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Unità 1:

1.1
I rapporti politici fra i vari stati europei nella seconda metà dell’800, sebbene pacifici, erano profondamente tesi e
diffidenti, e le guerre non scoppiarono principalmente perché:
• La Prussia, dopo aver esteso il suo dominio fino a fondare lo stato nazionale tedesco, isola la Francia tramite
l’alleanza fra Italia, Russia e Austria
• L’Inghilterra non permetterà la nascita di nessun conflitto in grande scala, nocivo per i suoi affari.
• La diffusione del periodo dell’Imperialismo farà si che le tensioni interne all’europa si sfogassero sui
continenti conquistati

Mentre i motivi per il rinforzo degli armamenti sono:


• La rivalità fra Russia e Germania per il controllo dei Balcani, su cui il controllo dell’impero ottomano, in
decadenza, andava sempre più a sciogliersi.
• La forte tensione presente fra Francia e Germania per le umiliazioni subite nell’ultima guerra e per la
possessione da parte della seconda nazione dell’Alsazia e della Lorena, territori precedentemente francesi.
Questi furono inoltre i principali motivi della nascita del Revanscismo francese.
• L’Italia desiderava riottenere il Trentino e la Venezia Giulia, territori di Lingua Italiana ma in possesso degli
austriaci
• L’Inghilterra era preoccupata dalla crescente potenza tedesca
• Alcuni popoli slavi ancora non avevano ottenuto una propria indipendenza nazionale
• L’Imperialismo non faceva che creare nuove tensioni fra le varie nazioni.
1.2
La battaglia di Sedan del 2 settembre 1870 fece cadere il secondo impero di Napoleone III, e gli unici a tentare una
resistenza, dopo lo sfaldamento dell’esercito, fu la Guardia nazionale di Parigi, mentre a Versailles s’istaurava un
Governo Provvisorio, che non poté far altro se non cedere ad un Armistizio con i Prussiani. Questo cedimento non
venne approvato dalla popolazione parigina, che nel 1871 “occupò” la città opponendosi agli invasori, istaurando un
governo popolare, La Comune di Parigi, di stampo Socialista (Fabbriche Statali e miglioramento della condizione
dei lavoratori), esperienza breve ed importante, che venne repressa nello stesso anno dallo stesso governo provvisorio
francese, che nel contempo firmava la definitiva pace con i tedeschi, varando inoltre una nuova costituzione.
Nel 1875 nasce la III repubblica, che durerà 5 anni in cui si susseguiranno i colpi di stato, in cui vigeva una
repubblica presidenziale.
La destra Francese di questo periodo ha un atteggiamento Nazionalista, Militarista e Conservatore e a tratti razzista
(affare Dreyfus)

In Inghilterra si alternano alla guida il Liberale William Gladstone e il Conservatore Benjamin Disraeli, che in
totale conferiranno un Allargamento del diritti di Voto e il Miglioramento della Salute e dell’Istruzione pubblica.

L’Irlanda desiderava ottenere un proprio parlamento e un autogoverno, concessogli da Gladstone, rimanendo


comunque all’interno del Regno Unito, richiesta che incontrò la ferma opposizione dei Protestanti e dei Conservatori,
oltre che di una parte dei Liberali, che fonderanno il partito unionista. La suddetta opposizione non farà che aumentare i
già forti contrasti fra Irlanda e Inghilterra.
Agli inizi del Novecento ai due partiti inglesi, si sommò un terzo partito, il partito Laburista, la cui politica girava
intorno alla figura del Lavoratore, e proprio l’alleanza fra Liberali e Laburisti, darà il via ad un Periodo di riforme.

1.3
Il Nuovo stato tedesco si presentava come un Impero, il Reich, a struttura Federale, suddiviso in 25 stati, i Lander,
ciascuno dotato di una propria amministrazione e parlamento. Le decisioni politiche era prese dalle strutture federali ,
dominate principalmente dalla Nobiltà Prussiana, i cosiddetti Junker
In questa nuova nazione, il potere risiedeva principalmente nelle mani dell’Imperatore e del Cancelliere
(rispettivamente Guglielmo I e Bismarck) i quali arginarono tutte le forze che avrebbero potuto contrastare il loro
potere esecutivo, quali Cattolici e i Socialisti.
Inoltre Bismarck incremento la potenza tedesca anche al livello economico, arrivando a contendere il primato
all’Inghilterra, e sociale, promuovendo riforme assistenziali e della legislazione sul lavoro, introducendo
l’assicurazione obbligatoria e il sistema pensionistico.
Nel 1890, il nuovo imperatore, Guglielmo II licenziò Bismarck, e diede una svolta alla politica del Paese, che prese una
impronta maggiormente nazionalista ed espansionista, soprattutto in oriente, oltre ad un assetto militarista del paese,
soprattutto in ambito navale.

1.4
L’impero austro-ungarico era stato fortemente limitato dall’acquisita indipendenza della Germania e dell’Italia.
Perciò puntava all’acquisizione degli stati Balcani, importanti dal punto di vista strategico. Ad arginare queste mire
espansionistiche però sussistevano alcuni punti, tra cui:
• Le mire della Russia per i Balcani
• La multietnicità e multinazionalità dello stato Asburigico
• Una situazione nettamente differente dal punto di vista industriale ed economico nelle varie parti del paese.
In Russia, dopo la morte dello Zar Alessandro II nel 1881, dalla mentalità riformista, ricadde in una nuova
arretratezza politica e sociale, fusa con una forte oppressione e immobilismo politico che terminò nel 1905 a causa
di una rivoluzione, che costrinse lo Zar Nicola II a concedere un’assemblea Legislativa, la Duma. Di li a poco però, gli
sforzi dei rivoluzionari verranno vanificati dalla restrizione del diritto di voto e limitazione del potere della Duma.

Unità 2:

2.1
Nella nuova società, per quanto vi fosse ormai presente il senso di collettività e unione nazionale, soprattutto per quanto
riguarda gli episodi che segnarono e segneranno questo periodo, sussisteva in una parte dell’Europa una Limitazione
del diritto di voto data dal modello del Governo liberale, considerante solo le persone altolocate, culturalmente o
economicamente superiori alla media, degne del diritto di voto, considerazione nettamente in contrasto con le idee dei
Democratici; per quanto la crescente comprensione della realtà politica da parte dei lavoratori a poco a poco
modernizzasse questa visione della nazione dei liberali..
Le caratteristiche fondamentali dei Partiti moderni sono la presenza di un Ideologia che unisca i componenti, di un
Programma, ovvero una lista di attività e di azioni che intraprenderà se otterrà la responsabilità di governo; e per fare
questo ha bisogno di essere profondamente radicato nella società, riscuotendo quindi il maggior numero possibile di
voti.
Questi partiti non assomigliano neppure vagamente ai partiti della prima metà dell’800, poiché il suffragio ristretto
faceva si che fra candidati ed elettori vi fosse spesso una parentela o una forte amicizia, inoltre i candidati erano sempre
persone dal forte peso politico ed economico nella zona, i cosiddetti Notabili, che una volta eletti si aggravavano ad
altri deputati con cui si sentivano vicini ideologicamente, almeno su una parte dei loro discorsi.

2.2
Secondo Marx era necessario andare oltre una società basata sulla proprietà privata dei mezzi di produzione dello
sfruttamento operaio, difatti a suo avviso l’economia mondiale, di stampo capitalista, aveva alcune contraddizioni,
principalmente nella differenza di distribuzione della ricchezza fra il popolo, nell’utilizzo di sempre migliori
tecnologie affiancate a lavoratori sfruttati e fra l’incremento nella produzione di merci e i limiti di assorbimento
del mercato
Per quanto proprio a causa di questi problemi il capitalismo fosse destinato ad un progressivo decadimento, era
secondo Marx compito del Lavoratore farsi guidare dai partiti socialisti al fine di far cadere il capitalismo tramite una
lotta rivoluzionaria.
Il piano di azione Comunista partiva nei paesi dove il sistema capitalistico avesse dato il massimo, quindi nei paesi ove
fosse massimale il processo di industrializzazione, dove il proletariato tramite rivolte violente, mirate ad abbattere
ogni opposizione dei borghesi, seguita dalla dittatura del proletariato.

Quando nel 1864 ci fu a Londra la I internazionale, le idee Marxiane vennero fortemente criticate da diverse parti,
quali:
• Da Mazzini, contrario alla costituzione di organizzazioni politiche proletarie
• Il Francese Proudhon , era contrario all’abolizione della proprietà privata
• Il Russo Bakukin (Fondatore dell’Anarchismo) era contrario alla dittatura del proletariato, poiché avrebbe
potuto limitare la libertà individuale di alcune persone, inoltre egli auspicava a una rivoluzione spontaneista
non guidata da un partito
Verso la fine del 1800 nacquero dunque i primi partiti socialisti europei, d’ispirazione marxista, quello italiano nacque
nel 1892, che successivamente si divisero in Revisionisti e Estremisti, quest’ultimi divennero i partiti Comunisti.
Eccezione fu l’Inghilterra, che tenne un profilo riformista e moderato, con gli operai che lottavano tramite le Trade
Unions e il Partito Laburista

2.3
Papa Leone XIII tramite la Enciclica Rerum Novarum, del 1891 farà rientrare la chiesa cattolica nel caotico clima
politico-sociale del tempo, in cui:
• prende atto delle differenze economiche delle varie classi, considerandole inevitabili ma al contempo
richiedendo una maggiore giustizia sociale
• Si appellava al Valore Cristiano della solidarietà e della tutela della dignità umana
Questa enciclica fece nascere i partiti cattolici in tutta Europa, rinforzando inoltre quelli già presenti. Generalmente
erano partiti interclassisti

2.4
Nell’ultimo 30ennio dell’800 il concetto di Nazionalismo assunse connotazioni diverse da quelle positive originarie,
divenendo un concetto di Superiorità ideologica/razziale della Nazione, ideologia che porterà ben presto al Razzismo.
Questa forma di Nazionalismo assumerà connotazioni estremiste e a tratti violente, difatti essi andarono fortemente
contro i Liberali, considerandoli un freno all’espansionismo della nazione, inoltre esigevano una direzione statele
Forte e autoritari, con un potere esecutivo nettamente predominanti nei confronti delle assemblee legislative.
Inoltre nello stesso periodo iniziano a sorgere i primi Movimenti Femministi, miranti a risollevare l’infima situazione
economica, politica e sociale della donna.

Unità 4

4.1
Nel corso della seconda metà dell’800 si ha un progresso scientifico continuo, che darà vita a un movimento
intellettuale detto Postivismo, rappresentante la visione positiva della vita da parte di tutti gli europei, che vedevano nel
progresso e nella scienza un cammino verso una condizione agiata comune.
In questo frangente vennero pensate alcune teorie scientifiche quale quella dell’Evoluzione della Specie di Charles
Darwin, inoltre, vennero scoperte nuove scienze

4.2
Ben presto il clima culturale si trasformò, soprattutto grazie alle grandi scoperte nel campo della fisica (la struttura
dell’atomo, la teoria quantistica, la teoria della relatività), delle scienze naturali (la teoria Darwiniana) e delle scienze
umane (la riscoperta e approfondimento di discipline come la psicologia, l’antropologia e la sociologia) cambiarono
nettamente le concezioni basilari del conoscibile del tempo, facendo inoltre capire che quel che sapevano non era che
una minima parte del conoscibile.

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