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...e diventiamo pi efficienti, lucidi, creativi. Wow! O solo doping
cerebrale? In America un gruppo di scienziati ha lancitato un appello
pro smart drug e gi si parla di neurologia estetica
12 agosto 2009 di Margaret Talbot
a malattie come lAlzheimer. Le ampachine sono in grado di dare una bella spinta
cognitiva anche a soggetti sani. Uno studio condotto nel 2007 su 16 volontari, anziani
ma in salute, ha dimostrato in modo inequivocabile che 500 mg di una certa
ampachina miglioravano la memoria recente, anche se pareva che ci andasse a
scapito della memoria dei fatti passati. Unaltra classe di farmaci, gli inibitori della
colinesterasi, gi utilizzati con qualche risultato nella cura dellAlzheimer, sembra
promettere bene nel campo neurostimolatorio. In uno studio, il donepezil ha
incrementato le prestazioni dei piloti al simulatore di volo; in un altro ha migliorato la
memoria remota, verbale e visiva, di trenta giovani volontari, maschi e sani. Molte
case farmaceutiche stanno studiando farmaci che vanno a colpire i recettori cerebrali
della nicotina, sperando di replicare la botta di eccitazione che i fumatori provano
accendendo la sigaretta.
Zack e Casey Lynch sono la giovane coppia che nel 2005 ha fondato NeuroInsights,
unazienda che informa gli investitori sugli sviluppi della tecnologia nelle neuroscienze.
Casey e Zack si sono conosciuti alluniversit; lei ha poi preso un master in
neuroscienze alla University of California a San Francisco, e lui diventato dirigente di
unazienda di software. La scorsa estate ho bevuto un caff insieme a loro a San
Francisco ed entrambi mi hanno parlato con disinvolta sicurezza del nascente mercato
dei neurostimolatori. Zack sta per uscire un suo libro, intitolato The Neuro Revolution
mi ha detto: Viviamo nella societ dellinformazione. Qual la prossima forma di
societ umana? La neuro-societ. Negli anni a venire, spiega, gli scienziati
comprenderanno meglio il funzionamento del cervello e avremo un miglioramento dei
neurostimolatori; alcune persone li utilizzeranno come terapia, altre perch ne hanno
un bisogno borderline e altre semplicemente per avvantaggiarsi nella competizione.
Zack dice che il termine accrescimento non gli piace: Non parliamo di
unintelligenza sovrumana. Nessuno sta affermando che salter fuori una pillola che ci
render pi intelligenti di Einstein!... Stiamo parlando, in realt, di far funzionare la
gente. Mi ha disegnato una curva a campana sul retro di un tovagliolo: Quasi tutti i
farmaci in fase di studio sono molecole che permetteranno a chi sta lavorando al
quaranta o cinquanta per cento di arrivare allottanta.
I nuovi farmaci psichiatrici hanno un modo tutto loro di crearsi un mercato. Il Ritalin e
lAdderall hanno fatto dellAdhd un nome familiare e le pubblicit degli antidepressivi
hanno contribuito a qualificare la timidezza come una malattia. Se c una pillola in
grado di rimettere a fuoco lattenzione ondivaga di un ragazzo che non dorme
abbastanza, o alleviare il problema del ce-lho-sulla-punta- della-lingua nella mezza
et, allora questi stati, piuttosto comuni, possono arrivare a essere visti come
sindromi. Per dirla con Casey: I farmaci progrediscono, e i mercati si ingrandiscono.
Zack conferma: Lo chiamiamo il mercato del miglioramento dello stile di vita. I
Lynch sostengono che il Provigil sia stato un classico esempio di missione che va oltre
gli scopi stabiliti. Nel 1998 la Cephalon, lazienda che lo produce, ricevette
lautorizzazione governativa a immetterlo sul mercato, ma solo per la cura della
sonnolenza diurna provocata da narcolessia; nel 2004 ottenne il permesso di
estendere le indicazioni, includendo lapnea da sonno e linsonnia dei turnisti. Le
vendite nette del Provigil sono balzate da 196 milioni di dollari del 2002 a 988 milioni
nel 2008. I manager Cephalon hanno affermato pi volte di non approvare luso non
ufficiale del Provigil, ma nel 2002 lazienda stata sanzionata dalla Food and Drug
Administration per aver distribuito materiale propagandistico che presentava il
farmaco come un rimedio per la stanchezza, il calo di efficienza e altri mali presunti.
E nel 2008 Cephalon, dopo essere stata incriminata per aver promosso un uso
improprio del Provigil e di altri due farmaci, si riconosciuta colpevole e ha pagato 425
milioni di dollari. Questanno Cephalon conta di lanciare il Nuvigil, variante a lento
rilascio del Provigil.
Non siamo in presenza di uno dei tanti scenari ipotetici che angustiano gli esperti di
bioetica, cloni umani, beb fabbricati a richiesta: il potenziamento cognitivo gi una
realt in pieno boom. Anche se le droghe furbe di oggi non sono potenti come
potrebbero esserlo in futuro, bisogna porsi un bel po di domande. Quanto sono utili, in
realt? Sono potenzialmente dannose, rischiano di dare dipendenza? E poi c da
chiedersi cosa intendiamo con furbe. La crescita di un tipo di funzionamento
cerebrale non potrebbe andare a detrimento degli altri? Tutte queste domande
necessitano di risposte scientifiche precise, ma per ora gran parte della discussione
avviene tutta di nascosto, tra gli americani che in numero sempre crescente
conducono ogni giorno esperimenti sui propri cervelli.
Cephalon, lazienda produttrice del Provigil, ha pubblicamente minimizzato lidea che il
farmaco si possa usare come smart pill. Nel 2007 Frank Baldino jr, fondatore e
direttore generale dellazienda, ha dichiarato a un giornalista di una rivista
specializzata: Credo che, quando sei stanco, il Provigil ti tenga sveglio. Se non sei
stanco, non fa alcun effetto.
Baldino forse ha peccato di modestia. Sono stati condotti pochi studi su volontari sani
e non privati del sonno, ma quegli studi sembrano indicare che il Provigil fornisca un
certo vantaggio, almeno in alcuni tipi di sfide. Nel 2002 i ricercatori delluniversit di
Cambridge hanno sottoposto sessanta volontari maschi e giovani a una serie di test
cognitivi standard. A un gruppo stato somministrato il modafinil, a un altro un
placebo. Il gruppo del modafinil ha ottenuto risultati migliori in pi di un test, come
quello del digit span, nel quale si chiede al soggetto di ripetere in avanti e poi
allindietro sequenze di numeri via via pi lunghe. Hanno fatto meglio anche nel
riconoscimento di schemi visivi ripetuti e in un gioco di pianificazione spaziale
conosciuto come la Torre di Londra. Scrivendo sulla rivista Psychopharmacology, gli
autori dello studio affermavano che il modafinil mostra un potenziale significativo
come stimolatore cognitivo.
Il Provigil pu dare una mano alle persone sane, ma questo non significa che sia
pronto a rimpiazzare il caff del mattino. Anjan Chatterjee mi ha spiegato che, molto
semplicemente, non ci sono abbastanza studi sulleffetto di questi farmaci, in
soggetti normali. In certe situazioni giovano, ma a quale costo?. Il Provigil pu dare
assuefazione. In uno studio recentemente pubblicato dal Journal of the American
Medical Association un gruppo coordinato da Nora Volkow, direttrice del National
Institute on Drug Abuse, ha sottoposto a scanning cerebrale dieci uomini dopo la
somministrazione di un placebo e dopo la somministrazione di una dose di modafinil. Il
modafinil sembrava provocare un aumento della dopamina cerebrale. Poich le
droghe che fanno alzare i livelli di dopamina possono indurre allabuso, concludeva la
relazione di Volkow, questi risultati suggeriscono che il rischio di dipendenza in
persone vulnerabili meriti unattenzione particolare (Cephalon in risposta allo studio
fa notare che letichetta del Provigil esorta i medici a monitorare con cura i pazienti,
specie quelli con un passato di tossicodipendenza). Sul sito web Erowid, dove la gente
riferisce in modo anonimo le proprie esperienze con le droghe legali e illegali, alcuni
consumatori di modafinil hanno descritto la loro dipendenza dal farmaco. Un tizio, che
si presenta come ex studente di biochimica, dice di essere riuscito a liberarsi dal
consumo di cocaina e oppiacei, ma di non esser capace di fare a meno del modafinil.
Tutte le volte che rimango senza, scrive, comincio a dar fuori di testa. E dopo 4-5
giorni di astinenza, nel cervello mi torna la nebbia.
Lo scopo di molti consumatori di neurostimolatori sembra essere quello di eliminare
lannebbiamento mentale. Ma i farmaci odierni raggiungono davvero questo obiettivo?
Ho posto la domanda alla collega di Anjan Chatterjee, Martha Farah, psicologa presso
la Penn e direttrice del Centro di Neuroscienza Cognitiva.
Da anni scrive sui neurostimolatori, con una prospettiva profondamente affascinata e
astratto e la creativit. Sia Chatterjee che Farah si sono chiesti se i farmaci che
acuiscono lattenzione di chi li usa possano ottundere la creativit. Dopotutto, alcune
delle nostre intuizioni migliori le abbiamo non quando siamo seduti alla scrivania ma,
piuttosto, quando siamo sotto la doccia o portiamo a spasso il cane, lasciando libera la
mente di vagare. Jimi Hendrix aveva raccontato che lispirazione per Purple Haze gli
era venuta in sogno: il chimico Friedrich August Kekule sosteneva di aver scoperto la
struttura ad anello del benzene durante una fantasticheria a occhi aperti, nella quale
aveva visto un serpente che si mordeva la coda. Gli psicologi cognitivi hanno trovato
che c un rapporto inversamente proporzionale tra concentrazione e creativit, mi
ha spiegato Farah. Ci sono prove del fatto che gli individui pi bravi nel focalizzarsi su
un compito e nel filtrare le distrazioni tendano a essere meno creativi.
Farah e Chatterjee hanno portato a termine di recente uno studio preliminare sugli
effetti di una dose di dieci milligrammi di Adderall su un gruppo di sedici studenti
impegnati in test standard di laboratorio sul pensiero creativo. Non hanno riscontrato,
con queste dosi modeste, un effetto negativo ma entrambi credono che questo sia
solo linizio di unanalisi accurata, assolutamente necessaria. Un numero sempre
crescente di giovani fa uso di questi farmaci, per lavorare meglio, dice Farah. Hanno
il loro laptop, liPhone, lAdderall.
Questa generazione emergente di lavoratori e di leader pu avere uno stile di pensiero
e di azione un po diverso, forse perch fanno uso di questi farmaci o perch hanno
imparato a lavorare facendone uso. Se anche gli togli il farmaco, continueranno ad
avere un certo tipo di approccio. Sono un po preoccupata, temo che potrebbe nascere
una generazione di ragionieri molto concentrati.
Farah ha anche preso in considerazione le implicazioni etiche della diffusione
crescente delle smart drugs: i neuro stimolatori concedono un ulteriore vantaggio a
gente che gi si pu permettere scuole e insegnanti privati? In molti college gli
studenti hanno cominciato a definire come una forma di slealt luso di neurofarmaci
a scopi non terapeutici. Naturalmente difficile immaginare che ununiversit chieda
ai suoi studenti di far pip in una provetta, prima di riconsegnar loro il libretto. E se il
fatto di assumere neurostimolatori di nascosto prima di fare un esame della durata di
tre ore sembra scorretto, il condannare luso di questi farmaci sembra esagerato. La
pillola ti pu dare una mano, ma devi pur sempre scriverlo, il saggio, devi concepire la
sceneggiatura o compilare la richiesta di sovvenzione e se puoi acquisire meriti per un
lavoro compiuto sotto leffetto della caffeina o della nicotina, allora puoi anche
acquisirli per ci che hai fatto sotto leffetto del Provigil. Farah contesta lidea che i
neurostimolatori accresceranno le diseguaglianze. Citando il trend, molto evidente
nellinsieme degli studi, che ci fa capire quanto i neurostimolatori saranno meno utili
per le persone con risultati gi oltre la media, sostiene che queste pillole, se vendute
a basso prezzo, in realt potrebbero diventare delle livellatrici. Certo lidea di
somministrare una pillola come sostitutivo di una buona istruzione sembra repellente
come rimpiazzare un buon pranzo con una flebo di sostanze nutritive ma potrebbe
essere preferibile a uno scenario nel quale solo i ragazzi benestanti ricevono una
spinta mentale.
Farah ha collaborato a un saggio pubblicato di recente su Nature, Verso un uso
responsabile dei farmaci neurostimolanti da parte di soggetti sani. Il tono ottimistico
dellarticolo faceva pensare che alcuni esperti di bioetica fossero inclini ad appoggiare
luso di neurostimolatori. Come tutte le nuove tecnologie, laccrescimento cognitivo
pu essere usato bene o male, dichiarava il report. Dovremmo accogliere
positivamente questi mezzi che migliorano le funzioni cerebrali. In un mondo in cui le
aspettative di vita e di lavoro sono in crescita, gli strumenti per la stimolazione
cognitiva farmaci compresi si dimostreranno sempre pi utili, ai fini di una miglior
qualit della vita e di unaccresciuta produttivit sul lavoro e per tenere lontano il
declino cognitivo fisiologico o patologico derivante dallinvecchiamento. Stimolatori
aggredire e superare. Sui forum di ImmInst ImmInst sta per Immortality Institute
Seltzer e altri discutono le strategie di allungamento della vita e i potenziali benefici
dei neurostimolatori. Alcuni iscritti al forum si limitano a vitamine e supplementi
minerali. Altri assumono lAdderall o il modafinil o, come Seltzer, un farmaco che si
chiama Piracetam, messo per la prima volta in commercio nel 1972 da unazienda
farmaceutica belga e ora acquistabile anche negli Stati Uniti. Per quanto non abbia
avuto nessuna approvazione da parte della Fda, il Piracetam stato usato in modo
sperimentale sui pazienti colpiti da ictus con scarsi risultati e in pazienti affetti da
una rara malattia neurologica, lepilessia progressiva mioclonale, rivelandosi utile per
alleviare gli spasmi muscolari. I dati sui benefici del piracetam per le persone sane
sono praticamente inesistenti, ma molti di quelli che ne fanno uso pensano che
favorisca lafflusso di sangue al cervello.
Fin dalla prima volta che ho parlato con Seltzer apparso chiaro che i neurostimolatori
gli parevano avere unutilit pratica, ma lo affascinavano anche a livello estetico:
come personalizzarsi il cervello. Per alcune persone, sostiene, importante
migliorare lumore e dunque prendono antidepressivi; ma per gente come lui pi
importante aumentare i cavalli a vapore mentali. In sostanza si tratta di una scelta di
consapevolezza, su come intendi sperimentarla. Mentre gli anni Novanta sono stati
quelli della personalizzazione della tecnologia, questo il decennio della
personalizzazione cerebrale, che alcuni entusiasti hanno cominciato a chiamare mind
hacking.
Naturalmente lidea che sta dietro al mind hacking non nuovissima.
La pratica della stimolazione cerebrale con laiuto di droghe varie vanta una lunga
storia. Sir Francis Bacon consumava di tutto, dal tabacco allo zafferano, nella speranza
di darsi una spinta. Balzac, come noto, carburava, durante sedute di scrittura che
duravano anche sedici ore, bevendo grandi dosi di caff che scaccia il sonno e ci d
la capacit di impegnarci un po pi a lungo nellesercizio del nostro intelletto. Sartre
prese le anfetamine per concludere Critica della ragione dialettica. Io e i miei
compagni di college scrivevamo i saggi di fine semestre con le mani sudate e laiuto
delle compresse NoDoz. E prima dei divieti di fumo cera la cultura degli uffici che
parevano vaporiere, in unebbrezza collettiva da nicotina. Seltzer e i suoi interlocutori
sul forum ImmInst sono solo gli ultimi di un esercito stagionato, anche se hanno a
disposizione una farmacopea pi complessa.
Alla fine ho incontrato Seltzer in un ristorante sotterraneo, in un centro commerciale
non lontano dal Pentagono. Gli ho chiesto se avesse qualche dubbio etico sulle smart
drugs. Dopo una breve pausa mi ha risposto che avrebbe qualche preoccupazione se
un tizio prendesse un neurostimolatore per passare lesame di specializzazione per
diventare diciamo neurochirurgo e poi smettesse di far uso del farmaco. Altrimenti
non vede il problema. Si dice un convinto assertore dellidea che dobbiamo avere una
grande libert di fare dei nostri corpi e delle nostre menti ci che ci pare opportuno,
finch le nostre azioni non violano i diritti, la libert e la sicurezza di altri. Perch mai si
dovrebbe voler porre un tetto alle capacit intellettuali di un essere umano? E se uno
molto nazionalista, perch non dovrebbe desiderare per il suo paese un vantaggio
sugli altri, particolarmente in quella che alcuni definiscono uneconomia basata sulla
conoscenza?. Non basta: Pensiamo alla complessit dei compiti intellettuali che la
gente deve svolgere oggi. Gi non semplice tentare di capire quello che sta facendo
il Congresso! difficile valutare la gamma di problemi scientifici, tecnici e sociali. Se
noi abbiamo uno strumento che permette alla gente di comprendere il mondo con un
livello maggiore di raffinatezza mentale, come possiamo essere pregiudizialmente
avversi e solamente perch non approviamo che gli atleti lo facciano? A me pare che il
problema sia diverso. E che meriti di essere dibattuto in separata sede.
Dopo un intervallo di parecchi anni, Seltzer ha ricominciato a far uso di
davvero molto interessante, un fungo magico o qualcosa del genere. Alla fine, vali
quanto le idee che hai partorito.
Ma non siamo pi negli anni 60, quando si pensava allespansione delle menti. Ogni
era, a quanto pare, ha le sue droghe e queste la definiscono. I neurostimolatori sono
perfetti per lansia da competizione tra i colletti bianchi, in uneconomia che annaspa.
E hanno una relazione sinergica con le tecnologie digitali, sempre pi sviluppate: pi
gadget possediamo, pi siamo distratti e pi abbiamo bisogno di aiuto per
concentrarci. In generale la neurostimolazione non ti apre le porte della percezione,
non spezza le catene del s, non ti fa provare un afflato di genialit. Ti aiuta a tenere
duro per qualche ora se vuoi finire la contabilit, quando vorresti solo crollare sul letto;
ti fa prendere un 28 invece di un 26 allesame di un corso nel quale hai passato met
del tempo a mandare sms; ti fa ingozzare di test per lammissione ai corsi post laurea
la notte, perch il lavoro nel campo dellinformazione che hai trovato dopo il liceo si
rivelato mortalmente noioso. I neurostimolatori non danno la libert. Piuttosto
favoriscono una forma di produttivit misera, per nulla romantica, oppressivamente
efficientista.
Linverno scorso ho parlato di nuovo con Alex, il laureato a Harvard, scoprendo che
aveva ripreso a far uso di Adderall una piccola dose giornaliera dopo
uninterruzione di parecchi mesi. Sentiva che stava imparando a usare il farmaco in
modo nuovo, maggiormente disciplinato. Ora, lo prendeva non tanto per restare alzato
fino a tardi per finire un compito che avrebbe dovuto portare a termine prima, quanto
per rimanere concentrato, cosa che mi fa desiderare di lavorare per pi ore. E quale
datore di lavoro avrebbe mai da ridire?
Margaret Talbot (mtalbot@wired.it) nello staff del New Yorker . Ha scritto di
pappagalli intelligenti e macchine anti bugie.