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comuni di castelraimondo, esanatoglia, fiuminata, gagliole, matelica, pioraco, san severino marche, sefro
Prefazione
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Ambito Territoriale Sociale XVII
Istruzioni e Citazioni
Federico, l’informatico: “Troppi mega! …serve una prefazione, perché la gente legge solo
quella.”
Antonella, staff ats 18: “Piano troppo astratto, un po’ bugiardo…”
Margherita, staff ats 17: “Dopo averlo letto, è molto più concreto di come sembrava
scrivendolo…”
Maura, staff ats 18 e 17: “…c’è troppa, troppa roba…”
Valerio, il coordinatore ats: “… non ci funziona ...”
Qualcuno dice: “…lasciate perdere .. non interessa nessuno, tanto gli Ambiti, li chiudono.”
Altri dicono: “Ma sono mai nati, gli Ambiti?”
Sul filo delle linee guida regionali, ne è uscito fuori un documento articolato, composito,
forse, a tratti, ridondante che cerca di tenere insieme istanze diverse e spinte anche
opposte, col rischio costante di riempire di buone intenzioni o di inutili forzature, i tanti
vuoti decisionali alimentati dalle perduranti incertezze. E’ lecito chiedersi se serva questa
fatica, questo tentativo di ri-costruire contesti di ascolto, di partecipazione, che curino
l’etica della cittadinanza attiva, pensando che la risposta sociale efficace presuppone
collaborazione, integrazione, condivisione. Forse (ci chiediamo se) andrebbe meglio
proporre un concorso di idee…o un sondaggio d’opinione.
Abbiamo provato a tracciare il disegno più completo possibile di ciò che si fa e che si ha
intenzione di fare nel medio, breve periodo. Il documento principale (il corpo del Piano) è
integrato da alcune centinaia di pagine collegate ad atti, normative, progetti, carte servizi,
iniziative dell’Ambito. Abbiamo scelto di fornire la sola versione informatica, pensando
che pochi leggeranno l’intero Piano, e che i più saranno interessati ad approfondire la
specifica area o questione che li interessa da vicino. Far conoscere, mettere in trasparenza
le regole e le decisioni, dichiarare ciò che si fa, pensiamo che sia il miglior modo per
riuscire a realizzare ciò che si enuncia.
Alcuni mesi fa, per parlare di politiche giovanili, prendemmo a prestito l’appello di Karol
Wojtyla “prendete in mano la vostra vita e fatene un capolavoro”.
Tempo prima, ci veniva inviata, per gli auguri di nuovo anno, una lettera di Antonio
Gramsci: “Odio gli indifferenti. Credo che vivere voglia dire essere partigiani. Chi vive veramente
non può non essere cittadino e partigiano. .. Tra l’assenteismo e l’indifferenza poche mani, non
sorvegliate da alcun controllo, tessono la tela della vita collettiva, e la massa ignora, perché non se
ne preoccupa, e allora sembra sia la fatalità a travolgere tutto e tutti.. Sento già pulsare l’attività
della città futura..e in essa la catena sociale non pesa su pochi, in essa ogni cosa che succede non è
dovuta al caso, alla fatalità, ma è intelligente opera dei cittadini.”
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Ambito Territoriale Sociale XVII
Abbiamo deciso di mettere in copertina la foto della Via Lattea: tanti sistemi diversi,
ognuno col suo sole, il suo pianeta, il suo orto…tante diverse prospettive, visioni e
verità… ma tutto incredibilmente interconnesso. Maestosità, interconnessioni, complesse
relazioni, dove la singola vita non vale nulla, ma nulla ha più valore di quella singola
vita…e di quel singolo pensiero.
Ringrazio tutti coloro che hanno dedicato un loro tempo a discutere, proporre e magari
criticare i contenuti di questo Piano, e Federico Guerri, Antonella Fiorentino, Margherita
Caciorgna, Maura Zaganelli, che con me lo hanno scritto.
Valerio Valeriani
Coordinatore dell’Ambito Sociale
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Ambito Territoriale Sociale XVII
SOMMARIO
1. Presentazione del "PdA" ............................................................................................................................ 8
1.1. Obiettivi generali ................................................................................................................................. 8
1.2. Scelte strategiche ................................................................................................................................ 11
2. L'Analisi: la lettura dei cambiamenti ..................................................................................................... 13
2.1. Profilo socio-economico-demografico ............................................................................................ 13
2.2. Dimensioni e caratteristiche della rete dei servizi ........................................................................ 26
2.3. Minori fuori della famiglia di origine ............................................................................................. 45
2.4. Gli attori sociali del territorio ........................................................................................................... 48
2.5. Entità e composizione della spesa sociale ...................................................................................... 49
2.5.1 Spesa sociale anno 2009 .............................................................................................................. 60
3. Le Azioni di Sistema ................................................................................................................................ 75
3.1. Assetto istituzionale: ......................................................................................................................... 75
3.1.1. Il ruolo istituzionale dell’ATS ................................................................................................... 75
3.1.2. Gli strumenti di programmazione d'ATS e la RETE SOCIALE ........................................... 78
3.1.3. La gestione associata dei servizi ............................................................................................... 82
3.2. Assetto operativo: .............................................................................................................................. 86
3.2.1. Regolamenti e Carte dei Servizi................................................................................................ 86
3.2.2. Isee e criteri di compartecipazione ........................................................................................... 88
3.2.3. Autorizzazione e accreditamento ............................................................................................. 89
3.3. Rete socio-sanitaria: ........................................................................................................................... 93
3.3.1. Programmazione integrata ATS e Distretto ............................................................................ 93
3.3.2. Dall'UPS al PUA ......................................................................................................................... 95
3.3.3.La Valutazione e la Presa in Carico: dalle UVD all'UVI....................................................... 100
3.4. Integrazione con la scuola .............................................................................................................. 103
3.5 Il sistema informativo ...................................................................................................................... 105
4. La Programmazione Sociale: Azioni di Settore .................................................................................. 108
4.1.a Politiche di sostegno ai compiti di sviluppo dell'infanzia e dell'adolescenza ...................... 108
4.1.b Analisi dei bisogni e obiettivi di settore ..................................................................................... 108
4.1.c Piano di lavoro triennale............................................................................................................... 114
4.1.d Strumenti e processi di valutazione e monitoraggio del piano triennale e dei piani attuativi
annuali. ..................................................................................................................................................... 116
4.2.a Politiche di sostegno al cittadino disabile .................................................................................. 117
4.2.b Analisi dei bisogni e obiettivi di settore ..................................................................................... 117
4.2.c Piano di lavoro triennale............................................................................................................... 125
4.2.d Strumenti e processi di valutazione e monitoraggio del piano triennale e dei piani attuativi
annuali. ..................................................................................................................................................... 126
4.3.a Politiche di tutela della salute mentale - i servizi di sollievo .................................................. 127
4.3.b Analisi dei bisogni e obiettivi di settore ..................................................................................... 127
4.3.c Piano di lavoro triennale............................................................................................................... 131
4.3.d Strumenti e processi di valutazione e monitoraggio del piano triennale e dei piani attuativi
annuali. ..................................................................................................................................................... 132
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Ambito Territoriale Sociale XVII
4.4.a Politiche di prevenzione e di intervento nel campo delle dipendenze patologiche ............ 132
4.4.b Analisi dei bisogni e obiettivi di settore ..................................................................................... 133
4.4.c Piano di lavoro triennale............................................................................................................... 136
4.4.d Strumenti e processi di valutazione e monitoraggio del piano triennale e dei piani attuativi
annuali. ..................................................................................................................................................... 137
4.5.a Politiche giovanili .......................................................................................................................... 137
4.5.b Analisi dei bisogni e obiettivi di settore ..................................................................................... 138
4.5.c Piano di lavoro triennale............................................................................................................... 139
4.5.d Strumenti e processi di valutazione e monitoraggio del piano triennale e dei piani attuativi
annuali. ..................................................................................................................................................... 139
4.6.a Politiche per gli anziani, di prevenzione, contrasto, riduzione e accompagnamento della
non autosufficienza ................................................................................................................................ 140
4.6.b Analisi dei bisogni e obiettivi di settore ..................................................................................... 141
4.6.c Piano di lavoro triennale............................................................................................................... 150
4.6.d Strumenti e processi di valutazione e monitoraggio del piano triennale e dei piani attuativi
annuali. ..................................................................................................................................................... 151
4.7.a Politiche di sostegno all’integrazione di cittadini stranieri immigrati e ai cittadini
marchigiani residenti all’estero ............................................................................................................ 152
4.7.b Analisi dei bisogni e obiettivi di settore ..................................................................................... 153
4.7.c Piano di lavoro triennale............................................................................................................... 159
4.7.d Strumenti e processi di valutazione e monitoraggio del piano triennale e dei piani attuativi
annuali. ..................................................................................................................................................... 159
4.8.a Politiche di sostegno alla povertà estrema, di inclusione sociale per adulti in difficoltà,
provenienti dal carcere, e nel campo della prostituzione e della tratta ......................................... 160
4.8.b Analisi dei bisogni e obiettivi di settore ..................................................................................... 161
4.8.c Piano di lavoro triennale............................................................................................................... 164
4.8.d Strumenti e processi di valutazione e monitoraggio del piano triennale e dei piani attuativi
annuali. ..................................................................................................................................................... 165
5. L'Assetto economico triennale .............................................................................................................. 166
5.1. Spesa sociale netta pro capite e Incidenza sul totale della spesa comunale per tutti i Comuni
dell'ATS .................................................................................................................................................... 166
5.2. Fonti di Entrata della Spesa sociale lorda per tutti i Comuni dell'ATS, distinguendo tra le
seguenti fonti: Compartecipazione Utenti,SSR, Regione; Altre fonti pubbliche; Altre fonti
private; Risorse proprie dei comini (singoli o associati) dell'ATS ................................................... 170
5.3. Totale ATS - Spesa netta per Aree di utenza e per Aree organizzative dei servizi ................ 173
5.4. Totale ATS - Componenti della spesa lorda (Spesa netta, Compartecipazione utente, SSR)
per Aree di utenza .................................................................................................................................. 177
5.5. Totale ATS - Titolarità della spesa lorda (Comune singolo, Comuni associati) per Aree
organizzative dei servizi ........................................................................................................................ 178
6. Il Piano Attuativo Annuale ................................................................................................................... 181
6.1. Obiettivi specifici complessivi - anno 2010 .................................................................................. 181
6.2. Scelte operative complessive - anno 2010 .................................................................................... 181
6.3. Azioni annuali di Settore : .............................................................................................................. 182
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6.3.1. Politiche di sostegno ai compiti di sviluppo dell'infanzia e dell'adolescenza ................. 182
6.3.2 Politiche di sostegno al cittadino disabile .............................................................................. 186
6.3.3 Politiche di tutela della salute mentale - i servizi di sollievo .............................................. 188
6.3.4 Politiche di prevenzione e di intervento nel campo delle dipendenze patologiche ....... 190
6.3.5 Politiche giovanili ..................................................................................................................... 193
6.3.6 Politiche per gli anziani, di prevenzione, contrasto, riduzione e accompagnamento della
non autosufficienza ............................................................................................................................ 194
6.3.7 Politiche di sostegno all’integrazione di cittadini stranieri immigrati e ai cittadini
marchigiani residenti all’estero ........................................................................................................ 198
6.3.8. Politiche di sostegno alla povertà estrema, di inclusione sociale per adulti in difficoltà,
provenienti dal carcere, e nel campo della prostituzione e della tratta ..................................... 200
7. Il Monitoraggio ....................................................................................................................................... 202
7.1. Documentazione dei processi di partecipazione ........................................................................ 202
7.2. Consuntivo annuale attività svolte e risultati conseguiti ........................................................... 204
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Ambito Territoriale Sociale XVII
Il terzo Piano d’Ambito, dopo la prima sperimentazione del 2003 e il Piano triennale del
2005, nasce in un contesto generale caratterizzato dalla perdurante crisi economica, con
significative ricadute sul piano sociale, occupazionale e sulla complessiva riduzione delle
risorse per le politiche sociali, in attesa della piena attuazione del federalismo fiscale e di
una più chiara definizione e rafforzamento del sistema delle autonomie locali.
Il Piano di Ambito è lo strumento strategico locale per governare le politiche sociali; intende dare
forza alla logica del “bisogno sociale” come criterio di costruzione di una rete integrata. In
particolare compito del Piano di ambito è, a livello territoriale organizzare soggetti diversi, che
intervengono sui bisogni e sulla domanda sociale per la costruzione di una politica sociale
integrata di territorio.
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Ambito Territoriale Sociale XVII
b) L’integrazione
• Rafforzare con strumenti operativi la rete integrata tra tutti gli attori sociali
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Ambito Territoriale Sociale XVII
III. Disabilità
Rispondere ai bisogni consolidati e alle nuove cronicità emergenti nell’area della salute
mentale attraverso un sistema organico di servizi integrati con altre aree di intervento
(anziani e dipendenze). In particolare va potenziata e riqualificata l’attività delle strutture
che curano la fase post acuta (SRT, SRR e Comunità Protette). Va garantita la continuità
dei Servizi di Sollievo, e degli interventi di promozione e sostegno delle famiglie. Vanno
potenziati e resi più efficaci i percorsi di inserimento lavorativo. Occorre incrementare le
azioni di prevenzione e promozione della salute, in collaborazione con scuole e
associazioni, sviluppando la rete degli interventi di aggregazione.
V. Dipendenze patologiche
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Ambito Territoriale Sociale XVII
Una prima strategia, in attuazione del Piano Sociale Regionale 2008/2010 e della DGR
551/2006, riguarda il rafforzamento istituzionale dell’Ambito Territoriale Sociale.
Nell’incertezza istituzionale legata alla trasformazione delle Comunità Montane, và in
ogni caso rafforzato il ruolo del Comitato dei Sindaci, quale organo fortemente
rappresentativo degli Enti locali, con potere decisionale pieno sul sistema dei servizi.
Accanto ad esso và rafforzato e potenziato il ruolo dell’organismo tecnico dell’Ambito,
non solo nella programmazione, ma anche nella gestione crescente degli atti propri e
associati, con il diretto trasferimento di risorse, rappresentato dal Coordinatore d’Ambito,
dallo staff e dal Servizio Sociale Professionale insieme ai componenti dell’Ufficio
Promozione Sociale. Il rafforzamento complessivo del sistema passa poi attraverso la
definizione di strumenti di programmazione (PDA triennale, Piano Annuale, Regolamenti
ecc.) vincolanti, che trovano concreta attuazione negli atti e nei bilanci dei singoli Enti
locali dell’Ambito Sociale.
Una seconda strategia riguarda il potenziamento dei processi di valutazione del bisogno e
presa in carico integrata, con l’istituzione delle UVI per tutte le aree di intervento.
Premessa indispensabile è la stabile strutturazione di un Servizio Sociale Professionale
d’Ambito, che insieme agli operatori socio sanitari dell’ASUR, dà vita sul piano operativo
alla principale integrazione socio-sanitaria, declinandosi gradualmente in Punti Unici di
Accesso ai servizi socio-sanitari.
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Ambito Territoriale Sociale XVII
La nona strategia riguarda l’insieme degli interventi volti a sostenere le famiglie che
cambiano: il sostegno alle situazioni fragili e alla maternità, l’abbattimento dei costi per le
famiglie numerose, il potenziamento e la qualificazione dei consultori familiari, la
qualificazione delle assistenti familiari e il supporto all’incontro domanda –offerta nel
lavoro di cura in collaborazione con associazioni e patronati, la sperimentazione di assegni
di cura per la non autosufficienza, la mediazione per famiglie e l’appoggio familiare, gli
interventi di conciliazione tra tempi di vita e di lavoro che assumono anche la dimensione
di politiche di genere, insieme al contrasto alla violenza alle donne, anche all’interno della
famiglia stessa.
La decima strategia riguarda infine l’opzione della partecipazione come metodo non solo
per la definizione degli strumenti di programmazione, ma come attuazione del principio
di sussidiarietà, che passa attraverso il riconoscimento della condivisione di pubbliche
responsabilità da parte dei soggetti del privato sociale. Quindi forte governance del Piano
e del sistema, nel rispetto della sussidiarietà verticale tra livelli istituzionali e della
sussidiarietà orizzontale tra Comuni, Sanità e attori sociali del territorio.
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Ambito Territoriale Sociale XVII
L'Ambito Territoriale Sociale n.17 di San Severino M. - Matelica è stato istituito con DGR
n. 592 del 19/03/2002, e comprende 8 Comuni già inseriti nel territorio della Comunità
Montana Alte Valli del Potenza e dell’Esino.
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Ambito Territoriale Sociale XVII
FIGURA 2 DENSITÀ RESIDENTI PER KMQ - AMBITO SOCIALE 17 – SAN SEVERINO MARCHE
Nel rapporto popolazione/territorio, l’ATS 17 ha una bassa densità demografica, (meno di
35.000 residenti su 530 Kmq.) con una media di 65 abitanti per Kmq. contro una media
regionale di 160 abitanti per Kmq.
Il confronto con gli altri ATS della regione mostra anche la particolare struttura della
popolazione, collocandosi tra i territori con basso indice di minori e giovani e elevato
numero di anziani.
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Ambito Territoriale Sociale XVII
FIGURA 3
Analizzando la struttura della popolazione dei singoli Comuni è evidente lo squilibrio
ancora maggiore nei più piccoli Comuni montani: Sefro, Pioraco e Fiuminata, con punte di
oltre il 33% di popolazione ultra sessantacinquenne e popolazione giovanile sotto al 20%.
FIGURA 4
Osservando la composizione della popolazione anziana residente nei vari Comuni, è
evidente la presenza di ultra ottantacinquenni superiore alla media regionale, con punte
anche doppie. Tale caratteristica è fortemente correlata alla riduzione della autosufficienza
e alla presenza di patologie degenerative che determinano un rilevante bisogno socio
sanitario e assistenziale.
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Ambito Territoriale Sociale XVII
FIGURA 5
Confrontando i dati dell’ATS 17 con l’allarmante proiezione della “piramide demografica”
regionale, che sostanzialmente si rovescia nel 2050, con fondamenta esili (minori e giovani)
e un tetto molto pesante (anziani e vecchi), è evidente come nei piccoli Comuni montani
dell’Ambito questa situazione si avvii già oggi ad essere una realtà.
FIGURA 6
Particolare interesse rivestono i principali indicatori socio-demografici:
L’indice di Dipendenza strutturale, dato dal rapporto tra popolazione in età non attiva (0-
14 anni e 65 e più anni) e popolazione in età attiva (15-64 anni), è di 58,7 contro il 55,4 della
regione, ma con punte di 70-75 nei Comuni montani più piccoli.
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Ambito Territoriale Sociale XVII
L’indice di quarta età, ovvero il rapporto tra chi ha più di 85 anni e il totale degli anziani,
in media regionale è 13,5, nell’ATS 17 si colloca sopra al 15, con solite punte che arrivano a
20 nei più piccoli Comuni interni.
Infine l’indice di vecchiaia, ovvero il rapporto tra anziani e giovani, che nella media
regionale è di 1,7, nell’ATS 17 ci sono 2 anziani per ciascun giovane, con punte fino a 3.2
anziani per ciascun giovane residente.
FIGURA 7
Analizzando ora il bilancio demografico nei 5 anni dal 2003 al 2008, la popolazione
dell’Ambito è aumentata dell’1,6%, ma con il saldo naturale (nati rispetto ai morti) tra i
peggiori della regione, pari a -2,5%, compensato da un buon saldo migratorio del +4,1%
rappresentato prevalentemente dall’arrivo di stranieri.
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FIGURA 9
La provenienza dei cittadini immigrati è in prevalenza dall’est Europa, dentro e fuori
l’UE.
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Nell’ATS 17 le famiglie con almeno un componente straniero sono il 9,3%, con punte
superiori all’11-12% nei Comuni di Sefro e Castelraimondo.
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Ambito Territoriale Sociale XVII
Sul finire del 2009 risulta accentuata anche la negativa ricaduta occupazionale, con un
tasso di disoccupazione che arriva all’8,6%, a causa soprattutto della flessione della
produzione industriale (fig. 16).
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FIGURA 17
FIGURA 18
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FIGURA 19
FIGURA 20
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FIGURA 21
FIGURA 22
Nel primo trimestre 2009 si riducono in generale le imprese attive, che crescono solo nel
settore Sanità e Servizi Sociali (+3,5%), confermando l’importanza anche a livello
occupazionale dell’area dei servizi alla persona. I Servizi sociali e socio-sanitari
dell’Ambito risultano essere tra le poche attività che consentono occupazione, spesso a
tempo indeterminato, con cooperative sociali, a giovani con alto livello di scolarità che non
hanno più accesso al mondo della scuola e della pubblica amministrazione, e a donne in
età più matura fuoriuscite da altre occupazioni industriali. Di fatto le risorse impiegate nel
sociale, oltre a portare aiuto e sostegno a persone fragili e malate, per intero finiscono in
occupazione locale di persone che difficilmente avrebbero accesso ad altre tipologie di
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Ambito Territoriale Sociale XVII
La difficoltà delle imprese è evidente anche dal ricorso alle procedure fallimentari,
triplicate in un anno (fig. 23).
FIGURA 23
La difficoltà economica delle famiglie della Provincia si rileva anche dalla riduzione del
risparmio: alla fine di marzo 2009, lo stock dei depositi detenuti dai residenti della
provincia di Macerata, rispetto al 31 dicembre 2008, mostra una riduzione di quasi 157
milioni di €. Una contrazione di tale entità non si era mai verificata negli ultimi anni nella
nostra provincia. Parallelamente le sofferenze sono aumentate in maniera sensibile con un
+4,2%. Il disagio economico delle famiglie dell’Ambito è poi accentuato dalla specifica
crisi industriale del distretto di Fabriano, che occupa numerose persone del territorio, e si
manifesta anche con il sensibile incremento delle richieste di aiuti, sussidi e contributi, che
pervengono ai Comuni e agli enti del terzo settore anche da persone e famiglie che in
precedenza erano fuori dall’area del disagio o della povertà.
In questa sezione viene presentata la foto essenziale della rete dei servizi, rimandando agli
allegati statistici per altre informazioni e confronti su base regionale.
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Ambito Territoriale Sociale XVII
UPS
Informazione, orientamento, sensibilizzazione, Segretariato sociale
prevenzione
Consultori familiari
Consultori familiari
Servizio affidamento
Sostegno ai minori, alla persona e alla famiglia
Servizio adozioni
Recupero scolastico
STRUTTURE
Strutture semiresidenziali socio-ricreative
Nido d'Infanzia
Strutture semiresidenziali educativo-assistenziali
Comunità Educativa per Minori
Strutture residenziali
TRASFERIMENTI IN DENARO Sussidi e contributi
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Ambito Territoriale Sociale XVII
INTERVENTI Giovani
UPS
Informazione, orientamento, sensibilizzazione, Segretariato sociale
prevenzione
Informagiovani
Integrazione sociale
Interventi educ-assist. e inserim. lavar.
Interventi per favorire la domiciliarità
Interventi di supporto e Pronto intervento
sociale
STRUTTURE
Strutture semiresidenziali socio-ricreative Centri di aggregazione giovanile
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Ambito Territoriale Sociale XVII
INTERVENTI Disabili
UPS
Segretariato sociale
Informazione, orientamento, sensibilizzazione, Umee
prevenzione
Umea
Umee
Sostegno ai minori, alla persona e alla famiglia
Umea
STRUTTURE
Strutture semiresidenziali socio-ricreative
Strutture residenziali
TRASFERIMENTI IN DENARO
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Ambito Territoriale Sociale XVII
INTERVENTI Anziani
UPS
Informazione, orientamento, sensibilizzazione, Segretariato sociale
prevenzione
Servizio sociale professionale Anziani
STRUTTURE
Strutture semiresidenziali socio-ricreative Centri sociali
Casa di riposo
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Ambito Territoriale Sociale XVII
UPS
Informazione, orientamento, sensibilizzazione, Segretariato sociale
prevenzione
Servizio sociale professionale Salute Mentale
UPS
Servizi di sollievo
STRUTTURE
Strutture semiresidenziali socio-ricreative
Centro di salute mentale
Strutture semiresidenziali educativo-assistenziali
Centro diurno socio educativo riabilitativo Salute Mentale
Comunità Protetta
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STRUTTURE
Strutture semiresidenziali socio-ricreative
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Ambito Territoriale Sociale XVII
Nel sito dell’ OSSERVATORIO REGIONALE POLITICHE SOCIALI è possibile visualizzare l’elenco
completo dei Servizi dell’Ambito sociale aggiornato al 31/12/2009.
Negli allegati TAB. C1 e TAB. C2 sono riportate le mappe dei Servizi dell’Ambito con
la natura giuridica dei titolari e i confronti tra i 24 ATS, aggiornati al 31/12/2008.
Negli allegati TAB. C3 e TAB. C4 sono riportati i dati relativi le Strutture esistenti
nell’Ambito, con il confronto tra i 24 ATS e tra Zone ASUR.
E’ opportuno fare alcune sintetiche riflessioni, rimandando al Cap. 4 “Politiche di settore”
l’approfondimento per singole aree di intervento:
a. E’ presente una rete articolata di Strutture e Servizi: i Servizi Territoriali domiciliari,
educativi, diurni, di trasporto, sociali professionali di valutazione e presa in carico
sono in grossa parte gestiti a livello di Ambito Sociale con Capofila la Comunità
Montana (vedi fig. 24 confronto relativo l’anno 2005, validato dall’osservatorio
regionale); i trasferimenti in denaro, i servizi semiresidenziali per minori, i servizi di
assistenza scolastica e le strutture residenziali (fig. 25)sono in prevalenza gestiti a
livello Comunale; i Servizi socio-sanitari di valutazione e presa in carico integrata
sono presenti a livello di Ambito/Distretto, mentre le Strutture socio-sanitarie per
anziani (RSA) la salute mentale e le dipendenze sono organizzate a livello di Zona
ASUR 10, collocate nell’ATS 17, distretto Matelica-San Severino.
FIGURA 24
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Ambito Territoriale Sociale XVII
FIGURA 25
b. La natura giuridica dei soggetti titolari dei servizi è prevalentemente pubblica,
mentre la gestione degli stessi, soprattutto associati, è in maniera significativa
affidata a cooperative sociali. Le tre più grandi Strutture residenziali sono IPAB,
mentre due strutture residenziali sono affidate in concessione a cooperativa sociale.
E’ presente un Asilo Nido privato e due Comunità Educative per minori, anch’esse
private. E’ presente un Centro infanzia privato. E’ presente infine una Comunità
Terapeutica privata per tossicodipendenti con 50 p.l. a disposizione del
Dipartimento Dipendenze Patologiche interzonale, Zone ASUR 9 e 10.
c. Nell’ultimo decennio è aumentata la rete dei servizi territoriali e domiciliari, gestiti
in forma associata, estesi gradualmente ai Comuni più piccoli, integrando e
affiancando la tradizionale risposta incentrata sulle strutture residenziali per
anziani e sugli aiuti e sostegni economici di tipo assistenzialistico (fig. 26, 27, 28, 29,
30) . La spesa per le strutture è quasi esclusivamente assorbita dalla residenzialità
(Case di Riposo e Residenze Protette), mentre non è ancora adeguatamente
sviluppata una rete di Centri Diurni, in prevalenza limitata all’area della Disabilità
(fig. 31 e 32).
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FIGURA 26
FIGURA 27
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FIGURA 28
FIGURA 29
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FIGURA 30
FIGURA 31
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FIGURA 32
d. Sempre nell’ultimo decennio, anche in considerazione delle ridotte dimensioni dei
Comuni e della limitatezza del personale dedicato, è aumentata la quantità degli
interventi rivolti all’utenza indifferenziata, alla valutazione e presa in carico
integrata negli Uffici di Promozione Sociale, implementati nell’ultimo periodo con il
Servizio Sociale Professionale associato (slide fig. 33, 34, 35).
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FIGURA 33
FIGURA 34
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FIGURA 35
e. Storicamente la principale risposta al bisogno socio-sanitario dell’anziano, della
persona disabile o con disturbo mentale, con ridotto sostegno familiare, è stata
rappresentata dalle Case di Riposo. Questa risposta generalista, non sempre
appropriata, spesso in difficoltà rispetto al carico sanitario del problema trattato, si
è strutturata anche per la sostanziale limitatezza, spesso assenza, di appropriati
servizi con più elevata rilevanza sanitaria. Di conseguenza gli indici di dotazione
dei posti letto, in riferimento alla popolazione interessata, sono più del doppio della
media regionale sia per le Case di Riposo che per le Residenze Protette (vedi fig.
36). Parallelamente non esistono nell’ATS 17 posti letto per anziani con Alzheimer e
demenze e soli 20 p.l. di RSA per tutta la Zona ASUR 10 Camerino. Non ci sono
nell’ATS e nella Zona strutture residenziali per disabili, mentre per persone con
problemi di tipo psichiatrico sono presenti soli 8 p.l. di SRR, con dotazioni inferiori
alla media regionale e assenza di una pluralità di offerta maggiormente
differenziata (fig. 37). Nell’area disabili l’offerta di strutture si limita esclusivamente
ad uno CSER diurno, senza opportunità residenziali di sollievo, di alloggio,
riabilitative o protette (fig. 38). Sempre a livello di Zona ASUR 10, è presente
nell’ATS 17 una Comunità Terapeutica per tossicodipendenti con 50 p.l., da
diversificare e specializzare in base alle reali necessità. Infine, non ci sono p.l. per
l’area del disagio adulto e dell’emergenza sociale.
42
Ambito Territoriale Sociale XVII
Strutture pubbliche
Totale centri diurni
Comunità alloggio
Pubbliche e conv.
Centri diurni per
conpiùdi64anni
Totale strutture
Totale strutture
Case di riposo
resid protette
xnonautosuff
Case albergo
sidenziali
econvenz
anziani
Totale
RSA
asur
ATS17 3,0 - 3,0 - - 11,2 23,4 5,9 17,5 2,3 37,0 25,8 19,8
ATS18 - - - - - 15,7 17,6 2,4 15,2 - 33,3 17,6 15,2
Totale Regione 0,9 0,4 1,2 0,1 0,5 6,8 12,3 5,0 7,3 2,8 22,5 15,1 10,1
FIGURA 36
x non autosuff .
Totale strutture
case di riposo
centri diurni
centri diurni
Totale centri
case albergo
i li
pubbliche e
per anziani
posti x 1.000
pubbliche
comunità
demenze
Strutture
conven .
alloggio
residenti
t tt
diurni
Totale
Totale
strutt.
resid
id
RSA
non
con più di 64 anni
e
ZONA 01 0,5 0,4 0,9 - 0,4 2,9 9,0 3,1 5,9 3,0 15,3 12,0 8,9
ZONA 02 2,3 0,8 3,1 0,3 - 11,2 18,3 8,5 9,8 5,3 35,1 23,6 15,1
ZONA 03 0,5 0,5 1,1 - 0,4 7,7 15,5 8,7 6,8 2,6 26,2 18,1 9,3
ZONA 04 - 1,1 1,1 - 2,2 14,1 21,5 11,5 10,0 1,7 39,5 23,2 11,7
ZONA 06 1,1 - 1,1 - 0,7 10,6 10,3 2,7 7,7 - 21,6 10,3 7,7
ZONA 07 1,5 0,7 2,2 - - 4,8 15,9 8,2 7,7 3,3 24,1 19,3 11,1
ZONA 08 0,6 0,4 1,0 - 1,0 6,1 7,8 1,1 6,7 4,2 19,1 12,0 10,9
ZONA 09 1,2 - 1,2 0,5 - 6,0 11,7 4,6 7,1 2,9 21,1 14,6 10,0
ZONA 10 2,0 - 2,0 - - 12,7 21,5 4,8 16,7 1,6 35,8 23,1 18,3
ZONA 11 0,3 0,5 0,8 0,2 - 4,3 7,9 1,8 6,0 0,5 12,9 8,4 6,6
ZONA 12 0,4 - 0,4 - - 5,0 5,3 - 5,3 5,7 16,0 11,0 11,0
ZONA 13 0,9 - 0,9 0,2 3,3 4,4 4,5 0,1 4,4 2,5 14,9 7,1 6,9
Totale Regione 0,9 0,4 1,2 0,1 0,5 6,8 12,3 5,0 7,3 2,8 22,5 15,1 10,1
FIGURA 37
43
Ambito Territoriale Sociale XVII
Comunità alloggio
Residenze protette
postix1.000 residenti
socio-educ-riabil
socio-educ-riabil
Totale strutture
in età compresa
Centri diurni
residenziali
tra18e64anni
comunità
disabili
RSA
ZONA01 1,5 0,4 1,9 - 0,3 - 0,5 0,8
ZONA02 1,7 0,7 2,4 0,2 0,4 0,6 - 1,3
ZONA03 1,5 0,2 1,7 - 0,1 0,4 0,1 0,6
ZONA04 1,4 - 1,4 0,1 - 0,3 0,4 0,8
ZONA05 1,2 - 1,2 - 0,1 - - 0,1
ZONA06 0,8 0,3 1,1 - 0,3 - 0,3 0,6
ZONA07 1,0 0,5 1,5 0,0 0,4 0,2 - 0,6
ZONA08 0,6 0,9 1,5 0,1 0,2 - 0,8 1,1
ZONA09 0,8 0,6 1,4 - 0,0 - 0,3 0,3
Totale Regione 1,1 0,4 1,5 0,0 0,2 0,2 0,3 0,7
FIGURA 38
f. Nell’area minori sono presenti 2 nuclei integrati di Comunità Educativa, in
prevalenza per adolescenti. La pronta accoglienza viene gestita attraverso
convenzioni con strutture esterne alla Zona. Rispetto alla prima infanzia, sono
presenti 4 Asili Nido (dei quali uno privato ed uno realizzato a livello
sovracomunale), un Centro Infanzia anch’esso privato e tre Sezioni Primavera
(fig.39). I posti disponibili risultano essere superiori alla media regionale, anche se
la reale fruibilità delle strutture penalizza l’accesso ai minori dei Comuni più
piccoli.
Sezioni primavera
posti x 1.000
Centri infanzia
Nidi infanzia
convenzionati
convenzionati
Comunali
residenti
privati non
privati
Totale
Comunali
privati
Totale
in età compresa
tra 0 e 2 anni
ATS 17 181,5 26,3 50,1 257,8 161,5 0,0 96,4 0,0 0,0 0,0 257,8
ATS 18 175,8 0,0 36,4 212,1 127,3 48,5 36,4 0,0 0,0 0,0 212,1
Totale Regione 147,9 42,8 8,7 199,4 130,2 36,1 33,1 15,2 4,8 10,5 214,6
FIGURA 39
44
Ambito Territoriale Sociale XVII
FIGURA 41
45
Ambito Territoriale Sociale XVII
Dati di spesa ATS 17 anno 2009
comune affido sp. Unit. comunità sp. unitaria appoggio sp. Unit. spesa totale
CASTELRAIMONDO € 75.223,69 € 37.611,85 € 1.133,00 € 1.133,00 € 76.356,69
ESANATOGLIA € 0,00
FIUMINATA € 40.150,00 € 40.150,00 € 40.150,00
GAGLIOLE € 6.000,00 € 3.000,00 € 6.000,00
MATELICA € 7.980,00 € 1.995,00 € 20.966,00 € 20.966,00 € 28.946,00
PIORACO € 0,00
SAN SEVERINO € 21.533,00 € 2.691,63 € 47.435,00 € 15.811,67 € 1.512,00 € 1.512,00 € 70.480,00
SEFRO € 0,00
Tot. ATS 17 €. 35.513 € 83.774 €. 2.645 € .221.932
FIGURA 43
Anche la variazione della spesa ha subito un incremento significativo, risentendo però nei
piccoli numeri di singole specifiche situazioni (fig. 44).
Affidamento (familiare + comunità) + appoggio - Distribuzione territoriale della spesa totale- Analisi per ATS
Anno 2003 Anno 2004 Anno 2005 Anno 2006 Anno 2007 Anno 2008 Anno 2009
ATS 17 € 141.181,45 € 242.293,72 € 339.251,23 € 238.803,17 € 234.382,00 € 253.960,46 € 221.932,69
ATS 18 € 2.065,82 € 13.422,64 € 19.930,00 € 89.415,20 € 13.740,00 € 13.740,00 € 20.490,93
Regione € 6.502.026 € 7.344.199 € 8.661.531 € 10.374.840 € 12.227.437 € 13.805.574 ND
FIGURA 44
La necessità di fornire interventi più efficaci e appropriati e in particolare garantire al
minore il diritto di vivere all’interno della propria famiglia d’origine, ha portato ad
approvare un Regolamento interambito per il Servizio di Affido Familiare e di Appoggio
46
Ambito Territoriale Sociale XVII
ATS 17 ATS 18
numero numero
Comune famiglie Comune famiglie
Castelraimondo 6 Acquacanina
Esanatoglia 3 Bolognola
Fiuminata Camerino 8
Gagliole 1 Castelsantangelo sul Nera
Matelica 4 Fiastra 3
Pioraco Fiordimonte
San Severino Marche 13 Monte Cavallo
Sefro Muccia 1
Totale ATS 17 27 Pieve Torina
Pievebovigliana 3
Serravalle di Chienti 1
Ussita
Visso 1
Totale Ambiti 17 e 18 44 Totale ATS 18 17
fuori ambito 2
Totale famiglie disponibili 46
FIGURA 45
Il progetto, inserito e finanziato dalle DGR 583/2008 e DGR 1034/2009 di potenziamento
dei Consultori per essere pienamente attuato necessita il reale rafforzamento degli
interventi di presa in carico e progettazione individualizzata, implementando l’Equipe
integrata minori.
L’elevato numero di famiglie disponibili, accompagnato dalla necessità di una continua
promozione dell’iniziativa e dell’attivazione di risorse territoriali, ha portato anche
all’avvio del percorso per la costituzione di un’associazione di famiglie solidali, per
l’appoggio e l’affido di minori, in collaborazione col CSV di Macerata, che possa attivare
azioni e progetti di promozione, formazione e creazione di reti tra famiglie e persone del
territorio.
Il Regolamento interambito per il Servizio di Affido Familiare e di Appoggio Familiare, va a
integrare:
47
Ambito Territoriale Sociale XVII
48
Ambito Territoriale Sociale XVII
Attori Sociali Coinvolti nella Costruzione del Piano d’Ambito triennale 2010-2012
Attori Sociali ATS 17 ATS 18
Cooperative Sociali 5 7
Associazioni e Volontariato 51 46
Sindacati 7 7
Scuole 10 9
Strutture Residenziali 6 6
Altri Attori Sociali 17 17
Comuni e Comunità Montane 9 14
105 106
FIGURA 47
Nella figura 47 riportiamo il numero degli attori sociali coinvolti, sia nell’ATS 17 che nel
18, in quanto nei Tavoli di Lavoro interambito sono interessati i soggetti operanti in
entrambi gli ATS.
Il percorso attivato è descritto nel Cap. 3.1.2 “Gli strumenti di programmazione”.
Per visionare l’elenco completo degli Attori Sociali, cliccare:
La composizione della spesa sociale viene analizzata attraverso l’analisi comparata dei
dati di spesa relativi gli anni 2005 e 2006, forniti dall’’Osservatorio Regionale Politiche
Sociali e dal Sistema Informativo Statistico della Regione. Qui di seguito vengono riportati
gli elementi essenziali, mentre in allegato statistico è presente il report complessivo.
L’analisi aggiornata della spesa sociale è invece descritta con i dati forniti direttamente dai
Comuni e elaborati dall’ATS, relativi l’anno 2009. Questi dati, non comparabili tra i 24
ATS, sono descritti secondo lo schema definito dalle Linee guida per l’assetto economico
triennale, integrato con i dati relativi le strutture residenziali gestite da IPAB o in
concessione.
Partiamo dai dati ufficiali della Regione, vecchi ma comparati tra i 24 ATS:
La spesa Sociale Netta presente nei bilanci degli Enti locali dell’ATS nel 2005 risulta essere
pari a 2,7 milioni di euro (fig. 48); guardando la Spesa sociale procapite, risulta essere di 78€,
inferiore alla media regionale di 94 (fig. 49). Il dato migliora nettamente nel 2006,
superando i 97 € Contro la media di 98 (fig.50).
49
Ambito Territoriale Sociale XVII
FIGURA 48
FIGURA 49
50
Ambito Territoriale Sociale XVII
FIGURA 50
Risulta invece più bassa della media la percentuale di incidenza della spesa sociale su tutta
la spesa corrente dei singoli enti; in realtà nel 2005 la spesa corrente degli enti risentiva
ancora dell’effetto falsato delle risorse loro attribuite per la ricostruzione post sisma
dell’anno 1997 (fig. 51).
51
Ambito Territoriale Sociale XVII
FIGURA 51
Il dato relativo alla compartecipazione dell’utenza al costo dei servizi nell’anno 2005 risulta
essere superiore alla media, ma non pienamente attendibile a causa delle modalità di
rilevazione attuate (fig. 52); nell’anno successivo risulta più basso della media regionale
(fig.53).
52
Ambito Territoriale Sociale XVII
FIGURA 52
FIGURA 53
53
Ambito Territoriale Sociale XVII
FIGURA 54
In relazione alla gestione associata della spesa, l’ATS 17 risulta essere tra quelli con
percentuale superiore alla media regionale nell’anno 2005, pari al 18,8% (fig.55), gestita
quasi per intero dalla Comunità Montana.
54
Ambito Territoriale Sociale XVII
FIGURA 55
Analizzando le entrate che finanziano la spesa descritta, nel 2005 l’ATS 17 risulta essere tra
quelli con maggior finanziamento pubblico proveniente all’esterno dei Comuni associati,
con il 43% di risorse che provengono da Regione o altri enti pubblici a seguito dei progetti
attivati (fig.56).
55
Ambito Territoriale Sociale XVII
FIGURA 56
Analizzando le variazioni di spesa nel triennio 2003-2006, nell’ATS 17 risulta una stabilità
della spesa, nonostante nuove iniziative attivate, probabilmente a causa del venir meno
delle specifiche risorse e progetti derivanti da finanziamenti legati alla ricostruzione post
sisma del 1997 (fig.57).
56
Ambito Territoriale Sociale XVII
FIGURA 57
In relazione alla ripartizione della spesa tra le aree di intervento, risulta molto superiore
alla media la spesa relativa l’area anziani, di poco inferiore nell’area minori, nettamente
inferiore nell’area disabili (fig.58). E’ in linea con la media regionale la spesa per l’area
immigrati, mentre è di poco superiore quella relativa il disagio e povertà. L’area
dipendenze non risulta, essendo la spesa completamente attribuita all’ASUR 10 (fig.59).
57
Ambito Territoriale Sociale XVII
FIGURA 58
FIGURA 59
58
Ambito Territoriale Sociale XVII
La spesa per l’organizzazione generale è infine appena in linea con la media regionale
(fig.60).
FIGURA 60
59
Ambito Territoriale Sociale XVII
60
Ambito Territoriale Sociale XVII
Schema 1 Spesa sociale - Spesa pro capite e Incidenza sul totale della spesa comunale – anno 2009
Comune Popolazione Totale Spesa Trasferiment Trasferiment Valore Valore Spesa Spesa lorda Spesa Totale Valore %
spesa sociale o ad altri o da altri Assoluto % su Procapit per Ente Procapit Spesa lorda su tot
corrente netta per Comuni Comuni (a+b-c) D tot e (per (netta + e lorda complessiva spesa
Ente servizi singoli o singoli o spesa resident ssr + utente (spesa per Ente corrente
erogati (a) associati (b) associati (c ) corrent e) )E lorda (netta + ssr Ente (non
e Ente per ente + utente + c) sommabil
/ F e)
abitanti)
CASTELRAIMONDO 4.944 €4.370.479,00 €419.875,00 €50.500,00 €- €470.375,00 10,76 €95,14 €533.606,00 €107,93 €533.606,00 12,21
ESANATOGLIA 2.156 €2.448.770,00 €101.853,00 €12.907,00 €- €114.760,00 4,69 €53,23 €1.049.610,00 €486,83 €1.049.610,00 42,86
FIUMINATA 1.583 €1.510.807,00 €116.370,00 €11.385,00 €- €127.755,00 8,46 €80,70 €133.893,00 €84,58 €133.893,00 8,86
GAGLIOLE 680 €1.932.657,00 €66.691,00 €7.696,00 €74.387,00 3,85 €109,39 €77.137,00 €113,44 €77.137,00 3,99
MATELICA 10.379 €8.999.584,00 €736.090,00 €53.429,00 €- €789.519,00 8,77 €76,07 €856.505,00 €82,52 €856.505,00 9,52
PIORACO 1.233 €1.000.757,00 €40.544,00 €10.442,00 €- €50.986,00 5,09 €41,35 €58.767,00 €47,66 €58.767,00 5,87
SAN SEVERINO MARCHE 13.288 €9.860.786,00 €951.607,00 €114.260,00 €1.065.867,00 10,81 €80,21 €1.151.617,00 €86,67 €1.151.617,00 11,68
SEFRO 464 €507.422,00 €16.904,00 €4.360,00 €- €21.264,00 4,19 €45,83 €21.264,00 €45,83 €21.264,00 4,19
Comunità Montana 34.727 €3.239.061,00 €1.013.628,00 €- €264.980,00 €748.648,00 23,11 €21,56 €776.451,00 €22,36 €1.041.431,00 32,15
Totale Comuni sing. + Com. €33.870.323,00 €3.463.561,00 10,23 €99,74 €4.658.850,00 €134,16
Mont.
IPAB "MATTEI" MATELICA €207.000,00 €- €31.051,00 €175.949,00 €1.359.949,00 €1.391.000,00
CASTELRAIM.
CASA DI RIPOSO PIORACO €51.359,00 €- €- €51.359,00 €366.109,00 €366.109,00
GAGLIOLE
IPAB "LAZZARELLI" S. €58.400,00 €- €24.000,00 €34.400,00 €1.128.000,00 €1.152.000,00
SEVERINO M.
Totale Ipab + concessioni €354.690,00 €4.461.834,00
privati
TOTALE ATS 34.727 €33.870.323,00 €3.951.097,00 €264.979,00 €397.825,00 €3.818.251,00 €109,95 €9.120.684,00 €262,64
FIGURA 61
61
Ambito Territoriale Sociale XVII
Analizzando il totale della spesa lorda dell’ATS, quasi la metà della spesa è gestita dalle
IPAB e da strutture in concessione a privati (fig 62.); senza questi dati, la foto dell’ATS ne
uscirebbe completamente falsata.
L’incidenza della spesa sociale netta sulla spesa corrente dei singoli Enti locali (fig 61.) è del
10,23%, appena superiore alle percentuali rilevate nel 2005; è più del doppio, 23,11% per
la Comunità Montana, ente capofila dell’ATS.
Analizzando il rapporto tra spesa sociale lorda (comprensiva delle quote utenti e SRR) e
spesa corrente, emerge la difformità del Comune di Esanatoglia, che gestisce direttamente
la Casa di Riposo e Residenza protetta, la cui spesa è in grossa parte coperta dalle quote
utenti e SSR; questi elementi, inseriti nel bilancio del Comune di Esanatoglia, spostano il
rapporto tra spesa sociale e spesa corrente dal 4,69% della spesa netta al 42,86% della spesa
lorda (fig. 63).
FIGURA 62
62
Ambito Territoriale Sociale XVII
FIGURA 63
FIGURA 64
63
Ambito Territoriale Sociale XVII
ESANATOGLIA €1.049.610,0
€721.132,00 €213.718,00 €33.938,00 €21.000,00 €12.938,00 €2.661,00 €- €- €78.161,00 €- €1.049.610,00
0
FIUMINATA €6.138,00 €- €72.897,00 €45.000,00 €27.897,00 €- €- €- €54.858,00 €- €133.893,00 €133.893,00
CASA OSPITALITA'
€427.426,00 €194.968,00 €- €36.888,00 €67.542,00 €726.824,00 €659.282,00
CASTELRAIM.
CASA DI RIPOSO
€271.534,00 €43.216,00 €- €51.359,00 €366.109,00 €366.109,00
PIORACO
IPAB
"CHIERICHETTI" €572.000,00 €320.400,00 €- €7.940,00 €5.500,00 €21.000,00 €21.654,00 €10.252,00 €958.746,00 €948.494,00
GAGLIOLE
IPAB "LAZZARELLI" €1.152.600,0
€860.000,00 €233.600,00 €- €3.000,00 €8.000,00 €24.000,00 €24.000,00 €1.128.600,00
S. SEVERINO M. 0
Totale Ipab +
€3.089.960,00 €1.017.184,00 €- €- €- €30.451,00 €13.500,00 €157.000,00 €154.339,00 €132.845,00 €4.462.434,00
concessioni privati
TOTALE ATS €4.071.531,00 €1.230.902,00 €1.382.640,00 €519.167,00 €863.473,00 €245.899,00 €13.500,00 €165.570,00 €2.012.057,00 €397.825,00 €9.122.099,00
FIGURA 65
64
Ambito Territoriale Sociale XVII
I dati relativi alle entrate complessive dell’anno 2009 che vanno a coprire la spesa lorda
rilevata nell’Ambito, mostrano che è l’utenza il maggior finanziatore della spesa, con il
45% del totale, seguita dalle quote proprie degli Enti locali, 22%, i trasferimenti della
Regione e la comparteciapazione del Servizio Sanitario con rispettivamente il 15% e il 13%
(fig.66).
Questi dati sono fortemente condizionati dal grosso peso rappresentato dalle strutture
residenziali per anziani, pari a oltre il 60% della spesa totale (fig.71). Le entrate relative le
IPAB e alle concessioni a privati, che gestiscono tali strutture, sono coperte per il 70%
dall’utenza e per circa il 23% dalla sanità (fig.68).
I dati relativi le entrate dei servizi gestiti dagli Enti locali sono coperti per quasi il 30%
dalla regione, per il 40% da risorse proprie e per circa il 21% dalla compartecipazione
dell’utenza (fig. 67).
FIGURA 66
65
Ambito Territoriale Sociale XVII
FIGURA 67
FIGURA 68
66
Ambito Territoriale Sociale XVII
Schema 3 Spesa netta per Aree di utenza e per Sezioni ed Aree organizzative
Aree di utenza
Famiglia Disabili Anziani Dipen Povertà Salute Utenza Totale
minori denze Disagio Mentale Immigrati indifferenziata
adulti
INTERVENTI € 179.882,00 € 535.326,00 € 335.079,00 € 8.563,00 € 32.031,00 € 94.909,00 € 57.126,00 € 452.366,00 € 1.695.282,00
Integrazione sociale Interventi educ-assist. e inserim. lavor. € 113.542,00 € 409.401,00 € 155.466,00 € 8.563,00 € 8.452,00 € 35.253,00 € 53.770,00 € 784.447,00
Interventi di supporto e Pronto intervento sociale € 23.416,00 € 66.775,00 € 39.215,00 € 785,00 € 33.838,00 € 3.356,00 € 167.385,00
STRUTTURE € 642.429,00 € 169.079,00 € 474.776,00 € 0,00 € 0,00 € 0,00 € 0,00 € 0,00 € 1.286.284,00
TRASFERIMENTI IN DENARO € 480.313,00 € 125.763,00 € 154.947,00 € 0,00 € 66.009,00 € 0,00 € 9.654,00 € 0,00 € 836.686,00
TOTALE generale € 1.302.624,00 € 830.168,00 € 964.802,00 € 8.563,00 € 98.040,00 € 94.909,00 € 66.780,00 € 452.366,00 € 3.818.252,00
FIGURA 69
67
Ambito Territoriale Sociale XVII
Schema 3 BIS Spesa lorda per Aree di utenza e per Sezioni ed Aree organizzative anno 2009
Povertà Utenza
Famiglia Dipen Salute
Disabili Anziani Disagio Immigrati indifferenzia Totale
minori denze Mentale
adulti ta
INTERVENTI €189.602,00 €538.286,00 €382.225,00 €8.563,00 €32.031,00 €94.909,00 €57.126,00 €452.366,00 €1.755.108,00
Organizzazione generale
€296.967,00 €296.967,00
e Azioni di sistema
Informazione, orientamento, sensibilizzazione,
€12.192,00 €500,00 €155.399,00 €168.091,00
prevenzione
Servizio Sociale Professionale €18.299,00 €4.141,00 €18.299,00 €13.580,00 €17.011,00 €71.330,00
Sostegno ai minori, alla persona
€12.433,00 €12.433,00
e alla famiglia
Integrazione sociale Interventi educ-assist. e
€123.262,00 €409.401,00 €170.585,00 €8.563,00 €8.452,00 €35.253,00 €53.770,00 €809.286,00
inserim. lavor.
Interventi per favorire la domiciliarità €55.009,00 €153.626,00 €9.214,00 €8.807,00 €226.656,00
Interventi di supporto
€23.416,00 €69.735,00 €39.215,00 €785,00 €33.838,00 €3.356,00 €170.345,00
e Pronto intervento sociale
STRUTTURE €824.317,00 €189.654,00 €5.514.919,00 €- €- €- €- €- €6.528.890,00
TOTALE generale €1.494.232,00 €853.703,00 €6.052.091,00 €8.563,00 €98.040,00 €94.909,00 €66.780,00 €452.366,00 €9.120.684,00
FIGURA 70
68
Ambito Territoriale Sociale XVII
Per comprendere come la spesa si riparte tra le varie aree di utenza e tipologie di
intervento, è utile fare riferimento allo schema 3 BIS relativo la spesa lorda, complessiva.
Fatta 100 la spesa lorda complessiva sostenuta nel 2009 all’interno dell’ATS, oltre il 60% è
rappresentata dalle strutture residenziali per anziani (fig.71). Il 9% sono le strutture per
minori, sostanzialmente gli asili nido, mentre le strutture per disabili (Centro Diurno)
rappresentano il 2% della spesa. Nell’area degli interventi domiciliari e territoriali, quelli
rivolti a disabili rappresentano quasi il 6% della spesa totale, seguiti dall’utenza
indifferenziata (presa in carico sociale, UPS, personale amministrativo ecc.) e oltre il 4% il
domiciliare anziani. I trasferimenti in denaro riguardano prevalentemente l’area della
famiglia e minori col 5,27%.
Le strutture rappresentano complessivamente il 72% della spesa totale, il 9 i trasferimenti
in denaro e il 19% gli interventi . (fig.72).
FIGURA 71
69
Ambito Territoriale Sociale XVII
Analizzando la spesa per aree di utenza, oltre il 66% del totale è rivolta agli anziani
(fig.73), oltre il 16% a famiglie e minori e il 9,36 % ai disabili, mentre poco meno del 5% va
spalmato su tutta l’utenza.
FIGURA 72
FIGURA 73
70
Ambito Territoriale Sociale XVII
Schema 4 Componenti della spesa per Aree di utenza anno 2009
FIGURA 74
FIGURA 75
Le entrate degli utenti riguardano in grossa misura le rette per le strutture residenziali
anziani, la compartecipazione al SAD, le rette degli asili nido e del diurno disbili;
l’intervento della sanità che entra nei bilanci dei Comuni e delle IPAB è incentrato
sull’area anziani, relativo la residenza protetta e l’ADI.
71
Ambito Territoriale Sociale XVII
Schema 5 Titolarità della spesa per Sezioni ed Aree organizzative anno 2009
Valori di spesa lorda (€) Titolarità della spesa
Comune singolo comuni associati Totale
SENZA ipab e
concess. A
privati
accordi Enti totale
INTERVENTI € 999.131,00 € 0,00 € 755.977,00 € 755.977,00 € 1.755.108,00
sensibilizzazione, prevenzione
Servizio Sociale Professionale € 7.125,00 € 64.205,00 € 64.205,00 € 71.330,00
famiglia
Integrazione sociale Interventi educ-assist. € 497.082,00 € 312.204,00 € 312.204,00 € 809.286,00
e inserim. lavor.
Interventi per favorire la domiciliarità € 67.658,00 € 158.998,00 € 158.998,00 € 226.656,00
sociale
STRUTTURE € 1.804.573,00 € 0,00 € 258.123,00 € 258.123,00 € 2.062.696,00
assistenziali
Nido e Centro per l'infanzia € 727.451,00 € 0,00 € 0,00 € 727.451,00
72
Ambito Territoriale Sociale XVII
Schema 5 BIS Titolarità della spesa per Sezioni ed Aree organizzative anno 2009
Valori di spesa lorda (€) Titolarità della spesa
Comune singolo comuni associati Totale
+ ipab e concess.
A privati
accor Enti totale
di
INTERVENTI € 999.131,00 € 0,00 € 755.977,00 € 755.977,00 € 1.755.108,00
Informazione, orientamento,
€ 142.678,00 € 25.413,00 € 25.413,00 € 168.091,00
sensibilizzazione, prevenzione
Servizio Sociale Professionale € 7.125,00 € 64.205,00 € 64.205,00 € 71.330,00
Sostegno ai minori, alla persona e alla famiglia € 12.433,00 € 0,00 € 0,00 € 12.433,00
Se consideriamo l’intero dei servizi esistenti, comprensivo delle strutture gestite dalle
IPAB e dalle concessioni a privati, la percentuale di gestione associata si abbassa
all’11,42%, in considerazione del particolare peso economico rivestito dalle stesse, pari al
49% della spesa totale.
Rimane invece invariata al 43% la gestione associata degli altri interventi esistenti
nell’Ambito(fig.79).
73
Ambito Territoriale Sociale XVII
FIGURA 78
FIGURA 79
74
Ambito Territoriale Sociale XVII
3. LE AZIONI DI SISTEMA
75
Ambito Territoriale Sociale XVII
• La normativa regionale prevede che sia composto esclusivamente dai Sindaci e dal
Presidente della Comunità Montana, al fine di rendere autorevole tale Organismo,
garantire continuità e evitare duplicazioni di competenze, in considerazione anche
della funzione di Autorità Sanitaria Locale affidata agli stessi; in subordine la DGR
551/06 prevede la delega una tantum per tutto il mandato amministrativo
all’Assessore Servizi Sociali;
• Coincide col Comitato dei Sindaci del Distretto Sanitario di San Severino-Matelica;
• E’ il soggetto politico di riferimento ed è l’organo deputato a:
1. Definire l’assetto istituzionale dell’ATS e le forme gestionali più adatte;
2. Nominare il Coordinatore d’Ambito in base alle norme regionali;
3. Approvare il Piano d’Ambito;
4. Garantire il coordinamento politico con gli amministratori dei Comuni;
5. Intervenire su tutte le politiche territoriali sociali ricadenti nell’Ambito;
6. Gestire la concertazione della programmazione sociale e socio-sanitaria.
• Si raccorda stabilmente con la Regione Marche attraverso la “Consulta regionale
degli Ambiti Sociali” composta dai Presidenti dei Comitati dei Sindaci;
• Si raccorda stabilmente con il Comitato dei Sindaci dell’ATS 18 Camerino,
appartenente alla stessa Zona ASUR 10, attraverso Comitati dei Sindaci
interambito e programmazioni congiunte;
• La definizione del Piano è avvenuta con le modalità descritte dal successivo par.
3.1.2; la programmazione di interventi socio-sanitari ha visto costantemente la
presenza nel Comitato dei Sindaci del Direttore di Zona ASUR 10 Camerino, o del
Direttore del Distretto Sanitario. La concertazione con gli attori sociali in data 27
76
Ambito Territoriale Sociale XVII
REGOLAMENTI
Il Coordinatore d’Ambito
Accanto al Comitato dei Sindaci, in accordo con la normativa regionale va rafforzato e
potenziato il ruolo dell’organismo tecnico dell’Ambito, non solo nella programmazione,
ma anche nella gestione crescente degli atti propri e associati, con il diretto trasferimento
di risorse, rappresentato dal Coordinatore d’Ambito, dallo staff e dal Servizio Sociale
Professionale insieme ai componenti dell’Ufficio Promozione Sociale.
• A seguito dell’atto congiunto del 25/02/2002, tra i Presidenti dei Comitati dei
Sindaci dell’Ambito 17 San Severino- Matelica e 18 Camerino che hanno “proposto
alla Regione la nomina dello stesso unico Coordinatore d’Ambito, mantenendo
l’identità organizzativa e gestionale dei due Ambiti Territoriali Sociali” gli ATS
17 e 18 hanno provveduto alla nomina di un unico coordinatore a tempo pieno,
77
Ambito Territoriale Sociale XVII
Il concreto rafforzamento istituzionale dell’Ambito passa infine attraverso una più stabile
strutturazione operativa, da attuare nel triennio, che sia in grado di svolgere
adeguatamente i crescenti compiti attinenti l’esercizio associato dei servizi e della funzione
sociale, andando a potenziare e meglio definire i seguenti settori:
1. Coordinatore d’Ambito/Direttore Area Servizi Sociali e Staff operativo
2. Area gestione amministrativa
3. Area valutazione integrata e presa in carico
78
Ambito Territoriale Sociale XVII
79
Ambito Territoriale Sociale XVII
FIGURA 81
Attori Sociali Coinvolti nella Costruzione del Piano d’Ambito triennale 2010-2012
Attori Sociali ATS 17 ATS 18
Cooperative Sociali 5 7
Associazioni e Volontariato 51 46
Sindacati 7 7
Scuole 10 9
Strutture Residenziali 6 6
Altri Attori Sociali 17 17
Comuni e Comunità Montane 9 14
105 106
FIGURA 82
Nella figura n.82. Riportiamo il numero degli attori sociali coinvolti, sia nell’ATS 17 che
nel 17, in quanto nei Tavoli di Lavoro interambito sono interessati i soggetti operanti in
entrambi gli ATS.
80
Ambito Territoriale Sociale XVII
ATS 17
convocazione numero media totale
incontri presenze presenze
Comitato dei Sindaci 9 12,7 114
Ufficio di Piano 7 7,9 55
incontro su bilanci comunali 4 21,3 85
tavolo attuazione POR 3 15,0 45
Tavolo di lavoro Area ANZIANI 3 25,0 75
Sindacati non autosufficienza 2 11,5 23
incontro su progetto farmaci 3 12,3 37
Tavolo di lavoro Area DISABILI 2 30,5 61
Tavolo di lavoro Area IMMIGRATI 2 23,5 45
Tavolo di lavoro Area FAM. E MINORI 4 25,0 100
Tavolo di lavoro Area DIPENDENZE 4 22,0 88
Tavolo di lavoro Area SALUTE MENTALE 2 18,5 37
Inserimenti Lavorativi 1 12,0 12
servizi e professioni sociali 2 17,0 34
EQUIPE MINORI 8 12,9 103
famiglie affidatarie 2 15,5 31
Tavolo POVERTA' 2 16,5 33
servizi socio-sanit (UMEA) 1 8 8
UVI 2 9,5 19
totali 63 16,0 1005
FIGURA 83
Nella figura n.83 viene riportato in sintesi l’elenco delle convocazioni dei vari Tavoli nella
fase di predisposizione del Piano, con le presenze medie e totali dei partecipanti.
In particolare un Comitato dei Sindaci, in data 27 novembre 2009, è stato dedicato alla
concertazione dei contenuti del Piano con i principali attori sociali.
I contenuti del Piano sono stati anche oggetto di un accordo con le organizzazioni
Il percorso di manutenzione della rete proseguirà nel triennio con le stesse modalità,
attivando tavoli di lavoro settoriali e gruppi tecnici specifici su singole problematiche, con
le azioni sopra definite che si riterranno necessarie caso per caso.
81
Ambito Territoriale Sociale XVII
Nel precedente paragrafo 3.1.1 “il ruolo istituzionale dell’ATS”, è stato già specificato che
la gestione associata dei servizi oltre che della funzione sociale, rappresenta dall’inizio un
elemento di forza e concretezza di questo Ambito.
La scelta iniziale di individuare la Comunità Montana quale Ente Capofila dell’Ambito era
già nel solco della precedente sperimentazione di gestione associata dei servizi sociali e
educativi, avviata fin dal 1988. Tale impostazione ha consentito nel tempo a tutti i Comuni
di dotarsi di una rete dei servizi sociali essenziali, attuando a pieno la mission sovra
comunale e solidaristica dell’Ente montano.
Negli ultimi anni il numero dei servizi e interventi gestiti in forma associata a livello di
Ambito è gradualmente cresciuto, in parallelo ad una più stringente programmazione e
regolamentazione sovra comunale e al graduale trasferimento delle risorse regionali alla
Comunità Montana capofila.
In particolare, nell’ultimo anno tre strumenti hanno favorito l’incremento del processo:
82
Ambito Territoriale Sociale XVII
• DGR 1544/08 che ha previsto il crescente trasferimento di parte del Fondo Unico
politiche sociali alla Comunità Montana, stabilendo un incentivo alla gestione
associata a partire dall’anno 2010;
• DGR 583/08 e 1034/09 per il potenziamento dei servizi sociali relativi l’area minori
e del consultorio familiare, che ha avviato la gestione associata del Servizio Sociale
Professionale d’Ambito.
Parallelamente sono stati sperimentati o sono in avvio vari servizi e interventi in gestione
interambito con l’ATS 18:
• Servizi di Sollievo a persone e famiglie con problematiche di salute mentale;
Altri interventi e servizi in forma associata sono stati avviati e sperimentati a livello di
provinciale o di area superiore a quella della Zona Sanitaria:
• Servizio “Pronto ti ascolto” di sostegno e compagnia telefonica per anziani;
83
Ambito Territoriale Sociale XVII
Sindaci, per una durata di n. 5 anni , conferendo ad essa le risorse proprie di bilancio per i
I Servizi e gli interventi gestiti in forma associata dall’Ente Capofila dell’Ambito nell’Anno
2010 per tutti i Comuni dell’Ambito sono:
SERVIZI
DISABILI
Centro Diurno Socio Educativo Riabilitativo per Disabili IL GIRASOLE
CENTRO AGGREGAZIONE DISABILI IL MUNICIPIO CASTELRAIMONDO
CENTRO AGGREGAZIONE DISABILI SAN PAOLO SAN SEVERINO MARCHE
CENTRO AGGREGAZIONE DISABILI LA COCCINELLA MATELICA
SERVIZIO ASSISTENZA DOMICILIARE SOSTEGNO DISABILI
Centro Animazione Estiva Montano Disabili SEFRO
Centro Aggregazione Disabili Adulti L’ARGILLARIO MATELICA
SERVIZIO EDUCATIVO TERRITORIALE DISABILI MINORI
SERVIZIO EDUCATIVO TERRITORIALE DISABILI ADULTI
Assistenza scolastica alunni sordi (in collaborazione con ENS, accordo con Provincia Macerata)
Servizio Assistenza Domiciliare DISABILI
SERVIZIO TRASPORTO DISABILI (CSER Diurno, Centri Aggregazione)
MINORI GIOVANI E FAMIGLIE
CENTRO AGGREGAZIONE MINORI IL MUNICIPIO CASTELRAIMONDO
CENTRO AGGREGAZIONE MINORI SAN PAOLO SAN SEVERINO MARCHE
CENTRO AGGREGAZIONE MINORI LA COCCINELLA MATELICA
RECUPERO SCOLASTICO
POR FSE Conciliazione Tempi di Vita e Tempi di Lavoro
Centro Animazione Estiva Montano Sefro
Volontariato L.R. 48/05
Educazione Ambientale nel CAE Montano di Sefro
POR FSE Conciliazione Tempi di Vita e Tempi di Lavoro
Centro Animazione Estiva MATELICA
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Ambito Territoriale Sociale XVII
ANZIANI
RECUPERO SCOLASTICO
85
Ambito Territoriale Sociale XVII
SUSSIDI E CONTRIBUTI
Obiettivo principale è garantire ai cittadini dei vari Comuni dell’Ambito uguali diritti,
accesso e qualità delle prestazioni erogate.
Gli Ambiti Sociali 17 San Severino M. – Matelica e 18 Camerino hanno fatto, nell’ultimo
triennio, un grosso investimento in termini di risorse organizzative e personali, nel
predisporre e rendere operativa la Carta Servizi on-line di tutti i servizi sociali, educativi,
socio-sanitari pubblici e privati esistenti nel territorio, gestiti sia in forma singola che
La redazione delle singole Carte di Servizio è affidata al diretto responsabile del servizio
stesso, che attraverso un accesso protetto al Sistema Informativo d’Ambito, ne inserisce o
aggiorna in tempo reale le principali informazioni.
Tutte le famiglie dei due ATS hanno ricevuto specifica informativa sulle modalità di
accesso alle carte dei servizi e quindi al Sistema dei servizi socio sanitari dell’ATS, con
86
Ambito Territoriale Sociale XVII
La condivisione dello strumento Carta servizi on-line e il suo utilizzo è stata oggetto di uno
specifico protocollo d’intesa tra tutti i soggetti coinvolti, che prevede un impegno e una
Obiettivo del triennio è il pieno utilizzo della Carta servizi on-line da parte di tutti i soggetti
erogatori di servizi e interventi socio-sanitari, pubblici o privati, con l’aggiornamento in
tempo reale e la completezza delle informazioni.
Sul versante dei Regolamenti è stato avviato un percorso di analisi e parziale rivisitazione
degli atti esistenti nei vari Comuni; in particolare sono stati definiti nuovi atti normativi
nelle seguenti materie, validi per tutti i Comuni dell’ATS:
ATTI E REGOLAMENTI
Nel prossimo triennio è necessario rivisitare i singoli regolamenti di accesso alle Strutture
Residenziali e Semi residenziali dei due ATS corrispondenti alla Zona ASUR 10 Camerino,
avviando un percorso di graduale omogeneizzazione e allineamento delle regole di
inserimento e partecipazione alla spesa.
88
Ambito Territoriale Sociale XVII
Per rendere inoltre più snello e uniforme il processo di compartecipazione alla spesa nei
servizi associati, è infine opportuno stabilire come criterio generale il pagamento
direttamente all’Ente capofila che eroga il servizio (es. SAD associato e CSER Diurno),
evitando il problema dell’impropria collocazione dell’entrata nei bilanci Comunali e la
successiva difficoltà nel trasferimento della risorsa al capofila.
Viene ribadito che l’istruttoria delle richieste va effettuata dall’Ufficio Tecnico del Comune
che rilascia l’autorizzazione.
Lo stato dell’arte dei processi autorizzativi relativi i servizi ai minori LR n.9/2003 è il
seguente:
89
Ambito Territoriale Sociale XVII
posti
DENOMINAZIONE COMUNE autorizzati
Asilo Nido Comunale San Severino M. 51
Asilo Nido Comunale Matelica 38
Asilo nido comunale "F. Bartolini" Castelraimondo 35
Centro Aggregazione per bambini e adolescenti "Primavera"
(comune) Castelraimondo 40
Centro Aggregazione per bambini e adolescenti CEAP "Il
Municipio" - Comunità Montana Castelraimondo 25
Centro Aggregazione per bambini e adolescenti CEAP "San
Paolo" San Severino M. 25
Centro Aggregazione per bambini e adolescenti "La Coccinella"
Comunità Montana Matelica 10
Sezione Primavera c/o Scuola dell'Infanzia Cesolo Ist. Tacchi
Venturi San Severino M. 20
Nido d'Infanzia "Bambin Gesù"
Ist. Suore Convittrici Bambin Gesù San Severino M. 21
Centro per l'infanzia con pasto e sonno
"La combriccola dei birichini" Matelica 21
Servizio itinerante estivo per la scuola materna Comune Matelica
Servizio Domiciliare di Sostegno alle Funzioni Educative
Familiari Comunità Montana San Severino M.
Centro Animazione Estiva
itinerante - Comunità Montana San Severino M.
Centro Animazione Estiva
itinerante - Comunità Montana Matelica
Centro Aggregazione per bambini e bambine Comune Esanatoglia 15
FIGURA 86 ATS 17 SAN SEVERINO –MATELICA LR N.9/03
Lo stato dell’arte dei processi autorizzativi relativi i servizi residenziali e semiresidenziali
ai sensi della LR n.20/2002 è il seguente:
90
Ambito Territoriale Sociale XVII
91
Ambito Territoriale Sociale XVII
DOCUMENTO
Occorre poi nel triennio dare attuazione alla DGR 424/05 che disciplina la formazione
complementare in Assistenza Sanitaria dell’Operatore Socio Sanitario-OSS, in modo da
consentire a tale figura la somministrazione della terapia farmacologica per via naturale,
intramuscolare o sottocutanea conformemente alle direttive del responsabile
dell’assistenza infermieristica. Ciò è necessario in particolare nelle piccole strutture che
non riescono a prevedere una presenza continuativa dell’infermiere, pur attraverso
ulteriori percorsi di integrazione con il Distretto Sanitario dell’ASUR Zona 10. PROGETTO
Nel prossimo triennio, va data particolare attenzione alla verifica del percorso di
adeguamento delle strutture e servizi autorizzare dalle due leggi regionali sopra
richiamate. Per fare ciò, ai sensi dell’articolo 12 della LR 20/02 e dell’art. 17 della LR 9/03, i
Comuni dispongono verifiche e controlli su tutte le strutture ed i servizi autorizzati
avvalendosi anche della Commissione tecnico-consultiva d’Ambito, nonché dei servizi del
Dipartimento di Prevenzione della Zona ASUR competente per territorio.
I soggetti titolari delle strutture e dei servizi autorizzati debbono poi provvedere a
trasmettere annualmente al Comune e all’Ente Capofila dell’Ambito una dichiarazione
sostitutiva di atto di notorietà concernente la permanenza del possesso dei requisiti.
Debbono inoltre provvedere tempestivamente al verificarsi di cambiamenti strutturali,
organizzativi, autorizzativi o di accesso, a modificare la Carta servizi on-line del SIA.
L’Ambito Sociale di conseguenza aggiorna annualmente la Banca Dati Anagrafica dei
Servizi, degli Enti e degli Attori Sociali della Regione Marche.
In riferimento all’accreditamento dei Servizi ai minori relativi la LR n.9/2003, nel triennio
vanno attuate iniziative integrate con altri servizi educativi della rete presenti nell’Ambito
e nella Zona ASUR 10; in particolare vanno programmati momenti di formazione comune
tra il personale dei vari servizi operanti, pubblici e privati.
92
Ambito Territoriale Sociale XVII
DOCUMENTO
1. Programmazione e partecipazione:
• Presenza del Coordinatore nel Collegio di Direzione ASUR Zona 10;
• Presenza del Direttore di Distretto nell’Ufficio di Piano dell’ATS;
DOCUMENTO
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DOCUMENTO
DOCUMENTO
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Ambito Territoriale Sociale XVII
DOCUMENTO
L’Ufficio di Promozione Sociale si è nel tempo strutturato quale principale porta di accesso
ai servizi e quale mezzo di promozione sociale nel rapporto con i cittadini in relazione alla
lettura della domanda in continua trasformazione e fonte di stimolo alle innovazioni da
apportare nella rete dei servizi.
Le principali funzioni dell’UPS attivato riguardano:
• Ascolto, informazione, orientamento;
• Disbrigo pratiche e assistenza nella compilazione di domande per l’accesso a servizi
e prestazioni sociali;
• Presa in carico, Servizio Sociale Professionale, Valutazione integrata (cap. 3.3.3);
• Invio al sistema dei servizi e attivazione delle risposte ai bisogni rilevati;
• Ritorno delle informazioni, tramite gli operatori UPS, nei tavoli settoriali di lettura
della domanda, definizione e aggiornamento delle prassi operative, co-
progettazione dei servizi e degli interventi.
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CARTA SERVIZI
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Ambito Territoriale Sociale XVII
pieno utilizzo del loro inserimento nel Sistema Informativo d’Ambito e Carta servizi on-
line (cap.3.5).
3. La sperimentazione del Punto Unico di Accesso Socio-sanitario;
Il PUA è stato definito dal Piano Sanitario 2007-2009 come lo strumento per:
• garantire unitarietà di accesso per le prestazioni sanitarie, sociali, socio-sanitarie;
• garantire ascolto del cittadino per una opportuna e accurata decodifica della
domanda;
• garantire attivazione del percorso a seconda delle necessità (bisogni semplici o
complessi).
Sempre secondo il Piano Sanitario, il PUA dovrebbe svolgere sul territorio i
seguenti compiti:
• decodifica della domanda;
• analisi del bisogno;
• definizione della complessità del bisogno;
• definizione dei percorsi di accompagnamento;
• avvio della prima istruttoria;
• invio del cittadino ai servizi di competenza.
Allo stato attuale nei territori interessati da questo gruppo di lavoro non risulta
attivato alcun Punto Unico di Accesso avente le caratteristiche previste dal Piano
Sanitario. Sono invece presenti in diversi Distretti/Ambiti delle sperimentazioni e
delle prassi che possono rappresentare dei prerequisiti per l’attivazione in futuro di
un PUA strutturato.
In particolare:
• nel territorio della Zona ASUR 10 Camerino, nell’ambito dell’attivazione
dell’Unità Valutativa Integrata (UVI), è stata costituita la Segreteria delle Cure
Domiciliari che svolge funzioni di carattere organizzativo ed amministrativo
relative al sistema delle cure domiciliari/residenziali nella Zona Territoriale n.
10. In particolare la Segreteria si occupa di gestire le dimissioni protette, gli
ingressi nelle strutture residenziali, nonché di gestire le domande ed i flussi
informativi relativamente alle cure domiciliari, il tutto in stretto contato con
l’ATS; DOCUMENTO
99
Ambito Territoriale Sociale XVII
INDICAZIONI
Dalla discussione svolta dai componenti del gruppo di lavoro sono emerse alcune
indicazioni per orientare la strutturazione futura dei PUA sul territorio. In
particolare:
• il PUA non deve essere previsto solo come un unico spazio fisico, ma anche
come rete informativa e di orientamento avente come nodi diversi servizi già
attivi (sportelli del Distretto Sanitario, dell’Ambito Sociale, dei Comuni,
strutture dei MMG, farmacie, ecc.) capaci di dare le stesse indicazioni al
cittadino qualunque sia il nodo interessato. Bisogna prevedere quindi una forte
integrazione sociosanitaria e la creazione di modulistica e documentazione
comuni fra i servizi. Tutto ciò è particolarmente importante nei territori montani
in cui la popolazione è più dispersa e le distanze da percorrere sono maggiori;
• la creazione di gruppi di continuità assistenziale formati da MMG rappresenta
un prerequisito importante per la creazione di un sistema di accesso integrato;
• è necessario prevedere la creazione di materiale informativo (guide, opuscoli,
ecc.) comune fra i vari servizi (sia sociali che sanitari), in modo tale da dare ai
cittadini delle informazioni corrette ed univoche;
• è necessario arrivare ad un sistema informativo integrato che possa
rappresentare la piattaforma di lavoro dei vari servizi che operano sul territorio
(Ambito Sociale, Distretto Sanitario, MMG, ecc.) al fine di poter monitorare
continuamente l’andamento dei servizi, di velocizzare le procedure e di
facilitare l’accesso degli utenti.
Infine, come sopra specificato per l’UPS, una linea di sviluppo per implementare e dare
operatività al PUA riguarda anche le possibili intese e l’auspicabile coinvolgimento del
privato sociale e dei patronati.
Abbiamo già detto in premessa che una delle principali strategie da attuare nel triennio
riguarda il potenziamento dei processi di valutazione del bisogno e presa in carico
integrata, con l’istituzione delle UVI per tutte le aree di intervento. Condizione
indispensabile è la stabile strutturazione di un Servizio Sociale Professionale d’Ambito,
che insieme agli operatori socio sanitari dell’ASUR, dà vita sul piano operativo alla
100
Ambito Territoriale Sociale XVII
Le Assistenti Sociali dell’ATS si integrano costantemente, in base alla tipologia del bisogno
e all’organizzazione di ogni singolo Comune con le Assistenti Sociali della Zona Sanitaria,
organizzate per area d’intervento e territorio con le seguenti modalità:
101
Ambito Territoriale Sociale XVII
PROGETTO
DOCUMENTO
DOCUMENTO
E’ invece da alcuni anni operativa l’equipe minori; ora ne vengono meglio specificate le
funzioni, i compiti e le modalità operative, suddividendo l’UVI minori in due aree:
• Equipe disagio minori
• Equipe adozioni
DOCUMENTO
102
Ambito Territoriale Sociale XVII
PROGETTO
103
Ambito Territoriale Sociale XVII
Comune di Castelraimondo
Piazza della Repubblica 12
62022 Castelraimondo (MC) Asilo Nido Intercomunale F. Bartolini 15 9 ancora attiva
Istituto Comprensivo Tacchi
Venturi
viale Bigioli 126
62027 San Severino Marche (MC) Scuola dell’infanzia plesso di Cesolo 12 8 ancora attiva
FIGURA 91 SEZIONI PRIMAVERA ATS 17 E ATS 18 2008/2009
104
Ambito Territoriale Sociale XVII
Il SIA (acronimo di Sistema Informatizzato d’Ambito Sociale), è uno dei principali obiettivi
strategici dell’Ambito; nasce all’interno della costruzione dell’ Ufficio di Promozione
Per fare ciò occorreva quindi strutturare un sistema che mettesse in rete l’intero panorama
dell’offerta sociale e socio-sanitaria, formare i responsabili dei servizi, affiancare alcuni
operatori sociali formati nei nodi locali della rete (uno per ogni comune) rappresentati
dall’UPS, e infine strutturare un forte coordinamento centrale, il back office, a livello di
Ambito che gestisse l’intero sistema.
Il SIA è lo strumento connettivo fondamentale della rete dei servizi sociali e socio-sanitari
che hanno per epicentro l’Ufficio di Promozione Sociale, e serve a
• Effettuare la presa in carico e l’invio alla risposta, rilevando come i servizi esistenti
rispondono ai bisogni espressi, in che misura e con quali tempi .
105
Ambito Territoriale Sociale XVII
invio
Esito
invio
U.P.S. ASCOLTO
ORIENTAMENTO
PRESA IN CARICO
INFORMAZIONE
domanda/problema
INFOCARD
Dopo la sperimentazione, il SIA è stato oggetto di numerose modifiche e aggiornamenti,
ponendolo maggiormente in linea con i contenuti previsti dall’accordo di programma per
realizzare un Sistema Informativo regionale, collegandolo con la Banda dati regionale degli
enti e dei servizi e allineandolo al nuovo nomenclatore nazionale dei servizi e degli
interventi. DOCUMENTO
Nel 2008 è stato definito un protocollo d’intesa e gli atti tecnici per l’utilizzo e la gestione
del SIA tra tutti gli enti coinvolti (Comuni, Comunità Montane, ASUR Zona 10, IPAB,
privato sociale, ecc), stabilendo anche i necessari aggiornamenti per rendere il sistema
adeguato da un punto di vista gestionale e allineato sul livello dei crediti informativi
106
Ambito Territoriale Sociale XVII
118 Sociale
Bilancio Ambito
Successivamente sempre nel 2008 la Regione Marche in concertazione con il Comitato dei
Coordinatori d’Ambito, ha stabilito di realizzare un unico software integrato regionale per
tutti gli ambiti, eventualmente valorizzando le esperienze esistenti. Questa decisione ha di
fatto interrotto gli aggiornamenti e l’implementazione del SIA, lasciando attiva
prevalentemente la Carta servizi on-line, in attesa del nuovo strumento regionale unificato.
Nel triennio di attuazione del Piano si conferma:
107
Ambito Territoriale Sociale XVII
Abbiamo già scritto che gli obiettivi generali nel triennio per l’area d’intervento
riguardano il “Promuovere i servizi di sostegno alle responsabilità genitoriali, con particolare
riguardo allo strumento dell’affido e dell’appoggio familiare, nonché quelli di sostegno alle funzioni
educative familiari, insieme a progetti di accoglienza e presa in carico dei minori stranieri e delle
loro famiglie. Sviluppare l’offerta dei nidi d’infanzia - centri per l’infanzia, ampliando l’accesso ai
residenti di Comuni che ne sono sprovvisti e l’apertura nei periodi estivi.”
Accanto ad essi, altri obiettivi sono trasversali alle politiche giovanili, agli interventi di
prevenzione delle dipendenze patologiche, alla promozione della salute mentale, alle
politiche di genere e al sostegno della famiglia: “Sviluppare e qualificare i Centri di
aggregazione giovanili, rafforzare la rete di interventi per i giovani esistenti sul territorio, integrata
con le attività di prevenzione delle situazioni di disagio giovanile. Sostenere i caregiver , in
particolare le donne, con interventi di sostegno e conciliazione dei tempi di vita e di lavoro”.
Le strategie da attuare riguardano l’insieme degli interventi volti a sostenere le famiglie
che cambiano: il sostegno alle situazioni fragili e alla maternità, l’abbattimento dei costi
per le famiglie numerose, il potenziamento e la qualificazione dei consultori familiari, la
mediazione per famiglie e l’appoggio familiare, gli interventi di conciliazione tra tempi di
vita e di lavoro che assumono anche la dimensione di politiche di genere, insieme al
contrasto alla violenza alle donne, anche all’interno della famiglia stessa.
L’attivazione di interventi volti al miglioramento della qualità della vita dei bambini e
degli adolescenti, presuppone lo sviluppo di metodologie di lavoro integrate e partecipate,
che coinvolgano la famiglia e i vari attori sociali, educativi e socio-sanitari che agiscono nel
territorio.
La rete dei servizi e degli interventi per i minori, gli adolescenti e le famiglie è negli ultimi
anni sensibilmente cresciuta e maggiormente articolata, pur rimanendo a livello di spesa
percentuale appena sotto la media regionale (29,4% contro il 34,7% nel 2006 – fig. 58). Area
108
Ambito Territoriale Sociale XVII
FIGURA 94
Il dato relativo l’anno 2009 colloca la spesa per questa area di intervento sul 16,38 %,
tenendo però conto della spesa complessiva lorda, comprensiva delle IPAB e delle
strutture residenziali in concessione a privati (fig.73).
Sempre nel 2006, anno per il quale sono disponibili i confronti a livello regionale,
l’incidenza della spesa per asili nido e centri infanzia è di poco inferiore alla media
regionale (fig.95).
109
Ambito Territoriale Sociale XVII
FIGURA 95
110
Ambito Territoriale Sociale XVII
FIGURA 96
FIGURA 97
111
Ambito Territoriale Sociale XVII
L’analisi dei bisogni effettuata nello specifico Tavolo di settore ha evidenziato le seguenti
necessità, che diventano obiettivi nel triennio di attuazione del Piano:
1. Mantenere e consolidare la rete dei servizi di base previsti dalla LR 9/03, in
particolare i servizi educativi che intervengono nelle condizioni di disagio, la rete
dei centri aggregazione pomeridiana;
2. Incrementare l’attività di valutazione e presa in carico integrata, dando maggiore
appropriatezza agli interventi, con strumenti di monitoraggio e controllo che
consentano una costante rimodulazione e ottimale utilizzo delle risorse disponibili;
3. Incrementare gli orari e le presenze delle assistenti sociali di ATS nell’area minori, a
disposizione dei Comuni, integrate con il Consultorio familiare;
4. Incrementare l’organico del Consultorio Familiare, con una nuova psicologa
incaricata in maniera prevalente e un maggiore orario dell’Assistente Sociale
dell’Area Minori nell’ex distretto di Matelica;
5. Definire le modalità di organizzazione dell’Equipe integrata disagio minori,
stabilendone la composizione e il regolamento;
6. Definire le modalità di organizzazione dell’Equipe integrata adozioni, stabilendone
la composizione e il regolamento;
7. Definire un percorso integrato e condiviso di interventi socio-sanitari nell’area
dell’infanzia e dell’adolescenza;
8. Aggiornare il protocollo d’intesa sull’integrazione socio-sanitaria, in particolare
nelle modalità di collaborazione con le Assistenti Sociali della Zona ASUTR 10
Camerino nello svolgimento delle competenze proprie dei Comuni;
9. Dare piena attuazione al Regolamento interambito su appoggio e affido familiare,
individuando anche risorse economiche dedicate, riducendo il ricorso a interventi
emergenziali e di collocamento in comunità;
10. Favorire la promozione dell’affido e dell’appoggio familiare, proseguendo la
compagna informativa e stimolando anche la costituzione di un’associazione di
famiglie e volontari in collaborazione col CSV;
11. Garantire la pronta accoglienza di minori fuori dalla famiglia;
12. Contenere i costi delle rette relative le Comunità Educative Minori;
13. Attivare azioni integrate di Conciliazione dei tempi di vita e di lavoro, soprattutto
rivolte alle donne, potenziando gli orari e i periodi di apertura degli asili nido,
potenziando i Centri Aggregazione Estiva e pomeridiana, sperimentando modalità
di lavoro che consentano una migliore conciliazione dei tempi di vita, sostenendo il
lavoro di cura e le modalità di presa in carico sociale professionale;
14. Proseguire le iniziative concertate di abbattimento dei costi per le famiglie
numerose;
112
Ambito Territoriale Sociale XVII
15. Aumentare appropriatezza e efficacia nell’impiego delle risorse per ragazze madri
e ex –ONMI, attraverso una presa in carico integrata a livello di ATS che tenga
conto del plafon complessivo delle risorse e interventi disponibili, con l’Equipe
integrata minori e una gestione diretta in accordo con la Provincia;
16. Favorire l’accesso dei minori agli asili nido, completando il percorso di
ampliamento dell’Asilo Nido di Matelica, integrando l’offerta privata a San
Severino M., verificando la possibilità di una più efficace regolamentazione
dell’accesso all’Asilo Nido sovra comunale di Castelraimondo per i minori residenti
nei Comuni che non hanno strutture;
17. Aumentare l’integrazione con la programmazione scolastica negli interventi di
prevenzione, promozione della salute, recupero scolastico e nelle azioni di sostegno
all’autonomia e alla comunicazione;
18. Potenziare in attuazione della DGR 1057/09 le attività degli Oratori, con progetti
rivolti a minori, adolescenti e giovani, integrando gli interventi nella complessiva
rete dei servizi, attraverso la precisa definizione delle relative Carte Servizi e la
collaborazione in progetti comuni, in particolare nel periodo estivo;
19. Verificare la possibilità di una formazione comune tra operatori di servizi contigui e
tra operatori sociali, della scuola e della sanità;
20. Individuare una nuova e più idonea sede per il Centro Aggregazione Coccinella di
Matelica;
21. Attivare e autorizzare un nuovo Centro Aggregazione nel Comune di Esanatoglia;
22. Potenziare e rendere adeguata la dotazione di arredi e attrezzature nei Centri di
Aggregazione;
23. Attivare interventi di sostegno alla genitorialità, con il diretto coinvolgimento delle
famiglie nei Centri di Aggregazione;
24. Attivare interventi e progetti educativi integrati nell’area della prevenzione, in
collaborazione con il STDP, il Consultorio e le scuole;
25. Aumentare l’integrazione tra Scuole, ATS, Dipartimento Dipendenze e
Dipartimento Salute Mentale nelle attività di prevenzione e promozione della
salute;
26. Favorire iniziative intergenerazionali e di recupero della memoria;
27. Attivare progetti di educazione ambientale nel Centro Aggregazione estiva
montano in collaborazione con le associazioni di volontariato;
28. Favorire la mobilità e il trasporto presso i centri aggregazione, anche attraverso il
sostegno di sponsor privati;
29. Armonizzare gli interventi economici a sostegno delle famiglie erogati dai Comuni.
113
Ambito Territoriale Sociale XVII
114
Ambito Territoriale Sociale XVII
115
Ambito Territoriale Sociale XVII
Gli strumenti e i processi da adottare per il monitoraggio e la valutazione del Piano, sono
quelli definiti dal tavolo tecnico regionale, al quale il Coordinatore d’Ambito ha preso
parte. Il gruppo composto da referenti regionali, coordinatori d’ambito e esperti dell’IRS
(Istituto per la Ricerca Sociale) di Milano, ha costruito il disegno di valutazione dei Piani
da adottarsi nel corso del triennio 2010-2012, definendone la tempistica e gli strumenti che
Nella sostanza gli elementi essenziali che si intendono valutare e che, considerati
congiuntamente, ne identificano le caratteristiche sono:
1. La capacità di “governance del piano di ambito” che riguarda le capacità del Piano di
costruire partecipazione e integrazione fra i diversi soggetti in campo, funzionali alla
costruzione e gestione dei sistemi integrati di servizi sociali territoriali.
2.”l’implementazione del sistema” che riguarda essenzialmente le capacità del piano di
realizzare politiche sociali territoriali efficaci;
Gli strumenti previsti di conseguenza sono:
1. Valutazione della Governance dei piani d’ambito, attraverso una apposita scheda di
valutazione e un focus group di approfondimento sulle questioni chiave, con
testimoni privilegiati, con le modalità stabilite dal disegno di valutazione;
2. Valutazione dell’implementazione dei piani d’ambito, attraverso:
a. Check list su tutte le azioni del piano;
b. Scheda di valutazione di 2 azioni a scelta per ciascun anno del piano;
c. Realizzazione di un’analisi swot sulle azioni del Piano con lo specifico tavolo
Infanzia e famiglia;
Queste modalità di monitoraggio e valutazione vanno a integrare le azioni ordinarie di
valutazione che prevalentemente avvengono a livello di Tavolo tematico, di Ufficio di
Piano e di Comitato dei Sindaci dell’Ambito.
116
Ambito Territoriale Sociale XVII
Abbiamo già scritto che gli obiettivi generali nel triennio per l’area d’intervento
riguardano: “Aumentare l’appropriatezza ed ampliare nei limiti delle risorse disponibili i servizi
domiciliari, educativi, diurni e di trasporto per i cittadini disabili, curando l’integrazione scolastica
e il percorso di inserimento lavorativo con tirocini e borse lavoro. Proseguire nella sperimentazione
dei piani personalizzati di vita indipendente valutandone attentamente gli esiti, le potenzialità e le
criticità. Riprendere azioni integrate per la residenzialità di sollievo e il “dopo di noi”, valutandone
la sostenibilità, ricercando e attivando nuove risorse esterne. “
Le strategie da attuare riguardano l’insieme degli interventi volti al potenziamento dei
processi di valutazione del bisogno e presa in carico integrata, con in primo piano la
valorizzazione del ruolo, della composizione e delle funzioni dell’UMEE e dell’UMEA;
questo è il principale snodo della concreta integrazione Ambito/Distretto sanitario, che
partendo dalle funzioni di accesso, valutazione, presa in carico, progettazione individualizzata,
continuità dell’assistenza, declina gli interventi sociali e sanitari di sostegno alla persona
disabile e alla sua famiglia, a livello sociale, psicologico, economico, riabilitativo, di promozione
della salute e sviluppo delle autonomie, integrazione scolastica, formazione e inserimento lavorativo,
inclusione sociale e residenzialità.
La maggiore integrazione tra operatori sociali dell’Ambito, operatori sanitari e operatori
scolastici passa attraverso le azioni congiunte di definizione dei bisogni e delle strategie nei
tavoli settoriali di lavoro, di programmazione personalizzata degli interventi e di formazione sul
territorio. La programmazione e gestione associata degli interventi facilità tali processi di
armonizzazione e integrazione.
La rete dei servizi e degli interventi per le persone disabili è negli ultimi anni
sensibilmente cresciuta e maggiormente articolata, pur rimanendo a livello di spesa
percentuale decisamente sotto la media regionale (19% contro il 27% nel 2006 – fig.98).
CARTA SERVIZI
117
Ambito Territoriale Sociale XVII
FIGURA 98
Nello stesso anno la spesa procapite è di circa 2.718 € contro la media di € 3.643 a livello
regionale (fig.100), comunque in incremento rispetto al dato 2005 (fig.99)
FIGURA 99
118
Ambito Territoriale Sociale XVII
FIGURA 100
Il dato relativo l’anno 2009 colloca la spesa per questa area di intervento al 9,36 %, tenendo
però conto della spesa complessiva lorda, comprensiva delle IPAB e delle strutture
residenziali in concessione a privati (fig.73).
Questi dati si collocano peraltro in un quadro regionale nel quale la spesa storica e
l’attenzione all’area della disabilità è nettamente superiore alla media nazionale, con una
importante normativa di settore e un forte accompagnamento della regione, che in parte
sconfina nella diretta gestione degli interventi (fig.101), anche se nella dinamica della
spesa è presente un riequilibrio tra le aree (fig.102).
119
Ambito Territoriale Sociale XVII
FIGURA 101
FIGURA 102
A livello territoriale, negli ultimi anni la spesa complessiva non ha avuto significativi
incrementi, anche a fronte di un cofinanziamento regionale dei singoli interventi in
sostanziale riduzione; il costante evidenziarsi di nuovi bisogni e accesso di nuovi utenti al
120
Ambito Territoriale Sociale XVII
sistema dei servizi ha spesso ridotto e parcellizzato l’entità del singolo intervento.
Aumentare l’appropriatezza attraverso una più efficace azione di valutazione e
programmazione è necessario in un sistema di interventi nel quale sovente la presa in
carico è per tutta la vita della persona disabile.
FIGURA 103 INTERVENTI DISABILI ANNO 2009
PIANO ASSOCATO ATS 17
INTERVENTO N. COSTO CONTRIBUTO L.R.
UTENTI 18/96
Assistenza domiciliare 19 44.943,19 5.189,36
Assistenza educativa 31 105.920,04 12.230,02
Centri sociali di aggregazione 15 65.700,50 7.586,10
CSER DIURNO gestione e attrezzature 16 16.000,00 1.847,44
CSER DIURNO personale 16 92.746,19 46.373,10
Integrazione scuola dell'obbligo N.U. 4 19.852,00 2.292,20
Integrazione scuola superiore N. U. 1 6.048,00 2.419,20
Servizio trasporto 36 30.706,38 3.545,52
PIANO COMUNE DI CASTELRAIMONDO
INTERVENTO N. COSTO CONTRIBUTO L.R.
UTENTI 18/96
Borse Lavoro socio assistenziali 6 8.025,00 4.856,20
Integrazione scolastica scuola 7 32.461,65 2.081,64
dell’obbligo
Integrazione scolastica scuola materna 2 6.576,23 421,84
Integrazione scolastica scuola 2 4.057,66 1.623,07
superiore
Trasporto contributo famiglia 2 3.106,10 199,25
Piani pers. Vita indipendente 1 5.096,00 3.822,00
PIANO COMUNE DI ESANATOGLIA
INTERVENTO N. COSTO CONTRIBUTO L.R.
UTENTI 18/96
Borse Lavoro socio assistenziali 3 4.944,00 2.966,40
Integrazione scolastica scuola 1 1.344,42 86,24
dell’obbligo
Integrazione scolastica scuola materna 1 5.691,56 365,12
Servizio trasporto infanzia formazione 1 2.732,59 175,29
università
Specifiche esigenze 1 1.220,00 78,26
Trasporto contributo famiglia 2 3.149,70 202,04
Bando Disabili Regione Marche 1 1.800,00 1.800,00
DDS 48 del 11/06/09
PIANO COMUNE DI FIUMINATA
INTERVENTO N. COSTO CONTRIBUTO L.R.
UTENTI 18/96
Borse Lavoro socio assistenziali 2 3.502,00 2.101,20
PIANO COMUNE DI MATELICA
INTERVENTO N. COSTO CONTRIBUTO L.R.
UTENTI 18/96
Assistenza domiciliare 6 10.960,71 703,10
Borse Lavoro socio assistenziali 12 7.956,36 5.519,59
Integrazione scuola dell'obbligo 20 37.778,10 2.423,35
Integrazione scuola materna 4 14.005,80 898,43
121
Ambito Territoriale Sociale XVII
Servizio trasporto 31 21.066,20 1.423,38
Servizio trasporto scuola superiore 1 1.182,52 473,01
Trasporto contributo famiglia 14 76.665,20 4.917,84
Borse Lavoro inclusione sociale 1
Por 2007/2013 Asse III
PIANO COMUNE DI SAN SEVERINO MARCHE
INTERVENTO N. COSTO CONTRIBUTO L.R.
UTENTI 18/96
Automatismi di guida 2 54.49,60 349,57
Borse Lavoro socio assistenziali 14 9.316,18 6.250,48
Integrazione scolastica scuola 25 96.393,57 6.183,37
dell’obbligo
Integrazione scolastica scuola materna 11 28.906,21 1.854,27
Integrazione scolastica scuola 17 35.432,66 1.515,40
superiore
Borse Lavoro inclusione sociale 1
Por 2007/2013 Asse III
Piani pers. Vita indipendente 1 3.675,00 2.756,25
COMUNI ATS 17
N. CONTRIBUTO L.R.
INTERVENTO COSTO
UTENTI 18/96
Assistenza domiciliare indiretta al 12 252.898,00 28.324,78
disabile in situazione di particolare
gravità
122
Ambito Territoriale Sociale XVII
FIGURA 104 UTENTI PRESI IN CARICO DALL’UMEE ANNO 2009:
Camerino 12 44 56
Matelica 28 92 120
San Severino 47 158 205
Totale 87 294 381
Logopedia 16 20 0 17 43 5 96
Neuromotoria 2 1 0 5 0 0 8
Logopedia + neuromotoria 0 0 0 7 0 0 7
Psicomotoria 1 0 0 2 3 0 6
Logopedia + psicomotoria 3 8 0 31 28 10 70
Totale 22 29 62 74 15 187
Distretto Camerino 30
Totale 114
L’analisi dei bisogni effettuata nello specifico Tavolo di settore ha evidenziato le seguenti
necessità, che diventano obiettivi nel triennio di attuazione del Piano:
1. Mantenere e consolidare la rete dei servizi di base previsti dalla LR 18/96, in
particolare i servizi educativi territoriali, di integrazione scolastica, inclusione
sociale e lavorativa, lo CSER Diurno, la rete dei centri aggregazione pomeridiana;
123
Ambito Territoriale Sociale XVII
124
Ambito Territoriale Sociale XVII
18. Qualificare e rendere più appropriato l’inserimento degli utenti nello CSER Diurno
“Il Girasole”, in rete con gli altri servizi socio educativi e di integrazione lavorativa;
19. Proseguire la formazione degli operatori dello CSER diurno e dei CAG in relazione
al progetto Autismo;
20. Collaborazione-formazione dell’UMEE con il Centro Autismo Età Evolutiva
Regione Marche, in relazione allo screening individuazione precoce, valutazione
diagnostica e funzionale, attivazione e verifica dei programmi educativi e
riabilitativi;
21. Acquisizione nuova sede per il Centro Aggregazione “L’argillario” di Matelica, con
incremento degli orari, integrazione e differenziazione delle attività;
22. Potenziare e rendere adeguata la dotazione di arredi e attrezzature nei Centri di
Aggregazione;
23. Potenziare gli interventi educativi territoriali associati, attivando anche le risorse
del Decreto n.185 27/11/2009 contributi integrativi.
N° PROGETTO DETTAGLI
2.1 Assistenza Domicliare LR 18/96
CARTA SERVIZI
125
Ambito Territoriale Sociale XVII
Nella sostanza gli elementi essenziali che si intendono valutare e che, considerati
congiuntamente, ne identificano le caratteristiche sono:
1. La capacità di “governance del piano di ambito” che riguarda le capacità del Piano di
costruire partecipazione e integrazione fra i diversi soggetti in campo, funzionali alla
costruzione e gestione dei sistemi integrati di servizi sociali territoriali.
2.”l’implementazione del sistema” che riguarda essenzialmente le capacità del piano di
realizzare politiche sociali territoriali efficaci;
Gli strumenti previsti di conseguenza sono:
126
Ambito Territoriale Sociale XVII
1. Valutazione della Governance dei piani d’ambito, attraverso una apposita scheda di
valutazione e un focus group di approfondimento sulle questioni chiave, con
testimoni privilegiati, con le modalità stabilite dal disegno di valutazione;
2. Valutazione dell’implementazione dei piani d’ambito, attraverso:
a. Check list su tutte le azioni del piano;
b. Scheda di valutazione di 2 azioni a scelta per ciascun anno del piano;
c. Realizzazione di un’analisi swot sulle azioni del Piano con lo specifico tavolo
Disabilità;
Queste modalità di monitoraggio e valutazione vanno a integrare le azioni ordinarie di
valutazione che prevalentemente avvengono a livello di Tavolo tematico, di Ufficio di
Piano e di Comitato dei Sindaci dell’Ambito.
Abbiamo già scritto che gli obiettivi generali nel triennio per l’area d’intervento
riguardano: “Rispondere ai bisogni consolidati e alle nuove cronicità emergenti nell’area della
salute mentale attraverso un sistema organico di servizi integrati con altre aree di intervento
(anziani e dipendenze). In particolare va potenziata e riqualificata l’attività delle strutture che
curano la fase post acuta (SRT, SRR e Comunità Protette). Va garantita la continuità dei Servizi
di Sollievo, e degli interventi di promozione e sostegno delle famiglie. Vanno potenziati e resi più
efficaci i percorsi di inserimento lavorativo. Occorre incrementare le azioni di prevenzione e
promozione della salute, in collaborazione con scuole e associazioni, sviluppando la rete degli
interventi di aggregazione”.
Le strategie da attuare riguardano l’insieme degli interventi volti al potenziamento dei
processi di integrazione socio sanitaria tra Ambito Sociale/Comuni e Dipartimento Salute
Mentale. Vanno consolidate le equipe integrate a livello di Zona e di Provincia, in
particolare riferimento ai progetti di “Sollievo”, quali luoghi di concertazione e
programmazione degli interventi, coinvolgendo anche il CIOF, il terzo settore e le
associazioni dei familiari, in una logica dipartimentale che valorizza il ruolo di tutti i
soggetti coinvolti.
127
Ambito Territoriale Sociale XVII
128
Ambito Territoriale Sociale XVII
Ussita € 3.836,67
Serravalle di Chienti € 5.688,08
Camerino € 10.422,46
Castelsantangelo € 1.288,22
Fiastra € 2.635,93
Muccia € 3.137,09
Castelraimondo € 4.488,18
San Severino M. € 7.273,44
Matelica € 12.194,03
Esanatoglia € 2.458,06
Totale € 53.422,16
FIGURA 107
L’analisi dei bisogni effettuata nello specifico Tavolo di settore ha evidenziato le seguenti
necessità e criticità, che diventano obiettivi nel triennio di attuazione del Piano:
1. Assicurare continuità e stabilità ai Servizi di Sollievo, ampliandone l’offerta anche
nei tempi di chiusura dei servizi riabilitativi del DSM;
129
Ambito Territoriale Sociale XVII
130
Ambito Territoriale Sociale XVII
17. Attuare procedure unitarie nella programmazione delle borse lavoro e tirocini,
stimolando anche l’incremento delle risorse regionali per l’aggiornamento dei
compensi;
18. Consolidare le equipe integrate provinciali per il Sollievo, quale luogo di
concertazione a livello di area vasta ;
N° PROGETTO DETTAGLI
Protocollo d’intesa provinciale “Accuratamente 3”
3.1 DOCUMENTO
prosecuzione triennale Servizi di Sollievo
3.2 La Comunità delle Famiglie: Promozione sociale
PROGETTO
131
Ambito Territoriale Sociale XVII
Nella sostanza gli elementi essenziali che si intendono valutare e che, considerati
congiuntamente, ne identificano le caratteristiche sono:
1. La capacità di “governance del piano di ambito” che riguarda le capacità del Piano di
costruire partecipazione e integrazione fra i diversi soggetti in campo, funzionali alla
costruzione e gestione dei sistemi integrati di servizi sociali territoriali.
2.”l’implementazione del sistema” che riguarda essenzialmente le capacità del piano di
realizzare politiche sociali territoriali efficaci;
Gli strumenti previsti di conseguenza sono:
1. Valutazione della Governance dei piani d’ambito, attraverso una apposita scheda di
valutazione e un focus group di approfondimento sulle questioni chiave, con
testimoni privilegiati, con le modalità stabilite dal disegno di valutazione;
2. Valutazione dell’implementazione dei piani d’ambito, attraverso:
a. Check list su tutte le azioni del piano;
b. Scheda di valutazione di 2 azioni a scelta per ciascun anno del piano;
c. Realizzazione di un’analisi swot sulle azioni del Piano con lo specifico tavolo
Salute Mentale;
Abbiamo già scritto che gli obiettivi generali nel triennio per l’area d’intervento
riguardano: “Occorre proseguire la strutturazione e consolidare le “buone prassi” avviate con
l’organizzazione del Dipartimento Dipendenze Patologiche sovra zonale. In particolare l’area della
prevenzione, attraverso azioni integrate con i servizi territoriali del DDP, le scuole, i centri
aggregazione, le famiglie, il privato sociale e le associazioni. Potenziare e implementare le azioni
volte all’appropriatezza delle prassi di continuità assistenziale, dalla valutazione al reinserimento,
132
Ambito Territoriale Sociale XVII
anche delle persone detenute e/o soggette a provvedimenti delle Autorità Giudiziarie.
Attivazione/consolidamento dei servizi di counseling e trattamento delle dipendenze da alcol e gioco
d’azzardo patologico. Qualificare e rendere più appropriata l’offerta residenziale garantita dalle
Comunità Terapeutiche.”
Dal punto di vista strategico, consolidare l’organizzazione e il ruolo del Dipartimento
Dipendenze Patologiche vuol dire rendere più forte e operativa l’integrazione tra tutti i
soggetti pubblici e privati che in qualche modo sono attivi nell’area della promozione della
salute, della prevenzione, del trattamento e della riabilitazione e inserimento socio
lavorativo. Il tema dipendenze è assolutamente trasversale, coinvolgendo la scuola, i
comuni, l’ambito sociale, la salute mentale, la cultura, il terzo settore e soprattutto le
famiglie; le politiche di intervento e prevenzione non possono che essere politiche
integrate, che trovano nel Dipartimento Dipendenze Patologiche il luogo di
coordinamento, analisi e decisione.
L’esperienza di Dipartimento sovra zonale, comprendente le Zone ASUR 9 Macerata e
ASUR 10 Camerino, risulta essere positiva ed efficace, sia per il livello di integrazione
raggiunto che per il rafforzamento dell’azione del Servizio Territoriale Dipendenze
Patologiche. DOCUMENTO
133
Ambito Territoriale Sociale XVII
134
Ambito Territoriale Sociale XVII
135
Ambito Territoriale Sociale XVII
136
Ambito Territoriale Sociale XVII
Gli strumenti e i processi da adottare per il monitoraggio e la valutazione del Piano, sono
quelli definiti dal tavolo tecnico regionale, al quale il Coordinatore d’Ambito ha preso
parte. Il gruppo composto da referenti regionali, coordinatori d’ambito e esperti dell’IRS
(Istituto per la Ricerca Sociale) di Milano, ha costruito il disegno di valutazione dei Piani
da adottarsi nel corso del triennio 2010-2012, definendone la tempistica e gli strumenti che
Nella sostanza gli elementi essenziali che si intendono valutare e che, considerati
congiuntamente, ne identificano le caratteristiche sono:
1. La capacità di “governance del piano di ambito” che riguarda le capacità del Piano di
costruire partecipazione e integrazione fra i diversi soggetti in campo, funzionali alla
costruzione e gestione dei sistemi integrati di servizi sociali territoriali.
2.”l’implementazione del sistema” che riguarda essenzialmente le capacità del piano di
realizzare politiche sociali territoriali efficaci;
Gli strumenti previsti di conseguenza sono:
1. Valutazione della Governance dei piani d’ambito, attraverso una apposita scheda di
valutazione e un focus group di approfondimento sulle questioni chiave, con
testimoni privilegiati, con le modalità stabilite dal disegno di valutazione;
2. Valutazione dell’implementazione dei piani d’ambito, attraverso:
a. Check list su tutte le azioni del piano;
b. Scheda di valutazione di 2 azioni a scelta per ciascun anno del piano;
c. Realizzazione di un’analisi swot sulle azioni del Piano con lo specifico tavolo
Dipendenze Patologiche;
Le politiche giovanili non sono di stretta competenza del servizio regionale delle politiche
sociali, ma del servizio regionale alla cultura; nel tempo sono state avviate modalità di
integrazione con tale settore (es. progetto “Giovani. Ri-cercatori di senso”), mentre è
strutturata la collaborazione con la Provincia che attua gli interventi di promozione e
coordinamento delle politiche in favore dei giovani ai sensi della LR 46/95.
137
Ambito Territoriale Sociale XVII
La trasversalità dell’area di intervento, che coinvolge settori diversi della politica e della
vita sociale, insieme alle ridottissime risorse della LR 46/95, non ha portato nel tempo a
definire un piano organico unitario.
Le possibili azioni concernenti il Piano d’Ambito riguardano: il raccordo con la Provincia
per la programmazione degli interventi formativi, culturali e ricreativi; l’attenzione alla
partecipazione e all’attivo protagonismo dei giovani nel definire le azioni che li
riguardano, raccordando le politiche di promozione e di cittadinanza attiva con quelle di
prevenzione e sostegno socio-educativo; il raccordo con la rete degli Oratori e
l’integrazione delle attività da essi svolte, in attuazione della LR n.31/2008.
138
Ambito Territoriale Sociale XVII
N° PROGETTO DETTAGLI
5.1 Qualificare i servizi Informagiovani in rete col CIOF
CARTA SERVIZI
Gli strumenti e i processi da adottare per il monitoraggio e la valutazione del Piano, sono
quelli definiti dal tavolo tecnico regionale, al quale il Coordinatore d’Ambito ha preso
parte. Il gruppo composto da referenti regionali, coordinatori d’ambito e esperti dell’IRS
(Istituto per la Ricerca Sociale) di Milano, ha costruito il disegno di valutazione dei Piani
139
Ambito Territoriale Sociale XVII
da adottarsi nel corso del triennio 2010-2012, definendone la tempistica e gli strumenti che
Nella sostanza gli elementi essenziali che si intendono valutare e che, considerati
congiuntamente, ne identificano le caratteristiche sono:
1. La capacità di “governance del piano di ambito” che riguarda le capacità del Piano di
costruire partecipazione e integrazione fra i diversi soggetti in campo, funzionali alla
costruzione e gestione dei sistemi integrati di servizi sociali territoriali.
2.”l’implementazione del sistema” che riguarda essenzialmente le capacità del piano di
realizzare politiche sociali territoriali efficaci;
Gli strumenti previsti di conseguenza sono:
1. Valutazione della Governance dei piani d’ambito, attraverso una apposita scheda di
valutazione e un focus group di approfondimento sulle questioni chiave, con
testimoni privilegiati, con le modalità stabilite dal disegno di valutazione;
2. Valutazione dell’implementazione dei piani d’ambito, attraverso:
a. Check list su tutte le azioni del piano;
b. Scheda di valutazione di 2 azioni a scelta per ciascun anno del piano;
c. Realizzazione di un’analisi swot sulle azioni del Piano con lo specifico tavolo
Politiche giovanili;
Nel primo capitolo si è evidenziato che gli obiettivi generali nel triennio per l’area
d’intervento riguardano: “Prevenire e contrastare la non autosufficienza rafforzando il sistema
dei servizi domiciliari; promuovere la costituzione dei centri diurni per anziani, sostenendo la
famiglia nello svolgimento delle funzioni di cura. Qualificare e rendere più appropriata l’offerta
residenziale, ampliando l’offerta di posti letto in RSA, prevedendo nuclei specifici per malati di
Alzheimer – demenze senili, rafforzando gli interventi socio-sanitari nelle Residenze Protette e
Case di Riposo, anche con progetti integrati che garantiscano standard minimi di assistenza,
riducendo squilibri determinati da un’eccessiva frammentazione dell’offerta residenziale.
Potenziare la valutazione e presa in carico integrata e unitaria delle persone.”
Le strategie da utilizzare riguardano il potenziamento dei processi di valutazione del
bisogno e presa in carico integrata, il potenziamento dell’appropriatezza delle risposte ai
bisogni, la definizione di modalità di accesso equo ai servizi e interventi attraverso
140
Ambito Territoriale Sociale XVII
In questo Ambito Sociale l’impatto degli interventi rivolti alle persone anziane assume
particolare rilevanza, sia per la specifica struttura della popolazione che per
l’organizzazione della risposta, caratterizzata da una rilevante offerta di posti letto
residenziali.
La percentuale di ultra sessantacinquenni residenti è assai superiore alla media regionale,
con punte anche superiori al 30% nei più piccoli Comuni montani (Fig.11099.
FIGURA 110
Di conseguenza, la quantità di risorse impiegate nell’area anziani risulta essere
significativamente superiore alla media regionale, con una spesa procapite nel 2006 pari a
oltre 112 €. contro i 76 €. della media regionale (fig.111).
141
Ambito Territoriale Sociale XVII
FIGURA 111
Nell’anno 2009 la spesa per l’area anziani risulta essere superiore al 66% del totale spesa
lorda dell’ATS (cap. 2.5); di questa somma, circa il 60,5% è destinata alle strutture
residenziali, il 4,19% per gli interventi (domiciliari, servizio sociale professionale ecc.),
l’1,7% sono contributi economici (fig.71).
Il totale della spesa per l’area anziani è coperto per quasi il 64% dalla compartecipazione
degli utenti, il 20,34% dal Servizio Sanitario e poco meno del 16% dai Comuni (fig.75).
Guardando la titolarità dei servizi, il 49% della spesa lorda complessiva dell’Ambito è
erogata dalle IPAB e da strutture gestite in concessione da privati.
Analizzando il dato IPAB a livello di Zona ASUR 10, oltre il 52% dei posti letto residenziali
per anziani sono gestiti dalle quattro IPAB funzionanti (fig.112).
142
Ambito Territoriale Sociale XVII
ATS 17
L.R. 20/02 POSTI AUTORIZZATI
totale posti
Casa di Residenza Centro posti posti conv.
DENOMINAZIONE COMUNE Riposo Protetta Diurno autorizzati conv. RP ADI
Casa di Ospitalità Castelraimondo 10 30 6 46 10 8
Casa di Riposo
"Lazzarelli" San Severino M. 29 48 77 48 13
Casa di Riposo
"S. M. Maddalena" Esanatoglia 15 35 5 55 35 8
Casa di Riposo
"Chierichetti" Gagliole 0 42 42 30 6
Casa di Riposo
"Mattei" Matelica 23 60 10 93 54 8
Casa Alloggio
"A. Mataloni" Pioraco 19 6 25 6 7
96 221 21 338 183 50
ATS 18
L.R. 20/02 POSTI AUTORIZZATI
totale
Casa di Residenza Centro posti posti posti
DENOMINAZIONE COMUNE Riposo Protetta Diurno autorizzati conv. RP conv. ADI
Casa di Riposo
"Sant'Antonio" Ussita 19 4 23 4 9
Casa di Riposo
"Sant'Agostino" Pieve Torina 22 25 47 25 10
Casa Amica IPAB Camerino 11 24 35 24 5
Casa di Riposo Castelsantangelo
"A. Paparelli" sul Nera 13 20 33 20 1
143
Ambito Territoriale Sociale XVII
Parallelamente non esistono nell’ATS 17 posti letto per anziani con Alzheimer e demenze e
soli 20 p.l. di RSA per tutta la Zona ASUR 10 Camerino.
L’area degli interventi territoriali è negli anni sensibilmente cresciuta e differenziata, pur
rappresentando nel 2009 poco più del 6% della spesa lorda dedicata agli anziani (fig.70).
A seguire è riportato in numero degli utenti che nel 2009 hanno fruito dei servizi
territoriali nell’ATS 17.
SERVIZIO N. UTENTI
SAD anziani autosufficienti 28
SAD anziani non autosufficienti 45
Potenziamento SAD POR 6
SAD oncologico 3
Animazione Case di Riposo 210
Animazione Centri Sociali Anziani 40
Trasporto Facilitato Anziani 173
TOTALE 505
FIGURA 114 SERVIZI TERRITORIALI AGLI ANZIANI
Tra i servizi di recente istituzione, va ricordato il Trasporto Sociale Facilitato realizzato in
collaborazione con la Provincia di Macerata, i cui dati nel primo anno di attuazione
Castelraimondo 34 69 17
Esanatoglia 16 17 3
Fiuminata 36 151 18
Gagliole 5 28 2
Matelica 17 81 10
Pioraco 12 71 5
San Severino 81 317 39
Sefro 11 30 4
TOTALE 212 764 98
FIGURA 115 UTENTI SERVIZIO TRASPORTO FACILITATO
Altro servizio di recente istituzione è l’Assegno di Cura per non autosufficienti, avviato
insieme al potenziamento del SAD non autosufficienti in attuazione della DGR 985/09:
144
Ambito Territoriale Sociale XVII
Quota Fondo 0 0 0
destinata al
personale PUA
Quota fondo 30 € 79.200,00 30 € 79.200,00 30 € 79.200,00
destinata
all'assegno di
cura
Quota fondo 70 € 184.750,93 70 € 184.750,93 70 € 184.750,93
destinata al SAD
di ambito
Importo mensile € 200,00 € 200,00 € 200,00
assegno di cura
Data scadenza 13/11/2009
bando
N. domande 159
pervenute
N. assegni 33
concessi
Mese di inizio gen-10
erogazione
FIGURA 116 ASSEGNO DI CURA NON AUTOSUFFICIENZA
REGOLAMENTO
145
Ambito Territoriale Sociale XVII
Nel 2010 le ore di SAD non autosufficienti virtualmente assegnate a ciascun Comune, con
possibilità di compensazione in base al bisogno, calcolate per il 40% in base alla
popolazione generale, per il 30% sulla popolazione specifica e per il 30% in base allo
storico sviluppo del servizio, sono le seguenti:
COMUNI Ore potenziamento SAD
Non autosufficienza
CASTELRAIMONDO 3.742,82
ESANATOGLIA 590,68
GAGLIOLE 167,58
PIORACO 1.258,54
FIUMINATA 961,49
SEFRO 436,10
MATELICA 2.841,68
SAN SEVERINO 3.725,12
TOTALE ORE 13.724, 00
n° nuovi pazienti 75
RISORSE
n°specialisti neurologi 1
n°specialisti geriatri 1
n°psicologi 1
n°infermieri 1
n°assistenti sociali 1
N° ore settimanali ambulatorio 6
FIGURA 118
PROGETTO
Il dato relativo le prese in carico dell’UVA nel 2009 è il seguente:
I dati relativi all’Assistenza domiciliare integrata fornita dai Distretti Sanitari, anno 2008,
sono i seguenti:
146
Ambito Territoriale Sociale XVII
Infermieri prof.li 30
OSS 0
Assistente Sociale 1,5
Fisioterapisti convenzionati
Amministrativo 1
Altro 0
FIGURA 120
dal lunedì al venerdì 12 h./die sabato 8/14 Matelica - San Severino Marche
dal lunedì al venerdì 8/14 15/18 sabato 8/14 Camerino
FIGURA 121
Non è disponibile una quantificazione puntuale del numero degli anziani non
autosufficienti residenti nell’ATS; una stima macro basata sul numero dei beneficiari
dell’indennità di accompagnamento, sul numero di ospiti non autosufficienti nelle
strutture e su indagini relative alle persone “confinate in casa”, fa ipotizzare un numero di
non autosufficienti anziani pari a circa l’11% della popolazione con più di 64 anni, che
nell’ATS 17 è pari a 8.577 persone, per un numero di non autosufficienti stimato pari a
circa 943 persone.
L’analisi dei bisogni e la definizione degli obiettivi per l’area anziani, oltre che nello
specifico tavolo è avvenuta anche nella Concertazione del Comitato dei Sindaci dell’ATS
L’analisi dei bisogni ha evidenziato in sintesi le seguenti necessità, che diventano obiettivi
nel triennio di attuazione del Piano:
147
Ambito Territoriale Sociale XVII
148
Ambito Territoriale Sociale XVII
149
Ambito Territoriale Sociale XVII
29. Attivare nel triennio un Centro Diurno per malati di Alzheimer e demenze
all’interno delle Residenze Protette esistenti;
30. Valorizzare dell’anziano come risorsa, con iniziative integrate, recupero della
memoria, volontariato sociale in età matura, collaborazione con pensionati su
attività di solidarietà e aiuto, anche in collaborazione con associazioni di
volontariato, patronati e associazioni di rappresentanza del mondo artigianale e
produttivo;
N° PROGETTO DETTAGLI
6.1 Ufficio Assistenza Integrata/ Sperimentazione PUA
PROGETTO
150
Ambito Territoriale Sociale XVII
DOCUMENTO
6.19 Potenziamento SAD non autosufficienza
GUIDA COMPILAZIONE
BANDO
DOCUMENTO
6.20 Sperimentazione Assegno di Cura
P.A.I.
PATTO ASSISTENZA
PROGETTO
6.21 Potenziare l’integrazione SAD - ADI
DOCUMENTO
DOCUMENTO
DOCUMENTO
Gli strumenti e i processi da adottare per il monitoraggio e la valutazione del Piano, sono
quelli definiti dal tavolo tecnico regionale, al quale il Coordinatore d’Ambito ha preso
parte. Il gruppo composto da referenti regionali, coordinatori d’ambito e esperti dell’IRS
(Istituto per la Ricerca Sociale) di Milano, ha costruito il disegno di valutazione dei Piani
151
Ambito Territoriale Sociale XVII
da adottarsi nel corso del triennio 2010-2012, definendone la tempistica e gli strumenti che
Nella sostanza gli elementi essenziali che si intendono valutare e che, considerati
congiuntamente, ne identificano le caratteristiche sono:
1. La capacità di “governance del piano di ambito” che riguarda le capacità del Piano di
costruire partecipazione e integrazione fra i diversi soggetti in campo, funzionali alla
costruzione e gestione dei sistemi integrati di servizi sociali territoriali.
2.”l’implementazione del sistema” che riguarda essenzialmente le capacità del piano di
realizzare politiche sociali territoriali efficaci;
Gli strumenti previsti di conseguenza sono:
1. Valutazione della Governance dei piani d’ambito, attraverso una apposita scheda di
valutazione e un focus group di approfondimento sulle questioni chiave, con
testimoni privilegiati, con le modalità stabilite dal disegno di valutazione;
2. Valutazione dell’implementazione dei piani d’ambito, attraverso:
a. Check list su tutte le azioni del piano;
b. Scheda di valutazione di 2 azioni a scelta per ciascun anno del piano;
c. Realizzazione di un’analisi swot sulle azioni del Piano con lo specifico tavolo
Anziani;
Queste modalità di monitoraggio e valutazione vanno a integrare le azioni ordinarie di
valutazione che prevalentemente avvengono a livello di Tavolo tematico, di Ufficio di
Piano e di Comitato dei Sindaci dell’Ambito.
152
Ambito Territoriale Sociale XVII
Anche in questo ATS, come rilevato nel Cap 2.1, è gradualmente cambiata la composizione
della popolazione, con la riduzione dei nuclei da generazioni radicati nel territorio e la
loro sostituzione con nuovi nuclei immigrati, con differenti culture, usi e abitudini. Questo
“adattamento” sembra essere maggiore nei piccoli Comuni con minore popolazione attiva
residente e disponibilità di abitazioni a basso prezzo.
In ordine, i paesi di maggior provenienza sono l’Albania, la Macedonia e la Romania, il
nord Africa, con due nuclei consistenti di provenienti dal Marocco e dalla Cina nel
Comune di San Severino M.. I Comuni di Matelica, Castelraimondo e San Severino
registrano consistenti nuclei di Albanesi; Matelica e Castelraimondo un consistente
nucleo di Macedoni, Fiuminata un importante nucleo di Rumeni in rapporto alla
popolazione.
153
Ambito Territoriale Sociale XVII
FIGURA 122
L’incidenza degli stranieri residenti sul totale dei cittadini è del 9,1%, superiore alla
media regionale del 7,4% nell’anno 2008, con prevalenza nell’area dei minori e delle
persone in età da lavoro. Gli stranieri con più di 64 anni sono solo l’1% del totale.
Il dato rilevante è il significativo incremento della popolazione immigrata, quasi
raddoppiato dal 2003, quando era del 4,8% (fig.12). Nell’ATS 17 le famiglie con almeno un
componente straniero sono il 9,3%, con punte superiori all’11-12% nei Comuni di Sefro e
Castelraimondo.
La spesa procapite per l’area immigrati nell’anno 2006 risulta essere di € 30, contro i circa
37€ della media regionale (fig.123).
154
Ambito Territoriale Sociale XVII
FIGURA 123
La stabilità e continuità del processo migratorio fa si che molti degli interventi e servizi
che interessano questa popolazione non sono specifici dell’area immigrati, ma interessano
la persona in quanto minore, o anziano, o disabile ecc..
Gli interventi descritti in questa area riguardano unicamente le specifiche azioni di
accoglienza e accompagnamento, in particolare nell’integrazione scolastica, che di norma
dovrebbero attuarsi nel periodo iniziale, di arrivo nella nuova comunità.
155
Ambito Territoriale Sociale XVII
Nella fig. 125 sono riportati i dati relativi l’integrazione scolastica degli adulti immigrati, con i
punti di forza e le criticità evidenziati dalle stesse scuole.
156
Ambito Territoriale Sociale XVII
CIRCOLO DIDATTICO 72 13 Punti di forza: intervento dei mediatori
"LUZIO" linguistico culturali (progetto mediazione di ATS)
S. SEVERINO MARCHE collaborazione tra i mediatori, gli
insegnanti e le famiglie;
servizio di recupero scolastico dell'ATS
CIRCOLO DIDATTICO 68 11 Primo intervento per coloro che non parlano
"SPONTINI" assolutamente la lingua
CASTELRAIMONDO Eliminazione della compresenza delle insegnanti
(con la quale si faceva fronte in parte al problema)
Preparazione alunni classi 5 (progetti regionali per
il precariato)
ISTITUTO 152 17 Difficoltà di apprendimento legate alla scarsa
COMPRENSIVO conoscenza della lingua
"STRAMPELLI" Punto di forza: interscambi culturali, conoscenze
CASTELRAIMONDO diverse tradizioni, interculturalità
ITCG "ANTINORI" 20 7 Difficoltà linguisitiche soprattuto per gli studenti
MATELICA provenienti da area asiatica (cina, india)
Punto di forza: accoglienza adeguata e possibilità
di seguire gli studenti anche individualmente
IPSIA "POCOGNONI" 105 8 Difficoltà dovute all'assoluta mancanza di
MATELICA integrazione tra le diverse etnie
FIGURA 125
La fig.126 .riporta invece il “consumo” di altri interventi e servizi da parte di persone
immigrate:
2009 2010
Servizio/Intervento di cui di cui
n. utenti immigrati n. utenti immigrati
Famiglie numerose 38 16 36 20
Ex onmi un solo gen. 3 1
Ex onmi disagio 21 7
Educativo minori 18 2
Educativo Disabili 28 3
Centri aggregaz. 103 46
Recupero scol. 173 77
CAE 288 15
Affido Familiare 14 0
Appoggio Familiare 2 1
Comunità Minori 7 3
157
Ambito Territoriale Sociale XVII
Altre azioni specifiche attivate negli ultimi tempi hanno riguardato i progetti svolti con le
associazioni relativi al rapporto con la terza generazione, i nipoti nati in Italia con i nonni nel paese
Altro interessante progetto è INTERREG IIIA, che ha costituito degli sportelli immigrati integrati
con ATS, Distretto e associazione di volontariato CIF, alcune azioni di promozione sociale e
intercultura, un percorso nascita con la formazione interculturale e la messa a disposizione di una
L’analisi dei bisogni negli specifici tavoli ha evidenziato in sintesi le seguenti necessità,
che diventano obiettivi nel triennio di attuazione del Piano:
1. Coinvolgere i cittadini immigrati, attraverso le proprie associazioni di
rappresentanza, nel percorso di definizione dei bisogni e degli interventi volti a
favorire l’effettiva integrazione;
2. Favorire il percorso di accoglienza, reciproca conoscenza e programmazione degli
interventi necessari per favorire l’inclusione scolastica e nella nuova comunità;
3. Attivare interventi di integrazione scolastica individualizzati “a scalare”, che
partendo da una attenta valutazione delle competenze vadano a intervenire in
maniera mirata, integrandosi con la complessiva programmazione scolastica e
extrascolastica;
4. Attivare azioni di mediazione interculturale con il coinvolgimento di mediatori
formati e con le associazioni di rappresentanza dei cittadini immigrati, da
realizzarsi in maniera integrata con le scuole e i comuni del territorio, coinvolgendo
singoli minori, famiglie, gruppi classe in maniera flessibile.
5. Svolgere funzioni di informazione e orientamento rispetto al sistema dei servizi, e
eventuale presa in carico dei bisogni a livello di UPS;
6. Favorire percorsi di presa in carico dei minori stranieri fuori dalla famiglia, che
possano comprendere anche percorsi di istruzione, formazione e lavoro;
7. Promuovere la formazione delle donne immigrate impiegate nel lavoro domiciliare
di cura e assistenza;
8. Favorire l’acquisizione della lingua italiana e l’orientamento civico dei nuovi
arrivati;
9. Sensibilizzare gli organismi pubblici e privati sul tema dell’emigrazione all’estero e
sui possibili interventi da effettuare ai sensi della DGR 409/2009, sollecitando
l’attivazione di specifiche risorse regionali a ciò destinate, stabilendone le relative
modalità di accertamento del bisogno e di erogazione;
158
Ambito Territoriale Sociale XVII
N° PROGETTO DETTAGLI
7.1 Partecipazione associazioni di rappresentanza immigr.
ATTORI SOCIALI ATS 17
Gli strumenti e i processi da adottare per il monitoraggio e la valutazione del Piano, sono
quelli definiti dal tavolo tecnico regionale, al quale il Coordinatore d’Ambito ha preso
parte. Il gruppo composto da referenti regionali, coordinatori d’ambito e esperti dell’IRS
(Istituto per la Ricerca Sociale) di Milano, ha costruito il disegno di valutazione dei Piani
da adottarsi nel corso del triennio 2010-2012, definendone la tempistica e gli strumenti che
Nella sostanza gli elementi essenziali che si intendono valutare e che, considerati
congiuntamente, ne identificano le caratteristiche sono:
1. La capacità di “governance del piano di ambito” che riguarda le capacità del Piano di
costruire partecipazione e integrazione fra i diversi soggetti in campo, funzionali alla
costruzione e gestione dei sistemi integrati di servizi sociali territoriali.
159
Ambito Territoriale Sociale XVII
160
Ambito Territoriale Sociale XVII
Abbiamo a grandi linee descritto nel cap. 2.1 la situazione economico-congiunturale che di
certo negli ultimi due anni ha incrementato l’area del disagio, portando molte famiglie
nella zona della povertà relativa o quanto meno alla soggettiva percezione di minaccia
rispetto al futuro e di riduzione della capacità di soddisfare bisogni essenziali. La
flessione superiore al 10% della produzione industriale, la crisi occupazionale
particolarmente intensa nel distretto metalmeccanico fabrianese, la riduzione della
capacità di spesa che a cascata investe tutti i settori produttivi e la pubblica
amministrazione, generano una sofferenza percepita da tutti gli operatori di front office
che registrano significativi incrementi nelle richieste di aiuto, sussidio, contributo, da parte
di persone e famiglie fino ad ora autosufficienti, finanche al significativo incremento di
pasti gratuiti e pacchi alimentari.
Solo a titolo di memoria riportiamo i dati, parziali, relativi alla spesa procapite nel lontano
anno 2006, confrontata con gli altri ATS (fig.127).
FIGURA 127
Il sensibile incremento delle richieste, accompagnato dalla parallela riduzione delle risorse
a disposizione degli enti locali, rendono necessarie azioni coordinate che aumentino
l’appropriatezza delle risposte attraverso una reale presa in carico integrata delle
situazioni più difficili, stimolando una attiva inclusione.
161
Ambito Territoriale Sociale XVII
Per fare ciò occorre mettere in rete realtà differenti che si occupano di sostegno al disagio,
in primo luogo enti del terzo settore, ONLUS. L’obiettivo della Responsabilità condivisa
e della partecipazione e della creazione di un comunità coesa è peraltro contrale nel Libro
Bianco sul futuro del modello sociale adottato dal Governo nel 2009, ripreso dal Programma
nazionale 2010, anno europeo della lotta alla povertà e all’esclusione sociale. Questo lavoro di rete
va promosso anche, in particolare, con le organizzazioni no profit che si occupano della
tutela delle vittime di tratta e dello sfruttamento, contribuendo alla riduzione del danno,
alla sensibilizzazione della comunità locale e quindi anche al contrasto del fenomeno
criminale.
Rispetto agli interventi di inclusione sociale degli adulti provenienti dal carcere, il luogo
formale di integrazione è il Comitato per l’esecuzione penale dell’ATS.
Il Comitato, la cui azione si sostanzia nello specifico Tavolo di concertazione,
monitoraggio, e valutazione degli interventi in materia penitenziaria e post-penitenziaria,
è composto da:
• Coordinatore Ambito Sociale che lo presiede;
• Direttore Casa Circondariale di Camerino;
• Comandante Polizia Penitenziaria Casa Circondariale Camerino;
• Rappresentante Centro Servizi Sociali Adulti;
• Un Magistrato di sorveglianza;
• Rappresentante Provveditorato Regionale Amministrazione Penitenziaria;
• Responsabile Servizi sociali Comune di Camerino;
• Responsabile Servizio Territoriale Dipendenze Patologiche ASUR Zona 10
Camerino;
• Rappresentante Centro Impiego e Formazione;
• Associazione ACSIM –Centro Servizi Immigrati;
• Associazione Gruppo Vincenziano Camerino
La Casa Circondariale di Camerino, che a inizio anno ospitava 46 persone, 36 uomini e 10
donne, per circa il 65% extracomunitarie, accoglie reclusi per tempi relativamente brevi, in
media inferiori all’anno, spesso solo per alcuni giorni o settimane. Le presenze
multiculturali, il costante sovraffollamento con conseguente accumulo di tensioni e la
brevità della permanenza ha reso necessario concentrare gli interventi sulla mediazione
culturale e legale, sul tentativo di cogliere questo momento come occasione per un ascolto,
orientamento e sostegno verso un possibile nuovo sviluppo del proprio progetto di vita.
I dati provinciali relativi l’esecuzione penale esterna, forniti dal Centro Servizi Sociali
Adulti, parlano di n. 45 esecuzioni penali esterne all’inizio anno e n.23 indagini di soggetti
liberi per accesso alle misure alternative.
L’analisi dei bisogni negli specifici tavoli ha evidenziato in sintesi le seguenti necessità, che
diventano obiettivi nel triennio di attuazione del Piano:
1. Incrementare l’attività di valutazione e presa in carico integrata, dando maggiore
appropriatezza agli interventi, con strumenti di monitoraggio e controllo che
162
Ambito Territoriale Sociale XVII
163
Ambito Territoriale Sociale XVII
164
Ambito Territoriale Sociale XVII
Gli strumenti e i processi da adottare per il monitoraggio e la valutazione del Piano, sono
quelli definiti dal tavolo tecnico regionale, al quale il Coordinatore d’Ambito ha preso
parte. Il gruppo composto da referenti regionali, coordinatori d’ambito e esperti dell’IRS
(Istituto per la Ricerca Sociale) di Milano, ha costruito il disegno di valutazione dei Piani
da adottarsi nel corso del triennio 2010-2012, definendone la tempistica e gli strumenti che
Nella sostanza gli elementi essenziali che si intendono valutare e che, considerati
congiuntamente, ne identificano le caratteristiche sono:
1. La capacità di “governance del piano di ambito” che riguarda le capacità del Piano di
costruire partecipazione e integrazione fra i diversi soggetti in campo, funzionali alla
costruzione e gestione dei sistemi integrati di servizi sociali territoriali.
1. Valutazione della Governance dei piani d’ambito, attraverso una apposita scheda di
valutazione e un focus group di approfondimento sulle questioni chiave, con
testimoni privilegiati, con le modalità stabilite dal disegno di valutazione;
Realizzazione di un’analisi swot sulle azioni del Piano con lo specifico tavolo Disagio
adulto e nel Comitato per le persone sottoposte a provvedimenti giudiziari e ex detenuti;
165
Ambito Territoriale Sociale XVII
5.1. SPESA SOCIALE NETTA PRO CAPITE E INCIDENZA SUL TOTALE DELLA SPESA
COMUNALE PER TUTTI I COMUNI DELL'ATS
Analizzando il totale della spesa lorda dell’ATS, quasi la metà della spesa è gestita dalle
IPAB e da strutture in concessione a privati (fig.128); senza questi dati, la foto dell’ATS ne
riuscirebbe completamente falzata.
166
Ambito Territoriale Sociale XVII
L’incidenza della spesa sociale netta sulla spesa corrente dei singoli Enti locali (fig.130) è del
11,56%, superiore al 2009; è di oltre il 61%% per la Comunità Montana, ente capofila
dell’ATS, che nel frattempo ha ridotto le risorse disponibili e la spesa corrente totale.
Analizzando il rapporto tra spesa sociale lorda (comprensiva delle quote utenti e SRR) e
spesa corrente, emerge la difformità del Comune di Esanatoglia, che gestisce direttamente
la Casa di Riposo e Residenza protetta, la cui spesa è in grossa parte coperta dalle quote
utenti e SSR; questi elementi, inseriti nel bilancio del Comune di Esanatoglia, spostano il
rapporto tra spesa sociale e spesa corrente dal 4,58% della spesa netta al 42,76% della spesa
lorda.
Anche la spesa procapite netta mostra un incremento rispetto al precedente dato del 2009,
passando a livello di Ambito da 99,74 € a oltre 106€ procapite (fig.131), prevalentemente
per l’effetto degli interventi sulla non autosufficienza.
Il dato relativo al procapite lordo è poco indicativo, contenendo in grossa parte le quote
pagate dall’utenza, e mostra la difformità relativa il Comune di Esanatoglia, sopra
descritta.
FIGURA 128
167
Ambito Territoriale Sociale XVII
Schema 1 Spesa sociale - Spesa pro capite e Incidenza sul totale della spesa comunale – anno 2010
Comune Popolazione Totale Spesa Trasferiment Trasferiment Valore Valore Spesa Spesa lorda Spesa Totale Valore %
spesa sociale o ad altri o da altri Assoluto % su Procapit per Ente Procapit Spesa lorda su tot
corrente netta per Comuni Comuni (a+b-c) D tot e (per (netta + e lorda complessiva spesa
Ente servizi singoli o singoli o spesa resident ssr + utente (spesa per Ente corrente
erogati (a) associati (b) associati (c ) corrent e) )E lorda (netta + ssr Ente (non
e Ente per ente + utente + c) sommabil
/ F e)
abitanti)
CASTELRAIMONDO 4.944 €4.370.479,00 €436.227,00 €32.492,00 €- €468.719,00 10,72 €94,81 €531.950,00 €107,60 €531.950,00 12,17
ESANATOGLIA 2.156 €2.448.770,00 €101.225,00 €10.969,00 €- €112.194,00 4,58 €52,04 €1.047.044,00 €485,64 €1.047.044,00 42,76
FIUMINATA 1.583 €1.481.069,00 €127.032,00 €8.135,00 €- €135.167,00 9,13 €85,39 €141.367,00 €89,30 €141.367,00 9,54
GAGLIOLE 680 €779.000,00 €57.700,00 €7.788,00 €65.488,00 8,41 €96,31 €67.988,00 €99,98 €67.988,00 8,73
MATELICA 10.379 €9.295.074,00 €749.225,00 €50.741,00 €- €799.966,00 8,61 €77,08 €869.966,00 €83,82 €869.966,00 9,36
PIORACO 1.233 €1.082.418,00 €69.500,00 €7.557,00 €- €77.057,00 7,12 €62,50 €84.557,00 €68,58 €84.557,00 7,81
SAN SEVERINO MARCHE 13.288 €9.860.786,00 €787.640,00 €122.300,00 €909.940,00 9,23 €68,48 €994.940,00 €74,88 €994.940,00 10,09
SEFRO 464 €528.255,00 €13.192,00 €3.097,00 €- €16.289,00 3,08 €35,11 €18.839,00 €40,60 €18.839,00 3,57
Comunità Montana 34.727 €2.190.453,00 €1.362.335,00 €- €243.079,00 €1.119.256,00 62,19 €32,23 €1.175.493,00 €33,85 €1.418.572,00 64,76
CASA OSPITALITA'
€104.431,00 €30.000,00 €74.431,00 €696.825,00 €726.825,00
CASTELRAIM.
CASA DI RIPOSO PIORACO €51.359,00 €- €- €51.359,00 €366.109,00 €366.109,00
IPAB "CHIERICHETTI"
€86.346,00 €- €15.000,00 €71.346,00 €963.746,00 €978.746,00
GAGLIOLE
IPAB "LAZZARELLI" S.
€53.000,00 €- €30.500,00 €22.500,00 €1.214.500,00 €1.245.000,00
SEVERINO M.
Totale Ipab + concessioni
€366.636,00 €4.572.180,00
privati
TOTALE ATS 34.727 €32.036.304,00 €4.206.212,00 €243.079,00 €378.579,00 €4.070.712,00 €117,22 €9.504.324,00 €273,69
FIGURA 129
168
Ambito Territoriale Sociale XVII
FIGURA 130
FIGURA 131
169
Ambito Territoriale Sociale XVII
5.2. FONTI DI ENTRATA DELLA SPESA SOCIALE LORDA PER TUTTI I COMUNI
DELL'ATS, DISTINGUENDO TRA LE SEGUENTI FONTI: COMPARTECIPAZIONE
UTENTI,SSR, REGIONE; ALTRE FONTI PUBBLICHE; ALTRE FONTI PRIVATE; RISORSE
PROPRIE DEI COMINI (SINGOLI O ASSOCIATI) DELL'ATS
I dati relativi le entrate complessive anno 2010 che vanno a coprire la spesa lorda rilevata
nell’Ambito, mostrano che è l’utenza il maggior finanziatore della spesa, con il 44% del
totale, seguita dalle quote proprie degli Enti locali, 21%, i trasferimenti della Regione e la
coparteciapazione del Servizio sanitario con rispettivamente il 16% e il 14% (fig.132).
Questi dati sono fortemente condizionati dal grosso peso rappresentato dalle strutture
residenziali per anziani, pari a oltre il 62% della spesa totale (fig.136).
Le entrate relative le IPAB e i le concessioni a privati, che gestiscono tali strutture, sono
coperte per il 68% dall’utenza e per circa il 23 % dalla sanità (fig.135).
I dati relativi le entrate dei servizi gestiti dagli Enti locali sono coperti per oltre il 31% dalla
regione, per il 38% da risorse proprie e per oltr il 20 dalla compartecipoazione dell’utenza
(fig.134).
FIGURA 132
170
Ambito Territoriale Sociale XVII
Comune Compartecipazi Compartecipazi Totale Fondo Legge di Finanziame Finanziame Altri Risorse Trasferime Totale Totale
one Utente one SSR Unico settore nti da altri nti da finanziame proprie nti da Altri Entrate Entrate al
Enti Privati nti dell'Ente Comuni singolo netto dei
Pubblici singoli - Ente trasf. Dei
associati Comuni
CASTELRAIMONDO € 63.231,00 € 0,00 € 153.953,00 € 61.788,00 € 92.165,00 € 13.409,00 € 0,00 € 0,00 € 301.357,00 € 0,00 € 531.950,00 € 531.950,00
ESANATOGLIA € 721.132,00 € 213.718,00 € 36.599,00 € 21.000,00 € 15.599,00 € 0,00 € 0,00 € 75.595,00 € 0,00 € 1.047.044,00 € 1.047.044,00
FIUMINATA € 6.200,00 € 0,00 € 63.305,00 € 32.000,00 € 31.305,00 € 0,00 € 0,00 € 0,00 € 71.862,00 € 0,00 € 141.367,00 € 141.367,00
GAGLIOLE € 2.500,00 € 0,00 € 21.623,00 € 13.000,00 € 8.623,00 € 4.081,00 € 0,00 € 0,00 € 39.784,00 € 0,00 € 67.988,00 € 67.988,00
MATELICA € 70.000,00 € 0,00 € 194.532,00 € 100.000,00 € 94.532,00 € 37.763,00 € 0,00 € 0,00 € 567.671,00 € 0,00 € 869.966,00 € 869.966,00
PIORACO € 7.500,00 € 0,00 € 30.185,00 € 9.451,00 € 20.734,00 € 0,00 € 0,00 € 0,00 € 46.872,00 € 0,00 € 84.557,00 € 84.557,00
SAN SEVERINO MARCHE € 85.000,00 € 0,00 € 279.500,00 € 140.000,00 € 139.500,00 € 24.400,00 € 0,00 € 0,00 € 606.040,00 € 0,00 € 994.940,00 € 994.940,00
SEFRO € 2.550,00 € 0,00 € 21.200,00 € 17.600,00 € 3.600,00 € 0,00 € 0,00 € 0,00 € 0,00 € 0,00 € 23.750,00 € 23.750,00
Comunità Montana € 56.237,00 € 0,00 € 755.965,00 € 79.000,00 € 676.965,00 € 162.055,00 € 24.000,00 € 9.642,00 € 167.594,00 € 243.079,00 € 1.418.572,00 € 1.175.493,00
Totale Comuni sing. + Com. € 1.014.350,00 € 213.718,00 € 1.556.862,00 € 473.839,00 € 1.083.023,00 € 241.708,00 € 24.000,00 € 9.642,00 € 1.876.775,00 € 243.079,00 € 4.937.055,00
Mont.
IPAB "MATTEI" € 959.000,00 € 225.000,00 € 0,00 € 35.000,00 € 112.000,00 € 60.000,00 € 1.391.000,00 € 1.331.000,00
MATELICA
CASA OSPITALITA' € 427.426,00 € 194.968,00 € 0,00 € 37.542,00 € 36.889,00 € 30.000,00 € 726.825,00 € 696.825,00
CASTELRAIM.
CASA DI RIPOSO € 271.534,00 € 43.216,00 € 0,00 € 51.359,00 € 366.109,00 € 366.109,00
PIORACO
IPAB "CHIERICHETTI" € 572.000,00 € 320.400,00 € 0,00 € 7.940,00 € 5.500,00 € 21.000,00 € 36.906,00 € 15.000,00 € 978.746,00 € 963.746,00
GAGLIOLE
IPAB "LAZZARELLI" S. € 896.000,00 € 296.000,00 € 0,00 € 11.000,00 € 11.500,00 € 30.500,00 € 1.245.000,00 € 1.214.500,00
SEVERINO M.
Totale Ipab + concessioni € 3.125.960,00 € 1.079.584,00 € 0,00 € 0,00 € 0,00 € 80.482,00 € 16.500,00 € 144.500,00 € 125.154,00 € 135.500,00 € 4.572.180,00
privati
TOTALE ATS € 4.140.310,00 € 1.293.302,00 € 1.556.862,00 € 473.839,00 € 1.083.023,00 € 322.190,00 € 40.500,00 € 154.142,00 € 2.001.929,00 € 378.579,00 € 9.509.235,00
FIGURA 133
171
Ambito Territoriale Sociale XVII
FIGURA 134
FIGURA 135
172
Ambito Territoriale Sociale XVII
5.3. TOTALE ATS - SPESA NETTA PER AREE DI UTENZA E PER AREE ORGANIZZATIVE
DEI SERVIZI
Per comprendere come la spesa si riparte tra le varie aree di utenza e tipologie di
intervento, è utile fare riferimento allo schema 3 BIS relativo la spesa lorda, complessiva.
Fatta 100 la spesa lorda complessiva sostenuta nel 2010 all’interno dell’ATS, oltre il 62% è
rappresentata dalle strutture residenziali per anziani (fig.136). Il 9% sono le strutture per
minori, sostanzialmente gli asili nido, mentre le strutture per disabili (Centro Diurno)
rappresentano il 2% della spesa. Nell’area degli interventi domiciliari e territoriali, quelli
rivolti a disabili rappresentano il 6,6% della spesa totale, seguiti dall’utenza indifferenziata
a oltre il 5% (presa in carico sociale, UPS, personale amministrativo ecc.) e oltre il 6%, in
netto incremento, il domiciliare anziani. I trasferimenti in denaro riguardano
prevalentemente l’area della famiglia e minori col 4,26%.
Le strutture rappresentano complessivamente il 71% della spesa totale, l’8 i trasferimenti
in denaro e in incremento il 21%, con + 2%, gli interventi territoriali e domiciliari . (fig.139).
FIGURA 136
173
Ambito Territoriale Sociale XVII
Schema 3 Spesa netta per Aree di utenza e per Sezioni ed Aree organizzative - anno 2010
Aree di utenza
Famiglia Disabili Anziani Dipen Povertà Salute Immigrati Utenza Totale
minori denze Disagio Mentale indifferenzi
adulti ata
INTERVENTI € 222.938,00 € 599.192,00 € 485.231,00 € 21.678,00 € 31.159,00 € 104.170,00 € 16.217,00 € 478.500,00 € 1.959.085,00
Organizzazione generale e Azioni di sistema € 279.418,00 € 279.418,00
Informazione, orientamento, sensibilizzazione,
€ 11.350,00 € 151.065,00 € 162.415,00
prevenzione
Servizio Sociale Professionale € 51.933,00 € 9.897,00 € 27.789,00 € 3.000,00 € 9.897,00 € 17.011,00 € 12.861,00 € 132.388,00
Sostegno ai minori, alla persona e alla famiglia € 9.300,00 € 4.000,00 € 4.275,00 € 17.575,00
Integrazione sociale Interventi educ-assist. e
€ 129.581,00 € 434.396,00 € 182.428,00 € 18.678,00 € 5.000,00 € 38.852,00 € 48.017,00 € 856.952,00
inserim. lavor.
Interventi per favorire la domiciliarità € 60.279,00 € 213.617,00 € 11.202,00 € 13.307,00 € 298.405,00
Interventi di supporto e Pronto intervento sociale € 20.774,00 € 94.620,00 € 57.397,00 € 785,00 € 35.000,00 € 3.356,00 € 211.932,00
STRUTTURE € 690.588,00 € 159.607,00 € 520.357,00 € 0,00 € 0,00 € 0,00 € 0,00 € 0,00 € 1.370.552,00
Strutture semiresidenziali socio-ricreative € 128.862,00 € 65.001,00 € 26.303,00 € 220.166,00
Strutture semiresidenziali educativo-assistenziali € 0,00
Nido e Centro per l'infanzia € 561.726,00 € 561.726,00
Centro Diurno € 94.606,00 € 3.000,00 € 97.606,00
Strutture residenziali € 491.054,00 € 491.054,00
TRASFERIMENTI IN DENARO € 400.070,00 € 125.157,00 € 121.260,00 € 0,00 € 83.088,00 € 0,00 € 11.500,00 € 0,00 € 741.075,00
Trasferimenti per rette
Retta per nido o centro per l'infanzia € 60.376,00 € 60.376,00
Retta per centro diurni € 950,00 € 950,00
Retta per servizi residenziali € 186.965,00 € 35.488,00 € 15.360,00 € 1.500,00 € 239.313,00
Trasferimenti per attivazione servizi € 0,00
per affido familiare di minori € 45.529,00 € 45.529,00
per l'integrazione lavorativa € 0,00
per altro € 88.719,00 € 92.200,00 € 2.500,00 € 183.419,00
Integrazione al reddito € 107.200,00 € 13.700,00 € 79.088,00 € 11.500,00 € 211.488,00
TOTALE generale € 1.313.596,00 € 883.956,00 € 1.126.848,00 € 21.678,00 € 114.247,00 € 104.170,00 € 27.717,00 € 478.500,00 € 4.070.712,00
FIGURA 137
174
Ambito Territoriale Sociale XVII
Schema 3 BIS Spesa lorda per Aree di utenza e per Sezioni ed Aree organizzative anno 2010
Aree di utenza
Famiglia Disabili Anziani Dipen Povertà Salute Immigrat Utenza Totale
minori denze Disagio Mentale i indifferen
adulti ziata
INTERVENTI € 230.558,00 € 602.152,00 € 560.188,00 € 21.678,00 € 31.159,00 € 104.170,00 € 16.217,00 € 478.500,00 € 2.044.622,00
Organizzazione generale
€ 279.418,00 € 279.418,00
e Azioni di sistema
Informazione, orientamento, sensibilizzazione, prevenzione € 11.350,00 € 151.065,00 € 162.415,00
Servizio Sociale Professionale € 51.933,00 € 9.897,00 € 27.789,00 € 3.000,00 € 9.897,00 € 17.011,00 € 12.861,00 € 132.388,00
Sostegno ai minori, alla persona
€ 9.300,00 € 4.000,00 € 4.275,00 € 17.575,00
e alla famiglia
Integrazione sociale Interventi educ-assist. e inserim. lavor. € 137.201,00 € 434.396,00 € 199.878,00 € 18.678,00 € 5.000,00 € 38.852,00 € 48.017,00 € 882.022,00
Interventi per favorire la domiciliarità € 60.279,00 € 271.124,00 € 11.202,00 € 13.307,00 € 355.912,00
Interventi di supporto
€ 20.774,00 € 97.580,00 € 57.397,00 € 785,00 € 35.000,00 € 3.356,00 € 214.892,00
e Pronto intervento sociale
STRUTTURE € 877.825,00 € 179.001,00 € 5.660.751,00 € 0,00 € 0,00 € 0,00 € 0,00 € 0,00 € 6.717.577,00
Strutture semiresidenziali socio-ricreative € 128.862,00 € 65.001,00 € 26.303,00 € 220.166,00
Strutture semiresidenziali educativo-assistenziali € 0,00
Nido e Centro per l'infanzia € 748.963,00 € 748.963,00
Centro Diurno € 114.000,00 € 3.000,00 € 117.000,00
Strutture residenziali € 5.631.448,00 € 5.631.448,00
TRASFERIMENTI IN DENARO € 400.070,00 € 126.207,00 € 121.260,00 € 0,00 € 83.088,00 € 0,00 € 11.500,00 € 0,00 € 742.125,00
Trasferimenti per rette
Retta per nido o centro per l'infanzia € 60.376,00 € 60.376,00
Retta per centro diurni € 2.000,00 € 2.000,00
Retta per servizi residenziali € 186.965,00 € 35.488,00 € 15.360,00 € 1.500,00 € 239.313,00
Trasferimenti per attivazione servizi € 0,00
per affido familiare di minori € 45.529,00 € 45.529,00
per l'integrazione lavorativa € 0,00
per altro € 88.719,00 € 92.200,00 € 2.500,00 € 183.419,00
Integrazione al reddito € 107.200,00 € 13.700,00 € 79.088,00 € 11.500,00 € 211.488,00
TOTALE generale € 1.508.453,00 € 907.360,00 € 6.342.199,00 € 21.678,00 € 114.247,00 € 104.170,00 € 27.717,00 € 478.500,00 € 9.504.324,00
FIGURA 138
175
Ambito Territoriale Sociale XVII
Analizzando la spesa per aree di utenza, oltre il 66% del totale è rivolta agli anziani
(fig.140), circa il 16% a famiglie e minori e il 9,55% ai disabili, mentre circa il 5% va
spalmato su tutta l’utenza.
FIGURA 139
FIGURA 140
176
Ambito Territoriale Sociale XVII
FIGURA 142
Le entrate degli utenti riguardano in grossa misura le rette per le strutture residenziali
anziani, la compartecipazione al SAD, le rette degli asili nido e del diurno disbili;
l’intervento della sanità che entra nei bilanci dei Comuni e delle IPAB è incentrato
sull’area anziani, relativo la residenza protetta e l’ADI.
177
Ambito Territoriale Sociale XVII
5.5. TOTALE ATS - TITOLARITÀ DELLA SPESA LORDA (COMUNE SINGOLO, COMUNI
ASSOCIATI) PER AREE ORGANIZZATIVE DEI SERVIZI
Schema 5 Titolarità della spesa per Sezioni ed Aree organizzative anno 2010
Valori di spesa lorda (€) Titolarità della spesa
Comune singolo comuni associati Totale
SENZA ipab e
concess. a privati
accordi Enti totale
INTERVENTI € 1.038.966,00 € 1.005.656,00 € 1.005.656,00 € 2.044.622,00
Organizzazione generale e Azioni di sistema € 202.288,00 € 77.130,00 € 77.130,00 € 279.418,00
Informazione, orientamento, sensibilizzazione, € 152.415,00 € 10.000,00 € 10.000,00 € 162.415,00
prevenzione
Servizio Sociale Professionale € 19.665,00 € 112.723,00 € 112.723,00 € 132.388,00
Sostegno ai minori, alla persona e alla famiglia € 17.575,00 € 0,00 € 0,00 € 17.575,00
Integrazione sociale Interventi educ-assist. € 550.681,00 € 331.341,00 € 331.341,00 € 882.022,00
e inserim. lavor.
Interventi per favorire la domiciliarità € 37.000,00 € 318.912,00 € 318.912,00 € 355.912,00
Interventi di supporto e Pronto intervento sociale € 59.342,00 € 155.550,00 € 155.550,00 € 214.892,00
STRUTTURE € 1.861.660,00 € 283.737,00 € 283.737,00 € 2.145.397,00
Strutture semiresidenziali socio-ricreative € 53.429,00 € 166.737,00 € 166.737,00 € 220.166,00
Strutture semiresidenziali educativo-assistenziali
Nido e Centro per l'infanzia € 748.963,00 € 0,00 € 0,00 € 748.963,00
Centro Diurno € 0,00 € 117.000,00 € 117.000,00 € 117.000,00
Strutture residenziali € 1.059.268,00 € 0,00 € 0,00 € 1.059.268,00
TRASFERIMENTI IN DENARO € 603.946,00 € 138.179,00 € 138.179,00 € 742.125,00
Trasferimenti per rette
Retta per nido o centro per l'infanzia € 60.376,00 € 0,00 € 0,00 € 60.376,00
Retta per centro diurni € 2.000,00 € 0,00 € 0,00 € 2.000,00
Retta per servizi residenziali € 239.313,00 € 0,00 € 0,00 € 239.313,00
Trasferimenti per attivazione servizi
per affido familiare di minori € 29.725,00 € 15.804,00 € 15.804,00 € 45.529,00
per l'integrazione lavorativa
per altro € 104.219,00 € 79.200,00 € 79.200,00 € 183.419,00
Integrazione al reddito € 168.313,00 € 43.175,00 € 43.175,00 € 211.488,00
TOTALE GENERALE € 3.504.572,00 € 1.427.572,00 € 1.427.572,00 € 4.932.144,00
FIGURA 143
Analizzando la titolarità della spesa, oltre il 29% della spesa lorda dell’Ambito è gestito in
forma associata dalla Comunità Montana, in forte incremento rispetto al 2009 (fig.145).
Se escludiamo le strutture, nelle quali unicamente il Centro Diurno Disabili è gestito in
forma associata, e i trasferimenti in denaro, quasi tutti erogati direttamente dai comuni, la
quota dei rimanenti interventi gestiti in forma associata dalla Comunità Montana è pari a
oltre il 49% del totale (+ 6% rispetto al 2009).
178
Ambito Territoriale Sociale XVII
Schema 5 BIS Titolarità della spesa per Sezioni ed Aree organizzative anno 2010
Valori di spesa lorda (€) Titolarità della spesa
Comune singolo comuni associati Totale
+ ipab e concess.
a privati
accordi Enti totale
INTERVENTI € 1.038.966,00 € 1.005.656,00 € 1.005.656,00 € 2.044.622,00
Organizzazione generale e Azioni di sistema € 202.288,00 € 77.130,00 € 77.130,00 € 279.418,00
Informazione, orientamento, sensibilizzazione, € 152.415,00 € 10.000,00 € 10.000,00 € 162.415,00
prevenzione
Servizio Sociale Professionale € 19.665,00 € 112.723,00 € 112.723,00 € 132.388,00
Sostegno ai minori, alla persona e alla famiglia € 17.575,00 € 0,00 € 0,00 € 17.575,00
Integrazione sociale Interventi educ-assist. € 550.681,00 € 331.341,00 € 331.341,00 € 882.022,00
e inserim. lavor.
Interventi per favorire la domiciliarità € 37.000,00 € 318.912,00 € 318.912,00 € 355.912,00
Interventi di supporto e Pronto intervento sociale € 59.342,00 € 155.550,00 € 155.550,00 € 214.892,00
STRUTTURE € 6.433.840,00 € 283.737,00 € 283.737,00 € 6.717.577,00
Strutture semiresidenziali socio-ricreative € 53.429,00 € 166.737,00 € 166.737,00 € 220.166,00
Strutture semiresidenziali educativo-assistenziali
Nido e Centro per l'infanzia € 748.963,00 € 0,00 € 0,00 € 748.963,00
Centro Diurno € 0,00 € 117.000,00 € 117.000,00 € 117.000,00
Strutture residenziali € 5.631.448,00 € 0,00 € 0,00 € 5.631.448,00
TRASFERIMENTI IN DENARO € 603.946,00 € 138.179,00 € 138.179,00 € 742.125,00
Trasferimenti per rette
Retta per nido o centro per l'infanzia € 60.376,00 € 0,00 € 0,00 € 60.376,00
Retta per centro diurni € 2.000,00 € 0,00 € 0,00 € 2.000,00
Retta per servizi residenziali € 239.313,00 € 0,00 € 0,00 € 239.313,00
Trasferimenti per attivazione servizi
per affido familiare di minori € 29.725,00 € 15.804,00 € 15.804,00 € 45.529,00
per l'integrazione lavorativa
per altro € 104.219,00 € 79.200,00 € 79.200,00 € 183.419,00
Integrazione al reddito € 168.313,00 € 43.175,00 € 43.175,00 € 211.488,00
TOTALE GENERALE € 8.076.752,00 € 1.427.572,00 € 1.427.572,00 € 9.504.324,00
FIGURA 144
Se consideriamo l’intero dei servizi esistenti, comprensivo delle strutture gestite dalle
IPAB e dalle concessioni a privati, la percentuale di gestione associata si abbassa
all’11,42%, in considerazione del particolare peso economico rivestito dalle stesse, pari al
48% della spesa totale.
Rimane invece invariata al 49% la gestione associata degli altri interventi esistenti
nell’Ambito(fig.146).
Nel 2010 cresce significativamente la quota di gestione associata dei trasferimenti in
denaro, passando dal 3,27% al 17,30 %, con la gestione del fondo non autosufficienza
anziani e delle risorse ex-ONMI e ragazze madri a livello di ATS.
179
Ambito Territoriale Sociale XVII
FIGURA 145
FIGURA 146
180
Ambito Territoriale Sociale XVII
Gli obiettivi generali per l’anno 2010 riguardano la progressiva attuazione di quando
stabilito per il triennio, in particolare:
• Consolidare un sistema di interventi e servizi sostenibile uilizzando in
maniera appropriata le risorse disponibili;
• Potenziare sul piano operativo l’integrazione socio-sanitaria nella
valutazione e presa in carico dei bisogni complessi;
• Potenziare la valutazione e presa in carico professionale integrata dei
bisogni e delle persone;
Nello specifico gli obiettivi dell’anno 2010 sono riportati nel successivo Cap. 6.3 suddivisi
nelle 8 aree di intervento del Piano.
181
Ambito Territoriale Sociale XVII
182
Ambito Territoriale Sociale XVII
dell’ATS presi
in carico
Obiettivo Azione/Intervento Servizi Soggetti Risorse/ Dati economici Indicatori
coinvolti coinvolti Strumenti
Definizione Equipe integrata Disagio ATS 17 Bambine, Grado di
percorso Minori ASUR Z.T. bambini e collaborazione:
interventi socio Definizione percorso 10 Camerino famiglie Insufficiente
sanitari area integrato Comuni residenti nei Sufficiente
minori Integrazione Assistenti comuni Buono
Aggiornamento Sociali ASUR funzioni dell’ATS presi
Protocollo di comunali in carico
Intesa integraz.
Socio sanitaria
Ass. Soc. ATS e
ASUR
Obiettivo Azione/Intervento Servizi Soggetti Risorse/ Dati economici Indicatori
coinvolti coinvolti Strumenti
Definizione Equipe integrata Adozioni ATS 17 Bambine, DGR 1034/09 €. 30.447,91 Grado di
organizzazione Attuazione Regolamento ASUR Z.T. bambini e DGR 583/08 integrazione:
Equipe integrata Appoggio e Affido 10 Camerino famiglie Insufficiente
adozioni Familiare Comuni residenti nei Sufficiente
Attuazione comuni Buono
regolamento Consolidamento progetto dell’ATS presi
interambito “Dammi la mano” in carico
appoggio e
affido familiare
+ costituzione
associazione
familiari
Obiettivo Azione/Intervento Servizi Soggetti Risorse/ Dati economici Indicatori
coinvolti coinvolti Strumenti
Garantire la Convenzione reperibilità e ATS 17 Bambine, Fondo ATS € 2.234,00 n. minori
pronta pronta accoglienza minori ASUR Z.T.bambini ospitati in
accoglienza dei abbandonati 10 Camerino rinvenuti in pronta
minori in Comuni abbandono accoglienza
abbandono nei comuni
dell’ATS
Obiettivo Azione/Intervento Servizi Soggetti Risorse/ Dati economici Indicatori
coinvolti coinvolti Strumenti
Garantire Convenzioni Comunità ATS 17 Bambine, Fondi dei € 75,00 gg. n. minori
adeguata Educative per Minori ASUR Z.T. 10 bambini Comuni ospitati in
accoglienza dei ACSIM Macerata Camerino allontanati Comunità
minori fuori dalla La Tenda Foligno Comuni dalla famiglia Educativa
famiglia ASSCOOP: Il Gambero, Tribunale dei di origine dei Adeguatezza
Garantire costi La Gemma, Minori comuni servizio:
calmierati rette Camporotondo, Camerata dell’ATS Scarso
Comunità Picena Sufficiente
Educative Minori Buono
Molto Buono
Obiettivo Azione/Intervento Servizi Soggetti Risorse/ Dati Indicatori
coinvolti coinvolti Strumenti economici
Attivare azioni Comune Comuni Cittadini Fondo Por € 435.315,67 Come da
integrate di Esanatoglia Centro estivo dell’ats 17 residenti FSE progetto
Conciliazione Comune nei 2007/2013
tempi di vita e Esanatoglia Centro aggregazione Università Comuni
tempi di Comune Camerino dell’ATS Fondi dei
lavoro Gagliole Centro estivo 17 Comuni
Comune accompagnamento Provincia
Matelica anziani Macerata Lavoratori Fondo
Comune Potenziamento Unicam dell’Unicam
S.Severino apertura nido
Comune Potenziamento centri
SSeverino estivi
Comune Potenziamento
Castelraimondo apertura nido
Comune Potenziamento centro
Castelraimondo aggregazione
Comune di
Matelica CAE materna
Comune di
Matelica CAE elementari
Comune S Percorso
Severino Mobilità urbana
Comune
Matelica Meno ruote
183
Ambito Territoriale Sociale XVII
Telelavoro -
Università Armonizzazione tempi
Camerino di lavoro e famiglia
Interventi per
migliorare la
conciliazione dei
tempi di
Università vita familiare e di
Camerino lavoro
Conciliazione tempi di
vita e di lavoro per il
personale
Università a gestione separata
Camerino INPS
Obiettivo Azione/Intervento Servizi Soggetti Risorse/ Dati economici Indicatori
coinvolti coinvolti Strumenti
Prosecuzione Contributi alle famiglie con ATS 17 Famiglie con Fondo € 10.933,00 n. famiglie
iniziative 4 o più figli per Comuni 4 o più figli regionale assegnatarie
abbattimento abbattimento costi residenti nei DGR 1034/09 del contributo
costi famiglie Comuni
numerose dell’ATS
Obiettivo Azione/Intervento Servizi Soggetti Risorse/ Dati economici Indicatori
coinvolti coinvolti Strumenti
Sostegno Contributi alle famiglie con ATS 17 Famiglie Fondo ex onmi € 23.736,00 n. famiglie
famiglie minori minori riconosciuti da un Comuni residenti nei e ragazze assegnatarie
riconosciuti da solo genitore comuni madri dei contributi
un solo genitore dell’ats 17
e famiglie con Contributi per minori con con forte
disagio sociale disagio economico e disagio
ed economico sociale grave economico e
sociale
Obiettivo Azione/Intervento Servizi Soggetti Risorse/ Dati economici Indicatori
coinvolti coinvolti Strumenti
Favorire Ampliamento offerta Comune di Famiglie Risorse Incremento N.
l’accesso dei Asilo Nido Matelica matelica con bisogno ARSTEL bambini
bambini agli asili di assistenza frequentanti
nido educ. per
bambini 0-3
anni
Obiettivo Azione/Intervento Servizi Soggetti Risorse/ Dati economici Indicatori
coinvolti coinvolti Strumenti
Favorire Ampliamento accesso Comuni Famiglie Rivisitazione Incremento N.
l’accesso dei Asilo Nido sovra comunale Castelraimon con bisogno regole accesso bambini
bambini agli asili Castelraimondo do, di assistenza minori comuni frequentanti
nido Pioraco, educativa per associati e
Sefro bambini 0-3 convenzionam
Fiuminata anni ento
Gagliole
Obiettivo Azione/Intervento Servizi Soggetti Risorse/ Dati economici Indicatori
coinvolti coinvolti Strumenti
Potenziamento Contributi agli oratori ATS 17 Famiglie DGR 1057/09 € 32.257,00 Integrazione
attività oratori attraverso il finanziamento Diocesi residenti nei con i servizi
di progetti specifici: Oratori comuni territoriali di
- L’Arca di Noi dell’ats 17 ats:
- Oratoriando con bisogno bassa
- F.OR.MA.ti di sostegno ai media
minori alta
Obiettivo Azione/Intervento Servizi Soggetti Risorse / Dati economici Indicatori
coinvolti coinvolti Strumenti
Adeguamento Corsi di formazione e Provincia di Operatori Fondi (anche N. operatori
formazione qualifica Macerata sociali FSE) per la formati
operatori sociali Istituti operanti nelle formazione
scolastici scuole e nei
ATS 17 servizi territ.
Obiettivo Azione/Intervento Servizi Soggetti Risorse/ Dati economici Indicatori
coinvolti coinvolti Strumenti
Miglioramento Trasferimento CEAP La Comune di Servizi Fondi Trasferimento
ubicazione Coccinella di Matelica in Matelica comunali comunali CEAP:
centro di una sede adeguata ATS 17 SI
aggregazione Commissione NO
Adeguamento integrata L.R. Adeguatezza
autorizzazione 9/03 e L.R. nuova sede:
20/02 assente
discreta
buona
Obiettivo Azione/Intervento Servizi Soggetti Risorse/ Dati economici Indicatori
coinvolti coinvolti Strumenti
184
Ambito Territoriale Sociale XVII
Attivazione Realizzazione e Comune di Servizi Fondi Attivazione
nuovo centro di autorizzazione al Esanatoglia comunali comunali Centro di
aggregazione di funzionamento nuovo ATS 17 aggregazione:
Esanatoglia centro di aggregazione per Commissione SI
minori ad Esanatoglia integrata L.R. NO
9/03 e L.R. Autorizzazione
20/02 Si
No
Obiettivo Azione/Intervento Servizi Soggetti Risorse/ Dati economici Indicatori
coinvolti coinvolti Strumenti
Adeguamento Acquisto arredi e ATS 17 Servizi Fondi € 80.506,00 Attivazione
attrezzature attrezzature per i CAG del Comuni di comunali comunali Centro di
CAG territorio Castelraimon Fondi PAR aggregazione:
do ATS 17 FAS SI
Esanatoglia 2007/2013 NO
Matelica DGR 1503/09 Autorizzazione
S. Severino Si
No
Obiettivo Azione/Intervento Servizi Soggetti Risorse/ Dati economici Indicatori
coinvolti coinvolti Strumenti
Attivazione Prosecuzione progetto DDP ASUR Bambini DGR 1767/09 €. 11.854,00 N. bambini e
interventi Family Life 9-10 frequentanti i Dipartimento famiglie
sostegno alla Intervento “Girotondo con CEAP CEAP e loro Dipendenze coinvolte
genitorialità mamma e papà” c/o i La coccinella famiglie Patologiche
CEAP Il municipio
S. Paolo
Obiettivo Azione/Intervento Servizi Soggetti Risorse/ Dati economici Indicatori
coinvolti coinvolti Strumenti
Attivazione Interventi di prevenzione STDP e Minori a Fondi DDP € 9.642,00 N. minori
progetti educativi personalizzati Consultorio rischio Asur 9e10 seguiti
educativi minori a rischio Asur 10 segnalati dai DGR 1767/09 Esito interventi
integrati area ATS 17 servizi asur, a breve e
prevenzione Scuole dal ssp di ats medio termine:
o dalle scuole positivo
negativo
Obiettivo Azione/Intervento Servizi Soggetti Risorse/ Dati economici Indicatori
coinvolti coinvolti Strumenti
Attivazione Interventi di prevenzione STDP Asur Alunni e Fondi DDP N. interventi
interventi educativi nelle scuole 10 Studenti Asur 9 e10 attivati
integrati Scuole scuole Esito interventi
prevenzione Certificazione dei soggetti primarie e a breve e
nelle scuole formatori su prevenzione secondarie medio termine:
positivo
Certificazione negativo
interventi
Obiettivo Azione/Intervento Servizi Soggetti Risorse/ Dati economici Indicatori
coinvolti coinvolti Strumenti
Favorire i Attivazione progetto “Le ATS 17 Minori, Fondi
rapporti radici profonde non Associazione scuole, volontariato
intergenerazion gelano” Perigeo anziani
ali
Obiettivo Azione/Intervento Servizi Soggetti Risorse/ Dati economici Indicatori
coinvolti coinvolti Strumenti
Promozione Progetto di educazione ATS 17 Minori Fondi L.R. € 4.024,00 n. bambini
educazione ambientale attivato nel Associazione frequentanti il 48/95 iscritti alle
ambientale CAE montano Smilax di CAE attività
Camerino montano
associato
Obiettivo Azione/Intervento Servizi Soggetti Risorse/ Dati economici Indicatori
coinvolti coinvolti Strumenti
Favorire la Attivazione trasporti con ATS 17 Minori Fondi sponsor n. bambini
mobilità presso i mezzo MGG grazie a Comuni frequentanti i privati trasportati
CEAP con sponsor privati MGG Italia CEAP
coinvolgimento Aziende e
di imprese Attività
private del commerciali
territorio del territorio
185
Ambito Territoriale Sociale XVII
Obiettivo Azione/Intervento Servizi Soggetti Risorse/ Dati economici Indicatori
coinvolti coinvolti Strumenti
Promuovere Prosecuzione interventi di DDP Ragazzi Fondi DDP n. utenti
prevenzione e informazione e ATS 17 frequentanti coinvolti
sicurezza prevenzione scuole n.. alcoltest
stradale In collaborazione con secondarie e
scuole e scuole guida scuole guida
Obiettivo Azione/Intervento Servizi Soggetti Risorse/ Dati economici Indicatori
coinvolti coinvolti Strumenti
Favorire l’agio Attività di recupero ATS 17 Alunni scuole Fondi dei € 35.000,00 n. bambini
scolastico di scolastico a piccoli gruppi Scuole elementari e Comuni frequentanti i
minori in In collaborazione con le dell’ATS medie indicati gruppi di
difficoltà di scuole dai refenti recupero
apprendimento scolastici miglioramento
andamento
scolastico
percepito dagli
insegnanti
186
Ambito Territoriale Sociale XVII
adulti disabili Stanze
Sostegno Attivazione progetto ATS 17 e loro predisposte n. persone
all’offerta residenzialità di sollievo COMUNI famiglie c/o cser Il disabili in
residenziale per per disabili lievi ASUR ZT 10 residenti nei Girasole residenzialità
disabili lievi comuni Fondi da
dell’ATS prevedere
Obiettivo Azione/Intervento Servizi Soggetti Risorse/ Dati economici Indicatori
coinvolti coinvolti Strumenti
Promozione ATS 17
formazione Partecipazione operatori COMUNI OPERATOR FONDI n. operatori
operatori disabilità di ATS, scuola e asur a ASUR ZT 10 I SOCIALI REGIONALI formati
corsi ICF SCUOLE
REGIONE
Obiettivo Azione/Intervento Servizi Soggetti Risorse/ Dati economici Indicatori
coinvolti coinvolti Strumenti
Definizione Definizione accordo ATS 17 ENTI LINEE GUIDA Sottoscrizione
accordo programma provinciale ASUR ZT 10 SCUOLE REGIONALI accordo:
programma su linee guida regionali SCUOLE ALUNNI ASS. SCOL. SI
provinciale per integrazione PROVINCIA DISABILI ALUNNI No
scolastica alunni disabili DISABILI
Obiettivo Azione/Intervento Servizi Soggetti Risorse/ Dati economici Indicatori
coinvolti coinvolti Strumenti
Promozione Oltre la sperimentazione ATS 17 CITTADINI Fondi efficacia dei
indipendenza consolidamento di COMUNI DISABILI regionali Vita progetti:
cittadino disabile progetti di vita ASUR ZT 10 FISICI Indipendente scarsa
indipendente REGIONE GRAVI Fondi utenti buona
ottima
Obiettivo Azione/Intervento Servizi Soggetti Risorse/ Dati economici Indicatori
coinvolti coinvolti Strumenti
ATS 17 Alunni affetti n. bambini
Sostegno ai Assistenza scolastica COMUNI da sordità Fondi € 34.362,00 seguiti
bambini sordi alunni sordi UMEE frequentanti Provincia efficacia
SCUOLE le scuole Comuni sostegno:
PROVINCIA dell’ATS l.r. 18/96 scarso
ENS discreto
buono
Obiettivo Azione/Intervento Servizi Soggetti Risorse/ Dati economici Indicatori
coinvolti coinvolti Strumenti
Favorire la
mobilità presso i Attivazione trasporti da e ATS 17 Disabili Fondi sponsor n. persone
centri di per i centri di Comuni frequentanti i privati trasportate
aggregazione con aggregazione con mezzo MGG Italia centri
coinvolgimento di MGG grazie a sponsor Aziende e MGG
imprese private privati Attività
del territorio commerciali
del territorio
187
Ambito Territoriale Sociale XVII
assente
discreta
buona
Obiettivo Azione/Intervento Servizi Soggetti Risorse / Dati economici Indicatori
coinvolti coinvolti Strumenti
Adeguamento ATS 17 Fondi
attrezzature centri Acquisto arredi e Comuni di Servizi comunali € 80.506,00 Acquisti arredi
di aggregazione attrezzature per i centri Castelraimondo comunali Fondi PAR e attrezzature:
integrati con ceap di aggregazione disabili Esanatoglia FAS si
minori integrati con i ceap del Matelica ATS 17 2007/2013 no
territorio S. Severino DGR 1503/09
Obiettivo Azione/Intervento Servizi Soggetti Risorse / Dati economici Indicatori
coinvolti coinvolti Strumenti
Potenziamento ATS 17 Bambini e n. disabili
servizio educativo Incremento ore servizio UMEE UMEA adulti disabili D.D. 185/2009 € 33.000,00 seguiti dal
territoriale disabili educativo territoriale Comuni residenti nei servizio
associato disabili associato Scuole comuni educativo in
dell’ATS incremento
n. ore di
incremento
188
Ambito Territoriale Sociale XVII
percorso ATS 17 e 18
autonomia
189
Ambito Territoriale Sociale XVII
Comune di
Funzionamento Funzionamento serra ATS 17 Matelica DSM ASUR n. persone
a regime serra Matelica Comune di Cooperativa ZT 10 inserite
gestita da Matelica Sociale B Comune di stabilmente al
Coop.B Inserimenti lavorativi Cooperativa Zanzibar Matelica lavoro nella
Matelica Sociale B adulti con Cooperativa serra
Assunzioni Coop. B Zanzibar patologia Sociale B
Zanzibar DSM ASUR psichiatrica Zanzibar
di soggetti svantaggiati ZT 10 residenti nei
comuni
dell’ATS
Obiettivo Azione/Intervento Servizi Soggetti Risorse/ Dati economici Indicatori
coinvolti coinvolti Strumenti
Funzionamento serra Comuni Realizzazione
Gestione Matelica ATS 17 Cooperativa Comune di isole
associata Isole Comuni Sociale B Matelica ecologiche:
Ecologiche Inserimenti lavorativi Cooperativa Zanzibar Cooperativa si
Sociale B adulti con Sociale B no
Assunzioni Coop. B Zanzibar patologia Zanzibar n. persone
Zanzibar DSM ASUR psichiatrica inserite
di soggetti svantaggiati ZT 10 residenti nei stabilmente al
Provincia comuni lavoro nelle
dell’ATS isole
ecologiche
Obiettivo Azione/Intervento Servizi Soggetti Risorse/ Dati economici Indicatori
coinvolti coinvolti Strumenti
ATS 17 Adulti con L.R. 18/96
Prosecuzione Consolidamento procedure Comuni patologia € 54.000,00 n. persone
gestione unitarie tirocini e borse DSM ASUR psichiatrica Fondi regionali inserite in
associata lavoro soggetti svantaggiati ZT 10 residenti nei servizi sollievo tirocini e borse
interambito Aziende comuni Fondi dei lavoro
borse lavoro private del dell’ATS Comuni
salute mentale territorio
190
Ambito Territoriale Sociale XVII
all'interno delle
scuole
secondarie
191
Ambito Territoriale Sociale XVII
Obiettivo Azione/Intervento Servizi Soggetti Risorse / Dati Indicatori
coinvolti coinvolti Strumenti economici
Famiglie e Interventi
Supporto alle Progetto “Family Life” Privato sociale figli del Fondi DDP € 13.300,00 realizzati
famiglie nel Piano del DDP del DDP territorio Asur 9e10 n. famiglie
problema “Family Point” Scuole DGR 1767/09 coinvolte
192
Ambito Territoriale Sociale XVII
193
Ambito Territoriale Sociale XVII
Promuovere interventi di DDP Ragazzi Fondi DDP comportamenti
prevenzione e informazione e ATS 17 frequentanti a rischio:
sicurezza stradale prevenzione “Se bevo Scuole Scuole scuole bassa
non guido” guida secondarie e media
In collaborazione con scuole guida alta
scuole e scuole guida
Obiettivo Azione/Intervento Servizi Soggetti Risorse / Dati Indicatori
coinvolti coinvolti Strumenti economici
Promuovere la n. Consigli dei
cittadinanza attiva Promuovere e ATS 17 Ragazzi ragazzi attivi
Sostenere i Consigli Comuni residenti nei MIUR partecipazione:
Comunali dei ragazzi comuni bassa
dell’ATS 17 media
alta
Obiettivo Azione/Intervento Servizi Soggetti Risorse / Dati Indicatori
coinvolti coinvolti Strumenti economici
Programmazione Istituzione
ipolitiche giovanili n Istituzione ATS 17 Popolazione Coordinamento:
raccordo con la Coordinamento Comuni giovane del si
Provincia Provinciale Politiche Provincia di territorio no
Giovanili Macerata
Obiettivo Azione/Intervento Servizi Soggetti Risorse / Dati Indicatori
coinvolti coinvolti Strumenti economici
Sostegno Interventi Sviluppo Popolazione
all’occupazione locale e occupazione giovane del
Piano di sviluppo GAL territorio
194
Ambito Territoriale Sociale XVII
stabiliti dalla per Anziani Residenziali Si
L.R. 20/02 del territorio per Anziani no
del territorio
Obiettivo Azione/Intervento Servizi Soggetti Risorse / Dati Indicatori
coinvolti coinvolti Strumenti economici
ATS 17 Ospiti delle
Regolamento Definizione regolamento Asur zt 10 R.P. Convenzioni Definizione
unico di unitario per: Strutture Asur zt 10 Comuni ASUR Regolamento
accesso alle accesso Residenziali Coordinatore per posti in Unico:
strutture gestione liste attesa per Anziani ats R.P. e ADI si
residenziali valutazione integrata del territorio Direttori no
Strutture
Obiettivo Azione/Intervento Servizi Soggetti Risorse / Dati Indicatori
coinvolti coinvolti Strumenti economici
Incremento Distribuzione delle R.P. del Asur zt 10 Direttori
appropriatezza territorio dell’ats razionale e Comuni strutture Posti RP
Interventi sostenibile attraverso ATS 17 Sindaci ridistribuiti
residenziali e integrazione con RSA, nucleo Strutture Direttore
semirresidenzia Alzheimer e demenze Residenziali ASUR
li per Anziani Coordinatore
del territorio ATS
Obiettivo Azione/Intervento Servizi Soggetti Risorse / Dati economici Indicatori
coinvolti coinvolti Strumenti
Direttori e
Trasformazione Azioni accompagnamento ATS 17 Presidenti L.R. 5/08 Ipab trasformate
Ipab trasformazione Ipab attraverso Comuni Ipab DGR 101/09 Si
la gestione associata di funzioni Strutture Sindaci No
e servizi integrativi Residenziali Direttore
per Anziani ASUR
del territorio Coordinatore
ATS
Obiettivo Azione/Intervento Servizi Soggetti Risorse / Dati economici Indicatori
coinvolti coinvolti Strumenti
ATS 17 Sindaci
Attivazione Realizzazione nucleo Alzheimer Comuni Direttore Fondi Realizzazione
nucleo e demenze Strutture ASUR sanitari Nucleo:
Alzheimer e Residenziali Direttori si
demenze per Anziani strutture no
del territorio Coordinatore
ASUR ZT 10 ATS
Obiettivo Azione/Intervento Servizi Soggetti Risorse / Dati economici Indicatori
coinvolti coinvolti Strumenti
ATS 17 Sindaci
Incremento Incrementare posti di RSA in Comuni Direttore Fondi n. posti di RSA
posti RSA rete con le strutture sociali Strutture ASUR sanitari incrementati
Residenziali Direttori
per Anziani strutture
del territorio Coordinatore
ASUR ZT 10 ATS
Obiettivo Azione/Intervento Servizi Soggetti Risorse / Dati economici Indicatori
coinvolti coinvolti Strumenti
ATS 17 Sindaci
Adeguamento Accompagnamento nel Comuni Tecnici della FAS Marche N. STRUTTURE
strutturale alla processo di adeguamento Strutture progettazione 2007/2013 ADEGUATE
l.r. 20/02 strutturale: Residenziali Direttori
Residenze accesso ai finanziamenti Commission strutture DGR
Anziani orientamento della e L.R. 20/02 Componenti 1823/09
progettazione commissione
valutazione requisiti tecnico
consultiva
Obiettivo Azione/Intervento Servizi Soggetti Risorse / Dati economici Indicatori
coinvolti coinvolti Strumenti
ATS 17 Sindaci
Adeguamento Accompagnamento nel Tecnici della FAS Marche N. STRUTTURE
strutturale alla processo di adeguamento Comuni progettazione 2007/2013 ADEGUATE
l.r. 20/02 strutturale: Direttori
Residenze accesso ai finanziamenti Strutture strutture DGR
Anziani orientamento della Residenziali Componenti 1823/09
progettazione commissione
valutazione requisiti Commission tecnico
e L.R. 20/02 consultiva
Obiettivo Azione/Intervento Servizi Soggetti Risorse / Dati economici Indicatori
coinvolti coinvolti Strumenti
ATS 17 Sindaci DD 77/07
Completamento Completamento progetti Tecnici della DD 280/07 € 1.595.287,10 N.
adeguamento di adeguamento strutture Comuni progettazione DD 196/08 PROGETTI
195
Ambito Territoriale Sociale XVII
strutture finanziati con DD regionale Direttori Fondi dei REALIZZATI
progetti DD 77/07 Strutture strutture Comuni
77/07 Residenziali Componenti Fondi Ipab
commissione
Commission tecnico
e L.R. 20/02 consultiva
Strutture
Residenziali
196
Ambito Territoriale Sociale XVII
Consolidament
o della rete dei Potenziamento SAD non Anziani non DGR 985/09 € 225.624,00 N. UTENTI
servizi autosufficienti ATS 17 autosufficienti SEGUITI
territoriali COMUNI del territorio
per la non dell’ATS N. ORE
autoufficienza EROGATE
197
Ambito Territoriale Sociale XVII
Ufficio di
Riqualificare e Riorganizzazione del servizio di Piano Efficacia
rendere più animazione nelle case di riposo ATS 17 Direttori riorganizzazione
sostenibile il e nei centri sociali anziani Comuni strutture servizio
servizio di Strutture Coordinatore
animazione residenziali ats
nella case di
riposo Ospiti case
riposo
Obiettivo Azione/Intervento Servizi Soggetti Risorse / Dati Indicatori
coinvolti coinvolti Strumenti economici
Comune Accompagn.
Attivare azioni Matelica anziani Comuni 7 Anziani Fondo Por Come da
integrate di C.M. San Potenziamento residenti nel FSE € 164.543,85 progetto
conciliazione Severino SAD Com. territorio 2007/2013
tempi di vita e Comune montana dell’ats e loro
tempi di lavoro di Viaggiare familiari Fondi dei
per familiari Matelica insieme Provincia Comuni
Potenz. Macerata
sportello unico
decentrato
C.M. San Assistenti
Severino sociali
Obiettivo Azione/Intervento Servizi Soggetti Risorse / Dati Indicatori
coinvolti coinvolti Strumenti economici
Ats 17
Attivazione ASUR ZT10 Fondi Efficacia
servizi di Unità Famiglie con provinciali € 36.100,00 sperimentazione
sollievo Valutativa malati di Prog. Sperim.
domiciliari alla Progetto “Tempo alle Alzheimer alzheimer “Riprendiamoci
famiglia dei Famiglie” DSM il tempo”
malati di Provincia
Alzheimer Coop.sociali
gestori del
Servizio
Assistenza
Domiciliare
Obiettivo Azione/Intervento Servizi Soggetti Risorse / Dati Indicatori
coinvolti coinvolti Strumenti economici
Sostegno
appropriato ai Attivazione Centro diurno ATS 17 Anziani malati Realizzazione
malati di Alzheimer e demenze ASUR ZT 10 di Alzheimer o centro diurno:
Alzheimer e alle all’interno delle R.P. esistenti Strutture demenza si
famiglie residenziali no
198
Ambito Territoriale Sociale XVII
integrazione dell’ats
199
Ambito Territoriale Sociale XVII
6.3.8. Politiche di sostegno alla povertà estrema, di inclusione sociale per adulti
in difficoltà, provenienti dal carcere, e nel campo della prostituzione e della
tratta
Obiettivo Azione/Intervento Servizi Soggetti Risorse / Dati economici Indicatori
coinvolti coinvolti Strumenti
Incrementare Potenziamento Servizio Cittadini in Fondo Por
orari e presenze sociale professionale di ATS 17 difficoltà FSE € 5.964,00 n. persone
Ass. Soc. di ATS area inclusione Comuni sociale e/o 2007/2013 prese in carico
ATS nell’area sociale adulti in difficoltà economica Fondo
inclusione residenti nei dell’ATS
sociale adulti in Presa in carico unitaria e comuni
difficoltà gestione integrata risorse dell’ATS
Obiettivo Azione/Intervento Servizi Soggetti Risorse / Dati economici Indicatori
coinvolti coinvolti Strumenti
Individuare ATS 17 Cittadini in DGR 1424/06,
percorsi e Tavolo provinciale difficoltà DGR 1418/09 Percorsi e
progetti di coordinamento lotta alla Provincia di sociale e/o Decreto 9/09 progetti
inclusione povertà e alla esclusione MC economica individuati e
sociale che sociale in rete con le Onlus residenti nei sviluppati
superino la Onlus del comuni
logica territorio dell’ATS
assistenzialista
Obiettivo Azione/Intervento Servizi Soggetti Risorse / Dati economici Indicatori
coinvolti coinvolti Strumenti
Individuare ATS 17 Cittadini in DGR 1418/09
percorsi e Provincia difficoltà Decreto € 7.505,82 interventi
progetti di sociale e/o Dirigente P.F. attivati
inclusione Progetto provinciale Caritas economica Politiche
sociale che “Solidarietà è progresso” residenti nei inclusione n. persone
superino la Associazioni comuni sociale seguite
logica volontariato dell’ATS n. 9/09
assistenzialista
Obiettivo Azione/Intervento Servizi Soggetti Risorse / Dati economici Indicatori
coinvolti coinvolti Strumenti
Integrazione
delle politiche ATS 17 Cittadini in Provincia MC
sociali con le difficoltà n. persone
SIA – presa in carico Comuni sociale e/o prese in carico
politiche
integrata povertà estrema economica
abitative, del Terzo settore residenti nei
lavoro e della comuni
formazione e di Provincia dell’ATS
sostegno alla
famiglia
Obiettivo Azione/Intervento Servizi Soggetti Risorse / Dati economici Indicatori
coinvolti coinvolti Strumenti
ATS 17 Cittadini in
Sostegno in difficoltà Provincia MC
momenti di Provincia sociale e/o n. microcrediti
Progetto di Microcredito economica attivati
disagio e
etico sociale Istituti bancari residenti nei
relativa povertà locali comuni
dell’ATS
Obiettivo Azione/Intervento Servizi Soggetti Risorse / Dati economici Indicatori
coinvolti coinvolti Strumenti
Organizzare Cittadini in
strutture di Valutazione per ATS 17 difficoltà
prima organizzare strutture di Comuni sociale e/o Esito
prima accoglienza per economica valutazione
accoglienza per
persone senza fissa Caritas residenti nei
persone senza dimora Volontariato comuni
fissa dimora dell’ATS
Obiettivo Azione/Intervento Servizi Soggetti Risorse / Dati economici Indicatori
coinvolti coinvolti Strumenti
Istituire e rendere
Istituzione del operativo il Comitato per ATS 17 Persone in L.R. 28/08
Comitato per l’esecuzione penale, Comuni esecuzione Istituzione del
penale Comitato
l’esecuzione definendo e monitorando il
Caritas Si
penale programma annuale Volontariato No
interventi per soggetti in
esecuzione penale
200
Ambito Territoriale Sociale XVII
coinvolti coinvolti Strumenti
Favorire
l’accoglienza, la Progetto carcere: ATS 18 Persone in Risorse €. 416,45
mediazione esecuzione Regionali Realizzazione
Fornitura Kit accoglienza in Carcere penale c/o la DGR 1728/09 progetto
linguistico-
carcere DGR 1399/08 Si
culturale la Casa
No
cons. legale Attivazione mediatori Circondariale €. 8.232,78
detenuti Casa linguistico-culturali e di Camerino
Circondariale di consulente legale
Camerino
Sportello unico
informazione orientamento
€. 1.320.00
Interventi per inclusione
sociale
Pet therapy in carcere
Obiettivo Azione/Intervento Servizi Soggetti Risorse / Dati economici Indicatori
coinvolti coinvolti Strumenti
Accompagname Progetto carcere: Persone in Realizzazione
nto dei detenuti Accoglienza residenziale ATS 18 esecuzione Risorse €. 1.479,80 progetto
e degli ex post carcere penale c/o la Regionali Si
Carcere DGR 1728/09 No
detenuti verso Casa
Convenzione Casa DGR 1399/08 Attivazione
l’esterno Circondariale di Camerino Circondariale inserimenti
con il Canile per di Camerino lavorativi
inserimento lavorativo o a fine pena numero
Obiettivo Azione/Intervento Servizi Soggetti Risorse / Dati economici Indicatori
coinvolti coinvolti Strumenti
Accompagname Attività di formazione breve Attività di
nto dei detenuti all’interno del carcere con Provincia di Persone in Provincia MC formazione
e degli ex CIOF MC esecuzione breve
penale c/o la Si
detenuti verso
Borse lavoro inserimento ATS 17 No
l’esterno Casa
ex detenuti
Carcere Circondariale Attivazione
di Camerino inserimenti
CIOF o a fine pena lavorativi
numero
Obiettivo Azione/Intervento Servizi Soggetti Risorse / Dati economici Indicatori
coinvolti coinvolti Strumenti
Impiegare una figura di ATS 17 Persone in
Rafforzamento assistente sociale specifica esecuzione Piano DDP €. 20.000,00
del servizio per l’area giudiziaria per Carcere penale c/o la 2010 Attivazione
valutazione, continuità ASUR Zona 10 assistente
sociale Casa
assistenziale e DDP ASUR 9 sociale
professionale reinserimento soggetti -10 Circondariale Si
area giudiziaria tossicodipendenti di Camerino No
sottoposti all’autorità Anche
giudiziaria tossicodipend
enti
Obiettivo Azione/Intervento Servizi Soggetti Risorse / Dati economici Indicatori
coinvolti coinvolti Strumenti
Formazione su
percorsi Programmazione di un Carcere Operatori STDP Attivazione
assistenziali per corso di formazione sui STDP sociali e corso
percorsi di assistenza ai socio sanitari DIP DIP Si
le
tossicodipendenti in ambito DIP DIP Regione No
tossicodipenden Operatori
penitenziario
ze in ambito carcere
penitenziario
Obiettivo Azione/Intervento Servizi Soggetti Risorse / Dati economici Indicatori
coinvolti coinvolti Strumenti
Interventi da programmare
Tutela vittime Promozione lavoro di rete Provincia di Persone Programmi
della tratta e tra enti pubblici e MC vittime della attivati
organizzazioni no profit tratta e dello
dello
Attività di sensibilizzazione ATS 17
sfruttamento sfruttamento
alla comunità
sessuale Informazione su diritti delle Comuni sessuale
vittime e sui programmi di
protezione sociale e di Enti no profit
rientro assistito nei paesi di
origine
201
Ambito Territoriale Sociale XVII
7. IL MONITORAGGIO
7.1. DOCUMENTAZIONE DEI PROCESSI DI PARTECIPAZIONE
Come già descritto nel cap.3.1.2 relativo gli strumenti di programmazione dell’Ambito,
nella fase di costruzione del Piano d’Ambito Triennale sono stati interessati i seguenti
soggetti:
Attori Sociali Coinvolti nella Costruzione del Piano d’Ambito triennale 2010-2012
Attori Sociali ATS 17 ATS 18
Cooperative Sociali 5 7
Associazioni e Volontariato 51 46
Sindacati 7 7
Scuole 10 9
Strutture Residenziali 6 6
Altri Attori Sociali 17 17
Comuni e Comunità Montane 9 14
105 106
FIGURA 147
Nella fig. 147 riportiamo il numero degli attori sociali coinvolti, sia nell’ATS 18 che nel 17,
in quanto nei Tavoli di Lavoro interambito sono interessati i soggetti operanti in entrambi
gli ATS.
Per visionare l’elenco completo degli Attori Sociali, cliccare: ATTORI SOCIALI ATS 17
ATS 17
convocazione numero media totale
incontri presenze presenze
Comitato dei Sindaci 9 12,7 114
Ufficio di Piano 7 7,9 55
incontro su bilanci comunali 4 21,3 85
tavolo attuazione POR 3 15,0 45
Tavolo di lavoro Area ANZIANI 3 25,0 75
Sindacati non autosufficienza 2 11,5 23
incontro su progetto farmaci 3 12,3 37
Tavolo di lavoro Area DISABILI 2 30,5 61
Tavolo di lavoro Area IMMIGRATI 2 23,5 45
Tavolo di lavoro Area FAM. E MINORI 4 25,0 100
Tavolo di lavoro Area DIPENDENZE 4 22,0 88
Tavolo di lavoro Area SALUTE MENTALE 2 18,5 37
Inserimenti Lavorativi 1 12,0 12
servizi e professioni sociali 2 17,0 34
EQUIPE MINORI 8 12,9 103
famiglie affidatarie 2 15,5 31
Tavolo POVERTA' 2 16,5 33
servizi socio-sanit (UMEA) 1 8 8
UVI 2 9,5 19
totali 63 16,0 1005
FIGURA 148
Nella fig. 148 viene riportato in sintesi l’elenco delle convocazioni dei vari Tavoli nella
fase di predisposizione del Piano, con le presenze medie e totali dei partecipanti.
202
Ambito Territoriale Sociale XVII
La governance del Piano d’Ambito Triennale sarà oggetto di una specifica azione di
valutazione, definita a livello regionale in collaborazione con gli esperti dell’Istituto per la
ricerca sociale IRS di Milano. La valutazione avverrà attraverso un focus group locale e la
somministrazione di un questionario che andrà a misurare i seguenti fattori:
MACROCRITERI CRITERI
dal punto di vista della governance il piano di ambito ha
successo se…
ATTENZIONI 1. …è capace di considerare positivi gli elementi di diversità
METODOLOGICHE e fare sintesi tra elementi diversi
L’UdP nel suo ruolo di 2. …costruisce forme di coinvolgimento e appartenenza
regia… forte per i diversi soggetti
3. …è capace di controllare e gestire i tempi decisionali
4. …dedica energie e spazio alla comunicazione del piano
stesso
SUSSIDIARIETA’ 5. …c’è condivisione di obiettivi e risorse fra livelli
VERTICALE istituzionali
6. …c’è accompagnamento forte da parte della Regione
SUSSIDARIETA’ 7. …c’è programmazione condivisa tra i Comuni
ORIZZONTALE 8. …c’è partecipazione e condivisione di obiettivi da parte
dei soggetti coinvolti
9. …c’è programmazione condivisa tra Comuni e Asl
RELAZIONE TRA I
LIVELLI TECNICO E 10. …cresce la consapevolezza del livello politico
POLITICO
FIGURA 149
DOCUMENTO
Il risultato di questo lavoro verrà analizzato a livello regionale e sarà oggetto di specifica
restituzione locale.
203
Ambito Territoriale Sociale XVII
Tavolo Minori,
Gest. Associata
minori, giovani favorire il Tav. Disabili
Disabili (LR 18/96) territoriale: Comunità
adulti e adulti percorso di negli 8 Comuni Ufficio di Piano,
Educativa; Centri Aggregazione; 230.683,18 Montana 12 mesi
in situazione di autonomia e dell'ATS n. 17 UMEE-UMEA,
Domiciliare di Sostegno; Trasporto; tramite Coop.
disabilità. socializzazione UPS, Comitato
Sociale
Sindaci
sostenere
Gest. Associata
ospiti residenti l'autonomia, la Tavolo Anziani,
nelle 6 Case di Comunità
nelle 6 Case di socializzazione, Ufficio di Piano,
Animazione Case di Riposo 79.810,75 Riposo e RP Montana 12 mesi
Ripodo e RP il mantenimento UVI, UPS,
dell'ATS 17 tramite Coop.
dell'ATS 17 delle abilità Comitato Sindaci
Sociale
residue
204
Ambito Territoriale Sociale XVII
informazione,
Gest. Associata
orientamento, Capofila CM tutti i tavoli,
cittadini, utenti Comunità
presa in carico, Sanseverino, Ufficio di Piano,
Coordinamento ATS + Staff Ambito servizi, Comuni, Montana
104.597,73 servizio sociale servizi negli 8 12 mesi Distretto
+ Ufficio di promozione sociale CM, Regione tramite
professionale, Comuni sanitario,
ecc. collaborazioni e
Coordinamento, dell'ATS n. 17 Comitato Sindaci
coop. Saociale
Programmazione
205
Ambito Territoriale Sociale XVII
Quota gestione
Tavolo Minori,
pronta associata
Tav. Immigrati,
Reperibilità e pronta accoglienza accoglienza Comunità insieme a ATS
3.385,03 minori 12 mesi Ufficio di Piano,
ACSIM minori in stato Educativa 18, tramite
Consultorio, UPS,
di abbandono ACSIM
Comitato Sindaci
Nacerata
potenziamento
Gest. Associata Tavolo Minori,
servizio sociale
Comunità equipe integrata
minori e loro professionale negli 8 Comuni
D.G.R.583 Potenziamento consultori 47.194,70 Montana 12 mesi Ufficio di Piano,
famiglie area minori e dell'ATS n. 17
tramite Coop. Consultorio, UPS,
equipe
Sociale Comitato Sindaci
integrata
negli 8 Comuni
dell'ATS n. 17
Sostenere la
e Gest. Associata Tavolo Anziani,
permanenza a
anziani non e potenziamento Comunità Ufficio di Piano,
domicilio di
SAD non autosufficienti 84.386,52 parzialmente SAD imn Montana 12 mesi UVI- Distretto,
persone fragili
autosufficienti gestione tramite Coop. UPS, Comitato
e non
associata Sociale Sindaci
autosufficienti
esteso agli 8
comuni
Tavolo Minori,
minori
educazione, Tav. Immigrati,
Finanziamento L.R.2 per Comuni e provenienti da
20.858,89 animazione e Comuni singoli Singoli comuni 12 mesi Ufficio di Piano,
Associazioni paesi stranieri e
sostegno fam. Consultorio, UPS,
loro famiglie
Comitato Sindaci
206
Ambito Territoriale Sociale XVII
ridurre il Regolamento
ricorso alle ATS approvato
Comunità dai 21 Comuni e
Tavolo Minori,
Educative, ASUR per
equipe integrata
minori in sostenere negli 8 Comuni appoggio e
D.G.R.583/08 Appoggio e Affido 14.643,39 12 mesi Ufficio di Piano,
difficoltà minori e dell'ATS n. 17 affido; Avviso
Consultorio, UPS,
famiglie in per elenco
Comitato Sindaci
diffioltà, famiglie
favorire la disponibili,
coesione sociale gestione ATS
Gest. Associata
Comunità
favorire Tavolo Minori,
minori Montana
l'accoglienza, la equipe integrata
Mediatore culturale L.R.2 provenienti da negli 8 Comuni tramite
2.607,36 conoscenza e la 12 mesi Ufficio di Piano,
Associazioni paesi stranieri e dell'ATS n. 17 Associazione
programmazionr Consultorio, UPS,
loro famiglie Immigrati
degli interventi Comitato Sindaci
ACSIM e
ANOLF
SUB TOTALE 3 1.066.032,37
PARTITE DI GIRO
207
Ambito Territoriale Sociale XVII
Tavolo Minori,
animazione, integrazione a
CAE Estivo Ufficio di Piano,
L.R.48 Volontariato anno 2009 4.005,09 minori socializzazione CAE Montano 1 mese
associato Sefro UPS, Comitato
nel tempo libero associato
Sindaci
Favorire
Gest. Associata
implementazione l'accesso ai
Comunità Ufficio di Piano,
Progetto Tempi delle Città: Sistema Sistema servizi, negli 8 Comuni
4.037,48 Montana 12 mesi UPS, Provincia,
Informativo d'Ambito iInformativo l'informazione dell'ATS n. 17
tramite Coop. Comitato Sindaci
d'Ambito la gestione
Sociale
associata
SUB TOTALE 4 1.074.074,94
POR MARCHE F.S.E. Conciliazione
Tempi di Vita e di Lavoro
Ufficio di Piano,
UPS, Comune San
Gest. Associata
Severino,
Favorire Comunità PARTE DA
Potenziamento Sistema Informativo Cittadini UPS degli 8 Provincia,
0,00 l'accesso ai Montana GENNAIO
Ambito comuni ATS 17 Comuni Comitato
servizi tramite Coop. 2010
Sindaci,
Sociale
Comitato
coordinamento
Tav.
Gest. Associata Anziani,Ufficio
conciliarte Comunità di Piano, UPS,
anziani negli 8 Comuni
Potenziamento SAD autosufficienti 6.411,60 tempi di vita, di Montana 4 mesi Comune San
autosufficienti dell'ATS n. 17
lavoro e di cura tramite Coop. Severino,
Sociale Provincia,
Comitato Sindaci
208
Ambito Territoriale Sociale XVII
Tav. Minori,
integrazione a
Ufficio di Piano,
conciliarte CAE associato
Centro Aggregazione Estiva PARTE DAL UPS, Comune San
0,00 minori tempi di vita, di Matelica Comunità
associato Matelica 2010 Severino,
lavoro e di cura Montana San
Provincia,
Severino
Comitato Sindaci
Comuni di
Camerino, Gest. Associata Ufficio di Piano,
minori scuole conciliarte Sefro, Pioraco, Comunità UPS, Comune San
Centro Animazione Estiva Montana
18.370,35 elementari e tempi di vita, di Fiuminata, Montana 1 mese Severino,
Sefro
medie inferiori lavoro e di cura Castelraimondo, tramite Coop. Provincia,
Gagliole, san Sociale Comitato Sindaci
Severino
Tav. Minori,
Ufficio di Piano,
conciliarte Gestione
Centro Aggregazione Estivo Comune di UPS, Comune San
11.050,00 minori tempi di vita, di singola 2 mesi
Esanatoglia Esanatoglia Severino,
lavoro e di cura Esanatoglia
Provincia,
Comitato Sindaci
Tav. Minori,
Ufficio di Piano,
conciliarte Gestione
Centro Aggregazione Pomeridiana Comune di PARTE DAL UPS, Comune San
0,00 minori tempi di vita, di singola
Esanatoglia Esanatoglia 2010 Severino,
lavoro e di cura Esanatoglia
Provincia,
Comitato Sindaci
Tav. Minori,
Ufficio di Piano,
conciliarte Gestione
Comune di UPS, Comune San
Centro Aggregazione Estivo Gagliole 5.300,00 minori tempi di vita, di singola 1 mese
Gagliole Severino,
lavoro e di cura Esanatoglia
Provincia,
Comitato Sindaci
209
Ambito Territoriale Sociale XVII
Tav. Anziani
Ufficio di Piano,
conciliarte Gestione
anziani Comune di UPS, Comune San
Servizio accompagnamento anziani 12.306,56 tempi di vita, di singola 6 mesi
autosufficienti Matelica Severino,
lavoro e di cura Matelica
Provincia,
Comitato Sindaci
Tav. Minorri
Ufficio di Piano,
conciliarte Gestione
Potenziamento apertura Nido san Comune di San UPS, Comune San
4.821,64 minori 0-3 anni tempi di vita, di singola San 6 mesi
Severino Severino Severino,
lavoro e di cura Severino
Provincia,
Comitato Sindaci
Tav. Minori,
Gestione Ufficio di Piano,
conciliarte
Potenziamento Centro Estivo comune Comune di an associata con UPS, Comune San
15.222,12 minori tempi di vita, di 1 mese
San Severino Severino CM San Severino,
lavoro e di cura
Severino Provincia,
Comitato Sindaci
Tav. Minorri
Ufficio di Piano,
conciliarte Gestione
Potenziamento apertura Nido Comune di UPS, Comune San
14.896,00 minori 0-3 anni tempi di vita, di singola 1 mese
Castelraimondo Castelraimondo Severino,
lavoro e di cura Castelraimondo
Provincia,
Comitato Sindaci
Tav. Minorri
Ufficio di Piano,
conciliarte Gestione
Potenziamento Centro aggregazione Comune di UPS, Comune San
1.240,10 minori 0-3 anni tempi di vita, di singola 6 mesi
Castelraimondo Castelraimondo Severino,
lavoro e di cura Castelraimondo
Provincia,
Comitato Sindaci
210
Ambito Territoriale Sociale XVII
Tav. Minori,
Ufficio di Piano,
conciliarte potenziamento
Centro Aggregazione Estiva scuola PARTE DAL UPS, Comune San
0,00 minori 3-6 anni tempi di vita, di Matelica CAE gestione
infanzia Matelica 2010 Severino,
lavoro e di cura singola
Provincia,
Comitato Sindaci
Tav. Minori,
Ufficio di Piano,
conciliarte potenziamento
Centro Aggregazione Estiva scuola minori 6 - 11 UPS, Comune San
12.629,53 tempi di vita, di Matelica CAE gestione 1 mese
elementare Matelica anni Severino,
lavoro e di cura singola
Provincia,
Comitato Sindaci
Tav. Minori,
Ufficio di Piano,
conciliarte
Percorso di mobilità urbana Comune Comune di an Comune di an PARTE DAL UPS, Comune San
0,00 minori tempi di vita, di
San Severino Severino Severino 2010 Severino,
lavoro e di cura
Provincia,
Comitato Sindaci
Tav. Minori,
Ufficio di Piano,
conciliarte
Progetto "Meno ruote" Comune gestione PARTE DAL UPS, Comune San
0,00 minori tempi di vita, di Matelica
Matelica singola 2010 Severino,
lavoro e di cura
Provincia,
Comitato Sindaci
Tav.
Anziani,Ufficio
conciliarte di Piano, UPS,
Progetto "Viaggiare insieme" Comune anziani gestiione
825,00 tempi di vita, di Matelica 6 mesi Comune San
di Matelica autosufficienti singola
lavoro e di cura Severino,
Provincia,
Comitato Sindaci
211
Ambito Territoriale Sociale XVII
Tav. Minori,
Ufficio di Piano,
conciliarte gestione
comuni ATS 17 PARTE DAL UPS, Comune San
Telelavoro CONTRAM 0,00 famigli con figli tempi di vita, di CONTRAM
e 18 2010 Severino,
lavoro e di cura servizi spa
Provincia,
Comitato Sindaci
Tav. Minori,
Ufficio di Piano,
Telelavoro- Armonizzazine tempi di conciliarte gestione
comuni ATS 17 PARTE DAL UPS, Comune San
lavoro e famiglia Università 0,00 famigli con figli tempi di vita, di Università di
e 18 2010 Severino,
Camerino lavoro e di cura Camerino
Provincia,
Comitato Sindaci
Tav. Minori,
Ufficio di Piano,
inteventi volti a migliorare la conciliarte gestione
comuni ATS 17 PARTE DAL UPS, Comune San
conciliazione dei tempi di lavoro e 0,00 famigli con figli tempi di vita, di Università di
e 18 2010 Severino,
famiglia Università Camerino lavoro e di cura Camerino
Provincia,
Comitato Sindaci
Tav. Minori,
Ufficio di Piano,
Conciliazione deitempi di vita e di conciliarte gestione
comuni ATS 17 PARTE DAL UPS, Comune San
lavoro per il personale a gestione 0,00 famigli con figli tempi di vita, di Università di
e 18 2010 Severino,
separata INPS Università Camerino lavoro e di cura Camerino
Provincia,
Comitato Sindaci
TOTALE GENERALE 5 103.072,90
TOTALE PIANO 1.177.147,84
Piano Annuale 2009 VOCI DI ENTRATA SERVIZI ALLA COMUNITA' ATS 17 San Severino
Voce Entrate previste
Contributo L.R. 18/96 77.388,76
Contributo LR 18/96 Borse lavoro
33.006,38
Salute mentale
212
Ambito Territoriale Sociale XVII
213
Ambito Territoriale Sociale XVII
214
Ambito Territoriale Sociale XVII
TOTALE OPERATORI 82
215