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Di Francesco Semi
Gli scritti citati sono estratti dalle opere pubblicate in Italia e nel mondo
dal
Centro Editoriale Valtrortiano di Isola del Liri
avvolta da questa Luce di salvezza che vi avrebbe condotto senza scosse e dolori
nella Citt della Luce eterna.
Ma voi avete respinto la luce. Ed Essa ha brillato al sommo del cerchio e poi
sempre pi rimasta lontana da voi che siete discesi per 1altro cammino, non
dicendo ad Essa: "Signore resta con noi, che la sera dei tempi sopravviene e noi
non vogliamo perire senza la tua Luce". Come nel corso del giorno, voi uomini
siete venuti incontro alla Luce, 1avete avuta e poi siete tornati nelle tenebre.
Essa, la mia Luce, il mio Verbo, rimasto come Sole fisso nel suo Cielo dove
tornato dopo che, non la morte, ma il vostro respingerlo lo hanno riportato".
"I Quaderni del 1944", pagg. 288-289
"La chiave di certe aberrazioni umane che crescono sempre pi e portano
1individuo a mostruose delinquenze, in questa voce della coscienza che voi
cercate attutire con nuovi balzi di ferocia; cosi come lintossicato cerca di
dimenticare la sua voluta sventura attossicandosi sempre pi, fino allebetismo.
Siate dei figli, creature mie. Amate, amate il nostro buon Padre che nei Cieli.
Amatelo per quanto potete. Facile vi sar, allora, seguire la sua benedetta
Volont e farvi un destino di gloria eterna".
"I Quaderni del 1943", pagg. 38I
"Lanno passato Io ti ho detto, ed stato il primo dettato: [vedi "I Quaderni del
1943, pagg. 83-84: nel capitolo "I Castighi "] "Il Padre stanco, e a far perire la
razza umana lascer che si scatenino i castighi dellInferno".
Ho detto, era il Venerd Santo: "Io verrei una seconda volta a morire per
salvarli da una morte pi atroce ancora... Ma il Padre non lo permette... Sa che
sarebbe inutile... Oh! se gli uomini sapessero ancora volgersi a Me che sono la
salvezza!".
Vi rimando a tutti i miei dettati antecedenti a quelli di questultimo tempo. Ho
parlato usando le profezie del Libro santo, spiegandovele, applicandole ai tempi
dora, e se ho taciuto poi, su questo tono, [vedi "I Quaderni del 1943", pag. 665:
capitolo "I Castighi"] perch ho compreso che era inutile ai fini del Bene e
pericoloso perch quelle parole divine potevano divenire arma di tortura
diabolica contro i miei servi che le udivano, le ripetevano, le diffondevano e le
accoglievano. Ma il mio Pensiero, se anche non si esprime con la Parola, quello
e non muta.
Maria, Io ti ho detto alla fine del maggio passato: "Riguardo al futuro... Cosa
vuoi sapere, povera anima?" (dettato del 31-5- 43). ["I Quaderni del 1943",
pag. 13] "Ringrazia la mia Misericordia che, per ora, ti nasconde in buona parte
la verit sul futuro".
amoroso che dovere delluomo verso il suo Creatore. disonesta far servire i
suoi doni per atti malvagi. Tutti i suoi doni e specie il dono della vita.
Ora guarda e giudica come fate mal uso della vita che il Padre vi dona. Guarda
e giudica come fate mal uso del vostro corpo in cui alita 1anima, tempio
riservato a Dio, in cui risiede la mente che dovrebbe essere volta a comprendere
la Legge di Dio come il cuore dovrebbe esser occupato ad amarla e a praticarla.
Invece che fate? Fate resistenza alle voci del Signore, ai desideri del Signore, ai
comandi del Signore, alle volont de1 Signore. Come arieti selvaggi opponete la
vostra durezza e la vostra ribellione, due corna ben aguzze ad ogni invito di
Dio.
Vi rovinate, ma continuate a resistere. E vi dite cristiani? No, che non lo siete.
Io, il Cristo, non vi ho insegnato ribellione, disubbidienza, lussuria, crudelt,
idolatria. Io vi ho insegnato tutto il contrario. Vi ho mostrato come va usata la
vita, vi ho spiegato come voi siete templi di Dio che vuole vivere in voi, che ama
vivere in voi ben pi che non in sontuosi templi ma fatti solo di pietre e di
marmi. No, Dio non vuole queste dimore fatte da mano duomo. Vuole voi, voi
fatti dalla sua mano, voi templi di sangue e di anima, voi che il sangue mio ha
rivestito di porpora immortale e purificato come preziosi altari. Questo quello
che vuole Dio per tornare a vivere in amorosa pace con voi.
Non persistete sulla dura via che avete intrapresa e che vi conduce alla rovina.
Siate cristiani veri e non cristiani a parole soltanto. Il mio segno sia realmente
inciso nelle fibre vive dei vostri cuori, non sul frontone dei templi vuoti, dove
non venite a pregare o ci venite con 1animo turbato da tutte le sollecitudini
vane e dalle fermentazioni dei vostri istinti inferiori.
Aprite il cuore allAmore, figli. quello che pi vi manca. Siete senza carit
verso Dio, verso il prossimo, verso voi stessi. Si, anche verso voi stessi, perch
uccidete la vostra anima.
Che, ricordatevelo sempre, le tentazioni inevitabile che ci siano, ma esse non
fanno male. Male fate voi quando cedete ad esse. E non dite che esse sono pi
forti di voi. No. Il Padre da a seconda di quanto avete voi a dare. La tentazione
richiede 10 di forza per resisterle? E Dio ve ne da 10 e anche pi.
Il male che siete voi che non fate che desiderare di cedere al male. E allora che
pu Dio se voi distruggete le forze di Dio con la vostra volont perversa e vi
abbandonate al bacio della tentazione?
Cos facendo mettete 1anima in una morsa di morte e da unanima malata o
morente escono quei sentimenti di cui vi stupite. Ma non pu esser diverso. In
corpo corrotto stanno fetori di morte. In anime corrotte stanno manifestazioni
di peccato".
"I Quaderni del l943", pagg. 296-297
"N da stupirsi se vi precedono ormai quelli che sono i pi lontani da Roma
cattolica. Gaspare, Melchiorre, Baldassarre, da tre punti della Terra sul
paziente dorso dei cammelli vennero alla Luce del mondo non vista dai
compatrioti del Figlio di Maria. Africani, asiatici, australi, vengono alla Croce
che voi avete respinta. E vi sorpasseranno. Nellultimo giorno, quando il tempo
e gli uomini saranno illuminati in ogni punto e lato, si vedr la ingrata lacuna
lasciata do voi, cattolici da secoli, mentre gli altri: idolatri ed eretici, affascinati
dal Cristo, Signore Santo, saranno affluiti con le loro anime fatte vergini dalla
Grazia.
Quanti moti tenebrosi nel mondo civile! la vostra vergogna e il vostro castigo.
Mai avreste dovuto e mai dovreste permettere che la Luce data a voi per i primi
fosse da voi respinta e rinnegata. Le tenebre vi uccidono e non le volete
abbandonare. Da esse vengono, come gli odiosi animali della notte, tutti i mali
che vi tormentano e si pascono del vostro sangue, del vostro tormento.
Non mi volete pi. Non mi comprendete pi. Non mi conoscete pi. Neppure
quelli della "mia casa" mi conoscono pi. Ed Io stento a conoscere 1oro, tanto li
hanno imbruttiti le molte malattie della carne e della mente".
"I Quaderni del 1943", pagg. 596-597
"Ricordati che Io sono il Cristo di tutti, e che tutti i cristiani sono del Cristo.
Ricordati che la missione tua va molto al di l del sangue e degli affetti. Sei la
portatrice della Voce, e la Voce andava a tutti. Non lo puoi negare. Ricordati
che sono amato (tu stessa 1hai intuito) con pi riverenza nelle altre confessioni
che da voi. Non c che un passo da fare per entrare a fare un solo Ovile sotto un
unico pastore. E ci vuole una mano che si tenda al di l del ruscello che divide
per aiutarli a venire. La sete di Me ben viva la...
Per lunione che manca fra i popoli ci sia almeno una unione fra i cristiani,
perch le epoche anticristiane sono imminenti e ci vuole che il predetto si
compia".
"I Quaderni dal 1945 al 1950", pag. 88
VERIT E MISERICORDIA
"Ora Parla il Padre": "Vi pare dura la parola che dice la verit. Vorreste solo
parole di misericordia. Potete dire di meritarla? Non misericordia anche la
Voce severa che vi parla di castigo incitandovi a pentirvi? E vi pentite forse?
Questo desiderio di sentire solo promesse di bont, questa smania di avere da
Dio solo carezze la deviazione della Religione. Avete reso epicureismo anche
questa sublime cosa che la Religione nel Dio vero. Da essa volete godimento,
non volete dare ad essa sforzo.
Volete adagiarvi in una comoda transazione fra il comandato e quello che a voi
piace. E pretendereste che Dio venisse a questo adattamento. Un tempo fu detto,
'quietismo', questo vizio spirituale. Ancora e detto dai dottori di spirito. Io sono
pi severo e lo chiamo epicureismo dello spirito.
Dalla Religione, da Dio, dalla sua Parola vorreste avere solo quanto accarezza il
senso. Perch cosi siete discesi che anche lo spirito avete reso sensuale. Perci
volete dargli sensazioni e brividi tutti umani. Sembrate quei folli di altre
religioni che provocano con opportune cerimonie uno stato psichico anormale
per godere le false estasi dei loro paradisi.
La grande, la pi grande misericordia di Dio non la capite pi. E chiamate
durezza, spavento, minaccia quello che amore, consiglio, invito al
ravvedimento per avere grazie. Volete parole di misericordia. Dite che volete
queste per avere forza di risorgere? Non mentite. Vi piacerebbero perch sono
dolci. Ma voi rimarreste amari come tossico al labbro di Dio.
Le parole di misericordia, le visioni tutte amore che da un anno vi sono elargite,
per ultima prova di elevazione delle vostre paganizzanti anime verso Dio,
servono a che? A molti per diletto, ad alcuni per rovina, ad una minoranza di
una esiguit spaventosa per santificazione. Continua il destino del Cristo: di
essere segno di contraddizione per molti.
Oggi Io parlo. Parlo per mostrare che ancora infinita la mia misericordia se
non vi seppellisce sotto una grandine di fuoco, o colpevoli pi dei sodomiti.
detto: "Tu castighi i traviati a poco per volta, li riprendi dei loro falli e li
ammonisci affinch, messa da parte la malizia, credano in Te" [Sapienza 12;12]. Questi periodi tremendi non sono andati aumentando piano piano ? Vi ho
lasciati percuotere tutto in una volta cos infernalmente? No. Sono decenni e
decenni che la punizione aumenta in forma e in durata, dandovi dentro per
dentro un miracoloso aiuto che ve ne liberava e che voi usavate per preparare
con il vostro stesso volere un flagello ancor pi fiero.
Mai siete tornati migliori. Malizia e miscredenza sono aumentate sempre,
derisori di Dio. E ora? Ora, se non sapessi come vi ho creati, Io mi chiederei se
avete unanima. Perch le vostre opere sono da pi di bruti. Vi spiace sentirvelo
dire? Non agite in modo da meritarvi questa parola! Nella Sapienza si legge,
detto verso i Cananei: "Gli antichi abitatori della tua terra santa Tu li avevi in
orrore, perch detestabili davanti a Te erano le opere loro che facevano con
malie ed empi sacrifizi. Uccidevano senza piet i loro figlioli, mangiavano le
viscere degli uomini e bevevano il sangue in mezzo alla tua sacra terra. Quei
genitori carnefici di anime indifese Tu li volesti distruggere..." [Sapienza 12, 37]. Non vi riconoscete, o generazioni di uomini dora, in questi vostri antenati?
Io vi riconosco. Aumentati in malizia siete. Essa divenuta pi satanica. Ma vi
fa sempre di questa genia che a Me detestabile. Il satanismo si e diffuso
divenendo quasi la religione degli stati. Grandi ed umili, colti e ignoranti, e fino
nelle case dei ministri di Dio, si vuole e si crede sapere attraverso a malie che
hanno il sigillo sicuro: quello di Satana.
Non fate i sacrifizi dei cananei? Ma di peggiori ne fate! Immolate non le carni
ma le anime vostre e dei vostri simili, conculcando il diritto di Dio e la libert
delluomo. Perch siete giunti al punto di violentare con lo scherno o col
Questo vi d 1idolatria del senso e del potere che voi ora praticate con tanto
accanimento. E vi ci abbandonate senza pensare che di essa e dei frutti di essa
sarete puniti da Colui che vede. Non sono un dio di carne o di creta che non
sempre presente o che non ha occhi per vedere. Sono Colui che , e che
ovunque , e dallalto del mio trono scruto e noto le opere degli uomini. Sono
Colui che ha parlato per darvi modo di condurvi. Ci che ho detto ho detto e per
scorrere di millenni non muta. Sono 1Eterno, Unico Dio. Sono il Signore Iddio
vostro de1 quale non ve ne altra copia. Unico sono nella mia Santissima
Trinit.
Maledetti coloro che di Me non si curano, e mi ripudiano per seguire la Bestia".
"I Quaderni del 1943", pagg. 536 - 537
Ai Romani, cap. 1, dal versetto 24 al 31 compreso: ["Per questo Dio li ha
abbandonati ai desideri del loro cuore, allimmondezza, in modo che disonorino
tra di loro i propri corpi, essi che han mutato la verit di Dio nella menzogna, e
hanno adorato e servito la creatura invece del Creatore (il quale benedetto in
eterno. Cosi sia!).
Per questo Dio li ha abbandonati a passioni infami; le loro donne han cambiato
1uso naturale in quello che contro natura, e similmente gli uomini lasciata la
naturale unione con la donna, arsero di libidine gli uni verso gli altri, facendo,
uomini con uomini, delle turpitudini, e ricevendo in s stessi la condegna
mercede della loro degenerazione. E siccome non si son curati di riconoscere
Dio, Dio li ha abbandonati al reprobo senso, in modo che fanno cose immorali.
Son ricolmi di ogni iniquit, di malizia, di fornicazione, di avarizia, di
malvagit, pieni dinvidia, di omicidio, di discordia, di frode, di malignit,
pettegoli, detrattori, nemici di Dio, oltraggiatori, superbi, millantatori, inventori
di perversit, disubbidienti ai genitori, stolti, disordinati, senza amore, senza
legge, spietati" [Romani 1, 24-31].
Dice il SS. Autore: [lo Spirito Santo] "Pi esatta di una pittura che ritragga alla
perfezione il vero, pi esatta di una cronaca che riporti fedelmente gli
avvenimenti e i costumi di unepoca, ecco che 1epistola paolina descrive i
costumi di questepoca che si insatanassa. Ogni parola una pennellata di
colore per delineare 1uomo di questepoca; i nove decimi degli uomini di
questepoca. Tutte le sfumature necessarie a dipingere (non 1uomo figlio di
Dio, come Dio avrebbe voluto che fosse, non 1uomo superuomo, come credono
di essere questi mostri dal1aspetto umano che sono i nove decimi degli uomini,
ma a dipingere) 1antiuomo, (il degenere figlio di Dio, il frutto spaventoso del
connubio dellUmanit con la Corruzione, il servo di Satana) sono usate nella
pittura perfetta. E le tinte meno atroci sono date dagli epiteti: sussurroni,
millantatori, stolti, disordinati. Poi le tinte si incupiscono sempre pi, sino alle
tinte che gi hanno il colore del pi profondo inferno, delle colpe contro natura,
cos diffuse ora e usate non solo a soddisfazione del loro reprobo senso, ma bens
a soddisfazione della 1oro avidit di ricchezze.
Ma per quanto Paolo parlasse a uomini del tempo suo, a uomini viventi in
mezzo ai pagani, pi che a pagani: a senza dio a1cuno (perch se ancor avessero
rispettato un dio, ossia una legge morale, anche se imperfetta, perch anche
luomo assolutamente ignorante di ogni codice religioso sente istintivamente,
quando non uno che non vuole sentire, la esistenza di un Ente Supremo al
quale il suo spirito aspira per sua propria natura spirituale, per cui cerca come
spirituale che , di riunirsi allo Spirito dal quale ebbe principio, a senza alcun
dio), volutamente voluto ignorare per non avere alcun freno di legge morale
anche sol naturale, per quanto Paolo parlasse a questi uomini viventi fra questi
mostri, no, ancora ha lasciato la tinta pi fosca del quadro. Perch lha lasciata?
Perch la ignorava.
Egli e salito con lo spirito al terzo cielo e molte verit ha conosciuto, anche
quelle sugli ultimi tempi. Ma non ha conosciuto una perversit di questi tempi
semifinali, una perversit che prepone lavvento del1apostasia e la
manifestazione delluomo del peccato [LAnticristo]. Egli scriveva ai
Tessalonicesi: "Gi il mistero delliniquit e in azione", ma confutava poi
dicendo: "Solamente v chi ora lo trattiene e lo tratterr finch sia tolto di
mezzo". Ma quando i nove decimi dellUmanit respingono Colui che trattiene
1evolversi del mistero delliniquit sino a farsi, da mistero, realt orrenda, con
il nefando regno della Bestia che si proclamer Dio pretendendo onori divini;
ma quando gi alla Bestia sono dati onori divini; ma quando invocata ed
evocata con riti osceni, per il suo onore; pu Dio continuare a fare difesa contro
1avanzarsi del Serpente dabisso?
E che nome Io dar ai riti osceni, alle orrende orge terminanti in copule
sataniche nelle quali signore e sacerdote lo stesso Satana? E che nome Io user
per chiamare col giusto nome questo peccato supremo, questa religione satanica,
superiore in atrocit ad ogni pi barbara religione antica o ancora esistente fra
selvaggi? Qui non si immolano agli dei i corpi di vittime innocenti, come un
tempo a Moloc. Qui non si uccidono uomini civili per farne omaggio allidolo
selvaggio, qui si immola lImmolato, qui si colpisce lInnocente, qui si da in
sacrificio allAvversario lincarnato Figlio di Dio vivente nel SS. Sacramento col
suo Corpo Sangue Anima e Divinit.
Oh! come deve ridere del suo orrendo riso Lucifero, in queste sue epoche e ore
di gloria!
egli, il maledetto, il fulminato, lo scacciato da Dio sul suo trono, su quel trono
che gli uomini gli innalzano, e al suo orrendo dileggio offerto 1Agnello, Colui
che egli mai non vinse, Colui nel quale mai egli pot entrare, Colui che lo vinse
cento e mille volte, e lo vince da venti secoli, e lo vincer sino alla fine, liberando
gli spiriti di buona volont dalla sua potest infame.
Sara vinto. Ma intanto ha una parvenza di vincitore.