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(08 rgnr - n 6416/2010 ry gip Q Tribunale di Venezia Sezione del Giudice per le Indagini Preliminari procedimento penale ». 3 ORDINANZA CHE APPLICA MISURE CAUTELARI Il giudice per le indagini preliminari, Antonio Liguori esaminata la domanda di applicazione di misure cautelari nei confronti di 1. CARLON Claudio, nato a Milano il 17/6/1952 residente a Venezia, Cannaregio n.3105 difeso fiduciariamente dal’ Avv.Antonio Franchini del Foro di Venezia te RAGNO Domenico, nato a Vieste (Foggia) il 14/6/1954 residente a Meolo (Venezia), in via Roma n.20/3 difeso fiduciariamente dall’ Avy. Antonio Franchini del Foro di Venezia *BARISON Giuseppe, nato a Cartura (Padova) il 21/5/1965 residente a Zero Branco (Treviso), via Manzoni n.20/B/1/8 difeso @'ufficio (97¢.3 epp) dall’ Avy. Eugenio Gamba del Foro di Venezia 4. BENETAZZO Silvano, nato a Campolongo Maggiore (Venezia) il 30/10/1954, ivi residente, via Monte Berico n.2B; difeso @ufficio (97c.3 ep) dall’ Avy. Roberta Carraro del Foro di Venezia 5. GUERRIERI Dario, nato a Venezia il 19/10/1955 ivi residente in via Asseggiano n. 47/A; difeso d’ufficio (97c.3 cpp) dall’ Avy. Tommaso Politi del Foro di Venezia “6. PAVAN Remo, nato a Mirano (Venezia) il 24/10/1956 residente a Salzano (Venezia) in via Roma 226; difeso d’ufficio (97¢.3 opp) dal!’ Avv. Maris Tasso del Foro di Venezia 7, SPOLADOR Ring, nato a Salzano (Venezia) il 13/10/1945 ivi residente in via Pietro Micca n.24/B difeso d’ufficio (97c.3 cpp) dall’Avv. Umberto Mauro del Foro di Venezia indagati per i seguenti reati CARLON Claudio, RAGNO Domenico, SPOLADOR Rino, BENETAZZO Silvano, GAMBARO Alessandro, PACELLA Mario, PACELLA Massimo, GUERRIERI Dario, PAVAN Remo, VITA Mauro, BARISON Giuseppe, BENETAZZO Giorgio, BORTOLOZZO_ Giampaolo, BORDIN Fiorenzo, BORDIN Paolo e SARTORE Gabriele A) dei delitti di cui agli art, 81 ¢.2, 110, 319, 319 bis e 321 cp poiché con pit azioni esecutive di un medesimo disegno criminoso, in concorso tra loro, CARLON Claudio quale dirigente del Settore Edilizia della Provincia di Venezia e responsabile dei procedimenti, RAGNO Domenico quale responsabile di Zona della Provincia di Venezia € istruttore dei procedimenti, per compiere o avere compiuto atti contrari a doveri @ufficio connessi all’affidamento ¢ alla gestione di lavori pubblici della Provincia di Venezia, assegnati agli imprenditori SPOLADOR Rino, BENETAZZO Silvano, GAMBARO Alessandro, PACELLA Mario, PACELLA Massimo, GUERRIERI Dario, PAVAN Remo, VITA Mauro, BARISON Giuseppe, BORDIN Fiorenzo, BORDIN Paolo e SARTORE Gabriele, o a societa agli stessi riferibili, ricevevano denaro ed altre utilita che di séguito si elencano. CARLON Claudio: - si faceva ristrutturare, in gran parte gratuitamente, una sua abitazione in Budoia (Pordenone) dall’imprenditore PACELLA Mario; - otteneva, per la sua abitazione in Budoia (Pordenone), opere di giardinaggio dall’imprenditore BORDIN Fiorenzo e la consegna di fioriere dalla ditta IL SERRAMENTO, formalmente rappresentata da SARTORE Denis ma di fatto gestita da SARTORE Gabriele; si faceva restaurare e trasportare gratuitamente da GAMBARO Alessandro Je opere d’arte di cui al capo B_ presso la sua abitazione di Budoia; faceva finanziare, tramite limprenditore SPOLADOR Rino, dagli imprenditori sopra indicati ed altri non individuati, per la quota Pro capite di euro 6.000, un incontro elettorale cui prendevano parte politici locali a lui vicini; faceva effettuare gratuitamente dall’impresa di PACELLA Massimo lavori di ristrutturazione di un appartamento al Lido di Venezia, 2? di proprieta della moglie ZENNARO Michela: faceva fittiziamente assumere da imprese legalmente rappresentate da BORDIN Paolo (la Ristosystem S.A.S prima e la Associazione Sportiva Dilettantistica Sport System, poi), PRODANOV Ludmila, SS legata sentimentalmente a CARLON Claudio, alla quale venivano Ce Corrisposti regolare stipendio e contribuzione, nonostante la stessa, sin da fine 2006 non avesse pid svolto alcuna attivita lavorativa: si faceva promettere dagli imprenditori facenti parte del Consorzio Stabile Tecnoedil la consegna di importi pari al 3% dei ricavi dei lavori loro affidati dalla Provincia di Venezia dal settembre 2009; RAGNO Domenico: si faceva _ ristrutturare gratuitamente tramite le imprese “Rg Impianti”, “Universal Costruzioni “Il Serramento di Sartore ~~ Denis”, “Tecnoconsult Engineering Srl”, “Tecnoconsult Service Srl”, ©) Guerrieri Dario e Gambaro Alessandro (imprenditore che a sua volta & ha coordinato le attivita di altre ditte) due appartamenti a Trieste, per lavori del valore complessivo di Euro 350. 000, circa; acquistava un veicolo nuovo (Mercedes Classe A 180CD _ targata DJ316LM) avvalendosi, nel Pagamento del prezzo, anche (O del corrispettivo __riferibile alla vettura Mercedes CLK \ targata) BW962VP dell’imprenditore GAMBARO Alessandro, che contestualmente veniva ceduta alla concessionaria “Germacar” di Zoppola (Pordenone); - faceva sostenere all’imprenditore PACELLA Mario spese per cure odontoiatriche effettuate dalla moglie per oltre Euro 20.000; si faceva accompagnare per ragioni private dagli imprenditori sopraindicati in localita diverse dai luoghi ove erano in corso i lavori affidati e nel farsi sistematicamente offrire pranzi 0 cene; si faceva restaurare gratuitamente |’appartamento di sua proprieta sito a Meolo (Venezia) alla via Roma n.20; e quello occupato dal figlio Fabrizio a Meolo (Venezia) via Marconi n.1, da parte della impresa di GAMBARO Alessandro per un valore complessivo di circa Euro 2.500; - faceva ristrutturare da PACELLA Mario le parti comuni del condominio ubicato a Meolo, senza pagare la sua quota di lavori © senza pagare, alcune opere eseguite all’interno del proprio appartamento; - otteneva gratuitamente diverse forniture di elettrodomestici, mobili e arredi dall’imprenditore GUERRIERI Dario, da destinarsi alle diverse unita immobiliari a lui riconducibili a Meolo e a Trieste; ~ - otteneva presso le predette abitazioni in Meolo (Venezia), prestazioni gratuite di giardinaggio rese dall’imprenditore BORDIN Fiorenzo; - si faceva promettere dagli imprenditori facenti parte di “Consorzio Stabile Tecnoedil” la consegna di importi pari al 3% dei ricavi dei lavori loro affidati dalla Provincia di Venezia dal settembre 2009. Atti contrari ai doveri d’ufficio consistiti : - nell’affidare al gruppo di imprenditori sopra indicato, cui erano ~ anche legati da rapporti di frequentazione ed amicizia, circa il 90% ‘ dei lavori del Settore Edilizia della Provincia di Venezia, assegnati prevalentemente con il ricorso a trattativa priyata (v. prospetto allegato | alla richiesta di misura cautelare), ~ nel suddividere. le opere da appaltare in pitt lotti per ridurre V'ammontare del costo dei lavori e poterli affidare, con dirett® agli impretiditori sopraindicati o al consorzio Gi GP Stesi- - nel garantire, nel caso di assegnazione al maggior ribasso. il recupero del ribasso con ‘perizie di variante, Ppagamento di opere non previste, assegnazioni di nuovi lavori sugli_ stessi fabbricati, la cui approvazione e liquidazione da parte di CARLON Claudio € di RAGNO Domenico era da titenersi sicura in virtu del rapporto corruttivo esistente; ~ nell’emettere false “determine” di Pagamento per lavori o forniture mai eseguite o realizzate solo parzialmente. A Venezia dal 2005 al 2010. CARLON Claudio B) del delitto di cui ad art. 314 cp. poiché quale dirigente del settore Edilizia della Provincia di Venezia avendo per ragioni @ufficio il possesso di Opere d°arte ubicate in Palazzo Fasolo a Portogruaro, sede distaccata dell'Istituto scolastico XXV Aprile, in cui CARLON Claudio stava sov Tintendendo i lavori di ristrutturazione. ‘sé ne appropriava, facendole trasportare da Alessandro GAMBARO. nella propria abitazione di Budoia (Pordenone) A Portogruaro nel dicembre 2006. RAGNO Domenico C) dei delitti di cui agli art. 81 comma 2, 476, 314 cp. poiché, con pit azioni esecutive di un medesimo disegno criminoso, quale responsabile di zona del Settore Edilizia della provincia di Venezia, nell’esercizio di sue funzioni formava false determinazioni dirigenziali aventi ad oggetto l’affidamento e la liquidazione di lavori pubblici © forniture di beni mai eseguiti, dei cui importi e dei cui beni si appropriava facendoseli consegnare, o facendo eseguire lavori per importi corrispondenti in immobili privati a lui riconducibili In particolare formava le false “determine” distinte da nn. 2006/01796, 2007/02191, 2007/02607, 2007/03415, 2007/01403, 2007/01988, 2007/01803, 2007/01840, 2007/03724, 2007/03694, 2007/03780, 2007/01795, 2007/03057, 2007/03522, 2007/01806, 2007/02723, 2008/01 163. A Venezia tra il 2006 ed i] 2008 CARLON Claudio e RAGNO Domenico D) dei delitti di cui agli art. 110, 476 e 479 c.p. poiché, in concorso tra loro, Claudio CARLON quale dirigente del Settore Edilizia della Provincia di Venezia e di responsabile del procedimento, RAGNO Domenico quale responsabile di zona della Provincia di Venezia e di istruttore del procedimento, attestavano falsamente Io stato di avanzamento dei lavori eseguiti fino all’11 settembre 2009 dalla ditta di Alessandro GAMBARO (sistemazione del cortile esterno di Palazzo _Fasolo), oggetto della determina di affidamento n.207 / 2009, mentre gran parte degli stessi non erano stati realizzati; e falsamente attestavano, nel certificato di pagamento ¢ nel primo s.a.l. (stato avanzamento lavori) che erano stati eseguiti lavori per 139.100 euro. A Venezia, nel settembre 2009. 6 ritenuto sussistere condizioni che legittimano laccoglimento della domanda cautelare, osserva quanto segue . §.1 Sinossi Levidenza disponibile permette di stabilire che, agendo in attuazione di uno strutturato programma di frode, gli indagati funzionari della Provincia di Venezia, Claudio CARLON, dirigente del Settore Edilizia dell’Ente, ¢ Domenico RAGNO, responsabile di zona e istruttore dei procedimenti oggetto di interesse investigativo, hanno illecitamente favorito le imprese appartenenti al catalogo delle corruttrici, descritto in imputazione sub A), loro permettendo di fare lucrosa incetta di lavori in appalto (dal 2005 a tutto il 201 0). Per la migliore intelligenza dei fatti & bene premettere che nei primi due anni Gi interesse (2007 ¢ 2008) la percentuale degli appalti aggiudicati dalla manomessa stazione appaltante alle imprese assistite da illecito favore, raggiunge la soglia del 90% di quelli complessivamente erogati. Per perseguire tale risultato, 1 funzionari corrotti hanno deliberatamente disatteso ogni garanzia nota in tema di economicita, efficacia e buon andamento dell’azione amministrativa Ghi esiti @indagine permettono di porre che, nella prassi criminosa osservata al malgoverno della norma coneerente la “forma” della garada_indite, Seimpre si associa V’iniziativa fraudolenta in fase di “scelta del contraente™ Lapporto dei due funzionari indagati nellattuazione del descritto programma di frode @ efficace, innanzitutto, quando si trata di “frazionare” ad arte "opera da appaltare, allo scopo di procedere senza vincoli, senza pubblicazione del bando di gara elo in forma di assegnazioni “negoziate e dirette” (la cui ammissibilita € circoseritta per legge al rispetto. di _ precisi “valori-limite” dei lavori da realizzare) Dove I'apporto dei due funzionari indagati, CARLON e RAGNO risulta essere di massima efficienza criminosa é, tuttavia, in fase di presentazione e di definizione dei contenuti tecnici ed economici delle offerte proposte dalle imprese favorite la dove risultano essere ordinariamente praticati ad arte ribassi assai_ elevati, nella prospettiva convenuta tra corruttori e corrotti di un “recupero” della differenza a seguire; e, cioé, in fase di esecuzione dell’appalto, mediante ingannevoli varianti in corso d’opera o mediante l’ingenerata apparenza di mz giori spese. Oltre che la fase di indizione della gara e di aggiudicazione dell’appalto, Paccordo corruttivo osservato investe la fase di esecuzione dei lavori e€ quella di loro “liquidazione”. Ed ancora, il controllo sulla congruita delle opere realizzate (essendo emblematica di tale degenerazione il caso particolare di lavori pagati prima del loro ineipit, descritto sub D) Per soprammercato, in una non trascurabile frequenza di casi, emerge che a fronte di un notevole impegno di spesa da parte della manomessa stazione appaltante, detti lavori o non sono stati realizzati affatto 0 sono stati realizzati male |) ¢ in minima parte delle utilita economiche erogate ai funzionari infedeli Ininterrotto é il flu: a titolo di corrispettivo per il descritto. malgoverno di funzioni; e cogenti risultano essere le regole stabilite da corruttori e corrotti in relazione a tali conferimenti. Sul versante dell’iniziativa criminosa propria dei gestori delle imprese illecitamente favorite, un ruolo di riferimento per gli altri concorrenti nel reato certo, di primazia nella gestione dei rapporti di corruzione osservati, risulta essere stato esercitato da Rino SPOLADOR e da Silvano BENETAZZO, garanti del pagamento in mani dei funzionari corrotti di tangenti in denaro dell’ordine di grandezza del 3 % degli utili realizzati dal cartello descritto sub A), grazie alla continua incetta di appalti Bene al di la di una percentuale sugli utili realizzati dalle imprese appartenenti al cartello delle corruttrici, Pevidenza costituita da esiti di intercettazione telefonica € wa presenti, cui si associa l’osservazione diretta di operatori di p.g procedenti “sul campo”, in concomitanza alle operazioni_ di ascolto, dimostrano come la richiesta di erogazioni da parte dei funzionari corrotti agli imprenditori beneficiari delle assegnazioni di lavori in appalto fosse costante dalla gratuita realizzazione di importanti lavori edilizi sul corpo di immobili appartenenti ai funzionari corrotti, alla consegna di forniture di mobili ed elettrodomestici, dal donativo di automobili alla provvista per cure odontoiatriche Domenico RAGNO, in particolare, giunge a presentare liste di “desiderata” ai destinatari delle proprie richieste (come da conversazione distinta da n.1883 di data 8 novembre 2009, in RIT 1072/09 prowvisoriamente trascritta in nota 147 a relazione n. 54384 dell’8 febbraio 2010). Nel rendere conto delle ragioni che giustificano l’accoglimento della domanda cautelare, occorreri considerare, innanzitutto, T’informazione che riguarda Ielevatissima percentuale degli appalti aggiudicati alle imprese _assistite da illecito favore rispetto a quelli complessivamente erogati dalla manomessa stazione appaltante (§.2) A rendere esaustiva ragione del perché la percentuale degli appalti aggiudicati alle imprese che appartengono al cartello privilegiato descritto in imputazione sub A), raggiunga la soglia del 90% di quelli globalmente erogati dal Settore Edilizia della Provincia di Venezia, sono Alessandro GAMBARO ¢ Mario PACELLA, gestori di imprese che operano nel tempo in condizioni di protezione Ammesso il fatto loro proprio, risolti alla cooperazione con gli inquirenti e alla denuncia della descritta pratica di corruzione (divenuta, dal loro stesso punto di vista, troppo vincolante ¢ onerosa), tali fonti convergono nel rendere indicazioni 9 iscontrabili e riscontrate, in ordine a durata, sistematicita ¢ non controvertibili, Costanza degli indagati nel descritto mercimonio di funzioni; in ordine alla protezione illecitamente accordata ai corrutiori in un contesto connotato da cogenza di regole non scritte quanto a ininterrotto conferimento di utilita erogate a titolo di corrispettivo per V'apporto prestato nel fraudolento malgoverno della norma (§.3 e § 4) Ammesso il fatto suo proprio, Mario PACELLA, titolare della omonima impresa di costruzioni e gestore insieme al figho Massimo della favorita “Pacella Costruzioni S11” rende indicazioni attendibili sui rapporti di corruzione investigati Tra le erogazioni devolute a titolo di corrispettivo per il fraudolento malgoverno di funzioni, tale fonte nomina la ristrutturazione non retribuita dell’appartamento di proprieta di Domenico RAGNO a Meolo e la gratuita ristrutturazione della villa di proprieta di Claudio CARLON a Budoia (ampliamento, rifacitura del tetto, garage, marciapiedi, caminetti, bagni ¢ altro); ed ancora, la ristrutturazione della villa di Venezia Lido della moglie di CARLON e la prowvista per costose cure odontoiatriche a suo favore, pure specificando di avere condisceso a dette pretese “per non essere estromesso dalla concessione di lavori provinciali” (cfr. §.4) D’altro canto ammesso il fatto suo proprio, fonte-GAMBARO rende conto in sede di interrogatorio della vicenda della dispendiosa ristrutturazione di due appartamenti acquistati_ a Trieste da Domenico RAGNO, spiegando che il funzionario infedele ha avuto modo di abbatterne i costi awvalendosi delle prestazioni di imprese appartenenti al catalogo delle “favorite”, In questo contesto, tale fonte, adeguatamente riscontrata, rende conto dei lavori di restauro realizzati dall’impresa di cui ¢ titolare, precisando che RAGNO lo ha messo dinanzi al fatto compiuto, ponendo di non volere pagare, concedendogli non pit che un indennizzo per le spese donde il versamento, in sue mani da parte del corrotto di soli trentamila euro a fronte di un preventivo prudentemente stimato di centoventimila euro (cft_§.3). La dove pure é provato che il funzionario infedele ha imputato nel tempo il costo di tale crogazione al plesso amministrativo di appartenenza, attraverso la seriale formazione di “determine _dirigenziali” 10 ideologicamente e talvolta anche materialmente false, come confessato da Mirco Giovanni BENETELLO, funzionario della Provincia di Venezia che di Domenico RAGNO é gregario, nell’ Amministrazione e nel delitto Pure occorrera considerare, nel prosieguo, come Domenico RAGNO molto abbia contribuito a compromettere la propria posizione processuale € che, avuta notizia del procedimento che ne occupa, a séguito di notificazione Gell’avviso nominato dall’art, 405 comma 3 e.p.p,, il funzionario ha avwentatamente reso a sopprimere prove ritenute pregiudizievoli. E davvero rilevante ai fini di prova risulta essere il fortunato reperimento, da parte degli inquirenti, di numerosi atti di “determinazione provinciale” ¢ di altri atti amministrativi istruiti da RAGNO © approvati da CARLON, avvenuto il 15 febbraio 2010 all'interno di un cassone di immondizie sistemato a ridosso della sede della Provincia di Venezia Vale qui anticipare che l’analisi della documentazione amministrativa soppressa da RAGNO, per buona sorte Teperita € pazientemente ricostruita dagli inquirenti permette di accertare i] dato di falsita ideologica di numerose “determine” di pagamento, il loro concernere forniture di beni mai procurate alla PA, iT loro riguardare Javori pubblici mai eseguiti, E perd. regolarmente pagati Donde la prova dell’illecita interversione del possesso da parte del funzionario infedele delle somme erogate dalla mano publica iv indicate (non meno di 570 mila euro liquidati in denaro contante dalla Provincia di Venezia.) Come contestato nel testo dell imputazione di riferimento, sub C). Tale evidenza sara dato considerare nel prosieguo sub §.5 Ulteriori elementi di prova pertinenti all’ipotesi di “corruzione” definita sub A), Concernenti Pavvenuto malgoverno di funzioni in fase di esecuzione dei lavori, in fase di controllo sulla loro congruita e in fase di loro “liquidazione” sara dato considerare nel prosieguo, sub §.6. In tale contesto occorrera esaminare, altresi, Tevidenza che concerne Vimputazione distinta sub D) e, percio, la prova relativa alla falsa attestazione concemente lo stato di avanzamento dei Iavori apparentemente eseguiti da GAMBARO fino all’11.9.2009 a Palazzo Fasolo, 11 oggetio della determina di affidamento n.207/2009, in realta mai iniziati, eppure liquidati Mentre dell? accennato espediente di “frazionare” l’opera da appaltare, allo scopo di potere procedere senza vincoli, senza previa pubblicazione del bando di gara e/o in forma di assegnazioni “negoziate e dirette” (la cui ammissibilita & circoscritta per legge al rispetto di precisi “valori-limite” dei lavori da realizzare) sara dato trattare nel prosieguo sub §.7 A. seguire, sub §.8, occorrera considerare la prova che concerne Villecita interversione del possesso di opere d’arte realizzata dal dirigente della Provincia di Venezia, Claudio CARLON, nel sopraintendere ai lavori di ristrutturazione di Palazzo Fasolo, a Portogruaro (cfr. imputazione di “peculato”, capo B) La motivazione della presente ordinanza rende ragione della sussistenza di esigenze cautelari e dei criteri di scelta delle misure da imporre (§. 9). E, in ultimo, delle ragioni che giustificano l'accoglimento della domanda di sequestro preventivo, fanzionale alla confisca del “prezzo” della corruzione, ¢, percid, del vincolo di indisponibilita costituito su beni di valore ad esso “equivalente” (§. 10) ae Concludendo. Le proposizioni-chiave che costituiscono l'imputazione di riferimento, risultano essere sortette, ciascuna e tutte, da adeguato supporto probatorio. Per quanto conceme il catalogo delle utilita percepite dai pubblici ufficiali indagati a titolo di comispettivo per il realizzato malgoverno di funzioni risultane gssere stati acquisiti non controvertibili elementi di prova. 12 1a, occome precisare, che, qui ed ora non risultano essere sortette da adeguato Supporto probatorio le proposizioni d’accusa attinenti ()) all’erogazione di opere di giardinaggio da parte di Fiorenzo BORDIN a favore di CARLON, (2) alla consegna di fioriere da parte di Denis e Gabriele SARTORE a favore di CARLON, (3) all’assunzione su richiesta di CARLON da parte di Paolo BORDIN della giovane Ludmila PRODANOV e (4) alla realizzazione di lavori di ristrutturazione del’ appartamento di Venezia Lido di proprieta della moglie di CARLON da parte di PACELLA padre e figlio ee Occorre criticamente considerare, in ultimo, che le dichiarazioni di fonte Fiorenzo BORDIN sono inutilizzabili, trattandosi di persona che all’epoca di sua escussione avrebbe dovuto assumere veste di indagato di “corruzione”, sussistendo, illo tempore, indizi a carico suo in relazione a detto reato Diversamente da quel che @ accaduto nel caso particolare di altre fonti, che, dopo avere reso spontanee dichiarazioni, nel prosieguo hanno liberamente Titenuto opportuno di rinnovare, richiamare e comunque ribadire le medesime in forma garantita efo in sede di interrogatorio (63 comma | cp.p.), Fiorenzo BORDIN non risulta essere stato escusso con le dovute garanzie. Percié le dichiarazioni rese da Fiorenzo BORDIN risultano essere, qui ed ora, Iutilizzabili conira se, e, per quel che in questa sede interessa, erga alios (cff.: art.63 comma 2 ¢.p.p.) §.2 Esiti di indagine concernente la elevata percentuale di appalti aggiudicati ad imprese assistite da illecito favore, rispetto a quelli erogati dalla stazione appaltante negli anni 2007 e 2008. In un primo momento, l’attenzione degli inquirenti si & concentrata sulle “determinazioni dirigenziali” ' istruite nel tempo dal funzionario RAGNO e approvate dal dirigente CARLON, tutte concernenti aggiudicazioni di appalti di lavori pubblici in forma c.d. “negoziata” 58 nel corso dell’anno 2007 LL nel corso dell’anno 2008 1 come noto, le “determinazioni” (0, in gergo, “determine”) sono prowedimenti tipici e nominati dal vigente Testo unico delle leggi sullordinamento degli enti locali, Esse permettono alle figure apicali di Comuni e Province, e, cioé, a Dirigenti e a Responsabili di Servizio, di esplicare efficacemente le loro azione, regolata da un quadro di riferimento normativo complesso pe, statuto e regolamenti), la dove obiettivi da realizzare e budget da utilizzare (e, cio’, i ineoli" operativo - gestionali) sono delineati da un Piano Esecutivo di Gestione (PEG) Le ‘“determinazioni dirigenziali” sono, percio, atti amministrativi_ in senso proprio (trovano collocazione, cioé, in un ambito procedimentale regolato), al contempo costituiscono “atti di gestione” riferiti a profil operativi del!'ativita, a mezzo dei quali Dirigenti ¢ Responsabili di Servizio attuano obiettivi. Le scelte dirigenziali, tradotte © formalizzate nel_provvedimento, producono risultati, che sul piano amministrativo incidono su situazioni giuridiche soggettive, Bonde il loro essere soggetti a controlli formali (di regolarita amministrativa € contabile), entre, per l'aspetto gestionale sono oggetto di valutazione economica e/o di efficacia dell’azione amministrativa. wepociat” &consentita unicamente 2 come not in vis generale, il ricorso alla procedure“ + neicasi e alle condizion’ nominate del’ art.57 del D Les. 9163/2006 (apgivdicazione di contratti pubblici “senza previa ‘pubblicazione di bando di gna"), oeenter alle condizioni nominate dallart,122 stesso D-Lgs. (voncernente is disipline specifica per i contrat di lavors pubblici “sotto sogis comunitaria") «ver casi nominal dalla. 125 D.Les cit. (acquisiione di lavori servizi eforiture_ “in economia”) in via generale, & aletianto nolo che gl eppali “sou soghs di rilevanza comuntania”, ovvero, di valoreinferiore ewe P ypbod lusts i definizione nonnative di cu al’ 28 le. C del D.Lgs.n.163/2006, sono ordinariamente stpulat mediante gays pabblica de aggiudicars «nore dea. 81 del D.Lgs. cite, ie, mediante miglore offers seezionats cn i eriteno del “vee ret bso" af E2)o con i enero del)" ofeia ecnoricaménte pi Vantagaiosa” (rt $3), le sazionappaltant selgono, Ce, 9 Picites di apiudicazione suddeti, guclo pid adeguslo in relaione alle caraterisiche dell oggetto del contretio ¢ indicang ‘rcventvamente nel bando di gaa quel sari adaato per la mighoreselezione posse, Sennnché, mente in vie penerale Pree del “prezzo pid basso” risuke essere garanuisicamente correno do regolc ci valutgione (art $6) che, se bene, © crac emente esservate, precludono la possiilita “/. J ricordo un episodio in cui fu il mio consorziato Rino SPOLADOR a chiedermi la somma di 6.000 euro, adducendo che erano necessari per una non meglio precisaia “festa politica” Tale richiesta mi venne avanzata agli inizi del 2009 presso la Provincia, nel corridoio del terzo piano ove & ubicato il Settore Edilizia. lo presi tempo; €, ritenendo che in Provincia ne fossero a conoscenza, decisi di chiedere lumi direttamente _all'ingegnere CARLON Claudio, come ho sempre fatto, anche per verificare che SPOLADOR non stesse chiedendo soldi per sé. Alla mia richiesta CARLON Claudio rispose » << si, se te 'ha detto SPOLADOR vuol dire che va bene; abbiamo gid parlato, é una cosa che si fa normalmente prima 22 At yD delle clesioni ~~. lo rappresentai pero che non avevo tutti | soldi ¢ chiesi se avesst potuto dividere la somma con un altro imprenditore, il piastrellista FALSARELLA Giovanni di San Michele di Piave (Treviso) che mi era stato indicato in precedenza dallo stesso. ingegnere CARLON Claudio, insieme a BENETAZZO_ Silvano, per lacquisto di piastrelle per un lavoro alla Caserma dei Carabinieri di Marghera CARLON Claudio acconsenti. Io quindi, sentendomi costretto a pagare, per non essere l'unico a non farlo, decist di chiedere aiuto a FALSARELLA Giovanni, col quale decidemmo di fare al 50%; quindi lui mi diede 3.000 euro in contanti, io presi | miei 3.000 euro in contanti & consegnai t 6.000 euro a SPOLADOR Rino, dopo qualche giorno, presso la sede di “RG IMPIANTI”. Successivamente ci fu la “festa”: che consisteva in una cena svoliast presso il ristorante da “Stella”, sulla Romea, in localita Lova. Erano presenti un centinaio di persone, ovvero alcune autorita e tutti i fornitori del Settore edilizia della Provincia. A titolo di esempio, ricordo gli imprenditori che mi stavano vicino Jing. CAZZAGON (progettisia esterno di Dolo), ling. RIZZO (progettista esterno di Mestre) con un collaboratore, GUERRIERI (mobiliere che avevo gia visio a Trieste, quando procurd i mobili per l'qppartamento di RAGNO Domenico), PACELLA Mario (edile di Jesolo) con il figlio PACELLA Massimo, TREVISAN della Mirano Impianti (collaboratore di “RG IMPIANTI"), SPOLADOR Rino di “RG IMPIANTI", BENETAZZO Silvano di “PLL BENETAZZO" e il suo socio BARISON Giuseppe (che dovrebbe essere garante finanziario di BENETAZZO), PAVAN Remo della “TECNOCONSULT" TAN di ¢ — molti altri che non conoscevo. Tra’ le “AUTOVIE VENETE", lingegnere CARLON Claudio, 206 lA Davide utorita ricordo BRE, all'apoca Presidente della Provincia. Non c'erano né RAGNO, né 5 gli altri geometri: solo i vertici. Ho ragione di ritenere che tutti abbiano pagato cifre analoghe. Tale mia convinzione deriva dal fatto che, quando arrivammo io ¢ FALSARELLA Giovanni, quest ultimo fu ripreso da SPOLADOR Rino perché non aveva portato la propria parte di contante, In realta SPOLADOR non sapeva che FALSARELLA 24 aveva dato meta quota a me, quindi evidentemente SPOLADOR si aspettava da noi (da me ¢ FALSARIELLA) da tutte somma di Euro 6.000; in sostanz aveva ricevuto una sola quota, anziché due [.. ]” dira, Considerata nel contesto delle acquisizioni probatorie di cui si é detto e fonte-GAMBARO rende noto che le imprese appartenenti al ridotto catalogo di quelle nominate in imputazione sub A) sono andate operando nel tempo in condizioni di illecito favore, facendo incetta di affidamento di lavori in appalto, senza subire concorrenza e senza che in fase di scelta del contraente (ordinariamente gestita in forma “negoziata”) partecipasse una qualche forma di concorsualita, un qualche criterio di economicita o di efficacia dell’azione amministrativa. In questo contesio, stando a quanto attendibilmente sostenuto da detta fonte, liniziativa delittuosa dei pubblici ufficiali infedeli, RAGNO e CARLON, destinatari di utilita e dazioni erogate a titolo di corrispettivo del malgoverno di funzioni, risulta essere decisiva ai fini di attuazione del descritto programma di frode: stando al quale, funzionari infedeli ¢ imprenditori appartenenti al numero chiuso degli ammessi a partecipare al “gioco”, riescono, a turmo, ad aggiudicarsi i lavori, in assenza di gara talora manipolandone andamento e esiti, talaltra impiegando metodi fraudolenti nella presentazione delle offerte, assai spesso usando lartifizio di frazionare Popera da appaltare in pid gare al deliberato scopo di poter procedere con assegnazioni dirette, sempre scongiurando la necessitd di ricorrere a procedure cd. “aperte” © comunque “garantite” (dal punto di vista dell’interesse pubblico), eet La narrazione di fonte-GAMBARO, intrinsecamente congrua e di buona accus forza esplicativa, converge, nel_—senso._predicato . con plurime e distinte acquisizioni probatorie, che, attenendo direttamente al fatto dei chiamati in causa e interferendo con lo specifico “thema decidendum’”’, 25 corroborano la credibilita “generale” —€ Pattendibilita “specific: delle dichiarazioni incriminatrici cui si € fatto cenno (da valutarsi giusta le regole di nominate dall'art. 192 comma 3 ¢.p.p.). Si tratta, in sintesi, di riscontr! che vertono su circostanze attinenti ai fatti investigat € a responsabilita soggettive di cui detta fonte rende conto, aventi carattere di cerlezza ¢ connotazione individualizzante. Di fatto, una volta individuato il nucleo di corruttor! prossim! ar funzionari infedeli (CARLON Claudio e RAGNO Domenico), gli inguirenti_sottopongono le Joro condotte ad un paziente lavoro di osservazione e controle L’esito di tali investigazioni @ riportato nelle relazioni distinte da n 54384 di data 8 febbraio 2010 e da n 205589 di data 13 maggio 2010 (c, certo, nella documentazione ad esse allegata, cui si rinvia per il necessario accertamento) + Gli @ che, il 24 giugno 2009, immediatamente dopo il rinnovo del Consiglio Provincial di Venezia, gli imprenditori SROLADOR Rino e BENETAZZO Silvano, — capofila del cartello dei favoriti, manifestano preoccupazione, paventando che gli equilibri_conseguiti a caro prezzo, grazie ai quali risultano essere sistematicamente beneficiati nell'assegnazione di appalti, possano entrare in crisi, Tali preoccupazioni vengono immediatamente ridimensionate da uno dei pit stretti collaborator di Claudio CARLON, tale Rodolfo ANDREOTTI. Di fatto, Rino SPOLADOR chiede alla sua persona informazione = Su chi firmera i contratti di li in avanti, ponendo che a rigore ultima parola spetta al Segretario Generale, E’ qui che ANDREOTT! Rodolfo precisa che cosi € per “quelli pubblici, perché quelli privati It firma CARLON, per cui non ci sono problemi..." Segue Peloquente risata di Rino SPOLADOR (come da conversazione distinta da n.38 del 24/6/2009 - RIT 800/09 in nota 76 ad informativa 8/2/2010 n. 54384). 26 x A902 17 luglio 2009 Domenico RAGNO e Claudio CARLON vanno a pranzo in Slovenia con i collaboratori Rodolfo ANDREOTTI, Filippo BARBIERI, Claudio PAGGIARIN, — Lorena BONANNO; insieme a loro, in gita, si trovano gli imprenditori Silvano BENETAZZO. Giuseppe BARISON, Lino BRENTAN, Remo PAVAN, Rino SPOLADOR, Flavio REDREZZA e Mauro VITA. La spesa del pranzo (e solo del pranzo) ammonta a duemila euro: ed = @ ~—interamente —sostenuta_— da BENETAZZO Silvano (come da conversazione _telefonica distinta da n. 3329, in RIT 797/09, trascritta in allegato 14 ad informativa 8/2/2010 1.54384). Liinteresse che lega l'imprenditore Silvano BENETAZZO al funzionario infedele Claudio CARLON @ tanto noto nel contesto locale, che, nell’ingiungere un pagamento ad altro imprenditore, dovendo riscuotere, Silvano BENETAZZO impudicamente ammonisce: “.. siccome Vaccordo era che quando tiravate i soldi mi pagavate.. no? Voi, i soldi dalla Provincia fi avete tirati!! eeh!?.. senno mi tocca andare dall ‘ingegnere [CARLON, nde] a dirglielo... eeehh!!” (come da conversazione telefonica distinta da n.3607 di data 21 luglio 2009, in RIT 797/09, trascritta in nota 89 ad informativa di data 8/2/2010 n.54384). Pure @ significative che dopo la pubblicazione della notizia della esistenza di un’indagine nei confronti di Domenico RAGNO e di Claudio CARLON, costoro decidano di organizzare un pranzo con gli imprenditori appartenenti al catalogo dei “favoriti”. Nel corso della conversazione intervenuta il 19 marzo 2010 all’interno del locale “il Rifugio” di Budoia (Pordenone), discutendo dell’indagine in essere, Rino SPOLADOR e Giuseppe BARISON affermano “tutto questo & solo colpa nostra! e¢ basta! Perché non abbiamo saputo fare gioco di squadral E' proprio questo 27 — > i! problema (incomprensibile)...siamo —ogmino per i fatti_— propri! non facciamo gioco di squadra! bisogna che facciamo gioco di squadra !!” (come da allegato 2 ad informativa distinta da n, 374503 di data 9/9/2010) Allincontro suddetto, intervenuto presso il locale “il Rifugio” di Budoia partecipano i funzionari Rodolfo ANDREOTTI, Lorena BONANNO, Domenico RAGNO e Claudio CARLON; e, certo, gli imprenditori Fiorenzo BORDIN, Remo PAVAN, Mauro VITA, Rino SPOLADOR, Lino BRENTAN ¢ Giuseppe BARISON (come da relazione di servizio ‘in nota 30 ad informativa distinta da n.205589 di data 13 maggio 2010) * La confidenza acquisita dall’imprenditore Silvano BENETAZZO presso Claudio CARLON @ tale da indurlo ad annunciare al funzionario infedele di volere consegnarli quel che sa e di avere intenzione di raggiungerlo a casa sua, a Budoia A tale affermazione CARLON Claudio replica di volere invitare all’incontro anche T’imprenditore VITA Mauro che pure gli ha chiesto di potere fargli visita (come da conversazioni distinte da n.4576, 4582 ¢ 4588 registrate sull’utenza in uso a CARLON Claudio trascritte in allegato 31 ad informativa n. 54384 di data 8 febbraio 2010) Si osserva, a margine, che VITA Mauro é Vimprenditore che, nel contesto della conversazione distinta da n. 2627 del 9 novembre 2009 annuncia al medesimo Claudio CARLON di volerlo raggiungere durante il week-end perché ha da consegnargli un divano a domicilio * Che BENETAZZO Silvano, oltre ad essere assiduo di CARLON, sia intimo a Domenico RAGNO viene in rifievo dal contesto della conversazione distinta da n.4303 dell’8 febbraio 2010, la dove avverte Pinterlocutore di doverlo contattare immediatamente ché deve parlagli a quattrocchi (come da RIT 1072/09, in allegato 4 ad informativa n. 205589 del 13 maggio 2010). 28 Gia si @ detto che, stando a fonte-GAMBARO, corruttori e corrotti sono soliti_convenire con largo anticipo quali “ribassi d’asta”” praticare illecitamente, e, certo, con quali mezzi fraudolenti “tecuperare” in fase esecutiva la perdita che altrimenti deriverebbe in capo a loro dal praticato eccesso di ribasso Gia si & detto che stando a fonte-GAMBARO, i corruttori sono soliti fornire illecitamente beni © servizi ai due funzionari infedeli, per il servizio prestato in fase di presentazione e di definizione dei contenuti tecnici ed economici delle offerte Gli @ che le proposizioni-chiave di fonte-GAMBARO trovano ancora una volta preciso risconiro nella conversazione jintervenuta il 25 giugno 2009 tra limprenditore Rino SPOLADOR e il funzionario Domenico RAGNO, ibilita di nel contesto della quale corruttore e corrotto discutono della pos “ricaricare” il preventivo proposto a suo tempo, in fase di scelta del contraente: vale a dire, di “recuperare” la perdita che altrimenti deriverebbe in capo all’imprenditore favorito dall’artificioso “eccesso di ribasso” (come da conversazione distinta dan. 50, RIT 754/09, provvisoriamente trascritta in nota 149 ad informativa n. 34384 di data 8 febbraio 2010). Nello specifico, Rino SPOLADOR, capofila del cartello di imprese illecitamente favorite, chiede al funzionario infedele garanzie in ordine all’adeguatezza del preventivo proposto da Alessandro GAMBARO, suo consorziato. Ottenute conferme in questo senso, il corruttore mette a parte il funzionario, che, se cosi é, egli stesso “fard la ricarica”, sortendo l’approvazione di RAGNO, che replica : “fai quello che devi fare, tu” Perspicua, nel senso dell’operativita, in corso d’opera, di un fraudolento dispositivo di “recupero” della perdita che altrimenti deriverebbe in capo agli appaltatori favoriti dall’“eccesso di _ribasso” praticato in sede di scelta del contraente, @ altresi la conversazione distinta da n.3750 del 21 luglio 2009, nel contesto della quale, Silvano BENETAZZO (gestore di Filli. BENETAZZO S.nc., di S.ARPI S.as, e di BENETAZZO Group) discute con Alessandro SPOLADOR, 29 (figlio di Rino, capofila del cartello di imprese favorite) di come “recuperare” la somma di quindicimila euro ingenerando l’apparenza falsa di maggiori spese affrontate per la realizzazione di un bar allinteno di una scuola (I'Istituto PACINOTT! di Mestre), oggetto di appalto. Tale evidenza permette di osservare come i favoriti abbiano operato un “ribasso” sproporzionato pur di acquisire 1a commessa, trovandosi a spendere quarantamila euro contro i venticinquemila corrisposti dalla Provincia secondo contratto come evincibile dalla conversazione intercettata, gli aggiudicatari convengono di recuperare” la differenza ingenerando l’apparenza falsa di maggiori spese su altri lavori (bussola, finestre, scale, etc.) con pari danno dell’appaltante (cfr. RIT 797/09, in nota 163 alla relazione di sintesi n. 54384 di data 8.2,2010) Del pari, attiene all’operativita di un dispositivo fraudolento di “recupero” della perdita che altrimenti deriverebbe in capo ai favoriti dal praticato “eccesso di ribasso”, la conversazione del 9 novembre 2009 (distinta da n.2818, in RIT 1073/09, cfr. nota 170 ad informativa di sintesi n.54384 di data 8.2.2010), intervenuta tra SPOLADOR Alessandro, figlio di Rino, capofila del cartello delle favorite, e del funzionario del Settore Edilizia della Provincia, Filippo BARBIERI, nel contesto della quale, paradossalmente, ¢ I’imprenditore a rendere edotto il pubblico ufficiale infedele delle tecniche da adottare per ingenerare I’apparenza falsa di maggiori spese. Testualmente resiavano fuori dei soldi * SPOLADOR: “...n0, sai che erano...avar che non avevamo messo dentro in contabilita * BARBIERI: “ ah!! erano quelli... ho capito! io direi di utilizzare il computo che ha fatto... perché noi abbiamo fatto un computo per quell 'importo = SPOLADOR: “ Esato! Esatio! pero magari... si, si.. ¢’ un elenco prezzi ma poi, di la fai... puoi fare enne pi .. oppure no? (in gergo burocratico, per N.P. si intende “opere non previste”, realizzate in corso d’opera, donde il recupero dell”“eccesso di ribasso”, n.d.e.) perché ci sono delle voct 30 che sennd mi tocca usare! le voci di sistemazione del phaz: esterno. quella roba la hai capite??? ” Allespediente descritto da fonteGAMBARO del “recupero” fraudolento delleccesso di ribasso” (praticato in fase di scelta del _contraente) a mezzo di perizie di variante o di esecuzione di opere non previste (veggasi “NP.” nel contesto della conversazione che precede) pure ha riguardo la conversazione distinta da n, 1996 di data 1] novembre 2009 (in RIT 1072/09 richiamata a pagina 3, punto 2, allegato 10 ad informativa di sintesi n. 54384 di data 8.22010), 1a dove il funzionario infedele Domenico RAGNO mette a parte Rino SPOLADOR, capofila del cartello delle favorite, che per quanto riguarda i lavori svolti presso ['Istituto scolastico XXV_ Aprile di Portogruaro, l’importo complessivo di sua spettanza é@ — salito “da 600 a 1.050, grazie alla perizia che ha recuperato il ribasso d'asta”. Analogamente, nel contesto della conversazione distinta da n. 2540 del 30 novembre 2009, in RIT 1072/09, trascritta prowvisoriamente a pagina 3 punto 3 dell’allegato 28 ad informativa n.54384 dell’8 febbraio 2010, il funzionario infedele Domenico RAGNO comunica a PAVAN Remo, gestore di “TECNOCONSULT SER VIC! di cui sa, @ necessario effettuare ulteriori lavori, in modo tale da “recuperare” che per quanto concerne i] cantiere del Commissariato di Portogruaro, la perdita dovuta all’ eccesso di ribasso praticato in fase di scelta del contraente tee 31 Lintercettazione della conversazioneintervenuta. i] 15 marzo 2010 nei locali della “Trattoria da Vittoria”, a Campalto, costituisce prova certa della costanza degli indagati, corruttori ¢ corrotti, nella desoritta prassi delinquente nel contesto di tale abboccamento, in trattoria, Pingegnere Claudio CARLON mnette discretamente a parte Alessandro GAMBARO di tenersi pronto, giacché, una volta realizzati i lavori che sta ultimando per conto della Provincia a Portogruaro, lo avrebbe invitato a partecipare alla gara concernente altri lavori, del valore stimato di quattro 0 cinquecentomila euro. Pure, nella contingenza, Claudio CARLON awerte linterlocutore privilegiato di stare accorto in fase di scelta del contraente ché “devo invitare anche altri”, Alla irresolutezza dell’interlocutore, Pingegnere CARLON replica che, per quanto si tratti di un appalto da aggiudicarsi mediante migliore offerta selezionata con il criterio del prezzo pit. basso, non c’@ problema ché “si meite sempre a posto” (cf. pagina 8 punto C dell’informativa di sintesi distinta da n.205589 di data 13.5.2010 ¢ documentazione da essa richiamata). I! tenore confidenziale ¢ riservato del colloquio, ¢, soprattutto, Paffermazione del dirigente infedele, secondo cui la gara pubblica da aggiudicarsi mediante offerta selezionata con il criterio del prezzo pitt basso “si meite sempre a posto” dimostra che il dispositivo di alterazione della concorsualita € preordinato, ¢ assai bene rodato : quand°anche sia prevista Ja partecipazione di terzi alla gara, la scelta cade comunque su imprese appartenenti al catalogo delle corruttrici, che, praticando in fase di scelta del contraente forti “eccessi di ribasso”, sempre trovano il modo di “compensare” in fase dei esecuzione dei lavori con espedienti altretianto fraudolenti. Gia si @ detto che, ammesso il fatto suo proprio, risolto alla cooperazione con gli inquirenti e alla denuncia della investigata pratica di corruzione, Alessandro GAMBARO rende indicazioni_ non controvertibili e riscontrate 32 in ordine a durata, sistematicitd e costanza degli indagati nel descritto mercimonio di funzioni, e, certo, in ordine alle conseguenze derivate dalla protezione illecitamente accordata ai corrutiori, in un contesto caratterizzato da ininterrotto conferimento di utilita erogate a titolo di corrispettivo per il fraudolento malgoverno della norma che regola l’azione amministrativa in fase di indizione della gara, in fase di aggiudicazione dell’appalto, in fase di gestione contrattuale in fase di esecuzione dei lavori Gia si @ detto che, ammesso il fatto suo proprio, fonte-GAMBARO rende conto in sede di interrogatorio della vicenda della dispendiosa ristrutturazione di due appartamenti acquistati_ a Trieste da Domenico RAGNO, spiegando che il funzionario infedele ha abbattuto i costi di tali lavori avvalendosi delle prestazioni di imprese appartenenti al catalogo delle “favorite” In questo contesto, tale fonte, adeguatamente riscontrata, rende conto dei lavori di restauro da essa stessa realizzati, precisando che RAGNO lo ha messo dinanzi al fatto compiuto, ponendo di non volere pagare, concedendogli una sorta di indennizzo per le sole “spese vive”: donde il versamento, in mani del medesimo GAMBARO di soli trentamila euro a fronte di un preventivo stimato di centoventimila euro; la dove pure & provato che il funzionario infedele ha imputato nel tempo il costo di tale erogazione al plesso amministrativo di appartenenza, attraverso la seriale formazione di “determine dirigenziali” ideologicamente e materialmente false, come confessato da fonte- BENETELLO, funzionario della Provincia di Venezia (che di RAGNO é gregario, nel plesso amministrativo di appartenenza) Esiti di intercettazione dimostrano che la richiesta di favori da parte dei funzionari corrotti agli imprenditori beneficiari delle assegnazioni di lavori in appalto fosse costante : dalla realizzazione di lavori edilizi, alla consegna di forniture di elettrodomestici, fino al donativo di automobili. RAGNO Domenico, in particolare, giunge @ presentare una lista di “desiderata” ai destinatari delle richieste sue 33 (come da conversazione distinta da n. 1883 di data 8 novembre 2009, in RIT 1072/09 "§ febbraio 2010). prowvisoriamente trascritta in nota 147 a relazione n. 54384 Occorrendo rendere conto degli esiti di indagine_concernenti_la_retribuzione erogata_dai_corruttori_e percepita dai_funzionari_infedeli, RAGNO e CARLON. in_relazione_al_compimento_di_att ufficio, € necessario evidenziare quanto segue. © Quanto all'esecuzione di lavori_di_ristrutturazione_realizzati_gratuitamente a Meolo a favore Domenico RAGNO sui due appartamenti di sua proprieta, la narrazione di fonteCGAMBARO trova riscontro nella conversazione telefonica distinta da n. 352 di data 13 luglio 2009 nel contesto della quale RAGNO chiede a GAMBARO T’invio di un idraulico per la casa del figlio (in RIT 754/09, cfr, nota 120 nel testo dell’informativa n.54384 di data 8 febbraio 2010). © Quanto al__donativo_di__una__Mercedes _illecitamente _effettuato _da Alessandro GAMBARO al funzionario _infedele Domenico RAGNO, vale evidenziare che le dichiarazioni rese dal corruttore, resipiscente, la dove pone di aver consegnato la propria autovettura al concessionario “GermaCar” di Zoppola (Pordenone) a scomputo dal prezzo di acquisto di una nuova, ricevuta dal corrotto, trovano riscontro nelle informazioni assunte dal gestore della concessionaria (atto di data 1/4/2010, in allegato ad informativa distinta da n.205589 di data 13/5/2010, pag. 15 punto G; ofr, documentazione richiamata) © Quanto al tema della _ristrutturazione __gratuitamente __effettuata da__Alessandro_GAMBARO dei__due _appartamenti__di__proprieta _ di Domenico RAGNO a Trieste e_alla fornitura gratuita di materiali erogata quale prezzo della _corruzione da altro imprenditore favorito, Dario GUERRIERI Je dichiarazioni rese da fonteCGAMBARO, 1a dove pone di aver realizzato opere del valore stimato di 120.000 euro a fronte del pagamento da parte 34 del funzionario corrotto di soli 30.000 euro, corrisposti a titolo di mero indennizzo per le “spese vive”, trovano riscontro nelle informazioni assunte dai gestori delle imprese, che, ignari del rapporto corruttivo sottostante, hanno confermato di avere materialmente eseguito quei lavori, a Trieste, su disposizione di Alessandro GAMBARO e per [utilita di Domenico RAGNO, donde la fatturazione loro nei confronti dell’impresa committente (cfr. verbali di dichiarazioni richiamate in informativa distinta da n.205589 di data 13/5/2010, pagg. 22 e segg.). Ancora una volta si richiama che nel risolversi alla cooperazione con gli inquirenti e all'accusa nei confronti di Domenico RAGNO, fonte-GAMBARO allega documentazione fiscale che riscontra Vavvenuto pagamento da parte del funzionario _corrotto di quei 30,000 euro. Ed é bene evidenziare, sul punto, che, come sostenuto da GAMBARO, esiti di intercettazione dimostrano che ad un certo momento RAGNO revoca sin anche l'impegno suo a tenere indenne il corruttore dalle spese sostenute : infatti, in plurime e distinte occasioni, detto RAGNO. pretende che le somme corrisposte a detto titolo siano a lui restituite da GAMBARO. Pova ne é la conversazione intercettata, tra presenti, il 1 dicembre 2009 : © GAMBARO Alessandro : ” mi stai parlando di Triesie? recuperare i soldi di jeste no?” © RAGNO Domenico ; “guello che ti ho fatto i cosi li..." © GAMBARO Alessandro: “ adesso io..appena mi arrivano i soldi un po’ alla volta ti fard recuperare i soldi che mi hai dato...se ti interessa. 0 no? tu volevi questo? ” © RAGNO Domenico : eh!! ..quello I! i due.i due versamenti che 1 ho fauo!!! ” (veggasi informativa distinta da n.54384 di data 8/2/2010, pagg. 30 ¢ 31) Si osserva, a margine, che la richiesta di restituzione delle somme cui si € accennato, verra reiterata da RAGNO anche in epoca successiva (cfr. interrogatorio GAMBARO di data 21/7/2010) RAGNO: se 1 dovessero chiamare ..perché se vanno @ chiamare...se loro dicono che ci sono queste cose.chiameranna anche qualche ditta_adesso se ti dovessero chiamare avvisami,..avvisami subito in mado che vieni in ufficio senza robe al telejono..se dovessero (incomprensibile) in ufficio vieni gua a casa e dici cosi cosi ¢ quando ti chiamano tu non sai un cazz0 a non @ mai stato detto niente .. tw hai sempre fatio quello che ritenovi giusto fare sulle gare..le offerte le hai sempre fatie in base ai proventivi..e se ti chiedono perché ti assegnavano in maniera diretia m dici che ..tu gli devi dire che veniva fatia una _trattativa, tu facevt delle offerte, tutti facevano dei preventivi dicendo che lavoro era, come si doveva svolgere (incomprensibile) e tw facevi | offerta. GAMBARO: va bene. RAGNO: come ¢ stato..mai dire qualcosa in piv di quello che ti chiedono perché sennd dopo... neanche una cosa che ti pud sembrare.. se ti chiedono tm dici non lo so, mai dire...basta...lei 6? — Sono GAMBARO Alessandro, non figlio di... sono GAMBARO Alessandro punto, finito..su questa cosa qua ‘mi raceomando mi raccomando che ci giochiamo il culo tutti quanti... |. | sé ti chiamano tu non sai niente, ricordati che I'unica cosa sulla quale mi possono attaccare @ Trieste perché io per il resto non ho un cazzo Tunica é Trieste wa Trieste mi hai fatio soltanto dei lavoretti per cui sei stato pagato (rumore) e basta © Quanto al tema della “primazia” di Rino SPOLADOR e_di_ Silvano BENETAZZO nella gestione_dei_rapporti_illeciti_con i corrotti_funzionari del Settore Edilizia della Provincia di Venezia e dell’avvenuto_pagamento in_mani_di RAGNO_e CARLON di tangenti_in_denaro_pari_al_3% degli_utili_realizzati_nella_seriale_erogazione_di_appalti_a_favore__di =CONSORZIO TECNOEDIL” ¢, certo, delle imprese appartenenti al cartello desoritto in imputazione_sub_A), occorre evidenziare che le dichiarazioni di fonte-GAMBARO convergono nel senso predicato dall’accusa con quelle, altrettanto attendibili rese dalla sorella Federica, bene a cognizione dei fatti di gestione dell’impresa (dichiarazioni acquisite dal difensore di Alessandro GAMBARO il 17/11/2009, depositate a corredo del verbale di interrogatorio reso il 21 luglio 2010 da detto indagato, in allegato 5, pag. 2207 della documentazione dindagine). Si richiama in proposito che, personalmente Alessandro GAMBARO aveva avuto modo di lamentarsi presso 38 Claudio CARLON della durezza dei rapporti_ di dipendenza che crano andati prendendo forma tra gli stessi imprenditori illecitamente favoriti, nel tempo. Donde la piccata reazione del dirigente corrotto che lo ammonisce a Seguire pedissequamente le direttive del Presidente del Consorzio. che il pagamento di quella tangente andava insistentemente reclamando (per “mettere a posto certi rapporti”) §.4 Mario PACELLA| (Chiamata di correo di fonte Analisi della fonte e della sua narrazione : valutazione di attendibilita intrinseca € controllo attraverso la tecnica dei c.d. “elementi di riscontro” (192 comma 3 e comma 4 c.p.p.) Verificata l’attendibilita di Alessandro GAMBARO e della sua narrazione, occorre riconoscere che il resoconto consegnato agli inquirenti da detta fonte converge nel senso descritto in imputazione con la chiamata in correita proveniente dal gestore di altra impresa appartenente al catalogo di quelle che profittando del malgoverno di funzioni operato da RAGNO e da CARLON, hanno avuto modo di fare incetta continua di lavori in appalto. Gli @ che anche Mario PACELLA, titolare dell’omonima impresa di costruzioni © gestore, insieme al figlio Massimo, di “Pacella Costruzioni S.r.1.”, ammesso il fatto suo proprio, rende indicazioni attendibili sui rapporti di corruzione investigati Nel rendere informazioni in forma “garantita”, e percid, con assistenza di difensore, ai sensi degli art. 64 @ 350 c.pp., come da verbale di data 24 settembre 2010, reso edotto della qualité sua di indagato, Mario PACELLA tichiama, conferma © precisa la portata delle sue precedenti denunce di data | ottobre e 9 ottobre 2009, aprile 2010 (cfr. allegato | ad informativa 27.9.2010). 23 novembre 2009 La narrazione di fonte-PACELLA ha specifico riguardo al conferimento di utilita erogate dalla sua persona a RAGNO e a CARLON, a titolo di corrispettive per l’avvenuto malgoverno di funzioni “) ) Dal geomeira RAGNO, molt anni fa, circa quindici, ma mi riservo di precisare, sono stato chiamaio per resiaurare il suo appariamento e fare la ripassatura del sett del condominio, a Meolo; piit altri lavori, forse le pitture. I lavori furono eseguiti da miei operai, non ricordo i nomi, ma mi riservo di cercare nelle carte ¢ farvelo sapere Per le parti condominiali, da parte dei condomini, sono stato pagato tramite RAGNO. Ma non fui pagato della sua quota e¢ dell'appartamento (di sua propieté. n.d.c.). Lavorando con la Provincia, speravo in qualche modo che avrei recuperato il dovuto Tali lavori comungue non furono fatturati. Nell'appartamento di RAGNO instaliai serramenti in douglas (legno pregiato, nde) ed un bagno con piastrelle di pregio, nonché la cucina : un resiauro completo insomma, nel solo appartamento di RAGNO, i quale non mi corrispose una lira. Preciso che, percio, non gli feci nemmeno la fattura, visio che non sarei stato pagato. Si occupava di tutto RAGNO. Io non vidi nemmeno i condomini. lo ovviamente la quota-parte di RAGNO la dovevo avere. Non ricordo a quanto ammontava il debito di RAGNO, né a quanto ammontavano i lavori totali fatti al condominio. RAGNO, perd, non mi diede in nessun modo la possibilita di recuperare il denaro [9 ottobre 2009] 1.) CARLON Claudio ¢ RAGNO Domenico. Costoro, in sostanza, hanno ricevuto regalie di vario genere nell ‘ambito della loro attivité istituzionale. Sospetto che altri imprenditori Ioro amici abbiano dato molto pitt del sottoscritio, anche perché quando io ho realizzato che si stava esagerando, ho ritenuto di dover denunziare i fatti \ ' thous 'E* evidlente che sono in grado di riferire con precisione quanto io stesso sono stato costreuo a dare. Feci un lavoro a Budoia (PN) nella villa dell ingenere CARLON Claudio (ereditata dal padre), _di__ristrusturazione, _ampliamento, _rifacitura _ tetto, rettoie__per i _parcheggi, _ marciapiedi, _caminetti, _bagni, garage, _eccetera Tali lavori sono iniziati nel 2004, proseguiti in maniera saliuaria negli anni 2005, 2006, 2007, 2008 ¢ 2009 ovwero guando CARLON Claudio mi chiamava per varie necessité di_resiauro, anche_minime. Il grosso_dei lavori_sono_stati_effetmati_prevalentemente 40 wa iniziale negli anni 2004 e 2005.4 fronte dei lavort_ho emesso varie fatture. La rich HCARLON Claudio era che avret incassato assegni & restinita la somma in_contanti defaleata dell'VA Cid & avvenuto con riferimento ai Primi pagamenti ovvero quelli fatuurali nel period 2004 2005 (cio a precisazione e parsiale retlifica di quanto dichiaraw Precedentemente); quindi tn sostanza ho restituito in contanii a CARLON Claudio. in sue mani nel suo ufficio, poco pir di euro quarantamila Successivamenie ho interrotto le fatturazioni in quanto i miei rapporti con CARLON Claudio via via si inasprirono, Solo di recente e precisamente il 17 aprile 2010, CARLON Claudio mi ha convocato con mio figlio PACELLA Massimo presso la sua abitazione di Budoia (Pordenone) PPOPMO Per sistemare la comtabilita riferibile ai lavort svolti preso. tale abitazione regi! anni precedent, Sono rimasto sorpreso anche perché in precedenza non era assolutamente sua iniensione pagarmt, tanto che una fattura emessa nel 2008 fra stata stornata perché non pagaia E’_evideme che ero accondiscendente E’ evidemte che ero _accondiscendente @_ tate tali_opere private a titolo gratuito per non essere fowalmente_estromesso dalla concessione dei lavori rovinciali ; j. (21 aprile 2010). ANG concessione dei lavori provinciali din! fa ero amico di fanigha di RAGNO Domenico: a moglie aveva gravi problemi dent (si parla cirea del 1999 9 2000) « mi offersi di presemarle um dentista, che_le ce lavori per circa quarania 0 cinquania milion’ dire dell epoca. 1 anicipa’ il pagamento al dentista, avendogli presemtato io la pasiente ed auendendo Lsoldi da RAGNO_ che, ovviamente, non mi_dewe un bel mula RAGNO_pretese o—cited_euro_dieeimila per farmi fare } lavori alla caserma det Vigili del Fuoco di Portogruare_e all 1718 di San Doni di Piave. 0 avevo regolarmente_vinto {erelative gare ma fui_cosiretto a pagare perché_alirimenti RAGNO mi avrebbe tt dualche modo bleccalo i laveri, RAGNO minacciava di “‘cacctarmi via” se Not avesst aderito alle richieste. Consegnai quindi i denari in contanit in piccole tranches da1.000 0 2.000 euro, sia_presso_i_camieri che presso il_suo _uffcio bet (23 novembre 2009) Anni fa, inolire, la moglie di RAGNO Domenico aveva gravi problemi at deni (St parla circa del 1999 0 2000) e mi ofjersi di presentarle un illustre dentista che conosco, il prof. FAVERO di Oderzo, che le fece lavori per circa 40 0 50 milion’ ai aca. Pagai io & RAGNO Domenico non mi restitul ovviamente mai LIVA ¢ hire il denaro. Dissi a RAGNO Domenico che perd non gli avrei pagato anch quinai chiesi al dentista di non emettere la fattura; ho appreso solo successivamente che le prestazioni mediche sono in realté esenti IVA e, devo essere sincero, non vorrei mettere in difficolta il dentista rendendovi queste dichiarazioni, anche se mi risulta che eventuali violaztoni fiscali da lui commesse su mia richiesta dovrebbero essere prescritte (24 settembre 2010), La narrazione di fonte-PACELLA, intrinsecamente congrua, trova ragione di conferma in ulteriori e distinte acquisizioni, che corroborano attendibilita generale e specifica delle proposizioni incriminatrici di cui si @ detto (192 comma 3 c.p.p.). Ancora una volta si tratta di riscontri che vertono su circostanze attinenti a fatti investigati ¢ a responsabilité soggettive. aventi carattere di certezza ¢ connotazione individualizzante. Le dichiarazioni di Mario PACELLA sul tema dei mezzi utilizzati per ingenerare Papparenza falsa dell’avvenuto pagamento di un corrispettivo a fronte di prestazioni erogate in realtd gratuitamente per acquisire il favore dei funzionari corrotti (tramite realizzazione di lavori edili presso le loro private abitazioni e altro) scongiurando di doversi fare carico dell’Iva, trovano preciso riscontro nel contesto della conversazione intervenuta_ tra un collaboratore di Claudio CARLON, tale Rodolfo ANDREOTTI, geometra e tecnico della Provincia ora in pensione (della cui “connivenza” con gli indagati si € detto sopra) e Pimprenditore Silvano BENETAZZO: costoro, regolando i loro conti, utilizzano la stessa tecnica della restituzione in contanti delle somme pagate con assegno © con bonifico descritta da PACELLA in sede di interrogatorio (come da conversazione distinta da n. 4644 in RIT 797/09, provvisoriamente trascritta in nota 0.124 ad informativa n.54384 di data 8.2.2010) 42 Nell’oceasione, BENETAZZO sollecita ANDREOTT! a rendergli noti i dati del figho, necessari alla formazione di una fattura falsa Dalla conversazione viene in rilievo che @ il funzionario a rendere all’imprenditore istruzioni su quanto dovra falsamente attestare in fattura S = SILVANO BENETAZZO, R = RODOLFO ANDREOTTI): * S: chno... per Fabrizio... eh no... siccome che gli devo fare la fattura * Ro si... S: vorrei. avrei bisogno del codice fiscale * RK: dopo tt do io un biglietino da visita o gli telefono diretamente, come vuoi la Loredana. io "Si. si perché alla ragazza bisogna che la facciamo perch’ dopo le va in progressivo... gli faccio... come siamo d’accordo ? .. 2.300 euro... cosi ??? 2, 500? * Re. va bene, lo sai che dobbiamo farlo.... che lui ti da e tu mi dai 5S! si va tranguillo....ma fard perché ... metto anche la fornitura delle porte? "OR: beh tw mettt quello che ... Si il prt evidente... per carita... tu, tu mi fai prezzi Suoni, met il pit possibile .. scusa la piutura? Poi fai una voce a corpo e tu puoi mettere anche 500 euro... l'importante é che tu. cid... se uno si accontema di 500 euro... metti un poco di porte, metit un poco di tutto! +S: sisi !!ho gid capito RS met, metti, metti prezzi bassi, mewti un po' di tutto in modo che se qualcuno ha quatcosa da dire c'e...esiste la... @ sempre una cosa! .. & una bella cosa questa qua! Quanto al tema della retribuzione percepita_dai_funzionari corrotti_in_relazione al_compimento di _atti_contrari_ai__doveri_d'ufficio, ¢, _seonatamente, al__lavori__di__ristrutturazione _realizzati__ gratuitamente a___Budoia favore _dell’ingegnere CARLON, la narrazione di fonte PACELLA, che pone di averli realizeati a pit riprese, dal 2004 fino all’attualita, trova obiettivo riscontro nel fatto che detto CARLON si realmente & avvalso in plurime e distinte occasioni di imprenditori appartenenti al catalogo delle imprese privilegiate (Mauro VITA e Denis SARTORE) per procurarsi illecitamente forniture di mobili ¢ arredi, come da relazione distinta da n.54384 di data 8.2.2010, pagina 18 e documentazione richiamata in nota 125 In relazione al medesimo tema dei lavori_di ristrutturazione realizzati_ gratuitamente a Budoia a favore dell’ingegnere CARLON, le dichiarazioni di fonte-PACELLA trovano ulteriore e ampio riscontro nella documentazione ad essi pertinente 43 allegata dal dichiarante in epoca coeva al tentativo esperito dal chiamato in causa di saldare a PACELLA detti lavori (a distanza di sei anni dalla loro esecuzione e non prima di avere appreso della esistenza di un’indagine per corruzione a carico suo)” Quanto_al tema _dell’illecita _erogazione _di__diecimila_euro_che stando_a fonte-PACELLA, egli stesso avrebbe corrisposto_in contanti_al_corrotto aggiudicazione__dell’appalto__relativo Domenico RAGNO per _assicurarsi_ a lavori_di_ristrutturazione_della Caserma_dei_Vigili_del_Fuoco di Portogruaro ¢ quello avente ad oggetto lavori di ristrutturazione dell’LT.LS. di San Dona di Piave, tali dichiarazioni £ trovano preciso riscontro nel tenore della conversazione intervenuta il 29 settembre 2009 tra lo stesso PACELLA ed il corrotto Claudio CARLON, 1a dove cercando di tenere testa allo sdegno dell’imprenditore che lamenta d’essere stato comunque “lagliato fuori” il dirigente infedele impunemente replica, “ va_bene Mario... purtroppo_adesso_le_regole le fa_chi_paga_" (cfr. telefonata distinta da n. 776 di data 29 settembre 2009 in RIT 1070/09, pag. 2, punto 3 nota in allegato 27 ad informativa n.54384 di data 8/2/2010) © PACELLA Mario dichiara: “lo scorso sabato 17/4/2010 sono stato convocato con mio figho PACELLA “Massimo da CARLON Claudio presso la sua abitazione di Budoia (Pordenone) per sistemare la contabilid rfonbile ai lavorisvolttpreso fale abitazione negli anni scors, B stato stabilto che avanciamo ancora trea 75.000 euro. Che ci saranno corrisposti in tre tranches a fronte dt fattura La primo fartura Snare emessa ieri sera a nome della ditta PACELLA Mario per euro 24.000 circa ed @ stata onorata Go CARLON Claudio a mezzo assegno intesiato a PACELLA Mario, attualmente custodito a casa mia in. cassaforte. Preciso che a frome di tale assegno non ho effettuato restituzioni in contant) ne erg avvenuto la prima volia” . La tardiva disposizione di CARLON Claudio, di saldare TPACELLA per i lavori di ristrutturazione realizzati anni prima e gratuitamente 2 Budoia & da mettersi in relazione al fatto che CARLON individua per tempo in PACELLA Mario Ta fonte d'accusa a suo carico, come da conversazione distinta dan, 5440 intercettata +1 22.2010. sull'utenza sua (vedi nota 5 ad informativa n. 205589 del 13/5/2010 € fr. trascrizione prowvisoria in allegato 4 alla medesima, pag 1157) * lg dove fontes PACELLA pone : “ [..] RAGNO pretese poi circa euro 10-000 per farm’ [are | laori alla caserma dei Vigili del Fuoco di Portogruaro ¢ all'ITIS di San Dona di Pave ja inevo regolarmente vinto le relative gare ma fui costreto a pagare perché airimenti RAGNO. mi avrebbe in qualche modo bloceato i lavori RAGNO minacciava di “cacciarmi via” or om avessi aderito alle richieste. Consegnai quindi i denari in contanti in piccole tranches ida 1,000 0 2.000 euro, sia presso i cantieri che presso i! suo ufficio [...}” 44 on §. Analisi condotta dagli inquirenti sugli atti amministrativi (c.d. “determine”) e su altri documenti soppre: dall’indagato Domenico RAGNO, reperiti il 15 febbraio 2010 in un cassonetto di immondizie ubicato nei pressi della sede della Provincia di Venezia. Prova della distrazione_realizzata. da Domenico RAGNO di ingenti somme denaro appartenente alla mano pubblica, come descritto nel testo dell’imputazione di “peculato” definita sub ©). Rilevanza di tali esiti in relazione alPipotesi_ di “corruzione” definita sub A), A séguito di notificazione dell’avviso nominato dall’art. 405 comma 3 cpp, Domenico RAGNO ha notizia del procedimento che ne occupa, Avventatamente il funzionario infedele prende a sopprimere prove che ritiene possano comprometterne la posizione. E davvero rilevante ai fini di prova risulta essere il reperimento, da parte degli inquirenti, di numerose “determine provinciali”” - istruite da RAGNO e approvate da CARLON - e di altri atti amministrativi, avvenuto il 15 febbraio 2010 all’interno di un cassone di immondizie sistemato a ridosso della sede della Provincia di Venezia. Che Vautore della soppressione sia Domenico RAGNO & certo, giacché, nel cassone di immondizie, insieme agli atti di “determinazione provinciale” istruiti dalla sua persona e ad altra documentazione amministrativa, gli inquirenti Teperiscono abbondante documentazione privata (fatture, note, scritture e conti) riguardante la sua persona, e, comunque, abbondante documentazione concernente la ristrutturazione delle due unita immobiliari possedute a Trieste da tale indagato, di data 13 maggio 2010 (cfr. allegato 8 alla medesima) sono chiati Le spese sostenute da Domenico RAGNO per la ristrutturazione delle due unita immobiliari possedute a Trieste [alla stessa stregua di quelle sostenute per !’acquisto degli arredi, sulle quali pure si dir] sono state coperte con imputazione dei costi alla Provincia di Venezia (81_e 314 c.p.), mediante formazione di atti pubblici ideologicamente falsi (81_e 479 cp). E, cioe, mediante la formazione di atti di “determinazione provinciali” ideologicamente falsi, eppure liquidate di séguito soppresse ¢ infine reperite nell 'immondizia Che si tratti di peculato pure & certo, giacché rimane fermo, che l’equiparazione normativa espressa di “possesso” ¢ “disponibilita”, nel testo dell’art. 314 cp. ha riguardo a qualsivoglia forma di abuso del potere di disposizione da parte dell’agente, tanto in senso materiale, quanto in senso — giuridico, mediante ordini 0 mandati, come nel concreto accade, eee Si osserva, a margine, che tra le fatture trovate nell’immondizia, gli inquirenti reperiscono quella distinta dan. 524/207 emessa da “RG IMPIANTI s.r.l” ¢ quella distinta da n. 23/2008 emessa da “GUERRIERI DARIO & C. S.a.s.”. Su tali documenti si diffonde ampiamente lindagato funzionario della Provincia Mirco Giovanni BENETELLO, che, il 17 ottobre 2009 confessa di avere falsamente formato su ordini, mandati di pagamento e determinazioni dirigenziali, dietro_incalzanti-richieste di Domenico RAGNO, la firma apparentemente riferibile a “CARLON", necessaria ai fini di liquidazione da parte dell’ Ente Evidenzia lo stesso BENETELLO che tali atti di liquidazione, ideologicamente materialmente falsi, significano illecita interversione di somme di denaro da parte di RAGNO, ¢ percid “peculato”, posto in essere all’ insaputa dello stesso CARLON see 47 Sennonché, lesame della documentazione amministrativa soppressa, reperita nel cassonetto di immondizie ¢ infine ricostruita, ha indotto gli inquirenti ad acquisire presso la Provincia di Venezia tutte le determinazioni dirigenziali (c.d. “determine”) concernenti le imprese che nel corso del tempo hanno avuto modo di svolgere rapporti con Domenico RAGNO e con Claudio CARLON, a sottoporle a controllo © ad assumere informazione presso i subcommittenti di riferimento. Tra le determinazioni dirigenziali (c.d. “determine”) reperite_nel_cassonetto di_immondizie vale la pena richiamare quella distinta da n.2005/03263 di data 20 ottobre 2005 emessa per 41.962 nei confronti di GAMBARO _ IMPIANTI, somma integrata per ulteriori 11.861 euro e per successivi 2.692 euro distinte dan. 2007/00639 e dan. 2007/01242 con “determinazioni” ‘Tali “determinazioni” hanno apparente riguardo a lavori di sistemazione dell"Istituto ITIS "V. Volterra" di San Dona di Piave e attengono alla realizzazione di impianti sportivi, Sennonché, gli accertamenti svolti dagli operatori di polizia giudiziaria presso I'Istituto scolastico in questione permettono di verificare che "unico impianto sportivo esistente nell’area é quello di un povero campo da calcetto Al riguardo la responsabile amministrativa di Istituto, Anna SCABBIO ha consegnato fatture emesse per soli 30.000 euro nei confronti dell’Istituto da “Universal Costruzioni” di Federica GAMBARO, sorella di Alessandro GAMBARO [come da allegati richiamati al punto 6 della nota 310807 di data 22 luglio 2010, in atti), pure precisando che, dall’anno 2000 in avanti “non sono stati realizzati altri Impianti sportivi e che la palestra di Istituto @ staia realizzata prima dell ‘anno 2000" (dichiarazioni di data 10/09/2010, in allegato 2 alla nota 392084 di data 22/9/2010). Pure & certo, stando agli esiti, che i lavori in questione sono stati validati dal funzionario Domenico RAGNO. Concludendo sul punto : i lavori in questione sono stati pagati due volte. Sicché é possibile porre che la soppressione dei relativi atti di “determinazione provinciale” sono espressione del maldestro tentativo posto in essere dal funzionario infedele di occultare prove concernenti I’illecita interversione del possesso di denaro pubblico, destinato a opere di edilizia scolastica, 4g Nel cassonetto di immondizie, gli operatori di p.g. reperiscono, altresi, la fattura distinta da n.254/08 emessa per 10.318 euro nei confronti della Provincia di Venezia da “Tecnoconsult Service Srl” di Remo PAVAN e¢ la fattura distinta da n.75/07 emessa per 24.000 euro nei confronti del medesimo Ente da “Tecnoconsult Engineering Srl” di Giampaolo BORTOLOZZO La prima fattura, quella distinta da n.254/08, ha riguardo a “opere urgenti di ITIS Leonardo Da Vinci di Portogruaro, Venezia manutenzione straordinaria pre Impianto ~ linea di adduzione idrica da contatore azienda erogatrice e tubaziont di distribuzione imterna ~ ricerca, individuazione e sistemazione/eliminazione perdite di acqua ~ manodopera spectalizzata/qualificata, attrezzaturemezzi ‘opera @ materiali in riferimento alla contabilita lavori eseguiti predisposta — determinazione di assegnazione nr. 2007/03522 del 19/12/2007 ~ protocollo n. 0094353 del 19/12/07 - saldo,”. La seconda fattura, quella distinta dan, 75/07, ha riguardo a “incarico professtonale ccessivi per indagini tdrogeologiche ed impiantistiche preliminari, necessarie per’ si livelli di progettazione della nuova sede polifunzionale dei servizi amministrativi della Provincia a Portogruaro. | riferimenti di tali due fatture, n.254/08 e 75/07, vistate e liquidate da Claudio CARLON e da Domenico RAGNO, risultano essere precisamente richiamati ¢ annotati in un documento, anch’esso_soppresso_e reperito_nell immondizia, concemente i lavori di ristrutturazione realizzati sulle due unita immobiliari possedute a Trieste da RAGNO, sotto ta voce “umplami termoidraulict” (cf. punto 21 del verbale di acquisizione di data 1/3/2010, consultabile in allegato 8 all’ informativa di sintesi distinta da n.205589 13/5/2010). 49

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