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Il mio nome è Pierpaolo Petrosillo, sono nato e vivo,
con ritrovato affetto ed immancabili dispiacere e rancore,
nella mia Città : Brindisi : “nu capulavoru di lu Padre..ternu”.
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Questo testo teatrale per attore unico è ispirato alla eccezionale produzione
artistica di Giorgio Gaber e Sandro Luporini,
che ritengo fondamentale e fondamento per la mia persona.
Non a caso, la sceneggiatura proposta si apre e si chiude con un breve loro
testo, per me estremamente significativo, denominato “l’attore”.
Ritengo che tutto il mio monologo possa considerarsi un suo sviluppo.
Il personaggio, nei suoi deliri, tocca temi più o meno rilevanti della Società,
tra cui : “la massificazione degli individui”,
“l’immigrazione” (termine che non digerisco),“il tempo”, “la solitudine”,
cercando di far sorridere intorno.
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C’è chi scrive
chi interpreta
chi legge
chi ascolta
Importante è mettersi in gioco.
Allo scrittore :
All’interprete :
Al lettore :
All’uditore :
Ascolta
e non limitarti a questo
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pierpaolo petrosillo
…………………………………………………………………………………………………………
L’attore si trova nel suo monolocale molto sobrio, situato al piano terra nel centro
storico cittadino , prospiciente una strada principale di passeggio .
L’ingresso e l’ affaccio è unico: una porta finestra in legno ad anta singola.
Per strada sarà solo visibile un lampione in ghisa a tre lanterne radicato a terra.
letto in ferro da ospedale grigio ad una piazza e mezza, con due cuscini e coperta
in lana a quadroni colorata; lenzuola e federe bianco panna di flanella;
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……… INIZIO
La sedia è a 80 centimetri:
mezzo giro a destra, due passi avanti.
Ogni secondo si stampa uguale, … perfetto, … senza sbavature.
Tra pochissimo, … anche gli altri personaggi prenderanno posto,
senza intaccare minimamente l’ordine prestabilito.
Lui lo sa benissimo.
Il meccanismo regolato e perfettamente oleato della sua vita.. non muta.”
L’uomo in nero lascerà il foglio sul leggio che resta sul palco nell’ angolo, e così
come è venuto, se ne andrà, uscendo di scena e risiedendosi in sala al suo posto.
L’attore muoverà lentamente la testa, portandola prima sul fianco visibile al
pubblico, poi di nuovo a faccia in giù in mezzo ai due cuscini, e poi ancora sullo
stesso fianco, in uno stato di dormi veglia, parlando ad occhi chiusi, sognante.
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Ora sono dritto come un cadavere. Braccia da faraone.
Si odrà il suono veloce di una campana : -din don dan , din don dan-
e l’attore alzerà la testa e le sole spalle dal letto .
Lo sapevo.
Proprio adesso! … Ed in perfetto orario; … sempre in perfetto orario.
Non sbagliano mai! … Sono precisi , impeccabili.
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Si odrà ancora il suono di una campana con la melodia che si utilizza negli stadi
per il “mandare a quel paese” : -din don dan dan , dan dan .. dun dun- .
L’attore, di scatto, si metterà seduto sul letto con le gambe sotto le coperte.
L’attore si metterà seduto sul letto sopra la coperta, con i piedi poggiati a terra ed
indicherà la sveglia con la mano a palmo aperto in su.
Guarda un po !
Sono già mezzogiorno e mezza … ed io non ho ancora visto la luce del sole.
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Speriamo che ci sia … almeno.
... Queste caspita di coperte ! … Sono calde, caldissime;
ma quando sono a contatto con la pelle :
… mi pizzicano tutte le gambe. … Insopportabile.
Comincio già ad alterarmi! … E la giornata è ancora all’inizio.
Sempre nervi a fior di pelle.
Ma è colpa mia ! E’ sempre colpa mia.
Anche d’inverno preferisco stare nudo di sotto!
Non sopporto il pantalone del pigiama !
E i piedi devono respirare!
Una delle rare frasi che ricordo di mio padre purtroppo.
...Però mi si ghiacciano adesso! … … Dove sono i calzini ? …
L’ ho inghiottita !
Che distratto che sono.
Non mi sono concentrato su quello che stavo masticando !
Ormai mi capita spesso! Non di inghiottire le gingomme, questa è la prima
volta!
Di masticare le cose distratto ; e finire poi per inghiottirle.
Così : ... ... senza capire ciò che ho inghiottito.
Non si ingoiano le “gingomme”! Si può affogare !
Me lo dicevano da piccolo: … stai attento, stai attento!
… E ora come faccio a farla ... ri..uscire? No, non si può !
... Almeno però so di averla ingoiata!
Già : è importante sapere quello che si è ingoiato!
Bisogna averne la consapevolezza!
… Potrei mettermi le dita in gola come feci una volta da bambino!
Ricordiamo molto le cose di quell’età :
… le costruzioni , … le bambole, … i soldatini.
… E al momento giusto : fiumm! (gesto con la mano che scappa via)
Tiriamo fuori il nostro vissuto. E lo infiliamo nel nostro presente.
… Mi venne da vomitare quella volta !
C‘era già qualcosa da rigurgitare.
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E un parente mi disse esattamente quello che mi viene di fare adesso!
(mostrare le due dita da portare vicino alla gola)
Non c’avevo mai provato! … e pensai :
ma che bella soluzione ! … Facile !
Misi le dita … così !
(mettendo le dita in gola dall’esterno e sorridendo lievemente)
Che ingenuo.
E feci anche la mossa di abbassare la testa!
… Come siamo belli quando siamo bambini.
Inesperti, … spontanei, ... creduli .
… Quanto avrei da imparare da lui; cioè da me tanti anni fa!
... Chissà poi che cosa succede.
... Oh! Ancora distratto !
(sbrigativo)
Le mamme hanno sempre ragione, anche quando siamo … grandi.
… Lei li avrebbe trovati subito i calzini... ... ... ...
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Che giornata temperata.
Sembra una di quelle rubate alla “nutrice della bellissima alcione” !
… E che bellezza i piani terra ! … Basta aprire una finestra...
e ti senti quasi per strada.
In centro poi: … guardando il passeggio, … mi sento in compagnia.
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Le fa sentire in ogni momento, la cadenza del loro vivere.
Meno male che c’ è !
Altrimenti vedrebbero scappare via il tempo senza accorgersene!
(accellerando a tratti)
Hanno anche lo stesso passo !
Devono averlo per forza ! Camminano sottobraccio !
E non corrono mai ! … Inciamperebbero !
La teoria dei piccoli passi. A seconda delle proprie gambe.
… Hanno gioco forza : lo stesso avanzamento;..pur avendo velocità differenti.
Ma vanno per raggiungere insieme il medesimo traguardo.
(con tono inizialmente piagnucolante per scherzo, che poi torna normale)
Hanno addirittura pensato di andare a vivere insieme. ... Come in un nido.
Nfh ! Mi ricordo a tal proposito .. una frase curiosa di un mio amico di scuola:
diceva che essi ricordano gli uccellini di un nido !
Se uno vola via: … gli altri muoiono !
E già ! … Forse si vogliono così bene :
… proprio perchè nessuno di loro…ha mai volato.
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(con tono ed atteggiamento spazientito che diventa deluso e poi pensante)
Dico avrebbero potuto incontrarle quelle tre sorelle no !!
… No ! No. … La vita si decide per un incontro fatto !
Ma anche, talvolta, .... per un incontro non fatto.
... Ma c’entreremo qualcosa noi … nel procurare i nostri incontri ?
(toccandosi la pancia)
… … Ho una certa fame !
(guardandosi le gambe)
Ma soprattutto : … … mi si stanno gelando anche le gambe !
Ma guarda un po’ ?
Un ricordo ancora attaccato ad un oggetto!
Rammento appena questi strani attrezzi.
Nessuno li usa più !
Non c’è più tempo da perdere !
Troppo ripetitivo, monotono ! ... Non si impara niente.
L’attore impugnerà i lunghi ferri per fare la maglia tenendo singolarmente i capi tra
le mani e portando l’altro capo sotto le ascelle. Mimerà lo sciare.
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L’attore si arresterà al punto di partenza, riprendendo a parlare normalmente,
riposando i ferri nel comodino.
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(spazientito )
Ma siii … preferisco il Nesquik, è più pratico, … più sbrigativo!
Bello ..e pronto !
Tutte le cose di cui mi desidero circondare le voglio già belle e pronte!
Sempre a portata di mano nel comodino !
Per muovermi il meno possibile.
Come le briosces con le palline di zucchero in bella vista!
Ma va là..aa ! … Va là che non ho tempo da perdere ad inzuppare!
Cos’è ?
(scattando in piedi )
Un tamburo ? … Mah !
… Una volta mangiavo veramente bene! … C’era la nonna!
Aveva una faccia aguzza da vecchia befana!
E un aspetto da antica fattucchiera.
Solo apparenza. Mai mangiato una mela avvelenata da lei.
… Dinuovo l’apparenza. Mi sbaglio sempre !
Dovrei invertire la tendenza che ho nel credere al buono e al cattivo;
… forse mi ingannerebbe meno.
Ma cos’è ?
Non è un tamburo !
(mettendo la mano aperta al petto)
Sembra provenire da dentro !
E lo posso sentire solo io.
Come un tamburo … ingabbiato in me.
Mi batte tutto il corpo!
(piano e deciso ) Violentemente.
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(risedendosi )
Forse ho bevuto un po’ troppo ..latte !
… Ma no ! … Sono seduto, … fermo, … immobile.
(ridendo piano)
Ha ha ha ha ha ... ... … : ascolto solo il mio battito.
Tum tum, tum tum.
Forse sono vivo ! (ironicamente e sempre più silenziosamente)
… … Vivo! … … … Vivo.
L’attore si alzerà in piedi ed alzerà lo sguardo verso l’alto come a guardare il cielo,
con le braccia aperte.
Poi farà scendere lo sguardo leggermente come a guardare gli spigoli del solaio
e si metterà quasi spalle al pubblico per lasciare immaginare meglio i muri della
stanza, che indicherà con le braccia portandole verso spigoli opposti .
E invece mi tocca guardare … solo le muffe sui muri ! … Altro che cielo.
Come si spiega ?
Non c’è verso di poter vedere i muri bianchi!
Belli, … puliti.
Devono sempre spuntare queste odiose muffe !
Mi dicono : … non sono muffe ! … E’ condensa.
Condensa ,… condensa . Ma cos’è stà condensa ?
Mi dicono ancora : … si forma perchè tra l’interno e l’esterno,
c’è troppa differenza di temperatura ; che genera questi fastidiosi batteri!
(pensante)
Condensa …
Me lo vado a cercare sul vocabolario !
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Azione che : … considerata con equità e giustizia: … merita la grazia divina!
Mamma mia. ... Contrapposizione ..all’azione
… che la merita in modo imperfetto. … Che parola stupenda !
Ma guarda quanto c’è da imparare … … cercando un’altra parola.
… Andiamo avanti : … condensa … eccola !
… Acqua risultante dalla condensazione: ... rendere denso . O più denso.
Diventare denso : … dice proprio così !
Diventare denso. ... Che vorra dire ? … E che centra con le muffe ?
Torniamo ai muri và !
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… Nelle parti più difficili da raggiungere !
E quando credi di aver finito : … devi fare un’altra passata!
Con la stessa decisione!
Allora sì che tutte le impurità andranno via ! … E potrai ...ridipingere .
Ueì ! … Se lo dice lui : vorrà dire: … che dovrò fare proprio così! E’ giusto !
Altrimenti che faccio : … pitto, e poi verrà di nuovo fuori lo stesso schifo !
Ha ragione .
Appena avrò il tempo di dedicarmi , … farò un lavoro perfetto !
… A regola d’arte !
I miei muri saranno talmente puliti da doverla respirare nell’aria la pulizia !
Dovrà essere una conquista non avere più in casa … … le muffe.
Poi ridipingerò !
… Così le mie pareti avranno anche l’aspetto … sublime.
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(indicando col dito vari passanti ed alterando il proprio umore)
Vi tengo tutti fuori ! … Tutti!
Nessuno, nessuno, può entrare nella mia vita!
Cosa credete di poter poi giocare con me ?
Nooo . … Non ve lo permetto!
Non vi dirò mai … di me ; … dei miei pensieri, … del mio spirito!
Possiamo solo scherzare !
Possiamo solo giocare a non nasconderci !
Possiamo fare finta ..di scontrarci per strada !
… … Cercarci l’un altro ma senza mai la voglia vera di incontrarci !
L’attore , incerto, indosserà un paio di scarpe da tennis che stanno a terra vicino
alla finestra.
Prendendole troverà i calzini infilati dentro e farà un gesto di stizza .
(nel mentre)
I calzini … ... ... ...
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Aprirà la porta-finestra timoroso, poi con la testa spierà fuori da ambo i lati,
si avvicinerà all’uscio ed uscirà timidamente ed impaurito lasciando volutamente
aperto l’infisso con l’intenzione di non allontanarsi.
Si sentirà ,man mano che si apre l’infisso, il vociare della gente ed il rumore del
passeggio, che aumenteranno leggermente fino al primo ciao dell’attore.
Poi il rumore si stabilizzerà.
Ciao … … … … ciao … … … …
ehi ciao ciao ! … … Mamma mia come sono distratto.
Salve ! … … … Chissà chi era questo quì? … Mah! Non me lo ricordo .
(riprendendo a camminare)
Ma per fortuna siamo in pieno giorno!
E poi su di me non si vede! Io resto sempre uguale!
Per me è un gocciolare di un rubinetto chiuso … che non perde !
Dove sono?
Mi sono estraneato ! … Ed ho sbagliato strada!
Torno sù quella retta !
Non ci è concesso neanche questo : … di sbagliare strada.
Ci si può perdere !
(sorpreso)
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Ciao !!!
… Questo non lo avevo proprio riconosciuto.
ma come facevo a riconoscerlo ? E’ cambiato così velocemente !
Sembra che in certi periodi della vita
si cresce o si invecchia molto più velocemente!
… No ! questi altri non li conosco sicuramente! Quindi, non ho da salutare!
... Con quello … lavoriamo insieme: … ... ciao carissimo !
... ... Carissimo?
Perchè gli dico carissimo se in fondo di lui non me ne frega niente !
E gli dico … carissimo .
... Ueì ! … Quello lì mi sembra di conoscerlo !
Si sta avvicinando ! … Che faccio? … lo saluto o non lo saluto ?
Già perché se lo conosco e non lo saluto : … sono un maleducato!
Se non lo conosco ... e lo saluto : … penserà solo che mi sono sbagliato!
Lo saluto comunque, ma sì, un saluto non costa niente ;
forse lo faccio anche felice !
... Magari penserà anche lui …. di aver incontrato un passante !
Gli faccio un saluto deciso : … … … Ciao !
... ... ... Mi ha preso per un cretino.
… … Quello lì mi sta antipatico ! … Non lo voglio salutare.
Anzi : … per evitare l’incontro.. cambio strada : … lo evito.
L’attore farà un leggero movimento con il corpo come ad evitare qualcuno ed uscirà
leggermente fuori percorso ;
poi tornerà a camminare avanti e indietro nel suo percorso,
ma sempre più freneticamente.
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Quelli in cui per forza incontrare confusione !
Non ci vanno mai bene i luoghi silenti, … tranquilli.
I luoghi in cui la mente : … può mettersi a pensare sul serio;
senza distrarsi ; … senza essere abbarbicata alle consuetudini;
… condizionata.
“Raggiungerai la saggezza, solo se diverrai sordo ai rumori del mondo“!
Temiamo di perderci ! … O forse … … temiamo di trovarci.
… … I passanti : … che bella funzione hanno.
Attraverso uno strano legame che li unisce , … formano una forza;
che riesce a tenere su i pantaloni; … che altrimenti scivolerebbero giù .
Ed abbassandosi : … rivelerebbero la nostra nudità; … la nostra essenza.
Tutto … passa attraverso i passanti.
Ma ci sarà qualcuno che ha infilato la cinta?
Che stanchezza.
Certe situazioni e pensieri … mi stancano . Anzi … mi distruggono!
Ho bisogno di riposare un po ! ... ... ... ... ... Ma non è sonno !
E già ci mancherebbe altro ; … sono solo in piedi da due ore!
... E’ come … bisogno di un rifiato mentale.
Proverò quella tecnica … orientale, già!
Funziona !......l’ho provata qualche mese fa !
In una specie di centro … benessere.
(indicando il tappeto nuovo)
Ho comprato questo tappeto quasi apposta ; … è l’ideale!
Sei a contatto col pavimento, ma senza sentire freddo ! … E si sta comodi!
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Provo a rilassarmi.
Provo a fare ..veramente … quello che bramo tutti i giorni.
Non è una cosa facile!
Non è spoltronarsi ! … E non è dormire.
La chiamano … posizione del cadavere.
Con la mano prenderà le carte di briosces dalla tasca e le metterà sotto il tappeto,
battendoci sopra per evitare il continuare del loro scricchiolio.
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In compagnia del vostro corpo.
E’ con lui che dovete rapportarvi.
Cercate la sua consistenza, … la sua morbidezza, … la sua natura.
Contattate sempre il respiro . La sua vitalità interiore.
Lasciatevi attraversare dai pensieri.
Accoglieteli. Ma lasciateli sfilare via . Non assecondateli.
Abbandonate la testa … al suo stesso peso.
Rilassate la faccia. Rilassate la mandibola.
Rilassate la lingua . … Sentite la testimonianza di voi stessi.
… Siete energia.
La mente è vigile ; … ma senza una casa ; senza una dimora; ..nè tempo.
( piagnucolante)
Ma che ci sono andato a fare in quel centro benessere ?
Non avevo proprio altro da fare ?
E poi quello lì che credeva di essere un Santone ! … Uno Psicoterapeuta.
Avrebbe dovuto essere lui il vero paziente !
Non ci ho mai creduto a queste cretinate !!!
( sorpreso)
… Ma adesso : … adesso non mi posso muovere !
Eh già! Sono come bloccato !
Come un fazzoletto bagnato per terra! … E continua a piovere.
( ironico )
La posizione del cadavere. ... ... Non sono mica un cadavere … io !
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Nch ! … … … ( respirando irregolarmente spaventato)
Stavolta sì … che ho avuto paura !
Paura di guardarmi davvero dentro !
Di provare a guardare l’altra faccia della medaglia.
Che cosa stupida!
Ed ho concluso anche male !
… Nemmeno alla fine terminiamo nel modo giusto!
Non ho avuto neanche il tempo di sentire freddo.
Avrei dovuto finire lentamente !
Attendere un impulso di una parte qualsiasi ed inaspettata del mio corpo!
E poi aspettare il tornare del mio stato naturale.
Riaprire magicamente gli occhi … come in una nuova dimensione
di cui non ho il controllo. ...Era così che diceva quella voce !
Mi frullano per la testa le cose studiate a scuola e stipate dentro alla rinfusa.
Un corpo più si muove: … come sto facendo io:
e maggiore è la sua energia cinetica;
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mentre diminuisce la sua energia potenziale.
Complicato !
Ma la cosa stupefacente è sapere
che quanto più il corpo si muove ( rallentando ) ... lentamente:
più aumenta la sua energia potenziale !
( sorpreso ) Un corpo fermo quindi :è al massimo della sua energia potenziale!
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Loro avevano cavalli, … fucili, … gogne,
e pensavano di essere migliori di noi!
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Nervi che si irrigidivano, muscoli anche nella faccia e ... potenza ;
potenza di esplosione!
Era come un balletto artistico, … faceva le forme : … lento..lento..lento ,
e poi veloce come freccia scoccata! O come fulmine che spacca l’albero!
… Dove sono finiti adesso eh ?
Che fine avranno fatto ?
... Certo è che qui se ne vedono : … ma di tutt’ altro tipo.
Siete peggiorati anche voi eh ! … Vi inizia a venire l’artrosi come a noi !
… Strani ! … Quelli che si vedono qui: … appaiono strani. ……Estranei.
… … Ma perché sono qui ? … Cosa sono venuti a fare?
Forse sono ancora … in azione !
… Tutti lo stesso mestiere: … … il negoziante ; …cinese naturalmente.
Hanno tutti gli stessi articoli, gli stessi oggetti.
Sembrano sotto un unico “brand”!
E le cose sono talmente simili da sembrare uguali a quelle … autentiche.
Forse le mie zie l’ hanno solo.. firmata la mia coperta!
… Come fanno ad avere prezzi così indegnamente bassi ?
Forse gli oggetti sono di carta ? Di carta di riso ?
E le stoffe ? Le simil pelli, il Jeans ?
Non sono di carta di riso?
Forse plastica : ..come la mia abasciur !
… Se le sono trasportate da lì ! … Dalla lontana Cina.
Aerei, container, navi ; … grandi imprese insomma!
… … Ho comprato queste scarpe per pochi euro !
( evidenziando, mostrandole, le dita di una mano )
Sembra che i conti non possano tornare più !
Che gira e gira ... buttiamo acqua sempre nello stesso stagno!
( indicando la absciour a paperella )
Come sarebbe contenta la mia paperella se potesse sguazzarci lei !
… Più ci penso, … e più mi sembra che ci sia qualcosa di strano.
Non una parola, un discorso, un cenno di intesa, un faccia a faccia!
... ... Ma parlano ?
… Non si sa !… Misteri dell’Oriente.
Sembra quasi … che la nostra lingua non gli interessi.
Come se dovessero rinnegarsi!
Ma dove vanno ? Dove passeggiano ? Cosa comprano ?
… La mangiano la pizza ?
Credo che il riso Gallo lo mangino ! … Per mantenere la linea … invidiabile.
… Una volta ho visto un cinese battere le mani una sola volta e sfregarsele
subito dopo ! Così ! (fare il gesto con le proprie mani) .
... Chissà cosa stava provando ?
Contentezza, soddisfazione, … o magari solo freddo !
… E lo sport ? Perché non lo fanno ?
Ma almeno il gusto di vederne uno con furore al Circolo di Ping Pong !
Solo per vedere come caspita fanno a prendere la racchetta in quel modo!
Niente … … Niente di tutto questo ci è dato sapere.
… … … ... ... Dove Muoiono ?
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O meglio: … dove vanno a finire ..quando muoiono ?
Chiarissimo !! … … chiarissimo.
… Idee proprio chiare !
... Un po’ scontroso però eh !
Sembra che si offenda se gli parli !
Ma probabilmente ... è la diffidenza … che li indispone !
Come a tutti.
Forse dovremmo solo ... parlare la stessa lingua ..e considerarci...
un gusto in mezzo a tutti i gusti.
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Mi senti ? … Ehi parlo con te ! Mi senti ?
Te ne accorgi se ti chiamo … compaesano ?
... I nuovi cercatori sono già qui !
Ehi ! …..ce l'ho con te !
Sì tu , … proprio tu , … parlo con te !
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Mi guardo intorno … e non vedo più gente.
Mi guardo intorno … e non vedo più un luogo.
Mi guardo intorno … e non vedo più un sentimento.
(ridendo corposamente)
Desideranti di noi stessi : Ah ah ah ah ah ah ah !
Che sciocchezza ! … Che sciocchezza.
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L’attore si incamminerà verso il letto e si andrà a coricare mentre le luci di scena si
abbasseranno impercettibilmente fino alla penombra dell‘inizio.
Si rivedrà la luce della abasciur.
……… FINE
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“Nella penombra della scena, … la sveglia suona come sempre.
L’attore ha un sobbalzo.
Non ha bisogno di vederci ;
sa già … dov’è la suoneria che deve arrestare.
La sedia è a 80 centimetri:
mezzo giro a destra, due passi avanti.
Ogni secondo si stampa uguale, … perfetto, … senza sbavature.
Tra pochissimo, … anche gli altri personaggi prenderanno posto,
senza intaccare minimamente l’ordine prestabilito.
Lui lo sa benissimo.
Il meccanismo regolato e perfettamente oleato della sua vita.. non muta.”
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ringraziamenti :
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Ci stiamo staccando troppo dalla nostra scena : la realtà : la terra :
ceppo sensibile della nostra esistenza. Inaridendola.
Il sogno è la massima espressione delle idee . Quindi, della vera realtà.
Perchè capace di contemplare l’anima. E di cercare il sapere.
(da Platone)
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