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superiore. Ci, omettendo di considerare che storicamente questo processo non si mai osservato da alcuna parte e da alcun osservatore, se non nel caso nelle rivoluzioni borghesi settoottocentesche. Quello che accaduto storicamente, diversamente, che una civilt decadente stata travolta da quella emergente, nulla avendoci a che vedere la lotta di classe. Tutte le volte in cui, al contrario, una classe sociale inferiore si elevata, il processo ha determinato l'assimilazione di questa classe a quella superiore, esattamente come descritto da Veblen e come prevedibile sulla base della legge sociale dell'emulazione finanziaria (la quale, essendo una legge sociale seria, si basa sull'osservazione e la segue, piuttosto che anticiparla al modo delle Ideologie). Il motivo per cui, secondo Veblen, la borghesia non si assimilata all'aristocrazia risiede nella semplice considerazione che la borghesia era gi pi ricca dell'aristocrazia e non aveva dunque alcun motivo razionale per emularla. D'altra parte, nessuno pu nascondere che la borghesia pi ricca si sta da tempo costituendo al modo di una nuova agiata aristocrazia; il che, ancora una volta, sembra confermare come la classe (inferiore, divenuta) superiore finisca sempre per divenire parassitaria e redditiera. Marx, inoltre, commette l'errore di conferire alla storia e all'economia una direzione necessaria e inevitabile, basandosi sulle prime (primitive) teorie economiche, le quali conducevano a ritenere che lo sviluppo industriale e la crescita economica si sarebbero arrestate perch la remunerazione del capitale era in caduta. Quando Marx fece i suoi calcoli sul famoso surplus e sulla caduta del saggio del profitto, lo stato della scienza economica era gi tale che nessuno pi la considerava la scienza triste (almeno da cinquant'anni). Evidentemente, Marx di ci non ebbe notizia, giocandosi cos la possibilit di essere annoverato tra gli economisti. Una cosa comica e triste al contempo che mi capita spesso imbattermi in persone che, non conoscendo le nozioni pi elementari di economia, considerano Marx un grande economista, se non il pi grande economista di sempre, nonch colui che ha fornito di basi scientifiche l'economia politica convinzione che non nego di certo io, ma J.A.Schumpeter, un tale signore economista da essere considerato socialista (e ostacolato nella sua carriera accademica) dagli americani. Marx stato senz'altro un grande teorico politico, ma d'economia capiva assai poco. Conseguentemente, il suo socialismo non affatto scientifico, semmai presentato come tale, non essendo altro che un Sistema metafisico. Diversamente, pur essendo da molti considerato (penso a torto) marxiano, Veblen non cre alcun sistema metafisico, non fece politica e non deform le sue osservazioni e descrizioni della realt alla luce di un fine etico-politico o nella smania di fare profezie. Infine un piccolo particolare Veblen era uno scienziato sociale e conosceva l'economia.