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ANALISI DEL CONTENUTO DELLE

AUTOCARATTERIZZAZIONI DEGLI
ALLIEVI IN FORMAZIONE
XVII CONGRESSO NAZIONALE SITCC
GENOVA 25-28 SETTEMBRE 2014

Lambertucci Laura, Scarinci Antonio, Del Ponte Heyra,
Di Bari Selenia, Galassi Francesca Romana, Paparusso Marina,
Rampioni Margherita, Romanelli Pierluigi, Torrieri Monia

Studi Cognitivi San Benedetto del Tronto
Luso dellautocaratterizzazione nella
formazione
Lautocaratterizzazione si dimostra utile per arrivare ad
una comprensione della prospettiva con la quale il
soggetto costruisce in modo personale la propria realt
con modalit di cambiamento in continuo divenire
(Kelly, 1955).
Nel caso degli allievi si tratta di individuare una serie di
dimensioni o aree problematiche sulle quali durante la
formazione intervenuto un processo evolutivo di
assimilazione e accomodamento che ha portato ad un
nuovo assetto il sistema cognitivo dei trainees.
La prescrizione
La prescrizione proposta da Kelly di seguito
riportata:
Vorrei che scrivesse un bozzetto del carattere di (si
riferisce alla persona che scriver il testo), proprio come se
fosse il personaggio principale di una commedia. Lo
scriva come potrebbe scriverlo un amico benevolo e che la
conoscesse molto intimamente, forse meglio di chiunque
labbia conosciuta. Si ricordi di scriverlo in terza persona;
per esempio cominci dicendo:
Il disegno della ricerca
primo studio
Analisi del contenuto delle autocaratterizzazioni
degli allievi al primo anno
Analisi del contenuto delle autocaratterizzazioni
degli allievi al quarto anno

Ipotesi da falsificare
Non si verificano differenze significative tra primo
e quarto anno nel gruppo sperimentale
Il disegno della ricerca
secondo studio
Analisi del contenuto delle autocaratterizzazioni degli allievi al
primo anno
Analisi del contenuto delle autocaratterizzazioni del gruppo di
controllo al primo anno
Analisi del contenuto delle autocaratterizzazioni degli allievi al
quarto anno
Analisi del contenuto delle autocaratterizzazioni del gruppo di
controllo al quarto anno
Ipotesi da falsificare
Nessuna differenza significativa tra primo e quarto anno nel gruppo
sperimentale e rispetto al gruppo di controllo.
Lanalisi del contenuto delle
autocaratterizzazioni
Ai documenti stata applicata lanalisi del contenuto,
tecnica di ricerca definita da B. Berelson come capace di
descrivere in modo obiettivo, sistematico e quantitativo
il contenuto manifesto della comunicazione (Losito,
1996).
E una tecnica molto utilizzata nelle scienze sociali la cui
metodologia prevede una serie di step:
a) selezione della comunicazione oggetto di studio;
b) definizione delle categorie danalisi;
c) selezione dell'unit di analisi;
d) procedure di elaborazione dei dati .
Il protocollo
Le procedure sono state standardizzate attraverso un
protocollo, ossia un insieme di regole che riguardano le
unit di analisi e i criteri dinterpretazione e di codifica
che consentono la successiva elaborazione e valutazione
dei dati, anche con programmi informatici.
Il protocollo prevede uninsieme di istruzioni formali e
norme procedurali necessarie per lo svolgimento del
processo di osservazione e/o di sperimentazione. Esso
garantisce la validit dei risultati: ricercatori diversi
applicando lo stesso protocollo raggiungono gli stessi
risultati.
Il protocollo
Nellanalisi del contenuto il protocollo si compone del
manuale dei codici interpretativi e della griglia di
codifica
Il manuale specifica le unit di analisi e le regole per la
lettura e linterpretazione dei contenuti, le modalit di
codifica con la griglia e il tipo di elaborazione che verr
compiuto sui dati registrati. La griglia di codifica
simile a un questionario che consente la raccolta e
lorganizzazione sistematica dei dati.

Le categorie danalisi
Il lavoro di operazionalizzazione delle categorie danalisi
stato svolto in progress. La letteratura sullargomento
e una riflessione congiunta tra esperti ha consentito di
mettere a punto una prima griglia danalisi che stata
sottoposta a verifica. La preliminare analisi del
contenuto esplorativa/descrittiva delle
autocaratterizzazioni di un gruppo di allievi ha
permesso di apportare alcune modifiche
allimpostazione iniziale e di organizzare e strutturare
tutte le categorie danalisi in una griglia definitiva
utilizzata per la codifica
Le regole per la lettura e
linterpretazione dei contenuti

Le autocaratterizzazioni degli allievi sono state
esaminate allinizio del training e alla fine per rilevare le
variazioni intervenute durante il processo di formazione
e, nel secondo studio, confrontate con un gruppo di
controllo.
La singola autocaratterizzazione stata considerata
come unit di rilevazione e analizzata da un gruppo di
analisti in base ad opportuni meccanismi di controllo
delle decodifiche soggettive.
Le regole per la lettura e
linterpretazione dei contenuti
Le autocaratterizzazioni iniziali sono state esaminate da
quattro giudici addestrati e formati sulle codifiche,
mentre quelle finali sono state valutate da quattro
rilevatori diversi, anche loro preliminarmente sottoposti
ad un periodo di formazione e addestramento. Le stessa
procedura stata adottata per le autocaratterizzazioni
del gruppo di controllo.
Naturalmente opportuni codici di siglatura hanno
consentito di confrontare le autocaratterizzazioni
iniziali e finali per misurare gli scostamenti significativi.

Le modalit di codifica
I quattro giudici hanno letto preliminarmente tutta
lautocaratterizzazione per avere unidea generale dei contenuti.
Ogni singolo giudice ha poi effettuato una rilettura e siglato
autonomamente le unit danalisi. Successivamente i quattro
giudici hanno confrontato le codifiche annotando le categorie
danalisi discordanti e attraverso un confronto e una riflessione
critica sulle siglature sono arrivati a condividere i contenuti
operazionalizzati.
Il confronto rappresenta un momento fondamentale perch
permette di riflettere sul lavoro di decodifica e siglatura, di
apportare le correzioni opportune e di condividere il significato
manifesto dellautocaratterizzazione.
Griglia danalisi dellautocaratterizzazione di
_____________________________________________________

Et Sesso Grado distruzione

Per le categorie DS, A, CR, CA, DM, LT quando presenti
valutare se presentate in termini positivi (P) o negativi (N).
Per tutte le categorie, se presenti, valutare se molto rilevante
(5), abbastanza rilevante (4), rilevante (3), abbastanza
irrilevante (2), molto irrilevante (1)
Sigla Categoria danalisi Autocaratterizzazione
I
Autocaratterizzazione
II
CONTESTO
DS Dimensioni del s
DS1 S corporeo
DS2 S sociale
DS3 S consapevole e riflessivo
SI Schemi interpersonali
SI1 Attaccamento
SI2 Accudimento
SI3 Rango
SI4 Sessuale
SI5 Cooperativo
DM Dimensione mondo
DM1 Ristretto
DM2 Allargato
LT Linea temporale
LT1 Passato
LT2 Presente
LT3 Futuro
ORGANIZZAZIONE
CN Incoerenza della narrazione
INT Sequenza e interruzioni
INT1 Rotture della narrazione
INT2 Incongruit dei temi
GF Generalit delle frasi
E Enfasi
LC Locus of control
LC1 Interno
LC2 Esterno
MET Metacognizione
MET1 Autoriflessivit
MET2 Teoria della Mente
MET3 Decentramento
MET4 Mastery
CONTENUTI
A Attori
A1 Padre
A2 Madre
A3 Fratelli e Sorelle
A4 Altri familiari
A5 Amici
A6 Partner
A7 Personaggi pubblici
A8 Persone autorevoli
A9 Altro specificare
S Scopi
S1 Autorealizzazione
S2 Stima
S3 Affetto
S4 Sicurezza
S5 Fisiologici
S8 Altro specificare
CR Credenze
CR1 Su di s
CR2 Sugli altri
CR3 Sul mondo
E Emozioni
Primarie
E1 Rabbia
E2 Paura
E3 Gioia
E4 Disgusto
E5 Tristezza
Secondarie
E6 Colpa
E7 Vergogna
E8 Invidia
E9 Gelosia
E10 Nostalgia
E11 Tenerezza
E12 Altro specificare
CA Contesto dapprendimento
CA1 Famiglia
CA2 Gruppo dei pari
CA3 Scuola
CA4 Mass-media
CA5 Associazioni
CA6 Istituzioni religiose
CA7 Altro specificare

Obiettivo del primo studio


OBIETTIVO: confronto tra le autocaratterizzazioni di 12
allievi di una scuola di specializzazione in psicoterapia al
primo e al quarto anno


PROSPETTIVA LONGITUDINALE:
verificare se la formazione ha comportato negli studenti
della scuola un processo evolutivo di assimilazione e
accomodamento

Metodo del primo studio

METODO:
La siglatura delle unit di analisi stata condotta da
ogni singolo analista e poi dallintero gruppo per
laccordo sui punteggi (scala likert da 0 = assente a 5 =
molto rilevante).

Analisi statistiche: T-test per misure ripetute

Risultati del primo studio 1/2
Risultati del primo studio 2/2
Discussione dei risultati
del primo studio 1/3

L'aumento della tendenza a descriversi secondo la dimensione del S
sociale potrebbe essere dovuto ad un incremento dell'orientamento
attentivo verso la relazione con l'altro, probabilmente stimolato da
vari fattori:
concentrarsi nel corso del training su stati emotivi ed aspetti
relazionali;
essere in un contesto di classe.
Stessa cosa pu essere applicata all'aumento della tendenza a
descriversi secondo la dimensione del S consapevole e riflessivo e
della Mastery: il monitoraggio degli stati interni e degli aspetti
relazionali porterebbe a guardare meglio a se stessi e agli altri ed a
padroneggiare maggiormente gli stati mentali problematici.

Discussione dei risultati
del primo studio 2/3

Riguardo la riduzione della tendenza a descriversi secondo la
dimensione del Mondo Ristretto: alla fine della scuola gli
allievi avrebbero una visione pi allargata, un ampliamento sia
degli spazi mentali che di quelli concreti (congressi, tirocini, ...).

Riguardo la riduzione della tendenza a descriversi secondo la
dimensione dell Incoerenza della narrazione: gli allievi
diventerebbero pi coerenti nel racconto grazie ad una
maggiore consapevolezza di s e ad una maggiore
alfabetizzazione a livello psicologico (pensieri, emozioni, ...).

Discussione dei risultati
del primo studio 3/3


Riguardo la riduzione della tendenza a descriversi secondo la
dimensione del Locus of Control Esterno: gli allievi alla fine
della scuola si sentirebbero meno in balia degli eventi e
tenderebbero a percepirsi come pi capaci di agire su di essi.

Riguardo la riduzione della tendenza a descriversi secondo la
dimensione delle Emozioni di Tristezza: gli allievi alla fine
del training riferirebbero minori sentimenti di tristezza rispetto
all'inizio in quanto avrebbero raggiunto un obiettivo
importante per la realizzazione di s.
Prospettive di sviluppo
del primo studio

La seconda somministrazione a fine training (nel 2015)
dell'autocaratterizzazione nel gruppo degli allievi e nel
gruppo di controllo del secondo studio;

Aumento del campione coinvolgendo altri allievi a cui
far scrivere l'autocaratterizzazione all'inizio ed al termine
della scuola;

Dopo 4 anni dalla fine del percorso formativo ripetere la
somministrazione.
Limiti del primo studio

Campione ridotto;
Assenza di un gruppo di controllo;
Conoscenza dello strumento al 4anno;
Dimensione soggettiva, che pu sempre influenzare i
dati, limitata dal confronto tra valutatori nel lavoro di
decodifica e siglatura.
Il secondo studio
Studio longitudinale che confronta le
autocaratterizzazioni di 20 allievi di una Scuola di
Specializzazione in Psicoterapia Cognitiva, all'inizio e al
termine del percorso formativo, con quelle di un
gruppo di controllo che non svolge nel medesimo arco
temporale alcun tipo di formazione;

Sono presentati e discussi i risultati della prima
somministrazione (avvenuta nel 2012). La seconda
somministrazione prevista nel 2015.

Obiettivo del secondo studio
OBIETTIVO: confronto tra le autocaratterizzazioni di 20 allievi
di una scuola di specializzazione in psicoterapia con quelle di un
gruppo di controllo

PROSPETTIVA LONGITUDINALE:
verificare se la formazione comporter negli studenti della scuola
un processo evolutivo di assimilazione e accomodamento

Il gruppo di controllo permetter di valutare se le differenze
prodottesi nel gruppo sperimentale risulteranno significative al
quarto anno
Metodo del secondo studio
METODO:
La siglatura delle unit di analisi stata condotta da ogni singolo
analista e poi dallintero gruppo per laccordo sui punteggi (scala
likert da 0 = assente a 5 = molto rilevante)
Analisi statistiche: T-test per campioni indipendenti

CAMPIONE:


Risultati del secondo studio 1/2
Scale e sottoscale significative (p<0,05)



Risultati del secondo studio 2/2
Scale e sottoscale al limite della significativit (0,05<p<0,09)



Discussione dei risultati
del secondo studio 1/2
Emergono due ipotesi che potrebbero spiegare la maggior
tendenza a descriversi sulla base della dimensione
sociale, e quindi del rapporto con l'altro, in coloro che
intraprendono un percorso di formazione in psicoterapia:
nell'immagine di s rilevante l'altro per poter essere
daiuto e di supporto;
nell'immagine di s rilevante l'altro per un bisogno di
riconoscimento ed approvazione sociale.

Discussione dei risultati
del secondo studio 2/2
In base alle sottoscale al limite, Teoria della Mente e
Autorealizzazione, maggiori nel gruppo degli allievi:
chi inizia la scuola tenderebbe a presentarsi come capace di
comprendere l'altro e orientato alla realizzazione di s.

In base alla sottoscala al limite Linea Temporale Presente,
maggiore nel gruppo di controllo, e alla scala al limite Contesto
d'apprendimento, maggiore nel gruppo degli allievi:
chi non intraprende la scuola tenderebbe a descriversi pi nel
presente;
chi intraprende la scuola sembrerebbe pi orientato a descriversi
in una prospettiva evolutiva.




Prospettive di sviluppo
del secondo studio
Confronto longitudinale tra 4 anni (2015) delle
autocaratterizzazioni
Gruppo allievi in
formazione
Gruppo di
controllo
VS
Ci si aspettano differenze significative tra i due gruppi ancora
pi marcate nelle dimensioni gi rilevate ed in altre che
completano lautocaratterizzazione. I risultati, come
preannunciato, si interpreterebbero alla luce di un processo
evolutivo di assimilazione ed accomodamento, durante la
formazione, che porterebbe ad un nuovo assetto del sistema
cognitivo degli allievi.

Limiti del secondo studio

Campione ridotto;

Il confronto ha rappresentato un momento fondamentale
per il lavoro di decodifica e siglatura, permettendo di
apportare le correzioni opportune e di condividere il
significato manifesto dellautocaratterizzazione e limitando
una dimensione troppo soggettiva e personale che pu
sempre influenzare i dati.

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