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ANALISI DI UN TESTO TEATRALE

La locandiera (di C. Goldoni)

La locandiera lopera pi importante di Goldoni, ambientata nel 700.


Goldoni nacque a Venezia nel 1707. Dopo essersi laureato e dopo aver esercitato la
professione di avvocato per alcuni anni, si dedica alla sua vera passione: il teatro.
Dopo aver scritto alcune commedie dellArte, Goldoni inizia a introdurre, nel mondo
del teatro una riforma, che lo modificher completamente. Non avendo avuto
successo in Italia, Goldoni, porta la sua riforma in Francia, dove ricomincer a
lottare contro la commedia dellArte. Questa lotta per non dur molto, perch
Goldoni si spegne nel 1793.
La Locandiera, rappresenta il risultato della riforma di Goldoni che, oltre al
divertimento, fa riflettere moltissimo lo spettatore sul carattere dei personaggi.
Infatti il tema della commedia il tema della seduzione dellamore inteso come
sentimento umano e ingannevole.La commedia ha come protagonista Mirandolina,
proprietaria di una locanda a Firenze.
Tutti i clienti cadono ai piedi della ragazza colpiti, soprattutto dal suo portamento
fuori dal comune. Fra questi i pi importanti spasimanti sono: il Marchese di
Forlipopoli, che ha perso tutte le sue ricchezze; il Conte di Albafiorita, che un
arricchito ed il Cavaliere di Ripafratta, uomo ricco e nobile che, per, disprezza le
donne. Ed proprio con questultimo che si accanisce Mirandolina, sfoggiando il suo
fascino, perch la ragazza vuole umiliarlo completamente. Alla fine riesce
nellintento di fare innamorare anche il cavaliere, mettendo in atto piccole strategie,
come falsi dolori o svenimenti.

La vicenda per si conclude un po aspramente per Mirandolina. Infatti il cavaliere,


pur di averla disposto ad usare violenza ed cos che, la bella mirandolina, corre
ai ripari, sposando Fabrizio il suo unico dipendente, a cui laveva affidata il padre
prima di morire.
La Locandiera offe allo spettatore una fotografia della societ contemporanea di
quel tempo e i personaggi rappresentano tutti i fondamentali ceti sociali.
Il Marchese di Forlipopoli, rappresenta un nobile, che di nobile conserva solo il titolo,
in quanto ha perso tutte le sue ricchezze. Egli per vuole sfoggiare ancora i suoi
vecchi privilegi. Infatti offre protezione a Mirandolina e le fa dono di miseri averi in
suo possesso, ad esempio il fazzoletto di seta ed il vino di Cipro, ritenuto nettare
degli Dei, che poi si rivela sciacquatura di fischi che dona aspramente agli altri
personaggi.
Il Marchese, assume tale atteggiamento, perch non vuole sentirsi inferiore rispetto
al Conte di Albafiorita.

Questultimo un arricchito che si comprato il titolo

nobiliare e che dona a Mirandolina, gioielli molto vistosi, segno del suo poco gusto.
Infatti non potendo contare sul prestigio del sangue, cerca una rivalsa nella
ricchezza. Egli, proprio perch cerca di risolvere tutto con il denaro ha qualcosa di
sgradevole e di volgare.
Nella commedia invece, si nota, nei comportamenti, larroganza nobiliare del
Cavaliere di Ripafratta, che conserva sia il titolo sia il denaro. E un uomo che vuole
marcare e conservare le differenze tra le classi sociali, come si nota dalla sua
durezza con Mirandolina. Vuole che tutto gli sia dovuto ed un uomo che odia
profondamente le donne.

Infatti, allinizio lui stesso ad offrire una lezione di contegno aristocratico agli altri
spasimanti di Mirandolina, comportandosi in maniera odiosa. Cos anche quando
cede allamore per Mirandolina, vuole subito la ragazza imponendole degli ordini.
Fabrizio lultimo uomo della commedia innamorato di Mirandolina. Egli lunico
dipendente della ragazza e lama alla follia. E un personaggio proveniente dalla
campagna che comunque sposando la padrona diventer dirigente e questo un
esempio di opportunismo dei borghesi.
Ortensia e Dejanira sono due attrici che si presentano alla locanda come dame, ma
vengono subito smascherate da Mirandolina. Infatti sono due attrici che recitano
male e con queste Goldoni, fa una critica aperta alla commedia dellArte, dove gli
attori erano stereotipati a differenza dei veri attori, come Mirandolina che hanno
delle proprie caratteristiche e delle proprie differenze caratteriali.
Mirandolina la protagonista assoluta della commedia. Ella una borghese e come
in tutti i borghesi c in Lei un certo attaccamento al denaro, che caratterizza il suo
comportamento con i suoni clienti. Infatti ella per aggraziarsi i clienti sfrutta la sua
bellezza concedendosi metaforicamente, mai fisicamente, ci infatti avrebbe
compromesso la sua reputazione e gli affari della locanda. Mirandolina, inoltre,
consapevole delle sue doti linguistiche e comportamentali. Questo suo cinismo, si
rileva negli a parte. Mirandolina sempre educata e garbata ed usa un linguaggio
perfetto, ma quando parla fra se manifesta le sue reali intenzioni e la sua volgarit di
carattere, ricco di sfumature.
Nella commedia obiettivo di Mirandolina, riuscire a fare innamorare il Cavaliere di
Ripafratta, come vendetta classista e sessista, per rivalsa al carattere burbero del
cavaliere che odiava le donne, ma che essendo un nobile era legato alle regole di
portamento nobiliare con supremazia sulle classi sociali pi basse.

La critica ha affermato che la Locandiera una commedia nella commedia grazie


alla capacit di recitazione di Mirandolina con gli altri personaggi.
Altra sfumatura di Mirandolina lossessione del potere sugli altri, infatti nella
locanda ella la padrona assoluta e in seguito sottometter anche lunico uomo che
non si era innamorato di Lei a prima vista.
Mirandolina, quindi, caratterizzata, da una aridit sentimentale, perch piuttosto
che amare, gioca con i sentimenti dei suoi corteggiatori. Oggetto di stima verso
Mirandolina, da parte dellautore, la sua operosit e la sua laboriosit nel mandare
avanti la locanda.
Anche se ella e la padrona si occupa di stirare, cucinare e di accogliere
personalmente i clienti.
La vicenda occupa lo spazio temporale di un giorno, e un tempo lineare e continuo,
senza interruzioni o salti temporali. Il tutto inizia con larrivo del Cavaliere di
Ripafratta.
Il luogo realistico, in quanto una locanda situata nella citt di Firenze. Nella
scena fanno la comparsa numerosi oggetti che evocano lambiente sociale. I gioielli
vistosi e costosissimi regalati dal Conte di Albafiorita, sono segno del suo
attaccamento al denaro e del suo poco gusto, poich un arricchito. Il fazzoletto di
seta donato dal Marchese e conservato come una reliquia della sua passata
ricchezza, cos come il vino di Cipro, rilevano nella volont nel conservare ancora le
sue origini nobiliari, anche se oramai povero. Il boccettino doro con dentro lo
spirito di Melissa, donato a Mirandolina dal cavaliere, questo fa scendere lo stesso
al rango di tutti gli altri spasimanti.

Nella locanda sono presenti, inoltre, oggetti che evocano un agiato benessere
borghese, tipo le lenzuola di rensa, le tovaglie di fiandra il vino di Borgogna,
mentre il bucato ed il ferro, danno una immagine di vita popolare quotidiana.
Il finale della commedia non pu essere considerato un vero e proprio trionfo per
Mirandolina.
Il sistema che aveva creato per aggraziarsi i clienti cade con linnamoramento del
Cavaliere. Questultimo infatti, mette in grave pericolo la ragazza che vede
minacciato il suo onore in quanto il cavaliere, abituato ad avere tutto, disposto ad
usare anche violenza per possedere Mirandolina.
La ragazza, quindi ricorre a Fabrizio, sua ancora di riserva, promettendogli la sua
mano. Quando Fabrizio, per inizia a prendere posizione, Mirandolina lo mette di
nuovo sotto il suo volere, ed anche da questo episodio che si nota il suo
narcisismo nel voler comandare e primeggiare su tutto e tutti. Comunque
Mirandolina, ottiene il suo successo, il suo trionfo perch il Cavaliere dichiara il suo
amore per la giovane dinanzi a tutti con sua grande vergogna.
Lo stile semplice e scorrevole, il linguaggio comune in quanto lopera in
dialetto fiorentino, da precisare che questultima in prosa.
Goldoni, come ho gi detto, dopo aver scritto alcune commedie dellArte, si annoia
delle sue opere poich la commedia dellArte aveva due caratteristiche
fondamentali: limprovvisazione degli attori che attingevano le loro battute, poich in
totale assenza di un copione, da resti stereotipati, con la conseguente ripetizione
delle stesse cose in tutte le opere; luso di maschere, anchesse stereotipate e che
quindi si ripetevano in tutte le opere.
Allora Goldoni stanco attua la riforma del teatro ed impiega cinque anni per
introdurre di nuovo un testo scritto.

Egli incontra varie resistenze, da parte degli attori, che recitando le stesse cose,
vivevano ormai di rendita; da parte della critica che ormai amava la commedia
dellArte; da parte del pubblico, che vedendo le stesse cose non si impegnava pi
nel comprendere le opere, ma pensava solamente a divertirsi.
Goldoni, invece, voleva che la commedia, ritornasse ad avere un senso serio e
riflessivo.
Con la sue commedia Goldoni, faceva una critica alla societ aristocratica chiusa di
quel tempo, si rivolgeva soprattutto alla aristocrazia veneziana. Proprio per questo
che le commedie di Goldoni non sono mai ambientate a Venezia ma in altre parti di
Italia come la Locandiera che ambientata a Firenze poich le stesse sarebbero
state oggetto di censura.
Non essendo compreso in Italia, dopo aver fatto rappresentare la commedia una
delle ultime sere di carnevale commedia in cui faceva una critica aperta alla
aristocrazia si rifugia a Parigi, dove ricomincia la lotta contro la commedia dellArte.
Questo forte accanimento contro laristocrazia era dovuto al periodo illuministico in
cui viveva Goldoni, che era caratterizzato da una rivalsa della societ borghese.
Goldoni impiega tutta la sua vita contro la commedia dellArte, non riuscendoci, ma
diventando il pi grande commediografo italiano del 700.

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