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la tua discendenza dopo di te, di “patto”), è uno dei termini più importanti
generazione in generazione, come
della Scrittura. Esso esprime la scelta che
alleanza perenne, per essere il Dio tuo
e della tua discendenza”. (Gn 17,7)
Dio ha fatto verso il suo popolo, un legame
stretto di amicizia e di amore.
È la festa più importante. Anticamente era una festa di primavera dove i pastori
ringraziavano per la nascita dei nuovi agnelli. La storicizzazione della festa ha
collegato l’agnello e i pani non lievitati al ricordo della liberazione dall’Egitto dove gli
Ebrei mangiarono agnello arrostito, erbe amare e pane non lievitato (Es12,1-20).
La Pasqua dura 7 gg. Il culmine del rito è la celebrazione della cena (seder = ordine)
che si svolge la prima sera. Prima del pasto si pronuncia l’Haggadah, un racconto
molto antico che narra la liberazione dall’Egitto. Durante la cena si consuma: uovo
sodo (simbolo della vita), l’agnello in ricordo del sacrificio pasquale; un impasto di
diversi frutti (mele cotogne, uvetta) di colore rossastro per ricordare la malta con cui
gli Ebrei facevano i mattoni; il pane azzimo, in ricordo del pane non lievitato; le erbe
amare per ricordare l’amarezza della schiavitù.
Celebrata in Feb. – Mar. è la
festa che ricorda lo scampato
È il capodanno ebraico, cade in autunno e dura pericolo degli ebrei di Persia che
2 gg. È il compleanno del mondo e il giorno in sfuggono all’odio del re e del
cui viene emesso il giudizio su ogni creatura. primo ministro Amman, grazie
Caratteristico è suonare lo shofar (corno) che ad Ester, ebrea, divenuta regina
indica la presenza di Dio e richiama al di Persia. (Purim = “le sorti” ed
pentimento, infatti dopo 10 gg. c’è il giorno indica le sorti tirate da Amman)
dell’espiazione. Nelle Sinagoghe si legge il libro
di Ester e la gente invita a casa
dove si deve andare vestiti in
maniera stravagante e si
È il giorno in cui si devono espiare i propri mangiano dolci speciali.
peccati con: la preghiera; il digiuno; il
pentimento. Non si può mangiare né bere da
sera a sera e si sta gran parte della giornata in
Sinagoga a pregare. Termina la giornata con il
suono dello Shofar e finisce il digiuno. 15 gg. dopo la festa dell’anno
nuovo. Prima era la festa di chiusura
della vendemmia poi è passata a
È la memoria della vittoria di Giuda Maccabeo ricordare la peregrinazione e la
sui Seleucidi e la nuova dedicazione del permanenza degli Ebrei nel deserto.
Tempio. Dura 8 gg.; Le famiglie, ogni giorno, Molti Ebrei costruiscono nei loro
accendono una candela sul candelabro ad giardini delle tende e per 7 giorni
otto braccia. mangiano lì.
Durante la vita nomade nel deserto, la
presenza di Dio in mezzo al popolo era
indicata dalla tenda del convegno dove
stava l’Arca dell’Alleanza. Giunti in Israele,
Salomone fece costruire un Tempio per
deporre l’Arca dove gli Ebrei si recavano, in
occasione delle maggiori festività, in
pellegrinaggio. Il tempio veniva gestito dai
sacerdoti.
Dopo la distruzione da parte dei romani, del
tempio rimane solo il muro occidentale: il
“muro del pianto” dove si va a pregare e si
suole lasciare un biglietto con una preghiera L’interno è a pianta rettangolare, non si
tra le fessure. trovano raffigurazioni umane. C’è, invece,
il matroneo, il posto di preghiera delle
Durante l’esilio gli ebrei istituiscono la donne. Sempre si trovano: l’Arca Santa
sinagoga (casa di riunione) dove andavano
(Aron); un armadio contenente i rotoli
a pregare e a leggere la Torah. Non
della legge e il podio per leggere la
essendoci più il tempio è rimasta la
sinagoga il luogo di preghiera.. Lo studio
Torah. Poi si trova la lampada sempre
della Parola sostituisce i sacrifici e il accesa che ricorda la lampada del
rabbino (maestro) sostituisce il sacerdote. Tempio e la presenza della Torah.
A 13 anni il ragazzo entra
nella maggiore età
religiosa. Con questa
cerimonia l’ebreo assume i
diritti e i doveri religiosi e
sociali, tra cui lo studio
della Torah. Nelle
comunità riformate anche
le ragazze a 12 anni
celebrano il bar mitsvah.
Insetti ed Invertebrati: E’
proibito il consumo di tutti i tipi di
insetti e di animali invertebrati
(rane, serpenti, vermi, ecc.).
Shechità: essa è la macellazione rituale come richiesta nella Torah. Ciò deve
avvenire in modo da ottenere una morte rapida e quanto più possibile indolore
dell’animale e contemporaneamente un veloce e abbondante dissanguamento.
Questo è necessario in quanto per gli Ebrei il sangue è proibito. Per ottenere
questo risultato lo Shohet ( colui che ha le necessarie competenze per
espletare questa funzione), mediante l’utilizzo di un coltello molto affilato privo
di dentatura, pratica un taglio netto che recide esofago,trachea e vena
giugulare.
Bedikà: ovvero il controllo sanitario. La norma vieta di cibarsi di qualsiasi
animale portatore di una lesione in un organo vitale che ne causerebbe il
decesso entro un anno. Questa mansione, particolarmente delicata e
complessa, è affidata ai Bodekim, che effettuano un controllo molto più
severo rispetto a quello dei veterinari. Capita quindi che bestie ritenute
impure per gli Ebrei, superino tranquillamente il controllo veterinario.
Nikkùr: o eliminazione del nervo sciatico. Il divieto di mangiare il nervo
sciatico deriva dal racconto della Genesi della lotta di Giacobbe con l’angelo
e dal fatto che Giacobbe ne uscì zoppo. Si procede quindi alla purificazione
della carne da quelle parti di grasso che venivano offerte come sacrificio
sull’altare e che per questo era proibito mangiare.
Kasherizzazione: o salatura, si fa in casa. Prima di essere cucinata, la
carne deve essere sottoposta a dei trattamenti per eliminare
completamente il sangue. I passaggi da fare sono solitamente tre:
• un secondo lavaggio, ripetuto due o tre volte, per sciacquare via il sale.