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EVENTI ORDINATI CRONOLOGICAMENTE RELATIVI AL

PARAGRAFO 7

• Fino al 1494 i principi italiani erano in continua lotta fra loro, ma nessuno
riesce a prevalere
• 1494: Carlo VIII scende in Italia con 10.000 cavalieri e altrettanti fanti
riuscendo ad attraversare facilmente la penisola e insurrezione dei fiorentini
che restaurarono la repubblica.
• 1495: Carlo VIII entra a Napoli
• Costituzione della lega antifrancese comprendente; Milano, Venezia, Firenze e
lo Stato Pontificio, scontro a Fernovo contro i francesi ma fallito il tentativo di
infliggere una sconfitta decisiva.
• 1498/1515 Il nuovo re di Francia Luigi XII cerca di riprendere l'impresa tentata
precedentemente da Carlo VIII rivendicando anche Milano; alleanza con
Venezia e con il Papa Rodrigo Borgia che regnava con il nome di Alessandro
VI.
• 1499: Occupazione di Milano da parte di Luigi XII
• 1503: Ascesa al soglio pontificio del cardinale Giuliano Della Rovere col nome
Giulio II, smantellamento del dominio di Borgia.
• 1504: Termine del conflitto tra Francia e Spagna e passaggio dell'intero regno
di Napoli a Ferdinando D'Aragona.
• 1508: Creazione della lega di Cambrai
• 1509: Venezia subisce una dura sconfitta; Cremona torna alla Lombardia,
Trieste passa agli Asburgo, Ravenna al Papa e alcuni porti della Puglia alla
Spagna.
• 1510: Creazione della lega santa contro la Francia
• 1512: Sgombero di Milano dopo un sanguinoso scontro a Ravenna
• 1513: Penetrazione degli spagnoli in Toscana, restituzione del potere ai Medici,
morte di Giulio II e elezione del nuovo Papa Leone X
• 1515: morte di Luigi XII, passaggio del trono di Francia a Francesco I che
stringe un'alleanza con Venezia, entra in Italia e sconfigge gli svizzeri.
• 1499/1516: L'Italia fu teatro di 7 guerre e fu percorsa da un capo all'altro da
eserciti sempre più numerosi.

CARATTERISTICHE ESSENZIALI DELLO STATO MODERNO

• Nuova teoria razionale della politica che rispecchia l'autonomia che si


era conquistata dall'etica e dalla religione, e che analizza i mezzi di cui i
principi si servono comunemente: l'astuzia, l'inganno, lo spergiuro, la
violenza.
• I re pretendono monopolio pieno in fatto di diritto penale, dall'alto tradimento a
tutti i delitti che turbavano la pace sociale, mentre i poteri locali della feudalità
mantenevano la “bassa giustizia”, cioè il diritto di applicare multe e pene
corporali per reati minori
• Imposizione fiscale delle imposte indirette e dei tagli
• I re ai contadini strappati alle campagne e all'aristocrazia preferivano eserciti
composti da mercenari e coscritti.
• Formazione dei funzionari pubblici, “gli ufficiali” che in nome del
sovrano rendevano possibile il funzionamento della macchina statale,
presiedendo i tribunali, mantenendo l'ordine nelle province,
raccogliendo le imposte, amministrando i beni del re.
• Il parlamento di Parigi: era i più importante organo del sistema giudiziario
francese, con funzioni di corte giudicante per alcuni reati particolarmente gravi
e di corte d'appello per le sentenze di tribunali inferiori. La sua funzione
principale era quella di registrare gli atti del re, dichiarandone la legittimità,
cioè la conformità delle leggi supreme del regno, quelle che neppure il re
poteva mutare.
• Elaborazione del concetto di sovranità: i re venivano chiamati “sovrani”
per indicare il fatto che essi costituivano il vertice supremo della
gerarchia dei rapporti di subordinazione e fedeltà. L' idea di sovranità
più astratta indicava invece un potere che non riconosce nessun altro
potere autonomo e tantomeno superiore.
• I funzionari della giurisdizione o della finanza erano ormai diventati un corpo
qualificato con competenze tecniche nel campo del diritto e
dell'amministrazione.
• La distinzione fra stipendio e corruzione non era affatto chiara e un
giudice che si faceva pagare la prestazione da chi si rimetteva al suo
giudizio non era un funzionario corrotto, ma solo un uomo che metteva
a frutto il suo investimento di capitale compiuto con l'acquisto di un
ufficio pubblico.

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