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: LA
METAFORA DELL'UOMO VASCELLO
di Felice Diego Licopoli
La
metafora
dell'uomo
vascello, ed il viaggio,
inteso in filosofia come
esperimento, arricchimento
culturale nonch fonte di
apertura mentale verso lo
spirito libero dell'uomo, che
ha bisogno di nutrirsi di
conoscenza e di sapere. Fatti
non foste a viver come bruti,
ma per seguir virtute e
canoscenza, recita Ulisse
tramite la penna di Dante
nell'Inferno della Divina Commedia. Al viaggio non si sono mai sottratti molti dei
grandi filosofi della storia, come
tavola rotonda di filosofia da sinistra a destra: dott. D'Agostino, prof.ssa
Serran degli Espositi, dott. Cord, dott.ssa Borruto, dott. Iaria
Platone ad esempio, che dopo la morte del maestro Socrate giunse nell'Antico Egitto,
considerato per l'epoca "la fonte di tutte le conoscenze".
Alla libreria culture, si tenuta nei giorni scorsi, un'illustrante tavola rotonda
sull'argomento, organizzata dal CIS di Reggio Calabria. Come sempre, dopo la
prestante presentazione della presidentessa Rosita Lorelay Borruto, sono intervenuti a
colloquio il dott. Antonio Giuseppe D'Agostino, il dott. Franco Iaria e la prof.ssa
Emilia Serran Degli Espositi, coordinati dalla direzione del dott. Gianfranco Cord.
"la filosofia inizia ad interessarsi al viaggio sin da subito
grazie anche ad Eraclito, un esponente dei presocratici,
nel V secolo a.C., che viene riscoperto attraverso uno dei
frammenti che dice"per quanto tu potrai camminare mai
potrai percorrere i confini dell'anima perch grande ed
immenso il suo mistero."Si pu scindere la questione in
due viaggi; il viaggio reale ed il viaggio dentro di se,
dentro la propria anima. Hegel riesce a coniugare questi
due viaggi identificandoli come il viaggio reale ed il