IL VENDITORE AMBULANTE
E voi, Hurtaud ? si domand da ogni parte.
Sentendo il suo nome, Hurtaud sembr risvegliarsi. Si lev a met sul divano
dove si era disteso, si stropicci gli occhi e guard i suoi amici con uno sguardo vago.
Era un uomo grosso, tozzo e robusto, molto strano. Aveva una pancia enorme che
cascava in flaccidi cuscinetti sulle cosce quasi magre, una faccia completamente
rosea e glabra, capelli verdastri che si appiccicavano alle tempie, e che, sulla sommit
della testa, si drizzavano sfumando nellaria. Gli occhi scialbi, senza sguardo,
somigliavano agli occhi incompiuti di un ritratto allacquarello, e le mani flosce,
gelatinose erano solcate da profonde fossette .
Ah s! esclam, come se dun tratto si fosse ricordato... Tocca a me
raccontare una storia... Benissimo...
Si alz in piedi, pass la mano fra lapertura del gilet e lo sparato della camicia
che si era gualcito, lisci il risvolto dellabito e si assicur che il nodo della cravatta
fosse in ordine.
Una buona farsa, via !... una bella e buona farsa... Benissimo... Fatemi
accendere...
Hurtaud accese un sigaro con la fiamma di una candela che qualcuno gli tese, e
torn a sedersi. Per qualche secondo roll il sigaro fra il pollice e lindice, allaltezza
dellocchio destro, segu con lo sguardo il sottile filo di fumo che saliva a spirale
bluastra, poi cominci:
Un giorno, la figlia della mia guardiana di polli, Rosalie Rigard una
ragazza di sedici anni fu violentata nel mio bosco da un ambulante di passaggio. Il
fatto ebbe, nel paese, una grande eco, poich la piccola rischi di morire, avendo
disperatamente lottato, e lambulante fu arrestato, portato in giudizio e condannato a
cinque anni di reclusione. Bench incontrassi Rosalie ogni giorno, non avevo mai
pensato di considerarla come una donna, e non ci volle niente di meno che un tale
avvenimento perch mi accorgessi che era bella, molto bella, deliziosamente bella.
Molto alta, la testa minuta, landatura lenta, inclinata, con un non so che di etereo... la
si sarebbe detta unanima. Sembrava fatta per scivolare, vestita di bianco, dentro
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paesaggi sacri, con un giglio o un ramo doro in mano. In realt poi, mungeva le
vacche quellanima, ammassava il letame nel cortile, quel sogno.
Allindomani del crimine, minnamorai perdutamente di Rosalie. Pensai ben
presto a farne la mia amante, ma urtai contro una resistenza testarda e allegra che
esasper e raddoppi la mia passione. A ogni tentativo di accarezzarla lei rispondeva
con parole semplici che, nella sua bocca, o piuttosto nella mia immaginazione,
assumevano la soavit di una musica squisita e rara.
Ehi padrone, ehi, state buono!
Una mattina andai a trovarla nella stalla. Lei mi respinse ridendo.
Ehi, padrone! Sono forse una vacca che mi palpate con tanta forza ? Su,
state buono !
Andiamo, Rosalie, le dissi, sii ragionevole... Che cosa ti faccio di male ?...
Ricordati dellambulante, nel bosco...
Comici a ridere follemente. La testa rovesciata, tenendosi i fianchi, rideva,
rideva, rideva... A tal punto che le vacche, sbalordite, girarono il muso verso di lei e si
misero a muggire. E in quella risata instancabile, in crescendo, simile a una sveglia
guasta, udii queste parole, spezzate da sonori gorgheggi e da fischi sibilanti :
Lambulante !... ah ! ah ! ah !... Il fottuto ambulante !... ah ! ah ! ah !
Le offrii denaro, un vestito nuovo, una vacca e una casetta. Non ne volle
sapere.
Dopo due mesi, comprendendo linutilit della seduzione, e sempre pi
ossessionato, irritato, posseduto dallidea di avere quella donna, la sposai. Lindomani
stesso del mio matrimonio, ero il pi disincantato degli uomini. La mia passione era
caduta e, nel dileguarsi, limmagine dellambulante, associata sempre allimmagine
di Rosalie, si port via nello stesso tempo tutta la poesia di questo amore... s, signori,
tutta la poesia... Un po di cognac, per piacere.
Hurtaud bevve in un sorso il contenuto di un bicchierino, riaccese il sigaro che
si era spento, e continu con voce dolce :
Io non sono buono... sono anche feroce, credo... Quando ero piccolo, ho
ucciso mia sorella e nella maniera pi comica del mondo, ve lo assicuro !... Mia
sorella era molto golosa e un po debole di petto... Il medico le aveva ordinato olio di
fegato di merluzzo era di moda, allora un cucchiaio tutte le mattine... Ci la
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belle notti destate... Quando arrivai davanti al castello, vidi che le finestre della mia
camera erano illuminate... Ci mi stup, poich a quellora tarda tutti avrebbero
dovuto dormire da un pezzo; e poi, perch la mia camera era illuminata ? S, perch
proprio la mia camera ?.. Molto incuriosito, andai a cercare una scala ; lappoggiai
contro il muro e salii con infinite precauzioni...
Ora, ecco quel che vidi chiaramente : sul letto disfatto, le cui lenzuola erano
cadute, coprendo tutto intorno il parquet, sul mio letto, un uomo completamente
nudo, e quelluomo era lambulante ; sul mio letto una donna completamente nuda, e
quella donna era Rosalie... Dovevano essere sfiniti dalla fatica, perch dormivavno
profondamente, uno vicino allaltra, allungati, le braccia incollate ai fianchi, come
due cadaveri. Li contemplai a lungo, sperando che si risvegliassero... Cos
lambulante era ritornato !... Da quale prigione, da quale tana, dal fondo nero di quale
buco ?... Che cosa importava !... Era ritornato ed era l !... Dalla cima della scala, la
testa appoggiata contro il vetro illuminato della mia camera, lo vedevo dormire nella
mia casa, nel mio letto!... Lambulante!... Mi riempii gli occhi con quellimmagine
ritrovata, con quellimmagine che pensavo perduta per sempre ! E nel mio cuore, in
tutte le mie vene, sentivo a poco a poco riaccendersi e scorrere la fiamma della
passione, di cui avevo bruciato un tempo, e di cui bruciavo ancora una volta per
quella donna mia moglie insudiciata due volte da lui !... Un fiotto di sangue
giovane zampill fino al mio cervello ; ebbi come uno stordimento e dovetti
avvinghiarmi con forza ai bordi della finestra per non precipitare nel vuoto... Loro
dormivano sempre, ingozzati di lussuria... Presi rapidamente la mia decisione...
Bisognava fissare limmagine, nel mio animo, per mezzo di una spaventosa follia, in
maniera che non mi sfuggisse pi... Discesi...
Man mano che il racconto si faceva pi incalzante, la voce di Hurtaud
diventava pi dolce, carezzevole e lieve. Con un tono ancora pi soave continu :
Andai nella selleria, dove scelsi solide cinghie di cui provai la resistenza... e,
munito del mio fascio, aprii cautamente la porta di casa e minfilai, a tastoni, nei
corridoi e nella scala...
Un gatto randagio mi pass fra le gambe e rischiai di cadere... Impiegai dieci
minuti, forse di pi, per arrivare fino alla camera. Dormivano ancora. Avanzai in
punta di piedi, trattenendo il respiro... Pi volte, sotto le mie scarpe, il parquet
scricchiolava, un bicchier dacqua tintinn sopra un tavolo malfermo... Dormivano
sempre ; vicino a me sentivo i loro respiri forti e regolari... E di colpo, come un
masso, mi abbattei sullambulante che imbavagliai e legai in un batter docchio...
Rosalie si era alzata sconvolta... emettendo un grido di terrore...
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settembre 2015