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Un Pound di nome Ezra

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Un Pound di nome Ezra


Maurizio Blondet 12 Settembre 2011

Vita e morte del crociato che combatt lusura del greenback

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Ezra Pound forse lartista pi imbarazzante, pi rimosso e meno seriamente giudicato della letteratura occidentale contemporanea: e ci perch nel suo caso riesce impossibile loperazione, vagamente filistea, che si fatta con tutti gli autori sedotti dalla tentazione fascista, Celine in testa: quella di separare la loro arte dalla loro ideologia sconfitta e maledetta.

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Le idee economiche di Pound, allo stesso titolo del suo fascismo fanno corpo unico con la sua poesia. Ma potrebbe essere il momento di guardare dentro quelle idee. Non stupir sapere che queste idee non erano delle pi balzane; oltre tutto egli non volle o non riusci mai ad organizzarle in uno scritto pienamente comprensibile: le sue opere ne sono piene, ma a sprazzi, a lampi. Sappiamo che Pound fu sedotto dal concetto di moneta prescrittibile, lanciato negli anni Dieci da Silvius Gesell, un economista eretico tedesco, che fu ministro delle Finanze delleffimero governo socialrivoluzionario che sinstauro in Baviera nel 1919; Gesell pens a banconote che per mantenere il loro valore liberatorio, dovessero essere rivalutate ogni mese con lapposizione di un bollo pari a un centesimo del valore facciale della banconota: sicch in cento mesi la tassa avrebbe uguagliato il valore della moneta, e la moneta stessa sarebbe stata annullata. Tra il 1 agosto 1932 e il 10 settembre 1933 una moneta del genere circol effettivamente nella zona di Woergl, in Austria, e fu soppressa per intervento statale. Per Gesell, la moneta prescrittibile aveva il vantaggio di non poter essere tesaurizzata e quello aggiuntivo di battere linflazione, perch ogni giorno una certa quantit di banconote usciva automaticamente dalla circolazione. Pound, folgorato da quellinvenzione, vide in essa lo strumento che avrebbe restituito ai popoli e agli Stati una vita sana, non corrotta da falsi valori. In Lavoro ed Usura cosi immagin luso di quella moneta in Utopia, Un paese placido giacente fuori dalla geografia presente: (gli abitanti) attribuiscono la loro prosperit a un semplice modo di raccoglier le tasse, o meglio la loro unica tassa, che cade sulla moneta stessa. Perch su ogni biglietto del valore di cento, sono costretti ad affiggere una marca del valore di uno, il primo giorno di ogni mese. E il governo, pagando le sue spese con moneta nuova, non ha mai bisogno di imporre imposte, e nessuno pu tesaureggiare questa moneta perch dopo cento mesi essa non avrebbe alcun valore. Cosi risolto il problema della circolazione. E cosi la moneta non godendo poteri di durabilit maggiori di quelli posseduti da generi come le messi, le patate, i tessuti, il popolo arrivato a giudicare i valori della vita in modo pi sano. Non adora la moneta come un dio, e non lecca le scarpe dei panciuti della Borsa e dei sifilitici del mercato. E, naturalmente,

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non minacciato dinflazione, n costretto a fare guerre a piacer degli usurai.... Laltro idolo economico di Pound era la teoria di Clifford H. Douglas, battezzata social credit. Douglas era un ingegnere ferroviario scozzese; nemico del capitalismo liberale, secondo lui dominato da una cricca di banchieri-parassiti, giunse a concepire un macchinoso sistema che avrebbe dovuto impedire ai banchieri di sfruttare il lavoro della gente modificando a piacimento le masse monetarie in circolazione. Pi che questo sistema economico (che ebbe pure seguaci nella sinistra americana e inglese), Pound spos delle idee di Douglas il concetto secondo cui la ricchezza di un popolo e il credito di cui pu godere derivino dalla eredit culturale del popolo stesso, dal complesso di nozioni scientifiche e tecniche che possiede, dal suo lavoro e dalla sua onest. Il tesoro di un popolo la sua onest. Come si vede, leconomia era per Pound anzitutto una questione morale. E stato gi notato che Pound fu essenzialmente un moralista, e precisamente un moralista americano, erede di quella tradizione protestante, minoritaria ma sempre viva in America, che si oppone alletica del capitalismo in nome dei valori del lavoro, dellagricoltura, dellidea (dorigine quacchera) di una vita armoniosa, operosa e senza violenza. La stessa sensibilit di Ezra per le questioni monetarie e del credito non si capisce se non si dice che esse crearono problemi drammatici ai primi coloni dOltreatlantico. Per decenni nelle colonie americane lungo tutto il 700, per far fronte alla scarsit artificiale di moneta creata dallInghilterra, furono mezzi di pagamento le pelli di castoro, le collanine indiane di conchiglie dette wampum, monete messicane e spagnole; in parte la storia degli Stati Uniti pu essere letta come la lunga lotta di un popolo operoso e semplice contro la spregiudicatezza dei finanzieri londinesi. In questo senso nel 1750 la Pennsylvania cominci a battere una sua propria moneta, da prestare a scopo di bonifica agli agricoltori, fino al valore di met delle terre (...) chiedendo il ripagamento in dieci rate annue: questo esperimento, che ancorava il valore della moneta insieme alla terra e al lavoro di chi la coltivava, risan i bilanci della Pennsylvania, ma fu soppressa dal governo

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britannico. Pi tardi la lotta continu con il conflitto fra il biglietto di Stato (il greenback) e la banconota emessa da banchieri e speculatori, che negli Stati Uniti mostrarono una spudoratezza e una spregiudicatezza senza limiti: e naturalmente Ezra era per i biglietti di Stato, uno Stato concepito (cosa anche questa tipicamente americana) come il garante dellonest del popolo; governo del popolo e per il popolo. Lo Stato ha il credito, e non ha bisogno di chiederlo alle banche - ripeteva Pound - La moneta non pu essere simbolo di lavoro senzaltra qualifica. Pu essere certificato di lavoro compiuto a condizione che questo lavoro sia fatto dentro un sistema. La validit del certificato dipender dallonest del sistema, e dalla competenza di chi certifica, e bisogna che il certificato indichi un lavoro utile, o almeno piacevole, alla comunit. Lo Stato lavora (perch organizza il sistema) e dunque pu battere moneta, pu prestare, pu avere credito come ha credito un onesto imprenditore, che lo garantisce con tutti i suoi beni. Ezra amava ricordare che suo nonno, Thaddeus Coleman Pound, stampando una propria carta moneta pagabile al portatore in merce o legna, raccolse fra i boscaioli di Chippewa un credito bastante a costruire un lungo tratto di ferrovia. dubbio che queste idee si siano mai organizzate, nella mente di Ezra, in un sistema coerente e organico: gliene mancava la competenza. stato Fernando Ritter, un economista che Pound conobbe e ammir, e il cui destino ricalca singolarmente quello poundiano (svizzero di nascita, Ritter si fece italiano per ammirazione di Mussolini), a dare una forma pi esplicita alle convinzioni economiche di Ezra. Ritter le espose in un libro, Lo pseudocapitale, pubblicato da Scheiwiller anni fa. Lo pseudo-capitale la moneta bancaria, quella che non ha altra realt che le scritture contabili delle banche. Il sistema bancario traffica in debiti: appena concede un prestito, ottiene un credito pari alla somma prestata, pi gli interessi; questo credito in pseudo-capitale, pu essere di nuovo trasformato in prestiti e cosi via. La banca lucra interessi dal denaro che crea dal nulla, ripeteva Pound. Il circolo vizioso si alimenta a prezzo di accelerare il ciclo, di stimolare la

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produzione di beni pi o meno superflui, di cattiva qualit, destinati a rapidissima obsolescenza o distruzione; il sistema bancario alimenta, per il suo profitto, la societ dei consumi, o crea scarsit artificiali, artificiali bisogni e sprechi, provocando guerre. Limportante che gli interessi sui debiti continuino a essere pagati, perch i crediti bancari possano essere considerati esigibili. Queste erano le idee, giuste o sbagliate, a cui credeva Pound. Sono sottese alle sue oscure invettive, ai suoi appassionati consigli. Egli cita una frase di Rothschild che, secondo lui, smaschera lo sporco gioco: Pochi comprenderanno questo sistema, coloro che lo comprendono saranno occupati nello sfruttarlo, e il pubblico non capir mai che il sistema contrario ai suoi interessi. Cita Chesterton: I grandi affari dipendono dai grandi banchieri, che governano lInghilterra come una filiale di New York, pur essendo essi stessi non abbastanza americani da poter entrare a far parte di un circolo statunitense. E batteva, nei suoi Discorsi da Radio Roma, durante la guerra, su quella che a lui pareva la prima libert: La libert di non indebitarsi: Una nazione che non vuole indebitarsi - diceva - fa rabbia agli usurai. S ripetuto troppo poco che Pound commise il fatale errore di credere, senza alcun fondamento, che il fascismo fosse sul punto di incarnare le sue idee economiche, e Mussolini il genio capace di metterle in atto. In realt, egli vide soprattutto nel fascismo e nella sua politica di autarchia, di grandi bonifiche, di stretto controllo monetario, quella volont di non indebitarsi che andava predicando. Nel fascismo vide il catalizzatore di virt antiche dellItalia: gi il nome della banca di Siena, il Monte dei Paschi, lo estasiava, facendogli intendere una forma di credito concessa sui pascoli, sui campi, su ricchezze reali rese fruttifere dal lavoro. La base valida del credito scrive in Lavoro ed Usura fu conosciuta e affermata al principio del Seicento dai fondatori del Monte dei Paschi. Fu, ed , labbondanza, ovvero la capacit produttiva della natura, presa insieme con la responsabilit di tutto un popolo. E chiss come sghignazzarono i

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dirigenti del Monte, se lessero il saggio. Certo che Pound sper in Mussolini, vi sper nel suo modo onirico ed eccessivo. Pi volte cerc di mettersi in contatto con lui: Niccol Zapponi, ne LItalia di Ezra Pound, ha ricostruito questi ingenui tentativi. Pound chiese un colloquio al duce attraverso la segreteria di Palazzo Venezia il 23 aprile del 23, senza esito. Torn alla carica nel dicembre 32, proponendo il copione di un film sulla nascita del fascismo; pochi giorni dopo, con pi sagacia, chiese di nuovo di parlare a Mussolini per rispondere ad alcune critiche al libro di Ludwig, Colloqui con Mussolini, apparse sui giornali americani. Per il duce quello era un punto dolente: il 16 febbraio 33, ricevette il giornalista americano Pound. Di questo colloquio resta la testimonianza, estasiata, di Ezra, riportata nel Canto 41. Il duce sfogli i Cantos e li trov divertenti. (Ma questo/disse il Capo/, divertente/cogliendo il punto prima che gli esteti lo cogliessero). Certamente Pound parl a Mussolini dei suoi studi sugli ideogrammi cinesi, del concetto confuciano che bisogna mettere ordine nelle parole, trovare giuste definizioni per mettere ordine nelle idee. Mussolini gli chiese: Perch volete mettere ordine nelle vostre idee?, e anche questa parve a Pound una domanda geniale. Non ci furono altri incontri, ma ormai Ezra era conquistato. Nel luglio del 35, Pound invi al duce il suo saggio Jefferson and/or Mussolini, nellottobre, un suo piano per la fondazione di una nuova Societ delle Nazioni, piano che la segreteria del duce rubric con questa nota: Si tratta di un progetto strampalato concepito da una mente nebbiosa, sprovvista di qualunque senso della realt. Tenuto conto dellaffetto che il Pound porta allItalia e dellentusiasmo che lo anima, baster fargli presente quanto segue, ecc.. Pound, che ignorava questo giudizio, continu ad inviare alla segreteria lettere. Riusc ad attrarre lattenzione del duce con unennesima missiva, datata 10 maggio 1943, in cui alludeva in modo oscuro alla moneta geselliana. Mussolini vide la lettera e chiese spiegazioni su Pound e su questa sua moneta prescrittibile. La segreteria stil poco dopo una nota per il duce in cui erano esposte oggettivamente le caratteristiche e i presunti vantaggi della moneta col bollo. La cosa mori l. Altri eventi, del resto, incalzavano. La guerra infuriava.

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Dal 1941, Ezra Pound aveva chiesto con insistenza di essere incluso fra i collaboratori delle trasmissioni di Radio Roma per la propaganda verso gli Stati Uniti e lInghilterra; era stato ammesso, nonostante un parere contrario del SIM. Da allora, in media ogni tre giorni, lamico Ezra continu a parlare ad improbabili ascoltatori americani: trasmissioni cariche di allusioni oscure e di bagliori, di invettive contro gli usurai ebrei e di ricordi letterari o di indecifrabili esperienze personali. Soprattutto, continuava a battere e a ribattere sulle sue idee economiche, sulla libert di non indebitarsi, sulla guerra voluta dagli usurai. E assai dubbio che gli eventuali ascoltatori dOltreatlantico potessero capire quei discorsi; certo che chi pot ascoltarli dovette trarre conclusioni infauste sulla salute mentale del poeta. I soli che potevano comprendere le sue allusioni alla congiura finanziaria erano, forse, quegli stessi potenti della finanza che lui malediceva e insultava. Nel luglio 1943, Ezra fu accusato ufficialmente di tradimento negli Stati Uniti. Gli eventi dell8 settembre non frenarono lentusiasmo del poeta: ancora nel 44 e persino nel 45 Ezra continuer a scrivere alla segreteria di Mussolini rivolgendo al dittatore di Sal pressanti appelli per la riforma del sistema monetario. Il resto noto: crolla la Repubblica Sociale, arriva il giorno della liberazione. Le copie di una traduzione poundiana di unopera di Confucio, Chung Yung, lasse che non vacilla, appena stampate a Venezia, vengono date alle fiamme perch credute materiale di propaganda per lAsse. Il 3 maggio 1945 due partigiani prelevano Ezra e lo consegnano agli Alleati. Settimane dinterrogatori. Il 24, la Polizia Militare americana lo interna in un campo di concentramento presso Pisa, chiudendolo in unatroce gabbia. Vi rester tre settimane, esposto al sole di giorno, accecato dai riflettori la notte. In quella prigionia da belva incatenata concepir i Canti Pisani: in cui torneranno, come incubi, limmagine di Ben e Claretta, appesi per i piedi in Piazzale Loreto, lorrore della sua Europa vinta e schiacciata. Formica solitaria da un formicaio distrutto/dalle rovine dEuropa, ego scriptor.

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In seguito, a Washington, il processo per tradimento, interrotto - forse misericordiosamente - dai giudici che dichiarano il poeta infermo di mente e incapace di provvedere alla propria difesa. Ezra, che era rimasto muto fin dalla prima udienza, sar rinchiuso nel manicomio criminale di Saint Elizabeth. Vi rester dodici anni. In quei dodici anni, Pound scriver, comporr infaticabilmente. A poco a poco, lo scandalo del pazzo che canta dalla sua prigione muover un vasto schieramento di intellettuali, italiani, americani, inglesi a chiedere la sua liberazione. Il 18 aprile 1958, liberato, Ezra torna in Italia. Non pi lApollo da operetta di Offenbach, barbetta fulva, occhio lampeggiante, del ritratto che ne fece Mario Praz: non pi il parlatore in un italiano insaporato di idiomi liguri, generoso, focoso, stroncatore, imbroccatore di cantonate, amante sfortunatissimo della precisione. Ora un vecchio fragile, dalla candida barba veneranda; un profeta ammutolito. E muto assiste alla crescita della fama, controversa e sofferta, del suo poema oscuro, dei suoi Cantos e dei Canti Pisani: architetture dantesche spezzate, collages di inglese, italiano, provenzale e ideogrammi cinesi, comprensibili solo a bagliori, in cui giocoforza ammettere che le idee economiche e la sua fede fascista costituiscono la materia, il corpo, il filo conduttore. Si cercato, ovviamente, di accreditare la tesi che Pound, nei suoi ultimi anni, abbia abiurato quelle sue idee, le abbia riconosciute un errore, anzi una follia. anche questo un modo di rimuovere lo scandalo Pound. A impedire per che questa rimozione abbia successo bastano, credo, due versi del Canto CXVI, che il fragile vecchio Ezra ha scritto, quasi come sommessa protesta e lancinante compendio della sua vita: Ma la bellezza non la pazzia/bench i miei errori e relitti mentano su di me (But the beauty is not the madness/Tho my errors and wrecks He about me). Maurizio Blondet (Articolo pubblicato su EFFEDIEFFE.com il 29 ottobre 2008)

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