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Le vie della modernit

di Filippo Amelotti
Riassunto del volume di Musi dedicato alla storia moderna dalle conquiste
spagnole e portoghesi del 1400 a Napoleone.
Indispensabile testo per l'esame di storia moderna, il riassunto dettagliato e
preciso ripercorre le tappe pi significative analizzate nel testo che hanno
portato alla formazione dei moderni stati, fondati sulle ceneri degli imperi
precedenti.

Universit:
Facolt:
Esame:
Docente:
Titolo del libro:
Autore del libro:
Editore:
Anno pubblicazione:

Universit degli studi di Genova


Scienze Politiche
Storia moderna
M. Bottaro Palumpo e R. Repetti
Le vie della modernit
A. Musi
Sansoni
2004

Filippo Amelotti

Sezione Appunti

1. Spagna e Portogallo nel '400


Fin dal primo '400 ci sono i presupposti per le esplorazioni transoceaniche. Spagna e Portogallo hanno
fattori che preparano il terreno alle esplorazioni come quelli economico-organizzativi, tecnologici e lo
sviluppo della teoria e strumenti geografici.
Il Portogallo conta sulla disponibilit di capitali di mercanti italiani. Ma anche in Andalusia sorgono
fondazioni commerciali.
A met XV secolo pronta la base tecnologica per lesplorazione: la caravella che pu navigare lontano
dalle coste e rimanere in mare pi a lungo. C lo sviluppo della teoria e delle tecniche geografiche.
Viene vista la mappa tolemaica del mondo che mostra che le navi possono navigare tranquillamente tra
lAfrica e le Indie (Malesia, Indie orientali, China).
La Spagna possiede la bussola
Lespansione portoghese: nella seconda met del 400 volevano circumnavigare lAfrica per raggiungere
loceano Indiano e lAsia e controllare il traffico delle spezie. 1445 avevano scoperto Capo Verde. Negli
anni 70 esplorano la Guinea, attraversano il Congo, raggiungono lAfrica sudoccidentale. Nel 1487
Bartolomeo Diaz doppia la punta mediorientale del continente che prende il nome di Capo di Buona
Speranza.
Lesplorazione africana consent di sfruttare risorse quali gli schiavi, loro della Guinea, lavorio, il cotone,
lo zucchero, il pepe di Madera.
Per giustificare la conquista delle terre e lassoggettamento delle popolazioni africane i giuristi inventarono
la formula terra nullius , cio una terra non sottoposta a nessuna signoria, abitata da selvaggi senza
ordinamento n leggi civili. Di qui la possibilit di imporre la signoria portoghese.
Limpero portoghese aveva due limiti: difficolt di gestire le risorse commerciali e coloniali e la dipendenza
dai mercanti stranieri, soprattutto italiani.
Lespansione spagnola: prima di Colombo ci fu loccupazione castigliana delle Canarie che fu portata a
termine tra il 1477 e il 79, anno del trattato di Alcaovas tra Spagna e Portogallo: il Portogallo riconosceva i
diritti castigliani sulle Canarie e la Spagna riconosceva i diritti portoghesi sulle altre isole dellAtlantico e
sulle coste africane a sud di capo Bojador. Il principio che giustificava loccupazione dei territori era la fede,
la guerra contro gli infedeli.
Il Portogallo era riuscito grazie a Giovanni II (1481-95) a rafforzare lautorit statale, a reprimere le spinte
della grande nobilt, a sfruttare le risorse doltremare. Linteresse portoghese era orientato verso lIndia
mentre la Spagna voleva completare la reconquista.

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2. Cristoforo Colombo
Colombo: nel 1479 si stabilisce in Portogallo. Il suo progetto raggiungere le indie orientali partendo dalle
coste atlantiche dellEuropa. Le mappe medievali e dei geografi arabi, le ricerche di Paolo Toscanelli i miti e
le fantasie delle terre sconosciute oltreoceano sono i presupposti per il suo progetto.
Presenta il progetto a Giovanni II, re del Portogallo ma la risposta negativa. Il sovrano non crede alla
fondatezza del progetto e non vuole investire energie al di fuori della strategia africana.
Si rivolge allora ai reyes catolicos: nel 1486, per le ristrettezze finanziarie e gli impegni della corona, la
risposta negativa.
Nel 1491 la risposta invece positiva.
17 aprile 1492 la Capitolazione di Santa F concede a Colombo il titolo di ammiraglio, vicer e governatore
delle terre eventualmente scoperte ma rivendica allo stato la legittimit della spedizione. 1492 lanno
anche del completamento della reconquista.
La prima spedizione effettuata con 3 caravelle: la Nina, la pinta e la Santa maria.
12 ottobre 1492 Colombo avvista la terra. Crede di essere arrivato in China o Giappone ma in realt a
Guanhani, isola delle Bahamas.
La seconda spedizione di proporzioni pi grandi: 1500 uomini (tra cui non nobili ma cavalieri che non
avevano titoli nobiliari, borghesi, artigiani, contadini), 17 navi. In comune avevano il miraggio delloro.
Colombo torna a casa con un carico di schiavi.
1498: terza spedizione con sole 6 navi e torna con oro, perle e preziosi. Raggiunse il Messico, le coste
dellAmerica latina. A Santo Domingo, disordini, violenze, epidemie rendono difficile lamministrazione di
Colombo.
1500 inviato in catene in Spagna accusato di corruzione. Isabella lo libera e gli affida unultima spedizione
nel 1502: costeggia le Honduras ma arenatosi deve ritornare in Spagna dove muore nel 1506.
Occorreva legittimare la conquista e definire le conquiste spagnole e quelle portoghesi.
1493 c la bolla inter cetera, papa Alessandro VI Borgia assegna alla corona di Castiglia ogni isola o terra
ferma scoperta o ancora da scoprire a ovest e a est di una linea stabilita e tracciata dallartico o polo nord
allantartico o polo sud. Era quindi la legittimazione delloccupazione e il via libera per le occupazioni
future. Il Portogallo non accettava la divisione sancita dalla bolla papale
1494 trattato di tordesillas definiva le zone di influenza di Spagna e Portogallo: loceano era diviso da una
linea immaginaria situata a 370 leghe a occidente delle isole di Capo Verde; alla sua destra cera la
colonizzazione portoghese, alla sinistra quella spagnola.

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3. Vasco de Gama
Vasco de Gama nel 1497 doppia il capo di Buona speranza, attraversa lAfrica orienta e raggiunge un anno
dopo Calicut. Torna con un carico di nuove spezie.
1500-501 Cabral, compie una seconda spedizione a clicut, e lambisce per caso, le coste del Brasile. 1510
Portogallo conquista Goa e Malacca.
Tra il 1519 e il 1522 Magellano, navigatore portoghese al servizio della Spagna raggiunge le Filippine.
Allinizio del 500 limpero portoghese ha 3 nuclei:
1. le colonie agricole degli arcipelaghi dellatlantico (Madera, Capo verde, Azzorre)
2. in Africa dalla Sierra Leone al Congo la cui risorsa sono gli schiavi
3. lEstado da India, nellOceano Indiano dal basso Mozambico fino a Ceylon e alla costa cinese.
La risorsa portoghese pi importante il commercio delle spezie.
1521-30 conquista del Brasile e sfruttamento delle piantagioni di zucchero.
La Spagna, dopo le conquiste caraibiche della Giamaica, Portorico e Cuba la Castiglia rimpiazza il
Portogallo nella fornitura doro in Europa. Poi esplorano Panama, lo Yucatan. 1519 spedizione in Messico
da parte di Corts: distruggono un impero e una civilt (gli Aztechi).
1522 Pizarro e Almagro attaccano limpero Inca in Peru con stragi e sterminio della popolazione. Poi
vengono conquistate lo Yucatan, Guatemala, Salvador, Honduras, Cile, Bolivia.

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4. Licenza reale per i conquistatori del '400


Il primo problema che la colonizzazione pone lorganizzazione della conquista, lindividuazione di un
equilibrio tra il riconoscimento del potere statale sui territori doltremare e la soddisfazione delle aspettative
dei conquistadores.
Il primo strumento di rapporto tra la Corona spagnola e i conquistatori fu la licenza reale: in cambio di
investimenti e investimenti e servizi per la Corona, limpresario riceveva titoli, privilegi, autorizzazioni
commerciali fino al titolo di adelantado che conferiva il diritto di signoria, un potere amministrativo e
militare.
Un tentativo di giustificare la conquista il requerimiento: in base ad esso gli indios dovevano riconoscere il
papa come signore del mondo e il re di Castiglia come suo vicario. Solo dopo questa accettazione gli
indigeni potevano essere riconosciuti come leali vassalli. Non funzion perch gli indigeni non potevano
capire. Meglio la forza.
Lo strumento pi importante della colonizzazione fu lencomienda: era una concessione temporanea fatta
dalla corona ai singoli soggetti, di diritti di signoria su terre, citt, castelli, villaggi. Lassegnazione non
comportava nessun titolo di propriet.

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5. Il Rinascimento: caratteristiche di un'epoca


Al rinascimento era attribuita una forte carica di modernit in contrapposizione al medioevo.
Si afferma luomo in quanto individuo.
Rappresenta unepoca di trasformazioni che investono intensit e ritmi di sviluppo in gran parte dellEuropa.
3 tappe: lorigine nel XIV secolo, la maturit tra il XV e la prima met del XVI e lo stadio finale nella
seconda met del XVI.
Ha origini italiane e dura circa due secoli e mezzo.
Nella fase della sua maturit sono individuabili:
Mutamenti culturali che investono visioni del mondo, mentalit, comportamenti. Il passaggio determinante
il passaggio dalluniversalismo medievale alla nuova concezione dellindividuo e alla celebrazione
dellopera delluomo nel mondo. Vi un ritorno allantico. Il mondo classico diventa una guida per la vita
pratica.
Mutamenti nella struttura politica fanno dello stato la nuova forma di organizzazione politica interna e
internazionale. Il sistema europeo degli stati il nuovo sistema di rapporti con loccidente.
Mutamenti nelleconomia e nella societ . c la rivoluzione dei prezzi. Si hanno diverse velocit delle
economie europee e la formazione di economie centrale e di economie fortemente dipendenti.

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6. Rinascimento: gli stati moderni e le nuove forme della vita


politica
Quasi tutti gli stati europei hanno una unorganizzazione politica simile.
Al vertice c il sovrano, titolare del potere che proviene direttamente da Dio, giudice supremo e legislatore.
assistito da un Consiglio del Re. Un insieme di organismi amministra i diversi settori dello stato e da essi
dipendono le istituzioni periferiche. Si costituiscono rappresentanze diplomatiche stabili negli stati esteri.
Questo tipo di stato chiamato MODERNO perch ha elementi nuovi rispetto alle organizzazioni politiche
medievali: tasse imposte in modo pi o meno uniforme su tutto il territorio statale; esercito professionale;
burocrazia pi o meno permanente; sistema di leggi valido sullintero territorio; divisione tra la propriet o
titolarit del potere spettante al sovrano e il suo esercizio affidato allamministrazione. Questi caratteri sono
la risposta organizzativa degli stati ai problemi pi importanti come le guerre, le esigenze finanziarie, il
controllo di grandi territori che non pu essere affidato alle forze limitate dei sovrani. Ma il potere
legislativo, esecutivo e giurisdizionale non sono ancora distinti. I confini tra pubblico e privato sono ancora
confusi e non ancora affermata la nozione di stato impersonale. La chiesa e la nobilt feudale hanno
tribunali separati da quelli dello stato che impongono tasse ecc
La formula stato del Rinascimento (Chabod) ha i seguenti caratteri:
Distacco della sovranit da vecchie basi popolari e territoriali
Invadenza del potere centralizzato nella vita civile tramite il fisco e il diritto
Molteplicit delle giurisdizioni
una fase di passaggio, una tendenza, da vecchi a nuovi equilibri politici
stato moderno e Stato del Rinascimento indicano un organizzazione del potere diversa da quella
medievale. stato nazionaleindica entit politiche corrispondenti a insiemi etnicamente e geograficamente
omogenei e riguarda solo Spagna, Inghilterra e Francia che riuscirono ad attuare un livello superiore di
unificazione nazionale.

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7. LEuropa degli stati tra la fine del '400 e il primo '500: Francia
Con la sconfitta di Carlo il temerario, la conquista della Borgogna da parte di Luigi XI e lannessione della
Provenza si compie lunificazione geopolitica della Francia.
Il potere regale ha ancora alcune caratteristiche feudali: il re a capo di una gerarchia di vassalli, conserva
lidea di un legame personale e contrattuale con la nazione. Tutte le province hanno un sistema di
rappresentanza autonomo. Tutti i decreti legislativi sono redatti in nome del re e si riferiscono al diritto
pubblico: amministrazione, giustizia e finanza.
Al vertice c il Consiglio del Re, formato da grandi dignitari, dai pari, dagli ufficiali della Corona. Durante
il regno di Francesco I lo strumento reale di governo sar il consiglio degli affari (segreto ristretto, solo
pochi consiglieri intimi del re). Il sovrano riunisce i consiglieri che deliberano le questioni da lui presentate.
Il consiglio del re un organismo di origine medievale e diventa listituto centrale dello stato.
Come si trasforma il consiglio dei re? Nel medioevo i consiglieri erano legati al re da un rapporto personale.
Un sistema gerarchico di controllo collegava il vertice del consiglio, il cancelliere, agli ufficiali fiscali e
giudiziari delle province, divise in distretti amministrativi detti baillages. I funzionari esercitavano nei
bailliages poteri equiparabili alla stessa regalit e subirono una specializzazione: esattori, luogotenenti,
capitani generali.
I caratteri che connoteranno il sistema moderno di amministrazione francese: specializzazione delle
funzioni, formazione di un corpo di funzionari, creazione di un ramo esecutivo dipendente dal sovrano. Il
Consiglio si articola in:
Sezione di Stato con competenze di natura politica
Consiglio des parties con competenze giudiziarie
Consiglio delle finanze
1547 creazione di 4 segretari del re responsabili dei 4 dipartimenti in cui era diviso il regno.
Al progetto di centralizzazione della monarchia francese corrisponde la tendenza dei ceti a sviluppare una
forte resistenza. Questo si manifesta negli Stati generali cio nellassemblea dei rappresentanti dellintera
comunit francese: clero, nobilt, citt, corti sovrane, enti religiosi e terzo stato.
I Parlamenti esercitano il pi forte potere di rappresentanza e resistenza. Sono la maggior istituzione
giudiziaria e hanno la funzione di registrare le ordinanze reali (possono bloccarle se le giudicano
imperfette). C una natura conflittuale tra re e parlamenti.

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8. LEuropa degli stati tra la fine del '400 e il primo '500:


Inghilterra
Grazie a Enrico VII Tudor la monarchia inglese comprendente anche il Galles e parte dellIrlanda riesce ad
affermare la sua autorit. Enrico VII combatte i poteri residui dei grandi feudatari istituendo la Camera
Stellata: una specie di tribunale straordinario per le cause contro le famiglie feudali ribelli. Enrico VIII
(1530-42) fa una vera rivoluzione del governo: il centro dellamministrazione assunta dal primo segretario
e dal Consiglio Privato; si afferma la supremazia dellUfficio dello Scacchiere; sopprime ineguaglianze
costituzionali e speciali privilegi nel paese. Cromwell lartefice e cerca di concentrare il potere nello stato.
Lo Stato del Rinascimento in Inghilterra il superamento di un movimento ad altalena (Hill, storico) cio:
quando il re era debole il governo era pi burocratico e sotto legemonia dei baroni, quando era forte era
invece in mano alla corte. Nel XVI secolo questo ciclo si interrompe e tutto il governo diventa un governo
nazionale, del re.
Il sistema politico si fonda su un equilibrio fra esigenze della monarchia centralizzata e interessi di varia
natura.
Ci sono due Camere: la Camera dei Lord che rappresenta la grande nobilt e la Camera dei Comuni che
rappresenta la piccola nobilt terriera (gentry) e ceti non nobili, coltivatori diretti.
La funzione legislativa riconosciuta al Parlamento.
C un autogoverno delle Contee affidato agli sceriffi, nobili, giudici di pace, personaggi legati agli interessi
del territorio.
La teoria dei due corpi del re: un corpo naturale e mortale e un corpo politico, incorruttibile e non soggetto
allinvecchiamento. Nel secondo corpo che passa da un re allaltro c lessenza della sovranit.

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9. LEuropa degli stati tra la fine del '400 e il primo '500: Spagna
In seguito alla Reconquista cristiana che si completa con lannessione del Regno di Granada nel 1492, a
Ferdinando e Isabella furono concessi i titoli onorifici di Reyes Catolicos.
Si compie anche in Spagna un processo di ristrutturazione amministrativa fondato su una molteplicit di
consigli ed articolato cos:
Consigli di Stato e di Guerra, della Santa Sede e Suprema Inquisizione, che si estendono in tutta la
monarchia e assistono il sovrano nella politica estera e religiosa.
Consigli di Castiglia, dAragona, delle Indie, dItalia, di Portogallo e delle Fiandre che sono consigli
territoriali di governo.
Consiglio dAzienda che si occupa di aspetti dellamministrazione interna della Corona di Castiglia. Organo
pi importante dal punto di vista finanziario.

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10. LEuropa degli stati tra la fine del '400 e il primo '500: Russia
Ivan III (1464-1505) liber la Russia dai Mongoli e la unific.
La tendenza al controllo e alla centralizzazione statale pass attraverso la tappa della sottomissione alla
monarchia dei principi autonomi e dei boiari, dominatori di un territorio enorme, attraverso lunificazione
religiosa del cristianesimo ortodosso e una concessione assoluta del potere che negava lesistenza di leggi al
di sopra del sovrano. Lo zar si sentiva erede dellimpero romano doriente
Lideale di Ivan era unautocrazia ortodossa cristiana, benedetta dalla divina provvidenza. Per lo zar
doveva far fronte a opposizioni dellantica nobilt feudale, i boiari e ai problemi derivanti dallenorme
estensione del territorio.
Dalla met del XVI comincia ad agire un nuovo organismo rappresentativo: gli zemskie sobory formati da
rappresentanti del clero, piccola nobilt, ceti mercantili e artigiani. Poi lo zar crea organismi rappresentativi
locali e affida alla piccola nobilt funzioni di amministrazione della giustizia e di polizia e favorisce nelle
province la creazione di autorit elette.
Per contrastare la potenza dei boiari, Ivan III e Ivan IV il Terribile (1547-84) distribuirono la terra alla
nobilt di servizio cio la piccola nobilt al seguito dello zar. Viene concessa ai nobili unampia zona
equivalente alla met dellintero territorio e costitu con loro una forza militare autonoma.
Il rafforzamento del potere centrale russo corrispose allindebolimento dellaristocrazia boiara.

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11. LEuropa degli stati tra la fine del '400 e il primo '500:
Germania
Nel XVI secolo non esiste come entit politica unitaria.
Lo sviluppo statuale ha avuto luogo su due piani:
1. Dellimpero: ha perso i tre requisiti medievali della sacralit, universalit e continuit. LImpero
affidato agli Asburgo. Massimiliano possiede per diritto feudale lAustria e dopo il matrimonio con Maria di
Borgogna, le Fiandre. Il sistema politico mostra la sua debolezza costituzionale. I domini ereditari dei
principi tedeschi e le citt libere sono coinvolti in un processo di formazione dello stato moderno. Ci sono
nuovi istituti per lesercizio del potere come la Cancelleria, il Consiglio per la Giustizia e la Camera per le
finanze. Limpero non ha strumenti militari, finanziari e politici capaci di applicare le decisioni
dellassemblea degli elettori, dellaristocrazia e delle citt imperiali. quindi scarso il potere che
limperatore riesce ad esercitare.
2. Statuale (quello degli stati territoriali): quello degli stati territoriali. Il processo di formazione dello stato
condizionato dal rapporto tra il principe e i ceti. La costituzione per ceti una struttura politica dualistica: da
un lato il Consiglio del signore territoriale, dallaltro la Dieta , organismo rappresentativo dei ceti. I ceti
hanno poteri pi ampi e hanno alternativamente appoggiato e contenuto il potere del principe sul piano
centrale ma indebolito sul piano locale. Nella seconda fase sono stati partner del principe nella formazione
dello stato.

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12. La conquista dellimpero ottomano nel '400


1453 con la conquista di Costantinopoli inizia la seconda fase dellespansione turca. In meno di un secolo
conquisteranno parte dei Balcani, la Moldavia, Siria, Egitto, Belgrado, Rodi, Buda sottrarranno Kaffa ai
genovesi, sottometteranno la Crimea e assedieranno Vienna.
A met del 500 con Solimano I il pi potente impero del mondo. Alla fine del secolo in declino.
Fondamenti interni del sistema turco
1. La base del dispotismo del sovrano nel rapporto tra il sultano e le fonti di ricchezza del regno: non c la
propriet privata della terra. Il sultano sfrutta come possedimenti imperiali ogni fonte di ricchezza.
2. Ci sono 2 istituzioni parallele: listituzione di governo e quella religiosa musulmana. Non c separazione
tra chiesa e stato. Il personale dellamministrazione civile e militare reclutato tra schiavi cristiani. Il
controllo del sistema spettava alla casta sacerdotale degli Ulema, i teologi musulmani.
3. Non esiste il feudalesimo. I cavalieri ricevono terra in cambio del servizio militare. Non possono
trasmettere ereditariamente le terre.
4. Non si persegue nessun tentativo di unificazione delle diverse etnie e di centralizzazione

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13. Nascita dello stato moderno nel XV secolo


"Lo stato moderno una nuova forma di organizzazione politica che caratterizza il sistema dei rapporti in
Europa tra il XV e XVII secolo. La sua origine nella crisi degli ordinamenti medievali. Nel caso italiano le
signorie sono il passaggio fondamentale verso lo stato moderno. La fase intermedia costituita dalla
progressiva centralizzazione del potere, la fase matura dallet dellassolutismo della seconda met del XVII
secolo.
Quasi tutti gli stati europei nel corso del XVI secolo hanno caratteri simili:
Una tendenziale concentrazione del potere
Divisione tra titolarit del potere spettante al sovrano e leffettivo esercizio affidato allamministrazione
pubblica
Tendenziale unificazione del territorio e delimitazione dei confini
Protezione del territorio allinterno e allesterno
Unificazione legislativa, giudiziaria e fiscale del paese.
Il principio fondamentale che distingue stato moderno da medievale lunicit della funzione sovrana: deve
conquistarsi piena autonomia, deve essere divisa, deve poter contare su una forza e una base di unicit
indipendente."

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14. La rivoluzione dei prezzi del '500


Alla met del 500 il prezzo delle merci sensibilmente aumentato rispetto ai primi anni del secolo. La
rivoluzione dei prezzi associata alla scoperta del nuovo mondo e allafflusso in Europa dei grandi stock di
metalli preziosi. collegato anche allevoluzione demografica.
Cambia il rapporto tra la domanda e lofferta dei beni. Laumento della popolazione spinge ad allargare le
aree coltivabili e ad applicare maggiori capitali nelleconomia agricola. La campagna la base di tutta la
produzione perch la maggior parte della popolazione vive fuori dai centri urbani. Una parte della
popolazione comincia a muoversi e nascono citt con nuove funzioni, centri di traffici finanziari e
internazionali, sedi delle burocrazie statali. La prima voce dei consumi sono i cereali. In Inghilterra in
Germania, Francia e Italia si sviluppa il fenomeno della recinzione e si afferma la propriet individuale.
Cambia anche il paesaggio agrario con lintroduzione di nuove colture.
Si sviluppa anche la domanda di prodotti industriali. Produzione di articoli siderurgici e metallurgici.
Sviluppo dellattivit mineraria, sfruttamento del patrimonio boschivo, manifatture tessili, incremento
dellattivit edilizia. A sollecitare la domanda il nuovo stato, per lo sviluppo delle sue funzioni pubbliche,
per la politica degli armamenti e delle grandi opere edilizie.
C una diversa organizzazione del lavoro che convive con quella precedente. unindustria rurale in cui
emergono la figura del mercante in possesso di capitali e dei mezzi di produzione e la figura dei salariati che
svolgono il lavoro a domicilio nella campagna.
Si sviluppa lorganizzazione dei grandi complessi industriali legati allattivit degli armamenti e
allastrazione dei metalli.
La figura che emerge il mercante imprenditore e operatore finanziario che utilizza gli strumenti offerti dal
credito. Lattivit creditizia si intensifica per la complessit del commercio internazionale, laccelerazione
dellattivit manifatturiera e la crescita delle esigenze finanziarie degli stati.

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15. Gerarchie sociali e del potere tra '400 e '500


Terra, commercio, esercizio delle professioni civili, pubblica amministrazione sono i settori da cui si trae
ricchezza, prestigio e potere tra 400 e 500. Il sistema feudale prevale nellEuropa orientale dove vige la
servit della gleba.
I circuiti del commercio sono differenziati.
I circuiti del commercio sono differenziati: dai mercati locali a quelli regionali, a quelli a lunga distanza,
dalle piccole fiere alle grandi fiere, in cui gli uomini daffari mobilitano risorse finanziarie e usano la lettera
di cambio, e le tecniche cambiarie pi sofisticate.
Dal potere pubblico ai privati si fa ricorso agli avvocati. La fonte del diritto Dio.
Il clero il primo ordine perch chiesa e religione sono il fondamento della societ non ancora secolarizzata.
Al secondo posto c laristocrazia depositaria degli antichi valori della dignit militare e nobilt di sangue.
Al terzo posto c chi non pu vantare di nessun stato privilegiato, il terzo stato.
Nel Rinascimento ci sono anche grandi opere della pittura, scultura, architettura ma anche libri moderni.
Orlando Furioso, Il principe, Utopia, elogio alla pazzia, la Gioconda.

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16. Il sistema degli Stati italiani nel '400-'500


Alla fine del 400 ci sono 3 potenze: Spagna, Francia e impero ottomano. Hanno una politica espansionista e
usano strumenti come guerre, matrimoni e alleanze diplomatiche per aumentare la propria potenza. (Francia:
matrimonio tra Carlo VIII e Anna di Bretagna prepara lannessione del ducato di Bretagna; Spagna:
Ferdinando il Cattolico con Isabella di Castiglia e la reconquista; impero ottomano con la caduta di
Costantinopoli)
Italia: con la PACE di LODI (1454) si definisce lo spazio politico. Si ha una politica di equilibrio tra le varie
regioni. La morte di Lorenzo il Magnifico e papa Innocenzo (1492), lespansionismo francese accelerarono
la crisi di fine secolo.
Tre fasi della politica italiana tra met 400 e met 500
1. Dalla pace di Lodi alla discesa di Carlo VIII
2. La penisola durante le guerre dItalia totalmente dipendente dagli interessi di Francia e Spagna
3. Con la pace Cateau-Cambresis entra nei secoli bui dellegemonia spagnola.
Nei primi decenni del 500 il predominio sullItalia equivale al predominio in Europa; le poste in gioco sono
2: Milano e il Regno di Napoli. Questultimo, conteso tra Francia e Spagna importante per la posizione
strategica nel mediterraneo e le risorse finanziarie del Mezzogiorno.
Milano e Napoli nel sistema degli stati italiani sono anche punti deboli non potendo contare n su una
dinastia n su una signoria locale radicata da secoli n su una struttura politica e aristocratica e oligarchica. I
punti forti nel sistema degli stati italiani ma non abbastanza per realizzare una supremazia sugli altri stati e
non paragonabili con le altre potenze europee erano: il ducato di Savoia (fondamento la dinastia), lo stato
della chiesa(fondato sul diritto divino); Firenze (grande tradizione politica cittadina), Venezia (unica
struttura statale efficiente). Nessuno di questi stati poteva realizzare una supremazia riconosciuta e dotata di
consenso. Permaneva quindi un divario tra lItalia e le grandi potenze europee nella disponibilit di
strumenti politici e militari. Era la politica dellequilibrio lunica linea che consentiva allItalia di giocare un
ruolo sulla scena europea. Strumento importante nella politica degli stati italiani erano le leghe, promosse
quasi sempre da uno dei punti di riferimento pi importanti per ogni azione politica nella penisola: Venezia
e Stato della Chiesa.

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17. La spedizione di Carlo VIII e la fine dellindipendenza del regno


di Napoli
La spedizione di Carlo VIII (1483-98) in Italia fu rapida e facile. Fu Favorita da un principe italiano,
Ludovico Sforza detto il Moro: nel Ducato di Milano, dopo luccisione di Galeazzo Maria Sforza, i poteri
furono assunti dal figlio Gian Galeazzo ma di fatto govern lo zio Ludovico Sforza che nel 1494 fece
assassinare il nipote e si proclam duca. Il governo di Ludovico era instabile a causa: della non legittimit
del suo potere e quindi le tensioni provocate dalle spinte legittimiste; le mire degli Aragonesi sul ducato
(Gian Galeazzo aveva sposato la figlia del re di Napoli, Ferrante dAragona); la necessit del Moro di
stringere unalleanza con il sovrano di una potenza straniera anche per consolidare il suo potere di principe
territoriale nellarea padana. Per questo e per far fronte alla minaccia aragonese, il Moro chiam in soccorso
Carlo VIII e lo invit a far valere aspirazioni angioine sul regno di Napoli.
Carlo VIII si garant la neutralit dellInghilterra e della Spagna (con la concessione di due passi pirenaici) e
dellimpero asburgico (con la rinuncia di Carlo ai feudi imperiali della Franca Contea e dellArtois).
Lidentit del paese come nazione patria era completamente assente, anzi cera una forte fazione
aristocratica filofrancese e antiaragonese.
Carlo VIII poteva contare sullapparato militare pi sviluppato dEuropa.
Nellagosto 1494 Carlo VIII era ad Asti. Poi i francesi entrarono a Firenze. Piero de Medici, successore di
Lorenzo il magnifico con un atteggiamento di soggezione di fronte a Carlo provoc la ribellione dei
fiorentini che lo cacciarono e proclamarono la repubblica.
Poi Carlo entra a Roma
A Napoli, dopo la morte di Ferrante dAragona nel 1494, il figlio Alfonso aveva provveduto a contrastare i
progetti francesi di invasione. Nel 1495 Alfonso abdicava a favore del figlio Ferdinando.
Allinizio del 1495 Carlo entra a Napoli con lappoggio dei patrizi napoletani e dei baroni feudali. Il sovrano
francese ebbe poco tempo per svolgere a Napoli una vera e propria azione di governo
A Venezia nello stesso anno fu firmata unalleanza antifrancese da Venezia, Ludovico il Moro, papa
Alessandro VI, Massimiliano dAsburgo, Ferdinando II dAragona (che era dovuto fuggire da Napoli) e i Re
Cattolici.
Nel luglio del 1495 Ferdinando II dAragona riacquist il Regno di Napoli. Poi a ottobre mor. Erede al
trono era lo zio Federico.
1497 c una tregua tra Francia, Spagna e stati italiani.
1498 Carlo mor. Il successore, Luigi XII dOrleans nel 1499 conquist Milano grazie agli accordi stabiliti
con Venezia e papa Alessandro VI Borgia.
1500 col trattato di Granada ci fu unintesa tra Francia e Spagna e il Regno di Napoli fu spartito tra le due.
La met settentrionale, inclusa la capitale a Luigi XII e laltra met a Ferdinando il Cattolico. Ma gli
interessi spagnoli e quelli francesi non potevano convivere e lequilibrio era quindi precario. Inoltre per
Ferdinando, Napoli era troppo importante.
1503 il regno di Napoli fu interamente conquistato dalle truppe italospagnole. Era linizio di una lunga
dominazione straniera nel mezzogiorno durata sino al 1707.

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18. Savonarola e Borgia al potere


Dopo la cacciata dei medici da Firenze viene costituita la repubblica e la funzione di leader viene svolta dal
frate dominicano Girolamo Savonarola (1452-98). Dotato di una forte personalit carismatica, era spinto da
una fede profonda a teorizzare una renovatio cristiana e combattere contro la politica temporale dei papi,
governanti immorali e corrotti. Aspirava a una Teocrazia, a una vita umile e il distacco dalle cose materiali.
Disprezzava i valori mondani e fece bruciare beni di lusso e tesori darte. Aveva trasferito i valori cristiani
delluguaglianza e della fratellanza anche nel campo politico. Abol le imposte, fond un Monte di piet per
lassistenza ai pi bisognosi Si organizzarono per anche gruppi di opposizione che volevano la
restaurazione dei Medici e gli Arrabbiati e volevano un sistema di potere aristocratico. Venne scomunicato
dal papa e dopo una sommossa venne impiccato nel 1498.
Tra il 1499 e il 1503 Cesare Borgia al centro della politica. Il suo progetto ambizioso era di eliminare le
piccole signorie locali insediate in un vasto territorio compreso tra Toscana, Romagna e Marche, di
annetterle allo stato della chiesa, conquistare la Toscana e di creare un vasto complesso politico nellItalia
centrale sotto le apparenze di una restaurazione del dominio pontificio. Riusc a realizzare solo la prima
parte. Tra il 1499 e il 1502 conquist la Romagna ma non riusc annetterla formalmente allo stato della
chiesa come si era prefissato perch non poteva pi contare sullappoggio di papa Alessandro VI in quanto
mor nel 1503. Il nuovo papa Giulio II era nemico dei Borgia. Per conquistarsi i voti gli aveva promesso lo
stato di Romagna ma non mantenuta. Viene poi costretto a fuggire in Spagna.

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19. Francesi e spagnoli nella penisola nel '500


Giulio II svilupp una politica estera aggressiva e promosse il consolidamento della monarchia papale. La
repubblica di Venezia attu una politica espansionistica verso lo stato della chiesa e occup Faenza, Cesena
e Rimini. Cos Giulio promosse la lega di Cambrai (1508) in funzione antiveneziana insieme a Luigi XII,
Massimiliano DAsburgo e Ferdinando il Cattolico e sconfissero lesercito veneziano ad Agnadello (1509).
Venezia si riprese facendo leva su una serie di paci separate con gli avversari e sul fatto che gli alleati di
Cambrai erano diversi tra loro.
Il problema politico fondamentale tornava ad essere la supremazia francese nellItalia settentrionale. Giulio
II cre una lega antifrancese con Ferdinando, la confederazione svizzera e Venezia (lega santa). Nella
battaglia di Ravenna (1512) i francesi vissero le truppe della lega ma in altri scontri furono ripetutamente
battuti. Cos furono costretti a lasciare Pavia, Genova, Bologna e infine la stessa Milano in cui venne
insediato come duca Ercole Massimiliano Sforza, figlio di Ludovico il Moro. Intanto a Firenze tornarono i
medici.
Con laiuto di Venezia Francesco I successo a Luigi XII sconfisse a Marignano nel 1515 gli svizzeri e le
truppe milanesi. La rioccupazione francese di Milano e della Lombardia sanc per alcuni anni la divisione
dellItalia in due sfere dinfluenza: quella francese al nord e quella spagnola al sud.

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20. Limpero di Carlo V


Linee della politica di Massimiliano I dAsburgo (imperatore dal 1508): si spos con Maria di Borgogna e
quindi eredit le Fiandre; fece sposare il figlio Filippo con Giovanna la Pazza, figlia di Ferdinando e
Isabella. Per la politica estera gli insuccessi superarono i successi come per esempio in Ungheria e con la
confederazione svizzera che si rese indipendente dallimpero. Tuttavia la strategia matrimoniale e le
conseguenze mutarono nel 500 lo scenario politico mondiale. Da Filippo e Giovanna nacque Carlo che nel
1506 diventa erede delle Fiandre, degli stati ereditari di casa dAustria, dei regni dAragona e di Castiglia,
delle loro dipendenze e domini. Nel 1516 alla morte di Ferdinando il cattolico, Carlo era proclamato re di
Spagna; nel 1519 era incoronato imperatore ad Aquis Grana. La Spagna inizialmente non accetta una nuova
condizione di dipendenza da una dinastia nuova come gli Asburgo. Dopo alcune rivolte Carlo V riusc a
ristabilire lautorit della corona in Spagna e a consolidare la monarchia asburgica nei domini italiani:
Regno di Napoli, Sicilia e Sardegna.
Il decennio 1520-30 ci fu unelaborazione della linea politica per la parte spagnola dellimpero, nella ricerca
di un punto di equilibrio tra 2 esigenze: laffermazione dellautorit della monarchia e la ricerca di alleanze
con i ceti sociali dei singoli regni. La politica di Carlo v si muoveva in una linea di continuit con quella di
Ferdinando e contemplava la partecipazione alla contesa per lItalia e per il predominio europeo e il
contenimento del pericolo turco. Su questo fronte furono importanti la presa di Tripoli (1510) e quella di
Tunisi (1535) che garantirono anche la sicurezza del regno di Napoli.
Carlo era stato il candidato naturale ma anche il pi contrastato alla corona imperiale.
Per ottenere lappoggio dei principi tedeschi Carlo dovette concedere loro la conferma di tutti i loro diritti; il
diritto alla consultazione per definire le linee di politica estera; il divieto di imporre nuove tasse. Di li a poco
proprio la Germania avrebbe costituito la spina nel fianco del sovrano asburgico e messo in crisi il sogno di
una monarchia universale fondata sullunit cristiana e la pace religiosa.
Per concludere si pu parlare di un impero a base quadrangolare: le fiandre, gli stati germanici, lItalia
settentrionale e la Spagna. Il cuore di Carlo V il centro Europa.

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21. Dalla battaglia di Pavia del 1525 alla pace di Cateau-Cambresis


1525: Francesco I sconfitto e catturato a Pavia deve rinunciare a Milano. Al termine di un anno di prigionia
Francesco firma la pace con Carlo V. Subito promuove una nuova alleanza (lega di Cognac) in cui riesce a
coinvolgere Inghilterra, Venezia, Milano, Genova, Firenze e il papa Clemente VII. Dopo qualche vittoria nel
milanese la lega sconfitta dai Lanzichenecchi (le truppe mercenarie di Carlo V reclutate in Germania e
sensibili alla predicazione luterana).
Carlo V vuole impartire una lezione a Clemente VII. Cos nel 1527 I lanzichenecchi compiono il sacco di
Roma (saccheggiano Roma) che rappresenta un attacco al cuore della cristianit e alimenta la paura di uno
scontro tra luterani e cattolici. In realt lobiettivo di carlo V politico: spezzare lequilibrio politico che
regge il sistema di alleanze tra gli stati italiani; spingere questi stati al riconoscimento dellegemonia
spagnola in Italia.
1528: Genova si sgancia dallalleanza con Francesco I ed entra nellorbita asburgica finanziando lo stato
sovranazionale di Carlo V, le sue imprese militari e la sua politica.; il primo risultato tangibile il fallimento
del tentativo francese di invadere il Regno di Napoli.
1529: anche papa Clemente VII in seguito agli accordi di Barcellona entra nellorbita spagnola per poter
decidere con limperatore la ridefinizione degli assetti politici italiani: la decisione pi importante la
restaurazione dei Medici a Firenze. Con il ritorno di Alessandro De Medici, nipote del pontefice, inizia per
Firenze la fase del principato dinastico.
1529: pace di Cambrai detta delle due dame perch stipulata da Luisa di Savoia madre di Francesco I e
Margherita dAustria, zia di Carlo V e stabilisce il seguente assetto: Milano, Napoli e asti sotto il dominio di
Carlo V, il Piemonte sabaudo occupato dai francesi, Genova nellorbita spagnola.
1530: Carlo incoronato re dItalia e imperatore del sacro romano impero: quasi tutti gli stati minori in Italia
riconosco il predominio spagnolo.
Francesco I attua una politica di riarmo e stipula 2 sconcertanti alleanze: la prima con i turchi di Solimano I
il Magnifico; la seconda con i principi luterani della Germania
1535: riprendono le ostilit tra Francia e Spagna
1544: pace di Crepy: non modifica la situazione ma il successore di Clemente VII, Paolo III Farnese (153449) ottiene per il figlio il ducato di Parma e Piacenza.
Il successore di Francesco I, Enrico II continua la politica diplomatica e militare del padre, riesce a occupare
nella Lorena i Tre Vescovadi di Metz, Toul e Verdun.
1555: Carlo V costretto a firmare la pace di Augusta.
Carlo V abdica e divide i suoi stati tra il figlio Filippo II (area spagnola, Paesi bassi, domini italiani) e il
fratello Ferdinando I (area austriaca e corona imperiale) ma entrambi gli avvenimenti non favoriscono
Enrico II.
1557 Enrico II perde lultimo territorio italiano rimastogli, il Piemonte. Emanuele Filiberto di Savoia
sconfigge a San Quintino lesercito francese.
1559: firmata la pace a Cateau Cambresis considerata come la sanzione della vittoria della Spagna e della

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sconfitta della Francia. Punti principali:


Preponderanza spagnola in Italia. La Spagna conserva il ducato di Milano, la Sicilia, il Regno di Napoli, e la
Sardegna e ottiene lo Stato dei Presidi (Orbetello, Porto Ercole, Porto Santo Stefano, Talamone, Piombino,
Isola dElba). Savoia, Piemonte e Nizza a Emanuele Filiberto; la repubblica di Genova ottiene la Corsica
dalla Francia e diventa la pi importante finanziatrice della corona spagnola. La repubblica di Venezia
alleata della Spagna ma conserva una sua autonomia e ha un ruolo decisivo nella lotta contro i turchi. Il
ducato d Toscana ottiene Siena ed indipendente; ducato di Parma e Piacenza a Ottavio Farnese, sposo della
figlia di Carlo V. Ducato di Modena e Reggio e ducato di Ferrara sotto gli Estensi; ducato di Mantova sotto i
Gonzaga; stato della chiesa legato a Madrid per i problemi legati nella riforma protestante; solo il
marchesato di Saluzzo controllato militarmente dalla Francia.
Lintegrit degli stati nazionali. La tendenza, formalizzata da Cateau Cambresis quella della ricerca di
confini territoriali sicuri.
La fine dellidea dellimpero universale. Nel 1559 Filippo II lascia le Fiandre e torna in Castiglia e questo
simboleggia la fine del sogno imperiale di Carlo V e segna una svolta.

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22. LItalia dopo le conquiste spagnole: un territorio particolare


Le differenze nellItalia del particolarismo sono profonde
1. Differenza tra stati indipendenti e non indipendenti, quindi integrati in un complesso politico pi vasto
come la corona spagnola (Milano, Regno di Napoli, Sicilia, Sardegna e Presidi)
2. Differenza tra stati a base cittadina, allargatisi poi a dimensione regionale (Venezia, Genova, Firenze,
Milano) e stati monarchici con una forte impronta feudale (ducato di Savoia, stato della chiesa e Regno di
Napoli)
3. Differenza tra le forme di governo: repubbliche o principati. Le repubbliche di Genova, Venezia, Lucca e
Siena e le esperienze repubblicane fiorentine.

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23. La riforma protestante


Fu un movimento europeo che coinvolse non solo la parte centrosettentrionale del vecchio continente, ma
anche la parte orientale e persino paesi fortemente cattolici come Francia, Spagna e Italia. Fu un moto di
reazione alla corruzione del clero, agli abusi ecclesiastici, alla sostanza e alle manifestazioni del potere
temporale dei papi, al commercio delle indulgenze. I promotori di questo movimento furono in maggioranza
uomini di chiesa: Martin Lutero era un monaco agostiniano, Zwingli era un sacerdote e Calvino si avvi
presto verso la carriera ecclesiastica. La riforma nacque dunque dentro listituzione ecclesiastica. Si
avvertiva il bisogno di una lettura autentica delle sacre scritture e di una reformatio, di una renovatio che
risolvesse la crisi didentit religiosa sia attraverso un ritorno alle fonti originali del Cristianesimo, sia
attraverso una prospettiva di riforma morale.

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24. Martin Lutero


Lutero (1483-1546) vest labito monacale nellordine degli agostiniani. Non ha lasciato unopera nella
quale si possono rilevare i fondamenti della sua dottrina. Il problema intorno a cui si arrovella il monaco la
giustizia di Dio. Parte dalla distanza tra la santit di Dio e la sua volont, e la condizione umana macchiata
dal peccato originale. La conseguenza lassoluta dipendenza delluomo da Dio e linutilit di tutte le azioni
e opere buone compiute dalluomo. Le Scre Scritture, lesperienza mistica e la tradizione spingono Lutero
verso una soluzione del problema: luomo peccatore nella sua condizione originaria e nella sua vita
quotidiana ma giusto nella fede di Dio e nella speranza di potersi salvare tramite lannullamento nella sua
volont. Il principio della giustificazione mediante la fede il cardine della dottrina luterana.
1517 - Lutero scrive le 95 tesi di Wittemberg. Vengono affisse alle porte della chiesa del castello di
Wittemberg Gli elementi importanti delle tesi che ebbero una straordinaria diffusione sono i motivi della
differenza tra la teologia cattolica e la teologia luterana e lefficacia dello stile polemico e popolare. Ebbero
fortuna grazie alla diffusione della stampa. In esse vi la critica alla pratica delle indulgenze (inducono a
essere sicuri di s e mettere in pericolo la salvezza e inizia a incrinarsi la dottrina della mediazione
ecclesiastica.
Tra la fine 1517 e linizio del 1518 le tesi sono stampate in molte citt della Germania, della Svizzera e di
altre parti dEuropa: la loro risonanza enorme.
Gli scritti pi importanti dal 1519 in poi sono Alla nobilt cristiana di nazione tedesca, un forte appello ai
principi e allaristocrazia che fa leva sulle esigenze di riorganizzare la chiesa su base locali; la cattivit
babilonese della chiesa in cui si nega valori e sacramenti al di fuori del battesimo e delleucarestia; della
libert del cristiano in cui rivendicato il libero esame delle sacre scritture ed negato il valore delle buone
azioni ai fini della salvezza. In queste 3 opere sono contenuti i 2 cardini della riforma luterana:
la fine della mediazione ecclesiastica e il principio del sacerdotio universale. Lutero contesta al papato la
prerogativa di essere depositario della vera e unica interpretazione delle sacre scritture. Non c pi bisogno
della mediazione tra Dio e luomo
La nuova dottrina dei sacramenti: Lutero elimina quei sacramenti che presuppongono la mediazione
ecclesiastica e ripropone solamente il battesimo che dona la grazia attraverso la fede e leucarestia in quanto
memoria del sacrificio della croce
1520 - papa Leone X con la bolla Exsurge Dominae condanna 41 proposizioni di Lutero minacciandone la
scomunica se entro 60 giorni non ritratta ma egli brucia la bolla in piazza Wittenberg.
1521 - una bolla del papa Leone X pronuncia la scomunica. Intanto la dottrina luterana si diffonde in vaste
aree della Germania: tutte le gerarchie e i ceti sociali ne sono coinvolti grazie alla semplicit e alla duttilit
del messaggio luterano. Tra il 1519 e il 1520 i fondamenti della riforma incontrano straordinaria fortuna,
lintervento dellattivit ecclesiastica non pi sufficiente ma ha bisogno del supporto dellautorit politica.
1521: si riunisce la dieta di Worms alla presenza dellimperatore Carlo V, dellinquisitore della Germania
Alberto di Magonza, dei Nunzi pontifici. Ma lalleanza tra potere secolare e potere ecclesiastico per la
repressione del riformatore non raggiunge il suo fine. Lesito debole per la Roma: il frate viene messo al
bando la dottrina condannata come eretica.
Tra il 1521 e il 1522 c unimportante traduzione di Lutero e del nuovo testamento. In quegli anni vi
anche la sistematizzazione della dottrina a opera di Filippo Melantone denominato lombra di Lutero

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25. Le due alternative alla crisi religiosa del '500: Erasmo e Lutero
1524: Erasmo da Rotterdam pubblica lopera de libero arbitrio
1525: Lutero replica con lo scritto De Servo arbitrio
il segno di una radicale diversit tra ragione e fede. Il pensiero di Erasmo un originale fusione tra
umanesimo e Cristianesimo. Erasmo difende il libero arbitrio e il primato della volont delluomo nella sua
capacit di fare il bene e di evitare il male. lesaltazione della religione naturale e i suoi fondamenti sono:
lunit e la pacificazione cristiana attraverso la tolleranza, il dubbio sistematico come metodo intellettuale, il
primato della volont delluomo nella sua capacit di fare il bene ed evitare il male.
Il Servo arbitrio di Lutero allopposto lesaltazione della religione soprannaturale e lassoluta impotenza
della volont umana. I suoi fondamenti sono: lassoluta certezza delle sacre scritture; la certezza della
salvezza attraverso la fede; limpotenza della volont umana; la totale divergenza tra fede e ragione.
Si configurano quindi due vie alternative alla crisi religiosa del 500: la prima, quella di Erasmo, fondata su
una religione ragionevole, su un equilibrio fra la grazia e la volont umana, a cui concessa la libert di
scegliere il bene e rifiutare il male; la seconda, quella di Lutero, fondata tra la distanza tra Dio e luomo, il
primo assoluto e incondizionato, il secondo condizionato e dipendente da Dio. Inoltre per Erasmo le critiche
agli abusi ecclesiastici non possono porre il cristiano fuori della chiesa, che resta lunica depositaria della
parola divina: la riforma deve essere interna alle istituzioni ecclesiastiche. Il movimento erasmiano
rappresent un originale modo di vivere e superare la crisi religiosa del 500 e contribu alla genesi e allo
sviluppo di una riforma cattolica.

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26. Riforma e rivoluzione: la guerra dei contadini del '500


Lutero non un rivoluzionario ma gli sempre interessata la riforma della vita interiore. Parlando del
luteranesimo bisogna tener conto del contesto di forte conflittualit sociale e politica della Germania del
primo 500. i livelli di questa conflittualit sono diversi: i contrasti tra il principe elettore Federico di
Sassonia e larcivescovo di Magdeburgo sulla questione delle indulgenze: Federico non tollera che il denaro
dei suoi sudditi vada a finire a Magdeburgo e che larcivescovo gli tolga potere e giurisdizione. Altri
principi territoriali si oppongono al potere temporale della chiesa di Roma.
La predicazione luterana investe come un ciclone tutti gli strati sociali: laspettativa della reformatio si
congiunge con le aspirazioni dei ceti a trasformare i rapporti esistenti. Quello che esplode nella Germania di
questi anni un insieme di conflitti che per hanno un punto in comune: lintreccio forte tra il rinnovamento
dello spirito religioso, promosso da Lutero, e il programma di riforma politica. Laltro elemento comune il
risultato che quei conflitti hanno conseguito: il rafforzamento dei principati territoriali, cio la
statalizzazione della riforma in Germania.
La rivolta dei cavalieri: la grande nobilt ha accresciuto molto poteri e giurisdizioni e ha emarginato la
piccola nobilt dei cavalieri. Influenzati dalle idee luterane i cavalieri accentuano la spinta alla rivolta contro
la chiesa di Roma, i beni del clero e vagheggiano la formazione di una Germania imperiale libera dal potere
del papa, fondata sul primato della forza politica dei cavalieri e sulla fine del potere della grande feudalit
laica ed ecclesiastica. I cavalieri si coalizzano contro larcivescovo di Treviri, per loro espressione della
sintesi tra potere feudale e potere ecclesiastico. Ma i principi protestanti si schierano con larcivescovo di
Treviri e sconfiggono i cavalieri. La grande feudalit e i principati territoriali escono vincitori da questa
vicenda.
La guerra dei contadini 1524 - 1525: fin dai primi anni 20, alcuni seguaci di Lutero pi radiali come
Muntzer e Carlostadio sottolineano unaltra possibile direzione del movimento di riforma: il ritorno
allideale evangelico dellorganizzazione comunitaria dei fedeli, alle fonti della chiesa primitiva, al modello
della povert ecclesiale e dellabolizione delle disuguaglianze sociali. Su questa base si formano comunit di
fedeli, soprattutto operai e minatori, che parteciperanno alle rivolte tra il 1524 e il 1525. Alle origini delle
ribellioni popolari la situazione sociale nelle campagne tedesche sulle quali gravano il potere signorile, il
dominio della feudalit, la limitazione dei diritti dei vassalli...
I soggetti sociali di quella che stata chiamata guerra dei contadini non sono solo i contadini ma anche gli
abitanti delle citt soggette ai principi territoriali, i cittadini esclusi dagli uffici e i minatori. Si pu anche
definire infatti, la rivolta delluomo comune. Gli obbiettivi sono di abbattere la particolare struttura per ceti,
formare una federazione di leghe su base corporativa, ispirate al vangelo, al bene comune, allamore
cristiano e fraterno, sottrarre prerogative politiche alla nobilt, espropriare ecclesiastici e religiosi.
Il programma formulato esplicitamente nei 12 articoli di Memmingen, il manifesto politico della lega di
Sveva. I 12 articoli contengono una denuncia agli abusi feudali e una richiesta di modifica dellordinamento
signorile, fondata sulla riduzione della prestazioni in denaro, labolizione della servit, lamministrazione
della giustizia. Poi c la richiesta di sottrazione del potere alla chiesa attraverso lelezione diretta del
parroco. Il vangelo dovrebbe essere la norma di diritto che presiede tutto il sistema di rapporti nella
comunit.
Riguardo a questi fatti Lutero interviene due volte: nel primo intervento lEsortazione alla pace, egli cerca
di mediare tra contadini e signori: ai primi dice di non abusare del nome dei cristiani e che il Vangelo
condanna qualsiasi forma di ribellione e quindi devono obbedienza ai re; ai signori dice di non abusare dei

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oro poteri giurisdizionali. Ma sotto leffetto delle violenze e degli orrori della guerra Lutero interviene una
seconda volta pi decisamente contro i ribelli nello scritto Contro le Masnade rapaci e assassine dei
contadini. Laccentuazione pi forte del 1525 dovuta al fatto che Lutero si senta al centro di 2 spinte
diverse: i principi, i nobili e i borghesi, suoi seguaci in conflitto con Roma; gli estremisti che rischiano di
compromettere tutto il successo del movimento. La repressione si abbatte violentissima. I principi seguono
alla lettera i consigli di Lutero. Dopo alcuni successi iniziali gli eserciti contadini sono sconfitti. Finisce nel
1525 la riforma come movimento popolare. Trionfa la riforma dei principi in Germania.

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27. Zwingly e Calvino


Zwigly (1484-1531) promuove la riforma delle comunit nei territori della Confederazione svizzera. Era un
sacerdote e aveva studiato Lutero. Cerca sostegno alla sua riforma soprattutto nelle istituzioni politiche
cittadine; stringe unalleanza con le autorit locali per il successo della riforma. Proprio a Zurigo essa si
presenta con caratteri originali: provvedimenti e nuove istituzioni dimostrano che qui il connubio tra politica
e religione assai stretto. Per esempio nel 1524 vengono abolite alle chiese immagini e reliquie, nel 1525
viene abolita la messa in latino; viene abolito il servizio mercenario; istituito il tribunale matrimoniale e
dei costumi, il pi antico ordinamento giuridico del protestantesimo.
La riforma di Zwingly deve fare i conti con i cantoni centrali da un lato, pi fedeli al cattolicesimo, dallaltro
con lala pi radicale della riforma promossa da Zwigli che rappresentata dagli anabattisti (cos chiamati
perch predicano il battesimo degli adulti), che esigono una rigida disciplina comunitaria e una chiesa libera
da ogni rapporto con lautorit civile. Zwingli deve liberarsi di questi ultimi per consolidare la sua riforma.
Cos i circoli anabattisti zurighesi sono perseguitati e in parte distrutti. Zwingli perde la vita in uno scontro
con i cantoni cattolici a Kappel.
Calvino: 1509 - 1564 : principi della riforma predicata da Zwingli confluiscono nellesperienza religiosa del
riformatore francese Calvino. Il progetto che pi gli sta a cuore quello della nuova organizzazione della
chiesa su basi politico-comunitarie. A Ginevra Calvino realizza un modello di riforma caratterizzato da una
forte compenetrazione tra religione, politica e istituzioni locali.
I fondamenti teologici del calvinismo: lessenza della chiesa sta nella rivelazione della parola divina
attraverso le sacre scritture. Come Lutero anche Calvino abolisce la mediazione del clero. A differenza di
Lutero per Calvino accentua la dipendenza assoluta delluomo da Dio attraverso la dottrina della
predestinazione. Per lui la chiesa un grande e importante organismo che mette in comunione il credente
con Cristo. Nel modello calvinista lordinamento ecclesiastico comprende 4 istituzioni: i pastori che
predicano e amministrano i sacramenti, i dottori, deputati dellinsegnamento, i diaconi che sovrintendono
allesistenza e gli anziani che si occupano della disciplina comunitaria.
Anche per Calvino come per Lutero le opere non possono essere un mezzo per raggiungere la salvezza della
vita eterna. Su questo terreno Calvino comunque si distacca notevolmente da Lutero: le opere sono
indispensabili come segno dellelezione divina, della predestinazione (in quanto Dio non crea tutti gli
uomini nella stessa condizione ma destina gli uni alla vita eterna, gli altri alleterna dannazione).
Tutta lattivit delluomo impregnata di spirito religioso che contribuisce a svolgere nel migliore dei modi
possibili le azioni del fedele nel mondo: dalla sua professione ai suoi affari alla produzione al commercio
tutta lattivit umana deve essere vissuta dal calvinista come realizzazione della vocazione. Il trinomio citt,
lavoro e professione esaltato nella concezione calvinista. Emerge cos la differenza tra Lutero e Calvino:
per Lutero credo ergo sum cio lidentit del cristiano nella fede; per Calvino ago ergo credo (opero perci
ho fede) cio lidentit del cristiano nella corrispondenza delle sue opere allelezione divina.
Il calvinismo si irradia da Ginevra verso la Germania, i Paesi Bassi, la Scozia, la Polonia, lUngheria, la
Transilvania. Questa confessione religiosa sar destinata a un grande successo presso i gruppi sociali urbani
proprio grazie alla funzione positiva assegnata al lavoro produttivo e allattivit professionale vissuta con
spirito religioso.

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28. Carlo V e il protestantesimo della Germania


La questione protestante accompagna Carlo V per tutta la durata del suo impero.
Possiamo distinguere 4 fasi:
1. 2 anni dopo le 95 tesi Carlo V giura la costituzione imperiale: nessuno pu essere messo al bando
dallimpero senza processo. Lutero aveva guadagnato grandi consensi presso i principi territoriali. Carlo v
ha bisogno dellalleanza con i principi territoriali e con le citt imperiali della Germania per la sua strategia
verso il Mediterraneo contro i turchi e verso lItalia dove in guerra contro i francesi. Il primo sviluppo del
luteranesimo in Germania vede Carlo V impegnato da un lato a non radicalizzare il conflitto con i principi
territoriali, dallaltro a difendere comunque la pax cristiana dalle eresie. 1521 editto di Worms il risultato
di questo compromesso: Lutero condannato come eretico ma la definitiva assoluzione della questione
rinviata alla convocazione del concilio ecumenico della chiesa. Carlo V vuole sia temporeggiare che fare
pressione sul papato per ottenere una riforma interna alla chiesa collegata al disegno dellimpero universale.
2. Compresa tra il 1525 e 1530 e coincide con il periodo dellorganizzazione politica della riforma in
Germania. A conclusione della guerra dei contadini (1525) i principi cattolici della Germania meridionale
stringono unalleanza contro i principi luterani che a loro volta un anno dopo stabiliscono unanaloga intesa.
La prima e la seconda dieta imperiale di Spira (1526 e 29) congelano la situazione e proibiscono ogni
innovazione in materia di fede prima del concilio. Gli stati luterani protestano (da qui il nome protestanti) e
formano unulteriore alleanza difensiva. La Germania ormai spaccata in 2 fronti. Un tentativo di
pacificazione tra limperatore e i protestanti rappresentato dalla dieta di Augusta (1530). La dieta si
conclude con delle deliberazioni severissime assunte in assenza dei rappresentanti protestanti le quali
dimostrano la volont dellimperatore e dei principi cattolici di colpire duramente leresia ma anche la
percezione della difficolt di procedere lungo la linea di una pura logica repressiva nei confronti dei
protestanti.
3. Dalla dieta di Augusta emergono: la fine del sogno di conciliazione sia interno al movimento protestante
sia interno al movimento cattolico; larticolazione del protestantesimo in 3 diverse confessioni facenti capo a
Lutero, Zinali e Calvino; la divisione religiosa della Germania. 1531: nasce la lega di Smalcalda che diventa
il centro delle forze antiasburgiche e stringe relazioni con Francia e Inghilterra. Limperatore deve pensare
allinvasione dei turchi in Ungheria, ai suoi possedimenti spagnoli in Italia e non pu permettersi quindi di
aprire un conflitto di vaste proporzioni con gli stati protestanti della Germania. Quindi proibisce ogni ricorso
alla forza per questioni di fede e religione sino alla convocazione del concilio che, intanto continuamente
rinviato. 1542: dieta di Spira: i protestanti chiedono allimperatore il riconoscimento ufficiale della loro
posizione ed a esso condizionano gli aiuti militari e finanziari contro i turchi. La crisi ormai alle porte.
4. 1546: scoppia la guerra tra la lega di Smancalda e limperatore. Le truppe imperiali sono battute. Carlo V
sconfitto insieme dai protestanti, dai turchi e dai francesi che occupano nella Lorena Metz, Toul e Verdun.
1555: Carlo V costretto a firmare la pace di augusta che stabilisce il principio del cuius regio, eius religio.
ammessa la libera scelta confessionale solo per gli stati imperiali e per i loro principi, non per i sudditi che
devono sottostare al principio un solo signore, una sola religione. hanno diritto ad emigrare se non
accettano la religione del principe. Il protestantesimo era accettato come parte integrante dellimpero
tedesco e i principi protestanti vi erano ammessi con gli stessi diritti dei principi cattolici.

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29. La Riforma: area luterana


Il quadro dello sviluppo territoriale della riforma nellEuropa verso la met del 500 caratterizzato dalle 2
grandi aree di diffusione luterana e calvinista, dallarea della chiesa anglicana e dai movimenti e gruppi
ereticali.
AREA LUTERANA comprende:
-Germania centrosettentrionale
- nord Europa
- ampie zone dellEuropa orientale
- le coste baltiche
- Prussia: il gran maestro Alberto di Brandeburgo trasform il territorio in un ducato laico ereditario e
vi stabil la riforma.
- Danimarca e Svezia: lo scarso radicamento del Cristianesimo favor la riforma dei sovrani
che
deposero i vescovi e incamerarono i beni ecclesiastici
- Austria: la nobilt restava in massima parte fedele al cattolicesimo
- Paesi baltici e Europa orientale: non furono insensibili alla penetrazione del luteranesimo
- Ungheria: penetrarono gli scritti di Lutero ma vie era una pluralit di confessioni. Ebbe successo
comunque lazione di riconquista della chiesa cattolica
Area calvinista: comprende:
- citt svizzere
- Olanda
- Palatinato e basso Reno in Germania
- Scozia
- Francia: la riforma aveva fato la sua apparizione sin dagli anni 20 del 500. La stessa sorella del re
Francesco I, Margherita di Navarra, si convert al luteranesimo. Lalleanza di Francesco i con i luterani
tedeschi contro limperatore e il conseguente allentamento della repressione contro il protestantesimo ne
permisero unenorme diffusione in tutta la Francia. Soprattutto nella nuova versione calvinista la riforma
incontr ampi consensi in quasi tutti i ceti sociali e a met del 500 si erano formate molte comunit. Il
movimento religioso calvinista, diffuso tra lalta nobilt, si avviava a diventare partito politico e ad
alimentare la guerra civile nella seconda met del 500.

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30. La Riforma: area della Chiesa Anglicana


Enrico VIII in un primo momento aveva condannato gli scritti di Lutero e questo gli aveva fruttato il titolo
onorifico di difensore della fede attribuitogli dal papa. Il re aveva avuto 5 figli femmine da Caterina d
Aragona; il desiderio di avere un erede maschio e la passione per una dama di corte, Anna Bolena, spinsero
il re a chiedere lannullamento del suo matrimonio. Le ragioni addotte dal sovrano erano che egli non
avrebbe potuto sposare Caterina perch era stata sposata con suo fratello Arturo ma Caterina sosteneva che
Arturo era morto a 14 anni e il matrimoni non era stato consumato. Al conseguente processo la regina si
appell al papa. Carlo V, nipote di Caterina prese le sue difese di fronte a papa Clemente VII. Condizionato
dal gioco delle pressioni, Clemente non si decideva ad emetter la sentenza. Si preparava lo scisma. Le
ragioni risalivano alla seconda met del 400 in quanto il sovrano inglese era considerato lunica fonte di
diritto sia nella sfera temporale che spirituale. Enrico VIII codific solo questa tendenza. Larcivescovo di
Canterbury dichiar nullo il matrimonio di Enrico VIII (gia segretamente sposato con Anna Bolena) e la
scomunica di Clemente VII non serv a niente.
1534: latto di supremazia confer a Enrico VIII il titolo di unico e supremo capo della chiesa anglicana:
cadeva la distinzione tra sovranit temporale e spirituale; era abolita la giurisdizione papale in quanto il re
era la fonte sia della giurisdizione temporale che di quella spirituale. Grazie al primo ministro Thomas
Cromwell furono promosse riforme economiche, conseguenza dellatto: confisca dei beni di conventi e
istituzioni religiose; lincameramento tra i ben dei re di tutte le decime pontificie. La politica economica
trova il consenso di ceti sociali diversi. Enrico VIII aveva promosso pi che una riforma religiosa una
riforma politico-costituzionale. La dottrina cattolica aveva intaccato solo il primato pontificio, il che non era
poco ma non era comunque ladesione al luteranesimo.
La vera riforma in materia teologica fu opera di Edoardo VI (1547-53). Il libro della preghiera comune
riconosceva due soli sacramenti, battesimo e eucarestia, sopprimeva il carattere sacrificale della messa e
aboliva il celibato ecclesiastico. Inoltre incamer i beni dei vescovi. Il protestantesimo si avviava ad adottare
il modello calvinista in materia teologica e attraverso la professione di fede ufficiale diventava religione di
stato. Anche la Scozia ader al calvinismo mentre lIrlanda rimase cattolica.

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31. Controriforma e riforma cattolica


Il termine controriforma indicava lazione con la quale un territorio veniva ricondotto con la forza alla
confessione cattolica: ricattolicizzazione. Indica poi quel movimento interno alla chiesa cattolica che ebbe il
suo culmine nel concilio di Trento.
Il concetto di controriforma ha un triplice significato:
- la repressione antiprotestante
- Il consolidamento dei dogmi e delle strutture ecclesiastiche
- la riorganizzazione interna della chiesa cattolica
Si tratta di una reazione complessa e a pi livelli dei poteri che si opponevano al protestantesimo. Questi
poteri sono 4:
- i re di Spagna che avevano stabilito unalleanza con il pontefice e che avevano bisogno dellaiuto della
chiesa per far rispettare in tutto il loro vasto impero lobbedienza al sovrano.
- la chiesa che, rotta lunit religiosa aveva bisogno di consolidare la gerarchia e di ripristinare la sua
autorevolezza. In questopera di restaurazione la chieaa non poteva fare a meno della monarchia spagnola,
lunica in grado di mantenere un potente esercito e di aiutare il papa sul piano finanziario
- teologi e cultura accademica cattolica
- quarto potere i gesuiti, nuovo ordine religioso.
Attraverso luso del concetto riforma cattolica laccento batte non pi sulla reazone al protestantesimo ma
sul rinnovamento religioso che investe la chiesa nel tardo 400. ci si riferisce soprattutto al movimento della
devotio moderna, dei cenacoli e dei gruppi erasmiani, allintensa attivit assistenziale tramite la creazione
degli ospedali ma anche alla nuova religiosit promossa dal concilio di Trento.
La storiografia moderna ha superato la divisione tra i due concetti e preferisce connetterli. Controriforma e
riforma cattolica sono due tendenze del cattolicesimo convergenti verso una sua pi decisa affermazione.
Si parla di controriforma per il periodo che va dal 1580 (papato di Sisto V) al 1640: il periodo cio della
repressione della riforma protestante e di tutte le spinte di rinnovamento interno al cattolicesimo. In sostanza
per controriforma si intende soprattutto: il processo di cristallizzazione delle confessioni religiose tra met
500 e met 600; il nuovo sistema giuridico della chiesa cattolica con il papa al culmine; la prassi pastorale,
tendente alla riconquista delle masse; la teologia tridentina, la forte carica riformatrice di cu la chiesa diede
prova. Inoltre si intendono gli abusi, gli eccessi e lintolleranza che caratterizzarono spesso luso dei nuovi
apparati controriformistici della chiesa.

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32. Il concilio di Trento


Per Carlo V il rinvio di tutta la questione luterana al concilio rispondeva allesigenza di collegare la riforma
della chiesa al sogno dellimpero universale. Per il papato il ricorso al concilio era visto come la definizione
solenne di una riforma della disciplina e dei costumi, di una risposta adeguata al dilagare dello scisma
protestante. Il primo papa che ebbe la piena consapevolezza della gravit della situazione fu Adriano VI che
rese attiva la presenza cattolico-romana alla dieta di Norimberga: qui present numerosi progetti di riforma
dellistituzione ecclesiastica che furono poi ripresi durante il concilio di Trento. Il suo successore, Clemente
VII (di casa Medici) temeva la convocazione di un concilio per il rischi che potesse essere messa in
discussione lautorit papale. Fu il pontefice Paolo III Farnese che si rese meglio conto della situazione
critica vissuta dalla chiesa di Roma. Infatti nel 1530 nella dieta di augusta era stata sancita la divisione
religiosa della Germania. Proprio in questi anni Carlo V cercava di rinviare al concilio la definizione delle
questioni di fede e di religione. Paolo III lo convocava di continuo fin dal 1536, poi ne 1537, nel 38, nel 42.
Ma il concilio si apr a Trento solo nel 1545 quando al chiesa di Roma era in una crisi profonda. Il concilio
si proponeva 3 obbiettivi:
- Recuperare i territori protestanti;
- Arginare leresia
- Riaffermare il primato papale in un chiesa cattolica riformata.
Il primo obbiettivo fu realizzato solo in parte, gli altri furono pienamente raggiunti dal concilio di Trento
dalla chiesa post-tridentina.

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33. Tre fasi del Concilio di Trento


Si pu dividere il concilio di Trento in 3 fasi:
1. Tra il 1545 e il 1547: le delibere conciliari riguardano soprattutto le questioni teologiche. I decreti relativi
a tale materia furono 5 e si riferirono ai punti che erano stati oggetti della riforma di Lutero: lorigine della
fede; la verit delle sacre scritture stabilita dallautorit pontificia; il peccato originale; la giustificazione e i
sacramenti. Questa prima fase fu segnata dalla dialettica tra 2 modi diversi di concepire la riforma della
chiesa: il papa la intendeva come sbarramento delleresia protestante, Carlo V come ultimo tentativo di
pacificazione religiosa. La dura sconfitta inflitta da Carlo V alla lega dei principi luterana (1547) parve
segnare un punto a favore della chiesa cattolica ma lingresso dellInghilterra nellorbita protestante, dopo la
morte di Enrico VIII e laffermazione della chiesa anglicana furono un duro colpo per il papato. Il concilio
che dal 1547 al 50 fu paralizzato anche per un conflitto al suo interno sulla questione della sede in quanto
Paolo III voleva trasferirla a Bologna.
2. Tra il 1551 e il 1552. Il successore di Paolo III, Giulio III riapre il concilio. In questa seconda fase vi fu la
partecipazione ma poco significativa dei protestanti. La ripresa del conflitto tra limperatore e Enrico II
indusse a chiudere dopo poco pi di un anno questaltra fase. Lunico intervento di rilievo fu a proposito
delleucarestia in quanto venne ribadito il dogma della transustanziazione. Con Paolo IV la controriforma
intesa come offensiva contro leresia e riforma disciplinare del clero, entra nella sua fase pi acuta: gran
parte degli strumenti di attuazione di questo modello controriformisti furono approntati da Paolo IV al di
fuori del concilio.
3. Tra il 1562 e il 1563: Pio IV decise di riconvocare il concilio. Fu perfezionato il progetto di definizione
dottrinale e disciplinare della chiesa cattolica. La pi ardua questione era lorigine del potere episcopale
sulla quale si scontravano 2 tendenze: chi attribuiva solo al papa la fonte del potere dei vescovi o chi ne
faceva discendere lautorit dal sovrano statale (francesi, spagnoli e imperatore). A Trento fu stabilita una
via intermedia: i vescovi dipendevano dal papa ma avevano lobbligo della residenza e la corresponsabilit
era definita su mandato divino. Il concili di Trento pervenne a conclusioni importantissime che
influenzarono non solo la vita della chiesa e delle comunit cattoliche tra la seconda met del 500 e la prima
met del 600 ma anche il rapporto tra poteri religiosi e poteri civili. I livelli principali su cui oper il concilio
furono 4:
Lordinamento della materia dogmatica e sacramentale
Laffermazione decisa della giurisdizione ecclesiastica e lallargamento della sua sfera dinfluenza
La disciplina del clero
Lorganizzazione delle forme, della piet e della religiosit popolare.
Gran parte di queste materie furono, nei decenni successivi a Trento, oggetto di numerosi interventi
pontifici, attraverso le bolle di attuazione dei decreti conciliari. Da questo punto di vista il concilio non si
concluse nel 1563 ma si protrasse oltre nel tempo. Pio IV e poi Pio V contribuirono a definire la materia del
rapporto tra chiesa e stato. Le due dimensioni della sovranit papale (quella ecclesiastica e quella del potere
temporale, trovavano una loro nuova traduzione nel Tridentino e soprattutto nella bolla In cena domini,
oggetto di scontro tra il papato e gli stati che non potevano accettare la tendenza della chiesa a estendere a
dismisura la sua giurisdizione e interferire nelle competenze statali. Con il concilio di Trento veniva
affermandosi un modello di stato della chiesa non dissimile sul piano di organizzazione e della logica
amministrativa interna da altri stati europei contemporanei.

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34. Le istituzioni della controriforma


Sono il complesso di strumenti predisposti dal capo della chiesa cattolica romana per far fronte a compiti e
funzioni di prevenzione e repressione delle eresie. Il papa va accentuando una doppia fisionomia: pontefice
e capo di una cristianit scossa dallo scisma e sovrano di uno stato, lo Stato pontificio alle prese con
problemi di natura politica. Alla funzione di prevenzione e repressione delleresia doveva assolvere la
congregazione del santuffizio dellinquisizione istituito nel 1542. La bolla istitutiva promulgata da Paolo III
Farnese deputava alcuni cardinali commissari inquisitori generali per la custodia della fede e dava loro
facolt di indagare contro tutti coloro che deviano dalla fede cattolica o sono comunque sospetti di eresia, i
loro seguaci e difensori. E dopo aver indagato di procedere e punire i colpevoli o sospetti col carcere e
continuare la procedura contro di loro sino alla sentenza finale nonch di confiscare i beni dei condannati
alla pena capitale. Ai sei cardinali inquisitori veniva affidata la piena giurisdizione nei confronti di laici ed
ecclesiastici. Fu sotto Paolo IV che linquisizione romana dispieg tutti i suoi poteri e utilizz tutte le armi a
sua disposizione. Paolo IV fece smantellare tutti i cenacoli che si richiamavano a esigenze di rinnovamento
religioso interno alla chiesa cattolica. Incisivo fu lintervento di Paolo IV per il controllo sociale e culturale
dellortodossia cattolica. Nel 1559 fu istituito lindice dei libri proibiti il quale distribuiva gli autori in 3
classi: quelli totalmente condannati, quelli condannati per una singola opera e poi gli scritti anonimi. Ebbero
inizio i roghi dei libri proibiti. Il distacco della vita intellettuale e religiosa italiana da quella europea fu
notevole: fra gli stati italiani si ebbe il massimo di collaborazione con lo stato pontificio. Milano, Firenze,
Napoli e Venezia si affrettarono a stampare e pubblicare lindice dei libri proibiti.

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35. Gli ordini religiosi e la riconquista delle anime


Un altro terreno dintervento del concilio fu quello della formazione del clero. Tra le denunce di Lutero
cera stata anche quella dellignoranza dei sacerdoti sullintera materia religiosa. Era urgente educare e
istruire gli ecclesiastici anche per evitare deviazioni dallortodossia. Vennero istituiti i seminari.
Lobbiettivo pi importante della chiesa post-tridentina fu la riconquista delle anime: le milizie della
controriforma furono gli ordini religiosi. Questi si impegnarono a combattere leresia, a rafforzare lautorit
della chiesa di Roma e a consolidare la sua presenza nella vita quotidiana delle popolazioni. Lordine della
controriforma che seppe meglio interpretare lo spirito della chiesa cattolica del suo tempo fu quello dei
gesuiti della compagnia di Ges, fondati da Ignazio di Loyola che apparteneva alla nobilt basca. Le attivit
dellordine e il suo campo dinfluenza furono enormi. La presenza dei gesuiti si segnal in primo luogo nei
paesi in lingua tedesca ma poi anche in Polonia, Ungheria, Francia, Spagna e Italia. I gesuiti realizzarono
una specie di connubio tra controriforma e umanesimo. Lumanesimo fu in realt depotenziato della sua
carica critica e del suo ideale supremo (lesaltazione delluomo nelle sue capacit cognitive) e fu inteso solo
come strumento al servizio di un altro ideale, lassoluta obbedienza allautorit del pontefice in tutti i campi
del sapere. Listruzione era uno dei primi campi dintervento dei gesuiti nellopera di riconquista delle
anime. I collegi dei gesuiti, allorigine sede della formazione dei membri dellordine, divennero poi vere e
proprie scuole in cui andarono preparandosi le classi dirigenti delle citt e degli stati europei. Il livello della
cultura trasmessa nei collegi gesuiti era il pi elevato dellEuropa del tempo. Il secondo terreno di intervento
dei gesuiti fu liniziativa missionaria a vastissimo raggio: si dispieg non solo nellEuropa cattolico-romana
ma anche nelle terre doltremare abitate dagli infedeli. Fu soprattutto limpero portoghese a favorire la
presenza dei gesuiti nelle colonie. I gesuiti erano presenti: in Brasile, India, Giappone, Cina e nellAmerica
spagnola.

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36. Filippo II e legemonia spagnola in Europa


Carlo V aveva diviso i suoi domini ereditari in due parti: la prima (Austria, Regni di Boemia e di Ungheria)
a suo fratello Ferdinando dAsburgo eletto imperatore nel 1558, la seconda (Spagna, Milano, Napoli, Sicilia
e Sardegna, Franca Contea, Paesi Bassi e possedimenti americani) al figlio Filippo II. Carlo abdic i suoi
domini ereditari del ramo spagnolo a Filippo II nel 1556 e mor nel 1558. Protagonisti della scena politica
internazionale in quegli anni erano limpero asburgico e limpero ottomano. La Spagna tra il 1520 e il 1570
era diventata la potenza principale in Europa. Per 4 motivi:
1. Con la conquista del nuovo mondo la Spagna pot accedere con facilit a nuove fonti di ricchezza e
sfruttarle a basso costo
2. Notevole apertura di credito verso la corona da parte dei grandi banchieri privati
3. La Spagna poteva contare su una realt politica di base relativamente unificata, sul prestigio della
sovranit monarchica, sulla fondamentale unit religiosa non scossa dallo scisma protestante
4. Poteva contare su un esercito bene attrezzato e addestrato.
Questi fattori ebbero un peso notevole nel momento in cui Filippo II divenne re di Spagna.
Carlo V e Filippo II erano due personalit molto diverse. Filippo era per cultura, sensibilit e valori
profondamente spagnolo. Era privo di attitudini militari ma seppe capire che per governare il suo vasto
impero occorreva una corte, una fissa dimora e un apparato di funzionari. Fu il re della controriforma ma
anche lartefice dello stato moderno spagnolo. Filippo II ereditava un impero insidiato da molti pericoli. Il
primo era leterogeneit dei titoli originari di appartenenza alla corona spagnola: domini ereditari, paesi
conquistati militarmente, formazioni storiche autonome con una loro civilt e cultura politica altamente
sviluppate, le terre del nuovo mondo. Il secondo pericolo erano le differenze interne alla stessa Spagna.
Cerano poi tutti i rischi connessi alla collocazione geopolitica dei domini spagnoli ma il pi grave pericolo
per tutta lEuropa mediterranea era quello turco e fu la prima questione internazionale che Filippo si trov di
fronte.

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37. La Spagna da Carlo V a Filippo II


Si possono distinguere 3 fasi nel regno di Filippo II (1556-98). La prima tra il 1559 e il 1565, la seconda tra
il 1565 e il 1580, la terza tra il 1580 e il 1598.
Fino al 1559 le linee ispiratrici della politica della politica di Filippo II sono quelle paterne; una politica
sancita anche dalle strategie matrimoniali. Nel 1543 Filippo aveva sposato Maria Emanuela di Portogallo,
morta 2 anni dopo. Nel 1554 spos la regina inglese Maria Tudor. Con la morte di Maria tudor nel 1558 la
situazione inglese cambiava radicalmente: lascesa di Elisabetta avrebbe definitivamente compromesso
lalleanza anglospagnola. Alla vigila della pace di Cateau-Cambresis, Filippo sposava la francese Elisabetta
di Valois. Il 1559, anno del trasferimento di Filippo dalle Fiandre in Castiglia, dove anche stabilita la
corte, quasi una data simbolo:segna il passaggio da un impero su base fiamminga a uno su base spagnola,
fondato soprattutto sullaffluenza delle ricchezze dal nuovo mondo. Segna anche la fine dellidea
dellimpero universale vagheggiata da Carlo V e il primato di un nuovo sistema politico con al centro la
Spagna, o meglio la Castiglia. La Spagna era in forte espansione demografica e la risorsa pi importante del
paese era la lana che veniva largamente esportata. Ma la Spagna era costretta a importare manufatti.
Carattere corporativo della manifattura tessile, carenze di artigiani specializzati, bassa qualit dei prodotti,
gia collocavano la Spagna a met del 500 in una posizione di svantaggio rispetto ad altri protagonisti del
mercato internazionale. Quindi nel passaggio da Carlo V a Filippo II si annunciavano i sintomi dello
squilibri tra la potenza politica dellimpero e la crescita economica della Spagna. Lafflusso dei metalli
preziosi americani contribu allo sviluppo della potenza politica spagnola ma la sua incidenza
sullaccumulazione del capitale e sullo sviluppo economico della Spagna fu insignificante se non addirittura
negativa. I motivi sono molteplici. I grandi mercanti banchieri che controllavano il flusso di metalli preziosi
e il commercio internazionale del denaro e dei beni erano stranieri: prima tedeschi, poi fiamminghi e
genovesi. La finanza privata, attraverso prestiti a breve termine e ad altro interesse, imponeva alla finanza
pubblica spagnola, alle prese con un aumento dle fabbisogno di denaro per le imprese militari e per il
mantenimento dellimpero, un rapporto sempre pi stretto di dipendenza e i protagonisti della finanza
privata erano le grandi compagnie e societ economiche straniere, in particolare i genovesi. Un altro fattore
lassenza di una politica economica in supporto allo sfruttamento delle miniere americane, allincremento
della popolazione, allascesa dei prezzi. Le decisioni in materia di politica economica aggravarono lo
squilibrio tra popolazione e risorse. La Spagna che Filippo II ereditava non aveva vissuto londata di
rinnovamento e di fermenti culturali e sociali promossi dalla riforma protestante. Era stata tuttavia
interessata soprattutto allinfluenza di Erasmo da Rotterdam e Juan de Valdes. La controriforma operata da
Filippo attraverso listituzione dellinquisizione e dellindice dei libri proibiti fu motivata da esigenze di
controllo religioso ma anche politico e sociale. La Spagna della controriforma fu anche un sistema di valori:
al suo vertice il sentimento del nesso inscindibile tra una sola religione, un solo re, la purezza della stirpe (la
limpieza de sangre). Fu cos che nei primi anni del regno di Filippo II furono perseguitati e espulsi i
conversos, cio i mussulmani e ebrei convertiti al cristianesimo. La limpieza de sangre era lossessione di
Filippo II: il sovrano pensava che tutte le eresie della Germania,d ella Francia e della Spagna fossero state
diffuse dai discendenti degli ebrei.

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38. Prima fase della strategia politica di Filippo II


La prima fase del regno di Filippo (1559-65) si pu sintetizzare con lattributo di rey prudente. Il primo
pericolo che deve affrontare quello turco. Lo stato ottomano si estendeva dal mar rosso e dalle coste
meridionali del mediterraneo sino alle porte di Vienna. Solimano I il magnifico era lartefice della sua
potenza. Allepilogo del suo sultanato limpero da lui creato cominciava a scricchiolare soprattutto per
ragioni interne. La forza dei turchi restava grande per la potenza militare, marittima e terrestre. Inoltre i
regni barbareschi del nordafrica acquistavano potenza e insidiavano i paesi iberici del mediterraneo:
Marocco, Algeria e Regno di Tripoli. Filippo decise di attaccare i turchi sia perch dopo Cateau - cambresis
a guardia del Mediterraneo restava solo la flotta spagnola, sia per la crisi interna allorganizzazione sociale e
politica ottomana. Ma egli ignorava la reale consistenza della forza marittima dei turchi. Cos a Gerba nel
1560 la flotta spagnola fu sconfitta. Grazie a un imponente iniziativa di ricostruzione navale, dopo Gerba, la
Spagna riusci a bloccare la flotta turca che aveva assalito Malta nel 1565. Ma con la ritirata da Malta il
pericolo turco non spariva in quanto il sultano accelerava le costruzioni navali e alimentava il sentimento di
rivincita degli ottomani.

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39. La seconda fase della strategia politica di Filippo II: tra Paesi
bassi e mediterraneo 1565-1580
PAESI BASSI: intorno 1565 Filippo veniva richiamato verso la parte nordeuropea dei suoi domini in quanto
i Paesi Bassi erano in ebollizione. La diffusione del Calvinismo aveva incrinato la pace e lunit religiosa e
alimentato la nascita di una nuova cultura politica tra nobili, artigiani e mercanti in cui sentimenti
nazionalistici, aspirazioni allindipendenza dallo straniero e lotta al cattolicesimo, formavano una miscela
capace di fornire i presupposti per fermenti e rivolte contro la dominazione spagnola. Inoltre si stava
incrinando lalleanza tra la monarchia spagnola e laristocrazia dei Paesi Bassi, gelosa delle sue prerogative
e della sua autonomia. Durante la prima fase di regno di Filippo II, alla sua corte il governo dei Paesi Bassi
fu oggetto di un dibattito acceso. Si formarono due partiti: il primo capeggiato dal principe dEboli,
vagheggiava unorganizzazione politica imperiale, rispettosa delle autonomie e delle costituzioni politiche
dei diversi paesi che componevano il mosaico asburgico; il secondo, capeggiato dal duca dAlba, spingeva
verso la repressione di tutti i fermenti autonomistici e prefigurava un modello molto centralizzato
dellimpero. Alcuni gruppi aristocratici dei Paesi Bassi erano legati al partito del principe dEbole: era
quella parte dellaristocrazia che sosteneva ancora il governo spagnolo nelle Fiandre ma era contrario alla
via della repressione controriformistica. Unaltra parte per, che aveva il suo leader il Guglielmo dOrange,
intimamente simpatizzante delle idee protestanti, si scontr con il governatore di Filippo, facendolo
allontanare nel 1564. Nel 1566 Filippo, scegliendo la via dellaccentramento repressivo, mando il duca
dAlba a governare con il pugno di ferro i Paesi Bassi. La repressione fu dura e discriminata. La linea del
duca dAlba provoc la fine dellalleanza fra la monarchia spagnola e una parte dellaristocrazia dei Paesi
Bassi: Guglielmo dOrange divenne il leader della resistenza. Le province settentrionali si opposero al
dominio della Spagna e nel 1576 dopo il saccheggio di Anversa, a opera dellesercito di Filippo II, anche le
province meridionali, si unirono a quelle settentrionali (unione sancita con la pacificazione di Gand) in
funzione antispagnola.
Ma lunione tra olandesi valloni dur poco in quanto gli interessi tra le due societ erano diversi in quanto la
prima era nella sua maggioranza protestante, la seconda di religione cattolica. Filippo II invi suo fratello
Giovanni dAustria nei Paesi Bassi, ma fu il suo successore, Alessandro Farnese che riusc a recuperare la
parte meridionale dei Paesi Bassi alla fedelt asburgica. Nel 1579 i Paesi Bassi si spaccarono: a Utrecht
nasceva la repubblica delle province unite, decisa a separarsi dalla Spagna, ad Arras tutta larea meridionale
cattolica sanciva il ritorno sotto la sovranit di Filippo II. La guerra delle province unite contro la Spagna si
prolung ancora per diversi decenni.
MEDITERRANEO: i turchi, dopo Malta, avevano promosso una politica di intenso riarmo marittimo, infatti
attaccarono Cipro, possesso veneziano e assediarono Famagosta. Questi 2 eventi indussero la Spagna. I
veneziani, e il pontefice Pio V a fondare la lega santa: il trattato prevedeva la creazione di una flotta di
circa 300 navi, la liberazione del mediterraneo orientale dalla minaccia turca, la presa di Tunisi. Venezia
difese Famagosta ma i turchi riuscirono conquistarla. La flotta della lega santa si ricompose dopo questa
sconfitta.
Il 7 ottobre 1571 si svolgeva nelle acque di Lepanto lo scontro memorabile tra la flotta ottomana e quella
cristiana. Fu una delle pi sanguinose battaglie navali della storia. La vittoria della flotta cristiana fu dovuta
anche alla superiorit dellartiglieria europea che facilit labbordaggio delle navi ottomane. La vittoria di

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Lepanto ebbe unenorme risonanza presso i contemporanei anche per luso propagandistico che se ne fece
nel mondo cristiano. Dopo, la lega santa si sfasci. Venezia prefer trattare una pace separata con i turchi,
rinunciando a Cipro. Solo nel 1574 la Spagna si impegn in nordafrica, cercando di riconquistare Tunisi.
Dopo questa data, il sultano Murad III lasciava il Mediterraneo preoccupato dal conflitto con la Persia.
Laccordo tra Filippo II e il sultano Murad III fu provocato dalla necessit della Spagna di un maggiore
impegno nei Paesi Bassi e per lintervento militare in Portogallo. Inoltre vi era la necessit per i turchi di
affrontare con maggiori forze il nemico persiano.

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40. La terza fase della strategia politica di Filippo II: limperialismo


attivo
Lafflusso massiccio di metalli preziosi dalle americhe, la crisi della potenza ottomana, lo spostamento del
baricentro internazionale verso lAtlantico, inducevano il sovrano a una politica di intervento attivo rivolta a
progetti espansionistici prima verso le aree pi vicine, poi verso la stessa Inghilterra e Francia.
PORTOGALLO: il re del Portogallo, Sebastiano di Braganza nel 1578 si impegnava in una spedizione
contro il potente sultanato del Marocco ma la potenza militare portoghese era fragile. Sebastiano fu sconfitto
e mor in battaglia. Non aveva successori. Filippo II aveva contratto il suo primo matrimonio con Maria
Emanuela di Portogallo. Rivendicava quindi i titoli per la successione. Tra i ceti portoghesi, soprattutto
quelli mercantili, lintegrazione nellimpero spagnolo non era malvista. Cos quando le truppe di Filippo II
comandate dal duca dAlba occuparono il Portogallo incontrarono una debolissima resistenza che fu
immediatamente repressa.
1580: annessione del Portogallo, che significava lacquisizione di un vasto impero coloniale e un importante
osservatorio sull Oceano Atlantico. Lintegrazione politica ed economica non ci fu. Ai portoghesi fu
concessa una sostanziale autonomia istituzionale e restarono separati anche i domini coloniali della Spagna e
del Portogallo. I mercanti e gli uomini daffari portoghesi non trassero quindi i vantaggi sperati dallunione.
INGHILTERRA: la penetrazione cattolica dei gesuiti, la presenza in Inghilterra dellex regina di Scozia
Maria Stuart che aveva dovuto abbandonare il suo paese divenuto calvinista e cercava di organizzare il
fronte antiprotestante contro la regina Elisabetta, la lotta del pontefice contro la chiesa anglicana,
spingevano Filippo a progettare linvasione dellInghilterra. Filippo poteva rendersi interprete di una vasta
coalizione di interessi comprendente il papa, il partito cattolico inglese, il partito dei Guisa in Francia e,
avanzando legittime pretese al trono inglese in quanto marito di Maria Tudor, portare la guerra in
Inghilterra. Ma egli sottovalutava la forza navale e militare dellInghilterra e le reazioni che la semplice
minaccia dellinvasione avrebbero provocato nella societ inglese. Ma anche la flotta spagnola era potente e
fu chiamata linvincibile armata. A fornire il supporto alla flotta dovevano essere le truppe dei Paesi Bassi
comandate da Alessandro Farnese che sarebbero dovute intervenire dopo linvasione dellarmata. Nel 1588
larmata part da Lisbona, entr nella Manica e si scontr con le navi inglesi. La superiorit della marina da
guerra di Elisabetta fu dovuta soprattutto alla superiorit dellartiglieria inglese (le tattiche sono a pag. 135).
Alla fine del 1588 dellinvincibile armata restavano poco pi di 50 navi. La sconfitta rappresent larresto
delle mire espansionistiche della Spagna e la fine dei sogni di restaurazione cattolica in Inghilterra e Olanda.
Inoltre era laffermazione dellInghilterra come grande potenza marittima. Anche il tentativo spagnolo di
intervenire in Francia contro Enrico IV non giover a Filippo II. Cos in meno di 20 anni la Spagna vedeva
frustrato limperialismo attivo. Cominciava una crisi di egemonia. La Spagna aveva dovuto affrontare costi
molti elevati sia per linvincibile armata che per lintervento nelle guerre di religione francesi. Questo
avveniva in coincidenza con la crisi economica e finanziaria della Castiglia. I grandi imperi, quello turco e
quello degli Asburgo, attraversano una fase di blocco della loro espansione. Francia, Inghilterra e Olanda
sono in ascesa. Essi sono stati mediani per dimensione e per collocazione geopolitica: non hanno i problemi
dellestensione degli imperi e sono situati al centro dellEuropa.

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41. Il sistema imperiale spagnolo


Uno degli obbiettivi primari che si propose Filippo II fu quello di governare il suo impero sovranazionale
con unorganizzazione del potere statale pi articolata rispetto al passato. La centralizzazione politicoamministrativa era indispensabile ma un organismo cos composito non poteva neanche essere governato
con regole e procedure uniformi e non poteva essere amministrato solo dal personale e dai funzionari del
paese dominante. Gli unici principi e vincoli unitari tra le diverse parti dellimpero erano la figura del
sovrano, la forza della dinastia asburgica, la fedelt al potere regio, che traeva la sua fonte di legittimit da
Dio. Filippo II era sempre assente dagli altri regni che non fossero la Castiglia; cos affidava a vicer o
governatori compiti politico amministrativi ampi, ma non tali da configurare una frantumazione della
sovranit che doveva rimanere indivisa. Si pu parlare di sistema imperiale spagnolo e in questa definizione
i concetti chiave sono 2: impero e sistema. Impero da intendersi in senso politico come una costruzione
sovrastatale e sovranazionale unica nellEuropa del tempo. Il concetto di sistema, unito a quello di impero
qualifica la formazione politica spagnola e si articola nei seguenti aspetti:
Lunit dinastica lelemento di aggregazione di questa composita formazione politica.
Il governo e la struttura interna di ogni stato devono porsi il problema delle relazioni con il sistema
imperiale di Filippo e tutte le alleanze internazionali degli stati sono condizionate da esso.
Nellidea di sistema imperiale entra anche la relazione tra lunit della linea politica della monarchia e le
diverse traduzioni realizzate nei domini spagnoli. La linea politica della monarchia di Filippo il risultato
della sintesi tra le disposizioni valide per lintero complesso dinastico e i compromessi con le situazioni
particolari e differenti di ciascun territorio.
Fino al termine del regno di Filippo, la regione guida del sistema imperiale la Castiglia.
Il sistema amministrativo di Filippo: cera una divisione tra consigli dipartimentali (la suprema inquisizione,
il consiglio dazienda che si occupava delle finanze dellimpero, i consigli di stato e di guerra), organi di
consultazione del sovrano su alcune materie e funzioni specifiche di governo interessanti tutta la monarchia
e i consigli territoriali che riguardavano il governo di singole parti della monarchia. Per cercare di far fronte
alle lentezze burocratiche dei consigli e alla difficolt di controllarne gli equilibri interni, Filippo cerc di
favorire lo sviluppo dei segretari del re, organi di mediazione tra il sovrano e il consiglio. Inoltre egli oper
una razionalizzazione normativa e una centralizzazione delle funzioni soprattutto nel settore finanziario.

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42. La nascita dellOlanda


1579: le 7 province settentrionali dei Paesi Bassi formano lunione di Utrecht
1581 assumono il nome di Repubblica delle Province Unite in seguito mutato in Olanda, la provincia pi
importante. La Spagna non rinunci per cos presto a questi domini: combatt ancora molto per mare e per
terra e solo nel 1648, alla fine della guerra dei 30anni giunse al riconoscimento ufficiale dellindipendenza
olandese. Verso la fine del XVI secolo lOlanda era un paese emergente destinato a giocare un ruolo di
primo piano nella vita storica europea ed extraeuropea. Fra la fine del 500 e la prima met del 600 i tre
elementi nella storia delle province unite che avrebbero addirittura contribuito a creare nella sensibilit
intellettuale europea il mito dOlanda furono:
1. Il modello politico istituzionale: dopo latto di rinuncia politico istituzionale di Filippo II nel 1581, la
sovranit pass alla comunit delle province unite. Sul piano costituzionale formavano una federazione
repubblicana con centralizzazione dei poteri militari e decentramento di quelli civili. Le scelte militari e
internazionali; le scelte in materia di tassazione, di guerra e di pace erano condizionate dallunanimit dei
voti dei rappresentanti delle 7 province che avevano tutti lo stesso peso. La politica interna era invece
affidata alle province. Lunione di Utrecht del 1579, il documento costituzionale di base della repubblica,
stabiliva che ogni provincia doveva conservare privilegi, libert, immunit particolari, diritti e statuti. Dopo
latto di rinuncia di Filippo II, gli stati provinciali, che inviavano i loro delegati alle istituzioni centrali,
furono i garanti dellautonomia del territorio e assorbirono gran parte delle prerogative della sovranit,
prima appartenenti al re cattolico. Lassemblea degli stati provinciali era composta da 2 corpi, quello ella
nobilt e quello elle citt. Alla base di questo sistema istituzionale cerano i consigli delle citt con poteri
locali enormi. Il vertice del sistema era rappresentato dallo STATOLDER che comandava lesercito e
presiedeva la federazione e dal gran pensionario, responsabile della politica interna ed estera. La prima
carica fu per quasi un secolo monopolio della famiglia dOrange. Quello olandese non era un sistema
democratico perch il potere dalla base al vertice erano monopolio di poche famigli aristocratiche. Tuttavia
la vivacit del tessuto sociale, la presenza di ricche borghesie urbane, la partecipazione politica assai intensa
nelle istituzioni rappresentative contribuirono a limitare il potere dello Statole e a far fallire i tentativi degli
Orange di trasformare la repubblica in principato. Loriginalit del sistema federativo olandese sta nel fatto
che esso favor la partecipazione diretta delle popolazioni alla vita politica del paese anche grazie alla
pratica delle petizioni (=mezzo di comunicazione per chiunque volesse richiedere e ottenere qualcosa da un
corpo amministrativo)
2. La potenza commerciale: questo paese a causa della scarsa produttivit del suolo rispetto al fabbisogno
reale della popolazione era condannato al commercio. a fine 500 lOlanda aveva una flotta di 11000 navi
3. Sviluppo artistico e culturale: in Olanda cera una cultura, una sensibilit, uno spirito religioso
(calvinista) tendenti a esaltare i valori del lavoro, del risparmio e della produttivit. LOlanda divenne lisola
della tolleranza.

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43. La formazione della potenza inglese nel '500-'600


Tra il primo 500 e la met del 600 lInghilterra ha subito trasformazioni profonde. Allinizio un paese
cattolico, si stacca dal papa per volont del suo sovrano, vive la penetrazione della riforma protestante,
istituisce unaltra confessione religiosa, unaltra chiesa, quella anglicana ma a met 600 il panorama dei
gruppi religiosi inglesi assai ricco in quanto ci sono cattolici, puritani, quaccheri, presbiteriani. Allinizio
lInghilterra unisola semisconosciuta, a met 600 una grande potenza marittima e coloniale. Allinizio
un paese agricolo con una sola attivit industriale, lesportazione dei panni di lana, mentre verso la met del
1600 dotato di risorse come il carbone e ha gia un apparato manifatturiero di un certo livello. Sul piano
politico costituzionale lInghilterra vive un esperienza unica in Europa dal primato del re al primato del
parlamento.
Nella prima met del 1500 lInghilterra era ancora una potenza di secondo rango ma godeva di una serie di
vantaggi:
La posizione geografica: si affaccia sulla manica e poteva cos controllare una delle 2 vie di comunicazione
che collegavano i paesi bassi con la Spagna
Il rapporto tra popolazione e risorse meno squilibrato che altrove
Modello produttivo di agricoltura e la terra non fu concepita come puro sostegno alimentare ma come
investimento di capitali; la base produttiva ne usci allargata attraverso lo sviluppo tecnico e la
mercantilzzazione dellagricoltura.
La tendenza allimprenditoria e al rischio che attravers tutte le classi ricche e dotate di capitali nel paese.
Furono i nobili ad assumersi i rischi delle iniziative economiche e solo con la garanzia delle loro terre fu
possibile attirare nelle imprese i capitali necessari.
Le figure mercantili in Inghilterra furono diverse da quelle degli altri paesi. Gli uomini che applicarono
modi e tecniche della colonizzazione latinoamericana erano concessionari dello stato. I mercanti delle
compagnie inglesi che operarono nellEuropa orientale, in africa e nelle Indie erano membri di una specie di
s.p.a.. pur ricevendo incentivi e privilegi commerciali dallo stato inglese rischiavano in proprio.

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44. Il regno di Elisabetta I


Questi 4 elementi ricevettero un forte impulso sotto il regno di Elisabetta I (1558-603). Tra la morte di
Enrico VIII (1547) e lascesa al trono di Elisabetta, lInghilterra visse un passaggio delicato. Il figli di
Enrico, Edoardo VI dovette affrontare i problemi derivanti dalla sua minore et e un periodo di forti tensioni
religiose e sociali. Nel 1553 il trono passava a Maria Tudor che nel 1554 andava a sposa a Filippo II e
cercava di fare entrare il suo paese nellorbita spagnola. Maria Stuart, regina di Scozia, pretendente al trono
inglese, aveva sposato Francesco II di Francia e ne diventava per breve tempo regina, alleandosi al partito
cattolico dei Guisa. La morte di Maria Tudor (1558) detta la sanguinaria (bloody marie) per la repressione
antiprotestante che attu bloccava il tentativo di affermare legemonia asburgica nellEuropa
centrosettentrionale.
Elisabetta era figlia di Enrico VIII e Anna Bolena. La politica religiosa di Elisabetta fu ispirata a una linea
centrista: si era fatta nominare capo delle cose sacre e profane, consolid lorientamento confessionale
calvinista, mantenne lorganizzazione episcopale inglese e represse con fermezza lestremismo dei puritani.
Tutta la politica religiosa di Elisabetta era collegata alla politica di consolidamento del potere unitario della
monarchia attraverso una religione ufficiale, la pace religiosa e larmonia tra ceti e classi.
In politica estera Elisabetta chiudeva un ciclo che era iniziato con la guerra dei centanni e aveva raggiunto
il suo apice con Maria Tudor: la politica di alleanza angloasburgica dettata dal fatto che il nemico numero 1
dellInghilterra era la Francia, alleata a sua volta con la Scozia, potenziale fattore di minaccia per
lInghilterra. Anche la politica matrimoniale aveva seguito questo schema di alleanze: Maria Tudor aveva
sposato Filippo II, Maria Stuart Francesco II. Elisabetta rovesci questo schema con preparazione militare e
politica e solo dopo aver acquisito prestigio internazionale grazie allintervento nei paesi bassi. Lo scopo
dellInghilterra era di neutralizzare la spinta egemonica di Filippo II e di entrare nel novero delle grandi
potenze europee.
Per quanto riguarda la politica economica Elisabetta impresse un grande impulso alle attivit economiche
del paese promuovendo in particolare lo sviluppo del settore tessile.
Let elisabettiana lepoca doro della pirateria, delle imprese marinare di attivit formalmente fuorilegge
ma di fatto autorizzate dalla regina attraverso le lettere di corsa, documenti in cui erano precisati i
vantaggi ricavati dalla regina nelle imprese corsare. Tutti i soggetti dotati di capitali impegnarono e
investirono risorse finanziarie in queste attivit: la regina, i suoi ministri, la nobilt, uomini daffari. Non si
trattava solo di azioni di pirateria a danno di vascelli spagnoli. Tra il 1557 e il 1580 Francis Drake comp la
seconda circumnavigazione del globo e pose le basi per la colonizzazione inglese della California. Nel 1584
fu fondata la prima colonia inglese nel Nordamerica, la Virginia, in omaggio alla virginit della regina
Elisabetta. Per quanto riguarda il modello costituzionale e politico amministrativo, quello elisabettiano non
fu un governo dispotico. Se la regina voleva che un provvedimento avesse forza di legge doveva sottoporlo
a entrambe le camere del parlamento, quella dei pari (dove erano rappresentati i Lord) e quella de Comuni
(dove erano rappresentate nobilt delle contee). Il Parlamento formulava il provvedimento sottoforma di
statuto, ossia di legge scritta avente lapprovazione delle due camere.
La riforma dellamministrazione ad opera di Enrico VIII e di Cromwell aveva dotato lInghilterra di
organismi centrali con funzioni di natura finanziaria, di cancelleria e di strutture esecutive di grande
importanza politica. Per non si form mai in Inghilterra una burocrazia centrale e periferica dello stato
paragonabile a quella francese.

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45. La Francia nelle guerre di religione del 1500


Il periodo compreso tra la pace di Cateau Cambresis (1559) e la pace di Vervins (1598) per la Francia di
importanza storica decisiva. Dopo aver attraversato una pericolosa crisi dellautorit monarchica e della sua
legittimit, la Francia si avvier verso la fine del 500 ad attuare una via allo stato moderno caratterizzata dal
rafforzamento del potere centrale e della sovranit monarchica come principio unitario e garante della pace
interna del territorio.
Lultimo 40ennio del 500 denominato il periodo delle guerre di religione caratterizzato da:
La crisi dinastica dopo la morte del re Enrico II di Valois (1559)
La divisione religiosa del paese in Ugonotti (= calvinisti francesi) e cattolici
Il nesso tra lotta religiosa e lotta politica e la sua influenza su partiti e fazioni nella lotta per il potere
I condizionamenti internazionali dovuti alle congiunture militari (Lepanto 1571; Invincibile armata 1588;
guerra franco-spagnola conclusa con la pace di Vervins 1598) e alla politica matrimoniale.

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46. Lo sviluppo di nuove teorie politiche influenzate dalla dinamica


della guerra civile in Francia
Nel 1559 moriva Enrico II lasciando 3 principi minorenni. Il maggiore, Francesco II, 14 anni, spos Maria
Stuart, regina di Scozia e mor poco dopo. La reggenza passava alla vedova di Enrico II, Caterina de
Medici. Dotata di notevoli capacit politiche la regina era per straniera e doveva affrontare numerosi
problemi: la crisi finanziaria e laumento del debito pubblico, la diffusione delleresia calvinista nel suo
territorio. Il potere centrale era debole e doveva fare i conti con una nobilt forte, divisa in partiti per la
conquista del potere. La divisione tra questi partiti rispecchiava anche la forte contrapposizione religiosa. Il
leader del partito cattolico, nelle cui file militavano nobili delle regioni settentrionali era Francesco di Guisa.
Antonio di Borbone, re di Navarra, era il leader del partito ugonotto nelle cui file militavano i nobili delle
regioni meridionali. Alla morte di Enrico II il partito del Guisa controllava gran parte delle cariche politiche
pi importanti del paese. Caterina adott una linea di mediazione per non far aumentare a dismisura il potere
dei Guisa; quindi fece al partito ugonotto varie concessioni che erano anche il risultato di una valutazione
del peso acquistato dai protestanti nella societ francese. A questa linea fu ispirato il primo editto di Saint
Germaine (1562): Caterina concedeva libert di culto agli ugonotti per obbligati a risiedere fuori dalle mura
della citt. I cattolici reagirono e a Vassy massacrarono 70 ugonotti. Gli storici fanno iniziare dalla strage di
Vassy (1562) le guerre di religione.
Nella prima fase Caterina, preoccupata del potere dei partiti cerc di bilanciare sempre le concessioni:
consent solo alla nobilt di praticare la religione protestante nelle proprie terre e ne limit il culto nelle citt.
Il compromesso non soddisf gli ugonotti e provoc scontri violentissimi nelle campagne e nelle citt.
Caterina fu quindi costretta, sotto pressione del partito ugonotto a promulgare il secondo editto di Saint
Germanie (1570) molto pi favorevole agli ugonotti: venivano loro concesse, oltre la piena libert di culto,
varie piazzeforti, fortificazioni, e addirittura un porto munito di formidabili difese. Leditto del 1570 era
anche il risultato del contesto internazionale: i referenti esterni del partito cattolico del Guisa erano venuti
momentaneamente meno. La Spagna era occupata nei paesi bassi e nei preparativi della flotta contro i turchi,
Maria Stuart era controllata in Inghilterra dalla regina Elisabetta. La fazione ugonotta stava acquistando in
Francia un ascendente forte nella societ e nel potere e si preparava a costituire il fulcro di una coalizione
antispagnola. Dopo la vittoria cristiana di Lepanto la congiuntura mut. La Spagna, simbolo della cristianit
riprendeva prestigio internazionale, il papa e Filippo II appoggiarono con forza il partito cattolico de Guisa.
Cos Caterina sostenne decisamente il Guisa e i cattolici ricorrendo anche alle vie pi violente. Nella notte di
San Bartolomeo (agosto 1572) furono massacrati nelle sale del palazzo reale tutti gli esponenti di spicco
degli ugonotti a Parigi per celebrare le nozze del loro capo Enrico di Borbone. Il massacro continu in tutta
la Francia anche nei giorni successivi. La guerra si inaspriva e si accentuava la sua dimensione
internazionale con la Spagna a fianco dei Guisa e lInghilterra a fianco del Borbone. La radicalizzazione era
dovuta anche alla contemporanea crisi dinastica. Durante il regno del terzo genito di Caterina, Enrico III
(1574-89), senza figli, le mire dei due aspiranti al trono Enrico di Guisa e Enrico di Borbone, provocarono
una vera e propria guerra detta la guerra dei 3 enrichi. Enrico di Guisa fu ucciso per ordine del re; Enrico III
per mano di un fanatico e prima di morire aveva designato a succedergli al trono Enrico di Borbone, con
ununica condizione: che si convertisse al cattolicesimo, il che avvenne nel 1593.
Dalla morte di Enrico III nel 1589 alla conversione di Enrico di Borbone la fRancia aveva vissuto anni di
conflitto e di violenza. La Lega (lalleanza tra spagnoli, il papa, i seguaci del Guisa e della regina di Scozia

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Maria Stuart) padroneggiava nella capitale, che si era vista invasa da unarmata spagnola proveniente dai
paesi bassi. Loccupazione straniera, i soprusi compiuti dai leghisti, labilit militare di Enrico di Borbone,
la sua perspicacia politica nellavvicinarsi al cattolicesimo, alienarono le simpatie dei parigini e degli
abitanti delle altre regioni francesi nei confronti dei seguaci del Guisa.
Nel febbraio del 1594 Enrico IV re di Francia e iniziatore della dinastia dei borboni, entrava a Parigi.
1598: trattato di Vervins: la Spagna rinunciava a pretese territoriali in Francia. Nelo stesso anno Enrico IV
promulg leditto di Nantes, vero atto di pacificazione della Francia e primo riconoscimento della tolleranza
religiosa da parte di un sovrano. Esso prevedeva:
Libert di culto per gli ugonotti
Concessione agli ugonotti di alcune piazze forti come la Rochelle e Mont Pellier
Rappresentanza nei parlamenti
Libert civile
Sia la conversione al cattolicesimo di Enrico IV ce leditto di Nantes erano dettati dal bisogno di concessioni
e mediazioni per governare uno stato: con il primo si riconosceva limportanza della religione cattolica nella
societ francese; con il secondo il sovrano faceva i conti con la presenza degli ugonotti nella vita sociale e
politica della Francia.

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47. LEuropa orientale


Anche nellEuropa orientale alla fine del '500 lorganizzazione politico sociale era interessata a processi di
trasformazione in Russia sotto Ivan IV il terribile il rafforzamento dellautorit centrale era ottenuto dallo
zar attraverso lindebolimento del potere della grande aristocrazia russa dei Boiari. Ivan IV fece ampie
concessioni di terre a coloro che lo avevano servito nelle campagne militari creando cos una piccola nobilt
di servizio. Ristruttur il sistema militare, il sistema amministrativo e fiscale.
Ma comunque il sistema sociale ed economico dellagricoltura russa fondato sullo sfruttamento della servit
della gleba non mut, anzi le sue condizioni peggiorarono. Vi fu un peggioramento della schiavit e il
decreto che segn il punto culminante della politica di asservimento dei contadini fu emanato dal successore
di Ivan IV, Goudonov che decret la proibizione di tutti gli spostamenti contadini. Allinizio del '600 la
Russia precipitava in una condizione di anarchia, rivolte sociali, usurpazione tra rivali, conflitti nel ceto dei
Boiari.
Invece in Polonia le sorti del potere erano nelle mani della aristocrazia. La Polonia era di fatto una
repubblica nobiliare dove il re non era che un personaggio decorativo soprattutto dopo la fine, nel 1572 della
dinastia Jagelloni. Laristocrazia decret la fine della monarchia ereditaria rendendola elettiva e afferm il
principio del liberum veto: lopposizione di un solo aristocratico era in grado di bloccare qualsiasi decisione
del sovrano. Laristocrazia polacca aveva il diritto di vita e di morte sulla servit della gleba.

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48. LItalia spagnola nel 500


Nel 1559 la pace di Cateau Cambresis aveva sancito la preponderanza spagnola sui territori italiani. I costi
che lItalia dovette pagare furono:
La dipendenza di quasi la met del territorio italiano dalla Spagna: ducato di Milano, Regno di Napoli,
Sicilia, Sardegna, Stato dei Presidi.
Il drenaggio di risorse umane, economiche, fiscali, da questi territori verso gli interessi della corona
asburgica, soprattutto nel mezzogiorno
Una sostanziale subalternit degli stati italiani, anche quelli non sottoposti alla Spagna, alla politica di
potenza asburgica
La capillare diffusione su quasi tutto il territorio italiano, della controriforma.
I vantaggi furono:
La protezione del territorio: dopo cateau Cambresis dominare lItalia volle dire difenderla, servirsi di essa
non contro lEuropa cristiana ma contro i turchi
LItalia non fu tagliata fuori dalla scena della grande politica: il pi diretto e esteso coinvolgimento della
penisola nello scontro ispanoturco offr loccasione a numerosi stati italiani di giocare un importante ruolo
nel sistema di alleanze della monarchia spagnola.
Soprattutto nei domini diretti della monarchia (Milano, Napoli e la Sicilia), legemonia spagnola non fu solo
dominazione, ma un sistema di rapporti politici, diplomatici, economici, sociali, fondati sullequilibrio fra
dominio e consenso. La monarchia spagnola governo secondo la logica del compromesso tra gli interessi
della corona e le forze maggiormente rappresentative nei differenti stati italiani.

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49. Ducato di Milano - 1500


Era stato conquistato dai francesi con Luigi XII ma poi perso nel 1512; nel 1515 riacquistato da Francesco I.
con la pace di Cambrais era sotto la sfera dinfluenza di Carlo V. il ducato era larea di riferimento
essenziale per la definizione della politica spagnola in Italia. Conservava una sua autonomia riconosciuta
dalla monarchia spagnola e cos non perse mai la fisionomia di stato principesco.

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50. Regno di Napoli nel 1500


Entrato a far parte dei domini spagnoli di Ferdinando dopo la battaglia del Garigliano nel 1503. Ereditato da
Carlo V e poi da Filippo II visse fasi diverse nel suo rapporto con la Spagna. La prima fase va dalla
conquista di Ferdinando il Cattolico fino al 1528. In essa vi lesigenza spagnola di neutralizzare nella
societ il trauma della successione. Di ricucire la spaccatura tra i ceti filofrancesi e quelli filospagnoli
attraverso lelaborazione di un progetto di governo e il riconoscimento dellautonomia costituzionale.
La Spagna solo nel 1528 riusc ad affermare la sua egemonia sul regno di Napoli. Nella fase successiva il
regno gode di una collocazione di primo piano nella strategia mediterranea di Carlo V.
Nella lotta contro i turchi il mezzogiorno era importante per il controllo del Mediterraneo. Napoli fu
importante nella presa di Tunisi da parte di Carlo V nel 1535, nella ripresa di Tripoli nel 1560, nella difesa
di Malta. Inoltre fu la base operativa della flotta cristiana che vinse i turchi a Lepanto nel 1571.
La terza fase del rapporto tra Spagna e Regno di Napoli inizia con la crissi dellegemonia spagnola derivante
dallimpossibilit di mantenere sotto controllo sia il Mediterraneo che lAtlantico. Napoli, dopo la crisi della
Castiglia deve costituire soprattutto un serbatoio di risorse finanziarie da cui attingere per far fronte alle
esigenze dei diversi teatri di guerra in continuo spostamento. Gli elementi che conferivano una particolare
fisionomia al regno di Napoli erano 3:
I. La sua appartenenza alla comunit degli stati cristiani dEuropa
II. La natura dei rapporti tra spagnoli e regnicoli regolati non dalla disparit coloniale fra oriundi della
madre patria e indigeni ma dalla legislazione del regno
III. Il titolo per il quale gli spagnoli dominavano Napoli non era quello della scoperta e della successiva
conquista ma era un titolo di legittimit dinastica. Ferdinando aveva giustificato la sua conquista come erede
di Alfonso dAragona.
Tuttavia il regno di Napoli era anche Viceregno, sia dal punto di vista istituzionale, in quanto governato da
un vicere spagnolo ma perch viveva un rapporto con la Spagna di dipendenza politica ed economica.
LA SICILIA
La collocazione geografica a sud del Mediterraneo affidava allisola il ruolo di prima difesa dellimpero. La
sua grande riserva cerealicola faceva assegnare alla Sicilia il compito di sfamare e approvvigionare gran
parte dei domini della corona.
SARDEGNA
Ci fu continuit tra et dragonesse e prima et spagnola e rimase inalterato il sistema istituzionale. Solo con
Filippo II si ebbe uninversione di tendenza limitando il potere dei parlamenti, principali istituzioni
rappresentative dellisola. Comunque la Sardegna contava assai poco nella politica e nelle finanze della
monarchia spagnola.

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51. Geografia politica dellItalia non spagnola nel 1500


Ducato di Savoia. Consolid la sua autonomia territoriale e politica dopo la pace di Cateau Cambresis grazie
a Emanuele Filiberto. Sotto questo sovrano e il suo successore, Carlo Emanuele I, si definirono la linea di
politica internazionale e la vocazione espansiva verso lItalia dei Savoia. Il problema principale per i Savoia
furono inizialmente le relazioni con la Francia che in Piemonte conservava il marchesato di Saluzzo e alcune
piazze forti in funzione antispagnola. Era decisiva lalleanza con la Spagna e l creazione di un esercito
locale. Emanuele Filiberto spost poi il baricentro del suo stato dalla Savoia verso lItalia da Cambr a
Torino. Carlo Emanuele I sfrutt il periodo critico della Francia nelle guerre di religione occupando il
marchesato di Saluzzo, riconosciuto ai Savoia in cambio della cessione alla Francia di alcune terre oltre il
Rodano. Il ducato di Savoia era quindi lunico stato italiano dotato di una relativa autonomia e capace di
svolgere una politica di potenza nella penisola.
La repubblica di Genova. A Genova e ai suoi banchieri la Spagna affid funzioni importanti per lo sviluppo
della sua potenza imperiale: il prestito di capitali; il controllo delle comunicazioni marittime nellarea
imperiale; i trasferimenti di denaro da un capo allaltro dei suoi domini. In cambio Genova potenzia la sua
flotta e le infrastrutture del porto. Con la pace di Cateau Cambresis ottenne la restituzione della Corsica ma
lisola fu causa di destabilizzazione per la vita della repubblica in quanto interessava troppo alla Francia.
Repubblica di Venezia. Doveva far fronte per la sua posizione geopolitica sia alla potenza spagnola che
allAustria. Da un lato lalleanza con la Spagna per proteggere dai turchi i suoi possedimenti in oriente, non
fondata sul rapporto di subalternit agli Asburgo ma sulla reciprocit e sulla consapevolezza che Spagna e
Venezia avevano bisogno luna dellaltra per la difesa del mediterraneo; dallaltro lato lespansione
territoriale sulla terra ferma e laffermazione di un solido stato regionale. Fino a Lepanto fu la prima linea
direttrice a prevalere nelle scelte della serenissima. Venezia perse la colonia di Cipro ma rec un contributo
militare di primo piano alla vittoria di Lepanto. Lo spostamento del baricentro delleconomia dal
mediterraneo allatlantico e la concorrenza di pi grandi potenze nello stesso mediterraneo spinsero Venezia
a concentrare i suoi interessi sul consolidamento di uno stato regionale nellAdriatico che si estendeva dalle
Alpi a gran parte del Veneto, allIstria, alla Dalmazia, alla costa slava
Ducato di Toscana. Lalleanza con la Spagna fu fondamentale per lespansione e il consolidamento
territoriale del ducato elevato al titolo di gran ducato dal papa Pio V. grazie allaiuto spagnolo, Cosimo I
conquist la repubblica di Siena nel 1565, conquista importantissima per leconomia fiorentina. I conti con
la Spagna la Toscana doveva farli anche per motivi geopolitici, infatti la Spagna penetrava nel cuore del
gran ducato attraverso lo stato dei Presidi (isola dElba, Piombino, Orbetello, Porto Ercole, Porto Santo
Stefano, Talamone), che significava guarnigioni militari spagnole sul litorale tirrenico.
Lo stato Pontificio. Riusc a unificare sotto il potere del sovrano-pontefice una molteplicit di territori che
erano appartenuti a piccole signorie locali e a costituire una forte realt politica nellItalia centrale. Il
processo cominci tra 300 e 400 e prosegu tra il 1500 e il 1600: il Marchesato di Ferrara, il ducato di
Urbino, il ducato di Castro e Ronciglione entrarono a far parte dello stato della chiesa.

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52. Lestate di San Martino delleconomia italiana: 1550-1600


Tra il 1550 e il 1600 lItalia passa da 10 a 13 milioni circa di abitanti. Inoltre le grandi realt urbane italiane
come Napoli, Venezia e Roma crescono ulteriormente. Nella seconda met del 500 i prezzi dei cereali in
alcune aree settentrionali dellitalia triplicano in mezzo secolo. Gli investimenti in attivit economiche si
accrescono, sale il costo del denaro, aumentano i prezzi dei beni e servizi. Collocata tra 2 grandi crisi, quella
del 300 e quella del 600, questa stagione delleconomia italiana chiamata lestate di San Martino. La
crescita della popolazione signific aumentato fabbisogno alimentare. La cerealizzazione dellagricoltura
italiana fu ottenuta sia attraverso la messa a coltura di nuove terre che attraverso bonifiche e irrigazioni.
Laumentata domanda interna e internazionale nel settore tessile favoriva le tradizionali aree produttrici
italiane: per la lana per esempio Milano e Firenze, per la seta Genova, Venezia e Napoli. I settori in cui pi
si avvert la presenza italiana nelleconomia mediterranea furono quelli del commercio e del credito. Nella
scena commerciale entrarono nuove citt come Livorno e laumento dei traffici favor Genova, Venezia e
Ancona. I grandi capitalisti genovesi crearono un impero molto vasto e attraverso essi una massa enorme di
denaro afflu verso lItalia.
La favorevole congiuntura internazionale ebbe uninfluenza positiva anche sullarea pi debole
delleconomia italiana, il Mezzogiorno. Si ebbero anche qui una ripresa e unespansione dellagricoltura; le
attivit commerciali del regno di Napoli si intensificarono, in particolare le esportazioni di grano, seta e olio.
Il mezzogiorno doveva comunque importare quasi tutti i manufatti e dipendeva in massima parte dal capitale
straniero. Inoltre la corona spagnola a partire dallet di Filippo II chiam il regno di Napoli a gravosi
impegni finanziari.

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53. Poteri e istituzioni nellItalia spagnola


In Italia vi erano forme di sovranit e di governo differenti: da un lato principati e repubbliche oligarchiche
che avevano tutti allorigine lesperienza decisiva del comune (Genova, Milano, Venezia Firenze) dallaltro
lato le monarchie dinastiche (le differenze tra il ducato di Savoia, lo stato Pontificio, i viceregni di Napoli,
Sicilia e Sardegna erano notevoli ma tutte queste realt politiche facevano riferimento allo stesso principio
della sovranit, quello monarchico). Eli dammi un bacino.
In tutti i domini italiani e negli organi appositamente creati sottoposti alla monarchia spagnola si favor lo
sviluppo di istituzioni locali E di personale amministrativo indigeno, si promosse lammodernamento delle
strutture delle procedure soprattutto in materia finanziaria, si cerc anche di controllare lapparato sia
dallinterno attraverso la nomina di funzionari spagnoli, sia dallesterno attraverso la creazione di organi di
governo con funzioni esecutive paralleli alle normali istituzioni e rispondenti del loro operato direttamente
al sovrano.
Nel ducato di Milano come nel regno di Napoli le due massime autorit spagnole rispettivamente il
governatore e il vicer, erano largamente condizionate dal senato milanese e dal consiglio collaterale
napoletano. Sia nel senato milanese che nel consiglio collaterale senatori e consiglieri reagivano con vigore
quando la Spagna tentava di forzare il processo di centralizzazione del potere o di innovare gli assetti
tradizionali del governo.
La monarchia spagnola nel regno di Napoli adott un diverso modello di governo. Napoli si fece riconoscere
in unit, privilegi fiscali, e si oppose allinquisizione spagnola che non fu mai stabilita. Inoltre vi era
unimportante forza nel mezzogiorno che era quella della feudalit. I baroni meridionali continuarono a
usare nei loro feudi il potere che in teoria era delegato dal sovrano. La feudalit meridionale dovette cedere
buona parte del suo potere politico alla corona ma conserv potere economico e sociale allinterno dei feudi.

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54. Poteri e istituzioni nellItalia non spagnola


Ducato sabaudo: Emanuele Filiberto stato uno tra i primi sovrani in Europa a proclamarsi sciolto da tutti i
vincoli di tipo legislativo a imprimere un accentramento assolutistico al suo ducato attraverso il
ridimensionamento dei poteri delle assemblee rappresentative, la formazione di un esercito permanente e lo
sviluppo di un solido apparato burocratico. Il controllo della materia finanziaria affidato alla camera dei
Conti; il senato al vertice della giustizia e in periferia tribunali provinciali con a capo un prefetto. Accanto
alla burocrazia degli uffici si svilupp una struttura di potere esecutivo che affianc il sovrano nelle
decisioni politiche: il segretario di stato per gli esteri, la guerra, gli interni.
Gran ducato di Toscana: Cosimo I de Medici da un lato voleva costituire uno stato monarchico, dallaltro
non poteva non tener conto delle vecchie classi dominanti della repubblica come laristocrazia fiorentina che
aveva avuto una parte notevole alla sua elezione a duca. Laccentramento assolutistico si realizz attraverso
la conservazione delle vecchie istituzioni repubblicane e lo sviluppo di nuove magistrature esecutive
controllate dal granduca.
Stato Pontificio: il pontefice aveva un duplice ruolo: capo della chiesa cattolica e sovrano di uno stato
temporale. Questo secondo ruolo gli assegnava compiti simili a tutti i sovrani del tempo ma la chiesa entr
prepotentemente nella stessa organizzazione dello Stato pontificio. La partecipazione dei ceti regionali e
locali alla macchina statale fu assai limitata: non si svilupparono n un esercito stabile, n un corpo di
ufficiali omogeneo. Infine listituto pi tipico della diplomazia pontificia, lannunziatura, fu affidato agli
ecclesiastici.
Repubblica di Venezia:la pienezza dei diritti politici fu riservata solo al maggior consiglio, lassemblea del
patriziato, che eleggeva il doge, aveva potere legislativo e nominava i magistrati. Gli altri due consigli erano
il senato, con funzioni di natura legislativa, politica e amministrativa e il consiglio dei 10 con funzioni di
alta corte di giustizia.
Repubblica di Genova: anche qui il patriziato fu la base autentica e il vero depositario della sovranit.
Comune a tutte le realt italiane il processo di trasformazione che investe la societ italiana e muta i
connotati di alcuni suoi ceti. Le trasformazioni pi vistose riguardano la nobilt che si va articolando in 2
raggruppamenti: da un lato la feudalit che non pi una potenza politica in grado di minacciare la sovranit
monarchica, dallaltro lato i patriziati urbani che si identificano con i ceti di governo, con le nuove classi
dirigenti cittadine.

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55. La controriforma in Italia


Let dellegemonia spagnola fu per lItalia, soprattutto dopo il concilio di Trento il periodo in cui meglio si
manifestarono tutti gli aspetti della controriforma e della riforma cattolica; da un lato la reazione alleresia
protestante, la repressione di qualsiasi fermento culturale non in linea con lortodossia cattolica, i processi
dellinquisizione, dallaltro lato lazione pastorale di personalit ecclesiastiche che interpretarono il volto
della chiesa rinnovatore. Lo stato Sabaudo di Emanuele Filiberto e Carlo Emanuele I geograficamente
vicino alla patria del calvinismo (Ginevra) e con una sensibile presenza di eretici Valdesi, era tuttavia un
baluardo contro leresia grazie allattivit dei gesuiti. Limpronta della controriforma e della riforma
cattolica a Milano fu data da Carlo Borromeo, arcivescovo dal 1565 al 1584 che si impegn nellattivit
pastorale, nella fondazione dei seminari del clero e nellassistenza sociale. Venezia si era caratterizzata per
una maggiore autonomia da Roma e dal papa. Inoltre lo stato Pontificio aveva tendenze espansionistiche nei
confronti di Venezia. Nel 1606 fu nominato teologo e consultore di stato in materia religiosa il frate Paolo
Sarpi ed eletto doge Leonardo Donato: entrambi impressero un carattere fortemente antiromano alle loro
scelte politiche. La reazione della chiesa si fece sentire quando un tribunale statale condann alcuni
sacerdoti per reati comuni. Papa Paolo V scomunic tutte le autorit civili veneziane. Visto che le autorit
veneziane non avevano ritrattato proib di ufficiare riti religiosi in tutte le chiese della repubblica veneta
(interdetto). Lapparato politico amministrativo veneziano si rifiut di obbedire allinterdetto e anche il
clero secolare. Gesuiti, cappuccini e teatini che avevano obbedito allinterdetto furono espulsi dallo stato.
Grazie alla mediazione francese di Enrico IV si risolse la vertenza: i preti ritenuti colpevoli furono
consegnati al papa, ma il giudizio omesso dal tribunale ecclesiastico non fu ufficialmente riconosciuto dalla
repubblica; inoltre i gesuiti non furono riammessi a Venezia. Vinse dunque la logica del compromesso.
Il regno di Napoli seppe sviluppare nei suoi intellettuali pi rappresentativi una solida cultura
giurisdizionalista e regalista che si oppose con energia allestensione dei privilegi del clero.
Tommaso Campanella lautore della Citt del sole, un progetto utopico di stato comunista fondato sulla pace
sociale e sui principi della religione naturale. Giordano Bruno.

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56. Levoluzione del mondo islamico nel 1500


Tra il XV e il XVI secolo lIslam si diffuse in vastissime aree dellAsia e dellAfrica. Nei primi secoli
dellet moderna furono costruiti 2 potenti imperi: quello degli ottomani e quello persiano. Ma lislam si
espanse anche in India, Indonesia, Africa orientale e Africa nera. Tutte queste aree avevano intensi scambi
con i paesi e le civilt europee. Limpero ottomano dopo la conquista di Costantinopoli nel 1453 inizi una
grande fase espansionistica e in meno di 100 anni divent uno dei pi potenti imperi del mondo. Conquist
la Siria, lEgitto, parte dellUngheria, la Moldavia Le ragioni di questa avanzata sono principalmente 2: la
prima di carattere internazionale, la seconda legata al modello politico organizzativo dellimpero. Gli anni di
maggiore espansione turca in Europa coincisero con gli anni della fase pi critica dello scontro tra Carlo V e
Francesco I: lo scontro per legemonia in Europa da parte di Francia e Spagna consent ai turchi di prendere
Belgrado, lUngheria e di assediare Vienna. Il secondo motivo del successo ottomano legato al modello
dellimpero. Al suo vertice era il sul tano e lintero territorio agricolo dellimpero era suo patrimonio
personale tranne i patrimoni degli enti religiosi. I vertici dellapparato burocratico e militare erano reclutati
soprattutto tra gli schiavi di origine cristiana dopo essere stati educati sin da bambini nella fede mussulmana
e nelle discipline dellamministrazione civile e militare. Nel XVII secolo con lavvento dei nuovi soggetti
del controllo del traffico orientale, Inghilterra, Olanda, Francia, inizi la crisi turca. Questa fu determinata
anche dalla lunga guerra con la Persia e da motivi di ordine interno. Gli abitanti dellimpero ottomano erano
i turchi sunniti mentre gli sciiti abitavano in Persia. Gli sciiti erano pi dei sunniti legati alla purezza del
messaggio religioso rivelato da Maometto: da qui allintegralismo religioso assoluto e il carattere teocratico
dellorganizzazione politica e un rapporto con gli infedeli non fondato sul confronto come per i sunniti ma
sulla conflittualit e la guerra santa. Artefice della potenza persiana fu la dinastia Safavide. Sotto il dominio
di Abbas I il grande fra la fine del 500 e linizio del 600 la Persia si era stabilizzata quasi entro i suoi confini
attuali dopo la sconfitta di Turchi e Utzbeki. Abbas cre una autocrazia di stile orientale in cui stato,
governo e ricchezza erano considerati beni del sovrano.

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57. Levoluzione del mondo islamico nel 1500: Cina, Giappone e


India
La Cina
Nella seconda met del 1300 dopo la cacciata dei Mongoli ci fu la dinastia dei Ming che resse il paese sino
al 1644. Nel XV secolo ci fu per la Cina un consolidamento territoriale (annessione del Vietnam ed
estensione dei confini) e una stabilizzazione interna attraverso laffermazione del potere centralizzato della
monarchia e dello sviluppo economico e commerciale. Nel corso del XVI secolo le regioni settentrionali
videro lo sviluppo di uneconomia mercantile urbana mentre il riso divenne la principale coltura delle
regioni meridionali. La societ cinese nellultimo periodo Ming aveva al vertice della gerarchia sociale la
ricca aristocrazia fondiaria; seguiva una classe di funzionari e intellettuali. Il rapporto tra i due settori era
assai stretto.
Il Giappone
Il feudalesimo giapponese era differente dal quello europeo. Prima di tutto la feudalizzazione era pi estesa.
Inoltre il legame personale tra signore e vassallo era pi forte del legame economico del vassallo con la
terra; infine il vassallaggio aveva un carattere sacro e familiare. Nella seconda met del 500 inizi per il
Giappone il periodo senza shogun, una fase in cui il paese fu governato da potenti capi militari e condotto da
alcune prime riunificazioni. A inizio 600 inizia poi il lungo shogunato Toku Gawa, una particolare
formazione statale e sociale che durer in Giappone sino al 1868. Al vertice cera limperatore che non
esercitava direttamente il potere in quanto il potere reale era esercitato dallo shogun che possedeva un quarto
delle terre coltivate del paese. Le gerarchie sociali chiuse garantivano la stabilit delle distinzioni di classe
tra cui i Samurai, i contadini, i commercianti.
LIndia
Nella seconda met del 1500 grazie al re Ak bar si forma nellIndia settentrionale limpero Mogol. Il
fondamento di questo stato era militare: ogni funzionario era membro dellesercito; Al vertice dello stato
cera limperatore; non si formarono n unaristocrazia terriera, n una burocrazia ereditaria; le assegnazioni
di terra come ricompensa per i servizi burocratici e militari furono sostituite dal denaro. Limpero era diviso
in province rette da un vicer. Il sistema delle caste rese quasi superflua in India la centralizzazione del
potere. Questo sistema organizzava la popolazione in gruppi militari ed endogamici: in essi i maschi
svolgevano, tramandandola di padre in figlio, lo stesso tipo di funzione sociale (sacerdote, guerriero,
artigiano). Forti pregiudizi religiosi contribuivano a dividere e a gerarchizzare ulteriormente la societ.

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58. La crisi del '600


Tra la fine del XVI secolo e la fine del XVII quasi tutte le aree europee furono investite da un processo di
trasformazione detto la crisi generale del 600. Ci fu una crisi della struttura agraria, la contrazione
demografica, quella manifatturiera, industriale e commerciale. Unintensificazione del ciclo carestiaepidemia-carestia, gli effetti nefasti della guerra ma anche il declino di vecchie e il consolidamento di nuove
gerarchie nella vita degli stati e nelle relazioni internazionali. La crisi non colp tutti paesi nello stesso modo,
tempi, settori e attivit economiche. Dalla crisi alcuni paesi uscirono pi deboli, altri pi forti: alcuni come
lInghilterra e lolanda stabilirono la loro egemonia sul continente. Altri si indebolirono ulteriormente e
furono subalterne alle grandi potenze economiche sino alla seconda rivoluzione industriale.

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59. La demografia nel '600


Nel corso del XVI secolo la popolazione europea aument. Nel 600 aument ma poco. La crescita
demografica non di per s indice di benessere, un paese che non in grado di garantire occupazione,
produzione e redditi, schiacciato dalla sovrappopolazione. Ci che conta il rapporto tra popolazione e
risorse, la capacit di domanda effettiva della popolazione. Cos nellEuropa del nord lincremento
demografico fu il rapporto equilibrato con la distribuzione del reddito e landamento dei prezzi: laumento
della popolazione fu in grado di alimentare una crescente domanda in ragione del livello di reddito raggiunto
dagli abitanti dellEuropa del nord. Della sua distribuzione in modo pi equilibrato tra le diverse fasce della
popolazione, di un andamento pi lineare dei livelli dei prezzi. Il 1600 fu per lEuropa cmq un secolo debole
di crescita demografica (concentrato per lo pi in Inghilterra paesi bassi e paesi scandinavi) e le cause
furono la guerra dei 30 anni e le epidemie: nella prima met del 600 furono colpite la Spagna, lItalia
settentrionale e la Germania; nella seconda met la Francia, lItalia meridionale, lInghilterra e lOlanda ma
in questi ultimi due stati gli effetti delle crisi epidemiche furono pi contenuti che altrove perch non furono
investiti dalla carestia.

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60. Lagricoltura nel '600


il punto di forza delle societ preindustriali. Allinizio del XVII secolo lespansione dellagricoltura si
interrompe: i prezzi dei cereali si abbassano; le superfici coltivate diminuiscono al di fuori di alcune aree
(Inghilterra, Olanda e alcune regioni francesi). Diminuiscono anche le rese, cio il rapporto sementeprodotto; si afferma la tendenza a passare dalla cerealecultura allallevamento. Ci fu quindi un mutamento di
congiuntura agraria tra la fine del 500 e i primi decenni del 600. I prezzi dei cereali diminuirono rispetto a
quelli delle altre merci e ai salari, la ragione di scambio fu quindi sfavorevole ai cereali. La contrazione in
agricoltura non signific crisi globale: tocc i cerali pi di altri settori; le economie diversificate furono
quindi favorite. I paesi produttori ed esportatori furono toccati per primi e pi gravemente che gli
importatori: i primi (i paesi baltici) furono sfavoriti, i secondi (i paesi bassi) furono favoriti. La piramide
sociale si accorci: diminuirono i contadini proprietari e i piccoli coltivatori. La crisi arrest un processo di
formazione, sia pure parziale, di risorse e di ceti orientati in senso capitalistico in alcune agricolture
regionali. La superficie a coltura diminu. Ci furono passaggi da coltivazioni a prati e pascoli, aument
lallevamento delle pecore con conseguente maggiore produzione di lana. Aumentarono le grandi propriet
estensive

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61. Manifatture, industria e commercio, finanza nel '600


Anche queste furono investite dalla crisi. Per quanto riguarda lindustria del tempo, la tecnologia era ancora
uno stadio poco evoluto: lenergia di base era costituita da quella umana, per alcune fasi lavorative era
sfruttata lenergia umana e quella idraulica. Alcune innovazioni erano state introdotte nei tre settori pi
importanti dellindustria del tempo: lindustria estrattiva (utilizzate primitive pompe idrauliche), la
siderurgia, e manifattura tessile.
Il fattore tecnologico ebbe molta importanza nel determinare dopo la met del 600 il primato di grandi
potenze economiche come lInghilterra e lOlanda. Anche lorganizzazione del lavoro contribu a rallentare
lo sviluppo industriale, soprattutto nellEuropa mediterranea: le corporazioni di arti e mestieri avevano perso
peso e il potere politico che avevano nel medioevo ma mantenevano intatto il potere di controllo
sullorganizzazione delleconomia attraverso privilegi, monopoli e lirrigidimento delle regole per laccesso
allattivit professionale.
Soprattutto leconomia italiana fu compromessa dalla rigidit dellorganizzazione manifatturiera e ci furono
crisi della vita produttiva a Venezia, Milano, Firenze, Napoli, dove si registr una contrazione assoluta del
settore tessile durante il 600. Furono invece in grande ascesa le manifatture inglesi e ancor pi equilibrato fu
lo sviluppo dei paesi bassi. I motivi della superiorit economica di questi 2 paesi furono la diversificazione
merceologica di queste due economie e la loro capacit di rispondere alla domanda di beni praticando prezzi
pi accessibili; il raggiungimento di questo obbiettivo attraverso il basso costo del lavoro. Per quanto
riguarda il commercio internazionale il baricentro si era spostato dal mediterraneo allatlantico lungo le due
rotte che da Siviglia muovevano verso le Americhe e da Amsterdam, verso lAmerica, lafrica e le Indie
orientali. Gli spagnoli avevano svolto una funzione di primo piano nel mercato internazionale durante il 500;
ma il centro del capitalismo europeo nel XVII secolo sar situato tra Amsterdam, Londra e Parigi. Nuove
gerarchie anche nel controllo del credito e della finanza. Importanza del denaro crebbe tra il XVI e XVII
secolo; lafflusso dei metalli preziosi dal nuovo mondo non diminu ma crebbe il fabbisogno monetario nella
misura in cui si intensificarono gli scambi e tutti avevano bisogno di capitali poich la massa monetaria
circolante era scarsa. Il sistema monetario era soggetto a continui sbandamenti. Lafflusso di oro e argento
americano alla fine del 500 ebbe una contrazione fortissima per lesaurimento di molte miniere e per la crisi
della manodopera indigena decimata dalle dure condizioni di lavoro. Perci il valore delloro ebbe una
fortissima impennata, le monete pi pregiate si svilirono, si dovette ricorrere alle coniazioni in rame con il
conseguente aumento fortissimo dei prezzi. Per la scarsit della moneta circolante il sistema finanziario
internazionale sia pubblico che privato faceva ricorso ad una moneta fiduciaria: i titoli del debito pubblico
emessi dagli stati e le lettere di cambio, alter ego del denaro che regolava tutto il movimento del credito. Nel
500 erano stati i tedeschi e i genovesi i primi della finanza internazionale, mentre nel 600 la grande finanza
anglo-olandese sostitu gli antichi protagonisti.

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62. I mutamenti della societ nel '600


La corsa alla terra, alloccupazione degli uffici dellamministrazione statale, allinvestimento nel debito
pubblico, furono tendenze comuni a tutta laura europea. Queste tendenze non determinarono effetti sociali
simili in tutta Europa. Ad esempio nellarea mediterranea dellEuropa vi era una forte ripresa del potere
sociale della feudalit mentre in Inghilterra laristocrazia si trasformava profondamente. La vecchia
aristocrazia mostr una sorprendente prontezza a sviluppare nuove risorse sui propri possedimenti terrieri e
ad assumere una parte di grande rilievo nelle iniziative commerciali, industriali e coloniali. Invece in Francia
la nobilt di spada non persegu il successo commerciale per 2 motivi: il pregiudizio aristocratico contro il
commercio e il disegno politico della monarchia la quale non voleva che la nobilt si costituisse una base
economica indipendente che le avrebbe consentito di sfidare il potere del re.

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63. Il declino dellimpero spagnolo nel corso di '600-'700


Alla fine del 500 limpero spagnolo comprendeva intorno al regno di Castilla il resto della peninsula iberica,
buona parte dellItalia, i Paesi Bassi, lAmerica centrale e meridionale e le indie orientali e portoghesi. Nel
corso del 600 e del 700 vengono meno alcune delle condizioni che avevano consentito lascesa del sistema
sotto Filippo II: la ricchezza e legemonia politica della Castilla, regione guida; il consenso dei paesi sudditi
del re cattolico; la capacit del sistema di subordinare a esso tutte le relazioni internazionali.

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64. Il Regno di Filippo III in Spagna


Durante il regno di Filippo III (1598-1621) si manifestarono i primi segnali del declino. La Spagna fu
investita da una grande crisi economica: cattivi raccolti, la peste, decadenza di gran parte dei settori agricoli
colpirono soprattutto la Castilla. Dopo lultima bancarotta di Filippo II, nel 1607 anche Filippo III fu
costretto a imitarlo. Largento americano era ormai esaurito e la politica fiscale dello stato sottoponeva a
pressione e penalizzava soprattutto l produttivit, scoraggiando qualsiasi spinta imprenditoriale. Unulteriore
colpo alleconomia fu lespulsione dei moriscos (musulmani convertiti al cristianesimo) in quanto erano una
minoranza razziale non integrata per costituivano la spina dorsale dellagricoltura e dellartigianato
spagnolo. Durante il regno di Filippo III si produssero anche importanti mutamenti nel sistema politico
spagnolo. Gli affari di governo sotto Filippo II erano retti dal sovrano e dai consigli, il centro del sistema di
potere a partire da Filippo III fu costituito dalla figura del VALIDO, una personalit politica a mezza strada
tra il favorito del sovrano e il primo ministro (il duca di Lerma sotto Filippo III e il conte-duca dOlivares
sotto Filippo IIII. La politica internazionale di Filippo III e del duca di Lerma fu caratterizzata da una linea
pacifista: la pace con lInghilterra (1603) e la tregua dei 12 anni con le province unite (1609) furono i due
atti pi importanti.

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65. Il Regno di Filippo VI in Spagna


Si apri una nuova congiuntura politica con Filippo VI (1621-65) con lascesa al potere del conte duca
dOlivares (1621-43) che si rese conto della crisi di fiducia e di consenso che il suo paese e le province
imperiali attraversavano. Un nuovo imperialismo internazionale, un maggior coinvolgimento delle province
nella vita economica, politica e militare della Spagna.
3 fasi della politica estera:
I) Dalla scadenza della tregua dOlanda (=fine della pax hispanica dellet di Filippo II). Tra il 1621 e il
1627 Olivares costruisce un sistema di alleanze in funzione antiolandese, ottenendo un importante successo
militare a Breda contro le province unite e a conquistare larea strategica della Valtellina in funzione
antifrancese.
II) Tra il 1627 e il 1635 Olivares avrebbe potuto non continuare con le avventure militari e rivolgersi ai
problemi gravissimi interni allimpero. Nel mentre la fRncia era occupata dalla questione degli Ugonotti e le
truppe alleate dellimpero germanico stavano ottenendo molti successi. A trascinare la Spagna in una nuova
avventura militare fu la questione della successione del Monferrato. Nel 1627 moriva il duca di Mantova
Vincenzo II. Aveva maggiori titoli alla successione il candidato francese Carlo I di Gonzaga-Nevers, ma
Mantova sotto il controllo francese era un pericolo per lintera Italia spagnola. Il governatore di Milano
Gonzalo de Cordoba nel 1628 penetr con le sue truppe nel Monferrato e Olivares invi altre forze. La
guerra di Mantova (1628-31) fu un grave errore: il Nevers non fu cacciato da Mantova; i francesi che
avevano risolto la questione degli Ugonotti passarono le Alpi per portare i rinforzi. La guerra di Mantova
prepar il conflitto franco-spagnolo scoppiato poi nel 1635. Durante questi anni Olivares mise a punto un
progetto che prevedeva il pi ditetto coinvolgimento militare dei domini spagnoli a cui egli mirava. Questo
incontr forti opposizioni sia da parte dellaristocrazia castillana sia nelle province chiamate a collaborare in
misura pi massiccia alle esigenze della corona spagnola, e fu una delle cause della rivolta catalana
III) Guera franco-spagnola (1635-48) che conclude la guerra dei 30anni. In questo periodo la monarchia
spagnola fu impegnata sia sui fronti militari internazionali, sia sul fronte interno.

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66. Le rivolte del 1640 in Spagna


Nel 1640 scoppiarono nel sistema imperiale spagnolo 2 crisi gravissime: la rivolta in Catalogna e la
secessione del Portogallo. In Catalogna sia per gli abusi compiuti dalle truppe spagnole presenti al confine
con la Francia che per linasprimento della pressione fiscale esplosero violenti tumulti e nel 1641 la
Catalogna si gett tra le braccia della Francia. Dopo la Catalogna anche il Portogallo dichiar la sua
indipendenza. Nel 1643 dopo la decisiva sconfitta inferta dai francesi allesercito spagnolo, Olivares fu
deposto dal suo incarico. Nel 1647 scoppiarono 2 rivolte: in Sicilia e nel Regno di Napoli. Entrambe
avevano dovuto accollarsi il peso finanziario e militare degli impegni della corona spagnola nel decennio
precedente. Ma la rivolta che interess Napoli e le province del regno meridionale dal luglio del 1647
allaprile del 1648 non ebbe solo motivi fiscali. Bisogna distinguerne 3 fasi: la prima dominata dal
capopopolo Masaniello ma la testa pensante del moto fu un avvocato, giugno Genuino. Essi sostenevano la
lotta politica dei ceti popolari contro la nobilt rappresentata da 5 dei 6 eletti che governavano la capitale. La
rivendicazione di questa prima fase fu la richiesta della parit del peso politico nellamministrazione del
comune di Napoli tra nobilt e popolo. Dopo luccisione di Masaniello e lesilio di Genuino la rivolta si
trasfer nelle province delle campagne del mezzogiorno dove assunse una grande impronta antifeudale
(questa la seconda fase). Infine la terza fase: i leader popolari proclamarono la real repubblica napoletana
sotto la protezione del re di Francia ma lesperienza fall. Enrico di Lorena, duca di Guisa che si proclam
doge della repubblica non ebbe il sostegno della Francia. Il leader della real repubblica si resero conto di non
godere del consenso del ceto civile e aprirono trattative con il potere spagnolo. Il baronaggio feudale, che
nella prima fase del morto era fuggita dai feudi riprese il possesso delle terre. Nellaprile del 1648 ci fu un
ritorno trionfale degli spagnoli a Napoli. Alla fine degli anni 40 la Spagna era in condizioni migliori rispetto
ai primi anni 40. Il Portogallo era definitivamente perso ma cerano la riconquista di Napoli e il
contenimento del rischio di rivolte in altre regioni come lAndalusia. Anche la crisi catalana fu risolta
positivamente dalla Spagna in quanto i francesi si tirarono indietro e le carestie e le malattie fecero il resto.

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67. Il regno di Enrico IV in Francia


Dopo leditto di Nantes (1598) Enrico IV aveva ristabilito in Francia la pace religiosa. Egli seppe anche
capire che non si poteva governare senza alleanze sociali, senza un equilibrio tra dominio e consenso. Cos
promosse una politica di consolidamento dello stato basata sulla formazione e lo sviluppo di un ceto di
funzionari pubblici la cui origine e fortune economiche e politiche furono in larga parte legate allo stato. La
vendita degli uffici pubblici consent allo stato di rispondere alle aumentate esigenze finanziarie della
monarchia e di attirare verso lapparato statale gruppi sociali di origine non nobile. Veniva costruendosi un
solido legame tra il re e la sua burocrazia. Su questo ceto, i cui esponenti pi importanti divennero, grazie
non al sangue ma al servizio prestato nella burocrazia, i titolati della nuova nobilt di toga, distinta dalla
nobilt di spada, i sovrani francesi fecero leva per neutralizzare le spinte eversive dellaristocrazia e
dellantica nobilt. Per quanto riguarda leconomia Enrico IV grazie anche al suo primo ministro, il duca di
Sully, cerc di ricostruire le basi produttive del paese attraverso lo sviluppo dellagricoltura e le manifatture
tessili. In politica estera Enrico IV promosse alleanze in funzione antiasburgica: con gli olandesi, con i
Savoia (Carlo Emanuele I), con Venezia.
Certo il suo regno non elimin, anzi accentu tensioni e conflitti interno alla societ francese: quello
religioso tra cattolici e Ugonotti che leditto di Nantes aveva solo parzialmente attenuato; tra la nobilt di
spada e di toga; il conflitto tra i parlamenti (le pi importanti istituzioni giudiziarie del paese) e il corpo di
funzionari creati dal sovrano.

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68. La reggenza di Maria de Medici e il governo di Richelieu in


Francia
Nel 1610 Enrico IV fu assassinato da un fanatico estremista della lega cattolica; lasciava un figlio ancora
piccolo (il futuro Luigi XIII). La reggenza fu rimessa alla vedova del re Maria de Medici, che nel 1614
convoc gli stati generali. Lassemblea dei tre stati (clero, nobilt e terzo stato) fu la cassa di risonanza di
tutte le lacerazioni del regno, ma non riusc a imporre nessuna riforma proposta allapprovazione del re. Fu
lultima convocazione degli stati generali prima della rivoluzione francese. Il decennio 1614-24 fu per la
Francia un periodo critico. Nel vuoto di potere statale laristocrazia si riprese ed esplosero conflitti di natura
religiosa e politica. Nel 1624 divenne primo ministro di Luigi XIII il cardinale Richelieu. Nel suo governo
possiamo individuare due periodi: dal 1624 al 1628 e dal 1628 al 1642. Nei primi anni del suo governo
dovette occuparsi della questione ugonotta e nel 1628 lesercito ugonotto fu sconfitto a La Rochelle. La
seconda fase del suo governo fu caratterizzata dal rilievo della politica internazionale. Nel duello franco
spagnolo la Francia di Richelieu dimostr una decisa superiorit. Nel disegno di Richelieu vi era il
ridimensionamento del sistema imperiale spagnolo, e a tal fine egli si alle con i sovrani di alcuni stati
regionali italiani, infiltr spie e provocatori nei domini spagnoli dItalia al fine di provocare congiure,
conflitti sociali, rivolte contro la corona di Spagna e inoltre intervenne in Cataluna a fianco dei ribelli.
Negli anni 30 molte regioni francesi furono investite da rivolte contadine che avevano tra i loro bersagli
oltre alla nobilt, le nuove funzioni dello stato moderno: fisco, spese militari, alloggiamenti delle truppe.
Questi moti non indebolirono ma rafforzarono lo stato che riusc a sconfiggere le rivolte.

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69. Mazarino e la fronda nel 1600


Il successore di Richelieu, Giulio Mazarino non ne mut le linee fondamentali di governo. Nel 1643 moriva
Luigi XIII e ci fu cos la reggenza della regina madre dellinfante Luigi XIV, Anna dAustria.
Nei primi anni del governo di Mazarino ci furono successi decisivi sul fronte internazionale e nella guerra
contro la Spagna ma anche momenti di crisi nellordine politico interno. A causa dellaumentato fabbisogno
finanziario Mazarino da un lato aveva esteso il ricorso alla venalit degli uffici, creando nuovi incarichi
vendibili. Dallaltro tassava sino a un terzo il salario annuale dei funzionari pubblici. Cos la nobilt di toga
si oppose al governo in quanto non condivideva la continuazione della guerra e il conseguente aumento delle
spese militari e cercava di contrastare la formazione di un forte apparato centrale. Anche gli stessi funzionari
e gli esercenti degli uffici venali si opposero a Mazarino. A interpretare lopposizione furono i parlamenti; il
parlamento di Parigi formul nel 1648 un progetto di distribuzione dei carichi fiscali, di controllo della spesa
pubblica e di soppressione degli intendenti. Mazarino fece allora arrestare alcuni parlamentari e fu il
detonatore di una rivolta che si estese da Parigi, alle province, agli altri parlamenti. Il movimento fu
chiamato fronda parlamentare. Se nel parlamento di Bordeaux emersero persino spinte radicali in senso
repubblicano, negli altri parlamenti provinciali furono affermati il primato e le prerogative del ceto togato
nel governo dello stato. Si ebbe anche una partecipazione popolare al movimento di rivolta. Il parlamento di
Parigi, comprendendo che proprio sul fronte antifiscale era possibile una saldatura tra borghesia e popolo
annunci provvedimenti di riduzione delle imposte. Ma la rivolta non aveva spinte omogenee e la
radicalizzazione della sommossa plebea non poteva essere sostenuta dai parlamentari parigini. Cos nel 1649
il parlamento di Parigi raggiunse un accordo con la monarchia. Un altra fonte di conflitto era rappresentata
dalla nobilt di sangue e dal partito del suo leader, il principe di Cond Luigi di Borbone. Questa nobilt non
voleva accettare il progetto centralizzatore di Mazarino e si un in un unico fronte con il popolo, con alcuni
parlamentari radicali come quelli di Bordeaux e con l pi antica aristocrazia francese. Il 1651 Mazarino and
in esilio. Si determin la pi grande paura di un vuoto politico. Ci gli consent di raccogliere forze militari
comandate dal generale Turenne e di riunificare sotto la monarchia quei ceti che grazie al consolidamento
monarchico avevano potuto accrescere le loro fortune. Nella battaglia di Parigi (1652) Turenne vinse il
ribelle Cond. Mazarino e Luigi XIV ritornavano a Parigi. La vittoria di Mazarino fu la vittoria
dellamministrazione e dei suoi organismi esecutivi sulle resistenze degli stati (=ordini sociali).

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70. Le contraddizioni dellimpero germanico nel 1600


Costituzione politica della Germania: il vertice era limperatore me era molto debole in quanto delimitavano
e condizionavano lautorit sia la dipendenza dei sette principi elettori sia la forza della dieta imperiale, sia
lassenza di organismi politico amministrativi unificati. Il fondamento del sistema di potere negli stati
germanici era costituito dal rapporto tra i principi e i ceti territoriali rappresentati nelle diete. Questi ceti
erano indispensabili al principe nellamministrazione della giustizia, delle finanze e di altri affari di stato.
Dopo la riforma la maggioranza dei principi elettori era cattolica: i tre vescovadi di Colonia, Magonza e
Treviri e il re di Bohemia. I principi elettori di Palatinato, Sassonia e Brandeburgo erano invece protestanti.
Rodolfo II dAsburgo, successo a Massimiliano II, tendeva a spostare gli equilibri a favore degli interessi
cattolici provocando una radicalizzazione delle divisioni politiche. Si formarono ununione evangelica con a
capo lelettore del Palatinato a cui si contrappose una lega cattolica con a capo il duca di Baviera. Il conflitto
esplose in occasione della questione della successione al trono di Bohemia. In questa regione era stato
dichiarato il cattolicesimo religione di stato in base al principio del cuius regio eius religio ma vigeva
comunque una relativa tolleranza verso luterani e calvinisti. La dieta Boema dopo aver costretto Rodolfo II
ad abdicare design re di Boemia suo fratello Mattia che gli successe come imperatore. La dieta era
intimorita dallerede imperiale Ferdinando di Stiria, rigido cattolico di formazione gesuitica: la sua
successione avrebbe significato limposizione dellassolutismo della controriforma su tutto limpero. Al
momento di scegliere il successore nel 1617 la lega cattolica riusc a fare eleggere Ferdinando di Stiria. La
dieta boema costitu nel 1618 un governo demergenza. Nello stesso anno i 2 governatori cattolici venivano
gettati dalla finestra del castello praghese di Rodolfo II. La defenestrazione di Praga dava inizio alla guerra
dei 30 anni.

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71. La guerra dei 30 anni: 1618-48


Caratteristiche:
Si scontrarono 2 civilt, due modelli di cultura oltre che due credo religiosi: protestante e cattolico. Da un
lato la Boemia e gli stati germanici dellunione evangelica, dallaltro gli stati germanici della lega cattolica,
gli Asburgo dAustria e le forze imperiali.
Linternazionalizzazione del conflitto. A causa del carattere di guerra quasi religiosa, dei condizionamenti
delle alleanze tra gli stati e per la finalit politica che era quella della lotta per legemonia sul continente. La
guerra dei 30anni rappresenta forse uno dei primi modelli di guerra che, partita da un conflitto su scala
locale, produsse un mutamento degli equilibri politici sul continente europeo.
Lemergenza di nuovi protagonisti sulla nova scena politica europea: Danimarca e Svezia
Il conflitto fu una guerra di massa, forse la prima della storia moderna: 100 milioni di europei furono
coinvolti nello scontro e i costi della guerra furono elevatissimi.

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72. Quattro fasi della guerra dei 30 anni


1) Fase boemo-palatina (1618-25). Dopo la defenestrazione di Praga, in Boema fu nominato un governo
provvisorio. Larciduca Ferdinando richiese lintervento armato delle forze imperiali. Cos nel 1618 il primo
esercito imperiale entrava in Boemia. A fianco della Boemia si schieravano Federico V, principe elettore del
Palatinato e capo dellUnione evangelica e il duca di Savoia. Per reazione scendeva in campo anche la lega
cattolica. Morto limperatore Mattia, anche in Ungheria esplodeva la rivolta. Nel 1619 Boemia, Lusazia,
Slesia e Moravia eleggevano come nuovo sovrano Federico V. contemporaneamente Ferdinando di Stiria
veniva eletto imperatore con il nome di Ferdinando II. Lesercito dellunione evangelica fu sconfitto da
quello dellimperatore Ferdinando II nella battaglia della montagna bianca (1620). A Federico V furono
sequestrati i beni e fu esiliato. Molte furono le condanne a morte e i beni dei nobili protestanti furono
trasferiti a nobili cattolici. Nel 1622 limpero riconquist il Palatinato. Secondo fronte: nel 1621 si riapriva il
fronte di guerra tra la Spagna e le province unite. La Spagna riusc in questi anni a mettere a segno una serie
di vittorie contro lesercito olandese. Terzo fronte: in Italia nel 1625 la Spagna intervenne a fianco dei
cattolici della Valtellina contro i seguaci della riforma
2) Fase danese: 1625-29. Lespansionismo cattolico asburgico lambiva le potenze del Nordeuropa, in
particolare la Danimarca, dove regnava Cristiano IV, che nutriva il sogno di conseguire legemonia sulla
penisola scandinava e il dominio del baltico: un sogno che doveva di li a poco scontrarsi con lanalogo
progetto della Svezia. Forte dellappoggio di Olanda, Inghilterra e della Francia di Richelieu, Cristiano scese
in guerra a fianco dei protestanti contro limpero. Ferdinando II affid il comando delle truppe imperiali a
Wallenstein che sconfisse le truppe protestanti, invase la Danimarca, la costrinse a una pace umiliante e la
escluse dal gioco del conflitto. Con la pace di Lubecca (1629), Cristiano IV rinunci a ogni ingerenza
nellimpero limperatore a sua volta eman leditto di restituzione: dovevano essere consegnate alla chiesa
cattolica tutti i beni confiscati dopo il 1552.
3) Fase svedese (1630-35). 1592: il re di Polonia, Sigismondo Vasa eredit anche la corona di Svezia. 1599:
la dieta svedese depose Sigismondo. Gli successe Carlo IX le cui mire espansionistiche verso la Polonia e
verso la Danimarca non ebbero successo ma costituirono le linee direttrici per laffermazione della Svezia
sul piano interno e su quello internazionale, che fu lopera del successore Gustavo Adolfo. Il pericolo
asburgico incontrava nel Baltico la potenza svedese. Gustavo Adolfo, dopo essersi alleato con Richelieu, si
spinse in Germania, occup Monaco, centro della lega cattolica, e a Lutzen (1632) sconfisse lesercito
imperiale. Gustavo Adolfo mor l e le truppe svedesi ne furono disorientate. Nel 1634 a Nordlingen gli
svedesi furono sconfitti dalle truppe imperiali. I principi protestanti li abbandonarono e firmarono nel 1635
la pace di Praga. Gli stati germanici erano nuovamente sotto legemonia asburgica. La Svezia ricondotta
sotto la sua sfera dinfluenza, il sistema di alleanza cattolico pareva avere il sopravvento sul sistema
alternativo
4) La fase francese (1635-48). La Francia entrava direttamente in guerra. Da una parte Francia, Svezia e
Olanda contro Spagna e impero. Al trono imperiale era succeduto Ferdinando III (1637-57). La Francia era
sotto Richelieu, la Spagna con il conte duca dOlivares ed era impegnata su pi fronti tra il 1639 e il 1641:
nella Manica gli olandesi ne sconfiggevano la flotta; nel 1641 la forza congiunta franco-catalana costringeva
alla ritirata lesercito spagnola. Altra vittoria i francesi conseguivano a Casale Monferrato. Inoltre a Rocroi
(1643), il principe di Cond, comandante delle truppe francesi ottenne una vittoria sugli spagnoli. Insieme
agli svedesi i francesi penetrarono in Sassonia, Boemia, Palatinato, Alsazia e Baviera. Nel 1644 dopo i
successi francesi, svedesi e olandesi iniziarono le trattative di pace. Nel 1648 gli spagnoli firmarono la pace

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separata con lOlanda riconoscendo la sua indipendenza. La pace di Vestfalia che pose termine alla guerra
dei 30anni fu siglata nel 1648 dallimpero, dalla Francia e dalla Svezia. La Spagna non firm il trattato e la
guerra con la Francia continu. La prima questione fu la pacificazione religiosa. Da un lato si conferm il
principio del cuius regio eius religio ma si apportarono adesso integrazioni: i principi potevano scegliere la
religione del loro stato; i sudditi erano tenuti a seguire quella che era stata la religione di famiglia da almeno
25 anni; chi non voleva seguire questa norma doveva lasciare il paese conservando comunque il suo
patrimonio.
Piano politico territoriale: la Francia estendeva i suoi confini sino al Reno e incorporava i tre vescovadi di
Metz, Toull e Verdun e anche lAlsazia senza Strasburgo. In Italia i Francesi controllavano Pinerolo e
Casale Monferrato. Inoltre alla Francia era riconosciuto il ruolo di arbitro del trattato e di garante della sue
clausole. La Svezia guadagnava in territori germanico Brema e Verdun entrando a far parte di diritto della
dieta imperiale. Estendeva la sua influenza nella Pomerania occidentale e le era riconosciuto il primato nel
Baltico e nel mare del nord. In Germania la ratifica e il rafforzamento dei poteri dei principi territoriali
restrinsero le prerogative imperiali e svuotarono la dieta. Vestfalia riconobbe la sovranit dei circa 350
domini che componeva il sacro romano impero. Allimperatore elettivo e alla sua dieta erano riconosciuti
solo poteri di arbitrato e di coordinamento. 3 stati germanici emergevano pi potenti alla fine della guerra: il
Brandeburgo, la Sassonia e la Baviera. Infine il trattato di Vestfalia riconosceva solennemente
lindipendenza dellOlanda.

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73. Verso unEuropa multipolare: il nuovo quadro internazionale


dopo le paci di Vestfalia, Pirenei e Oliva
La guerra tra Francia e Spagna continu sino al 1659. Nel mentre, nel 1652 la Spagna restaur il suo potere
in Cataluna. La rivolta in Portogallo ebbe invece successo. Le sorti della guerra franco spagnola mutarono
dopo la battaglia delle dune grazie anche allalleanza tra Francia e Inghilterra. Con la pace dei Pirenei
(1659) la Spagna cedeva allInghilterra Dukerque e la Giamaica; alla Francia parte delle Fiandre e
dellArtois, e nei Pirenei le Cerdania e il Russiglione, mentre il matrimonio di Luigi XIV con Maria Teresa,
figlia di Filippo IV stabil altri legami. La guerra prosegu nel baltico tra il sovrano svedese Carlo X e la
Danimarca, alleata con lelettore di Brandeburgo-Prussia. Nel 1660 la pace di Oliva concludeva il conflitto a
spese della Polonia. Parte dei suoi territori venne spartita tra Svezia, Brandeburgo e Russia. Le 3 paci furono
il segno dellindiscussa egemonia francese in Europa. NellEuropa centrale in netta ascesa la potenza di
Brandeburgo-Prussia, Inghilterra e Olanda sono il motore pi veloce delleconomia europea. A nord la
Svezia, a nordest la Russia.

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74. Il centro della civilt europea: Inghilterra e Olanda nel 600


Alla fine del regno di Elisabetta, lo stato inglese presentava alcune carenze. Sul piano finanziario la corona
poteva contare su unautonomia abbastanza scarsa. Inoltre era assente una burocrazia di governo locale. Dal
punto di vista del controllo religioso Elisabetta lasciava una chiesa ufficiale priva di solide basi dottrinarie,
sostanzialmente apatica: di qui la diffusione di sette estremistiche protestanti (puritani) e cattoliche. Carenze
e debolezze sono tali solo in rifermino un modello di stato moderno caratterizzato dalla tendenza alla
concentrazione del potere pubblico, dallo sviluppo della burocrazia e dellesercito professionale permanente,
dalla conquista della capacit impositiva dello stato e da una sempre maggiore invadenza del potere
pubblico sulla societ. La forza dello stato inglese risiedeva invece sullequilibrio tra il re e il parlamento e
nella sua capacit di favorire anzich ostacolare mutamenti e trasformazioni sociali: quando verranno meno
questi 2 requisiti, quando monarchia e apparato di governo forzeranno con la reazione quellequilibrio e quei
mutamenti sociali scoppier la rivoluzione. Il pi importante mutamento sociale sotto Elisabetta fu la
trasformazione dellaristocrazia: poche famiglie della pi antica feudalit sopravvissero nel periodo Tudor;
le funzioni del ceto aristocratico furono modificate e si identificarono nella ricchezza fondiaria, nel rapporto
con la corte, nel ruolo di classe dirigente. Nella vita politica inglese la camera dei comuni (in cui era
rappresentata la Gentry, media e piccola nobilt) assunse un peso sempre maggiore rispetto alla camera dei
Lord, quella della grande aristocrazia. Con la vendita delle terre promosse da Elisabetta la Gentry era
cresciuta di numero e di forza. La societ inglese nellet di Elisabetta e dei rimi Stuart pu essere
rappresentata come un sistema a sei gradini e due piani. Al pi basso livello si trovano i lavoratori dei
campi, i braccianti, gli operai. Al secondo gradino i detentori di una terra di pertinenza signorile e i liberi
detentori di una piccola propriet fondiaria. Al terzo gradino la borghesi. Il secondo piano della piramide
sociale comprende: al quarto gradino pubblici funzionari, avvocati ecclesiastici. Al quinto le elites della
gentry, infine i pari e laristocrazia di rango pi elevato. A Elisabetta successe Giacomo I Stuart (1603-25),
figlio di Maria Stuart e re di Scozia. Si realizz cos lunione di Inghilterra e Scozia. Il suo regno fu unet di
forti contrasti che investirono tutti gli ambiti della politica.
Per quanto riguarda la religione al modello della chiesa anglicana, sostenuto da re Giacomo si opponeva il
modello del puritanesimo diffuso nella societ inglese, soprattutto tra le classi abbienti, il quale si ispirava a
un modello di societ fondata sul primato dellindividuo, della sua religiosit, delle sue autonome scelte. Era
un movimento insieme religioso e politico.
Per quanto riguarda leconomia questa era in espansione ma la gestione statale dello sviluppo economico era
carente. Limposizione fiscale sulla rendita fondiaria, che avrebbe potuto produrre un gettito elevato per la
massiccia vendita di terre ai privati durante let elisabettiana, un terreno dis contro tra il re e il
parlamento.
Nel 1603 Filippo III re di Spagna aveva firmato la pace con lInghilterra. In Inghilterra molti mercanti,
navigatori ed esploratori sognavano lespansione commerciale e coloniale britannica e lattacco al cuore del
grande impero spagnolo. Quindi lavvicinamento tra Filippo III e Giacomo I era anchesso fonte di contrasti
e lacerazioni. Il conflitto tra il parlamento e la corte era alimentato dalla corruzione e dal clientelismo
dellapparato di governo il cui centro era costituito dal favorito di Giacomo, Villiers duca di Backingam.

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75. Salita al trono Carlo I Stuart


La successione al trono di Carlo I Stuart (1624-49) si verific nel pieno della guerra dei 30anni. In occasione
dellinvio di rinforzi militari agli ugonotti francesi, esplose il conflitto tra il re e il parlamento. Il terreno
dello scontro fu quello fiscale. I parlamentari decisero di approvare la richiesta regia di denaro per far fronte
alla guerra solo dopo aver ottenuto dal sovrano un importante riconoscimento della limitazione del potere
assoluto. La petition of right (1628) prevedeva il consenso del parlamento per tutte le forme di imposizione
fiscale straordinarie, lattribuzione solo ai tribunali ordinari dellemissione dei mandati di cattura.
Scatt la reazione di re Carlo. In primo luogo la reazione politica: nel 1629 egli sciolse il parlamento e diede
vita a un governo personale fondato da lui stesso, dal Privy council e dalla star Chamber (camera stellata),
che aveva la giurisdizione sui reati di lesa maest e che divenne un vero tribunale politico per leliminazione
degli oppositori. Il controllo del potere fu affidato al conte di Strafford.
In secondo luogo la reazione religiosa: fu nominato arcivescovo di Canterbury William Laud, fu ripristinato
il prestigio dei vescovi; il ruolo dei preti; and riformandosi la propriet ecclesiastica. Le repressioni e le
persecuzioni dei puritani compiuta da Laud, arcivescovo di Canterbury, costrinsero allemigrazione molti
oppositori religiosi, che andarono a formare le prime comunit inglesi nordamericane nel Massachusetts.
Infine la reazione economica e sociale fu la concessione di nuovi monopoli, la vendita di titoli nobiliari,
lincentivo offerto dalla corona a un ulteriore irrigidimento corporativo, la sollecitazione di un rapporto
preferenziale tra sovrano e alta aristocrazia. Ma una riforma in senso assolutistico incontrava in Inghilterra
ostacoli insormontabili nellassenza di: un esercito permanente e una burocrazia affidabile; lunit religiosa;
credito finanziario a lungo termine e fonti indipendenti di denaro.

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76. I detonatori della rivoluzione in Inghilterra - 1642


Furono la guerra e la crisi e finanziaria. La Scozia era calvinista e si oppose subito allimposizione del
sistema di culto e dellorganizzazione ecclesiastica inglese episcopalista. Il blocco che si coalizz contro
lInghilterra aveva il suo punto di forza nei nobili privati della loro propriet a favore degli ecclesiastici. Gli
scozzesi respinsero limposizione inglese e dichiararono guerra a re Carlo. Nello stesso tempo il sovrano
inglese aveva perso il controllo delle forze armate e lappoggio dellelite finanziaria londinese. Poteva
ricorrere al parlamento ma facendo marcia indietro rispetto al regime instaurato negli anni 30. Il rapporto
con il parlamento era conflittuale. Fu convocato nel 1640 e di fronte alla richiesta del re di stanziamenti
finanziari richiese a sua volta labolizione della shipmoney (la tassa sulle navi)e la conferma della petition of
right. Carlo I lo sciolse dopo pochi giorni (fu il corto parlamento). Fu convocato un nuovo parlamento (detto
lungo parlamento perch si protrasse sino al 1653). Tra corto e lungo parlamento lesercito inglese era stato
sconfitto ripetutamente dalla truppe scozzesi che dettarono le condizioni della tregua. Strafford (primo
ministro) fu accusato di tradimento e giustiziato nel 1641 e altri ministri furono allontanati dalla vita
pubblica. Unaltra crisi era quella irlandese. Sotto Edoardo VI ed Elisabetta, alcune contee dellUlster, paesi
di solida tradizione cattolica, avevano visto lo sviluppo della religione protestante. Da qui lemergere di
conflitti religiosi tra cattolici e calvinisti. Grande impressione suscit in Inghilterra il massacro di protestanti
a opera di cattolici avvenuto nellUlster. La propaganda puritana si mobilit e pass in parlamento nel 1641
una mozione detta la grande rimostranza. Essa considerava nemici dellordine sociale e politico inglese gli
appartenenti alle sette religiose cattoliche, i vescovi e il clero corrotto. Nel 1641 lIrlanda era in rivolta. Cos
il parlamento rivendic i pieni poteri militari e il comando della repressione. Carlo reag e tent di arrestare i
capi dellopposizione parlamentare. Non ci riusc e lasci la capitale e inizi la guerra civile.

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77. Prima fase della rivoluzione in Inghilterra: guerra civile 1642-49


Nel 1642 dopo la fuga del re da Londra cerano nella societ inglese due schieramenti al cui interno non
erano presenti classi sociali omogenee. Nel partito del re militavano laristocrazia, la chiesa anglicana, i
grandi proprietari nobiliari. Nello schieramento di opposizione parlamentare militavano gli esquires della
gentry, professionisti, mercanti, artigiani e i ceti che popolavano le aree limitrofe di Londra. Nel 1642 la
cavalleria fedele a re Carlo composta prevalentemente da aristocratici si scontrava con lesercito del
parlamento detti teste rotonde. Lesercito degli oppositori del re cominciarono a conseguire alcune vittorie
grazie al sostegno finanziario della city (elite finanziaria londinese), lalleanza con la Scozia, lesperienza e
la disciplina militare grazie soprattutto a un capomilitare calvinista ed esponente della gentry di provincia,
Oliver Cromwell. Fu la new model army, lesercito ideato e realizzato da Cromwell a sconfiggere i realisti
nel 1645 a Naseby e Lang Port. La nuova armata era altamente specializzata e qualificata e dimostrava una
ferera disciplina militare. Vinta la resistenza del re Carlo, che nel 1646 si arrese pure agli scozzesi e fu
consegnato al parlamento di Londra, la fase pi cruenta della guerra civile si concludeva. Emergevano ora
divisioni e conflitti interni allo schieramento che aveva combattuto il re, Conflitti religiosi e ideologicopolitico. Erano riconoscibili 3 forze politiche rappresentate alla camera dei comuni: la maggioranza era
costituita dai presbiteriani (conservatori, fautori di una chiesa calvinista, fondata su un sistema di consigli
ovvero presbiteri). Ad essi si opponevano gli indipendenti, il gruppo egemonico della new model army (si
opponevano a qualsiasi chiesa di stato e credevano nella tolleranza per tutti i credo religiosi; erano fermi
sostenitori del libero mercato, delliniziativa privata, della propriet). Alla loro sinistra i levellers (livellatori,
espressione politica delle sette religiose che predicavano lassoluta libert religiosa, la democratizzazione
della societ, nei casi estremi labolizione della propriet privata e il comunismo dei beni). Il ruolo di centro
tra le diverse forze fu assunto da Cromwell e Henry Ireton, un giurista che guid la battaglia ideologicopolitica contro i levellers. Il radicalismo dei livellatori si era diffuso tra la new model army. I presbiteriani
che cercavano di accordarsi con il re per il ripristino del autorit monarchica chiedevano lo scioglimento
della nuova armata. Cromwell e Ireton de un lato sostennero la new model army, dallaltro cercarono di
bloccare i levellers che vedevano la rappresentanza politica in modo differente rispetto agli indipendenti. I
levellers si battevano per il suffragio universale per una costituzione repubblicana che garantisse
luguaglianza dei cittadini. Gli indipendenti collegavano la rappresentanza alla propriet. La preoccupazione
maggiore degli indipendenti era il rischio dellanarchia sociale e politica, un rischio reale: i presbiteriani
controllavano il parlamento, Carlo I era fuggito in Scozia nel 1648; lesercito era in fermento e non riusciva
a contrastare le spinte radicali che lo agitavano, soprattutto quelle degli zappatori che occupavano terre,
tentando esperimenti di comunione dei beni. Si profilava un pluralismo di poteri e laffermazione di forze
centrifughe che avrebbero potuto vanificare tutte le conquiste del movimento rivoluzionario: i cardini dello
stato inglese, lassolutismo, la chiesa episcopale, erano stati distrutti; il vescovo Laud condannato a morte;
aboliti tutti i tribunali del re. Cromwell esclude (bisogna dire epur) dal parlamento tutti i presbiteriani
lasciandovi solo i suoi fedelissimi. Quindi and allattacco dellesercito di Carlo, appoggiato dagli scozzesi,
e lo sconfisse a Preston. Il re fu processato e condannato per alto tradimento. Il 30 gennaio 1649 Carlo I
venne giustiziato: con la sua testa cadeva anche il principio del diritto divino dei sovrani

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78. Seconda fase della rivoluzione in Inghilterra: dalla


proclamazione del commonwealth al protettorato di Cromwell
1649-53
Cromwell e il parlamento dichiararono decaduta la monarchia. Crearono un consiglio di stato che sostituiva
il consiglio privato e abolirono la camera dei lord. Nel 1649 fu proclamata la repubblica unita di Inghilterra,
Scozia e Irlanda (commonwealth). Permanevano le divisioni interne ai rappresentanti della repubblica sulle
questioni del suffragio. Non erano nemmeno svaniti i rischi di un ritorno del re: il figlio di Carlo I dai paesi
bassi aveva assunto il titolo di Carlo II ed era stato riconosciuto da Scozia e Irlanda. Cromwell persegu una
precisa strategia: salvaguardia del diritto di propriet, libert religiosa e indipendenza della chiesa dallo
stato, stabilit sociale ed eliminazione di tutte le posizione estremiste. In politica estera si perseguiva
lunificazione del paese attraverso la soluzione militare del problema irlandese e scozzese. I costi di questa
strategia furono alti: i capi dei livellatori furono arrestati, gli ammutinamenti dellesercito furono repressi.
Per la riconquista della Scozia e dellIrlanda furono adottate due linee diverse: alla prima furono garantite
condizioni di maggiore tolleranza mentre con la seconda Cromwell ebbe la mano pesante. Lo strumento pi
importante per la politica espansionistica inglese fu latto di navigazione (1651) tendente a riservare
allInghilterra il monopolio del commercio nordamericano. Era un atto di guerra contro lOlanda e le sue
navi, che gestivano gli scambi fra Inghilterra e America del nord. Le guerre navali olandesi furono 3, tra il
1652 e il 1674. Cromwell riusc anche a strappare alla Spagna la Jamaica. Nel 1653 Cromwell scioglieva il
lungo parlamento e insediava una nuova assemblea, eletta dai capi dellesercito che dur solo pochi mesi.
Una carta costituzionale lo nomin Lord protettore del commonwealth
3. Dittatura militare (1653-58). Cromwell sceglieva i nuovi membri del consiglio di stato tra gli ufficiali
dellesercito. Iniziava una vera dittatura militare. Il territorio diviso in 11 province era sottoposto a
governatori militari. Lesercito era ora costituito da militari di carriera fedelissimi a Cromwell. Intorno a
esso si costituiva un blocco dordine, tendente a non spingere oltre le conquiste della rivoluzione e a
consolidare gli interessi della gentry e dei piccoli proprietari terrieri. E in questo blocco dordine
cominciarono a rientrare anche ecclesiastici e aristocratici. A dialettica politica si svolgeva ora tra i moderati
dellesercito che difendevano la carta costituzionale del 53 e i realisti che si battevano per un ritorno alla
monarchia. La politica economica suscitava tensioni: erano state nuove imposizioni fiscali ed era stata
istituita limposta fondiaria. Anche la politica estera antispagnola non incontrava il favore del ceto
mercantile, in parte interessato ai rapporti commerciali con gli Asburgo. Alla sua morte nel 1658 Cromwell
lasciava lInghilterra in una condizione di contrasti.
4. Dalla morte di Cromwell alla restaurazione di Carlo II (1658-60). Il figlio di Cromwell, Richard,
subentrato nella carica di lord protettore, non garantiva pi la sicurezza dei ceti abbienti. Nelle file
dellesercito riprendeva il diffondersi del movimento radicale. Era necessaria la rstaurazione di un ordine
politico pi solido. Nel 1660, un esercito al comando di Geoge Monk marciava su Londra e restituiva i
poteri al parlamento. Aveva un largo sostegno sociale. Carlo II rientrava cos in Inghilterra, la monarchia era
restaurata, insieme alla camera dei lord e la chiesa anglicana.

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79. Terza fase della rivoluzione in Inghilterra: Dittatura militare


1653-58
Cromwell sceglieva i nuovi membri del consiglio di stato tra gli ufficiali dellesercito. Iniziava una vera
dittatura militare. Il territorio diviso in 11 province era sottoposto a governatori militari. Lesercito era ora
costituito da militari di carriera fedelissimi a Cromwell. Intorno a esso si costituiva un blocco dordine,
tendente a non spingere oltre le conquiste della rivoluzione e a consolidare gli interessi della gentry e dei
piccoli proprietari terrieri. E in questo blocco dordine cominciarono a rientrare anche ecclesiastici e
aristocratici. A dialettica politica si svolgeva ora tra i moderati dellesercito che difendevano la carta
costituzionale del 53 e i realisti che si battevano per un ritorno alla monarchia. La politica economica
suscitava tensioni: erano state nuove imposizioni fiscali ed era stata istituita limposta fondiaria. Anche la
politica estera antispagnola non incontrava il favore del ceto mercantile, in parte interessato ai rapporti
commerciali con gli Asburgo. Alla sua morte nel 1658 Cromwell lasciava lInghilterra in una condizione di
contrasti.

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80. Quarta fase della rivoluzione in Inghilterra: dalla morte di


Cromwell alla restaurazione di Carlo II 1658-60
Il figlio di Cromwell, Richard, subentrato nella carica di lord protettore, non garantiva pi la sicurezza dei
ceti abbienti. Nelle file dellesercito riprendeva il diffondersi del movimento radicale. Era necessaria la
rstaurazione di un ordine politico pi solido. Nel 1660, un esercito al comando di Geoge Monk marciava su
Londra e restituiva i poteri al parlamento. Aveva un largo sostegno sociale. Carlo II rientrava cos in
Inghilterra, la monarchia era restaurata, insieme alla camera dei lord e la chiesa anglicana.

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81. La restaurazione degli Stuart da Carlo II a Giacomo II


Listituzione monarchica, il rapporto tra la chiesa anglicana e lo stato, durante il regno di Carlo II Stuart
(1660-85) erano restaurati ma dovevano fare i conti con il ruolo esercitato dalla camera dei comuni. Fu
grazie ad essa che dopo il 1660 non si ebbe una pura e semplice restaurazione dellassolutismo monarchico.
Un altro lascito della prima rivoluzione fu lo sviluppo di pi moderne forme organizzative di lotta politica.
Nacquero i due schieramenti intorno ai quali si polarizzata la vita politica inglese moderna e
contemporanea: i tories e i Whigs. I Toris credevano nel diritto divino dei re, nella religione di stato
anglicana. I Wighs credevano nellautorit del parlamento, nella libert religiosa. Sarebbero poi diventati
conservatori e progressisti.
Sotto Carlo II il parlamento blocc i progetti di restaurazione cattolica del sovrano appoggiati da Luigi XIV
re di Francia. Nel 1678 il parlamento vot il Test act = tutti gli ufficiali civili e militari potevano esercitare
la carica solo dopo la professione di fede anglicana. Nel 1679 approv lhabeas corpus = abolizione del
carcere preventivo, arresto solo sulla base di motivi penalmente perseguibili. Divieto di qualsiasi restrizione
arbitraria e illegale della libert. Carlo II non poteva operare nessuna scelta politica autonomamente dal
paese e dalla sua societ civile: segno che lassolutismo si avviava in Inghilterra verso la crisi. Lalleanza di
Carlo II con Luigi XIV preoccupava gli ambienti finanziari e commerciali britannici. Dopo lultima guerra
anglolandese inizi a montare lostilit verso la Francia e si gettavano le basi di unalleanza anglolandese. Il
successore di Carlo, il fratello Giacomo II accentu la frattura tra il governo e lopposizione parlamentare.
Era cattolico ma non aveva figli. Fu perci tollerato solo nella speranza di una successione protestante.
Abol le disposizioni del test act e cerc di riaffermare il diritto divino dei re avendo come modello la
Francia di luigi XIV. Ma il partito Whigs era pi forte di quello dei Tories e la societ civile rivendicava la
libert di stampa e una pi piena partecipazione politica. A segnare le sorti di Giacomo II fu la nascita di un
figlio.

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82. Gli esiti della rivoluzione inglese del 1600


Fu un larghissimo schieramento formato da Whigs e Tories a offrire la corona dInghilterra allo Statolder
dOlanda Guglielmo III dOrange e a sua moglie Maria Stuart, figlia di Giacomo II, entrambi protestanti.
Nel 1688 un piccolo esercito olandese sbarc sul suolo inglese senza incontrare nessuna resistenza. Giacomo
II fugg presso Luigi XIV. Il primo atto di Guglielmo III fu nel 1689 lemanazione del Bill of Rights (la
dichiarazione dei diritti): rappresent la fine della monarchia assoluta e defin il nuovo equilibrio
costituzionale inglese fondato sulla limitazione dei poteri del re al quale spettava la funzione di capo dello
stato (il re regna, non governa). La fonte della sovranit non era pi la persona del re ma il re nel
parlamento, il rappresentante della volont della nazione.
Negli anni 40 del 600 in Europa scoppiarono molte rivolte ma ununica rivoluzione ebbe successo. Rivolte
furono quelle che scoppiarono nell'impero spagnolo (catalogna, regno di Napoli, Sicilia) e quelle francesi
contro la centralizzazione dello stato assoluto. Rivoluzione fu solo quella inglese. Con il concetto di
rivoluzione si intende un mutamento radicale degli equilibri politici preesistenti; come quello di rivolta una
sospensione temporanea su scala regionale e locale di un assetto sociale e costituzionale che non viene
intaccato nelle sue fondamenta e che conserva in altre parti del paese la sua legittimit e i suoi effetti.

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83. LOlanda nel '600


LOlanda nel XVII secolo fu unanomalia nello schema europeo. Fu lunico paese dEuropa a sottrarsi alla
stagnazione economica generale; riusc a liberarsi dal dominio della Spagna; trov i modi e gli strumenti per
competere economicamente con paesi pi potenti, consolid le sue posizioni sia nel Baltico che nel
Mediterraneo. Costru un sistema politico fondato sul federalismo e non sullaccentramento. Dopo la tregua
dei 12 anni con la Spagna i paesi bassi si trovarono divisi in 2 parti: le province unite e i paesi meridionali.
La divisione era politica (le province unite erano uno stato indipendente a regime repubblicano mentre i
paesi bassi appartenevano alla corona spagnola); la divisione era anche religiosa (province unite erano
protestanti mentre i paesi bassi spagnoli no). Inoltre la divisione era economico-sociale. Le province unite
avevano un modello politico originale: uno stato repubblicano a struttura federativa. Organi federali erano
gli stati generali a cui erano affidati la politica estera e le finanze e il consiglio di stato per affari di minore
importanza. La sede della sovranit era negli stati provinciali che nominavano lo statolder, il capo dello
stato. Altra carica importante era il gran pensionario, una sorta di consulente legale delle province.
Nel 1602 fu creata la compagnia delle indie orientali, unassociazione permanente fondata sia sul libero
acquisto di azioni da parte dei cittadini, sia su una concentrazione di capitali. A essa venne riconosciuto il
monopolio del commercio olandese sui mari oltre allo stretto di Magelleano e il Capo di Buona Speranza.
Da questo inizi la colonizzazione olandese del sudAfrica. La vera forza dellOlanda era lindustria. La pace
con la Spagna (1648) signific inoltre per lOlanda conquiste territoriali e il riconoscimento della
supremazia economica sui paesi bassi meridionali. Intorno al 1650 le province unite possedevano un vasto
impero commerciale: controllavano il commercio mondiale delle spezie e avevano ottenuto il monopolio
commerciale con il Giappone; la compagnia delle indie occidentali aveva fondato nellisola di Manhattan
New Amsterdam occupata poi successivamente dagli inglesi e chiamata New York. Controllavano inoltre il
commercio degli schiavi neri. Sul piano politico dal 1653 al 1672 il regime repubblicano si consolida ed
sperimentata una nuova forma di governo senza Statolder. il gran pensionario de Witt a governare lo stato.
Conflitto angloolandese: la prima guerra anglolandese (1652-54) si combatt sulla base di due principi
contrastanti: lidea inglese del monopolio e della supremazia marittima; lidea Olandese della libert dei
mari. Tra la prima e la seconda guerra (1665-67) si collocano la pace dei Pirenei e la restaurazione
monarchica in Inghilterra. I tentativi di unalleanza tra Olanda, Inghilterra e Francia falliscono; invece
siglata unalleanza tra Francia e Olanda in funzione antinglese. Le trattative di pace che conclude la seconda
guerra anglolandese sono pi favorevoli allOlanda e segnano anche un rovesciamento di alleanze: Olanda,
Inghilterra e Svezia si accordano in funzione antifrancese. Ma nel 1670 un accordo segreto firmato a Dover,
tra Inghilterra e Francia, prevede un attacco congiunto contro lOlanda. Eli ha una pessima dizione. Due
anni dopo la Francia attacca lOlanda dove al governo Guglielmo III dOrange. Questa guerra si conclude
con la pace di Westminster che riconosce il fondamento dei principi liberistici propugnati dagli olandesi.
Ma lalleanza tra Carlo II Luigi XIV trova opposizione nella city londinese e negli ambienti commerciali e
britannici.

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84. Assolutismo: definizione


Il concetto di assolutismo deriva dalla formula rex legibus solutus = il re sciolto dal vincolo delle leggi.
Poich il re stesso rappresentante di Dio, fonte della legge, il sovrano insieme legislatore e giudice
supremo. La teoria del potere assoluto della monarchia nacque nella seconda met del 500 durante le guerre
di religione in Francia come antidoto al disordine sociale e politico e fu poi perfezionato nel corso del XVII
secolo. Si deve pensare allassolutismo non come a un regime compiuto e realizzato di dominio totale sui
sudditi. Vi sono alcuni limiti: il limite imposto dalla legge divina, il dovere di rispettare ordinamenti,
consuetudini, il patrimonio giuridico accumulato dal paese nel suo corso storico. Inoltre la monarchia
assoluta di tipo occidentale doveva fare i conti con la molteplicit di forze politiche organizzate con un
pluralit di poteri, con organismi e ceti rappresentativi della societ. Tra il XVI e il XVIII secolo si pu
vedere il rapporto dialettico tra laccentramento come progetto dello stato assoluto e i tentativi di resistenza
dei diversi corpi. Ma non sempre questi corpi svolsero una funzione antagonista nei confronti della
monarchia assoluta; a volte parteciparono al consolidamento della centralizzazione del potere e dello stato
moderno.
Lassolutismo uno stadio pi evoluto dello stato moderno.
Al vertice della societ di ordini si colloca la nobilt di origine antica, qui segue la nobilt di dignit mentre
chi esercita un mestiere o svolge un lavoro manuale si ritrova in basso nella scala gerarchica.
Importante nella seconda met nel XVII il nesso tra politica internazionale e politica interna degli stati.
Questo periodo sanc la preponderanza europea della Francia. Inghilterra e Olanda dopo 3 guerre non ebbero
pi un rapporto conflittuale ma costruirono unalleanza. La pace di Oliva (1660) segn linizio dellascesa
della Prussia degli Hohenzollern. Anche la monarchia austriaca di Leopoldo I consolid il suo ruolo
internazionale.

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85. Antico regime: definizione


questo concetto nacque durante la Rivoluzione francese, allorigine della formula perci il suo significato
negativo. Antico regime era tutto ci che si opponeva alle conquiste della rivoluzione. Questo termine, usato
in coppia con quello di assolutismo sta a indicare i caratteri del rapporto tra lo stato e la societ nei 150 anni
che precedono la rivoluzione francese. Questi sono:
La fonte della sovranit non la nazione ma la persona del re.
La propriet delle potere del sovrano che ne unico titolare ma la sua gestione affidata a corpi
specializzati: esercito professionale, burocrazia, diplomazia.
Non esiste ancora una divisione tra i 3 poteri dello stato (legislativo, esecutivo e giudiziario)
Esistono corpi privilegiati che godono di giurisdizioni separate.

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86. Luigi XIV: la via francese allo stato moderno


Luigi XIV, il re sole, nacque nel 1638 da Luigi XIII e Anna dAustria ed eredit la corona di Francia allet
di 5 anni. Assunse il potere nel 1661 dopo la morte di Mazarino e mor nel 1715. Egli avvi un processo di
consolidamento dello stato moderno che coinvolse il governo del territorio, la politica economica, la politica
internazionale.
Societ e stato: essendo la Francia una delle prime realt demografiche in Europa il governo del territorio
costitu la questione pi importante per il sovrano. Dei 20 milioni di abitanti francesi, i 4/5 circa vivevano in
campagna ma la Francia era lo stato europeo pi dotato di citt di media grandezza. Villaggi e citt facevano
parte di province territoriali unificate in uno stato-nazione ma diverse sia per usi e tradizioni che per il peso
delle istituzioni e rappresentanze locali. La diversit era formalizzata nel riconoscimento da parte del
sovrano nella distinzione tra pais delection e pays detat: i primi ricadevano sotto lamministrazione
giudiziaria e fiscale dello stato, i secondi erano rappresentati da stati provinciali che godevano di amplissimi
poteri e potevano contrattare con la corona il carico fiscale. I ceti dominanti della societ francese erano le
nobilt, divisa tra antica e moderna. Merito di Luigi XIV e dei suoi ministri fu di aver portato a compimento
il disegno di concentrazione del potere e di ridimensionamento della potenza della antica aristocrazia. I
grandi del regno sotto Luigi XIV furono estromessi dal consiglio del re. Inoltre ridimension i poteri dei
grandi governatori di provincia. Mentre per quanto riguarda la nobilt moderna Luigi incentiv attraverso il
conferimento di molti titoli la nobilt di toga e dufficio. Questa nobilt fu molto importante nel governo
francese nellepoca di Luigi XIV.

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87. Lorganizzazione dello stato con Luigi XIV


Titolare del potere politico era il re e insieme ai suoi ministri, specializzati per funzione, decideva e operava
le principali scelte di governo. Questi ministri formavano lorganismo politico pi importante del regno che
insieme al re decideva degli affari di stato. Cerano poi altri consigli competenti in materia finanziaria e
giudiziaria ma con Luigi fu ridimensionato il loro potere. I ministri erano reclutati fra i maitres des
requetes= magistarti che avevano ricevuto incarichi o commissioni particolari direttamente dal re, avevano
fatto parte della cancellerie presso le corti sovrane (i parlamenti), avevano svolto funzioni, soprattutto nella
fase istruttoria di affari di stato ed erano stati relatori presso i consigli. Questi uomini, il nucleo della classe
governativa francese, consentirono a Luigi di ridurre i parlamenti alla semplice funzione di registrazione
automatica degli editti. Nel rapporto tra centro e periferia la figura dellintendente provinciale fu lo
strumento pi efficace di governo per la periferia. Egli svolgeva funzioni di natura giurisdizionale,
amministrativa e finanziaria. Queste cariche erano assegnate ai fedelissimi del re, i maitres des requetes. La
centralizzazione dello stato e le sue pubbliche istituzioni persino in unepoca in cui Luigi affermava lo stato
sono io , dovevano fare i conti con la diversit e le differenze territoriali di norme e pratiche giuridiche,
con la molteplicit di ceti o corpi e giurisdizioni con situazioni e condizioni non omogenee di fronte ad
articolazioni del potere pubblico come il fisco. Ogni parlamento, ogni corte sovrana, era padrone della
propria giurisprudenza e sia in materia civile che penale fissava le norme da applicare. Gli interessi dei
parlamenti si scontravano con il progetto monarchico di riformare lordinamento giudiziario. Inoltre di
fronte al fisco cerano situazioni differenti: nei pays detat lautonomia in materia fiscale era assai ampia:
ripartizione e riscossione erano affidati a organismi dipendenti dagli stati provinciali. Questi erano i limiti
dellassolutismo. Per quanto riguarda la politica religiosa, Luigi voleva bloccare correnti e movimenti
religiosi non aderenti allortodossia cattolica; arginare la diffusione delleresia protestante; ma anche
rafforzare le prerogative statali nei confronti della chiesa di Roma. Verso la met del XVII secolo ci fu una
larga diffusione delle idee di Cornelis Jansen, un vesovo delle fiandre influenzato da SantAgostino. Le idee
di Giansennio erano quelle di una morale rigorosissima e dellinteriorit dellindividuo come fondamento
della religione cristiana. I cenacoli del movimento giansenista furono i due monasteri di Port Royal. Dopo la
condanna papale di alcune proposizioni di Giansenio, nel 1664 Luigi XIV ordin la chiusura di Port Royal.
Latteggiamento della monarchia nei confronti del movimento giansenista fu condizionato dal rapporto tra
Luigi e la chiesa di Roma. Il movimento giansenista fu tollerato negli anni 70, nel periodo in cui il conflitto
tra Luigi e il papato per il controllo di cariche e benefici ecclesiastici francesi consigliava al sovrano di
conservarsi alleata una corrente religiosa in polemica con Roma. Ma negli anni 80 la politica religiosa di
Luigi cambi in senso sempre pi autoritario. Il pericolo era costituito dalla presenza consistente di
protestante. Nel 1685 Luigi sostitu leditto di Nantes con leditto di Fontaine bleau e obblig tutti i francesi
a osservare e praticare la religione cattolica. Molti ugonotti scelsero la via dellesilio e fu una perdita anche
economica. Anche il movimento giansenista sub una dura repressione allinizio del 700 per le idee
gianseniste si diffusero anche tra i togati, medio basso clero e contribuivano a rafforzare il sentimento di
autonomia da Roma (gallicanesimo).

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88. Economia e politica economica con Luigi XIV


La seconda met del 600 fu unet di stagnazione per leconomia francese. Vi erano alcuni poli di attivit
manifatturiera (cantieristiche e tessili) ma nel mercato internazionale il posto della Francia era secondario
rispetto a Inghilterra e Olanda. Tutti gli stati nellet dellassolutismo, in misura maggiore o minore,
soffrivano di alcune carenze nella loro economia. Carenza di liquidit che imponeva allo stato la dipendenza
da uomini daffari privati, la fragilit delle strutture industriali; il deficit nella bilancia dei pagamenti. La
forza dello stato moderno era direttamente proporzionale alla capacit di governare l economia del paese,
che nellancien regime significava riportare in attivo le finanze statali. Fu questo lobbiettivo che si pose il
ministro di Luigi XIV, Colbert, responsabile delle finanze della politica interna tra il 1660 e il 1680. Gli
interventi di politica economica promossi da Colbert andarono nella direzione del mercantilismo (politica
economica di quasi tutti gli stati tra XVII e XVIII secolo che identificarono la ricchezza nazionale con la
quantit di metalli preziosi disponibile e si posero lobbiettivo di incrementarla attraverso il contenimento
delle importazioni e laumento delle esportazioni). Per quanto riguarda lindustria, Colbert impegn cospicui
capitali statali per promuovere nuove imprese manifatturiere, soprattutto prodotti di lusso. Il privilegiare il
settore manifatturiero andava a svantaggio di quello agricolo. Per quanto riguarda il commercio con lestero
Colbert form 5 compagnie commerciali sul modello olandese inglese alimentate dai capitali statali. Il loro
sviluppo fu collegato a una vasta politica coloniale verso Canada e Senegal. Per quanto riguarda il settore
fiscale, legato al mercantilismo era il protezionismo: la realizzazione di una grande riserva di metalli
preziosi nelle casse dello stato doveva ottenersi grazie ad alti dazi doganali sulle merci importate e incentivi
e incoraggiamenti alle esportazioni. Anche il commercio interno fu appoggiato con ogni mezzo. Alla fine
del ventennio colbertiano il bilancio di questa politica presentava luci e ombre. Grazie allaumento delle
esportazioni la disponibilit finanziaria dello stato etra aumentata ma nellarco di pochi anni sia la
sfavorevole congiuntura economica sia la politica bellicista di Luigi XIV avrebbero esaurito le risorse
accumulate da Colbert.

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89. Politica internazionale di Luigi XIV


Il primo impegno bellico di Luigi fu la guerra di devoluzione. In alcuni domini della corona spagnola vigeva
la legge salica che escludeva dalla successione al trono le femmine. Ma in altri territori degli asburgo di
Spagna era possibile la successione per linea femminile. Alla morte di Filippo IV (1665), Luigi, che ne
aveva sposato la figlia Maria Teresa, rivendic una parte dei domini spagnoli. Occup i paesi bassi
meridionali e la franca contea. Con la pace di Aquis Grana (1668) furono riconosciute alla Francia le
conquiste territoriali nei paesi bassi spagnoli ma le fu imposta la restituzione della franca contea.
Partita da un conflitto di natura commerciale la seconda guerra di Luigi XIV, contro lOlanda port vantaggi
territoriali alla Francia ma evidenzi anche la pericolosit della sua spinta egemonica inducendo i pi
importanti stati europei ad allearsi contro di essi. LOlanda, antagonista economica della Francia, era il
bersaglio della politica protezionistica di Colbert ma le province unite non avevano accettato la guerra delle
tariffe imposta dalla Francia e avevano reagito bloccandone le esportazioni. Luigi XIV si alle contro
lOlanda con lInghilterra di Carlo II e la Svezia. La guerra scoppi nel 1672 ma non fu semplice per le
truppe franco inglesi piegare la resistenza dello Statolder Guglielmo III dOrange. Nel 1674 entravano in
guerra contro la Francia limpero e la Spagna. Le truppe brandeburghesi sconfiggevano nel 1675 quelle
svedesi; nel 1677 il matrimonio tra Guglielmo III e la figlia di Giacomo II segnava il riavvicinamento
anglolandese. Cos Luigi firm la pace Animega (1678) guadagnando la franca contea. Vi fu poi la guerra
della lega di Augusta (1686-97). Una coalizione formata da Spagna, Inghilterra, Olanda, Svezia, Austria e
altri stati minori combatt contro loccupazione francese di alcuni territori situati nella valle del Reno. Il
conflitto si concluse nel 1697 con la pace di Ryswzck (risvich): la Francia fu costretta a restituire tutto
tranne la citt di Strasburgo.

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90. Lassolutismo in Prussia e Austria alla fine del 1600


Dopo la pace di Westfalia negli stati germanici il rafforzamento del potere dei principi territoriali va a
svantaggio dellimperatore della dieta imperiale. Al sud i ceti territoriali hanno ancora notevoli poteri ma in
altri stati la centralizzazione delle funzioni militari, economiche e amministrative tende a rafforzare il
principe. Il modello in cui meglio si realizza l processo di centralizzazione quello del Brandeburgo-Prussia
di Federico Guglielmo (1640-88). La tappa importante nellascesa della Prussia la Pace di Oliva: la Prussia
viene annessa al Brandeburgo. Anche qui lassolutismo non un sistema di facile realizzazione e si afferma
una via allassolutismo che a differenza della Francia ha un fondamento nobiliare: i posti pi importanti
dellamministrazione militare e civile sono conferiti allantica nobilt (junker). Essi controllano anche tutte
le funzioni del governo locale del territorio. La base militare di quella che sar la grande potenza prussiana e
lartefice dellunificazione della Germania rappresentata nellorgano pi importante del governo, il
commissariato generale della guerra.
Una monarchia in fase di consolidamento potrebbe definirsi quella dellAustria sotto Leopoldo I dAsburgo
(1658-1705). Il suo predecessore Ferdinando II aveva unificato i ducati austriaci e il regno di Boemia sotto il
profilo di un comune sentimento di appartenenza alla comunit politica degli
Asburgo dAustria. Ferdinando e Leopoldo si posero anche lobbiettivo di rafforzare lamministrazione
pubblica e di formare un esercito permanente. Il problema della monarchia asburgica era una piccola parte
della Ungheria che non era caduta sotto la giurisdizione ottomana. LUngheria si rivelava un ostacolo alla
creazione di una assolutismo omogeneo e accentrato. La dinastia asburgica regnava nel paese solo in virt di
un unione personale; la sua autorit era elettiva e revocabile; la potente nobilt del paese vigilava sulla sua
costituzione e le prevaricazioni monarchiche; lo ius resistendi, il diritto di reagire con la forza al mancato
rispetto monarchico dei privilegi ungheresi legittimava le rivolte nobiliari. Il problema ungherese era anche
intrecciato con il rapporto tra la monarchia asburgica e gli ottomani. Nel 1660 la Transilvania insorse contro
il dominio turco: gli ottomani ebbero la meglio e si diressero verso Vienna ma a 100 KM dalla capitale
vennero sconfitti dalle truppe austriache. Lintervento dellesercito asburgico era dettato anche dal disegno
di Leopoldo di distruggere lopposizione dellaristocrazia magiara alla monarchia. Il sovrano annull tutti i
privilegi politici di cui godevano gli ungheresi e diede il via a una repressione delle minoranze protestanti.
La reazione fu la rivolta dei magiari nel 1678 che furono appoggiati dai turchi. Nel 1683 Vienna fu assediata
dai turchi. Le truppe austropolacche ebbero per la meglio e allontanarono il pericolo ottomano da Vienna.
Nel 1699 con la pace di Carlowits i turchi cedettero agli austriaci ungheria e Transilvania, Leopoldo ottenne
dagli stati magiari il consenso alla dinastia asburgica come monarchia non pi elettiva ma ereditaria.

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91. Spagna e Italia alla fine del 1600


Dopo la pace di Vestfalia e nel corso del XVII secolo la Spagna perse: Portogallo, Franca contea, parte delle
Fiandre e dellArtois, la Cerdania e il Rossiglione sui Pirenei. La monarchia dei re cattolici restava
comunque una potenza imperiale. Non aveva pi legemonia in Europa ma aveva superato la crisi degli anni
40, retaurato il potere in Catalogna, mantenuto i domini italiani di Milano, Napoli, Sicilia e Sardegna,
inoltre poteva contare su un vasto impero coloniale. Per quanto riguarda i fondamenti economici e sociali
della monarchia spagnola, la Castilla nel corso del XVII secolo sub una crisi, ed essendo il cuore
delleconomia imperiale, la sua crisi coinvolse lintera Spagna. Questo processo riguard lultima fase del
regno di Filippo IV e il primo periodo di quello di Carlo II (1675-1700). Ma a partire dalla fine degli anni70
del 600 ci furono in Spagna segnali di ripresa dal punto di vista agricolo e industriale. Gli aristocratici
continuavano a costituire il vertice della societ iberica ma accanto a loro cominciava a formarsi una
borghesia mercantile industriale legata soprattutto al commercio americano.
In Italia i segni di una crisi e stagnazione erano evidenti. Sulla crisi demografica che invest lItalia, un ruolo
importante fu esercitato dalle epidemie di peste che investirono quasi tutta la penisola. Dopo lo spostamento
dei traffici verso lAtlantico, la scena internazionale era dominata da Olanda, Inghilterra e Francia e lItalia
si trov tagliata fuori dal traffico internazionale. Da paese importatore di materie prime ed esportatore di
manufatti si trasform in paese esportatore di materie prime e importatore di manufatti. In particolare il
settore della lana era davvero in crisi. Dal punto di vista politico lItalia era un laboratorio di esperienze
differenti. In tutti gli stati italiani, sia quelli dipendenti dalla Spagna, sia le monarchie, le repubbliche
cittadine, i principati, le funzioni pubbliche della vita politica andarono estendendosi e organizzandosi. Un
altro elemento comune fu laffermazione di un ceto ministeriale legato allapparato statale e allesercizio del
governo centrale e periferico.
Piemonte sabaudo: fu influenzato dal modello di politica interna della Francia di Luigi XIV. Carlo
Emanuele II (1663-75) adott una politica mercantilistica riuscendo a coinvolgere anche laristocrazia nella
promozione dellattivit economica. Inoltre si form in Piemonte una vera burocrazia civile e militare. Dopo
10 anni di reggenza di Maria Giovanna Battista, assunse il potere con un colpo di stato Vittorio Amedeo II
che si distinse per una aggressiva politica estera, liberandosi dalla presenza francese in alcuni territori dello
stato (casale e Pinerolo). Inoltre partecip alla guerra contro la Francia (1690-97) alleato degli Asburgo ad
Austria ed in Spagna. In una seconda fase il Piemonte ebbe mire espansionistiche verso la Lombardia,
ribaltando le alleanze e firmando nel 1696 larmistizio con la Francia.
Genova. Luigi XIV dopo aver bombardato la citt nel 1685 perch non aveva interrotto la sua relazione
preferenziale con la Spagna costrinse Genova a un atto sottomissione diplomatica. Solo cos Genova riusc a
salvaguardare la sua indipendenza.
Lo stato Pontificio. Dopo la pace di Westfalia non fu pi in grado di realizzare una presenza significativa
sulla scena internazionale. Anche qui la tendenza allaccentramento dei poteri e a una pi efficace gestione
del rapporto tra centro e periferia indusse a un ammodernamento delle strutture amministrative dello stato
Venezia. Il suo ruolo internazionale era ormai in netto declino e la sua politica estera era dettata
dallesigenza di difesa pi che dalliniziativa politica. La guerra di Candia contro gli Ottomani verso la met
del 1600 si concluse con perdite enormi per la repubblica che dovette abbandonare lisola. Nemmeno la
conquista del Peloponneso in seguito alla pace di Carlowitz fu di lunga durata.
Gran ducato di Toscana. La politica estera fu dipendente dalla Francia anche perch il gran Duca aveva
sposato margherita dOrleans. Crisi demografica e crisi economica non colpirono come altrove la Toscana.

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Sezione Appunti

Regno di Napoli. Dopo la rivolta del 1647-48 e la restaurazione della monarchia spagnola ci fu una svolta
nel modo di governare. Ci fu un efficace intervento assolutistico dello stato: la repressione del banditismo
baronale, una maggiore tutela dellordine pubblico, controllo sugli abusi del clero. Ma la crisi demografica
dopo la peste, la crisi agraria e del commercio, la pressione fiscale in aumento in coincidenza delle
congiunture belliche non consentirono ai vicer napoletani della seconda met del 600 di dar vita a una
politica riformatrice. Solo alla fine del XVII secolo ci fu una ripresa economica.

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92. I paesi scandinavi alla fine del 1600


Nel corso della guerra dei 30anni la Svezia aveva raggiunto una statura internazionale essendo la vincitrice
insieme alla Francia del conflitto in terra tedesca. Con la pace di Westfalia aveva ottenuto la Pomerania
occidentale, Brema, il controllo delle foci dei 3 grandi fiumi della Germania settentrionale: lElba, lOder e
il Weser. La prima guerra del nord scoppi per il controllo del baltico. Il re svedese Carlo X invase nel 1655
la Polonia. Lelettore del Brandeburgo Federico Guglielmo e il re di Danimarca Federico III si allearono
contro la potenza svedese. Nel 1658 lesercito di Carlo X assedi Copenhagen costringendo alla resa la
Danimarca. Con la pace di Copenhagen (1660) la Svezia prendeva possesso delle 3 province meridionali
della Danimarca. Con la pace di Oliva Brandeburgo si annetteva la Prussia.
Il successore di Carlo X, Carlo XI promosse una distribuzione della ricchezza agricola del paese
equilibrando il rapporto tra i beni della corona, i beni della nobilt, i beni dei contadini indipendenti. Su
questa base gli fu possibile garantire una bilancia dei poteri di gruppi e ceti della societ e governare da
monarca assoluto.

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93. La Polonia alla fine del 1600


La Polonia era una monarchia elettiva: la sua potente aristocrazia, per mantenere debole lo stato centrale,
prefer, dopo lestinzione della dinastia Jagelloni, avere prima un re francese, poi un re ungherese, quindi la
dinastia svedese dei Vasa. A met del 600 e per un ventennio la Polonia fu il teatro di una guerra europea
per il controllo del suo territorio. Ne usc stremata con perdite considerevoli del suo territorio e con una
popolazione diminuita di 1/3. La Polonia era circondata da potenze in ascesa: fall la possibilit di dominare
il Baltico e di diventare una potenza marittima perch la Prussia orientale le fu sottratta dal Brandeburgo.
Perse lUcraina orientale e perfino i turchi riuscirono a sottrarle una regione. Inoltre aveva una strutturale
anarchia politica: la norma dellunanimit parlamentare poteva paralizzare lo stato. Il re soldato Sobieski
negli ultimi anni del 600 cerc di centralizzare lo stato ma non approd a risultati apprezzabili. Il progetto di
monarchia ereditaria fall e nel 1696 la nobilt polacca respinse la successione del figlio di Sobieski. Ascese
al trono il principe Augusto II di Sassonia appoggiato dalla Russia.

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94. Cause delle guerre europee nella prima met del XVIII secolo
La prima met del XVIII lepoca del primato della politica classica. I soggetti privilegiati sono le corti,
sono ristrette elites che controllano la diplomazia. Occasione per lo scoppio dei conflitti sono i problemi
dinastici, le questioni delle successioni ai troni spagnolo, polacco, austriaco, ma altre questioni disnastiche
investono anche lInghilterra e alcuni stati italiani. La rivalit tra gli stati determinata anche dal conflitto
dinteressi commerciali e la guerra si estende anche in continenti extraeuropei. Unaltra caratteristica del
periodo il nesso stretto tra politica estera e interna.

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95. La guerra di successione spagnola 1702-14


La morte senza eredi di Carlo II di Spagna nel 1700 rendeva incerta la titolarit dei possessi degli Asburgo
di Spagna. I pretendenti al trono erano: Luigi XIV, marito di uninfanta di Spagna che formalmente aveva
rinunciato a ogni diritto di successione al trono dei re cattolici per se e per i suoi discendenti; limperatore
Leopoldo I dAsburgo che aveva spostato la sorella di Carlo II Margherita; Vittorio Amedeo II di Savoia,
figlio di una principessa spagnola. Ma alla lettura del testamento di Carlo II si scopr che era designato erede
universale Filippo dAngi, nipote di Luigi XIV che avrebbe assunto il nome di Filippo V. una clausola del
testamento vietava a Filippo di unire la corona di Spagna con quella di Francia. Il rischio che potesse
costituirsi in Europa unegemonia franco spagnola era concreto. Cadevano gli accordi stipulati da Francia e
Austria fin dal 1668. LEuropa era posta davanti a una minaccia che poteva trasformarsi in realt: i borboni
regnanti di qua e di l dei Pirenei; Luigi XIV quasi monarca universale.
A prendere liniziativa per la formazione dello schieramento antifrancese fu lInghilterra, preoccupata che la
Francia potesse impadronirsi del ricco mercato delle indie spagnole. Tra il 1701-2 si siglarono 2 patti: il
primo tra Ighilterra e Olanda e il secondo tra Inghilterra e Austria. Nella coalizione anglo-austro-olandese
entrarono anche il Palatinato, lHannover e la Prussia. Sul fronte opposto Luigi XIV riusci a far aderire al
blocco franco-spagnolo il duca di Savoia, il re del Portogallo, gli elettori di Colonia e Baviera. Un conflitto
di vaste proporzioni scoppi il 16 maggio del 1702. Nella prima fase della guerra fu evidente la superiorit
terrestre della Francia ma la superiorit della flotta angloolandese, la difficolt della Francia a tener testa agli
eserciti nemici, sui molti fronti di guerra, la defezione del Portogallo e del Piemonte Sabaudo dal blocco
franco spagnolo (1703) impressero una svolta decisiva alle sorti della guerra. I destini del sistema, del suo
equilibrio, si giocavano sul Reno, nellEuropa centrale, nel Belgio ma anche in Italia. Qui Vittorio Amedeo
II di Savoia cap che il suo stato, stretto tra i Borbone di Parigi al di la delle Alpi e i Borbone di Spagna nella
Lombardia, avrebbe avuto una vita precaria e oper il voltafaccia nel 1703 passando al blocco antifrancese.
Nella battaglia di Torino (1706) i francesi furono costretti ad abbandonare il Piemonte e ad oltrepassare le
Alpi: merito di Vittorio Amedeo II e di suo cugino Eugenio di Savoia comandante delle truppe austriache
che occupava anche Mantova e Milano.
Gli austriaci riportavano i successi militari pi importanti. Nel 1706 larciduca Carlo dAsburgo figlio
dellimperatore Leopoldo entrava a Madrid ma ne era ricacciato. Nel 1707 le truppe austriache entravano a
Napoli: finiva dopo oltre 2 secoli la dominazione spagnola nel regno di Napoli. Gli austriaci vi sarebbero
rimasti sino al 1734. Tra il 1708 e il 1709 inglesi e austriaci sconfiggevano i francesi nel Belgio. il regno di
Luigi XIV era attraversato dal malcontento: una terribile carestia; laumento del prelievo fiscale; sommosse
e rivolte nelle campagne; opposizione dei ceti mercantili alla politica concertista; opposizione di vasti gruppi
alla politica bellicista di Luigi XIV. A salvare il paese furono il prestigio del re e dellistituzione monarchica
che mobilit i sudditi per difendere lindipendenza francese e la morte nel 1711 dellimperatore Giuseppe I
dAsburgo. Il fratello Carlo saliva sul trono con il nome di Carlo VI. Iniziarono le trattative di pace che si
conclusero a Utrecht nel 1713 e Rastadt (1714). La vera vincitrice del conflitto fu lInghilterra. Conquist
possedimenti nellAmerica settentrionale a spese della Francia e nel Mediterraneo a spese della Spagna,
Gibilterra e Minorca. Filippo V fu riconosciuto re di Spagna ma dovette rinunciare a rivendicare diritti sul
trono francese. La Francia oltre a perdere a favore dellInghilterra territori nellAmerica del nord e a limitare
le sue prospettive di espansione commerciale nel nuovo mondo, rinunci ogni pretesa sulla Spagna.
AllAustria fu attribuito il Belgio spagnolo. Cambi la geografia politica dellItalia: il regno di Napoli, il
ducato di Milano, la Sardegna e lo stato dei Presidi passarono dalla Spagna allAustria. Vittorio Amedeo II

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di Savoia ottenne ingrandimenti territoriali in Piemonte e in Regno di Sicilia. Lelettore del Brandeburgo
Federico venne riconosciuto re di Prussia e ottenne ingrandimenti territoriali nella renana. Alla fine della
guerra di successione spagnola furono poste le premesse per un nuovo equilibrio italiano: Austria e
Piemonte sabaudo ne divennero i soggetti principali. Si applic il metodo delle barriere: stati cuscinetto
come il Belgio, tra Francia e Olanda e lo stato Sabaudo tra Francia e Austria avrebbero dovuto prevenire
eventuali conflitti ma gli interessi delle potenze non erano stati affatto soddisfatti. I perdenti, Francia e
Spagna avevano motivi di conflittualit tra di loro che presto si sarebbero trasformati in aperta ostilit. La
Spagna avrebbe cercato di recuperare i domini perduti in Italia a spese dellAustria. AllAustria era sfuggito
il regno di Sicilia.

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96. Gli stati dellEuropa nord-orientale alla fine del 1600


Negli anni successivi alla guerra di successione spagnola, la dinastia asburgica ottenne successi anche sul
fronte dei Balcani. Gia con la pace di Carlowitz 1699, lAustria aveva sottratto territori agli ottomani. Con la
pace di Passarowitz (1717) riusc a conquistare la Serbia e parte della Valacchia. La Svezia, dopo la pace di
Oliva (1660), concludendo vittoriosamente la prima guerra del nord, aveva conquistato legemonia nel
baltico. Due dei suoi antagonisti, Polonia e Danimarca erano deboli, il terzo, la Russia, stava gettando le
fondamenta del suo consolidamento politico. La seconda guerra del nord, combattuta da Polonia, Danimarca
e Russia contro la Svezia di Carlo XII si concludeva nel 1721 con la pace di Nystadt con cui la Svezia
perdeva il ruolo di grande potenza e la Russia di Pietro il grande affermava la sua egemonia sul baltico
LASCESA DELLA RUSSIA: in Russia nasceva lultima e pi duratura forma di assolutismo europeo con
Pietro I il grande (1682-1725) della dinastia dei Romanov. Egli seppe smuovere lo stato di arretratezza del
suo paese e creare condizioni tali dassicurare lindipendenza nazionale, lo sviluppo economico e culturale,
la capacit difensiva. Durante il primo quarto del XVIII secolo ci fu un notevole progresso della produzione
industriale e anche della piccola produzione mercantile. Pietro favor la formazione di una nobilt di servizio
e la piccola nobilt come classe di governo si consolid nel sistema della monarchia assoluta russa. La
Duma, lorganismo rappresentativo dei boiari, gli aristocratici russi, fu sostituita dal senato, formato da 9
membri designati direttamente dallo zar e delegati allamministrazione della periferia. Inoltre organizz un
esercito regolare e un efficiente marina militare e la chiesa divenne unistituzione sottoposta al monarca. In
politica estera Pietro il grande perseguiva la sicurezza dei confini e lindipendenza nazionale ma anche
legemonia nel baltico. Nel 1703 fond sanpietroburgo la quale comunicava direttamente con il golfo di
Finlandia e quindi con il baltico e qui nel 1715 lo zar trasfer la capitale. Con la pace di Nystadt, Livonia,
Estonia, Ingria, parte della Careglia erano territori russi.
LA PRUSSIA: durante la guerra di successione spagnola emerse come nuova potenza. Federico I di
Brandeburgo ne assunse il titolo di re nel 1701. Egli raccolse leredit del padre Federico Guglielmo e riun
tutti i territori della famiglia Hohenzollen in una formazione centralizzata anche se geograficamente non
compatta. I domini degli Hohenzollen che formavano lo stato prussiano dovevano coesistere con territori
imperiali, svedesi e polacchi annessi alla corona. Le linee direttrici di Federico I furono: politica
protezionistica, sviluppo dellindustria e dellattivit urbana, apertura delle frontiere ai protestanti stranieri.
Inoltre lesercito divent unaffidata corporazione strettamente monarchica. Il successore di Federico I,
Federico Guglielmo I (1713-40) continu su questa strada, preoccupandosi soprattutto del numero e
delladdestramento dei suoi soldati. Federico Guglielmo I fu chiamato il re sergente e il suo stato
luniversale caserma prussiana. Il dispotismo degli hohenzollen blocc lo sviluppo di istituzioni
rappresentative moderne e a differenza di altri stati della Germania distrusse la forza politica dei ceti. Ma
mostr anche alcuni tratti di indubbia modernit: le tasse non erano appaltate e lefficacia del prelievo
statale fu senzaltro superiore a quella di altri stati europei contemporanei.

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97. Inghilterra, Francia e Spagna agli inizi del 1700


Dalla guerra della lega di Augusta alla guerra di successione polacca le potenze dellEuropa occidentale,
Inghilterra, Francia e Spagna furono alle prese con problemi simili e con un passaggio storico delicato da
vecchi a nuovi equilibri sociali e politici e economici.
Inghilterra: nel 1701 con lact of settlement, il parlamento inglese aveva regolato la successione alla morte
di GuglielmoIII: per evitare che un discendente di Giacomo II Stuart salisse al trono e restaurasse il
cattolicesimo in Inghilterra, latto escludeva dalla successione i suoi eredi maschi e ammetteva le femmine.
Cos dopo la morte di Guglielmo III (1702), sul trono inglese sal la seconda figlia di Giacomo II, Anna di
Danimarca (1702-14) che unific Scozia e Inghilterra nel regno unito di Gran Bretagna. Alla morte senza
eredi di Anna, il parlamento attribu la corona a un discendente di Giaciomo I Stuart per parte di madre,
Giorgio I della dinastia tedesca di Hannover (1714-27).
Ci fu uno sviluppo del modello politici parlamentare e proprio nei primi anni del regno di Giorgio I fu ancor
pi evidente il nesso tra politica interna ed estera. Il potere dei wighs nel parlamento, influenz molto la
politica estera di Guglielmo III e di Anna. I Wighs volevano far giocare allInghilterra un ruolo di primo
piano sulla scena mondiale e furono essi stessi a sostenere nel parlamento gli interessi della monarchia
contro le rivendicazioni dinastiche degli Stuart. Appoggiarono Giorgio I nellalleanza anglo-franco-olandese
stipulata tra il 1716 e il 1717 dettata da preoccupazioni dinastiche: quelle di Filippo DOrleans, reggente di
Francia dopo la morte di Luigi XIV, teso a bloccar le aspirazioni di Filippo V di Spagna alla corona
francese; quelle di Giorgio I contro le rivendicazioni dinastiche degli Stuart. Fu il leader dei Whigs,
Walpole, a reggere per un ventennio dal 1721 la carica i primo lord della tesoreria, e cancelliere dello
scacchiere, una sorte di ministro delleconomia. La sua politica fu fondata su 3 capisaldi: una politica estera
non aggressiva, una politica economica mercantilista, e sul consiglio di gabinetto un consiglio dei ministri
responsabile di fronte al parlamento. Con la successione al trono di Giorgio II le linee fondamentali di
questa politica non mutarono.
Ma lopposizione Tory coinvolse parte della corte, dellopinione pubblica e della stampa nellattacco alla
politica estera pacifista di Walpole che cos dichiar guerra alla Spagna e partecip alla guerra di
successione austriaca. Queste scelte furono dettate anche dalla preoccupazione di salvaguardare lo sviluppo
commerciale inglese.
La Francia: la Francia degli ultimi anni del re sole pagava i costi di una politica che laveva condotta a
diventare tra il 1648 e il 1688 la prima potenza europea. Tra la fine del 600 e la guerra di successione
spagnola la crisi economica interna e la concorrenza politica internazionale imponevano allo stato
ladozione di misure fiscali ancora pi rigide e un ulteriore inasprimento del controllo sociale. Era
inevitabile che alla morte di Luigi XIV (1715) riprendessero i contrasti politici e sociali che avevano segnato
laffermazione dello stato moderno in Francia e che la maturazione dellassolutismo di luigi XIV aveva
contributo a sopire. Essendo minorenne lerede di Luigi XIV, tra il 1715 e il 1723 tenne la reggenza del
trono Filippo dOrleans, nipote del re sole. La nobilt di sangue riconquist il potere e il parlamento di
Parigi, formato da alta nobilt e alto clero, riottenne il diritto di rimostranza e di registrazione, il potere cio
di bloccare le decisioni del re. Si riacutizzava il contrasto tra nobilt di spada e nobilt di toga. Nel 1716
veniva chiamato a riorganizzare le finanze di Francia il banchiere scozzese John Law, che cre una banca
nazionale e affront la questione del debito pubblico con listituzione della compagnia doccidente. La

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Sezione Appunti

pressione speculativa sulle azioni della compagnia fece salire alle stelle i titoli ma si trattava di un valore
nominale, non fondato su una crescita reale delleconomia nazionale. Cos le azioni crollarono e furono
travolte anche altre compagnie e il sistema del credito statale fu compromesso. Solo con il nuovo ministro, il
cardinale Fleury, la Francia si riprese gradualmente, con una politica di bilancio pi rigorosa, la limitazione
degli impegni in politica estera e lintensificazione del commercio con lestero.
La Spagna: sotto Filippo V (1700-46) la Spagna dopo aver perso i domini europei si orient verso la
costruzione di unidentit politica nazionale. La riconversione da impero a nazione non signific per un
ripiegamento pacifico entro i limiti attribuiti alla potenza iberica dal trattato di Utrecht. La seconda moglie
di Filippo V, Elisabetta Farnese spinse il sovrano verso una politica di riconquista del predominio in Italia. Il
progetto era duplice: assicurare al figlio di Elisabetta, Don Carlos (sembra un mafioso), leredit dei
Farnese, il ducato di Parma e Piacenza, e riprendere una parte dei territori italiani passati a Carlo II
dAsburgo. Cos nel 1718 le truppe spagnole invasero la Sicilia ma la quadruplice alleanza (Inghilterra,
Francia, Olanda e Impero) blocc la Spagna, costringendola a rinunciare alla riconquista e impose a Vittorio
Amedeo II di Savoia (trattato di Londra 1718) di consegnare la Sicilia agli Asburgo in cambio della
Sardegna. Dopo il 1720 la politica interna spagnola fu orientata in senso riformatore con provvedimenti di
natura protezionistica per sviluppare le manifatture e con una ristrutturazione dellamministrazione.

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98. LItalia e la guerra di successione polacca 1733-38


LItalia fu teatro di spartizioni tra Spagna e Austria negli anni 1720-33, arbitro lInghilterra; quindi campo di
intervento ancora pi ampio con il coinvolgimento della Francia e dei Savoia durante la guerra di
successione polacca.
In Austria, limperatore Carlo VI dAsburgo aveva cercato di valorizzare gli sbocchi marittimi dei suoi
domini. Carlo IV non aveva eredi maschi, doveva quindi prevenire una crisi dinastica. Cos nel 1713 fece
approvare la prammatica sanzione che aboliva nei domini asburgici la legge Salica (il divieto per le donne di
poter occupare il trono) e preparava la strada alla successione di sua figlia Maria Teresa, ma la prammatica
sanzione doveva essere accettata anche dalle altre potenze per essere efficace. LAustria deve ottenere il
riconoscimento di questa da parte dellInghilterra. LInghilterra deve bloccare lespansione commerciale
asburgica e creare un contrappeso alla penetrazione asburgica in Italia. Nel 1731 lAustria ebbe
dallInghilterra il bene placito alla successione di Maria Teresa e in cambio smantell le compagnie
commerciali di Ostenda. La Spagna, arbitro in Inghilterra, si garant la successione di Don Carlos a Parma e
Piacenza. Sia a Napoli che nella Lombardia, passata allAustria con la pace di Utrecht, gli Asburgo
promossero una serie di riforme. Sia al nord che al sud gli austriaci non ebbero per il consenso sociale
necessario per realizzare idee e progetti di riforma.
In Piemonte Vittorio Amedeo II, asceso al trono nel 1713, lasci tracce consistenti. Insieme al suo
successore Carlo Emanuele III il sovrano cerc di applicare ai suoi territori il modello dello stato
assolutistico realizzato dalla Francia di Luigi XIV. Laltra parte dellItalia era quella delle repubbliche
oligarchiche di venezia, Genova e Lucca, dominate dai loro patriziati; quella della toscana dove nel 1737
sarebbe morto lultimo dei Medici; quella dei piccoli ducati come Parma e Piacenza, la corte degli Estensi a
Modena e la corte pontificia. Nel 1733 lItalia divent teatro della guerra di successione polacca (1733-38).
Motivi dellapertura dellostilit furono la morte di Augusto II di Sassonia, re di Polonia e la
contrapposizione di 2 candidature alla sua successione, quella di Stanislao Leszczynski (lecinschi), la cui
figlia era stata sposata da Luigi XV, e quella di federico Augusto III di Sassonia. La prima candidatura fu
sostenuta dalla Francia e dai polacchi; la seconda da Austria e Russia. Lo zar Pietro il grande penetr in
territorio polacco e insedi sul trono Federico Augusto di Sassonia. Nella prima fase il conflitto si svolse
secondo lo schema Asburgo contro Borbone, uniti con i due rami di Spagna e Francia in un patto di
famiglia. Con i Borboni si alle Carlo Emanuele III di Savoia. Oggetto delle mire fu lItalia: la Spagna
sperava di poter riprender Napoli e la Sicilia e di stabilire il dominio su Parma e sulla Toscana; a Carlo
Emanuele III venne promesso il milanese. Ma il blocco borbonico si inclin presto. Carlo Emanuele temeva
linsediamento di una dinastia borbonica nellItalia meridionale. Al primo ministro francese Fleur premeva
consolidare i confini sul Reno, allAustria interessava ottenere il consenso della Francia alla prammatica
sanzione. Nel 1735 cominciarono trattative segrete tra Francia e Austria. Carlo VI stipul la pace di Vienna
nel 1738 secondo la quale:
1. Federico Augusto III era riconosciuto re di Polonia
2. a Lechinschi era attribuita la Lorena che per sarebbe passata alla Francia dopo la sua morte
3. A Carlo di Borbone, figlio di Filippo V di Spagna erano attribuiti i regni di Napoli e Sicilia che
diventavano cos autonomi; lAustria perdeva questi domini ma manteneva la Lombardia e guadagnava il
gran ducato di Toscana assegnato a Francesco di Lorena, marito di Maria Teresa dAustria. Carlo Emanuele
III acquistava il bavarese, Tortona e le Langhe.
4. Gli Asburgo vedevano riconosciuta dalla Francia la prammatica sanzione.

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99. La guerra di successione austriaca 1740-48


Dopo la morte di Carlo VI nel 1740, lequilibrio stabilito dalla pace di Vienna fu rotto dal re di Prussia
Federico II che occup la Slesia austriaca. La Francia di Luigi XV si alle con Federico II, insieme a Filippo
v di Spagna e suo figlio Carlo III re di Napoli. LInghilterra gioc dapprima sul tavolo diplomatico
promuovendo una mediazione tra Austria e Prussia: questa ottenne dallAustria gran parte della Slesia. Ma
lInghilterra doveva pensare al commercio doltremare: da questo punto di vista i suo antagonisti erano
Francia e Spagna. Francia e Inghilterra entrarono in conflitto. Nel 1743 la coalizione Franco-spagnola
combatteva contro la coalizione Austro- inglese della quale entr a far parte anche Carlo Emanuele III:
Maria Teresa gli aveva promesso ingrandimenti territoriali verso il Ticino. In Italia gli austriaci tentarono di
attaccare il regno di Napoli ma furono sconfitti dalle truppe di Carlo III di Borbone. Dopo alcune vittorie
della coalizione franco-spagnola, furono gli eserciti austropiemontesi a prevalere e le truppe piemontesi
fermarono linvasione francese. La guerra fu combattuta anche in Germania: Federico II aveva ripreso le
ostilit contro Maria Teresa e alla fine la Slesia fu restituita allAustria. La pace fu firmata nel 1748 ad
Aquisgrana. Secondo le clausole:
1. Era ricostituito lassetto coloniale atlantico dellanteguerra
2. Maria Teresa fu riconosciuta imperatrice dAustria e al marito Francesco di Lorena fu attribuito il titolo
imperiale (iniziava la nuova dinastia degli Asburgo-lorena)
3. Furono riconosciuti i nuovi confini della Prussia con lannessione della Slesia
Lassetto politico territoriale italiano era cos stabilito:
- Il regno di Sardegna, comprendente la Sardegna, la Savoia, Nizza e il Piemonte ai Savoia
- Ducato di Milano, sotto il dominio degli Asburgo
- Repubblica di Venezia e genova indipendente
- Ducato di Parma, Piacenza a Filippo di Borbone-Farnese, fratello di Carlo III, re di Napoli
- Gran ducato di Toscana alla dinastia dei lorena
- Stato pontificio
- Regno di Napoli e di Sicilia, indipendente sotto il governo di un ramo dei Borbone di Spagna
Questo assetto italiano rimase immutato sino allascesa di Napoleone.

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100. Lilluminismo
Il secolo dei lumi vide luso spregiudicato della ragione applicata a tutti i campi. Possimao riconoscerne 4
fasi:
Presupposti e fondamento delle idee guida di questa rivoluzione intellettuale furono costituti tra il tardo 600
e gli anni 30 del 700. Fu questa lepoca della crisi della coscienza europea, let del preilluminismo
Tra gli anni 30 e 50 del 700 ci fu il periodo di formazione della pi importante iniziativa editoriale degli
illuministi, lenciclopedia. Dallattenzione concentrata sui problemi religiosi e morali delluomo si pass al
primato delle questioni politiche e sociali
Tra gli anni 60 e 70 ci fu leconomia al primo posto e lesperienza di governo illuminato di alcuni sovrani
assolutisti
Nel 20ennio precedente alla rivoluzione francese la crisi dellantico regime e lansia di un mondo nuovo si
espressero nelle forme pi diverse, nella vivacit di proposte riformatrici come nellaspirazione utopica alla
libert e alluguaglianza
La prima idea guida del dibattito illuministico fu il nesso religione-libert-tolleranza e il tema fu affrontato
per la prima volta dallolandese Spinoza. In Olanda visse per alcuni anni un altro dei padri fondatori del
moderno principio della tollerazna: Bayle, il quale prospett la possibilit di una societ laica che poteva
fare a meno della religione. Ci furono poi le correnti del deismo (laffermazione dellesistenza di Dio entro
una religione naturale non rivelata) e dellateismo.
Deista fu Voltaire mentre fra gli atei ci fu Diderot, che insieme a dAlembert fu autore dellenciclopedia.
Lilluminismo fu una cultura universale, cosmopolita, ma anche fortemente connotata nelle diverse aree
europee e Parigi fu al centro del movimento.

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101. Le forme dello sviluppo economico del 1700


Il 700 un secolo di espansione economica. Il movimento di crescita riguard demografia ed economia.
Nella seconda met del 700 diminuirono anche le epidemie, fattore tradizionale di mortalit. Lagricoltura
sino al 1850 occup ancora il primo posto nelleconomia dellEuropa. Distribuzione della ricchezza e
differenziazione sociale crescente nella popolazione rurale furono le due conseguenze della tendenza a una
maggiore produttivit della terra e i due fenomeni furono la base per accelerare la trasformazione profonda
dei rapporti di propriet nelle campagne attraverso labolizione del feudalesimo. A spingere in alto i prezzi
dei prodotti agricoli contribu laumento della domanda concentrata soprattutto nella citt.

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102. Montesquieu
Nel 1748 fu pubblicato lo spirito delle leggi, il suo capolavoro. Egli riflette sullInghilterra, in particolare
sulla sua costituzione: questa si regge sulla separazione dei poteri, in quanto il re detiene il potere esecutivo;
le camere detengono il potere legislativo. Questi poteri sono distinti, ma cooperanti tra di loro, il potere
giudiziario interprete delle leggi. Dallanalisi della costituzione inglese emerge lideale della libert politica
per Montesquieu: essa consta non solo della separazione tra i 3 poteri dello stato ma anche dellequilibrio tra
stato e societ, fra una monarchia forte e ceti, ordini sociali, corpi intermedi, garanzia di una costituzione
moderata dallo spirito delle leggi. Una massima fondamentale dello spirito delle leggi il potere freni il
potere. la porta aperta su 2 grandi modelli costituzionali: la monarchia inglese e la repubblica
presidenziale degli USA, che realizzer attraverso il contrappeso del federalismo e dei suoi poteri il bisogno
di corpi intermedi teorizzato da Montesquieu.

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103. Rousseau, il padre della democrazia


Rousseau, la cui opera principale il contratto sociale del 1762 parla del contratto sociale il quale fonda la
societ civile. Con il patto si passa dallo stato di natura allo stato civile e per rousseau lo stato di natura
uno stato felice. Sono state le prime istituzioni umane, la propriet privata, la divisione di funzioni
economiche e sociali, che hanno favorito lorigine della disuguaglianza. Per Rousseau si pu conciliare la
necessit dellassociazione con la libert e la felicit di cui gode lindividuo nello stato di natura solo se i
diritti individuali vengono totalmente alienati a favore della comunit che costituisce la base della societ.

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104. Cesare Beccaria


Giurista Milanese, nel trattato dei delitti e delle pene denunci la tortura e la pena di morte come strumenti
giudiziari e inumani e sostenne lesatta proporzionalit tra reato e pena. Questultima doveva avere come
fine il recupero del reo.

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105. Adam Smith


La sua opera del 1776, indagine sulla natura e le cause della ricchezza delle nazioni il testo base della
scienza economica moderna. Smith ha come riferimento base la societ inglese del suo tempo che sta
vivendo, in anticipo verso gli altri paesi europei, la rivoluzione industriale. Da un lato ci sono la propriet
fondiaria e il capitale, dallaltro la forza produttiva del lavoro, ormai trasformato in lavoro salariato. Il
lavoratore non gode pi dellintero prodotto del suo lavoro ma ne stato espropriato. Per Smith il valore dio
scambio delle merci basato sulla quantit di lavoro o sul tempo di lavoro in essa incorporato. La teoria dei
prezzi tiene conto delle 3 classi naturali: nella determinazione del prezzo entrano il salario dei lavoratori, il
profitto, cio la quantit addizionale di lavoro vivo per remunerare il capitale investito dagli imprenditori, la
rendita fondiaria, che la parte di ci che raccolto o prodotto dal contadino lasciata al proprietario della
terra. Profitto e rendita formano il plusvalore, leccedenza del lavoro fornito e realizzato nella merce sul
lavoro pagato, sul lavoro che ha ottenuto il proprio equivalente nel salario. Per Smith il lavoro sociale, la
quantit di lavoro necessaria che crea il valore e il plusvalore la parte del lavoro di cui si appropria colui
che gestisce le condizioni del lavoro, cio il proprietario terriero, il capitalista.

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106. Settecento riformatore: lassolutismo illuminato


Let dellassolutismo illuminato rappresent lo sviluppo pi maturo dei principi e delle funzioni dello stato
moderno, ma anche la difficile sintesi tra assolutismo e illuminismo. I sovrani intesero portare a compimento
un progetto di ulteriore concentrazione ed efficacia del potere sovrano, capacit di governo del territorio,
consolidamento interno e internazionale degli stati attraverso la promozione di riforme e lavvio di un
processo di rinnovamento politico e sociale ispirato alle idee dellilluminismo. Il processo riformatore gett
le basi per la crisi del vecchio ordine economico, sociale e politico ma non fu sufficiente per la sua
trasformazione radicale. Per raggiungere questo obiettivo fu necessaria la rivoluzione. Si pu distinguere tra
assolutismo e dispotismo. Monarchia dispotica era quella dello zar di Russia che trattava i sudditi come
schiavi, faceva applicare pene brutali nel paese disponeva a piacimento della vita e dei beni. Governava oltre
la legge. Monarchia assoluta era invece il regime del sovrano per diritto divino che governava attraverso la
legge. Una seconda distinzione interna allassolutismo era fra quei regimi in cui il potere dei sovrani era
limitato da altri organi costituzionali (parlamenti, diete, stati del regno) e regimi in cui la libert dazione del
sovrano era meno vincolata (Prussia, Spagna, Danimarca).
Lamministrazione centrale: nel XVIII secolo ci fu uno sforzo pi consistente per rendere pi efficace,
esteso ed efficiente lesercizio del potere monarchico attraverso la specializzazione della pubblica
amministrazione. Il bisogno di potenza nellequilibrio degli stati, lesigenza di un coordinamento tra il
centro e la periferia del territorio nazionale, lefficace controllo sociale, furono allorigine del rinnovamento
delle strutture degli apparati amministrativi che invest lintera Europa. Ministeri e segreterie di stato
divennero gli organi politico-amministrativi pi importanti degli apparati statali. Ma in Francia la vera
emanazione del re era il primo ministro che doveva costituire il canale di mediazione tra la volont del re e i
sudditi, assisteva tutti i consigli e ne filtrava gli affari.
Un ruolo essenziale dopo Colbert gioc nella monarchia francese il controllore generale: era lui che metteva
in moto tutta lamministrazione del regno ed era in genere reclutato tra la nobilt di toga. In Inghilterra la
vera novit politico-istituzionale fu il consiglio di gabinetto, una specie di consiglio dei ministri presieduto
dal primo lord della tesoreria e cancelliere dello scacchiere, responsabile delle sue decisioni collegiali
davanti al parlamento. Pi lenta fu in Spagna levoluzione del sistema amministrativo, che vide comunque
nel corso del 700 lascesa dei segretari di stato.
Le riforme fiscali: le riforme intervennero in materia fiscale e tesero a fornire allo stato strumenti di
certificazione relativamente pi attendibili, capaci di colpire pi in profondit e in maniera pi equa i
sudditi, divisi per categorie sociali e professionali. Attraverso la compilazione dei catasti si pass da un
sistema fiscale fondato da un labirinto di espedienti provvisori pensati senza alcuna coordinazione a piani
organici di accertamento dlela ricchezza mobiliare, validi per lintero territorio statale.
La riforma della giustizia. Sullamministrazione della giustizia nellantico regime pesavano le esistenze di
una molteplicit di giurisdizioni tra cui la pi importante era quella feudale, e la confusione
nellamministrazione tra sfera giudiziaria e sfera esecutiva. Inoltre lordinamento non era realmente
unificato. Su questo terreno le riforma dei sovrani assoluti furono limitate sia nella loro natura che nel grado
della loro efficacia. La codificazione del diritto e la sua semplificazione contribuirono a modificare
lordinamento ma le giuri9sdizioni privilegiate non furono abolite

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107. Lassolutismo illuminato del 1700 in Prussia e in Austria


La potenza prussiana: con Federico II (1740-86) la Prussia consolidava il suo ruolo di grande potenza. A
definire questo ruolo avevano concorso la frantumazione delle realt politiche della Germania e lassenza di
concorrenti tedeschi in grado di competere con le grandi monarchie europee; il rapporto tra la dinastia
Hoenzollern e la formazione sociale prussiana, nominata dal potere feudale degli Junker, che, in cambio del
riconoscimento statale del loro regime su uomini, terre, citt, avevano garantito ai sovrani fedelt ed erano
entrati nei ranghi dellamministrazione militare e civile; la necessit di costruire unno stato forte sul piano
militare capace di difendersi dalla maggiore minaccia straniera, la Svezia, e di resistere alla sua espansione
nellarea baltica e centroeuropea. La formazione della potenza prussiana fu avvantaggiata sia dallassetto
interno della Germania sia dalla politica internazionale. Lassetto interno della Germania aveva visto
emergere sin dal 500 3 costruzioni statali particolarmente significative nella parte orientale del territorio: la
Baviera, la Sassonia, il Brandeburgo- Prussia. Nella parte occidentale del paese la forza della chiesa e la
densit delle citt avevano reso difficile la nascita dellassolutismo.
furono gli sviluppi della congiuntura politica internazionale ad avvantaggiare la Prussia. Dapprima lo scacco
subito dagli Asburgo durante la guerra dei 30anni blocc il sogno imperiale di espansione in Germania e
indusse i sovrani austriaci ad attestarsi sui confini tedeschi. Poi lascesa della potenza svedese impegn tutte
le forze degli Hoenzollern nella costruzione di un potente stato militare. La consapevolezza e la logica
dellequilibrio indussero le grandi potenze a riconoscere il peso militare dello stato prussiano che, schierato
in uno dei blocchi contrapposti avrebbe potuto sconvolgere tutti gli assetti faticosamente costruiti. Nel 1748,
con la pace di Aquisgrana Federico II ottenne il riconoscimento dellannessione della Slesia, sottratta
allAustria. Tra il 1756 e il 1763 la Prussia fu impegnata nella guerra dei 7 anni. Limpegno di energie
finanziarie e militari fu enorme: ma Federico II riusc a farsi riconoscere lo status quo territoriale. Con la
prima spartizione della Polonia fu annessa la Prussia occidentale. Alla morte di Federico II la superficie
dello stato prussiano era raddoppiata rispetto al 1740 e la popolazione quasi triplicata. Nella politica interna
il punto di forza di Federico II fu la capacit di introdurre alcuni principi di riforma dello stato senza
intaccare le fondamenta della formazione sociale del paese. Il modello dellassolutismo illuminato, cio di
una monarchia assoluta che promuove riforme per rafforzare lunit e la centralizzazione del potere politico,
trov nella Prussia di Federico II un luogo di efficace applicazione. Egli aveva ereditato il militarismo e il
rigido calvinismo del padre Federico Guglielmo I ma aveva dimostrato sensibilit per la filosofia,
letteratura, arte e per i valori laici della cultura illuministica. Favor la libert di stampa, rese obbligatoria
listruzione elementare. Inoltre lintervento riformatore di Federico II si attu nel campo
dellamministrazione e della giustizia. Federico II abol la tortura, limit la pena di morte e affid al giurista
Cocceji il progetto per la riforma dei codici. Inoltre intervenne nelleconomia favorendo programmi pubblici
in campo agricolo e industriale. Ma le basi della societ prussiana rimasero immutate e persisteva la servit
della gleba.
LAustria di Maria Teresa e Giuseppe II: risolto il problema della successione, lascesa al trono della figlia
di Carlo VI, Maria Teresa dAsburgo (1740-80) apr una fase di riforme anche per lAustria. Lintero
apparato di governo fu rinnovato, furono unificate le cancellerie dAustria e di Boemia e le rispettive corti di
appello. Laristocrazia e il clero dovettero contribuire in misura maggiore al carico fiscale. Maria Teresa
fond collegi per leducazione e la formazione del personale statale. Ma le riforme teresiane furono superate
in quantit e qualit da quelle del figlio dellimperatrice Giuseppe II. Egli alla morte del padre Francesco

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Stefano (1765) gli successe nel titolo imperiale e fu nominato coreggente degli stati ereditari asburgici. Dal
1780 al 1790 regn sul trono che era stato di Maria Teresa. Intervenne in materia religiosa: soppresse
propriet ecclesiastiche, trasform le universit in istituzioni statali. Lo stato si fece carico dellistruzione di
base, che fu resa obbligatoria e laicizzata. La pubblica amministrazione fu resa pi professionale: le sue
gerarchie furono organizzate in base al merito e aperte a nuovi ceti sociali. Anche La giustizia fu investita
dalla politica riformatrice dellimperatore: fu introdotto il nuovo codice penale. I decreti pi rivoluzionari
furono quelli che abolirono la servit della gleba e quelli che riguardarono la certezza del piccolo possesso
contadino. Giuseppe II interveniva sulle basi materiali della societ e quindi suscit forti opposizioni. Le
norme che uniformavano la ripartizione del prodotto agricolo colpivano direttamente gli interessi della
nobilt fondiaria. Ci fu come reazione lostruzionismo del ceto nobiliare. Il successore Leopoldo II fu
costretto a ripristinare il potere della nobilt.

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108. La Russia di Caterina II


Morto Pietro I il grande, la nobilt di corte condizion gli zar successivi. Quasi sempre personalit deboli
come Caterina I, Pietro II, Anna, Elisabetta e Pietro III. La moglie di Pietro III, Caterina, si impadron del
potere con un colpo di stato e fece poi assassinare il marito. Il regno di Caterina II (1762-96) fu
caratterizzato dalla diffusione di opere degli illuministi, libert di pensiero e vitalit culturale. Molte delle
riforme si ispirarono ai principi dellassolutismo illuminato: il nuovo sistema educativo, la secolarizzazione
delle terre della chiesa, la politica economica. In politica internazionale ci fu lannessione della Crimea nel
1783 con cui la Russia poteva avere lo sbocco sul mar Nero. Le conseguenze sullagricoltura russa furono
rilevanti: vaste aree della steppa ucraina furono colonizzate e messe a coltura. Ma i modi di sfruttamento in
regime di rapporti restarono gli stessi: agricoltura estensiva e aumento della popolazione servile. Cos nel
1773 scoppi una rivolta: tutto il paese ne fu investito, molti nobili massacrati, ma lesercito imperiale
represse con violenza la guerra contadina. Il suo effetto fu il consolidamento dellalleanza tra lo zar e
laristocrazia, formalizzata nella carta della nobilt concessa da Caterina nel 1785. La nobilt manteneva
tutti i suoi privilegi tradizionali; cadevano alcuni caratteri del regime autocratico instaurato da Pietro come il
servizio forzato dellaristocrazia per lo stato; la giurisdizione dellaristocrazia feudale su uomini e terre a
essa appartenenti era completa; lamministrazione locale era affidata alla piccola nobilt.

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109. Il riformismo scandinavo del 1700


La Svezia era stata ridimensionata nel suo ruolo di potenza e rovinata sul piano finanziario dalla seconda
guerra del nord ma let di Carlo XII era stata anche unepoca di consolidamento dellassolutismo. Con
Gustavo III ci fu poi la restaurazione dellassolutismo monarchico. Nonostante le riforme illuminate
promosse da Gustavo, monarchia assoluta si rivelava debole a causa dellavanzamento della societ civile.

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110. Spagna e Portogallo


Il ridimensionamento della potenza spagnola favor il recupero demografico, il ritmo minore di crescita delle
esigenze fiscali e militari dello stato consent di riservare risorse per lo sviluppo delle manifatture e del
commercio. Ma la crescita della popolazione e la ripresa della produzione agraria si verificarono entro il
regime demografico di tipo antico e furono limitate alle aree rurali. Crescita limitata dunque su basi fragili e
tradizionali con unarticolazione dei ceti in cui laristocrazia terriera aveva ancora il primato e la nascente
borghesia era legata allo sviluppo dellamministrazione statale e allintermediazione finanziaria e mercantile
pi che alle attivit imprenditoriali di rischio.
Liniziativa riformatrice di Carlo III di Borbone (1759-88), succeduto a Ferdinando VI fu pi progetto e
meno realizzazione. Nel campo dei rapporti tra stato e chiesa limit le immunit ecclesiastiche e i poteri
dellinquisizione ed espulse i gesuiti dal regno. Inoltre attu unamministrazione amministrativa promosse
accademie e societ economiche e il rinnovamento della cultura.

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111. Il 1700 riformatore in Italia


Lazione riformatrici dei sovrani illuminati si svolse a fu incisiva in 3 stati italiani: il regno di Napoli
governato dai Borbone, la Lombardia austriaca e la Toscana dei Lorena. Nel 1734 sul trono napoletano
saliva Carlo di Borbone, figlio di Filippo V e Elisabetta Farnese: il mezzogiorno riconquistava un re proprio
e ala sua indipendenza. Re Carlo riform lamministrazione centrale attraverso la costituzione di dicasteri e
segreterie pi funzionali. Inoltre promosse la riforma dei tribunali fondata sui controlli e le limitazioni delle
giurisdizioni feudali e lavvio di un progetto di codificazione del diritto.
Nel 1759 moriva Ferdinando VI re di Spagna, senza eredi. Carlo di Borbone veniva chiamato sul trono di
Spagna come Carlo III. A Napoli per la minore et del figlio di Carlo, Ferdinando, fu costituito un consiglio
di reggenza.
La Lombardia dopo la pace di Aquisgrana cadde sotto il dominio austriaco. Anche il gran ducato di Toscana
era entrato nellorbita austriaca perch era stato assegnato nel 1737 a Francesco Stefano di Lorena, marito di
Maria Teresa dAustria. Durante il regno di Maria Teresa furono promosse alcune riforme nella Lombardia
Austriaca: lamministrazione fu centralizzata e il personale reclutato in base al merito e alla preparazione
tecnica; fu abolita la venalit delle cariche pubbliche. I due figli di Maria Teresa accelerarono il processo
riformatore: Giuseppe, imperatore dAustria dal 1765 al 1790 e Pietro Leopoldo, prima gran duca di
Toscana, poi imperatore con il nome di Leopoldo II dal 1790 al 1792. Giuseppe II estese anche alla
Lombardia le riforme promosse negli altri territori dellimpero asburgico e la inser nel sistema economico
integrato del sistema di scambi europei.
Pietro Leopoldo nel gran ducato di Toscana promosse 2 riforme molto importanti: la prima chiamata
livellazione, concedeva ai mezzadri, a livello perpetuo, i terreni di propriet dello stato in cambio di un
canone annuo fisso e contenuto; la seconda fu il nuovo codice penale che aboliva la pena di morte, la
tortura

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112. Dalla guerra dei 7 anni alla spartizione della Polonia


Le tensioni europee dopo la pace di Aquisgrana non si erano sciolte. La Prussia in fase espansionistica,
lAustria voleva recuperare la Slesia, la Russia alla ricerca dellegemonia sul Baltico, Inghilterra e Francia in
conflitto per legemonia coloniale. Nel gennaio del 1756 scoppiava la guerra dei 7 anni (1756-63) tra la
Francia e lInghilterra, combattuta su fronti europei, sul fronte indiano e su quello americano. Federico II si
alle con lInghilterra mentre la Francia si alle con lAustria che voleva recuperare la Slesia e con la
Russia. La guerra dei 7 anni rivel il protagonismo militare della Prussia di Federico Ii, la fragilit del
sistema politico militare della Francia coloniale che perse gran parte dei suoi possedimenti americani e
indiani, la supremazia sui mari dellInghilterra. Nel 1762 Federico II firmava la pace separata con lo zar
Pietro III di Russia e nel 1763 con lAustria, ottenendo la conferma dellannessione della Slesia e
lunificazione territoriale del dominio Hoenzoller. La pace firmata a Parigi (1763) tra Francia e Inghilterra
estrometteva la Francia dallAmerica settentrionale e riconosceva lespansione inglese in India.
In Polonia dopo la fine della dinastia Jagelloni, per quasi 2 secoli le potenze europee avevano esercitato una
sorta di protettorato. La Polonia era stata governata dallesterno, da principi graditi a potenze straniere,
molto spesso imposti con la forza, ma costretti a delegare gran parte dei poteri ai magnati magiari.
Dopo la morte del principe Augusto III di Sassonia, Caterina II di Russia e Federico II di Prussia invasero la
Polonia per imporre il loro candidato Stanislao Poniatowski, amante di Caterina II. Stanislao era stato
educato secondo idee illuministiche e voleva attuare riforme tendenti a limitare il potere dellaristocrazia
polacca. Cos la nobilt si riun nella confederazione di Bar, la Russia invi truppe in territorio polacco, le
quali dopo 4 anni di guerra schiacciarono l ribellione dellaristocrazia. Nel 1772 Russia, Prussia e Austria
procedettero alla prima spartizione della Polonia: la Galizia allAustria, la Bielorussia alla Russia, la Prussia
occidentale alla Prussia. Nel 1792 i soldati di Caterina II invasero di nuovo il paese perch Poniatowski
cerc di trasformare la monarchia polacca da elettiva in ereditaria e di abolire il potere di veto dei magnati.
Nel 1793 fu compiuta una seconda spartizione a favore di Russia e Prussia. Nel 1794 uninsurrezione
nazionale fu repressa nel sangue e nel 1795 ci fu la terza spartizione. Con essa il paese scomparve del tutto.

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113. Lespansione coloniale del XVIII secolo: spagnoli e portoghesi


in America
Nel XVIII secolo potenze ridotte a rango secondario in Europa, come la Spagna e il Portogallo, possedevano
estesissimi territori oltre oceano mentre nella corsa allespansione coloniale in Asia e in Africa, Spagna e
Portogallo furono esclusi perch la spinta a quella corsa fu fornita dai ceti commerciali e imprenditoriali
delle grandi potenze economiche e politiche dellEuropa durante il 600 e il 700: Olanda, Inghilterra e
Francia. Limpero coloniale spagnolo nel 700 comprendeva gran parte dellAmerica meridionale, le isole dei
Caraibi, il Messico e la Florida. Nelloceano Pacifico le isole Filippine. Al vertice dellamministrazione
erano i vicer in Messico e in Per, capitani, generali e governatori negli altri territori: questi avevano tutti
poteri assai ampi. Gli elementi deboli del sistema coloniale spagnolo erano 3: la fragilit militare; la
corruzione e la scarsa efficienza dellamministrazione coloniale; la chiusura e il conservatorismo dei gruppi
dirigenti coloniali.
I possedimenti coloniali del Portogallo comprendevano il Brasile, basi commerciali sulle coste africane,
indiane, indonesiane e in alcune isole del Pacifico le differenze tra il sistema coloniale spagnolo e quello
portoghese erano che il primo presentava pi articolate relazioni interne; economie diversificate e gerarchie
tra aree minerarie, zone agricole, zone per lallevamento; circuiti commerciali che consentivano
lintegrazione maggiore dentro il sistema. Nel sistema coloniale portoghese la scarsit della popolazione
determin una domanda assai limitata. Il clima pi o meno uniforme del Brasile imped la diversificazione
della promozione. In entrambi i sistemi comunque lespropriazione coloniale serviva a colmare una parte del
deficit della bilancia commerciale della madrepatria.

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114. Lespansione coloniale del XVIII secolo: olandesi, inglesi e


francesi in Asia
Nel XVII secolo lOlanda si dimostr superiore alla Gran Bretagna che diventer la potenza coloniale leader
nel XVIII. Il capitale commerciale olandese era interessato al commercio delle spezie, cos tra la fine del
500 e il primo 600, alcune compagnie commerciali raggiunsero lIndia, il Giappone, Giava, le Molucche.
Nel 1602 le compagnie concorrenti si unirono in una sola, la compagnia olandese delle indie orientali che
esercit per 20anni il monopolio del commercio olandese tra il capo di buona speranza e la rotta di
Magellano. Lideologia olandese era quella del mare liberum come fondamento del diritto internazionale. Il
fine era quello di garantirsi il monopolio delle spezie e nel 600 gli olandesi realizzarono questo obbiettivo a
spese di portoghesi, spagnoli e inglesi. I segnali di crisi si avvertirono nel corso del 700: bilanci passivi delle
compagnie, aumento del contrabbando. Anche gli inglesi penetrarono in Asia, ma solo alla fine del XVII
secolo assunsero un ruolo leader nellespansione coloniale, Grazie allo stabile assetto costituzionale
dellInghilterra e agli investimenti pi massicci e il pi largo coinvolgimento dei ceti nelle imprese e negli
affari coloniali.
La Francia con la fine delle guerre di religione e il consolidamento dello stato moderno, inizi unazione
sistematica di penetrazione in oriente. Le linee direttrici di espansione francese verso le coste africane e
mediorientali furono seguite utilizzando le compagnie commerciali. Lespansione francese fu fortemente
contrastata dagli olandesi che nel 1670 ne sconfissero la flotta in India e dagli inglesi che bloccarono le mire
francesi sul Siam. Alla fine della guerra dei 7 anni che si combatt nelle Antille, nellAmerica settentrionale
e in India, la Francia dovette rinunciare allespansione territoriale in India e vi conserv solo 5 basi costiere
mentre lInghilterra gettava le fondamenta dellimpero delle indie britanniche.

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115. Le strutture del capitalismo coloniale tra il XVII e il XVIII


secolo
La compagnia commerciale privilegiata fu lasse portante dei rapporti tra lEuropa e lAsia tra il XVII e il
XVIII secolo e costitu lo strumento pi idoneo di collaborazione tra pubblico e privato per raggiungere il
fine dellespansione commerciale extraeuropea. La compagnia otteneva dallo stato la garanzia del
monopolio privilegiato; in cambio si assumeva i costi delle infrastrutture, costruiva e manteneva il sistema
asiatico dei capisaldi e delle fortezze e per questo le venivano conferite prerogative pubbliche, come la
stipula di contratti, il diritto di fortificazione, la conduzione di guerre, lamministrazione della giustizia. Le
risorse delle compagnie inglesi e francesi del XVIII secolo furono parti integranti del debito pubblico
contribuendo al suo consolidamento.
Cina
Dal 1644 fu governata dai Ching della dinastia Manci. I primi imperatori di questa dinastia consolidarono i
confini territoriali, fermarono lespansione russa e nel corso del XVIII secolo annetterono la Mongolia, il
Tibet. Quindi durante circa un secolo e mezzo limpero cinese raddoppi lestensione del suo territorio. I
Manci costrirono unimponente macchina bellica e divennero i padroni della steppa. Sicura entro i propri
confini la China conobbe un lungo periodo di prosperit. Confini sicuri, potenza militare, funzionamento
della macchina statale, autosufficienza economica tra 600 e 700 furono gli elementi che non consentirono
alle potenze occidentali di stabilire rapporti di natura coloniale con la China. Anche limpero cinese mostr
alla fine del 700 motivi di fragilit dovuti al forte incremento demografico che fu un fattore di squilibrio e a
crisi sociali. La presenza di 2 potenze vicine come Russia e Giappone fu una grave minaccia per la sicurezza
della Cina e anche laumento della potenza marittima dei paesi europei.
Il Giappone
Il 600 fu per limpero Tokugawa un secolo di sviluppo economico. Al vertice dellamministrazione statale
cera lo shogun. Nel corso del XVIII secolo inizi la crisi del sistema a causa di carestie, rivolte contadine e
tensioni crescenti nel sistema politico sociale. La crisi sarebbe esplosa a met del secolo successivo. Fino
alla met del XIX secolo il Giappone relativamente isolato nel contesto delle relazioni commerciali
internazionali.
LAfrica
La carta politica dellAfrica fu ridisegnata nel XVII e XVIII secolo. Nella parte nordorientale gli arabi
crearono un vasto impero commerciale. Nellarea nigeriana e senegalese vi erano molti piccoli regni
indigeni che resistettero sino allepoca coloniale dell800. Una vastissima zona del continente era dominata
dal deserto dove vivevano molte trib indigene. Nel XVIII secolo lAfrica del sud fu lunica zona veramente
colonizzata: gli olandesi si insediarono a citt del capo scacciando le trib locali. Lattivit pi fiorente in
Africa, esercitata non solo dagli europei ma anche dagli stati indigeni fu la tratta degli schiavi.

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116. La rivoluzione industriale alla fine del 1700


Tra il 1750 e la prima met dell800 una parte dellEuropa centrale fu investita da una grande
trasformazione nelle basi delleconomia, nellordine sociale, nei modelli di vita. Nel suo epicentro,
lInghilterra, lorigine del processo fu la trasformazione della vecchia manifattura del cotone in sistema di
fabbrica ma ci furono poi anche progressi notevoli nei settori dellindustria tessile e in quelli metallurgico e
meccanico. Un contributo decisivo alla grande trasformazione fu dato da un insieme di innovazioni
tecnologiche: la sostituzione delle macchine allabilit e alla fatica umana; la sostituzione di fonti artificiali
di energia a quelle animali, umane o naturali. La rivoluzione industriale port a un aumento della
produttivit e del reddito individuale, miglior le condizioni di vita e lequilibrio tra popolazione e risorse,
trasform il volto delle citt europee. Ma ebbe anche i suoi costi: lo sfruttamento coloniale da parte delle
grandi potenze economiche e delle pi forti compagnie commerciali fu pi intensivo per rispondere alla
domanda di materie prime delle fabbriche; nei primi decenni il sistema di fabbrica pot svilupparsi e
garantire margini pi ampi di profitto e accumulazione grazie allassenza di regole e di norme di tutela per i
collaboratori; fu sfruttato il lavoro di donne e bambini; si accentu il divario tra paesi industriali pi ricchi e
meno ricchi.

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117. LEuropa prima della rivoluzione industriale


La societ europea del XVII e XVIII secolo era prevalentemente agraria, ma solo alcune aree agrarie
dellEuropa si trovarono meglio preparate allindustrializzazione da questo punto di vista al primo posto c
lOlanda: agricoltura specializzata, collocazione strategica nel mercato internazionale, sviluppo urbano,
crearono in Olanda le basi per la modernizzazione economica che maturer alla fine dell800. La situazione
agraria in Francia era diversificata e i nuclei industriali sorgeranno nelle aree mercantili intorno a Parigi in
Alsazia e in Lorena. Poco preparata allo sviluppo industriale era lEuropa mediterranea: in parte dellItalia
centrale, in Spagna, nellItalia meridionale ci fu stagnazione agricola e mancato decollo industriale. La
Germania nella parte orientale era caratterizzata da grandi propriet feudali e arretratezza industriale mentre
la parte occidentale si riveler pi aperta alle trasformazioni.
LInghilterra fu il paese che sub nel 700 le pi importanti trasformazioni agricole. La potenza inglese,
integrando rivoluzione agricola e rivoluzione industriale stabil il primato economico internazionale. Le
forme di produzione precedenti la rivoluzione industriale erano la manifattura rurale a domicilio, la
manifattura centralizzata e le industrie tradizionali controllate dallartigianato urbano e dalle corporazioni.
LInghilterra arriv per prima alla rivoluzione industriale grazie alla disponibilit di materie prime, la libert
di adattamento e iniziativa, la diffusione del pensiero scientifico e della ricerca e di una filosofia e mentalit
molto empirica e sperimentale, la disponibilit allinnovazione, favorita dal sostegno politico dello stato, ma
gia molto forti nella societ. Inoltre non bisogna sottovalutare il fattore della domanda in quanto il potere
dacquisto e il tenore di vita degli inglesi erano assai pi alti rispetto al resto del continente europeo. Quindi
i prerequisiti della rivoluzione industriale in Inghilterra erano:
Le risorse naturali
Lintegrazione tra agricoltura e industria
Il sostegno dello stato attraverso la domanda della corte e del governo e del suo apparato e attraverso la
creazione di infrastrutture
La concentrazione di manodopera specializzata, grazie alla preesistenza di industrie rurali a domicilio, libere
da vincoli corporativi
La disponibilit di capitali

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118. Cambiamenti tecnologici e sviluppo industriale in Inghilterra


nel 1700
Il settore delleconomia inglese che varc per prima la soglia della rivoluzione industriale fu quello del
cotone. Nellindustria cotoniera furono introdotti nuovi tipi di macchinari per la filatura insieme ad altre
invenzioni. Il consumo di cotone si moltiplic per 12 tra il 1770 e 1800 e rese indispensabile ulteriori
miglioramenti nella fase della tessitura, che furono realizzati dopo lintroduzione del telaio meccanico.
Nellindustria del ferro il capitale investito, il valore prodotto e il numero di addetti erano inferiori durante il
XVIII secolo a quelli dellindustria del cotone ma le potenzialit di sviluppo erano altissime sia per le offerte
di metallo a prezzo basso, sia per il processo di meccanizzazione, sia per la progressiva sostituzione
dellenergia idrica con quella a vapore, sia per le innovazioni dei trasporti nel corso dell800. un nuovo
convertitore di energia era quello della macchina a vapore, e lo sfruttamento su larga scala del carbon fossile
al posto del carbone di legno permisero lo sviluppo e la straordinaria diffusione della rivoluzione industriale
in Inghilterra. La rivoluzione industriale signific la separazione tra i proprietari dei mezzi di produzione ei
produttori diretti, tra imprenditori e lavoratori, la concentrazione dei lavoratori salariati in un unico luogo di
lavoro, la fabbrica; una divisione pi accentuata del lavoro; limpiego delle macchine e la produzione di
massa per il mercato. Tra il 1780 e il 1830 i lavoratori cominciarono a organizzarsi e diedero vita a
movimenti di protesta mentre and formandosi una classe operaia, dotata di una coscienza di unidentit di
interessi in contrapposizione ad altri. Le tappe pi importanti di una lenta maturazione di una coscienza di
classe furono: la formazione e la diffusione di leghe e club di lavoratori radicali, il movimento luddista e tra
il 1820 e il 1830 lo sviluppo del socialismo utopistico. Il nome del luddismo, forma radicale di protesta,
veniva da Ned Ludd a cui si attribuiva la distruzione di un telaio meccanico nel 1779. furono distrutti
tantissimi telai meccanici ma la fase culminante del luddismo fin con la legge del 1812 che della distruzione
dei telai faceva un delitto punibile con la morte.

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119. Le colonie inglesi in America nel 1700


Nel 1620 i padri pellegrini, appartenenti ad una comunit puritana non ortodossa intraprese a bordo della
May flower un viaggio che li avrebbe condotti attraverso lAtlantico nel Massachussets nella terra chiamata
New England. Questo considerato latto di nascita delle colonie inglesi dAmerica. Nel 1732 le colonie
inglesi in America diventarono 13. la causa immediata dello sviluppo delle colonie furono le lotte politico
religiose in Inghilterra. I puritani che fondarono le comunit del New England, i coloni della Virginia, i
Quaccheri in Pensilvania erano perseguitati, costretti a fuggire dalla madrepatria. Essi esprimevano la
vitalit, lo sviluppo di una societ civile come quella inglese che non trovava risposte e forme di
realizzazione nella societ politica e negli equilibri interni del potere. Cos i coloni trapiantarono in America
modelli originali di vita comunitaria e di convivenza religiosa e sociale. La libert americana si manifest
innanzitutto come possibilit di metter in pratica ipotesi di convivenza religiosa e sociale sconfitte e
impossibili in patria. Al motivo religioso si aggiunse il motivo economico in quanto la maggioranza di
coloro che prendevano la via dellAmerica era attratta dalla speranza di migliorare la propria situazione
economica. I coloni avviarono unopera di sperimentazione politica e istituzionale. Lo statuto delle regioni
nordamericane e il loro rapporto con la madrepatria furono stabiliti in varie carte: in esse erano anche
riprodotte la diversit dei titoli di origine, le forme molteplici della colonizzazione. Quei titoli erano di tre
tipi: il primo, quello della corporazione riconosceva fin dallorigine una vasta autonomia alla comunit di
coloni installatasi sul territorio; il secondo, quello del proprietario concedeva lo sfruttamento del territorio a
un singolo individuo; infine la colonia, al cui vertice cera un governatore nominato dal re. Le carte
contemplavano la costituzione di organi statali per il governo delle colonie ma in assenza di un ministero per
le colonie e di un coordinamento politico e amministrativo della madrepatria gran parte dei poteri furono
concentrati in governi locali autonomi. Le singole colonie si diedero ordinamenti, istituzioni, leggi,
organismi rappresentativi accettati da tutti i coloni e riuscirono a vanificare i tentativi di centralizzazione di
costituzione di una burocrazia imperiale, compiti dallInghilterra. Al centro di questi ordinamenti era
lassemblea coloniale, sede della rappresentanza. Non era una rappresentanza per ceti, per ordini, ma per
singole comunit che costituivano politicamente la colonia. Non va comunque dimenticato il rapporto ideale
e politico esistenti tra lAmerica e lInghilterra. Vi era un sentimento di appartenenza a una comunit
unitaria, imperiale inglese, diffuso nei coloni americani ed entrato in crisi verso la met del 700. I rapporti
con la societ civile inglese erano strettissimi. Il sentimento di appartenenza alla comunit imperiale era
consolidato poi dalla difesa contro i pericoli esterni, la Spagna e la Francia in particolare. La fedelt delle
colonie alla madre patria fu favorita dalla politica internazionale: la sicurezza dei coloni non poteva essere
affidata a fragili milizie locali capaci unicamente di scontrarsi con gli indiani sulle frontiere; essa richiedeva
di eserciti regolari e il contributi della flotta inglese.

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120. Lo sviluppo economico e sociale delle colonie inglesi in America


nel 1700
Nel 700 nelle colonie inglesi dAmerica ci fu unenorme crescita demografica soprattutto grazie
allimmigrazione europea del XVII e XVIII secolo. Lincremento demografico delle colonie inglesi fu
determinato anche dallelevata produttivit dellagricoltura. Lequilibrio tra popolazione e risorse fu
raggiunto anche grazie alla differenziazione produttiva delle colonie, delle tre sezioni del nord, del centro e
del sud. La funzione economica produttiva del sud, in particolare quella della Virginia and strutturandosi
intorno alla piantagione del tabacco. Si and formando un ceto di grandi proprietari che investivano cospicui
capitali in terre e schiavi. Completamente diverso era il carattere della sezione del nord: nelle coloni e del
New England, la piccola chiesa-comunit puritana era la base economica della societ. Il gruppo si muoveva
alla ricerca di terre verso lovest, e una volta insidiatosi, fondato un nuovo villaggio, i terreni erano divisi
equamente tra le diverse famiglie. Questa economia domestica non avrebbe mai potuto trovare sbocchi di
mercato. Il carattere fondamentale di questa zona era piuttosto costituito dalla vitalit delle citt: piccoli e
grandi porti, industria della cantieristica, residenze della burocrazia imperiale contribuirono ad accrescere
soprattutto nel 700 le funzioni urbane e a differenziare una struttura sociale fatta di mercanti, professionisti,
pubblici ufficiali, artigiani e salariati. Al centro incontriamo una sezione-cerniera di cui le colonie di New
York, della Pensilvania, del New Jersey costituirono la sezione pi dinamica. Avevano un sistema di
agricoltura mista e una rete portuale in grado di rafforzare il rapporto tra agricoltura e commercio. Anche
nelle colonie del centro and affermandosi un ceto di commercianti professionisti che caratterizzarono a
lungo la societ di queste zone. Fino alla met del XVIII secolo il quadro di riferimento economico per le
colonie americane fu limpero britannico ed necessario distinguere 2 fasi: la prima tra latto di navigazione
del 1651 e i primi decenni del 700. la seconda tra il 1730 e il 1760. la prima fase caratterizzata
dallincontro tra le grandi compagnie per il commercio che avevano favorito la colonizzazione americana e
le classi dirigenti dellInghilterra, corte e ministri, promotori di una politica mercantilistica. Entrambi,
compagnie e potere politico inglese collocavano leconomia americana entro un rapporto di scambio interno
alleconomia imperiale, in cui le colonie avevano funzioni specializzate, una posizione di servizio rispetto
alla madre patria, lobbligo di assicurare allInghilterra il monopolio dei prodotti coloniali. Attraverso le
colonie lInghilterra si assicurava la piena autosufficienza. A partire dal 1730 i numerosi punti di fuga del
sistema mercantilistico imperiale, la crescita economica delle colonie, la nascita e la formazione di unelite
coloniale sempre pi cosciente dei suoi diritti e autonomia, laccentuarsi dei motivi di conflitto con la madre
patria crearono le premesse per una seconda fase del rapporto tra colonia e madrepatria.

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121. Le radici del conflitto tra colonie inglesi e madrepatria - 1700


Intorno agli anni 30 del 700 cominci a formarsi nei coloni americani la coscienza di costituire un corpo
politico unitario diverso, se non ancora separato dallInghilterra. Tra il 1730 e il 1770 si accentuarono le
ragioni del conflitto che opponevano i coloni agli inglesi e che contribuirono a formare lautocoscienza
americana. Le ragioni del conflitto erano sia di natura economica che politica. Eli. Pi le colonie
rafforzavano la struttura economica e politica e pi pesava la mancanza di autonomia nel sistema
mercantilistico inglese. Il secondo motivo di conflitto era di natura politica in quanto Inghilterra e America
si ispiravano a un diverso principio di sovranit. Con la rivoluzione lInghilterra aveva allargato le basi del
potere estendendo le prerogative del parlamento, ma il principio della concentrazione assoluta della
sovranit (re + parlamento) che richiede obbedienza era stato riconfermato anche dopo il 1688. da questa
autorit dipendevano anche le colonie americane ma in esse il pensiero politico andava elaborando una
diversa teoria della sovranit limitata che attraverso la creazione di istituzioni a difesa del popolo,
consentiva ai governati il controllo dei governanti. Gli eventi che contribuirono ad approfondire il solco tra
colonie e madrepatria furono 3: il risveglio religioso in America tra 1730 e 1740; la guerra dei 7 anni; i
provvedimenti fiscali decisi dallInghilterra negli anni 60. il grande risveglio fu unondata di fermento
religioso. Le colonie furono investite dalla speranza che lAmerica potesse realizzare una societ giusta e
che il suo popolo come popolo eletto potesse portare a compimento la vittoria di Cristo sul demonio. Fu cos
che la guerra dei 7 anni combattuta dai coloni americani contro i coloni francesi assunse quasi le tinte di una
guerra santa tra antipapisti e papisti e contribu a cementare in unico blocco per la comune difesa contro il
nemico religioso e politico, americani e inglesi. Ma gli anni successivi alla guerra dei 7 anni furono
deludenti per i coloni americani. Da un lato diventava meno indispensabile il sostegno militare della
madrepatria. Il contributo dei coloni era stato decisivo per eliminare la presenza francese in Canada e nell
Ohio e le forze armate americane erano meglio preparate di quelle inglesi. Dallaltro lato lInghilterra si
accingeva a far pagare il conto della guerra dei 7 anni. A met degli anni 60 era giunto a maturazione il
processo di formazione di elites coloniali coscienti dei loro diritti, desiderosi di affermare unautonomia
economica e politica sempre maggiore da Londra, ben radicate nelle comunit locali che costituivano la
societ americana. Subito dopo la pace di Parigi (1763) conclusiva della guerra dei 7 anni il parlamento
inglese con la proclamation line intese bloccare lavanzare della frontiera verso lovest e il continuo pericolo
di guerre contro gli indiani. Re Giorgio III e il parlamento richiesero un pi massiccio coinvolgimento delle
colonie nordamericane nelle spese dellimpero. Tra il 1764 e il 1765 lo sugar act e stamp act tradussero le
richieste inglesi in nuove imposte per le colonie. Zucchero, caff e vino e altri generi vennero colpiti; lo
stamp act impose una tassa di bollo su giornali e atti legali. Pochi mesi dopo i delegati di 9 colonie si
riunirono a New York nel congresso dello stamp act, votarono la dichiarazione dei diritti e dei doveri dei
coloni dAmerica, inviarono petizioni al re e al parlamento.
Nel 1776 il parlamento inglese revoc lo stamp act ma promulg il declaratory act: si ribadiva che le colonie
erano soggette allautorit del parlamento. Lo scontro si acqu. Nel 1777 il parlamento inglese sospese
lassemblea di N. Y. C. che si era rifiutata di rifornire le truppe della madrepatria. Successivamente furono
boicottate le merci inglesi la cui importazione comportava il pagamento di imposte appena approvate dal
parlamento, e si organizz un vasto schieramento di opposizione allInghilterra.

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122. La guerra dindipendenza


5 marzo 1770 i soldati inglesi repressero una rivolta scoppiata a Boston uccidendo 5 persone. Il Parlamento
dovette abolire dazi e imposte ma nel 1773 approv il Tea Act che concedeva alla compagnia delle indie
orientali il monopolio del mercato del t. Era un atto di controllo mercantilistico esercitato dalla madrepatria
sugli americani. Nello stesso anno i coloni salirono sulle navi e gettarono in mare le casse di te. Le
rappresaglie inglesi furono durissime e si espressero in una serie di leggi dette intollerabili che sancivano
una dipendenza ancora maggiore dellAmerica dal Parlamento inglese: chiusura del porto di Boston sino al
risarcimento dei danni e labolizione delle autonomie del Massachussetts.
Nel 1774 si diffusero molti scritti contro il parlamento inglese. Thomas Jefferson, uno dei leader intellettuali
della ribellione ribad la distinzione tra corona e parlamento. Jefferson sosteneva che i coloni non erano
vincolati alle decisioni del parlamento perch non vi erano rappresentanti e che le uniche rappresentanze
politiche delle colonie erano le loro assemblee. Lipotesi che si avanzava era quella di un Commonwealth
britannico, fedele al re ma autonomo in tutte le sue componenti quanto al complesso dei poteri politici locali,
dotato di assemblee rappresentative a cui era riconosciuta la stessa dignit del parlamento.
LInghilterra lo consider inaccettabile: linsubordinazione delle colonie si espresse nella creazione di forme
di potere alternative a quelle delle autorit britanniche.
Il 5 settembre 1774, le colonie riunite nel primo congresso continentale decisero il boicottaggio del
commercio con la Gran Bretagna. Lanno dopo ci furono i primi scontri armati. Il secondo Congresso
continentale nel 1775 nomin George Washington comandante della truppe. Giorgio III dichiarava ribelli i
coloni americani.
La data decisiva per la rivoluzione fu il 1776, lanno della pubblicazione del common sense, un opuscolo di
Thomas Paine e della Dichiarazione dindipendenza (4 luglio) redatta da Jefferson. Pain scriveva che il re
aveva rotto il contratto con i sudditi americani e li aveva privati dei loro diritti ed era perci un tiranno
contro quale la ribellione era un dovere da compiere in nome dellumanit intera.
Nella dichiarazione dindipendenza sono espressi i principi ispiratori della nazione americana e sono in
sostanza 3: il diritto allindipendenza e alla libert un diritto naturale, superiore a ogni volont umana;
attraverso il contratto sociale i governi si impegnano a rispettare tutti i diritti inalienabili degli individui; il
rapporto tra governanti e governati fondato sul consenso di questi ultimi e sul loro potere di controllo, il
mandato dei governanti pu essere in qualsiasi momento revocato quando i fini del contratto sociale non
vengono rispettati.
Il passaggio alla ribellione signific la guerra. Washington riorganizz le forze armate e ebbe la meglio
sullesercito inglese.
Nella battaglia di Saratoga nel 1777 i reparti americani sconfissero quelli inglesi. Ma fu lintervento francese
a fianco degli americani a incidere sulle sorti della guerra nel 1778. nello stesso anno intervenne anche la
Spagna. Dopo la sconfitta a Yorktown delle truppe inglesi. Nel 1783 fu firmata la pace di Versailles che
metteva fine alla guerra angloamericana. La Gran Bretagna riconosceva lindipendenza delle 13 colonie
nordamericane, alla Francia erano restituiti i territori nei Caraibi e nel Senegal, la Spagna riotteneva Minorca
e la Florida persa dopo la guerra dei 7 anni.

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123. Convenzione di Philadelphia: 1787


Dopo la dichiarazione dindipendenza molte colonie avevano messo a punto nuove carte costituzionali. Il
congresso continentale del 1777 venivano approvati gli articoli di confederazione: erano attribuiti al
Congresso i poteri di difesa e politica estera; prerogative dei singoli stati e delle loro assemblee erano tutti
gli altri poteri.
La rivoluzione port impoverimento.
Nel 1787 fu convocata la Convenzione di Philadelphia con il compito di rivedere gli articoli della
costituzione del 1777 ed elaborare una nuova carta costituzionale. La nuova costituzione entra in vigore nel
1788. Il potere legislativo conferito al Congresso degli Stati Uniti, composto da un senato e da una camera
dei rappresentanti. Il senato formato da due senatori per ogni stato eletti per un periodo di 6 anni; la
camera formata da deputati eletti ogni 2 anni dai vari stati. Il congresso ha poteri di natura finanziaria e
fiscali. Il potere esecutivo conferito al presidente degli Stati Uniti dAmerica che dura in carica 4 anni. Il
presidente eletto dal popolo che in ogni stato esprime elettori delegati i quali eleggono a maggioranza il
presidente.
Il potere giudiziario conferito alla Corte suprema composta da 9 membri a vita di nomina presidenziale.
Il primo presidente americano fu George Washington eletto nel 1789 e rieletto per un quadriennio nel 1793.

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124. La rivoluzione francese


Sia la vita economica e sociale sia la vita politica sono interessate nella seconda met del 700 da alcune
trasformazioni.
C un forte aumento di popolazione. Mutamenti si erano verificati negli assetti dellagricoltura e nella
distribuzione della propriet terriera. Alla vigilia della rivoluzione meno di un terzo dei terreni apparteneva
ai due ordini privilegiati: la nobilt e il clero; professionisti e ceti non nobili avevano circa il 30%; il 40%
apparteneva a contadini coltivatori diretti. Non cera la servit della gleba e le condizioni di vita delle
popolazioni rurali erano migliorate.
Decime ecclesiastiche e diritti feudali pesavano sui bilanci delle famiglie
Alla vigilia della rivoluzione, il settore primario delleconomia francese, lagricoltura, presentava i seguenti
caratteri:
L85% della popolazione viveva nelle campagne
Il settore mercantile dellagricoltura era in espansione
Lo sviluppo dellagricoltura non consent lo sviluppo dellaccumulazione del capitale paragonabile a quella
inglese.
Lespansione e la modernizzazione economica investirono la Francia nel 700: il commercio con lestero
aumenta del 200%; le infrastrutture furono modernizzate. Nonostante questo la Francia arriv dopo
lInghilterra alla rivoluzione industriale per iu seguenti motivi:
1. mancata integrazione tra agricoltura e industria
2. metodi di produzione arcaici nellindustria
3. limitazione della domanda interna
4. scarsa disponibilit di risorse minerarie come il carbone
dal punto di vista economico e sociale il mondo della nobilt era assai composito. Costituiva l1% della
popolazione. Lo 0.5% della popolazione apparteneva al clero. Il Terzo Stato era il prodotto sociale della
crescente articolazione politico-amministrativa, dellespansione economica settecentesca e delle
trasformazioni delle campagne e dei ceti urbani. Ne facevano parte gruppi legati al commercio
internazionale, uomini daffari, banchieri, personaggi dellamministrazione dello stato, pubblici funzionari,
professionisti come avvocati, notai medici
i comportamenti economici e sociali dei gruppi del Terzo Stato erano differenti e non avevano identit di
classe. Le loro aspirazioni erano dirette verso il feudo e il titolo di nobilt.
Nello stato di crisi che port alla rivoluzione confluirono fattori diversi:
le tensioni interne alla societ di ordini, le insoddisfazioni di una parte della nobilt e del clero, esclusa dai
livelli pi alti del privilegio
il malcontento dei ceti popolari soprattutto parigini e dei contadini, colpiti prima dallo squilibrio tra aumento
dei prezzi e crescita lenta dei salari, poi dalla crisi agraria del 1788-89
linfluenza delle idee illuministiche presso ceti intellettuali
larrretratezza del sistema politico rispetto ai fermenti in atto nelleconomia e nella societ.
La crisi politica e finanziaria della monarchia

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Lerede di Luigi XV, Luigi XVI salito al trono nel 1774, reintegrava i parlamenti ma promuoveva anche una
politica riformatrice affidandone la direzione a Jacques Turgot. Il suo piano di riforma prevedeva: la libera
circolazione delle merci; labolizione delle corporazioni; il ridimensionamento dei diritti feudali nelle
campagne; leliminazione del sistema dellappalto delle imposte, listituzione di unimposta fondiaria tesa a
colpire la propriet nobiliare ed ecclesiastica; la riduzione di pensioni e appannaggi pagati alla nobilt di
corte e allalto clero.
Nobili, clero, parlamento e alleati indussero Luigi XVI ad allontanare Turgot.
Limpegno della Francia alla guerra dindipendenza americana contribu a dissanguare le finanze pubbliche.
Il successore di Turgot alle finanze, Necker fece ricorso a un massiccio indebitamento pubblico non potendo
operare sullimposta fondiaria. Anche Necker fall e venne allontanato nel 1781.
Nel 1783 fu nominato ministro Calonne che propose una serie di misure per lassestamento del bilancio
statale: unimposta fondiaria proporzionale alla rendita; provvedimenti di liberalizzazione del commercio;
creazione di una banca nazionale sul modello di quella inglese. Ci fu unopposizione generale e fu richiesta
la convocazione degli stati generali, non pi riuniti dal 1614.

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125. Rivoluzione francese: gli stati generali


Le fasi principali della rivoluzione furono 2: la prima dalla convocazione degli Stati Generali il 5 maggio
1789 alla congiuntura del Termidoro e allarresto e esecuzione di Robespierre (luglio 1794); la seconda dalla
reazione termidoriana e dal passaggio dei poteri al Direttorio alla proclamazione di Napoleone imperatore
(1804).
Lo stato francese era alle soglie della bancarotta. Il pessimo raccolto aveva provocato una grave carestia.
Lindustria tessile subiva la concorrenza inglese; la disoccupazione era crescente.
Il problema centrale nella convocazione degli stati generali era la modalit di convocazione e di voto
nellassemblea. Questa era composta dai rappresentanti del clero, nobilt e Terzo Stato. Nel settembre 1788
il Parlamento dichiarava che i 3 ordini dovevano riunirsi e votare separatamente: in questo modo clero e
nobilt avrebbero avuto sempre il sopravvento nelle delibere.
Necker, richiamato dal re, si riprometteva labolizione dei privilegi fiscali. Voleva ridimensionare il potere
della nobilt, favorire il Terzo stato ma non mettersi alle sue dipendenze. La soluzione era il
raddoppiamento del numero dei rappresentanti del Terzo Stato, voto per testa e non per ordine, limitato alle
sole questioni finanziarie.
Ma i nobili la pensavano diversamente e a dicembre inviarono al re una supplica.
Necker riusc a spuntarla e il 27 dicembre il consiglio del re accord al terzo stato il raddoppiamento. La
nobilt esplose provocando la guerra civile. I ceti privilegiati chiedevano il mantenimento del sistema degli
ordini, si opponevano al voto per testa e allabolizione dei diritti signorili; per il Terzo Stato si rivendicava il
voto per testa, la libert era inseparabile dalluguaglianza dei diritti.
Gli Stati Generali si riunirono a Versailles il 5 maggio 1589. di essi una met era costituita dai
rappresentanti del Terzo Stato, laltra met era formata da rappresentanti della nobilt e del clero.
Nobilt e clero prima rifiutarono la proposta del Terzo Stato di riunirsi in ununica assemblea ma la
divisione al loro interno e la resistenza della corte giocarono a favore delle rivendicazioni del Terzo Stato.
Una mozione a favore dellunicit dellassemblea pass a maggioranza tra il clero. I delegati ribadirono in
un giuramento la loro unit e limpegno a stabilire una solida costituzione per il paese.
Il 9 luglio i rappresentanti del Terzo Stato, del clero e dei nobili liberali, dopo essersi opposti allordine del
re di procedere e deliberare divisi per ordini, si proclamarono Assemblea Nazionale Costituente.

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126. Rivoluzione francese: lassemblea nazionale costituente


Un vecchio organismo come gli stati generali aveva impresso una svolta alla vita politica francese: si era
dato il compito di sostituire alla monarchia per diritto divino la monarchia costituzionale, aveva proclamato
la nazione unica fonte di sovranit. E Luigi XVI riconobbe lassemblea nazionale.
Tutti continuavano a considerare necessaria la sanzione regia e Luigi era il garante del patto con la nazione;
i 3 ordini non si erano dissolti e lassemblea nazionale costituente fu il prolungamento degli stati generali.
Il re fece circondare la citt da mercenari stranieri; licenzi Necker e lo sostitu con uno pi fedele
allaristocrazia. Il terzo Stato promosse la creazione di una milizia controllata dalla municipalit di Parigi.
Ma il popolo della capitale si organizz autonomamente: assal postazioni militari alla ricerca di armi, uffici
del dazio e simboli del potere fiscale.
Il 14 luglio artigiani, operai e piccoli commercianti assalivano la fortezza della Bastiglia dove erano
rinchiusi i rei di stato. I soldati uccisero un centinaio di persone ma si arresero. Luigi XVI doveva correre ai
ripari e richiam Necker al governo e licenzi le truppe straniere.
Nelle citt si costituirono municipalit fedeli allassemblea nazionale e una forza armata che prese il nome
di guardia nazionale al comando del generale La Fayette. Nelle campagne ci furono rivolte antifeudali e
colpirono castelli, archivi signorili ecc fu ostacolata la riscossione della decima. La guardia razionale
reprimeva le rivolte e requisiva il grano.
Il 4 agosto lassemblea nazionale decise labolizione dei privilegi feudali. Il 26 agosto lassemblea
proclamava in 17 articoli la Dichiarazione dei diritti delluomo e del cittadino in cui erano enunciati i
principi dell89:
Lo stato assicura al cittadino lesercizio dei suoi diritti
Il principio di ogni sovranit risiede essenzialmente nella nazione
Se lo stato viene meno ai suoi doveri il cittadino ha il diritto di resistere alloppressione

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127. La costituzione francese del 1791


Mancava ai decreti lapprovazione del re che li approv solo dopo una marcia popolare su Versailles e
larrivo a corte della guardia nazionale parigina. Sotto la pressione della folla che invase i suoi appartamenti
e di Maria Antonietta, il re fu costretto a subire il trasferimento della corte a Parigi, nel palazzo delle
Tuileries.
La costituente si trasfer a Parigi e cre una democrazia parlamentare sotto legida del re e della legge. Il
punto di arrivo fu la Costituzione del 1791. ma prima dovette affrontare le questioni finanziarie. Il 2
novembre 1789 i beni della chiesa divennero propriet della nazione. La riforma agraria fu attuata con la
soppressione di tutti i privilegi connessi al feudalesimo: furono soppresse decime e gerarchie feudali, i diritti
di primogenitura e tutti gli obblighi di natura personale. La costituente attribu larghi poteri alle municipalit
e riorganizz il territorio in dipartimenti, distretti e cantoni. Con la riforma giudiziaria fu abolita la venalit
degli uffici, la giustizia fu separata dallamministrazione secondo il principio della divisione dei poteri,
furono istituiti due tribunali nazionali, lAlta Corte e il Tribunale di cassazione.
Nel 1790 fu approvata la costituzione civile del clero. Tutte le cariche dal vescovo al parroco furono elettive.
Il clero venne sottoposto al controllo dello stato.
La reazione di Roma e del pontefice Pio VI fu durissima. In Francia il clero si spacc: alcuni accettarono il
nuovo ordinamento, altri rimasero fedeli alla gerarchia di Roma.
Lattivit legislativa e le scelte politiche dellassemblea nazionale furono coronate nella costituzione del
1791:
Conferma di tutti gli articoli riguardanti le libert fondamentali del cittadino della dichiarazione dei diritti
dell89
- La divisione dei 3 poteri legislativo, esecutivo e giudiziario in tre differenti autonomi organismi politici
- La concentrazione del potere legislativo in unassemblea legislativa
- Lattribuzione al sovrano del potere esecutivo
- Lattribuzione del potere giudiziario a giudici eletti dal popolo
- Il carattere gratuito dellistruzione primaria
Nella costituzione del 1791 erano realizzate le idee ispiratrici dellIlluminismo come la separazione dei
poteri e la nuova concezione della rappresentanza fondata sulla democrazia parlamentare.

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128. Creazione della societ dei Giacobini


Tra il 20 e il 21 giugno Luigi aveva lasciato Tuileries per fuggire dal paese. Fu bloccato e arrestato e
condotto sotto scorta a Parigi. La fuga del re e la reazione che provoc portarono alla scoperta gli
schieramenti, le forze e i leader della rivoluzione. In base alla collocazione dei deputati nellassemblea si
formarono gli schieramenti di destra e sinistra. Al primo facevano capo nobili liberali come La Fayette,
protettori e consiglieri del sovrano; a sinistra cerano i deputati pi radicali come Robespierre inclini a un
processo di maggiore democratizzazione delle conquiste della rivoluzione.
Alla fine del 1789 fu creata la Societ degli amici della costituzione detti Giacobini perch si riunivano nel
convento sconsacrato dei domenicani. Agli inizi la societ era composta prevalentemente da parlamentari
con lobiettivo di lottare contro i privilegi e di instaurare una monarchia costituzionale. Nel 1790 si divide in
diversi club. Il pi radicale di questi club era quello dei Cordiglieri che raccoglievano esponenti di ceti
diversi ed erano il canale di collegamento tra artigiani, salariati parigini e professionisti.
Dal centro giacobino, oltre alla sinistra dei cordiglieri si stacc la destra dei foglianti nel 1791.
Federico Guglielmo II insieme allimperatore e allelettore di Sassonia firm la Dichiarazione di Pillnitz nel
1791: la condizione del re di Francia fu considerata oggetto di comune interesse per tutti i sovrani dEuropa.
Giorgio III dInghilterra disse che sarebbe rimasto neutrale; Carlo IV di Spagna e Vittorio Amedeo di
sardegna non volevano esporsi a una guerra. A Pillnitz non fu possibile raggiungere un accordo per un
intervento armato contro la Francia. Quindi Luigi XVI fu costretto ad accettare la costituzione, il sovrano
venne reintegrato nei suoi poteri e la costituente si sciolse.

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129. Rivoluzione francese: lassemblea legislativa


Il 1 ottobre 1791 si riunisce lassemblea legislativa composta da deputati foglianti, giacobini e cordiglieri.
Una nuova sinistra si formava nellassemblea legislativa: il gruppo chiamato dei Girondini che reclutava la
piccola borghesia delle professioni ed era favorevole al consolidamento della democrazia politica e alla
guerra sorpresa contro lAustria per sconfiggere i nemici interni ed esterni alla rivoluzione.
A volere la guerra erano in molti oltre ai girondini: la Fayette che contava di assumere il comando
dellesercito, la corte e il suo partito dalla guerra si ripromettevano un rafforzamento della monarchia.
Luigi XVI nel 1792 sotto la pressione dei girondini dichiar guerra allAustria, a fianco della quale scese la
Prussia.
Gli inizi della campagna militare furono disastrosi per la Francia e lassemblea legislativa proclam che la
patria era in pericolo. Il popolo parigino (i sanculotti) assal il palazzo delle Tuileries, uccise le guardie e
costrinse Luigi a mettersi sotto la protezione dellassemblea legislativa. Questa vot la deposizione del
sovrano, il riconoscimento di una nuova municipalit parigina (il comune insurrezionale), la creazione di un
consiglio esecutivo provvisorio in attesa di elezioni a suffragio universale maschile. La caduta della
monarchia rappresent la vittoria del movimento democratico.
La legalit dello stato era crollata. Diversi poteri disputavano il controllo di Parigi: lassemblea legislativa, il
consiglio esecutivo, la comune insurrezionale.
Lesercito prussiano avanzava a Parigi.
Settembre 1792: i sanculotti invadono le carceri e fanno strage dei prigionieri comuni scambiati per nemici
della rivoluzione.
A risollevare le sorti della rivoluzione fu la vittoria francese sullesercito austro-prussiano a Valmy a cui
segu loccupazione del Belgio, Nizza e Savoia.

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130. Rivoluzione francese: la convenzione


Le elezioni per la nuova assemblea nel settembre 1792. la nuova assemblea, la Convenzione proclam la
repubblica. Scomparsi i foglianti, la destra era occupata dai girondini, la sinistra dai deputati della montagna,
il centro da una massa di pi di 400 deputati che oscillava tra i 2 partiti e si chiamava palude.
Il primo atto dello scontro fu il processo del re. Per i montagnardi rappresentati da Robespierre, Luigi,
colpevole di alto tradimento per aver cospirato con le potenze straniere doveva essere considerato nemico
della nazione, non un imputato avente diritto di un processo. La maggioranza della convenzione decise di
processarlo davanti ai deputati; la Gironda per ritardare lesito del processo fece appello al popolo come
unica autorit legittima. La proposta dei girondini fu respinta. Il 14 gennaio 1793 fu approvata la condanna a
morte del re e il 21 gennaio fu ghigliottinato.
LEuropa monarchica minacciata dalle frontiere francesi e i suoi privilegi dopo loccupazione del Belgio,
Nizza e Savoia dava vita alla prima coalizione antifrancese. Nel 1793 la convenzione dichiarava guerra
allInghilterra, Olanda e Spagna. In Marzo fu evacuato il Belgio. Il crollo delle armate rivoluzionarie fece
perdere alla Francia tutte le terre conquistate sulla riva sinistra del Reno
In Francia ci fu una crisi finanziaria: il valore della moneta era crollato.
Ci fu una guerra civile che interess soprattutto il dipartimento della Vandea. Dal 10 marzo lovest
contadino della Francia insorse. I suoi bersagli erano la repubblica giacobina. La coscrizione obbligatoria e
la citt che depredava la campagna. In suoi valori erano il re la chiesa e la difesa della piccola propriet
contadina.
La convenzione istitu un comitato di salute pubblica con il compito di vigilare sul consiglio esecutivo e sui
ministri.
1793 gli austriaci avevano invaso la Francia settentrionale. La costituzione del 1793 rappresent una novit
di rilievo: lelezione a suffragio universale maschile con il sistema uninominale dellassemblea legislativa.
Da un lato tutto il potere legislativo era affidato a ununica assemblea, dallaltro per lapprovazione di leggi
importanti per la vita della nazione era previsto il ricorso al referendum.

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131. Rivoluzione francese: il terrore


si attu un aumento del potere esecutivo con il suo progresso slittamento verso la dittatura rivoluzionaria. Il
primo passo fu il rimpasto del comitato di salute pubblica in cui entrarono esponenti dei montagnardi e
dellestreme sinistra compreso Robespierre.. Il secondo passo fu il controllo del comitato su tutta la societ e
sui comitati di vigilanza. Il terzo passo fu lorganizzazione di una giustizia rivoluzionaria con
lannullamento di tutte le garanzie giuridiche degli accusati e del ricorso in appello. La convenzione vot la
legge dei sospetti che imponeva a tutti i cittadini lobbligo di un certificato di civisme. Erano questi i
fondamenti di un regime di dittatura definito di terrore. Esso prevedeva laccentramento del potere nel
comitato di salute pubblica, lo smantellamento di tutti i club e societ popolari, il controllo delleconomia e
della politica da parte del governo rivoluzionario.
Il comitato di salute pubblica dovette affrontare le rivolte urbane dei sanculotti a Parigi, la guerra di Vandea
e di altri dipartimenti insorti. I sanculotti invasero anche la Convenzione ma Robespierre riusc a dirigere
verso altri obiettivi la protesta popolare di Parigi arruolando i sanculotti in un esercito rivoluzionario per la
requisizione del grano nelle campagne e la caccia agli accaparratori. Lesercito dei ribelli di Vandea fu
massacrato.
Alla fine del 1793 il potere vedeva in ascesa Ropespierre. Era stato eletto agli stati generali ed era divenuto
uno dei leader del partito giacobino. Era stato una delle guide della comune insurrezionale di Parigi. Era poi
stato eletto alla convenzione. Si erta schierato a sinistra tra i montagnardi e aveva votato la morte del re. Era
membro del comitato di salute pubblica e aveva coordinato gli atti pi importanti del governo. Ma nella
convenzione aveva nemici sia a sinistra che a destra. Sul primo fronte gli arrabbiati legate alle istanze pi
estremistiche del popolo parigino, sul secondo gli indulgenti inclini alla tolleranza e alla moderazione
politica. Lopposizione degli arrabbiati fu eliminata e alcuni esponenti ghigliottinati.
Il comitato di salute pubblica era nelle mani di Robespierre. Con la legge del 10 giugno 1794 la violenza
diventava il sistema di governo. Soppresso ogni diritto alla difesa, atti daccusa collettivi mandarono alla
ghigliottina migliaia di francesi.
Robespierre ottenne la grande vittoria di Fleurus contro gli eserciti stranieri che consent alle armate
rivoluzionarie di penetrare in Belgio, conquistare Bruxelles e occupare la Catalogna.
Nel luglio 1794 un complotto fatto dai membri del comitato di salute pubblica e da esponenti della
Convenzione fece arrestare Robespierre e lo fece ghigliottinare.

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132. Termidoro 1794-95


Nel mese di Termidoro dellanno II della repubblica aveva termine il periodo pi intenso della rivoluzione.
Era crollato lantico regime e si erano affacciati sulla scena i problemi dei regimi liberaldemocratici
moderni: lequilibrio difficile tra uguaglianza e libert, il rapporto tra rappresentanti e rappresentati, il
rapporto tra poteri dello stato.
La reazione in Francia dopo Termidoro e la caduta di Robespierre batt strade diverse: furono aboliti
tribunali speciali, eliminati gli strumenti della dittatura, evacuate le carceri. La caccia al giacobino aliment
altre violenze e forme di terrore. L11 novembre la convenzione decideva la chiusura del club dei giacobini
e cercava di limitare i mutamenti politico istituzionali: le novit furono la riduzione dei poteri del comitato
di salute pubblica e la riammissione dei girondini alla convenzione. La nuova politica economica tra il 94 e
il 95 port alla fine delleconomia regolata e alla liberalizzazione del commercio. Questi provvedimenti in
coincidenza con la crisi agraria provoc la rivolta dei sanculotti a Parigi nelle giornate di Germinale e
Pratile.
Il 12 Germinale la seduta la seduta della convenzione fu interrotta dai rivoltosi che per non fecero
pressione per nominare un governo insurrezionale ma sfilarono esprimendo parole dordine contraddittorie.
La costituzione dellanno III approvata dalla convenzione il 22 agosto 1795 soppresse come pericoloso
larticolo essenziale della dichiarazione del 1789 gli uomini nascono e rimangono liberi ed uguali per
diritti sostituendolo con il principio che luguaglianza consiste in ci che la legge uguale per tutti. Il
suffragio universale sancito dalla costituzione del 1793 veniva ora abolito e il suffragio ritornava come nella
prima costituzione a doppio grado: gli elettori designati da cittadini attivi dovevano essere proprietari di un
patrimonio di reddito non inferiore a 200 giornate lavorative. Quimdi 30.000 elettori eleggevano un corpo di
750 membri divisi in 2 consigli: il consiglio dei 500 proponeva leggi e votava risoluzioni che il consiglio
degli anziani doveva approvare e trasformare in leggi. Il governo fu affidato a un direttorio di 5 membri
scelti dagli anziani in un elenco fornito dai 500: esso durava in carica 5 anni e nominava i ministri. Fu
ripristinato il controllo giuridico-amministrativo nelle municipalit e furono abolite le comuni rivoluzionarie
che tra il 92 e 93 avevano condizionato la dinamica del processo rivoluzionario. I principi della propriet
privata e del liberismo economico furono sanciti dalla nuova carta costituzionale.
Fu votato un decreto sulla composizione dei nuovi consigli, il Decreto dei due terzi: due terzi dei consigli
dovevano essere eletti tra i membri della convenzione. Il decreto era redatto dalla paura della vittoria
elettorale dei monarchici sostenuti dallerede legittimo di Luigi XVI.
Con la costituzione dellanno III i termidoristi fecero valere il principio della separazione dei poteri, del
ritorno a una democrazia rappresentativa, del primato della legge.

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133. Il primo direttorio 1795-97


Le elezioni del 1795 furono favorevoli a monarchici ma al direttorio, cio al potere esecutivo, gli ex
convenzionali che per il decreto dei due terzi risultarono la maggioranza nei consigli riuscirono a imporre 5
personalit che avevano votato la condanna a morte di Luigi.
La crisi, i problemi di liquidit finanziaria, la guerra, la divisione del paese condizionarono la politica del
direttorio tra il 1795 e il 1797.
Nellinverno del 1795-96 Babeuf, giornalista e Buonarroti diedero vita a una congiura contro il direttorio
detta congiura degli eguali. La dottrina politico-sociale detta babuvismo prevedeva luguaglianza dei salari,
labolizione della propriet privata, il controllo sulla distribuzione del reddito, la soppressione delleredit e
leducazione comune. Predicava il comunismo dei beni. Sul piano pratico il movimento non sort alcun
effetto e la congiura fu scoperta. Babeuf condannato a morte e Buonarroti deportato.
Tra il 1796 e il 97 la crisi finanziaria invest la Francia. Rilevanti successi ottenne invece il direttorio nella
politica internazionale: nel 1795 stipul il trattato di Basilea con la Prussia e dellAja con lOlanda. La
Prussia aveva riconosciuto il passaggio alla Francia della riva sinistra del Reno, lOlanda aveva dovuto
accettare loccupazione francese del suo territorio e la sua trasformazione istituzionale in repubblica
democratica. La Spagna che aveva aderito al trattato di Basilea aveva dovuto cedere una parte del suo
possedimento di Santo Domingo alla Francia. Nel 1796 solo lInghilterra e lImpero asburgico restavano in
armi: la prima preoccupata delle mire espansionistiche francesi in Belgio e Olanda, la seconda colpita
dallesecuzione capitale di Maria Antonietta figlia dellimperator Francesco I e Maria Teresa dAustria.
Tre armate furono lanciate contro lImpero asburgico: la prima in Europa occidentale, la seconda sul confine
con la Svizzera, la terza in Italia.

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134. Napoleone e la campagna dItalia


Il comando dellarmata dItalia era stato assegnato dal Direttorio a Napoleone Bonaparte. Nel giro di un
mese pieg il Regno di sardegna costringendo Vittorio Amedeo III a firmare lArmistizio di Cherasco. Poi
fece il suo ingresso a Milano dove cre una nuova municipalit. La mancata offensiva del generale Mureau,
comandante delle truppe in Germania permise agli austriaci di trasferire forti contingenti di truppe in Italia e
di lanciare contro Napoleone alcune spedizioni tra il 96 e il 97. Napoleone assesia Mantova, poi passa ai
territori pontifici e Pio VI costretto a firmare la pace di tolentino rinunciando a Bologna, Ferrara e la
Romagna. Poi si spinge verso Vienna per via di Udine. A 200 km da vienna firma i preliminari per la pace
con lAustria: la Lombardia e il Belgio erano assegnati alla Francia, lAustria aveva una parte del Veneto.
La campagna dItalia rafforz la posizione politica di Napoleone in Francia.

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135. Il secondo direttorio 1797-99


Labbondanza dei raccolti fece crollare il prezzo dei prodotti agricoli: boccata dossigeno per il proletariato
urbano ma motivo di frustrazione per i piccoli proprietari. La destra monarchica era in ripresa, le elezioni del
marzo 1797 furono un trionfo per essa.
Allora i militari salvarono la rivoluzione con un colpo di stato. Furono i militari e Napoleone a venire in
soccorso di una parte del direttorio. Nella notte tra il 3 e i 4 settembre, unarmata comandata da un
subordinato di Napoleone occup Parigi e arrest i capi realisti, uno dei membri del Direttorio. In una seduta
dei consigli fu annullata lelezione di 198 deputati.
Nel periodo del secondo Direttorio seguirono tutte le misure tipiche delle fasi successive al colpo di stato:
inasprimento delle leggi sui controrivoluzionari, censura e controllo della stampa, violenta repressione che
colp tutti i sospetti.
Nel 1798 furono manipolati i risultati delle elezioni per i consigli, i giudici e altre amministrazioni.
Il secondo direttorio promosse anche due importanti riforme: quella finanziaria e quella militare. Per ridurre
il debito pubblico fu dichiarata la bancarotta. Fu resa efficiente la riscossione delle imposte, si ridusse di due
terzi il debito pubblico e la nuova legge sulla coscrizione istitu il servizio militare obbligatorio.

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136. Le repubbliche giacobine promosse da Napoleone


Lentusiasmo per i valori di libert e democrazia si diffuse in tutta Europa e fu notevole la fortuna europea
del giacobinismo. Si distingue il giacobinismo individuale dal giacobinismo organizzato. Il primo un
movimento di opinione e raccolse propagandisti isolati di una rivoluzione lontana. Fu limitato nella sua
libert di movimento, sorvegliato dalle polizie e ridotto alla clandestinit. Il secondo si richiam
allideologia democratica di Robespierre e pot formarsi e svilupparsi perch trov condizioni favorevoli
quali la libert di riunione e di espressione.
Fu lintervento militare francese a creare le condizioni per la genesi di un giacobinismo organizzato
allinterno dei territori occupati: Savoia, Paesi Bassi austriaci e Belgio. In Prussia, Russia, Germania, Impero
asburgico il giacobinismo fu represso. Anche in Italia la repressione si accentu.
Nel passaggio dai governi provvisori alla proclamazione delle repubbliche (che furono le nuove forme
istituzionali stabilite nei territori italiani occupati) Napoleone favor laffermazione delle correnti moderate
la cui base sociale era costituita da esponenti illuminati dellaristocrazia e della pi ricca borghesia. La
prima repubblica in Italia fu la repubblica Cispadana (1796) formata da Ferrara, Modena, Reggio Emilia e
Bologna. Poi ci fu la repubblica Cisalpina formata da Bergamo, Brescia e la Valtellina (1797). Poi ci fu la
repubblica di Genova che prese il nome di repubblica Ligure.
Con il Trattato di Campoformio napoleone cedeva allAustria il Veneto, lIstria e la Dalmazia in cambio del
riconoscimento della repubblica Cisalpina.
1798 un incidente diplomatico provoc loccupazione francese dello stato pontificio: Pio VI fu espulso e
nella citt fu proclamata la repubblica romana.
La crisi di Napoleone in Egitto, lo scarso numero delle truppe francesi in Italia, listigazione dellInghilterra,
la proclamazione della Repubblica di Roma, indussero il Re di Napoli, Ferdinando IV a sferrare un attacco
contro lesercito Francese nel Lazio. Nel 1798 Ferdinando IV entrava a Roma e la occupava per 2 giorni.
Ma un mese dopo i francesi rientravano a Roma e nel 1799 entravano a Napoli dove da 2 giorni i giacobini
avevano proclamato la Repubblica napoletana.
Nel febbraio 1799 il Piemonte fu annesso alla Francia. A Marzo fu occupata la Toscana.
I limiti dellesperienza del triennio derivarono sia dal rapporto tra la Francia e le repubbliche sorelle sia
dallo scarso consenso che lesperimento politico e istituzionale incontr tra le popolazioni dei territori
occupati sia dalla congiuntura internazionale.
In Calabria si organizzano le prime esperienze sanfediste con la formazione di una armata cristiana e reale
della santa fede comandata dal cardinale Ruffo.
Ruffo con le sue truppe entr a Napoli i 13 giugno. Lammiraglio inglese Nelson consegn i patrioti
meridionali ai Borbone rientrati a Napoli. Fin lesperienza della repubblica napoletana. Tra la primavera e
lestate del 1799 caddero anche le altre repubbliche giacobine italiane.

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137. Napoleone: la seconda coalizione e il colpo di stato del 18


Brumaio
Dopo Campoformio solo lInghilterra contrastava la Francia rivoluzionaria. Il direttorio mise in atto una
strategia fondata sullo sbarco francese oltre la manica e un insurrezione irlandese. Il comando delle
operazioni fu affidato a Napoleone. A differenza del Direttorio, Napoleone si rese conto che le flotte inglesi
erano molto pi potenti. Pens quindi a una spedizione in Egitto al fine di minacciare gli interessi coloniali
britannici. Nel 1798 la flotta francese salp da Tolone e da altri porti italiani e si impadron di Malta. Nella
Battaglia delle Piramidi le forze egiziane furono sconfitte ma successivamente Nelson riusc a sconfiggere la
flotta francese e distruggerla quasi completamente.
Questo disastro incoraggi la seconda coalizione contro la Francia rivoluzionaria (1798) nella quale
entrarono a far parte lInghilterra, la Russia e lAustria con lintento di riprendere i territori perduti in Italia e
in Germania. Nel 1799 la seconda coalizione attacc le forze francesi che si ritirarono sulle Alpi e sul Reno.
In autunno la Francia conservava solo Genova.
Nel giugno 1799 si ebbe un nuovo reimpasto al Direttorio: entr Seyes.
Napoleone il 9 ottobre 1799 sfugg agli inglesi e sbarc a Frejus
Il progetto di Sieyes era usare Napoleone per promuovere un colpo di stato, modificare la costituzione,
sconfiggere la controrivoluzione. Napoleone accolse la proposta ma il suo progetto era volto ad ottenere il
potere personale.
Il 18 Brumaio dellanno VIII (9 novembre 1799) i consigli furono trasferiti da Parigi a Saint Cloud sotto
scorta con il pretesto di una congiura anarchica. La nomina di Napoleone comandante delle truppe incontr
forti opposizioni e alcuni deputati chiesero che fosse dichiarato fuorilegge. I soldati invasero laula mentre
io deputati fuggivano dalle finestre: si attu cos il colpo di stato del 18 brumaio.

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138. Napoleone console


Dopo il colpo di stato napoleone e Sieyes composero il nuovo organismo che esautor il Direttorio: il
Consolato.
Il primo atto del consolato fu la costituzione dellanno VIII che non conteneva una dichiarazione dei diritti a
differenza dalle precedenti. Formalmente era ristabilito il suffragio universale maschile ma nei fatti
diventava sempre pi ristretto via via che procedeva verso lalto: in ogni circondario si formava una lista
composta dal 10% dellelettorato. Al governo spettava la nomina degli amministratori locali e dei membri
delle due assemblee legislative: il Tribunato cui competeva solo la discussione delle leggi e il Corpo
legislativo che approvava o respingeva le leggi presentate dal governo. Venne conferita a Napoleone la
carica di primo Console. Da lui dipendevano gli altri 2 consoli componenti lesecutivo, la nomina dei
ministri, funzionari e giudici, di un Consiglio di Stato per lelaborazione e la discussione delle leggi, del
senato composto da 60 membri che aveva il compito di nominare i membri delle due assemblee legislative.
Il progetto del primo console era amalgamare leredit dellassolutismo con quella rivoluzionaria e porre
sotto la sua leadership le nuove forze borghesi di ispirazione moderata quanto le personalit di maggior
spicco provenienti dallantico regime.
I suoi successi furono molteplici. La Russia si era ritirata al principio del 1800 dalla coalizione antifrancese.
Napoleone allora sorprese lesercito austriaco in piemonte. Occup Milano, sconfisse gli austriaci a
Marengo. Ricostitu La repubblica cisalpina, la repubblica ligure e rioccup il Piemonte. Nel 1801 gli
austriaci furono costretti a firmare la pace di Luneville che ristabil in Italia la situazione precedente al
trattato di Campoformio e riconobbe alla Francia il possesso della riva sinistra del Reno.
Viene stipulato nel 1801 il concordato con la santa sede retta da Pio VII che rimase in vigore sino al 1905. il
concordato risolveva il contrasto con Roma ma conservava il controllo dello stato sulla chiesa. Il
cattolicesimo non era religione di stato ma religione della grande maggioranza dei francesi.
La cessazione delle ostilit con gli inglesi fu sancita ad Amiens nel 1802. la pace stabil la restituzione alla
Francia delle sue colonie, il ritorno dellEgitto alla sovranit turca e la stipula di un trattato commerciale tra
Inghilterra e Francia. I tre nemici Austria, Inghilterra e Russia erano neutralizzati. Napoleone pot quindi
dedicarsi al riassetto dello stato che si identific nel binomio accentramento amministrativo e codice civile.
A capo dei dipartimenti in cui era disposta la Francia furono disposti i prefetti rappresentanti del potere
esecutivo. Nel 1804 tutte le leggi furono raccolte nel codice civile. Nel 1802 il senato proclam Napoleone
primo console a vita.

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Indice
1. Spagna e Portogallo nel '400

2. Cristoforo Colombo

3. Vasco de Gama

4. Licenza reale per i conquistatori del '400

5. Il Rinascimento: caratteristiche di un'epoca

6. Rinascimento: gli stati moderni e le nuove forme della vita politica

7. LEuropa degli stati tra la fine del '400 e il primo '500: Francia

8. LEuropa degli stati tra la fine del '400 e il primo '500: Inghilterra

9. LEuropa degli stati tra la fine del '400 e il primo '500: Spagna

10. LEuropa degli stati tra la fine del '400 e il primo '500: Russia

10

11. LEuropa degli stati tra la fine del '400 e il primo '500: Germania

11

12. La conquista dellimpero ottomano nel '400

12

13. Nascita dello stato moderno nel XV secolo

13

14. La rivoluzione dei prezzi del '500

14

15. Gerarchie sociali e del potere tra '400 e '500

15

16. Il sistema degli Stati italiani nel '400-'500

16

17. La spedizione di Carlo VIII e la fine dellindipendenza del regno di Napoli

17

18. Savonarola e Borgia al potere

18

19. Francesi e spagnoli nella penisola nel '500

19

20. Limpero di Carlo V

20

21. Dalla battaglia di Pavia del 1525 alla pace di Cateau-Cambresis

21

22. LItalia dopo le conquiste spagnole: un territorio particolare

23

23. La riforma protestante

24

24. Martin Lutero

25

25. Le due alternative alla crisi religiosa del '500: Erasmo e Lutero

26

26. Riforma e rivoluzione: la guerra dei contadini del '500

27

27. Zwingly e Calvino

29

28. Carlo V e il protestantesimo della Germania

30

29. La Riforma: area luterana

31

30. La Riforma: area della Chiesa Anglicana

32

31. Controriforma e riforma cattolica

33

32. Il concilio di Trento

34

33. Tre fasi del Concilio di Trento

35

34. Le istituzioni della controriforma

36

35. Gli ordini religiosi e la riconquista delle anime

37

36. Filippo II e legemonia spagnola in Europa

38

37. La Spagna da Carlo V a Filippo II

39

38. Prima fase della strategia politica di Filippo II

40

39. La seconda fase della strategia politica di Filippo II: tra Paesi bassi e mediterraneo

41

40. La terza fase della strategia politica di Filippo II: limperialismo attivo

43

41. Il sistema imperiale spagnolo

44

42. La nascita dellOlanda

45

43. La formazione della potenza inglese nel '500-'600

46

44. Il regno di Elisabetta I

47

45. La Francia nelle guerre di religione del 1500

48

46. Lo sviluppo di nuove teorie politiche influenzate dalla dinamica della guerra civile in

49

47. LEuropa orientale

51

48. LItalia spagnola nel 500

52

49. Ducato di Milano - 1500

53

50. Regno di Napoli nel 1500

54

51. Geografia politica dellItalia non spagnola nel 1500

55

52. Lestate di San Martino delleconomia italiana: 1550-1600

56

53. Poteri e istituzioni nellItalia spagnola

57

54. Poteri e istituzioni nellItalia non spagnola

58

55. La controriforma in Italia

59

56. Levoluzione del mondo islamico nel 1500

60

57. Levoluzione del mondo islamico nel 1500: Cina, Giappone e India

61

58. La crisi del '600

62

59. La demografia nel '600

63

60. Lagricoltura nel '600

64

61. Manifatture, industria e commercio, finanza nel '600

65

62. I mutamenti della societ nel '600

66

63. Il declino dellimpero spagnolo nel corso di '600-'700

67

64. Il Regno di Filippo III in Spagna

68

65. Il Regno di Filippo VI in Spagna

69

66. Le rivolte del 1640 in Spagna

70

67. Il regno di Enrico IV in Francia

71

68. La reggenza di Maria de Medici e il governo di Richelieu in Francia

72

69. Mazarino e la fronda nel 1600

73

70. Le contraddizioni dellimpero germanico nel 1600

74

71. La guerra dei 30 anni: 1618-48

75

72. Quattro fasi della guerra dei 30 anni

76

73. Verso unEuropa multipolare: il nuovo quadro internazionale dopo le paci di

78

74. Il centro della civilt europea: Inghilterra e Olanda nel 600

79

75. Salita al trono Carlo I Stuart

80

76. I detonatori della rivoluzione in Inghilterra - 1642

81

77. Prima fase della rivoluzione in Inghilterra: guerra civile 1642-49

82

78. Seconda fase della rivoluzione in Inghilterra: dalla proclamazione del commonwealth

83

79. Terza fase della rivoluzione in Inghilterra: Dittatura militare 1653-58

84

80. Quarta fase della rivoluzione in Inghilterra: dalla morte di Cromwell alla

85

81. La restaurazione degli Stuart da Carlo II a Giacomo II

86

82. Gli esiti della rivoluzione inglese del 1600

87

83. LOlanda nel '600

88

84. Assolutismo: definizione

89

85. Antico regime: definizione

90

86. Luigi XIV: la via francese allo stato moderno

91

87. Lorganizzazione dello stato con Luigi XIV

92

88. Economia e politica economica con Luigi XIV

93

89. Politica internazionale di Luigi XIV

94

90. Lassolutismo in Prussia e Austria alla fine del 1600

95

91. Spagna e Italia alla fine del 1600

96

92. I paesi scandinavi alla fine del 1600

98

93. La Polonia alla fine del 1600

99

94. Cause delle guerre europee nella prima met del XVIII secolo

100

95. La guerra di successione spagnola 1702-14

101

96. Gli stati dellEuropa nord-orientale alla fine del 1600

103

97. Inghilterra, Francia e Spagna agli inizi del 1700

104

98. LItalia e la guerra di successione polacca 1733-38

106

99. La guerra di successione austriaca 1740-48

107

100. Lilluminismo

108

101. Le forme dello sviluppo economico del 1700

109

102. Montesquieu

110

103. Rousseau, il padre della democrazia

111

104. Cesare Beccaria

112

105. Adam Smith

113

106. Settecento riformatore: lassolutismo illuminato

114

107. Lassolutismo illuminato del 1700 in Prussia e in Austria

115

108. La Russia di Caterina II

117

109. Il riformismo scandinavo del 1700

118

110. Spagna e Portogallo

119

111. Il 1700 riformatore in Italia

120

112. Dalla guerra dei 7 anni alla spartizione della Polonia

121

113. Lespansione coloniale del XVIII secolo: spagnoli e portoghesi in America

122

114. Lespansione coloniale del XVIII secolo: olandesi, inglesi e francesi in Asia

123

115. Le strutture del capitalismo coloniale tra il XVII e il XVIII secolo

124

116. La rivoluzione industriale alla fine del 1700

125

117. LEuropa prima della rivoluzione industriale

126

118. Cambiamenti tecnologici e sviluppo industriale in Inghilterra nel 1700

127

119. Le colonie inglesi in America nel 1700

128

120. Lo sviluppo economico e sociale delle colonie inglesi in America nel 1700

129

121. Le radici del conflitto tra colonie inglesi e madrepatria - 1700

130

122. La guerra dindipendenza

131

123. Convenzione di Philadelphia: 1787

132

124. La rivoluzione francese

133

125. Rivoluzione francese: gli stati generali

135

126. Rivoluzione francese: lassemblea nazionale costituente

136

127. La costituzione francese del 1791

137

128. Creazione della societ dei Giacobini

138

129. Rivoluzione francese: lassemblea legislativa

139

130. Rivoluzione francese: la convenzione

140

131. Rivoluzione francese: il terrore

141

132. Termidoro 1794-95

142

133. Il primo direttorio 1795-97

143

134. Napoleone e la campagna dItalia

144

135. Il secondo direttorio 1797-99

145

136. Le repubbliche giacobine promosse da Napoleone

146

137. Napoleone: la seconda coalizione e il colpo di stato del 18 Brumaio

147

138. Napoleone console

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