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Pescara, 23/06/2016

Procura della Repubblica di Chieti - prot.procura.chieti@giustiziacert.it


Procura della Repubblica di Teramo - prot.procura.teramo@giustiziacert.it
e p.c.
Comando Generale del Corpo delle Capitanerie di Porto - Guardia Costiera - cgcp@pec.mit.gov.it
Ministero della Salute - seggen@postacert.sanita.it
Regione Abruzzo - Dipartimento per la Salute e il Welfare - dpf@pec.regione.abruzzo.it
Regione Abruzzo - Dipartimento OO.PP. - dpc@pec.regione.abruzzo.it
ASL di Teramo - Dipartimento di Prevenzione - aslteramo@raccomandata.eu
ASL di Chieti-Lanciano - Dipartimento di Prevenzione - info@pec.asl2abruzzo.it
Comune di Martinsicuro - protocollo.martinsicuro@pec.it
Comune di Giulianova - protocollogenerale@comunedigiulianova.it
Comune di Francavilla al Mare - protocollo@pec.comune.francavilla.ch.it
Comune di Ortona - protocollo@pec.comuneortona.ch.it

OGGETTO: tutela della salute pubblica - acque di balneazione - balneazione in acque classificate
"non balneabili" - adempimenti degli obblighi di legge - omissioni - applicazione della Direttiva
7/2006/CE - esposto

Le associazioni scriventi lo scorso 23 maggio 2016 avevano inviato una "diffida" a diversi enti e, per
conoscenza, alle procure competenti per territorio, in merito alla ventilata riapertura alla balneabilit di
tratti costieri classificati in qualit "scarsa" di cui all'allegato B1 della Deliberazione di Giunta regionale
148/2016 (+ le aree di nuova istituzione derivanti da tratti in categoria "scarsa" come Via Muzii e Via
Galilei a Pescara e sud S. Lorenzo a Francavilla al Mare).
A seguito di eventi avvenuti durante il mese trascorso, si richiede un intervento della Magistratura per
verificare se l'operato dei soggetti a vario titolo responsabili sia o meno conforme agli obblighi di legge
imposti per la tutela della salute pubblica.
Inviamo comunque per conoscenza la nota ai vari soggetti istituzionali a vario titolo coinvolti affinch
possano comunque determinarsi ad una gestione che auspichiamo pi aderente ai principi che regolano la
materia della balneazione.
Suddividiamo per territori comunali l'esposizione dei fatti. Ricordiamo che tutti i dati dei prelievi dell'ARTA
sono consultabili a questo link: http://www.artaabruzzo.it/applications/balneazione/
GIULIANOVA (TE)
Lo scorso 13 giugno 2016 l'ARTA ha effettuato il campionamento routinario per il monitoraggio dei valori
per Escherichia coli ed Enterococchi nel tratto di mare denominato "250 metri a Nord della Foce del
Fiume Tordino".
Trascorse le canoniche 48 ore per espletare le analisi, secondo quanto ammesso dallo stesso comune di
Giulianova, il giorno 15 giugno 2016 l'Agenzia Regionale comunicava al Comune l'avvenuto superamento
dei limiti di legge.
Ricordiamo che, ai fini della tutela della salute pubblica, i provvedimenti di divieto di balneazione devono
essere presi nell'immediatezza, tenendo anche conto che dal campionamento al referto passano gi 48
ore durante le quali i cittadini possono comunque fruire della spiaggia ignari della presenza della
contaminazione (per questo le acque che presentano criticit note dovrebbero essere comunque chiuse
alla balneazione fino alla risoluzione delle stesse alla radice).
A nostra conoscenza non risultano essere stati emessi atti per imporre il divieto di balneazione n il 15
giugno n il 16.
Solo il 20 giugno mattina compariva sull'albo pretorio del Comune di Giulianova un'ordinanza di divieto a

firma di un funzionario comunale che riportava la data del 17 giugno 2016.


Segnaliamo per dovere di cronaca che il 19 giugno 2016 era comparso un comunicato stampa di un
consigliere di opposizione del comune di Giulianova in cui si evidenziava l'assenza sull'albo pretorio di
ordinanze di divieto (http://www.giulianovailbelvedere.it/attualita/2016/politica/ciaf_div_baln.htm).
Sempre il 20 giugno 2016, il comune inviava un comunicato stampa relativo al divieto allegando
un'immagine
di
un
cartello
di
divieto.
Il
quotidiano
online
Primadanoi.it
(http://www.primadanoi.it/news/cronaca/567269/balneazione-giulianova--il-giallo-dell.html)
specificava
che il file della suddetta foto riportava l'orario in cui era stato creato, le ore 10 del 20 giugno 2016.
Rileviamo, inoltre, che l'ARTA il 15 giugno 2016 provvedeva ad un nuovo campionamento sul punto in
questione, anch'esso risultato superiore ai limiti di legge.
In ogni caso, ammesso e non concesso che l'atto del funzionario sia stato emesso effettivamente il 17
giugno e solo per problemi organizzativi pubblicato il 20 giugno sull'albo pretorio, rimane il fatto che il
provvedimento stato emesso con ben due giorni di ritardo rispetto alla comunicazione e pubblicato a ben
cinque giorni di distanza.
Inoltre evidenziamo che il giorno 15 giugno 2016 l'acqua presentava valori oltre i limiti di legge. Ai fini della
balneabilit si deve presumere, in assenza di dati relativi a prelievi effettuati il 16, che tale condizione
possa essere rimasta tale fino al successivo campionamento del 17 giugno 2016, questa volta con esiti
positivi (al di sotto dei limiti).
A nostro avviso il tempo trascorso tra comunicazione dell'ARTA ed emissione dell'ordinanza
incompatibile con una corretta gestione della problematica secondo le norme vigenti. Le ordinanze, come
detto, hanno senso solo se emesse tempestivamente visto che stiamo parlando della tutela della salute
pubblica. Anche la pubblicazione sull'albo pretorio non pu avvenire a ben 5 giorni dalla prima
comunicazione perch le norme prevedono esplicitamente forme di ampia comunicazione al pubblico.
Tra l'altro evidenziamo che su 9 prelievi svolti dall'ARTA nel 2016 sul tratto in questione ben 6 sono
risultati superiori ai limiti di legge a testimonianza della situazione estremamente compromessa dell'area
che avrebbe consigliato un atteggiamento ancora pi cautelativo.
Chiediamo quindi:
a)che sia chiarito quando sono stati posizionati i cartelli di divieto di balneazione (ad esempio,
esaminando ordini di servizio agli operai ecc.) e se siano state intraprese altre misure di comunicazione
verso il pubblico prima della pubblicazione sull'albo pretorio (comunicati stampa; alert sui social come
pagine facebook, profilo twitter del sindaco ecc.);
b)che sia fatta chiarezza sui tempi intercorsi tra redazione della determina, trasmissione della stessa
all'albo pretorio e momento della sua pubblicazione;
c)se tali comportamenti possano configurare reati, tenuto conto dell'ordinamento e della giurisprudenza in
materia di tutela della salute pubblica, emissioni di ordinanze urgenti e normativa sulla balneazione, in
particolare l'Art.10 del D.lgs.116/2008 che recita testualmente (il neretto nostro, ndr) "Art. 10. Misure di
gestione in circostanze eccezionali
1. Le autorit competenti provvedono affinche' vengano adottate misure di gestione tempestive e
adeguate qualora vengano a conoscenza di situazioni inaspettate che hanno, o potrebbero
verosimilmente avere, un impatto negativo sulla qualit delle acque di balneazione o sulla salute dei
bagnanti. Tali misure includono l'informazione del pubblico e, se necessario, un divieto temporaneo di
balneazione."
COMUNE DI MARTINSICURO (TE)
Il tratto "200 a Nord della Foce del Vibrata" stato classificato in categoria "scarsa" dalla Regione
Abruzzo ed inserito nell'allegato B1 della Dgr.148/2016 (chiuso alla balneazione dal primo maggio 2016
fino a riapertura alla balneazione su richiesta del comune e assenso della Regione).
Il Comune di Martinsicuro ha richiesto alla Regione Abruzzo di poter riaprire alla balneazione questo tratto
con propria nota 20049 del 3 marzo 2016 (cos testualmente nella Determinazione regionale 028/66 del
06/06/2016; si noti che la D.g.r.148/2016 del 10 marzo 2016; pertanto la richiesta del comune

risulterebbe antecedente alla Delibera regionale!).


La Regione Abruzzo, nonostante la circostanziata nota di diffida delle associazioni scriventi, che
addirittura evidenziavano specificatamente la persistenza della gravissima condizione di inquinamento del
Fiume Vibrata sulla base di ricerche di noti istituti di ricerca riportate dalla stampa locale (IZS di Teramo) e
la necessit di mantenere il divieto visto che la direttiva comunitaria impone misure efficaci di risanamento
per consentire di nuovo la balneazione, provvedeva a riaprire alla balneazione con la Determinazione
028/66(http://www.regione.abruzzo.it/portale/docs/direzioni/DC/balneazione/2016/DPC028_66_2016.pdf)
del
06
giugno
2016
gi
citata
(poi
rettificata
per
alcune
parti
limitate
(http://www.regione.abruzzo.it/portale/docs/direzioni/DC/balneazione/2016/Rettifica_62_66.pdf).
Il giorno 10 giugno il Comune di Martinsicuro provvedeva quindi a revocare il provvedimento di chiusura
dell'area.
Il giorno 13 giugno, ad appena tre giorni dalla riapertura, l'ARTA provvedeva ad effettuare un controllo di
routine, i cui risultati, comunicati il 15 giugno, erano di gran lunga superiori ai limiti di legge. Ne seguiva
un'ordinanza di divieto di balneazione da parte del Comune di Martinsicuro, correttamente divulgata anche
alla stampa.
Un successivo controllo del 15 giugno (risultati comunicati il 17 giugno) confermava la sussistenza di
valori oltre i limiti di legge. Solo il controllo del 17 giugno (con risultati comunicati il 19 giugno) evidenziava
il ritorno al di sotto dei valori di legge.
Pertanto, in considerazione dell'intervallo di 48 ore tra prelievo e risultati, possiamo affermare con certezza
che il giorno 13 giugno 2016 il tratto in questione aveva valori oltre i limiti di legge e, di conseguenza,
eventuali fruitori si sono bagnati in acque formalmente aperte alla balneazione ma inquinate.
Nella nostra nota di diffida avevamo ampiamente illustrato la logica che alla base della direttiva
comunitaria in materia di balneazione che si basa su un approccio preventivo tramite la classificazione dei
tratti costieri. Senza la rimozione delle cause della contaminazione non si dovrebbe mai aprire
alla balneazione un tratto che nel passato ha gi avuto gravissimi problemi tanto da essere
classificato in categoria "scarsa".
Pertanto non siamo degli indovini ad aver previsto quanto poi accaduto. Basta applicare la normativa
correttamente!
In questo caso, quindi, gli enti hanno clamorosamente fallito nella tutela della salute pubblica.
Chiediamo:
a)di verificare se gli enti abbiano o meno approfondito le segnalazioni pervenute, ad esempio acquisendo i
dati dell'IZS riportati dalla stampa oppure altra documentazione sullo stato del Fiume Vibrata;
b)se il comportamento degli enti a vario titolo coinvolti costituisca o meno violazione delle leggi vigenti
poste a tutela della salute pubblica.
FRANCAVILLA AL MARE (CH)
Nel Comune di Francavilla al Mare il tratto costiero individuato fino al 2015 come "Zona antistante Fosso
S. Lorenzo", classificato in categoria "scarsa" dalla Regione Abruzzo (Deliberazione di Giunta Regionale
n.148 del 10/03/2016; allegato 1), stato suddiviso con la Delibera regionale appena richiamata in due
tratti:
a)foce Fosso S.Lorenzo: escluso dalla balneazione;
b)"140 metri sud Foce Fosso S. Lorenzo": acque di balneazione di nuova individuazione.
La Deliberazione di Giunta Regionale n.148 specifica che per i tratti di nuova individuazione derivanti da
tratti classificati in qualit "scarsa" si applicano le stesse misure delle aree in elenco dell'allegato B1
(acque "scarse") e, cio, il divieto alla balneazione dal primo maggio 2016 fino alla riapertura con
provvedimento della Regione Abruzzo a seguito dell'accertata eliminazione delle fonti di contaminazione e
due prelievi favorevoli (come avvenuto, ad esempio, per il tratto di via Muzii a Pescara, derivante dalla

suddivisione del tratto di Via Mazzini nei nuovi tratti di via Galilei e via Muzii).
Qui l'estratto della D.g.r.148/2016.

Al momento in cui scriviamo questa nota sul sito della Regione Abruzzo non vi pubblicato alcun
provvedimento relativo alla riapertura alla balneazione del tratto "140 metri a sud Foce Fosso S. Lorenzo"
come invece emerge per tratti di altri comuni. Pertanto dall'1 maggio 2016 ad oggi il tratto in questione,
sulla base della lettura della Determinazione regionale, doveva e deve essere interdetto alla balneazione.
Ci siamo accorti, invece, che sul sito del Ministero della Salute, "Portale acque"
(http://www.portaleacque.salute.gov.it/PortaleAcquePubblico/homeBalneazione.do), che lo strumento
dedicato dal Ministero al pubblico per avvisare dei provvedimenti per i diversi tratti costieri, il tratto in
questione risulta gi aperto alla balneazione e, addirittura, chiuso temporaneamente una volta solo dal 17
al 19 maggio 2016.
A nostro avviso il Comune di Francavilla al mare, con l'Ordinanza balneare 2016
(http://francavilla.etrasparenza.it/moduli/downloadFile.php?
file=oggetto_provvedimenti/161091237030O__OORDINANZA+COMUNALE+BALNEAZIONE_Aprile+20
16.pdf), ha errato mantenendo di fatto aperta la balneazione in quest'area in contrasto con la
Deliberazione regionale.
Abbiamo svolto un sopralluogo il giorno 22/06/2016 alle ore 15:00 circa e sull'intero tratto in questione non
c'era alcun cartello di divieto di balneazione ma solo un cartello con scritto "non classificato". Solo 50 metri
a sud del Fosso S. Lorenzo (quindi al limite nord del tratto "140 metri a sud Fosso S. Lorenzo") c'era il
cartello relativo al divieto del tratto relativo alla foce, che, come detto, stato chiuso del tutto alla
balneazione dalla Regione Abruzzo. Possiamo fornire ampia documentazione fotografica del sopralluogo
su richiesta. Qui sotto, invece, lo screenshot del portale acque del 22/06/2016 da cui si evince quanto
detto.
Chiediamo quindi di accertare se se il Comune di Francavilla ha tenuto aperto un tratto che dal primo
maggio doveva rimanere chiuso secondo le indicazioni cogenti della Regione Abruzzo, ente competente
per questo aspetto, e se ha posto in essere comportamenti in contrasto delle leggi vigenti poste a tutela
della salute pubblica.

ORTONA (CH)
Ad Ortona ci sono diversi tratti classificati in categoria "scarsa". Per questi, dal primo maggio 2016, vige il
divieto di balneazione essendo tra quelli inclusi nell'Allegato B1 della gi richiamata Dgr. 148/2016. Anche
l'Ordinanza
sindacale
del
Comune
di
Ortona
n.21
del
14/04/2016
(http://www.comuneortona.ch.it/immagini/news/Ordinanza_2016021_Sindacale.pdf) conferma tali divieti.
Tra questi i tratti:
1)"350 metri a Nord della Foce del Fiume Foro";
2)"350 metri a Sud della Foce del Fiume Foro".
Questa volta sul sito Portale Acque del Ministero della Salute il divieto riportato regolarmente, come
dimostra lo screenshot effettuato ieri.

Appena a sud di questi due tratti sul sito Portale Acque risulta temporaneamente chiuso alla balneazione
dal 12/05/2016 in base all'Ordinanza 42/2016 (che non siamo riusciti a rintracciare online) anche il tratto
"200 metri a Nord Stazione FF.SS. di Tollo" anche se classificato "sufficiente" dalla Regione Abruzzo.
Abbiamo svolto un sopralluogo il giorno 22 giugno 2016 dalle ore 15:00 alle 16:00 partendo dal limite nord
del tratto "350 metri a nord della Foce del Fiume Foro" fino ad arrivare al limite sud del tratto "200 metri a
Nord Stazione FF.SS. di Tollo" passando quindi anche per tutto il tratto "350 metri a Sud della Foce del
Fiume Foro". Per tutta la lunghezza di questi tre tratti non vi era alcun cartello di divieto di balneazione.
Abbiamo un'ampia documentazione fotografica che possiamo fornire su richiesta. Durante il sopralluogo,
pur essendo un giorno infrasettimanale, vi erano diversi minori immersi in acqua.

Gli unici cartelli con un - piccolo - richiamo "sconsigliata la balneazione" (quindi non vietata) erano
posizionati esclusivamente nel tratto pi a sud, denominato "200 metri a Nord della Stazione FF.SS. di
Tollo".
Pertanto in tutti i due tratti classificati scarsi, in cui insistono anche interi stabilimenti balneari e relativi
ombreggi, con potenzialit di centinaia di fruitori, non vi era alcun cartello di divieto di balneazione in
palese violazione degli obblighi di legge e della Deliberazione regionale 148/2016 sopra richiamata.
Segnaliamo altres che il giorno 15 giugno 2016 l'ARTA effettuava un controllo presso un altro punto di
balneazione sito nel comune di Ortona, denominato "Zona prospiciente molo nord Porto", con risultati
oltre i limiti di legge. Presumibilmente il risultato stato comunicato al Comune di Ortona il 17 giugno (per
le 48 ore intercorrenti per ragioni tecniche tra prelievo e risultato).
Abbiamo consultato l'albo pretorio del Comune di Ortona e non risulta pubblicata alcuna ordinanza di
divieto di balneazione n il 17 giugno n i giorni immediatamente successivi. Si segnala che il 17 giugno
l'ARTA ha poi rifatto il prelievo, con esito positivo (inferiore ai limiti; quest'ultimo comunicato
presumibilmente il 19 giugno al Comune).
Chiediamo quindi di conoscere:
a)se il Comune di Ortona ha effettivamente emesso un'ordinanza per il tratto "Zona prospiciente molo
nord Porto"; nel caso, quando stata emessa rispetto alla comunicazione da parte dell'ARTA e se e
quando stata pubblicata sull'Albo pretorio;
b)se il Comune di Ortona ha effettivamente installato i cartelli di divieto di balneazione previsti dalla legge
e, se s, quando (e se sono stati eventualmente sostituiti e quante volte);
c)mancando, come detto, i cartelli, se sia stata data comunicazione della loro eventuale sparizione (se
effettivamente installati) onde attuare quanto previsto dall'ordinanza comunale n.21 gi richiamata che alla
fine recita "Gli Ufficiali e gli Agenti della Forza Pubblica e gli Organi Sanitari sono incaricati di vigilare sul
rispetto della presente ordinanza e di segnalare tempestivamente all'Ufficio Tecnico Comunale
l'eventuale asportazione di cartelli di divieto, onde poter permettere I'immediato ripristino";
d)se tale condizione di assenza di comunicazione ed eventuali altre omissioni risultanti dalle verifiche di
cui ai punti precedenti costituisca o meno violazione delle leggi vigenti poste a tutela della salute pubblica.
In generale troviamo sconcertante e imbarazzante la situazione che abbiamo trovato e vogliamo
esprimere anche le nostre perplessit circa l'evidente mancanza di quei controlli che dovrebbe essere
assicurata da parte delle strutture di sorveglianza.
Le associazioni scriventi si riservano ogni altro intervento a tutela dei cittadini e per il rispetto delle
normative comunitarie in materia. Si richiede di essere messi a conoscenza di eventuali richieste di
archiviazione secondo quanto previsto dal C.P.P.
Cordiali saluti
Massimo Melizzi - Presidente Associazione Pescara PuntoZero

Augusto De Sanctis - Forum Abruzzese dei Movimenti per l'Acqua

Segreteria:
ASSOCIAZIONE PESCARA PUNTOZERO
Associazione Pescara Punto Zero - Via Larino 10, 65121 Pescara P.iva 00338600687

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