Vous êtes sur la page 1sur 3

articolo

N.88 LUGLIO-AGOSTO 2011

RIVISTA ELETTRONICA DELLA CASA EDITRICE WWW.ALLENATORE.NET


REG. TRIBUNALE DI LUCCA N 785 DEL 15/07/03
SEDE VIA E.FRANCALANCI 418 55054 BOZZANO (LU)
TEL. 0584 976585 - FAX 0584 977273
DIRETTORE RESPONSABILE: FERRARI FABRIZIO
COORDINATORE TECNICO: LUCCHESI MASSIMO

ESERCITAZIONI

Difesa a 3: principi e proposte per allenare il


collettivo.
A cura di Giovanni Vitali

Le esercitazioni per allenare le abilit specifiche della squadra.


Giovanni Vitali ha lavorato nel settore giovanile dellEmpoli dove, dal 1999, ho
lavorato un anno con gli Allievi B, 3 anni con i Giovanissimi nazionali, un anno con gli
Allievi nazionali ed alcuni anni con la Primavera. Approda quindi alla Cuoiopelli dove
ha lavorato un anno con la Berretti per poi passare al Livorno dove ha inizialmente
lavorato con la Primavera prima di approdare, con lavvento sulla panchina amaranto
di Ruotolo, alla prima squadra in veste di secondo.
Dopo la conquista della serie A al termine dei play-off Vitali stato confermato come
vice di Ruotolo anche lanno successivo nella massima serie.
La stagione passata ha guidato il Pontedera in serie D.

Un primo aspetto da valutare in


riferimento alla difesa a 3 relativo ai
vantaggi ed agli svantaggi che si
possono avere sul campo. Un indubbio
vantaggio sicuramente dato dal fatto
che durante la fase di possesso si viene
a formare o un 3<1 (fig.1) contro
moduli che utilizzano una sola punta
centrale oppure un 3<2 (fig.2) contro
moduli che utilizzano 2 attaccanti in
linea oppure sovrapposti.

5
6

3
9
10

Fig. 2

5
6

3
9

Fig. 1

Tutto questo facilita la circolazione di


palla e la conseguente costruzione del
gioco.
Un altro vantaggio, questa volta in fase
di non possesso, correlato con la
copertura della zona centrale: i moduli
con la difesa a 3 nella fase di non
possesso consentono una difesa del
"castello" migliore di quelle a 4. A far
da contrappeso a questo vantaggio vi
il fatto che la difesa a 3 sicuramente
pi vulnerabile sulle fasce specialmente
con il trascorrere dei minuti quando il

lavoro dei 2 esterni di centrocampo (nel


3:4:3 (fig.3), o 3:4:1:2 (fig.4), ancor
pi che nel 3:5:2 (fig.5), dove il
metodista bravo tatticamente molto
utile per non perdere le distanze, viene
leggermente a mancare.

11
9

10

9
7

10

3
6

11

2
8

3
6

Fig.3

11
9

10
7

2
8

3
6

Fig.4

Fig.5

Un altro vantaggio relativo alla fase di


non possesso deriva dal fatto che,
contro moduli a 2 attaccanti, la
superiorit
numerica
consente
al
reparto di essere efficace sia in
marcatura che in copertura. In questi
casi la copertura pu essere effettuata,
a seconda delle idee del tecnico o
prevalentemente dal difensore centrale
oppure dal difensore che non marca
nessun avversario nel caso in cui i 2
attaccanti si spostino sullo stesso lato.
In questultimo caso la filosofia quella
di non scomporre la linea difensiva.
Al contrario contro moduli a 3
attaccanti la parit numerica pu
mettere in difficolt i difensori.
Se i 3 attaccanti giocano stretti si viene
a formare un 3<3 interno tra i 3
difensori ed i 3 attaccanti e per le
necessarie
coperture
diventa
fondamentale il lavoro sulle diagonali
da parte dei 2 esterni di centrocampo
ed il raddoppio dei 2 centrali di
centrocampo
sulla
ricezione
dell'attaccante. Se invece i 3 attaccanti
giocano
larghi
e
l'esterno
di
centrocampo fuori posizione, si lavora
facendo aprire il primo centrale

difensivo dalla parte dove esce il gioco


avversario con la conseguente scalatura
dell'esterno opposto di centrocampo
(fig.6).

E difende contro 7 avversari


attaccanti + 4 centrocampisti).

(3

1
1
5
6

5
6

3
9

11

7
8

11

11

Fig. 8

Fig. 6

Qualora invece l'esterno di centrocampo


fosse sotto la linea della palla costui
che va a pressione e di conseguenza
rimane pi altro lesterno opposto
(fig.7).

5
6
11

3
9

8
4

2
4

Fig. 9

5
6

7
9
11

11

Fig. 7

Esercitazioni
Per allenare il reparto difensivo a 3
secondo me opportuno proporre alcune
situazioni che prevedono un tipo di
lavoro in inferiorit numerica:
1 Situazione (Fig.8)
La linea difensiva a 3 si contrappone a
5
avversari
(3
attaccanti
e
2
centrocampisti centrali).

3 Situazione
La progressione si conclude con un 7
(linea difensiva + 4 centrocampisti)
contro
10
(squadra
avversaria
schierata) dove si ricercheranno le
tipiche situazioni da affrontare in
partita.
In un primo momento lallenatore che
guida lesercizio e che si preoccupa di
generare determinate situazioni come
ad esempio un giro palla difensivo con
luscita su un lato a cui consegue la
perdita del possesso ed il contrattacco
avversario oppure la richiesta del rinvio
del portiere con la conseguenza di far
alzare la difesa ed invitare gli avversari
a ricercare la profondit ecc.

2 Situazione (Fig.9)
In questo caso la linea difensiva
supportata da 2 centrocampisti centrali
3

Vous aimerez peut-être aussi