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Quindicinale

Anno XXXVII

17.12.2015
Numero

660
PERIODICO DI ATTUALIT DEI COMUNI DI ALANO DI PIAVE, QUERO VAS, SEGUSINO

Lettera aperta dei docenti della scuola secondaria di Alano - pag. 1


Festa per i Donatori di Sangue di Quero - pag. 2-3
Aquila dArgento a Paride Spilimbergo - pag. 6-7
Il calendario 2016 della raccolta Porta a Porta - pag. 15-16-17-18
Bocciofila Ponte Tegorzo: Andrea Tolaini nuovo Presidente - pag. 27
http://digilander.libero.it/tornado

Chiuso in redazione il 07.12.2015

Tassa pagata/Taxe Perue/Ordinario Autorizzazione Tribunale BL n. 8 del 18/11/80Poste Italiane s.p.a. - Spedizione in A. P. - D.L. 353/2003 - (conv. in L. 27/02/2004 n. 46) art.1, comma 1, DCB BL

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IL TORNADO Sede: Via J. Kennedy - 32031 FENER (Belluno). DIRETTORE RESPONSABILE: Mauro Mazzocco. REDATTORI: Sandro Curto, Silvio Forcellini. COLLABORATORI: Alessandro Bagatella, Ivan Dal To, Gianni De Girardi, Antonio Deon, Foto Comaron, Fotocolor Resegati, Silverio Frassetto, Ermanno Geronazzo, Cristiano Mazzoni, Sergio Melchiori, Piero Piccolotto, Andrea Tolaini.
ABBONAMENTI: ITALIA Abbonamento annuale (18 numeri) 20,00 ESTERO Abbonamento annuale (18 numeri) 50,00.
LABBONAMENTO PU ESSERE SOTTOSCRITTO O RINNOVATO NEI SEGUENTI MODI: 1- versando la quota sul c/c postale n. 10153328 intestato alla PRO LOCO di FENER; 2- con bonifico
sul c/c Banco Posta intestato alla PRO LOCO di FENER, IBAN: IT49 M076 0111 9000 0001 0153 328; 3- pagando direttamente ad uno dei nostri seguenti recapiti: NEGOZIO DA MILIO - Alano;
GELATERIA DUE VALLI - Fener - BAR JOLE - Fener; MAURO MAZZOCCO - Quero; ALESSANDRO BAGATELLA - Quero; BAR PIAVE Carpen - LOCANDA SOLAGNA - Vas; ANTONIO
DEON - Vas; BAR BOLLICINE - Scalon; BAZAR di A. Verri - Segusino.

LETTERE AL TORNADO

(s.for.) Riceviamo, e pubblichiamo, la lettera aperta dei docenti


della Scuola secondaria di Alano in merito a una normale baruffa tra
ragazzini tramutata, in un recente articolo apparso sulla stampa
locale, in una rissa multietnica al limite dello scontro di civilt:
insomma, come ti invento lIsis ad Alano!

Lettera aperta a Il Tornado


dei docenti della Scuola
secondaria di Alano
Alano di Piave, 25 novembre 2015
I docenti della Scuola secondaria di primo grado di Alano di Piave affidano alle pagine di questo periodico, che conta
molti abbonati nel nostro territorio, la loro amara riflessione su quanto scritto da Il Gazzettino luned 23 novembre
2015.
Larticolo intitolato ad effetto RISSA TRA RAGAZZINI, SPUNTA LISIS, secondo noi, ha avuto lo scopo, in un
momento delicatissimo della storia nazionale ed europea, di fomentare intolleranza, paura, disagio in un ambiente, sia
scolastico che territoriale, che si spende da decenni per accogliere, integrare, condividere, aiutare chi proviene da
altri Paesi e cerca nel nostro una speranza di lavoro e di futuro per i figli.
Se lutilizzo della violenza ingiustificato ed esecrabile in ogni caso, lo ancor di pi per risolvere questioni futili ed
inconsistenti; di questo, per, si sono occupati in modo discreto e ponderato il Dirigente e gli Organi competenti
dellIstituzione scolastica.
Grave ed esecrabile, a nostro parere, per ci che stato perpetrato non tanto dai ragazzi, ma dagli adulti,
informatori o sedicenti giornalisti, che hanno strumentalizzato e ferito non solo due minori, ma lintera Comunit
scolastica per cavalcare unonda delicata e pericolosa, diffondendo informazioni FALSE, con titoli altisonanti e
fotomontaggi artificiosi.
Laccoglienza, leducazione al rispetto ed alla tolleranza sono importanti momenti di crescita per le nuove generazioni
ed la direzione in cui il nostro plesso si sta impegnando da decenni e continua ad impegnarsi anche nel corrente
anno scolastico con laboratori ed esperienze legate alla multiculturalit ed alla reciproca attenzione, facendo delle
differenze unoccasione di arricchimento reciproco, di scambio e spesso di festa.
Latteggiamento subdolo e doloso, di chi vuole gettare fango su persone ed Istituzioni, fa pi male di una baruffa tra
ragazzi e colpisce anche una Comunit, quella di Alano, storicamente molto aperta, disponibile e libera da pregiudizi e
paure.
I docenti della Scuola secondaria di Alano di Piave

Natale co NoiAltri a San Vetor


Sabato 19 dicembre 2015
Alano di Piave - Via San Vittore
dalle 18.00: apertura dellesposizione di presepi in Villa Cinespa, in Chiesetta di San Vittore e nei cortili lungo la via
dalle 18.15: intervento della Banda Cittadina di Alano di Piave
Sar in funzione un ristoro per grandi e piccini
Vi aspettiamo numerosi!
Durante le feste la Chiesetta di S. Vittore rimarr aperta secondo il seguente calendario: 20 dicembre (15.00-18.00) 26 dicembre (15.00-18.00) - 27 dicembre (15.00-18.00) - 2 gennaio (15.00-18.00) - 3 gennaio (15.00-18.00)

CRONACA

Festa per i donatori di sangue di Quero


(M.M.) Domenica 29 novembre i donatori di sangue
della sezione Bortolo Furlan di Quero si sono riuniti
per celebrare la loro festa e per premiare i numerosi
volontari che hanno raggiunto importanti traguardi
nella
donazione,
dimostrando
costanza
e
perseveranza.
La
Santa
Messa,
con
la
partecipazione di numerose rappresentanze delle
sezioni Feltrine e del Primiero, dellAssessore di
Quero Vas Alberto Coppe, ha preceduto i discorsi di
rito e le premiazioni. Alla sezione querese stato
riconosciuto un ruolo importante nel panorama del
volontariato socio-sanitario, puntuale nel proporre al
centro prelievi il quantitativo di sangue necessario.
Nelle parole del presidente Feltrino, il prof. Saverio
Marchet, lapprezzamento per i livelli raggiunti e per
ladesione
convinta
alla
nuova
gestione
informatizzata del calendario donazioni. Un metodo
che consente rapidit nel contattare i donatori e che
si sta evolvendo per offrire ai donatori anche la
possibilit di prenotare autonomamente il prelievo,
sempre seguendo le indicazioni del centro
ospedaliero. In vista nuovi criteri per la selezione dei
donatori, pi severi e rigidi, per garantire ancor di pi
sia la salute del volontario donatore sia quella del
ricevente. Il messaggio stato chiaro: occorre
spingere nellopera di sensibilizzazione e di
convincimento alla donazione volontaria di sangue.
Una sfida per evitare situazioni di non
autosufficienza e continuare a garantire lattuale
livello di approvvigionamento di sangue. La festa
continuata al ristorante Tegorzo con le operazioni di
voto per il rinnovo delle cariche sociali.
Nelle foto, a sx dallalto: gruppo medaglie doro,
dargento, di bronzo, diplomi di benemerenza. Qui
sotto i distintivi doro e, ultima in basso a destra,
targa per 80 donazioni.
(Foto Michele Remor)

CRONACA

I numeri dei donatori di sangue di Quero

Diffusi i dati dellattivit della sezione Bortolo Furlan in occasione della festa

SEZIONI

Quero

POPOLAZIONE

2564

POP.
POTENZ.
DONANTE
1660

NUOVI
DONATORI
2014

DONATORI
ATTIVI

141

% DONATORI
ATTIVI/POPOLAZIONE
5,50%

% P.P.D. E
DONATORI
ATTIVI
8,49%

DONAZIONI
ANNO 2014
238

RAPPORTO
DONAZIONI/DONATORI
1,69

Durante la festa del 29 novembre scorso stato


distribuito un pieghevole che riporta alcuni dati
storici dellattivit di donazione di sangue svolta
in questi ultimi anni. Vi si trova la conferma alle
parole del presidente feltrino, Prof. Saverio
Marchet, che ha sottolineato il buon rapporto fra
la percentuale dei potenziali donatori e quelli
effettivi, pari all8,5 per cento circa. Migliorabile il
rapporto della frequenza donazioni, fermo all1,69
procapite. Ricordiamo che gli uomini possono
donare sangue intero 4 volte lanno e le donne 2,
se in buona salute. A fianco i premiati. Fra
parentesi il numero di donazioni fin qui effettuate.
Le operazioni di voto per il rinnovo delle cariche
sociali ha dato il seguito esito:
Silvano Susanetto: 35 voti, Mauro Mazzocco
classe 57: 9 voti, Mauro Mazzocco classe 64: 3
voti, Omar Rizzotto: 3 voti, Erika Bagatella: 2 voti,
Matteo Bollotto: 2 voti, Michele Glicidio: 2 voti.
Questi saranno i componenti del nuovo direttivo
che si riunir per nominare il capo sezione. Un
voto stato dato anche a: Marco Bollotto, Luca
Busidotti, Tristano Dal Canton, Michele Remor,
Debora Schievenin, Bruno Zanolla, Sergio
Faccinetto, Antonio Mondin. Su 68 votanti sono
state 64 le schede valide, 3 le nulle e 1 scheda
bianca.

ATTUALIT

LAmministrazione Comunale di Alano di Piave, Pro Loco di Alano e Pro Loco Fener,
le Associazioni Locali e il folto Gruppo dei cittadini Amici della Befana,

vi invitano ad incontrare

La
Befana

che porter sorprese e dolci a tutti i bambini


nelle piazze dei paesi

a Campo alle ore 18.15


a Colmirano alle ore 19.00
a Uson alle ore 19.20
ad Alano alle ore 20.00

presso la Casa delle Associazioni in Via Ten. De Rossi

a Fener alle ore 20.30


presso il Centro parrocchiale

gli orari sono indicativi (vista let della vecchietta )

Luned 05
gennaio
2016

Vista la presenza
di molti bambini piccoli
non consentito l'uso di
petardi
durante lintero svolgimento della
manifestazione
Grazie della collaborazione.

Grazie dei fior


(M.M.) Prendiamo a prestito le parole della vecchia canzone
cantata da Nilla Pizzi nel 1951 per esprimere il sentimento
di riconoscenza alle ditte di floricoltura locali (F.lli Berton
Dennis e Riccardo, Icia Giardini di Cristian Bagatella)
che si sono impegnate, durante tutto lanno, nel manteni-

mento delle aiuole comunali di Via Roma, della piazza


del capoluogo di Quero. Lamministrazione, attraverso
le nostre pagine, intende ringraziare le maestranze per
la loro generosit e disponibilit e per lesempio di sensibilit civica dimostrata. In foto, di repertorio: scorcio di
Via Roma e dellaiuola nei pressi della farmacia.

ATTUALIT

Radici Future

Un progetto per valorizzare i luoghi della Grande Guerra come


motore di memoria, di conoscenza, di pace e di scenari futuri.
Radici Future un progetto che nasce per ripercorrere la storia e la memoria di luoghi, eventi e
persone e per renderla fruibile a tutti, anche attraverso l'identificazione di nuovi percorsi di conoscenza. Solo attraverso un processo di rinnovata narrazione, la storia di questo territorio pu
diventare motore di futuro. Una delle azioni realizzata dagli Amici del MUST di Campo e dal
gruppo Plotone Esploratori Battaglione Feltre,
stata riattivare uno dei sentieri percorsi da Erwin
Rommel e dalle sue truppe durante il primo conflitto mondiale, per tenere viva la memoria perch diventi patrimonio condiviso attraverso la ricerca, la conservazione, la divulgazione.
Nell'ambito del progetto infatti stato anche
realizzato il sito "terre del basso feltrino" con
l'obiettivo di promuovere e valorizzare il territorio
dal punto di vista storico, artistico, turistico a partire dagli itinerari storici. Questo perch il nostro
territorio ha tutte le carte in regola per diventare
luogo di turismo sostenibile, luogo che richiama
appassionati di storia, ma anche di natura,
escursionismo e sapori unici. Promuovere la circolazione delle informazioni con la loro messa in
rete quindi un'azione strategica. Naturalmente
il sito andr arricchito e costantemente aggiornato con il contributo di associazioni e cittadini che
vorranno collaborare a questo importante progetto. Il "Radici Future" stato presentato dal
Sindaco di Alano Serenella Bogana e dall'Assessore Cristina Dalla Rosa del Comune di Quero Vas, venerd 4 dicembre in Biblioteca ad Alano dove sono intervenuti anche Marco Rech che
ha illustrato la parte storica del sentiero Rommel,
Luca Turchetto che ha raccontato il recupero del
sentiero da parte dell'Associazione Amici del
Museo e del gruppo Plotone Esploratori Battaglione Feltre. Infine Fabio Balcon, responsabile
della realizzazione del portale, ha illustrato gli
scopi e i possibili sviluppi futuri del progetto di
comunicazione. Radici Future anche una sfida
per il lo sviluppo del nostro territorio nell'ottica
del turismo "da persona a persona", della conoscenza, della sostenibilit e della valorizzazione. Ringraziamo tutte le persone che hanno collaborato a questa fase del
lavoro e chi si gi reso disponibile a collaborare per il futuro. Grazie!

Il portale visibile all'indirizzo www.terredelbassofeltrino.it.


Buona navigazione!

DOTT.SSA ELENA GALIANO


PSICOLOGA PSICOTERAPEUTA CONSULENTE PROFESSIONALE PSICO-EDUCATIVA
Iscrizione Ordine Psicologi del Veneto nr. 4242 anno 2003

Mi occupo di:
Consulenze professionali psico-educative per promuovere il benessere tra genitori e figli
Sostegno psicologico e psicoterapia per persone adulte
Consulenze nella gestione di patologie legate allinvecchiamento
Indirizzo studio:
Alano di Piave (BL) - Via Moirans en Montagne nr. 11
Contatti:

Tel. 370 7209115


E mail: galiano.elena@libero.it

www.psicologiapsicoterapiagenitorialita.com

CRONACA

Lalanese Daniela Pisan


dottoressa in Psicologia
da 110 e lode
di Silvio Forcellini
Lo
scorso
25
novembre
lalanese Daniela Pisan ha
conseguito, presso lUniversit
di Padova, la laurea magistrale
in Psicologia Clinico-Dinamica
con il punteggio di 110 e lode.
E il giusto epilogo di un brillante percorso di studi, culminato
in un interessantissimo lavoro
di tesi, dal titolo Avere un fratello con Fibrosi Cistica: uno
studio sperimentale, particolarmente apprezzato dalla commissione. In poche parole,
si trattato di uno studio che ha confrontato il vissuto emotivo di persone con e senza fratelli affetti da malattia cronica. Lo scopo era di creare piani di intervento futuri
per migliorare il benessere e potenziare le qualit positive di quei fratelli o sorelle che
vivono in famiglia la presenza di tale malattia. E Daniela, ovviamente, ha svolto il tutto
al meglio, perdipi lavorando nel contempo (e la sua recente dipartita dalla Gelateria Due Valli ha gettato feneresi e non nella disperazione, orfani della sua spontaneit e della sua simpatia). Dalle
pagine del Tornado - che su Facebook le ha dedicato una scherzosa edizione speciale per loccasione, con i nostri
sinceri complimenti - Daniela vuole ringraziare di cuore tutti quelli che mi hanno sostenuta in questo lungo lavoro e
che mi hanno dimostrato stima e affetto per questo importante traguardo. Nella foto, la vediamo il giorno della laurea
con la mamma, il pap e le sorelle. E qui mi fermo perch la dottoressa Pisan mi ha raccomandato di scrivere poco
ch sai che poi mi vergogno: accontentata!

Aquila dargento a Paride Spilimbergo,


premiato per i suoi 30 anni di attivit
di Silvio Forcellini

Domenica 22 novembre, presso Villa Patt di Sedico,


lalanese Paride Spilimbergo ha ricevuto laquila
d'argento per i 25 e pi anni nel commercio (pi di 30
nel suo caso), figurando tra i sessanta Maestri del Commercio 2015 premiati nellultima giornata di festeggiamenti
per i settantanni di Confcommercio.
Paride ha iniziato la sua attivit rilevando nel 1984 - insieme alla moglie Annalisa - il bar Da Meto, fino ad allora gestito dai suoi genitori, Luisa e Leopoldo, e vi rimasto fino al dicembre 1997. Nel gennaio 1998 - con una decisione
coraggiosa ed encomiabile - ha iniziato la sua nuova attivit, inventandosi il ristorante pizzeria Al Molin, sempre in
piazza Martiri, che tutt'ora gestisce coadiuvato dall'immancabile moglie Annalisa, dai figli Diego e Giuliano e dal valente cuoco Salvatore Bongiovanni.

CRONACA

Grazie a Paride e al suo staff, in poco tempo il ristorante pizzeria Al Molin diventato un sicuro punto di riferimento
per i buongustai, nostrani e non, che affollano abitualmente i suoi locali. Lo scelgono volentieri anche le varie associazioni locali per festeggiare le pi svariate ricorrenze e, nel nostro
piccolo, anche noi del Tornado da parecchi anni organizziamo al
Molin lannuale cena riservata a redattori e collaboratori (lunico
lusso che ci concediamo).
Un successo che deriva dalla bont delle proposte culinarie, sia per
quel che riguarda la pizzeria sia per quel che concerne il ristorante,
oltre che dalla simpatia dello staff, che riesce sempre a far sentire
lospite perfettamente a proprio agio. Unico neo: Paride interista,
ma nessuno perfetto
E proprio dalle pagine del Tornado, la moglie Annalisa e i figli Diego e Giuliano vogliono inviare a Paride il seguente messaggio:
Augurandoti altri 30 anni di soddisfazioni e insegnamenti che hai
potuto regalarci in questi anni ti facciamo i nostri pi sentiti complimenti. Grazie di tutto. Allaugurio e ai complimenti dei familiari si
associa, ovviamente, lintera redazione del nostro giornale: bravo, Paride !!!
Nelle foto: 1. Paride Spilimbergo riceve laquila dargento dalle mani di Paolo Doglioni, presidente di Confcommercio; 2. Paride con la moglie Annalisa e i figli Diego e Giuliano; 3. Paride e Annalisa, giovanissimi, davanti al bar Da
Meto.

LETTERE AL TORNADO

I coscritti del 1975 in trasferta


di Loris Tessaro

Sono passati 10 anni dalla gita fatta a Barcellona per i coscritti del 75. Questanno, in occasione dei 40 anni di et,
abbiamo voluto festeggiare il traguardo in quel di Berlino, cos venerd 20 novembre abbiamo preso il volo e ci siamo recati nella meravigliosa citt tedesca. Arrivati nel pomeriggio all'albergo, e depositati i bagagli, siamo partiti per un sopralluogo dei dintorni per finire
poi la serata nella famosissima birreria HB dove abbiamo concluso
la giornata con una cena a base di wurstel, crauti, stinco e birra a
fiumi. Il sabato mattina di buon'ora ci siamo diretti verso le mete pi
suggestive della citt, visitando la Torre della televisione, il palazzo
del Reichstag, Alexanderplaz, la Porta di Brandeburgo e quel che
resta del famoso quanto triste Muro di Berlino. La serata si conclusa con una deliziosa cena con men tipico bavarese in un locale
nelle vicinanze dellalbergo. La domenica mattina ancora un giro turistico per lacquisto degli ultimi souvenir per poi recarci allaeroporto
per il ritorno, salutandoci con la promessa di ritrovarci fra qualche
anno per una nuova avventura, magari con una meta pi calorosa.
Sabato 28, poi, ci siamo ritrovati anche con quelli che per vari motivi non sono potuti venire, nella Casa delle Associazioni di Alano,
per una deliziosa cena in compagnia con chiacchiere e balli in allegria. Ringraziamo gli organizzatori e i collaboratori per le splendide
giornate passate assieme. Appuntamento al prossimo anno con un
anno in pi ma con lo spirito ventenne che solo il 1975 sa portare. Di
seguito alcuni scatti fatti a Berlino e alla Casa delle Associazioni.

RASSEGNA STAMPA

In provincia 500 slot machine e 40 persone in cura


per dipendenza da gioco, il doppio di un anno fa
BELLUNO. Il gioco pu causare dipendenza. Il messaggio non manca sui gratta e vinci, e sulle schedine del lotto. Ma
non mancano neppure i casi di gap, gioco dazzardo patologico. Nel Bellunese, come nel resto dItalia, la crisi economica
ha visto crescere il fenomeno dei dipendenti da slot machine e lotterie. E ha visto aumentare le sale giochi, le sale bingo, le
ricevitorie e anche le tipologie di giochi a premi. Un problema, o meglio una dipendenza, che non molto diversa dalle tossicodipendenze. Il messaggio emerso in tutta la sua realt ieri sera, nel corso del convegno sulla ludopatia promosso dal
gruppo Insieme si pu di Belluno (in collaborazione con la Cassa rurale e artigiana di Cortina), relatrice la dottoressa Valentina Casella, psicologa del gruppo Abele di Torino, uno dei primi ad essersi occupati del gioco dazzardo patologico in Italia.
E anche ieri mattina, quando il tema ludopatia entrato nelle aule dell'istituto Catullo. Quasi 500 le slot machine disseminate in provincia di Belluno. Una quarantina le persone in cura per dipendenza da gioco d'azzardo. Il doppio rispetto ad un anno fa. L'aumento facile da spiegare: pu essere dovuto allincremento delle persone che giocano, oppure (pi probabilmente) al fatto che si comincia a rendersi conto che il gioco, arrivati ad un certo punto, una malattia. E come tale va curata. I sintomi? Debiti che crescono, rapporti personali e famigliari che si rompono. La spirale profonda e caderci un attimo. Siamo bombardati da pubblicit che mostrano il gioco dazzardo come facile e attraente, ha spiegato la dottoressa
Casella. La matematica ci spiega che molto pi probabile essere colpiti da un fulmine che fare 6 al Superenalotto. Eppure, le persone giocano. Ed entrano in un circolo vizioso, per cui continuano a giocare in caso di vincita, sperando altre vincite. E continuano a giocare in caso di perdita, per cercare di recuperare la somma scommessa. Let media delle forme patologiche si sta abbassando sempre pi. E smettere non facile.
da Il Gazzettino del 27 novembre 2015

Consiglio congiunto: Alano e Quero Vas al lavoro per unire le forze e far crescere le nostre comunit.
Intanto Bruno Zanolla stato eletto nuovo presidente dellUnione Sette Ville.

Basso Feltrino, fusione a piccoli passi

BASSO FELTRINO. Il Basso Feltrino accelera verso la nascita del Comune unico di Setteville anche se con passi pacati.
Luned sera un altro importante tassello stato inserito nel mosaico in allestimento quando gli amministratori di Quero Vas
sono stati ospitati nella sala consigliare di Alano di Piave dove si svolto un consiglio comunale congiunto che allordine del
giorno prevedeva il semplice rinnovo della nomina del presidente dellUnione Sette Ville ma che, a un'attenta lettura delle
dichiarazioni fatte dai due sindaci unanimemente condivise dai consiglieri alanesi e querovassesi, era chiaramente interpretabile come un informale avvio delle operazioni di fusione. La presidente uscente Amalia Serenella Bogana, dopo aver sottolineato la storicit del primo consiglio congiunto ad Alano, ha rimarcato come la sintonia fra i due Comuni sia in veloce
evoluzione. Stiamo procedendo - ha spiegato il primo cittadino di Alano chiarendo che il suo intervento sarebbe stato un
sunto di quanto sentito e condiviso con maggioranza e minoranza alanese e con i consiglieri del Comune confinante - lungo
un percorso nel quale abbiamo creduto e continuiamo a credere che fra qualche anno potrebbe portare alla fusione. Precisando: Non una strada n semplice, n facile, n immediata ma che, a piccoli passi e a piccole dosi, dovrebbe portare a
un risultato che un tratto distintivo che favorisce la crescita delle nostre comunit perch, e la scelta dovr essere sentita e
digerita dalle popolazioni, le alternative sono: vivere nella storia o restare ancorati al passato. Il sindaco di Quero Vas Bruno Zanolla, dopo aver ringraziato Alano per laccoglienza ospitale, ha voluto precisare che sono cambiati gli scenari ma
non il principio secondo il quale o si protagonisti delle scelte o ci si rassegna a subirle. Sono convinto che la fusione sia la
strada del futuro - ha proseguito Zanolla che ha ringraziato le minoranze per l'onest dimostrata - e che sia doveroso che i
cittadini scelgano liberamente. Il consigliere di minoranza di Quero Vas Mauro Miuzzi ha tenuto a sottolineare che la collaborazione fra Alano e Quero ha avuto origini negli anni '80 quando le due amministrazioni, attraverso incontri come questo,
gettavano le radici che stanno portando a questi risultati. Al termine, con lastensione del solo sindaco di Quero Vas Bruno
Zanolla, vista anche l'imminenza delle prossime elezioni amministrative ad Alano, lo stesso Zanolla stato nominato il nuovo presidente dell'Unione Sette Ville dal 1 gennaio 2016 al 31 dicembre 2017.
da Il Gazzettino del 3 dicembre 2015

Gli ambientalisti: Ottima notizia ma la concessione resta, dobbiamo restare vigili

Campo, la Cementirossi abbandona il progetto


di escavazione mineraria in localit Col del Roro

ALANO DI PIAVE. stato accolto positivamente dai presenti ma senza particolare clamore lannuncio che il sindaco di Alano Amalia Serenella Bogana ha dato al termine del consiglio comunale di luned: La Regione - ha spiegato Bogana - attraverso una lettera ci ha informato che la Cementirossi lo scorso mese di ottobre ha ritirato il suo progetto di escavazione mineraria in localit Col del Roro. Se nellaula consigliare non ci sono stati grandi riflessi allannuncio, ad esultare, anche se
con le dovute cautele, il Comitato Col del Roro nato proprio per contrastare il progetto di escavazione e che, attraverso
molteplici iniziative, prima fra tutte la marcia da Fener a Venezia svoltasi nell'inverno del 2008, ha tenuto viva lopinione
pubblica in particolare negli anni successivi alla presentazione del progetto quando leconomia tirava e lipotesi che i lavori
potessero veramente partire era molto alta. Il Comitato Col del Roro e il Cai del Veneto - spiega Armando Mondin che
stato uno dei pi attivi fra i soci fondatori del sodalizio stesso - da tempo a conoscenza della sospensiva del progetto di
escavazione mineraria del col del Roro in comune di Alano presentato dalla Cementirossi, ha accolto con soddisfazione
lannuncio del ritiro definitivo del progetto dato ufficialmente dal sindaco. La lunga lotta intrapresa nel corso degli anni dal
Comitato e dal Cai del Veneto - prosegue Mondin - in stretta collaborazione con varie associazioni ambientaliste per la difesa dei territori di Campo e Schievenin minacciati da progetti minerari, sta dando i suoi primi frutti. Poich sul territorio grava

RASSEGNA STAMPA

ancora una concessione mineraria continueremo a mantenere alta la guardia attenti e decisi a porre in essere tutte le misure necessarie per liberare definitivamente le nostre montagne da qualsiasi minaccia auspicando anche nella fattiva collaborazione dellamministrazione comunale.
da Il Gazzettino del 3 dicembre 2015

Raccolta fondi dei militari in congedo per la sezione di Belluno

Alleanza tra carabinieri e Aipd

FENER. La raccolta fondi a favore dellAipd di Belluno che opera a favore delle
persone affette dalla sindrome di Down ha fatto da filo conduttore alla festa delle
sezioni Carabinieri in congedo della Vallata feltrina (Arsi, Fonzaso, Feltre, Mel, S.
Giustina, Quero) che si sono ritrovate per lannuale festa, organizzata dalla sezione
di Quero al ristorante Tegorzo a Fener. A far gli onori di casa il presidente della sezione, Giampaolo Spada. Ad illustrare le attivit ed i progetti dellAipd stata Marica Faccinetto, consigliera del direttivo dellassociazione. A rappresentare, assai vivacemente, tutti i suoi amici con sindrome di Down cera il giovane Bruno, che si
lasciato coinvolgere dallatmosfera amichevole e solidale dellincontro. LAipd Belluno ringrazia pubblicamente le sezioni Carabinieri in congedo del feltrino che hanno generosamente contribuito al sostegno delle iniziative, che mirano allo sviluppo
della miglior autonomia possibile delle persone con sindrome di Down, attraverso progetti che iniziano dallet infantile fino
alladolescenza ed alla vita adulta. Il progetto che, in questa fase, impegna maggiormente lassociazione Casa Mia, cio
poter continuare con laffitto di un appartamento a Belluno, che funge da base, per i giovani con sindrome di Down, per trascorrere dei brevi periodi fuori dellambito familiare e sviluppare percorsi di autonomia nella vita di tutti i giorni. grazie a
progetti come questo che due giovani, Luca di Lamon e Stefano di Colle Santa Lucia, sono da poco tornati, assieme a una
operatrice Aipd, da uno stage di tre settimane presso un ostello di Barcellona, indirizzato ad acquisire e perfezionare abilit nelle attivit alberghiere, secondo un programma stilato dallAipd nazionale. Oggi lAipd sar in piazza dei Martiri a Belluno alle 11 per un Flash mob, in contemporanea in tante citt italiane in occasione della Giornata mondiale delle persone con
disabilit.
da Il Corriere Delle Alpi del 3 dicembre 2015

Luomo ammette la frode stupefacente e spiega linnocua ricetta per lo sballo.


Si difende il dominicano accusato di spaccio: Lo facevo per mantenere i miei otto figli.

Cocaina? No, era bicarbonato

FENER. Ventotto abitazioni perquisite senza aver trovato un solo grammo di droga. Gli unici 100 grammi, di hashish sono
stati trovati nei pressi del Tegorzo, ma non certo a casa mia. Io ho spacciato solo polvere bianca composta da bicarbonato
e aspirina. Ho cominciato a farlo perch quando i consumatori non trovavano gli spacciatori veri venivano da me ritenendo
che, essendo io sudamericano, avessi agganci con il mondo della droga. Insomma, nel pregiudizio ha trovato modo di fare
business per mantenere la sua famiglia, moglie e otto figli. Arcenio Ramirez Rejes, 48 anni, da 14 anni a Fener, si difende
cos dalla pesante accusa di aver gestito un giro di cocaina nel Basso Feltrino tra il 2013 e il 2014. Luomo, difeso
dallavvocato Paolo Serrangeli, decide di parlare, di raccontare la sua versione di quella maxi inchiesta che, alla fine, avrebbe portato solo esangui risultati. Erano alla ricerca di mezzo chilo di cocaina - spiega ancora Ramirez riferendosi alle perquisizioni - ma non hanno trovato assolutamente nulla. Io per sono sotto accusa e proprio oggi che avevo un colloquio di
lavoro me lo sono visto negare a causa degli articoli apparsi sui giornali. Anche su Facebook mi stanno martellando. Il difensore si limita a precisare che, nel caso fossero state messe online frasi diffamatorie, gli autori farebbero bene a rimuoverle e a chiedere scusa, perch si innocenti, stranieri compresi, finch non vi una sentenza definitiva. Ora le sue sorti dipenderanno soprattutto dalle deposizioni di dieci consumatori presuntamente frodati Insomma, Ramirez si sente una
sorta di capro espiatorio di uninchiesta che, in qualche modo, doveva pur chiudersi attorno a qualcuno. Infine, spiegando di
aver sempre lavorato, anche come disgaggiatore, fornisce la sua ricetta per lo sballo innocuo: Trituravo le aspirine e le
mescolavo con del bicarbonato, mettevo la polvere in bustine e la vendevo, anche ad un prezzo modico. Anche i miei fratelli
sono stati testimoni dei miei miscugli e mi chiedevano che cosa ne facessi di quella roba. La storia, per un po, ha funzionato, poi i drogati hanno cominciato a lamentarsi della qualit del prodotto. In realt, laspirina, sniffata, ha un effetto anestetico in grado di indurre il corpo a produrre endorfine. La parola passa ora al Tribunale.
da Il Gazzettino del 4 dicembre 2015

La foto di copertina

ASTERISCO

(M.M.) Come ogni anno, puntuali, si accendono discussioni e polemiche sulle ricorrenze tradizionali del Natale e sul
presepe. Non per cavalcare lattualit che proponiamo nuovamente una copertina dedicata alla nativit, ma per dar
conto di una tradizione che in molti dimostrano di avere a cuore, come i volontari che nei nostri paesi si dedicano alla
costruzione del presepe. Nel numero scorso abbiamo dato notizia di quello di Segusino, questo in copertina, invece,
un particolare del presepe costruito a Quero, ricco di tanti particolari da scoprire con una visita attenta. Peccato per la
infelice dislocazione, che vede il presepe un po sacrificato dalla mancanza di spazio. Bravi comunque tutti coloro che
si danno da fare per consentire la realizzazione di questapprezzabile opera. In ogni paese c qualcuno che si impegna e tutti meritano il nostro grazie, che tributiamo anche con la copertina dedicata al presepe. Lo scatto opera di
Romeo Meneghello, di S.Vito di Valdobbiadene, che ha usato una Canon EOS 5D Mark II, Tempo di esposizione 1/20
s, Numero F 6.3, indice di velocit ISO 1600. In altra parte del giornale troverete gli orari di visita del presepe querese.

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LETTERE AL TORNADO

Cronache da Riyadh

Caro Mauro,
approfittando, del clamore che ha fatto la notizia della visita del
nostro presidente del consiglio a Riyadh (Arabia Saudita) oltre
che per motivi istituzionali anche per linaugurazione del completamento del primo tratto di tunnel della metropolitana , ti mando
ancora un po di foto, che dimostrano il risultato di tanto impegno
e perseveranza da parte di tutti quelli coinvolti, ognuno con il proprio lavoro e responsabilit, che serve a superare i problemi che
si incontrano durante questo percorso per niente facile.
In queste foto si vede il seguito dei lavori svolti dallinizio fino
allarrivo della talpa in questa area che diventer la stazione della metropolitana della linea 3 di Riyadh e che si trova a ridosso
della esistente stazione centrale dei treni di Riyadh, da qui poi la
TBM continuer il suo percorso verso le altre stazioni.

(M.M.) Ringraziamo Levis Schievenin per aver


pensato nuovamente al suo/nostro periodico
nelloccasione dellinaugurazione del primo tratto
del tunnel della metro di Riad, cui ha partecipato il Premier Renzi. Non capita facilmente di avere il privilegio di poter
ottenere immagini come queste, in cui si riassume, come dice Levis, un impegno di proporzioni gigantesche, sia dal
punto di vista tecnico che finanziario. Grazie a Levis possiamo proporvi anche listante della rottura dellultimo diaframma della galleria, da cui sbucher la talpa scavatrice, che vediamo anche riprodotta in modellino e nella foto appena sopra nella sua grandezza e complessit. Un lavoro di cui giustamente andar fieri! Nellultima foto: Levis con, alle
spalle, la galleria appena aperta. Dal sito della Salini-Impregilo abbiano tratto queste notizie riassuntive: Il lotto assegnato una parte importante del pi ampio progetto di costruzione contemporanea della nuova rete di metropolitane di
Riyadh (composta da 6 linee per una lunghezza complessiva di circa 180 km) del valore di circa 23.5 miliardi di US $.
La linea 3 si sviluppa per 41,58 km per un totale di 22 stazioni costruite, suddivise in quattro differenti tipologie. I treni
che la percorreranno avranno una lunghezza massima di 36,7 m (2 carrozze), una capacit di 267 passeggeri ed una
velocit massima di 100 km/h. Lopera riveste un ruolo fondamentale per la viabilit della citt, considerando che la
sua popolazione destinata ad aumentare dagli attuali 6 milioni di abitanti ad 8 milioni nel 2030.

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ATTUALIT

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CRONACA

Per Aldo e Pierina


nozze di diamante
A Quero il 1 dicembre 2015, hanno raggiunto l'ambito traguardo delle nozze
di diamante (60 anni di matrimonio), Aldo Scariot e Pierina Dal Canton. I due
coniugi sono stati festeggiati dai familiari. Loro sono in buona salute ed ancora con tanta voglia di lavorare; infatti Aldo costruisce oggetti artigianali in
legno, mentre Pierina continua a fare la sarta (lavoro che fa da decenni),
inoltre s'impegna nel suo hobby della pittura, che ha maturato anni fa,
allUniversit terza et di Feltre. Loro sono stati, tanti anni fa, emigranti in
Svizzera e fanno parte della famiglia ex emigranti di Quero. In Svizzera hanno conosciuto la vita lontani da casa e dagli affetti pi cari, ma hanno avuto
la fortuna di stare insieme in buona salute e serenit.
Noi familiari facciamo loro gli auguri pi cari, affinch la loro presenza sia
sempre di conforto a tutti noi.
I familiari

Festa per Agnese


Il 15 novembre Agnese Dalla Piazza, di Quero, ha festeggiato le sue
prime 80 primavere.
E' stata davvero una bella festa, circondata da parenti e amici che le
hanno dimostrato tutto il loro affetto.
Ma la gioia pi grande, per Agnese, stata la presenza di alcuni tra i
ragazzi che lei ha accudito fin da piccoli e accompagnati nella crescita.
Nella foto la vediamo insieme a Giada, Gianluca, Nicole e Davide.

Laurea per Giada Gasperin


Il 21 ottobre 2015, presso lUniversit degli Studi di Padova, Giada
Gasperin, di Quero, si laureata in Educazione Professionale conseguendo
il punteggio di 105/110.
Questa la tesi discussa: Sostenere il legame tra madre e bambino: il
massaggio infantile come opportunit di relazione e comunicazione.
Si complimentano con lei i genitori, la sorella Denise, i nonni e tutti gli amici.

Benvenuta Linda!
I nonni Gabriella e Guido Favero e lo zio Marcello, affezionati lettori veneziani di Santa Maria di Quero Vas, annunciano con immensa gioia che il
giorno 30 giugno 2015 a Col Fiorito, in Feltre, sbocciato un meraviglioso
fiore: la nipotina Linda, di Isabella e Roberto Schievenin. Alla famiglia le pi
vive congratulazioni e alla piccola Linda il pi caloroso benvenuto ed il sincero augurio per un futuro sempre generoso di tanto amore e di felicit.

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CRONACA

Conferita nuova
cittadinanza
italiana

Drian Genoveva ha giurato il 5 dicembre davanti al Sindaco di Quero Vas,


Bruno Zanolla, la propria fedelt ed osservanza alle leggi dello Stato, ottenendo la cittadinanza italiana, che aggiunge alla propria, rumena. La cerimonia stata ripresa dal marito, Francesco Resegati, fotografo professionista e sovente nostro collaboratore. Il
sindaco ha consegnato alla neo cittadina una copia personalizzata della Costituzione, esortandola ad approfondire
la conoscenza di diritti e doveri che regolano la nostra convivenza. Il solenne
momento qui sopra immortalato con la stretta di mano che suggella il nuovo patto tra istituzioni e neo cittadina.

Halloween, una
banda da paura!
fotosegnalazione
di Gorgoglione Mauro

Dolcetto o scherzetto? Anche da noi ha


preso piede questa festa e la notte del 31
ottobre non si contano i giovani e
giovanissimi che girano casa per casa
sfoggiando costumi da paura. Qui vediamo
un gruppo, catturato dalla foto del nostro
lettore, che vigilava, come genitore, che
tutto filasse liscio, senza brutti scherzi!

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LETTERE AL TORNADO

Un pane Alpino
di Claudio Spadetto

Dover combattere non certo bello... e doverlo fare a tremila metri, con il freddo che ti entra nelle ossa, con la paura
della valanga, o di prenderti una polmonite... e a quei tempi voleva dire finire in sanatorio, o aver solo i guanti bagnati e
allora rischiavi il congelamento. Se poi metti che le provviste non potevano arrivare puntuali e quello che arrivava dovevi fartelo andar bene, si capisce perch dei giorni c'era come un tacito accordo fra i due eserciti, perch restar vivi a
quelle condizioni estreme era gi tanto e questo i soldati lo sapevano bene. Come la vigilia di Natale 1917 gruppo Ortles-Cevedale, nessun colpo sparato durante il giorno (forse in onore al bambino), nevica da due giorni, nelle baracche
italiane c' un po' di allegria si canta per non si fuma, manca il tabacco. Un gruppo di alpini: in quattro pensano bene
di fare una sortita nella trincea nemica per andarselo a prendere: ha smesso di nevicare, non c' luna... il tempo
ideale. Quatti quatti risalgono il breve pendio e sono nella trincea nemica, con un balzo felino catturano il povero austriaco che canticchiava da solo un motivetto natalizio, imbavagliato e portato di peso nella loro baracca e alla luce delle lanterne si accorgono che era un "vecchione con due mustacchi grigi da generale" Orca boia disse un alpino qu
son cascai mal...gnent tabacco!!!
Il povero tirolese cercava di capire e di farsi capire, gli chiesero se avesse figli, lui rispose di si che ne aveva sei e tanti
nipotini e mostr la foto della nutrita famiglia, gli chiesero se aveva tabacco lui disse si tanto tabacco ma poco pane...
poco e nero.
I quattro presi da compassione lo lasciarono andare, ma.... dopo una mezz'oretta vedono penzolare una corda dentro
la trincea con delle scatole di tabacco e dei toscani e un biglietto con su scritto BUON NATALE.
Allora i nostri alpini presero un sacco frugarono nelle baracche in cerca di pane, ne raccolsero pi che potevano e con
la stessa corda risalirono la china che li divideva e calarono il pane nella trincea austriaca con un biglietto dove gli scrivevano: GRAZIE E BUON APPETITO.
Fatto veramente accaduto, lo raccontava Agno Berlese giornalista padovano all'epoca dei fatti capitano degli stessi
quattro alpini.
Buon Natale e tanto pane a tutti. Un alpino.

Non ho bisogno di elemosina, ma di ascolto


(A.S.) Marted 24 novembre,si tenuta a Fener un riunione di rappresentanti di tutto il Basso Feltrino, sulla
CHARITAS (cos si scriverebbe in latino). Una quarantina i partecipanti. Cera anche un immigrato africano residente
nel nostro territorio da anni.
Ha spiazzato tutti con il suo intervento. Disse che era venuto per sapere cos' la Caritas di cui si parla e alla fine ci ha
insegnato lui cos' la carit e quali sono i veri bisogni dei poveri.
Ci ha detto: Non voglio uno che mi aiuti, ma uno che mi ascolti
Spesso, elemosina non carit; ci sono forme di fare l'elemosina, che umiliano. Es.: una persona suona alla mia porta,
vado ad aprire. spesso un immigrato...forse non gli dico neppure ciao o di dove sei, gli do in fretta due euro o una
mela, e chiudo la porta.
Se non umiliare questo....ma per entrambi!! Certo non carit cristiana.
Oggi, per il terrorismo, la paura e la diffidenza sono aumentate.
Ci gloriamo di Valeria Solesin, la ragazza veneziana uccisa brutalmente a Parigi... ma ben difficile condividere
il suo modo di pensare e di essere.
Per chi cerca di essere cristiano, la carit con la C maiuscola elemento costitutivo dell'identit cristiana. Io cristiano
non lo sono ancora, mi sforzo di esserlo. Per tutti si tratta di diventare cristiani.
Che bello se ci fosse un vaccino contro i pregiudizi e contro la paura. Che bello se ci fosse un integratore per la
conoscenza, l'ascolto, la solidariet e l'accoglienza.
E' utopia....ma l'utopia di Ges di Nazareth ...quello del samaritano

JUDO

Nuove cinture nere al Judo Pederobba


Sabato 21 Novembre 2015, presso il Pala Mazzalovo di
Montebelluna si sono svolti gli esami per la promozione al
grado superioredei judoka. Davanti alle commissioni, presiedute dai maggiori esponenti del Judo Triveneto si sono
cimentati gli atleti che hanno dovuto dimostrare capacit
tecniche e conoscenza teorica del Judo. Per il Judo Pederobba ci sono state ben quattro promozioni. Lara Magaton,
ha conquistato il prestigioso grado di terzo dan, mentre
Roberto Dal Zotto, Denis Dalla Piazza e Guido Campagnola sono stati promossi al primo dan, assistiti dai bravissimi
compagni Mariano Stefani e Giacomo Campagnola, che
hanno lavorato per permettere tale risultato. Da segnalare
che per il Querese Roberto Dal Zotto si tratta della terza
cintura nera dopo quelle gi guadagnate nelle discipline
del Karate e del Ju Jitsu. Tutta lassociazione Judo Pederobba si complimenta con i neo promossi.

GENNAIO

Legenda:

FEBBRAIO

Umido -

MARZO

I.P.L. Imballaggi Plastica Lattine -

Carta-

Secco C: centro F: frazioni

APRILE

Vetro -

MAGGIO

GIUGNO

MAGGIO

GIUGNO

MAGGIO

GIUGNO

LUGLIO

Legenda:

AGOSTO

Umido -

SETTEMBRE

I.P.L. Imballaggi Plastica Lattine -

Carta-

NOVEMBRE

Secco C: centro F: frazioni

OTTOBRE

Vetro -

DICEMBRE

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ASTERISCO

Il Cactus di Natale

Questa la nostra pianta Natalina che ha fiorito quest'anno, se desidera


pubblicarla sul Tornado.
Tanti saluti da Evaristo e Maria Rita Menegon, di Quero.
(M.M.) Ecco accontentati i nostri affezionati lettori/collaboratori e, in pi,
oltre alla foto dello splendido esemplare di pianta fiorita, di seguito alcune note tratte da: http://www.pollicegreen.com/significato-fiori-natalinaschlumbergera/23558/
Questo fiore, appartenente alle cactacee, fiorisce proprio in concomitanza con il Natale ( o meglio con il solstizio di inverno, N.d.R.)ed ovviamente una pianta che, sebbene ormai facilmente coltivabile anche
nel nostro paese, comunque un esemplare che si adattato a condizioni climatiche diverse da quelle nelle quali originariamente nata. Si
tratta di una pianta dappartamento, da coltivare in casa perch
allinterno umidit e temperatura sono maggiormente regolabili rispetto
allesterno. A differenza di altre piante dotate di una forte tradizione storica, come lortica, o lalloro, o per rimanere in tema natalizio, il pungitopo, la schlumbergera fonda il suo posto nel linguaggio dei fiori per via
della sua stessa esistenza, e della sua capacit di adattarsi alle avversit. E il suo stesso essere succulenta a rappresentare la sua forza. Solidit e rinascita, questi sono i suoi significati pi diffusi. E la sua stessa
natura a essere segno della sua forza. E come tale viene considerata
quando regalata. Il fatto che fiorisca in concomitanza con il Natale, inoltre, la connota come una pianta in grado di rigenerarsi in un periodo nel quale la maggior parte degli altri vegetali, tolte naturalmente le specie orticole, entrano in riposo vegetativo. E una connotazione in comune con molte fioriture invernali. La sua presenza fiorita in occasione delle
festivit la rende una pianta beneaugurante, simbolo di rinnovamento e di transizione da un periodo brutto ad uno migliore. Siate quindi felici se vi viene regalata una tale pianta e non preoccupatevi eccessivamente di vederla sfiorire:
un vegetale resistente che si accontenta di poche cure. Una piccola curiosit per voi. Nella suo sbocciare primaverile,
invece che natalina, la schlumbergera viene chiamata pasqualina. Il perch, sicuramente, lavete gi capito.

Un pomodoro
da primato!
Buongiorno,
spett. redazione de Il Tornado, in allegato troverete la foto del pomodoro dal
notevole peso di 1,8 kg coltivato con tanta cura dal Vostro abbonato Gatto
Bruno.
Con la speranza di vederla pubblicata sulle pagine de Il Tornado,
Vi porgo Cordiali Saluti. Gianpaolo Terribile
Ecco accontentato il nostro lettore e onore al merito dagricoltore per Bruno,
che ha avuto la soddisfazione di un simile raccolto, frutto anche di passione e
costanza per lorticoltura.

Santa Barbara
di Alessandro Bagatella

Oh Santa Barbara
martire bela
de noi minatori tu se la stela,
in te le galerie
e in tei cunicoli,
salvene dai pericoli.
Son minatori,
ma fioi toi,
Santa Barbara
iutene anca noi.

Questa preghiera
dialettale lavevo
scritta anni fa, in
ricordo dei tanti
minatori scomparsi a
causa della silicosi,
malattia professionale
contratta proprio nelle
gallerie.

20

ATTUALIT

Abolire la guerra unica speranza per lumanit:


il discorso di Gino Strada alla cerimonia dei Nobel alternativi
segnalazione di Silvio Forcellini
Gino Strada ha pronunciato questo discorso a Stoccolma (Svezia) luned 30 novembre,
durante la cerimonia di consegna dei Right Livelihood Awards, i premi Nobel alternativi. Un importante riconoscimento per il lavoro di Emergency contro la guerra e a favore
delle vittime, un premio di cui siamo tutti molto orgogliosi e che ci spinge a fare sempre di
pi, ogni giorno, per raggiungere il nostro obiettivo: un mondo senza guerre in cui non ci
sia pi bisogno di noi.
(dalla newsletter di Emergency)
Io sono un chirurgo. Ho visto i feriti (e i morti) di vari conflitti in Asia, Africa, Medio Oriente, America Latina e Europa.
Ho operato migliaia di persone, ferite da proiettili, frammenti di bombe o missili.
A Quetta, la citt pakistana vicina al confine afgano, ho incontrato per la prima volta le vittime delle mine antiuomo. Ho
operato molti bambini feriti dalle cosiddette mine giocattolo, piccoli pappagalli verdi di plastica grandi come un pacchetto di sigarette. Sparse nei campi, queste armi aspettano solo che un bambino curioso le prenda e ci giochi per un
po', fino a quando esplodono: una o due mani perse, ustioni su petto, viso e occhi. Bambini senza braccia e ciechi.
Conservo ancora un vivido ricordo di quelle vittime e laver visto tali atrocit mi ha cambiato la vita.
Mi occorso del tempo per accettare lidea che una strategia di guerra possa includere prassi come quella di inserire, tra gli obiettivi, i bambini e la mutilazione dei bambini del paese nemico. Armi progettate non per uccidere, ma per
infliggere orribili sofferenze a bambini innocenti, ponendo a carico delle famiglie e della societ un terribile peso. Ancora oggi quei bambini sono per me il simbolo vivente delle guerre contemporanee, una costante forma di terrorismo
nei confronti dei civili.
Alcuni anni fa, a Kabul, ho esaminato le cartelle cliniche di circa 1200 pazienti per scoprire che meno del 10% erano
presumibilmente dei militari. Il 90% delle vittime erano civili, un terzo dei quali bambini. quindi questo il nemico?
Chi paga il prezzo della guerra?
Nel secolo scorso, la percentuale di civili morti aveva fatto registrare un forte incremento passando dal 15% circa nella
prima guerra mondiale a oltre il 60% nella seconda. E nei 160 e pi conflitti rilevanti che il pianeta ha vissuto dopo la
fine della seconda guerra mondiale, con un costo di oltre 25 milioni di vite umane, la percentuale di vittime civili si aggirava costantemente intorno al 90% del totale, livello del tutto simile a quello riscontrato nel conflitto afgano.
Lavorando in regioni devastate dalle guerre da ormai pi di 25 anni, ho potuto toccare con mano questa crudele e triste realt e ho percepito lentit di questa tragedia sociale, di questa carneficina di civili, che si consuma nella maggior
parte dei casi in aree in cui le strutture sanitarie sono praticamente inesistenti.
Negli anni, Emergency ha costruito e gestito ospedali con centri chirurgici per le vittime di guerra in Ruanda, Cambogia, Iraq, Afghanistan, Sierra Leone e in molti altri paesi, ampliando in seguito le proprie attivit in ambito medico con
linclusione di centri pediatrici e reparti maternit, centri di riabilitazione, ambulatori e servizi di pronto soccorso.
L'origine e la fondazione di Emergency, avvenuta nel 1994, non deriva da una serie di principi e dichiarazioni. stata
piuttosto concepita su tavoli operatori e in corsie dospedale. Curare i feriti non n generoso n misericordioso,
semplicemente giusto. Lo si deve fare.
In 21 anni di attivit, Emergency ha fornito assistenza medico-chirurgica a oltre 6,5 milioni di persone. Una goccia
nelloceano, si potrebbe dire, ma quella goccia ha fatto la differenza per molti. In qualche modo ha anche cambiato la
vita di coloro che, come me, hanno condiviso lesperienza di Emergency.
Ogni volta, nei vari conflitti nellambito dei quali abbiamo lavorato, indipendentemente da chi combattesse contro chi e
per quale ragione, il risultato era sempre lo stesso: la guerra non significava altro che luccisione di civili, morte, distruzione. La tragedia delle vittime la sola verit della guerra.
Confrontandoci quotidianamente con questa terribile realt, abbiamo concepito lidea di una comunit in cui i rapporti
umani fossero fondati sulla solidariet e il rispetto reciproco.
In realt, questa era la speranza condivisa in tutto il mondo allindomani della seconda guerra mondiale. Tale speranza ha condotto allistituzione delle Nazioni Unite, come dichiarato nella Premessa dello Statuto dellONU: Salvare le
future generazioni dal flagello della guerra, che per due volte nel corso di questa generazione ha portato indicibili afflizioni allumanit, riaffermare la fede nei diritti fondamentali delluomo, nella dignit e nel valore della persona umana,
nelluguaglianza dei diritti degli uomini e delle donne e delle nazioni grandi e piccole.
Il legame indissolubile tra diritti umani e pace e il rapporto di reciproca esclusione tra guerra e diritti erano stati inoltre
sottolineati nella Dichiarazione universale dei diritti umani, sottoscritta nel 1948. Tutti gli esseri umani nascono liberi
ed eguali in dignit e diritti e il riconoscimento della dignit inerente a tutti i membri della famiglia umana e dei loro
diritti, uguali ed inalienabili, costituisce il fondamento della libert, della giustizia e della pace nel mondo.
70 anni dopo, quella Dichiarazione appare provocatoria, offensiva e chiaramente falsa. A oggi, non uno degli stati firmatari ha applicato completamente i diritti universali che si impegnato a rispettare: il diritto a una vita dignitosa, a un

21

ATTUALIT

lavoro e a una casa, allistruzione e alla sanit. In una parola, il diritto alla giustizia sociale. Allinizio del nuovo millennio non vi sono diritti per tutti, ma privilegi per pochi.
La pi aberrante in assoluto, diffusa e costante violazione dei diritti umani la guerra, in tutte le sue forme. Cancellando il diritto di vivere, la guerra nega tutti i diritti umani.
Vorrei sottolineare ancora una volta che, nella maggior parte dei paesi sconvolti dalla violenza, coloro che pagano il
prezzo pi alto sono uomini e donne come noi, nove volte su dieci. Non dobbiamo mai dimenticarlo.
Solo nel mese di novembre 2015, sono stati uccisi oltre 4000 civili in vari paesi, tra cui Afghanistan, Egitto, Francia,
Iraq, Libia, Mali, Nigeria, Siria e Somalia. Molte pi persone sono state ferite e mutilate, o costrette a lasciare le loro
case.
In qualit di testimone delle atrocit della guerra, ho potuto vedere come la scelta della violenza abbia - nella maggior
parte dei casi - portato con s solo un incremento della violenza e delle sofferenze. La guerra un atto di terrorismo e
il terrorismo un atto di guerra: il denominatore comune, luso della violenza.
Sessanta anni dopo, ci troviamo ancora davanti al dilemma posto nel 1955 dai pi importanti scienziati del mondo nel
cosiddetto Manifesto di Russell-Einstein: Metteremo fine al genere umano o lumanit sapr rinunciare alla guerra?.
possibile un mondo senza guerra per garantire un futuro al genere umano?
Molti potrebbero eccepire che le guerre sono sempre esistite. vero, ma ci non dimostra che il ricorso alla guerra sia
inevitabile, n possiamo presumere che un mondo senza guerra sia un traguardo impossibile da raggiungere. Il fatto
che la guerra abbia segnato il nostro passato non significa che debba essere parte anche del nostro futuro.
Come le malattie, anche la
guerra deve essere considerata un problema da risolvere
e non un destino da abbracciare o apprezzare. Come
medico, potrei paragonare la
guerra al cancro. Il cancro
opprime lumanit e miete
molte vittime: significa forse
che tutti gli sforzi compiuti dalla medicina sono inutili? Al
contrario, proprio il persistere di questa devastante malattia che ci spinge a moltiplicare gli sforzi per prevenirla e
sconfiggerla.
Concepire un mondo senza
guerra il problema pi stimolante al quale il genere
umano debba far fronte.
anche il pi urgente. Gli scienziati atomici, con il loro Orologio dellapocalisse, stanno mettendo in guardia gli esseri
umani: Lorologio ora si trova ad appena tre minuti dalla mezzanotte perch i leader internazionali non stanno eseguendo il loro compito pi importante: assicurare e preservare la salute e la vita della civilt umana.
La maggiore sfida dei prossimi decenni consister nellimmaginare, progettare e implementare le condizioni che permettano di ridurre il ricorso alla forza e alla violenza di massa fino alla completa disapplicazione di questi metodi. La
guerra, come le malattie letali, deve essere prevenuta e curata. La violenza non la medicina giusta: non cura la malattia, uccide il paziente.
L'abolizione della guerra il primo e indispensabile passo in questa direzione.
Possiamo chiamarla utopia, visto che non mai accaduto prima. Tuttavia, il termine utopia non indica qualcosa di assurdo, ma piuttosto una possibilit non ancora esplorata e portata a compimento.
Molti anni fa anche labolizione della schiavit sembrava utopistica. Nel XVII secolo, possedere degli schiavi era
ritenuto normale, fisiologico. Un movimento di massa, che negli anni, nei decenni e nei secoli ha raccolto il consenso
di centinaia di migliaia di cittadini, ha cambiato la percezione della schiavit: oggi lidea di esseri umani incatenati e
ridotti in schiavit ci repelle. Quellutopia divenuta realt. Un mondo senza guerra un'altra utopia che non possiamo attendere oltre a vedere trasformata in realt.
Dobbiamo convincere milioni di persone del fatto che abolire la guerra una necessit urgente e un obiettivo realizzabile. Questo concetto deve penetrare in profondit nelle nostre coscienze, fino a che lidea della guerra divenga un
tab e sia eliminata dalla storia dellumanit.
Ricevere il Premio Right Livelihood Award, il Nobel alternativo, incoraggia me personalmente ed Emergency nel suo
insieme a moltiplicare gli sforzi: prendersi cura delle vittime e promuovere un movimento culturale per labolizione della guerra. Approfitto di questa occasione per fare appello a voi tutti, alla comunit dei colleghi vincitori del Premio, affinch uniamo le forze a sostegno di questa iniziativa. Lavorare insieme per un mondo senza guerra la miglior
cosa che possiamo fare per le generazioni future.

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ATTUALIT

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CRONACA

Imperversano i ladri a Santa Maria


di Alessandro Bagatella

Diverse abitazioni sono stata visitate dai ladri a Santa Maria di Quero Vas venerd 13 novembre. Cinque sono state le
famiglie coinvolte in questi spiacevoli episodi. Nessuno ha sentito niente. I malfattori hanno bucato le finestre entrando
indisturbati e sottraendo cose di poco valore e denaro. Del fatto sono stati avvisati i Carabinieri di Quero, i quali
invitano la popolazione a collaborare segnalando ogni movimento sospetto. Inutile dire che la gente non si sente pi
sicura a casa propria.

Aggiornamento della situazione per il mese di dicembre

Ancora scassi per furti a Santa Maria. Il solito sistema del foro nella finestra. Nellultima abitazione visitata i ladri erano
gi stati da poco. Due volte in quindici giorni! La gente esasperata e si sta organizzando.

MUSEI

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ASTERISCO

Amici dinfanzia che si incontrano dopo 70 anni


di Silvio Forcellini

Entrambi alanesi, lui classe 1920, lei classe 1921,


hanno condiviso linfanzia. Poi, quando lei aveva 9 anni, si trasfer in Sudamerica con tutta la famiglia. Dopo
circa 70 anni si sono riabbracciati in Argentina, dove lei
si era stabilita a Buenos Aires mettendo su famiglia e
lui si era recato in vacanza proprio per rivedere
lamica. Stiamo parlando del nostro abbonato Vincenzo Dal Zuffo che ci ha portato queste belle foto del
suo incontro con Agnese Mazzier avvenuto nel settembre-ottobre del 1999. Nata ad Alano nel gennaio
del 1921, figlia di Carmelo Mazzier e Luigia Merciani,
allet di 9 anni si trasfer con la famiglia in Argentina.
Successivamente, nel 1950, si spos con Vittore Solagna, originario di Marziai, impresario. Dalla loro unione nacquero quattro figlie. Purtroppo, poco tempo dopo la gradita
visita dellamico Vincenzo, Agnese Mazzier mancata. Nelle foto la vediamo proprio in compagnia di Vincenzo nella
sua abitazione e in visita alle celeberrime cascate di Iguaz, al confine di tre stati: Argentina, Brasile e Paraguay. Si tratta di un insieme di 275 cascate, di altezza compresa tra i
40 e gli 80 metri, generate dal fiume Iguaz. La Garganta del Diablo (Gola del diavolo),
sul lato argentino, una gola a forma di U profonda 150 metri e lunga 700 metri, la pi
imponente, e segna il confine tra Argentina e Brasile. La maggioranza delle cascate sono nel territorio argentino, ma dal lato brasiliano si ottiene una visione pi panoramica
della Garganta del Diablo. Le cascate, che in larghezza superano di quattro volte quelle
del Niagara, sono condivise dal Parco nazionale dellIguaz (Argentina) e dal Parco nazionale dellIguau (Brasile). Questi parchi sono stati designati dall'UNESCO patrimonio
dell'umanit, rispettivamente nel 1984 e nel 1986. Il nome Iguaz viene dalle parole guaran y (acque) e guasu (grandi). Una leggenda guaran dice che un dio pretendeva
di sposare una bellissima ragazza chiamata Naip, che per scapp con il suo amante
mortale Caroba in canoa. Arrabbiato, il dio modific il fiume creando le cascate, nelle
quali Naip cadde trasformandosi in roccia, mentre Caroba si trasform in albero. Si narra che da questa posizione i due amanti continuino ad osservarsi. Ringraziando Vincenzo Dal Zuffo per aver condiviso
con i lettori del Tornado questo bel ricordo, ricordiamo che ad Alano vivono ancora parenti di Agnese Mazzier.

LETTERE AL TORNADO

In memoria di Luigi Giovanni Pisan


(classe 1937)
A sedici anni dalla tua scomparsa vogliamo ricordarti su queste pagine del Tornado, affinch il tuo
ricordo resti vivo nei cuori dei tuoi famigliari e di chi ti conobbe. Con affetto
moglie e figli

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ATTUALIT

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ATTUALIT

Associazione Pro Loco

ASSOCIAZIONE

PRO LOCO FENER

32031 ALANO DI PIAVE


BELLUNO

C.A.P. 32031 BELLUNO

Consorzio Pro Loco del Massiccio del Grappa Orientale


Vi ricordano di scaldare i motori e preparare i carri per la

SFILATA CARRI ALLEGORICI

CARNEVALE 2016
DOMENICA 07 Febbraio
ore 12,30 Ritrovo in Piazza a CAMPO

ore 16,00 Premiazioni in piazza a FENER


a seguire la tradizionale conclusione a USON
In caso di maltempo la sfilata verr rinviata alla domenica successiva.

N.B. - Le iscrizioni dei carri si ricevono, fino al giorno 30 Gennaio, presso i presidenti delle Pro Loco
Moduli scaricabili dal sito www.prolocoalano.it (Ai capicarro verr consegnata copia del regolamento)

CRONACA

Monica
Monica
Monica
Monica
Monica Tessaro
Tessaro
Tessaro
Tessaro
TessaroDottore
Dottore
Dottore
Dottore
Dottorein Fisioter
ininFisioterapia
Fisioterapia
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Fisioterapia
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Fisioterapia
Laurea in Fisioterapia per Monica

Laurea in Fisioterapia
Tessaro, conseguita il
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MonicaMonica
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Laurea
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per
Monica
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conseguita
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25/11/2015
Tessaro,
conseguita
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25/11/2015
Tessaro,
25/11/2015
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Francesca.
Francesca.
Francesca.
Francesca.

COME ERAVAMO

La Polisportiva Tegorzo
seconda parte - a cura di Silvio Forcellini
Sempre tratte dallarchivio del Tornado, proponiamo di seguito una seconda serie di foto riguardanti la Polisportiva
Tegorzo, la gloriosa societ calcistica del Basso Feltrino nata agli inizi degli anni Settanta e che, a cavallo degli anni
Ottanta (stagioni 1978/1979 e 1979/1980) disput due campionati di Seconda Categoria. Le foto in questione si
riferiscono a un periodo successivo (intorno alla met degli anni Ottanta), con la squadra impegnata nel campionato di
Terza Categoria. Oltre alla classica foto pre-partita, pubblichiamo - nellordine - le foto di Toni Dal Din, Berto Dalla
Favera e Mario Spezia, Cochi Meneghello, Ettore Bignotto, Antonio Spezia, Pergentino Dallo, Paolo Zucchetto.

CRONACA

Bocciofila Ponte Tegorzo:


Andrea Tolaini nuovo presidente
di Sandro Curto
Dopo esser stato consigliere comunale di Alano dal 2001 al 2006, assessore
dal 2006 al 2011, vicepresidente della Pro Loco di Fener, ed essere tuttora
presidente dellInter Club Massimo Moratti (nella foto, Andrea con il
capitano Javier Zanetti) e collaboratore del Tornado, Andrea Tolaini, classe
1978, continua il suo lavoro nel volontariato locale apprestandosi a guidare nei
prossimi anni la Bocciofila Ponte Tegorzo. Con voto unanime, infatti, il nuovo
consiglio direttivo dellassociazione lo ha eletto presidente nelle scorse
settimane; ad affiancarlo in qualit di vice Armando Gerlin e di segretariodirettore tecnico Bernardino Carrer. Gli altri consiglieri sono Eugenio Biron,
Luigi Recchia, Giuseppe Rech, Vittore Schievenin e Giuliana Suman. Fra le
prime idee di Tolaini ripartire a primavera con una scuola bocce per ragazzi, la stessa iniziativa che lo aveva
avvicinato al mondo delle bocce negli anni 80.

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TEATRO

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Puoi ottenere uno sconto sul biglietto per il concerto Tributo a Vasco Rossi del 29 dicembre al
Centro culturale.
Non nominale e se una sera non puoi venire, lo puoi cedere a qualcuno.
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biglietteria.

Labbonamento anche un bellissimo regalo che puoi fare ai tuoi cari ed amici
e un modo per sostenere le attivit culturali.

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CRONACA

A Innsbruck con i Donatori di Sangue

In 148 hanno accettato linvito per la gita del 6 dicembre dei Donatori Volontari del Sangue del Basso Feltrino. Varcati i
confini nazionali la comitiva si immersa nella marea di gente accorsa nella cittadina austriaca per visitare i mercatini
di Natale. Sosta poi a Vipiteno per una pausa nel viaggio di ritorno e ultima passeggiata tra le bancarelle ricche di
prodotti artigianali. Liniziativa rinsalda i contatti fra i donatori di sangue e cerca di avvicinare nuove leve per lattivit di
volontariato che nella donazione di sangue manifesta solidariet verso chi si trova nel bisogno. (Foto Michele Remor)

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lultimo giorno dellanno
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Dopo cena, un momento dincontro per
chi vuole aspettare insieme il nuovo
anno, mangiare una fetta di panettone e
brindare in compagnia al 2016 che arriva.
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LETTERE AL TORNADO

MUSEO DEI SOGNI, MEMORIA, COSCIENZA, PRESEPI.


COOP. SOC. ARCOBALENO 86 ONLUS - FELTRE (BL)

abitarLa Stalla
Verbi e Gioghi
verso Betlemme
Mostra tematica
da Natale 2015 a Pasqua 2016

Museo dei Sogni, Memoria,


Coscienza, Presepi
tutti i giorni 9.00 / 19.00

Vite messe al giogo

Ragazzi, giovani, adulti, educatori, volontari e collaboratori della Comunit Villa


San Francesco del CIF di Venezia in Facen di Pedavena (BL) hanno avuto modo di
pensare a lungo e accarezzare il senso di questo tema da luglio 2015, per liniziativa natalizia 2015, che terminer a Pasqua 2016.
Abbiamo pensato a storie di vita messe al giogo e che faticano quindi ad arrivare
puntuali a Betlemme per la Notte Santa.
Gioghi forgiati con il ferro, scolpiti in legno, realizzati in vetro, fusi in bronzo, nati
dalla pietra, usciti dalla cartapesta realizzata con quotidiani e settimanali recanti
storie di bene nel mondo, modellati a ceramica, creati con la cera delle api, impastati con la farina, composti in mosaico, ai quali attaccare fatiche individuali e
collettive presenti in storie umane nel mondo, magari non sempre note e che andrebbero ri-conosciute, capite, rispettate, aiutate, amate, impegnate, a volte anche
trainate.

Gioghi verso Betlemme

Il giogo della responsabilit, dove molti delegano.


Il giogo della fedelt, dove molti lasciano.
Il giogo del coraggio, dove c paura.
Il giogo della speranza, dove c rassegnazione.
Il giogo della mitezza, dove c arroganza.
Il giogo del sogno, dove c indifferenza.
Il giogo del pensiero, dove c stordimento.
Il giogo delleducazione, dove c omissione.
I gioghi, realizzati da Giancarlo Frison, don Paolo Galardi, Livio Tiozzo, Luigi e
Mario Bertolin, Fiorenza De Bacco, dalla classe Terza Blu della Scuola del Legno di
Sedico, Nicola Losego e suor Elisa Galardi, aiutano a tirare verso la mangiatoia di
Betlemme: la responsabilit, la fedelt, il coraggio, la speranza, la mitezza, il sogno,
il pensiero, leducazione, valori che raccontano una mostra in positivo, cercata,
immaginata, capita, ruminata, capace cos di fecondare il bene.

Mangiatoia

Vico Calabr, con la sua arte raffinata e copiosa di poesia, ci accompagna a


Betlemme e Gilberto Perlotto, Celso Vidus, Sisto Barp, Angelo Nardi, Paolo Racca,
Maurizio Lusa e Issa Sy ci hanno aiutato a costruire la mangiatoia a intarsio con
i legni provenienti da ogni angolo della terra, in particolare dove linfanzia sia
stata o ancora negata, nella quale il Bambino, Verbo che si fece carne, possa
lasciarsi deporre ancora in umilt, per aiutarci ad alzare lo sguardo alla speranza, alla vita, allimpegno. Sono oltre 100 i Paesi del mondo presenti in questa
mangiatoia, che avr a fianco un impegnativo simbolo realizzato da filo spinato
usato nelle guerre, oppure come limitazione di confini statali, privati, pubblici,
carceri e altro.
Diversi alunni della scuola media di Agordo con la guida degli insegnanti Marta
Bianchi e Gianni Santomaso, giovani della parrocchia di Enego, Marco Rech,
Maria Antonia Perotto, Dorino Lusa, Gualtiero Bettega, Edoardo Zagonel, Francesco Campanini, Loris Lancedelli del Museo della Grande Guerra di Cortina
dAmpezzo, Luca Schievenin, Ivo Boz, Alberto Cecconello, Sisto Da Roit, sindaco
del Comune di Agordo, Severino Andrea De Bernardin, Sindaco del Comune di
Rocca Pietore, hanno cercato e trovato filo spinato in luoghi difficili della storia
e del presente.
Lidea stata di raccogliere anche soltanto un piccolo legno abbandonato per
strada, vicino a qualche albero, sulla soglia di chiese e luoghi di culto, nelle
periferie del mondo, prossimo agli incroci con la sofferenza e lemarginazione,
un carcere, un ospedale, una baraccopoli, una discarica, unesperienza di fatica
umana condivisa, il dolore prodotto dalla perdita del lavoro; un legno forse profumato con belle storie solidali, anche a ricordo di persone che si sono spese o
si stanno spendendo per il bene comune.
La mangiatoia attender a fine marzo 2016 anche i piccoli legni che i giovani
Luca e Andrea Bonventre, partiti dallospedale pediatrico Regina Margherita di
Torino, con la fondazione Forma, raccoglieranno nei pressi degli ospedali pediatrici dei Paesi che attraverseranno con una 500 del 1965, viaggiando da Torino a Tokyo, sostando in Grecia, Turchia, Iran, Thailandia, Cina, per raccogliere i
sogni e i disegni dei bambini malati dei due continenti.
E come non pensare a legni senza nome, vicini e lontani da noi, magari accarezzati
soltanto dalla terra, dissetati dallacqua di torrenti, fiumi, laghi, anche restituiti dai

mari alle spiagge della vita, orientati e cullati nella notte dalla luce del faro nei porti, legni presi per mano da persone a noi care, legni usati per le guerre, nelle grandi
emigrazioni che separano Paesi, storie, sogni, riscatti, amore per la vita, legni che
segnano cime e vette dei monti, legni oramai fossili nei fondali dei mari, legni in
croce su tombe abbandonate per sempre, culle degli esposti nelle citt del mondo,
legno di barconi dei migranti.

Mangiatoia in comodato

La mangiatoia, benedetta da Papa Francesco in Vaticano il 16 dicembre 2015, e


al Santo Padre va la pi devota riconoscenza per la Sua sensibilit e attenzione a
questa iniziativa della Comunit, a partire dal 25 dicembre, offerta sul posto in
comodato a quanti pensano di lasciare probabilmente se stessi per qualche ora,
oppure il bambino dentro di loro, o un ricordo familiare e sociale, oppure un simbolo presepiale a loro caro.
Il primo bambino arrivato in gesso, abbandonato nella grande discarica di Quito,
capitale dellEquador, raccolto amorevolmente da una signora di l, consegnato poi
a Suor Dionella Faoro, una splendida suora missionaria feltrina, in America Latina
da decenni, e donato nei mesi scorsi al Museo dei Sogni, della Memoria, della Coscienza e dei Presepi. Verr fasciato, come tutti i bambini che verranno deposti
per qualche ora o giorno nella mangiatoia, con le tessiture fatte in Comunit e
lungo lItalia, usando i filamenti pervenuti da 65 Paesi del mondo, sul tema Tessi
la tenda del domani, il tuo e quello del mondo.

Verbi abitati

Un singolare calendario della Comunit per lanno 2016 propone e offre come
impegno di vita di abitare 366 verbi, uno al giorno, a quanti lo vorranno prendere e poi vivere. Si tratta di verbi scelti tra il migliaio presenti nei quattro Vangeli,
quelli vissuti negli incontri formativi del Luned in Comunit, e quelli indicati dalle
migliaia di persone, soprattutto ragazzi, in visita al Museo dei Sogni. Sprovvisto
di santi, tempi, lune, mezze lune, ogni giorno ha un verbo da abitare a casa, nelle
strade, negli uffici, nelle scuole, nelle fabbriche, nelle chiese, negli ospedali, nei
giacigli e nei cuori del mondo.
Gli stessi verbi, scritti sui sassi, sono portati alla luce dallaratura di un asino figurato, realizzato da Celso Vidus, al giogo di un aratro.
Uscendo di casa, possiamo scrivere sul palmo della mano il verbo da abitare, quello
che potrebbe aiutarci ad aprire la porta al mattino e chiuderla alla sera, lasciando
sempre aperta quella del nostro cuore nelle vie del mondo.

Stole-giogo

Liniziativa vede anche la presenza di stole-giogo, donate alla Comunit, appartenute al santo papa Giovanni XXIII, a don Zeno Saltini, fondatore di Nomadelfia, al
vescovo Antonio Riboldi, a don Giuseppe Diana, ucciso 20 anni fa dalla camorra
nel casertano, a san Leopoldo Mandic, a ricordo di san Luigi Orione, altre realizzate
nei laboratori del Beato Angelico a Milano, dalla classe V sezione moda dellIstituto Brustolon a Belluno, ricamata dalle monache di clausura del Convento del
Santissimo Redentore di Atlixco in Messico, su interessamento di Agostino Coppe,
dalle mamme palestinesi vicine al Caritas Baby Hospital di Betlemme, in un centro
Anfass di Mestre, dalla Sacred Art School di Firenze, la stola del Giubileo della
Misericordia donata da don Attilio Riva dei f.d.p., la stola tessuta a mano da una
insufficiente mentale di Villa San Francesco, quella dipinta da suor Elisa Galardi
delle Agostiniane di San Giovanni Valdarno e donate alla nostra Comunit.
Il tutto trova casa presso il Museo dei Sogni, della Memoria, della Coscienza e dei
Presepi, con simboli di pietre, terre, acque e nativit provenienti da tutti i 199 Paesi
del mondo, presso la nostra Cooperativa Sociale Arcobaleno 86 Onlus, in Feltre,
provincia di Belluno.
I ragazzi e i giovani che vivono nella Comunit Villa San Francesco, sono veramente grati a quanti hanno accolto linvito a collaborare con linvio di un simbolo
a loro vicino, trovando le ragioni del S nel loro cuore, nel loro pensiero, e ora spese
per il bene plurale.
Nel sito della Comunit www.comunitavsfrancesco.it possibile leggere la storia dei legni giunti
da tutti i continenti che hanno composto la Mangiatoia, i nominativi di tutte le persone, Istituzioni, Rappresentanze Diplomatiche Pontificie e non, Enti, Associazioni che li hanno trasmessi,
lelenco dei Paesi presenti, i Gioghi realizzati con i nomi degli artisti e i materiali usati, le storie
dei fili spinati recuperati, i collaboratori che hanno permesso la realizzazione di questa iniziativa
di fede, speranza, carit, umanit.

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BL64

LETTERE AL TORNADO

SCI CLUB MONTE AVENA


ASSOCIAZIONE DILETTANTISTICA
P.za I Novembre, 10
32034 Pedavena (BL) Tel.-Fax 0439-302092
CONI FISI
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con Maestri sci qualificati

(OBBLIGATORIO LUSO DEL CASCO)


I ragazzi gi muniti di scarponi ai piedi e con la dovuta attrezzatura potranno trovarsi alla seguente
fermata:

Feltre presso Foro Boario di fronte a Pasticeria Piaser

Pedavena Piazza I Novembre


(orari da definirsi)
Lattivit sciistica si terr tutte le mattine sulle piste da Sci del Passo Broccon
Nelliscrizione sono compresi: Pranzo, Maestro di sci, Impianti di risalita, Assicurazione, Trasporto,
Tesseramento alla societ, Tesseramento AICS
Il rientro dai campi di sci previsto nel pomeriggio

Chiusura iscrizioni marted 22 dicembre 2015

Per ulteriori informazioni rivolgersi presso la segreteria dello Sci Club Monte Avena
piazza I Novembre, 32034 Pedavena BL
Tel. / Fax 0439-302092 - Cell. 3687402888 mail - sciclubmonteavena@libero.it
Aperta nei giorni di marted e venerd dalle ore 18.30 alle 20.00 dal 08/12/2015

Il Fai raccoglie fondi per progetti locali


segnalazione di Marcello geom. Meneghin

Segnalo che il FAI = Fondo Ambiente Italiano,


promuove il progetto di salvaguardia di un
territorio ben noto ai Queresi e cio il
Fontanasecca e Col de Spadarot
(vedi http://faisostienici.azurewebsites.net/sostieni-unprogetto.aspx?trkcd=PBISCR13H).

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