione e
avremo un quadro pressoc/A completo della personalit" di questa donna. 7e deriva
c/e' !i" al tempo della conversione' &dit/ era una persona massimamente aperta alla
ricezione della !razia e alla piena acco!lienza della rivelazione del mistero di 8io.
8esiderosa pi c/e mai della verit" assoluta. >erc/A desiderosa di pienezza. =a quale
verit" %u quella c/e dissip5 o!ni suo dubbio e le dette tanta luce interiore' come mai
%inora aveva sperimentatoN Cvviamente quella c/e si rileva alla lettura delle pa!ine
teresiane9 quella c/e porta alla comunione con 8io e si identi%ica con la Berit" somma'
c/e ( il Fi!lio di 8io. 3ompreso ci5' &dit/ imposta cristi%icamente tutta la sua vita con
ben note dominanti# a - ,e la verit" ( una >ersona occorre conoscerla' sviluppare il
rapporto personale di amicizia con 3risto (equivalente al biso!no di trattenersi in
pre!/iera-orazione 23) b R &M cosa sa!!ia riporre o!ni %iducia in 8io' l'Cnnipotente c -
0iso!na lasciarsi invadere dalla divina presenza

e tenere davanti allo s!uardo la
>ersona amata di 1es 3risto' in o!ni azione o atto del vissuto quotidiano. >arlando
della scoperta della verit" in &dit/' il pensiero corre spontaneamente ad altre analo!/e
sincere ricerc/e della verit" c/e s%ociarono anc/'esse nel porto sicuro della 3/iesa
cattolica. ,ono tante' racc/iuse )nel se!reto di 8io-. 2ccenneremo solo a qualcuna.
,crive Raissa =aritain# );acques *...+ amava tutti coloro c/e nella loro vita erano
animati dalla ricerca della verit" *...+. 6utti e due' senza con%essare la %ede cattolica'
scor!evamo !i" nella 3/iesa lo splendore della bellezza eternaP La nostra
intelli!enza non aveva niente da opporre ai suoi do!mi9 di pi' eravamo persuasi c/e
soltanto l@ vi era la verit"-. Dn'altra convertita dei nostri !iorni cos@ si esprime# )*...+
quella sera ero sulla Qvia di 8amascoQ. ,enza sapere come %ossi %inita l@ - non me ne
ero accorta - ' senza capire quello c/e stava succedendo' in quella strada' quella sera'
mentre le!!evo a tratti e in disordine quel libriccino' alla luce %ioca c/e a stento
illuminava le pa!ine' mentre davanti a me c'erano le sembianze vive e palpitanti della
>assione' ancora una volta rivissuta' ancora una volta celebrata' io lasciavo le spo!lie
di ,aulo per indossare le vesti di >aolo. 8i colpo' come un'aquila piomba addosso alla
preda' le parole del Ban!elo si avventavano su di me# mi accecavano e mi
scaraventavano a terra9 e senza c/e l'avessi voluto e mi %ossi preparata' mi penetravano
con la loro potenza e mi svelavano il loro senso' c/e mi si imprimeva dentro a %uoco.
& d'improvviso la Berit" mi era c/iara *...+. 4n quelle pa!ine *...+ c'era 1es c/e si
2?
dic/iarava Berit"9 la Berit" c/e si dic/iarava certezza-.
'Vera) +i!lia #i $io
8opo aver penetrato pro%ondamente e in brevissimo tempo catec/ismo e messalino'
&dit/ partecip5 a 0er!zabern alla sua prima =essa. 1razie allo studio previo - sia
remoto c/e prossimo -' anzi' pi ancora' !razie al =aestro interiore c/e la illuminava'
comprese il si!ni%icato di tutto quanto si svol!eva davanti ai suoi occ/i. 6erminata la
celebrazione eucaristica se!u@ il parroco in sa!restia per c/ieder!li il battesimo. La
domanda stup@ il sacerdote' il quale rispose c/e occorreva una buona preparazione
della dottrina cattolica prima di essere ammessi a %ar parte della 3/iesa di 3risto. 2
tale uscita la catecumena riusc@ semplicemente a dire# )>er %avore' Reverendo >adre'
mi esamini-. 2 tutte le domande c/e le %urono rivolte' rispose in modo esaustivo' si da
lasciar soddis%atto e insieme meravi!liato c/i la esaminava. <uesti' constatata l'opera
mirabile della !razia in &dit/' %iss5 la data del battesimo per il prossimo 1S !ennaio
1922. Dn'idea del %uoco c/e bruciava !i" nell'intimo della neoconvertita ce la o%%re lo
stesso parroco di 0er!zabern. ,crivendo ad un suo amico di ,pira' il canonico
1iuseppe ,c/:ind (del quale parleremo pi avanti)' cos@ ri%eriva# )Jo qui una
convertita' molto pi intelli!ente di noi - e!li era sacerdote colto ed esemplare - c/e mi
con%onde con il suo sapere teolo!ico. 6e la raccomando. 2iutami-. 8opo una penosa
visita di qualc/e !iorno a %ine a!osto tra i suoi' a 0reslavia - come diremo tra breve -
&dit/ %u riaccolta in casa di Jed:i! dove si %erm5 circa un anno. >resso !li amici di
cui era ospite avrebbe potuto impe!narsi a %ondo per assimilare' indisturbata' la
dottrina cattolica' senza inter%erenze estranee e' quel c/e ( pi' senza opposizioni dei
%amiliari. L@ si prepar5 debitamente alla sua nuova vita di convertita. 6rascorso il 31
dicembre in intensa pre!/iera' ricevette il battesimo il mattino del 1S !ennaio. =entre
le acque scorrevano sul suo capo' ri!enerandola' un misterioso 7atale accadeva in lei#
nasceva alla vita nuova' alla vita della divina predestinazione. & 1es si incarnava -
per cos@ dire - nella sua umanit"' rendendola capace di attuare in sA l'incarnazione
dell'amore di 8io' cio( convo!liando sul cammino della %ede tutte le sue potenzialit"'
c/e cos@ venivano elevate' santi%icate' sviluppate %ino alla piena )maturit" di 3risto-.
7el momento in cui &dit/ entra nella 3/iesa avviene in lei qualcosa di !rande' un
prodi!io c/e solo l'2ltissimo pu5 operare. La vita precedente' la vita vissuta lontana da
8io - quella c/e si dice comunemente' evan!elicamente intesa' una vita sciupata -
viene recuperata# o!ni %atto' o!ni atto' o!ni %rammento del passato' visto alla luce di
8io' acquista si!ni%icato. 6utto ( servito per accompa!narla alla conversione. L'entrata
nella 3/iesa cattolica lancia &dit/ in 8io. Cra ella %atica' parla' so%%re' opera' !ermina
per l'eternit" c/e !i" invade tutta la sua esistenza. 7on /a pi interessi %initi' limitati'
ma si proietta nel piano !randioso di 8io pro!ettato su di lei da sempre# piano di
salvezza e d'amore. 2l battesimo' al suo nome' a!!iun!e quello di 6eresa' perc/A la
santa avilese l'/a portata a scoprire la verit" assoluta e di Jed:i! perc/A l'amica' c/e
aveva per prima condiviso la sua !ioia' era sua madrina. &dit/' ricevendo il si!illo
indelebile della sua appartenenza a 3risto' entra a %ar parte attiva del 3orpo mistico di
3risto. >artecipa' cos@' all'u%%icio sacerdotale' pro%etico e re!ale del ,i!nore 1es.
8iventa' cio(' vera %i!lia di 8io. BeraE >er un duplice motivo# a - 3reata a imma!ine
di 8io' ne porta in sA la rassomi!lianza (come o!ni uomo' consapevole o no). b -
Ri!enerata dal corpo e dal san!ue di 3risto' comincia a conoscerlo veramente'
21
rinascendo con e per lui alla vita eterna. Dmanamente parlando' i %i!li somi!liano ai
!enitori per caratteristic/e interiori. =a ricevono anc/e dai !enitori la carne e il
san!ue. >er questi due motivi principali ven!ono riconosciuti come %i!li propri.
6ras%eriamo ora la lo!ica umana nella lo!ica della !razia' di cui quella ( una idea
sbiadita. >er la !razia l'essere umano porta in sA connotati c/e lo rendono simile a 8io
(pensiero' libert"' volont"...). <uesto ( il primo motivo di somi!lianza con 8io. ,tando
sempre sul piano della !razia' con il battesimo la persona viene innestata nel corpo
umano-divino di 3risto. & in vista del Fi!lio primo!enito - realizzatore del piano
eterno di salvezza universale - c/e 8io /a %ormato l'uomo simile a sA. 8i%atti' 1es /a
assunto un corpo u!uale al nostro e con il suo san!ue ci /a %atti )con-nascere- alla
Bita nuova. 4n virt del battesimo' veniamo innestati

nell'Domo nuovo# ( la palin-
!enesi spirituale' nasce cio( in noi la nuova creatura' toccata pro%ondamente e
santi%icata dall'umanit"-divinit" del 3risto' c/e ci rende in tal modo suoi consan!uinei
anc/e se nel mistero della %ede. >er quella carne distrutta per il troppo amore di 8io
per noi e per quel san!ue versato per noi sulla croce' il >adre ci considera' da quel
venerd@ santo' suoi veri %i!li nel Fi!lio. 3on il Berbo' !enerato dal >adre' siamo stati
!enerati anc/e tutti noi' suoi %i!li' e ri-!enerati dall'Domo 1es. >erc/A nella divina
!enerazione del Berbo' in mente Dei" c'era !i" implicita l'umanit" del 3risto. >erci5'
essendo in se!uito al peccato %i!li perduti' dopo il peccato' nel e per il Fi!lio
primo!enito' siamo stati ripresi dal >adre e siamo ridivenuti )veri- %i!li di 8io. 4l
!rande' anzi incommensurabile' prezzo del riscatto /a cancellato la nostra sc/iavit e
ci /a resi liberi di quella libert" )vera- derivata dalla %i!liolanza' c/e ci %a eredi con
3risto delle ricc/ezze eterne. Jed:i! testimone del battesimo di &dit/' ricordando
quel !iorno a%%ermer"# )La cosa pi bella era la sua !ioia radiosa' una !ioia di
bimbaE-. Lo stesso !iorno &dit/ per la prima volta si accostava al banc/etto
eucaristico' ricevendo quel 3orpo divino c/e %orti%ica' eleva' comunica lMamore e %a
partecipare alla vita trinitaria'. 8a allora questa mensa costituir" il suo pre%erito cibo
quotidiano.
'Eccomi)
Cperatosi' mediante il sacramento del battesimo il prodi!io della ri!enerazione
interiore' c/e rendeva pi tersa e luminosa l'imma!ine di 8io nell'anima' &dit/ era
un'altra# tutto pro!rediva e avanzava in lei' nel suo essere pi vero e pro%ondo' verso
una nuova rotta# verso l'attuazione dell')eccomi-' in risposta alla c/iamata di 8io'
realizzatrice di santit". ,in dalla prima mani%estazione di 8io all'anima sua' in quel
!iorno d'estate a 0er!zabern' &dit/ era pronta alla risposta# )&ccomiE-. 8a dove nasce
quest')eccomi-N Cccorrono due esseri perc/A ci sia un )eccomiE-# un &ssere c/e
c/iama e l'altro c/e risponde. 3/i ( sempre 8io. Cvunque' anc/e nello stato coniu!ale
( sempre 8io il primo a c/iamare. C!ni c/iamata viene da lui. La persona c/iamata' se
preparata debitamente' risponde# )&ccomiE-. 3io(# )2cconsento al tuo mistero
d'amore c/e vuoi realizzare attraverso la mia collaborazione-. Dn )eccomi-' dunque'
c/e ( l'esplosione di tutte le %orze del cuore e della mente' lanciate in alta e amorosa
tensione verso 3risto' e c/e coinvol!e la persona e l'intera esistenza nel suo mistero
pasquale di morte e risurrezione' con una %econdit" ver!ine e misteriosa nel tempo'
tutta proiettata verso l'eternit". 4nserendosi nella 3/iesa' dopo lun!o cammino di
ripensamento' &dit/ approda ad una pienezza intima e ad un amore nuovo' attraverso
22
cui acquista una nuova conoscenza di sA' c/e - per quella radicalit" e risolutezza
caratteristic/e de!li ebrei - diventa %erma volont" di appartenere esclusivamente a 8io.
C!ni altra appartenenza ( %uori discussione. C!ni altro )%are- svi!orisce le sue %orze
intime' tutte concentrate a lasciarsi plasmare da quelle stesse mani di 2rtista c/e le
avevano dato %orma. 8alla conversione in poi vive una storia nuova c/e le si mani%esta
intimamente9 di conse!uenza la sua ricc/ezza ( tutta interiore# in quella pro%ondit"
dell'essere in cui e!li si incontra con 8io e comunica con lui' da persona cristi%icata.
Passa!!io #all.ebraismo al cristianesimo
Fermiamoci un po' a considerare il motivo principale c/e /a determinato il passa!!io
di &dit/ dalla %ede ebraica a quella cristiana' essendo' questo' un ar!omento di somma
importanza c/e merita la nostra attenzione. >ur essendo vero c/e &dit/ sia pervenuta
al cristianesimo dopo !li anni di )ateismo-' tuttavia ( altrettanto vero c/e' - sempre
attenta ad o!ni avvenimento - anc/e senza rendersene e%%ettivamente conto' aveva
assorbito in %ami!lia' specie dalla madre tenacemente attaccata alla propria reli!ione'
l'intimo %ascino dell'ebraismo. 8a cattolica' non rinne!a nulla della %ede dei suoi padri
praticata da bambina. 2nzi ne scopre tutte le valenze e rinnova la sua appartenenza al
popolo d'4sraele. Le ori!ini del suo popolo ven!ono rivissute da lei in modo nuovo e
con pro%onda intensit" di coscienza per quella luce di verit" c/e dal 7uovo 6estamento
si ri%lette sull'2ntico e lo spie!a. 3risto' di%atti' non /a tolto nulla all'2ntico
6estamento# lo /a compiuto nella sua persona divino-umana9 la sua dottrina ( radicata
tutta sull'ebraismo. Dn rapporto inscindibile le!a quest'ultimo al cristianesimo# alla
le!!e scritta' %atta di prescrizioni e di decreti' si sostituisce la le!!e-vita' incarnata da
1es. 7otiamo c/e i capisaldi portanti della %ede ebraica sono !li stessi c/e
sosten!ono e' uniti alle innovazioni evan!elic/e' costituiscono il cristianesimo# santit"'
pre!/iera' ascolto' dialo!o# a - La santit" - intesa come pienezza divina - ( elemento
basilare della spiritualit" ebraica# il pio israelita tende' !iorno dopo !iorno' a divenire
!radito a 8io. 6utta la sua vita ( un )cercare 8io con tutto il cuore e con tutta l'anima-
(8t I'29). 3io( un avvicinarsi alla santit" di 8io. b - >re!/iera. 8eriva principalmente
dallo studio assiduo della 6ora/ (4nse!namento) e scandisce e pervade tutta l'esistenza
del sin!olo. 2cquista cio( un carattere di continuit" c/e si ri%lette sulle varie attivit"
della vita e' necessariamente' anc/e sulla morale. >er l'ebreo pre!are ed elevare la vita'
spiritualizzandola' ( tutt'uno. c - 2scolto. La reli!ione ebraica ( per antonomasia la
reli!ione dell'ascolto# ),/em"' 4srael- ()2scolta' 4sraele-' 8t G'I). L'orecc/io ( teso a
captare la parola di 8io c/e si rivela ai suoi pro%eti e' rivelandosi' porta alla
conoscenza della sua volont"' mani%estata proporzionalmente alla risposta di %ede e di
obbedienza. # - 8ialo!o. La capacit" di ascolto si tras%orma in dialo!o tra 8io e
l'uomo. 6utta la storia veterotestamentana ( pervasa da questo costante dialo!o. &sso (
derivato dalla vocazione sin!olare di 4sraele# 8io lo /a scelto tra tutti i popoli della
terra per essere il suo popolo. &!li stesso si rende vicino al suo popolo e abita
condiscendente in mezzo ad esso# )4n%atti qual !rande nazione /a la divinit" cos@
vicina a sA' come il ,i!nore nostro 8io ( vicino a noi o!ni volta c/e lo invoc/iamoN-
(8t I'.). <uesti elementi essenziali dell'ebraismo (non unici) pur essendo !i" in sA
molto validi' tuttavia non riuscivano ad appa!are e paci%icare l'intimo di &dit/. 2veva
notato ne!li ebrei come un vuoto incolmabile' una incapacit" a %ronte!!iare le prove
della vita. & questo vuoto e questa incapacit" esistenziali' a%%ondando nell'animo' lo
turbavano' lo maceravano' lo ottenebravano. 4n occasione del suicidio di uno zio'
23
aveva ri%lettuto sul perc/A di tale azione estrema' c/e tra !li ebrei si ripete non di rado'
e ne aveva scoperto la causa# 3redo c/e l'incapacit" di !uardare tranquillamente in
%accia la rovina della propria vita esteriore e %arsene carico sia la conse!uenza di un
di%etto di prospettiva rispetto alla vita eterna. L'immortalit" personale dell'anima non (
un do!ma. <ualsiasi aspirazione ( di tipo terreno. La stessa reli!iosit" dei devoti ( tesa
alla santi%icazione di questa vita. L'ebreo pu5 lavorare duramente' essere in%aticabile e
tenace e sopportare le privazioni pi !randi %inc/A vede uno scopo dinanzi a sA. ,e
esso !li viene tolto' la sua ener!ia viene meno9 la vita !li appare priva di senso e cos@
arriva %acilmente a !ettarla via. 4nvece colui c/e crede veramente ( tenuto lontano dal
%arlo dalla sottomissione al volere divino - & in una lettera del 19 lu!lio 193G
a!!iun!e# )La %ede nel =essia ( quasi sparita ne!li ebrei di o!!i' anc/e nei credenti. &
quasi altrettanto la %ede in una vita eterna-. &dit/ dunque si rende conto di come nel
vissuto quotidiano dell'ebraismo manc/i qualcosa di essenziale e imprescindibile# la
certezza della risurrezione c/e ( molto pi della semplice )sottomissione al volere
divino- e c/e ci dona in pienezza la %ede cristiana. &d ( per questo c/e 3risto !etta
luce non solo su tutta la ,crittura veterotestamentana' ma anc/e sul mistero del dolore'
rendendo cos@ sopportabili le prove e le di%%icolt" della vita e donando serenit" e pace
all'animo umano. <uella serenit" e quella pace c/e &dit/ aveva !i" lette sul volto'
se!nato dal dolore' di 2nne Reinac/. 7el cristianesimo' quindi' &dit/ trova la c/iave
c/e riesce ad aprire e a spie!are l'eni!ma del cuore umano' creato per la !ioia e la
verit" assoluta. Realt" c/e trover" nel mistero di 3risto e della sua croce. Dna croce'
l'unica' c/e in%onda speranza e' soprattutto' sappia %ar risor!ere' ancora in parte' coloro
c/e vi sono so!!etti. La croceE & stata la verit" c/e pi pro%ondamente e in-
delebilmente l'abbia a%%errata e le abbia in%uso una consolazione intima capace di
colmare il vuoto esistenziale. &d ora si sta!lia davanti al suo s!uardo di convertita' ni-
tida e rappaci%icante. La certezza cristiana' peraltro' e%%onde una !ioia intima c/e
l'ebraismo non sa nA pu5 dare# la !ioia della %ede in 3risto croci%isso e risorto. 6rovato
quanto ansiosamente cercava' i valori della tradizione ebraica' c/e %anno da supporto
al 7uovo 6estamento' ven!ono stupendamente riassunti' elevati e sublimati da &dit/'
proprio perc/A %usi e inte!rati mirabilmente dalla nuova le!!e. 1es 3risto %a
comprendere l'unit" esistente tra l'2ntico e il 7uovo 6estamento. 2bbracciando il
Ban!elo' ella non ebbe da %are altro c/e innestare nel tronco antico la Bita nuova'
sintetizzata nel mistero di morte per la risurrezione. Dn mistero c/e l'attrae sempre di
pi9 la porta a riscoprire e a vivere o!ni verit" di %ede in tutto il suo valore salvi%ico e
la accompa!na verso la pienezza' verso la completa maturit" di 3risto. & il mistero
della risurrezione ad illuminare il mistero della croce. &dit/ lo sapeva per precedenti
esperienze rimaste indelebili nella sua mente# aveva assistito a %unerali di suoi parenti
ebrei e al discorso pronunciato dai rabbini in simili circostanze. 6utto era squallido#
)mai nulla di consolante viene detto-9 non vi era alcuna %ede )nella sopravvivenza
personale e in un incontro dopo la morte-. >artecipando invece' dopo parecc/io
tempo' ad un %unerale cristiano' ne ricevette una bene%ica impressione# )com'erano
consolanti e con%ortanti le parole della litur!ia c/e accompa!navano il de%unto
nell'eternit"E-
0omento crciale #el passa!!io
7ell'esistenza dell'esule' !ioia e dolore sono indis!iun!ibili. 2lla !ioia se!ue spesso il
2I
dolore o viceversa. La !ioia cristiana' derivata dal pieno abbandono )%ra le braccia di
8io-' va a toccare e paci%icare le %ibre pi riposte dell'essere e lo con%erma nella
certezza della speranza9 il dolore' passe!!ero' d" consapevolezza di trovarsi in pelle-
!rina!!io' in terra straniera. 8opo la conversione una !rande dolorosa prova attendeva
&dit/# l'incontro con la mamma. >er quell'amore alla verit"' parte costitutiva del suo
essere' la %i!lia non poteva tacere la sua totale appartenenza a 3risto. >artita per
0reslavia a %ine a!osto' a%%ront5 direttamente la madre. >ostasi in !inocc/io pronunci5
davanti a lei con pacata risolutezza le sole parole necessarie# )=amma' sono
cattolicaE- & poi' il cuore in tumulto' se ne stette in muta attesa. >unizione' violenta
reazione' aspri rimproveri# a tutto ci5 pensava' sapendo quanto la madre %osse le!ata
alla tradizione ebraica. 7ulla di tutto questo. <uella )donna %orte-' ben salda nella sua
%ede in 8io' vedendo irrimediabilmente perduta per sA la sua beniamina - per lei
abbracciare il cristianesimo equivaleva ad un tradimento strinse volto le mani pianse.
&ra la prima volta c/e &dit/ la vedeva pian!ere. 2llora anc/'ella' constatando il dolore
causato involontariamente in colei c/e amava' lasci5 s%o!are il pat!o# dei suoi
sentimenti' %ino a quell'ora trattenuti' e un@ le proprie lacrime a quelle della madre.
8ue donneE Dna' la madre' era icona della donna %orte dell'2ntico 6estamento9 l'altra'
la !iovane' ra%%i!urava =aria' donna %orte e mite insieme del 7uovo 6estamento.
3iascuna' %erma nella propria posizione reli!iosa' poneva controvo!lia una spada nel
cuore dell'altra. =amma e %i!lia' con il cuore straziato' lottano silenziosamente' l'una
di %ronte all'atra. Dn !rande amore le le!a. 2ltrettanto !rande e acerbo ( ora il dolore.
8a quel !iorno si distaccano l'una dall'altra. 2nzi un abisso le separa# la croce. La
donna anziana sta dietro di essa' non riconoscendo il Fi!lio di 8io c/e vi era morto
inc/iodato9 la !iovane' abbracciando la %ede cattolica' oltrepassa la %rontiera e si trova
di qua dalla croce' verso pi ampi orizzonti' ai piedi del 3roci%isso' Berit" c/e salva.
&d ( proprio questa Berit" trovata ad in%onderle nell'intimo nuova %orza e luce e quindi
nuova capacit" di so%%rire' di comprendere e di acco!liere - con pro%onda
)condivisione cristiana- - il dolore altrui nella propria persona' per %arne un'oblazione
a 8io !radita e uno strumento di ma!!iore con%ormazione a 3risto croci%isso e
!lori%icato.
CAPITOLO V
LA COR"A VER"O CRI"TO
2bbattuto il muro c/e la separava da 8io' la vita di &dit/ subisce un mutamento
notevole# !i" matura umanamente' quando si incontra con la persona viva e concreta
del Fi!lio di 8io' Berit" in cui abita o!ni pienezza' diventa anc/e cristianamente
adulta' si da poter dire c/e la maturit" interiore super5 quella umano-intellettuale. 7on
apparvero pi - come ri%erito antecedentemente - crisi interiori tra il pensare e l'essere'
perc/A la %ede' %ormando l'ottica cristiana' la condusse ad una comprensione diversa e
ad un livello pi pro%ondo delle realt" dell'esistenza. L'incontro personale con 3risto
inizia la nuova storia' la storia sacra' dove 8io ( l'a!ente principale e' con la libera
risposta della sua creatura' %a pro!redire e prosperare in lei il suo dise!no di amore e di
!loria. 4n un crescendo continuo' 8io diventa per &dit/ il centro propulsore della sua
vita' l'unico criterio cui %ar ri%erimento e sul quale con%rontare il proprio modo di
2K
essere e di a!ire. 8'ora innanzi ella instaura con lui una comunione di vita c/e o%%re
siner!ie nuove al suo essere' in cui si incontrano e conver!ono !razia divina e capacit"
umane. 2bbracciando la %ede' non viene a subire l'in%lusso di qualcosa di estrinseco'
non cambia il suo modo di pensare' bens@ lo arricc/isce di qualcosa c/e lo eleva e lo
nobilita al massimo' rivol!endo lo s!uardo verso nuove %rontiere# a contatto con la
Berit"' la conoscenza intellettuale penetra nel cuore e diventa sapienza divina. &d
&dit/ si trova coinvolta in una realt" nuova e pi alta' c/e sente operante %ortemente in
sA come %orza vivi%icante# la realt" trascendente.
"pira
&dit/ /a amato 8io prima ancora di conoscerlo' perc/A assetata di verit". 8ir"# )La
mia sete di verit" era una pre!/iera continua-. 7e!li anni di studio precedenti la
conversione era rimasta incancellabile )nella pro%ondit" del suo cuore la nostal!ia
della verit" assoluta e la sete di !iun!ere alla pienezza della sua conoscenza-. >erci5
quando )lo splendore della verit" ri%ulse nell'intimo del suo spirito-' ella vi si
conse!n5 tutta intera' con quel radicalismo proprio de!li ebrei. La conversione se!na
anc/e il momento !enetico della sua esplicita vocazione al 3armelo' l'unico ordine
esistente in Cccidente c/e abbia le sue ori!ini in 4sraele' terra da cui ella discende. 4l
suo )eccomi- a 3risto ( totale. 2vrebbe voluto' da parte sua' rinunciare subito alla
scienza per donarsi esclusivamente a 8io nella vita claustrale' se questo suo deciso
desiderio non avesse incontrato l'opposizione del canonico ,c/:ind di ,pira' suo
primo direttore. &!li l'aveva conosciuta per la prima volta tramite la lettera a lui
indirizzata dal parroco di 0er!zabern. >adre ,c/:ind' constatando il bene c/e la neo-
convertita avrebbe potuto svol!ere in 1ermania per la sua acuta intelli!enza e vasta
cultura' la dissuase dall'entrare in reli!ione. 3omprendendo' per5' le nuove esi!enze di
&dit/ c/e' per la vocazione ricevuta e per la sovrabbondanza della !razia lievitante in
lei' si trovava a disa!io nel mondo e voleva dedicarsi ad una vita di pre!/iera' di
silenzio' di studio e di appro%ondimento delle cose divine in qualc/e an!olino ritirato'
le trov5 e!li stesso un luo!o adatto# la indirizz5 al monastero delle domenicane di
,anta =addalena di ,pira' citt" renana. Le reli!iose la accolsero nel loro liceo
%emminile per otto anni consecutivi' dalla >asqua del 1923 a quella del 1931. 2vrebbe
inse!nato lin!ua e letteratura tedesca nei corsi superiori del liceo e si sarebbe pure
occupata di speci%ic/e con%erenze per la %ormazione peda!o!ica delle suore.
2ll'entrata del monastero' sul %rontespizio dell'edi%icio' lesse una parola' scritta !i" a
caratteri indelebili nel pro%ondo del suo essere# ,erita# 4n quell'ambiente' per lei vitale
e saturo di %ede cristiana' &dit/ condusse una vita pre-claustrale# di pre!/iera' povert"'
distacco dal mondo' uniti all'inse!namento e allo studio della dottrina cattolica. 4n
que!li anni conobbe il !esuita &ric/ >rzT:ara. <uesti' c/e aveva avuto modo di
conoscere !li scritti della %iloso%a convertita' la invit5 a tradurre in tedesco il Diario e
le (ettere del cardinale in!lese 7e:man. &dit/ obbed@' impe!nando le sue capacit" nel
compito a%%idatole. Bi riusc@ ottimamente. 4n se!uito' sempre su su!!erimento dello
stesso padre' avrebbe tradotto mirabilmente in tedesco l'opera di san 6ommaso
7%ae#tione# di#p%tae de ,eritate (8ispute sulla Berit")' pubblicata in due volumi nel
1931-1932. Lo stesso padre a%%ermava in ,oci del tempo' )& una meravi!lia trovare
una traduzione c/e traspone in lin!ua tedesca la sobria c/iarezza del latino
dell'2quinate senza alterarla... 8'altro canto' l'arte della traduttrice ( tale' le sue note in
2G
mar!ine cos@ ricc/e di si!ni%icato' c/e la mente si sente a proprio a!io di %ronte a
quest'opera' come se %osse stata composta per l'intelli!enza moderna. Bi troviamo
ancora e sempre san 6ommaso' perc/A mai la %enomenolo!ia (in cui la traduttrice (
divenuta maestra) si sovrappone al lin!ua!!io del santo-. U indubbia l'in%luenza di san
6ommaso nella tras%ormazione interiore di &dit/ e nella sua decisa corsa verso 3risto.
8a lui impar5 a porre la conoscenza a servizio di 8io# *...+e solo dopo averlo compreso
osai darmi di nuovo ai miei studi con una seria applicazione. 3redo c/e anzi quanto
pi pro%ondamente uno viene attirato da 8io' tanto pi deve uscire da se stesso anc/e
in questo senso' vale a dire ritornare - nel mondo per portarvi la vita divina.
,iloso+ia e +e#e
,an 6ommaso %u' per la neo-convertita' come un ponte !ettato a lei da 8io per la
scoperta di nuove esperienze %iloso%ico-cristiane. Dn ponte c/e instaur5 un le!ame
nuovo tra &dit/ e il mondo. >ossiamo dire c/e' attraverso lo studio attento e
l'assimilazione dell'2quinate' &dit/ pervenne molto presto alla pi stretta unione
d'amore con 8io' a!evolata anc/e dalla sua capacit" ricettiva' e divenne una
neoscolastica esemplare' anzi pi esattamente una neoscolastica %enomenolo!a.
Jusserl stesso attesta c/e la 3/iesa aveva in &dit/ )una neoscolastica della mi!liore
qualit"-. L'irrompere della trascendenza di 8io nel suo intimo l'aiuta a scoprire le
impensate possibilit" di cui l'essere %inito ( capace quando si apre alla !razia' quando'
cio(' natura e spirito si incontrano e sintonizzano. >enetrando dentro di sA' nell'essenza
intima - in modo non pi esclusivamente %iloso%ico (ambito pur sempre restrittivo)' ma
teolo!ico-%iloso%ico -' &dit/ si rende atta a ricevere da 8io la rivelazione di realt"
scon%inate immerse da lui nel suo cuore e nella sua mente9 realt" stupende c/e
riescono ad appa!are %inalmente le pro%onde esi!nze di interiorit" e di totalit"' c/e
prima' ancora sconosciute' la %acevano so%%rire %ino a provocare crisi di identit". & a
questi livelli pro%ondi c/e avviene la vera conoscenza della %ede e l'incontro unitivo
dell'essere umano con il suo 8io. Lo studio del 8ottore 2n!elico con%erm5 &dit/ nella
realt" della %ede. 7on solo. 4l santo le o%%r@ un nuovo vasto orizzonte di ricerca e la
port5 pure alla constatazione dell'esistenza di due campi del sapere# uno c/e /a la sua
%orza nella ra!ione' l'altro la sua %onte nella Rivelazione. 4 due campi /anno punti di
conver!enza# la Rivelazione illumina ed amplia l'intelletto. La %ede ( certa' non
evidente come conclusione di un ra!ionamento. 2 suo tempo &dit/ era passata dall'
universit" di 0reslavia a quella di 1ottin!a perc/A' a suo parere' trovava nella %iloso%ia
/usserliana delle )certezze veri%icate-. Cra scopre c/e la certezza de%initiva deriva
dalla %ede9 la d" 8io solo. 0iso!na a%%idarsi alla 3ertezza9 d'altro canto' per5' (
irra!ionevole respin!ere la seriet" dell'in%ormazione scienti%ica' dotata di probabilit"'
sebbene non si debba mai assolutizzare la scienza c/e ( sempre in via e pu5 errare#
>ossiamo costatare o!ni !iorno quante cose erano sba!liate di ci5 c/e abbiamo
imparato. &d ( utile %are una simile costatazione' perc/A ci si rende conto c/e non
possiamo %idarci di noi stessi e c/e saremmo perduti se un 2ltro' c/e vede me!lio e
pi lontano' non si curasse di noi. L'appro%ondimento di san 6ommaso condusse &dit/
ad una inda!ine personale c/e le c/iar@ la possibilit" di un certo colle!amento tra la
%iloso%ia medioevale e quella contemporanea. 4l colle!amento era posto dalla
%enomenolo!ia' vista da lei come via di comunicazione per passare dalla prima alla
seconda. ),i delinea !i" la prospettiva nella quale l'2utrice si muover"
2.
successivamente' in quanto ella non abbandona la sua %ormazione %enomenolo!ica'
anzi la appro%ondisce e la dilata con !li apporti della nuova impostazione. 3i5 ( reso
possibile dal %atto' da lei ribadito' c/e la %enomenolo!ia' all'interno della ricerca
%iloso%ica del 7ovecento' ( %orse l'unica posizione c/e' pur non stabilendo alcun
le!ame con la tradizione %iloso%ica cristiana' consente in qualc/e misura di mettere in
contatto i due mondi-. &dit/ dic/iara c/e non la scienza ma la %ede ( la strada certa
c/e conduce a 8io# La via della %ede ci d" di pi della via della conoscenza %iloso%ica9
il 8io vicino come persona' c/e ama ed ( misericordioso' ci d" una certezza c/e non (
propria di alcuna conoscenza naturale. ,i sente l'eco dell'2quinate# )*...+ la certezza
data dalla luce divina ( pi !rande di quella o%%erta dalla luce della ra!ione naturale-
Rileviamo' per5' c/e il trava!lio %enomenolo!ico' in cui &dit/ ( cresciuta' ( !i" via
lar!amente aperta alla trascendenza. 3io(' quel vol!ersi dal relativismo so!!ettivistico
all'o!!ettivit" era un andare alla ricerca ori!inaria della stessa verit". Cvviamente' se
la %iloso%ia' %enomenolo!ica o non' non si avvia al trascendente' re-strin!e la visuale
!noseolo!ica. ,e si apre ad esso' la sua sincera ricerca' prima o poi' rinvia
all'2ssoluto' poic/A %a emer!ere l'anelito reli!ioso insito in o!ni persona. ,i pu5
arrivare cos@ alla %ede' a 8io# Berit" 2ssoluta c/e d" consistenza ad o!ni altra verit" e
la %onda. <uesto anelito dimostra c/e l'uomo (' per sua natura' un essere reli!ioso9 se
non si incontra con 8io' sradica da sA le mi!liori possibilit" del suo essere' c/e vivr"
)ada!iato- nella super%icialit" senza poter !iun!ere alla completezza e uni%icazione
della sua personalit" e alla scoperta delle sue mi!liori e innate capacit". La
%enomenolo!ia' in quanto apertura all'o!!etto' pu5 benissimo s%ociare' come ( stato
per &dit/ e per altri %enomenolo!i' nel cristianesimo. 4n questo caso esiste un carattere
di continuit" tra %enomenolo!ia e cristianesimo' tra %iloso%ia e teolo!ia. >ur essendo
due scienze di per sA distinte' tuttavia non sono separate o' tanto meno' opposte' bens@
inte!rantesi tra loro per l'unico o!!etto cui mirano# la verit". La %iloso%ia' inda!ando
sulle cose create e ricercandone la causa prima' si incontra con la teolo!ia e le %ornisce
le basi per lo studio. L'esperienza %iloso%ico-razionale a%%onda le sue radici
nell'esperienza del mistero rivelato# intelli!enza della %ede. &d ( proprio quando ra-
!ione e %ede collaborano insieme' e in certa misura si uniscono' c/e l'uomo si
riconosce# il soprannaturale della %ede (verit" prima) lo rivela a se stesso quale e!li (
nella sua autentica identit". )*...+ la ricerca metodica di o!ni disciplina' se procede in
maniera veramente scienti%ica e secondo le norme morali' non sar" mai in reale
contrasto con la %ede' perc/A le realt" pro%ane e le realt" della %ede /anno ori!ine dal
medesimo 8io. 2nzi' c/i si s%orza con umilt" e perseveranza di scanda!liare i se!reti
della realt"' anc/e senza avvertirlo' viene come condotto dalla mano di 8io' il quale'
mantenendo in esistenza tutte le cose' %a c/e siano quello c/e sono- La %unzione
rappaci%icante della %ede - campo speci%ico dell'essere intelli!ente -' espandendosi'
supera o!ni possibilit" di esperienza meramente umana' anzi la esplicita
ma!!iormente e in%orma di sA tutto l'essere. >ur senza cambiare la %orma mentale
propriamente acquisita' comunicando 8io' la %ede pian piano apre la persona all'ac-
co!lienza del mistero rivelato )nascosto da secoli- e la rivol!e verso la Berit" assoluta'
arricc/endola di nuove co!nizioni ed esperienze. 7asce il mistico. 8a quanto
accennato' possiamo a%%ermare c/e come all'interno' nel santuario intimo dell'essere
umano' avviene l'incontro tra sA e 8io' cos@ la complementarit" tra scienza e %ede e il
loro reciproco arricc/imento accade all'interno del credente' in virt della sincerit"
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della sua adesione a 8io rivelante. La ra!ione trova nella %ede un appro%ondimento' un
soste!no e una veri%ica9 a sua volta la %ede inte!ra e per%eziona l'intelletto9
illuminandolo sul senso delle cose d" alla mente umana ci5 c/e ( consono ad essa#
spazi scon%inati c/e diri!ono la conoscenza verso quella Berit" c/e rende veramente
liberi (c%r. 1v 8'32). &dit/ entra ma!!iormente nel mistero di 8io con l'inserimento
nel solco pro%ondo della )%iloso%ia perenne- di san 6ommaso.
Pilastri portanti #ell.inse!namento cristiano
L'equilibrio armonico tra %iloso%ia e %ede %u per &dit/ una conquista !raduale'
a!evolata dall'ambiente reli!ioso in cui si era pienamente trovata a ,anta =addalena.
2lla pro%onda e ricca cultura unisce una vita intessuta di pre!/iera. La %ede di !iorno
in !iorno acquista terreno in lei' %ino a divenire una certezza' posseduta dentro' capace
di !uidare' poi' o!ni sua ricerca e di animare il suo inse!namento. &d ( proprio lo
spessore della sua %ede c/e le permette' considerati i limiti della conoscenza umana' di
distaccarsi da o!ni acquisizione mentale precedente' s@ da condurla per !radi ma in
modo totale a pensare c/iaramente' ad a!ire spontaneamente' a credere serenamente' a
vivere coerentemente. &M ovvio c/e' tutto questo suppone assoluta apertura al mistero
rivelato e' conse!uentemente' alla realt" ontolo!ica dell'uomo. &dit/ era stata !i"'
come detto a suo tempo' abituata da Jusserl a basarsi sulla sincerit"' c/e rende veri i
rapporti interumani. Cra prose!ue sulla stessa linea di condotta con le sue allieve. 4n
pi' inse!na la verit" da cristiana' convinta anzi della Berit" assoluta' soste!no di o!ni
altra verit". >eraltro' parlare della Berit"' c/e in lei aveva trovato ampie risonanze'
si!ni%icava parlare dell'unica cosa necessaria alla persona per aiutarla a vivere in
pienezza. La Berit" (8io) ( la risposta ade!uata c/e riesce a scio!liere ansiet" interiori'
con%littualit" e contraddizioni in cui si dibatte l'esistenza umana. <uesto &dit/ lo
sapeva per esperienza diretta e perci5 lo inculcava' con la sua solita seriet" pensosa'
con calma e pacatezza' alle !iovani c/e la ascoltavano con sempre ma!!iore interesse.
>er lei' cattolica' l'inse!namento ( veramente autentico se' insieme al sapere'
comunica e dona 8io. >er questo' pi c/e le parole' %aceva )parlare- la sua condotta#
)4l mezzo educativo pi e%%icace non ( l'istruzione' ma l$e#empio vivente8 senza di
esso' tutte le parole sono inutili-. 7ello svol!imento del suo lavoro di inse!nante
esprime tutta la di!nit" c/e' da convertita' dentro racc/iude. 4l suo intimo' )toccato-
dall'amore' vivendo cuore a cuore con 3risto' riesce a scoprire le %erite dell'animo
umano e a porvi rimedio. >erc/A nell'incontro con l'2ssoluto' il suo s!uardo interiore
si sviluppa e si acuisce. &d ella acquista una sensibilit" squisita nel co!liere e nel
comprendere con intima partecipazione le di%%icolt"' specie interiori' de!li altri. 0en se
ne accor!ono le sue allieve c/e molto la ammirano e' trovandola sempre aperta e
attenta ai loro biso!ni' la ricercano spesso per consi!li e aiuti. 8a %ine %enomenolo!a e
penetrante psicolo!a' semplicemente' senza %arsi notare' &dit/ riesce ad entrare nella
vita interiore delle sue allieve. )>ossedeva una #en#i-ilit non comune' c/e nel tratto
con le persone in !enerale' e con i discepoli in particolare' le apriva l'accesso all'intimo
delle anime. 7el suo a!ire' sapeva quel c/e voleva9 era perci5 %erma' sia con se stessa
c/e con !li altri a%%idati alla sua direzione. La sua for1a di volont non ammetteva
scappatoie o pretesti. 3i5 le dava un'autorit" indiscussa' e la teneva lontana da o!ni
incon!ruenza nell'a!ire-. Rispettava le sue allieve con le loro diverse opinioni'
%avorendo il piano di 8io su ciascuna di esse. )Rispettare- nel suo si!ni%icato pi
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autentico vuol dire# tener da conto' cio( desiderare c/e la persona cresca e si sviluppi
cos@ com'(' con le sue doti e capacit". 4n tal senso' il rispetto ( possibile se si (
ra!!iunta una elevata maturit" interiore. &ra proprio il caso di &dit/. >er lei
l'inse!namento' per essere autentico e portar %rutti duraturi' deve basarsi su due
caratteristic/e essenziali# missione e testimonianza evan!elica# 4 - =issione. 4l suo
dovere di inse!nante era visto da lei come missione# condurre le alunne alla verit".
7on solo verit" teoretica-scienti%ica' ma anc/e verit" reale-assoluta# 8io. 0ll$e#empio
vivente c/e o!ni inse!nante dovrebbe dare' a!!iun!eva c/e l'inse!namento porta %rutti
se non ( unilaterale# insieme al sapere l'inse!nante deve introdurre il discepolo alla
conoscenza di 8io' aprendo l'essere all'in%lusso della !razia. 3apiva c/e i semi di bene
pi %acilmente attecc/iscono' crescono e si moltiplicano se vi ( un terreno adatto alla
loro espansione ,e questo venisse a mancare' potrebbero marcire. & in rapporto al ter-
reno (disponibilit" e docilit")' %avorito dalle condizioni climatic/e (ambiente)' c/e la
semina pu5 produrre raccolto abbondante. 5 - 6estimonianza. <uando la sapienza
umana' maturata nello studio' arriva alla comunione con 8io' ra!!iun!e la sua
pienezza e si tras%orma in testimonianza' cio( in irradiazione di santit". Dna virt
salutare %luisce dall'intimo' perc/A abitato da 8io' e si comunica ai %ratelli. 3on il suo
metodo peda!o!ico' &dit/ dispensava a tutti il pane %orte della verit"9 quella verit" c/e
di%%ondeva pace nel suo essere e c/e' da l@' in%ormava o!ni tipo di rapporto
interpersonale9 quella verit" c/e lascia spazio a!li altri nel proprio cuore e prende su di
sA il peso altrui' condividendone !ioie e dolori' per una %attiva civilt" dell'amore. 3on
la sua vita donata' coerente' modesta' umile' nascosta - da passare quasi inosservata -
diventa canale attraverso cui %luisce' limpida' la lin%a vitale della !razia c/e va a
toccare i cuori e li rende consapevoli dell'alta vocazione di o!ni uomo all'eternit".
8i%atti' o!ni )persona- ( somi!liante a 8io )tripersonale- ed ( c/iamata' !i" ora' ad
entrare in comunione con questo suo 8io - >adre e Fi!lio e ,pirito ,anto -' sor!ente
della vita. &dit/ passa i suoi anni in ,pira quale presenza silenziosa ed eloquente.
CAPITOLO VI
TEN"IONE ALL.A""OLUTO
&dit/ in ,pira' attraverso la scolastica' si apr@ all'unica Berit" intramontabile. >ur
portandosi verso il tomismo' rimase sempre %enomenolo!a' cio(' come lei stessa spie-
!a' aderente ad )una cono#cen1a int%itiva delle verit" %iloso%ic/e c/e siano in se stesse
certe' evidenti" e non abbiano biso!no di nessuna deduzione da altro. <uesta intui-
zione' questo s!uardo spirituale non va con%uso con l'intuizione mistica-. 4l tomismo
acu@ in lei il suo )s!uardo spirituale-' si da dirottare tutte le sue %orze verso 8io. 2ncor
pi' quello studio %u rivelatore dell'inesauribile ricc/ezza di o!ni persona' c/e rende
possibile l'autocontrollo per una donazione di sA a!li altri pi piena e c/e porta a
possedersi per donarsi evan!elicamente. 2bbiamo notato precedentemente come sin da
!iovinetta &dit/ avesse imparato a dominarsi osservando ne!li altri l'assenza di di!nit"
apportata dalla mancanza di autocontrollo. <uesto per lei - data la sua natura irasci bile
- costituiva una conquista' c/e le ric/iedeva un costante superamento dei propri
impeti' una attenta vi!ilanza. Dna volta' mentre era inse!nante in ,pira' mani%est5 il
suo temperamento di %ondo# una sua allieva )ricorda il !iorno in cui' d'improvviso' la
3?
si!norina ,tein lasciava la classe in un impeto d'indi!nazione perc/A le allieve non
avevano saputo trovare il ri%erimento a un passo della 0ibbia-.
Pre!(iera* comnicare con $io
La sor!ente della sua totale tras%ormazione interiore &dit/ la trov5' da vera innamorata
di 3risto' nella pre!/iera' vista come quel saper stare con 8io' da cui deriva l'essenza
stessa della santit". 4l cristianesimo ( una >ersona' 3risto9 perci5' vivere il
cristianesimo equivale a vivere un rapporto di amicizia ininterrotto con lui' in tutte le
situazioni dell'esistenza. ,i entra cos@ !radatamente nell'intimit" con 1es c/e tra-
smette se stesso al discepolo e lo %a passare dall'esterno all'interno' %ino a condurlo
nella sua vita intima di rapporto personale col >adre. 8i%atti' la pre!/iera ( incontro' (
rapporto' ( comunione' ( amicizia con la >ersona amata' conosciuta previamente.
<uesta esperienza' c/e %a )sentire la presenza di 8io e tocca nell'intimo-' &dit/
cominci5 a !ustarla con una certa continuit" durante la sua permanenza in ,pira. 4n
se!uito dir"# &cco ci5 c/e c/iamiamo esperienza di 8io nel senso proprio e c/e (
centro di o!ni esperienza mistica# l'incontro con 8io da persona a persona

- <uando
incomincia la sua ascesi cristiana' c/e nutre quotidianamente rimanendo a lun!o a tu
per tu con 8io' &dit/ ( !i" assetata di 2ssoluto9 c'( in lei una irresistibile attrazione
verso la pienezza' c/e le consente di superare le di%%icolt" incontrate ed anc/e i limiti
della sua esistenza storica e' insieme' potenzia al massimo le capacit" di vita teolo!ale
c/e la abilitano ad entrare nella vita nuova' a percepirla in sA e a relazionarsi con 8io
nella pre!/iera. )Restava per ore in pre!/iera presso il tabernacolo della piccola
cappella conventuale' tutta assorta in 8io. 4l suo modo di pre!are toccava le anime' pi
dei bei discorsi-. La presenza di 8ioE &ra per &dit/ una consapevolezza vitale ed
essenziale' maturata nella pre!/iera' di cui non poteva nA sapeva %are a meno. 3ome il
corpo per respirare /a biso!no dell'aria materiale c/e !li consente di ossi!enare i
polmoni' cos@ l'intimo dell'essere umano' per vivere pienamente' necessita dell'aria
spirituale# la pre!/iera. &ssa immette )ossi!eno- nella vita interiore perc/A possa
vivere e %iorire. Formando corpo e spirito una unit"' occorrono simultaneamente i due
tipi di aria perc/A la persona !iun!a all'uni%icazione' consona al suo proprio essere.
3os@ &dit/' stando ai piedi del tabernacolo )pi a lun!o e pi sovente c/e pu5-'
arricc/iva copiosamente la sua vita interiore sia per se stessa' sia per !li altri' sapendo
c/e non poteva %are del bene senza cibarsi di )vita spirituale-# )0iso!na alimentare la
vita spirituale' specialmente quando si deve dare molto a!li altri-. & l@' vicino a 1es'
provava una !ioia intima9 quella stessa !ioia !ustata nel !iorno della sua prima
comunione a 0er!zabern. &lla non pre!ava individualisticamente' ma con s!uardo
attento e aperto sul mondo circostante. ,ollevandosi verticalmente verso 8io'
abbracciava !li spazi orizzontali c/e la rendevano solidale con i biso!ni - !ioie e
dolori - delle sue scolare' si da condividerne la vita. =olte testimonianze mostrano
come ella trascinasse per l'esemplarit" della sua condotta# )4ntuivamo in lei qualcosa
di molto raro# la per%etta armonia %ra l'inse!namento e la vita personale... & nelle ore di
ricreazione diventava la nostra amica. Ricordo ancora con c/e impeto' al primo
se!nale' ci precipitavamo' quando si trattava di salire in camera sua a passare la
serata...9 il pi delle volte' per non perdere tempo a trasportare una decina di sedie' ci
mettevamo a sedere per terra intorno a lei' e in tutta semplicit" cominciavamo a
c/iacc/ierare alle!ramente... 3onoscendo il suo amore per la musica avevamo preso
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l'abitudine di dare inizio alle riunioni con una canzoncina improvvisata-.
C(ia-e #ell.apostolato
La carica interiore' c/e &dit/ e%%ondeva attorno a sA' l'attin!eva dallo stare a lun!o a tu
per tu con 8io. 8a questo )saper stare- dipende la qualit" del ricevere e' da qui' il suo
saper donare. ,tudiando' scrivendo' inse!nando' ella comunicava 8io' perc/A presa
dalla divina presenza operante nel suo intimo. La comunicazione della vita divina
immette nel suo essere nuove e vaste risorse di !ratuit" c/e la spin!ono al ri-dono. &d
( proprio nel ri-dono c/e le potenzialit" si sviluppano al massimo e diventano capacit"
pro%onde c/e' pre!ne di 8io' trasmettono la loro sete di in%inito. >ur non imponendo
mai le sue idee' tuttavia le sue alunne sentivano una attrazione irresistibile verso la
loro !iovane pro%essoressa per quella %orte carica di umanit" e di pro%onda reli!iosit"
c/e da lei emanava. &sse /anno potuto !odere della sua vasta cultura e competenza
pro%essionale' c/e' unite all'alto !rado di maturit" e ad altre qualit"' non sono
%acilmente riscontrabili in una sola persona in maniera cos@ intensa. Dna sua scolara
cos@ testimonia# )<uanto a me' m'ispirava una specie di timore' con la sua !ravit" e lo
splendore dell'intelli!enza. Bicino a uno spirito cos@ !rande' mi pareva c/e tutto il
resto si riducesse a un particolare insi!ni%icante. 7on ci parlava a%%atto di reli!ione.
6uttavia sentivamo c/e viveva la propria %ede9 al vederla pre!are in cappella' ci
sembrava di accostarci alla presenza del mistero di 8io in un'anima-. &dit/
riconosceva i doni non comuni avuti da 8io e li usava con spirito di servizio e di
umilt" per ma!!iormente !lori%icare 8io. 7on se ne vantava. La Berit" la illuminava.
& in%atti da stolti vantarsi di un campo ameno c/e ( propriet" di un 2ltro. &lla ne era
semplicemente bene%iciaria' custode e avrebbe dovuto render conto al suo >adrone dei
talenti ricevuti !ratuitamente. ,apeva c/e l'intelli!enza' se non si coniu!a con il buon
senso e l'equilibrio' pu5 essere di ostacolo anzic/A di aiuto alla santit". Dsava
dell'intelletto e usava del cuore9 ma quando si trovava sola con 8io l'intelletto' in
quelle ore' le !iovava poco# bastava il cuore per amare e ricevere. 4l cuore si e%%ondeva
in 8io in una unione sempre pi intima' scivolando nel silenzio adorante della
contemplazione. L'immediatezza dell'incontro con 8io ( %rutto della conoscenza#
)intuizione sperimentale- (esperienza) della >ersona' ra!!iunta attraverso la pratica
assidua dei sacramenti e una condotta teolo!ale. &dit/ si era accorta c/e la vera
ori!ine dell' apostolato' come di o!ni altra attivit" del credente' ( l'unione con 8io' alla
quale o!ni uomo ( c/iamato in virt della pro%ondit" della sua somi!lianza con il
,ostenitore del proprio essere e di tutto l'universo. L'unione con 8io' &ssere &terno' (
la c/iave dell'apostolato. &dit/ a%%ermer"# <uanto pi l'uomo vive raccolto
nell'interiorit" pi pro%onda dell'anima' tanto pi %orte ( l'irradiazione c/e parte da lui e
attira altri nella sua scia. 3onvinta di ci5 per esperienza personale' ricercava la
solitudine' clima %econdo di apostolato e !%m%# adatto per l'ascolto e l'incontro con
8io. 8all'amore verticale deriva quello orizzontale' prova del primo. 8io' cio(' la
rendeva partecipe della sua vita divina' c/e ( essenzialmente vita di carit"' ed &dit/' da
parte sua' colmava la sua esistenza di amore di 8io c/e d" valenza e senso all'esistenza
e pone la persona in una dimensione di pace' di amore' di comunione. 4l )vivere
3risto- l'apre ai biso!ni altrui e !liene %a comprendere le di%%icolt". L'esser solidale era
per lei la veri%ica della concretezza dell'amore c/e' partendo dal cuore' la univa al suo
prossimo' nel quale scor!eva il ,i!nore. 7e!li anni di inse!namento in ,pira' 8io' con
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le sue e%%usioni divine' attira &dit/ nella ,ua propria vita ed ella da una parte sente
crescere in sA l'impellente biso!no del silenzio e del nascondimento e dall'altra'
sperimentando 8io quale 2more e 2more traboccante' sente il desiderio
dell'apostolato. 7ell'ottobre 1928 l'4stituto ,anta =addalena di ,pira %este!!iava il suo
settecentesimo anniversario9 per l'occasione presiedette le %este !iubilari il le!ato del
papa' monsi!nor >acelli. 2d &dit/' divenuta molto %amiliare in quella casa e stimata
da tutti - alunne e corpo inse!nante - per la sua %orte personalit"' %u a%%idato l'onore di
ricevere l'inviato del ,anto >adre. ,i prest5 e' con la sua solita modestia' ricevette a
nome di tutti il %uturo papa.
L.anno 'tra-a!liato) #i 06nster
4l 2. marzo del 1931' dietro su!!erimento del suo direttore' dom Rap/ael Oalzer'
&dit/ lasci5 l'inse!namento. 4n una lettera scritta da 0euron (28 marzo 1931)' ri-
vol!endosi ad una suora' cos@ si esprime# )*...+ !ioved@ /o dato l'addio a ,anta
=addalena. ,an 6ommaso non era pi contento di ore rubate' mi vuole tutta intera-.
La traduzione in tedesco delle 7%ae#tione# di#p%tatae de veritate dell'2quinate si
trascinava per le lun!/e9 !iacc/A l'impie!o di inse!nante assorbiva quasi tutto il suo
tAmpo' oltre alla ric/iesta' in 1ermania e all'estero' di con%erenze' in particolare sulla
donna. 3ap@ c/e occorreva %are una scelta di lavoro# abbandon5' perci5' l'occupazione
di ,anta =addalena per impe!narsi' in modo pi continuato' nei suoi lavori scienti%ici.
&ra ancora una volta la ricerca della libert"N >u5 anc/e darsi' ma in quest'ultima
occasione il cambiamento di direzione le era stato consi!liato da dom Oalzer' anc/e
se' in %ondo' &dit/ lamenta sempre la mancanza di tempo da dedicare a scritti
personali. 3ome quando ruppe con Jusser@. 7otiamo c/e stavolta tutto accade senza
alcuna crisi nA lotta interiore' ma nella calma dell'essere dove dominano pace e !razia
dello ,pirito ,anto c/e la muove. Fuori dalla vita conventuale' &dit/' per5' si accor!e
di so%%rire. 8a 0reslavia mani%esta il suo rammarico# )<uando decisi di andar via da
,pira' sapevo quanto mi sarebbe stato di%%icile non vivere pi in convento. =a c/e
%osse cos@ duro come lo sono stati i primi mesi' non me lo ero imma!inato-. & nella
lettera se!uente continua# )<uante catene sono !i" state sciolte e come sar" bello
quando cadranno le ultimeE- 7ell'incertezza del %uturo' dalla sua citt"' &dit/ tenta
qualc/e incarico' mentre' ultimato il voluminoso lavoro di traduzione dell'opera di san
6ommaso' si accin!e a scrivere 0tto e poten1a" opera scienti%ica molto ori!inale' c/e
sarebbe dovuta servire per la libera docenza' ma c/e per motivi vari vide la luce dopo
la morte dell'autrice. 7el 1932 ottiene un posto come docente accademica presso
l'4stituto superiore di peda!o!ia scienti%ica di =nster. Bi si stabilisce sin da %ebbraio
sebbene la sua nuova attivit" inizi con il semestre estivo dello stesso anno. Ri-
prendendo contatto col mondo accademico si accor!e - come tutti i !randi ma )veri-
pensatori - del divario tra le proprie %orze e l'impe!no di responsabilit" assunto. 3on-
statata l'inade!uatezza' ne so%%riva. 1li anni trascorsi a ,anta =addalena l'avevano' s@'
unita ma!!iormente a 8io' ma pure distaccata dalla cultura corrente. 7ell'ottobre del
1932' parlando del suo reinserimento nel mondo accademico' scriveva# =i accor!o
solo ora in c/e cosa non sono a!!iornata' e come mi ( diventato estraneo il mondo e la
%atica c/e mi costa il reinserirmi. 7on credo di riuscire ormai a rimettermi al passo. 4l
13 novembre 1932' battendo sulla stessa nota' scrivendo all'amica Jed:i! 3onrad-
=artius' continua# Cra c/e mi incontro continuamente con uomini c/e si sono maturati
33
in una vita dedicata al lavoro' c/e si sono %ormati pro%essionalmente nel !iusto modo'
e sono divenuti competenti' riconosco c/e /o perso veramente i contatti un po'
ovunque e sono ormai inservibile in questo mondo. <uesta conoscenza non mi
deprime. ,olo c/e non ( %acile stare in un posto di responsabilit"' per il quale mi
mancano molte conoscenze necessarie' e avere poc/e probabilit" di poterle recuperare
tutte. =a %ino a quando /o indizi c/e il ,i!nore mi vuole in questo posto' non posso
abbandonarlo )Finc/A il ,i!nore mi vuole in questo posto' non posso abbandonarlo-.
2ltre volte' pur resistendo %ino all'esaurimento' aveva disertato il campo di lavoro'
perc/A la sua %ra!ilit" umana lo esi!eva9 ora' invece' la !razia' c/e l'/a interiormente
%orti%icata e tras%ormata con la sua docile e %ervida collaborazione' prevale sulla natura
ed &dit/ ne !ode !i" i %rutti come avr" imparato da san 6ommaso. >erci5# .on po##o
a--andonarlo &ra avvenuto in lei il passa!!io dalla nativa debolezza alla vita nuova
nel 3risto risorto. 7onostante la sua insi!ni%icanza ai propri occ/i' continuava ad
essere invitata per con%erenze' anc/e all'estero. 4l 12 settembre del 1932 - unica donna
- %u ric/iesta la sua partecipazione al conve!no della ,ociAtA 6/omiste a ;uvisT' presso
>ari!i' per !iornate di ri%lessione circa il rapporto tra %enomenolo!ia e tomismo. 2
;uvisT si attir5 l'ammirazione di tutti# domin5 l" discussione mostrando pro%onda
conoscenza dei temi svolti e per%etta padronanza del %rancese. L@ si incontr5 con
;acques =aritain c/e lasci5 di lei questa testimonianza# )3ome descrivere la purezza'
la luce c/e irra!!iavano da &dit/ ,tein' la !enerosit" totale c/e si indovinava in lei' e
c/e doveva portare i suoi %rutti nel martirioN- 8entro di &dit/' continua a so%%rire# non
si trova pi a suo a!io nel mondo. 4n tale situazione interiore' ripensa e ri%lette sui
propri di%etti c/e i suoi intimi amici di un tempo le avevano %atto notare#
)sopravvalutazione delle sue capacit"' in!enua sicurezza di sA' scarsa conoscenza dei
propri limiti-. Cra' per5' il riconoscimento delle sue insu%%icienze umane non la
avvilisce# accetta con umilt" e ne %a o!!etto di !razia. 8unque di liberazione.
Ini%iale presentimento
3oscienza ri%lessiva' aperta ai sin!oli %atti quotidiani' &dit/ aveva uno s!uardo di
pro%eta' c/e riesce a scor!ere anc/e a distanza lo svol!ersi della storia' presa!endo il
%uturo. 2l momento dell'addio all'4stituto ,anta =addalena' conoscendo !li
avvenimenti politici in corso' prevedeva !i" quello c/e sarebbe accaduto con l'ascesa
al potere del 6erzo Reic/ e a stento riusciva a trattenere il pat/os di sentimenti intimi
c/e la combattevano e c/e' come sempre' cercava di dissimulare. Dna suora
domenicana' sua eL alunna' mentre sorbiva il ca%%( con &dit/' si avvide c/e questa
tremava e !lielo %ece notare# )=a lei trema' si!norinaE-. &d ella rispose# )3ome non
so%%rire' non tremare' quando so c/e Jitler prender" ben presto me e i mieiE- 4n lei era
certezza quello c/e poi !li orrori della !uerra' crudele e assurda' rati%icarono con il
!enocidio de!li ebrei. 7el 1938' prima di lasciare il 3armelo di 3olonia per quello di
&c/t' scriver" in un suo racconto autobio!ra%ico# )*...+ si veri%ic5 passo per passo
quanto avevo previsto per l'avvenire dei cattolici della 1ermania-. <uello c/e &dit/
so%%ri e visse dentro di sA in quel tempo' e ne!li anni successivi in crescendo' lo
troviamo descritto ma!istralmente nella sua opera &##ere finito e &##ere eterno
laddove parla de ($intimo dell$anima c/e rimane sempre un se!reto' tranne quel tanto
c/e viene rivelato dal so!!etto. &dit/ narra per meta%ora dei %atti c/e possono avvenire
nell'intimo' tras%erendoli al passato' alla >rima !uerra mondiale' ma la sua parola (
3I
usata qui in senso traslato# ( la sua propria esperienza' vissuta nella ,econda !uerra
mondiale. Bi scopriamo il suo stato d'animo. 6emendo di scal%ire minimamente il suo
limpido pensiero' lo riportiamo tal quale (. >remettiamo solo c/e &dit/ viveva tutto
quello c/e scriveva# non c'( in lei un solo pensiero astruso' staccato dalla vita pensata'
so%%erta e vissuta# >u5 essere c/e due persone ascoltino contemporaneamente una
notizia e ne comprendano c/iaramente il contenuto# ad esempio l'annuncio del
re!icidio in ,erbia nell'estate 191I. L'uno )non ci %a caso-' procede tranquillamente' e
dopo alcuni minuti ( di nuovo occupato a pensare ai pro!etti per le sue vacanze.
L'altro ( scosso %in nell'intimo' vede avanzare una !rande !uerra europea' si vede
strappato alla sua carriera *era proprio il caso attuale di &dit/+ e' coinvolto in questo
!rande avvenimento' non riesce a staccarsene con il pensiero' vive nell'attesa
spasmodica delle cose c/e avverranno. 4n lui la notizia ( penetrata pi pro%ondamente.
La comprensione avviene a questa pro%ondit" e' dato c/e in essa vive tutta la %orza
dello spirito' penetra nelle relazioni' nella )!ravit" delle conse!uenze-
dell'avvenimento. &M un pensare al quale partecipa )tutto l'uomo-. 2ppare visibilmente
nel suo aspetto esterno. 2!isce su!li or!ani vitali# sul battito del cuore' sulla
respirazione' sul sonno e sulla nutrizione. 3i5 accade perc/A e!li )pensa col cuore-. 4l
c%ore ( il vero centro della vita' ( l'or!ano del corpo alla cui attivit" ( le!ata la vita del
corpo. =a di solito il cuore viene inteso come l'intimo dell'anima' evidentemente
perc/A esso partecipa pi %ortemente a quanto accade nell'intimo dell'anima' perc/A in
esso si sente pi c/iaramente c/e in qualsiasi altra parte il le!ame tra anima e corpo. 4l
succedersi della !uerra con%erm5 pienamente quanto &dit/ aveva scritto. Rimase meno
di un anno docente in =nster# con l'avvento del 6erzo Reic/ (Jitler)' all'inizio del
1933' il nazionalsocialismo si impadroniva del !overno e dava subito prova del suo
potere diabolico# tutti i non ariani venivano espulsi dai pubblici u%%ici. 4l 2K %ebbraio di
quell'anno' tenuta nell'aula accademica l'ultima sua lezione' &dit/ lasci5 la sua carica
di docente universitaria. 4n %ondo 8io !uidava !li eventi e li %aceva accadere al
)momento !iusto-. &dit/ precedentemente aveva ambito di accedere alla cattedra
universitaria. Cra questo desiderio' ra!!iunto' veniva superato da un ben diverso
tra!uardo# abbandonare tutto per pervenire pi a!evolmente' secondo la sua propria
c/iamata' all'unione intima con 8io' mediante una stretta con%ormazione a 3risto.
8i%atti' !iacc/A tutte le porte le si c/iudevano' ella vide in ci5 un se!no della >rov-
videnza# era %inalmente !iunto per lei il momento di entrare nel 3armelo. 7essuno
poteva pi impedir!lielo. &videntemente non poteva pi vivere nel mondo con totalit"
- come pro%ondamente ricercava - quella intimit" d'amore con 8io c/e ardeva nel suo
animo e c/e aveva !i" lar!amente !ustato nelle ore trascorse in pre!/iera accanto al
tabernacolo in ,pira9 e' in maniera pi intensa ancora' sulle rive del 8anubio' in
0euron' ove spesso si recava per )%ar respirare l'anima-. =a questo respiro' &dit/' vo-
leva %arlo pulsare sempre nel suo cuore ed aveva previamente so%%erto per non poter
attuare tale continuit". 8i%atti' era questa la sua vocazione# contemplare. 8opo tante
esperienze intime - base per la crescita interiore - &dit/ vuole %are esperienza diretta di
8io' cio( contemplare. &d a questa esperienza vuole dare il valore della continuit".
3ontemplareE &quivale a %issare con atto continuato lo s!uardo del cuore su 8io e i
suoi misteri per poter partecipare' sempre pi intimamente' della vita nuova donata dal
mistero pasquale di morte per la risurrezione.
3K
Insor!e7 improro!abile7 la -oca%ione
La salvezza del mondo non dipende dai !randi c/e lo mane!!iano con il loro potere'
ma dalle persone c/e si immolano nel silenzio e nel nascondimento per a%%rettare il
re!no di 8io sulla terra. 8unque in o!ni uomo. <ueste creature scelte' con
l'onnipotenza della pre!/iera' ra!!iun!ono l'2ltissimo e otten!ono copiose !razie per
la 3/iesa e il mondo intero. &dit/ portava dentro di sA da 12 anni l'anelito alla vita
puramente contemplativa. 2nelito c/e ora diveniva improro!abile. 2veva so%%erto per
la lun!a dilazione imposta dai suoi direttori# prima il canonico ,c/:ind' morto
tra!icamente nel 192.' poi l'arciabate dom Rap/ael Oalzer c/e' conoscendo e il
biso!no della 1ermania di intellettuali - convinti testimoni della propria %ede - e
l'in%luenza non comune c/e l'inse!namento di &dit/ suscitava ne!li ambienti cattolici'
la stimolava a procrastinare la sua entrata nel c/iostro. 7on aveva' per5' mai dubitato
della vocazione di &dit/. Finalmente' vedendo cadere a sA o!ni ostacolo' non ebbe pi
motivo di trattenerla nel mondo e dette il suo consenso. ,enza por tempo in mezzo'
&dit/ %ece domanda di ammissione al 3armelo di 3olonia. >resentandosi alle !rate'
motiv5 la scelta della clausura con una %rase ben nota' c/e ci piace ribadire perc/A in
sintesi vi ( delineata la vocazione alla vita contemplativa# Cra le radici da lei ben
coltivate nel mondo' c/e avevano !i" molto %rutti%icato ne!li anni trascorsi' erano
!iunte a maturazione. 1li eventi c/e si susse!uirono nella 1ermania /itleriana con
l'avanzare del nazionalsocialismo con%ermavano e ra%%orzavano nel suo intimo la
certezza della c/iamata alla clausura del 3armelo' dove sapeva di trovare )*...+ qualc/e
cosa c/e soltanto l@ avrei potuto trovare- La clausuraE Dna vocazione. Dn dono
!ratuito di 8io' mai misurabile con il criterio delle onde cerebrali. La vocazione ( una
scelta di totalit". Dn impe!no realizzante da coltivare' accrescere e interiorizzare' mai
da smentire. Dna decisione della volont"' libera di unire il proprio essere a quello di un
altro essere' datore di vita e di verit"# 8io. &dit/ non aveva mai amato le esteriorit"' i
discorsi vani9 la sua natura si era andata interiorizzando sempre pi' a!evolata da!li
studi %enomenolo!ici. 1i" assistente di Jus 6eresia Renata de ,piritu ,ancto' seri' nel
191.' in una lettera all'amico Roman 4n!arden troviamo - seme ancora latente - il suo
biso!no di andare all'essenziale e non %ermarsi su cose banali# *...+ arrivai a casa - un
!iorno di quell'anno - dopo un via!!io di 2I ore' ma dovetti ritirarmi subito non
potendo sopportare la compa!nia della mia %ami!lia a causa dei loro discorsi %rivoli
(cio( su %atti personali). 4n quel momento capii c/iaramente c/e da quel !iorno la mia
vita individuale era %inita o!!ettivizzazione' allontanando da lei il so!!ettivismo
individualistico' le aveva %atto scoprire la verit". La verit"' se!uita' l'aveva condotta
passo dopo passo alla contemplazione di 8io.
L.ltimo incontro con la mamma
>rima di c/iudersi nel 3armelo' l'ultimo periodo di permanenza nel mondo (dalla met"
di a!osto' circa' sino al 13 ottobre 1933' vi!ilia della sua entrata)' &dit/ lo trascorse a
casa con i %amiliari. C!ni incontro con la mamma' in%ormata direttamente dalla %i!lia
della sua decisione di %arsi reli!iosa claustrale' era un riaprire la mai rimar!inata pia!a
nell'animo delicato e sensibile di &dit/. ,pecie quando si trovava sola con lei. ,cenate.
>ianti. 7ulla valse a %ar desistere la %i!lia dal suo proposito. L'anziana donna' attaccata
alla %ede dei padri' non poteva comprendere la tras%ormazione interiore avvenuta' dalla
conversione in poi' nella natura ardente di &dit/. &ppure la constatava da!li e%%etti e
3G
dal suo modo di pre!are. 3onosceva l'indole radicale della %i!lia. ,apeva c/e non
sarebbe ritornata indietro. 3i5 nonostante %ino all'ultimo !iorno tent5 di dissuaderla.
12 ottobre 1933. 1iorno del compleanno di &dit/# I2 anni. ,arebbe partita per 3olonia
il mattino dopo. <uel !iorno' come tante altre volte' la %i!lia aveva accompa!nato la
mamma alla sina!o!a. <uell'anno il 12 ottobre ricorreva la %ine delle %este dei
6abernacoli o delle 3apanne c/e duravano sette !iorni. 2l ritorno dalla sina!o!a la
madre volle andare a piedi' per poter stare pi a lun!o con &dit/ e %are un ultimo
disperato tentativo. 3/iese a questa se le %osse piaciuto il sermone del rabbino. La
%i!lia' sapendo dove la madre voleva arrivare' rispose di si. <uella riprese# )2nc/e
nella %ede ebraica si pu5 essere reli!iosi' non ti pareN-. )3ertamente' quando non si (
conosciuto altroE- 2llora replic5 desolata# )& tu' perc/A l'/ai conosciutoN 7on vo!lio
dir niente contro di lui' sar" stato certamente un uomo molto buono' ma perc/A si (
%atto 8ioN- 4l !rido dell'animo an!osciato della madre ()perc/A si ( %atto 8ioN-) evoca
l'accusa imputata dai )dotti- %arisei a 1es# )*...+ tu' c/e sei uomo' ti %ai 8io- (1v
1?'33). La stessa incredulit" di allora in questa donna ebrea. &dit/ la compativa.
,apeva c/e non poteva capire e assumeva su di sA il suo dolore disperato'
avvol!endolo di silenzio. ,ilenzio c/e si univa a quello di 1es nella sua >assione#
);esus autem tacebat-. Le parole non servono quando non ven!ono capite. >erci5'
silenzio. 6ace la voce' ma il cuore' perc/A ama' a%%erra tutto il dolore e lo tras%erisce
nelle pro%ondit" del proprio essere. La spada della so%%erenza' penetrata
pro%ondamente nella sua umanit" il !iorno in cui aveva rivelato alla mamma di essersi
%atta cattolica' scavava ora pi a %ondo' con recrudescenza' senza alcuna piet". &dit/'
c/e rimarr" sempre molto a%%ezionata a sua madre' so%%riva indicibilmente nel vederla
tribolata a causa sua. Bibravano tutti i tasti della commozione. & della madre e della
%i!lia. <uella sua ultima e pi preziosa eredit"' lasciatale dal marito' la sua &dit/' della
quale sin dalla nascita aveva presa!ito un meravi!lioso avvenire' ora si separava da lei
per sempre' non solo con lo spirito ma anc/e con il corpo. 4rrimediabilmente. 4l ri%iuto
del Fi!lio di 8io' c/e lei' la madre' non voleva riconoscere' rendeva amaro il suo
so%%rire. 7on trovava serenit" nA pace' valori dominanti invece nella %i!lia perc/A il
suo patire' unito a quello di 3risto' diveniva redentivo. 8unque paci%icante e %econdo.
4l mattino dopo questa scena di so%%erenza' &dit/ abbandon5 la casa paterna e il !iorno
se!uente - 1I ottobre -' %inito il canto dei primi Bespri di santa 6eresa di 1es# )4n
pro%onda pace varcai la so!lia della casa del ,i!nore-
CAPITOLO VII
NEL C/IO"TRO* A TU PER TU CON $IO8VERITA
Retrocediamo di qualc/e mese. La sera del !ioved@ santo del 1933 &dit/ da 0euron si
era recata a 3olonia da una sua catecumena. <uesta la condusse con sA al 3armelo per
l'Cra santa. &ra la prima volta c/e &dit/ metteva piede in un 3armelo. Bi trov5 a
predicare il vicario del duomo# >arlava molto bene e con tanta unzione' ma il mio
spirito era occupato da qualc/e cosa di pi intimo delle sue parole. =i rivolsi al
Redentore e !li dissi c/e sapevo bene come %osse la sua croce c/e veniva posta in quel
momento sulle spalle del popolo ebraico# la ma!!ior parte di esso non lo compren-
deva' ma quelli c/e avevano la !razia d'intenderlo avrebbero dovuto accettarla con
3.
pienezza di volont" a nome di tutti. =i sentivo pronta e domandavo soltanto al ,i!nore
c/e mi %acesse vedere come dovevo %arlo. 6erminata l'Cra santa' ebbi l'intima certezza
di essere stata esaudita' sebbene non sapessi ancora in c/e cosa doveva consistere
quella croce c/e mi veniva imposta. 4l suo essere pi pro%ondo' !i" spazio aperto
all'invasione dell'assoluto di 8io' c/e si mani%esta nel vissuto quotidiano' quel !iorno'
in quella occasione' penetrava a %ondo nel mistero della croce' ri!ettata dal suo popolo'
e l'assumeva su di sA con c/iara consapevolezza# )con pienezza di volont"-. &dit/
pronunci5 il suo )si-. &quivaleva al biso!no' esistenziale per lei' di ritirarsi a vivere
nel c/iostro carmelitano' dove la pre!/iera - !i" suo alimento pre%erito - ne ( l'anima
ed ( sostenuta da tutto un ambiente spirituale c/e %avorisce un'autentica esperienza
reli!iosa. 1i" notevolmente elevata per il tenore di vita ascetico-contemplativo tenuto
nel mondo dalla conversione in poi' &dit/ era simile ad un la!o vuoto e nitido' pronto
ad acco!liere in sA tutta l'acqua c/e da o!ni parte si %osse ri-versata in esso# bene e
male' terra e cielo. 7ello stesso tempo' per5' al contrario del %enomeno naturale'
riceveva e lasciava a%%ondare nelle sue pro%ondit" solo il bene' espellendo lontano da
sA tutto ci5 c/e avrebbe potuto inquinarlo.
Libert nell.obbe#ien%a
4l )si- a 8ioE =isura la !randezza della libert" di o!ni uomo. 7ella libera risposta a
8io e ai suoi rappresentanti e nell'impe!no concreto a questa risposta ( racc/iusa la
c/iamata alla propria santit"' piena realizzazione della persona. Cvviamente' al mondo
d'o!!i tecnicizzato e pa!anizzante sembra paradossale parlare di libert" nell'obbe-
dienza. =a ( indiscutibilmente vero c/e l'obbedienza rende liberi. 8i%atti' obbedire
si!ni%ica ese!uire la volont" di 8io. 8unque incontrarsi con lui. L'obbedienza'
liberando dai residui di%ettosi insiti nell'essere umano' avvia all'unione e permette di
entrare nella spaziosa visuale di 8io. &dit/ aveva ben compreso il valore meritorio
dell'obbedienza# non pu5 mai essere libero l'uomo privo di verit". La libert" senza
verit" ( asservimento. >erc/A' c/i rende libero l'uomoN & cosa vuol dire essere liberoN
&M la Berit"' 3risto' c/e rende liberi. &!li' %attosi obbediente %ino alla morte' ( il
paradi!ma di o!ni uomo e mostra la via per accedere alla verit"# )4o sono la via' la
verit"' la vita- (1v 1I'1G) e )la verit" vi %ar" liberi- (1v 8'32). Libero ( il %i!lio c/e
ama suo padre' non lo sc/iavo. 8unque' essere libero equivale ad essere %i!li di 8io in
3risto 1es. La libert" reca seco l'alta di!nit" della persona# la %i!liolanza divina' e
nello stesso tempo porta alla consapevolezza della identit" creaturale# l'uomo al
cospetto del 3reatore->adre si riconosce qual (# creatura. 7ella libert" dell'amore
accade un donarsi reciproco' di 8io e dell'uomo' molto simile all'autodonarsi del >adre
e del Fi!lio. 4n questo autodonarsi ( racc/iusa l'autentica libert"' molto al di sopra di
quella considerata dalla persona c/e' vivendo in bassa marea e obbedendo ai propri
istinti' si autocondanna alla sc/iavit. >ilato aveva %ormulato a 1es una domanda#
)3/e cos'( la verit"- (1v 18'38)' ma poi lasci5 l'inda!ine in sospeso' senza
c/iarimenti ulteriori. 7on ( il caso di &dit/9 ella' al contrario' aveva ben capito'
specialmente in quela %ol!orazione in%usale dalla lettura di santa 6eresa' c/e verit" non
( un qualcosa di astratto' ma una >ersona concreta# si trattava di sapere non )c/e cosa-
ma )c/i ( la verit"-. La risposta# )4o sono la verit"-' l'aveva trovata al capitolo I?
della ,ita della santa# )La verit" c/e si ( de!nata svelarsi all'anima mia ( la Berit" per
essenza' senza principio e senza %ine. 8a questa Berit" dipendono tutte le altre verit"-.
38
8a allora &dit/ cap@ c/e l'obbedienza a 3risto e alla sua 3/iesa sviluppa' potenzia e
arricc/isce la conoscenza della verit" e si lasci5 condurre - docile e duttile strumento -
dalla volont" di 8io' sottomettendosi a coloro c/e la rappresentavano' senza pi alcuna
inter%erenza di propri desideri. 4l suo atte!!iamento di convertita era ora esattamente
l'opposto di quel c/e un !iorno aveva scritto# )*...+ ubbidire questo non so %arlo-. >er
obbedienza si era data all'apostolato diretto' pur sentendo vivamente l'inade!uatezza
del lin!ua!!io umano# )*...+ quanto pi si dedicava a queste %orme esterne di
apostolato' tanto pi ne sentiva l'insu%%icienza' comprendendo c/e solo attraverso
l'unione con il 3roci%isso si pu5 arrivare dove non penetrano le parole-. Lamenta la
sua permanenza nel vivere %uori del monastero' mentre ( sempre pi intimamente
attratta ad essere )olocausto-' ad imitazione di 3risto# 8opo o!ni incontro' in cui
sento sempre pi l'impotenza di o!ni azione diretta' si acuisce in me un desiderio
ur!ente di essere /olocaustum' c/e si de%inisce sempre pi in# /ic R/odus' /ic salta.
Cvviamente questa prospettiva di libert" e di obbedienza - binomio inseparabile
dall'essere pro%ondo della persona umana - ric/iede un robusto spessore di %ede' c/e
sappia c/iarire cosa vo!lia dire obbedire# l'obbedienza nasce dall'ori!inalit" della retta
coscienza in cerca della verit"# sentiero c/e' unendo la volont" umana a quella di 8io'
la !uida alla massima libert" in tutto e la %a pervenire all'intimit" amorosa con 3risto.
La stessa tras%ormazione dell'uomo in 8io si realizza nella volont" c/e' p5stasi in
sintonia con 8io' si conse!na liberamente e pienamente alla sua azione santi%icante.
3on la scelta del 3armelo' &dit/ non riduce in nulla la sua libert"# acco!liendo nel suo
cuore la parola - come =aria - aderisce )con pienezza di volont"- a 8io' dilatando
cos@ !li spazi stessi della sua limitata libert". )8ov'( il sapienteN 8ov'( il dottoN- (i3or
1'2). 8io /a c/iamato stoltezza la sapienza del mondo. >er5' quale sapienzaN <uella
c/e si %erma alle cose passibili senza risalire analo!icamente )all'&ssere primo' cui
tutte le cose debbono la loro ori!ine-. &dit/' mossa da sincera ricerca e lealt"' si (
incontrata con 8io e lo /a ra!!iunto. &' pur di !odere della sua compa!nia - essenziale
e realizzante - ma molto pi per la speci%ica vocazione avuta' si ( voluta porre in
ombra nel 3armelo' nascondendo le eccezionali qualit" della sua spiccata personalit"
%emminile. La sapienza di questo mondo ( stata il veicolo' da lei ma!istralmente
adoperato' c/e le /a permesso di scoprire la pro%ondissima ricc/ezza ontolo!ica e la
sua vera identit" di donna' !uidandola a quella sapienza superiore' trascendente o!ni
altra sapienza.
Vita carmelitana
&ntrando nel 3armelo a I2 anni' nonostante la sua previa %ormazione monastica in
,pira' &dit/ si incontr5 con un mondo ben diverso da quello %ino ad allora %requentato.
La sua armonia umano-spirituale' la sua eminente cultura' la capacit" di introspezione
%enomenolo!ica' la sua %orza volitiva' ma soprattutto la sua consapevolezza - ma turata
all'ombra della croce - di c/i ( stato a%%errato dalla Berit" pi alta e vuole consacrarsi
ad essa interamente' %avorirono il suo adattamento alla nuova vita. 6uttavia non ebbe
poco da so%%rire# in noviziato si trovava con !iovani di et" non poco in%eriore alla sua e
non certo mature come lei. >eraltro' il livello culturale medio della comunit" - con
poc/e eccezioni - era esi!uo' mentre lei era stata abituata' ne!li ambienti
precedentemente incontrati' ad un tenore di vita intellettuale molto elevato. 6uttavia
era !i" cos@ !rande e vera nella sua umilt" da sapersi porre al livello comune con
39
naturalezza' scomparendo tra le altre. 3osciente della sua scelta oblativa' si conse!na
radicalmente all'opera di spo!liamento totale ric/iesta dal 3armelo' per la nuova
nascita nello ,pirito. & si dona con docilit" in%antile - virt rara in una persona di tale
statura intellettuale - come una scolaretta alle prime armi. 4l suo s!uardo limpido di
%ede robusta la proietta al di l" delle di%%icolt" incontrate' in quell'2more-Berit" c/e si
%a dono ai %ratelli. & si sa donare perc/A conosce la propria %initudine umana. 7on
dimentic/iamo' in%atti' c/e &dit/ aveva !i" molto lavorato sui propri limiti. La Berit"
(8io) /a scavato pro%onde radici nel suo essere' spalancato ad acco!liere 3risto' il suo
amore e la sua appa!ante amicizia. ,icc/A ora' nel 3armelo' da una parte si sente
con%ermata nella vocazione per la quale lo ,pirito l'andava plasmando da tempo'
dall'altra parte vive nella piena consapevolezza di ci5 c/e ella esistenzialmente (# un
piccolo e debole essere %inito c/e non potrebbe esistere da sA se non %osse )sostenuto-
in continuit" dal braccio %orte e paterno dell')&ssere onnipotente-. 2lla sua intima
amica' Jed:i! 3onrad-=artius' incontrata qualc/e tempo dopo la vestizione reli!iosa'
&dit/ con%id5 quanto le %osse costato abituarsi ai detta!li della vita monastica e
insieme mani%est5 la sua %elicit" e la sua pace interiore 6rovandosi sola in cella con i
suoi pensieri' !ioiva perc/A aveva incontrato 8io e' dunque' la sua solitudine era
abitata. & quando la solitudine ( )abitata- %a scoprire una presenza insostituibile'
riempitiva della vita# )*...+ ci5 c/e pi pro%ondamente l'attirava era la vita solitaria.
<uando per la prima volta si trov5 nella sua cella dalle pareti nude' imbiancate a calce'
*...+ !uard5 alla croce di le!no appesa al muro' poi al !iardinetto %iorito c/e si intrave-
deva dalla %inestra semiaperta' e lasci5 trasparire un immensa !ioia. 4n poc/e
settimane la si vide tras%ormata' rin!iovanita di vent'anni. Bisibilmente ri%iorita' aveva
lasciato alla porta del monastero tutta la sua scienza e tutta la sua sa!!ezza' per
ritornare ad essere una bimba in mezzo ad altri bambini-. 3/e non sia stata cosa %acile
per lei l'inserimento in comunit"' lo prova la bio!ra%ia scritta da &dit/ sulla %ondatrice
del secondo 3armelo di 3olonia' madre 3aterina &sser. >arlando di lei' &dit/ rivela
qualcosa di sA# 7on era piccolo sacri%icio per lei c/e aveva quarantasei anni ed era da
molto tempo del tutto indipendente' diventare nuovamente bambina obbedire
sottomettendo il proprio !iudizio a quello delle superiore9 anzi pi tardi con%essava
sinceramente c/e era stato molto duro per lei. &dit/ impar5 a divenire bambina per il
re!no dei cieli con straordinaria semplicit". 6anto !rande era la maturit" interiore
ra!!iunta e vera la sua umilt" c/e nessuna consorella si accorse della sua cultura
superiore e della sua rara intelli!enza. 7essuna si avvide delle sue ripu!nanze ne delle
di%%icolt" so%%erte nella quotidiana convivenza. 2 tutto si dava obbedendo con la
massima per%ezione' senza mezze misure - non erano per lei - nA ra!!iri dell'amor
proprio# il suo s!uardo interiore era costantemente rivolto alla contemplazione della
verit"' a strin!ere i le!ami d'amore e di conoscenza sperimentale con 8io. >erci5'
spinta da %ede pro%onda e da speranza certa' sviluppava in !rado eroico' ma quasi
senza accor!ersi' la carit" nella vita di o!ni !iorno# )7ella piccola %ami!lia monastica
del 3armelo sapeva umilmente adattarsi a tutte con una mite' servizievole
sottomissione. *...+ non abbiamo mai visto la serva di 8io di malumore' nA sentito
uscire dalle sue labbra una parola poco caritatevole' o%%ensiva9 quando veniva o%%esa
non si di%endeva nA si a!itava *...+9 non si lamentava di qualc/e di%%icolt" o dispiacere
ricevuto' tanto meno parlava in modo indelicato di persone assenti anc/e quando era
stata !iudicata male e in!iustamente. Dna volta' in noviziato' per un'accusa non
I?
meritata ed umiliante da parte di una consorella' venne rimproverata severamente
dall'autorit"9 l'unica reazione %u uno s!uardo molto triste dei suoi pro%ondi occ/i' ma
non torn5 mai su questo %atto neanc/e con una sola parola- 2 questo punto il pensiero
corre spontaneamente ad un %atto consimile di silenzio eroico' accaduto circa due se-
coli prima ad un'altra carmelitana scalza' santa 6eresa =ar!/erita Redi# in%ermiera di
una suora ammalata di mente' la accudiva con materno amore' obbedendo in tutto a!li
ordini ricevuti dalla sua madre priora9 i pasti - duravano ore - costituivano la di%%icolt"
ma!!iore' perc/A la povera demente era sempre scontenta di tutto e si in%uriava' %ino a
scaraventare i piatti con tutte le vivande addosso alla santa. =a questa' per quell'amore
ardente c/e vibrava nel suo intimo per 8io' non si lament5 mai con nessuno de!li
strapazzi subiti da parte della malata sc/izo%renica ben capace di atti violenti. ,anta
6eresa =ar!/erita so%%r@ tutto in silenzio tra sA e 8io' mai scusandosi' neanc/e con una
sola parola# )*...+ la parola di !iusti%icazione c/e avrebbe spie!ato tutto' non usc@ mai
dalle sue labbra-. <ui' in 6eresa =ar!/erita' il silenzio - praticato in situazione c/e
!ente comune de%inirebbe drammatica' ma c/e per lei era consequenziale dell'amore
totalitario scelto - assume aspetti pi accentuati c/e in &dit/. 3ome' per5' diremo (in
particolare nell'ultimo capitolo) anc/e in quest'ultima assumer" proporzioni
!i!antesc/e' riscontrabili solo nei martiri e nei santi. 4n loro la partecipazione
appassionata all'amore di 1es ( talmente assoluta e %orte da %ar sottovalutare ai loro
occ/i la propria esistenza eroicamente vissuta. 6enendo %isso lo s!uardo del cuore
sull'2more incarnato' c/e per loro /a dato la vita' riescono a compiere !randi cose'
senza darvi peso' e a molto patire per riamare un po' quel !rande e in%inito 2more dal
quale sono stati amati per primi. L'2more si ( o%%erto per loro nella libert" di dono.
,pinti dallo stesso amore anc/'essi si rio%%rono liberamente all'2mato. 8i%atti' il vero
amore ( o%%erta del proprio io al tu. & quanto pi si o%%re tanto pi si rende amore. La
sua )pazzia- sta nell'o%%rirsi.
Vita contemplati-a
1i" a ,anta =addalena le ore di pre!/iera di &dit/ si tras%ormavano in
contemplazione# rivol!ere e %ermare lo s!uardo sulla >ersona amata e scivolare nel
silenzio dellMadorazione. ,!uardo del cuore c/e instaura tra interiorit" personale e
presenza di 8io un mutuo rapporto tendente alla )comune-unione- (comunione).
Cvviamente' &dit/ non si ( mai incontrata con il 8io astratto della %iloso%ia' ma solo
con 8io-Berit"' >arola incarnata' c/e porta alla continua scoperta della realt" misterica
contemplata. 3ontemplazione )storica- dove il Ban!elo si traduce nel concreto
quotidiano. &ntrando in clausura' passa dalla vita apostolico-contemplativa vissuta nel
mondo (,pira' =nster) alla vita contemplativo-apostolica# ricc/ezza speci%ica del
3armelo' luo!o in cui l'orazione ( l')esercizio pro%essionale comune-. 6utta la
!iornata ( scandita in modo da %avorire l'orazione# conver!ere in 8io il proprio essere
e' principalmente' il proprio cuore9 pi c/e l'intelletto. 8i%atti' il =onte 3armelo (
simile ad una roccia scoscesa' levi!ata' c/e non o%%re alcun appi!lio per i concetti
dell'intelli!enza. ,i sale sulla cima con l'ausilio della %ede' speranza e carit" sostenute
e incrementate dalla solitudine. <uesto trattenersi a tu per tu )in solitudine- con la
>ersona amata /a per scopo di sviluppare l'unione pro%onda con 8io. 2 mano a mano
c/e cresce l'esperienza della %ede' decresce quella dei sensi. 7el 3armelo' se non si %a
luce sin dallMinizio' cM( il pericolo c/e i doni principali in esso depositati - l'orazione' il
I1
silenzio' la solitudine - ven!ano svuotati e s%ocino nell'iperso!!ettivismo (e!oistico e
sottile autoripie!amento) e non nell'apertura a 8io' come dovrebbe essere. 4n &dit/ un
tale pericolo non esisteva. 2nzi' ella /a portato e donato al 3armelo un bene enorme
con il suo metodo o!!ettivo' attinto da!li studi prima e completato dalla conversione
dopo. La %enomenolo!ia /usserliana aveva implicato uno s%orzo di superamento di
o!ni %orma di conoscenza so!!ettiva per poter !iun!ere' senza paraocc/i' a quel c/e
sta dietro l'apparenza# alla cosa cos@ come (. 8isto!lie' cio(' l'attenzione dai propri
interessi per rivol!erli altrove' nell'o!!etto preso in esame. <uesta realizzazione
umana' &dit/' l'/a poi continuata nel mondo superiore della !razia' dove si impara
proprio a dimenticarsi per !ettarsi in 8io# i misteri della %ede' i mezzi o%%erti dalla
!razia' la parola rivelata' la dottrina cristiana' non sono propriet" del so!!etto' ma beni
comuni. >ersino i doni e le qualit" ven!ono elar!iti da 8io ad una determinata persona
per l'utilit" comune' per l'incremento della 3/iesa intera. 7el 3armelo non c'( niente
di privato9 tutto ( comune. La carmelitana si apre a!li altri se cresce nella sua unit"
interiore9 trova il suo essere )uno- se %a unit" con 3risto e con il suo prossimo9 se'
cio(' partecipa all$%t %n%m #int di 3risto. 4l 3armelo - tacciato di so!!ettivismo - deve
ad &dit/ di aver ben delineato e vissuto la ricc/ezza derivante dall'o!!ettivizzazione'
quale apertura all'alterit". &ntrando con questa convinzione' si capisce come ella abbia
trovato in clausura il clima adatto alla piena %econdit" della sua vocazione
contemplativo-apostolica. U molto probabile c/e la pi !rande di%%icolt" da lei in-
contrata nel 3armelo sia consistita nello s%orzo di ade!uamento all'ambiente
comunitario' benc/A ci5 non trasparisse all'esterno' data la sua capacit" di
autodominio. >er il resto' &dit/ si ( trovata in comunit" per%ettamente a proprio a!io#
il suo spirito si ( tu%%ato avido nella contemplazione della verit"' %acendone la sua vita
pi vera e la sua %orza vincente su tutto' !iacc/A le sue pi pro%onde tendenze - come
quelle di o!ni uomo - aspiravano a lanciarsi verso l'&ssere 2ssoluto. & veramente la
!randezza dell'uomo - o!!i non poco in crisi' prevalentemente perc/A l'e!oismo'
assecondato' produce l'atro%ia spirituale - consiste in questo saper rientrare in sA per
scoprirvi le radici del proprio essere' sorvolando il ristretto orizzonte quotidiano'
instabile e limitato. 4l dinamismo interiore della contemplazione d" la possibilit" di
autoidenti%icare quel c/e ancora ( nascosto e vulnerabile ed esporlo alla luce per una
e%%icace !uari!ione di tutto l'essere' c/e cos@ si dispone a divenire )apertura- assoluta
alla !razia' %acendosi arte%ice del suo %uturo e prota!onista irripetibile' ma sempre in
dipendenza da 8io' della sua storia e del suo destino di !loria. 3ontemplare si!ni%ica'
in ultima analisi' concentrarsi nella ricerca della Berit" per conoscerla non con il
raziocinio' bens@ con l'amore. La Berit" - penetrazione d'amore - %orma i contemplativi.
8i%atti' la contemplazione permea di divino l'essere' ne tocca nell'intimit" della sua
sostanza il cuore e produce cos@ la conoscenza amorosa di persona a persona. 3i si
avvia in tal modo alla penetrazione dei misteri della %ede' visti in rapporto con la Fonte
ori!inaria. 3on l'in%usione dell'alto dono della contemplazione - c/e &dit/ ricevette in
misura abbondante - si /a in lei il !raduale passa!!io dalla conoscenza o!!ettiva
concettuale alla conoscenza esperienziale del mistero di 8io' in cui !i" !usta la vita
eterna. <uesto passa!!io ( avvenuto attraverso il buio della %ede c/e l'/a condotta
all'intima unione d'amore con 8io. 2%%ermer" in se!uito' dopo aver vissuto
quest'esperienza# *...+ la %ede ( la via c/e attraversa la notte per condurre al tra!uardo
dell'unione con 8io' in essa si opera la dolorosa rinascita dello spirito' la sua
I2
tras%ormazione da essere naturale in essere soprannaturale. *...+ la %ede ( un modo di
essere spirituale' e quindi *...+una salita verso altezze sempre pi inesprimibili' e una
discesa verso pro%ondit" sempre pi abissali
Proie%ione +raterna #ell.amore
Bissuta esemplarmente ancor prima dell'in!resso in clausura' &dit/ non si sment@ mai.
2lla vestizione reli!iosa (1K aprile 193I)' assumendo per sua intenzione il nome di
suor 6eresa 0enedetta della 3roce' %a della croce il suo pro!ramma di vita. La croce'
conducendola all'inserimento nel mistero pasquale di 3risto' diventa spazio d'amore.
,pazio in cui l'amore verticale dila!a e' accolto' %rutti%ica in carit" orizzontale. 4l
duplice dinamismo e%%ettuato dall'amore ( essenziale al cristianesimo per la sua
propria autenticit"# %edelt" personale a 8io e dedizione apostolica ai %ratelli. 6ale
dinamismo' espresso da 3risto in un unico comandamento' rende l'amore
perennemente attivo' %econdo e unitivo. 3onosciuta la verit"' &dit/ la testimoniava
nella carit" %raterna verso c/iunque l'avvicinasse. & in virt della carit" si inoltrava pi
pro%ondamente nel re!no stesso della verit". 4l suo essere' !i" molto equilibrato' /a
trovato esistenzialmente nel 3armelo la massima espansione' ra!!iun!endo la
pienezza del dono di sA. Dn !rande equilibrio' di%atti' si ra!!iun!e se nel 3armelo si
cerca 8io solo# si diventa capaci di amare' di dimenticarsi' di donarsi con !ioia. 3ome
3risto e con il cuore di 3risto. >erc/A la %orza della !razia supera la stessa natura
passibile e porta a vivere in prospettive escatolo!ic/e. 8a qui' la vita comune si
tras%orma in vita di !ioia - se pur so%%erta - perc/A vissuta nell'amore c/e salva. La vita
di 6eresa 0enedetta della 3roce con%ermava e autenticava coerentemente quanto aveva
inse!nato e detto' specie nelle sue con%erenze sulla donna# la donna ( madre per sua
natura e tradisce la sua intima essenza se allontana questa sua prima e %ondamentale
c/iamata all'esistenza' c/e costituisce il supporto della sua speci%ica natura %emminile.
7on importa quello c/e riceve. ,e pur ricevesse disamore' da parte propria la donna
deve essere sempre impe!nata a donare e ad amare. >erc/A il suo cuore ( portato a
identi%icarsi e a %ondersi con il cuore divino' suo modello. &lla aveva a%%ermato
l'insostituibilit" della !razia per elevare la natura dalle proprie %ratture# ,olo con la
%orza della !razia' la natura pu5 essere liberata dalle sue %erite' innalzata alla sua vera
purezza e resa pronta ad acco!liere la vita divina. <ueste sue parole' %ulcro del suo
inse!namento' trovavano ora valida con%erma nel quotidiano# dalla contemplazione
attin!eva il se!reto del suo amore tenero e %orte insieme c/e donava al suo prossimo e
c/e mirava unicamente a 8io )sommamente amato-' sorvolando o!ni secondo %ine
come non senso. 6ra !li incaric/i avuti nel 3armelo' uno particolarmente mostr5 quale
e quanta ampiezza d'amore %luisse per 8io nel suo cuore# %u desi!nata in%ermiera di
una suora ammalata di cancro' verso la quale potA esercitare la sua competenza
acquisita da crocerossina. 7el dono di sA all'in%erma' assistita anc/e di notte con vera
tenerezza materna e prodi!alit"' l'alterit" intuita da 6eresa 0enedetta si dimostrava
vera' acquistava spessore concreto e' simultaneamente' poneva in luce l'altezza
spirituale da lei ra!!iunta# con il suo ),V- assoluto si era conse!nata interamente a
3risto-,poso' decisa a se!uirlo ovunque la portasse' donando!li sempre il massimo di
sA' in tutto. & questo )massimo- in &dit/ si ( avuto sin dalla conversione' in cui anc/e
si situa la sua !enesi vocazionale. 6enendo conto di ci5' contrariamente a quanto di
solito accade' in lei non sembra si possa parlare di due o pi conversioni. 8a quel
I3
primo )eccomi-' pronunciato in un'et" matura e con piena convinzione' non si ( pi
distolta. 7on /a pi pensato ad altro c/e non %osse attinente al mistero della Berit" c/e
salva e libera. 8avanti al suo s!uardo innamorato non esisteva pi altro ideale c/e
se!uire 8io. 6utta intera si ( rivolta a lui e /a camminato sulle sue orme divine'
sempre pronta e disponibile' ovunque l'obbedienza la c/iamasse. 4n realt"' sin da allora
viveva talmente unita a 8io' da non esistere pi lei' ma unicamente 3risto in lei9 e
3risto con il suo mistero. 2spirava pressantemente a rinc/iudersi tra le mura del
c/iostro per poter realizzare anc/e esternamente la sua vocazione totalizzante e darvi
continuit". =a non erano le mura a renderla tutta di 8io9 lo era !i". <ueste avrebbero
%ornito l'ambiente adatto per una pi centrata esistenza nell'2mato. La conversione e la
vocazione %ormano in &dit/ una sola tappa# la conversione radicale alla Berit". &dit/ si
conse!na subito e interamente alla Berit" trovata' ad occ/i c/iusi. 7ella sua
conversione a 3risto (quella notte di !iu!no del 1921) era !i" incluso il massimo dono
di sA e%%ettuato' ovviamente' in crescendo' man mano c/e la realt" del mistero le si
rivela. >erci5 la sua continuit" di dono a 8io non conobbe mai smentite. 7el 1931
(lettera del 28 aprile) il suo essere era !i" %ortemente attirato da 8io ed ella' conscia di
questo' proprio quando le sue con%erenze - tenute per apostolato - suscitavano consensi
e applausi' ai quali rimaneva del tutto indi%%erente essendo a%%errata da 8io solo'
scriveva# ,e non dovessi parlare del soprannaturale' non mi metterei nemmeno a
parlare da un pulpito. 4n %ondo ci5 c/e devo dire ( una piccola' semplice verit"# come
imparare a vivere con la mano nella mano del ,i!nore. <uando entr5 nel 3armelo si
tu%%5 avidamente e spontaneamente - per la volont" libera da o!ni attacco terreno -
nella contemplazione della verit"' assaporata prima nel mondo. 4l suo direttore' dom
Rap/ael Oalzer' attesta# )Q7on appena mi %u impossibile trattenerla nel mondo' corse
dritta al 3armelo' come un bambino c/e corra !ioioso a !ettarsi %ra le braccia della
madreQ. 2!!iun!e c/e la sua attrazione per quell'Crdine aveva tutto l'ardore e insieme
tutta la %resc/ezza di un primo amore- ,apeva nascondere o!ni di%%icolt" col sorriso'
donato incessantemente per quella %edelt" sponsale' ver!inalmente inte!ra' c/e serba
per sA l'amaro e dona !ioia all'2mato. 4nvero' il sorriso abituale' anc/e quando il cuore
san!uina e tutto intorno sembra cedere' ( indice di una esistenza totalmente dominata
dallo ,pirito' c/e !uida verso l'Cri!ine# il Berbo' prima >arola del >adre. 6ale era
divenuta la vita di 6eresa 0enedetta della 3roce' disc/iusa in !ratuit" e capacit" di
dono per tutti. >er il torrente di !razia divina di cui era inondata' pur nell'a%%rettarsi
de!li eventi politici della 1ermania' c/e non poco la %acevano so%%rire' %ece scrivere
nella sua imma!ine-ricordo della pro%essione solenne (21 aprile 1938) una %rase di san
1iovanni della 3roce# )8'ora innanzi l'unica mia vocazione ( soltanto l'amore- 4 %rutti
della sua totale consacrazione' 6eresa 0enedetta cominci5 a racco!lierli !i" nel
3armelo. 6ra i pi !randi ri%eriamo quello della morte del suo amato e venerato
maestro &dmund Jusserl' spentosi il 2. aprile 1938' sei !iorni dopo la sua pro%essione
solenne. &lla aveva molto pre!ato per lui. ,uor 2lde!onda (benedettina' allieva di
Jusserl) lo aveva assistito ne!li ultimi !iorni e ne ri%er@ alla sua antica assistente'
%attasi carmelitana# Jusserl' attirato certamente dalla scelta radicale di &dit/' da lui
sempre ammirata e se!uita con interesse' come pure dalla conversione di 7e:ton'
terminato il suo dovere di %iloso%o' avrebbe voluto vol!ersi al 7uovo 6estamento e alla
,acra ,crittura# )=ezzi per conoscere me stesso' perc/A nessuno si conosce se non
le!!e la 0ibbia- 1. Benerd@' 1K aprile' !i" !rave' pro%er@ queste parole# )3/e bel
II
!iorno' il venerd@ santoE 3risto ci /a perdonato tutto- >oi cadde in coma' tra coscienza
e incoscienza' %ino al 2. aprile' !iorno in cui# )*...+ vol!endosi alla sua in%ermiera'
!rid5# QJo visto qualcosa di meravi!lioso' presto' scrivaEQ. =entre questa si
avvicinava con un taccuino' Jusserl spir5-. >oco prima 6eresa 0enedetta' con spirito
pro%etico' aveva scritto a suor 2lde!onda# 7on /o preoccupazioni per il mio caro
maestro. 7on mi ( mai piaciuto pensare c/e la misericordia di 8io si %ermi ai con%ini
della 3/iesa visibile. 8io ( verit". 3/i cerca la verit" cerca 8io' c/e lo sappia o no.
"ilen%io a#orante
L'incontro con la Berit" rivol!e tutta la vita di 6eresa 0enedetta verso 8io e le cose del
>adre suo e la scandisce a ritmi di eternit". La dimensione contemplativo-mistica si
sviluppa enormemente nel 3armelo' dove ella - %avorita dalla sua propria natura - mira
unicamente a perdersi in 8io# a %are della sua vita spazio assoluto all'azione dello
,pirito. 2ppena !iunta in coro si immer!eva in 8io' nella pro%ondit" abissale del
mistero della sua vita interiore' in un raccolto e silenzioso dialo!o in cui veramente
diveniva )pietra viva- della 1erusalemme celeste e si %aceva parola eloquente la sua
volont" di adesione e di unione d'amore al ,ervo obbediente. 4l suo )si-' varcando i
limiti del tempo e i con%ini dello spazio' si innestava' quale prolun!amento storico' in
quell'eterno )si- di valore in%inito c/e 3risto ripete per noi al cospetto del >adre' dal-
l'4ncarnazione in poi# 4n queste se!rete pro%ondit"' nel nascondimento e nel silenzio' si
( preparata e compiuta l'opera della Redenzione e cos@ sar" %ino alla %ine dei tempi'
%ino al momento in cui tutti saranno veramente una sola cosa in 8io. La Redenzione %u
decisa nell'eterno silenzio della vita divina *...+. & cos@ nei secoli' !li avvenimenti
visibili della storia della 3/iesa si preparano nel dialo!o silenzioso delle anime
consacrate con il loro ,i!nore. 6eresa 0enedetta rimaneva abitualmente assorta' %or-
temente presa dalla Berit" contemplata' estranea al mondo circostante' ma non distratta
dalle sue occupazioni per l'uni%icata sua esistenza c/e la rendeva idonea a trattare
amic/evolmente con l'&ssere eterno e a divenire con lui' per la %orza del suo ,pirito
tras%ormatore e uni%icante' autrice della sua meravi!liosa e irripetibile storia c/e l'2l-
tissimo andava intessendo e ornando con il suo consenso !iorno dopo !iorno. 4l
silenzio ( esi!enza imprescindibile dell'amore %orte. 4l cuore' attratto dall'2mato' lo
!uarda e lo ama specc/iandosi nel suo proprio centro' dove ( l'Cri!ine di o!ni vera
conoscenza umana. 4nstaura con la sua Cri!ine un ine%%abile dialo!o d'amore
ininterrotto' pi eloquente di o!ni lin!ua!!io' pervenendo cos@ alla pienezza del
proprio essere# *...+ colui c/e si d" a lui *8io+ ra!!iun!e la massima per%ezione
nell'unione d'amore con lui' in quell'amore c/e ( contemporaneamente conoscenza'
dono del cuore e atto libero. &!li ( volto totalmente verso 8io' ma nell'unione con
l'amore divino lo spirito creato abbraccia anc/e se stesso' conoscendo e donandosi
liberamente. 4nebriata dalla bellezza della Berit"' incontrata quotidianamente in quel
)%requente trattenimento da solo a solo con 3olui da cui sappiamo d'essere amati-'
6eresa 0enedetta penetra' al modo teresiano e' insieme' teolo!ale%enomenolo!ico' nel
mistero di 8io' )identi%icandosi con l'2mato-# L'amore ( in ultima analisi dono del
proprio essere e identi%icazione con l'amato. 3olui c/e %a la volont" di 8io impara a
conoscere lo ,pirito divino' la Bita divina' l'2more divino - e tutto questo non
si!ni%ica altro c/e 8io stesso. 3ontemplativa nel pieno senso della parola' 6eresa 0e-
nedetta vive protesa nell'ininterrotto ascolto teolo!ale' )trovando 8io in sA-.
IK
L'esperienza del )solo a solo- (solitudine) tende a condurla ad una dimensione
teolo!ale molto elevata' dove ella' lasciando o!ni raziocinio' nel silenzio adorante' pu5
constatare di essere )abitata- da Dno c/e la attende da sempre per entrare con lei in
%econdo dialo!o d'amore. La solitudine' vista in prospettiva di %ede' non ( qualcosa di
riduttivo' ma ricca %onte c/e disseta' appa!a e dona pace. >erc/A questa solitudine %a
dell'essere uno spazio dove 8io dila!a' dove dimora con le sue ricc/ezze' dove
rinnova i suoi prodi!i. La persona contemplativa possiede 8io e lo dona' rendendosi
solidale con i suoi %ratelli e interessandosi della realt" a!itata e caotica c/e la circonda9
non vive disincarnata dalle situazioni storic/e c/e la sua epoca attraversa. 4l contatto
con il mondo non viene reciso# tutto quel c/e l'umanit" vive (!uerre' %ame' disordine
morale' ecc.) viene assunto dal suo cuore c/e se ne %a carico e lo tras%orma in o%%erta'
in pre!/iera e in impe!no quotidiano di porre la propria vita a servizio di 8io.
3ontinua in sA' nelle sue membra e nel suo spirito' l'opera di redenzione del mondo'
iniziata da 3risto. 4l sapersi donare al prossimo ( consequenziale del saper vivere in
pro%onda comunione con 8io' e restare alla presenza - nella %ede c/e ( certezza - di
questo 2mico %edele. L'autentico dono di sA trascende il visibile# nasce dal silenzio
della contemplazione' c/e %ornisce le basi per entrare nella verit" di ci5 c/e si ( e
permette di vivere all'interno di sA' nel ri%u!io se!reto del proprio centro dove (
l'ubicazione dell'&ssere eterno. 7ell'unica esistenza di o!ni persona vi ( un duplice
movimento# uno esteriore' il pi visibile' materiale e dispersivo' se non viene ben
educato e incanalato dal secondo e pi importante movimento# quello interiore' c/e (
in noi sin dall'inizio del nostro esserci sulla terra' c/e viene per5 conosciuto - se si
arriver" a conoscerlo - pi tardi# suppone di%atti l'uso della ra!ione e della volont" c/e
devono consentire e assecondare )l'opera eccelsa della !razia-. <uesto secondo
movimento' invisibile all'esterno' ( simile ad un seme (la !razia) c/e' per non
estin!uersi' va coltivato con cura imparando a vivere verticalmente' oltre c/e
orizzontalmente. ,i impara' cos@' ad elevarsi )al di sopra dei limiti della natura e ad
entrare in un nuovo ordine donato da 8io-. La di!nit" della persona sta nel saper
educare in modo corretto e nel saper %ar crescere convenientemente l'uomo interiore'
c/e %ormer" la propria irripetibile adulta personalit". 2 ci5 si pu5 arrivare non con le
proprie %orze' bens@ ponendosi nelle mani di un esperto )educatore' per il quale non vi
sono limiti9 Dio" c/e ci /a dato la natura' pu5 mutarla' pu5 prescindere dal corso ovvio
del suo sviluppo *...+9 e!li pu5 inclinare la volont"' dall$interno" perc/A si decida a ci5
c/e le viene proposto-

per il proprio bene. <uesto equivale a coltivare il rapporto per-
sonale con 8io - sor!ente nascosta della Bita - c/e' solo' sa )rivelare l'uomo all'uomo-
perc/A sa cambiarlo dall'intimo.
,on#amenti teolo!ici #i Teresa 9ene#etta #ella Croce
>rima di passare all'ultima parte del nostro lavoro' tentiamo di !ettare un rapido
s!uardo su quattro pilastri portanti dell'edi%icio steiniano' %ondanti la sua teolo!ia.
>ossiamo ricavarli dai suoi scritti di ma!!ior rilievo' specialmente dalla sua opera
%iloso%ico-teolo!ica' &##ere finito e &##ere eterno" sintesi mirabile del suo pensiero
maturo. 4niziato nel mondo per la libera docenza' questo lavoro %u ripreso' ri%uso da
capo - tranne alcune pa!ine d'inizio )della prima parte- - dopo la pro%essione
semplice' nel 193K# )*...+ il nostro >adre >rovinciale ( stato qui e mi /a incaricato di
%inire subito il lavoro Poten1a e atto4

<uesto studio' dove si esamina la dottrina
IG
dell'essere' risente in particolare del pensiero dell'2quinate' soprattutto per quanto
ri!uarda la parte propriamente ontolo!ica' verso la quale &dit/ era naturalmente
incline# l'interesse ontolo!ico appare in lei sin dal primo lavoro' la tesi di laurea
sull'intuizione. 8elineiamo quelli c/e ci sembrano essere i %ondamenti teolo!ici c/e
nutrivano costantemente la vita di 6eresa 0enedetta della 3roce# I - )8io ( la verit"-.
7ella ricerca di 8io' pi della conoscenza naturale ( la %ede c/e illumina. &ssa ci per-
mette di uscire dalle strettoie delle nostre limitate possibilit" umane e ci immette nella
via c/e conduce a 8io' a quel 8io c/e ci in%onde una sicurezza come nessuna sapienza
umana pu5 dare. >erci5 biso!na basarsi sulla Rivelazione' c/e /a in 3risto il suo
compimento per%etto# La Rivelazione *...+ ( qualcosa di incommensurabile' di ine-
sauribile e c/e rende di volta in volta comprensibile di sA solo ci5 c/e vuole9 *...+ ( per
noi intelli!ibile nella misura in cui ci ( data la luce. La luce della verit" ( elar!ita' per
lo pi' in proporzione all'apertura e alla corrispondenza del so!!etto alla sapienza
divina. 8io pu5 anc/e elevare l'essere ad una diversa e pi alta conoscenza del proprio
pensiero' rendendolo' cos@' )partecipe di quella visione divina' c/e con un semplice
s!uardo abbraccia tutto-. Il - 4l nostro essere ( un essere )sostenuto- da 8io. 8i per sA
l'essere umano )( un essere inconsistente-' esposto al nulla. >roprio a questo essere
)%u!ace-' tendente al non-essere' ( data la possibilit" di incontrarsi e di unirsi al >rimo
>rincipio dell'essere# 8io' &ssere eterno' c/e /a in sA o!ni pienezza e c/e vive dentro
di lui' essere %inito# 4l mio essere' per quanto ri!uarda il modo in cui lo trovo dato e per
come vi ritrovo me stesso' ( un essere inconsistente9 io non sono da me' da me sono
nulla' in o!ni attimo mi trovo di %ronte al nulla e devo ricevere in dono attimo per atti-
mo nuovamente l'essere *...+. 8i %ronte all'inne!abile realt" per cui il mio essere (
%u!ace' proro!ato' per cos@ dire' di momento in momento e sempre esposto alla
possibilit" del nulla' sta l'altra realt"' altrettanto incon%utabile' c/e' nonostante questa
%u!acit"' io #ono" e d'istante in istante #ono con#ervato nell$e##ere e c/e io in questo
mio essere %u!ace col!o alcunc/A di duraturo. ,o di essere conservato e per questo
sono tranquillo e sicuro# non ( la sicurezza dell'uomo c/e sta su un terreno solido per
virt propria' ma ( la dolce' beata sicurezza del bambino sorretto da un braccio
robusto' sicurezza' o!!ettivamente considerata' non meno ra!ionevole. C sarebbe
)ra!ionevole- il bambino c/e vivesse con il timore continuo c/e la madre lo lasciasse
cadereN 7el mio essere dunque mi incontro con un altro essere' c/e non ( il mio' ma
c/e ( il soste!no e il %ondamento del mio essere' di per sA senza soste!no e senza
%ondamento. 3/e l$e##ere finito abbia il suo %ondamento nell'&ssere eterno ( un
principio basilare ribadito dal Catec!i#mo della C!ie#a cattolica" al n. 3I# )4l mondo e
l'uomo attestano c/e essi non /anno in se stessi nA il loro primo principio nA il loro
%ine ultimo' ma c/e partecipano all'&ssere in sA' c/e non /a nA ori!ine nA %ine. 3os@'
attraverso queste diverse QvieQ' l'uomo pu5 !iun!ere alla conoscenza dell'esistenza di
una realt" c/e ( la causa prima e il %ine ultimo di tutto Qe c/e tutti c/iamano 8ioQ-. U
evidente anc/e qui l'in%luenza di san 6ommaso. III - L'&ssere eterno si mostra a noi
come 2more uni%icante# libera donazione reciproca tra persone# )8io ( 0more" l'amore
consiste nel donarsi libero dell'4o ad un 6u e nell'essere uno nel 7oi- ,i entra in
%amiliarit" con 8io e con la sua vita divina mediante la pre!/iera# la cosa pi sa!!ia e
pi realizzante posta da 8io nelle mani dell'uomo' con la quale comincia a penetrare
nel nostro essere un so%%io diverso' pi alto' pi umano. 8i%atti' la pre!/iera aiuta a
riscoprire la vera %onte ori!inaria' la pi intima' della propria esistenza# l'2more
I.
trinitario. 6eresa 0enedetta della 3roce' per spie!are questo punto si ri%" a
sant'2!ostino e a 8uns ,coto# >oic/A 8io ( 2more' quanto e!li produce come sua
)imma!ine-' a sua volta ( amore' e la relazione reciproca tra >adre e Fi!lio' ( un
donarsi amore e un essere uno nell'amore. >oic/A per5 l'amore ( la cosa pi libera c/e
ci sia' donare se stesso ( l'atto di colui c/e possiede se stesso' cio( di una per#ona8 ma
in 8io ( l'atto di una >ersona c/e non ( e non ama come noi' ma c/e ( l'amore stesso'
il suo essere ( amore' per questo l'amore divino deve essere >ersona# la Per#ona
dell$amore C!ni persona nel suo essere porta la somi!lianza dell'amore trinitario'
in%uso in lei da 8io all'atto della creazione# +pirito" amore e cono#cen1a sono tre e %no
*...+. La conoscenza di sA ( nata dallo spirito come il Fi!lio dal >adre *...+. 3os@ lo
spirito con la conoscenza e con l'amore del suo sA ( un'imma!ine della 6rinit". IV - 4l
caposaldo %ocale della teolo!ia steiniana ( costituito dalla %orza c/e emana dalla
partecipazione al mistero pasquale. =an mano c/e !li avvenimenti bellici incalzano' il
dinamismo pasquale - di croce e di !loria - trova in 6eresa 0enedetta risonanza sempre
pi vasta' sino alla piena uni%ormit" sulla croce. )=orire con 3risto sulla croce per
risor!ere con lui- ( il tema dominante dell'ultima opera' rimasta incompiuta perc/A
tradotta in vita. 4l saper morire per vivere si pu5 realizzare solo se si vive una solida
vita teolo!ale c/e porta ad abbandonarsi interamente nelle mani di 8io' aderendo
per%ettamente alla sua volont". 8a questa vita di %ede assoluta deriva pro!ressivamente
la conoscenza del proprio intimo )a%%idato all'uomo9 e!li pu5 deciderne nella pi
per%etta libert"' ma /a pure il dovere di conservarlo come un bene prezioso dato!li in
conse!na-
LA VERIT& GO$UTA
(a t%a parola verit (9) per loro io con#acro me #te##o" perc!: #iano anc!$e##i
con#acrati nella verit (1v 1.'1..19).
CAPITOLO VIII
I00ER"A NELLA VERIT&
8io /a innalzato &dit/ ad altezze mistic/e sublimi. Bi ( !iunta a!evolata dalla vita
carmelitana' dove il silenzio' l'ascolto e la solitudine' %orze inesauribili di bene' %avori-
scono il ritirarsi nel proprio centro )riempito e messo in movimento da qualcosa
d'altro c/e dal mondo esterno. <uesto ( quanto i conoscitori della vita interiore /anno
sperimentato in o!ni tempo# essi sono stati attirati nella parte pi pro%onda del proprio
4o da qualcosa c/e aveva ma!!iori attrattive rispetto all'intero mondo esterno9 /anno
sperimentato lo sbocciare di una vita nuova' superiore e pi potente# della vita
soprannaturale' divina-. 8all'intima sor!ente nascosta e inesauribile della con-
templazione' 6eresa 0enedetta estende ma!!iormente il suo orizzonte' !i" molto
ampio' verso spazi scon%inati con la tranquillit" di c/i' nella verit"' /a trovato le radici
dell'essere e la sua spie!azione ultima. & da questa pro%ondit"' con +ancta Di#cretio

e
raro equilibrio' pu5 vol!ersi liberamente - cio( di l" dei possibili condizionamenti e
para%rasi umani - a!li avvenimenti quotidiani.
I8
0irabili ascensioni
8al )monte della verit"- in cui' per !razia' si trova collocata' 6eresa 0enedetta
constata la passibilit" delle cose terrene e la limitatezza e piccolezza delle creature.
2cco!lie in sA tutte le !razie di cui 8io la ricolma' %ino a !odere - nell'umilt" del
proprio niente - della bellezza in%usale dall'&ssere eterno c/e dall'intimo suo centro le
partecipa la propria ricca e beati%icante vita divina. 8opo tre mesi dal suo in!resso in
clausura si sente !i" un )vas electionis- e' nella lettera del 2G !ennaio 193I' pu5
a%%ermare# )*...+ di %ronte alla pienezza di !razie c/e o!ni !iorno porta con sA' la
povera anima umana ( troppo piccola e tutte le parole sono insu%%icienti per dire quello
c/e l'anima prova-. La comunicazione ine%%abile di 8io spin!e la coerenza di 6eresa
0enedetta alla risposta# si conse!na con sempre pi c/iara consapevolezza a 8io-
Berit"' c/e si ( impossessato )sponsalmente- della sua vita e del suo cuore. &'
)sedotta- da lui' si lascia portare dovunque vo!lia' sicura c/e c/i )si abbandona a 8io
senza riserve' vivendo soltanto per lui-' !usta nel )solo a solo- una )beata vita d'a-
more-# 4n questa pro%onda solitudine e!li la introdurr" *l'anima+ nei pi nascosti
se!reti della ,ua ,apienza' %acendola arroventare nelle %iamme dell'amore9 e nessuna
creatura riuscir" a intravvedere ci5 c/e 4ddio tien preparato all'anima cui per sempre
/a dato ri%u!io in ,e stesso 8io opera. 6eresa 0enedetta' toccata con %orza da 8io'
riceve. Le ener!ie interiori della !razia - i doni -' ricevuti' custoditi e coltivati' la
elevano oltre l'ori!inario splendore' per merito della redenzione. L'intima %iamma'
vivida pi c/e mai' la avvol!e con la sua %orza travol!ente ed esplode al di dentro in
incendio amoroso e paci%ico. )4l %uoco d'amore divino deriva dalla contemplazione
in%usa *...+ c/e nella notte' data l'inoperosit" del so!!etto' si ( introdotta liberamente'
%acendo percepire pro%ondamente la verit" intorno all'essere dell'uomo- 3/iusa nel
3armelo' %ruisce !i" della vita eterna e viene immersa da 8io nelle alte esperienze
della vita mistica# un /%id d'indicibile in cui assapora il mistero. 8al silenzio' c/e si
nutre di ascolto' passa al silenzio contemplativo in cui 8io solo a!isce e le comunica
la sua propria vita' la alimenta con la sua sapienza divina e la %a entrare'
particolarmente' nel dinamismo pasquale di morte per la vita' preludio dell'alba di
risurrezione. 4n questa pre!ustazione del mistero nau%ra!a l'essere di 6eresa 0enedetta'
divenuto come limpido cristallo c/e ri%lette in sA la bellezza di 8io9 come tabernacolo
c/e racc/iude dolci e se!rete e%%usioni amorose. ,ino a quelle altissime del mistero
trinitario' in cui 8io le si rivela come somma carit" unitiva# L'amore ( dono di sA ad un
tu' e nella sua per%ezione - per il dono reciproco di sA-' ( essere-uno. >oic/A 8io (
2more' l'&ssere divino deve essere l'essere-uno di una pluralit" di >ersone' ed il suo
nome )4o sono- ( equivalente a )io mi do totalmente ad un tu-' )sono un tutt'uno con
un tu- La penetrazione delle realt" eterne ( %rutto di !razia c/e %a conoscere 8io
attraverso la %ede. &ssa porta c/i )si abbandona a 8io senza riserve- ad una sempre
pi per%etta somi!lianza con 3risto. 8io %a partecipare &dit/' in modo analo!ico' alla
sua vita divina. 6utto l'essere viene come preso' con le sue capacit" intellettive e
volitive' e tras%erito nello stesso vivere di 8io. 8io e 6eresa 0enedetta vivono in unit"
di voleri e di intenti. Fino alla %usione in una delle due volont"# quella di 6eresa
0enedetta viene tras%ormata' per amore' in quella di 8io. 2 questo punto accade
qualcosa di molto !rande e mirabile# la divinizzazione dell'essere umano' dovuta
appunto alla volont" c/e' nella libert" c/e le ( propria' sospinta dal so%%io dello ,pirito'
si ( )voluta- porre in per%etta sintonia con quella dell'&ssere onnipotente' rispondendo
I9
all'amore col dono totale di sA. 3ome 1es al >adre. &d ( proprio allora c/e
nell'intimo della persona' realt" umana e realt" divina - corpo e spirito - si %ondono in
modo insolitamente meravi!lioso nell'esperienza di%%usiva della santit". & il ritorno
allo stato di per%ezione ori!inario' allo stato della %i!liolanza divina' c/e 3risto ci /a
meritato. <uindi' ancor pi dello stato iniziale' perc/A si ri-acquista la per%ezione dopo
l'esperienza macerante del peccato' della lotta tra bene e male' tra menzo!na e verit".
3onoscenza c/e ri%" l'uomo nuovo.
Ac2isi%ione #ella sapien%a #ella croce
1iunta alle pi elevate vette della contemplazione mistica' possibili nella vita presente'
6eresa 0enedetta - proprio per quella verit" c/e la possedeva internamente - non si
smarrisce nel proprio !audio' consapevole di !ustare appena qualcosa di quell'unione
totale c/e l'attende oltre il velano terreno. La contemplazione resterebbe astratto
!odimento individuale se non %osse supportata dal mistero della croce' nel cui se!no (
%iorita la vita di 6eresa 0enedetta della 3roce. 8al !iorno della vestizione'
a!!iun!endo l'espressione )della croce- ai suoi nomi di 6eresa e 0enedetta' ne /a %atto
il suo emblema e pro!ramma di vita' desiderando di unirsi sempre pi strettamente a
1es 3risto c/e re!n5 dal le!no della croce. La sapienza della croce' il pi !rande ed
e%%icace mezzo di universale redenzione' ( cresciuta e maturata con lei' possiamo dire'
sin dal 191.' quando' incontratasi con la vedova Reinac/' ebbe per la prima volta
l'intima consapevolezza esperienziale della %orza derivata dalla croce di 3risto a quanti
l'abbracciano. 8a allora ella si ( sempre avvalsa di tale %orza. 2nzi' quanto pi si
accostava alla 3/iesa' tanto pi penetrava nel mistero della passione di 3risto. &ntrata
nel 3armelo' poi' trova l'ambiente adatto per incamminarsi nella via della croce e
strin!ersi pi %ortemente a 3risto croci%isso. 4l distacco totale ric/iesto dallo stato di
vita scelto la porta a rinunciare anc/e a quello c/e aveva di pi caro e c/e in altre
occasioni' nel passato' aveva lamentato# il biso!no' insito nel suo essere' di trovare
uno spazio interiore da dedicare a propri lavori mentali. Cra non pi# si conse!na
all'opera di croci%issione e di spo!liamento senza ric/iedere niente. 8a parte sua aveva
spezzato de%initivamente con !li studi e con !li scritti. =a tale non era la volont" di
8io e' dopo breve tempo' proprio in quell'Crdine' dove domina la rinuncia totale e
l'assoluta povert" interiore ed esteriore' le viene c/iesto dai superiori di riprendere in
mano la penna# era una %orma di apostolato c/e 8io le c/iedeva per la dilatazione del
suo re!no. Ricominciando a scrivere' consapevole c/e nel 3armelo )e un eccezione
c/e io abbia avuto questa possibilit"-' ritrova colma di una ricc/ezza non sua'
procedente dalla contemplazione c/e' in%ondendo vita divina' %a spaziare la mente in
orizzonti scon%inati e mai pensati. <uesto mostra come il ,i!nore' essendo
onnipotente' sappia ottenere' ovunque e comunque' tutto ci5 c/e vuole e come porti a
compimento la per%ezione di una persona non secondo i canoni del mondo' ma
secondo un suo provvidenziale e misterioso dise!no d'amore. &dit/' scrivendo' sente
tutta la %orza operante dello ,pirito c/e dall'interno la muove e la spin!e con
straordinaria potenza verso la vita nuova attraverso il mistero della croce# un leitmotiv
ricorrente sempre nei suoi scritti. 4 pensieri del suo cuore inizialmente escono simili a
in%orme abbozzo' )senza contorni precisi-' devono essere parecc/io levi!ati e
)passare attraverso varie %asi %ormulative- prima di arrivare a c/iarezza intellettiva
2nc/e lo scrivere' se pur vi ( naturalmente inclinata' le costa non lieve %atica nel
K?
c/iostro' dove mancano tanti sussidi e dove il tempo ( continuamente %razionato dal
suono della campana e dai diversi atti comuni' se!uiti %edelmente da 6eresa 0enedetta#
)7essun lavoro spirituale vede la luce senza !randi dolori-. &ppure la so%%erenza
incontrata ovunque' o' pi si!ni%icativamente' l'amore della croce abbracciata'
s!or!ante dall'unione amorosa con lo ,poso croci%isso' l'/a limata e le /a dato quello
s!uardo limpido di %ede pro%onda' s!uardo di santit"' c/e sa superare o!ni %luttuazione
contin!ente' sa spin!ersi di l" della di%ettosa visibilit" esterna' sicc/A o!ni evento' o!ni
!esto' o!ni di%%icolt" diventa occasione di liberazione dalla caducit" c/e l'essere reca e'
liberando' proietta in 8io. 6utto si riporta a lui c/e )%a tutto al momento !iusto.
<ualunque cosa %accia' non ( mai un momento sba!liato' bens@ proprio nell'attimo
%avorevole-. >ersino que!li avvenimenti c/e sembrano disastrosi recano un messa!!io
di salvezza e di amore c/e sar" svelato pi tardi. 7ella %ede le realt" visibili non sono
l'essenziale# sono semplicemente un se!no' un rimando alla realt" assoluta.
L'essenziale ( l'4nvisibile. Lo s!uardo vivo di %ede %a entrare nell'ottica stessa di 8io'
to!liendo la dissonanza tra cose e persone' tra persone e 8io. 6eresa 0enedetta' ricca
di questo s!uardo' acquisito dalla sapienza della croce' %a di o!ni atto un'o%%erta e non
%rappone intermezzi nel percepire in o!ni cosa un ri%lesso di 8io. Risale
ana!o!icamente all'Cri!ine' superando o!ni dia%ramma divisorio. C!!i' da parte di
molti' in buona %ede' si sottolinea %ortemente il )dovere- della 3/iesa di alle!!erire le
croci c/e !ravano sull'uomo. >er contro' una delle pi importanti %unzioni della 3/iesa
( quella di condurre i credenti passo passo a saper portare la propria croce per se!uire
1es %in sul 1ol!ota. >erc/A ( la croce a liberare l'uomo dal peccato e ad aprire il
passa!!io alla vita eterna. 3ome /a dimostrato 1es con la sua morte di croce#
esempio massimo per noi. & la croce' abbracciata per amore e in unione a 3risto' a
donare la salvezza. ,e' per5' si svuota del contenuto redentivo' la croce perde la sua
e%%icacia salvi%ica e diventa mezzo intollerabile e insi!ni%icante di so%%erenza.
0assima +econ#it nella passi-it
2ncor prima dell'entrata al 3armelo' &dit/ aveva c/iara l'idea della %econdit" nella
passivit". 3ome ri%er@ alle !rate del parlatorio# non ( tanto l'attivit" - inclusa quella
intellettuale - c/e salva l'uomo' quanto il permanere in atte!!iamento di olocausto
donato' come 3risto al >adre suo. >erci5 desider5 rendersi consorte del 3roci%isso per
se!uirne le orme pi da vicino. 7el silenzio contemplativo carmelitano si convinse
sempre ma!!iormente c/e ad una certa altezza della vita spirituale ( cosa sa!!ia
lasciar a!ire solo 8io e porsi nelle sue mani come semplice e duttile strumento'
plasmabile' come cera' a piacimento dell'artista. 7on /a mai cessato di considerarsi
)strumento-# )7aturalmente vedo sempre pi la mia insu%%icienza' ma al tempo stesso'
mal!rado questa insu%%icienza' intravedo la possibilit" di essere strumento-. Lasciarsi
lavorare da 8io quale )strumento- nelle sue mani per poter condividere la passione
salvi%ica di 1es ( un tema %ocale ne!li scritti di 6eresa 0enedetta della 3roce'
un'attrazione interiore. & lei %edelmente la se!ue con un abbandono c/e' pro!redendo
di !iorno in !iorno' la depone nella dimensione del mistero' sicc/A 8io pu5 invadere
indisturbato il suo essere cos@ rilasciato e tras%ormarlo in se. 6ale passivit" per lasciar
a!ire il ,i!nore' 6eresa 0enedetta l'/a appresa principalmente alla scuola di san 1io-
vanni della 3roce' la cui conoscenza sembra risalire circa al 192.' secondo quanto
a%%erma padre Francesco ,averio ,anc/o Fermin' studioso della ,tein.

&sperta di
K1
passivit"' ella /a trovato nella dottrina del ,anto 8ottore un nutrimento sostanzioso e
adatto alle sue intime esi!enze di totalit"' s@ da sce!lierlo come sua !uida spirituale sin
dalla vestizione# )=i %ar" da !uida il nostro padre 1iovanni della 3roce con la +alita
al monte Carmelo4 ,imilmente alla pro%essione# )>er la preparazione vera e propria
alla pro%essione /o scelto come !uida il nostro venerabile padre 1iovanni della 3roce'
come /o !i" %atto prima della vestizione-. >ersuasa della %econdit" della so%%erenza'
unisce la sua immolazione a quella di 3risto' perc/A ven!a da lui )innestata nella
!rande opera della redenzione- per essere %econda. Bivendo in tanta dimensione
misterica e sacri%icale' trova sempre pi spazio in lei la coscienza dell'intima ricc/ezza
derivata dall'associare l'intera sua vita alla missione redentrice del ,i!nore 1es e'
perci5' si rende al massimo disponibile a collaborare alla propria croci%issione e a la-
sciarsi inc/iodare per o%%rire' come 3risto' la salvezza ai %ratelli lontani da 8io. Dna
tale )so%%erenza teolo!ale- racc/iude !ermi di risurrezione9 e' di%atti' 6eresa 0enedetta
ne assapora i primi %rutti' pur stando tra il !i" e il non ancora# *...+con quanta pi
disponibilit" l'anima si lascer" distendere sulla croce sopportando i colpi di martello'
tanto pi sperimenter" l'intima unione con il 3roci%isso. 3os@ la croci%issione diventer"
per lei una %esta nuziale. 2vviene uno scambio d'amore tra 8io e 6eresa 0enedetta.
8io la ricolma di sA e lei si conse!na e riconse!na a 8io con adesione totale e o%%erta
oblativa per strin!ersi o!ni !iorno pi all'2mato. 4n questa mutua donazione' 6eresa
0enedetta perviene' nel dono di sA' al pi alto !rado dell'amore' quello della passivit"'
in cui il suo essere si %onde in uno con quello dell'2mato e unisce il suo )si- al )s@- di
3risto' perc/A' attraverso lui' sal!a al >adre il suo )amen-.
CAPITOLO I:
NELL.UNIONE TRA",OR0ANTE
Lo ,pirito' c/e /a in%uso il suo amore in 1iovanni della 3roce' aprir" ad altre anime
amanti la strada verso altre misteriose mani%estazioni di quell'amore. Lo ,pirito si
e%%onde come vuole' purc/A veda la strada aperta. 2llora' di !razia in !razia'
illuminando e in%iammando' conduce - sempre attraverso )la 3roce' via c/e dalla terra
conduce al 3ielo-

- sino alla per%ezione dell'amore o unione tras%ormante' in cui
l'anima )sposata-' %erita nell'intimo suo centro dallo s!uardo di 8io' c/e in-
cessantemente la !uarda perc/A la ama' ri%lette in sA e attorno a sA quello s!uardo e
quella bellezza divini' senza a sua volta disto!liere !li occ/i del suo cuore dall'2mato'
anc/e se al di %uori di sA' nel passa!!io temporale c/e attraversa' in%uria la tempesta.
'"cientia crcis)
La croce /a l'ener!ia di ridare la vita a!li uccisi dal peccato. &ssa )*...+ investe tutti
coloro c/e l'accol!ono aprendosi alla sua azione *...+9 in loro' essa si tras%orma in quel-
la ener!ia radiante vitale e %ormativa c/e noi abbiamo !i" desi!nato col nome di
scienza della 3roce- <uando' nell'a!osto del 19I1' i superiori c/iesero a suor 6eresa
0enedetta di scrivere un libro su san 1iovanni della 3roce' in occasione del quarto
centenario della nascita del santo' ella era !i" talmente penetrata nella dimensione ele-
vante e tras%ormante del mistero della croce' da trovar quasi naturale impostare tutto il
lavoro su tale mistero. >eraltro' il titolo dato alla sua opera presuppone il desiderio di
K2
vivere l'esperienza della croce# in lei scritti e vita sono %usi in unit". 3os@' in dieci mesi
circa di )molta %atica-' nacque l'ultimo suo capolavoro' interrotto alla %ine per la
deportazione c/e muta le pa!ine in provata esistenza di croce# ,cientia crucis# >rocedo
nel lavoro con molta %atica. >ersino l'impostazione !enerale mi viene data dalla
provvidenza' nel senso c/e la scopro mano a mano c/e procedo. =a le pietre per la
costruzione devo spaccarle io' levi!arle e trasportarle. 7ulla di valido si costruisce
senza la croce. &ppure' nei mesi in cui viene stesa l'opera' l'intimo di 6eresa 0ene-
detta ( inondato dal ,ole - unione mistica -' come pu5 esserlo un'alta monta!na
avvolta dal candore della neve' nonostante le nubi delle pendici. Frattanto lo spessore
della croce si delineava con sempre pi evidenza per lei e il suo popolo. 4l suo cuore'
illuminato dall'alto' !ustava le verit" eterne e rendeva sapiente (della sapienza della
croce) anc/e l'intelletto. ,palancandosi !iorno dopo !iorno a questo mistero centrale
di 3risto' ella vi seppe scoprire tutta la valenza santi%icante e salvi%ica9 in questo
modo' per il posto preponderante c/e la croce occup5 nella sua vita e per l'acco!lienza
c/e trov5 in lei' 6eresa 0enedetta !iunse ad una vera e propria teolo!ia liberante della
croce. )6eolo!ia-' perc/A l'abbraccio a quel le!no in%ame' su cui 3risto mor@' la
condusse in alto' sempre oltre' %ino alla completa identi%icazione con 1es 3risto
croci%isso e !lori%icato. >enetrando esistenzialmente nella croce' ella vi /a saputo
co!liere i meravi!liosi e%%etti tras%ormanti c/e conducono %ino alla !loria e c/e sono
donati a c/i porta quel mezzo di redenzione universale in unione al ,i!nore croci%isso.
La croce non ( vista isolata' ma con il suo proprio s%ondo di luce e di !loria c/e lo
spessore della %ede sa scoprire e rivelare# la risurrezione. &d ( per questo s%ondo lumi-
noso c/e si sa oltrepassare la so!lia del dolore recato dalla croce' proiettandosi al di l"'
nella vita %utura appa!ante c/e !i" palpita e prospera nell'intimo e certi%ica c/e la
realt" eterna ( di !ran lun!a superiore a quella vissuta nel corpo mortale. La croce non
( uno a se stessa. &ssa si sta!lia in alto e %a da ric/iamo verso l'alto. <uindi non (
soltanto un'inse!na' ( anc/e l'arma potente di 3risto' *...+' il simbolo trion%ale con cui
&!li batte alla porta del cielo e la spalanca. 2llora ne erompono i %iotti della luce
divina' sommer!endo tutti quelli c/e marciano al se!uito del 3roci%isso. 3ome alla
puri%icazione passiva della notte - in cui 8io to!lie di mano l'iniziativa alla sua
creatura per una completa e radicale opera di risanamento interiore - se!ue la
contemplazione !audiosa' cos@ la croce ( %austo presa!io di beatitudine e di
risurrezione. L'inizio e la %ine della vita terrena di 3risto' cio( l'incarnazione e la
passione-morte' culminano nella risurrezione' termine dell'incarnazione. &d ( a questo
termine c/e 6eresa 0enedetta' come /anno %atto i santi prima di lei' si protende. 4
commenti e !li appro%ondimenti del suo studio su san 1iovanni della 3roce rivelano
esperienze proprie' ma!istralmente descritte' c/e non possono nA si sanno esprimere se
non sono state vissute in prima persona. )3/i vuol apprendere la scienza della 3roce
deve portare impresso in sA Qil marc/io autentico della croceQ-. 4n tal modo' la parola
scritta diventa la c/iave per entrare nella sua ricc/issima e pro%ondissima vita
interiore. 7ella stesura di +cientia cr%ci#" l'autrice' nel misterioso !a-itat dei suoi
pensieri' ( quasi trascinata dal ,anto 8ottore a sperimentare simili esperienze mistic/e
e realt" escatolo!ic/e. Le pa!ine ardenti di +cientia cr%ci# ri%lettono una nascosta e
contenuta %iamma interiore' pronta ad esplodere. Berso la %ine della stesura viene
contemplata la croce nel suo ultimo %ine# (a gloria della ri#%rre1ione <uesta ( tratta
dalla ;iamma viva d$amore" in cui l'anima' %iamme!!iante d'amore )alle so!lie della
K3
vita eterna-' implora 8io di )consumare de%initivamente il matrimonio spirituale con
la sua vista beati%icante-. 8omanda c/e trov5 la pi vera' e%%icace e %econda risposta
per la %ine violenta in 2usc/:itz. 4n tal modo la teolo!ia della croce diventa
esperienza toccante vissuta ad alta %requenza. 3io( massima veri%ica dell'unit" d'amore
ra!!iunta con il 3roci%isso.
Passione con#i-isa7 reale e partecipe
<uando parliamo di passione' nel pieno si!ni%icato del termine' intendiamo quella
volontaria di 3risto c/e nessuno pu5 e!ua!liare' ma solo condividere' se il Redentore
vorr" associare pi strettamente in qualc/e modo la sua creatura al proprio
atte!!iamento sacri%icale e alla stessa !loria# 7essun cuore umano ( mai piombato in
una notte cos@ oscura come quella c/e avvolse l'Domo-8io nel 1etsemani e sul
1ol!ota. 7essuno spirito umano' per avido di ricerca c/e sia' potr" mai penetrare
nell'immenso mistero dell'abbandono divino da cui %u a%%litto l'Domo-8io alle so!lie
della morte. =a 1es pu5 dar modo a certe anime elette di provare almeno
parzialmente questa estrema amarezza. ,ono i suoi amici pi %edeli' ai quali c/iede
l'ultima prova del loro amore. 6ra )i suoi amici pi %edeli- annoveriamo 6eresa 0e-
nedetta della 3roce c/e ora si avvia a dare la prova estrema del suo intenso amore per
8io e per i %ratelli. La radicalit" della sequela l'aveva condotta sulla strada di una
stretta partecipazione alla Henosi del Redentore. $enosi c/e va a toccare e rinnovare
o!ni %ibra pi riposta' coronando la sua ricca vicenda umana e slanciandola nell'e-
ternit" trion%ante. 2 tale spessore di annic/ilimento poc/i arrivano. ,olo coloro ai quali
8io c/iede una pi intima unione amorosa con sA' perc/A' attraverso questa morte di
croce' possano e sappiano donarsi sino all'ultima !occia' senza indietre!!iare. 3ome il
Fi!lio dell'uomo. La loro immolazione' spesso nascosta' ( nutrimento sostanzioso ed
e%%ettivo dei loro %ratelli9 ( una esi!enza dell'amore per%etto c/e pure' !iunto ai pi alti
!radi' discendendo dalla stessa ,or!ente' sa %ar !ustare la !ioia della lo!ica divina del
ri-dono. 7el cristianesimo morte e risurrezione sono inscindibili# l'amore uccide il
peccato e i suoi corollari per portare a vivere ma!!iormente e a !ustare in anticipo
qualcosa della vita %utura nella presente. >ossiamo dire c/e la via cr%ci# di 6eresa
0enedetta abbia avuto inizio quando la notte di san ,ilvestro (1938) ella oltrepass5 la
%rontiera tedesca' lasciando il monastero di 3olonia per &c/t' nell'Clanda ancora
neutrale' per non porre in pericolo la comunit" con la sua presenza' a causa dell'ori!ine
ebrea. 8a una nazione all'altra. La condizione di esule ( particolarmente sentita dalla
razza ebraica' ovunque vada# la terra' promessa da 8io al )%i!lio primo!enito- (il
popolo eletto)' non ( stata ancora ra!!iunta a causa del peccato. Jitler' col suo
antisemitismo' rinne!ava la reli!ione cattolica' sostituendola con la )reli!ione- del
san!ue nordico. 3'(' per5' una sola reli!ione c/e pu5 salvare e liberare la persona
umana dal male# quella c/e predica la croce di 3risto. 7essuno potr" mai abbattere
tale reli!ione saldamente innestata su quella croce sopra la quale il Fi!lio di 8io mor@
sospeso. 1i" da!li anni del suo inse!namento in ,pira' 6eresa 0enedetta' con il suo
s!uardo lun!imirante' aveva previsto nel F/rer l'anticristo sin dalle prime
rappresa!lie contro !li ebrei e aveva messo in !uardia i suoi amici e conoscenti circa
le intenzioni di Jitler' perc/A non lo appo!!iassero. Dna !rande tenebra minacciosa
avvol!e la storia di que!li anni e penetra' quale spada' nell'intimo di 6eresa 0enedetta.
3ome la re!ina &ster c/e o%%r@ la propria vita per la salvezza della sua razza' anc/e
KI
6eresa 0enedetta si sente spinta ad o%%rirsi' il 2G marzo 1939' quale vittima di espia-
zione per !li ebrei in particolare e' quale consorte di 3risto' per la 3/iesa intera in
!enerale. ,a c/e il suo popolo sta per essere sommerso da una marea indicibile di
so%%erenze inaudite. La sua o%%erta ( la stessa o%%erta di 1es al >adre9 rinnova e
attualizza nel suo corpo lo stesso sacri%icio espiatono di 1es sulla croce. C%%rendosi'
celebra la propria messa %ino al san!ue. 4n questa celebrazione della sua messa (
racc/iusa l'essenza medesima del sacerdozio di 3risto# la propria carne e il proprio
san!ue' uniti - tramite l'o%%erta - al corpo e al san!ue di 3risto si )transustanziano- in
salvezza espiatrice per i %ratelli. 6eresa 0enedetta si rende <ipp%r (non per nulla ( nata
il !iorno di tale %esta)# prende su di sA i peccati del suo popolo# si rende peccato' come
lo ,poso scelto# )& %u annoverato tra i mal%attori- (Lc 22'3.). 3'( un'unione pi
intima' un le!ame sponsale pi %orte tra due amantiN <uello c/e in modo unico
apparteneva propriamente a 1es 3risto' il motivo principale della sua discesa sulla
terra' la morte cruenta redentrice' diventa nella sposa sua libera scelta' ulteriore
occasione per strin!ersi pi intimamente al mistero della croce. 3on assidua pre!/iera
e incessante immolazione entra nella dimora del >adre per renderlo propizio a %avore
dell'umanit" peccatrice. 3ome il ,ommo ,acerdote' il Fi!lio di 8io' c/e con il proprio
san!ue riconcili5 il !enere umano col >adre suo. 2ntecedentemente a questa data'
6eresa 0enedetta si era o%%erta' anc/e se non ancora esplicitamente. 4l 31 ottobre 1938
aveva scritto# ,ono certa *...+ c/e il ,i!nore /a accettato la mia vita per tutti. >enso
sempre alla re!ina &ster c/e ( stata scelta tra il suo popolo proprio per intercedere
davanti al re per il suo popolo. 4o sono una piccola &ster povera e impotente ma il re
c/e mi /a scelto ( in%initamente !rande e misericordioso. & questa ( una !rande
consolazione. 8onandosi per il popolo ebreo' ella !etta un ponte di colle!amento
sull'abisso dell'incredulit" de!li ebrei. 2llo stesso modo di 3risto c/e' quale ponte'
unisce l'uomo a 8io attraverso il dolore del suo corpo di carne' anc/e 6eresa 0enedetta
con!iun!e )i %ratelli ma!!iori- al Fratello primo!enito attraverso il valore perenne e
vincente della croce. 3onsumata nella +cientia cr%ci#" questa diventa per lei quasi una
%orza di !ravitazione irresistibile c/e la lancia verso il 3roci%isso' quale strumento
scelto )per la costruzione del suo re!no-
Appassionato amore n%iale
<uando la volont" dell'uomo' per libera sua iniziativa' si conse!na senza riserva a
quella salvi%ica di 3risto' avviene il connubio delle due volont" nell'unico )si- amo-
roso alla volont" del >adre. La %usione della duplice volont" - di 8io e dell'uomo R
realizza nella persona un'altra %usione# quella di spirito-corpo# l'interiore (lo spirito)
bacia la materialit" (la struttura esteriore). 6utto rientra nella %ondamentale alleanza
con 8io' per cui tutto nella persona si tras%orma. &ntra in comunione liberatrice prima
con 8io' poi con se stessa' quindi con le persone e con le cose. >erc/A il suo essere
nell'incontro con l'&ssere eterno inizia una nuova esperienza vitale di libert" sovrana#
l'esperienza della sponsalit" con 3risto' vita eterna. 8a tale realt" %ondante promana la
vita divina. Dna vita vera e %ondamentalmente liberatrice' perc/A basata sull'amore.
Dna vita sponsale c/e si muove in un'atmos%era nuova# umano-divina. L'anima ( stata
predestinata sin dall'eternit" ad essere )sposa- del Fi!lio di 8io' partecipando' cos@'
alla sua vita intima c/e ( la vita stessa della 6rinit". La reciprocit" d'amore %a s@ c/e i
due innamorati si donino vicendevolmente. 6eresa 0enedetta' per la pro%ondit" del suo
KK
vincolo nuziale c/e' quale sposa' la strin!e a 3risto' diventa luo!o pre%erito di 8io in
cui lo ,pirito ,anto' a!endo liberamente' pu5 riversare le sue e%%usioni amorose e'
perci5' pu5 ridonare 8io a 8io con quella consapevole tensione c/e d" alla sua vita
mistica la spinta per una massima intensit". <uesta realt" si pu5 attuare solo !razie a
quella )%iamma potente d'amore-

c/e' s!retolando con la sua %orza travol!ente i
residui delle condotte di%ettose' ridona all'essere la sua vera ed elevata statura di %i!lio
di 8io e pu5 condurlo' in tal modo' %ino alla !loria. =a come la sapienza nasce dal
)%olto della croce-' cos@ il %elice connubio delle due volont" sboccia e %iorisce nel
se!no della croce. &M questa c/e compie la tras%ormazione redentrice dell'essere
umano. L'unione nuziale dell'anima con 8io - %ine per cui essa %u creata - ( stata
acquistata mediante la croce' consumata sulla croce e si!illata con la croce per tutta
l'eternit". 3onta!iata dalla sapiente %ollia della croce' rivelata e incarnata dallo ,poso'
6eresa 0enedetta lascia %are a 8io. 8a vera sposa rompe tutti !li altri vincoli per
le!arsi interamente all'2mato e impe!nare la sua %edelt" al )%are- di lui# <uelli c/e il
Redentore c/iama a spezzare tutti i vincoli naturali - %ami!lia' patria e campo di azione
- per appartenere a lui solo' sono a lui uniti da un le!ame sponsale pi %orte c/e non la
comune %olla dei redenti. <uesto stato di abbandono totale nelle braccia di 8io la
rende pi c/e mai attiva. L'intensit" d'amore vissuta con lo ,poso presuppone una
unione sponsale - unione sostanziale - ancora pi intima di quella dei sacramenti.
<uesti sono se!ni e%%icaci' ma pur sempre se!ni. <uella invece va a toccare le pi
pro%onde radici dell'essere' tras%erendo totalmente l'amante nell'2mato9 postula una vi-
ta sacramentale e ne ( la condizione' non per5 in senso assoluto# 8io la pu5 concedere
anc/e senza i se!ni sacramentali. La realt" sponsale ( cos@ totalizzante e tras%ormante
c/e %a desiderare di entrare sempre pi pro%ondamente in 8io' nella sua vita' nei suoi
misteri. & tutto ci5 attraverso la 3/iesa' perc/A i sacramenti c/e essa o%%re potenziano'
sviluppano' realizzano e sosten!ono la realt" sponsale. 8etti se!ni' se pur dovessero
venire a mancare' per un motivo incoativo esterno' rendono visibile u!ualmente tutta
la loro %orza toni%icante e%%usa all'interno dell'essere' cos@ c/e l'unione spirituale non
subisce %luttuazioni' essendo %orti%icata dall'indissolubile vincolo sponsale stretto con
8io. 6anto robusto e pro%ondo amore )appassionato- tras%erisce la vita di 8io nella
propria per la stessa %orza dell'2more# la persona' totalmente presa e attratta da lui' (
come alienata da tutto il questo' pur essendo immersa nella sua storia.
Un.atentica #iscepola #i san Gio-anni #ella Croce
L'incontro nuziale con 3risto' incrementato nel mistico rinnovamento della
contemplazione' conduce 6eresa 0enedetta alla piena cristi%ormit". 7el mistero
pasquale di morte per la risurrezione' pi c/e ne!li altri' ella ra!!iun!e la massima
densit" del dono sponsale di sA. 8ono sostenuto dalla intensa vita di %ede. L'assidua
contemplazione di questo mistero centrale della nostra %ede /a la %orza di mutare in
modo qualitativo tutto l'essere' aperto alla comunicazione c/e lo ,pirito vuole donare'
immettendo nell'intimo una dinamica se!reta di conoscenza e di amore divino. 6eresa
0enedetta da quel %ocolare attin!e la capacit" di risposta all'alta - e perc/A alta capita
da poc/i - c/iamata !ratuita c/e la spin!e a donarsi con insonne !enerosit" per entrare
pi pro%ondamente nel mistero pasquale. & lei si sente coinvolta in una crescente
spirale di sviluppo verso la pienezza del dono di sA. 3ome 3risto suo ,poso. Fi!lia e
autentica discepola del mistico 8ottore' sa c/e la croce' abbracciata per 3risto e in
KG
unione a 3risto' uccide la morte. =entre la notte cosmica invade con le sue tenebre il
mondo' 6eresa 0enedetta' in pro%onda pace e )tranquillit" di coscienza-' lascia c/e
8io ri%inisca in lei la sua opera stupenda9 come a lui piace. La sua disponibilit" passiva
implica la prontezza attiva c/e %a vivere per 1es 3risto e rende il proprio cuore un
)altare spo!lio- su cui lo ,poso continua a donarsi liberamente per la salvezza dei
%ratelli. 4n questo stato di strettissima unione con l'2mato' consolata e insieme
inebriata del vino dell'intimit" totale' quella c/e si consuma sulla croce' ella )non %a
altro servizio c/e quello di altare su cui 8io' c/e solo risiede in lei' viene adorato con
un puro amore e una pura lode-. 3os@' inserita pro%ondamente nel mistero della reden-
zione' 6eresa 0enedetta vive una notte c/e non conosce tenebre# dentro' nel suo
intimo' risplende la luce9 quella stessa luce della verit" c/e l'aveva %ol!orata nel
lontano !iu!no 1921. 8a allora' sapendosi amata da 8io' aveva sempre a!ito da
amante di 8io. & l'amore divino ( creativo' !ratuito' oblativo. 3onse!uentemente ella
si conse!na' prescindendo da tutto# il vero amore ( dono di sA %#/%e ad mortem ,i
possono applicare per%ettamente a lei quelle parole c/e 1iovanni della 3roce disse alla
nobildonna 2nna de >enalosa e c/e evidenziano %ino a quale sommit" l'amore si sa
spo!liare di sA per l'2mato# )7ulla' nulla' nulla' %ino a lasciare la pelle e il resto per
3risto-. 6eresa 0enedetta /a realizzato con radicalit" cate!orica l'inse!namento del
mistico 8ottore. 2bbracciando l'ideale carmelitano in un momento tra!ico della storia'
( pronta a spendere la sua vita cos@ come 8io !liela c/ieder". 4n tal modo trasmetter"
ai suoi %ratelli' con la sua testimonianza portata %ino alle estreme conse!uenze' la pe-
renne ricc/ezza del messa!!io salvi%ico di 3risto' al quale ella /a sempre
abbondantemente attinto. >er questa sua %iamma se!reta' 6eresa 0enedetta non /a
paura di inerpicarsi )temporaneamente- nella scalata notturna perc/A sa c/e da li
risor!er" allo splendore intramontabile dell'eternit". 3/i non desidera altro %uorc/A
8io' non cammina nelle tenebre' per quanto povero e immerso nel buio si veda.
CAPITOLO :
LA ,ORZA $ELLA TE"TI0ONIANZA
U l'amore per%etto - %ino al martirio cruento' se viene c/iesto - a %econdare la
testimonianza. <uesta ( diventata missione in 6eresa 0enedetta# a%%errata da 8io' /a
lasciato c/e e!li %acesse di lei quello c/e /a voluto# l'/a tras%ormata in )testimone per
la Berit"-. &lla /a a%%ermato' con %ranc/ezza illuminata' il primato dell'2ssoluto e in-
sieme la libert" della persona di %ronte alla menzo!na tenebrosa di Jitler e alla
sc/iavit servile dei suoi se!uaci induriti nel male. La libert" nasce dalla
consapevolezza e dalla di!nit" di essere %i!li di 8io. & una libert" c/e' cozzando con le
tenebre del peccato' pu5 essere pa!ata a prezzo della vita. 3ome per 3risto. La libert"
di cui !odono i %i!li di 8io d" %orza nelle avversit" e rende pi evidente la debolezza
mesc/ina del potere umano c/e' scon%itto sul piano della verit"' de!enera in menzo!na
sopra%%attrice e va in cerca di individui i quali' abdicando anc/'essi alla verit" e alla
propria di!nit" di esseri liberi' si rendano sc/iavi del potere tirannico c/e' per un %olle
dise!no di dominio e di un abominevole primato razziale' con le sue violenze e %orze
minacciose' serve il male' il peccato' il mali!no.
K.
"prema testimonian%a #.amore
7el !enocidio della razza ebraica' decretato da Jitler' sono periti sei milioni di ebrei.
La 3/iesa cattolica /a innalzato 6eresa 0enedetta della 3roce a!li onori de!li altari'
perc/A in lei /a riconosciuto la condizione essenziale c/e caratterizza il martire' il san-
to. La nostra martire /a reso testimonianza alla Berit"' subendo la morte violenta
in%littale dai nemici di 3risto in odi%m fidei 4 vescovi olandesi si erano opposti
all'interdizione de!li ebrei dalla vita pubblica e alle drastic/e misure prese dai nazisti
nei loro con%ronti. 7el 19I2 %urono deportate nei la!er intere %ami!lie ebraic/e. Le
comunit" delle 3/iese d'Clanda inviarono l'11 lu!lio 19I2 un tele!ramma di protesta
al commissario del Reic/# spie!avano c/e le deportazioni si opponevano al sentimento
morale ed erano in contrasto con la le!!e della !iustizia e della carit" del popolo
olandese9 nel tele!ramma si esprimeva inoltre la preoccupazione per la sorte dei
cristiani di ori!ine ebraica. 4l commissario accondiscese unicamente alla ric/iesta c/e
!li ebrei cristiani non %ossero pi perse!uitati' a condizione c/e avessero %atto parte di
una comunit" cristiana sin dal !ennaio 19I1. 3ontinuando' per5' le deportazioni' i ve-
scovi cattolici' insieme con i ministri protestanti' stabilirono di disapprovare
pubblicamente la condotta nazista con una lettera pastorale da le!!ersi in tutte le
c/iese' domenica 2G lu!lio 19I2. 4l commissario del Reic/ venuto a conoscenza di
questa lettera pretese' prima della data %issata per la lettura' c/e %ossero eliminati dal
testo i ri%erimenti a!li accordi precedenti' da lui considerati strettamente con%idenziali.
2lla lettura pubblica' parte delle comunit" protestanti si astennero dal le!!ere la parte
)pericolosa-9 quasi tutte le c/iese cattolic/e' invece' la lessero per intero. La ritorsione
non si %ece attendere. 4l commissario sentenzi5 c/e il 2 a!osto tutti i reli!iosi e le
reli!iose di razza ebraica' residenti in Clanda' venissero deportati (circa 3??) )come i
pe!!iori nemici-. 6eresa 0enedetta si trovava in coro quando due u%%iciali della
1estapo vennero ad arrestarla insieme alla sorella Rosa' c/e viveva nella %oresteria del
monastero. 1i" in precedenza 6eresa 0enedetta aveva testimoniato davanti al tribunale
umano (la 1estapo) in %avore della Berit"# a =aastric/t' nel !ennaio del 19I2'
convocata d'ur!enza all'u%%icio amministrativo della polizia di stato' con%essa
apertamente il nome di 1es al cospetto di uomini c/e lo ne!ano e deni!rano'
salutando a voce alta con un# ),ia lodato 1es 3ristoE-' c/e %ece ammutolire e rivol-
!ere verso di lei !li s!uardi sinistri di que!li uomini. 6eresa 0enedetta era ben
consapevole c/e quel suo saluto' dato in quella circostanza' era una imprudenza
umana' ma aveva a!ito cos@ spinta dalla %orza interiore della %ede. ,i realizzava alla
lettera quanto 1es ri%erisce nel suo Ban!elo# )<uando sarete condotti davanti ai
!overnatori per causa mia' per dare testimonianza a loro' non preoccupatevi di come o
di c/e cosa dovrete dire' perc/A vi sar" su!!erito in quel momento ci5 c/e dovrete
dire# non siete in%atti voi a parlare' ma ( lo ,pirito del >adre vostro c/e parla in voi-
(=t 1?'18-2?). &lla' pur cos@ ri%lessiva in tutto' quella volta non aveva a!ito mossa
dalla ra!ione' ma unicamente !uidata dalla mozione dello ,pirito. >erc/A sapeva bene
c/e' in %ondo' il %osco orizzonte di !uerra' in cui si dibatteva l'&uropa di que!li anni'
era una lotta scatenata tra la menzo!na e la Berit"' tra le tenebre e la Luce. >erci5 lei'
illuminata dall'alto' testimoniava per la Berit". 8opo quel saluto' %u minacciata
aspramente perc/A sul suo passaporto non compariva la si!la );- c/e contraddi-
stin!ueva i cittadini ebrei. 7el ma!!io successivo' sempre con la sorella Rosa' dovette
sottoporsi a lun!/i interro!atori della 1estapo di 2msterdam. 8urante queste ore le
K8
due sorelle subirono villanie# %urono tenute in piedi a tre metri di distanza dalla polizia
e dovettero riempire interminabili questionari. 6eresa 0enedetta rispose con %ranca
sc/iettezza a tutte le domande# risposte c/e avrebbero potuto essere provocatorie della
Berit" se in que!li animi vi %osse stato appena un barlume di luce.
Consacrata nella Verit
6eresa 0enedetta /a saputo essere testimone della Berit" perc/A aveva compreso
pro%ondamente l'amore scon%inato di 8io per i suoi %i!li. ,i era consacrata )nella- Be-
rit". La Berit"' trovata' l'aveva rimandata alla verit" di se. & la scoperta di sA' della
propria limitatezza umana %inita' l'aveva %atta penetrare sempre pi addentro nella vita
divina dell'&ssere eterno' %ino a tras%erirla in 3risto' somma Berit"' diventando ella
stessa verit"' cio( cristi%icata. 6ale tras%erimento nella vita divina' elevandola' l'aveva
aperta ai medesimi orizzonti e motivi di 3risto c/e c/iede al >adre# )3onsacrali nella
verit"- (1v 1.'1.). =entre il nazismo seminava terrore e morte' di%%ondeva le sue idee
ne%aste e aveva decretato lo sterminio della razza ebraica' ella' in nome della Berit"' si
tras%orma in vera adoratrice' pre!ando sulla sommit" del monte 3armelo )in spirito e
verit"- per il suo popolo' c/e vive la stessa esecrabile scia!ura so%%erta da lei. Bera
adoratrice !radita e inte!ra' donata interamente a 8io' sostanziata di intelli!ente e
robusta %ede' protetta dalla speranza' arricc/ita in tutto dalla !razia dello ,pirito
vivente e operante in leiE 4l suo intimo era divenuto #!alom' spazio di pace per
l'umanit" a%%litta. &ra divenuto come una vasta distesa di pace serena in cui 8io si
rende presente con il suo mistero di amore e di misericordia. 4l suo essere era colmo di
quella stessa pace scon%inata c/e re!nava nell'animo di 1es anc/e al 3alvario e' al di
l" di o!ni imperversare del male del mondo' era come immerso nella vita %utura dove
la %ede %erve' la carit" palpita' la speranza !uida. 3'era c/i voleva strapparla al la!er e
porla in salvo. =a 6eresa 0enedetta' in coscienza' sentiva di non poter abbandonare il
luo!o del combattimento. 7on solo. 8oveva %arsi' anzi' solidale con il suo popolo' a
motivo proprio di quella Berit" abbracciata in toto" di quel )credo- cattolico
pro%essato' c/e ammette come verit" %ondamentale ci5 c/e l'ebraismo ne!a# la %ede
nella divinit" del Fi!lio di 8io. 3onsapevole dell'in%edelt" del suo popolo' vuole essere
una vera sposa %edele allo ,poso sommamente amato. 4n lei' attraverso la sua o%%erta'
rivive nella sua unit" la ,acra ,crittura' l'2ntico e il 7uovo 6estamento# viene risancita
l'alleanza di 8io con il suo popolo e' insieme' accadono le nozze tra 3risto e la razza
ebraica' da &dit/ esemplarmente ra%%i!urata. 4n tal modo' con l'amore in atto'
contribuisce e%%icacemente al bene del suo popolo. & perci5 non disert5 il campo.
3apiva c/e era !iunta l'ora di andare sino in %ondo. ,entiva come suo dovere' e
insieme come suo onore' partecipare da vicino alla so%%erenza di 3risto tenendo alto lo
stendardo della croce data dal >adre per espiare a salvezza de!li ebrei increduli' perc/A
)lei sapeva-. Cra comprendeva e strin!eva con e%%usione d'amore la sua croce' proprio
quella stessa croce c/e aveva intravista e )accettata con pienezza di volont" a nome di
tutti- nell'esperienza avuta durante l'Cra santa del 1933 )sebbene *in quel tempo+ non
sapessi ancora in c/e cosa doveva consistere quella croce c/e mi veniva imposta- 4l
3apo' 3risto' aveva so%%erto ed era morto per lei' suo membro. Cra toccava a lei
rispondere. >atisce e muore per amore di 3risto' acco!liendo la parte c/e le ( dovuta
perc/A la so%%erenza si di%%onda in tutto il 3orpo c/e va ad unirsi al 3apo. 4l martirio'
vissuto in pienezza di verit" diventa la massima espressione dMamore donante e di
K9
maturut" sponsale c/e vanno diritti al tra!uardo %inale# lMunione dei due sposi nella
visione beati%icata.
$ilata%ione apostolica
)*...+ le anime c/e intimamente e intensamente /anno rivissuto il 3risto' nella sua vita
e nel suo apostolato' nel suo amore e nella sua morte' ricevono dal 3risto stesso il
dono di un apostolato perenne' di una %acolt" di irradiare amore c/e non pu5 essere
oscurato da nessuna nube di nero %umo sta!nante sui campi della morte o sui cuori
de!li uomini-. 3onsapevole della %econdit" della sua maternit" spirituale' 6eresa
0enedetta' mossa dalla %orza interiore dello ,pirito dominante in lei' nei vari la!er c/e
attravers5 prima di !iun!ere all'ultimo (2usc/:itz)' si tras%ormava in apostola scelta
ed inviata tra il suo popolo' quale ver!ine consolatrice atta a correre' con poc/e parole
e molti silenzi' ovunque ce ne %osse biso!no. 6eniamo a dire )ver!ine-' perc/A ci5
equivale a dire c/e' sposata al Berbo-Domo' aveva il cuore libero' pronto a donarsi a
tutti. 4nvero' il suo cuore di madre' enormemente dilatato dall'amore di 3risto' operava
ora in concreto nel luo!o del terrore' in cui si trovava. 2veva scritto' ri%erendosi alla
misteriosa %econdit" apostolica della carmelitana' la quale' tramite l'orazione' si lancia
su o!ni pista' anc/e nei luo!/i pi remoti e impensabili' per portare 8io' la verit"'
l'amore' la misericordia# ,enti il !emito dei %eriti sui campi di batta!liaN 7on puoi
%asciar loro le %erite' tu sei c/iusa nella tua cella e non puoi arrivare a loro. 6i
commuove il pianto delle vedove e de!li or%aniN 8esidereresti essere un an!elo
consolatore per aiutarli. 3ontempla il 3roci%isso# tu sei la sua sposa. Dnita a lui'
diventi onnipresente come lo ( lui. 2ttraverso la potenza della croce puoi essere
presente su tutti i %ronti' in tutti i luo!/i del dolore' dovunque ti porta la tua
compassionevole carit"' quella carit" c/e attin!i dal 3uore divino e c/e ti rende capace
di spar!ere ovunque il suo preziosissimo ,an!ue per lenire' salvare' redimere. La
spinta apostolica' ossia l'ecclesialit" in 6eresa 0enedetta si era potentemente ra%%orzata
nel 3armelo# idoneo optim%m ambientale c/e anima l'ardore apostolico e sviluppa
l'intima %iamma d'amore verso orizzonti scon%inati. <uesta spinta trova con%erma
prima nella pre!/iera e nell'immolazione quotidiane' dopo nell'olocausto supremo. 2l
di l" delle !rate' 6eresa 0enedetta vive con maternit" intensiva la solidariet" con il
mondo e porta la pace nell'in%erno dei campi di concentramento# )Fra i pri!ionieri
arrivati al campo il K a!osto' suor 0enedetta si distin!ueva per il comportamento pieno
di pace e l'atte!!iamento calmo. Le !rida' i lamenti' lo stato di sovreccitazione
an!osciata dei nuovi arrivati erano indescrivibili. ,uor 0enedetta andava %ra le donne
come un an!elo consolatore' calmando le une' curando le altre. =olte madri
sembravano cadute in una sorta di prostrazione' prossima alla %ollia9 rimanevano a
!emere come inebetite' trascurando i %i!li. ,uor 0enedetta si occup5 dei bimbi piccoli'
li lav5' li pettin5' procur5 loro il nutrimento e le cure indispensabili. >er tutto il tempo
in cui stette al campo dispens5 intorno un aiuto cos@ caritatevole c/e' a ripensarci'
sconvol!e-. 4n tal modo partecipa esistenzialmente ai dolori e alle an!osce dei suoi
%ratelli' bersa!lio' come lei' dell'odio antisemita' portando il peso del loro dolore con
atto redentivo. 2ncorata %ortemente in 8io' superava o!ni incertezza' seminando spazi
di amore e di misericordia tra il caotico terrore. ,icura di essere )nelle mani di 8io-'
ridonava con ma!nanimit"' senza eccezioni' le ricc/ezze interiori pro%use in lei dal
,i!nore. 8a ci5# la sua delicata presenza al la!er era determinante# di%%ondeva calore'
G?
comunicava luce nel buio c/e il nazionalsocialismo disseminava al proprio passa!!io.
Luce e calore indicativi della presenza dello ,pirito nelle pro%ondit" del suo essere.
3on le poc/e persone c/e ebbero la %ortuna di poterla incontrare prima della partenza
per 2usc/:itz parlava de!li oltra!!i e dei maltrattamenti disumani patiti da!li altri'
tacendo dei propri. >erc/A la sua so%%erenza era alle!!erita dall'unione con 8io' da lei
ra!!iunta' c/e la portava al superamento di ci5 c/e passa. &lla' rivivendo in sA lo
spirito di oblazione del 3risto' si univa alla solitudine di 1es al 1etsemani e sul
1ol!ota. Biveva avvolta nel mistero' mentre il suo s!uardo interiore' distaccato dalla
terra' cercava e trovava 3risto nel %ratello umiliato e privato di o!ni diritto' aiutandolo
a saper accettare il carico spasimante del proprio destino doloroso e a saper so%%rire.
&ra un dono per quel %ratello c/e i persecutori non volevano riconoscere' come non
avevano riconosciuto 8io. 4n si%%atto modo' 6eresa 0enedetta entra nel cuore stesso
del mistero del 3roci%isso# redimere' donare autentico amore' essere il )cuore della
3/iesa-# Le anime c/e /anno ra!!iunto 8io sono veramente il c%ore della C!ie#a e in
esse vive il cuore sacerdotale di 1es. 7ascoste con 3risto in 8io non possono c/e
irradiare in altri cuori l'amore divino di cui sono ripiene e cooperare alla per%ezione di
tutti !li uomini nell'unione in 8io' c/e %u ed ( il !rande desiderio di 1es.
Nel ba!liore #ell.olocasto
3ome il buon >astore o%%re la vita per le sue pecore' cos@ 6eresa 0enedetta si ( donata
per il suo popolo. &lla era una credente e insieme una %ervente reli!iosa. L'atto
supremo della conse!na della sua vita (),u andiamo per il nostro popolo-) ( un
momento %orte di amore a 3risto e al suo Ban!elo ()7essuno /a un amore pi !rande
di questo# dare la vita per i propri amici-' 1v 1="1>) &M una testimonianza c/e rivela
la !randezza e la bellezza del dise!no di 8io su di lei9 ed insieme ( una testimonianza
eloquente di evan!elizzazione' perc/A ven!ano riconosciuti e amati dal popolo ebraico
3risto e la sua 3/iesa e non ven!a svuotata ai loro occ/i la croce su cui mor@ il Fi!lio
di 8io. 2d esempio del ,i!nore 1es' 6eresa 0enedetta si ( o%%erta non per uno ma per
tutto il popolo# questa ( la dimensione di massima redenzione scaturita dalla %orza
emanante dal le!no della salvezza universale. 4n %ondo' ella muore consumata dalla
possente %iamma interiore d'amore per 8io. Fiamma c/e da tempo l'assorbe e c/e ora
)spezza la tela- dell'involucro terreno. &ssendo pervenuta ad una vetta sublime non
oltrepassabile' non c'( pi motivo del prolun!arsi del suo esilio. & 3risto le o%%re !li
strumenti della passione - la persecuzione nazista - per associarla intimamente al suo
mistero pasquale di croce e di !loria' da lei vissuto misticamente ed anc/e cantato
nella +cientia cr%ci# 2lla Henosi mistica' in cui si era compiuta la ri!enerazione dello
spirito' si a!!iun!e ora anc/e quella %isica. & 6eresa 0enedetta' allenata da spirito di
%ortezza e colma di uno straordinario ardore di carit"' accetta' sapendo c/e cos@ )*...+
sarebbe diventata QLa sposa dell'2!nelloQ' e avrebbe conosciuto la sua Qplenitudo cru-
cisQ - 6ramite questo suo ultimo amen" l'abominevole persecuzione so%%erta da!li ebrei
- credenti e non - /a %atto da le!ame di riaccostamento tra l'2ntico e il 7uovo 6e-
stamento' tra l'antico e il nuovo popolo di 8io' rappresentato da tutta la 3/iesa. 6eresa
0enedetta /a se!nato il cammino al suo popolo. Ja avuto per prima il dono )in-
tuitivo- di scoprire il rapporto intercorrente tra la lun!a storia so%%erta da!li ebrei -
quale ( narrata nell'2ntico 6estamento - e la croce di 3risto c/e redime tutta la so%-
%erenza di quella lun!a storia ed ( il mezzo principale di unione tra i due 6estamenti' il
G1
mezzo scelto per la salvezza di tutti !li uomini. 8i%atti' dall$ecce venio oblativo so%-
%erto da lei balza %uori la vita per tanti %ratelli' perc/A credano. >er l'unione con 8io di
cui !ode' l'atto umano compinto da 6eresa 0enedetta diventa un atto umano-divino di
valore universale# ( 3risto' l'4nnocente' c/e continua a so%%rire e a redimere l'umanit"
per mezzo di questo suo strumento scelto. 2d 2usc/:itz (cittadina polacca' poco
distante dal paese natale di 1iovanni >aolo 4l' Oado:ice)' dove milioni di esseri
umani /anno perso tutto# nome' volto' identit"' di!nit"' il sacri%icio di 6eresa
0enedetta viene consumato in una camera a !as. L@ le persone' di o!ni et" e
condizione sociale' venivano tratte con l'in!anno# scendendo dai va!oni blindati'
venivano avviati a colpi di %ucile' come bestie da macello' dalla stazione nelle stanze
morti%ere9 si diceva loro di lasciare in ordine i propri vestiti per riprenderli dopo aver
%atto il )ba!no-. ,pran!ate le porte alle loro spalle' non veniva %uori acqua per lavare'
ma !as per sterminare. 4 nazisti non supponevano c/e tra i mostruosi crimini da essi
perpetrati nei la!er' 8io piantava robusti semi di altissima santit"

c/e' come spi!/e
tur!ide trebbiate' maturate al sole dell'amore' avrebbero portato un !ran bene'
riapparendo un !iorno non lontano nella storia temporale per illuminare la 3/iesa e il
mondo con la loro vita' spesa interamente a servizio di 3risto e del suo Ban!elo.
,pi!/e dorate c/e son passate alla !loria per la potenza operata in loro dalla croce del
3risto' ,i!nore del mondo. 6eresa 0enedetta' scomparsa brutalmente dalla scena
passe!!era di qua!!i' vi e riemersa quale santa. &ra troppo !rande' vera e umile per
rimanere nascosta. ,ulla terra non /a amato essere riconosciuta dalla !ente' s%u!!iva
!li applausi e non si ( mai trovata bene in una cattedra' ma solo nell'incontro del suo io
pi pro%ondo con 3risto-Berit". &lla appartiene a quelle creature innocenti c/e non
/anno conosciuto il male in sA' perc/A lo /anno vinto %in dal suo sor!ere. 3'( di pi.
Ja vinto le sue errate tendenze innate - specie !li scatti di collera - per la sua robusta
volont" da lei presto indirizzata sulla !iusta rotta dell'onest" e rettitudine. Le si potr"
rimproverare il tentativo di suicidioN 7eanc/e questo' perc/A allora non aveva ancora
la !razia santi%icante' con%erita dal battesimo. Lo stato di innocenza battesimale lo /a
mantenuto %ino alla morte nella camera a !as. L@' la sua innocenza' come quella dello
,poso martire sulla croce' divenne indi%esa. )3ome a!nello muto di %ronte ai suoi
tosatori- si lasci5 percuotere e maltrattare. =olto improbabile c/e sia stata cremata.
,arebbe stata cosa desiderabile per lei' ver!ine consacrata' essere bruciata' pi c/e
essere !ettata nuda nella %ossa comune. 3ome cosa vile e spre!evole al pari delle altre
)cose-. L'ordi!no diabolico dei %orni crematori in 2usc/:itz %u costruito circa un
anno dopo la sua morte. )Lo stesso !iorno c/e le due sorelle ,tein !iunsero ad
2usc/:itz' il 9 a!osto 19I2' venne subito %atta la solita selezione# c/i era al di sotto
dei cinquant'anni %u mandato ai lavori %orzati' il resto allo sterminio immediato. &dit/
di K1 anni e Rosa di K9 entrarono nelle camere a !as-. Dn testimone sopravvissuto'
=aurice ,c/elleHes' deportato l'8 a!osto da OesterbocH ad 2usc/:itz insieme a 6e-
resa 0enedetta e a molti altri' concordemente a quanto ri%erito' a%%erma c/e !iunti alla
stazione di 2usc/:itz-0irHenau %u %atta dalle ,, una cernita dei pri!ionieri c/e
via!!iavano su quel treno# erano circa 12?? persone. Furono scelti 1GK uomini sani dai
1. ai K? anni (tra cui lo stesso =aurice di 19 anni) destinati ai lavori nel suddetto
la!er. 6utto il resto della !ente %in@ nelle camere a !as. )8opo alcune settimane dal
mio arrivo %ui impie!ato in un !ruppo di lavoro dove avevo il compito' tra l'altro' di
s!omberare i cadaveri dalle camere a !as e di seppellirli. 2ll'inizio *del mio lavoro nel
G2
campo+ non c'erano ancora i crematori e tutti i cadaveri venivano seppelliti in %osse
comuni sulle quali dovevamo spar!ere della calce viva-.
Nella lce #ella Verit !o#ta
)3/i %a la verit" viene alla luce' perc/A appaia c/iaramente c/e le sue opere sono state
%atte in 8io- (1v >"?1) Lo splendore della Berit"' cercata con tutte le %orze' diventa
s%ol!or@o di !loria e simbolo vincente dell'eternit" della vita. L'onnipotenza di 8io' c/e
ve!lia sui suoi santi' %a risplendere con la sua luce intramontabile le opere e la storia di
6eresa 0enedetta' elevata a!li onori de!li altari da 1iovanni >aolo 4l a 3olonia il lS
ma!!io 198.. 2llo spezzarsi della sua tela sensitiva - come canta il mistico 8ottore
1iovanni della 3roce - il )!ioiello dell'anima-' nella quale si trovano concentrati tutti i
tesori di santit" accumulati durante il corso della vita' entra nella perenne teo%ania di
8io. <uale ampio %iume c/e' scorrendo paci%icamente' va a sboccare nella
1erusalemme celeste. Forte' serena' paci%icata' per%ettamente abbandonata alla volont"
di 8io' si ( lasciata )portare- quale vera sposa innamorata. La sua morte testimonia
c/e vince non c/i uccide' ma c/i so%%re e muore per amore di 3risto e dei %ratelli. La
vittoria sar" sempre dell'2!nello e di quanti lo se!uono. 4l martirio non ( un !esto
improvviso. U la risposta pronta c/e se!ue ad un lun!o periodo di tirocinio' caratteriz-
zato da %ede provata' operosa carit"' inde%essa speranza. 8a qui nasce la Bita c/e'
travalicando o!ni cattiveria umana' si muta in canto di !ioia' in parte !oduta !i" pur
tra le crudelt" subite. 4l martire' di%atti' assimilato alla passione di 3risto' so%%re non da
solo' bens@ nell'unione al 3apo. &d ecco un paradosso# ( proprio in %orza di questa
intima unione c/e' sicuro della speranza !loriosa' pur so%%rendo esperimenta un
!odimento intimo indescrivibile. >erc/A in questo suo so%%rire 3risto' assimilandolo
alla sua passione' lo rende !i" partecipe della sua !loria. 3ome san >aolo' e!li pu5
!ridare al mondo lontano da 8io la sua divina letizia# ),ono pieno di consolazione'
pervaso di !ioia in o!ni nostra tribolazione- (23or .'I). 4l so%%rire lietamente per
amore ( il massimo della per%ezione cristiana. 4l !odimento interiore del martire di-
mostra' ovviamente' c/e il dolore insostenibile e disperato ( solo quello della
lontananza di 8io e c/e con 8io' ricco della sua %orza onnipotente' e!li' il martire'
diventa capace di tutto' persino del martirio pi cruento' ripa!abile con le !ioie eterne.
L'intera esistenza di 6eresa 0enedetta della 3roce ( una eloquente dimostrazione c/e
la sapienza umana non riesce da sola a salvare' se non si incontra e si unisce con la
sapienza divina. 2nzi' il suo proprio anelito ( di incontrarsi con 8io-Berit"' dal quale
attin!er" possibilit" impensate. 4n questo mondo' appesantito da con%litti di o!ni !e-
nere e da tensioni e opinioni personali arbitrarie e dove ciascuno crede di essere nella
verit"' 6eresa 0enedetta mostra quale sia )la- verit" in cui credere e come arrivarvi.
=ediatrice tra 8io e !li uomini' e particolarmente tra 8io e il suo popolo' con i suoi
scritti si rivela pro%eta e rende un servizio a quella Berit" cui ( stata %edele sino alla
%ine. ,ua missione peculiare ( quella di aiutare a ra!!iun!ere la Berit"' sor!ente
ori!inaria del proprio io' creato a imma!ine di 8io e' insieme' rivelare all'uomo la vita
pro%ondissima insita in lui' nella quale quanto pi si scava tanto pi si trovano tesori
nascosti' c/e riescono veramente a colmare l'insaziabile avidit" di possedere' propria
dell'uomo. L'uomo *...+ se mira e%%ettivamente alla verit"' come tale (e non
semplicemente a collezionare sin!ole nozioni particolari)' e!li ( %orse pi vicino a 8io
- c/'( la stessa verit" - e' conse!uentemente al suo proprio centro intimo' di quello c/e
G3
non pensi
GI

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