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TITOLO:
Candido (ovvero l'ottimismo)
AUTORE:
Francois-Marie Arouet (Voltaire)
TEMPO:
Non viene specificato chiaramente, per sono presenti dei riferimenti storici che ci permettono di dedurre
che la vicenda si svolge nel periodo che va dal 1700 al 1750 (circa)
LUOGO:
Gli ambienti in cui si svolgono i fatti sono compresi tra l'Europa e l'America e pi precisamente sono:
Portogallo, Spagna, Argentina, Eldorado (il paese della felicit), Surinam, Francia, Inghilterra, Venezia e
Costantinopoli.
PERSONAGGI:
CANDIDO: il protagonista, un giovane mite, ingenuo e intelligente. Ama la filosofia. Durante il racconto.
le situazioni che gli si presentano lo cambiano (arriva persino ad uccidere), capisce che la realt non come
gli stata spiegata e finisce, grazie all'esempio di un contadino, a lasciar perdere le riflessioni filosofiche,
che lo hanno accompagnato per anni durante le sue avventure, e a dedicarsi al lavoro.
PANGLOSS: il filosofo del castello di Thunder-ten-tronckh, il precettore di Candido.
Egli sosteneva che questo il miglior mondo possibile e che, se c' qualcosa di negativo, questo esiste per
un motivo ben preciso e non potrebbe essere altrimenti. Ha una visione estremamente positiva del mondo e
anche quando i fatti dimostrano il contrario egli cerca comunque, attraverso il ragionamento, di dimostrare la
sua tesi. Rappresenta l'ottimismo ed in contrapposizione con Martino, il pessimista.
CUNEGONDA: la donna amata da Candido, l'oggetto del desiderio per la quale il protagonista vive tutte
le sue avventure. una ragazza "dal bel colorito, grassottella, fresca ed appetitosa" che, per, alla fine della
vicenda, a causa delle disavventure che ha dovuto passare, perde il fascino iniziale e s'imbruttisce.
MARTINO: il compagno di viaggio di Candido (per tornare in Europa), scelto per la sua vita infelice. Egli
ha una visione pessimistica del mondo e si contrappone a Pangloss.
Secondo lui, Dio ha lasciato il mondo in balia a qualche essere malefico, infatti non gli mai capitato di
trovare in una citt pace e amore.
ANZIANA DONNA: l'ancella di Cunegonda, in realt la figlia di Papa Urbano X e della principessa di
Palestina
CACAMBO: il servo che dal Portogallo segue e aiuta Candido. Nonostante il suo livello sociale conosce e
parla tutte le lingue in uso in America Latina. Si dimostra furbo e fedele al suo padrone in molte occasioni:
quando "uccide" il Barone lo aiuta a fuggire dalla fortezza e a liberarsi dalla trib degli Orecchioni, inoltre
quando gli vengono affidate molte ricchezze per riscattare Cunegonda egli compie il suo lavoro senza
pensare all'interesse personale.
STILE:
Il testo presenta una sintassi semplice e un'aggettivazione abbondante; trattandosi di un racconto filosofico
sono presenti nello scritto alcune parole complicate, ma comunque comprensibili dal contesto in cui si
trovano.
Il testo non presenta particolari figure retoriche, obiettivo (non narrato in prima persona) e i dialoghi tra i
personaggi sono abbastanza frequenti, ma ci che pi importante notare il ritmo incalzante della
narrazione che, in poche righe, racchiude una serie innumerevole di avvenimenti.
Per alcune espressioni particolari l'autore propone delle spiegazioni al di fuori della narrazione per far
comprendere completamente la sua opera al lettore.
TRAMA:
Candido un ragazzo che vive nel castello del Barone di Thunder-ten-tronckh, uno dei pi importanti nobili
della Vestfalia. Ascolta con interesse le lezioni di Pangloss, il pi grande filosofo della provincia, ed
innamorato della giovane figlia del Barone.
Un giorno, dopo pranzo i due ragazzi, si baciano, ma il nobile li scopre e allontana il ragazzo senza esitare un
istante dal castello.
Candido si incammina senza meta e scoprir al mondo e le sue insidie; si render conto che non tutto come
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Assistendo all'uccisione di un ammiraglio, colpevole di non aver ucciso abbastanza persone nel corso della
guerra, Candido non vuole nemmeno sbarcare e si fa portare a Venezia dal capitano della nave. Arrivato in
citt fa cercare il servo Cacambo in ogni luogo, ma senza alcun risultato. Martino gli spiega che non pu
essersi fidato di un servo con tante ricchezze, di dimenticarsi la sua amata e i suoi soldi.
Candido, reso ancora pi triste e scoraggiato dalle idee del dotto, incontra Pasquetta, la donna che aveva fatto
ammalare Pangloss: risollevato da tale ritrovo, nonostante le desolanti vicende accadute alla donna, si reca a
casa del senatore Pococurante, vedendo in lui un uomo senza preoccupazioni e invece capisce che non c'
persona al mondo che non sia felice, approvando in tal modo le teorie di Martino. Una sera i due cenano in
un'osteria, seduti al tavolo con altre persone, e qui il filosofo rivede Cacambo, che serve uno dei signori al
suo tavolo, che poi si rivelano dei sovrani della sorte avversa, giunti a Venezia per assistere al carnevale e
per altri motivi.
Il servo convince il padrone a condurre nella sua terra i due amici, che vengono imbarcati per il Mar di
Marmara; durante il viaggio Cacambo spiega le vicende che ha dovuto affrontare e della perdita della
bellezza di Cunegonda. Anche dopo aver udito queste parole, Candido non si lascia scoraggiare e rimane
convinto di volerla sposare.
Arrivati nel Mar Nero il filosofo riscatta il servo e dopo si reca con i due amici su una galea alla volta del
luogo dove era prigioniera la sua amata: sulla nave incontrano Pangloss e il Barone, creduti morti, che sono
costretti a remare; Candido li fa liberare e tutti insieme salgono su un'altra galea per recarsi in Turchia, da
Cunegonda.
Il ragazzo si scusa col Barone per averlo trafitto con la spada e poi si fa raccontare le storie dei due durante la
navigazione.
Giunti a destinazione, le prime persone che incontrano sono proprio Cunegonda e la vecchia, che Candido
libera pagando al padrone un prezzo molto elevato.
La ragazza ricorda al filosofo la sua promessa di matrimonio che il ragazzo intende rispettare, ma il Barone
non d'accordo; non avendo per alcun potere sulla sorella, viene riportato al padrone della galea sulla quale
era stato prigioniero.
Ora il destino sembra favorevole a Candido, che per, ancora una volta, viene imbrogliato dagli ebrei a cui
vende i diamanti, per questo costretto a rimanere in quel luogo (dove aveva acquistato una fattoria) con i
suoi amici.
Raggiunti anche da Pasquetta, ritornata in povert dopo il dono di Candido, i filosofi decidono di andare a
parlare con il miglior saggio della Turchia, il quale dopo aver ascoltato le richieste degli uomini, sbatte loro
la porta in faccia. Successivamente dialogando con un contadino, che non si interessa d'altro che del suo
campo, capiscono finalmente che l'unica cosa veramente importante per l'uomo, che pu farlo felice e
soddisfatto il lavoro: per cui avrebbero dovuto lavorare il loro appezzamento di terra per rendere
sopportabile la vita.