Vous êtes sur la page 1sur 2

Anno Scolastico 2010-2011 Liceo Scientifico “ I.

Nievo” Padova

E’ questo, infine Speciale Riforma


E quindi? Ora che si fa? Occupiamo, non occupiamo? Facciamo lezione? Stiamo a casa? Rappresentanti attaccati… Ingiustamente attaccati, accusati di non la-
Nonostante la legge sulla riforma sia già stata approvata alla camera noi stiamo discutendo, discu- vorare per noi, di essere nullafacenti e di non interessarsi veramente a
tendo su una misura di protesta che non ha il minimo senso, ora. Ma discutiamo almeno, almeno alla ciò che il popolo studentesco nievino chiede loro… Sono stati insultati
fine ci siamo mossi. Anche se personalmente credo che il grido all’occupazione che sorge da molti dei
pesantemente (anche da studenti di altre scuole) perché non si sono at-
miei compagni sia in realtà una specie di “Occupate che io domani sto sotto le coperte”. Ma voglio
pensare che in realtà sia una presa di coscienza, una tardiva presa di posizione che, a ragione o a
tivati quest’anno per l’occupazione della scuola, gli anni passati per
torto, contro questo Decreto Di Legge, che sembra tagliare le gambe all’istruzione pubblica e a noi l’organizzazione delle autogestioni. Ma con quale faccia tosta noi stu-
poveri studenti indifesi. Dico che sembra che questa riforma sia la più grande disgrazia degli ultimi denti possiamo addossare tutte queste colpe su quattro rappresentanti
anni perché è quello che si sente dire in giro, si dice che è una “porcheria”, “un colpo basso” e mille appena eletti, quando noi stessi non partecipiamo attivamente alla vita
altre cose che non posso riportare su carta stampata, ma la realtà è che nessuno sa bene di cosa stia
scolastica??? Il nostro ruolo di studenti riguardo alle decisioni della
parlando. Tutti ad urlare stiamo, come pecore di un gregge ripetiamo le mezze frasi che sentiamo
riportate in modo più o meno fazioso, tutti diciamo la nostra senza sapere di cosa stiamo parlando.
scuola, sia ben chiaro, non è quello di segnare due crocette su un foglio
Noi, poveri studenti indifesi. Studenti indifesi pronti a mettere a soqquadro l’intero edificio scola- a inizio anno e poi pensare “tanto se ne occuperanno i rappresentanti,
stico per valere diritti che non conosciamo. Studenti indifesi che in televisione si vedono forzare le non è più affar mio!”, bensì quello di riproporci, di creare iniziative, che
porte dei palazzi pubblici, caricare contro la polizia e incendiare automobili. Poveri piccoli studenti. i rappresentanti accoglieranno e uniranno in una sola voce del Liceo Nie-
Beh, non so come la pensiate voi ma questa si chiama strumentalizzazione, nel momento in cui tu vieni
vo. E poi diciamoci la verità… Quanti di noi che richiedono l’occupazione
usato come un numero da ventilare per criticare l’operato del go-
verno o la mancanza di costruttività dell’opposizione sei uno stru-
sanno veramente per cosa stanno combattendo??? Fino a quando noi
mento, da una parte o dall’altra. studenti del Nievo faremo gli scaricabarili nei confronti dei rappresen-
Allora mi chiedo se è questo che vogliamo diventare, se vogliamo tanti, non si raggiungerà alcun obiettivo…
diventare tutto ciò che questo liceo sta insegnando a non essere.
Dal primo giorno ci dicono che dobbiamo imparare a pensare con la
nostra testa, e ora che sarebbe il momento di esprimere opinioni in E’ inutile inneggiare e proporre a gran voce l’occupazione, quando poi
modo utile e fare in modo che i nostri sforzi si uniscano per cerca-
re di ottenere qualcosa ci mettiamo a strepitare ripentendo le pa- l’obiettivo della maggior parte degli studenti del Nievo è semplicemente
role di chi ha la capacità di urlare più forte. È questo, se faremo guadagnare qualche giorno in più di vacanza e restare nel caldo abbrac-
così sarà il fallimento, non dell’istituzione, ma nostro.
cio dei propri letti, ognuno per sé…
Ma forse la realtà è che dell’occupazione non ce ne frega proprio
niente, occupazione che di per sé non sarebbe nemmeno inutile,
Enrico Sinato IVE
certo, non la risposta a tutti i problemi, ma per lo meno un segno di
.
presenza, un modo per dire “sì, ce ne frega qualcosa di questo po-
sto in cui passiamo novi mesi su dodici”. E allora se nessuno sa cosa
sia, perché si debba fare e a cosa serva, perché la si vuole tanto?
Il problema è questo: vogliamo perdere un giorno di scuola, saltare
quelle lezioni che in realtà ci proponiamo di difendere. E allora fac-
ciamo così, facciamo questa maledetta occupazione e vediamo in quanti saremo: tanti quanti alle as-
semblee? Occupazione, occupazione, occupazione! Stiamoci anche la notte dentro la scuola! Se sare-
mo tutti avrete vinto voi, magari non otterremo nulla ma avremo dato una “prova di carattere”, indi-
pendentemente dalla parte politica, una prova di attaccamento al nostro liceo, al nostro futuro. Sen-
nò avrò purtroppo vinto io, avrà vinto la mia disillusione, avrà vinto chi pensa che siamo degli stru-
menti, che siamo dei numeri, che va sempre bene tutto purché non ci tocchi da troppo vicino, e nem-
meno la scuola a quanto pare è “vicino”. Ancora una volta, dopo duemila anni, panem et circenses.

Stefano Gallinaro IVE


La Redazione

4 Per scaricare questa copia: www.liceonievo.it


Riforma Gelmini: Tra il dire e il fare c’è di mezzo il Nievo

- per le scuole superiori Siamo in ritardo rispetto alle altre scuole, siamo meno che nelle altre scuole e soprat-
—> attivata per l’anno scolastico 2010-2011, entrerà in pieno regime per l’anno scola- tutto più disinformati. Le altre scuole occupano e noi ci prendiamo il nostro tempo, da
stico 2014-2015. bravi pensatori quali siamo, del resto, siamo quelli del Nievo, noi… mica di un istituto
—> prevede un drastico taglio delle ore di insegnamento negli Istituti Tecnici e Pro- tecnico qualunque! Noi studiamo, mica si partecipa! E non mi sto riferendo a questa
fessionali (negli Istituti Tecnici riduzione pari ad 1/3 delle ore di insegnamento, con occupazione che ormai da una settimana è nell’aria, perché lì è giusto che le opinioni
un conseguente taglio di 1/3 delle relative cattedre). siano contrastanti. Parlo del famoso spirito che contraddistingue questo liceo:
—> il voto in condotta tornerà a fare media per concorrere a definire il giudizio fi- l’indifferenza. Viviamo nel nostro caldo e soffice guscio di prediletti della società, di
nale: se uno studente non raggiungerà il 6 in tutte le materie, non potrà essere am- “coloro che poi faranno l’università”, non come gli altri che si ritroveranno a fare i
messo alla classe successiva o al ciclo successivo. contadini o qualche altro insulso lavoro. Noi siamo il Nievo! Maledizione! Guai sporcarsi
—> gli indirizzi (sperimentali e non) di licei ed istituti tecnici passeranno da più di le mani, ci pensino le scuole professionali a quello. Qualche esempio? La partecipazio-
750 a 20. ne degli studenti alle assemblee d’istituto, l’autogestione: tutti progetti misteriosa-
—> l’insegnamento della lingua e letteratura inglese diventerà obbligatorio per tutto mente falliti.
il quinquennio. Proprio l’assemblea dovrebbe essere l’occasione per presentare problemi come questo
—> l’insegnamento delle materie scientifiche verrà anch’esso potenziato in alcuni in- dell’occupazione, un modo per informarsi, per cominciare a muovere i primi passi verso
dirizzi. un percorso che finalmente ci permetta di definirci scuola, non come tanti singoli, o-
—> prolungamento dei tempi di utilizzazione dei libri (i libri saranno cambiati ogni 5 gnuno con il suo progetto e la sua idea. Perché senza l’unità non si andrà mai da nessu-
anni, sarà introdotto l’obbligo per gli insegnanti di adottare solo libri i cui editori si na parte, si resta schiavi delle decisioni degli altri.
siano impegnati a mantenere invariati i contenuti per tutto il quinquennio). E l’autogestione? Cos’è se non un’occasione per perdere ore di scuole? La scuola ha fi-
Per quanto riguarda il nostro “amato” liceo scientifico, che secondo il nuovo ordina- nalmente l’opportunità di diventare il prodotto degli studenti, una scuola diversa, ge-
mento non sarà più anche tecnologico: stita da noi… e invece? Cosa ci si sente dire dai compagni, dalla gente nei corridoi?
—> verrà rafforzato lo studio delle materie scientifiche “Finalmente l’autogestione! Così me ne sto a casa per un paio di giorni”. Oppure
—> saranno disponibili due indirizzi: “Finalmente un po’ di sano cazzeggio!”. Siamo i pensatori, insomma.
• opzione scienze applicate Soprattutto siamo quelli che vogliono organizzare un’occupazione, spacchiamo tutto! E
• tradizionale invece c’è da organizzare, c’è da partecipare… Non basta dire: “Facciamo
l’occupazione!”, bisogna convincere, invogliare, muovere! E a farlo dovremmo essere
Anna Silvia Pianalto IVE
noi? Che non ci muoviamo nean-
che se c’è uno sciopero? Che
non sappiamo nemmeno che cosa
la Riforma dica? Prima di parla-
re, di attaccare, insinuare e in-
sultare fatevi un giro su
internet, leggetevi cosa questa
Riforma va dicendo, non è un
tabù! Facciamo almeno finta di
essere delle persona attive, per
una volta qualcuno potrebbe ca-
scarci.

Tiziano Segalina IVE


2 3

Vous aimerez peut-être aussi