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UNA CLASSE APPASSIONATA

Premessa

La scuola è un importante punto di riferimento per gli adolescenti; le scuole, infatti, sono un luogo
di osservazione privilegiato per l’identificazione precoce dei disagi e dei disturbi dei ragazzi.
La scuola si trova ad essere il crocevia in cui si incontrano le questioni soggettive degli adolescenti,
il compito formativo del docente e le difficoltà della famiglia moderna.
Gli adolescenti di oggi pongono la scuola di fronte a nuove esigenze, nuovi bisogni e nuove
richieste di aiuto e di sostegno ai quali, talvolta, può essere problematico rispondere.

Il presente progetto intende rispondere alle necessità di una scuola secondaria moderna. Le
importanti trasformazioni sociali, dal tramonto degli ideali politici e religiosi alla crisi
dell'istituzione familiare, cui abbiamo assistito negli ultimi vent’anni, hanno portato con sé
conseguenze decisive anche per la scuola e per chi vi lavora.
Il ruolo stesso dell’istituzione scolastica è soggetto a continue modificazioni atte a rendere conto
delle nuove richieste, sempre più di ordine educativo, che vengono poste dalla società, dalle
famiglie, dagli alunni.

Modalità operativa

I laboratori

La modalità operativa del progetto prevede per ogni classe un ciclo di tre incontri su una tematica
specifica. Ogni incontro si svolgerà sullo stile di un laboratorio in cui il conduttore si impegnerà
affinchè gli studenti prendano parte attiva al lavoro. L’idea di base è quella di creare una serie di
opportunità e di contesti, in cui gli adolescenti si possano sperimentare attivi e particolari, in cui
possano personalizzare la loro presenza e il loro tempo, in sintesi esprimere qualcosa della propria
particolarità. A tal fine verrà proposto agli allievi di contribuire al lavoro portando contributi che
rappresentino qualcosa dei loro interessi (canzoni, testi, film, immagini, ecc.). Su tali materiali
verranno sviluppate idee e riflessioni volte da una parte a promuovere la singolarità di ognuno,
dall’altra a valorizzare l’importanza del legame con gli altri.

Il gruppo di controllo

Per ogni classe si propone di individuare alcuni insegnati (minimo 2) che possano dedicare del
tempo con il gruppo classe per raccogliere le impressioni dai ragazzi dopo la coclusione degli
incontri.
Successivamente si ipotizza un incontro con gli insegnati referenti, con alcuni genitori (ad esempio i
rappresentanti di classe) , alcuni studenti e gli operatori del progetto quale momento di restituzione
e sintesi sul lavoro svolto e sull’incidenza dello stesso.
L’intervento nelle classi

Classi seconde: Dall’Apatia alla passione

• Primo incontro – A come apatia, P come passione


Nel primo incontro gli studenti verranno stimolati, con la tecnica del brain-storming e con l’ausilio
di alcuni supporti (riviste, giornali, immagini, ecc.), ad articolare il significato della coppia di
termini apatia-passione. Il gruppo classe verrà suddiviso in gruppi ristretti con consegne specifiche.
Il prodotto dell’incontro sarà un cartellone con immagini e parole relativi all’argomento trattato.
Alla fine dell’incontro verrà data la consegna per l’incontro successivo che ognuno dei partecipanti
porti del materiale (canzoni, testi, libri, film, oggetti, ecc.) legati ad un interesse o una passione che
lo riguarda.

• Secondo incontro – La passione secondo me


Nel secondo incontro verrà proposto di commentare i materiali portati dagli studenti. Il conduttore
stimolerà i singoli e il gruppo classe nel commentare i diversi interessi e nello sviluppare pensieri
sulle origini e motivazioni di tali passioni.

• Terzo incontro – Una storia appassionante


L’incontro conclusivo verrà utilizzato per articolare una possibile dialettica tra lo stato di apatia e
quello “appassionato”. Verrà proposto al gruppo classe di costruire una storia di fantasia in cui il
protagonista trova il modo di fare il passaggio da uno stato all’altro.

Classi terze: L’antidoto alle sostanze

L’idea alla base di questo ciclo di incontri sarà che il legame con gli altri, ad esempio nelle forme
dell’amicizia e dell’amore, possa di per sè fare da ostacolo a gravi forme di disagio quali le
dipendenze.

• Primo incontro – Io e l’altro


Nel primo incontro gli studenti verranno stimolati a commentare un testo sul tema del legame con
gli altri. Il. Il prodotto dell’incontro sarà un cartellone con immagini e parole relative all’argomento
trattato. Alla fine dell’incontro verrà data la consegna per l’incontro successivo che ognuno dei
partecipanti porti del materiale (canzoni, testi, libri, film, oggetti, ecc.) legati al tema del legame con
gli altri.

• Secondo incontro – dicono di me, dico degli altri


Nel secondo incontro verrà proposto di commentare i materiali portati dagli studenti. Il conduttore
stimolerà i singoli e il gruppo classe nell’individuare e commentare i punti salienti cercando di
promuovere l’espressione di pensieri personali.

• Terzo incontro – l’altro non è una sostanza


Nell’ultimo incontro si cercherà di mostrare gli aspetti positivi, ma anche quelli critici, del legame
con gli altri. Verrà proposto agli studenti di portare dei contributi personali su tali temi.
Punto di arrivo di questo terzo incontro sarà mostrare la differenza tra la dipendenza dall’altro , in
senso postivo, e la dipendenza patologica.

Equipe del progetto

Christian Broch – Presidente C.A.L. Cooperativa Accoglienza e Lavoro


Luca Ciusani – Psicologo Clinico; Presidente Jonas Como Onlus
Daniele Giovagnoli – Psicologo Accoglienza e Lavoro

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