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Nuove figure di intellettuali ( sofisti) + nascita di nuovi fenomeni culturali (teatro
tragico e comico, storiografia, retorica politica e giudiziaria)
Stereotipo sui sofisti -> secondo il quale smettono di interessarsi alla natura
per concentrarsi sulluomo. Non completamente vero ( parlano di physis
anche loro), ma sicuramente la natura non ha un ruolo centrale e non hanno
avuto intuizioni geniali, a differenza del loro intervento in altre discipline
(dialettica, gnoseologia, filosofia del linguaggio, retorica, politica)
Critica di Platone inizia lui il pregiudizio sui sofisti ( tramite il Socrate
personaggio dei suoi dialoghi); polemica che vede la differenza fra Socrate che
discute per amore della verit VS sofisti che vendono fumo ed ingannano
solamente per desiderio di successo e di denaro ( si facevano pagare) ; Platone
distingue fra la buona filosofia di Socrate VS la cattiva filosofia dei sofisti.
Critica della cultura tradizionale ma in un modo =/ da Platone; accusa di
argomentare in modo capzioso e poco limpido, corrompendo la giovent
sovvertendo i valori consolidati. Lo si vede ne Le nuvole Aristofane = critica
ai sofisti ( e ai filosofi in generale), sofista preso come esempio proprio quel
Socrate che per Platone lesatto opposto dei sofisti! Cultura tradizionale
spesso critica in blocco tutta la filosofia
Critica di Aristotele effettivamente lui il primo ad escludere i sofisti dalla
filosofia (nella Metafisica, prima storia della filosofia, non ci sono i sofisti). Per
Aristotele filosofia = indagine sulle cause e i principi primi della realt ( i
sofisti non fanno questo).
Filosofia dei sofisti non riducibile solo ad un approfondimento dei
presocratici, ma comprende anche discipline genericamente umane di cui loro si
occupano, divisibili in due gruppi:
- Conoscenza, percezione, epistemologia, filosofia del linguaggio, linguistica,
dialettica, retorica, poetica
- Etica, politica, diritto, sociologia, religione
Inaugurano la sociologia della conoscenza non solo natura della
conoscenza in s ma conoscenza analizzata dai condizionamenti storici,
sociali, etnici, di costume
Gruppo numeroso ed omogeneo, non riconducibile a singoli caratteri
=/ pluralisti (soprattutto Parmenide ed Eraclito), non vedono convergenza di
parola pensiero e realt (ottenibile non appena si trova il metodo giusto), ma
rottura della convergenza fra parola pensiero e realt, ricomposizione
difficile se non addirittura impossibile
- Quali sono le norme eticamente parlando? ( =/ dei della cultura tradizionale,
=/ utilizzo incontrovertibile della ragione). Norme = relative, condizionate.
Non c verit o regola assoluta ma dipende tutto dai condizionamenti
persuasione, funzionalit efficacia >> verit
- Importanza della retorica non importante apprendere la verit assoluta
sulle cose ma una serie di tecniche utili a modificare la condizione ( pubblica
e privata) degli uomini
Protagora
Nasce negli anni 80 del V secolo , partito democratico di Atene, forse esiliato nel
411
Dottrina della conoscenza, dialettica, linguistica, retorica: Luomo misura di
tutte le cose, di quello che sono per ci che sono, di quello che non sono per ci
che non sono -> ce la riporta Platone. Probabilmente professione di
relativismo luomo conosce quello che gli appare in un determinato modo
che non pu entrare in conflitto con quello degli altri ( Intorno ad ogni oggetto
ci sono due ragionamenti contrapposti) -> realt pu essere sempre descritta
in modi diversi e alternativi, non esiste confronto sulla base di un criterio
oggettivo. (se per me qualcosa dolce, nessuno pu controbattere che
amaro, perch lamaro e il dolce non sono qualit degli oggetti ma affezioni di
un soggetto). Conosco solo la realt che mi appare ( per me ) e non in s.
- Magari per parla di uomo alludendo non al singolo uomo ma alla umanit
in generale ( non esiste una verit superiore a quella che pu essere colta
dagli uomini, ad esempio quindi non esiste quella divina)
- Relativismo innocuo, forse addirittura liberatorio sul piano pratico, non c
lesigenza di un sapere assoluto , valori sono gi allinterno della societ
Sostituzione del vero con lutile = Lintesa si pu trovare, come risposta al
relativismo, sul terreno dell utile se un sano e un ammalto trovano dolce e
amaro lo stesso cibo, non posso dire che uno ha ragione e laltro ha torto, ma
sicuramente posso dire che meglio essere sani che malati (Teeteto, Platone)
-> non posso capire vero-falso ma UTILE-DANNOSO s! Ricerca del vero
postula un rigore che luomo non ha vs criterio dellutile sotto gli occhi di
tutti
- Utile si manifesta nei valori genericamente riconosciuti dalla societ, per
questo fondamentale la retorica da parte del sofista prendere atto di
questi valori e fare in modo di promuoverli nel modo migliore allinterno della
societ che li approva , suggerendo i procedimenti adatti a conseguire lutile
Linguistica e retorica: Attribuite a lui alcune embrionali classificazioni sui
tipi di discorso ( preghiera vs domanda) e distinzione dei sostantivi per
genere. Comprensione adeguata dal linguaggio = indispensabile per
persuadere
ci che gli compete) = gestire le proprie faccende sia pubbliche che private
nella maniera migliore
- Virt non solo per i nobili ma insegnabile a tutti (maschi liberi con diritto
di cittadinanza) ( non pu che essere cos, altrimenti la sua professione non
ha senso)
- Predisposizione innata alla virt spiegata nel Protagora ( Platone)
attraverso un mito: Zeus ha distribuito qualit politiche fondamentali
( pudore + giustizia) a tutti gli uomini, per evitare che per natura si
sottraessero i beni. Ma pudore e giustizia sono solo precondizioni, non tutti
diventano virtuosi; percorso:
1) Doti iniziali minime ( pudore e giustizia) uguali per tutti
2) Predisposizioni specifiche -> prime differenze
3) Educazione spontanea, giovani imparano la virt ( // come si impara una
lingua sentendola parlare)
4) Insegnamento specifico della virt ad opera del sofista
Principio di priorit dellutile ( vedi sopra) etica = utile ( nonostante i pregiudizi non
cos in tutta la cultura greca, solo i sofisti lo esplicitano); nella vita ti poni degli
obiettivi e la virt la capacit di realizzarli
=/ etica come determinazione del BENE nella sua vera natura ( soggetto al
relativismo)
Religione: degli dei non si pu dire nulla a causa della brevit della vita e
delloscurit della questione; agnosticismo, gli dei sono distantissimi dagli
uomini quindi meglio concentrarsi su di loro
Gorgia
Nasce nel 485 in Sicilia; scrive Sul non essere o sulla natura + due
declamazioni (Lencomio di Elena + Lapologia di Palamede)
Somiglianze con Protagora = mancanza di verit assoluta + importanza della
parole
Differenze con Protagora -> era pi legato ai valori morali e civili di Atene e
della democrazia, Gorgia si muove in ambito teorico ( e meno politico); +
Protagora afferma la relativit per concentrarsi sulluniversalit politica
( circoscritta) e sui suoi valori. Gorgia invece non usa la parola per promuovere
valori della politica ma per il suo terreno appropriato, cio piacevoli seduzioni
dellarte
Sul non essere o sulla natura --> il suo primo scritto, dove si oppone alla
filosofia degli eleati ( titolo il contrario dellopera di Melisso) vuole
dimostrare la tesi tripartita =
-
Prodico
Attivo nella seconda met del V secolo
Linguistica e retorica: sofista che si occupa di linguistica pi di tutti. Nel
Protagora ( Platone) sappiamo che si lasciava andare in giochi sottili di
distinzione fra i sinonimi ( partiva dalla nozione singola ad esempio di piacere, e
poi indicava tutte le sotto nozioni e le loro reciproche differenze: gioia, diletto,
delizia)
Religione: //Anassagora e Senofane; uomini hanno divinizzato gli dei per la loro
vita, critica la religione olimpica
Callicle
Pensiero etico e politico: Nel Gorgia di Platone, Gorgia, per difendersi dalle
accuse di chi gli aveva detto che i suoi insegnamenti creavano retori che fanno
cattivo uso della loro arte, si // maestro di arti marziali ( insegna ma non pu
sapere se chi imparer user tecnica a fin di bene o meno) ma poi cosa vuol
dire utilizzare bene unarte? Lo si pu fare solo se vale per tutti lo stesso
concetto di bene ( non per forza cos, anzi, ognuno pu fare quello che vuole e
usare lo strumento della parole come vuole)
Callicle personaggio del Gorgia platonico che sintetizza questa posizione
( magari nemmeno esistito, inventato da Platone, ma tenuto in considerazione
perch esprime posizione sicuramente presente nei sofisti)
Consapevole dellestremo potere della parola, che egli usa in un quadro di
valori altamente spregiudicato tiranno che prende tutto quello che vuole;
raffigurato dal retore perch padroneggia vero strumento di potere = parola.
Convinto che umanit sia divisa in deboli ( non si lasciano guidare dai desideri e
non sono capaci di realizzarli) e forti ( si lasciano guidare dai desideri e sono
capaci di realizzarli). Quadro di valori corretti uno solo primato del desiderio
+ dominio dei forti sui deboli; uomo animale ( istinti > ragione);
smascheramento dalle concezioni eticopolitiche tradizionali
Trasimaco
Concetto dei rapporti fra natura (physis) ( insieme di condizioni che spingono gli
uomini verso determinati comportamenti, in modo istintivo;)( naturalezza) VS legge
(nomos) ( nel senso di costumi e consuetudini consolidate allinterno della societ)
( norme esteriori) nei sofisti ma anche nella tragedia (Antigone- Sofocle)
Esiste davvero una legge di natura accanto alle convenzioni degli uomini? Se s, quale
delle due meglio?
Contrasto NON era presente nel convenzionalismo protagoreo
Ippia di Elide
Attivo nella seconda met del V secolo
Linguistica e retorica: professa la mnemotecnica (= arte del ricordare), basata
su elementari procedure associative, quindi pu ricordare molti nomi. Il retore
deve saper pi improvvisare che scrivere, perch pu anche dover discutere
senza preparazione specifica e deve possedere, memorizzato, vasto esempio di
argomentazioni ed esempi
Pensiero etico e politico: sfrutta la differenza fra physis e nomos per dimostrare
che, per la natura, tutti gli uomini sono concittadini familiari e parenti, la legge
avversativa
Antifonte
Attivo nella seconda met del V secolo, scrive unopera dal titolo Sulla verit.
Forse il retore Antifonte di Ramnunte, che ha scritto delle orazioni, ma non
siamo sicuri
Pensiero etico e politico: la differenza fra physis e nomos ancora il criterio
dellutile ( pi radicale che Protagora e Trasimaco); utile non della societ o di
una sua parte, ma utile individuale. La natura sollecita luomo a compiere quello
che gli pi utile, in modo pi forte della legge sociale ( perch la natura
punisce sempre e comunque chi le contravviene, mentre dalla legge umana si
pu anche sfuggire). Uomini sono tutti uguali ( // Callicle, anche se pensa che ci
siano uomini in grado di soddisfare i propri desideri e uomini che invece non ne
sono in grado) lotta tutti contro tutti per il possesso dei beni e la
soddisfazione dei desideri; concezione utilitaristica portata agli estremi uomo
ente amorale
se lutile fosse utile collettivo= conflitti interni alla societ non avrebbero senso,
valori sarebbero relativi alla societ ma avrebbe senso parlare di comportamenti
buoni e giusti ( finalizzati al bene/utile comune).
Ma lutile = soddisfazione dei desideri naturali ed istintivi del singolo individuo
unici valori sono quelli agonistici fra uomini , i loro accordi sono parziali e
precari
Crizia
Zio di Platone, membro del partito aristocratico ateniese; fu uno dei Trenta
Tiranni
Religione: posizione pi radicale di tutte, anche se non sicura perch derivata
da un testo tragico gli dei sono invenzioni dei primi legislatori, per spingere
gli uomini verso la virt minacciandoli con le punizioni divine (// EcubaEuripide). Religione come instrumentum regni -> solo per utilit
Socrate
confutazione
-
ironia
ironia di Socrate:
-
Normalmente discute con personaggi autorevoli ( secondo Platone, egli usa Socrate
per far valere alcune idee teoriche) aneddoto di Cherofonte = Cherofonte, amico
di Socrate, chiede ala Pizia delloracolo di Delfi se in Grecia di fosse un uomo pi
sapiente di Socrate, e la Pizia dice di no Socrate colpito va alla ricerca di coloro che
avevano fama di essere sapienti -> scopre che nessuno lo , perch politici e poeti ( e
sofisti) dimostrano di credere di essere sapienti senza esserlo veramente + artigiani
hanno un minimo in pi di sapere ( inerente al loro campo di attivit) ma anche essi
sono pretenziosi di sapere cose riguardo argomenti di cui sono ignoranti ( es politica).
1) Confutazione = momento negativo non fine a s stessa ma fine alla
2) Maieutica = momento positivo (= arte della levatrice, Socrate aiuta le
anime a partorire le idee + //levatrici che sono sterili, cos come Socrate
ignorante e quindi pu giudicare)
[ in realt confutazione non =/ da maieutica ma confutazione = maieutica di esito
negativo (= quando vengono partorite idee e pensieri inconsistenti)] -> giudizio del
Socrate platonico quasi sempre di esito negativo, perch cos Platone pu gestire le
sue teorie filosofiche parte negativa >>>> parte costruttiva
Obiettivo della ricerca = ricerca stessa ( in Apologia: vita senza ricerca definita non
degna di essere vissuta + Paradiso immaginato come luogo non in cui vengono date le
risposte ma in cui la ricerca costante)
Demolizione delle opinioni infondate = porta alla verit (=/ Protagora e Gorgia, i loro
presupposti minano la possibilit di una ricerca di verit)
Etica: come possibile che Socrate abbia una posizione etica, se non prendeva
posizioni in proprio?
- Gi il metodo stesso etico = la ricerca stessa ( condotta con metodo
critico-negativo) e i valori morali sono due concetti legati ricerca //
purificazione interiore -> ha significato morale indipendente; chi cerca di
capire che cos la virt in un certo senso la sta gi praticando
- Contrapposizione fra valori interni e valori esterni : Socrate fa proprio il
motto delloracolo di Delfi conosci te stesso, riformulandolo -> lavoro di
conoscenza interiore per scoprire la vera essenza delluomo -> prenditi cura
della propria anima, infatti:
- Uomo = sua stessa anima= la sua stessa coscienza (primo filosofo a
dare allanima il significato di identit psicologica di una persona)
1) baricentro delluomo si sposta dall esterno allinterno (=/ eroe omerico,
tutta la sua vita proiettata allesterno)
2) rivalutazione del valore dei beni esterni (ricchezza, potere, fama) nel
Gorgia, Socrate dimostra che meglio patire ingiustizia che commetterla,
perch i beni esteriori procuratisi con il comportamento sbagliato valgono
molto meno dellinfelicit che un comportamento sbagliato causa
allanima; non disprezza i beni materiali, ma li sottovaluta rispetto
allimportanza dei beni morali e li giudica negativi se entrano in conflitto
con essi
- confutazione( e quindi eliminazione) delle opinioni morali scorrette
= eliminazione del vizio morale
- La virt conoscenza gli uomini non dovrebbero commettere
ingiustizia perch cos si procurano linfelicit ( eudemonismo etico, non
ha senso condurre unazione se non speri che questa azioni ti porti il bene +
la felicit // in un certo senso con Callicle, anchegli vede lagire degli uomini
motivato dalla prospettiva di ricavarne dei beni, anche se materiali)
Deve dimostrare che virt -> si ottiene agendo in maniera moralmente
giusta, senza commettere ingiustizia o danneggiando gli altri
// casi in cui in gioco lincontinenza alcolizzato sa che li eccessi del bere gli fanno
del male, ma ignorante nel momento preciso in cui alza il bicchiere: obnubilato
mentalmente e crede che il suo gesto non sia dannoso e che per lui in quel momento
il bere sia bene
Nessuno compie il male volontariamente dipende da un principio ancora pi
inverosimile = uomini non sono giudici attendibili della propria felicit
-
Religione: accusato di dissacrare gli dei della religione tradizionale, ma non era
vero -> ne deve parlare solo perch la sfera del divino = sfera della morale (gli
dei conoscono + realizzano la virt) arrivare ad una razionalizzazione della
religione in senso etico
- Daimnion --> aspetto pi interessante della religiosit di Socrate, voce
interiore che egli diceva di sentire per distoglierlo dal compiere cere azioni o
per suggerirgli comportamenti (// voce della coscienza)
Quando gli viene chiesto il perch applica il metodo inquisitorio su tutti,
dichiara che il compito che il dio gli ha dato, e che preferisce obbedire a lui
che agli uomini (Apologia di Socrate- Platone); giustificazione per il fatto che