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Pasolini e piazza Fontana

di Federico De Melis
da Il Manifesto del 15 dicembre 1992 pag 15
E uscito in questi giorni, benvenuto, I dialoghi di Pier Paolo Pasolini, prefatto da Gian Carlo Ferretti e curato
da Giovanni Falaschi per gli Editori riuniti (pag 803). Il volume raccoglie i testi scritti da Pasolini per le
rubriche Dialoghi con Pasolini su Vie Nuove (dal 28 maggio 1960 al 30 settembre 1965) e Il caos su
Tempo settimanale (dal 6 agosto 1968 al 24 gennaio 1970). Una scelta dei testi per Vie Nuove era stata
pubblicata, col titolo Le belle bandiere, nel 1977.
Col titolo Il caos era invece uscita, nel 1979, una scelta di testi scritti per Tempo. In entrambi i casi a cura
di Giancarlo Ferretti per gli Editori Riuniti.
La novita nel nuovo volume e lintegrazione dei testi esclusi in quelle antologie: la possibilita di valutare,
dunque, nella sua interezza il fitto dialogho su problemi di attualita che Pasolini ebbe, in maniera diretta o
indiretta, con un pubblico di lettori (in maggioranza comunisti) nel corso degli anni 60, dove si possono
individuare, in nuce, i moventi politico-culturali di quella che sara, negli anni 70, la sua polemica corsara
(lapprendistato del corsaro e il titolo della nuova prefazione di Ferretti). Nellimmediatezza del rapporto
epistolare con persone in carne e ossa, che esprimono i loro dubbi e le loro certezze, che si affidano al loro
interlocutore oppure lo incalzano, a volte affettuosamente, a volte offensivamente, si ritrovano, nella loro
evidenza, tutti i passaggi critici della societa italiano del decennio che segno la mutazione antropologica.
Nel rispondere, Pasolini e maieutico come nel documentario reportage di quegli anni Comizi damore, e
insieme elementare; forse, ha giustamente notato Luigi Balducci sul Corriere della sera a proposito della
rubrica su Vie Nuove (siamo alla prima meta degli anni sessanta) tende, piu che in altri contesti, a sentirsi
parte di un progetto politico culturale comunista: salvo a tradire, a momenti, la sua fondamentale eresia.
Pubblicheremo quanto prima la recensione ai dialoghi. Intanto dedichiamo questa pagina a una polemica che
il volume ha suscitato. Franco Fortini prende spunto dallesclusione di due testi pasoliniani dal volume
antologico Il caos del 1979 - esclusione operata, a suo dire, intenzionalmentedal curatore Gian Carlo Ferretti per stigmatizzare la presunta incomprensione , da parte di Pasolini, della strage di Piazza Fontana e in
generale del 68 e dei movimenti extraparlamentari, la sua ripugnanza verso il sottofondo culturale
rappresentato da Pietro Valpreda, e il suo sostanziale allineamente, a questo proposito, con le posizioni
ufficiali del PCI; e insieme polemizzare con limmagine parziale che il PCI avrebbe voluto dare di questo
Pasolini dopo la sua morte, di cui sarebbe un esempio la presunto censura di Ferretti.
Gian Carlo Ferretti, al quale abbiamo chiesto una risposta, sostiene, citazioni alla mano, che e preconcetto e
offensivo schiacciare limmagine di Pasolini sul PCI dei primi anni 70, cosi come considerarlo nemico tout
court del 68 e dei movimenti extraparlamentari.

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