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PROGETTO DI RISPARMIO

IDRICO BAGNACAVALLO
Soggetti attuatori:
 
Regione Emilia-Romagna - Servizio Tutela e Risanamento Risorsa Acqua
 
PROVINCIA DI RAVENNA
 
Comune di Bagnacavallo - Assessorato alle Politiche Ambientali
 
Legambiente Emilia-Romagna
 
Hera Ravenna s.r.l.
 
Università del Studi di Parma
Dipartimento di Scienze Ambientali
L’aumento del consumo d’acqua per usi civili e produttivi ha determinato negli ultimi anni
l’insorgere di una situazione assai problematica per quanto riguarda il reperimento delle
risorse idriche. In quasi tutte le realtà questa situazione è aggravata dalle condizioni precarie
in cui versano le acque, sia superficiali che di falda, che risultano inquinate e talvolta del
tutto inutilizzabili a fini potabili o irrigui. I deflussi idrici di quasi tutti i corsi d’acqua in
Italia e nei Paesi europei sono inoltre fortemente alterati da prelievi eccessivi e dalla presenza
di infrastrutture (dighe, canalizzazioni e derivazioni) che incidono pesantemente sui bilanci
idrici e sulla disponibilità della risorsa, con impatti sia sul grado di soddisfacimento di tutti i
bisogni sia sulle funzioni ecosistemiche degli ambienti fluviali e delle adiacenti zone riparali.
In Italia, nonostante la riduzione dei consumi (soprattutto industriali) registrata di recente, la
situazione resta in alcune aree critica per l’insufficienza e l’inefficienza dei sistemi
acquedottistici, per il permanere della contaminazione delle falde, per i crescenti fenomeni di
intrusione salina, per gli alti consumi del settore agricolo.
Ridurre il consumo dell'acqua nel settore domestico è necessario per diminuire la pressione
sull’acqua di buona qualità, con ripercussioni anche sul consumo globale della risorsa.
Inoltre il settore domestico costituisce ambito privilegiato per la educazione al buon uso
dell’acqua, condizione “sine qua non” per un attecchimento dei principi di sostenibilità. Il
progetto descritto in questo documento tenta di dare una prima risposta a questo problema
prestando attenzione alle tecnologie da utilizzare a all’informazione, nella consapevolezza
che nessuna politica di utilizzo razionale delle risorse può prescindere dalla sensibilizzazione
della collettività.
CONSUMI IDRICI IN EMILIA-ROMAGNA AL 2000
in Mm3/anno

Uso Industriale 278 12,9 % tendenza negativa


Uso Agricolo 1385 64,4 % tendenza stabile
Uso domestico 487 38,9 % tendenza aumento

Prelievi da falda
Uso industriale 61,5 %
Uso Agricolo 14,9 %
Uso domestico 58,1 %

ovvero l’uso industriale e domestico comportano un prelievo da falda di 454 Mm 3/anno


E’ in discussione in questi mesi il Piano di tutela delle acque redatto in base alla L.R. n°
25/2000 che prevede gli scenari fino al 2016 dell’andamento dei consumi e dei carichi
inquinanti, nonché delle azioni da intraprendere per migliorare la qualità delle acque
sia sotterranee che superficiali.

Il maggiore consumo d’acqua è da imputare al campo agricolo dove solo tecniche


irrigue innovative e azioni di medio-lungo periodo possono portare ad una riduzione
del fabbisogno. Il maggior prelievo da falda è invece da imputare all’uso domestico.

Attualmente la dotazione pro-capite è di 160 litri ad abitante al giorno.


Obiettivi del progetto
 
Gli obiettivi generali che questo progetto si propone di ottenere sono:
1.      sperimentare su una comunità estesa una tecnologia per il risparmio
idrico che sia di facile applicazione e, in forza di ciò, possa diffondersi,
dopo la fase di sperimentazione, anche a vasti settori della collettività;
2.      sensibilizzare la collettività sui temi del risparmio idrico e dell’uso
sostenibile della risorsa acqua;
iniziare un percorso di collaborazione tra enti locali, organizzazioni non
governative, società di servizi e Università per la realizzazione di progetti
finalizzati alla implementazione pratica dei principi di sostenibilità.
 
 
Area di Studio
 
L’area di studio del progetto è situata in Provincia di Ravenna, e comprende alcuni settori dei
centri abitati dei Comuni di Bagnacavallo e un comune limitrofo come area di confronto. Il
comune di Bagnacavallo, ha un’estensione di circa 80 kmq per oltre 16.000 abitanti, residenti
in parte nel capoluogo (circa 9.000) e in parte ripartiti nelle sette frazioni di Boncellino,
Glorie, Masiera, Rossetta, Traversara, Villanova, Villa Prati. L’economia si regge
prevalentemente sull’agricoltura e sulla piccola e media industria (nei settori calzaturiero,
elettrico, produzione di alimentari, detergenti e macchine utensili). I terreni sono occupati da
coltivazioni di grano e granturco e da frutteti: peri, meli, peschi, viti (che danno soprattutto
Trebbiano), albicocchi, kiwi. In città sono presenti anche grossi stabilimenti per la
commercializzazione e la lavorazione della frutta. Da segnalare la ricorrenza di San Michele,
dedicata a San Michele Arcangelo, patrono della città, che ricorre il 29 settembre di ogni
anno. La festa si svolge generalmente l’ultima settimana di settembre e ha come teatro le vie,
le piazze e gli scorci più belli del singolare centro storico di Bagnacavallo. La popolarità
della manifestazione può essere vista come un veicolo di promozione dell’iniziativa qui
proposta. Il progetto sarà implementato su una frazione delle famiglie che popolano il centro
storico di Bagnacavallo, opportunamente selezionate.
I riduttori di flusso

• Il riduttore di flusso Eco è un dispositivo che


agisce in tre diverse direzioni:
• -Una valvola di riduzione della portata
dell'acqua
• -Un dispositivo a spirale che imprime
all'acqua un movimento circolare
aumentandone la velocità.
-Un sistema di retine e fori che sfruttando la
forza dell'acqua stessa la miscela con aria
aumentando il volume del getto.
• La presenza di una valvola, tarata in modo
apposito dal costruttore, permette di
migliorare anche il confort dell'impianto
riducendo in modo significativo il disagio di
trovarsi sotto la doccia e non avere più acqua
calda perché un altro rubinetto è stato aperto.
• E’ sufficiente avvitare all'uscita del rubinetto il riduttore. Nella doccia e nei rubinetti che non
consentono di avvitare nulla si interviene inserendo un riduttore nel flessibile. Si tratta di svitare il
flessibile, avvitare il riduttore e ricomporre il tutto. Il meccanismo semplice di installazione non
dovrebbe teoricamente costituire un ostacolo ai fini del progetto.
• Il kit è realizzato in resina polarizzata sulla quale il calcare non attacca. E' offerto con una garanzia
della casa produttrice per 2 anni ma la sua durata teorica stimata è molto più lunga.
• I prodotti in commercio sono di due tipi:
• 1 - ECO SEMPLICE adatto per rubinetti con una parte finale svitabile. Occorre svitare la capsula
metallica finale del rubinetto, infilare il riduttore e avvitare la capsula al suo posto.
2- ECO SPECIALE adatto per la doccia che va avvitato al tubo della doccia stessa o al flessibile (il
tubo flessibile che porta l'acqua al telefono della doccia). E’ dotato, oltre che del meccanismo di
emulsione con aria e con il movimento a spirale, anche di una valvola di riduzione di pressione
variabile. Si adatta cioè al flusso diminuendo la riduzione del volume d'acqua se il flusso cala troppo.
Ha quindi la capacità di stabilizzare l'impianto e evitare di farti restare sotto la doccia che
improvvisamente diventa fredda, perché qualcuno ha aperto da qualche altra parte della casa un
rubinetto.
• L’installazione non è altrettanto immediata laddove i rubinetti, soprattutto se di vecchia generazione,
non hanno la parte finale filettata. Queste valvole, da dichiarazione del costruttore, sono in grado di
fornire un ottimo servizio anche con un flusso di acqua molto basso, cioè appena si apre il rubinetto.
Quindi possono indurre l'utente a ridurre ulteriormente i consumi aprendo meno il rubinetto. Inoltre,
a differenza dei normali miscelatori mantengono l'efficienza anche con pressione più alta.
•  
• Indicativamente questi riduttori dovrebbero ripagare il loro costo in pochi mesi e offrono un
risparmio notevole e un rapporto straordinario tra investimento e risultato. Non va infatti dimenticato
che molto dell’acqua utilizzata a fini domestici è calda, risparmiando energia per riscaldarla.
Fase prepratoria
 
La prova è iniziata nel mese di novembre del 2003 ed ha interessato tutto il centro
del Comune di Bagnacavallo, caratterizzato dalla presenza di 8.786 abitanti
appartenenti a 3.817 famiglie. La fase iniziale del progetto si è concentrata nel far
conoscere ai cittadini di Bagnacavallo l’iniziativa di risparmio idrico mediante
opuscoli illustrativi, interventi di personaggi dello spettacolo, uso di network
locali.
La distribuzione si è conclusa nel mese di febbraio 2004. durante la consegna agli
utenti è stata fatta compilare una scheda indicante, per ogni intestatario, il numero
di componenti del nucleo famigliare, il numero di rubinetti e docce, le forme di uso
domestico dell’acqua (giardino, elettrodomestici ecc.), i periodi di ferie, ecc.
La distribuzione è stata fatta a tutti i residenti del comune.
Pianificazione
 
Il punto più importante nella fase di pianificazione della sperimentazione è stato
quello inerente la stima delle dimensioni del campione da utilizzare per la prova. Poiché
l’obiettivo fondamentale del progetto è valutare se i kit installati consentono un reale
risparmio idrico, il suo raggiungimento passa attraverso il confronto tra il campione
selezionato e il gruppo di controllo sulla base dei volumi di acqua utilizzati. Data la
possibilità di effettuare un numero congruo di misure si è pensato di utilizzare un metodo
parametrico. Quello più immediato è il test t per due campioni indipendenti, che consente
di stabilire se esiste una differenza significativa tra due campioni. Tuttavia, dato che la
prova consiste in misure mensili per ciascuna delle unità campionarie, potrebbe essere più
utile un’analisi della varianza a due criteri di classificazione, con la quale stimare una
eventuale differenza fra campioni e tra periodi diversi (mesi) dell’anno. Infatti, attraverso
questo tipo di test si possono valutare la differenza tra il campione e il controllo, la
differenza tra mesi e se la differenza tra i due campioni è condizionata dal periodo
(interazione). Questa ulteriore indicazione potrebbe aggiungere informazioni utili sulla
potenzialità dell’uso del kit per incrementare la propensione al risparmio della risorsa.
E’ necessario tuttavia fare alcune considerazioni:
-         non è detto che, nel caso il test dia una differenza significativa, questa sia imputabile
effettivamente all’uso dei kit. Può darsi che le due popolazioni si differenzino nell’uso dell’acqua e
che questa differenza si rifletta nelle rilevazioni condotte sui due campioni, nonostante gli universi
considerati abbiano caratteristiche di fondo simili. Questa differenza andrebbe saggiata
considerando dati pregressi (serie storiche) oppure attraverso misure preliminari eseguite prima
della sperimentazione;
-         la differenza eventualmente significativa potrebbe essere dovuta a particolari condizioni del
periodo considerato (l’anno della prova). Per questa ragione sarebbe opportuno effettuare dei
confronti usando le serie storiche dei dati per capire se può esistere una differenza nel consumo di
acqua di anno in anno. In questo caso si tratterebbe di effettuare la prova con un disegno
sperimentale un po’ più complesso.
 
Per stabilire la dimensione del campione è necessario conoscere la differenza minima tra le medie
per definire una differenza significativa. La dita produttrice del kit assicura un risparmio fino al
50%, ma un approccio cautelativo che riduca questa stima è consigliato. Un risparmio del 20%
potrebbe essere considerato significativo, in questa fase sperimentale. E’ necessario, inoltre,
stabilire i livelli di probabilità  e per i quali si vuole che la differenza del 20% sia significativa.
In generale il criterio con cui si stabiliscono questi valori sono funzione dei rischi che si corrono
giungendo a una conclusione sbagliata. In altre parole si tratta di valutare se sia più grave
affermare che i kit funzionano quando in realtà non è così (rifiuto l’ipotesi nulla che non ci sia
differenza significativa quando è vera, errore di prima specie) oppure stabilire che non c’è
differenza tra usare o meno un kit nel caso in cui ci sia effettivamente una differenza (accetto
l’ipotesi nulla quando è falsa, errore di seconda specie).
Nel primo caso si potrebbe avere, ipoteticamente, una diffusione della sperimentazione e
delle applicazioni su larga scala, con una promozione commerciale per le apparecchiature
utilizzate, ma, allo stesso tempo, non si avrebbe un risparmio idrico e gli utenti non
avrebbero riscontri positivi sulla bolletta. Nel secondo caso si stabilirebbe che i kit non
funzionano, con la necessità di ricercare nuove tecnologie o nuove strategie per promuovere
il risparmio idrico. A fronte del rischio di non ridurre i consumi di acqua e di diffondere tra i
cittadini la sfiducia nelle iniziative finalizzate a un migliore uso dell’acqua sembra
preferibile un errore di seconda specie. Ciò comporta abbassare il rischio di un errore di
prima specie riducendone il livello di probabilità, che potrebbe essere posto pari a 0.01.
Definire rigorosamente il valore di  è più complicato in quanto si dovrebbe conoscere la
distribuzione dell’ipotesi alternativa. Per prassi si sceglie un valore uguale a 0,20 oppure
0,10 nella consapevolezza che tanto minore è  tanto maggiore è la potenza del test e
maggiore deve essere anche la dimensione del campione.
L’ultimo elemento per definire correttamente la dimensione è una stima della
varianza d’errore. Questa informazione non era disponibile per cui si è utilizzato un criterio
empirico secondo cui una stima attendibile del campione è data dalla radice quadrata della
popolazione. Poiché questa è nota essere pari a 3817 famiglie, il valore approssimato del
campione ammonta a 62 osservazioni. In funzione cautelativa si potrebbero effettuare 120-
180 misure (in ragione del 200/300%) per la zona in prova considerando che parte degli
utenti non hanno effettivamente aderito all’iniziativa o pur avendo aderito non installerà il
kit.
 
Sinteticamente i dati (ancora soggetti a lievi variazioni) sulla distribuzione sono i seguenti:

Riduttori per rubinetti distribuiti 9.370


Riduttori per doccie distribuiti 3.046
Riduttori per rubinetti/famiglia 4,9
Riduttori per doccie/famiglia 1,6
Famiglie 1.921
Abitanti totali serviti 4.974
Riduttori per rubinetti/procapite 1,9
Riduttori per doccie/procapite 0,6
Composizione dei nuclei famigliari che hanno ritirato il kit del risparmio idrico.

Composizione Famiglie %
1 a bita nte 18,8
2 a bita nte 32,6
3 a bita nte 27,3
4 a bita nte 15,2
5 a bita nte 4,0
6 a bita nte 1,4
7 a bita nte 0,4
8 a bita nte 0,3
Progetti Risparmio idrico Bagnacavallo Modulo Profilo dell’utente
LEGAMBIENTE Riservato Leagmbiente Scheda n°
Data / /

Cognome Nome

Via N°

Comune PR

Frazione

Codice utente Rilevatore

Informazioni nucleo famigliare - Composizione


 1  5
 2  6 1. Note nucleo famigliare:
 3  7
 4  8
Attività/tipologia
Casalinghe 1. N°
Studenti 2. N°
Lavoratori N°
Bambini N°
Pensionati N°
N° kit Eco
Rubinetti 3. N°
Doccie 4. N°
Riservato ufficio
Richiesta assistenza in data / / Eseguita in data / /
Rag. Soc. Idraulico
Riscontro  positivo  negativo
Osservazioni tipo di
intervento:

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