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STRUMENTI

IncopertinaRitrattodiVsevolodMejerchol'ddiBorisGrigoriev,1916

NazzarenoLuigiTodarello

ILTIRANNODELLASCENA
Registieattori
nelteatrodelNovecento

2010LATORREEDITORE,NOVILIGURE
ISBN9788890467912
www.latorreeditore.it

ILTIRANNODELLASCENA

Parteprima

UNSECOLODATTORIEDIREGISTI

GordonCraigedEleonoraDuse:chicomanda?

Nel1906IsadoraDuncan,lagrandeballerinainventricedelladanzamoder
na,fececonoscereilsuocompagnoGordonCraig,dalqualeavevaappena
avuto una figlia, e Eleonora Duse. La Duncan ammirava smisuratamente
entrambiederaconvintachedaquestoincontrosarebbenatoqualcosadi
importante.EleonoraDuseeralapigrandeattricedelsuotempo,rappre
sentantesommadiquelteatrochepassallastoriacometeatrodelgrande
attore.GordonCraig,figliodiunaattriceediunarchitetto,erastatoasua
voltaprecocissimoattore,maoraerascenografo,regista,teoricoeprofeta
diunnuovoteatro.LaDusenonconoscevalingleseeCraignonconosceva
litaliano. Fu una fortuna, ci racconta la Duncan nella sua autobiografia,
perch cos lei, che faceva da interprete, potette evitare che tutto finisse
primaancoradicominciare.Infattiidueavevanodelteatroconcettimolto
differenti. Si parlava della possibilit di mettere in scena il dramma Ro
smersholm di Ibsen. Per la Duse era naturale che la scena fosse concepita
secondoleindicazionidellautore:unasalaarredataconmobiliinvecchio
stile.Craiginvecesognavaunospazioastratto,metafisico,chericordasse
addiritturauntempioegizio.FuundurolavoroperlaDuncanquellatradu
zione:SecondoIbsenlapiccolafinestrasulfondodovrebbeguardaresuunvi
alealberatocheconduceauncortile,Craigvolevainveceunaperturadidieci
metriperdodici,chedavasuunpanoramafiammeggiante,condeirossi,dei
gialli,deiverdi,chepotevaevocarelerivedelNilo,machenonfacevacerto
pensarealcortilediunavecchiacasa.Eleonora,sconcertata,diceva:Sesidi
cechedeveesserciunafinestrapiuttostopiccola,nonpossiamometterneuna
grande,Craigallorascoppiavaadire:Daquestabenedettadonnachenon
deveoccuparsidiaffarichenonlariguardano.Iotraducevo:Craighadetto
cheammiralavostraideaechefardituttoperaccontentarvi.Poimirivol
gevoaCraigetraducevoleobiezionidellaDuse:Eleonoramidicecheseiun
genioechenonfarnessunacriticamaaccetterituoibozzetticomesono.
Lediscussionisiripeteronoeduravanoavolteoreintere.LaDuncan,chein

quel periodo allattava, era talmente affaticata dalla tensione di dover ac


comodareconlatraduzionelefrasiperentoriedeiduedafinireammalata.
Alla fine si cominciarono i lavori di allestimento. Craig si chiuse nel teatro
AllaPergoladiFirenze,conpennelliecolorienonvolevanessunotraipiedi.
Erapresodalfuroresacrodellacreazione.LaDuncanoccupavaipomeriggi
dellaDuseconpasseggiateperFirenze.Eranecessariochenonvedesseco
sastavasuccedendointeatro.Raccontaancoraladanzatrice:Nondimenti
chermailafiguradellaDusenelgiardinodiBoboli:nonsembravaunadonna
diquestaterra,avevalariadiunpersonaggiodiDanteodiPetrarca,rimasto
tranoiperqualchemisteriosocaso.Lagentecheincontravamosiscostavaal
nostropassaggioeciguardavaconocchirispettosiestupiti.Arrivallafineil
giorno in cui Eleonora Duse entr in teatro. La Duncan era al sommo
dellagitazione.Checosasarebbesuccesso?Comeavrebbereagitolattrice
nelloscoprirecheilregistascenografononavevarispettatonessunodegli
ordinicheleiavevadato?LaDuseeraabituataadessereobbedita.Tenen
dole la mano e accarezzandola amorevolmente io le dissi: ancora un mo
mentoevedretetuttounpodipazienzamatremavodipaurapensando
a quella finestra gigantesca. Di tanto in tanto da dietro il sipario si udiva la
voceesasperatadiCraigchecercavadiparlareitalianoechegridava:Perdio,
perchnonlavetemessol?..perchnonfatequellochevidico?.Poiritor
navailsilenzio.Finalmente,dopounattesamortale,chemiparvesenzafine,
mentrevedevoormaiEleonorasulpuntodiavereunacrisidinervi,ilsipariosi
alzlentamente.Comepossodescriverequellattimo,ecicheapparveaino
striocchiattonitiedestasiati?Sitrattavadiuntempioegizio?Manessuntem
piofumaicosmaestoso,nessuntempiogotico,nessunpalazzoateniese.Non
avevomaivistonulladicosaffascinante.Aldildispaziazzurri,diarmonie
celesti,dilineeascendenti,aldildimassecolossali,lanimoeratrasportato
versolalucediquellagrandefinestraoltrelaqualenonsistendevaunpiccolo
viale, ma linfinito. Tra quegli azzurri cerano tutte le meditazioni, tutte le ri
flessioni,tuttalatristezzadelluomo.DagliocchidellaDusescendevanola
crimedigioia.PerqualcheminutorestinsilenzioabbracciataallaDuncan
aguardarequellochenonsieraassolutamenteaspettatadivedere,chenon
aveva mai visto. Poi sal sul palcoscenico, prese per mano Craig, chiam
tuttalacompagniaelopresentcomeilgeniodelteatro,allaconsacrazio
nedelqualeavrebbededicatoilrestodellasuavitaartistica.Cominciarono
le prove. La Duncan racconta che la Duse cambi completamente il suo
progettointerpretativo.Sivestconuncostumebiancodallegrandimani

che che cadevano quasi fino a terra. Si muoveva sulla scena con unaria i
spirata,trascurandoidettagli:QuandoapparvesembravapilaSibilladelfi
cacheRebeccaWest.Conilsuotalentoseraadattataallamaestositdella
scena,avevamodificatotuttiigestietuttiimovimentiesimuovevasulpal
coscenico come una profetessa che predicesse ilfuturo. Dopo qualche mese
Craig ricevette un telegramma dalla Duse: Reciter Rosmersholm a Nizza.
Le scene sono insufficienti, venite subito. Quando Craig entr al teatro del
Vecchio Casin vide la sua scena divisa per met. La Duse non ne sapeva
nulla,mailregista,appenalavide,lainvestcomeunafuriaaccusandoladi
averrovinatoilsuocapolavoro.Lattriceascoltinsilenziolasfuriatae,alla
fine,gliindiclaporta:nonfatevimaipivederedame.

Laguerradelteatro

LastoriadelteatrodelNovecentolastoriadiunaguerra.Unaguerrache
una guerra culturale, ma anche di conquista di un territorio. Il territorio
conteso il palcoscenico. I contendenti sono da una parte gli attori,
dallaltraparteiregisti.Ilpalcoscenico,microcosmoedemblemadelmon
dopigrande,semprestatouncampodibattaglie.Battaglierappresen
tate,maanchebattaglievere.Essendoilteatrounaformadartecollettiva,
che richiede mezzi finanziari, spazi pubblici e organizzazione, oltre che
competenze diversificate, non poteva che essere cos. Ogni parte in gioco
hasemprecercatodiimpossessarsidituttoilcampo,operlomenodial
largare i propri confini. Autori del testo, attori, scenografi, musicisti, can
tanti,danzatori,direttoridorchestrae,perfinire,registi,hannonellevarie
epocheteatralidominatodeltuttooingranpartelascena.Lacosacheov
viamentesemprecontatadipilaccessoallerisorse,cioaldenarone
cessariopercrearespettacoli.Anchenelteatrochicimetteisoldicomanda.
Manonmaistatosoloquesto.Ognigiocatoredellapartitahamessosul
campoilproprioprogettoteatrale,ilsuoteatro.SenzacontarechenelNo
vecento molti grandi artisti hanno cominciato la propria personale rivolu
zionesenzadenaro.Eranoiregistidellavanguardiaappunto,chefortidella
incrollabilefedenellobiettivodaraggiungereenellaltrettantoincrollabile
fiduciainsestessi,hannocambiatolafacciaelanimadelteatro.

Registiescenografiallassalto

Comeintutteleguerre,laguerradelteatrodelNovecentohavistoanche
grandialleanze.FamoseperesempiolealleanzetrailregistarussoMejer
chold e i suoi pittori scenografi, Nikolj Sapunv e Aleksandr Golovn in
particolare. I primi due, insieme, nei primissimi anni del Novecento, tra
sformaronolascenainunquadroimpressionistico,portandoilfondalefin
quasi sulla ribalta e costringendo gli attori alle due dimensioni, schiacciati
controilfondale,vestitideglistessicoloridelfondale,trasformatiinricami,
assorbiti nella arazzeria simbolista. Lalleanza tra scenografi e registi
strutturale nel teatro del Novecento, perch dalla organizzazione dello
spaziocheiregistiprendonolemosseperimpostarelaloropersonalever
sionedeltesto.Ilprincipio:datounospazioeccounaversionedeifatti.Se
cambialospaziocambianoifatti.Unadellecostantiquindiilrifiutodello
spazio predeterminato dei teatri allitaliana e la ricerca di nuove soluzioni
che permettano un contatto diverso tra attori e pubblico. Ma si ricordano
anchegrandialleanze,spessotormentate,traregistaeattore.Peresempio
quellatrailregistaGrotowskieilsuoattorepreferito,RyszardCieslak.Una
straordinaria simbiosi, in questo caso, che ha portato alla realizzazione di
spettacoli storici. Il regista esigeva dallattore un lavoro su se stesso che
primamainessunattoreoccidentaleavevacompiuto.Lattorescoprnelre
gista il suo guru, il maestro che lo guidava alla scoperta del proprio io pi
profondo.GrotowskieCieslakcostruivanoinsieme,inmesiemesidiprove,
lapartiturafisicadelpersonaggio,unagrigliafittissimachefissaognidetta
gliodelcomportamentodellattoresullascena.

Ilvincitore

LaguerrateatraledelNovecentohainfineunvincitore:ilregista.Oggiin
fatticisembraquasiovviochelaproduzionediunospettacolosiaaffidata
adununicoresponsabilechegarantiscailrisultato.Maprimanoneracos.
SipensicheinItalianonesistevanemmenolaparolaregista,elaparolare
gianellOttocentosignificavaappalto.IltermineregistaarrivadallaFrancia
(infattiimitazionediregisseur),neglianniTrenta,insiemeallagrandele
zionediCopeau.

Mutazionegenetica

Traleprofessionidellascena,quelladelregistaquindi,nonsoloinItalia,
lultimainordinecronologico.Lanascitadeltirannodellascenaavvienealla
finedellOttocento.Elasuanascitahadeterminato,nelsecolodelcinema,
lapigranderivoluzioneteatraledellastoria.NelNovecentoilteatronon
pi lo stesso che nellOttocento. Neanche lontanamente. Va alla ricerca
delle sue origini, delle sue motivazioni profonde. Cancella tutta una tradi
zione,unaabitudine,pertrovareilsensoprofondodellospettacolo,lane
cessitdelteatro.Forseproprioperlavventodelcinema,ilteatrorinuncia,
quasi con sdegno, a tutte le bellurie, i decori, gli orpelli, per cercare la
fiamma della presenza, il contatto tra uomo e uomo. Ejzentejn, uno dei
grandipadridelcinema,erastato,primadipassareallapellicola,uomodi
teatro,allievonientemenochediMejerchold.Daregistadicinemascrisse:
ilcinemalostatoattualedelteatro.Unaspeciedipietratombaledelteatro.
Comedire:ceranolecarrozze,oraciltrenoelautomobile.Davantialperi
colodellannichilimentostorico,ilteatrohareagitoconunamutazionege
netica.Hacreatounaspecienuova,quelladeiregisti.

Ilnuovoattore:unosconfitto?

Ma la vittoria del regista anche la vittoria dellattore. Il regista lo sotto


mette, gli impone un nuovo modo di recitare, gli toglie la centralit che
possedeva e alla quale era molto attaccato. Ma lo rigenera. In realt gli
chiededifarecosemoltopidifficiliecoinvolgenti.Ilregistanaturalistagli
proibiscelarecitazionediribalta,chetrasformavailtestoinunasequenzadi
monologhi,dipezzidibravura,maincambioglidlaveritdeirapporticon
glialtri,lequilibriotraleparti,ilsensodellavita.Lattorecosnonimitapi,
ma vive sulla scena. Modificando lo spazio scenico, il regista agisce
sullattore.Infondoluiildestinatariodiognisuosforzo.Allafinenonil
regista che si confronta con il pubblico, ma lattore. Il regista naturalista
vuoleperluiunambientevero,converimobili,concassettichesiaprono,
pianofortichesuonano,stufeconilfuoco,cibichesipossonodavveroman
giareTuttoquestoperch?ilpubblicononcertoingradodidistinguere
tra un armadio vero da uno finto. E tantomeno pu vedere se dentro
larmadiocdavverodellabiancheria.Eppureilregistanaturalistavuolegli
armadipieni.Lattorerecitadiversamentesesiaggiratraarmadichesache

sonopienidiverabiancheria.Perdarealpubblicounsentimentodiverit,
deveasuavoltavivereunaesperienzadiverit.Nonsipucertodireche
lattorecirimettarispettoallacentralitpersa,rispettoaquellaesibizione
virtuosisticacheogniseragonfiavailsuoio.Oradevestareneiranghi.C
unapartituradarispettare.Unapartituradimovimenti,atteggiamenti,in
tonazioni,sguardi.Unagrigliafittadamemorizzareeinteriorizzare.Come
semprestatoperaltriprofessionistidellascena.Iballerini,peresempio.O
come sempre stato per gli attori di altre tradizioni teatrali, come quelle
orientali.Unpoallavoltalattoresirendecontochelagrigliaallaquale
inizialmentecosdifficileadattarsi,finiscepersublimarelasuaarte.Alcon
trariodicomeimmaginava,quandovedevanelregistailnemico,coluiche
voleva schiacciarlo con le sue partiture esageratamente precise. Ecco che
alloralattoreanchenonpigiovane,giaffermato,lasciaperqualcheanno
lacarriera,apreunalungaparentesinellasuavita.Entrainunostudiodove
ilmaestroStanislavskijloguiderallarifondazionedisestesso.Eccocheil
registaJacquesCopeaulasciaParigiesenevaincampagnaeconduceconi
suoiattoriaffezionatiunaesperienzaquasimonacale,nelsilenziodicristal
lodelleprove,nelrigoreprofessionalechesifasceltadivita.

Rigenerazione

Ilpercorsodirigenerazionedellattorenonfiniscecertoconilnaturalismoe
iprimidecennidelsecoloXIX.InItaliaperesempio,doveilteatrodiregia
arrivasolodopoilsecondodopoguerra,tuttisiaccorgonocheleregiediVi
scontinonmortificanonessuno,anziesaltanoillavorodellattore,cheviene
sottopostosapraticheprimasconosciute,comelelunghefaticoseletturea
tavolino, dedicate alla esposizione dellinterpretazione del testo proposta
dalregista,macheallafinesitrovainseritoinunoperadarteomogenea,
accudita, con una interpretazione originale, unica, dellopera dellautore.
Eccochealloraancheiquarantagiornidiprova(perLetresorellediCechov
del 1952, Teatro Eliseo di Roma, regia di Visconti) diventano una cosa ac
cettabile.Ancheattorianzianilegatifinoraallepraticheottocentesche,de
cidonodiaffidarsiairegisti,comeRuggeroRuggeri,classe1871,grandein
terpretepirandelliano,veneratomaestrodiattori,cheormaiottuagenario
recita,insiemealgiovaneVittorioGassman,nellOrestediAlfieridirettoda
Visconti. Come Memo Benassi e Renzo Ricci che chiedono a Giorgio Stre

hlerdidirigerliinIlluttosiaddiceadElettradiEugeneONeileinCaligoladi
AlbertCamus.

Cerchiochesichiude

IregistidelleavanguardieinternazionalidellasecondametdelNovecento
portanoancorapiinllalororicercasullafunzionedellattore.Escoprono
cheilteatrononaltrochelattore.Grotowskiproclamalanascitadeltea
tropovero.Eilteatropoverononaltrocheilteatrodisoloattore.Quisia
modifronteaunametamorfosidavveroimpressionante.Nonsoltantodella
funzionedellattore,maanchediquelladelregista.Ilregistanaturalistasi
confrontava con gli attori dopo essersi confrontato con il testo. Era una
danzaatre.Conilregistaacondurre.Lattoreeralostrumentoconilquale
il regista esprimeva la sua lettura del testo. Era uno strumento vitale, im
portante, ineludibile, creativo dentro i limiti imposti dalla interpretazione
generaledelregista.Maunostrumento.Orainveceladanzasisemplifica,si
assottiglia e si approfondisce. Il regista diventa un maestro, un guru.
Lattore si affida a lui per avviare una esperienza che lo modificher pro
fondamente.Nonpiunaimitazionedivita,perquantofedele,maunavera
epropriaesperienzadivita,diquellechelascianoilsegno.Lobiettivoprin
cipalerestanaturalmenteilpubblico.Maleprovenonsonopisoltantouna
preparazioneallospettacolo.Essevalgonoperlaloropotenzaformativa.Ci
voglionosessantanniperfareunuomohascrittoEugenioBarba.Intendeva
sessantanniditeatro.Ediquestisessantannilamaggiorpartediprove.
Maforsesarebbemegliononusarepilaparolaprova,chedilsensodiun
tempoediunlavorodiminoredensitrispettoalleventodellospettacolo.
Grotowskiauncertopunto,nelpienodellafamainternazionale,hasmesso
difarespettacoli.Hacontinuatoafareteatro,maalchiuso,conpochiattori,
arrivandoaqualcheperformancemisteriosa,ognitanto.Inpraticaside
dicatoperilrestodellasuavitaalleprove.Questoperchperluiilteatro
sempre stato non un fine ma un mezzo. Un mezzo per arrivare alla cono
scenzapiprofondapossibiledelfenomenouomo.IlcasoGrotowskiem
blematicoedestremo.Maildiscorsovaleanchepertutteleesperienzefor
temente innovative della seconda met del Novecento. Alterazione dello
spazioscenicoepresenzadellattore.Questisonostatiglistrumenticoncui
iregistipiimportantidelsecolohannoinventatoilnuovoteatro.Queltea
trononfattodipietreedimattoni come hascritto di nuovo Barba, che tra

tuttiiregistiquellochepidituttihaacuminatoilsuosguardoneicon
fronti dellattore. Se il teatro non fatto di pietre e di mattoni, di cosa
fatto?Diesseriumani,naturalmente.Diattori.Eccocheallafinedelsecolo
ilcerchiosichiude.IlcarismaesibitodaEleonoraDuseeTommasoSalvini,
quel carisma che affascinava e inquietava il giovane Stanislavskij, quel ca
rismachepermettevaaqueigrandiattoridistarefermiesilenziosiallapre
senzadelpubblico,interrottalafluiditdellospettacolo,nellapuraesem
pliceproposizionedellapropriapresenza.Quellapresenzacarismaticache
esaltavalacomuneumanittraattoriepubblico,purificatadaogniconte
nutonarrativo.Quellastessapresenzatornaaesserecentralenelteatrodi
finemillennio.Hacambiatosegno.Perchcambiatoilmondo.Marima
staquella,nellasostanza.Unaserietprofonda,virile.Unaconsapevolezza
drammaticadellemutazioni.Esseriumanicheosservanoaltriesseriumani.
Percapire.Pervederecosechealtrimentisfuggono.Pereducareilproprio
sguardoallaprofondit.

Ceraunavoltailportavocedelpoeta

In Grecia era lautore stessodel testo a occuparsi della preparazione degli


attoriedeivariaspettidellallestimento.Eschilo,Sofocle,Euripide,Aristo
faneeranoiresponsabilidellapprendimentodelleparoledapartedegliat
tori, della recitazione, dei movimenti del coro, delle scene e dei costumi.
Componevanoanchelemusiche.Questosuccedevaperchiltestoeracon
siderato la cosa pi importante. Era il poeta che, se vinceva il concorso di
partecipazionealfestival,decidevaqualicollaboratoriscegliereecomeor
ganizzareillavoro.Lealtrefunzionieranoquindicomplementariallacom
posizionedeltesto.Eschiloaddiritturaeraancheinterpreteprincipaledelle
suetragedie.Infattilafiguradellattorenonavevaancoraunasuaautono
mia. Prima di Eschilo il poeta componeva e diceva i suoi drammi. Questo
bastava.Eschiloimposeilsecondoattoree,sidice,Sofocleimposeilterzo.
Ma anche quando erano in tre e nessunodi loro eralautore, gli attori co
munqueeranostimatisolocomeportavocedelpoeta.Anziilportavoceera
ilprotagonista,cioilprimoattore.Glialtridueeranosuoicollaboratorie
quindi,nonessendoinvestitidellauradelpoeta,eranomoltomenoimpor
tanti.


EdmundKeangenioesregolatezza
(Londra1787Richmond1833),fuil
prototipodelgrandeattoreotto
centesco.Lasuavitafuavventurosa
findallanascita.Nonsihannonoti
ziecerte,mamoltoprobabilmente
fufiglioillegittimodell'attriceAnn
Carey,edelgiovanearchitettoEd
mundKean,dacuipreseilnome,e
chesisuicidall'etdi22anni.Figlio
d'artequindi,avevacalcatolescene
perlaprimavoltaaquattroanni
comeCupidonelballettoCymondi
JeanGeorgesNoverre.Insofferente
alladisciplinascolastica,siimbarc
comemozzo,mailsuocarattere
caparbioeorgogliosogliimpeddi
adattarsiallavitadibordo.Sifinse
sordoeinvalidoeriuscaingannarei
dottorialmenocosraccontalui
stesso.TornatoinInghilterraospi
tatodallazioMoses,mimoeventri
loquo,cheloiniziaallapantomimae
aShakespeare.Nel1814arrivla
famaquando,dopoaverinterpretatoruolidirilievoconnumerosecompagnie,recitlaparte
diShylockalteatroDruryLanenelMercantediVeneziadiShakespeare.IlcriticoWilliamHa
zlittscrissediquestarappresentazione:Pervoce,sguardo,azioneedespressionenessunatto
redamoltiannivenutofuorichepossaeguagliarlo.Gliapplausi,dallaprimaall'ultimascena,
sonostatiunanimi,fortieininterrotti.AitempidiKeanlostiledirecitazionepidiffusoeralo
stileneoclassico,declamatorioestatuario,importatodallaFrancia.Keansiopposeaquesto
eadottunmodernostilenaturale.Erapiccolodistatura,maaffascinavailpubblicoconla
suavocepotenteemusicaleelasuagrandecapacitdiimmedesimarsineipersonaggi.Le
cronachedeltempoparlanodeisuoiocchivivaci,delvoltoespressivo,dellafisicitimpetuo
sa.Eraindisciplinato,studiavapoco,amavagliatteggiamentidadivo.Unavolta,aParigi,en
trinscenacompletamenteubriaco.Perseunprocessoperadulterioedovettelasciaremo
glieefiglio.Il25aprile1833,mentrerecitaOtelloalCoventGardencaddecomefulminato
tralebracciadelfigliocheinterpretavaJago.Morpochesettimanedopo.Keanpassalla
storiacomeunartistatuttogenioesregolatezza.TantocheStanislavskijloproposecome
grandegeniodanonimitare.Ilregistarussovolevaunacompagniaordinata,contuttelepar
tiperfettamentepreparate,consapevolidelproprioruolo.Oggiprotagonista,domanicom
parsa,sempreartista.Ragionavainsommacomeragionaunallenatoredicalcio,chesache
nonsivincelapartitaconunfenomenoinsquadra,maconunasquadrachegiochituttabe
ne,chefunzioninelsuoinsieme.
NellafiguraEdmundKeaninundisegnodiSamuelCousins,1815.


SarahBernhardtilgenioscandaloso
ilcuiveronomeeraHenrietteRosineBer
nard(Parigi18441923),consideratala
pigrandeattricediteatrofrancese.Perlei
siusperlaprimavoltalespressionemo
strosacro.InsiemeaEleonoraDuse,la
massimarappresentantefemminiledel
cosiddettoteatrodelgrandeattore.Alla
ComdieFranaisefecescalporecome
protagonistainFedra(1874)diRacine,in
RuyBlas(1872)einErnani(1877),drammi
romanticidiVictorHugo.LascilaCom
dienel1880percreareunapropriacom
pagniaconlaqualerecitneimaggiorite
atrieuropeieamericani.Fuanche

EleonoraDuselaDivina
(Vigevano1858Pittsburgh1924),unadellemiglioriattricidituttiitempi.Figliadiunattore,re
citnellacompagniadigirodelpadregidabambina.Divennecelebrecomeprimattricedella
compagniadiCesareRossi,conlaqualerecitin


unteatrocheapprofondisceiltestopercapirelaretedirelazionitraipersonaggi.

Ceraunavoltainterpreteovirtuoso?

Finita lepoca eroica del teatro greco, il V secolo a.C., si and verso una
suddivisionesempremaggioredellecompetenze.Lattoredivenneunvir
tuosodelcantoedellarecitazione,deltuttoautonomorispettoallautore.
Ilresponsabiledellallestimentoera,asecondadeicasi,ilcapocomico,cio
ilproprietariodellacompagnia,oppurelattorepianzianoepiesperto.
CoseranelbacinodelMediterraneoinepocaellenistica.CoseraaRoma.

Infuturo,primadellacomparsadelregista,lastoriadelteatrooscillerco
stantementetrapreminenzadellautoreepreminenzadellattore.Incerte
situazionilattorelinterpretedelpoeta.Ilsuocompitoquellodidirenel
miglior modo possibile il pensiero di chi ha scritto leparole, tirando fuori
tuttiisignificati,senzaaggiungereotoglierenulla.cosnelteatroelisabet
tiano, quando Richard Burbage, il principale attore della compagnia di
Shakespeare, recita con naturalezza le parole del grande drammaturgo,
suo collega sul palcoscenico. cos con Molire, con Pirandello, con Gol
doni,chesostieneunalungaeduralottacongliattoriperimporrelorodi
studiarelaparteamemoria,conCechov,conIbsen,ecc.ancoracosper
ungrannumerodiproduzionidelteatrocontemporaneo.AncheseilNo
vecento, con le sue avanguardie, ha reso le cose molto pi complicate e
resoilrapportotratestoeattorepiliberoecreativo.Senzacontareche
sullascenadelNovecentoarrivato,comesivisto,ilterzoincomodo,il
regista,cheunpoallavoltadiventatoilpadronedellasituazioneimpo
nendolapropriaautoritsiaallautorecheallattore.

Inaltreepochestoricheinvecelattoresiresodeltuttoliberodalleprete
se dellautore, semplicemente rinunciando al testo, come nel grandioso
fenomenodellaCommediadellArte,traCinqueSeieSettecento,oppure
utilizzandoiltestocomevolevalui,tagliandoespostandoasuopiacimen
to,infunzionedellaesibizionedelpropriovirtuosismoedellapropriacapa
cit ipnotica di soggiogare il pubblico, come nella cosiddetta epoca del
grandattore,traOttoeNovecento.Icomicidellarteimprovvisavano,cio
decidevanoloroqualibattutedire.Dovevanosolorispettarelatramascelta
dalcapocomicoperquellaoccasione.Sitrattavainpraticadiunasoluzione

modulare.Ogniattore,cheinterpretavasemprelostessopersonaggio(Ar
lecchino, Pantalone, Rosaura, ecc.), sapeva un certo numero di battute a
memoria,dicaratterediverso,adatteallevariesituazioni,eleusavaasuo
piacere,nellosvolgimentodellospettacolo.Questopermettevadifareuno
spettacolo diverso ogni sera per molte sere, senza conoscere a memoria,
cinqueodiecicommedie.Lebattuteeranosemprelestessemacambiava
latramaelacombinazionerisultavaogniseranuova.Questomododifare
teatrorendevailsingoloattoreinsostituibile.UntradimentodiArlecchino,
nel senso che lattore interprete di Arlecchino se ne andava in unaltra
compagnia, era una vera catastrofe, metteva a repentaglio la stessa so
pravvivenzadellacompagniatradita.Diquiguerretracompagnieperac
caparrarsi questo o quellattore. Compagnie che nascevano, compagnie
chemorivano,rimostranze,invettive,causelegaliGliepistolarideicomi
cidellartenesonopieni.

ScenadiCommediadellArte.QuadrodiFranoisBuneldel157890intitolatoCommedia
dell'ArteallacortediEnricoIVdiNavarra(MuseduVieuxBiterrois,Bziers).Pantalonein
terrottomentrestaperamoreggiareconlasuaamata.Icompagnilocircondano,losbeffeg
gianoegliimpedisconodiassalirecolcoltelloilrivalegiovane,cheintantofapassareinma
noallabellaunbigliettoamoroso.Lacommediadellarteeraunteatroesclusivamente
dattore.Ancheiltestoeradisuacompetenza.Tuttolospettacolosiaffidavaallasuacapa
citdiimprovvisare.

Ceraunavoltailgrandeattore

I grandi attori (il capostipite Edmund Kean, e poi Eleonora Duse, Sarah
Bernhardt,GustavoModena,TommasoSalvini,HernryIrving,ecc.)utiliz
zavanolapropriabravuravocaleefisicaperinstaurareunrapportocongli
spettatoricheandavaoltreiltestorecitato,dauomoauomo.Questocrea
va una dimensione teatrale particolare, di fortissima suggestione. Tanto
che la Duse, per fare un esempio estremo, poteva fermare il flusso del
drammaestareimmobile,senzafarniente,inproscenio,raggianteditutta
lenergiacheerariuscitaadaccumulare.Stavaleguardavasemplicemen
te,maintensamente,ilpubblico,facendosiguardaredalui.Unadimostra
zionestraordinariadicarismadrammatico.Questopotevadurarequattro
minuti.IlcronometristaStanislavskij.Salviniaddiritturaarrivavaasette
minuti(sempreStanislavskij).Iregistifondatoriguardanoammiratieana
lizzano.TuttalaricercadiStanislavskijpartedallaosservazioneattentadei
grandi attori suoi contemporanei. Il giovane attoreregista russo restava

turbato dalla loro bravura (lo colp in particolare Tommaso Salvini) e si


chiedeva,comesichiederannotuttiipadrifondatoridelteatrodiregia:si
pu individuare un metodo per portare un attore bravo, ma non geniale
comeloro,allostessolivello?QuestadiStanislavskijeraunesigenzadico
ordinamentodeivariaspettidellospettacolo,dilivellamentoinaltodella
qualitgeneraledellarecitazione.Eraappuntounaesigenzadaregista.Da
qui,neglianni,lacostruzionedelfamosometodo.AncheGordonCraig,che
odiava la cialtroneria della gran parte degli attori, studi attentamente,
conpassioneestupore,ladanzadeimovimentisullascenadiHenryIrving,
quellapotenzaespressivadelcorpocheincantavailpubblico.ECraig,Sta
nislavskij,Mejerchold,Copeau,tuttiequattroigrandifondatoridelteatro
diregia,cercaronodicapiredadoveprovenivalapotenzaammaliatricedi
EleonoraDuse,ladivina,allaqualenoneranocapaci,cometuttiglialtri,di
sottrarsi.

Ceraunavoltailmeneur

Comenonsipuparlarediregistanelleciviltteatralidellantichit,cosin
epocamedievale.Ancheseceraunafunzionechelaprefigura.Ilmeneurdu
jeudeimisterimedievalieraunaviadimezzotralavocerecitanteeildiret
tore di scena. Leggeva i brani della Bibbia a cui erano ispirati i vari quadri
dellospettacoloedavailviaalgruppodiattorichedivoltainvoltadoveva
agire.Eraancheunpodirettoredorchestra,vistochedavalattaccoanche
agliinterventidelcoro.Cisonoillustrazionidepocacheloraffiguranopro
prioconunabacchettainmano.

Ceraunavoltailcorago

NellItaliarinascimentaleebaroccasullesceneagivailcorago,conilcompi
to di organizzare i vari aspetti dello spettacolo. Leone de Sommi, per e
sempio,erailcapodiunacompagniaprofessionisticamantovana,cheope
ravaallacortedeiGonzaga.Sioccupavadiogniaspettodellallestimento.
Scrisseancheunfamosotrattato,Quattrodialoghiinmateriadirappresen
tazionisceniche(1561).SipudirecheLeonedeSommiunprimoesem
pio di regista antelitteram. Ogni aspetto dello spettacolo gli era perfetta
mentechiaroeseneassumevainprimapersonalaresponsabilit.Unaltro
nome quello di Angelo Ingegneri, che mise in scena Edipotirannoper la

inaugurazionedelTeatroOlimpicodiVicenza,nel1585.Ancheluiscrisseun
famosotrattato,Dellapoesiarappresentativaedelmododirappresentarele
favolesceniche(1598).Ancheluiquindiideechiareeassunzionedirespon
sabilit.Ma,comevedremo,ilregistadelNovecentononsilimiteracon
trollarechetuttofunzioni,comefailcorago,maimporrunasuavisionedel
mondo,spessoaddiritturainterminiautobiografici.Equestofaladifferen
za.

IlmartiriodiSantaApollonia.Spettacolo
medievale.Alcentroilmeneurdujeucon
labacchettaeillibroinmano.Ilteatro
sacromedioevaleavevaunoscopoedu
cativo.Comeigrandiciclipittoricicoevi
siponevailcompitodispiegarealpopolo
deifedelilesacrescrittureolevitedei
santiedeire.Ilmeneurdujeuleggevae
poidavailviaallazionescenicacorri
spondente.

Ceraunavoltaloperahalesueconvenienze

Lopera lirica nasce in ambito cortigiano, dove agiscono eccellenti profes


sionalit. Anche in questo ambito si parla, nei trattati, di corago, ma nella
pratica non c una regola. Inizialmente sono gli stessi compositori che si
occupano di ogni aspetto dellallestimento delle proprie opere, delle quali
sono sempre anche interpreti. Quando, dopo il 1637, il teatro dopera di
ventateatrocommercialee,perattirareilpubblico,prendelaviadellapi
spiccataspettacolarit,lacoordinazionesiframmentainvariambiti:scene,
macchine, coreografie, musiche, ruoli drammatici, senza che ci sia una
menteunicaacoordinareiltutto.Acapodiognicosaclimpresario,cio
chiinvestesoldinellimpresa.luichehalaparolafinalesulledecisionida
prendereedluichegarantiscecheognicompetenzaprofessionaleabbia
salvaguardatiipropridiritti,leproprieconvenienze,comesidirnelSette
cento.NelSettecento,secondolatestimonianzadiGoldoni,ceraundiret
tor delle scene che si occupava del buon andamento dello spettacolo. Lo
stesso Goldoni lo mette in burla in LimpresariodelleSmirne(1759): Ditegli
pur che insegno ai musici le azioni,/e dirigo la scena, e corro pei palchetti/ad

avvisar la donna che di venir saffretti./Che assisto alle comparse, e che mi


portobene/adavvisarcolfischioilmutardellescene.Quasisempreildirettor
dellescenelautoredellibretto,ilpoeta,lacuiautoritaccettatadima
lavoglia dai cantanti, veri padroni della scena lirica settecentesca. I movi
mentidiscena,peresempio,nonsonodettatidallasituazionedrammatica,
madalrangodelpersonaggio,adestrailpiimportante.Eilpersonaggio
piimportanteappannaggionaturalmentedelcantantepifamoso.Ipo
eti,Metastasiointesta,cercanodimodificareilsistemadelleconvenienze,
ma non ci riescono. Comunque per tutto il Settecento e per buona parte
dellOttocentoproprioilpoetadelteatrochehalaresponsabilitdimet
tereordinesulpalcoscenicoediistruireicantanti,spiegandolorolatrama,i
caratteri, le passioni in gioco. Suo anche il compito di muovere un po la
scena, di creare un minimo di vita, contrastando per esempio la tendenza
deicantantidistarecostantementeinprimopiano.ConVerdilecosecam
bianoradicalmente.Verdifapassareilconcettochelacosapiimportante
la musica, e di conseguenza che il compositore ha il dominio su tutto
lallestimento.Lesuerichiestedirispettoassoluto(oltrechedellamusica,di
cui non deve essere cambiata una sola nota) delle indicazioni sceniche,
perentoria tanto da ottenere in contratto il pagamento di una multa da
parte delleditore in caso di mancata osservanza delle didascalie. Il lavoro
concreto di direzione dellallestimento era svolto, a seconda dei teatri, da
operatoridiversi.AlSanCarlodiNapolieraSalvatoreCammarano,libretti
sta, poeta del teatro. Alla Pergola di Firenze era invece il direttore
dorchestra. Le opere di Verdi sono complicate scenicamente, ricche di a
zione,discenecorali.Ilgrandemusicista,apartiredal1856,prendeapub
blicarelibrettididisposizionisceniche,cheservonocomelibridiregiapertut
tiiteatriincuisimetterannoinscenalesueopere.Sitrattadiinteressanti
documenti,dettagliati,conpiantineperladisposizionedellemasseeindi
cazionitecnicheprecise,perlilluminazioneperesempio.Emersalaneces
sitdiuncoordinamentoforte,lafunzioneallafinevieneassunta,apartire
dal1860,daldirettoredorchestra.ToscaniniimponeallaScalaipropripun
tidivistamusicaliesceniciperlunghiperioditrail1898eil1926.

IlbuiodiWagner

IntantoperinEuropalecosestannomutandoradicalmente,anchenelte
atrodopera.IlfranceseAppiaharivoluzionatoilconcettostessodiallesti

mentolirico,soprattuttonellesueregiewagneriane.EprimadiluiRichard
Wagner appunto aveva apportato importanti modifiche alla pratica degli
spettacoli.NelsuoteatrodiBayreuthilmusicistatedescoavevaimpostoil
buio in sala per ottenere dal pubblico una concentrazione maggiore. Una
novitchediventerprestonormagenerale.Avevainoltreinventatoilco
siddetto golfo mistico cio la buca dellorchestra. In questo modo il suono
dellorchestra arrivava al pubblico come per miracolo, senza che si vedes
seroisuonatori.Sonoinnovazionitecnichecherispondonoadunavisione
profondamente seria dello spettacolo. Un esempio per tutti i teatranti del
tempo. Anche in Italia si sente lesigenza di una professionalit specifica
menteteatralechesioccupidellallestimentoscenicodelleopere,metten
doordineinspettacolisemprepicomplessi.SarLuchinoVisconti,conle
regiescaligeredellastagione195455,acolmareilgaptrateatrodiprosae
teatrodopera,portandolaregiacriticaanchesulpalcoscenicoliricoitaliano.
Dopodiluiaicantantisichiederdiessereancheattori.

IlteatrodiWagneraBayreuth,inauguratonel1876.All'inaugurazioneeranopresentiospitiillustri:
ilKaiserGuglielmoI,l'imperatoredelBrasileDomPedroII,reLuigiIIealtriesponentidellanobilte
compositorifamosicomeAntonBruckner,EdvardGrieg,PtrIl'iajkovskijeFranzLiszt.Erapure
presenteFriedrichNietzsche,ilfilosofoappassionatodimusica.Wagnereramoltofamoso.

LaprimarappresentazionedellOrodelrenodiWagnernelteatrodiBayreuth(1876).Wagner,oltre
chegrandissimocompositore,unprecursoredelmodernoregista,nelsensocheintendelospet
tacolocomeuntuttogovernatodaunasolamenteartistica.Lasuavisionemisticadellospettacolo
loportadimporreilcompletobuioinsala.Cosilpubblicostavainperfettaconcentrazione,in
assolutosilenzio.Mainquantoallallestimentoilsuogustoeraobsoleto,legatoaunavisionedella
scenapiattamenterealistica.Lacosafacevaapugniconleambizionimetafisichedellesueopere.Il
fattochealtempodiWagnerlascenahaancoraunafunzioneservilerispettoaltestopoeticoe
musicale.LecosecambierannoconAppiaeCraig.

Ceraunavoltaattoriebasta!

NellaCommediadellArte,comesidetto,ilgrandeprotagonista,adiffe
renzachenel coevoteatrodicorte,eralattore.Infatti,nellecortiglialle
stimenti erano guidati dal corago, che si avvaleva della collaborazione di
pittori, musici, costumisti, oltre che, naturalmente, dellapporto principale
delpoeta,lautoredelleparole.Icomicidellarteinvecefacevanotuttoda
soli.Nonavevanoautoreperchdecidevanolorochebattutedireperdare
corpo alle situazioni indicate dal canovaccio. Non avevano regista perch
tuttosirisolvevanelvirtuosismocanoroefisicodellattore.Ilcapocomicosi
limitavaadareindicazionisommarie.

CeraunavoltaShakespeareattoreeregista

Shakespeare era responsabile degli allestimenti, oltre che attore. Questa


funzione gli veniva dal fatto di essere lautore delle storie rappresentate,
quindiilpiadattoadirelasuasucomemetterleinscena.Ildiscorsoagli
attorifattodaAmletomoltofamoso,manoncidicegranchsucomere
citavano gli attori del tempo, e niente ci dice su come intendeva il lavoro
dellallestitore il grande drammaturgo, che sicuramente si limitava a dare
indicazioni generali agli attori, soprattutto lindicazione di non esagerare
conlaricercadieffetti.Ancheilteatroelisabettianounteatrosenzaregi
sta,comelacoevaCommediadellArte.Quiquellochecontalaparoladel
poeta.Elavocedellattorecheladice.

CeraunavoltaMolireesuamoglie

Molireerailcapocomicodellasuacompagniaeguidavaconmanosicurala
lororecitazione,perquantoriguardavalacomprensionedeitesti,scrittida
lui stesso. Quindi anche lui autoreattoreallestitore, come Eschilo e come
Shakespeare.NelmeravigliosofilmfranceseMolire,diArianeMnouchkine,
cunascenaincuivediamoilgrandecomicoguidareunascenadicorteg
giamentotralagiovaneattrice,suamoglie,eilgiovaneattore,amantedi
suamoglie.Egli,anzianomaritotradito,sacomestannolecose.Igiovani,
manmanochevaavantilaprova,siaccorgonocheilcapoliguidaconuna
insolitaansiadiprecisione,disperata.Einfinenonhannodubbi:luisa.Ma
continuanoaprovare,fingendoduevolte.Lasituazionesiaffinasemprepi
finoadarrivarealnitorediunmessaggioinequivocabile:ilteatroelavita
sonolastessacosa.

LalocandinadelfilmMolire(1978),ilcapolavorocinematograficodellaregistaAriane
Mnouchkine,leaderdellacompagniateatraleLeThtreduSoleil.IlfilmraccontalavitadiMo
lireedellasuacompagnia.

CeraunavoltaGoethetroppoavanti

JohannWolfgangvonGoethe(FrancofortesulMeno1749Weimar1832)fu
ancheallestitoredispettacoli.Siposeinmodochiaroiproblemidiunalle
stimentocoerenteconiltesto,conscenografiaecostumichefossecongrui.
ScrisseancheunromanzointitolatoLavocazioneteatralediWilhelmMeister,
dalqualericaviamo,oltrechelasuagrandepassioneperilteatro,moltein
dicazionisulsuomodomodernodiintenderelospettacoloculturale.Trale
altre cose scrive che i costumi devono essere dellepoca rappresentata e
noncostantementecontemporaneiogoffamentedifantasiacomesiusava
nelteatrotedescodelsuotempo,quandosuccedevacheunanticoromano
entrava in scena in redingote con in mano una spada corta, e il pubblico
dovevacapire.Malesueindicazionisonotroppoavantirispettoaitempiei
suoi tentativi non hanno seguito. La prima parte dellOttocento gi
lepoca del grande attore. E lui che domina totalmente la scena e svolge
anchetuttequellefunzionitecnichechesarannodelregista.


Goethenel1928.RitrattodiKarlJosephStieler,NeuePinakothek,Monaco.
Goethenutrunaverapassioneperilteatro.Sioccupdirettamentedial
lestimentiediformazionedegliattori.

AndrAntoine,ilprimoregistain
sensomoderno.Ilsuoteatro,ilThtre
Libre,ispiratoallapoeticadelnatura
lismo.Gliallestimentisonoquindiuna
ordinataimitazionedellarealt.Lesce
nografieriproduconofedelmenteinterni
borghesioproletari,icostumisonove
rosimili,larecitazioneilpinaturale
possibile.ilregistacheindirizzaecon
trollatuttolinsieme.Ilperiododel
grandeattorevolgecosversolafine.

AndrAntoineilcronista
(Limoges18581943)
Si pu affermare che la profes
sionedelregistanascenel1887,
quando Antoine fonda a Parigi
ilThtre Libre, con lappoggio
delromanzierenaturalistamile
Zola. Antoine adotta lo stilenaturalistae si impone alle vecchie abitudini
degliattorifacciotuttoio,quandoeralattoreprincipaleadecidereognico
sa,compresospessochesceneutilizzare(salarossa,salaverdecambiava
solo il colore delle tele), eogni attore sceglievadal suo guardaroba
ilcostumecheasuoparereerailpiadattoaltesto.Irisultatieranosempre
approssimativi,ainostriocchiridicoli.Maquellochecontava,finoadallora,
eralesibizionedellattore,lasuacapacitistrionicadiaffascinareilpubblico.
Il resto era contorno.Ora invece c' una nuova figura d'artista che pren
detutteledecisionigenerali,diventandoilveropadronedellascena.Ene
cessariouncoordinamentorigorosoperraggiungereleffettodesiderato:la
rappresentazionedelvero.Questocoordinamentofacapoadunapersona
sola,ilregista,chelinterpreteprincipaledeltesto.Ilregistanonunat
toredellacompagnia,nonlautoredeltesto.Eilgarantedellainterpreta
zionedeltesto.Gliattoridevonoubbidire.Sottolaguidaferreadelregista
AntoineilThtreLibremetteinscenaigrandiautoridrammaticidelperio
do:mileZola,GuydeMaupassant,ifratelliGouncourt,AlphonseDaudet,
HenrikIbsen,AugustStrindberg,LevTolstoj,GerhartHauptmann,Giovanni
Verga).SuccessivamenteAntoinefuanchedirettoredelteatrodell'Odon
di Parigi, dal 1906 al 1913. I suoi spettacoli descrivevano esattamente gli

ambienti,conunaminuziamaniacale.Antoinearrivaportareinscenaun
veroquartodibue.Cosachecolpmoltoilpubblicodiallora.Seinscena

sensodellaprofondit).IMeiningerfuronoancheiprimiausareriflettorielettrici.

AdolpheAppia,registaesceno
grafo,sioccupsoprattuttodi
operalirica.IlsuoamoreperWa
gnereilpiattorealismodellere
giechedellesueopererealizzava
lostessocompositore,loconvin
serocheeranecessarioriformare
lascena.Lesueinnovazioniri
guardanolospazioscenico,orga
nizzatoinmododiversoperogni
operamessainscena.Primain
vecelospazioscenicorimaneva
semprelostesso,anchesecam
biavanoidcors.Lascenadiventa
unospazioduttile,checrea
latmosferaadattaallavicendadei
personaggi.Appiasioccupat
tentamenteanchedellaillumina
zioneteatrale,attribuendoalla
lucevalorepsicologico.Ilsuoin
flussoperlaregiadoperastato
moltoimportante.

AgliantipodidiAntoinetroviamo
AdolpheAppialascenadiluce
(Ginevra 1862 Glrolles 1928). Appia fu ilregistascenografo che mo
dernizzlascena,realizzandounospaziotridimensionale,articolato,su
variealtezze,geometricoeastratto.Mafusoprattuttolinventoredella
modernailluminazionedellascena,chediventaunelementodellasog
gettivitdelpersonaggio.Appiadetestaogniformadinaturalismo.Lo
trova piatto, puramente imitativo. Il teatro invece per lui deve essere
invenzione,spaziomagico,densodipsicologia,disimboli.Ilpalcoquindi
nonpiunapiomenoverosimileimitazionediqualcheambiente,ma
unospazioautonomo,dentroilqualesidisegnanoambientisuggestivi,
realizzatisoprattuttotramiteifascidiluce.LeideediAppia,chefuso
prattuttoregistadopera,sonoimportantissimeperlosviluppodellare
gia moderna, anche per quanto riguarda il trattamento degli attori. La
scenadeveesseredominatadaunaarmoniaritmicaeicorpidegliattori
sidevonomuovereinrapportoaivolumidellascena,anchessidisposti
ritmicamente.CelebreladiscesaversogliinferidiOrfeoideatadaAppia

regista di Orfeo ed Euridice di Gluck (1913): una scalinata enorme che


occupatuttolospazioscenico.Inaltounaluceabbagliantechesfuma

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