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1^ serata : gioved 20 gennaio 2011

La programmazione dellattivit calcistica :


perch importante programmare,
analisi iniziale per contenuti logistici,
strutturali,
di risorse,
dei bisogni,
degli obiettivi,
dei contenuti

Daniele Tacchini 2011

Lo scopo delle serate


SCAMBIARCI informazioni, sulla base dellesperienza
che ognuno di noi ha maturato come
allenatore,
dirigente,
genitore,
tifoso,
CONDIVIDERLE
affinch tutto il nostro sapere e il nostro vissuto
possano essere utili agli uomini/calciatori del domani.

Daniele Tacchini 2011

Limportanza di condividere gli obiettivi

Daniele Tacchini 2011

Con quale approccio devo pormi nei


confronti di queste serate ?

Sono sempre disposto ad imparare, ma


non mi piace sempre che mi s'insegni.
Winston Churchill

Daniele Tacchini 2011

Le peculiarit di chi fa la
programmazione (Mister = Progettista)
Dedicher la prima parte, abbondante, di questa prima serata al Mister, che il
progettista della programmazione che ha come unico protagonista il bambino.
La figura del Mister deve comprendere molte competenze e svariate sfaccettature,
come il progettista di una casa.
Affidereste il progetto della Vostra casa dei sogni (perch di questo si tratta
quando si parla di un figlio o delle aspettative di un ragazzo) a un
incompetente, impreparato, maleducato e privo di valori ?
Le abilit di cui deve essere in possesso il Mister si possono cos sintetizzare :

Sapere

Saper fare

Saper far fare

Saper essere

Daniele Tacchini 2011

Il Sapere del Mister











Serate informative (AIAC, Nuovo calcio,


Sersport, Inter campus, galassia Milan, )
Corsi CONI e FIGC (istruttore Giovani Calciatori,
UEFA C, UEFA B)
Libri, Dvd, fotocopie
Internet (allenatore.net, calciatori.com,
alleniamobene.it, alleniamo.com, figc-sgs, prima
del risultato, serport, . E tramite i pi conosciuti
motori di ricerca si possono scaricare anche i
video (youtube))
Guida tecnica FIGC, Comunicato n1 SGS
Osservazione di allenamenti di colleghi della
stessa societ o diverse
E mail, facebook, ecc. con colleghi e non

Daniele Tacchini 2011

Il Saper fare del Mister


Per allenare utile/indispensabile essere stati calciatori ?
Non c una verit (cos come non esiste una risposta a
INTELLIGENTI SI NASCE O SI DIVENTA) ma come la
vita insegna lideale sempre nel mezzo
Quello che si dimostra, se fatto correttamente, utile per
lapprendimento per IMITAZIONE ma .
potrebbe inibire i giocatori (il Mister lo fa perch adulto,
ha giocato in serie A, ecc.).
A volte il dimostratore meglio sia un giocatore della
squadra (magari diverso a seconda delle abilit e
dellobiettivo dellesercizio) cos che il riferimento sia
pi adeguato.
Non dimenticarsi poi le tecnologie (TV, internet, dvd, you
tube, videogiochi, ) molto conosciute dai ragazzi con i
quali si pu impostare un dialogo nel loro campo di
conoscenza

Daniele Tacchini 2011

Il Saper far fare del Mister


La capacit di spiegare a parole e fatti quanto si
vuole dai ragazzi un ARTE.
Tante persone hanno grandi contenuti ma scarse
capacit di spiegarli (es. docenti universitari) per
volont o per talento.
Altri, con pochi contenuti, riescono comunque nella
loro opera solo con parlantina e comunicazione
non verbale (es. televendite).
Il tecnico di calcio deve riuscire a essere convincente
ma sintetico (lattenzione dei ragazzi dura pochi
secondi) e ancora una volta conta quanto si
preparato a dire e far fare.

Daniele Tacchini 2011

Non dimenticate che


METODO DI APPRENDIMENTO

Se ascolto .. DIMENTICO
Se vedo .. RICORDO
Se faccio . IMPARO
La pratica aiuta sempre lapprendimento soprattutto di
questi tempi, con i ragazzi sempre pi IPOCINETICI, e
che passano cos poco tempo con un pallone tra i piedi.
Se in fase di apprendimento alla scrittura, tenessimo in
mano la penna per solo 3 ore alla settimana, e durante
queste la usassimo poco perch obbligati ad ascoltare
la teoria di come si usa per scrivere, QUANTO
IMPIEGHEREMMO A IMPARARE A SCRIVERE ?
E con la scuola guida ?

Daniele Tacchini 2011

Il Saper essere del Mister


Linsegnante ha effetto sulleternit :
non si pu mai dire dove termina la sua influenza.

Henry Adams

Se un uomo non ha il coraggio di portare avanti le


proprie idee
o valgono poco le idee
o vale poco quelluomo
Anonimo

Daniele Tacchini 2011

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ALLENATE COSI ?

Il Saper essere del Mister

Daniele Tacchini 2011

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Quale la differenza tra insegnare educare - allenare ?


INSEGNARE far apprendere un metodo teorico o pratico,
una disciplina o unarte. Fornire nozioni o
suggerimenti sul modo di comportarsi, di vivere
EDUCARE (da e-ducere tirare fuori e NO inserire dentro !)
formare con linsegnamento e con lesempio il
carattere e la personalit di qualcuno, specialmente nei
giovani, sviluppandone le facolt intellettuali e le
capacit di comportamento sociale attraverso
determinati principi
ALLENARE rendere adatto, con lesercizio, a determinate
prove, addestrare, preparare a una competizione
con esercizi sistematici e progressivi
Dizionario Garzanti

Daniele Tacchini 2011

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Educare .
Educare come far volare un aquilone
Se il filo si tende troppo non vola
Se il filo si lascia troppo si spezza

Daniele Tacchini 2011

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Quale il mio ruolo nei confronti dei ragazzi a me affidati

I vostri figli non sono i vostri figli.


Sono i figli e le figlie della brama che la Vita ha di s.
Essi non provengono da voi, ma per tramite vostro,
E bench stiano con voi non vi appartengono.
Potete dar loro il vostro amore ma non i vostri pensieri,
Perch essi hanno i propri pensieri.
Potete alloggiare i loro corpi ma non le loro anime,

Perch le loro anime abitano nella casa del domani, che voi non potete
visitare, neppure in sogno.
Potete sforzarvi d'essere simili a loro, ma non cercate di renderli simili a voi.
Perch la vita non procede a ritroso e non perde tempo con ieri.

Voi siete gli archi dai quali i vostri figli sono lanciati come frecce viventi.
L'Arciere vede il bersaglio sul sentiero dell'infinito,
e con la Sua forza vi tende affinch le Sue frecce vadano rapide e lontane.
Fatevi tendere con gioia dalla mano dell'Arciere;
Perch se Egli ama la freccia che vola, ama ugualmente l'arco che sta saldo.

Kahlil Gibrain
Daniele Tacchini 2011

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Quali sono le capacit che deve avere il Mister ?




INTENSITA

CULTURA DELLA VARIANTE


(ELASTICITA)

PERSONALITA

CREDIBILITA

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I tre fattori che accrescono l'efficacia dell'insegnamento

1. Le competenze didattiche
2. Le caratteristiche professionali
3. Il clima della squadra
Raffaele di Pasquale
allenatore prof. 1^ cat. -

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1- Le competenze didattiche
Le competenze didattiche sono quei micro-comportamenti che gli
allenatori efficaci esprimono costantemente sul campo.
Comprendono comportamenti come:
- Coinvolgere tutti i calciatori nelle situazioni;
- Usare la differenziazione in modo appropriato per proporre sfide
adatte a ciascun calciatore;
- Usare una variet di attivit o di metodi di apprendimento;
- Applicare metodi didattici coerenti con gli obbiettivi del progetto
sportivo;
- Usare tecniche diverse di verifica per valutare le conoscenze e la
comprensione dei calciatori.
Le competenze didattiche sono descritte nelle seguenti voci:
-

Aspettative elevate;
Programmazione;
Metodi e strategie;
Gestione dei calciatori \disciplina;
Gestione del tempo di allenamento e delle risorse;
Valutazione
Concentrazione dei calciatori e ritmo della seduta di allenamento.

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2 le caratteristiche professionali
1. Deontologia professionale
Capacit di proporre sfide e sostenerle
E l'impegno a fare tutto il possibile per ciascun calciatore e a mettere tutti
in grado di riuscire.
2. Fiducia in se stessi
3. Capacit di ispirare fiducia
4. Rispetto verso gli altri
5. Capacit intellettuali
- Capacit di analisi
- Capacit di sintesi
6. Creare aspettative
- Capacit di guidare il miglioramento
- Capacit di cercare informazioni
- Spirito d'iniziativa
7. Capacit di guida
- La Flessibilit
- Capacit di responsabilizzare gli altri
- Capacit di gestire i calciatori
- Passione per lapprendimento
8. Capacit di relazionarsi con gli altri
- Avere ascendente sugli altri
- Saper lavorare in squadra
- Comprendere gli altri
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3- il clima della squadra


Il clima dello spogliatoio la percezione collettiva che i calciatori hanno del loro
stare assieme e che tale da influenzare la loro motivazione e il loro impegno.
Il clima presenta diverse caratteristiche, ciascuna delle quali ha una precisa
influenza sugli allievi e sul loro modo di sentirsi squadra.
Sono state classificate nove caratteristiche:
- chiarezza degli scopi di ciascuna seduta. Sia rispetto al programma pi ampio
di cui ciascuna seduta parte, sia rispetto alle finalit ed agli obiettivi;
- ordine nella squadra. Mantenimento della disciplina e dei comportamenti civili;
- definizione di standard di prestazione e di comportamento. L'accento posto
pi su standard elevati che standard minimi;
- equanimit. Assenza dei favoritismi e coerenza fra riconoscimenti e risultati
acquisiti;
- partecipazione. Possibilit per tutti di partecipare attivamente alle sedute
attraverso il continuo e sistematico coinvolgimento;
- sostegno. Supporto psicologico ed emotivo ai calciatori per indurli a tentare il
nuovo e ad apprendere dagli errori;
- sicurezza. Lo spogliatoio come ambiente sicuro, dove sono bandite ogni forma
di arroganza e di prepotenza sia fisiche che psicologiche;
- interesse. Il campo come luogo stimolante, ricco di sollecitazioni per
l'apprendimento;
- ambiente. I luoghi di lavoro come ambiente fisico confortevole, ben
organizzato, pulito e attraente.
Sul clima generale tre importanti fattori di fondo hanno particolare rilevanza per
apprendimento:
- mancanza di disturbo e di interruzioni;
- incoraggiamento all'impegno;
- elevate aspettative da parte dellallenatore.
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Un buon allenatore
-

gentile,
generoso,
ti ascolta,
ti incoraggia,
ha fede in te,
sa mantenere un segreto,
ama insegnare ai ragazzi,
ama il suo lavoro,
impiega tutto il tempo necessario per spiegarti le cose,
ti aiuta quando sei in difficolt,
ti dice come vai,
ti lascia parlare,
non ti trascura,
tiene conto delle tue opinioni,
ti fa sentire bravo,
tratta tutti in modo giusto,
ti difende,
ti d credito,
dice la verit,
sa perdonare.

Daniele Tacchini 2011

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La PROGRAMMAZIONE in senso generale

Impostazione di unattivit economica,


industriale o commerciale sulla base di
direttive e piani stabiliti in conformit degli
obiettivi che si vogliono raggiungere, e
creazione di un sistema atto a controllare che
i risultati corrispondano ai programmi

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La PROGRAMMAZIONE scolastica
nel sistema della scuola dellobbligo italiana, progetto
organico per linsegnamento - apprendimento che,
individuando le esigenze del contesto socio - culturale
e le condizioni di partenza degli alunni, definisce gli
obiettivi finali, intermedi e immediati dellazione
didattica, organizza i contenuti in relazione agli
obiettivi stabiliti, determina metodi e materiali
adeguati, procede a costante verifica dei risultati
conseguiti

Daniele Tacchini 2011

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La PROGRAMMAZIONE sportiva

organizzazione del periodo in cui gli atleti o la


squadra si allenano, suddividendolo in fasi
differenti ma collegate tra loro per ottenere il
miglioramento della prestazione gestendo in
modo strategico i carichi di lavoro e le loro
componenti.

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E in termini pratici . nel quotidiano quando programmo ?

Spesa di casa Viaggio Lavoro - Giornata


Ecc. ecc. ecc.
PRATICAMENTE SEMPRE !
A VOLTE COSCIENZIOSAMENTE
MA SPESSO INVOLONTARIAMENTE

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Quali vantaggi nel fare un programma di lavoro ?

Risparmio tempo
Miro maggiormente gli obiettivi prefissati
Scelgo pi opportunamente i contenuti
Trasmetto pi chiaramente quello che voglio

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Quali sono i problemi della


programmazione ?
Come al solito I LIMITI SONO DEGLI ADULTI che a differenza
dei bambini hanno preconcetti che li frenano (minore dei
mali) e frenano lattivit e i loro allievi (massimo dei mali)
1. NON HO TEMPO
2. NON SO DI QUANTI RAGAZZI/MATERIALI/SPAZI
DISPONGO
3. NON E IL MIO LAVORO, SONO UN VOLONTARIO

Daniele Tacchini 2011

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1. NON HO TEMPO
Tutti viviamo in un mondo frenetico, con mille
appuntamenti, famiglia, telefoni ma
1- durante le vacanze estive/invernali non abbiamo
mai avuto tempo per leggere un giornale sportivo,
un rotocalco, ecc. ?
2- nel week end si sostituiscono gli impegni
lavorativi con quelli famigliari, ma non succede
mai di vedere un programma poco piacevole,
avere uno spazio dopo cena, ?
3- in macchina, nelle interminabili code della
tangenziale a cosa pensate ?
OTTIMIZZATE OGNI SECONDO

Daniele Tacchini 2011

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Il valore del tempo


Immagina che esista una Banca che ogni mattina accrediti la somma di
86.400 sul tuo conto ed ogni notte cancelli qualsiasi quantit del tuo saldo
che non sia stato utilizzato durante il giorno.
Che faresti ? Ritireresti fino allultimo centesimo ogni giorno, ovviamente !!
Il suo nome ? TEMPO .. Devi vivere nel presente con il deposito di oggi.
OTTIENI IL MASSIMO DA OGNI GIORNO.
Per capire il valore di un anno, chiedi a uno studente che ha perduto un corso
di studio.
Per capire il valore di un mese, chiedi a una madre che ha partorito
prematuramente.
Per capire il valore di una settimana, chiedi alleditore di un settimanale.
Per capire il valore di unora, chiedi a due innamorati che attendono di
incontrarsi.
Per capire il valore di un minuto, chiedi a qualcuno che ha appena perso il
treno.
Per capire il valore di un secondo, chiedi a qualcuno che ha appena evitato un
incidente
Per capire il valore di un millesimo di secondo, chiedi a un atleta che ha vinto
la medaglia. dargento alle olimpiadi
Dai valore a ogni momento che vivi : ieri ? Storia. Domani ? Mistero.
per questo che esiste il presente

Daniele Tacchini 2011

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2. NON SO DI QUANTI RAGAZZI/MATERIALI/SPAZI DISPONGO


Lerrore anche in questo caso delladulto, perch ?
A- non ha effettuato una buona analisi iniziale (la vediamo nelle
slides successive)
B- non ha educato i propri ragazzi ad avvisare in caso di assenza
C- non si interfacciato opportunamente con segreteria/dirigente
per eventuali variazioni di spazi e tempi di allenamento (non
legge la bacheca, il sito, ecc.)
D- non elastico e questa sua rigidit la trasmette
inevitabilmente ai ragazzi, discutendo in sedi poco opportune
di problemi che non competono i ragazzi, sviluppando il culto
della POLEMICA invece di quello della CULTURA SPORTIVA.
Vi sono porto esempi personali di squadre che si allenano senza
spogliatoi (Gothia Cup), in un prato (Parco di Trenno), senza
materiale (scuola calcio Parma in Ghana), ecc. senza per
questo inficiare con lallenamento, lapprendimento o il
divertimento dei ragazzi

Daniele Tacchini 2011

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3. NON E IL MIO LAVORO, SONO UN VOLONTARIO


Il fatto di non essere retribuiti o solo rimborsati un
accordo che si prende con la societ allinizio
(analisi iniziale) e quindi il tecnico, accettando,
deve essere cosciente di ci che lo aspetta e a
cosa va incontro. Se le carte in tavola cambiano
durante la stagione pu sempre chiedere
chiarimenti, ma deve anche chiedersi : non ho
capito male io ?
Comunque il volontario non pu permettersi, solo
perch tale, di essere impreparato o limitare la
sua azione.
Pensate a un volontario di un ospedale o di un
centro disabili o di un 118: non opera con le
competenze di un professionista ma si deve
comportare in modo sempre professionale !

Daniele Tacchini 2011

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E se qualcuno dubitasse della nostra professionalit ?

Se qualcuno dubitasse della vostra


professionalit .
Ricordategli che lARCA DI NOE fu costruita
da dilettanti
e il TITANIC da professionisti !

Daniele Tacchini 2011

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Le fasi della programmazione didattica prevedono


1- analisi situazione iniziale
2- analisi dei bisogni e dei carichi di lavoro in relazione alle
fasi sensibili (2^ serata)
3- definizione obiettivi generali e specifici (2^ serata)
4- scelta e organizzazione dei contenuti (4^-6^-7^-8^ serate)
5- scelta e organizzazione dei metodi di insegnamento
6- costruzione unit di lavoro e definizione dei tempi (3^
serata)
7- valutazione finale (POST ANALISI) (5^ serata)
8- strategie per il recupero o per il potenziamento (5^ serata)

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Dove vogliamo arrivare ?

L obiettivo
dipende dallampiezza
del proprio orizzonte

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1.a. ANALISI SITUAZIONE INIZIALE (preliminare)


1- obiettivi societari (vincere il campionato, salvarsi,
educare i ragazzi, ecc.) su analisi iniziale societaria
2- CONDIVISIONE obiettivi personali del tecnico con
quelli societari
3- raccolta informazioni su ragazzi, strutture, materiale
didattico, collaboratori attraverso ogni canale
disponibile societario e extrasocietario

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1.b. ANALISI SITUAZIONE INIZIALE (pratica)


1- allenamenti conoscitivi tipo (2-3)
2- test valutativi antropometrici, coordinativi, condizionali,
tecnici e tattici (mini partite) non per forza da bibliografia ma
meglio se tratti dallesperienza del tecnico soprattutto se con
pari et
3- tabella personale per atleta (intervista individuale su bisogni,
necessit, condizioni famigliari, squadre e ruoli passati, infortuni, tipologie di
lavoro e abitudini, ecc.)

4- verifica risorse umane a disposizione (vice allenatore,


collaboratore, dirigente,)
5- verifica dei materiali e attrezzature a disposizione
6- verifica degli spazi e tempi a disposizione
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ANALISI SITUAZIONE INIZIALE (i principi dellallenamento)


Nella fase iniziale non posso tralasciare i PRINCIPI dellallenamento perch con
essi che addestrer i miei ragazzi e perch a loro dovr trasmettere con lo stesso
metodo

NO DARE SOLUZIONI DA APPLICARE AUTOMATICAMENTE


MA DARE PROBLEMI DA SUPERARE PER INTERIORIZZARE
LE SOLUZIONI
Larte del bravo allenatore quella di dare un problema sempre leggermente
superiore alle capacit dei propri ragazzi, in modo che il loro sforzo per superarlo,
li faccia essere giocatori migliori e autorealizzati.
La non riuscita della soluzione, prima di tutto una sconfitta per il tecnico e non
per i ragazzi, che ha valutato male le capacit degli atleti (cattiva analisi iniziale)
e poi ha proposto qualcosa di insormontabile, che ha sminuito la sua credibilit
nei confronti dei propri giocatori.

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ANALISI SITUAZIONE INIZIALE : conoscete i vostri ragazzi ?


Nella fase iniziale devo conoscere i miei ragazzi,
ragazzi, anche se li ho allenati lanno
prima (le variazioni nei giovani avvengono di giorno in giorno figurarsi nello spazio
di unestate !)
Un utile strumento, che pochissimi adottano quello di una mini intervista personale (da soli con
loro), durante i primi giorni, magari ripetuta a fine anno, in cui esplorare, sempre in forma
discreta e senza prevaricare privacy e dignit di ognuno, notizie e dati su :
SITUAZIONE FAMIGLIARE : dove vivi, come arrivi allallenamento, i genitori insieme o separati,
che lavoro fanno, chi ti accompagna agli allenamenti, alle gare, durante il giorno con chi vivi se i
genitori lavorano (nonni?), hai fratelli/sorelle, che rapporto hai con loro,
SITUAZIONE CALCISTICA : in quali squadre hai giocato, in che ruolo, che che modulo, che
ruolo vorresti ricoprire, che rapporto avevi con gli altri mister, hai subito infortuni calcistici e non,
che aspettative hai calcisticamente
SITUAZIONE PERSONALE : regime alimentare, fumo, alcool, droghe, hai la ragazza, cosa fai
nel tempo libero, hai amici nella squadra con i quali esci al pomeriggio/sera, credo religioso, la
tua pi grande paura, desiderio, sogno, esprimi un aggettivo positivo e negativo su di te
SITUAZIONE SCOLASTICA : che scuola frequenti o lavori, come il tuo rendimento a
scuola/lavoro, rapporto disciplinare, voti, materie preferite e non,
TUTTO VA LOGICAMENTE FILTRATO IN FUNZIONE DELLETA E DELLA DELICATEZZA
DELLE DOMANDE. ALCUNE RISPOSTE SI POSSONO AVERE ANCHE DA PERSONE CHE
LI CONOSCONO, CHE LI HANNO ALLENATI (IMPORTANZA DI UN PROGETTO SERIO CHE
CREI UNA CATENA TECNICA NEL SETTORE GIOVANILE), GENITORI (MOLTA
ATTENZIONE !), SEGRETERIA, ECC.
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ANALISI SITUAZIONE INIZIALE (i principi dellallenamento)


-

Razionalit
Continuit
Progressivit
Unit carico-recupero
Quantit del carico
. Frequenza del carico
. Intensit del carico
. Densit del carico
. Difficolt esecutiva degli esercizi
.

Unit tra generale e specifico


Variabilit del carico (cognitivo o metabolico)
Sistematicit
Ciclicit
Individualizzazione
Intervento pedagogico (consapevolezza, partecipazione degli atleti,
condivisione delle mete)
Specializzazione crescente
Multilateralit
Polivalenza

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ANALISI SITUAZIONE INIZIALE (i principi dellallenamento)

Per chi vuole sintetizzare


DAL FACILE AL DIFFICILE
DAL SEMPLICE AL COMPLESSO
DAL CONOSCIUTO ALLO
SCONOSCIUTO
E ancora
GLOBALE ANALITICO - GLOBALE

Daniele Tacchini 2011

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SCELTA E ORGANIZZAZIONE DEI METODI DI INSEGNAMENTO


Metodo deduttivo
Lallievo viene sollevato totalmente o parzialmente dal fornire interpretazioni
personali del problema. linsegnante che decide.
Si creano abilit sportive di tipo chiuso (CLOSED SKILLS)
Utile per linsegnamento dei gesti tecnici o posture atletiche, nelle pratiche di
elaborazione mentale permettono di risolvere in breve tempo il problema, ma
a lungo termine pu provocare fasi di stasi o difficolt nella soluzione di
problemi sconosciuti (es. ANATOLI KARPOV)

Metodo induttivo
Lallievo viene coinvolto nellelaborare una propria idea o proposta del problema
da risolvere, e si procede per prove ed tentativi.
Si creano abilit sportive di tipo aperto (OPEN SKILLS)
Utile per linsegnamento di abilit situazionali, soprattutto se i soggetti hanno gi
interiorizzato le basi del gioco. Difficoltoso da utilizzare per linsegnamento di
gesti specifici o precisi. A lungo termine pu sviluppare elementi abili e
fantasiosi ma poco inclini a rigore tattico o inquadrabili in un sistema (es.
GARRY KASPAROV)

Metodo misto

Daniele Tacchini 2011

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SCELTA E ORGANIZZAZIONE DEI METODI DI


INSEGNAMENTO (ma i bambini come apprendono ?)







Per imitazione
Per riflesso condizionato : si basa sul
rinforzo positivo (ricompensa) o negativo
(punizione) e sullassociazione tra uno
stimolo e una risposta specifica
Per prove ed errori
Per intuizione (insight)
Per comprensione : poggia sul
ragionamento, sulla capacit di cogliere i
nessi logici e significativi

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i bambini come apprendono ?

Avete mai visto un bambino


a Natale scartare il suo
nuovo computer, play
station, telefonino e
leggere le istruzioni ?

Daniele Tacchini 2011

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Con che spirito allenate ? Quale clima vorreste


trovare al campo di gioco ? Quali sentimenti vorreste
provare dopo un allenamento/gara ?

Daniele Tacchini 2011

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Arrivederci alla prossima !!

Grazie per lopportunit .


. stato un privilegio !

Daniele Tacchini
Daniele Tacchini 2011

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