Vous êtes sur la page 1sur 1
del 29 Giugno 2010 METROPOLIS estratto da pag. 10 Giovanni ‘Tommasino: messaggi simili indirizzati anche a noi “Le email inviate a Bobbio depistaggio della camorra” Il fratello del consigliere assassinato: “Ustizzano metodi consolidati e tendono a far spostare l’obiettivo delle indagini. Non é fanatismo, c’é la mano pratica di chi sa criptare un indirizzo telematico e conosce ROCCO TRAISCI Un dejavu. Quando ha let- to inquietante testo delle e-mail inviate al sindaco Bobbioha avuto un sussul- to. Giovanni Tommasino, medico ed ex assessore, non si pud dire che conosca poco glistabiesie la sua cit- ta: “Le minacce via lettera sono una consuetudine, le mail rappresentano una novita, ma il linguaggio & sempre lo stesso”, afferma il fratello di Gino, il consi- liere che pagd con la vita a triste dicotomia tra poli- fica e camorra a Castellam- mare. Una dicotomia - & bene chiaritlo- che non sié certo esaurita con la morte i Gino Tommasino, Anzi, sembra quasi aver preso un altro passo, alzando la posta in gioco: la sensazio- ne - da un anno e mezzo a questa parte - @ che la camorra (intendendo i mandanti e non il gruppo ai balordi che spar) sia passata alla fase ‘b’, quella delle presentazioni perso- i metodi per nascondere l’identita’” nali, senza intermediari, convinta quasi che la morte di Tommasino invece che un passo falso sia stato invece il grimaldello per insediarsi nel palazzo sen- za chiedere il permesso a nessuno. Vero, Tommasino? “E’ dal giorno successivo alla morte di Gino che lo sostengo. I quattro killer saranno processati, paghe- anno a caro prezzo quello che hanno fatto. Ma non sono loro i responsabili della morte di mio fratel- lo.” Cla sensazione che chi abba scritto i messaggi a Bobbio si sia sentito tra- dito... Ma che succede in questa citta quando anche un ex pm antimafia non rappresenta un deterrente per questa gente? *E’ un chiaro depistaggio della camorra. Se si fa caso al testo di quel messaggio, verso la fine si parla di lavoro, facendo intendere che oggetto della richiesta sia solo un posto di lavoro e che il mittente sia un disoccupato esasperato. Non é cosi. C’® la mano arguta di chi vuole lanciare messaggi al sindaco e che conosce la tecnologia, sa come aprire gli account ¢ cancellare le tracce della sua identita” La mano di un hacker: anche Bobbio ritiene com- plicato risalire agli autori delle ma “Si, la camorta fa sempre tun passo in avanti rispet- to ai tempi, Quando ero assessore mi facevano tro vare sulla scrivania lettere anonime scritte da dipen- denti che accusavano altri dipendenti. Con Gino si arrivd invece alle lettere anonime inviate per posta i tentativi di comprare il suo silenzio su faccende - immagino - delicate erano scritte secondo uno schema che riconosco anche nelle mail inviate a Bobbio” Secondo lei c& affinita tra leminacce a Gino e quelle a Bobbio? “*Non so se si tratti di af- finita, ma ci sono punti di collegamento comuni. Innanzitutto un italiano volutamente maccheronico e termini dialettali che ho gisentitoe visto seritt. In- somma, per me non @ stata affatto una novita piuttosto la convinzione che la ca- morra sfrutti questi metodi x lanciare messaggi” A Bobbio? ts “No, non credo. Alla citta, alla stampa, ai consiglieri stessi, a persone che fotse conoscono le dinamiche delia politica stabiese...” Tommasino intanto con- tinua a seguire il corso delle indagini. La famiglia si costituira parte civile nel processo. Attraverso Vassociazione Itaca, il me- dico stabiese ha avviato un movimento per la legalita che coinvolge le forze sane della citta: “Sono convinto che la maggioranza degli stabiesi sa che c’@ una li- nea di demarcazione tra la camorra e le persone per bene, Non dobbiamo allentare i cordoli, anzi,raf- forzare le differenze e fare in modo che la cit finisca nelle mani giuste”. ritaglio stampa ad uso esclusivo del cliente, non riproducibile

Vous aimerez peut-être aussi