uno scultore, Sofronisco, e di una levatrice, Fenarete. Socrate si allontanò per 3 volte da Atene per partecipare, da soldato, ad alcune battaglie tra cui quella di Potidea, Delio e Anfipoli. Socrate intese la ricerca filosofica come un esame incessante di se stesso e degli altri. A cosa si dedica nella vita??? Inizialmente Socrate, interessato dalle ultime ricerche dei naturalisti, fu preso da una passione che è quella dell' indagine della natura. Il filosofo, ben presto si convinse del fatto che all uomo sfuggono troppi perchè delle cose. Di conseguenza, Socrate cominciò a intendere la filosofia come un indagine in cui l'uomo, attraverso la ragione rintraccia il significato profondo di esser-uomo. Come si comporta con gli altri?
Socrate, considerato da Aristofane come un
chiaccherone perdigiorno, sottopone gli altri a un esame incessante di se stessi e grazie all ironia riesce a renderli consapevoli della propria ignoranza. Attraverso questo gioco di finzioni da lui programmate, Socrate punta al suo scopo principale che è quello di invogliare la gente alla ricerca del vero. Socrate e la religione Socrate dà alla propria opera un carattere religioso: egli sostiene che fin da quand' era piccolo, un demone gli consigliava nei momenti decisivi della sua vita, ciò che era giusto fare. Questo demone all interno della sua testa, lo interpreta come la voce della coscienza, ma piu che una guida morale, egli lo evidenzia come una guida trascendente e divina della condotta umana. L' accusa a Socrate Socrate venne messo sotto accusa da 3 democratici oltranzisti: Meleto, Anito e Licone. Questi enunciarono la colpevolezza di Socrate nel non riconoscere come dèi quelli tradizionali della città e soprattutto, nel corrompere i giovani e in seguito sarebbe stato condannato a morte. Comunque, uno dei più grandi motivi di quest accusa, risiede nel fatto che Socrate era particolarmente temuto dal governo, poiché attraverso la sua ironia non faceva altro che portare inquietudine tra la gente. Fu dunque considerato un elemento politico pericoloso. Morte di Socrate Socrate venne condannato nel 399 A.C. Venne costretto a bere la cicuta, un veleno che poco dopo averlo bevuto portava alla morte. Socrate sarebbe potuto fuggire o avrebbe potuto cercare di evitare la condanna a morte ma non lo fece. Questo fatto evidenzia la piena fedeltà di socrate a se stesso e ai propri principi teorici. Secondo Socrate, infatti, chi rifiuta le leggi del proprio Stato, cessa di esser uomo.