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a  


  
 
 

|   


ŹPALO: elemento strutturale di fondazione, costruito in opera o infisso dalla


superficie del terreno, in grado di trasmettere al sottosuolo, anche lungo la sua
superficie laterale, i carichi trasmessi dalla sovrastruttura.

ŹPALIFICATA: gruppo di pali posti a


distanza ravvicinata e collegati tra loro
da plinti, travi e intelaiature.
D/B >> 1
a  

  
 
 

J In che situazioni è conveniente una fondazione su pali?

-condizioni in cui l¶opera da fondare possa subire scalzamento da parte di corsi


d¶acqua;
-opere da fondare in adiacenza a scavi;
-fondazioni off shore;
-Casi in cui si ha la necessità di trasferire al terreno carichi con componente
orizzontale non trascurabile;
-presenza di terreni di caratteristiche meccaniche scadenti negli strati
superficiali;
-presenza di condizioni stratigrafiche complesse e necessità di ottenere
uniformità di comportamento del gruppo di pali di fondazione.
a  

  
 
 

J Il `   dei pali è fortemente influenzato dalla tecnologia di


installazione; il comportamento del palo dipende infatti dal ˜    
      , che è —   dall¶esecuzione del palo.

Infissi

PALI

Trivellati
a  

  
 
 

Ź PALI INFISSI (O ³A SPOSTAMENTO´ O ³DISLOCANTI´):

Un palo infisso è eseguito       e realizzato mediante


l'infissione, per mezzo di battipali e vibratori, di elementi 
  `
(calcestruzzo, acciaio), oppure mediante getto di calcestruzzo in opera entro un
tubo forma 
 nel terreno.

Si distinguono:
è           (costruiti fuori opera,
lunghezza massima circa 30 m);
è    (costruiti fuori opera, lunghi fino 100 m);
è        durante il getto del calcestruzzo il tubo di acciaio
viene gradualmente estratto; non superano i 30 m di lunghezza (un esempio di
palo infisso gettato in opera è il palo ³Franki´).

„ —   ` — ` —   


 —  
 —— —      —  
a  

  
 
 

Ź PALI TRIVELLATI (O ³AD ASPORTAZIONE´):

Un palo trivellato è eseguito con asportazione di terreno mediante getto di


calcestruzzo in un foro preventivamente trivellato mediante attrezzatura a
percussione o a rotazione.

Convenzionalmente si suddividono in:


-       : hanno diametro maggiore di 700 mm e lunghezza
massima 40 m;
-       : hanno diametro compreso tra 300 mm e 700 mm e
lunghezza massima intorno a 30 m;
-         : hanno diametro compreso tra 80 e 300 mm e
lunghezza ridotta (al massimo una decina di metri); sono realizzati con
tecnologie ed attrezzature speciali.

„ —   ` — ` —     —   


—`  ` `      — 
a  

  
 
 

I PALI INFISSI: Ź CRITERI DI SCELTA


- risultano di    se il
sottosuolo è costituito da   ˜  I PALI TRIVELLATI:
   o da terreni        - 
       
    ;  adottando l¶opportuna tecnica di
-       ˜   perforazione;
     - l'asportazione di materiale, caratteristica
      ; in terreni di questo tipo di pali, può causare la
coerenti saturi, l'infissione provoca un    e il   delle
aumento della pressione neutra e non si ha caratteristiche meccaniche del terreno;
alcun effetto di addensamento;
- in        
- le    per l'infissione sono di  ˜       possono
grandi dimensioni e possono perciò essere avvenire    o
impiegate solo in cantieri vasti e di agevole          ;
accesso;
- le attrezzature, a parte i limiti dipendenti
- le operazioni di infissione danno origine a dalle dimensioni, non pongono particolari
˜    nel terreno e a problemi e gli effetti sull'ambiente
rumore intenso con disturbo alle persone e circostante possono essere ridotti a valori
possibili dissesti nei manufatti adiacenti. accettabili.
a  

  
 
 

Ź Noi ci occuperemo solamente del progetto di pali ˜  soggetti


a carichi   di   .

Ź ˜          è      ˜ 


 
-metodi analitici basati sulle ³
  `´;
-formule dinamiche (usabili solo per pali prefabbricati e battuti, e comunque
spesso poco affidabili);
-prove di carico su palo (onerose);
-metodi basati sui risultati di prove penetrometriche (sconsigliabili).
a  

  
 
 

Ź |   

Il ` `   — `     viene considerato   di due


contributi: un termine  detto ³  — ´, associato alle
plasticizzazione del terreno alla punta del palo, ed un termine 
detto ³  
 ´, associato allo scorrimento laterale (lungo il fusto).
Viene trascurata l¶interferenza tra i due meccanismi di rottura.
 ˜                 
                  
 mentre la resistenza laterale si mobilita infatti per spostamenti dell¶ordine
del mm, quella in punta si mobilita per spostamenti dell¶ordine del cm.

J Vediamo il progetto di pali in terreni   e in terreni `  attraverso


l¶uso delle
  `.
a  

  
 
 

Ź          


-nei terreni coesivi         
  , perché
genererebbero sovrappressioni neutre ru > 0.
-per i pali  ˜ la       dalla presenza di una
zona dove le sovrappressioni r sono  ˜ (per effetto della decompressione
in direzione orizzontale); a lungo termine si genera però un moto di filtrazione
dalle zona che non hanno risentito dello scavo, aumenta il contenuto d¶acqua del
terreno intorno al cavo e si può avere ammorbidimento. Dato che ciò avviene in
tempi eccezionalmente brevi, occorre dare prescrizioni di capitolato per far si che
il getto sia eseguito immediatamente a fine scavo; se non si è sicuro che il getto sia
fatto immediatamente a fine scavo, nel progetto dovrò adottare valori cautelativi di
· per la valutazione della resistenza laterale.
a  

  
 
 

Ź          


—2
ëlim = ëP + ëL- P (P = peso del palo = Ô  )
4
Nelle argille e nei limi saturi le condizioni più gravose sono quelle
       , quindi il carico limite è calcolato
in     
—2
J ëP = AP (cu Nc + Ô L Nq) = ùâ   ԏ
4

Area della
sezione
trasversale Fattore di capacità
Coesione Fattore di capacità
del palo portante specifico
non drenata portante specifico
—2 dell¶equilibrio dei


 dell¶equilibrio dei
Ap Œ pali. Per [f=cu è
4  del pali. Per [f=cu è 

palo
a  

  
 
 

Ź          

ëL = ( — ) >  — >  > 

Valore !    


oesione non drenata
Area della
superficie
laterale del
palo     Il valore del         è   
"# $  —        
 : tanto migliore è un terreno (cu elevato),
L¶adesione si
tanto più viene disturbato dalla realizzazione del
scrive come
palo (rischio di ammorbidimento).
prodotto della
coesione non ` · Õ

drenata per un  ` · Õ


³coefficiente di  `  · Õ
adesione´ ·
`  · Õ `  Õ 
(adimensionale)
a  

  
 
 

Ź          

n n
ëL = Œ— i 1 ai rzi Œ— i 1 i
· i rz i

Nel caso in cui il terreno coesivo


sia 
` (ogni strato ha
spessore rz) e vada differenziato
il valore della coesione non
drenata lungo lo sviluppo del palo
a  

  
 
 

Ź          

A conti fatti è in genere  %


, e quindi si predilige
l¶azione laterale.
A parità di area della sezione trasversale AP e di lunghezza L,
in argilla ³sono meglio´ tanti pali più sottili che un ³unico
palo´ con grande AP.
a  

  
 
 

Ź           


-nell¶applicare le relazioni per il calcolo del carico limite va tenuto presente che le
verifiche si effettuano   

`` data  ˜   & dei terreni


incoerenti, e quindi è necessario          
della    .
- I pali in sabbia generalmente          &   ,
ma per esigenze nel         .

ëlim = ëP + ëL- P¶ (P¶ = peso P del palo ± spinta di Archimede)


a  

  
 
 

Ź           

ŹPer determinare ëL si fa riferimento a una ³fettina´ di palo di


altezza dz posta alla profondità z, e poi si va a integrare sulla
lunghezza del palo:


 Î  ' > > Œ— > —z
0


a  

  
 
 

Ź           



 Î  ' > > Œ— > —z
0

Ô è il        
Il valore da adottare dipende dalle è        è  .
 — `  del palo e dal grado Anch¶esso dipende dalle  — 
di —— del terreno; `  del palo.
a  

  
 
 

Ź           



 Î  ' > > Œ— > —z
0


a  

  
 
 


Ź           
^

J ëP = AP $¶v punta Nq

Nq    


Area della ˜       ^
sezione   p e del rapporto
trasversale L/d da cui si fa
del palo dipendere il
—2 meccanismo di rottura
Ap
4 in punta. ^
Esso ha valori
· ···
Tensione      ` —
˜   —   —   ,
   ed in ogni caso varia
molto per piccole   
p
variazioni di p¶
a  

  
 
 


Ź           
^

J Il calcolo di ëP porta a risultati


quindi piuttosto ` .
Nella pratica, per pali di  
^
  , si fa spesso riferimento alla
espressione di 0  
(moderatamente cautelativa).
I pali in sabbia generalmente    
     & ^
   , ma per esigenze nel
        «   
˜       
  '
  
p
a  

  
 
 

Ź           

J Per pali di     esistono  

  che legano il valore unitario della


resistenza in punta alla tensione litostatica verticale
efficace in funzione dell¶angolo p¶ e del rapporto
L/d.
a  

  
 
 

Ź           

J A conti fatti in
terreni incoerenti (a
differenza di quanto
accade in argilla) è
comunque  (
, e
quindi si predilige
l¶azione di punta (palo
³Franki´).
a  

  
 
 

Ź o   )   

 *++se il carico limite viene valutato con metodi teorici (ad es. con
formule statiche) il coefficiente di sicurezza deve essere non inferiore a 2,5.

Per valutare il carico ammissibile si usano le relazioni:

-per terreni coerenti: amm ia

-per terreni incoerenti: amm i a'

Applicare infatti un coefficienti di sicurezza non inferiore a 2,5 al peso del palo
(o alla spinta di Archimede) sarebbe eccessivamente cautelativo!
a  

  
 
 

Ź u       


I pali di fondazione vengono di regola impiegati  .

L¶interasse tra i pali non deve      ˜       
    
ëuesta clausola serve a evitare che la fascia intorno a un palo nella quale si
concentrano le deformazioni del terreno si possa sovrapporre alla fascia analoga
di un palo adiacente.

Il carico limite del gruppo di pali viene riferito al carico limite del singolo palo;
detto N il numero di pali del gruppo, è:

ë lim > > ëlim


a  

  
 
 

Ź u       

 è detta ³efficienza della palificata´.


Per palificate in terreni incoerenti l¶esperienza ha mostrato che l¶efficienza risulta
non minore dell¶unità: nel progetto, cautelativamente, si assume efficienza pari a
uno.
Per palificate in terreni coesivi, invece, l¶efficienza è minore dell¶unità e
tipicamente è compresa tra 0,6 e 0,7. La formula di Converse Labarre consente la
valutazione dell¶efficienza in funzione del diametro —, dell¶interasse e della
disposizione geometrica dei pali nel gruppo. Essa fornisce risultati ampiamente
cautelativi.
  ù— / i ( O i 1) n  ( n i 1) O
 1i
/2 On

 = numero di file;
 = numero di pali per fila.
a  

  
 
 

Ź u       

Terzaghi e Peck (1â48) suggeriscono


di calcolare il carico limite del gruppo
di pali considerando    
       
    , ed adottando
l¶espressione:

lim 1 2 (   ԏ) 2 ( 1 2 ) 
a  

  
 
 

Ź u       

lim 1 2 (   ԏ) 2 ( 1 2 ) 

B1 e B2 (con B2 < B1) rappresentano le


dimensioni in pianta della palificata.
Nc è un coefficiente specifico del
gruppo di pali, che è funzione del
rapporto L/B2. Per un gruppo avente
forma in pianta rettangolare, il valore
Nc,rett potrà essere ottenuto da quello
relativo alla striscia indefinita
mediante la formula:

02
,  (1  0,2 )
01
a  

  
 
 

Ź u       

E¶ buona norma   ` `       sia con la


formula di Converse Labarre, sia con il criterio della fondazione diretta
equivalente di Terzaghi e Peck,         ˜ 
a  

  
 
 

Ź u     

-Il cedimento del        ` ` — ` è misurato su


palo prototipo ( ˜   ): non è infatti agevole prevederlo
teoricamente, poiché dipende da come il carico viene trasferito in
profondità in funzione della successione, natura e della rigidezza dei
terreni presenti.
-Le prove di carico in terreni coesivi saturi non sono in grado (essendo di
breve durata) di fornire informazioni sui cedimenti i consolidazione.
a  

  
 
 

Ź u     

Il cedimento del    può essere valutato in due modi:

-Se le dimensioni in pianta della palificata sono piccole rispetto alla


lunghezza dei pali, si estrapola il cedimento della palificata a partire dal
cedimento del palo singolo; detta B la dimensione minore in pianta (in m)
della palificata (formule empiriche),
2
 1,2 2,7 
Per pali infissi:   a M
 0,3 4
2
 0,6 
Per pali trivellati:   a M
 0,3 0,3
a  

  
 
 

Ź u     

-Se le dimensioni in pianta della palificata sono dello stesso ordine di


grandezza della lunghezza dei pali, o la lunghezza è piccola rispetto alle
dimensioni in pianta, si adotta il     ˜ .
Alla palificata viene sostituita una platea fittizia posta a profondità Z (si
assume Z = L in terreni incoerenti, Z = 2L/3 in terreni coesivi), sulla
quale agisce un carico uniformemente ripartito pari al carico applicato
alla sommità dei pali.
Vengono quindi applicati i metodi di previsione dei cedimenti visti per le
fondazioni superficiali.
a  

  
 
 

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