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ATTI

DELLA

SOCIETA ITALIANA

DI SCIENZE NATURALI

E DEL •

MITSEO CIVICO

DI STORIA NATURALE

IN MILANO

VOL. XL"{IX.

ANNO 1900.

. .

_- -- - _--_.

MILANO,

TIPOGRAFIA BKRNARDONI DI C. REBESCHlNI B C.

-

1900.

ECHl~IDI POSTPLIOCENICI DI MONTELEONE CALABRO.

Nota del soeio

.

Dott. Oarlo Airaghl.

Molti sono i geologi che si sono occupati del postpliocene della Calabria; e mentre gli uni si dedicarono specialmente alIa stratigrafia e gli altri iIIustrarono Ie faune fossili rinvenute, molti si occuparono e dell'una e delle altre, tutti diretti al medesimo intento: ilIustrare sempre pill quella regione tanto importante del lato geologico. t

I Dei molti lavori pabblieati intomo alla Calabria cito solamente i pill importlDti • pill reeenti:

CoBTIS& E., Ducrizimu geologica tUlla Calabritl. Roma, 188-1. Com. G .. PalMn&tologia del &g7l0 Iti Napoli. Napoli, 1850.

DB STUANI c., Eacur. &eie7lt. Mila Calabria (Atti R. Ace. Line), Roma, 1883. DI STUANO G., Oli ,trati a Pi1lM di Iforrocu (Ani Soc. Geolog. hal.), Roma,

1899.

PakoglOgra~ po'plioc. di &ggio Calabria (Ani Soc. Ital,

. di so. nat.), Milano, 1899.

Lo\"W.TO D., Studi lCinti~ci 'opra Squillau. Cosenu, 1882,

Ceui geopo,tici , g,ologici 1U1la Calabria uU4ratrioraau (Boll. R. Com. Geol. Ital.), Roma, 1878.

M"_'"rovANI P., Aicurae ol3ervazioni ,"i terr. ter«; di &ggio Calabria (Boll.

R. Com. Geel. ltd.), Roma, 1878.

Nnw."I A., Sui giaci1M7lli dei cetacei f08lili nel 1f0llteleo1lele (Atti Soc. 6801. ltal.), Rom., 1886.

CoJltrilnuio.. alla pallO.tologia dlila proviMia di &ggio (Atti Soc. Geol. Ital.), Rom&, 1887.

VII. XXXIX.

5

6G

C. AIRAGHI.

Aneh'Io avrei desiderate grandemente premettere all'enumerazioue degli eehinidi postpliocenici di Monteleone una nota che riguardasse la stratigrafla, ma volendolo fare avrei dovuto riassumere quanta gia dissero i geologi che di tale territorio si oecuparono, senza quelle considerazioni che avrebbero potuto cssere il frutto di osservazioni fatte in luogo.

Nei dintorni di Monteleone si trovano qua e la dei tratti alquanto limitati di sabbie postplioeeniche, ehe talora si rieonoscono con facilita per la loro incoerenza e pel colore un poco giallo; 'rna che talora riesee invoce difflcilissimo distinguerle in quel frastagliamento di terreni alluvionali, postpliocsnici, e miocenici, che, in lembi alquanto piccoli, giacciono nei diutorni di Monteleone.

Queste sabbie sono rieche di fossili, specialmente di molluschi, e Ull numero alquanto considerevole tanto da permettere di stabilirne con sicurezza la loro eta, venue trovato e a S. Costantino di Mileto e a Francica.

Ma tanto i1 Seguenza, quanto iI De Stefani, e iI Neviani, t che in special modo si occuparono della fauna Iossile postpliocenica di Monteleone in questi uItimi tempi, accanto ai numerosi molluschi, annoverano solamente qualche specie appartenente agli echinidi, e preeisamente i1 Dorocidaris papillata, Lesk, l'EcMnus acutus L., l'&hinoqmmu« pusiliu« Mull., eppero credo che, questa mia nota, non verra

NEVIA:-;I A.. ContribllZi(iM alla geologia del Catanzare86 (Atti Soc. Goof.

Ital.), Roma, 1887.

La formazioM terziaria del Alesima (Atti Soc. Geol. Ital.), Roma, 1888.

Cenni 8ulla co,tituzione geologica, ece. (Atti Soc. Geol. Ital.), Roma, 1889.

SALlIOJRAGBI F., Terra;;;:i quat. Ml lit. tiro delll.l Calabria (BoD. R. Com.

Gool. d'Italia), Roma, 1886.

SEGUENZA G., Le formazioni terziarie nella provincia di &ggio Calabria (Atti R. Ace. Lincei), Roma, 1879.

1 Vedi in special modo: SEGUENZA, fA formaz. ters. Mila prOl1. di Reggio (loe, cit.); DE STEFANI, Escursione geologica nella Calabria (lee, cit.); NEVlANI, Su: giacimenti dei cetacei fOlsili nel Momeleone8e. (loe, eit.)

ECHI:'iIDl POSTPLIOCE:'tICI DI MO~TELEONE CALABRO. G 7

considerata come inutile riguardo alia ristretta conoscenza delle forme pcstplioeeniche IIi echinidi dei dintorni di ){onte!eone non solo, rna anche della Calabria, 10 ho potuto determinare Ie seguenti 10 forme:

Rabdocidaris imperialis, Lam.

" dubia, Brand.

Ec!tillll.s mew, Lam.

AJ'bacina mollilia, Desm. Sphaereckillus grallularia, Agas. EchillocgamUl pusillUl~ Miill. &hin()lampas Bellei, Vol. Brissus obwn!Jus~ Wrigh. Brissopsis 19rifera. Agas. Spatanglu pltrpureus. Miill.

di queste finora non erano conosciuto pel postpliocene della Calabria Ie seguenti:

Rabdocidaris imperialis~ Lam.

" dubia~ Brand.

Arbacina 11l(milis~ Desm, &lJinolampas Hellei, Val. Brissu« obl(mgus~ Wrigh. Brissopsis lyrifera, Agas.

Delle dieci forme poi determinate, sette con certezza, secondo quanto ne dicene il De Loriol, e AI. Agassiz, SOllO tuttora viventi nei nostri mari attuali, 1 e se si escludono il Rabdocidaris imperialis, Lam.,

I Vedi in proposito i lavori: AL. AGASSIZ, Rlvilion of tM «hilli (Illus, cat. mus. OSI. compar. 1001.). Cambridge. 1872; Report of tM echirwd. (in Report on the IC. rasul. of the Voyage of Chalenger), 1881. - P. DB LORlOL, Cat. raia. du khi'll. rlcueil. tU t'lle Jfauria. (M6m. Soc. de Phys.), Genllve, 1884.

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C. AIRAGHI.

il Rabdocidari» dubia, Brand. e l' Echinolampas Heliei, Va1., tune Ie altre vennero trovate anche in depositi pill antichi, nel pliocene, e qualcuna anche nel miocene (Briss," oblong,", Wright, Spata1l{lUl purpureue, Miill., Arbacina mom"lis, Desm.); rna avuto riguardo alia Calabria solamente, nessuna si trovo finora in depositi anteriori al postpliocene.

Se perO ho potuto arrivare a questo risuItato e aumentare di tale numero la fauna echinologica dei terreni postplioeeniei della Ilalabria, 10 debbo alIa gentilezza del chiarissimo prof. Neviani che mi ha concesso in istudio la raccolta degli echinidi fatta dal prof. Pignatari e che attualmente si conserva nel Museo del R. Liceo Visconti di Roma; a lui pertanto la mia rieonoscenza.

Sento poi anche i1 dovere di ringraziare vivamente il chiarissimo prof. Mariani, direttore della Sezione di Geologia nel Musco civico di Milano, per la squisita cortesia COil cui mise a mia disposizione tutti quei libri che sono necessari per classificare degli echini.

* ••

BabdtJCtdaris imperlalis, Lam.

18l6. Cidarit8& imp~ialis, Lamark, Anim. sans »ert.; Tom. Ill, pag. 54.

1884. Rabdocidari& • De Lorio), Cat. rais. !U' ~cl&ln. rlCtllil. a l'ils Mau-

rice. (M~m. Soc. de Phys. Gen~ve), Tav. I, fig. 2, pag. H, con sinonimia.

1894. Mazzetti, Fauna !Jckin. iUllIIar Rouo. (Ani Soc. dei

Nat., Modena), pag. 243.

Sono solamente dei radioli e un paio di placche interambulacrali trovati a S. Ruba. II prof. Do Stefani nel suo lavoro, A'scursione s~ntijica 1lelia Calabria a pag. 238, descrive alcuni frammenti di un echino trovati nel postpliocene a Vena e li riferisce al Dorocidari8 papillata, Lesk., faceudone una varieta, (v. calabra), che seeondo lui



ECHIXIDI l'OSTPLlOCENICl DI MONTELEOXE CALABRO. 69

potrebbe anche essere una specie distinta; ma beuche non abbia potu to arere in esame i frammonti descritti dal prof. De Stefani, credo ch'essi, pill che costituire una varieta del Dorocidaris papillata, Lesk., siano da riferire al genere Rabdocidaris, genere che si distingue dal Dorocidaris per avere i tubercoli non solo perforati, rna anche crenellati, come appunto sono quelIi descritti dal De Stefani.

Questa specie () tuttoria vivente nel Mar Rosso, nell'Arcipelago Indiano (De Loriol, I. c.).

Babtlocitlarls tlttb1.a, Brand.

1835. Cidarite& dubia, Brandt, Prod. des animal., pag. 68 •.

1884. RII!Jdocidaris dubia, De Loriol, Cat. rau. des IIcki". recueil, d l'lt. Maurice. (Loc. eit.), pag. 12, con sinonimia.

Aoche di questa specie pochi radioli e poche placche iuterambulacrali trevati pure a S. Ruba; corrispondouo alle descrizioni che l' Agassiz t dit e per gli uni e per Ie altre.

Questa specie e tuttora vi vente uei mari di Zanzibar, dell'Austrialia e nel }Iar Rosso (De Loriol, .Mazzetti, I. c.).

Echtntts melo, Lam.

1816. EchinlU melo, Lamark, A"im. salll vert., pag. 45.

l~i:!. Agassiz, Revuion of the Echini, pag. 124, con sinonimia.

Un esernplare solo raccolto a S. Costantino di Mileto.

Questa specie ~ tuttora vivente nel Mediterraneo e lungo Ie coste di Mrica e delle isole Canarie; fossile venue trovato giil nol postplioceuo dei dintorni di Reggio Calabria, (Seguenza), 2 nella panchina quater-

I Revision of the echini. (Lee, cit), pag. 380. Z Yedi lavoro citato.

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C. AlRAGHI.

naria di Livorno (Manzoni), 1 nel pliocene superiore di Porto d' Anzio (Meli), 2 di Monte Castello in Piemonte (Airaghi). S

A.'rbaclna mon.(U8, Desm.

1835. BchillUl monilia, Desmarest in Ddfr. Diet. IC. Nat., pag. 100.

1897. P,amfll8chinUl moailil, Vinassa de Regny, Eckin. MOg. IUl MUl60 parfII87II' (Atti Soc. Tose. di So. Nat.), pag. 2, con sinonimia.

Alcun! esemplari raccolti a Filandari, tanto ben conservati da non lasciare alcun dubbio sulla lora determinazione.

Questa specie venne trovata fossile nel pliocene superiore di Porto Aozio (Meli); nel calcare ad AmpMstegina di Parlascio e di S. Fedriano (Manzoni, I. c.), nelle colline di Pisa (Mauzoni, 1. c.), nel pliocene del Parmense, a Castellarquato, Lugagnano, Riorzo (Manzoni, Vinassa, 1. c.), nell'elveziano dei Colli Torinesi (Airagbi). 4

Sphaer"cldnU8 Of'anma'1"l8, Lam.

1816. EchinUl granularis. Lamark, Anim .• allS v,rt., pag. 44.

1872. Sph4erechinu. granularia. Agassiz, RlViaioll of tAl Eehini (Loe, eit.), Tav. V, VI, pag. 159, 452, con sinonimia.

A S. Costantino di Mileto venue trovato anche 10 Sphaerechinus qranularis, Lam. tuttora vivente nel Mediterraneo, lungo le coste di Africa, del Capo Verde, delle isole Canarie; venne citato fossile dal Seguenza (I. c.) pol quaternario di Reggio Calabria, e pel pliocene superiore di Porto d'Anzio dal Meli (I. c.).

I Echillod6rmi foss. pliocenici (Atti Soc. Tose. 1880), pag. 331.

! Echillodermi , aUri foss. plioeenici di Anzio (Boll. R. Com. Geel, 1885), fasc. 5, 6, pag. 188.

J Echmidi r'golari d,Z Piemont, (in ccrso di stampa). 4 Echinidi r'golari del Piemontl (in corso di stampa).

ECHIXIDI POSTPLIOCE."iICI DI lIOXTELEONE CALABRO. 71

1776. Spctagfll plUillfll, MUll., Zool. Dan., PI. XCI, fig. 5, 6.

1875. Ec1ilCOC]/atnfll l""i11fll, Agassiz, &vuion of the 8chini (Loe, eit.), Tavola XI e XIII, pag. 111, 304, 50S, con sinon.

A Filandari oltre J:AriJacina monilis si rinvennero anche diversi esemplari di Echin. pusillus, Mull.

II De Stefani t riferl a questa specie l' Echziz. sioulue, Agas., l' Echill~ tOmplanatU8~ Cost., l'Echin. granulosus, Cost., l' Echin~ specio8us, Cost., J'khill. portentona, Cost., e il Manzoni (I. c.) I' Echin~ tran- 8!J1,,'anicus~ La be ; Z cie credo che sia stato fatto giustamente, tanto [,iii che, i confronti fatti tra esemplari riferiti alle specie distrutte, e quelli del vero £Chill. pusz'llus~ }{iill., hanno dimostrato non essere tra loro differenza alcuna.

L'Echin. pusilbes, Miill. e tuttora vivonte nel Mediterraneo e nei mari del nord, aUo stato fossils venne trovato nel quaternario di Reggio Calabria (De Stefani, 1. c.), di Carrubare e Ravagnese (De Stefano),3 nel pliocene superiore di Porto d'Anzio presso Roma (Meli, 1. c.), di Farnesina pure presso Roma (Airaghi),4 della Sicilia (Agassiz e De Stefani, 1. c.), nolle sabbie gialle di CasteUarquato (Manzoni e Viuassa, 1. c.), nel caleare ad AmphistegiJIa di Parlascio e S. Fedriano (Manzoni, 1. c.), nel pliocene dell'isola di Pianosa (Simonelli). :,

I E,efmioIU scie1Jtipca nella Cala1Jri4 (Loc. cit.), pag. 237.

% urBl, Dill Echinod. der oester. 'Ung. aher tertiar. 1871, Tav. XVI, fig. 4, peg. 61.

3 Appendice alia Fauna fOSI. di Morrocu (Riv. Ital. di psleeg.) fascicolo di dicembre, 1899.

~ Insieme a molti esemplari di Echin. pUlillu8 Mull. il prof. Neviani m'invib anehe altri ecbinidi provenienti dal plieeene di Farnesina : Rahdocidaril (radieli), Coptoloma (radioli), P,Iammschinru err. dubiu8, Agas.

S Terreni I (0I1ili dell'isola di Pianos« (Boll. R. Com. GeoJ. d'ItaJia, N. i 1889), pag. 228.

C. AIRAGHI •

.EchmokimplUl HtiU6'l, Val.

1869. };ehi7l0lamp'll nellei. Val. Perier, PfJdic., pag. 170.

1875. Agassiz, ReviWm of 1M Eehi1li (Loc. cit.), Tav. XI,

XIII, pag. 115,· 552, con sinonimia.

Non credo sia qui necessario dir alCUD che Piguardo alIa sinouimia alquanto intrigata di questa specie, avendolo gi~ fatto in un' altra mia nota. t

. I diversi esemplari che riferisco a questa specie, trovati alia Cava di Fraacica, corrispondono alia descrizinne dell' Agassiz, senenche sono di dimensioni minori di quello figurato dal Des Moulins 2 avvicinandosi invece molto di pill a quello figurato dall'Agassiz nella tav. 15.1

Questa specie venne gi~ jndicat~ come fossile con qualche dubbio nella panchina quaternaria di Livorno (Manzoni, I. c.); attualmente vive nei mari del Senegal.

BrUlsQptris Zurl/era, Agas.

1817. BrillDpsu lyriphera, Agassiz e Desor, CaI.41. rail. (Ann. So. Nat., VIII), pag. 15.

1872. . Agassiz AI., RIIJilio71 of tM Echi1li (Loc. eit.),

Tav. XIX, XXI, pag. 95, 594, con sinonimia.

1897. Vinassa, Eehi7l. 718og. del MlUeo paNMfUe (Loc.

cit.), pag. 16, con sinonimia.

Un esemplare solo raceolto a S. Costantino di Mileto; e piccolo e subgloboso tantoche sarebbe da riferire al Brissopsis puloinatus, Phil.,'

1 nell' Echinolampas Laurillardi, Agasl. Daor (Rivista Ital. pa!., fascicolo di dicembre), 1899.

z DESMOULINS, Speci(. et noms leg. de si» Eehin. (Act. Soc. Lin. de Bordeaux), 1870.

3 Vedi in proposito DE LORIOL, m,cript. de, echin, tert. de la Suille (M~m.

Soc. de phys. de la Suisse, 1876), Tal'. XXII, pag. 98.

ECHINlDl POSTPLIOCENICI Dl YONTELEOXE CALABRO. 73

S6 non sapessi che il Brissopsis pltlvillatus va considerate come Ull nome dato per doppio impiego agli esemplari giovani e subglobosi del BI'is$O/18is l!/rifera~ Agas.

Questa specie ('0 tuttora vivente nei mari del nord e nel Mediterranee; allo stato fossile venne trovata nelle sabbie turchine di Castellarquato, a Castrocaro (Manzoni e Vinassa, I. c.), nella molassa serpentiIiGSa delJa collina di Bologna (l{allzoni), 1 nella molassa marnosa di Salto presso ){ontese (Mazzotti).!

B"..18sus oblongus, Wright.

1855. Briuru oblo"gtu. Wright, Fos«. Eelainod. MaUtt (Ann. Mag. Nat. Hist.), Tay. V, lIg. 2, pag. 18.1.

l872. Gregory, 0" th6 maU. fo". eehi1tod. (Trans. of the R.

Soc. of Edinburgh), pag. 620, con sinonimia.

Specie eomune aile Cave di Fraucica e a S. Costantino di Mileto.

Pui dapprima in dubbio se i miei esemplari si dovessero riferire al Briuus oblongus, Wrigh. 0 al BrisSltS Niousei, Peron Gaut., 3 0 al Brimu unieolor, Kleiu., specie tutte molto afflni tra 101'0; ma essi si presentano in rapporto al Brisslts Nicaisei d'una forma pill. stretta, pill alta, dall' apice meno spostato all'avanti ; in rapporto al Brissu« ulUcoUJr di dimensioni pill piccole a d'una forma molto pill. stretta o luuga.

Fessile venue trovato nel miocene di ~Ialla (Wright., I. c.),

I Eclainod. tUlla Moll. IMp. , $uppl. agl; ,chin. tUllo Schlur della coll.

Iii Bologna (Deuts. des k. k. Ak:ul. der Wiessen. Bd. XXXXII, 1880), pag. 6.

2 Cat. "gli eehin. della coll. Jlazzetti (Mem. R. Ace. di ){odena, l896), .pag. 27.

J Vedi CoTTEAU. Echinidl8 fO&B. d, l'Algeri" Paris, 1891, Tav. II, fig. I, pag. 90.

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• AlRAGHI. CECHINlDl POSTPI.IOCENICI, ECC.

8patangu,s purpureus, Mull.

1776. SptIt4tagUl purptlr81U, MUlIer, Zool. Daft., PI. VI.

1889. Simonelli, T".,.. , fon. d8U' ;"014 tJi PiaXO.Q (Loc.

eit.), pag. 218, con ainonimia.

A S. Costantino di Mileto ~ pure comune 10 Spatangus purpureus, Mull., specie tuttora vivente nel Mediterraneo, e trovata allo state fossile nel pliocene di Usigliano dei Lad sulle Colline di Pisa (Manzoni, 1. c.), nel pliocene dell' isola di Pianosa (Simonelli, 1. c.), nella panchina quaternaria di Livorno (Manzoni, 1. e.), di Reggio Calabria (Sequenza, 1. c.), e infine secondo Mazzetti t anche nel miocene di Montese.

Milano (Museo Civico), febbraio 1900.

t Echiftid. fOls. di Montlse (Ani della Soc. dei Nat. eli Modena, 1881), Tay. II, fig. -i, pag. 7.

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