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Rivista Italiana di Teosofia ANNO LXX N. 11, NOVEMBRE 2014 Etica stoica Prima Parte ANDREA BRAGGIO Introduzione ‘opo aver dominato la scena filosofi- Jca durante 'Ellenismo ¢ ta prima eta mperiale, lo Stoicismo comincia a de- cadere con il sorgere del Neoplatonismo, che impone una maggiore rilevanza al pensiero di Platone e Aristotele rispetto ad altri pensatori, sia precedenti sia successivi. La scelta dei testi filosofici da leggere, copiare ¢ trasmettere nel tempo, dipende in larga misura dalle preferen- ze delle scuole neoplatoniche. Dunque non sorprende affatto che, tra le etiche antiche, la riflessione degli Stoic sia oggi la meno nota an- che agli studiosi di filosofia morale. La difficolta di tenere conto del contributo stoico nelle discussioni etiche odierne dipende dallo stato frammentario in cui ci sono pervenu- te le dottrine di questa scuola, Come per i Pre- socratii, anche gli Stoici vengono studiati sulla base dei frammenti, cio’ delle citazioni delle loro dottrine fatte da altri, Questi frammenti sono stati riuniti all'inizio del secolo scorso da Hans von Arnim in Stoicorum veterum fragmenta (Leipzig 1903-1924), una raccolta in 4 volumi pi volte ristampata’. Olire alle moderne Storie della filosofia, i lettore pud awalersi di tre testi antichi giunti fino a noi per una introduzione all’etica di que- sta scuola. Il primo testo é il terzo libro del De ‘finibus di Marco Tullio Cicerone (10643 a. che rimane tuttora la pid popolare versione delletica stoica. La seconda fonte in nostro possess0 @ i settimo libro delle Vite dei flosof di Diogene Laervio (III see. ¢.C.). La terza 2 il se- condo libro delle Eglaghe di Giovanni Stobeo (V sec. d.C,), attribuito generalmente al filosofo di corte Ario Didimo (I sec. aC.), amico € con sliere di Augusto, ricordato da Diogene Laerzio in una lista di Stoici importanti®, 1 testi di Ario € Diogene rientrano in quel lo che gli odierni storici della filosofia indicano come genere dossografico, cio? finalizzato a riu- nire ea mettre a confronto diverse opinioni filosofiche su uno stesso argomento, La dosso- graf, letteralmente “scrittura di opinioni (do- xai)", & un repertorio di problemi cui seguono esposizioni concise delle opinioni formulate da vari autori in risposta a ess. Queste sono gene- ralmente sganciate sia dal contesto entro il qua- Te erano state formulate, sia da una loro rigoro- sa successione cronologica’ Oggi pare condivisa 'idea che queste due dossografie possano aver avuto un uso interno alle scuole e dunque siano state utilizate dai di- scepoli di qualche maestro stoico come prome- ia delle dotwine principali. Entrambe han- no un tagtio non divulgativo, un tono imparziale € disiaccato, né critico né elogiativo, Secondo Vanalisi di Julia Annas, di cui tengo conto in que- sto articolo, é possibile considerare alcuni fattori che consentono dit ipotizzare una deriva da font tuna lista di numerose corrispon- denze; medesima trattazione dei temi principal deletica stoiea; tessa misura di tecnicismo; il estinatario di entrambe le fonti non @ un prin-

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